Nr. 33 - Opinione Liberale - 26 ottobre 2018

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Anno 27 /G.A.A. Camorino

26 ottobre 2018 /

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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Un’iniziativa ingannevole

02 / Karin Valenzano Rossi / vicepresidente PLR Il popolo si esprimerà anche questa volta su un’iniziativa dal titolo accattivante che sa più di autodistruzione che di autodeterminazione.

Sorveglianza degli assicurati

11 / Giovanni Merlini / consigliere nazionale PLR La nuova base legale consolida l’efficacia delle assicurazioni sociali fornendo strumenti di verifica idonei e ben definiti in portata e limiti.

OL torna il 9 novembre Chiusura per le vacanze scolastiche autunnali Opinione Liberale tornerà nelle vostre case con l’edizione del 9 novembre che lancia il congresso elettorale di Locarno.

Editoriale / Nicola Pini / vicepresidente PLR

#proviamosenzauto: il bilancio Ci abbiamo provato ed è stato interessante. Tra gli aspetti positivi in primis la fattibilità: sono riuscito a fare quasi tutto ciò che volevo fare (ammetto chiedendo qualche passaggio in auto); vi è senza dubbio una buona capillarità sul territorio e durante il viaggio si può spesso lavorare agilmente. Dal punto di vista sociale ho apprezzato una maggiore consapevolezza del territorio (geografia, distanze, sguardo al territorio), così come delle interazioni personali positive. Fra gli aspetti negativi la dipendenza dagli orari, una perdita di flessibilità – con al contempo la richiesta di maggiore flessibilità personale – e spesso un allungamento

dei tempi di percorrenza, soprattutto la sera (mentre durante il giorno dipende dagli orari in cui ti muovi). La frequenza delle corse a volte è troppo rarefatta (sera, fine settimana, regioni periferiche) e alcune fermate presentano una qualità discutibile (fermate che, per qualità e ubicazione, sono fondamentali per l’attrattiva del trasporto pubblico). E su questo bisognerà lavorare. Come bisognerà approfondire il tema degli “ultimi metri” (in sostanza come recarsi alle fermate) con la mobilità lenta (reti di bike-sharing, piste ciclabili e passaggi pedonali attrattivi e sicuri). Per le regioni periferiche è dura: va valutato quando possibile un potenziamento delle corse, anche con

modalità innovative (e dunque il sostegno a progetti di mobilità pubblica condivisa o alternativa). Come andrebbe valutato se non rendere il trasporto pubblico più attrattivo per le famiglie, tramite apposite offerte. Sebbene abbia potuto lavorare tendenzialmente bene, le infrastrutture per il lavoro (prese, wi-fi, eccetera) andrebbero promosse sui veicoli, sui quali – nelle ore di punta – andrebbero evitati i sovraffollamenti, magari differenziando gli orari di inizio delle scuole o il costo dei biglietti in funzione degli orari. Senza auto sarebbe dura, ma meno auto è possibile: per questo dobbiamo capire come rendere meno costoso l’abbinamento auto e trasporto pubblico.


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