Anno 27 /G.A.A. Camorino
25 maggio 2018 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
È necessario favorire il dialogo
02 / Christian Vitta / consigliere di Stato Un dialogo costante tra Cantone e Comuni è necessario per affrontare al meglio le sfide ed essere sempre al servizio del cittadino.
Non è politica, è Mendrisio
07 / Samuele Cavadini / candidato sindaco Domenica si conoscerà il nome del nuovo sindaco di Mendrisio: mobilitiamoci in uno sprint finale per sostenere il nostro Samuele Cavadini.
Ristorni, mozione inattuabile
09 / Matteo Quadranti / granconsigliere PLR Il Gran Consiglio discuterà lunedì la mozione “Ristorni dei frontalieri”: il PLR è contrario ad atti di forza unilaterali.
Editoriale / Alex Farinelli / capogruppo PLR
Comuni, attori o comparse?
Da ormai diversi anni è in corso il dibattito sul ruolo dei Comuni in Ticino e in particolare vi sono due progetti che promettono di rivoluzionarne la struttura: il piano cantonale delle aggregazioni (PCA) e la riforma dei flussi e delle competenze con il Cantone (Ticino 2020). Se da un profilo tecnico potremmo discutere di questi due progetti, dal profilo politico la questione è un’altra: che ruolo vogliamo dare ai Comuni? La struttura federale è basata su 3 livelli e questo perché si ritiene che tanto più
10 giugno 2018
i problemi sono affrontati dal livello istituzionale più basso in grado di farlo, tanto meglio si riuscirà a rispondere puntualmente alle esigenze di quella comunità. Vi sono quindi oggetti di dimensione federale (come la politica estera o la difesa nazionale), di dimensione cantonale (come la sicurezza e l’istruzione) e comunale (come ad esempio i servizi urbani o la creazione di spazi pubblici). È evidente che voler dare, o forse sarebbe meglio dire lasciare, considerata la nostra
SI
legge sui giochi in denaro
storia, un ruolo ai Comuni significa accettare che vi siano delle differenze: non è infatti immaginabile obbligare sempre tutti gli enti locali a fornire i medesimi servizi in ogni realtà del nostro Cantone. Altrimenti, se vogliamo andare nella direzione di un Comune “comparsa” rassegniamoci all’idea che prima o dopo si arriverà a mettere in discussione tutto il modello, Cantoni compresi, trasformando il nostro Paese - né più, né meno - in una copia degli Stati a noi vicini.
NO
iniziativa “moneta intera”