Anno 27 /G.A.A. Camorino
6 aprile 2018 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
Anticipare il futuro
02 / Christian Vitta / consigliere di Stato La rivoluzione digitale porta con sé cambiamenti che vanno affrontati proattivamente, così da cogliere le opportunità insite in questa sfida.
Mendrisio e i suoi Quartieri
07 / Samuele Cavadini / candidato sindaco Mendrisio dovrà valorizzare le caratteristiche e peculiarità di ogni quartiere, migliorando la qualità di vita dei suoi abitanti.
I progetti di una Valle (Blenio)
11 / Odis B. De Leoni / sindaco di Acquarossa Avere a cuore il presente e soprattutto il futuro dei piccoli paesi di Valle che continuano ad essere a rischio di spopolamento.
Editoriale / Andrea Nava / segretario PLR
Nuovo patto tra Stato, aziende e famiglie
I
l 12 dicembre scorso, con il 51.2% di favorevoli, il popolo ticinese ha riconosciuto la necessità di rivedere il quadro normativo fiscale del Cantone per renderlo più moderno e idoneo ad affrontare l’evoluzione della realtà fiscale, internazionale e federale. Ma non solo. Ha infatti condiviso la strategia del governo, ripresa ora anche dalla Confederazione, di accompagnare la riforma fiscale con specifiche misure sociali. Un inganno? Non mi sembra. Anzi. Dello stesso avviso dev’essere stata UNIA che, dopo aver proclamato ai 4 venti di voler inoltrare ricorso, si è rimangiata la parola. Tanto fumo e niente arrosto. Torniamo dunque ai fatti. Questa riforma nasce dall’esigenza di migliorare l’attrattiva fiscale del Ticino nel contesto intercantonale, diminuire il rischio di
fuga dei buoni contribuenti, anticipare l’abolizione degli statuti speciali e promuovere l’innovazione. Come si intuisce dalle cifre, l’evoluzione dei 100 principali contribuenti per sostanza imponibile mostra una perdita di substrato fiscale e del relativo gettito. Capite bene che stare a guardare non è e non può essere un’opzione! Con le misure proposte, il Ticino passerebbe dal 22° al 16° rango nel confronto intercantonale dell’onere fiscale massimo sulla sostanza. Non si tratta di una rivoluzione dunque. Ma di un’evoluzione. Oltre a promuovere l’innovazione, coniuga inoltre in maniera complementare obiettivi di natura fiscale e sociale. Infatti sono previste misure per rafforzare la politica familiare e in particolare la conciliabilità famiglia-lavoro. Da chi vengono finanziate queste
misure? Integralmente dalle imprese. E i Comuni non avranno nessun aggravio di spese. Tutto questo rappresenta, a mio modo di vedere, un nuovo partenariato fra aziende, Stato e famiglie. Non un inganno come taluni cercano – invano – di farci credere. Un SI convinto a questa riforma!
“Infinocchiati” trasversali
Il solerte Legolas del Ceresio, consigliere nazionale, municipale di Lugano e direttore del Mattino, e i suoi accoliti non perdono l’occasione di sottolineare come il PLR sulla “Scuola che verrà” si sia fatto “infinocchiare”. Ma sul ritornello della sperimentazione nella scuola media, come la met-
tiamo con il buon granconsigliere leghista della Leventina, membro della commissione scolastica, uno dei pochi leghisti ad aver davvero approfondito il tema, tanto da aver firmato il rapporto di maggioranza sulla doppia sperimentazione del progetto? Si sarà fatto “infinocchiare” anche lui?
335 1,4 I milioni incassati con gli 11 nuovi arrivi nel periodo fiscale 2011-2015
I miliardi persi in entrate fiscali per le 24 partenze tra il 2011 e il 2015