Nr. 08 - Opinione Liberale - 23 marzo 2018

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Anno 27 /G.A.A. Camorino

23 marzo 2018 /

08

Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Buon senso all’ospedale del cuore 02 / Karin Valenzano Rossi / vicepresidente PLR Un vecchio adagio latino, che affonda le sue radici nel buon vecchio diritto romano, recita “pacta servanda sunt”, ossia gli accordi devono essere rispettati.

Sì alla riforma fiscale e sociale

03 / Giovanni Pagani / granconsigliere PLR Fiscalità e sostegno sociale sono accomunati in un unico progetto molto concreto, che ha come obiettivo di far rimanere il Ticino al passo con i tempi ed è quindi da sostenere.

Su “Spazi verdi” parlino i Comuni 6 / Sebastiano Gaffuri / vicepresidente PLR L’iniziativa “Spazi verdi per i nostri figli” ha un titolo accattivante. Ma nasconde dei rischi che il PLRT non accetta di correre senza prima dare la parola ai Comuni.

Editoriale / Mauro Dell’Ambrogio

LIA e voto di scambio La Legge sulle imprese artigianali passerà alla storia come prodotto di un’infelice stagione legislativa

L

a LIA passerà alla storia (locale) come prodotto di un’infelice stagione legislativa, in cui partiti e deputati hanno fatto gara a cercare consensi con soluzioni impraticabili. O ingiuste, come quella decisione del Gran Consiglio che obbliga gli enti pubblici ad assumere con priorità i disoccupati: a scapito di coloro che, in attesa di meglio, avessero accettato un lavoro meno pagato o meno confacente alle loro potenzialità. Decisione anch’essa ovviamente affossata dai tribunali.

In attesa di quelli del prima i nostri, altri frutti della medesima stagione stanno marcendo sugli alberi. La soluzione negoziata mezzo secolo fa da Ugo Sadis, di incassare alla fonte, con aliquote svizzere, le imposte dei frontalieri e riversarne un terzo per le infrastrutture ai comuni italiani di frontiera, non era poi male. La si è voluta rinegoziare per far tartassare in Italia, con aliquote italiane, i così puniti frontalieri. A toglierci dall’imbarazzo di ratificare un accordo vantaggioso solo per il pozzo romano senza fondo c’è

ora la Lega, quella vincitrice d’oltre frontiera. Più a sud intanto c’è chi si mette in coda agli sportelli per ritirare il reddito di cittadinanza. Il voto di scambio consisteva una volta nel far sapere di avere eletto qualcuno, per chiedergli poi un posto, un appalto, un favore. Oggi consiste nel votare chi promette l’impossibile a tutti, in un clima per cui, come scritto in un commento del Corriere della Sera: Chiunque abbia un curriculum, una storia, una competenza, diventa di per sé sospetto.

Il vero sapore de “L’ignazio”

La “fantasia” del Legolas del Ceresio, consigliere nazionale, municipale di Lugano e direttore del Mattino non conosce confini. Pur di denigrare il PLRT se ne inventa (quasi) una ogni giorno. Non trovando di meglio da fare (e da dire), stavolta ha lanciato i suoi strali niente meno (sic!) che contro il vino dedicato dal PLRT e da Valsangiacomo

Vini al Consigliere federale Ignazio Cassis. Sostenendo che “L’ignazio”, questo il nome del Merlot, sa di tappo. Non vogliamo mettere in dubbio le qualità enologiche del Legolas del Ceresio, ci mancherebbe!, anche perché con questo “sospetto” preconcetto, altro non ha fatto se non fare pubblicità al prodotto. Quindi grazie!


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