Nr. 14 - Opinione Liberale - 16 aprile 2021

Anno 30 /G.A.A. Camorino

16 aprile 2021 /

Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

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Opinione Liberale

elezioni comunali 18 aprile

Una decisione può cambiare il futuro Nel dicembre del 2004, il Consiglio comunale di Lugano investe 170 milioni per la realizzazione del centro culturale LAC. Oggi è uno dei principali punti di riferimento per l’arte e la cultura in Svizzera, ospitando artisti conosciuti in tutto il mondo.

Il 2 settembre 2013 il Consiglio comunale di Locarno investe 32,2 milioni per il Palacinema.

Oggi è realtà e consolida un Festival riconosciuto a livello internazionale che crea arte e promuove il mondo dell’audiovisivo.

Il 22 ottobre 2018 il Consiglio comunale di Bellinzona investe 20 milioni per portare le Officine a Castione e creare a Bellinzona un nuovo quartiere che sa di futuro.

Oggi lo Swiss Innovation Park è pronto a nascere e a riqualificare il centro Città.

Esercita il tuo diritto di voto. #elezionicomunali2021

1‘932

383 candidati al Municipio 1’549 candidati al Consiglio comunale 396

donne in corsa per il Municipio e per il Consiglio comunale

430 75 9

candidati in età GLR

Oggi R L P l e d i t a id d n a c e e t candida a s o c la o s a n u o n o d ie h ti c

candidati al Municipio nati nel 2002

vota e fai votare PLR

l’editoriale

Opinione Liberale

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Votate amici votate Alessandro Speziali presidente PLR

C

he senso ha oggi eleggere il vostro Municipio e il vostro Consiglio comunale?

Con l’aria che tira, qualcuno potrebbe essere tentato di dare ragione ai disfattisti – quelli per cui le scelte politiche avvengono sempre più in alto, in sfere di potere che orbitano ormai a distanza siderale dalle istituzioni di base della nostra democrazia semidiretta.

In effetti, le forze illiberali sfruttano abilmente la pandemia per convincerci che il “sistema Svizzera”, così come lo conosciamo, è superato: che conviene congedarci da idee e strutture che hanno creato il nostro benessere, anche perché la responsabilità individuale è davvero troppo rischiosa. Meglio la sicurezza di una cella ben amministrata, ci dicono, del brivido di scrivere – ognuno per sé – la storia delle nostre vite.

Domenica in Ticino, però, non celebreremo

un rito vestigiale o un residuo folkloristico, come mettere le castagne a seccare nelle grà.

I Comuni ticinesi, fin dall’inizio della crisi, hanno riscoperto una vicinanza alla loro popolazione che (forse) sembrava affievolita.

Abbiamo visto nascere servizi di assistenza alle persone anziane, offerte didattiche per i bambini, momenti di “convivialità a distanza” per non cedere alla desolante solitudine pandemica. Non mancano tuttora errori e lacune, come sanno bene adolescenti e giovani, ma in generale la risposta è stata straordinaria – ben diversa dalle profezie di chi vorrebbe liquidare l’autonomia locale in nome di ideologie solo in apparenza “efficaci ed efficienti”.

Ma non c’è stata solo la crisi: anche a distanza, Municipi e Consigli comunali hanno continuato a progettare: scuole, case anziani, sistemazioni stradali, centri sportivi. Un esempio di ardimento ci è arrivato nei giorni scorsi dalla Vallemaggia, dove il Municipio di Cevio propone una piscina coperta firmata da un architetto spagnolo. A pochi chilometri di distanza la Città di Locarno sceglie una “Nouvelle Belle Epoque” per riqualificare 43mila metri quadrati tra il lago e la Piazza Grande.

Se essere liberali significa diffondere una visione ottimista – della vita personale, della società,

del futuro –, possiamo ammettere che in questo ultimo anno la nostra merce fa fatica a trovare acquirenti sul mercato delle idee. Eppure, conviene che non abbandoniamo il sentimento del dovere e la fiducia che contraddistinguono da sempre il nostro partito: ogni (piccola) decisione individuale è un momento di svolta per il mondo – e questo vale anche per le preferenze che esprimeremo come elettrici ed elettori il 18 aprile.

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FLAVIO PETRAGLIO presidente Distretto PLR Bellinzona

Riprendendo la frase celebre “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”, tanto cara al nostro ex presidente cantonale Bixio, è bene ricordare che l’esercizio democratico del voto non è scontato e tanto meno superfluo. È un diritto ma anche un dovere, di tutti noi. Restare fuori dalla mischia non ci appartiene e pertanto ognuno di noi, con responsabilità, può fare qualcosa per il suo Paese. Con questo spirito i candidati PLR del Bellinzonese, ma non solo, del Ticino tutto si sono messi a disposizione. A loro, prima di tutto, un ringraziamento per essersi chiesti cosa potessero fare per il proprio Paese, in maniera attiva, mettendosi in gioco. A tutti noi, il compito di fare in modo che amici, conoscenti e parenti si rechino alle urne dando il proprio sostegno, compatto e senza troppa generosità verso altri candidati, ai nostri rappresentanti sia per i Municipi sia per i Consigli comunali. Il PLR nel Bellinzonese c’è, dimostriamolo!

SONIA MEIER presidente Distretto PLR Mendrisio

Il 18 aprile è una data importante per ogni Comune, piccolo o grande che sia. Anche per il PLR, un partito di tutti, che lavora con serietà e responsabilità, che può affidarsi a persone aperte e sensibili all’economia, alla scuola, al territorio e all’ambiente, ai bisogni dei più fragili. Tre giorni ci separano dal verdetto delle urne, facciamo sì che il vento della Riscossa soffi sul Mendrsiotto con l’aiuto di amiche e amici liberali, e non solo.

MICHELE FERRARI presidente Distretto PLR Riviera

Il PLR è sempre stato all’altezza delle attese, presentando candidate e candidati ben inseriti nel tessuto sociale e con un forte senso istituzionale. Ed è così anche quest’anno. Tocca adesso alle cittadini e ai cittadini elettori fare la buona scelta, dando fiducia al PLR che ha saputo mettere a disposizione della comunità persone preparate e progettuali, persone che sapranno guardare avanti per la Riviera e il Ticino di domani.

DAMIANO PIEZZI presidente Distretto PLR Vallemaggia

EMANUELE GAMBINA presidente PLR Faido

Prendo a prestito dal gergo ciclistico, caro al già nostro presidente cantonale, la metafora della volata finale per simpaticamente avvicinarci alla domenica elettorale. Metaforicamente siamo agli ultimi strappi di una ripida salita prima dell’agognato traguardo: la strada si inerpica, i muscoli soffrono, la stanchezza si fa sentire, cinque anni di lavoro per mantenere saldo lo spirito della squadra, tutto il gruppo ha lavorato sodo, tutti si sono impegnati, siamo alla volata finale ed all’ultimo scatto prima di giungere all’arrivo… passeremo sotto lo striscione da vincitori o da vinti? Il responso ci sarà dato dall’elettore. Quello che è certo e che siamo giunti al metaforico traguardo, e il mio pensiero va ad un caro amico liberale che in questi giorni mi ha scritto queste riflessioni che voglio condividere con voi “… di sicuro c’è che tutti noi candidati ci siamo messi a disposizione con la voglia di fare bene, di portare avanti con successo l’attività politica, economica e sociale del nostro bellissimo Paese. Viviamo in un luogo che offre una qualità di vita invidiabile a molte località del Cantone… qualità (e piacere di vivere) che tutti desideriamo mantenere impegnandoci per la cosa pubblica, ognuno con le sue peculiarità, le sue qualità…”. E con la forza anche dell’ultimo “colpo di reni” nel convincere gli indecisi a favore dei candidati e della squadra PLR.

Il 18 aprile si avvicina e anche quest’anno siamo chiamati a partecipare alle urne o votare per corrispondenza in modo deciso e numeroso. L’affluenza di noi Liberali Radicali sarà di primaria importanza, questo in quanto il futuro dobbiamo e vogliamo costruirlo con i nostri chiari ideali e argomenti più volte ribaditi ed esposti alla popolazione del nostro territorio. Quindi cari amici, anche a nome del Distretto Valmaggese vi chiedo vivamente di essere compatti votando in massa e crociando senza discussione le nostre rispettive schede e liste formate sicuramente da valide e responsabili persone pronte a mettersi in gioco con entusiasmo e motivazione per la cosa pubblica.

Le Comunali, sono da sempre il nostro punto di forza ed allora continuiamo con questa tradizione facendo il possibile per sempre migliorarci. In questo senso, sono convinto che nei vari Comuni possiamo piantare ancora diverse nostre bandiere dove la fiaccola avrà la possibilità di ardere liberamente in modo convinto e pragmatico a favore del bene di tutti noi cittadini.

comunali2021

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Attiviamoci a far votare PLR

FABIANA GIANORA presidente Distretto PLR Blenio

Il PLR della Valle di Blenio, così come tutti gli altri Distretti PLR del Cantone, propone delle ottime liste con candidati preparati e nuove giovani leve che rappresentano il nostro futuro.

Come ultimo appello invito tutti gli elettori ad andare a votare, le scelte sono nelle vostre mani, non dimenticate l’importanza di chi vi rappresenta. Noi liberali radicali ci siamo più che mai! Grazie per il vostro contributo.

LUCA RENZETTI presidente Distretto PLR Locarno

Essere il presidente del distretto di Locarno oltre ad essere un onore è anche una grande fortuna. Infatti nel nostro distretto il Partito liberale radicale può contare il 50% dei sindaci e ben 28 municipali su un centinaio di seggi disponibili. Numeri importanti e che ci inorgogliscono. Questi dati potrebbero far presagire che regni la tranquillità all’interno del distretto, ma purtroppo non è così. Infatti difendere le posizioni è sempre molto più difficile che attaccarle, oltre al fatto che bisogna parare e contrattaccare i vari assalti che arrivano da destra e da sinistra, è necessario tenere alto il livello di guardia delle “truppe”. Sappiamo tutti che quando le cose vanno bene la tendenza al rilassamento è dietro l’angolo. Per questo motivo tutto quanto l’elettorato Liberale Radicale (Locarnese e non) deve essere vigile. I nostri avversari politici sono (giustamente) affamati e in questa campagna molto particolare hanno dimostrato che non risparmiano nessun tipo di colpo (a volte anche basso). La politica la faranno i candidati eletti, ma il partito liberale radicale lo fanno i suoi elettori, quindi tutti noi. Se volte aiutare e far crescere nuovamente questa grande famiglia, quindi, tutti alle urne!

PAOLO PAGNAMENTA presidente Distretto PLR Lugano

Questa tornata elettorale ha avuto se non altro il pregio di spingere le Sezioni a rivedere il modo di fare politica sfruttando maggiormente i sistemi che la tecnologia ci mette a disposizione. In ambito politico, come in ambito professionale, le riunioni virtuali, le pubblicazioni sui social media, i video di presentazione hanno sostituito i tradizionali incontri e comizi. Probabilmente è stato anticipato un nuovo modo di fare politica dove brevi messaggi (tweet) prevalgono sul contatto personale con l’elettore. Che rimane invariato però è il fatto che l’attività politica, nell’esecutivo e nel legislativo, necessita comunque sempre di impegno, serietà e responsabilità. Criteri che l’elettore esige, comprensibilmente, dalla politica.

Grazie quindi a tutte e tutti i candidati per aver affrontato questa sfida che oggi non è ancora terminata. Mancano solo due giorni, sufficienti per chiedere sostegno e ricordare a vicini, parenti, colleghi di recarsi alle urne. Forza!

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l’ospite

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Fare politica comunale oggi Mauro Dell’Ambrogio

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ella tradizione svizzera il Comune ha sempre avuto il ruolo di istituzione politica principale. Quella più vicina all’ideale di democrazia diretta e di partecipazione informata dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Un ruolo un po’ ridimensionato da alcuni decenni. Sono rimaste ai Comuni competenze eccezionali nel confronto internazionale, come l’attribuzione della cittadinanza per atto politico, o il moltiplicatore dell’imposta sul reddito. Altre sono scomparse, come il legame tra attinenza e obblighi assistenziali, o le funzioni tutorie trasferite a tecnocrazie professionalizzate. Le aggregazioni tra comuni permettono visioni più ampie e razionali sull’assetto del territorio, forse anche – ma non è garantito – una maggiore efficienza dei servizi, ma contribuiscono a professionalizzare le cariche pubbliche. I municipali che prestano un servizio pubblico modestamente indennizzato sono meno dipendenti dalle lobby di interessi che possono influenzarne la rielezione. Quanto più le funzioni pubbliche passano da servizio volontario a mestiere retribuito, tanto più le istituzioni repubblicane degenerano in strutture di casta.

Il nostro sistema d’elezione è proporzionale anche per il Municipio. Esso crea concorrenza non solo tra liste, ma anche tra candidati dello stesso partito per i ruoli esecutivi. Promuove persone

più conosciute o connesse, a scapito di chi potrebbe meglio assumersi la responsabilità di un programma coerente. Non impedisce l’elezione di outsider indesiderati dalla maggioranza degli elettori. Responsabili dell’efficacia collegiale di un Municipio sono quindi meno le forze politiche organizzate, in teoria gli elettori, parecchio la fortuna. I difetti di questo sistema non provano necessariamente che le alternative sarebbero migliori.

Quali oggi le sfide per chi governa un Comune? In gran parte si tratta di compiti regolati da leggi superiori, da affidare alle persone giuste, da saper cambiare se si dimostrano non esserlo. Non è difficile, se vi sono le risorse disponibili, inventare ulteriori servizi e prestazioni agli abitanti: lo è semmai usare quelle in modo efficiente e selettivo. La gestione del territorio e delle infrastrutture richiede tempi più lunghi

di quelli elettorali e catalizza scelte di confronto col voto popolare. Di grande attualità, per un Ticino con una popolazione che decresce, è preservare le risorse attraverso la promozione economica, cioè badare ai posti di lavoro.

Che non possono dipendere dal solo impiego pubblico, in concorrenza col vicino con effetti a somma zero. Qui viene a nudo la sostanza del confronto politico in queste elezioni. A sinistra e a destra vediamo liste poco appetibili per gli imprenditori, quelli di valore che sono rari e mobili: per preconcetto anticapitalista o per primonostrismo conservatore. Indifferenti al clima di scontento qualunquista diffuso dai social, le forze liberali possono affermare l’affidabilità e coerenza di un disegno che è sempre stato di successo – pur con fortune altalenanti dovute a fattori esterni – fondato sull’iniziativa privata attratta da buona amministrazione.

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Opinione Liberale

Posti di lavoro, formazione e fiscalità al centro dell’agenda politica PLR L’emergenza Covid-19 ha costretto anche i partiti a modificare i propri programmi politici. Non ha fatto eccezione il gruppo parlamentare PLR che ha saputo adeguare il programma di legislatura proponendo l’Agenda PLRT 2030: una strategia volta a rispondere rapidamente alle nuove esigenze, anche attraverso una serie importante di atti parlamentari che hanno contribuito a dare una risposta concreta e immediata alle necessità dei cittadini e delle aziende. Ora è tempo di avanzare, di guardare avanti, ripartendo da tre capisaldi dell’azione politica liberale radicale: lavoro, formazione e fiscalità! Il PLR si propone di dare chiare prospettive occupazionali alla popolazione e ridare certezze imprenditoriali alle aziende in un Ticino innovativo e fiscalmente attrattivo. Il PLR farà la sua parte perchè si sa… una decisione può cambiare il futuro!

A testimonianza del fatto che il gruppo parlamentare PLR – anche in tempi di crisi – non ha mai smesso di lavorare per il bene del Paese, e lo si è visto anche in occasione della sessione di questa settimana dove il gruppo PLR è stato attore protagonista con i rappresentanti liberali radicali coinvolti a vario titolo in tutte e 8 le trattande dibattute (vedi breve sintesi in colonna). Fatti, non parole, anche in campagna elettorale. Fatti che riportiamo in questo articolo che vuole essere una sorta di bilancio di prima legislatura. Buona lettura.

Posti di lavoro come vaccino contro la crisi economica e sociale Se la salvaguardia dei posti di lavoro è stata centrale nell’affrontare la fase acuta della crisi

è ora venuto il momento di tornare a costruire un Ticino innovativo e fiscalmente attrattivo affinché si torni a creare impieghi di qualità e venga stimolata l’imprenditorialità. In questo senso, oltre a sostenere progetti già in atto come lo Swiss Innovation Park, il PLR insisterà affinché il Ticino diventi a tutti gli effetti un polo di competenza nazionale per la ricerca anche attraverso l’obiettivo di dotare il Cantone di un ospedale universitario capace di attirare competenze ed eccellenze, ma anche di dare nuove prospettive occupazionali ai ticinesi. Una grande opera per il futuro Ticino. Allo stesso modo, la sfida climatica e ambientale sta aprendo enormi opportunità per il nostro Paese, che dobbiamo sfruttare anche a livello cantonale puntando su infrastrutture e tecnologie che

permetteranno di raggiungere un’autosufficienza energetica. Un cantiere “del secolo” che dovrà garantire impieghi qualificati in Ticino e per i residenti.

Nella prima metà legislatura, il PLR ha lavorato intensamente su questi punti come dimostrano

vocidapalazzo

di lavoro (Mozione 1521) • Un Ticino polo di competenza nazionale per la ricerca (Mozione 1523) La formazione come investimento per il futuro Ad essere fortemente toccato dalla crisi pandemica è stato anche il settore della formazione, dove si è potuto constatare l’assoluta necessità di investire su un miglioramento infrastrutturale, specie per quanto riguarda la digitalizzazione a tutti i livelli scolastici. Per questo durante la fase più delicata dell’emergenza, il PLR ha puntato in particolare sul sostegno per gli apprendisti, una delle categorie maggiormente colpite dalle conseguenze della pandemia. E proprio partendo da questa necessità di sostegno e investimenti dobbiamo ripartire per la prossima metà legislatura e per il futuro. Ad esempio migliorando l’attrattività e potenziando il settore infermieristico e sanitario, che, come abbiamo potuto accertare, è ancora troppo dipendente dall’estero. Ma anche, puntando sui citati progetti “generazionali” e sullo stimolo continuo alla micro imprenditorialità, che rimane la base del nostro tessuto economico anche nell’ambito della formazione e delle prospettive professionali per i giovani. Un progetto di Paese che deve tenere in considerazione anche la particolare posizione del Ticino nel contesto europeo, con misure di accompagnamento agli accordi bilaterali (in particolare a quello sulla libera circolazione delle persone) efficaci ed efficienti. Gli atti parlamentari con proposte concrete del PLR sono stati numerosi.

In particolare: • Favoriamo nuovi posti per apprendisti in Ticino (Mozione 1505) • Tre misure per tamponare l’erosione di posti d’apprendistato in Ticino (Mozione 1507) • Si deve potenziare il personale infermieristico (Mozione 1541) • Una nuova responsabilità sociale iniziando dal settore socio-sanitario (Mozione 1478) • Nuove misure d’accompagnamento per i bilaterali (Interrogazione 26.20)

alcuni dei numerosi atti parlamentari presentati: • Indennità di lavoro ridotto ai titolari dipendenti e a chi paga l’assicurazione disoccupazione (Iniziativa cantonale 69) • Maggiore flessibilità per salvare posti

Alessandra Gianella, capogruppo: “Nella sessione di Gran Consiglio appena conclusa, in tutte e 8 le trattande dibattute almeno uno dei 23 granconsiglieri PLR è stato presente come relatore, co-relatore, mozionante o iniziativista.

Questo è lo spirito liberale radicale con cui vogliamo portare avanti il nostro lavoro in parlamento nei prossimi anni. Perché una decisione può cambiare il futuro”.

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Deputati PLR protagonisti Tra le decisioni prese dal Gran Consiglio nella seduta di questa settimana spicca la modifica di legge che permetterà la vendita di alcolici fermentati (non dei distillati) nelle stazioni di servizio anche dopo le 19. Un cambiamento nato da un’iniziativa elaborata di Fabio Käppeli e Andrea Censi (Lega) e sostenuta in aula da Alessandro Speziali. Sempre a matrice PLR anche il lancio di un progetto pilota per il pagamento in Bitcoin per i servizi dell’amministrazione cantonale. Una novità sostenuta in aula da Natalia Ferrara e Diana Tenconi come chiaro messaggio dell’apertura del Ticino (e del PLR) all’innovazione e alla sperimentazione nel ramo Fintech. Ricca di ricadute sul territorio è infine l’approvazione di oltre 16 milioni per l’acquisto di terreni a Bellinzona da parte del Cantone, da destinare al nuovo Ospedale della capitale. In realtà la decisione del parlamento – sostenuta in aula da Bixio Caprara – ha valenza sovra regionale.

Il credito servirà infatti anche per importanti lavori di rivitalizzazione del fiume Ticino, per acquistare l’infocentro AlpTransit di Pollegio che sarà a disposizione della collettività quale spazio espositivo o di formazione; milioni legati pure al nuovo centro cantonale di tiro sul Monte Ceneri. E infine l’adesione al complesso rapporto in tema di assicurazione malattia, firmato da Matteo Quadranti (ringraziato trasversalmente in aula) che ha analizzato a fondo la situazione normativa e di prassi attualmente in vigore in ambito RIPAM, un sistema ritenuto adeguato, ottimizzato grazie all’approvazione della recente Riforma sociale.

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Opinione Liberale

Finalmente un passo avanti Il Consiglio federale ha dato prova di buon senso autorizzando diversi settori a riprendere da lunedì 19 aprile – seppur parzialmente – le loro attività nel rispetto delle regole sanitarie. Anche il PLR ticinese saluta favorevolmente la ripresa, la direzione è quella giusta e lascia sperare che vi possa essere (continuando a rispettare le misure sanitarie) un ulteriore allentamento nelle prossime settimane. Dal canto suo il PLR svizzero ribadisce l’importanza di accellerare il ritmo della campagna di vaccinazione, e l’inaccettabile mancanza di leadership dell’UFSP.

L

a decisione del Consiglio federale mette il punto finale a diverse settimane in cui siamo stati confrontati con situazioni spesso assurde. Continuando a rispettare le misure sanitarie in vigore, possiamo sperare in ulteriori allentamenti nelle prossime settimane. D’altra parte il PLR ritiene fondamentale insistere nella campagna di vaccinazioni, che va ulteriormente accelerata nelle prossime settimane. Dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si aspettano indicazioni rapide e chiare in questo senso, perché le conseguenze per la società e l’economia sono immense.

Terrazze riaperte dal 19 aprile L’apertura delle terrazze e di numerosi altri settori permetterà non solo alle aziende di tornare

finalmente al lavoro, ma anche di meglio gestire gli assembramenti e offrire alla popolazione la possibilità di consumare cibo e bevande nei locali pubblici nel pieno rispetto delle regole sanitarie. Bisognerà naturalmente evitare, come assicurato dal Consiglio federale, che la possibilità di aprire le terrazze si trasformi in un boomerang per quanto riguarda gli aiuti alla ristorazione nei casi in cui la riapertura fosse impossibile o economicamente non sostenibile.

Con la decisione di mercoledì – e con gli altri provvedimenti annunciati per cinema, centri fitness e in parte le manifestazioni pubbliche – il Consiglio federale ha comunque dimostrato buon senso e sensibilità nei confronti di attività che stavano asfissiando. Di conseguenza, il PLR ti-

cinese saluta favorevolmente la ripresa - seppur parziale - delle attività per questi settori a partire dal 19 aprile nel pieno e rigoroso rispetto dei piani di protezione sanitaria.

La situazione all’UFSP è inaccettabile Ogni settimana nuove rivelazioni che coinvolgono l’UFSP sono pubblicate sugli organi di stampa senza alcuna messa in discussione da parte delle persone coinvolte e da parte del Dipartimento federale degli interni. Ogni errore fa perdere preziosi giorni nella battaglia contro il virus, mentre l’amministrazione fa orecchie da mercante dimostrando una palese mancanza di leadership e di spirito aziendale. Questa situazione è resa ancor più preoccupante dal fatto che l’aumento nel ritmo della campagna di vaccinazione sembra sempre lungi dal concretizzarsi. Malgrado 2,4 milioni di dosi di vaccino siano ormai disponibili, solo 1,8 milioni di dosi sono state effettivamente somministrate. Con soltanto l’8% della popolazione svizzera completamente immunizzata, ci troviamo in ritardo anche nel confronto internazionale. L’obiettivo di vaccinare il 30% della popolazione entro fine aprile, come peraltro richiesto nel “piano dei 100 giorni” del PLR svizzero, è quindi destinato ad essere mancato. Le conseguenze sono incalcolabili, perché restiamo vulerabili e i danni economici non faranno altro che aumentare.

daberna

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I delegati del PLR svizzero sostengono la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. La nuova normativa è oggetto di votazione il 13 giugno prossimo unitamente alle iniziative sull’acqua potabile e sui pesticidi sinteci: su questo due temi l’assemblea ha confermanto un doppio no.

Terrorismo, ridurre i rischi è una priorità per il PLR I

n assemblea straordinaria online, lunedì sera, i delegati del PLR svizzero hanno deciso di sostenere – con 197 voti a favore, 52 contrari e 5 astensioni – la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. Un tema sul quale i cittadini dovranno votare il 13 giugno prossimo, e che permetterebbe all’Ufficio federale di polizia (Fedpol) di disporre di ulteriori strumenti preventivi da mettere in campo per proteggere la popolazione svizzera dal terrorismo.

Eventi come quelli di Morges e di Lugano dimostrano che la Svizzera non è risparmiata dal terrorismo. Da molti anni, il PLR chiede misure più severe per garantire che la polizia possa intervenire tempestivamente contro persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza dello Stato.

All’assemblea si è rivolta la consigliera federale Karin Keller-Sutter perorando l’importanza di una legge che andrebbe a colmare una lacuna: “Abbiamo disperatamente bisogno di questo anello mancante nella catena della sicurezza, per prevenire gli attacchi prima che accadano. I terroristi minacciano i nostri valori occidentali e gli ideali liberali, perché non li condividono. Sta a noi orientare chiaramente la nostra bussola liberale e difendere i nostri valori fondamentali”. La Svizzera non è un’isola, ha aggiunto la l responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, dichiarando di essere cosciente che “il rischio zero

non esiste. Ma ridurre questi rischi deve essere la nostra priorità”. Una piorità condivisa dai delegati che hanno approvato la legge, la cui entrata vigore darebbe all’Ufficio federale di polizia nuovi strumenti per un’azione tempestiva. Una legge proporzionata, che rispetta gli obblighi della Svizzera in materia di diritti umani e propone misure concrete ed efficaci nei confronti di individui che rappresentano una minaccia ma che non possono essere oggetto di un procedimento penale.

Farsi vaccinare, ora!

L’assemblea è stata aperta dalla presidente Petra Gössi che ha ricordato l’importanza della campagna di vaccinazione per combattere la pandemia e uscire finalmente dalla crisi: “Il nostro obiettivo deve essere quello di vaccinare una parte significativa della popolazione entro la fine di giugno”. Allora perché non allentare le regole e permettere a tutti quelli che lo vogliono – indipendentemente dalla fascia d’età – di farsi vaccinare ora? Perché non creare delle opportunità affinché, per esempio, ci si possa vaccinare il sabato dopo la spesa? Domande alle quali il PLR chiede da tempo risposte.

Per Petra Gössi l’assemblea di lunedì è stata anche l’occasione per ribattere alle critiche che l’UDC, e il suo presidente, ha indirizzato ai consiglieri federali PLR in un documento video nel fine settimana: “attacchi populisti e irrispettosi” ha detto

Gössi. Se l’UDC vuole perseguire una politica di pura opposizione, dovrebbe allora essere coerente e lasciare il Consiglio federale”. E capire sopratutto come funziona il governo federale, dove siedono tra l’altro due esponenti democentristi, e che non è una sede di partito.

Bocciata la mozione dei GLR argoviesi I delegati hanno confermato il no all’iniziativa sull’acqua potabile, bocciando con 159 no, 69 sì e 3 astensioni la mozione dei Giovani liberali radiali di Argovia che chiedevano di lasciare libertà di voto. L’assemblea ha dunque convalidato il voto espresso lo scorso 6 febbriaio, pertanto la raccomanzione di voto del PLR il 13 giugno è un doppio no. Anche il PLR riconosce l’importanza di una riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari sintetici in Svizzera, il percorso per conseguire l’obiettivo dovrebbe però essere diverso. Entrambe le iniziative vanno chiaramente troppo lontano: la loro attuazione non solo metterebbe in pericolo l’agricoltura svizzera e l’industria alimentare, ma limiterebbe anche la nostra libertà di scelta.

L’assemblea dei delegati liberali radicali è quindi favorevole a un approccio che mira ad adeguare la legislazione esistente attraverso gli strumenti parlamentari come è stato per i provvedimenti a protezione dell’uomo e dell’ambiente adottati dalle Camere federali nella sessione di primavera.

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iGLRT

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Più libertà per ripartire come società Daniel Mitric presidente GLRT

A

l termine della seduta di Gran Consiglio di questa settimana i Giovani liberali radicali ticinesi esprimono grandissima soddisfazione per l’esito del voto che ha portato alla rimozione dell’inutile divieto di vendita serale di alcolici, frutto dell’iniziativa parlamentare dei deputati Fabio Käppeli e Andrea Censi.

Quella raggiunta grazie alla soluzione individuata dal relatore della maggioranza commissionale Alessandro Speziali è una vittoria importante per le libertà personali, ma solo un tassello che si spera sia il primo di una lunga serie, non da ultimo rivedendo completamente la legislazione di bar e ristoranti.

Da anni le libertà personali erano solo e continuamente picconate, vuoi adducendo motivi socio-sanitari, vuoi per semplice proibizionismo o paternalismo statale, ma sempre per una pon-

derazione squilibrata degli interessi in gioco e una volontà di affrontare il problema nella misura più semplice: proibendo e vietando. GLRT non ci sta e chiede che lo Stato e la società abbiano fiducia nelle persone e nei giovani in particolare, responsabilizzandoli anziché metterli sotto tutela.

I Giovani liberali radicali ticinesi sono sempre stati contrari a questo agire semplicistico che spesso e volentieri non solo non permette nemmeno di raggiungere il risultato auspicato, ma anzi lo allontana ulteriormente. Per rimanere al divieto appena stralciato, la sua inutilità era evidente soprattutto tra chi la realtà giovanile la vive o la conosce, poiché aggirabile con una facilità imbarazzante (ad esempio: prima delle 19).

Da un lato non avrebbe dunque potuto evitare l’abuso di alcol, mentre dall’altro ostacolava le abitudini di molti consumatori e il rilancio del commercio. È arrivato il momento di scrollarsi di dosso quella paura di abbracciare l’estensione di una libertà solo perché negli ultimi decenni siamo stati ostaggio della tendenza inversa! Questa settimana, seppur di poco, le libertà personali sono invece state ristabilite. Il che è sicuramente un bene e nemmeno avrebbe bisogno di giustificazioni.

Guardando avanti e alla bella stagione che ci

aspetta, GLRT auspica che le libertà personali possano ancora una volta andare a braccetto con il rilancio del commercio, estendendo gli orari di apertura di bar e ristoranti per rilanciare l’intero settore e soprattutto permettere maggiori opportunità di svago e socializzazione, appena le condizioni dettate dalla pandemia lo permetteranno. In questo senso i Giovani liberali radicali ticinesi invitano pure il Gran Consiglio a mettere finalmente mano alla revisione della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) affinché sia snellita sensibilmente sull’esempio di quanto già fatto in altri cantoni turistici, quali ad esempio i Grigioni, come già previsto nel proprio Programma di legislatura 2019-2023.

La Lear è notoriamente una legge eccessivamente restrittiva che non tutela la libertà imprenditoriale e impone invece una marea di burocrazia ai nostri ristoratori. Per dar fiducia e permettere a questo settore di risollevarsi dopo la crisi attuale occorre tra le altre cose abolire la costosa e di dubbia utilità patente di gerente. Il Ticino è infatti uno dei pochi Cantoni a prevedere degli esami cantonali per la gerenza di un locale pubblico, ciò che tuttavia non è garanzia di qualità e penalizza invece sia gli esercenti che i consumatori. Avanti così che un vento nuovo soffia sul Ticino!

l’iniziativa

Opinione Liberale

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Iniziativa sulle pensioni, sprint finale S

iamo allo sprint finale! Le firme dell’’iniziativa sulle pensioni dei Giovani liberali radicali svizzeri stanno per essere ufficialmente consegnate. Nelle prossime settimane le firme rimanenti saranno raccolte, in modo da assicurare all’AVS un futuro sostenibile e che sia a lungo termine.

Da novembre 2019, i GLR sono impegnati attivamente nella campagna per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile con l’iniziativa sulle pensioni. Né l’interruzione della raccolta firme della scorsa primavera, né i due lockdown, hanno avuto la meglio di fronte alla motivazione dei giovani liberali radicali attivi in tutta la Svizzera: le firme sono state raccolte grazie all’entusiasmo sulle strade coinvolgendo la popolazione, nelle associazioni e attraverso azioni all’interno del partito. Ora è il momento di tornare sulle strade per raccogliere le ultime firme. Le sensazioni sono buone e i riscontri positivi, perché malgrado il tema possa risultare ostico o impopolare, i cittadini riconoscono il problema di dover dare un futuro alla nostra AVS. E per farlo la proposta GLR di parificare l’età di pensionamento tra uomini e donne, portare la pensione a 66 anni entro il 2032 e legare in prospettiva l’età di pensionamento alla speranza di vita è valutata con interesse dalla popolazione. Bisogna agire, ora più che mai! Daniel Mitric, presidente GLRT: “Con questa

iniziativa come GLR ci assumiamo la responsabilità di uno dei problemi urgenti del nostro tempo, la previdenza vecchiaia, e lavoriamo attivamente per il nostro futuro. Attualmente abbiamo raccolto l’85% delle firme necessarie. Stiamo unendo le forze per iniziare l’ultimo sprint di raccolta e non vediamo l’ora che la consegna ufficiale avvenga il 16 luglio sulla piazza federale a Berna”.

Nel weekend scorso i GLR sono tornati a contatto con la popolazione organizzando due bancarelle per la raccolte delle firme (vedi foto) a Locarno e a Lugano.

Informazioni e formulari sono disponibili al link https://pensioni-sicure.ch.

Iniziativa per imposte eque, è arrivato il momento di agire!

Mari Luz Besomi-Candolfi presidente DLRT

N

el sistema fiscale attuale, le coppie sposate sono tassate congiuntamente. Da un lato si parla di favorire la partecipazione delle donne al mondo del lavoro dall’altro si pratica una politica che la disincentiva, inducendo le donne a non avere un’occupazione piena, ma a cercare piuttosto di praticare un lavoro ridotto,

anche non sempre con continuità, per non gravare troppo sul bilancio familiare. In buona parte dei casi il lavoro esterno implica anche una spesa per la sorveglianza dei figli e, paradossalmente, un reddito più elevato implica una riduzione dei sussidi per asili-nido e simili. La conseguenza: dal punto di vista finanziario, difficilmente vale la pena che i genitori lavorino entrambi creando di fatto un’ulteriore discriminazione nei confronti delle donne che nel futuro potrebbero anche essere penalizzate a livello previdenziale. Le coppie sposate non saranno più penalizzate, si creeranno invece incentivi per il secondo partner. Nonostante 15 anni fa una mozione in tal senso del gruppo parlamentare PLR, allora presentata dall’allora presidente Fulvio Pelli, sia stata approvata in entrambe le Camere del parlamento, da allora il Consiglio federale non ha più fatto nulla. Aspettare 15 anni per il Consiglio federale è sufficiente!

Se, in futuro, entrambi i coniugi fossero tassati individualmente, questo avrebbe un grande impatto anche sull’economia nazionale che non dovrebbe cercare importanti lavoratori qualificati all’estero.

Impegnamoci quindi tutti a firmare e a far firmare l’iniziativa “Per un’imposizione individuale” a prescindere dallo stato civile (iniziativa per imposte eque) è inaccettabile che il potenziale del mercato del lavoro delle donne ben istruite in Svizzera non possa essere sfruttato a causa di incentivi finanziari negativi! Agiamo ora per questo importante passo verso una maggiore uguaglianza!

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leparoledellapolitica

Opinione Liberale

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Partiti e movimenti Franco Celio

C

ontrariamente a quanto spesso si crede, partiti e movimenti non sono sinonimi.

La distinzione non è puramente nominalistica. I partiti propriamente detti sono gruppi organizzati, con un programma politico ben preciso, degli iscritti (con tasse da pagare).

Presentano inoltre propri candidati alle elezioni, hanno propri dirigenti, tengono assemblee più o meno regolari, hanno una propria organizzazione, un’ideologia ben definita, giornali propri, eccetera. Normalmente hanno pure delle Sezioni locali, che ripetono lo stesso modello organizzativo.

Il modello SPD I partiti che meglio rispondono alle caratteristiche dette, sono quelli che si rifanno al modello SPD (SozIalmokratische Partei Deutschland’s”), che fin dai tempi di August Bebel (1840-1913),

presidente del 1892, ha cercato di costituire una specie di società parallela. Oltre al partito vero e proprio, raggruppava infatti una serie di sindacati, associazioni culturali, sportive, di svago, cooperative, giornali e spesso fungeva pure da... agenzia matrimoniale.

Ad applicare questo modello sono perlopiù i partiti di orientamento socialista (o comunista), al cui modello organizzativo si sono ispirati, poco alla volta, anche raggruppamenti di altro orientamento.

I movimenti I movimenti, viceversa, non hanno tutte queste caratteristiche. Sono infatti aggregazioni più spontanee. Non necessariamente politiche in senso stretto e non sempre presentano candidati alle elezioni, non hanno un’organizzazione precisa, hanno un contorno più “sfumato”; più che su un’ideologia si basano su sentimenti, come quello di essere aggrediti da indefinibili forze nemiche o da “elementi estranei alla nostra cultura”.

I Partiti nel nostro Cantone In origine in Ticino, i due partiti “storici” – liberale e conservatore – erano raggruppamenti, per così dire “a metà strada” fra partiti veri e propri (definizione che a quel tempo era comunque mal recepita, implicando l’idea di una frattura sociale) e semplici movimenti d’opinione. I paladini della tradizione (preminenza della Chiesa

Opinione Liberale Responsabile politico Alessandro Speziali

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Direttore editoriale Andrea Nava

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cattolica, intolleranza verso altre confessioni, economia tradizionale: agro-forestale, emigrazione...) erano chiamati conservatori, e classificati a destra dello scacchiere politico.

Viceversa i liberali, che volevano sostituire quei valori con altri (libertà di opinione, di religione, di stampa, di domicilio, di industria e commercio, eccetera) erano considerati pericolosi rivoluzionari e collocati a sinistra di detto scacchiere.

A poco a poco, questi partiti “in fieri” si strutturarono fino a costituire quelle che vennero dette “le due tribù”, tendenzialmente incomunicabili fra di loro, tanto che anche nei piccoli paesi delle nostre campagne e delle nostre valli, liberali e conservatori formavano, ognuno per conto proprio, delle vere e proprie “società separate” che non avevano niente in comune. Ognuno aveva cioè i propri punti di ritrovo (osterie, botteghe, caseifici...) e le proprie società (di tiro, di ginnastica, di canto, eccetera), con i rispettivi membri o clienti.

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Organizzazione della racolta:

PLRT/DLRT

Iniziativa popolare federale

«Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)»

Organizzazione della racolta:

Pubblicata nel Foglio federale il 9 marzo 2021: PLRT/DLRT I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi federale diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e Iniziativa popolare 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici, articolo 68 segg., che

«Per un’imposizione individuale a prescindere La Costituzione federale è modificata segue: (Iniziativa 2 dallo statocome civile imposte eque)» Art. 197 n. 12per 1

12. Disposizione transitoria dell’art. 127 cpv. 2bis (Imposizione individuale a prescindere dallo stato civile) federale il 9 marzo 2021: L’Assemblea emana le disposizioni d’esecuzione dell’articolo 127 I cittadini e le cittadine sottoscritti aventi diritto di voto chiedono,federale in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 2bis Le persone fisichesvizzeri sono soggette a imposizione bis 17 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del dicembre 1976 sui diritti politici, articolo 68 segg., che da capoverso 2 al più tardi entro tre anni dall’accettazione di tale articolo a prescindere dal loro stato civile. parte del Popolo e dei Cantoni.

1 RS 101 La Costituzione federale1 è modificata come segue: Art. 197 n. 122 Il numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare.

12. Disposizione transitoria dell’art. 127 cpv. 2bis (Imposizione individuale a bis prescindere stato civile) nel Comune indicato. Chi apoggia la domanda deve Sulla lista2possono firmare solo cittadini aventi diritto di voto in dallo materia federale Art.presente 127 cpv.

L’Assemblea federale emana disposizioni d’esecuzione dell’articolo firmarla si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera le il risultato della raccolta delle firme è punibile127 secondo 2bis Lepersonalmente.Chiunque persone fisiche sono soggette a imposizione l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. capoverso 2bis al più tardi entro tre anni dall’accettazione di tale articolo da a prescindere dal loro stato civile. parte del Popolo e dei Cantoni.

1 RS 101 CAP: Comune politico: Cantone: Pubblicata nel Foglio Art. 127 cpv.

2bis

2

2 Il

numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare.

Controllo lasciare in bianco

Sulla presente lista possono firmare solo cittadini aventi diritto di voto in materia federale nel Comune indicato. Chi apoggia la domanda deve Data di nascita Nomi Firmadelle autografa firmarla personalmente.Chiunque siCognome rende colpevole di corruzione attiva o passiva Indirizzo oppure altera il risultato della raccolta firme è punibile secondo (Di proprio pugno in (Di proprio pugno in giorno/mese/anno via e numero l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. stampatello) stampatello)

3 4 1 5 2

Nomi

(Di proprio pugno in stampatello)

Comune politico: Cognome

(Di proprio pugno in stampatello)

Cantone: Data di nascita Indirizzo giorno/mese/anno via e numero

Firma autografa

Controllo lasciare in bianco

1 CAP: 2

3 4 5

Termine per la raccolta delle firme: 9 settembre 2022

Il comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora diritto di voto: Mentari Baumann, Europaplatz 1B, 3008 Bern, Kathrin Bertschy, Länggasstrasse 10, 3012 Bern, Andrea Caroni, Rütistrasse 28, 9100 Herisau, Esther-Mirjam de Boer, Rümlangstrasse 55a, 8052 Zürich, Jacqueline de Quattro, rue du Lac 140, 1815 Clarens, Claudine Esseiva, Monbijoustrasse 134, 3007 Bern, Alex Farinelli, Tera d'sott 65, 6949 Comano, Doris Fiala-Goldinger, San Bastiaun 50a, 7503 Samedan, Johanna Gapany, Chemin des Cours 8, 1630 Bulle, Anna Giacometti, Strada Cantonale 122, 7605 Stampa, Eva Herzog, Weiherhofstrasse 135, 4054 Basel, Hans Hess, Seewadelstrasse 14, 8331 Auslikon, Daniel Jositsch, Webereistrasse 6, 8712 Stäfa, Martin Landolt, Sonnenweg 27, 8752 Näfels, Christa Markwalder, Erlenweg 3, 3400 Burgdorf, Ruth Metzler-Arnold, Steinegg, 9050 Matthias 8050 Zürich, Carolina Müller-Möhl, Süessblätz 7, 8123 Ebmatingen, Philippe Nantermod, Frachier Termine per Appenzell, la raccolta delle Müller, firme:Franklinstrasse 9 settembre33, 2022 1875 Morgins, Ruedi Noser, Turbinenstrasse 18, 8005è Zürich, MajaaRiniker, 3b, 5034con Suhr, Reginepresa Martina Sauter, Belsitostrasse 12, Il4,comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, autorizzato ritirare laLindenweg presente iniziativa decisione dalla maggioranza assoluta dei8044 suoiZürich, membri Franziska Tschudi aventi ancora diritto Sauber, di voto: Lenggisrain 13, 8645 Jona, Susanne Vincenz-Stauffacher, Flurstrasse 2, 9030 Abtwil, Valentin Vogt, Vorderwald 3, 8634 Hombrechtikon, Adrian Wüthrich, 42, 4950Bertschy, Huttwil, Mathias Zopfi, Bergen 9, 8765 Engi Mentari Baumann, Europaplatz 1B,Alpenstrasse 3008 Bern, Kathrin Länggasstrasse 10, 3012 Bern, Andrea Caroni, Rütistrasse 28, 9100 Herisau, Esther-Mirjam de Boer, Rümlangstrasse 55a, 8052 Zürich, Jacqueline de Quattro, rue du Lac 140, 1815 Clarens, Claudine Esseiva, Monbijoustrasse 134, 3007 Bern, Alex Farinelli, Tera d'sott 65, 6949 Comano,La Doris Fiala-Goldinger, San 50a, 7503 Samedan, Chemin des Cours 8, 1630 Bulle, Anna seguente attestazione delBastiaun diritto di voto è ottenuta dalJohanna comitatoGapany, d’iniziativa.

Giacometti, Strada Cantonale 122, 7605 Stampa, Eva Herzog, Weiherhofstrasse 135, 4054 Basel, Hans Hess, Seewadelstrasse 14, 8331 Auslikon, Daniel Jositsch, 6, 8712____(numero) Stäfa, Martin Landolt, 27,popolare 8752 Näfels, Christa Erlenweg 3, 3400 Ruth Metzler-Arnold, Si attesta Webereistrasse che i summenzionati firmatari Sonnenweg dell’iniziativa hanno diritto Markwalder, di voto in materia federale ed Burgdorf, esercitano i diritti politici nel Steinegg, 9050 Appenzell, Matthias Müller, Franklinstrasse 33, 8050 Zürich, Carolina Müller-Möhl, Süessblätz 7, 8123 Ebmatingen, Philippe Nantermod, Frachier Comune summenzionato.

4, 1875 Morgins, Ruedi Noser, Turbinenstrasse 8005 Zürich, Maja Riniker, Lindenweg 3b, 5034 Suhr, Regine Martina Sauter, Belsitostrasse 12, 8044 Zürich, Il funzionario responsabile (firma indipendente18, e caratteristica ufficiale): Franziska Tschudi Sauber, Lenggisrain 13, 8645 Jona, Susanne Vincenz-Stauffacher, Flurstrasse 2, 9030 Abtwil, Valentin Vogt, Vorderwald 3, 8634 Hombrechtikon, Adrian Wüthrich, Alpenstrasse 42, 4950 Huttwil, Mathias Zopfi, Bergen 9, 8765 Engi

Luogo:

Firma autografa: La seguente attestazione del diritto di voto è ottenuta dal comitato d’iniziativa.

Bollo ufficiale

Si attesta che i summenzionati ____(numero) firmatari dell’iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel

Comune summenzionato.

Data:

Qualità ufficiale:

Il funzionario responsabile (firma indipendente e caratteristica ufficiale):

Bollo ufficiale Questa lista, anche se incompleta, deve essere rinviata il più presto possibile al comitato d'iniziativa: Verein Individualbesteuerung Schweiz, Kramgasse 73,autografa: 3011 Berna. IBAN: CH880025425421136740E Firma Luogo: Trovate ulteriori informazioni e moduli per la raccolta delle firme sul nostro sito www.imposizione-individuale.ch Data:

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Questa lista, anche se incompleta, deve essere rinviata il più presto possibile al comitato d'iniziativa: Verein Individualbesteuerung Schweiz, Kramgasse 73, 3011 Berna. IBAN: CH880025425421136740E Trovate ulteriori informazioni e moduli per la raccolta delle firme sul nostro sito www.imposizione-individuale.ch