Nr. 14 - Opinione Liberale - 17 aprile 2020

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Anno 29 /G.A.A. Camorino

17 aprile 2020 /

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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Il rilancio del Paese

02 / Christian Vitta / consigliere di Stato Un gruppo di lavoro vedrà imprenditori, sindacati, politica e specialisti confrontarsi su un programma di rilancio del Cantone.

Giuseppe Buffi, un maratoneta

03 / Diego Erba Ricordare la figura di Giuseppe Buffi nel ventisimo della morte nei ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino.

Lo Stato lavora “da remoto”

07 / Silvano Petrini / direttore CSI Anche in Ticino il telelavoro è stato generalizzato nell’amministrazione cantonale in risposta alla pandemia di Coronavirus.

Editoriale / Ignazio Cassis / consigliere federale

Vivere è ricominciare, migliori Stiamo vivendo la più grande crisi dopo la seconda guerra mondiale. Né la crisi petrolifera degli anni ’70, né il conflitto jugoslavo degli anni ’90 hanno avuto una tale forza dirompente per tutto il continente europeo – e per il pianeta intero. Basti dire che mai, dall’inizio dello Stato federale nel 1848, il Consiglio federale ha speso così tanto denaro in un periodo di tempo così breve. Questa crisi è prima di tutto, e ovviamente, una crisi sanitaria. Ma col passare del tempo è mutata in una crisi economica, poi in una crisi finanziaria e infine in una crisi sociale. Dobbiamo quindi essere consapevoli che siamo nel mezzo di una cesura: senza voler fare catastrofismi, semplicemente nulla sarà più come prima. Dobbiamo prepararci a tornare alla normalità, eppure sarà una nuova normalità. In Consiglio federale abbiamo dovuto condurre il Paese in un esercizio che, per certi versi, è anti svizzero: abbiamo rafforzato il potere dell’esecutivo, a scapito del federalismo e della sussidiarietà. Abbiamo preso decisioni difficili, non prive di rischi e molto costose, in tempi rapidissimi. Un esercizio eccezionale ma necessario per preservare il più possibile la salute di tutti noi, e per dare cure adeguate a chi ne ha bisogno.

Personalmente ho cercato di impegnarmi ogni minuto per mantenere una visione razionale della situazione, lasciandomi ispirare il più possibile da dati scientifici e affidabili, e puntando a soluzioni che fossero proporzionate ai bisogni, senza farsi trascinare dal rischio della strumentalizzazione politica della crisi. Sono fiero del coraggio mostrato dalla popolazione. Sono anche sollevato perché abbiamo impedito che in questa crisi sanitaria germogliasse una crisi della coesione nazionale (analogamente a quanto accaduto all’epoca dei conflitti mondiali). Il contatto avuto giorno dopo giorno con il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta ha contribuito a trovare una soluzione su misura per il Ticino, senza trascurare l’esigenza di trovare una via comune per tutto il Paese. Come ogni crisi anche questa, nella sua drammaticità, riserverà delle occasioni a chi le saprà cogliere. Vivere è cominciare, sempre, in ogni istante, diceva Cesare Pavese. L’auspicio è che ricominceremo probabilmente provati da questa crisi, ma migliori.

Due chiacchiere con... Da imprenditore sono sempre fiducioso. Fare impresa significa guardare al futuro e avere fiducia nelle persone. Siamo stati tutti messi a dura prova, ma adesso è il momento di uscirne tutti assieme, con regole chiare, mantendendo sempre la salute al primo posto. segue a pagina 4


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