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sta, in parte ulteriormente confermati dal Bauhaus, ha formulato, soprattutto grazie a Tomás Maldonado e Max Bense, docente a Ulm di Filosofia e Semiotica dal 1954 al 1958 e nel 1966, una sorta di estetica scientifica del design. Si tratta di un cambiamento fondamentale: per la prima volta sembra essere teorizzata in modo esplicito la diversità ontologica tra design e arte. Se, come affermato nella teoria estetica di Max Bense, la condizione che può accomunare sia gli oggetti tecnici, sia gli oggetti estetici, si attua nel raggiungimento della perfezione, che ovviamente è pensabile soltanto come approssimazione relativa [M. Bense, Estetica, Bompiani, Milano 1974, p. 50], tuttavia ciò avviene su correaltà (la correaltà include tutto ciò che è realizzato grazie a un processo di creazione o costruzione, quindi opere d’arte e oggetti tecnici) differenti. Per gli oggetti estetici si tratta di perfezione rispetto alla bellezza (correaltà casuale), per gli oggetti tecnici si tratta di perfezione rispetto allo scopo (correaltà necessarie). La modalità della correaltà, infatti, è propria di tutto ciò che non è ‘dato’, ma ‘fatto’ mediante un processo di costruzione o creazione e comprende pertanto, oltre alle opere d’arte, anche tutti gli oggetti tecnici e tecnologici, nei quali, oltre alla dimensione puramente materiale, si manifesta quella della funzione che sostituisce la bellezza dell’oggetto estetico. Un rinnovamento culturale profondo, quindi, in cui i prodotti di design non sono considerati opere, ma oggetti, e il progetto non è interpretato come un problema di creazione, ma di metodo. Questo cambiamento teorico, è rintracciabile, pur se in modo indiretto, nella definizione di disegno industriale proposta da Tomás Maldonado al Congresso dell’International Council of Societies of Industrial Design (ICSID) tenutosi a Venezia nel 1961, che andrà a sostituire quella ratificata a Stoccolma nel 1959 in occasione del primo Congresso dell’ICSID: Il disegno industriale è un’attività progettuale che consiste nel determinare le proprietà formali degli oggetti prodotti industrialmente […] ovvero le relazioni funzionali e strutturali che fanno di un oggetto un’unità coerente sia dal punto di vista del produttore che dell’utente [T. Maldonado, Aktuelle Probleme der Pro-

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duktgestaltung, manoscritto per la conferenza Education for Design, 1961]. Un’idea di design, quindi, in cui la forma è considerata


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