OnSite Lift n.5 - Ottobre-Dicembre 2023

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BUONA LETTURA

del numero digitale di Ottobre-Dicembre 2023

questa è la replica dell’edizione stampata

La lettura è promossa da NEW

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SOMMARIO OTTOBRE-DICEMBRE 2023 – N.5

MACCHINE 26 Sennebogen

L’edilizia alla prova dei conti

di Ettore Zanatta

di Cristina Cassinari

Benvenuti alla fabbrica del futuro di Ettore Zanatta

38 Dieci Un nuovo mondo di Stefano Vitali

42 JMG Cranes La tradizione dell’innovazione di Ettore Zanatta

COMPONENTI   4 Editoriale di Ettore Zanatta

60 Mercato e tendenze

La conquista dei 70

32 Faresin Industries

In copertina: JCB

DOSSIER

56 Perkins “Insieme verso l’energia del futuro”

DISTRIBUZIONE 66 Oxley Piattaforme “Up & Down” con l’innovativa TB 22 -9 di Ettore Zanatta

ON SITE 68 Gru a torre “flat-top” per il complesso residenziale Bosconavigli Sollevamenti a “corte aperta” di Ettore Zanatta

74 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

di Stefano Vitali

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITÀ 20 Il Congresso dei Noleggiatori 2023 La celebrazione del noleggio di Cristina Cassinari

Hands On LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T DI PLATFORM BASKET

L’IMPOSSIBILE…POSSIBILE! di Ettore Zanatta

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Direttore responsabile Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Stampa MDM - Forlì

Direttore editoriale Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Periodicità Sono previsti 5 numeri/anno

Responsabile commerciale Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Registrazione Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 26887 del 6/12/16 Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

Hanno collaborato a questo numero: Cristina Cassinari, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali

Ufficio abbonamenti tel. 0545 967722 e-mail: info@capoversoeditrice.it

ONSITE LIFT Capoverso Editrice srl Piazza Gramsci, 7 48017 Conselice (RA) tel. 0545 967722 info@capoversoeditrice.it www.capoversoeditrice.it

Abbonamenti Italia: euro 30,00 (IVA compresa) Other countries: euro 42,00 (IVA compresa)

C apoverso

Ufficio amministrazione Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it tel. 0545 967722

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ONSITELIFT - luglio-settembre 2017

editrice

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su “ONSITE LIFT”, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della Capoverso Editrice srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La Capoverso Editrice srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla Capoverso Editrice srlsenza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N. 2016/679 (General data protection regulation, Gdpr). Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può fare richiesta a Capoverso Editrice srl scrivendo a: info@capoversoeditrice.it Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.


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EDITORIALE

Ettore Zanatta direttore editoriale

Gli alfieri del made in Italy

L

a meccanica italiana, nel 2022, ha fatto registrare un incremento del fatturato totale relativo all’export dell’11% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 34,9 miliardi di euro. Le nostre imprese - e tra queste comprendiamo, in prima linea, quelle che producono macchine, attrezzature e componenti per le costruzioni - sono cresciute in modo esponenziale. Se guardiamo

al settore dei sistemi e componenti meccatronici per la trasmissione di potenza, l’export italiano è lievitato tre volte di più rispetto a quello dei due principali concorrenti europei, la Francia e la Germania. Questo significa che, al netto degli shock subiti, la nostra industria è ancora fortemente richiesta dai clienti internazionali. Sono le sfide a lungo termine, ora, quelle che dobbiamo affrontare e vincere. Insieme al progresso tecnologico, i costruttori dovranno tener conto di strategie produttive sempre più sostenibili e di un’integrazione stretta con le catene globali del valore. Oggi le nostre aziende detengono un vantaggio competitivo sia in termini di prezzo applicato per la vendita, sia - a parità di prezzo - di quantità elevate di macchine vendute sui mercati europei ed extraeuropei. È giunto il momento di rafforzare il lato dei servizi aggiuntivi, considerando il fatto innegabile che la richiesta dei clienti è sempre più orientata verso una maggiore personalizzazione dei prodotti, una comunicazione più trasparente e un’offerta di attività post-vendita esauriente e completa. Anche nel settore delle macchine e delle attrezzature Construction si stanno sviluppando rapidamente servizi più evoluti come l’e-learning o la realtà aumentata, utili ad accrescere conoscenze specifiche del personale e dei clienti. Altrettante opportunità derivano da una maggiore implementazione dei piani di manutenzione predittiva mediante la sensoristica e l’incremento delle funzionalità di elaborazione dati relativi alla vita utile delle macchine stesse. Siamo di fronte a una doppia transizione, digitale ed ecologica, che comporta una sfida speculare e parallela. Non dobbiamo dimenticare che la stessa Unione europea, destinando circa 127 miliardi di euro a riforme e investimenti digitali connessi ai piani nazionali di ripresa e resilienza, ha fornito anche un indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) che vede l’Italia al 18° posto tra i 27 paesi membri nel 2022. Sulla trasformazione digitale, è chiaro che le nostre imprese si giocano una parte di rilievo del proprio futuro industriale nel mondo e in tal senso l’innovazione, sia di prodotto che di processo, è un elemento cardine per accrescere il valore aggiunto generato dai nostri costruttori. Non perdiamo quest’occasione di crescita culturale ed economica e continuiamo a spingere sull’acceleratore del progresso. Questi non sono tempi di riposo, neppure sulle fronde dei molti allori accumulati negli anni passati. 4

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NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia AUTOVICTOR

Una Demag TC 2800-1 per la Tangenziale di Novara Autovictor sta dando un contributo fondamentale nel cantiere di Novara, per la realizzazione della nuova tangenziale. I tiri più impegnativi hanno visto al lavoro la gru a braccio tralicciato Demag TC 2800-1, coadiuvata da un’autogrù Liebherr LTM 1750. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo tracciato lungo circa 5 km, che costituisce la prosecuzione dell’esistente tangenziale di Novara dall’attuale innesto con la SS32 fino alla SP299 della Valsesia. Come informa l’Osservatorio Territoriale Infrastrutture del Piemonte, “la sezione prevista per l’asse principale della tangenziale è costituita da due carreggiate separate, ciascuna dotata di due corsie per senso di marcia di larghezza pari a 3,75 m, spartitraffico di 2,5 m, banchina a sinistra di 0,50 m e banchina a destra di 1,75 m, per una larghezza complessiva della piattaforma pari a 22 m. Lungo il tracciato è inoltre prevista la realizzazione di tre nuovi svincoli di collegamento con la viabilità esistente (SS2, SP229 e SP299) e di quattro viadotti e un

ponte a struttura mista acciaio cortencalcestruzzo. Per mantenere inalterato il sistema di interconnessione dei fondi agricoli completeranno il nuovo tratto di tangenziale appositi attraversamenti destinati alla viabilità locale e al mantenimento in esercizio dei canali di irrigazione”. “Per tutti i sollevamenti operati con la gru TC 2800-1, in fase di progettazione spiega Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor - abbiamo considerato tutti i fattori in gioco quali la portata superficiale del terreno, la sua configurazione planimetrica, la sua conformazione stratigrafica e la relativa propagazione delle onde di pressione in profondità. Particolare attenzione è stata rivolta agli scatolari in calcestruzzo presenti sotto il mezzo, a -6 m dal piano di stabilizzazione, agli ingombri degli elementi da movimentare in relazione agli spazi necessari per l’assemblaggio dell’autogrù e, non ultimo, agli spazi necessari alla movimentazione della zavorra esterna (SSL), che si è dovuta armare e disarmare in fase di presa e di scarico del carico. Quest’analisi ha consentito

di avere una visione a 360° dell’attività da svolgersi ancor prima di iniziare il trasferimento logistico dei mezzi. Il tutto è stato coadiuvato dai più recenti software di simulazione e di calcolo, al fine di anticipare tutte le variabili che avrebbero potuto configurare problematiche in sede di cantiere e che avrebbero potuto provocare rischi sia dal punto di vista della sicurezza del sito che delle tempistiche di esecuzione dell’opera”. Per i sollevamenti più complessi Autovictor ha optato per la TC 2800-1. “L’autogrù gommata a braccio tralicciato - ha commentato Gino - è stata configurata in SSL con 84 m di braccio principale, 30 m di derrick, 160 t di zavorra sul carro, 300 t di zavorra in esterna e un doppio

bozzello in grado, grazie alle 12 taglie di fune in acciaio utilizzate, di sollevare gli impalcati con il dovuto margine di sicurezza. I tiri più impegnativi hanno visto la gru sollevare due impalcati da 94 t ciascuno, da 37x8x2,6 m, con un raggio di 50 m dal centro ralla. Il tutto a scavalco della ferrovia NovaraVarallo Sesia. La gru TC 2800-1 è stata montata su un rilevato, quindi siamo dovuti stare più lontani proprio per evitare carichi sui muri di spalla. Abbiamo dovuto superare anche qualche problematica riguardante l’imbrago, in quanto l’impalcato non ha la medesima sezione lungo tutta la lunghezza. Infine, non è stato semplice far ruotare la tavola del Superlift in uno spazio così ridotto”. 6

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NOTIZIE VENPA

Definita l’entrata nel capitale di MinoEge Venpa, società capofila del gruppo GV3 specializzata in noleggio di macchine da cantiere per il sollevamento e il movimento terra, ha definito l’entrata nel capitale di MinoEge, storica azienda veneta attiva nel medesimo settore, ma specializzata in particolare nel servizio di noleggio a caldo (fornitura del mezzo con l’operatore). Venpa, realtà di noleggio italiana con oltre 40 anni di attività ed esperienza nel campo delle forniture tecniche oltre 4.000 mezzi a parco noleggio GV3, con 33 filiali distribuite capillarmente in tutta Italia, più di 300 collaboratori e un fatturato

noleggio come gruppo superiore agli 80 milioni - rafforza quindi la propria presenza di noleggiatore specialista in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, presidiando ulteriormente un’area territoriale già storicamente “casa” di Venpa, nonché ampliando la gamma di servizi al noleggio con operatore (noleggio a caldo). MinoEge, amministrata dalla famiglia Giro e con sede principale a La Salute di Livenza (VE), ha una consolidata esperienza nel noleggio di piattaforme aeree e autogrù, settore in cui opera dal 1991. L’azienda fa forza su ulteriori tre filiali con officina in Veneto Orientale, Friuli-Venezia Giulia e in Sardegna. Oggi, MinoEge - una delle realtà più qualificate nel settore - conta oltre 20 collaboratori e 200 mezzi, di cui 30 mezzi speciali dedicati esclusivamente al noleggio con operatore. 8

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Dario e Matteo Giro, amministratori di MinoEge, continueranno a occuparsi direttamente della gestione aziendale, coadiuvati dal loro storico staff di collaboratori specializzati, ma in concerto con il piano di sviluppo e perseguendo gli obiettivi definiti con Venpa e il gruppo GV3. L’acquisizione della maggioranza di MinoEge rientra nel più recente piano di sviluppo intrapreso da Venpa. Dopo l’insediamento in Puglia con l’apertura di Rental Sud a Corato (Bari), il recente rafforzamento della propria presenza in Trentino-Alto Adige con l’apertura della filiale di Trento, l’entrata in Nolotecnica a Laives (Bolzano) e l’attuale acquisizione di MinoEge, Venpa procede con successo nel programmato percorso di consolidamento e ampliamento che interessa tutto il territorio

nazionale contando così ora 37 filiali. “Venpa vuole crescere ancora e ampliare il gruppo GV3”, ha dichiarato Emanuela Pege, presidente di Venpa. “Si procede quindi con determinazione, consolidando quanto realizzato e contestualmente allargando gli orizzonti, costruendo sinergie, accogliendo nuove realtà specializzate nel noleggio e fortemente radicate nel territorio di appartenenza. Siamo entusiasti che l’entrata in MinoEge si sia conclusa con successo: apporterà un arricchimento di competenze per entrambe le società, Venpa specializzata nel noleggio a freddo e MinoEge specializzata nel noleggio a caldo. Siamo entusiasti di poter iniziare questa nuova esperienza di noleggio GV3 insieme a Dario e Matteo Giro e allo staff MinoEge. Sarà un’occasione di crescita importante e coinvolgente”. “Con questa operazione - sostiene Dario Giro, che è stato il promotore dell’iniziativa e conserverà la carica di amministratore - ho voluto valorizzare quanto da sempre sostengo, al fine di migliorare i rapporti tra imprese del settore. Le due protagoniste, infatti, hanno lavorato sinora come concorrenti in modo leale, basando il proprio rapporto sulla stima reciproca e nel rispetto dei medesimi valori, con risultati solidi e positivi per entrambe”.


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Sinergia con IMER attraverso una formazione mirata e con la partecipazione a numerosi corsi condotti dagli stessi produttori”, spiega Simone Volta, Service Manager di Master. “Siamo davvero lieti di poter mettere la nostra esperienza di service after-sales al servizio di tutti i clienti di IMER, un brand che non ha certamente bisogno di presentazioni e che può essere considerato un vero e proprio Ambassador del ‘saper fare italiano

nel mondo’”. “Il servizio post-vendita sta assumendo una valenza sempre più centrale nel nostro mercato, anche in considerazione di prodotti sempre più evoluti e tecnologici”, sottolinea Matteo Iori, direttore commerciale di IMER Access. “L’intesa con Master è la diretta testimonianza di quanto la nostra azienda creda nella necessità di offrire ai clienti un servizio ancora più completo e puntuale in termini di after-sales, coinvolgendo un partner altamente specializzato che rappresenta un unicum nel territorio grazie all’ampiezza della struttura e al suo approccio di tipo manageriale”.

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Master, azienda specializzata nell’assistenza di mezzi per il sollevamento che opera con alcuni tra i player più noti nel settore della GDO e dell’industria, ha annunciato una nuova partnership strategica con IMER Group. Grazie a questo sodalizio, Master diventa un’officina autorizzata per le aree di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna di IMER Access, la divisione del Gruppo IMER che gestisce le linee delle piattaforme di lavoro aereo semoventi a pantografo e delle piattaforme cingolate. “Le complessità che contraddistingue il nostro settore e l’evoluzione tecnologica delle varie piattaforme per il sollevamento richiedono una specializzazione molto elevata e un aggiornamento costante, che la nostra squadra tecnica persegue giorno dopo giorno

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NOTIZIE HAULOTTE

Si rafforza la sinergia con SAMA Con sede centrale a Cagliari, SAMA (www.samanoleggia.it) ha ampliato la sua presenza nell’isola con l’apertura di due ulteriori filiali, a Sassari e Olbia. Negli obiettivi dell’azienda è chiara la volontà di presidiare il territorio sia regionale che nazionale, con l’apertura di ulteriori filiali nell’arco dei prossimi anni. La mission è infatti quella di rappresentare un centro regionale strategico e offrire ai clienti noleggio e assistenza a prossimità ridotta, mai superiore ai 60 km, come racconta il CEO di SAMA, Corrado Cavalli. “Uno dei punti di forza di SAMA è sicuramente il service, vero cuore dell’azienda. Il know-how appreso da Jungheinrich ci ha offerto agli esordi un vantaggio competitivo non indifferente. E non solo perché fossimo concessionari del marchio. Più forse perché siamo riusciti a formare i nostri tecnici come fossero tecnici della casa madre. Abbiamo sempre puntato sulla formazione e più di recente sulla digitalizzazione dei processi, cercando di essere professionali e di offrire un’esperienza di noleggio quanto più cucita sulle aspettative e le esigenze dei nostri clienti. Oggi abbiamo una flotta che conta oltre 800 mezzi e 10 officine mobili. Negli ultimi tre anni abbiamo duplicato il nostro patrimonio aziendale e fatto crescere il fatturato, stringendo legami significativi con le più grandi realtà del settore”. Da evidenziare che SAMA organizza anche corsi di formazione. Come conferma Cavalli, “la formazione è una componente fondamentale del nostro approccio aziendale, uno dei pilastri portanti del nostro impegno verso dipendenti e clienti. Ciò che rende la nostra azienda così importante è il profondo impatto che pensiamo abbia sull’elevazione delle competenze del nostro personale e sulla sicurezza e l’efficienza delle operazioni che svolgiamo. In un settore dinamico e complesso come quello dei macchinari industriali la conoscenza e la competenza costituiscono una risorsa inestimabile. Investiamo costantemente risorse nella formazione, garantendo che i nostri dipendenti abbiano accesso a

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programmi di addestramento di alto livello e sviluppino competenze tecniche all’avanguardia. Formare il nostro personale significa più che fornire semplici abilità operative. Incentriamo i percorsi di formazione anche su valori come la sicurezza, l’integrità e la responsabilità. Perché riteniamo che solo un personale ben addestrato e consapevole possa garantire la massima sicurezza e una gestione responsabile delle attrezzature. Inoltre, siamo un IPAF Training Centre e forniamo formazione personalizzata ai nostri clienti per garantire che siano in grado di utilizzare le nostre attrezzature in modo efficiente. Ciò non solo aumenta la loro produttività, ma contribuisce anche a ridurre i rischi e le possibilità di incidenti sul campo. Crediamo fermamente che fornire una formazione completa sia parte integrante del nostro servizio e ci permetta di instaurare relazioni di fiducia durature”. Nonostante le problematiche per il settore degli ultimi anni il 2022 è stato un anno di crescita importante per SAMA. Afferma Cavalli: “Il 2022 non ha tradito le nostre aspettative, anzi. Abbiamo lavorato strenuamente per l’apertura di Olbia, operativa da febbraio di quest’anno e per inserire una figura importante nella direzione di Sassari, utile per ampliare il nostro bacino di clienti per il ramo edilizia. Nel frattempo siamo cresciuti come organico, inserendo diverse figure, dal commerciale al marketing. Abbiamo iniziato a comunicare l’azienda in modo da esser compresi da chi non ci conosce e apprezzati da chi usufruisce dei nostri servizi. Per chi ha programmato e gestito con lungimiranza nell’arco di questi due anni il 2023 non è e non sarà un anno che nasconderà particolari paure. Il nostro orizzonte è limpido: speriamo che le nostre proiezioni ci diano ragione”. Per quanto riguarda la sinergia con Haulotte, SAMA ha scelto le piattaforme del costruttore francese per soddisfare le esigenze di sollevamento di clienti che operano in edilizia e nell’industria, ma anche nell’ambito di eventi e spettacoli e impiantistica. I mezzi Haulotte permettono


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a SAMA di rispondere alle aziende che hanno necessità di operare a diverse altezze, in piena sicurezza. Nella flotta sono state introdotte le più compatte piattaforme verticali elettriche Star 6, Star 8 e Star 10 per la semplicità di manovra, la stabilità e la flessibilità per i lavori indoor e outdoor e le più compatte Quick Up. Le ultime, grazie a un peso ridotto, si sono dimostrate versatili e ideali per superfici delicate e quindi per ambienti in cui l’attenzione non è mai troppa. “La nostra attenzione verso la sostenibilità aggiunge Cavalli - ci sta spingendo sempre più verso la scelta di macchine ibride, per il grande apporto che ci garantiscono in ottica ‘green’. Ormai in SAMA abbiamo praticamente tutta la gamma Haulotte, fino alle 2632 m diesel”. La forza dell’assistenza di Haulotte si ritrova poi nel rapporto di fiducia che si è instaurato fin dal primo momento tra le due aziende. I tecnici e gli esperti altamente specializzati del costruttore

francese consentono sempre il miglior tasso di utilizzo possibile delle macchine. Una garanzia importante per i noleggiatori. Oltre al supporto alla gestione, questa partnership offre a SAMA anche l’opportunità di ottimizzare il servizio tecnico offerto ai suoi clienti, grazie alla formazione continua. Un argomento di attualità, inoltre, è la digitalizzazione. A tal proposito, Cavalli conferma che “essere una Global Service che guarda al futuro significa adeguare anche la propria struttura con sedi avanzate dal punto di vista tecnologico; vuol dire avere flotte all’avanguardia e razionalizzare i tempi e costi per i clienti. Digitalizzare ci ha consentito di semplificare il nostro lavoro e i nostri processi aziendali e ciò ci consente oggi di essere più vicini al cliente e alle aziende che ci scelgono. La naturale tensione verso l’innovazione che ha sempre avuto SAMA ci ha consentito di abbracciare questa novità con ambizione ed entusiasmo, sia sul fronte dei processi interni che verso il cliente. Ed è dai clienti che siamo partiti per ampliare il nostro impegno. Dalla loro esperienza di noleggio e dalla nostra necessità di ottimizzare la gestione della flotta. Dall’analisi dei dati e dalla loro elaborazione e interpretazione, per noleggiare meglio e per preservare il nostro patrimonio”.

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NOTIZIE JLG

Due piattaforme ES2632 a Milano con F.I.M. Noleggi Affrontare problemi dell’ultimo momento a ridosso dell’inaugurazione di un negozio in pieno centro a Milano può essere stressante, ma con i mezzi giusti tutto si risolve: di recente, tra piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele II, sono stati avvistati mezzi JLG all’opera. Il loro intervento è stato determinante per consentire di completare in tempo utile i lavori per la riapertura al pubblico del punto vendita Bershka, famoso brand di fast fashion, situato al numero 22 della via dello shopping più emblematica della città. Il negozio, ubicato all’interno di uno spazio storico che fino alla fine del secolo scorso era stato un cinema, si sviluppa su un’area di 1.870 m2 distribuiti su tre piani, rappresentando una delle tre boutique Bershka più grandi al mondo. Proprio il giorno prima dell’inaugurazione è emersa l’emergenza di ultimare diversi lavori quali la pulizia finale delle vetrate e l’istallazione delle numerose pellicole pubblicitarie. L’intervento di F.I.M. Noleggi è stato decisivo.

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Per le necessità specifiche la società di Novara, specializzata nel noleggio di mezzi per il sollevamento e macchinari movimento terra, ha scelto due piattaforme pantografo elettriche JLG ES2632, particolarmente indicate per lavorare in aree sensibili, grazie all’alimentazione elettrica a zero emissioni e quindi al funzionamento silenzioso. I pantografi della Serie ES garantiscono oltretutto una maggiore autonomia della batteria. Le due ES 2632 sono risultate essere la soluzione ottimale anche per il preciso sistema di controllo e le loro dimensioni. In particolare, la larghezza ridotta è risultata ideale per poter accedere all’interno del negozio. I pantografi sono stati inoltre utilizzati anche per tutti gli interventi outdoor necessari. I lavori sono continuati fino a mattina inoltrata, appena prima dell’apertura al pubblico, caratterizzato da un importante flusso di persone in negozio. F.I.M. Noleggi, fondata una decina di anni fa da Vincenzo Basilicata, è una realtà giovane ma in continua crescita, tanto da aver

raggiunto in pochi anni un parco macchine che supera le 200 unità. Attualmente l’azienda è diretta da Fabio Basilicata, uno dei tre figli del fondatore (Fabio, Irene e Monica), le cui inziali danno il nome alla società, e direttore esecutivo. “Il settore delle piattaforme aeree rappresenta più del 60% del nostro fatturato”, afferma Fabio Basilicata. “Fin dalla prima piattaforma aerea a pantografo, il modello 6RS del 2018, abbiamo scelto JLG come partner in quanto marchio premium, leader del settore, rinomato per la qualità e l’affidabilità dei suoi prodotti che garantiscono elevate prestazioni, sicurezza e durata nel tempo. Siamo sempre stati fedeli a JLG e continueremo a crescere al fianco di questa società, in costante sviluppo e in grado di offrire mezzi perfettamente in linea con le necessità dei noleggiatori. Anche il rapporto con tutto l’organico di JLG Italia è ottimo, dai responsabili commerciali al reparto assistenza, dai referenti per i corsi alla divisione ricambi. Possiamo riconoscere la nostra crescita anche grazie a un partner come JLG, che si è sempre dimostrato affidabile e di successo”.


JEKKO

Ormet è rivenditore ufficiale per l’Italia Jekko ha designato Ormet come suo rivenditore ufficiale per l’Italia. Questo nome non suona nuovo all’orecchio degli addetti ai lavori: Jekko, infatti, nasce negli anni Duemila proprio come brand di Ormet, per esplorare le opportunità del nascente mercato delle minigrù. Dopo una rapida crescita e un forte consolidamento, nel 2016 Jekko diventa azienda indipendente e trova il suo posizionamento nel settore del “piccolo sollevamento”. Quest’occasione ha visto l’ingresso del partner industriale Fassi, specializzato nella produzione di gru da camion. Negli ultimi anni Jekko ha gestito direttamente la vendita

dei propri prodotti nel territorio italiano, ma lo sviluppo repentino del brand, spinto da una domanda crescente degli ultimi tempi, nonché il desiderio di offrire un servizio al cliente ancora più puntuale, attento e dedicato, hanno portato alla decisione strategica di affidarsi a un unico distributore di portata nazionale. Grazie a questa nuova partnership Jekko

sarà presente sul mercato in modo fortemente capillare attraverso la rete Ormet e, allo stesso tempo, manterrà la gestione commerciale di noleggiatori e grandi realtà. Fondata nel 1972 in provincia di Treviso come officina di manutenzione per veicoli industriali, oggi Ormet vende e installa gru da autocarro. Inoltre, è distributore ufficiale di brand quali Fassi, Palfinger, Smartlift, Viavac e GMT Equipment. Ormet offre anche servizi post-vendita e corsi di abilitazione per potenziali operatori e può contare su cinque centri di assistenza per revisione e riparazione, oltre a numerosi clienti nel settore edile, dei trasporti, del noleggio e del riciclo.


NOTIZIE GROVE

Due autogrù multistrada per Santoni Autogrù L’azienda italiana di noleggio e trasporti Santoni Autogrù ha fatto ricorso a due delle sue autogrù multistrada più prestanti - una Grove modello GMK4100L-2 e il modello precedente GMK4100L-1 - per contribuire alla riparazione della chiesa di San Lorenzo, a Pinzolo (TN). L’edificio, infatti, è stato colpito da un fulmine e si è danneggiato irreparabilmente. Il campanile, costruito tra il 1865 e il 1867, con i suoi 72 m di altezza, è il più alto del Trentino-Alto Adige. Le due gru Grove hanno lavorato in tandem per sostituire la croce caduta: il tutto in un solo giorno, nonostante i notevoli limiti di spazio. “Abbiamo dovuto posizionare le nostre gru molto vicino al campanile ed estendere il loro raggio d’azione a 75 m per sostituire la croce”, ha dichiarato Giacomo Santoni, direttore di Santoni Autogrù. “Lo spazio a disposizione delle gru per operare nella piazza era particolarmente ristretto, ma siamo comunque riusciti a completare il lavoro in meno di 24 ore”. Santoni Autogrù ha acquistato la GMK4100L-2 nel febbraio di quest’anno, mettendolo all’opera assieme al modello precedente utilizzato GMK4100L-1

che, da quando lo ha acquistato nel 2018, non ha mai smesso di lavorare. Santoni ha dichiarato che l’azienda e i suoi operatori sono molto soddisfatti di entrambe le gru Grove. “Siamo impressionati dalle gru Grove. Funzionano in modo efficiente e sono molto facili da configurare. Abbiamo raggiunto più volte le vette delle piste da sci e degli impianti di risalita con la nostra amata gru GMK4100L-1, sempre senza problemi. I nostri operatori elogiano le gru Grove anche perché hanno cabine inclinabili fino a 20° per ottenere massima visibilità e i loro livelli di comfort sono ineguagliabili. Il comfort è particolarmente importante per gli operatori che devono trascorrere sei o più ore al giorno sulla gru”. La Santoni

Autogrù è talmente soddisfatta delle gru Grove che continua ad ampliarne la flotta. L’azienda riceverà il prossimo modello acquistato, GMK5150XL, alla fine di quest’anno. Quest’ultimo è stato scelto per le sue caratteristiche all’avanguardia, tra cui un braccio più lungo di quasi 3 m e migliore portata e migliori diagrammi di carico mi della categoria. L’autogrù multistrada Grove GMK4100L-2 è una gru a 4 assi con una capacità di 100 t, che offre dimensioni compatte e potenza. La larghezza di soli 2,55 m e le sospensioni MEGATRAK le consentono di muoversi agevolmente all’interno e all’esterno dei cantieri. La macchina vanta inoltre i migliori diagrammi di carico

della sua categoria ed è in grado di trasportare 6,8 t di contrappeso nella configurazione taxi, per un peso complessivo del veicolo entro le 12 t per asse. Il modello precedente, la gru GMK4100L-1 ha anch’essa una capacità di 100 t e rilevanti capacità di gru taxi combinate con un design compatto. Con una larghezza del veicolo di soli 2,55 m, può raggiungere facilmente anche i cantieri più angusti del centro città. Il modello GMK4100L-1 può trasportare fino a 6,7 t di contrappeso entro 12 t per asse ed è dotata di un imponente braccio principale da 60 m. 14 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023


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NOTIZIE MOLLO NOLEGGIO

Premium Partner del Torino Football Club Il rapporto che era già in essere con il “Toro” si consolida e, a partire dalla stagione 2023/2024, Mollo Noleggio diventa Premium Partner del Torino FC. “Il Toro” non è solo una squadra da tifare, ma una comunità che vive valori ben più alti: i granata fanno parte della storia del calcio italiano, con una lunga serie di successi in campo e imprese sportive d’ogni genere. Radici profonde anche per il Gruppo Mollo, che è nato più di 50 anni fa, nel 1971. Dalla città di Alba (CN) il suo business è arrivato oggi a toccare tutta Italia, con 54 centri operativi sul territorio nazionale, ma il legame con il territorio di origine rimane forte. Quello con il territorio è un legame di lunga data, ma anche quello tra Mollo Noleggio e il mondo dello sport non è nuovo: oltre a essere presente negli stadi di calcio, l’azienda dal 2022 è anche sponsor ufficiale del Giro d’Italia. Mollo Noleggio si ritrova infatti nei valori più alti dello sport: il valore della squadra innanzitutto è una delle chiavi del successo del suo business che, proprio come nello sport, è il risultato del lavoro di un team che ogni giorno si impegna con passione e professionalità. Con

il mondo dello sport, l’azienda guidata dai fratelli Mauro e Roberto Mollo condivide gli ideali di collaborazione, l’amicizia, la lealtà, la correttezza, il rispetto, la tenacia, l’impegno, ritenuti fondamentali nella quotidiana attività lavorativa. Valori che hanno portato l’azienda a essere oggi il punto di riferimento in Italia per il mondo del noleggio, con più di 500 dipendenti e un fatturato che nel 2022 ha superato i 104 milioni di euro. “Dal 2016, anno in cui si è instaurato il legame tra Mollo Noleggio e il Torino FC, la connessione è diventata sempre più forte. Siamo orgogliosi di poter legare in modo ancor più saldo il nome di Mollo Noleggio a quello del glorioso Torino Football Club, una squadra conosciuta in tutto il mondo per la sua storia intrisa di passione, performance e talento”, ha commentato Mauro Mollo, Presidente di Mollo Noleggio.

“La grande affinità valoriale con il club granata, il forte legame con il territorio e la condivisione di importanti ideali con il mondo del calcio ci hanno spinto versa questa scelta. Nel calcio, come nella quotidiana attività lavorativa, ogni persona collabora con i propri compagni di squadra per raggiungere un obiettivo comune. Senza una vera collaborazione tra le persone, che siano professionisti o atleti, nessun grande traguardo si potrà mai tagliare. Il capitale umano, le persone, rimangono l’elemento più importante. Da ciascun singolo, si ottiene forza per la squadra. Nel lavoro, come nello sport”. Lorenzo Barale, direttore commerciale del Torino FC, ha affermato: “Siamo molto contenti di dare il benvenuto a Mollo Noleggio nella nostra famiglia di Premium partner. Azienda con cui abbiamo instaurato da tempo un legame che è andato via via crescendo, questa partnership certifica un rapporto sempre più forte con una azienda storica del territorio piemontese”. Per Mollo Noleggio la partnership con il Torino FC si traduce anche, ormai da anni, nella fornitura a nolo di attrezzature, con e senza operatore, utili sia alle attività sportive che a quelle di facility della società granata.

FASSI GRU

Un Polo Tecnologico tra sostenibilità e innovazione Il nuovo “Fassi Innovation Center” è un centro all’avanguardia, massima espressione della vocazione innovativa di Fassi gru. “Leader in Innovation”, infatti, non è solo un claim per l’azienda bergamasca, ma un vero e proprio elemento costitutivo di tutto il Gruppo, riconoscimento alla lungimiranza del presidente Giovanni Fassi nelle scelte industriali che hanno sempre privilegiato gli investimenti in innovazione e automazione: “Cambiamento e innovazione sono i due 16 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

capisaldi che fanno parte del nostro DNA. Questo spirito ci ha portato a diventare protagonisti in uno scenario multisettore, multimercato e multiprodotto, arrivando anche ad anticipare future esigenze. Siamo convinti che l’innovazione non

si accontenta di trovare risposte, ma va alla ricerca di nuove domande. Il Polo Tecnologico è una naturale evoluzione di questo pensiero, che ci appartiene da sempre. Un luogo dedicato alla ricerca e sviluppo, al pensare e progettare macchine e sistemi ad alto contenuto tecnologico. Lo abbiamo creato per individuare e sperimentare soluzioni inesplorate, uno spazio aperto a tutte le aziende del Gruppo (Fassi Gru, Cranab e Marrel), dove i nostri tecnici trasformano i progetti in prototipi testandone le potenzialità e le prestazioni”.


BOBCAT

I nuovi telescopici a Ecomondo 2023 Bobcat ha esposto le sue ultime novità di prodotto dedicate al settore del sollevamento al GIS 2023, a dimostrazione della sua determinazione a espandere sempre di più la sua presenza in questo mercato. In particolare, l’azienda ha esposto il nuovo sollevatore telescopico super compatto TL25.60, il nuovo sollevatore telescopico rotativo TR60.260, il telescopico Serie-R T40.180SLP e parte della nuova linea di carrelli elevatori nella nuova veste Bobcat. Ideale per i settori dell’edilizia, del noleggio e della movimentazione generale, il TL25.60 è un telescopico a telaio fisso della Serie R e, a oggi, è la macchina più piccola della linea. Dotato di motore Bobcat Stage V da 75 HP, questa macchina offre una capacità operativa di 2.500 kg e un’altezza di sollevamento di 5,9 m. Nonostante le dimensioni super compatte, la cabina del TL25.60 è identica a quella del modello più grande della serie R Bobcat. Bobcat ha mostrato al GIS anche l’anteprima del primo modello della nuova gamma di rotativi: il TR60.260. Con questa nuova linea si

prospettano nuove versioni di sollevatori (come questo modello, che sostituirà l’attuale TR60.250) con cabina ridisegnata e una migliore accessibilità alla macchina. Esternamente è previsto un nuovo design dei tubi flessibili sul retro del braccio; è stato migliorato anche l’accesso alla macchina tramite la scala d’ingresso alla cabina e la scala di accesso posteriore per le operazioni di manutenzione sul retro del braccio. La gamma di mezzi per la movimentazione di materiali è invece risultato del recente annuncio della transizione delle linee di prodotti Doosan Industrial Vehicle (DIV), fornitore di attrezzature per la movimentazione dei materiali, tra cui i carrelli elevatori, al portfolio Bobcat. Il rebranding della linea DIV mira a rafforzare il valore del marchio, la riconoscibilità sul mercato e il richiamo da parte consumatori di tutte le offerte di prodotti. I carrelli elevatori nella nuova veste Bobcat presentati al GIS sono stati rappresentati dai modelli D30S-9 e B20X-7. In esposizione al GIS, infine, anche il sollevatore T40.180SLP, in rappresentanza della gamma di telescopici serie R di

recente lancio, che offre macchine robuste e dalle prestazioni elevate per la massima operatività e con comandi precisi e funzionamento intuitivo per affrontare qualsiasi lavoro in cantiere. I nuovi telescopici hanno un’altezza di sollevamento da 6 a 18 m, con una capacità di sollevamento compresa tra 2,6 e 4,1 t. Il T40.180SLP serie R è il modello top di gamma, con un’altezza di sollevamento di 18 m e una capacità di sollevamento di 4 t. Ricordiamo che Doosan Industrial Vehicle è un’azienda del Gruppo Doosan. Fin dalla produzione del

primo carrello elevatore in Corea, nel 1968, la Forklifts Division ha avuto come unico obiettivo quello di soddisfare le esigenze dei clienti in termini di forniture e servizi di movimentazione di materiali di qualità. Tutte le macchine sono progettate per offrire semplicità, potenza e alte prestazioni, nonché comfort dell’operatore e un basso impatto ambientale. Tutti aspetti che consentono ai clienti di trarre il massimo dal loro investimento. Doosan Industrial Vehicle fornisce attualmente i carrelli elevatori in oltre 90 Paesi ed è diventato il produttore di prima scelta di molti clienti in tutto il mondo. ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 17


NOTIZIE MANITOU

Futuro elettrico con il telescopico MRT 2660e Manitou Italia ha partecipto alla fiera GIS 2023: nell’occasione era presente un’area dedicata alle soluzioni “full electric” del gruppo francese, il cosiddetto brand “Oxygen”. Nello specifico, si è potuto ammirare il modello MRT 2660e, che insieme al MRT 2260e costituisce l’attuale offerta di sollevatori telescopici rotativi interamente elettrici. Prodotti come i corrispettivi endotermici presso la plant di Castelfranco Emilia

(MO), questi due modelli possono esprimere le medesime prestazioni al top della gamma Vision+, pur potendo contare sull’innovazione e le emissioni zero della versione elettrica. In fiera erano presenti

anche il sollevatore telescopico fisso MT 625e, con portata di 2.500 kg e altezza di lavoro di 6 m, la piattaforma aerea 200 ATJe, in grado di operare fino a 20 m di altezza, in aggiunta ai carrelli elevatori totalmente elettrici della gamma ME e i transpallet al litio della serie EP. Infine, non è mancata la consueta attenzione e focus ai servizi del Gruppo Manitou, quali ad esempio la connettività, l’estensione di garanzia e i tool digitali.

PALAZZANI INDUSTRIE

Al GIS con cinque piattaforme ragno Palazzani Industries ha esposto al GIS 2023 alcuni dei suoi modelli di piattaforme ragno Palift, macchine che presentano peculiarità imprescindibili per il costruttore lombardo: produzione made in Italy, alta qualità, innovazione e tecnologia dovuta alla ricerca e sviluppo costante. In particolare, erano cinque i modelli esposti in fiera. La piattaforma TZX 225 bi-energy, ad esempio, in rappresentanza dei ragni “piccoli”, è una versione versatile, in grado di operare su terreni soffici e pavimenti delicati grazie ai cingoli antitraccia in dotazione. La stabilizzazione è doppia e ogni braccio articolato è provvisto di doppia prolunga telescopica, che consente massima agilità aerea. Leggero e con ingombri ridotti, questo modello è ideale per opere di manutenzione esterna e interna, giardinaggio e restauro. Anche il ragno TSJ 23.1 bi-energy ha dimensioni compatte e il suo peso è ridotto, con possibilità di allargare i cingoli, per una maggiore stabilità nel trasferimento. L’utilizzo è semplice e intuitivo grazie al sistema automatico di limitazione dell’area lavoro in funzione alla portata nel cesto e del supporto di diagnostica. 18 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

Il braccio multisfilo, in acciaio in alta resistenza, e il jib superiore articolato offrono la massima agilità aerea. Questo modello è ideale per lavori in spazi ridotti, in cui il peso richiesto è limitato, come opere di edilizia e di manutenzione esterna e interna. Interessante è anche il ragno TSJ 35.1 bi-energy, una piattaforma aerea stretta e compatta sia negli spostamenti che nel piazzamento, in grado di operare con movimenti semplici e diretti, senza ingombri posteriori e superiori. Grazie al braccio telescopico a sezioni e al jib articolato fisso più lungo della gamma garantisce elevate prestazioni di sbraccio anche ad altezze importanti. La struttura è robusta e garantisce stabilità e comfort nel cesto e trasferimenti veloci anche su forti pendenze. Questa macchina è una soluzione ideale per il noleggio e

per i lavori di restauro. Il ragno TSJ 39 bi-energy è dotato di stabilizzazione automatica, semplice e rapida. La struttura è robusta e garantisce stabilità e comfort nel cesto e trasferimenti veloci anche su forti pendenze. Disponibile su cingoli e su ruote e con funzionamento elettrico a batterie, è ideale per opere di potatura e manutenzione esterna e interna. Il TTZJ 58, infine, è stato presentato come il ragno più alto del mondo: leggero, compatto, facile da utilizzare e molto agile, questo modello offre la massima altezza di lavoro tra le piattaforme ragno grazie al suo sistema di braccio articolato a doppio sfilo e fly jib. Con i suoi 58 m di altezza, 20 m di sbraccio e 400 kg di portata è ideale per interventi di difficile accesso in settori come la telefonia, manutenzione interna ed esterna e per il noleggio in generale.


EUROTECNO

Due piattaforme “ragno” per il PalaGeorge Eurotecno è stata protagonista con la fornitura dei ragni XTJ 43/C di Palazzani e Lightlift 33.17 di Hinowa di un intervento di verifica della copertura dell’impianto sportivo realizzato dall’azienda bresciana Fer-Mont. L’impianto è stato soggetto a un intervento di verifica delle strutture che compongono la copertura in legno lamellare, realizzato sia esternamente che all’interno del palazzetto stesso. Le lavorazioni, caratterizzate da un controllo di tutta la bulloneria, l’installazione di nuovi controventi in acciaio e la saldatura di numerose piastre portanti, sono state commissionate all’impresa Fer-mont,

specializzata da oltre 20 anni nella progettazione e nel montaggio di impianti civili e industriali. In considerazione della particolare conformazione architettonica del palazzetto, della necessità di raggiungere altezze di lavoro considerevoli e conseguentemente di garantire la migliore sicurezza possibile agli operatori in quota, l’impresa ha optato per il noleggio di una serie di piattaforme di lavoro elevabili. La scelta del partner è ricaduta su Eurotecno, con cui Fermont collabora attivamente e con profitto da oltre 20 anni. “Le verifiche strutturali richieste dal Comune di Montichiari - spiega Fabio Cocca, titolare di Fer-Mont - prevedevano necessariamente di raggiungere sia dall’interno che dall’esterno la

tettoia del Palazzetto dello Sport, con conseguente necessità di utilizzare dei mezzi per il sollevamento che garantissero un importante sbraccio, ma che al tempo stesso vantassero delle dimensioni contenute per entrare dalla porta di ingresso ed essere utilizzate per le lavorazioni indoor. Per l’occasione non abbiamo avuto alcun dubbio nel

mezzi più idonei ai vari interventi, i funzionari di Eurotecno hanno proposto a Fer-Mont due piattaforme ragno Palazzani XTJ 43/C e HINOWA Lightlift 33.17. “Il nostro cliente aveva la necessità di utilizzare delle piattaforme che raggiungessero la copertura della struttura, a un’altezza di circa 17 m dal suolo e soprattutto che disponessero di un ulteriore sbraccio per consentire dall’interno l’accesso alle porzioni della tettoia posizionate al di sopra delle tribune. Non solo: la porta di ingresso era molto bassa (solo 2,30 m di altezza), impedendo l’ingresso a mezzi caratterizzati da dimensioni importanti sia in altezza che in larghezza”, spiega Giacomo Caraffini, responsabile commerciale di Eurotecno.-”Per questo motivo abbiamo optato per due Spider Lift strette e compatte che, pur garantendo un’altezza di lavoro e uno sbraccio orizzontale in linea con le esigenze di Fer-Mont, ovvero 43 e 18 m per il ragno XTJ 43/C e 32,60 e 16,50 m per il Lightlift 33.17, si caratterizzavano per un’altezza della piattaforma abbassata di soli 2,28 e 2 m”. In aggiunta alle due piattaforme ragno posizionate all’esterno della struttura e sul

rivolgerci a Eurotecno, società che fin dagli albori della nostra azienda ci fornisce un supporto a 360° nel noleggio delle piattaforme di lavoro elevabili necessarie per le nostre attività di montaggio civile e industriale”. Dopo aver effettuato un sopralluogo presso il PalaGeorge di Montichiari per valutare le caratteristiche dei

parquet del PalaGeorge, Eurotecno ha messo a disposizione di FerMont anche due Spider Lift con alimentazione elettrica Hinowa Lightlift 14.72, caricate tramite apposite gru e messe in funzione sui soppalchi dell’impianto ubicati in prossimità delle intersezioni tra le varie tribune. ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 19


ATTUALITA’ IL CONGRESSO DEI NOLEGGIATORI 2023

LA CELEBRAZIONE

DEL NOLEGGIO

L’INIZIO DELL’AUTUNNO HA VISTO ANDARE IN SCENA A NAPOLI LA 31ª EDIZIONE DEL CONGRESSO DEI NOLEGGIATORI ORGANIZZATA DA ASSODIMI, CHE HA ACCOLTO UNA LUNGA LISTA DI OSPITI I CUI INTERVENTI HANNO PERMESSO ALLA FOLTA SCHIERA DI PARTECIPANTI DI TRACCIARE LO STATO DELL’ARTE DEL MERCATO DEL NOLEGGIO, GIÀ PROIETTATO VERSO UN FUTURO AL MOMENTO INCERTO MA RICCO DI POTENZIALITÀ

di Cristina Cassinari

I

l Congresso dei noleggiatori 2023 ha fatto ritorno per la sua 31ª edizione in una cornice di forte impatto estetico, il Museo Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli. Assodimi è riuscita anche quest’anno a riproporre in una meravigliosa location un evento verticale diventato negli anni un momento puntuale di incontro, confronto e riflessione per

20 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

tutti gli operatori del noleggio professionale sui temi di maggior rilievo per il settore. Come ogni anno, il Congresso ha registrato un record di presenze grazie a 530 partecipanti in rappresentanza di oltre 140 noleggiatori e 75 esponenti del settore tra produttori e società di servizi. Inoltre, più di 60 sponsor hanno creduto nel progetto con l’esposizione di macchine e servi-

zi che hanno riempito sia lo spazio interno che quello esterno del Museo, creando una vera e propria “festa del noleggio”. Per quanto riguarda le tematiche affrontante nel corso dell’evento, le linee guida di quest’anno si sono focalizzate sulla ricerca del personale e sul saper cogliere le opportunità offerte dal settore, quest’ultimo concetto ben espresso dallo slogan “Se non ora,


ASSODIMI HA ORGANIZZATO IL 31° CONGRESSO DEI NOLEGGIATORI PRESSO IL MUSEO NAZIONALE FERROVIARIO DI PIETRARSA DELLA FONDAZIONE FS, A NAPOLI. A FARE GLI ONORI DI CASA È STATO ORESTE ORVITTI, DIRETTORE DEL MUSEO

quando?”. Secondo Assodimi, infatti, il 2024 sarà un anno decisivo per il comparto, impegnato a compiere scelte strategiche in grado di determinare non solo il “noleggio di oggi”, ma anche quello del futuro.

Gli onori di casa Di fronte a un vasto pubblico composto da noleggiatori, costrutto-

ri, fornitori di servizi e clienti del mondo del noleggio, a inaugurare ufficialmente e dare il benvenuto al 31° Congresso dei noleggiatori sono stati gli interventi del presidente di Assodimi, Mauro Brunelli, del direttore Marco Prosperi e di Lorenzo Moretti, responsabile comunicazione dell’associazione. Nell’occasione sono state riepilogate le varie attività e i progetti in

cantiere dell’associazione ed è stato confermato il momento decisamente positivo del settore: “Uno degli obiettivi che ci eravamo fissati nella realizzazione di questo congresso era quello di favorire la cooperazione e aggregazione tra le diverse realtà del mondo del noleggio, per non vedersi più come concorrenti, bensì come collaboratori impegnati verso un fine comune. Un obiettivo che credo abbiamo

ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 21


ATTUALITA’

IL GUANTO DI SFIDA

raggiunto”, ha affermato Brunelli. Dopo le sue parole si è dato il via alla giornata composta da una corposa scaletta di interventi divisa in due sezioni: quello del mattino, che ha visto come tema centrale il mercato, e quella del pomeriggio, costituita da interventi focalizzati sull’organizzazione dei collaboratori in azienda.

Interventi autorevoli MARCO PROSPERI DIRETTORE DI ASSODIMI

Il mercato del noleggio sta vivendo un periodo positivo, una crescita costante certificata anche da un gruppo di associati sempre più numeroso tra le fila di Assodimi, che oggi rappresenta 510 soci, per oltre il 65% del mercato. C’è ancora molto lavoro da fare al fine di garantire una maggiore crescita e tutela per il settore e la sua filiera, come ha spiegato spiega Marco Prosperi, direttore di Assodimi: “La domanda un po’ provocatoria nel titolo di questo congresso vuole significare che non bisogna aspettare il mercato e che il cliente cambi mentalità e abitudini. Bisogna essere proattivi, cambiare i processi che non funzionano e munirsi di ciò che è necessario per essere noleggiatori professionali. Anche Assodimi ha accolto la sfida lanciata dallo slogan di quest’anno, scrivendo un decreto-legge atto a individuare che cosa vuol dire essere un noleggiatore professionale in Italia. Abbiamo anche iniziato a scrivere un contratto nazionale di supporto al lavoro per tutti i dipendenti del noleggio e, inoltre, siamo sempre impegnati con la nostra attività di formazione e di incontri con le realtà del settore. Ma tra i temi che percepiamo più urgenti per il settore al momento c’è la ricerca e la gestione del personale. Alcune figure, specialmente quelle dedicate a comparti come la logistica o la meccanica, sono davvero difficili da reperire e reclutare in questo momento, in particolar modo se all’interno della fascia Under 25. Per questo abbiamo pensato a un progetto per il 2024 denominato ‘Skill&Experience’, che ha l’obiettivo di far acquisire agli imprenditori e alle figure chiave delle aziende delle capacità trasversali tramite incontri ed esperienze”. 22 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

Ad aprire i lavori sul palco del Museo Ferroviario di Pietrarsa è stato il discorso della giornalista e reporter di Sky Tg24, Mariangela Pira, che – introdotta da Marzia Giusto, direttore generale di Loxam e vicepresidente di Assodimi - ha illu-

strato il quadro macroeconomico di questo periodo provando a dare una chiave di lettura sul prossimo futuro. Dopo l’analisi in oggetto sono saliti sul palco Sergio Piazza, vicepresidente di Ance nazionale e presidente della Consulta delle Specializzazioni, e Maurizio Manfellotto, “Past President” di Unione Industriali Napoli e “Chairman” di Hitachi Rail, che si sono confrontati sull’andamento dei settori edile e industriale. “Noi costruttori stiamo scontando due cose: l’incertezza sul futuro e il Superbonus. Quest’ultima iniziativa ha creato effettivamente della crescita e del PIL, ma anche miliardi di crediti bloccati che stanno mettendo in difficoltà mol-

FOLTO IL PUBBLICO E MOLTI I RELATORI INTERVENUTI AL CONGRESSO 2023. TRA QUESTI: MARCO SCARANO, CEO DI ELEVATEUR; MICHELE MAZZANTI, RESPONSABILE NOLEGGIO DI O.MEC; LUCA DE MICHELIS, RENTAL MANAGER DI CGTE E VICEPRESIDENTE DI ASSODIMI; CAROLE BACHMANN, MANAGER DI ERA; ELISA TAINI, RESPONSABILE COMMERCIALE DI META E VICEPRESIDENTE ASSODIMI CON DELEGA AI RAPPORTI CON ERA; GINO SORBILLO, IMPRENDITORE E CAVALIERE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, CON FOCUS SULL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E LA GESTIONE DEL PERSONALE; RAFFAELE CARBOTTI, RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DI WERENT E TESORIERE DI ASSODIMI; DEBORA DE NUZZO, FORMATRICE E “MINDSET COACH”; GIUSEPPE DESTRO, DIRETTORE COMMERCIALE DI D’AVINO GRANDI MACCHINE E COORDINATORE GRUPPO SUD DI ASSODIMI; ANDREA RIGANELLI, RESPONSABILE INNOVAZIONE DI RIMAC; DANIELA NIEDERSTÄETTER, TITOLARE E RESPONSABILE DELLA GESTIONE DEL PERSONALE DELL’AZIENDA ALTOATESINA


FEDERICO DELLA PUPPA, RESPONSABILE AREA ANALISI DI SMARTLAND E CENTRO STUDI ASSODIMI, HA FORNITO ALLA PLATEA UNA DETTAGLIATA PANORAMICA DELL’ANDAMENTO ECONOMICO DEL PAESE E DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

te imprese. Detto ciò, anche se le previsioni sono abbastanza incerte, sono ottimista verso il prossimo futuro”, ha affermato Piazza. Meno ottimista sul futuro il Manfellotto: “Sono preoccupato per il futuro del settore poiché si prospetta un periodo molto duro a causa dell’aumento dei prezzi e della (ancora) lunga persistenza di questi alti tassi d’interesse che le aziende dovranno affrontare. L’unica possibilità di reazione è legata alla realizzazione degli investimenti. A mio parere, però, manca purtroppo la capacità strategica di portare avanti adeguati e mirati investimenti, poiché mancano al tavolo dei lavori gli attori fondamentali: la politica, Confindustria e il sindacato”.

comparto come il noleggio. “Dopo una crescita vertiginosa dell’inflazione, che ha toccato quasi il 13% nel 2022, stiamo vivendo un assestamento al ribasso del fenomeno, che ha prodotto un rallentamento dell’economia e che non intende cedere il passo a breve”, ha spiegato Della Puppa. “Nel 2021 si è assistito a una crescita ri-

spetto all’anno precedente degli investimenti nel mercato delle costruzioni del 32,3% e nel 2022 del 19,7%, mentre le previsioni ipotizzano per il 2023 un incremento intorno al 9,2% e per il 2024 del 5,9%. Il noleggio quest’anno è in crescita, mentre la vendita di macchine ha assistito a una frenata, rendendo evidente come il primo stia

L’OPINIONE

L’analisi di mercato A chiudere il blocco di interventi della sessione mattutina è stata la presentazione delle analisi di mercato da parte di Federico Della Puppa, responsabile Area Analisi di Smartland e Centro Studi Assodimi, che si occupa di fornire dati e previsioni di interesse per il mondo del noleggio, utili a orientare il settore sull’andamento futuro del comparto. L’intervento di Della Puppa si è aperto fornendo alla platea una dettagliata panoramica dell’andamento economico del Paese e del settore delle costruzioni, correlati (apparentemente) a quello di un

MAURO BRUNELLI, PRESIDENTE DI ASSODIMI, HA RICORDATO COME UNO DEGLI OBIETTIVI DEL CONGRESSO È FAVORIRE LA COOPERAZIONE E AGGREGAZIONE TRA LE DIVERSE REALTÀ DEL MONDO DEL NOLEGGIO

MARIANGELA PIRA GIORNALISTA DI SKY TG24

“In un mondo globale, interconnesso e sempre in evoluzione, inquadrare la cornice macroeconomica internazionale permette di capire in che direzione l’Europa e l’Italia si stanno muovendo. Abbiamo vissuto un periodo di forte inflazione che ha causato un caro prezzi e diminuzione del potere di acquisto, che le banche centrali nell’ultimo anno sono riuscite ad abbassare e contenere

attraverso una politica di abbattimento del fenomeno. A oggi si presenta un mercato azionario positivo, una notizia confortante per tutti i settori economici dato che ciò significa la presenza e il circolare di soldi per gli investimenti. Tuttavia, anche se l’andamento è positivo, secondo molti esperti del settore probabilmente assisteremo molto presto a un’inversione di tendenza. Detto ciò, il settore del noleggio è anticiclico, ovvero bravo a emergere anche in tempi difficili. Ma il vero problema è l’incertezza sul futuro. Lo slogan scelto per il congresso, ‘Se non ora, quando?’, è davvero molto calzante visto l’alto livello di incertezza di questo momento storico, nel quale non si riesce ad avere un’idea chiara del futuro a causa di continui stravolgimenti che rendono difficile l’esercizio della previsione e presumere con esattezza quel che accadrà”.

ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 23


ATTUALITA’ e imprenditore napoletano, che ha illustrato l’importanza dell’organizzazione dei collaboratori all’interno di un’azienda, i quali apportano valore aggiunto al gruppo di lavoro e all’attività stessa: “Una corretta organizzazione e gestione dei collaboratori facenti parte della propria attività sono elementi essenziali nel mondo imprenditoriale di oggi, noleggio compreso”.

La “cultura” del benessere OLTRE 60 SPONSOR HANNO CREDUTO NEL CONGRESSO E HANNO ESPOSTO UNA SELEZIONE DI MACCHINE CHE HANNO RIEMPITO SIA LO SPAZIO INTERNO CHE QUELLO ESTERNO DEL MUSEO, CREANDO UNA VERA E PROPRIA “FESTA DEL NOLEGGIO”

vivendo una fase ‘sganciata’ da quelle che sono le dinamiche complessive dell’andamento dell’economia. Infatti, bisogna fare attenzione a correlare in maniera diretta l’andamento del mercato del noleggio con quello di altri comparti, in particolare quello delle costruzioni e il trend economico generale. Il noleggio è un settore anticiclico, che presenta ‘driver’ propri che producono ‘output’ che ne supportano le potenzialità e spesso non comparabili con altri settori”. Al termine della panoramica generale del mercato delle costruzioni, Federico Della Puppa ha spostato l’attenzione in maniera specifica sui dati riguardanti il settore del noleggio e le previsioni di crescita attese per questo comparto, il cui volume di affari ha superato i 3 miliardi di euro, confermando la sua forza e crescita nel tempo. Dopo un 2022 che ha registrato una crescita del 21,3% del fatturato del noleggio rispetto all’anno precedente, per il 2023 è atteso un +14,1%. L’incentivo del Superbonus terminerà quest’anno causando un rallentamento del settore delle costruzioni, che secondo Della Puppa non sarà drastico come previsto. Questo perché l’anno prossimo entreranno nel vivo i progetti di costruzione predisposti dal PNRR, uno tra i fattori che ha portato l’analista a prevedere per il 2024 una crescita del 7,1%: “Una dinamica positiva, anche 24 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

se in calo rispetto all’andamento eccezionale degli ultimi anni. Calo che obbligherà gli operatori del settore a essere ancora più efficienti nel prossimo futuro e a individuare quali siano effettivamente i ‘driver’ che spingono questo mercato e che aumentano le potenzialità del noleggio. Le aziende dovranno individuare e sfruttare appieno tutte le potenzialità ancora inesplorate e inespresse del noleggio, evitando di perdere possibili fattori di crescita”.

Tra promozione e organizzazione Dopo la sessione mattutina, che ha riguardato principalmente i temi imprenditoriali ed economici del settore, ad aprire i lavori congressuali del pomeriggio è stato l’intervento di Carole Bachmann, manager di ERA, che ha presentato l’evento Rental Week: “Inaugurata quest’anno in tutta Europa, la Rental Week ha lo scopo di aiutare le associazioni nazionali e le società del settore a promuovere il mondo del noleggio sul loro territorio, attraverso la creazione di attività specifiche che diano una maggiore visibilità e attrazione verso il settore”. La sessione pomeridiana del Congresso è proseguita puntando i riflettori sull’organizzazione, la ricerca e gestione del personale, tema annoso e di assoluto rilievo in questo momento storico per le aziende di noleggio. Sul palco Gino Sorbillo, famoso pizzaiolo

Un ulteriore approfondimento sul tema della gestione dell’organico in azienda, e ricco di spunti di riflessione, lo ha fornito anche il calzante intervento della formatrice e “mindset coach” Debora De Nuzzo, la quale si è soffermata sul concetto di benessere organizzativo per l’ottimizzazione del lavoro del personale, un aspetto che ha assunto particolare rilievo negli ultimi anni, illustrando una chiave di lettura originale riguardo la gestione dei collaboratori. “I giovani hanno bisogno di condizioni di crescita professionale e di valorizzazione delle proprie competenze unite a un adeguato livello di benessere psico-fisico sul posto di lavoro, tutti elementi non più sindacabili nelle nuove generazioni. Le aziende hanno una grande responsabilità e devono diventare i promotori di questo cambiamento, attuando un insieme di azioni atte ad aumentare il livello di salute del proprio business e dei collaboratori che lo creano”, ha chiarito De Nuzzo. La chiusura della giornata, infine, è stata riservata a un panel che ha visto protagonisti tre noleggiatori: Giuseppe Destro, direttore commerciale di D’Avino Grandi Macchine; Andrea Riganelli, responsabile innovazione di Rimac; Daniela Niederstäetter, titolare e responsabile della gestione del personale dell’omonima azienda altoatesina. I temi affrontati sono stati il noleggio, l’innovazione e la gestione dei collaboratori, sui quali gli ospiti hanno fornito interessanti spunti basati sulle rispettive esperienze. ■


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MACCHINE SENNEBOGEN

LA CONQUISTA DEI 70 DOPO IL SUCCESSO OTTENUTO IN OCCASIONE DELL’EDIZIONE 2017, IL COSTRUTTORE TEDESCO HA RECENTEMENTE REPLICATO IL SUO “IN-HOUSE EXHIBITION”, DENOMINATO QUEST’ANNO “WE SHOW 71”, IN ONORE DEI 71 ANNI DI STORIA DELL’AZIENDA. UN EVENTO MAESTOSO, CHE HA ATTIRATO PIÙ DI 2.500 OSPITI E DURANTE IL QUALE SONO STATI CELEBRATI GLI ULTIMI SVILUPPI TECNOLOGICI E I VARI INVESTIMENTI FATTI NELLE SEDI, NUOVE ED ESISTENTI di Ettore Zanatta 26 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

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n “vecchio adagio” cita che “la vita a 30 anni è un dono, a 60 è una difesa e a 67 una conquista”. Sennebogen ha egregiamente “conquistato” i suoi 70 anni di attività (71, per la precisione) e li ha celebrati con uno speciale appuntamento tenutosi presso lo stabilimento di Straubing, in Germania. Dall’ultima edizione del 2017, il numero di dipendenti e di sedi in tutto il mondo è cresciuto in mo-


do rilevante, così come il portafoglio di macchine e tecnologie di movimentazione e gru proposto sul mercato. Durante l’evento, denominato “WE SHOW 71” in onore dei 71 anni di storia dell’azienda, appunto, sono stati celebrati gli ultimi sviluppi tecnologici e i vari investimenti effettuati nelle sedi di proprietà, sia in quelle nuove e che in quelli esistenti. Sennebogen, oggi, conta 2.200 dipendenti dislocati tra cinque sedi in Baviera (Germania), due acciaierie in Ungheria e filiali negli Stati Uniti e a Singapore. Le attività di vendita e assistenza per i movimentatori di materiali, le gru e i sollevatori telescopici di Straubing e Wackersdorf sono gestite da una rete capillare di concessionari che vanta oltre 180 partner in più di 300 centri in tutto il mondo. Gli ultimi anni non solo hanno registrato una crescita media delle vendite del 16%, superando i 600 milioni di euro di fatturato annuo, ma hanno anche visto continui investimenti, come accennato, nelle sedi esistenti e in quelle nuove. Allo stesso tempo, la forza lavoro è cresciuta in modo dinamico fino a raggiungere le dimensioni attuali. Tuttavia, nonostante la crescita citata, una cosa rimane sempre la stessa: Sennebogen è e rimane un’azienda familiare, ora gestita in seconda generazio-

ne da Erich e Walter Sennebogen e in terza generazione da Anton e Sebastian Sennebogen. Gli altri due nipoti del fondatore dell’azienda sono già ai blocchi di partenza e partecipano a tutti gli appuntamenti ed eventi importanti.

Lo stato dell’arte Erich Sennebogen è ottimista per il futuro: “I nostri clienti sono stupiti dall’approccio dinamico e dall’agilità dell’azienda e siamo certi che gli investimenti avranno un impatto molto positivo sul suo sviluppo. Le aree di business sono ora maggiormente diversificate e la domanda di prodotti e servizi di qualità da parte dei clienti è in costante crescita. Per restare al passo con la concorrenza, ogni anno investiamo nel nostro portafoglio prodotti e nelle nostre sedi”. Uno dei più grandi progetti degli ultimi anni è stato il Customer Service Center di Steinach, inaugurato nel settembre 2021, che riunisce tutte le attività dei settori ricambi, assistenza clienti, noleggio e parco macchine usate di Sennebogen Vertriebs GmbH & Co. KG: su una superficie di 87.000 m² si trovano ora due edifici per uffici, ampi capannoni e un magazzino ricambi all’avanguardia con tecnologie di magazzino automatizzate e processi logistici ottimizzati. Anche la sede di Wackersdorf è stata ampliata: oltre alla nuova

SENNEBOGEN HA CELEBRATO I SUOI 71 ANNI DI ATTIVITÀ CON UNO SPECIALE EVENTO TENUTOSI PRESSO LO STABILIMENTO DI STRAUBING, IN GERMANIA ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 27


MACCHINE area di spedizione, è stato costruito un nuovo centro di collaudo elettrico di 1.000 m², utilizzato specificamente per il collaudo e la finitura delle macchine elettriche. Anche un secondo impianto siderurgico a Litér (Ungheria) è stato creato completamente da zero: su un’area di oltre 13 ettari sono stati costruiti uno stabilimento produttivo di 29.000 m² e un edificio per uffici. La nuova struttura è progettata per la movimentazione di componenti grandi e pesanti fino a circa 30 m di lunghezza e 25 t di peso e offre una capacità di 20.000 t di strutture in acciaio all’anno nell’attuale fase di espansione. “Con questo investimento in Ungheria non solo stiamo ampliando le nostre capacità di produzione di strutture in acciaio per soddisfare la crescente domanda, ma stiamo anche creando riserve per il futuro”,

ha spiegato Walter Sennebogen. In occasione dell’evento è stato inaugurato ufficialmente anche il nuovissimo campus per lo sviluppo dei prodotti presso la sede di Straubing/Port, composto da un nuovo centro prototipi di 1.200 m², da un centro di ricerca e test di 1.300 m² e da un centro di progettazione e tecnologia di 3.000 m². Qui lo sviluppo di nuove macchine, i test e la costruzione di prototipi sono riuniti in un luogo centrale per consentire un’attenzione più intensa allo sviluppo di nuove tecnologie. A ciò si è aggiunta la creazione di un reparto separato per la costruzione di prototipi. Il concetto “aperto” dei nuovi edifici crea sinergie tra le sale di ricerca e gli uffici e consente di rispondere in modo agile e innovativo alle esigenze sempre più complesse della tecnologia.

FOCUS SULLA TECNOLOGIA ELETTRICA Sennebogen ha presentato una serie di nuove macchine al “WE SHOW 71”: insieme alla nuova Serie G, ha focalizzato l’attenzione sulla tecnologia elettrica, tematica d’attualità nel settore dell’ingegneria meccanica essendo il dibattito odierno incentrato sulle conseguenze e le cause del cambiamento climatico e sulle emissioni di CO2, causate principalmente dalla combustione di combustibili fossili. Da oltre 35 anni Sennebogen studia soluzioni elettriche specifiche per i clienti e l’attuale tecnologia all’avanguardia ha già prodotto un’ampia varietà di sistemi ad azionamento elettrico. Una soluzione ibrida, il Green Efficiency Drive, è un esempio e si è dimostrata valida per alcune tipologie di macchina, come il movimentatore di legname 735 E (nella foto): un generatore installato sul motore diesel alimenta l’azionamento elettrico e l’energia di frenata supplementare viene recuperata durante la decelerazione. Oltre all’azionamento elettrico, un altro vantaggio è che si può ottenere una maggiore efficienza grazie al motore elettrico e allo sgravio del carico sul propulsore diesel, con una riduzione del consumo energetico fino al 30%. Dal 2022, poi, la gamma di macchine elettriche è stata ampliata con 28 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

modelli a batteria che Sennebogen gestisce con il nome di “Electro Battery”: si tratta dei due movimentatori di materiali 817 E e 825 E, dal peso operativo di 19 e 30 t, e delle gru cingolate telescopiche 653 E da 50 t e 673 E da 70 t. Qui il sistema di gestione della doppia alimentazione consente di lavorare in modo indipendente sia con il funzionamento a batteria che con il collegamento via cavo alla rete elettrica.

“I moderni sistemi di controllo, l’elettromobilità, la tecnologia legata alle batterie e i sistemi di azionamento innovativi sono temi su cui i dipendenti potranno concentrarsi ancora più intensamente in futuro”, ha spiegato Erich Sennebogen. “Questo perché la continua espansione del nostro lavoro di sviluppo all’interno dell’azienda e l’attenzione sempre maggiore verso i nuovi azionamenti, l’automazione e la digitalizzazione delle macchine richiedono non solo forza innovativa, ma anche spazio per ottimizzare i processi e soddisfare l’aumento del volume degli ordini”.

Progetti a lungo termine Sennebogen pensa a lungo termine e ciò include un uso responsabile delle risorse. L’azienda tedesca, infatti, è costantemente impegnata a raggiungere l’obiettivo di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030. Per questo motivo, la mentalità ecologica è

Se la macchina è collegata alla rete elettrica tramite il punto di ricarica sul sottocarro è possibile continuare a lavorare da fermi. Un vantaggio è che, durante la ricarica, l’energia in eccesso immessa ricarica contemporaneamente le batterie. La tecnologia delle batterie Sennebogen è presente sul mercato da oltre un anno e mezzo e ha dato prova di sé con oltre 1.000 ore di funzionamento in molteplici applicazioni.


un elemento chiave in tutti i progetti di costruzione. Tutti i nuovi edifici sono costruiti secondo lo standard KfW 55 (che riduce il consumo energetico del 45%) e sono quindi particolarmente efficienti dal punto di vista energetico e rispettosi dell’ambiente. L’illuminazione a LED a risparmio energetico, il riscaldamento degli edifici a bassa temperatura tramite l’attivazione del nucleo in calcestruzzo e il raffreddamento ecologico tramite acqua di falda svolgono un ruolo importante, così come l’estrazione di energie rinnovabili nei siti stessi.

NEGLI ULTIMI ANNI SENNEBOGEN HA FATTO REGISTRARE UNA CRESCITA MEDIA DELLE VENDITE DEL 16%, SUPERANDO I 600 MILIONI DI EURO DI FATTURATO ANNUO

DURANTE L’EVENTO, DENOMINATO “WE SHOW 71” IN ONORE DEI 71 ANNI DI STORIA DELL’AZIENDA, SONO STATI CELEBRATI INSIEME A CLIENTI E CONCESSIONARI GLI ULTIMI SVILUPPI TECNOLOGICI E I VARI INVESTIMENTI EFFETTUATI NELLE SEDI DI PROPRIETÀ, SIA IN QUELLE NUOVE E CHE IN QUELLI ESISTENTI ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 29


MACCHINE

I SERVIZI DIGITALI Oltre agli operatori e alle macchine come asset più importante, anche il tema dei “dati” sta diventando sempre più importante in ambiti quali porti, depositi di rottami e segherie, dove - come in tutti i contesti operativi - le macchine dovrebbero consumare meno, lavorare in modo più efficiente e i guasti dovrebbero essere eliminati più rapidamente. Sennebogen sostiene i temi della digitalizzazione nell’industria della movimentazione con i suoi servizi digitali, come il sistema di telemetria “SENtrack”, software progettato per monitorare i dati della macchina, localizzarne le posizioni o pianificarne la manutenzione in modo efficace, il sistema “TroubleShooter”, che mette a disposizione l’applicazione giusta per risolvere il guasto e il tecnico dell’assistenza ha a disposizione tutte le fasi della soluzione sul posto tramite il suo telefono cellulare, anche in luoghi privi di connessione a Internet, e il sistema “Support”. Ciò significa che il cliente riceve tutto da un’unica fonte e può accedere facilmente a tutte le applicazioni tramite il portale “mySENNEBOGEN”. A tal proposito il Product Manager di Sennebogen, Laszlo Dudas, spiega: “Riteniamo sia importante rendere l’esperienza dell’utente il più semplice e attraente possibile. Se per un utente è facile orientarsi nei portali e trovare rapidamente le informazioni rilevanti per lui su orari di funzionamento, valori di consumo e utilizzo delle macchine, sarà felice di utilizzarli. Ecco perché il portale ‘mySENNEBOGEN’ offre a clienti e concessionari una piattaforma centrale per accedere comodamente a tutte le applicazioni tramite un unico accesso. Ciò significa che è necessario un solo login o password per tutte le applicazioni!”.

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LE AREE DI BUSINESS DI SENNEBOGEN SONO STATE MAGGIORMENTE DIVERSIFICATE E LA DOMANDA DI PRODOTTI E SERVIZI DI QUALITÀ DA PARTE DEI CLIENTI È IN COSTANTE CRESCITA. PER RESTARE AL PASSO CON LA CONCORRENZA, OGNI ANNO L’AZIENDA INVESTE NEL SUO PORTAFOGLIO PRODOTTI E NELLE SUE SEDI, CHE GLI OSPITI DEL “WE SHOW 71” HANNO POTUTO VISITARE

Negli ultimi anni sono stati effettuati investimenti in impianti fotovoltaici con oltre 4 MW di potenza e in impianti di riscaldamento a cippato con 4 MW. I generatori diesel per i test sulle macchine elettriche a Straubing e Wackersdorf sostituiscono i sistemi di accumulo a batteria riempiti di fotovoltaico. ■


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MACCHINE FARESIN INDUSTRIES

BENVENUTI ALLA FABBRICA DEL FUTURO BENESSERE DEL TERRITORIO, INNOVAZIONE, ECCELLENZA INDUSTRIALE E SOSTENIBILITÀ: SONO QUESTI I PILASTRI SU CUI IL COSTRUTTORE DI BREGANZE, CHE FESTEGGIA QUEST’ANNO I SUOI PRIMI 50 ANNI DI ATTIVITÀ, STA COSTRUENDO IL PROPRIO FUTURO di Ettore Zanatta

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o scorso 29 settembre Faresin Industries ha celebrato i suoi primi 50 anni di attività con una convention internazionale dal claim “Celebriamo il fu-

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turo”. Svoltasi negli stabilimenti di Breganze (VI), l’evento ha coinvolto centinaia di partecipanti e ha chiamato a raccolta tutti i partner che hanno contribuito al successo globale del brand in questo mezzo

secolo. Nell’occasione, il presidente Sante Faresin - affiancato dal fratello Guido, dalla vicepresidente Silvia Faresin e dalla “Operations Manager” Giulia Faresin - ha ripercorso le tappe fondamenta-


IL PRESIDENTE DI FARESIN INDUSTRIES, SANTE FARESIN, HA ACCOLTO GLI OSPITI INTERVENUTI ALL’EVENTO E HA UFFICIALMENTE CELEBRATO IL PASSATO DELL’AZIENDA, MA SOPRATTUTTO IL SUO FUTURO, BASATO SULLA CONTINUITÀ DELLO SFORZO COLLETTIVO FATTO FINO AD OGGI E GUIDATO DALLA LEADERSHIP DELLA FAMIGLIA FARESIN

li della storia aziendale e ha illustrato la visione e le strategie future: “Mi sembra quasi impossibile che quest’anno l’azienda compia 50 anni, perché ho sempre la sensazione di essere ai ‘blocchi di partenza’: ho ancora tanti sogni da realizzare e traguardi da raggiungere”, ha esordito, aggiungendo che “il benessere del territorio, l’innovazione, l’eccellenza industriale e la sostenibilità sono i quattro pilastri su cui Faresin Industries sta costruendo il proprio futuro”. Non sono mancati ospiti illustri, come gli assessori regionali Elena Donazzan (Istruzione) e Manuela Lanzarin (Salute), il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, la presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia e il direttore del Giornale di Vicenza, il Dott. Marino Smiderle, che ha anche moderato le fasi iniziali della sessione plenaria. Durante la giornata sono state illustrate le opportunità commerciali e di mercato grazie a due testimonianze esterne di due

QUEST’ANNO RICORRE IL 50° ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE DI FARESIN INDUSTRIES, UN TRAGUARDO IMPORTANTE CELEBRATO IN OCCASIONE DI UNO SPECIALE EVENTO ORGANIZZATO PRESSO LO STABILIMENTO CENTRALE DI BREGANZE (VI) LO SCORSO 29 SETTEMBRE, DOVE HANNO FATTO GLI ONORI DI CASA IL PRESIDENTE SANTE FARESIN, AFFIANCATO DAL FRATELLO GUIDO, LA VICEPRESIDENTE SILVIA FARESIN E LA “OPERATIONS MANAGER” GIULIA FARESIN

studiosi di settore, che osservano il mercato da una prospettiva più oggettiva: il Dott. Gabriele Chiodini, dell’Università di Perugia, ha analizzato i trend del settore agricolo, come la richiesta di attrezzature sempre più sostenibili e smart che permettono allo stesso tempo di incrementare la produzione riducendo le emissioni inquinanti in linea con l’obiettivo di arriva-

re a una neutralità climatica, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili; il Dott. Paul Howard, specialista del pool editoriale Off Highway Research, ha invece analizzato il mercato Construction evidenziando che negli ultimi 30 anni la crescita dei sollevatori telescopici non ha avuto eguali. Le aree più interessate sono Europa e Nord America, che assorbono alme-

SILVIA FARESIN, SOTTO LO SGUARDO ORGOGLIOSO DI SANTE E GUIDO FARESIN, HA ILLUSTRATO LA VISIONE DEL PROGRESSO E DELL’INNOVAZIONE SU CUI SI BASA L’ATTIVITÀ DELL’AZIENDA, CHE METTE L’UOMO AL CENTRO DEL SISTEMA ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 33


MACCHINE di costruire una relazione con i clienti che parte dalle loro necessità e aspirazioni. In questo nuovo scenario i concessionari, grazie al loro radicamento nel mercato, giocano un ruolo sempre più strategico: essere la ‘cinghia di trasmissione’ tra noi azienda e il cliente finale. Nell’epoca di grande - e a volte imprevedibile - cambiamento che stiamo vivendo, il monitoraggio costante del mercato e dell’evoluzione di società e stili di vita è sempre più importante. Per noi è fondamentale aprire la nostra visione a un più ampio quadro di trend e complessità globali che non sempre riusciamo a L’EVENTO ORGANIZZATO DA FARESIN INDUSTRIES IL 29 SETTEMBRE SCORSO È STATA L’OCCASIONE PER RIPERCORRERE LE TAPPE FONDAMENTALI DEL CAMMINO PERCORSO FINO AD OGGI DALL’AZIENDA E PER ILLUSTRARE LE ASPETTATIVE E LE STRATEGIE INDIVIDUATE PER AFFRONTARE IL FUTURO. LA CONVENTION, CHE HA COINVOLTO OLTRE 400 PARTECIPANTI, HA CHIAMATO A RACCOLTA TUTTI I PARTNER CHE HANNO CONTRIBUITO AL SUCCESSO GLOBALE DEL BRAND IN QUESTO MEZZO SECOLO DI STORIA AZIENDALE. IL GIORNO SUCCESSIVO I FESTEGGIAMENTI SI SONO ALLARGATI AI DIPENDENTI E ALLE LORO FAMIGLIE, CIRCA 600 PERSONE, NELLO SPIRITO INCLUSIVO PROPRIO DI FARESIN INDUSTRIES

no l’83% della domanda globale. Coinvolgendo le prime linee dell’R&D, infine, sono stati svelati in anteprima due nuovi prodotti, che saranno presentati al grande pubblico proprio in questo periodo di fine anno: la seconda serie della “Next Generation” dei sollevatori telescopici Faresin, la FS Middle, e il carro miscelatore semovente 100% elettrico a zero emissioni Leader PF Full Electric.

Un’ascesa sempre più globale Silvia Faresin ha annunciato i progetti futuri che vedranno Faresin Industries protagonista di un’ascesa sempre più globale, un’affermazione che vedrà nell’innovazione di prodotto il motore per lo sviluppo aziendale: “Dal 1973 lo scenario 34 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

e le sfide da affrontare sono cambiati radicalmente, ma abbiamo cercato di mantenere sempre viva quella luce fatta di valori e visione – che fu accesa dai fondatori e che ancora oggi illumina il nostro cammino. Grazie a questo spirito, abbiamo attraversato congiunture e cambiamenti repentini, uscendone più forti, imparando le giuste lezioni e ampliando le nostre competenze e aree di eccellenza. Abbiamo spinto sempre più in là il confine tra sogni e abilità, abbiamo continuato a innovare ponendoci sempre nuovi traguardi, a volte mettendo in crisi certezze che davamo per scontate, ma senza per questo dimenticare i nostri valori fondanti. Il mondo è cambiato: oggi quando parliamo di innovazione non parliamo solo di tecnologia e digitalizzazione, ma di un nuovo modo di agire nel mercato e

vedere quando siamo presi dalla nostra quotidianità. Fare vendite oggi è un’attività dinamica, che prosegue nel tempo, ben oltre l’acquisto. Significa stabilire relazioni ‘personalizzate’. Nel contesto attuale, l’innovazione del modo di comunicare ha generato nuovi punti di contatto digitale con il cliente, che si aggiungono a quelli tradizionali come le fiere e gli eventi sul territorio. L’ascolto del cliente e la capacità di interpretare le sue necessita per trasformarle in soluzioni sono il cuore del nostro modello di business fin dalle origini. Vogliamo arrivare al coinvolgimento del cliente - attraverso il concessionario - nella progettazione delle soluzioni tecnologiche, facendole così diventare un obiettivo condiviso. Per raggiungere questo risultato abbiamo adottato due ‘best practices’ che coin-


volgono tutte le aree dell’azienda: la gestione del ‘Customer Journey’, un viaggio che inizia dal primo contatto con un potenziale cliente e prosegue fino al riacquisto di una nuova macchina (l’obiettivo è consentire al cliente l’utilizzo più efficace delle nostre macchine in chiave redditività sostenibile fin dal momento della scelta del modello da acquistare), e l’analisi dei dati di ‘Business Intelligence’ raccolti nelle occasioni di contatto con il cliente, per gestire in modo più evoluto e mirato la relazione con il cliente, massimizzando le opportunità di riacquisto e il tasso di conversione dei clienti potenziali”. La crescita di Faresin Industries ha radici profonde, che affondano in precisi valori alla base del suo modo di fare impresa, il concetto denominato “Family business”.

Un modello di business che sta tornando di moda e che gli analisti finanziari indicano come un esempio positivo da seguire. Questo in ragione delle catene decisionali “corte” che permettono di gestire il cambiamento in tempi ridotti rispetto ai colossi multinazionali gestiti da fondi di investimento talvolta lontani dalla realtà quotidiana del business. “Il nostro concetto di ‘Family business’ è molto di più”, aggiunge Silvia Faresin. “Si tratta di una visione inclusiva a lungo termine che attraversa le generazioni ed è sempre rivolta al futuro. Non si trat-

ta semplicemente di una transizione generazionale armonica, di cui credo stiamo dando oggi una dimostrazione concreta; questa filosofa viene infatti applicata ai processi dell’intera società: parliamo di un’integrazione organica di tutte le aree aziendali che, proprio come in una famiglia ideale, lavorano concentrate su unico obiettivo condiviso”.

Il “Sistema Faresin” Giulia Faresin ha preso invece in esame le sfide della Fabbrica del futuro: “Siamo consapevoli di essere protagonisti - come individui e come

PER FESTEGGIARE I SUOI 50 ANNI DI ATTIVITÀ FARESIN INDUSTRIES HA LANCIATO UN NUOVO LOGO CELEBRATIVO. IL MARCHIO DEDICATO ALL’ANNIVERSARIO VALORIZZA I TRE CORE BUSINESS AZIENDALI, RAPPRESENTATI CON I RISPETTIVI COLORI DISTINTIVI: VERDE PER I CARRI MISCELATORI, ROSSO PER I SOLLEVATORI TELESCOPICI E AZZURRO PER IL “LINE UP” DELLA GAMMA “FULL ELECTRIC”

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MACCHINE

azienda - di un passaggio epocale che sta trasformando non solo l’economia, ma il modo in cui ci rapportiamo con l’ambiente e la società in cui viviamo. Un momento che stiamo affrontando con umiltà, perché entriamo in nuovi territori di business dove la tecnologia da sola non basta e dove la dialettica tra commerciale e produzione - spesso conflittuale in passato - ha perso di senso ed è divenuta improvvisamente qualcosa di ‘antico’. Le organizzazioni vincenti oggi sono quelle che riescono a integrare le aree e le eccellenze aziendali concentrando le energie per il raggiungimento di obiettivi condivisi. Il processo produttivo e l’evoluzione dei nostri prodotti sono fattori fondamentali per percorrere la ‘roadmap’ verso la sostenibi-

lità a 360° tracciata dal presidente Sante Faresin. Lavoriamo per costruire una fabbrica sempre più digitale e automatizzata, seguendo un processo fluido e costante, che interagisce in modo armonioso con il valore che viene contribuito dagli altri protagonisti del ‘Sistema Faresin’. L’obiettivo è far sì che la produzione sviluppi la capacità di adattarsi tempestivamente all’evoluzione della domanda grazie allo sviluppo di nuove competenze e all’implementazione di nuovi e sempre più efficienti processi. La transizione verso un modello produttivo più sostenibile, in termine di processi, materiali e impatto sul territorio, è una sfida che stiamo affrontando con decisione e senso pratico. In tal senso, nel 2022 abbiamo installato un

CRESCE LA “NEXT GENERATION” In occasione della Convention dedicata al 50° anniversario, Faresin ha presentato in anteprima la seconda serie della Next Generation dei telescopici Faresin. La FS Middle è pensata per essere agile e versatile in ogni contesto agricolo ed edilizio e comprende macchine con bracci estensibili che vanno da 7 a 10 m di altezza con portate da 3,5 a 4 t. Il progetto FS Middle è concepito per essere un vero e proprio cambio di paradigma rispetto alla generazione precedente, un progresso a livello tecnologico che proietta la serie verso il futuro, perché nasce predisposta per gli sviluppi della tecnologia “Internet of Things”, che sarà sempre più strategica per la gestione delle flotte e per l’interazione tra macchine e dispositivi in aziende agricole e cantieri. I nuovi sollevatori FS Middle 36 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

nascono per rispondere alle variazioni sempre più imprevedibili della domanda, offrendo precisione di lavoro, facilità di co-

impianto fotovoltaico per l’alimentazione dei macchinari di produzione ad alta tecnologia e contiamo di proseguire su questa linea nei prossimi anni. Allo stesso tempo, stiamo lavorando sull’ambiente di lavoro per garantire ergonomia e migliore qualità della vita in fabbrica. L’armonia delle nostre attività industriali con il territorio è un’altra priorità inderogabile, che monitoriamo costantemente e con attenzione perché la consideriamo uno dei punti di forza sui quali facciamo leva per lo sviluppo futuro dell’azienda. Il mercato ci chiede prodotti sempre più green, sicuri ed efficienti. La nostra risposta a quest’evoluzione è il raddoppio della nostra gamma, che si si sta strutturando su due linee di prodotto parallele, endotermica ed elettrificata, predisposte per condividere tra loro soluzioni e innovazioni tecnologiche che creano valore per i nostri clienti. Entrambe condividono lo stesso obiettivo della ‘carbon neutrality’: zero emissioni per la gamma elettrificata e costante riduzione dei consumi per l’endotermico. Secondo il nostro approccio di dinamismo industriale, continuiamo a monitorare da vicino anche lo sviluppo di nuove alimentazioni, a partire dall’idrogeno, per farci trovare pronti a possibili nuove tappe del cammino verso la sostenibilità integrale”. ■

mando e comfort per l’operatore. Grazie alle numerose configurazioni e alle motorizzazioni Deutz Stage V che vanno da 55 a 100 kW (dotati di DOC+DPF+SCR, eccezion fatta per il 55 kW, che ha DOC+DPF), queste macchine si adattano alle esigenze di ogni utilizzatore. I telescopici FS Middle sono macchine agili e maneggevoli grazie a tre modalità sterzanti di serie, a un raggio di sterzata di 4,15 m e a un passo di 2,95 m, con un ridotto effetto di sbalzo del posteriore. Il braccio è in acciaio S420 con struttura a doppia “C”. La valvola Ecofast-E, disponibile in alcune versioni, garantisce fluidità e velocità dei movimenti anche a bassi regimi. Grazie alla compensazione elettronica del carico viene migliorata la sicurezza di lavoro, garantendo un ottimale controllo del mezzo.


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UN NUOVO MONDO

IL COSTRUTTORE EMILIANO HA RECENTEMENTE PRESENTATO UNA SERIE DI NOVITÀ DESTINATE A OFFRIRE AGLI OPERATORI DEL SETTORE DEL SOLLEVAMENTO DELLE TECNOLOGIE AVANZATE SEMPRE PIÙ IN LINEA CON LE ESIGENZE OPERATIVE E NORMATIVE

di Stefano Vitali

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ieci ha recentemente presentato agli operatori del settore del sollevamento un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche avanzate, sempre più in linea con le esigenze operative e normative. In primis, il nuovo sollevatore Pegasus 60.35: appartenente alla linea Elite, questo modello è in grado di integrare le polivalenti caratteristiche dei telescopici rotativi con le innovative soluzioni tecnologiche volte ad aumentare espo-

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nenzialmente facilità d’uso, efficienza, sicurezza e versatilità. Di particolare interesse anche Easy Tech System, una novità particolarmente interessante “made in Dieci”: si tratta di una piattaforma software e hardware di controllo macchina completamente nuova, con caratteristiche d’uso, gestione ed elaborazione dati paragonabili a quelle delle più moderne autovetture. Con Easy Tech System, in pratica, il sistema di controllo elettronico integrato gestisce completamente e in maniera avanzata tutte le funzionalità del mezzo. Tra le altre innovazioni principali che caratterizzano la recente offerta Dieci citiamo anche: la

gestione retro-azionata dei movimenti di braccio, torretta e attrezzature, per una maggiore precisione e controllo dei movimenti, con la possibilità di impostare i parametri di soglia massima per ciascuno; la movimentazione del braccio tramite sei modalità di lavoro selezionabili (“Soft”, “Fast”, “Normal”, “Eco”, “Wall” e “Floor”); il sistema antiribaltamento avanzato “Anti Tilt System Pro”, in grado di controllare il carico in tempo reale e il blocco dei movimenti aggravanti (il sistema rileva in modo automatico l’attrezzatura collegata e misura il carico sollevato in tempo reale visualizzando sia la posizione che il peso sul display da 12”); la pompa Load Sensing a controllo elettronico, per un settaggio dinamico durante l’utilizzo della macchina, in funzione delle condizioni di lavoro, della configurazione del mezzo e dell’attrezzatura utilizzata; la trasmissione idrostatica a controllo elettronico con tre diverse modalità di guida (“Normal”, “Creeper” ed “Eco”), per garantire sempre massime prestazioni in relazione al lavoro da svolgere.

Focus “rotativo” Destinato sia ai professionisti di settore che al mercato del noleggio, il nuovo sollevatore telescopico rotativo Pegasus 60.35 Elite di Dieci si arricchisce di importanti vantaggi operativi, a partire

dal nuovo concetto di controllo. La postazione di guida, infatti, è dotata di due joystick proporzionali con sensore capacitivo per il controllo dei movimenti del braccio; sul bracciolo di destra sono ergonomicamente raccolti tutti i comandi fisici incluso il mini-joystick per il comando proporzionale dei quattro stabilizzatori indipendenti; un doppio display da 4,3” è posto dietro al volante e un display multi-touch da 12” sul bracciolo di destra, per le funzionalità avanzate. La macchina garantisce peraltro un’elevata visibilità grazie a un sistema di visione intorno alla macchina che comprende fino a tre telecamere. La massima versatilità è garantita da un radiocomando, che consente di guidare la macchina da terra e da cestello. L’attenzione verso i sollevatori telescopici ha portato le aziende di settore a importanti investimenti nella ricerca e nell’innovazione dei mezzi, con l’obiettivo di mettere al centro sicurezza e comfort: per rispondere a queste esigenze le nuove funzionalità offerte da Dieci garantiscono una maggiore efficienza e automatizzazione al Pegasus 60.35 Elite, che è peraltro dotato di autolivellamento in stabilizzazione: la funzione “Limiti” delimita l’area di lavoro in ambienti circoscritti da pareti e soffitti; la funzione “Soft motion” è specifica per movimenti rallentati in base al carico e configurazione; con la funzione “Arm too high” la velocità massima di marcia viene automaticamente ridotta quando il braccio viene sollevato; la funzione “Easy Work System” adatta automaticamente la capacità di carico in base alla posizione degli stabilizzatori (in caso di sovraccarico viene interrotto ogni movimento aggravante). Il sistema di riconoscimento automatico delle attrezzature, inoltre, permette la configurazione automatica dei parametri di funzionamento a seconda dell’attrezzatura colleottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 39


MACCHINE

gata. La grafica del display touch da 12” informa l’operatore sull’attrezzatura e sul suo funzionamento. Sicurezza ed economicità, infine, sono garantiti dalla tecnologia DTS (Dieci Telematic System), che permette al cliente di essere sempre in possesso dei parametri di funzionamento del telescopico anche da remoto, attraverso una semplice interfaccia web.

Sostenibilità ed economicità IL NUOVO SOLLEVATORE PEGASUS 60.35 ELITE INTEGRA LE CARATTERISTICHE DEI TELESCOPICI ROTATIVI CON LE INNOVATIVE SOLUZIONI TECNOLOGICHE VOLTE AD AUMENTARE ESPONENZIALMENTE FACILITÀ D’USO, EFFICIENZA, SICUREZZA E VERSATILITÀ LA POSTAZIONE DI GUIDA È DOTATA DI DUE JOYSTICK PROPORZIONALI CON SENSORE CAPACITIVO PER IL CONTROLLO DEI MOVIMENTI DEL BRACCIO; SUL BRACCIOLO DI DESTRA SONO RACCOLTI I COMANDI FISICI INCLUSO IL MINI-JOYSTICK PER IL COMANDO PROPORZIONALE DEI QUATTRO STABILIZZATORI INDIPENDENTI; UN DOPPIO DISPLAY DA 4,3” È POSTO DIETRO AL VOLANTE E UN DISPLAY MULTI-TOUCH DA 12” SUL BRACCIOLO DI DESTRA, PER LE FUNZIONALITÀ AVANZATE 40 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023


In un contesto caratterizzato sempre più da temi come sostenibilità e risparmio energetico, Dieci presenta importanti novità: grazie alla continua ricerca del reparto R&D nascono nuove soluzioni tecnologiche volte a un’operatività sempre più attenta a sostenibilità, versatilità ed economicità. L’aspetto ecologico e quello economico rendono ormai inevitabile una svolta verso forme di alimentazione alternative, senza tralasciare le normative sempre più stringenti che, già oggi, impediscono l’accesso in numerose aeree di lavoro ai mezzi a impatto ambientale elevato. Per rispondere a queste esigenze Dieci ha recentemente presentato nuove soluzioni tecnologiche in grado di migliorare profittabilità e sostenibilità senza rinunce in termini di performance. Lavorare nei centri abitati o nelle aree chiuse richiede ancor di più attenzione alla quiete pubblica e cautela sulle emissioni atmosferiche: a tal proposito, Dieci ha presentato il sistema “Dual Energy”, un kit removibile in grado di garantire l’utilizzo della macchina senza l’accessione del motore endotermico, mantenendo le emissioni a livello zero e garantendo un funzionamento silenzioso. Applicato ai telescopici rotativi, la macchina può essere alimentata mediante un collegamento a una rete elettrica esterna (380 V) ed eseguire le normali operazioni di sollevamento e posizionamento del carico. Un motore elettrico di 22 kW e una pompa a pistoni LS da 70 l/min garantisce movimentazioni precise, sia dalla cabina che tramite radiocomando. Tutto ciò garantisce zero emissioni atmosferiche, un’alta silenziosità e consumi ridotti, facilità di utilizzo, accessibilità e manutenzione e modularità, poiché il sistema può essere montato e smontato a seconda delle esigenze di utilizzo. Il nuovo sistema “Dual Energy” è previsto per tutta la gamma Pegasus Classic. ■

IL NUOVO SOLLEVATORE TELESCOPICO ROTATIVO PEGASUS 60.35 ELITE SI ARRICCHISCE DI IMPORTANTI VANTAGGI OPERATIVI, A PARTIRE DAL NUOVO CONCETTO DI CONTROLLO ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 41


MACCHINE JMG CRANES

LA TRADIZIONE

DELL’INNOVAZIONE

DOPO LA PARTECIPAZIONE ALLE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI FIERISTICHE PRIMAVERILI E PARALLELAMENTE AL CAMMINO INTRAPRESO CON IL “JMG TOUR”, IL COSTRUTTORE PIACENTINO HA PRESENTATO AL RECENTE GIS DI PIACENZA QUATTRO INNOVAZIONI, SUGGELLANDO IL SUO RUOLO DI LEADERSHIP NEL SETTORE DELLE GRU PICK & CARRY di Ettore Zanatta

È

stato un anno intenso quello di JMG Cranes, ormai consolidato punto di riferimento nel settore delle gru pick & carry, che non ha interrotto il proprio “JMG Tour” iniziato lo scorso marzo e che, anzi, ha visto il team commerciale, marketing, tecnico

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e del service impegnati sinergicamente in svariati eventi che hanno portato l’azienda di Sarmato (PC) sempre più vicino ai propri clienti e dealer. JMG Cranes, infatti, non solo ha proseguito il suo “viaggio sul campo”, ma lo ha fatto uscendo anche dai confini nazionali: alle prime

due tappe a Verona e Pordenone, infatti, sono seguite quelle in Austria, in Germania e Francia. Ma non solo, perché dal 5 al 7 ottobre scorsi - subito dopo aver partecipato al Marmomac di Verona, la più grande fiera mondiale dedicata alla filiera della produzione del marmo, e alla 31ª edizione


del Congresso dei Noleggiatori organizzato da Assodimi, seguiti alle diverse manifestazioni tenutesi in primavera, tra cui il Conexpo di Las Vegas - l’azienda ha giocato in casa presentandosi alla 9a edizione del GIS di Piacenza. Una passerella “storica” per il costruttore piacentino, che ha partecipato a tutte le nove edizioni della manifestazione, fin dai suoi esordi. E, come accaduto in occasione dell’edizione 2021, la sera del 7 ottobre scorso l’azienda ha nuovamente aperto le porte della sua sede di Cremona per accogliere i suoi clienti in una serata organizzata all’insegna dell’innovazione. Un momento celebrativo speciale, basti pensare che sono stati proprio i clienti del costruttore a richiedere la replica dell’evento dopo il successo riscontrato nell’edizione precedente. Durante la serata, denominata ELI_LIFT23, sono state presentate la nuova gru MC100.08 da 15 t di portata e le ultime innovazioni nel settore del sollevamento elettrico, e non solo. Il tutto accompagnato da intrattenimento e spettacoli. Non solo un’occasione conviviale, ma un momento durante il quale gli ospiti hanno potuto condividere esperienze e conoscenze e approfondire insieme le tendenze del settore. Un’interazione attiva tra i partecipanti, che ha portato anche quest’anno a nuove idee e collaborazioni future.

Propensione all’innovazione Al centro di tutto quanto abbiamo accennato c’è la storica propensione del costruttore all’innovazione nell’ambito delle macchine per il sollevamento. Strumenti, quelli progettati e realizzati da JMG Cranes, destinati a molti rami dell’industria, dall’automotive al petrolchimico. Settori serviti puntualmente da JMG Cranes che - all’interno della nuova (e vasta) struttura di Sarmato, dove l’azienda si è recentemente trasferita e che sa-

DURANTE L’EVENTO ELI_LIFT23, SVOLTOSI NELLA SEDE JMG CRANES DI CREMONA, È STATA ESEGUITA UNA RICARICA IN TEMPO REALE DELLE BATTERIE AL LITIO DI CUI ERA DOTATA UNA GRU SEMOVENTE MC 210 DI PROPRIETÀ DELLA ZAVATTINI GABRIELE & C. DI SOLIERA (MO). GLI OSPITI DELLA SERATA HANNO POTUTO VERIFICARE CHE IN DUE ORE SI ESEGUE UN CICLO DI RICARICA COMPLETA

rà ufficialmente inaugurata il 10 e 11 maggio 2024 - sviluppa e realizza oggi gru capaci di garantire un altissimo livello di affidabilità ed efficienza, con una propensione attuale all’ambito della sostenibilità. Proprio quest’ultimo punto è cruciale nello sviluppo dell’azien-

da, basata su un know-how storico nella ricerca di soluzioni elettriche in questo settore. Una delle tre novità esposte in occasione del GIS 2023, infatti, è stata la nuova gru semovente elettrica MC 650: acquistata dalla Zavattini Gabriele & C. di Soliera (MO), questo modello - presentato in anteprima al Bauma 2022 - era qui dotato di batterie al litio, caratteristica particolarmente richiesta in questo momento storico del mercato. È, questa, una macchina da 65 t di portata con trazione sulle ruote anteriori con controrotazione, braccio idraulico con uscita proporzionale, due gruppi di sterzo indipendenti, autocaricamento/scaricamento delle zavorre e testa del braccio meccanica tiltante a tre posizioni. Altra innovazione è stata rappresentata in fiera dalla nuova MC 210, di proprietà della Bettella Cav. Marino Autotrasporti Noleggio Gru di Padova: si tratta, in questo caso, di una gru semovente compatta da 21 t di portata, caratterizzata da stabilizzatori collocati sull’anteriore a due posizioni, da una zavorra rimovibile (per accorciare di oltre 400 mm l’ingombro del mezzo) e da una testa idraulica che permette di avere maggiori possibilità di controllo sul lavoro in corso. La terza novità è stata la nuova gru MC5000TE, nell’occasione esposta nello stand in area esterna di Cormach, una macchina cingolata da 50 t di portata, dotata di stabilizzatori sull’anteriore e sul posteriore in grado di lavorare in qualunque configurazione, capace di garantire un’autonomia di lavoro 100% elettrico e “no stop” se attaccata alla presa di alimentazione. Oltre a queste novità, a Piacenza è stato possibile vedere da vicino anche la gru radiocomandata MC 45SB della modenese MB Menabue, macchina da 4,5 t di portata con trazione sulle ruote anteriori con controrotazione, zavorre smontabili e braccio con uscita sequenziale, e la MC 70S della bolognese ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 43


MACCHINE nella selezione delle innovazioni che saranno presentate, ma anche nella volontà di presentarle all’interno del contesto che le hanno tenute a battesimo, ossia il territorio che ospita l’azienda e le persone protagoniste delle innovazioni stesse. Su ELI Magazine (www.elimagazine.it) si parlerà di ogni tipo di innovazione nell’ambito del sollevamento alimentato elettricamente, con estensione a settori e argomenti correlati scelti in base a una domanda specifica: cosa serve a coloro che operano nel settore del sollevamento per fare business in modo sostenibile, sicuro e produttivo? ELI Magazine ricercherà quindi innovazioni che interessano macchine elettriche per il sollevamento, ma anche mezzi di servizio/ausiliari (ad esempio, camion elettrici per il trasporto delle macchine e gli spostamenti aziendali), nonché attrezzature da sollevamento e speciali, componenti e servizi innovativi. Cercherà inoltre innovazioni in ambiti che fanno MAURIZIO MANZINI, PRESIDENTE E CEO DI JMG CRANES, HA CONSEGNATO ALLA ZAVATTINI GABRIELE & C. IL “PRIMO PREMIO ELI_LIFT23”, UN RICONOSCIMENTO ALL’APPROCCIO INNOVATIVO DELL’AZIENDA AL SETTORE, NELLA FATTISPECIE PER L’UTILIZZO DELLE BATTERIE AL LITIO SULLA GRU SEMOVENTE MC 210

Tagliavini, una gru da 7 t di portata, anch’essa radiocomandata e dotata di testa orientabile in quattro posizioni (0°, 30°, 55° e 80°).

Un nuovo strumento di comunicazione digitale ELI Magazine è il nome di un nuovo strumento di comunicazione digitale, dove ELI indica il concetto di “Electric Lifting Innovation”. Come l’obiettivo che si prefigge, questa iniziativa - presentata durante l’evento - è essa stessa innovazione, un canale di approfondimento dell’eccellenza in termini di innovazione, una sfida a pensare e comunicare fuori dagli schemi. ELI Magazine non si declina solo 44 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023


JMG CRANES HA PARTECIPATO, COME DA TRADIZIONE, AL GIS DI PIACENZA ESPONENDO ALCUNI MODELLI DELLA SUA GAMMA SIA ALL’INTERNO DEL SUO STAND CHE IN SPAZI DI ALTRI ESPOSITORI

parte di altre realtà, come le risorse umane e/o strutture di ricovero mezzi e uffici. A completamento di tutto ciò, ci saranno numerosi focus sul territorio, che ne evidenzieranno la storia, la cultura e l’ospitalità enogastronomica, con l’obiettivo non solo di fornire indicazioni pratiche di cosa visitare, mangiare e dove dormire se ci si vuole recare a visitare la realtà protagonista dell’innovazione descritta, ma di far meglio comprendere le basi da cui nascono le grandi idee, che spesso hanno profonde radici nel contesto culturale che le ha viste nascere. La prima azienda coinvolta in quest’iniziativa è stata E.L. Group, realtà di Barberino del Mugello (FI) specializzata in noleggio gru e piattaforme aeree e bonifiche ambientali. ■

LA NUOVA GRU SEMOVENTE MC100.08 La nuova MC100.08 è una gru semovente da 15 t di portata configurabile con un’innovativa funzione di cambio e innesto del braccio, inclinabile da -5° a 80°, che consente l’impiego di tre differenti soluzioni: braccio lungo, braccio corto e braccio a singolo sfilo (configurazione, quest’ultima, che le consente di sfruttare in modo ottimale tutta la portata delle forche da 14 t). Questa macchina si distingue per un

ingombro ridotto, che le consente di eseguire manovre millimetriche in spazi ristretti, e una rilevante versatilità. Dotata di zavorre removibili (1,4 t e 1,6 t), di trazione sull’asse anteriore (2 x 7,5 kW), di batteria con autonomia fino a otto ore (80V - 608Ah), di motore da 25 kW e pompa variabile.

La gru MC100.08 è stata presentata durante l’evento ELI_LIFT23 in “duplice copia”: lo stesso modello, infatti, è già stato acquistato dalla Società Trasporti Bergamo di Lallio (BG) e dal Gruppo Marta Fernando di Seregno (MI).

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Hands On

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LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T

L’IMPOSSIBILE... POSSIBILE! CON IL LANCIO DELLA NUOVA SPIDER 54 T, PLATFORM BASKET PROPONE AL MERCATO DEL SOLLEVAMENTO UNA PIATTAFORMA DA 54 M DI ALTEZZA OPERATIVA IN GRADO DI ESSERE UTILIZZATA (ANCHE) COME UNA VERA E PROPRIA GRU MOBILE. UN MIX DI EFFICIENZA, AFFIDABILITÀ E VERSATILITÀ CHE DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA L’IMPEGNO DEL COSTRUTTORE EMILIANO NEL FORNIRE SOLUZIONI DI ALTO LIVELLO TECNOLOGICO, SVILUPPATE CON UN’ATTENZIONE METICOLOSA AI MINIMI DETTAGLI di Ettore Zanatta

“C

hi dice che una cosa è impossibile, non dovrebbe disturbare chi la sta facendo”: questo famoso aforisma di Albert Einstein ha una chiara relazione con quanto dimostrato quest’anno da Platform Basket, l’azienda di Poviglio (RE) specializza-

ta nella progettazione e produzione di piattaforme per il lavoro aereo che quest’autunno qualcosa di straordinario l’ha fatto, lanciando sul mercato una piattaforma semovente cingolata che, nelle intenzioni del suo costruttore, intende superare ogni aspettativa nell’ambito del sollevamento “Heavy Duty”.

La nuova Spider 54 T è una piattaforma semovente cingolata altamente innovativa, che non scende a compromessi in termini di affidabilità, qualità ed efficienza. Una macchina telescopica in grado di raggiungere i 54 m con 400 kg di portata in totale sicurezza fino alla massima altezza, un “ragno” ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 47


Hands On

Il braccio principale a 7 sfili, realizzato in acciaio altoresistenziale, si caratterizza per il sistema di richiusura automatica e per un sistema d’estensione realizzato tramite un unico cilindro idraulico che agisce sul primo sfilo e da catene in acciaio per la trasmissione del moto ai restanti sfili

DIAGNOSTICA E MONITORAGGIO CON “PBT” Platform Basket ha sempre investito molto nel miglioramento dei sistemi di diagnostica e monitoraggio remoto, allo scopo di creare un plus anche per utenti che fino ad oggi avevano evitato l’uso di questi sistemi, ma che con l’avanzamento tecnologico hanno sempre più bisogno di supporto e possibilità di analizzare l’uso dei loro mezzi. Il dispositivo PBT (Platform Basket Telematics), fornito anche con la piattaforma 54 T, è il risultato di questo sviluppo ed è costituito da una parte hardware - collegata alla macchina, contenente una SIM dati internazionale integrata che invia al cloud tutti i dati essenziali del mezzo: geolocalizzazione sul globo, ore lavorative e relativa suddivisione, dati della cella di carico e allarmi attivi o passati - e da una parte software consultabile da un portale web dedicato, con accesso protetto, che permette la visione dei dati salvati in cloud. Anche in caso di assenza di copertura dati, questi vengono salvati in una scheda di memoria integrata per venire inviati al ripristino del segnale. Al fine di rendere il sistema più fruibile la piattaforma web è consultabile da PC fisso o dispositivi mobili. Tramite questo dispositivo Platform Basket ha inteso migliorare il proprio contributo nei campi d’impiego più importanti: diagnostica e assistenza, comunicazione uomo/macchina e monitoraggio dell’uso del mezzo. 48 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

attualmente tra i più alti del mondo che racchiude in sé una combinazione di tecnologia all’avanguardia e controllo avanzato. La nuova Spider 54 T è il risultato di una meticolosa attenzione ai dettagli che Platform Basket ha riservato a questo nuovo modello, una piattaforma che senza dubbio rappresenta un’eccellenza e una soluzione versatile ed efficace per coloro che destinano le proprie macchine a operazioni gravose ad alta quota, come ad esempio nell’ambito dell’impiantistica elettrica e della costruzione e manutenzione di impianti di telecomunicazione, contesti inaccessibili alle piattaforme aeree tradizionali.

Un concentrato di tecnologia La caratteristica distintiva della nuova piattaforma semovente


LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T cingolata Spider 54 T è la sua altezza di lavoro che, come detto è di 54 m e la posiziona ai vertici del settore. Grazie all’esperienza e alle capacità progettuali e costruttive di Platform Basket, gli operatori possono ora raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, aprendo nuove prospettive in ambiti come l’edilizia, la manutenzione di infrastrutture e l’industria. Le sue potenzialità, infatti, consentono a questa piattaforma di rappresentare una soluzione ideale per progetti di grandi dimensioni e per sfide “logistiche” che richiedono una portata verticale superiore e dove i “ragni” tradizionali non possono offrire garanzie adeguate. La nuova Spider 54 T integra i più recenti sistemi di controllo, sia elettronici

Il sottocarro, allargabile, è dotato di cingoli in gomma di tipo “non marcante” della stessa tipologia adottata sullo Spider 43 T, che consentono la traslazione della piattaforma anche su superfici delicate, soffici, sabbiose o innevate. Il carro si caratterizza per un sistema idraulico di variazione d’altezza della piattaforma (l’alzamento/abbassamento dei cingoli avviene in modo indipendente, in modo da assicurare la perfetta adesione al terreno, una bassa pressione al suolo e un grip ottimale) e di allargamento dell’area di traslazione dei cingoli stessi. L’altezza della piattaforma può essere variata in modo indipendente per ogni cingolo

La cesta della piattaforma 45 T è in alluminio, con doppia apertura laterale, di dimensioni generose (900 x 2.300 mm): dotata di sistema di bilanciamento elettronico e di presa 230V, è in grado di trasportare fino a quattro persone a bordo (400 kg di portata massima). Essendo una macchina che raggiunge un’altezza molto elevata la piattaforma monta di serie un anemometro con funzioni di allarme in rapporto alla velocità del vento e un dispositivo acustico/visivo a esso collegato posto a destra del radiocomando. Sulla cesta è presente anche un faro di lavoro LED che consente di operare anche nelle ore notturne

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Hands On SISTEMA TELESCOPICO A 7 SFILI IN ACCIAIO ALTORESISTENZIALE

I PUNTI DI FORZA LA STABILITÀ LA VERSATILITÀ L’ELEVATA ALTEZZA DI LAVORO LA PRECISIONE DI POSIZIONAMENTO IL SISTEMA DI CONTROLLO RADIOCOMANDATO

ROTAZIONE TORRETTA A 360° CONTINUA CON DOPPIO MOTORE E MOTORIDUTTORE

MOTORE KUBOTA DA 53 KW (STAGE V)

TRIPLA AREA DI STABILIZZAZIONE

CARRO CINGOLATO ALLARGABILE 50 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023


LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T RADIOCOMANDO A TERRA E IN CESTA

CESTA IN ALLUMINIO (4 PERSONE, 400 KG)

SISTEMA AUTOMATICO DI RICHIUSURA BRACCIO

JIB TELESCOPICO CON TRE ESTENSIONI IDRAULICHE

TELAIO MONOTRAVE IN ACCIAIO S700

DOPPIA VELOCITÀ DI TRASLAZIONE

STABILIZZAZIONE/DESTABILIZZAZIONE AUTOMATICA

QUATTRO STABILIZZATORI INDIPENDENTI

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Hands On La piattaforma 54 T è dotata di motore Kubota V2607 da 53 kW omologato Stage V, con dispositivo allo scarico che ne riduce il livello di emissioni inquinanti. L’accesso è studiato in modo da agevolare qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria agli elementi interni, così come anche all’elettronica di controllo presente nella parte destra del vano

che idraulici: questa combinazione di tecnologie all’avanguardia assicura agli operatori un’esperienza di lavoro fluida, precisa e sicura. I sistemi di controllo elettronici, infatti, consentono di gestire con precisione la posizione, l’altezza e il movimento della piattaforma, mentre quelli idraulici forniscono la potenza necessaria per sollevare gli operatori a grandi altezze. La competenza e l’attenzione ai dettagli di Platform Basket si riflettono anche nella stabilità e nel controllo offerti da questa piattaforma telescopica. Per ridurre l’impatto ambientale e per soddisfare le normative in materia di emissioni, la nuova Spider 54 T è equipaggiata come standard con un

Particolare della ralla (sistema rotativo IMO a doppio ricircolo di sfere), che consente una rotazione continua e a 360° della torretta

propulsore Kubota da 53 kW dotata di tutti gli ultimi accorgimenti antinquinamento Stage V. Questo motore ad alta efficienza energetica, dunque, garantisce prestazioni potenti e affidabili, riducendo al contempo le emissioni nocive. Parallelamente a ciò, Platform Basket offre opzioni di alimentazione alternative per adattarsi alle diverse esigenze ambientali: è possibile infatti scegliere tra un motore elettrico trifase a 400V o un sistema di alimentazione a batteria al litio di ultima generazione. Questa flessibilità energetica rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Platform Basket nel fornire al mercato soluzioni sempre più ecosostenibili.

Il trasporto della linea idraulica, elettrica a aria/acqua avviene tramite avvolgitori a tubi indipendenti, esterni al braccio

Nella parte inferiore della colonna, realizzata con carpenteria scatolata (il telaio della piattaforma 54 T è di tipo monotrave, in acciaio S700) e non in lamiera piena, la macchina è dotata di due motoriduttori che rendono stabile, precisa e morbida la rotazione della torretta

Il Jib è telescopico a tre sfili, in grado di raggiungere una lunghezza di 10 m. La struttura si caratterizza per un sistema di trasporto tubazioni e cavi totalmente interno e per i sensori di rilevamento angolare e posizione sfilo. Di serie è la predisposizione con supporto verricello avente capacità di 1.000 kg Il Jib è telescopico a tre sfili, in grado di raggiungere una lunghezza di 10 m. La struttura si caratterizza per un sistema di trasporto tubazioni e cavi totalmente interno e per i sensori di rilevamento angolare e posizione sfilo. Di serie è la predisposizione con supporto verricello avente capacità di 1.000 kg

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LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T

Nella parte frontale della piattaforma è alloggiato un doppio distributore elettroidraulico che si occupa di tutta la parte “bassa” della macchina, con deviatori che gestiscono l’impianto idraulico inviando l’olio alla parte “bassa” o a quella “alta” della piattaforma, secondo necessità. Un sistema, questo, già collaudato da Platform Basket in modelli precedente e che consente - anche in caso d’emergenza - di intervenire in modo meccanico, tramite un’apposita leva

Prestazioni senza compromessi La piattaforma semovente cingolata Spider 54 T è dotata di un sofisticato sistema di controllo radiocomandato che offre flessibilità e movimentazione in totale sicurezza agli operatori. Il radiocomando, infatti, consente di controllare la piattaforma a di-

Nella parte sinistra della piattaforma è presente il distributore elettroidraulico che entra in funzione in caso di manovre aeree d’emergenza. Il pulsante rosso è utilizzato dall’operatore in caso di emergenza elettrica

stanza, fornendo una maggiore libertà di movimento e una visuale migliore dell’area di lavoro. Il display a colori con tecnologia antiriflesso assicura una visione chiara e nitida delle informazioni vitali, anche sotto la luce diretta del sole. Inoltre, nella postazione di lavoro in cesta è disponibile un secondo radiocomando, utilizzabile anche come telecomando, garanzia delle stesse funzionalità di diagnostica tramite display. La piattaforma è dotata di un jib telescopico con tre

Particolare del vano contenente la batteria ausiliaria, utilizzabile in caso di malfunzionamenti o di scaricamento della batteria principale. Un apposito comando, il pulsante rosso in basso a sinistra nel vano, esclude le sicurezze della macchina in caso d’emergenza e consente di riportare l’operatore a terra

Un’apposita presa a 230V-15A-50Hz consente di utilizzare la piattaforma in modalità elettrica. Nella parte destra è presente lo staccabatteria

Con la piattaforma 54 T è prevista la dotazione di un doppio radiocomando (uno a bordo, con possibilità di essere utilizzato anche come telecomando, e uno per l’operatore a terra): dotati di display a colori incorporati, questi dispositivi trasmettono all’operatore tutti i messaggi operativi utili alla gestione della macchina e la relativa diagnostica di funzionamento. Lo stesso pannello di controllo è incorporato nel telaio sul lato sinistro della piattaforma

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Hands On estensioni idrauliche, che permette di raggiungere uno sbraccio orizzontale di 15,6 m a un’altezza di 45 m e con 400 kg in navicella (il valore di massimo si assesta a 20 m con 136 kg di portata). La citata altezza di lavoro, unitamente alla tripla area di stabilizzazione, offre una soluzione versatile per progetti di grandi dimensioni e contesti caratterizzati da condizioni di piazzamento molto variabili.

Per ottenere queste performance operative l’impianto idraulico è stato realizzato con le ultime tecnologie di collegamento degli elementi in CANBus e tecnologia LS per la massima efficienza dell’uso della pompa principale di alimentazione dell’impianto: ciò per riuscire a sfruttare appieno i 53 kW del motore endotermico. Il serbatoio diesel da 100 l garantisce inoltre una grande autonomia sia nella

L’area di stabilizzazione della 54 T è tale da permettere il carico della macchina su un rimorchio ribassato senza necessità di utilizzare rampe: è sufficiente che il rimorchio si posizioni sotto la struttura della piattaforma per caricarla con estrema semplicità

La piattaforma 54 T offre tre posizioni di stabilizzazione, con possibilità di stabilizzare ogni zampa in modo indipendente. I cilindri sono completamente protetti. Da evidenziare la presenza all’interno della struttura di un sensore angolare progettato per il rilevamento automatico della posizione di ogni singolo elemento e di celle di carico sui piedi stabilizzatori. Il sistema di stabilizzazione/destabilizzazione è automatico. La geometria degli stabilizzatori, per i quali è prevista la richiusura nella sagoma della piattaforma, consente il posizionamento della macchina nella maggior parte delle situazioni, anche in presenza di ostacoli e terreni impervi

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Particolare del raccordo di attacco dell’aria (A) o dell’acqua (W): un tubo corre lungo il braccio della macchina fino alla cesta e consente di utilizzare utensili pneumatici o impianti di lavaggio, come ad esempio una idropulitrice

fase di lavoro che di trasferimento. La cesta di ampie dimensioni assicura un comfort adeguato alle quattro persone ammesse al suo interno. Un punto fondamentale di questa macchina da ribadire è quello di poter raggiungere luoghi normalmente inaccessibili a mezzi convenzionali, grazie anche alla struttura robusta del telaio e del carro cingolato di ampie dimensioni, che permette di affrontare i terreni più impervi. Questo è un punto che contraddistingue la nuova 54 T, come anche il modello Spider 43 T di cui rappresenta un’evoluzione, e che permette di beneficiare della massima versatilità non solo nella fase di lavoro ma anche in quella di trasporto autonomo nella zona di lavoro. Le scelte progettuali e costruttive, incentrate nel realizzare una macchina “Heavy Duty” e al tempo stesso versatile, hanno dato la possibilità di poter trasformare la piattaforma 54 T in una gru mobile equipaggiata con un argano dal carico massimo di 1.000 kg montato direttamente sul jib della macchina. Un accenno merita anche l’impianto idraulico della macchina. Per la motorizzazione diesel è presente una pompa singola Load Sensing con controllo della potenza massima; sono inoltre presenti due distributori Hawe posizionati sul carro (utilizzati per la movimentazione della parte “bassa” della macchina), un distributore Hawe posto sulla colonna (per la movimentazione della stessa, il


LA PIATTAFORMA SEMOVENTE CINGOLATA SPIDER 54 T sollevamento del braccio e gli sfili) e un distributore Hawe sul jib (per la movimentazione delle manovre appartenenti a quest’elemento, quali rotazione cesta, verricello, livellamento, estensione e articolazione). Installato di serie è anche un sistema di scambiatore di calore del circuito oleodinamico. ■

LA SCHEDA TECNICA La piattaforma semovente cingolata Spider 54 T Altezza di lavoro max.:

54,1 m

Altezza piano di calpestio max.:

52,2 m

Sbraccio laterale max. (con carico in cesta 136 kg, bordo cestello + 0,5 m):

20 m

Portata in cesta max.:

400 kg

Angolo di rotazione della cesta:

±90°

Angolo di rotazione della torretta:

360° continui

Comandi:

elettroidraulici

Inclinazione max. ammessa su stabilizzatori (per consenso lavoro PLE):

±1°

Lunghezza piattaforma richiusa (con/senza cesta):

9,55/9,55 m

Larghezza piattaforma richiusa (senza cesta, con cingoli retratti):

1,75 m

Altezza piattaforma richiusa (con carro esteso):

2,77 m

Altezza sottocarro:

0,42 m

Dimensione cesta:

2,3 x 0,9 m

Ingombro stabilizzatori in posizione stretta (da centro piedi stabilizzatori):

5,42 x 6,93 m

Ingombro stabilizzatori in posizione medio (da centro piedi stabilizzatori):

4,18 x 8,44 m

Ingombro stabilizzatori in posizione larga (da centro piedi stabilizzatori):

3,19 x 9,01 m

Motore: Potenza motore: Peso totale (versione base):

Kubota V2607 - Stage V 53 kW 23.000 kg

Tramite un apposito dispositivo con il quale viene sganciata la parte terminale del jib, la piattaforma può operare come una vera e propria gru mobile equipaggiata con un argano dal carico massimo di 1.000 kg montato direttamente sul jib stesso. Similarmente a quanto avviene con gli escavatori nel settore movimento terra, inoltre, la piattaforma 54 T può sfruttare un dispositivo di aggancio/sgancio rapido della cesta (con relativo sistema di livellamento), la quale viene deposta su un apposito telaio mentre la piattaforma opera utilizzando il solo jib

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COMPONENTI PERKINS

“INSIEME VERSO L’ENERGIA DEL FUTURO” È IL MOTTO CON IL QUALE IL COSTRUTTORE INGLESE HA ORGANIZZATO UNO SPECIALE EVENTO A LONDRA PER ANNUNCIARE IL LANCIO DI UN MOTORE DIESEL DA 13 L DI ULTIMA GENERAZIONE E PER PRESENTARE LA SUA NUOVA STRATEGIA GLOBALE, FINALIZZATA A PROMUOVERE UN’ENERGIA SOSTENIBILE

di Stefano Vitali

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PERKINS SVILUPPA E OTTIMIZZA CONTINUAMENTE UN’AMPIA GAMMA, IN CONTINUA CRESCITA, DI PRODOTTI E SERVIZI DI ALIMENTAZIONE AVANZATI

L

o speciale “press event” organizzato recentemente da Perkins ha avuto lo scopo di annunciare il lancio di un nuovo propulsore Stage V /Tier 4 Final e di annunciare le sue più recenti e innovative soluzioni in termini di potenza e connettività, destinate ai costruttori di macchine per l’edilizia, il sollevamento e l’agricoltura. Questo marchio “storico”, specializzato in sistemi di alimentazione avanzati e motori diesel, si sta attualmente evolvendo per supportare i propri clienti nella sfida a un futuro che consideri l’utilizzo di meno combustibili fossili. A tal fine, Perkins ha cambiato “veste”, per mostrare in modo ancor più efficace il proprio impegno nell’aiutare gli operatori del settore a sfidare le convenzioni comuni e scoprire nuovi modi per raggiungere gli obiettivi su energia e clima.

LA SERIE DI PIATTAFORME MOTORE PERKINS 2600 SARÀ DISPONIBILE DAL 2026 ED È PROGETTATA PER GLI USI PIÙ IMPEGNATIVI IN EDILIZIA E ALTRE APPLICAZIONI OFF-ROAD

Sussidiaria di Caterpillar Inc. da oltre 25 anni, Perkins è stata tra le prime aziende a sviluppare l’alimentazione dei motori diesel negli anni Trenta e si è evoluta costantemente per aiutare i clienti ad affrontare i cambiamenti tecnologici e risolvere sfide complesse. Dalla sua fondazione questo marchio ha prodotto oltre 22 milioni di motori, di cui oltre 4,5 milioni in uso oggi in più di 5.000 applicazioni diverse.

L’energia sostenibile Con la nuova “brand strategy” Perkins fa una promessa precisa (“Fornire soluzioni più smart per promuovere l’energia sostenibile”) e comunica un senso di rinnovamento dei propri ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 57


COMPONENTI

PERKINS UTILIZZA BATTERIE AGLI IONI DI LITIO DA 48, 300 E 600 V CON DESIGN MODULARI E SISTEMI DI TELEMATICA INSTALLATI IN FABBRICA, CHE STA SVILUPPANDO PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI IN NUMEROSE APPLICAZIONI “OFF-ROAD”

L’OPINIONE

STEVE FERGUSON PRESIDENT DI PERKINS

“La transizione verso un futuro con meno combustibili fossili sta portando i nostri clienti, a livello mondiale, a risolvere i problemi in modo completamente diverso rispetto alle sfide del passato. Perkins si sta quindi trasformando per aiutare la clientela a risolvere proprio questi problemi. Il ‘rebrand’ in atto è un momento essenziale nella storia di Perkins, è una fase di trasformazione che contribuirà a definire il futuro del nostro settore e dà a tutti noi la possibilità di fare davvero la differenza per l’umanità. Nella lotta in continuo aumento per i talenti migliori è un incentivo davvero interessante: la possibilità di sfidare senza sosta lo status quo, affrontare i problemi tecnici, operativi e ambientali più grandi del nostro tempo e inventare nuove tecnologie e sistemi sostenibili che servono subito ai nostri clienti”. 58 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

obiettivi che nascono dal sostegno ai clienti per costruire e alimentare un mondo migliore. Il nuovo motto di Perkins “Together, we power ahead” (“Insieme verso l’energia del futuro”) rappresenta un’identità visiva con più carattere e un approccio rinnovato alla comunicazione che si ispira allo spirito di avventura del fondatore Frank Perkins e alla tradizione dell’azienda di aprire nuove strade. Uno spirito che aiuterà l’azienda a informare e coinvolgere meglio i clienti mentre lavorano per superare le sfide e fare progressi verso i loro ambiziosi obiettivi su energia e clima. Per dimostrare il proprio impegno nel risolvere i problemi dei clienti e promuovere l’energia sostenibile, in particolare, negli ultimi anni Perkins si è resa protagonista di cambiamenti significativi che coinvolgono gestione operativa a livello mondiale, strategie di innovazione, ricerca e sviluppo, offerte di prodotti e servizi, compresa l’assistenza post-vendita. In termini di prodotto, nella fattispecie, Perkins sviluppa e ottimizza continuamente un’ampia gamma, in continua crescita, di prodotti e servizi di alimentazione avanzati, come: batterie agli ioni di litio da 48, 300 e 600 V con design modulari e sistemi di telematica installati in fabbrica, che Perkins sta sviluppando per ottimizzare le prestazio-

ni in numerose applicazioni “off-road”; motori diesel industriali e alimentatori industriali aperti (IOPU) conformi a Stage V per l’UE ed EPA Tier 4 Final per gli Stati Uniti, disponibili attualmente per aiutare gli OEM a ridurre le emissioni di gas serra delle proprie macchine; una gamma completa di motori che a oggi, senza modifiche, sono in grado di utilizzare un ampio ventaglio di carburanti drop-in a bassa intensità di carbonio come oli vegetali idrogenati (HVO) e biodiesel; propulsori configurabili, integrati, “end-to-end”, ibridi diesel-elettrico e adatti a numerose applicazioni “off-road”; soluzioni di connettività con hardware in grado di leggere dati importanti sul motore, forniti al cliente come informazioni veloci; ottime capacità di post-vendita, che promuovono la sostenibilità grazie a un miglioramento dell’efficienza del carburante e a cicli di vita prolungati delle macchine, come i pacchetti Perkins Hypercare e i kit di trasmissione, fino a soluzioni per sostituire completamente il motore.

Un motore di ultima generazione La serie di piattaforme motore Perkins 2600 sarà disponibile dal 2026 ed è progettata per gli usi più impegnativi in edilizia e altre applicazioni off-road, nonché in agricoltura. Uno degli aspetti principa-


li della transizione energetica verso un futuro con meno combustibili fossili è il miglioramento continuo nella progettazione dei motori diesel per ridurre il consumo di carburante, migliorare le performance e prepararsi per l’aumento dell’uso delle rinnovabili: per questo motivo, nel proprio impegno per fornire soluzioni più smart, Perkins ha annunciato lo sviluppo della serie 2600, una nuova piattaforma motore di diesel da 13 l progettata per raggiungere densità di potenza, coppia ed efficienza del carburante migliori della sua categoria per applicazioni pesanti “off-road”. La nuova piattaforma espande la leadership di Perkins ai motori ultra-performanti di medie dimensioni con otto potenze nominali, da 340 a 515 kW (da 456 a 690 HP), con una coppia massima fino a 3.200 Nm. L’azienda metterà a disposizione anche alimentatori industriali aperti configurati

standard fino a B100 FAME (metilestere di acidi grassi) collaborando con il proprio distributore Perkins. Inoltre, la loro struttura supporta lo sviluppo futuro delle capacità del gas naturale con accensione elettrica e del combustibile a idrogeno. Al momento, il team di ingegneri ha all’attivo oltre 20.000 ore di validazione del progetto della piattaforma motore da 13 l, che sarà disponibile per i primi progetti pilota OEM nel 2025 per poi partire con la produzione, come accennato, nel 2026. La serie Perkins 2600 – che è una prova dell’impegno aziendale nell’offrire innovazioni concepite per il successo dei clienti e che sfidano il pensiero tradizionale, come dimostrato da 82 brevetti ottenuti finora per la piattaforma motore completa - è progettata per essere performante a un’altitudine di oltre 3.650 m e in condizioni ambientali estreme da 60°C a -40°C con una serie di ausili. Il motore è pensato in

PERKINS HA ANNUNCIATO LO SVILUPPO DELLA SERIE 2600, UNA PIATTAFORMA DI MOTORE DIESEL DA 13 L PROGETTATA PER RAGGIUNGERE DENSITÀ DI POTENZA, COPPIA ED EFFICIENZA MIGLIORI DELLA SUA CATEGORIA PER APPLICAZIONI PESANTI ‘OFF-ROAD

con post-trattamento e impianti di raffreddamento integrati nel motore per ridurre i costi di installazione e validazione per gli OEM.

Un motore, infinite possibilità. Perkins offrirà motori della serie 2600 configurati per rispondere agli standard sulle emissioni dei Paesi con le normative più stringenti, come Stage V nell’UE, EPA Tier 4 Final negli Stati Uniti, Non-road IV in Cina, Stage V in Corea e 2014 in Giappone, oltre a versioni per nazioni meno regolamentate. I motori sono compatibili con i carburanti liquidi da rinnovabili come oli vegetali idrogenati al 100% (HVO), biodiesel distillato B100 e biodiesel

termini di qualità, affidabilità e manutenzione semplice grazie a molti miglioramenti del progetto, come l’integrazione di componenti e la riduzione di oltre il 45% del numero di perdite nei giunti. Tutti insieme, questi miglioramenti portano a una diminuzione del consumo di fluidi e a un aumento degli intervalli di manutenzione dei filtri dell’olio e del carburante arrivando a 1.000 ore, riducendo i costi di esercizio e i tempi di fermo. I motori della serie 2600 offriranno soluzioni di telematica per consentire agli OEM di raccogliere, analizzare e integrare dati essenziali sulle prestazioni del motore connettendosi a una piattaforma intelligente. Modulando ed eliminando componenti, l’architettura offre

L’OPINIONE

JAZ GILL VICEPRESIDENTE “GLOBAL SALES, MARKETING, SERVICE AND PARTS”, PERKINS

“Siamo davvero felici di collaborare con i clienti e scoprire nuove opportunità per andare oltre ciò che è possibile, come solo Perkins sa fare. Il settore ‘off-road’ sta facendo progressi verso un futuro a basse emissioni di combustibili fossili e chi produce macchinari si trova a dover soddisfare le richieste di produttività e affidabilità a lungo termine negli ambienti lavorativi più esigenti al mondo. La nuova serie di piattaforme motore Perkins 2600 dimostra come utilizziamo esperienza, conoscenza e impegno per aiutare gli OEM ad attraversare la transizione energetica con soluzioni potenti che forniscano prestazioni eccezionali sul campo”.

uno spazio protetto per ospitare modifiche di configurazione anticipate per i prossimi livelli degli standard sulle emissioni nell’UE e negli Stati Uniti senza bisogno di riposizionare i punti di connessione cliente. Tutte le otto potenze nominali per i mercati con le normative più stringenti saranno disponibili a partire da un motore centrale comune per consentire agli OEM di abbattere i costi di inventario e integrazione. L’unione di un treno di ingranaggi posteriore completamente rinnovato, un’architettura centrale ancora più resistente e un impianto di alimentazione Common Rail riduce la rumorosità fino a 3 dB rispetto ai motori attuali Perkins da 13, 15 e ■ turbo da 18 l. ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 59


Dossier

L’EDILIZIA ALLA PROVA DEI CONTI

CON L’AVVICINARSI DELLA FINE DELL’ANNO È TEMPO DI FARE I BILANCI PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. LE STIME DICONO CHE SI CHIUDERÀ IN POSITIVO, TUTTAVIA SUL FUTURO DELLA FILIERA PERSISTONO ALCUNE OMBRE: INFLAZIONE, AUMENTO DEI COSTI DELL’ENERGIA, INSTABILITÀ GEOPOLITICA E IL TAGLIO DEL SUPERBONUS SONO LE SFIDE PRINCIPALI PER L’AVVIO DEL 2024

di Cristina Cassinari

P

er fotografare lo stato di salute e i trend di mercato del settore edile bisogna innanzitutto tenere conto del contesto e dell’economia italiana nel suo complesso. Dopo un inizio 2023 caratterizzato da una variazione positiva del PIL al di sopra delle attese (+2% nel primo trimestre su base annua) la crescita dell’economia italiana sembra aver perso slancio, mostrando un andamento debole durante la primavera. A conferma di ciò le recenti stime dell’Istat indicano che l’aumento tendenziale del PIL, nel secondo trimestre del 2023, si attesta a +0,4%, delineando quindi una sostanziale stagnazione. Questo risultato è la sintesi di andamenti contrapposti nelle sue componenti: i consumi manifestano ancora una variazione positiva (+1,0%), sebbene in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti; di contro, si osserva una 60 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

prima inversione di tendenza degli investimenti (-0,6%), che non si verificava dal terzo trimestre del 2020. Quasi nullo anche il contributo delle esportazioni (+0,4%), che risentono delle difficoltà economiche del-

la Germania, il principale partner commerciale dell’Italia. La performance sottotono del PIL è la conseguenza di diversi fattori, tra cui i più rilevanti risultano essere la persistente inflazione e il continuo

IL QUADRO MACROECONOMICO Var. % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente 2023

Previsioni 2023

Pil

+1,2%*

+0,9%**

Inflazione

+5,5%***

Occupati intera economia

23.513.000****

Tasso di disoccupazione

+7,6%****

*I SEM. 2023; **PREVISIONE COMMISSIONE EUROPEA, SETTEMBRE 2023; ***AGOSTO 2023; ****LUGLIO 2023 (FONTE: ANCE)


MERCATO E TENDENZE

incremento dei tassi di interesse. In dettaglio, la lenta discesa del prezzo dei beni sta mettendo a dura prova i consumi delle famiglie e il conseguente rialzo dei tassi di interesse operato dalla BCE ha frenato gli investimenti, in contrazione a causa della scarsità del credito e del suo elevato costo. Per il 2023 le ultime previsioni della Commissione Europea indicano per l’Italia un aumento del PIL del +0,9% su base annua, una stima rivista al ribasso rispetto al +1,2% formulato a maggio scorso. In questo scenario d’incertezza, ancora una volta un ruolo decisivo per la crescita sarà svolto dalle costruzioni, attraverso l’apporto positivo che dovrebbe arrivare dall’attuazione delle opere previste dal PNRR.

Investimenti in flessione In questo panorama, come evidenzia l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) nel report Edilizia

CHIUSURA ANNO A +4%: LE STIME DI FEDERCOSTRUZIONI Nonostante l’inflazione e le difficoltà incontrate nell’ultimo anno nell’utilizzo degli incentivi fiscali il settore costruzioni mostra di essere una filiera forte, in grado di sostenere il PIL del Paese. Ma quali sono le prospettive per fine 2023 e per il prossimo futuro? Secondo Federcostruzioni il bilancio sarà ancora positivo, con una crescita del settore pari al 4%. I numeri del 2022, confrontati con quelli già molto positivi del 2021, sono piuttosto elevati: il comparto delle costruzioni ha raggiunto un valore totale della produzione di circa 600 miliardi di euro, con un aumento di 100 miliardi (+19,6%) rispetto all’anno precedente, dovuto soprattutto all’impatto decisivo dei bonus fiscali e del PNRR. Guardando al Piano

Nazionale di Ripresa e Resilienza, 108 miliardi degli investimenti riguardano proprio il mondo delle costruzioni; in più, il 78% della spesa già fatta del PNRR riguarda investimenti in costruzioni. Dati confortanti anche per l’occupazione: a fine 2022 il numero di addetti era di poco più di 3 milioni di unità, ben 250.000 unità in più (+9%) sul 2021. Questo è quanto emerge dal Rapporto Federcostruzioni, presentato durante l’evento inaugurale di SAIEFiera delle Costruzioni di Bari. Il tutto, con un notevole impatto su tutto il tessuto economico del Paese: negli ultimi due anni, secondo il MEF, oltre la metà della crescita del PIL italiano è attribuibile all’edilizia e alla sua lunga filiera produttiva.

ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 61


Dossier INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI II Trimestre 2023*

I Semestre 2023*

Previsione Ance 2023**

Costruzioni

-4,8%

-2,2%

5,4%

Abitazioni

-7,7%

-5,4%

-2,1%

Non Residenziale

-1,7%

1,5%

14,2%

* AL LORDO DEI COSTI DI PROPRIETÀ; ** AL NETTO DEI COSTI DI PROPRIETÀ (FONTE: ANCE)

Flash di settembre 2023 gli investimenti in costruzioni (al lordo dei costi per trasferimento di proprietà), dopo un primo trimestre d’anno caratterizzato da un andamento ancora positivo (+0,5%), hanno registrato una prima flessione, cosa che non si verificava dal secondo trimestre del 2020. In particolare, secondo i dati Istat, gli investimenti nel settore sono diminuiti del -4,8% su base annua nel secondo trimestre del 2023, sintesi di una significativa riduzione delle abitazioni (-7,7%), e di un più contenuto calo dei fabbricati non residenziali e di altre opere (-1,7%). Il dato negativo del secondo trimestre, sebbene ancora provvisorio, porta a registrare nel primo semestre un calo complessivo dei livelli produttivi del settore del -2,2% su base annua. Questo risultato si

riflette negli investimenti in abitazioni, che manifestano una diminuzione del -5,4% rispetto al primo semestre 2022; di contro, il comparto non residenziale risulta ancora positivo (+1,5%). Il segmento più debole risulta quindi essere quello residenziale, sul quale sicuramente stanno incidendo le numerose modifiche intervenute per depotenziare il Superbonus e i continui aumenti dei tassi d’interesse, che stanno rendendo sempre più oneroso il costo del mutuo. Inoltre il mercato immobiliare residenziale nel secondo trimestre del 2023 ha registrato un’ulteriore flessione, dando seguito alla tendenza negativa in atto dalla fine dell’anno scorso (-8,3% nel primo trimestre del 2023 e -2,1% nel quarto trimestre del 2022). Gli ultimi dati di-

LA SFIDA DELLA RIQUALIFICAZIONE ABITATIVA Particolarmente importante per la filiera è il capitolo della riqualificazione abitativa, anche se per ora l’entrata in vigore della direttiva sulle case “green” è stata posticipata. La misura prevedeva obblighi stringenti di adeguamenti energetici entro il 2030. Il trilogo (Consiglio europeo, Parlamento e Commissione) non ha trovato un accordo e la data è stata quindi spostata a un simbolico 2050. Sono inoltre ancora tutti da definire i termini dell’efficienza e dei consumi. In ogni caso, il patrimonio edilizio italiano è vecchio: il 75% è nelle classi energetiche più basse, per il 35% nella G, la

62 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

meno efficiente. Metà delle case italiane ha più di 50 anni, meno dell’8% è stato edificato dopo il 2000. Quindi sarebbe generalizzato l’impatto della normativa europea che richiederà di riqualificare tutti gli edifici residenziali almeno in classe E, tre anni dopo in D. Per l’Italia vorrà dire intervenire su 9 milioni di edifici sui 12 milioni totali. In questo contesto, il Superbonus e gli altri incentivi hanno supportato la capacità di spesa delle famiglie, come conferma il Centro Studi ANCE, che ha stimato al 30 settembre 2023, circa 430.000 interventi di efficientamento energetico.

sponibili dell’Agenzia delle Entrate confermano questo trend, con un calo tendenziale nel numero delle abitazioni compravendute del 16%, sintesi di una contrazione del 17,2% per i comuni capoluogo e di una flessione più contenuta per comuni minori del 15,4%. Nonostante tutto ciò la previsione dell’Ance per il 2023, formulata a maggio scorso, è di un aumento degli investimenti in costruzioni del 5,4% rispetto al 2022, mutuata, in particolare, dalle prospettive di sviluppo legate alla realizzazione delle opere pubbliche contenute nel PNRR.

La produzione Aumentare la produttività rimane la grande sfida del comparto. L’indice Istat della produzione nelle costruzioni (comprensivo anche della manutenzione ordinaria) corretto per gli effetti di calendario, mostra primi segnali di rallentamento. In particolare, il dato provvisorio di maggio 2023 indica una flessione del 6,5% su base annua, in parte spiegata dal confronto con il mese di maggio dello scorso anno che aveva registrato un notevole incremento dei livelli di produzione (+18,2%), tra i più elevati del 2022. La produzione settoriale nei primi cinque mesi del 2023, quindi, risulta in diminuzione del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di giugno 2023 inoltre, secondo i dati del monitoraggio CNCE (Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili) elaborati su 113 casse edili, sia il numero delle ore lavorate che quello dei lavoratori iscritti hanno registrato un’ulteriore diminuzione su base annua, che si attesta rispettivamente al 2,3% e al 1,4%. Complessivamente, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023, si osserva come le ore lavorate siano rimaste stabili in confronto ai valori dell’anno precedente (+0,1%), con il numero di lavoratori iscritti che invece risulta in aumento del 2,2%.


MERCATO E TENDENZE I PREZZI DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Nei primi otto mesi del 2023 il costo dei beni energetici e delle materie risulta in rallentamento rispetto ai massimi storici registrati nell’estate 2022. Dagli indicatori a disposizione si osserva, infatti, come i rincari, registrati già a partire dalla fine del 2020 - a seguito della ripresa post pandemica e accentuatisi notevolmente in seguito allo scoppio del conflitto Russia-Ucraina - abbiano ampiamente superato la fase di picco. In particolare, nel periodo compreso tra gennaio e agosto 2023 il prezzo del gas naturale ha registrato una forte contrazione in confronto ai valori rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente (-67,1%), attestandosi su dei livelli in linea con quelli riportati a luglio 2021. Questa discesa, favorita dalla ripresa delle catene di approvvigionamento e dall’elevato riempimento degli stoccaggi in vista della stagione invernale, ha trainato verso il basso anche il costo dell’energia elettrica (-59,4% su base annua), essendo il gas uno dei principali combustibili utilizzato per alimentare le centrali termoelettriche. Il calo del prezzo dell’energia, a sua volta, ha influenzato anche il costo delle materie

Superbonus: lo stato dell’arte In vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus la filiera chiede di individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di

plastiche, caratterizzato da nette diminuzioni tendenziali (Polipropilene -32,8% e PVC -42,1%). Un andamento simile, anche se meno marcato, caratterizza il petrolio e il gasolio (-23,6% e -26,5% rispettivamente in confronto ai primi otto mesi del 2022). Con riferimento ai prezzi di alcune commodity non energetiche impiegate nel settore delle costruzioni si notano delle variazioni negative più contenute per il rame (-7,6%) e il bitume (-13,3%), in confronto a quella del ferro tondo per c.a. (-24,0%). In particolare, come si evince dal World Economic Outlook del Fondo Monetario

ANDAMENTO DEI PREZZI DI ALCUNI MATERIALI DA COSTRUZIONE Variazioni % Gennaio-Agosto 2023/Gennaio-Agosto 2022 Ferro-Acciaio tondo per cemento armato

-24,0%

Bitume

-13,3%

Gas naturale

-67,1%

Energia elettrica

-59,4%

(FONTE: ANCE)

cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. Quali sono i numeri di quest’anno legati al Superbonus (110%-90%)? Nel mese di agosto 2023, secondo il monitoraggio Enea-MASE, sono sta-

INVESTIMENTI E PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI Var. % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Investimenti in costruzioni

+5,4%*

Produzione nelle costruzioni

-2,8%**

Ore lavorate (CNCE)

+0,1%***

Lavoratori iscritti (CNCE)

+2,2%***

*PREVISIONE ANCE, MAGGIO 2023; **GENNAIO-MAGGIO 2023; ***GENNAIO-GIUGNO 2023 (FONTE: ANCE)

Internazionale di luglio 2023, il valore dei primi due è stato sostenuto dalla forte ripresa dell’attività manifatturiera in Cina nella prima parte dell’anno e dall’espansione degli investimenti infrastrutturali in India. Di contro, la performance del ferro tondo per c.a. ha fortemente risentito della debolezza dell’industria in tutta l’area Euro, che ha innescato un deciso calo nel consumo dei prodotti siderurgici. In questo scenario, caratterizzato da un’importante flessione dei prezzi dei principali materiali, è importante osservare come il loro livello superi ancora di molto le medie del periodo pre-pandemico.

ti registrati 3.356 nuovi interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dall’incentivo, per un ammontare di 2 miliardi. In confronto al mese precedente (luglio 2023) si registra una flessione del 30,2% nel numero dei lavori e del 34,1% nell’importo. Su tale dinamica hanno inciso in parte le consuete chiusure estive che caratterizzano il mese di agosto. Dall’inizio del provvedimento, però, il numero totale degli interventi agevolati con il Superbonus energetico ha raggiunto le 425.351 richieste, per un investimento complessivo di oltre 86,3 miliardi di euro (comprese le somme non ammesse a detrazione). Con riferimento alla tipologia di edificio, l’analisi dei dati cumulati mostra che la maggior parte degli interventi continua a riguardare quelli unifamiliari (55,6%) e le unità imottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 63


Dossier mobiliari indipendenti (27%). I condomini rappresentano il 17,4% del totale degli interventi. Per ciò che riguarda gli importi, tuttavia, i lavori sui condomini hanno un’importanza significativa, incidendo per il 54,7% dell’ammontare complessivo (ovvero 47,2 miliardi sugli 86,3 totali). Limitando la lettura dei dati al solo mese di agosto 2023 si osserva che gli interventi relativi alle unifamiliari, complice l’imminente scadenza della proroga dell’agevolazione 110%, erano pari solo al 3,5% dell’importo totale degli investimenti, contro il 44% di un anno fa. Decisamente contenuta anche la quota delle unità immobiliari indipendenti, che si attesta allo 0,8%, con il restante 95,7% che riguarda i lavori afferenti ai condomini. A livello territoriale, relativamente ai dati cumulati, si conferma una maggiore concentrazione degli interventi al

I LAVORI PUBBLICI Nell’ambito dei lavori pubblici, come rilevato dal monitoraggio ANCE-Infoplus, il 2022 ha visto la pubblicazione di circa 23.000 gare per lavori pubblici per un ammontare corrispondente di 72,3 miliardi. Rispetto al 2021 la domanda è notevolmente accelerata in termini di importi banditi, posizionandosi a un livello più che doppio (+123%) rispetto a quanto registrato nel 2021 (32 miliardi). A luglio 2023, secondo il monitoraggio AnceInfoplus, con 1.816 gare pubblicate per un importo di circa 10 miliardi di euro i bandi di gara per lavori pubblici hanno segnato un aumento del 15,7% nel numero rispetto allo stesso mese del 2022 e del 80,9% per quanto concerne il valore bandito. Con il dato di luglio, il valore posto in gara nei primi sette mesi dell’anno ha raggiunto i 53,5 miliardi di euro. Come emerge dai dati, l’entrata in vigore del nuovo codice degli appaltati pubblici, il 1° luglio scorso, non ha comportato il temuto blocco dell’attività. Su tale dinamica ha certamente influito la pubblicazione delle opere afferenti al PNRR e al

64 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

Nord (51,1%), con il Sud (28,7%) e il Centro (20,2%) a seguire. Analoga la distribuzione degli importi, dove la macroarea settentrionale rappresenta il 51,7% degli importi aggregati, seguita dal Mezzogiorno con il 29,2% e dal Centro con il 19,1%. Il trend è confermato dalla distribuzione regionale dei lavori: al primo posto si posiziona la Lombardia, seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Allo stesso modo, le perfor-

mance delle quattro principali regioni meridionali - Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna - continuano a risultare sostenute, sebbene in rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il Superbonus, in questi due anni, ha dimostrato di essere un importante driver di sviluppo sia per il settore delle costruzioni che per l’intera economia. Secondo l’Istat, infatti, la crescita complessiva del prodotto interno lordo nel biennio 2021-2022 si attesta al +10,9%, grazie all’importante contributo degli investimenti in costruzioni, trainati proprio dagli incentivi fiscali (Superbonus e bonus ordinari). In particolare, l’Ance stima che circa un terzo della crescita del PIL nei periodi considerati è attribuibile all’edilizia. La misura di incentivazione fiscale, grazie anche alla possibilità di cedere il credito tramite le operazioni di sconto in fattura, ha dato il via a un importante processo di efficientamento del patrimonio

PNC, che continuano a seguire le procedure legate al “vecchio” codice. Rispetto al mese precedente, tuttavia, si rileva una diminuzione sia nel numero (-45,1%) che nell’importo (-21,8%). Questa flessione risente di un confronto con un mese di giugno dai livelli eccezionali (12,8 miliardi di opere bandite), i più elevati dall’inizio dell’anno. Su questo risultato ha senz’altro influito la tendenza ad anticipare la pubblicazione di bandi rispetto all’entrata in vigore del nuovo codice. Tra i bandi più rilevanti pubblicati nel mese di luglio

si segnalano: i lavori della linea ferroviaria Torino-Lione, per un importo di circa 3 miliardi; i lavori per la manutenzione straordinaria delle opere civili della sede ferroviaria, per un importo di 828 milioni; il potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona per la tratta Rho-Gallarate, pubblicato da RFI, per circa 259 milioni; 20 lotti banditi dalla Giunta Regionale della Campania per la realizzazione di edifici pubblici quali Case della Comunità, Ospedali della Comunità e Centrali Operative Territoriali, per un totale di circa 325 milioni. Con riferimento agli

IL SUPERBONUS (110%-90%) INTERVENTI AL 31 AGOSTO 2023 425.351 cantieri per 86.346 milioni di euro QUOTA % CONDOMINI NUMERO 17,4% IMPORTO 54,7% (FONTE: ANCE)

I LAVORI PUBBLICI Bandi di gara pubblicati per lavori pubblici

2022

Gen.-Lug. 2023

Numero

+19,8%

+15,7%

Importo

+123,0%

+80,9%

Spesa in conto capitale dei comuni italiani

I Sem. 2023 +24,2%

(FONTE: ANCE)


MERCATO E TENDENZE immobiliare italiano estremamente energivoro e vetusto. Il 74,1% degli edifici, infatti, è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della legislazione sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica. L’evidenza di una prima diffusa riqualificazione degli immobili trova riscontro nell’elaborazione effettuata dall’Ance prendendo a riferimento il patrimonio immobiliare residenziale. Dall’analisi emerge che a livello nazionale il 5% degli edifici residenziali è stato sottoposto a interventi di efficientamento energetico, con dei picchi per le regioni più virtuose, quali Veneto, Trentino Alto-Adige e Toscana, che arrivano a toccare valori compresi tra il 7% e l’8%. Nelle regioni meridionali quest’incidenza (3,7%) si attesta al di sotto della media nazionale, principalmente a causa del clima più caldo e della maggiore rilevanza di edifici moderni (costruiti dopo il 1980) sul patrimonio totale.

enti appaltanti, nei primi sette mesi del 2023 si sono registrati importanti aumenti per le società a partecipazione pubblica; nello specifico, l’ANAS è passata da un valore bandito di 60 milioni nel 2022 a un valore di 4,6 miliardi e RFI che ha visto quasi quadruplicare l’importo posto in gara. Anche le amministrazioni locali, con un aumento nell’importo bandito di oltre il 200%, si confermano protagoniste della sfida del PNRR. Questa accelerazione, rispetto ai primi sette mesi del 2022, è sicuramente influenzata dalla situazione di stasi verificatasi in attesa della ripartizione del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, istituito dal Decreto “Aiuti” (DL 50/2022), il quale consentiva l’adeguamento dei prezzi delle opere finanziate nell’ambito del PNRR e del Fondo Complementare. Quest’ultima, avvenuta con Decreto firmato dal Ragioniere Generale dello Stato il 18 novembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2022, ha poi comportato nel mese di dicembre un’accelerazione senza precedenti.

L’ANNOSA QUESTIONE DEI CREDITI INCAGLIATI I crediti incagliati relativi al superbonus e ai bonus edilizi rischiano a breve di non essere più utilizzabili. Allo scorso 31 agosto 2023 ammontava a quasi 147 miliardi di euro il valore delle somme relative ai bonus edilizi, dato fornito dall’Agenzia delle Entrate. Dei crediti in questione, circa 23 miliardi risultavano fruiti in compensazione. Sul tema è intervenuta anche l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel corso dell’audizione presso le commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sulla Manovra 2024. Nell’audizione è stato sottolineato che “quello che noi oggi stiamo osservando è che c’è uno sforzo del settore bancario per cercare di riattivare questo circuito di cessione e riacquisto dei crediti, però ovviamente è una procedura che ha tempi più lunghi rispetto a soluzioni più dirette”. Questa situazione mette a rischio quasi 95.000 interventi: “In un momento storico che vede l’industria fiaccata da crisi delle materie prime, rialzo dei tassi e non ultimo dagli effetti dei conflitti internazionali, il problema dei crediti incagliati mette duramente a rischio l’intera filiera dell’impiantistica edilizia, proprio quando nel comparto iniziavano a vedersi timidi segnali di crescita”, hanno dichiarato i presidenti di Anima, Angaisa e Federcostruzioni, Marco Nocivelli, Maurizio Lo Re e Paola Marone. Da una stima di Federcostruzioni, elaborata sui dati Cresme, emerge che rispetto ai circa 30 miliardi di crediti incagliati stimati ci sono più di 51.000 imprese esposte al fallimento e un numero ancora maggiore di occupati a esse collegati, e quindi di famiglie di lavoratori il cui sostentamento è a rischio, stimabile in circa 150.000 famiglie. Proseguono gli esponenti delle associazioni: “I meccanismi di cessione del credito e dello sconto in fattura molto utilizzati nell’ambito dell’impiantistica e in generale da tutta l’edilizia hanno reso possibile gli interventi di riqualificazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare. A nome dell’intera filiera dell’edilizia e dell’impiantistica apprezziamo che il Governo e le regioni si stiano muovendo per proporre soluzioni concrete in difesa delle imprese, ma ribadiamo che occorre agire tempestivamente a livello nazionale, perché il settore sta vivendo una crisi che rischia di lasciare a casa migliaia di lavoratori. Infine, in vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti che per la qualità degli interventi eseguiti”.

Alla luce di questo scenario, secondo numerosi player della filiera è necessario concepire il Superbonus non più come una misura emergenziale e temporanea, ma come un elemento centrale per una più vasta politica energetica e di sicurezza per il settore edilizio. Da questo punto di vista l’Ance ha proposto una rimodulazione del Superbonus, con la finalità di renderlo una misura strutturale. La proposta, che mira a salvaguardare l’attuale regime dei controlli, privilegia la riqualificazione a livello di immobile, piuttosto che quella relativa alla singola abitazione, in maniera tale da incentivare l’efficientamen-

to di circa 120.000 edifici l’anno. L’Ance ritiene opportuno mantenere un’aliquota di detrazione fiscale pari al 70% per quegli interventi che portino al miglioramento di una classe sismica o di quattro classi energetiche, aliquota che verrebbe elevata al 100% nel caso di soggetti con quoziente familiare al di sotto di 15.000 euro. Allo stesso tempo è di fondamentale importanza ripristinare la cessione del credito, sia per i capienti che per gli incapienti, e l’istituzione di un fondo ad hoc per l’erogazione di mutui verdi garantiti dallo Stato che permettano di finanziare le spese eccedenti. ■ ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 65


DISTRIBUZIONE OXLEY PIATTAFORME

“UP & DOWN”

CON L’INNOVATIVA TB 22-9

IL DISTRIBUTORE PIEMONTESE HA PARTECIPATO ALL’ULTIMA EDIZIONE DEL GIS DI PIACENZA ESPONENDO I MARCHI COMMERCIALIZZATI IN QUATTRO STAND DIFFERENTI. IN UNO DI QUESTI È STATA PRESENTATA UNA NUOVA E INNOVATIVA PIATTAFORMA REALIZZATA DALLA ‘STARTUP’ AIR PLATFORM SPECIAL di Ettore Zanatta

O

xley Piattaforme - società di Madonna dell’Olmo (CN) che nel 2024 festeggerà i 20 anni di attività e specializzata nel campo del lavoro in altezza, in particolare nella distribuzione di piattaforme aeree, autogrù, piattaforme semoventi e ragni cingolati - ha partecipato alla scorsa edizione del GIS di Piacenza esponendo in ben quattro stand. In quello principale, in particolare,

66 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

Oxley Piattaforme ha esposto una novità particolarmente interessante, la piattaforma “UP & Down” TB 22 -9: presentata per la prima volta in Italia, è realizzata da una “startup” denominata Air Platform Special, con sede a Cuneo, costituita da Fabrizio Bono, fondatore e direttore commerciale di Oxley, insieme a Giovanni Cagnasso e Rémy Tardieu e distribuita dalla società piemontese. Si tratta di una piattaforma aerea innovativa

installata su Iveco patente B in grado di lavorare sia in positivo (in altezza, 22 m) che in negativo (sottoponte, -9 m). Grazie ai due jib di cui è dotata, questa macchina si mette in evidenza per i suoi 200° di rotazione abbinati a una rotazione della navicella di 360°. Grazie alle sue peculiarità tecniche, la piattaforma è in grado di lavorare anche su viadotti con pendenze del 10% e superare barriere antirumore anche di 8 m. Inoltre, è in grado di


calcolare e gestire in modo dinamico, in “real time”, l’area di lavoro in base allo sviluppo della struttura e al carico in navicella, grazie anche all’elettronica di sicurezza ridondante completamente in rete CANOpen e CANSafety.

Poker di stand In una prima area espositiva Oxley ha proposto tre piattaforme Ruthmann serie Steiger: una T51HF da 51 m installata su Scania 3 assi, 26 t, acquistata da Berti Piattaforme; una T70HF da 70 m, installata su Scania 4 assi, 32 t, libera circolazione, acquistata dal noleggiatore romano Titocci; una T900HF Flex da 90 m, installata su Scania 5 assi, 48 t, esposta per la prima volta in Italia e acquistata dalla società AISI di Avellino. Un secondo stand era dedicato alle piattaforme CELA: qui spiccavano una piattaforma a doppio braccio telescopico DT25 da 25 m installata su Iveco, una piattaforma a doppio braccio telescopico DT28 da 28 m installata su Isuzu, una piattaforma a doppio braccio telescopico DT37 da 37 m installata su Isuzu (acquistata dalla società romana Romedil), una piattaforma ST160 da 16 m installata su Iveco (esposta per la prima volta in Italia, ideale per interventi in gallerie e centri storici), acquistata dalla società CLS Controlli e Lavori Speciali di Ventimiglia (IM), e una

FOTO DI GRUPPO AL GIS 2023, RAPPRESENTANZA DELLO STAFF OXLEY ATTUALMENTE COMPOSTO DA 20 PERSONE, PER LE QUALI FABRIZIO BONO, FONDATORE E DIRETTORE COMMERCIALE DI OXLEY, HA RISERVATO PAROLE D’AFFETTO: “VOGLIO RINGRAZIARE TUTTO LO STAFF DI OXLEY PIATTAFORME PER LA PASSIONE, LA DISPONIBILITÀ E LA DEDIZIONE CHE DIMOSTRANO OGNI GIORNO. SENZA DI LORO TUTTO QUESTO NON SAREBBE STATO POSSIBILE”

30 m e 45 q e una Leo 39GT Plus da 80 q, quest’ultima esposta per la prima volta in Italia.

La parola ai protagonisti

I FONDATORI DELLA “STARTUP” AIR PLATFORM SPECIAL. DA SINISTRA: GIOVANNI CAGNASSO, RÉMY TARDIEU E FABRIZIO BONO

piattaforma per gallerie SC720 da 9 m installata su Renault, con portata 1.000 kg, acquistata dalla napoletana Nolo By Bridge di Castellamare di Stabia. Il terzo stand, dedicato alle piattaforme Teupen, ha visto invece protagoniste due piattaforme ragno cingolate, una Leo 30T Plus da

Significative le parole di Fabrizio Bono: “È una grande soddisfazione per noi aver rappresentato in quest’occasione tutte queste aziende, che ci hanno dimostrato la loro fiducia e affidato le loro piattaforme, garanzia di affidabilità ed efficienza, e che con Oxley hanno fatto recentemente importanti investimenti. In particolare, ringrazio la Ruthmann per averci scelto per rappresentarla sul territorio nazionale per le macchine ‘alte’ della gamma Steigher e la Cela, per la quale siamo distributore ufficiale per sei regioni d’Italia. Molto importante è poi l’avvio della ‘startup’ Air Platform Special, nata per realizzare piattaforme speciali ‘UP & Down’ e non solo. La TB 22 -9 ci è stata commissionata dalla società Nolo By Bridge, che ha creduto in questo progetto innovativo ancor prima di realizzarlo. Quest’anno abbiamo realizzato una preserie di questa macchina e nel 2024 andrà in produzione, poi seguiranno altri progetti caratterizzati da maggiori prestazioni su patente C”. ■ LA “UP & DOWN” TB 22 -9, REALIZZATA DALLA “STARTUP” AIR PLATFORM SPECIAL, È UNA PIATTAFORMA AEREA INNOVATIVA INSTALLATA SU IVECO PATENTE B IN GRADO DI LAVORARE SIA IN POSITIVO (IN ALTEZZA, 22 M) CHE IN NEGATIVO (SOTTOPONTE, -9 M) E DISTRIBUITA SUL MERCATO DA OXLEY ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 67


ON SITE GRU A TORRE “FLAT-TOP” PER IL COMPLESSO RESIDENZIALE BOSCONAVIGLI

SOLLEVAMENTI

A “CORTE APERTA” DUE GRU A TORRE “FLAT-TOP” MRT189 DI RAIMONDI, GRAZIE ALLA LORO FACILITÀ D’INSTALLAZIONE E ALLE ELEVATE PRESTAZIONI CHE SONO IN GRADO DI GARANTIRE, SONO STATE SCELTE PER ESEGUIRE GLI INTERVENTI DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE ALL’INTERNO DEL CANTIERE DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DEL PRESTIGIOSO PROGETTO MILANESE di Ettore Zanatta

B

osconavigli è il nome del complesso residenziale nato da un’idea di Stefano Boeri - uno dei più premiati architetti italiani - e progettato da Stefano Boeri Architetti e Aassociati con la progettazione paesaggistica di AG&P Greenscape, in costruzione nel quartiere di San Cristoforo a Milano, nodo d’incontro tra la città e il territorio fluviale del Ticino e dell’Alzaia del Naviglio di Porta Ticinese. Inserito all’interno della visione urbana per Milano che prevede la dismissione degli scali merci, il superamento delle barriere infrastrutturali tra i quartieri, nuovi interventi di riforestazione e il miglioramento della qualità degli spazi pubblici, il progetto in oggetto rappresenta un elemento cardine tra il tessuto altamente edificato della città e uno dei suoi quartieri storici, caratterizzato da edifici a bassa densità e da una presenza diffusa del verde. 68 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

Un’elegante casa a corte aperta A livello architettonico, il complesso residenziale riprende e rielabora la tipologia della casa a corte tipica della tradizione lombarda. Il volume presenta un andamento a spirale che consente di sfruttare la progressiva variazione delle altezze - fino al massimo di 11 livelli - per realizzare terrazzamenti verdi con l’obiettivo di favorire e massimizzare la fruizione degli spazi aperti, sia pubblici che privati, e il rapporto con il contesto naturale circostante. Da un lato Bosconavigli è caratterizzato dalla presenza di 170 alberi di 60 specie diverse, insieme ad arbusti e piante rampicanti, disposti in facciata, sulle coperture, nei giardini pensili, nei balconi e nei loggiati; dall’altro, il progetto è inserito al centro di un sistema di verde e percorsi pubblici. Intorno all’edificio, infatti, si sviluppano sia un parco di 3.500 m2 a uso condominiale,

che ospita funzioni legate ad attività sportive e ricreative, sia la riqualificazione di un’area pubblica di oltre 7.800 m2 e il futuro Parco Lineare, lungo il tracciato della ferrovia dismessa.


(IMMAGINE CONCESSA DA SMV COSTRUZIONI)

Al piano terra la rete di flussi e percorsi, grazie ai numerosi ingressi su via San Cristoforo, rende agevole l’accesso alle diverse aree dell’edificio. Qui, e in una porzione del primo piano, sono situa-

te le funzioni condominiali, tra cui un servizio benessere con piscina, palestra e sauna. Tutti i 90 appartamenti di Bosconavigli, di dimensioni variabili dal monolocale al pentalocale, includono

ampi spazi esterni, pensati come estensione di quelli interni, vere e proprie “stanze all’aperto”. Le facciate che dialogano con il tessuto urbano, invece, sono contraddistinte da un sistema irregoottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 69


ON SITE lare alternato di balconi, sviluppati per ospitare piante e alberi ad alto fusto, che garantiscono una barriera all’inquinamento acustico e alle polveri sottili, favorendo l’incremento della biodiversità e un generale miglioramento delle performance energetiche dell’edificio. Una particolare considerazione è stata rivolta all’integrazione di sistemi tecnologici in grado di ottimizzare la sostenibilità energetica e ambientale dell’edificio, ad esempio l’utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici in copertura, la raccolta e il recupero dell’acqua piovana (tutte le aree verdi LE DUE GRU RAIMONDI MRT189 SONO IMPIEGATE NEL CANTIERE DOVE SORGERÀ BOSCONAVIGLI, COMPLESSO RESIDENZIALE PROGETTATO DA STEFANO BOERI ARCHITETTI CON ARASSOCIATI E AG&P GREENSCAPE, IN COSTRUZIONE NEL QUARTIERE DI SAN CRISTOFORO A MILANO (IMMAGINI CONCESSE DA SMV COSTRUZIONI)

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saranno dotate di sistemi di irrigazione automatizzati tramite recupero delle acque meteoriche) e la produzione di energia geotermica. Nel complesso, per il suo valore ambientale il progetto rappresenta un nuovo modo di abitare la città, nell’ottica di una crescente integrazione tra natura vivente e architettura. Insieme ai progetti di Ca’delle Alzaie a Treviso e Palazzo Verde ad Anversa), Bosconavigli ha rappresentato per lo studio Stefano Boeri Architetti l’occasione di rielaborare, in chiave di bassa densità abitativa, il prototipo di Bosco Verticale, sempre a Milano.

Il progetto in atto Il sito oggetto dei lavori, dunque, si colloca in un’ex area industriale nei pressi del Naviglio Grande e del quartiere Tortona. Il complesso residenziale, a geometria degradante come da progetto, una volta terminato si svilupperà intorno a una corte verde centrale e si comporrà di due piani interrati e 11 fuori terra, per un totale, come citato, di circa 90 unità abitative. È in questo scenario che stanno lavorando a ritmo serrato due gru a torre “flat-top” Raimondi, nella fattispecie due MRT189, “best seller” del costruttore in Italia grazie

alla loro facilità d’installazione e alle elevate prestazioni di sollevamento. Gru fornite all’impresa SMV Costruzioni da Spelgatti, società specializzata nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza di macchine per l’edilizia nelle province di Bergamo, Brescia e Milano e che vanta nel suo parco mezzi oltre 60 unità Raimondi. “La nostra azienda - spiega Massimo Guizzetti, CEO di Spelgatti - ha iniziato a operare nel 1996 a Endine Gaiano (BG), dove tutt’oggi ha sede commerciale, operativa e amministrativa, per mano di Luigi Spelgatti, all’epoca agente di commercio nel campo dell’e-

UNA PASSIONE CHE CRESCE Da sempre SMV Costruzioni (Telgate – BG) vive il cantiere con passione e competenza ed è questo il patrimonio che l’azienda mette a disposizione dei suoi clienti, in ogni progetto. Un idoneo parco macchine, le necessarie attrezzature e uno staff tecnico altamente qualificato, capace di individuare i rimedi e adottare le scelte adatte, sono le caratteristiche distintive di un’impresa rivolta alla soluzione puntuale delle problematiche derivanti dall’esecuzione delle opere appaltate e dalla gestione dei cantieri. Dall’aspetto strutturale e organizzativo consegue la capacità di esecuzione degli appalti, nel rispetto sia dei tempi concordati con il cliente che del sostanziale mantenimento dei costi preventivati. Una caratteristica fondamentale per l’edilizia industriale e privata, con una particolare attenzione rivolta ai recuperi degli edifici sottoposti a vincoli storici, architettonici e/o ambientali. A questo settore SMV Costruzione dedica particolare cura e attenzione, così come al riutilizzo sostenibile, a partire dai materiali e dal loro recupero e riciclo. SMV Costruzioni è stata fondata nel 2005 da Cristoforo Giorgi, oggi affiancato e supportato nella conduzione dai tre figli, le cui iniziali hanno dato nome all’impresa: Sara, Moira e Vittorio.

ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 71


ON SITE dilizia dal 1976, affiancato dalla figlia Samanta, addetta all’amministrazione, e dal genero Natalino, addetto montatore e magazziniere. Negli anni a seguire, la Spelgatti ha sempre cercato di raggiungere nuovi e importanti traguardi, ampliando la sede commerciale e intensificando il parco macchine a noleggio. Nel 2002, con l’intenzione di aumentare la qualità e la molteplicità dei servizi offerti, è entrato a far parte del gruppo il secondo genero Massimo, addetto al commerciale e alla gestione logistica dei servizi di assistenza e manutenzione sulle gru edili. Nel 2005, terminati gli studi e visto l’intensificarsi della mole di lavoro, ha infine fatto il suo ingresso il terzogenito Michele, incaricato della gestione e organizzazione commerciale del magazzino, permetten-

do così a ogni componente dell’azienda di dedicarsi al proprio settore. Priorità di questa azienda è la gestione completamente familiare, mantenendo un rapporto diretto tra il direttivo e il cliente/fornitore. Per ciò che concerne le gru edili, l’azienda è dotata di un buon parco mac-

SPELGATTI HA FORNITO DUE NUOVE GRU RAIMONDI MRT189 A SMV COSTRUZIONI, APPALTATORE DEL PROGETTO BOSCONAVIGLI

NON SOLO ITALIA Le gru Raimondi non si distinguono solo in progetti prestigiosi in Italia. Una referenza recente viene dall’agente ufficiale di Raimondi Clark Cranes, che ha impiegato due gru idrauliche brandeggianti LRH174 per il restauro del Parlamento di Victoria, a Melbourne (Australia). Poiché la ristrutturazione è stata suddivisa in fasi e le operazioni sono in corso da 10 anni, le due gru sono state installate in fasi di-

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verse dal team operativo di Clark Cranes: la prima è stata montata nel 2019, la seconda nel 2020. Le LRH174 sono state montate su base con una configurazione finale ad altezze di 36 m e un raggio massimo di 50 m. Le gru da 10 t hanno un carico in punta di 2,25 t e possono sollevare a una velocità massima di 190 m/min, essendo dotate di un argano da 45 kW con una capacità di fune di 600 m.

“Con l’edificio utilizzato quotidianamente per le attività governative era essenziale offrire una soluzione che riducesse al minimo le possibilità di interruzione del cantiere. L’installazione di entrambe le macchine su base ha permesso di evitare scavi inutili, che sarebbero stati necessari se le macchine fossero state installate su gambe di fondazione. Questo, insieme al fatto che la LRH174 lavora con un sistema idraulico a pistone, fa sì che sia molto più silenziosa rispetto a un brandeggio di tipo meccanico. La LRH174 è facile da installare e contribuisce alla fluidità delle operazioni in cantiere; il braccio della gru, l’argano di sollevamento e l’avvolgimento della fune possono essere eseguiti a terra. La LRH174, la prima gru idraulica firmata Raimondi, presenta vantaggi quali il braccio fuori servizio di soli 10 m, ideale per i cantieri più stretti, e il sistema idraulico che garantisce agli utenti finali un movimento di sollevamento fluido e veloce. Entrambe le macchine saranno smantellate nei prossimi mesi, quando il restauro del Parlamento raggiungerà la fase finale e le LRH174 saranno già destinate ad altri due cantieri, all’inizio del 2024.


LE DUE GRU RAIMONDI MRT189 SONO STATE MONTATE AD ALTEZZE LIBERE DI 64 E 58 M, CON LUNGHEZZE BRACCIO DI 65 E 54 M. DOTATE DI UN ARGANO DI SOLLEVAMENTO DA 45 KW CON UNA CAPACITÀ DEL TAMBURO DI 660 M, SOLLEVANO A UNA VELOCITÀ MASSIMA DI 136 M/MIN (IMMAGINI CONCESSE DA SMV COSTRUZIONI)

chine, prevalentemente macchine da fornire a noleggio, compreso il relativo servizio di consegna, il montaggio e smontaggio, l’assistenza tecnica in cantiere e le manutenzioni di vario genere. Nella fattispecie, il ruolo di Spelgatti in uno degli sviluppi più attesi di Milano è un momento di orgoglio per l’azienda, che ha fornito nell’occasione due nuove gru Raimondi MRT189 a SMV Costruzioni, appaltatore del progetto. Con la vendita di queste due gru aggiuntive consolidiamo dunque il rapporto commerciale di lunga durata con il costruttore italiano. SMV Costruzioni possiede ora un totale di otto gru Raimondi, tutte al lavoro in diversi cantieri in Italia”. Le gru Raimondi in oggetto sono state montate ad altezze libere di 64 e 58 m, con lunghezze braccio di 65 e 54 m. Nella loro configurazione finale le gru garantiscono una capacità di sollevamento massima di 10 t e un carico di punta a raggio massimo di 2,2 t. “A causa dei tempi ristretti del progetto e della natura del cantiere - ha precisato Guizzetti - abbiamo optato per macchine ad alte prestazioni e facili da installare. Le Raimondi MRT189, dotate di un argano di sol-

levamento da 45 kW con una capacità del tamburo di 660 m, sollevano a una velocità massima di

136 m/min”. Da sottolineare che entrambe le gru sono dotate di cabina Raimondi Deluxe R16. ■

NELLA LORO CONFIGURAZIONE FINALE LE DUE GRU MRT189 GARANTISCONO UNA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO MASSIMA DI 10 T E UN CARICO DI PUNTA A RAGGIO MASSIMO DI 2,2 T (IMMAGINE CONCESSA DA SMV COSTRUZIONI) ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 73


PRODOTTI a cura di Liliana Rebaglia TADANO

La nuova autogrù “all terrain” AC 5.250-2 Facilità di trasporto ed elevate capacità di carico: ecco le priorità di sviluppo adottate dagli ingegneri Tadano in fase di progettazione della nuova autogrù AC 5.250-2. Prima del lancio sul mercato, Tadano ha arricchito la gru con alcune funzionalità aggiunte nella fase finale di sviluppo, volte a migliorare soprattutto l’aspetto della sicurezza della macchina. Grazie alla collaborazione tra i due stabilimenti di Lauf e Zweibrücken erano già stati raggiunti ambiziosi obiettivi di sviluppo al momento della presentazione dell’autogrù AC 5.250-2 al Bauma 2022. Che si tratti di un lavoro ben riuscito appare subito chiaro dalle capacità di sollevamento raggiungibili, che in molte applicazioni risultano superiori ai migliori valori di questa categoria del 10%-15% e in alcune configurazioni addirittura del 30%. I numeri parlano chiaro, con una capacità di sollevamento di 14,5 t, una lunghezza del braccio di 70 m e un raggio di 12-24 m. Altro esempio è la configurazione con un raggio di 42 m e una lunghezza del braccio di 47 m, che offre una capacità di sollevamento di 11 t.

74 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

La lunghezza del sistema di questa nuova gru è un’altra peculiarità: il braccio base da 70 m allestito con HAV può essere allungato di 42 m, fino a raggiungere una lunghezza massima del sistema di 112 m. Interessante è infine il fatto che tutte le prolunghe disponibili per il braccio base, da 5,8 a 36 m, siano automontanti. Il contrappeso totale di 80 t può essere caricato in tre sollevamenti: 49,6 t con un raggio fino a 6,2 m a 360°, seguito da due sollevamenti da 15,2 t, ciascuno dei quali suddiviso in 10 e 5,2 t per il montaggio a destra e a sinistra del pacchetto base. In caso di necessità il contrappeso può essere ripartito in blocchi più piccoli, permettendo, ad esempio di sollevare la piastra base di 5,5 t da una distanza fino a 20,1 m sempre con un raggio di 360°. La possibilità di suddividere il contrappeso in un alto numero di blocchi, nessuno dei quali supera le 10 t, assicura un’elevata flessibilità in termini di logistica di trasporto. Ciò significa che, se lo spazio presso il cantiere lo consente, per il trasporto è anche possibile utilizzare camion di piccole dimensioni. La AC 5.250-2 può rispettare il carico assiale di 12 t

anche allestita con bozzello a tre pulegge, per carichi fino a 67,3 t o con un falcone da 5,8 m per carichi pesanti; in ogni caso, le staffe di trasporto per HAV rientrano sempre nel limite di carico assiale delle 12 t. Sul retro è possibile aggiungere diverse centinaia di chilogrammi di equipaggiamenti. Il tutto anche con i cerchioni in acciaio da 16”. Ciò significa che può essere utilizzata come gru taxi, senza l’uso di un veicolo ausiliario, rientrando nel limite di carico assiale di 12 t. E con un carico assiale di 16,5 t, la gru può utilizzare un contrappeso fino a 20 t rispetto al massimo trasportabile di 80 t. Tutto questo testimonia l’elevata flessibilità di questa gru Tadano a 5 assi. Tadano ha equipaggiato di serie la gru AC 5.250-2 con una vasta gamma di caratteristiche che d’ora in avanti si potranno ritrovare in ogni nuovo membro della famiglia di gru Tadano AC. Tra queste, il sistema di controllo della gru IC-1 Plus, che determina in tempo reale la capacità di sollevamento massima per ogni posizione del braccio in funzione dell’angolo di rotazione della torretta.


MULTITEL PAGLIERO

La piattaforma telescopica MT 162 AXON La piattaforma telescopica MT 162 AXON su autocarro con PTT da 3.500 kg Iveco e-Daily 35S10 è un’autocarrata con altezza di lavoro di 16,2 m, sbraccio massimo orizzontale di 11,20 m e portata di 80 kg e di 7,40 m con portata di 250 kg. Le prestazioni della nuova “full electric” sono pari a quelle della versione con motore termico. La batteria al litio da 37 kWh e tensione di lavoro di 400V garantisce un’autonomia di 120 km. La ricarica può essere effettuata con il connettore di tipo standard posto sul frontale del veicolo, mediante colonnine, o da rete industriale o domestica. La piattaforma è alimentata da un modulo ibrido integrato, con all’interno una batteria al litio da 5 kWh e tensione di lavoro di 48V, il motore elettrico con la pompa

e l’elettronica di gestione. Per aumentare l’autonomia della batteria la piattaforma si mette in stand-by dopo qualche minuto d’inutilizzo, azzerando il consumo di energia. La ricarica è contemporanea con quella della batteria del veicolo, senza dover utilizzare altri cavi; quand’è scarica l’operatore può continuare a lavorare prendendo energia dalla batteria del veicolo, riducendone in parte l’autonomia su strada. La velocità dei movimenti è uguale

a quella della versione diesel, grazie a un motore elettrico a magneti permanenti da 2,5 kW. Lo sbraccio, con limitatore di momento, è in funzione del carico e garantisce sicurezza nei movimenti. EVE, l’elettronica evoluta Multitel Pagliero, assicura velocità, linearità e fluidità dei movimenti verticali e orizzontali: perciò niente strappi, ma fuoriuscita degli sfili e sollevamento del braccio sempre in perfetto equilibrio e correzioni immediate. La telemetria, con localizzazione GPS, assicura visualizzazione dello stato della macchina, parametrizzazione e diagnosi a distanza. Le dimensioni della MT 162 AXON sono 7.123 x 2.740 mm, Gli stabilizzatori in sagoma, con discesa verticale anteriore e posteriore, consentono un facile posizionamento anche in spazi ridotti.

POTAIN

La nuova gru automontante EVY 30-23 Potain ha lanciato la nuova Evy 30-23 da 4 t, un modello che segna il debutto della gamma Evy, l’ultima generazione di gru automontanti Potain, progettata utilizzando il processo di sviluppo del prodotto “Voice of the Customer” e richieste del mercato di semplificare le operazioni di montaggio e di aumentare l’altezza sotto gancio, senza trascurare la conformità all’aggiornamento della norma europea di sicurezza EN 14439 per le gru a torre. La gru Evy 30-23 da 4 t offre una procedura d’installazione semplice e richiede meno operazioni manuali rispetto ai modelli simili. Inoltre, vanta una portata massima di 4 t e una capacità di 1 t in punta al suo jib di 30 m, consentendo la movimentazione di carichi pesanti in un ampio raggio. Le inclinazioni variabili del jib di 10°, 20° o 30° consentono di

raggiungere un’altezza di 35 m sotto gancio con un jib impennato di 30°. Quest’ultimo può anche essere ripiegato idraulicamente in modo da avere una lunghezza di 15 m e, se necessario, può essere accorciato a 24 m. Il tutto include un sistema di alimentazione trifase e il sistema di tiro in quarta permanente. La Evy 30-23 4 t è dotata del sistema di controllo CCS Crane

Control System, software Smart Set-up, funzioni Power Control e Drive Control, che forniscono il controllo completo e precisione in cantiere. Il design ergonomico migliora il comfort, in quanto riduce le operazioni manuali e riduce l’affaticamento. Un’altra caratteristica dell’Evy 30-23 4 t è la presenza del modem telematico Potain CONNECT, soluzione di connettività che consente agli utenti di monitorare e analizzare l’utilizzo della gru e permette la diagnostica remota e locale grazie alle applicazioni Access e Assist, promuovendo una maggiore efficienza e un processo decisionale informato. La gru Evy 30-23 4 t è compatibile con l’attuale gamma di assali, consentendo un facile trasporto come rimorchio a 25 km/h o come semirimorchio a 80 km/h. ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 75


PRODOTTI CROWN

I nuovi carrelli retrattili ESR 1200 Crown ha lanciato i nuovi carrelli retrattili serie ESR 1200. L’erede della pluripremiata serie ESR 1000 vanta un montante di nuova progettazione che consente di movimentare carichi pesanti in modo rapido e sicuro anche alle altezze di sollevamento più elevate, grazie alla sua robusta struttura e a una portata residua di 1.200 kg ad altezze di sollevamento di 12 m. In molti magazzini affollati e dall’attività intensa le velocità di marcia dei carrelli sono spesso ridotte; di conseguenza, sono i cicli di sollevamento-abbassamento che possono migliorare la produttività in modo più incisivo. La tecnologia del nuovo montante della serie ESR 1200 è la chiave per ottenere questo risultato, perché consente di ottenere fino al 36% in più di stabilità rispetto ai modelli precedenti. La struttura del montante resiste alle flessioni in modo rilevante, riducendo al

minimo oscillazioni e vibrazioni: in tal modo è più facile per gli operatori prevederne il comportamento e acquisire maggiore fiducia nella movimentazione del carico.

Grazie ai nuovi montanti i retrattili possono prelevare e posizionare carichi pesanti più velocemente, anche ad altezze di lavoro fino a 14,2 m. Inoltre, il nuovo montante promuove una visibilità migliore in quota grazie alla disposizione angolata delle traverse. La posizione decentrata fornisce una visuale costante su ruote di carico, forche e pallet. Il tettuccio panoramico opzionale ottimizza la visibilità e offre una protezione da detriti e caduta di oggetti. La tecnologia opzionale Xpress Lower di Crown può raddoppiare la velocità di abbassamento del montante fino a 1,1 m/s, migliorando la produttività fino al 21%. In più, il sistema reimmette nella batteria l’energia generata durante il processo di abbassamento. Insieme al sistema frenante e-GEN a recupero d’energia della serie ESR 1200, i consumi possono così ridursi fino all’11%.

POWER TOWERS

La piattaforma a colonna Nano35 Power Towers ha presentato la sua ultima innovazione nell’accesso a basse quote: la Nano35, una piattaforma a colonna compatta, a movimentazione manuale, che può raggiungere un’altezza di lavoro di 5,5 m. Questo prodotto è progettato per offrire maggiore flessibilità ed efficienza in ambienti di lavoro ristretti. Essendo una delle soluzioni più versatili ed efficienti della sua categoria, la Nano35 vanta una combinazione unica di caratteristiche che lo rendono la scelta ottimale quando l’operatore deve accedere ad altezze in piccoli spazi. La Nano35 è dotata di una batteria AGM esente da manutenzione e di una pompa elettroidraulica che fornisce prestazioni affidabili e di lunga durata. Con le ruote anteriori 76 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

autobloccanti, il Nano35 garantisce stabilità quando la piattaforma si solleva. Una delle caratteristiche distintive della Nano35 è che il suo ingombro è di 1.205 m x 0,76 m, quindi in grado di raggiungere spazi ristretti, fornendo agli operatori uno strumento di lavoro per svolgere la propria attività in modo efficiente, che si tratti di lavori di allestimento su strutture a più piani nel settore edile, di attività di manutenzione o di compiti specifici. La sicurezza rimane una priorità assoluta per Power Tower e la Nano35 riflette questo impegno con il suo segnale acustico integrato: questa funzione di sicurezza avvisa chiunque si trovi nelle vicinanze quando la piattaforma si solleva o si abbassa, migliorando ulteriormente la sicurezza sia dell’operatore che

di coloro che si trovano nelle vicinanze. La piattaforma Nano35 è progettata per una varietà di applicazioni, rendendolo il mezzo ideale per meccanici, elettricisti, installatori di climatizzatori, pittori e altri specialisti. La sua versatilità si estende oltre i cantieri edili, poiché può essere utilizzata anche per attività di pulizia, verniciatura, decorazione e manutenzione generale in scuole, ospedali e in una vasta gamma di attività commerciali e industriali.


CTE

La nuova piattaforma autocarrata ZETA 24 J CTE ha recentemente presentato in anteprima un nuovo modello di piattaforma autocarrata allestita su 3,5 t caratterizzata da una particolare configurazione del braccio articolato che permette di raggiungere le massime prestazioni sfruttando l’intera area di lavoro, ideale per il mondo del noleggio. La piattaforma autocarrata CTE ZETA 24 J, questo il nome del nuovo modello, che si aggiunge al modello CTE ZETA 22 presentato a Bauma 2022 per dare ampiezza a una gamma di autocarrate articolate e che riprende

L’estensione del braccio telescopico permette di lavorare in negativo e anche scendere con la cesta a terra in posizione vicina alla macchina per un accesso facilitato in piattaforma. La presenza del jib, con una lunghezza che supera i 2 m, offre una capacità di scavalco indispensabile per raggiungere le aree di lavoro di difficile accesso. L’attacco della cesta in posizione frontale, senza alcun ingombro sottostante, rende questo modello la macchina ideale per tutte le attività di manutenzione, soprattutto del verde, riducendo il rischio di rimanere impigliati o di danni dovuti a urti accidentali. Come il modello precedente, anche la CTE ZETA 24 J è dotata di sistema S3 EVO quale sistema di gestione della piattaforma, attraverso di esso l’operatore può controllare in tempo reale le prestazioni della piattaforma per avere una maggiore efficienza,

stabilità in altezza e affidabilità. Grazie a questa tecnologia, la piattaforma potrà essere collegata al cloud e grazie a CTE Connect si potrà avere una gestione ottimizzata della flotta, il monitoraggio a distanza, impostazioni e interventi di assistenza. Grazie al sistema S3 EVO in CTE ZETA 24 J sono disponibili le funzioni di stabilizzazione automatica e la funzione Home per una chiusura automatica in tutta sicurezza. Su richiesta è disponibile un radiocomando a filo, con un cavo di 7 m che replica i comandi delle postazioni a terra e in navicella. La lunghezza del cavo è tale per consentire all’operatore a terra una completa visibilità di tutta l’area di lavoro. La CTE ZETA 24 J rappresenta una soluzione ideale per il noleggio, grazie alla sua compattezza e versatilità che ben si adattano a diverse tipologie di applicazione.

il concetto del modello “Z” degli anni Novanta, ma proietta CTE verso il futuro. I modelli ZETA 22 e ZETA 24 J rappresentano dunque per CTE il rilancio del doppio pantografo per raggiungere le massime prestazioni garantendo la massima sicurezza per l’operatore. La CTE ZETA 24 J è una piattaforma che opera totalmente in sagoma, con una configurazione del braccio con doppia articolazione e doppio sfilo con jib per sfruttare l’intera area di lavoro e offrire all’operatore una grande versatilità oltre che ottime prestazioni di altezza e sbraccio. Grazie alla doppia articolazione che mantiene pressoché la verticalità del movimento del braccio, è possibile lavorare a filo parete. Ideale dunque per tutte le applicazioni che richiedono questo tipo di operatività. Le sue principali caratteristiche sono: 24 m i altezza di lavoro, 10,5 m di sbraccio e una portata in cesta di 250 kg. ottobre-dicembre 2023 - ONSITELIFT 77


PRODOTTI FASSI GRU

La gru articolata F1250R-HXP TECHNO Fassi Gru amplia la nuova gamma di gru che ha rivoluzionato il mondo delle gru articolate con il modello F1250R-HXP TECHNO. Questa gru gode di varie innovazioni, a cominciare dal “cuore” elettronico costituito dall’unità di controllo FX990, che ha consentito di aumentare il controllo dinamico della velocità di lavoro grazie al sistema di elaborazione che gestisce al meglio lo sfruttamento delle aree di lavoro a favore delle capacità di sollevamento. Anche il nuovo design del gruppo sfili contribuisce alla performance di sviluppo verticale e il circuito idraulico, a doppia alimentazione, velocizza la movimentazione. Il sistema di controllo digitale, la nuova interfaccia display, la possibilità di radiocomandare gli stabilizzatori

78 ONSITELIFT - ottobre-dicembre 2023

e il nuovo assetto ottimizzano le performance. Il sistema di carrucole ripiegabili sul verricello, la possibilità di abbinare il jib Fassi L61 e l’ottimo rapporto peso/potenza completano i punti di forza di questa gru. A tutto ciò si aggiunge il progetto strutturale della gru Fassi F1250R, che impiega acciai ultra-altoresistenziali UHSS combinati alla particolare sezione decagonale, non nuova per il costruttore di Albino (BG), che l’ha già utilizzata alcuni anni fa sulle gru per il mercato USA. Tutto ciò, unitamente all’approfondita analisi cinematica, garantisce maggiori prestazioni meccaniche, per i pattini di scorrimento e per la stabilità inerziale dei carichi verticali. Ne consegue che, rispetto alla sezione esagonale, si potranno sviluppare soluzioni più leggere a

parità di performance meccaniche o più performanti meccanicamente a parità di peso. Infatti, nel confronto di modelli precedenti di pari categoria e a parità di peso del gruppo secondario, si è ottenuto un incremento delle prestazioni verticali di oltre il 50%. Inoltre, per aumentare le prestazioni di sollevamento, è stata sviluppata una nuova cinematica con doppio martinetto sul braccio principale e un gruppo di rotazione su un’inedita ralla con doppio motoriduttore. Novità assoluta introdotta con il modello F1250R-HXP TECHNO è la versione a nove sfili telescopici, un numero finora mai raggiunto che consente di avere con la prolunga idraulica L616 uno sbraccio in orizzontale fino a 34,8 m e in verticale fino a 39,4 m che, con l’aggiunta di tre sfili telescopici, permettono di raggiungere i 40,24 m in orizzontale e 44,85 m in verticale. Con la gru ripiegata in posizione di riposo, la geometria dei bracci consente sotto il pianale del truck lo sfruttamento di spazi personalizzabili, molto pratiche sono anche le carrucole ripiegabili della gru con verricello, sempre in posizione di riposo. Le caratteristiche principali dell’unità di controllo FX990 sono l’importante incremento di risorse con tre linee CAN-BUS: una dedicata ai sensori, una ai comandi e una alla connessione del veicolo. Molte sono le novità anche nell’applicativo software, che si concretizza in nuove funzioni, tra cui il sistema di controllo della stabilità FSC-TECHNO, originato dalla fusione tra le performance dell’FSC-H e il sistema FSC-SII. Sempre in tema di stabilità c’è da ricordare il sistema di comando della stabilizzazione, tramite radiocomando, che prevede due modi operativi: con singola o doppia leva.


INSERZIONISTI Azienda

Pagina

CMC

7

CTE

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3

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