OnSite Lift n.2 - Marzo-Aprile 2024

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Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

ONSITELIFT - luglio-settembre 2017 2 SOMMARIO In copertina: TEREX MACCHINE 30 Haulotte La versatilità sostenibile di Ettore Zanatta 36 Bobcat Una nuova linea… “rotativa” di Ettore Zanatta 40 Multitel Pagliero Aria di elettrificazione di Stefano Vitali 36 Multitel Pagliero La tradizione dell’innovazione di Ettore Zanatta 44 Locatelli Crane Un compleanno da sogno di Daniele Smiraglia 48 XCMG Costruttore su scala globale di Pietro Gabrielli 4 Editoriale di Ettore Zanatta 6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia ATTUALITÀ 24 Lavori pubblici Il nuovo Codice Appalti cambia le regole del gioco di Marco Nava COMPONENTI 62 Triangle Tyre “Tires for life” di Daniele Smiraglia TECNOLOGIE 66 LoJack Italia Il cantiere diventa più sicuro di Daniele Smiraglia SERVIZI 70 Master L’assistenza in primo piano di Andrea Megalisi DOSSIER 74 Aftermarket Rimanere competitivi con i servizi di Cristina Cassinari ON SITE 82 Sollevamenti ad alta precisione in Germania All’ombra delle torri di Ettore Zanatta 90 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia SPECIALE ONSITE EXPORT Flip pages by editorial staff MARZO-APRILE 2024 – N.2 LA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED UNA SCOMMESSA RIVOLUZIONARIA
Ettore Zanatta
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La “freccia” dell’elettrificazione

Il sollevamento è una freccia che mira, con più precisione di altre, al bersaglio dell’elettrificazione?

Le decisioni strategiche dei grandi costruttori di piattaforme aeree ci dicono di sì. L’obiettivo generale sembra proprio quello di una transizione graduale dai modelli a propulsione termica alle macchine dalla funzionalità elettrica, a batterie, con le tecnologie al litio in primo piano. Il successo che riguarda l’opzione elettrica è fondamentalmente legato alla garanzia - a fronte di un utilizzo circoscritto nel tempo massimo di una giornata di lavoro e nello spazio di un cantiere, spesso in un contesto urbano - di una durata efficiente della carica di partenza applicata alle batterie stesse e delle caratteristiche elevate di precisione ed efficacia operativa conferite dalla modalità elettrica alla dinamica delle piattaforme stesse. Si tratta di elementi decisivi che guidano da diversi anni la trasformazione graduale delle flotte a noleggio dalla disponibilità massiva di PLE a combustione interna a una preponderanza di unità elettriche. È il caso, ad esempio, di colossi del mercato che contano ormai il 60% di piattaforme aeree elettriche nella propria flotta noleggio.

Questa tendenza generale alla transizione elettrica applicata al lavoro in quota è davvero sostenibile?

Così sembra… Quello che non sembra possibile raggiungere - in termini di vantaggi pratici, disponibilità energetica, efficienza di utilizzo - in altri ambiti (anche in quello automotive, a quanto pare), nel caso del sollevamento di cose e persone è infatti un obiettivo già acquisito. Le motivazioni possono essere molte, ma ne elencheremo almeno due, che danno prova della maturità industriale raggiunta dal settore dell’accesso in quota: la prima riguarda una ricerca approfondita - e sempre specifica - sull’impiego della tecnologia al litio alle macchine per il sollevamento, con lo studio sofisticato delle dinamiche di movimentazione e controllo che potrebbero avvantaggiarsi dall’implementazione della modalità elettrica; la seconda è la facilità di impiego di una tecnologia che sembra fatta apposta per soddisfare requisiti di operatività limitata nel tempo e applicata a determinati contesti di intervento (negli interni degli edifici o nelle aree circoscritte dei centri storici cittadini) e che trovano nella modalità elettrica una soluzione produttiva e dalla notevole ricaduta positiva sull’ambiente.

Alla vigilia di Intermat 2024 è bene ricordare questa rivoluzione significativa perché, se anche a Parigi si parlerà di transizione elettrica e sostenibilità, occorre che lo si faccia con maturità e consapevolezza, portando all’evidenza prove tangibili di applicazione virtuosa e non le parole artefatte di un’ideologia vaga e inconsapevole.

4 EDITORIALE
ONSITELIFT - marzo-aprile 2024
Ettore Zanatta direttore editoriale
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Comunicata l’acquisizione di Riwal

Boels Rental, azienda specializzata nel settore del noleggio, ha annunciato l’acquisizione di Riwal, società con alle spalle una ricca storia e competenza nel settore delle piattaforme aeree di lavoro (PLE).  Questa mossa strategica è in linea con l’ambiziosa strategia di crescita di Boels Rental, che mira a diventare il primo partner di noleggio in Europa, consolidando la presenza nei mercati esistenti, espandendosi in nuovi territori e ampliando la flotta di PLE. Boels Rental e Riwal detengono entrambe posizioni di forza nei rispettivi mercati. Nelle regioni europee in cui la presenza si sovrappone, Boels Rental e Riwal sfrutteranno l’esperienza e le risorse combinate. Ma la prospettiva di acquisizione apre anche le porte a nuovi mercati, come Spagna e Francia. Mentre Boels Rental può contare su una fitta rete europea, Riwal ha un’impronta globale con filiali, tra l’altro, in India e Qatar. Dopo l’integrazione, Boels Rental sarà posizionata per una crescita e una redditività significative grazie alla maggiore presenza geografica e

alle solide basi del noleggio generale, integrate da divisioni di noleggio specializzate. L’esperienza di Riwal nelle PLE aggiunge una nuova dimensione alla gamma di prodotti e servizi di Boels. Con oltre il 60% della flotta Riwal già elettrificata, l’acquisizione si allinea all’impegno di Boels per la sostenibilità. “Con una flotta combinata di oltre 55.000 PLE e ulteriori competenze e servizi siamo sicuri di poter soddisfare i più elevati standard dei clienti. Questo ci permette di fornire un servizio di assistenza senza pari”, afferma Pierre Boels, CEO di Boels. Riwal e Boels Rental hanno una lunga e rinomata storia alle spalle nel settore del noleggio di attrezzature. Con uno spirito imprenditoriale e familiare comune entrambe le aziende hanno

raggiunto una forte crescita nel corso degli anni. Il denominatore comune è l’attenzione per le attrezzature di alta qualità e l’eccellente servizio ai clienti, assicurato in modo sicuro e sostenibile.

L’acquisizione riunirà inoltre due aziende che condividono le stesse convinzioni e modalità di lavoro, offrendo ai dipendenti interessanti opportunità di collaborazione e di crescita personale, rendendo Boels un posto di lavoro ancora migliore. “L’integrazione strategica tra Boels Rental e Riwal è impeccabile dal punto di vista culturale, geografico e delle opportunità di crescita. L’acquisizione è una testimonianza della forza e della qualità del nostro lavoro in Riwal e Manlift”, ha dichiarato Pedro Torres, CEO di Riwal. La prospettiva di acquisizione posiziona Boels su una scala e una forza finanziaria maggiori, fondamentali per affrontare le sfide del mercato e la volatilità economica. Riwal aggiunge al gruppo un fatturato di circa 310 milioni di euro, realizzato da 65 filiali con quasi 1.200 dipendenti esperti. Questo crea una base molto forte e una fitta rete in 27 Paesi con quasi 830 filiali. Con un valore della flotta di 3,6 miliardi di euro e una forza lavoro esperta e completa, Boels Rental è pronta per una crescita sostenibile. L’aggiunta di Riwal non solo rafforza la posizione di mercato di Boels e il suo portafoglio di PLE, ma anche il suo impegno per la soddisfazione dei clienti, l’innovazione e la sostenibilità. L’aumento della rete di filiali consente un trasporto rapido in qualsiasi cantiere per mantenere i clienti in attività, mentre le piattaforme online di facile utilizzo assicurano ordini e gestione rapidi e semplici.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 6
cura
Liliana Rebaglia
NOTIZIE a
di
BOELS RENTAL

NOTIZIE

ZOOMLION

Rebranding strategico per il mercato Italia

Zoomlion Europe - costruttore di autogrù e distributore di gru a torre, piattaforme aeree e pompe autocarrate a marchio Zoomlionha annunciato il proprio rebranding strategico diventando “Zoomlion Italia”. Questa mossa sottolinea l’impegno del Gruppo Zoomlion a rafforzare la propria presenza nel mercato italiano e segna una tappa significativa nella strategia di espansione globale dell’azienda. A partire dal 1° dicembre 2023, dunque, Zoomlion Italia ha assunto ufficialmente il ruolo di filiale dedicata al mercato italiano del Gruppo Zoomlion con sede in Italia (sede alle porte di Milano, Senago, e plant nel mantovano, a Solferino). Quest’iniziativa di rebranding non è un semplice cambio di nome, ma un cambiamento strategico che riflette l’impegno di Zoomlion nel servire i propri clienti europei con organizzazioni focalizzate alle esigenze dei singoli mercati e con sempre maggior attenzione e competenza, con prodotti e servizi localizzati, comunicazione casa madre-filiale semplificata ed efficienza operativa. Tra i punti salienti del rebranding c’è il rafforzamento della presenza nel

territorio europeo: il rebranding si allinea alla più ampia strategia di Zoomlion di enfatizzare la propria presenza sul mercato europeo attraverso filiali dedicate ai mercati di riferimento. Zoomlion Italia mira ad approfondire le relazioni con i partner esistenti e a creare nuove collaborazioni per servire meglio le esigenze in evoluzione del settore delle costruzioni italiano, anche attraverso servizi finanziari e di manutenzione personalizzati. Da evidenziare poi il potenziamento del portafoglio clienti: grazie a un maggior focus sul territorio italiano

Zoomlion Italia intende ampliare il proprio portafoglio clienti servendo tutte le tipologie di aziende, dai noleggiatori di tutte le dimensioni alle grandi multinazionali passando dai privati. Questa mossa strategica è stata pensata per garantire ai clienti l’accesso diretto a una gamma completa di macchine e attrezzature per il sollevamento e per l’edilizia di alta qualità, insieme a un servizio di assistenza e supporto al cliente dedicato per ogni linea di prodotto (gru a torre, autogrù, piattaforme aeree e pompe autocarrate). Zoomlion Italia continuerà a impegnarsi per

fornire soluzioni innovative che diano sicurezza e alte prestazioni ai professionisti del settore grazie a un centro di ricerca e sviluppo basato in Italia. Il nostro team di ingegneri garantirà sui prodotti Zoomlion lo sviluppo dei più recenti progressi tecnologici, oltre a servizi dedicati in base alle esigenze dei clienti. Davide Cipolla, CEO di Zoomlion Italia: “Come filiale del Gruppo Zoomlion siamo ben posizionati per fornire prodotti e servizi ineguagliabili, sfruttando una rinnovata attenzione al territorio italiano. Continueremo a costruire solide partnership e a servire i nostri clienti con impegno e qualità”.

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Acquisita la lodigiana Tecnostrutture

Si è conclusa lo scorso 29 febbraio scorso l’operazione con la quale il Gruppo Mollo ha acquisito Tecnostrutture, azienda con sede a Fombio (LO) specializzata nel noleggio di piattaforme aeree e mezzi per il sollevamento, macchine movimento terra, generatori di energia e attrezzature edili. Grazie a questa operazione, Mollo Noleggio rafforza ulteriormente la propria presenza nel lodigiano, un’area in cui l’azienda albese è già tradizionalmente “di casa” e operativa con i centri di Codogno e Lodi. Con l’ingresso nel Gruppo Mollo, i clienti di Tecnostrutture potranno contare su una struttura solida, su un’ampia gamma di attrezzature e servizi, su una rete capillare di 57 centri noleggio

operativi in Italia, su un eccellente servizio di assistenza tecnica, con personale specializzato nel controllo e manutenzione dei mezzi per offrire standard di altissima qualità e sicurezza. “Mollo Noleggio vuole continuare a crescere anche acquisendo realtà specializzate nel noleggio, fortemente radicate nel territorio di appartenenza”,

dichiara Mauro Mollo, presidente del Gruppo Mollo. “Conosciamo Tecnostrutture da molti anni e siamo entusiasti che sia entrata a far parte del nostro Gruppo. Da questa unione ci attendiamo grandi sinergie che consolideranno e rafforzeranno la posizione di Mollo

Noleggio sul mercato Vorrei dare un caloroso benvenuto ai membri del team Tecnostrutture: Mollo Noleggio è sempre lieta di accogliere nuovi collaboratori con i quali condividere competenze reciproche e ambizioni comuni per migliorare continuamente il servizio che forniamo ai nostri clienti e raggiungere insieme traguardi sempre più importanti”.

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Una piattaforma da 33 m per Dharma Onlus

Eurotecno, la società del Gruppo Guarneri specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e l’industria, ha supportato Dharma Onlus in un intervento di potatura di un filare di pioppi di oltre 200 m nel cremonese, attraverso la fornitura di un ragno Hinowa Light Lift 33.17 con un’altezza di 32,6 m e uno sbraccio di oltre 16 m. Il pioppo è un albero ad alto fusto che appartiene alla famiglia delle Salicacee e che può raggiungere anche i 30 m di altezza, mentre il suo tronco è in grado di superare i 2,5 m di circonferenza. Non è un caso che per procedere con le classiche opere di potatura invernale sia necessaria grande competenza, ma soprattutto attrezzature che consentano agli operatori di accedere in totale sicurezza a quote di altezza particolarmente elevate. Ne sa qualcosa Dharma Onlus, cooperativa sociale nata nel 2016 a Cremona che oltre a offrire servizi socio-sanitari assistenziali si occupa di pulizie civili e industriali, facchinaggio, supporto all’attività delle mense scolastiche e soprattutto di manutenzione del verde pubblico e privato. Nel mese di febbraio la Onlus ha infatti dovuto operare su un filare di pioppi di oltre 200 m in uno spazio privato in prossimità con la Stazione Ferroviaria di Cremona, in modo da provvedere alla potatura ed evitare che i rami di alcuni alberi potessero rappresentare un disagio per i treni di passaggio. Per effettuare le lavorazioni, Dharma si è avvalsa della

professionalità di Eurotecno, società del Gruppo Guarneri specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e per l’industria, con cui la onlus collabora con profitto fin dalla sua nascita.

“La nostra cooperativa nasce il 30 marzo 2011 da un piccolo gruppo di persone che si uniscono per concretizzare il desiderio di fare qualcosa di utile, con l’obiettivo di mettere al centro la persona, con le sue caratteristiche e specificità, e di far emergere le capacità e le attitudini di ciascuno attraverso l’esercizio di una attività lavorativa”, spiega Giordano Taglietti della Dharma Onlus. “Dal 15 novembre 2016 Dharma Onlus è una Cooperativa sociale a scopo plurimo che prevede sia attività orientate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate che attività nell’ambito socio-assistenziale. La gestione di aree pubbliche e private, la potatura, il diserbo e in generale tutte le principali attività che fanno parte di ciò che viene comunemente definito ‘Manutenzione del verde’ è uno tra i più importanti servizi da noi offerti nel territorio di Cremona e provincia, che nel corso degli anni ha dato lavoro a un numero sempre crescente di persone, garantendo loro anche un’importante specializzazione”.

Se per la stragrande maggioranza delle attività di manutenzione del verde la società si avvale del noleggio di piattaforme autocarrate, di altezza variabile a seconda della tipologia specifica di intervento, le recenti lavorazioni di potatura inerenti al filare di pioppi in prossimità con la linea ferroviaria di Cremona ha richiesto l’utilizzo di un’altra tipologia di piattaforma di lavoro aereo elevabile. “Occorre tener presente in primo luogo l’altezza dei pioppi che necessitavano della potatura, che variava da poco meno di 15 m di altezza fino a un massimo di quasi 25 m, ma anche e soprattutto il fatto che per procedere senza alcun intoppo era necessario uno sbraccio importante”, prosegue Taglietti. “Non solo: un elemento altrettanto determinante in fase di scelta della macchina ha riguardato il fatto che il terreno era molto sconnesso e che difficilmente una piattaforma autocarrata avrebbe potuto transitare all’interno del giardino senza generare disagi e potenziali problemi. Di conseguenza, di comune accordo con i funzionari di Eurotecno, abbiamo deciso di optare per il noleggio di una Spider Lift che potesse adattarsi nel migliore dei modi al terreno e al tempo stesso consentirci di raggiungere altezze di lavoro e sbraccio molto elevati”. La piattaforma “ragno” individuata da Eurotecno per soddisfare le esigenze di Dharma Onlus è una Hinowa Light Lift 33.17, come conferma il funzionario commerciale Matteo Vagliani.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 10
NOTIZIE EUROTECNO

“Per questa tipologia specifica di lavoro abbiamo proposto una Spider Lift che è entrata nel nostro parco mezzi da poco più di un anno e che rappresenta un vero e proprio unicum nel settore”, precisa Vagliani. “Il ragno Light Lift 33.17 si caratterizza infatti per un braccio articolato che consente agli operatori di raggiungere un’altezza di lavoro di 32,6 m, ma anche di operare a una distanza consistente dalla base della macchina grazie allo sbraccio di oltre 16 m. Tra le altre peculiarità si segnala anche l’altezza della piattaforma abbassata di soli 2 m, che la rende ancora più versatile e che le consente di essere utilizzata con profitto anche nelle lavorazioni indoor”. Pur avvalendosi di personale altamente specializzato, la Dharma Onlus ha deciso di dedicare un’intera giornata alla formazione in modo da acquisire in modo ancora più rapido ed efficace le competenze necessarie per utilizzare la Spider Lift in totale sicurezza. “Non è che questa macchina fosse particolarmente complessa ma, in considerazione del fatto che per noi si trattava della prima volta, abbiamo preferito optare per un noleggio a caldo per la prima giornata. Tengo a ringraziare l’operatore che ci è stato messo a disposizione da Eurotecno per la sua competenza e per aver spiegato in maniera molto semplice al nostro personale sia le modalità d’uso che i principali segreti per un funzionamento ottimale della piattaforma”.

La collaborazione che lega la Onlus alla società del Gruppo Guarneri ha radici molto antiche e ha sempre regalato soddisfazioni a entrambi gli attori. “A memoria, fin da quando ho iniziato a lavorare in questo specifico settore, ovvero dal lontano 2011, mi sono sempre affidato a Eurotecno per quanto concerne il noleggio di piattaforme e mezzi per il lavoro in quota e sono sempre rimasto molto soddisfatto del servizio offerto”.

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FLASH BATTERY

Il litio come strumento di cambiamento

Che le macchine per il sollevamento industriale siano già da molti anni interessate alla transizione green offerta dall’elettrificazione è un dato di fatto. Dalle macchine per il movimento terra utilizzate nei cantieri edili o in campo agricolo, fino agli AGV e LGV impiegati in logistica automatizzata, o ancora, piattaforme aeree e gru elettriche che operano in campo di impiantistica e manutenzione urbana: c’è un mondo di applicazioni che ha colto la sfida della transizione energetica e lo sta facendo rapidamente, puntando sull’alta efficienza e il basso impatto ambientale offerti dalle più recenti tecnologie di batterie al

litio. Secondo Marco Righi, CEO e Founder di Flash Battery, “le parole chiave di questa transizione sono tre: ricerca di maggiore sostenibilità, flessibilità d’uso e ‘Retourn of Investment’. Lavoriamo per elettrificare il campo del sollevamento fin dalla nostra fondazione e notiamo come, nel tempo, la scelta del litio sia sempre più apprezzata per la sua efficienza, autonomia e semplicità d’uso, per non parlare dell’assenza di manutenzione. Solo nel 2023 abbiamo registrato una crescita quasi raddoppiata nel comparto delle piattaforme aeree, affiancata da una netta crescita anche in ambito agricolo e Construction. In pochi anni la tecnologia al litio ha fatto un salto qualitativo importante e la conversione è ormai inarrestabile. Come Flash

Battery abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato che si è attestato a 34 milioni, in aumento del 54% rispetto al 2022, accompagnato da un incremento dell’organico, in crescita del 36,7%, con 115 collaboratori attualmente attivi presso il nostro HQ di Sant’Ilario d’Enza. Uno sviluppo che ha imposto nuove decisioni strategiche, basti pensare all’ampliamento di 2.200 m2 della nostra sede produttiva, ed è sostenuto da una tecnologia proprietaria in continua evoluzione, con una densità energetica dei nostri pacchi batteria che continua ad aumentare, per poter soddisfare le necessità delle applicazioni più diverse. Nel 2023 ciò si è tradotto in un aumento del 54% delle batterie al litio prodotte,

accompagnato da un +53% di MWh forniti e oltre 650 modelli customizzati realizzati dal 2012 a oggi”. Dal sollevamento al Construction, fino al settore aeroportuale, logistico, agricolo e nautico: Flash Battery cresce continuamente e lo fa producendo batterie al litio per sempre più settori, tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale (l’azienda è presente in 54 paesi nel mondo). Tra i risultati ottenuti spicca una crescita del 46% sul mercato estero, resa possibile anche grazie al consolidamento di partnership strategiche con “powertrain system intergator” di grande esperienza, attivi nei principali mercati europei aperti all’elettrificazione, come Germania, Francia, Benelux, Spagna e Repubblica Ceca. Quanto alle prospettive, conclude Righi, “l’evoluzione del mercato dell’elettrificazione è inarrestabile e il nostro impegno continua a essere rivolto alla ricerca, per potenziare le nostre tecnologie e sviluppare prototipi sempre più performanti e adatti a sostenere l’elettrificazione di settori sempre più energivori”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 12

Lastro porta il Jack-up a nuove vette ENERPAC

Le prove di accettazione in fabbrica (FAT) di un JS-250 dell’Enerpac dotato di un kit di rinforzo per la società tedesca di sollevamento pesante, Lastro Heavylift, sono state completate presso la tecnologia di sollevamento pesante dell’Enerpac nei Paesi Bassi. Il Jack-up JS-250 ha sollevato un carico di 660 t a un’altezza di 15 m durante il FAT. Il sistema Enerpac JS-250, composto da quattro torri, può sollevare carichi fino a 1.400 t a 5 m e 1.000 t a 10 m. Il kit di controventatura comprende quattro barili intermedi appositamente progettati, quattro bretelle regolabili e otto barre di tensione diagonali. I barili centrali vengono aggiunti alla torre e le bretelle e le barre di tensione vengono montate

a livello del suolo. Il sistema di controventatura del jack-up viene poi sollevato in modo sincrono, man mano che si aggiungono altri barili alla torre. Il sistema di controventatura è particolarmente utile quando si prevedono carichi laterali, ad esempio, quando si dispiega il sistema Jack-up JS-250 su trasportatori modulari semoventi (SPMT) durante la costruzione di ponti. Oltre al JS-250 Jack-up, Lastro ha investito nell’ampliamento e nell’ammodernamento della sua già vasta flotta di attrezzature con martinetti a trefoli Enerpac da 200 e 70 t, oltre a un sistema completo Enerpac SCJ-Series 100 cube. “ Con carichi più grandi e più pesanti in aree spesso ristrette, la compattezza dei sistemi Enerpac ci permetterà di

offrire una soluzione di sollevamento efficace e rapida da implementare ”, ha dichiarato Katja Marmann, CEO di Lastro Heavylift GmbH. “ I sistemi Jack-up e Cube Jack sono sistemi di sollevamento idonei a molti progetti in cui non è possibile utilizzare gru tradizionali, soprattutto all’interno di fabbriche ed edifici di produzione ”.

NOTIZIE

Nasce “Autovictor HSE Academy & Consulting”

Autovictor ha fatto della sicurezza una delle sue bandiere aziendali e, per questo motivo, ha strutturato una nuova area operativa - HSE Academy & Consulting - declinata in due rami fondamentali: la Scuola di Formazione per l’utilizzo delle attrezzature e il servizio di Consulenza relativo alla salute e alla sicurezza.

“Autovictor - afferma Costanza Palermo, responsabile della comunicazione della società piemontese - ha creato questo ramo d’azienda perché la necessità di fare formazione si sta sempre più unendo a una presa di coscienza verso un lavoro responsabile. Avendo da anni investito tantissimo nella formazione e nella sicurezza sul lavoro e sull’ambiente abbiamo pensato di trasferire queste conoscenze anche verso realtà terze. Per raggiungere questo obiettivo anziché appoggiarci a professionisti esterni abbiamo preferito portare queste importanti figure professionali all’interno della nostra realtà e allargare questa consulenza a molteplici tipologie di aziende, anche avulse dallo specifico settore del sollevamento”.

Autovictor da anni è accreditata presso la Regione Piemonte per quanto concerne l’erogazione dei corsi sulle attrezzature che includono l’intera famiglia delle gru mobili, le gru su autocarro, i carrelli elevatori industriali, i sollevatori telescopici fissi e rotativi e tutte le tipologie di piattaforme aeree per il sollevamento di persone. Tante tipologie di corsi che vengono erogati attraverso una precisa attività teorica e pratica. Dalla fine del 2023 a quest’attività più che collaudata si è unito il servizio di consulenza HSE. “Il consulente HSE - spiega l’Arch. Ada Colombo, consulente di Autovictor - è uno strumento necessario a raggiungere gli obiettivi di sicurezza e ambiente

nel rispetto delle politiche aziendali e dei requisiti del quadro legislativo”. “Unitamente alla scuola di formazione - conferma Ing. Gianluca Santo, HSE/RSPP di Autovictor - attraverso lo sviluppo di questo nuovo ramo d’azienda riusciamo a dare un pacchetto completo per quanto concerne i servizi di sicurezza sui luoghi di lavoro alle aziende/clienti. Consulenza che comprende anche la redazione dei documenti di valutazione dei rischi, dei documenti strumentali, eccetera”. Si tratta quindi di un servizio a 360° che si associa alla formazione.

L’HSE si rivolge quindi a una platea molto ampia che spazia dal settore terziario a quello manifatturiero e

industriale, dalla chimica alla moda. Ribadisce l’Arch. Colombo:

“Si tratta di un affiancamento alle aziende, che vengono supportate nel rispetto degli adempimenti di legge, offrendo un servizio completo di consulenza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e formazione. In pratica siamo in grado di offrire una consulenza qualificata in supporto agli RSPP, e non solo, che svolgono questo incarico nelle più diverse realtà”. L’Academy Autovictor può erogare anche diversificate tipologie di corso - dal corso lavoratori al corso preposto, dal corso dirigenti al corso lavori in quota o spazi confinati - che possono essere svolti anche presso le sedi dei clienti in tutta Italia. “Quando si parla di sicurezzaconclude l’Ing. Santo - tutti i soggetti coinvolti sono responsabili, compresi gli stessi lavoratori.

La sicurezza funziona se quanti operano in azienda sono consapevoli del loro ruolo e collaborano con l’obiettivo di tutelare il lavoratore nel rispetto delle disposizioni di legge e delle misure definite dal datore di lavoro e messe a disposizione del lavoratore stesso. In sostanza il sistema sicurezza deve funzionare a tutti i livelli”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 14
AUTOVICTOR

Collaborazione strategica con ATI

L’azienda di noleggio trevigiana ATI ha preso in consegna le prime unità di piattaforme autocarrate a braccio articolato CTE

ZED 20.4 HN. La fornitura prevede un lotto, con consegne nel corso del 2024, comprensivo di

ZED 20.4 HN e ZED 21.3 JHV, tutte allestite su autocarro Isuzu. ATI ha riconosciuto nei modelli

CTE le soluzioni ideali per il noleggio, con varie unità da 20 m di altezza di lavoro - la più richiesta nel mondo del noleggio - e da 21 m di altezza di lavoro con JIB e S3 Evo. Pierpaolo Ferretti, CEO di ATI, dichiara: “Ciò che ci distingue è l’impegno costante nell’offrire una consulenza personalizzata e specializzata ai nostri clienti. Grazie alla conoscenza del settore abbiamo deciso di orientarci verso le soluzioni offerte da CTE, perché sono predisposte a rispondere alle esigenze che riscontriamo dal mercato. Grazie alla collaborazione con CTE riusciremo a garantire ai clienti l’affidabilità e l’efficienza nei lavori in quota che richiedono e meritano”. Giuseppe Maniero, Senior Area Manager CTE, aggiunge: “Siamo soddisfatti di questa vendita e orgogliosi del fatto che, tra i maggiori produttori sul mercato, la scelta di ATI relativamente alla flotta noleggio di piattaforme aeree autocarrate sia caduta su CTE. Oltre al pluriennale

con Pierpaolo Ferretti, nella chiusura della trattativa è stata decisiva la possibilità per ATI di garantire ai clienti, grazie ai modelli CTE, sempre all’avanguardia e di mezzi alternativi per soddisfare le esigenze del noleggio”.

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CTE

Consegnati a Venpa 20 carrelli elevatori Teletruk

JCB ha consegnato a Venpa 20 carrelli elevatori industriali a braccio telescopico Teletruk, che saranno subito inseriti nell’offerta di noleggio della società. GV3 offre ai propri clienti tecnologie di ultima generazione e una rosa di servizi inclusi nel pacchetto noleggio. Le attrezzature che costituiscono un parco macchine di oltre 4.000 unità sono in costante rinnovamento, con la selezione di macchine e soluzioni sempre all’avanguardia. In questa strategia operata sul parco macchine a noleggio si inserisce la flotta di nuovi JCB Teletruck di ultima generazione, che fanno ad affiancare i modelli già acquistati in precedenza da Venpa.

Claudio Fiorentini, Managing Director Global Major Accounts and Special Projects di JCB Sales, ha commentato: “Siamo lieti di consegnare una nuova flotta di Teletruk a Venpa, azienda a cui storicamente siamo legati da ottimi rapporti e alla quale nel corso di più di 20 anni di collaborazione abbiamo fornito un elevato numero di macchine diversificate per tipologia tra i molti modelli della nostra gamma”. Mendes Migotto, AD di Venpa, ha commentato: “La nostra strategia di

selezione per la flotta a noleggio si basa su fattori chiave nell’individuazione delle macchine e delle attrezzature quali l’efficienza, la qualità costruttiva, l’innovazione tecnologica, l’affidabilità, la sicurezza del mezzo. A questi elementi tecnici si aggiungono le considerazioni sulle potenzialità di messa a noleggio della singola tipologia di macchina, come dei costi sia di acquisto che di gestione. Da molti anni abbiamo individuato in JCB un partner in linea con la nostra strategia e oggi in particolare nel Teletruk la macchina giusta per incrementare il nostro parco a noleggio in questo segmento”. JCB Teletruk è una macchina indicata per il noleggio in quanto molto versatile: combina le caratteristiche di carrello elevatore con la particolarità di avere un braccio telescopico estensibile e quindi consente di svolgere attività e funzioni di presa di carichi anche in presenza di ostacoli e superando

il limite della vicinanza dal mezzo, il tutto con maggiore sicurezza e ottimizzazione di tempo e risorse. Oggi il Teletruk è disponibile non solo nella motorizzazione diesel, ma anche nella versione E-TECH con alimentazione elettrica a zero emissioni, un “unicum” per la tipologia di mezzo. I diversi modelli della gamma Teletruck variano sia per capacità di sollevamento, da 3 a 3,5 t, che per altezza di sollevamento, da 4 a 5,2 m, aumentando la versatilità del Teletruck che, grazie alla generosa portata di olio idraulico, può azionare svariati accessori che ne

moltiplicano gli utilizzi applicativi. “Abbiamo scelto di inserire in parco macchine una nuova flotta di Teletruk JCB - prosegue Migottosoprattutto sulla base delle ottime prestazioni di utilizzo e di efficienza offerte negli ultimi anni da questa tipologia di macchina, che nelle nostre attività di noleggio raggiunge quote di utilizzo elevate”. “JCB è sempre stata molto attenta al settore del noleggio”, prosegue Fiorentini. “Il noleggiatore necessita di macchine che siano semplici da manutenere e da utilizzare e che, allo stesso tempo, permettano di massimizzare l’utilizzo e quindi la produttività. Questo è particolarmente vero nel settore dei carrelli elevatori come i Teletruck, in cui l’utilizzo è tra i più alti in assoluto. Una manutenzione ridotta al minimo e veloce assicura la disponibilità del mezzo per il noleggio in percentuali elevate e ottimizza le performance di Venpa e dei suoi clienti”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 16
NOTIZIE
JCB

MULTITEL PAGLIERO

Una MJ450 per Nolo Servizi 2000

Multitel Pagliero ha consegnato a Nolo Servizi 2000 una piattaforma autocarrata telescopica

MJ450. Simone Schianchi e Matteo Bergnoli, titolare e responsabile commerciale dell’azienda, hanno ricevuto la simbolica chiave dalle mani di Alessandro

Blanchi, direttore commerciale Italia di Multitel Pagliero, e da Filippo Rimondi, rappresentante Multitel Pagliero per EmiliaRomagna, Umbria e Marche. La piattaforma da 45 m va a integrare il nutrito parco noleggio dell’azienda di Fiorano Modenese (MO), che conta molti modelli

Multitel Pagliero: le articolate MX210, MZ250, MX250, MXE200 e MXE170 su Piaggio

Porter, la telescopica

MTE270 e la cingolata

SMX250. Nei prossimi mesi entreranno a farvi parte anche un’articolata

MZ350 e ulteriori Patente B. Fondata nel1999 per iniziativa dei fratelli

Simone e Federico

Schianchi, Nolo Servizi 2000 ha filiali a Modena, Pavullo nel Frignano (MO), Medolla (MO), Sassuolo (MO), Piacenza e Nova Milanese (MB). La nuova piattaforma telescopica Multitel Pagliero MJ450 è stata scelta soprattutto per il noleggio a caldo nell’ambito della telefonia, lo sviluppo del 5G e la ristrutturazione edilizia.

Per sfruttarne al meglio le potenziualità, la macchina è dotata di un verricello da 1.300 kg e di argano a bandiera da 250 kg da posizionare sulla cesta. Allestita su autocarro da 26 t, la piattaforma ha un’altezza massima di

lavoro di 45 m. Lo sbraccio orizzontale massimo di 32,30 m ha una portata in cesta di 120 kg, di 300 kg con lo sbraccio di 30,3 m e di 500 kg a 26,7 m. La rotazione della torretta di 360° continui, la cesta autolivellante

con rotazione 90° + 90° e il jib sfilabile permettono di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro.

NOTIZIE

Una nuova serie di sollevatori telescopici

Sany Italia ha recentemente presentato le sue ultime versioni di sollevatori telescopici, gli STH1440 e STH1840, ora disponibili per la prenotazione e la vendita. Dopo il debutto al SaMoTer 2022, questi modelli si presentano come una soluzione in grado di stabilire nuovi standard in termini di sicurezza, praticità e prestazioni, rafforzando l’impegno del costruttore cinese nel fornire soluzioni di attrezzature di alto livello. Con una capacità di 4.000 kg e altezze massime di sollevamento di 14 m e 18 m, i sollevatori telescopici STH1440 e STH1840 sono alimentati da un motore Deutz TD 3.6L, 4 cilindri, con potenza nominale di 55 kW a 2.600 giri/min. Queste macchine offrono potenza ed efficienza in

un’ampia gamma di applicazioni: dotati di batteria da 12V e di una coppia massima di 340 Nm a 1.600 giri/min, i sollevatori telescopici Sany sono indicati anche per gli ambienti più difficili. Progettati con particolare attenzione alla sicurezza e all’efficienza, gli STH1440 e STH1840 sono caratterizzati da un design compatto e robusto, che li rende ideali per le operazioni di carico, impilamento e movimentazione di materiali vari. La stabilità è garantita da sistemi di monitoraggio avanzati, che riducono i rischi potenziali e garantiscono prestazioni ottimali. Inoltre, il braccio è montato in profondità nel telaio, per offrire una struttura rigida, abbassare il centro di gravità e garantire la massima

visibilità dalla cabina, migliorando la sicurezza e il controllo da parte dell’operatore. La sicurezza rimane una priorità assoluta per questi sollevatori telescopici, dunque: ciò è possibile grazie a caratteristiche di design come il cofano motore a basso profilo e la posizione bassa del braccio nel telaio, che consente all’operatore di vedere eventuali ostacoli e altri lavori in cantiere. La presenza di una telecamera posteriore con radar a impulsi aumenta ulteriormente la sicurezza, attivandosi automaticamente quando viene inserita la retromarcia.

Il citato propulsore Deutz è esente da post-trattamento e riduce notevolmente i costi di manutenzione e di esercizio. La tecnologia “Stop Start” del motore riduce anche il consumo di carburante e il tempo necessario per la manutenzione successiva, che è stata fissata a 500 ore, per ridurre al minimo i costi operativi. Inoltre, i sollevatori telescopici Sany sono dotati di tre modalità di sterzo selezionabili: due ruote sterzanti, quattro ruote sterzanti e sterzo a granchio. “Grazie alla garanzia fino a tre anni - annunciano da Sany Italia - i clienti possono contare sull’affidabilità e sulla durata dei sollevatori telescopici STH1440 e STH1840. Progettati per massimizzare il ritorno sull’investimento e competere nell’attuale mercato competitivo delle costruzioni, questi sollevatori telescopici offrono prestazioni, versatilità e sicurezza senza pari per un’ampia gamma di applicazioni. Per Sany Italia l’introduzione dei sollevatori telescopici STH1440 e STH1840 rappresenta un significativo progresso nella tecnologia dei mezzi di sollevamento, offrendo ai clienti soluzioni innovative per soddisfare le loro esigenze in continua evoluzione”.

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SANY

PALAZZANI INDUSTRIE

Sinergia con CPL nel Regno Unito

Palazzani Industrie ha annunciato la sua nuova collaborazione con CPLCumberland Platforms Ltd., azienda inglese specializzata nella vendita di piattaforme di accesso per il settore delle utility del Regno Unito e di altri Paesi. La crescita di CPL è frutto di una combinazione unica di fattori, tra cui una delle più ampie gamme di prodotti nel paese, un impegno ineguagliabile per la qualità e un team proattivo dedicato a offrire una gamma completa di servizi, dalla progettazione fino al supporto. “La presenza nel mercato britannico è stata da sempre strategicamente importante per noi”, afferma Laura Gasparini, Export Sales Manager di Palazzani Industrie.

All’inizio del 2024 la lunga conoscenza tra Palazzani e CPL si è concretizzata in una collaborazione reciprocamente favorevole. “Affidare la distribuzione dei nostri Ragni nel Regno Unito a un’organizzazione come CPL, che dimostra professionalità, passione e valori condivisi, è motivo di grande soddisfazione per noi; li supporteremo al meglio”, continua Gasparini”. I primi tre Ragni saranno consegnati in questo periodo e a breve il personale CPL riceverà i primi corsi tecnici e commerciali breve, per migliorare la conoscenza dei Ragni Palazzani. Grazie a questa collaborazione i clienti

di tutto il Regno Unito avranno accesso alla vasta gamma di ragni articolati e telescopici Palazzani, a partire da un’altezza di sollevamento di 17 m fino a 58 m. “Considerando la diversificata gamma di settori operativi che richiedono l’utilizzo

di piattaforme aeree in Inghilterra queste piattaforme saranno in grado di soddisfare al meglio le aspettative della clientela britannica”, dichiara Paul Murphy, CEO di CPL. “Questa partnership consente di offrire ai nostri clienti una selezione più ampia di piattaforme di accesso premium, rafforzando il nostro impegno a fornire soluzioni innovative su misura per le loro esigenze”.

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RAIMONDI CRANES

Luigi Maggioni è il nuovo CEO

Raimondi Cranes ha annunciato la nomina di Luigi Maggioni in qualità di Amministratore Delegato del Gruppo con effetto immediato. Il Consiglio di Amministrazione, rappresentato dal presidente di Raimondi S.A.R., il Principe Khaled bin Alwaleed bin Talal Al Saud, insieme al vicepresidente esecutivo

Ahmed Alkhoshaibi, ha formalizzato la nomina di Luigi Maggioni durante una visita ufficiale presso la sede centrale dell’azienda ad Arluno (MI). “Luigi Maggioni entra in Raimondi Cranes portando con sé anni di esperienza dirigenziale di alto livello. La sua assunzione riflette l’intenzione dell’azienda di concentrarsi su un processo di crescita e sulla trasformazione completa del business”, ha commentato il Principe Khaled. La nomina dà seguito ai recenti programmi di rinnovamento aziendale lanciati recentemente dalla Raimondi Cranes, tra cui una più ampia visione globale e una nuova identità del marchio. Sul fronte produttivo, Raimondi ha visto l’introduzione di un numero significativo di nuovi modelli, con l’obiettivo di aumentare la quota

di mercato e allargare la propria rete distributiva. Con oltre 16 anni di esperienza alla guida di organizzazioni complesse e team interfunzionali all’interno di contesti internazionali, Luigi Maggioni è ampiamente riconosciuto come una figura di leadership nel panorama delle aziende europee, portando con sé una vasta esperienza maturata in diversi ruoli di CEO e di CTO in TK Elevator in Italia, Spagna, Olanda e Germania. Completano il suo profilo la comprovata esperienza nello sviluppo e nell’implementazione di strategie di M&A e di gestione del cambiamento.

“La nomina di Luigi Maggioni è in linea con la nuova visione aziendale che punta sulla professionalizzazione dell’organizzazione, nonché sull’innovazione e l’eccellenza del

prodotto”, ha proseguito il Principe Khaled. Sulla base dell’evoluzione di Raimondi e della sua “mission” di diventare il leader globale più dinamico nelle soluzioni per il sollevamento, il ruolo da CEO di Maggioni si estende all’intero Gruppo, comprese le filiali in Turchia e in Medio Oriente.

Accolgo questo ruolo come un’opportunità personale, ma soprattutto professionale, puntando a tracciare un nuovo importante percorso aziendale. Sono orgoglioso di entrare a far parte di un’azienda storica come Raimondi Cranes, fondata su un passato prestigioso. L’azienda di oggi ha un approccio innovativo alla ricerca e allo sviluppo, rimanendo però saldamente ancorata ai suoi valori fondamentali”, ha dichiarato Luigi Maggioni commentando la sua nomina. “Riconosco il valore delle risorse umane come motore principale dell’azienda; sarò impegnato fin da subito a creare un ambiente che attragga talenti e permetta loro di crescere. Voglio guidare la nostra azienda verso nuovi traguardi internazionali, con passione, determinazione ma soprattutto con un piano strategico ben definito”. Dal punto di vista strategico, Raimondi Cranes in questa nuova fase si concentrerà sulla massimizzazione dell’efficienza produttiva, sul potenziamento del processo di controllo qualità e sull’espansione aggressiva del marchio made in Italy. “Condivido pienamente la visione del Consiglio di Amministrazione di Raimondi Cranes. Credo che una leadership forte sia fondata su una cultura aziendale solida, in cui tutti condividano obiettivi comuni. Per questo motivo puntiamo a costruire un’identità di Gruppo che vada oltre i confini nazionali, rimanendo fedeli però ai valori fondamentali di Raimondi Cranes. Questo approccio segna l’inizio di una nuova era per l’azienda”, ha concluso Maggioni.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 20
NOTIZIE

NOTIZIE

Tra prodotti e tecnologie JLG

Lo scorso autunno JLG Industries Inc. ha lanciato sul mercato un’ampia gamma di prodotti e soluzioni innovative. Protagonista di questi lanci è stata la piattaforma autolivellante 670SJ. Dotata dell’esclusiva tecnologia autolivellante brevettata da JLG, questa macchina è progettata per compensare l’inclinazione del terreno in cantiere su pendenze fino a 10°, in qualsiasi direzione e con il braccio alzato. Ciò le permette di attraversare superfici sconnesse mentre si guida in altezza da un lavoro all’altro, senza abbassare il braccio, garantendo una maggiore produttività ed evitando di pre-sagomare il sito o costruire laboriose bindelle prima di iniziare il lavoro. “La piattaforma JLG 670SJ sta cambiando il modo di lavorare in altezza e ciò è possibile grazie al sistema di controllo avanzato del mezzo”, hanno comunicato i tecnici di JLG. “Questo sistema riceve dati sulle prestazioni da vari sensori sulla macchina, quindi visualizza le informazioni attraverso un display digitale e un’interfaccia a schermo selezionabile nella piattaforma durante il funzionamento, aiutando gli utenti a capire cosa sta succedendo a livello del suolo mentre lavorano in altezza”. La macchina offre un’altezza di 20,5 m, uno sbraccio orizzontale di 17,5 m e una capacità di carico illimitata di 250 kg e limitata di 340 kg. Inoltre, la 670SJ vanta tre modalità operative, per massimizzare la trasportabilità in loco o su strada: la modalità “Autolivellante” permette alla macchina di lavorare alla massima altezza, con piena funzionalità, su pendenze fino a 10°; la modalità “Spostamento” può essere utilizzata quando il braccio è riposto, per spostarsi attraverso il cantiere a una velocità maggiore; la modalità “Trasporto” permette all’intera macchina di essere

abbassata una volta in posizione su un camion, riducendo la sua altezza di viaggio.

Altra protagonista esposta durante le più recenti manifestazioni fieristiche è stata la piattaforma semovente articolata JLG EC520AJ di nuova generazione, con motorizzazione “full-electric”, che rende la macchina adatta a tutte le applicazioni che richiedono zero emissioni e bassi livelli di rumore. Progettata per essere protagonista in molteplici contesti operativi, la nuova generazione della EC520AJ si distingue per maggiore efficienza grazie a una tecnologia avanzata della batteria con capacità migliorata di 10 kW e alla possibilità di aggiungere un secondo modulo per cicli di lavoro prolungati. Un altro miglioramento riguarda l’opzione

di trazione 4x4, per aumentare le capacità sul terreno in caso di cantieri impegnativi. Le fiere di settore svoltesi durante il 2023 hanno visto protagoniste anche altre soluzioni a marchio JLG, come le piattaforme aeree a colonna verticale Toucan, particolarmente richieste per il settore industriale, e i modelli della gamma di piattaforme a pantografo. I visitatori di questi eventi hanno potuto inoltre ricevere approfondimenti sui modelli della serie Power Tower, in grado di lavorare in spazi ristretti e su pavimenti delicati: questi mezzi sono caratterizzati dall’essere a movimentazione manuale e a emissioni zero e hanno l’obiettivo primario di fornire un’alternativa efficace all’uso di mezzi meno sicuri ancora oggi responsabili di incidenti sul lavoro. Per quanto riguarda l’attività di “aftermarket”, è da citare la soluzione “Clearsky Smart Fleet”, una piattaforma Internet of Things (IoT) di nuova generazione che offre una vera e propria gestione della flotta e l’interattività delle macchine, con nuove funzionalità, approfondimenti e modalità di gestione economica.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 22

Foster Cranes è il nuovo dealer in UK

Continua ad allargarsi la rete di partnership commerciali di Jekko sui mercati di tutto il mondo. L’azienda veneta ha annunciato Foster Cranes come suo rivenditore unico per il Regno Unito, confermando l’impegno verso una presenza capillare in tutti i Paesi. Una scelta che va nel solco di quanto fatto nell’ultimo anno da Jekko, caratterizzato da una forte crescita verso l’estero, e da un’offerta tecnologica pronta a stupire dealer e professionisti del sollevamento. Con la decisione di affidarsi a Foster Cranes, Jekko si assicura una presenza strategica sul territorio attraverso una realtà forte, riconosciuta, esperta nell’ottica di un’evoluzione tecnologica che sta portando l’azienda a innovare i propri mezzi.

Lo confermano le parole di Alberto Franceschini, direttore commerciale e marketing di Jekko: “Il 2024 sarà un anno di grandi cambiamenti per Jekko, soprattutto per quanto concerne prodotti e l’organizzazione del dealer network. Stiamo aprendo molti mercati nuovi e revisionandone altri in cui già operiamo. I prodotti sono stati rinnovati e sono molto più accessibili

per un numero sempre maggiore di operatori. La SPX328, ad esempio, così come la linea SPX o l’intera linea MPK e JF, sono state innovate secondo questa filosofia. Ne consegue anche un rinnovamento in termini di approccio al mercato. UK riveste per Jekko un ruolo strategico, pertanto siamo convinti che la scelta fatta con Foster Cranes darà ottimi risultati”.

JEKKO

IL NUOVO CODICE APPALTI CAMBIA LE REGOLE DEL GIOCO

Digitalizzazione, innovazioni procedurali, ridefinizione di alcune figure e istituti giuridici, un’architettura di fondo basata su una serie di principi generali: queste sono alcune delle novità introdotte con il Decreto Legislativo 36/2023, l’ormai noto nuovo Codice dei Contratti Pubblici, provvedimento chiave nel quadro dell’attuazione del PNNR e, insieme, profonda innovazione dell’impianto giuridico della contrattualistica in ma -

teria. Il provvedimento, entrato ufficialmente in vigore il 1° aprile dello scorso anno ma soggetto a una fase di transizione estesasi fino al 31 dicembre - che ha visto rimanere temporaneamente in vigore alcune disposizioni del Decreto Legislativo 50/2016 (il predecessore Codice Appalti) e dei due Decreti Semplificazioni - riveste particolare importanza perché, più e oltre che un insieme di nuove regolamentazioni, introduce alcuni cambi di paradigma nella disciplina, destinati ad avere impor-

tanti riflessi sulle stesse modalità di lavoro di stazioni appaltanti e imprese. Vediamo come.

Dalle regole ai principi

Dal punto di vista dell’impianto giuridico complessivo la più importante novità è rappresentata dall’introduzione dei cosiddetti Principi Generali, cui sono dedicati i primi 12 articoli del Codice. Una scelta filosoficamente importante, perché il suo scopo è quello di affermare la preminenza di valori e criteri di carattere etico rispetto alle singole

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 24
ATTUALITA’
PUBBLICI
LAVORI

CON IL 1° GENNAIO 2024 TERMINA L’ULTIMA FASE

DI TRANSIZIONE E IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI

PUBBLICI ENTRA PIENAMENTE IN VIGORE. UN PROVVEDIMENTO ORGANICO CHE NON SI LIMITA A RIDEFINIRE REGOLE E PROCEDURE, MA ABBRACCIA

UN NUOVO IMPIANTO GIURIDICO. CON IMPORTANTI

RICADUTE PER ENTI, STAZIONI APPALTANTI E L’INTERO SETTORE di Marco Nava Foto:

norme, fornendo in tal modo una chiave interpretativa per la risoluzione delle controversie e promuovendo la libertà d’azione e la discrezionalità delle stazioni appaltanti.

Significativa in questo senso è l’analisi di alcuni dei principi sopra citati e, in particolare, dei primi tre (il Principio del risultato, il Principio della fiducia e il Principio dell’accesso al mercato), proprio per la loro funzione di criteri interpretativi delle altre norme del Codice.

Quanto al primo, si può dire che rappresenti la chiave di volta del co-

dice in quanto enunciato che sottolinea l’interesse pubblico come finalità principale che enti e stazioni appaltanti devono perseguire nelle loro attività; finalità che si esplica, per riprendere le stesse definizioni del testo, nel gestire gli appalti con la massima tempestività ottenendo il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e concorrenza. Aspetti, questi, certamente non nuovi nella contrattualistica pubblica, ma che nel nuovo codice assumono una valenza diversa e supe-

riore. Questa particolare accezione del Principio del risultato, infatti, trascende il mero rispetto formale di regole e contratti per enfatizzare i risultati concreti che la Pubblica

Amministrazione è tenuta a raggiungere nella conduzione delle attività che le competono, in particolare quello dell’interesse pubblico che, in quanto tale, diviene il principio cardine in base al quale regolamenti e procedure devono essere declinati e applicati.

Digitalizzazione, procedure e figure professionali

Su questo impianto di fondo il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici introduce una serie di innovazioni disciplinari che coinvolgono procedure, istituti giuridici e ruoli e figure professionali. Uno dei cardini della nuova disciplina è senza dubbio la digitalizzazione dell’intero iter procedurale degli appalti, con l’obbligo di “definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e i requisiti di interoperabilità e interconnettività”, uno degli obiettivi espliciti del PNNR. In quest’ottica la digitalizzazione supera la veste di mero strumento per diventare vero e proprio elemento di modernizzazione ed efficientamento dell’appalto in termini di riduzione dei tempi, semplificazione delle procedure e riduzione dei contenziosi. Del tema si occupano gli articoli dal 19 al 36 del Codice, introducendo tra le disposizioni l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare piattaforme aperte interoperabili come il BIM e, più in generale, di adottare “metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni” per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro, rendendo così la digitalizzazione il cuore dell’appalto e di una serie di materie annesse, dinamica resa esplicita dalla definizione di “Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” comprendente la Banca da-

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 25
PERI SE

ATTUALITA’

ti nazionale dei contratti pubblici, il Fascicolo virtuale dell’operatore economico e le piattaforme di approvvigionamento digitale.

Dal punto di vista procedurale, una delle novità più rilevanti è senza dubbio la semplificazione delle procedure di affidamento, accompagnata dall’innalzamento delle soglie per gli affidamenti diretti. In quest’ambito l’art. 50 del Nuovo Codice introduce modalità come l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, di servizi e forniture inclusi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione di importo inferiore a 140.000 euro, la procedura negoziata senza bando previa consultazione di almeno cinque operatori economici per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro, e - previa consultazione di almeno 10 operatori economici - per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino alle soglie indicate nell’art. 14 del Codice. Inoltre, per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino a 5,382 milioni di euro è possibile procedere con gara

Per quanto riguarda le figure professionali, importanti novità in termini di procedure di nomina, requisiti e responsabilità riguardano quella del Responsabile Unico del Progetto, già Responsabile Unico del Procedimento in base al precedente Codice del 2016, che ora è equiparabile a un vero e proprio project manager cui sono affidate le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e esecuzione. Il RUP, in particolare, dev’essere individuato da enti e stazioni appaltanti già nel primo atto di avvio dell’intervento pubblico ed essere in possesso di competenze professionali adeguate all’appalto della cui gestione è incaricato. Per quanto riguarda i requisiti professionali, il RUP dev’essere in possesso di esperienze adeguate nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare, definite anche in funzione dell’importo dell’appalto.

Le altre novità

Il Nuovo Codice introduce anche una serie di innovazioni relative a specifici istituti. Di notevole rilievo, e in parte controversa, è l’elimi-

IL NUOVO SISTEMA NAZIONALE DI E-PROCUREMENT? APPALTI DIGITALI / 1

La digitalizzazione della pubblica amministrazione rappresenta la vera grande sfida dei prossimi anni: i “dati” rappresentano da un lato una fonte di ricchezza e di conoscenza, dall’altro permettono di rendere le decisioni della pubblica amministrazione più trasparenti ed intellegibili, garantendo un maggior grado di “accountability”.  La digitalizzazione end-to-end del processo di acquistomediante la realizzazione di un ecosistema integrato, costituito da piattaforme e servizi digitali infrastrutturali (Banca Dati Nazionale Contratti Pubblici e i servizi per l’interoperabilità messi a disposizione da ANAC), dalle piattaforme di e-procurement “certificate” utilizzate dalle stazioni appaltanti e piattaforme di interoperabilità, scambio e riuso di informazioni - permetterà a tutte le amministrazioni pubbliche una gestione trasparente, efficiente, moderna dei propri acquisti, con ricadute indotte anche sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.  Uso di dati nativi digitali (e quindi smaterializzazione documentale), maggiore sicurezza (attraverso la diffusione delle identità digitali), miglioramento dell’efficienza dell’azione amministrativa (con il ricorso a soluzioni tecnologiche innovative), sono solo alcuni dei benefici che ci attendiamo per il miglioramento complessivo del Sistema.

nazione “tout court” del divieto del subappalto a cascata contenuto nel vecchio Codice, sostituito dalla possibilità discrezionale per la stazione appaltante di individuare la categoria di lavori o prestazioni che non possono essere oggetto di ulteriore subappalto, con motivazioni che possono riguardare le specifiche caratteristiche dell’appalto, la natura e complessità delle prestazioni, l’esigenza di rafforzare il controllo delle attività di cantiere e della salute e sicurezza dei lavoratori o la prevenzione del rischio di infiltrazioni criminali. Nell’ambito della progettazione, significativa è l’eliminazione del livello definitivo con esclusiva permanenza del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo. Importanti anche alcune novità in materia di appalto integrato, ambito in cui enti e stazioni appaltanti possono decidere di inserire nel contratto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Una nota in merito a un tema delicato, la qualificazione delle stazioni appaltanti, cui il Nuovo Codice dedica due articoli, il 62 e il 63. Per l’acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti e per l’affidamento di lavori di importo superiore a 500.000 euro, in particolare, le stazioni appaltanti devono essere qualificate; al di sopra di tali soglie le stazioni non qualificate a evidenza pubblica senza necessità di motivazione.

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le fasi del processo di acquisto: programmazione, progettazione, esecuzione e accesso alle informazioni e agli atti di gara. Non ci saranno più documenti ma interoperabilità fra piattaforme “certificate”. Il nuovo Codice dei contratti lo definisce “Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)”. Le pubbliche amministrazioni potranno acquisire dal mercato e alle migliori condizioni, le risorse (forniture, servizi, lavori, conoscenza) utili al funzionamento, mantenimento e sviluppo delle proprie attività istituzionali attraverso l’interconnessione con banche dati e sistemi telematici, semplificando l’intero processo, velocizzandolo e rendendolo meno costo e qualitativamente più efficace. Tutto ciò presono obbligate a ricorrere a una stazione appaltante qualificata, a una centrale di committenza qualificata o a altri soggetti aggregatori.

ANAC: dal 1° gennaio al via l’appalto pubblico tutto digital Uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici è la digitalizzazione degli appalti pubblici, prevista anche tra gli obiettivi più rilevanti del PNRR. Costituisce una trasformazione epocale di modernizzazione dell’Italia e di crescita a livello europeo, che avrà un impatto rilevante su cittadini, amministrazioni e imprese. Affinché tutti gli attori del sistema (stazioni appaltanti, operatori economici, enti pubblici) siano pronti al passaggio, fissato al 1° gennaio 2024, Anac – l’Autorità nazionale anticorruzione - sta lavorando per dotare il Paese delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento delle procedure di appalto in modalità digitale.

Ma cosa significa in concreto digitalizzare gli appalti pubblici?

Significa superare definitivamente non solo l’era della carta nelle gare pubbliche e negli appalti, ma andare oltre l’idea stessa della gara pubblica come predisposizione di documenti, passaggi burocratici, notifiche, e altri lacci e lacciuoli che hanno nel tempo rallentato e a volte bloccato l’esecuzione di opere e l’acquisto di beni e servizi. Ora amministrazioni e imprese entrano in una dimensione digitale e immateriale di tutte

suppone che le Pubbliche amministrazioni del Paese, a tutti i livelli, e le imprese arrivino preparate al 1° gennaio 2024, in grado di inserirsi al meglio all’interno di questo salto di qualità nel modo di operare del Pubblico e del Privato, e di cambio di paradigma nella realizzazione di opere e servizi a favore dei cittadini. Questo è il compito che sta portando avanti l’Autorità.

Attraverso la propria Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, Anac rende disponibili i servizi e le informazioni necessari allo svolgimento delle fasi dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Tra questi la Piattaforma contratti pubblici (PCP), la Piattaforma per la pubblicità legale degli atti, il Fascicolo Virtuale dell’Operatore

IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI IN SINTESI

Il Principio del risultato assume un ruolo cardine dell’intero Codice, enfatizzando l’interesse pubblico come finalità principale che enti e stazioni appaltanti devono perseguire nelle loro attività in modo da gestire gli appalti con la massima tempestività, ottenere il migliore rapporto tra qualità e prezzo e rispettare i principi di trasparenza, legalità e concorrenza. Tutte le informazioni relative a una procedura di gara sono oggetto di digitalizzazione, dalla pianificazione alla gestione della gara con le relative verifiche e controlli del caso fino ad arrivare all’esecuzione del contratto e al conseguente monitoraggio.

Le procedure di affidamento vengono semplificate e le soglie per gli affidamenti diretti vengono elevate.

Il Responsabile Unico del Procedimento diventa Responsabile Unico del Progetto, con ruolo e funzioni assimilabili a quelli di un project manager cui sono demandate le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e esecuzione; viene inoltre affiancato nella gestione della fase esecutiva dal Direttore dell’esecuzione del contratto (DEC) e dal Direttore dei Lavori (DL). Viene eliminato il divieto del subappal-

to a cascata contenuto nel precedente Codice, demandando alla discrezionalità della stazione appaltante la definizione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto che, pur subappaltabili, non possono formare oggetto di ulteriore subappalto.

Viene eliminato il livello di progettazione definitivo, concentrando i livelli e contenuti della progettazione nei due momenti del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo.

In materia di appalto integrato si riconosce all’ente o stazione appaltante, se qualificati, la possibilità di affidare a un unico soggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato.

Per l’acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti e per l’affidamento di lavori di importo superiore a 500.000a euro le stazioni appaltanti devono essere qualificate; al di sopra di tali soglie le stazioni non qualificate devono ricorrere a una stazione appaltante qualificata, a una centrale di committenza qualificata o a altri soggetti aggregatori.

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Foto: DOKA

ATTUALITA’

Economico (FVOE).

“L’interoperabilità tra le piattaforme certificate e i servizi infrastrutturali centralizzati rappresenta il presupposto per la comunicazione elettronica, lo scambio e il riuso dei dati tra le Pubbliche Amministrazioni, la piena applicazione del principio del ‘once only’, secondo il quale dati e documenti devono essere forniti alla Pubblica Amministrazione una sola volta e riutilizzati quando necessario”, spiega il Presidente dell’Autorità, Giuseppe Busia.

“L’automazione dello scambio dei dati fra i sistemi telematici e l’utilizzo di

APPALTI DIGITALI / 2

REGISTRO PIATTAFORME CERTIFICATE SUL SITO ANAC

Da lunedì 18 dicembre 2023 sul portale dei dati aperti Anac è stat attivata la sezione Registro Piattaforme Certificate (RPC), consultabile al seguente link: http://dati. anticorruzione.it/#/regpiacert.

Il registro raccoglie le informazioni sulle Piattaforme di fornitura digitale che hanno ottenuto la “Dichiarazione di conformità di piattaforma”. Ossia la certificazione dei componenti, dei soggetti titolari, pubblici e privati, dei gestori delle stesse, in base al nuovo Codice degli Appalti.

modelli di dati condivisi creano le condizioni per un aumento dell’affidabilità delle informazioni, un miglioramento dell’efficienza del processo, una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi e del carico amministrativo per i cittadini, le imprese e le amministrazioni. L’obiettivo ultimo è assicurare massima trasparenza, speditezza e un elevato livello di semplificazione nell’assegnazione e gestione dei contratti pubblici, con l’intento di aumentare l’efficienza del sistema e garantire una maggiore efficacia dell’azione amministrativa; una Pubblica Amministrazione che acquista in modo più semplice, veloce e trasparente, snellendo le procedure, infatti, è in grado di offrire servizi migliori ai cittadini e alle imprese, con ricadute positive su tutto il sistema-Paese”, conclude il Presidente ANAC.

La principale novità in vigore dal 1° gennaio 2024 riguarda la gestione delle gare pubbliche, per le quali diventa obbligatorio l’utiliz-

zo di piattaforme digitali “certificate”. Questo significa, in concreto, che tutte le amministrazioni non dotate di una propria piattaforma di approvvigionamento digitale, dovranno utilizzare piattaforme “certificate” messe a disposizione da altri soggetti (stazioni appaltanti, centrali di committenza, soggetti aggregatori, ecc.), non solo per la fase di affidamento, ma anche per tutte le altre fasi del ciclo di vita dei contratti ed in particolare l’esecuzione. Dal 1° gennaio 2024, tali piattaforme devono essere utilizzate anche per la redazione o acquisizione degli atti relativi alle procedure di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione dei contratti; la trasmissione dei dati e documenti alla Banca Dati Anac; l’accesso alla documentazione di gara; la presentazione del Documento di gara unico europeo; la presentazione delle offerte; l’apertura, gestione e conservazione del

fascicolo di gara; il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie.

Con l’entrata in vigore delle nuove norme all’inizio del 2024, si registra anche un’altra novità rilevante, che ha impatto non solo sulle amministrazioni ma anche sugli operatori economici che partecipano alle gare: grazie alla interoperabilità di tutte le componenti del sistema, sarà pienamente operativo il Fascicolo virtuale dell’operatore economico predisposto da Anac, strumento per l’accesso alle informazioni riguardanti un operatore economico per la verifica del possesso dei requisiti per la partecipazione agli appalti pubblici e l’assenza di cause di esclusione (casellario giudiziale, certificati antimafia, regolarità fiscale e contributiva, eccetera).

I dati e i documenti contenuti nel fascicolo, che l’operatore economico può inserire attraverso apposite funzionalità, verranno aggiornati automaticamente dagli enti certificatori (Ministero della Giustizia, Ministero dell’Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, ecc.) attraverso l’interoperabilità, potranno essere consultati dalle stazioni appaltanti e riutilizzati in tutte le procedure di affidamento a cui uno stesso operatore economico partecipa. Infine, un’ulteriore rilevante novità riguarda una specifica fase del ciclo di vita dei contratti pubblici, quella della pubblicazione. A garantire la pubblicità degli atti di gara sarà Anac, con la sua Banca Dati, mediante la trasmissione delle informazioni all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea. Gli effetti giuridici degli atti pubblicati decorreranno dalla data di pubblicazione nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. La documentazione di gara sarà resa costantemente disponibile attraverso le piattaforme digitali e i siti istituzionali delle stazioni appaltanti e rimarrà costantemente accessibile attraverso il collegamento con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. ■

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 28
GIUSEPPE BUSIA PRESIDENTE ANAC
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EXT5

HAULOTTE

LA VERSATILITÀ SOSTENIBILE

LA NUOVA PIATTAFORMA ARTICOLATA FUORISTRADA ELETTRICA HA16 E LANCIATA

SUL MERCATO DAL COSTRUTTORE FRANCESE SPICCA PER VERSATILITÀ E ILLUSTRA

PERFETTAMENTE LA CORAGGIOSA VISIONE DEL GRUPPO E LA SUA VOLONTÀ DI FAR VALERE LA PROPRIA UNICITÀ, FACENDO LA DIFFERENZA SUL MERCATO

di Ettore Zanatta

La nuova piattaforma articolata fuoristrada elettrica HA16 E lanciata sul mercato da Haulotte appartiene alla gamma PULSEO. Si tratta di una macchina silenziosa e rispettosa dell’ambiente, in grado di offrire le stesse prestazioni delle equivalenti dotate di propulsore termico, ma anche una soluzione ideale da utilizzare

sia all’interno che all’esterno e in grado di garantire la massima autonomia, grazie ad alcune innovazioni di particolare interesse, come il “Range Extender” rimovibile e intercambiabile.

Nuove e virtuose opportunità Per Haulotte la qualità non è mai abbastanza e per questo motivo il costruttore francese punta sempre

più lontano e sempre più in alto, con l’obiettivo di garantire ai propri clienti la massima affidabilità e sicurezza, nonché prestazioni sempre maggiori. Il modo di vedere le cose di Haulotte è rappresentato alla perfezione proprio dalla nuova piattaforma articolata fuoristrada elettrica HA16 E, ultima arrivata della generazione PULSEO. Questo nuovo modello, infatti, apre le porte a un intero mondo di nuove e virtuose opportunità, che permettono di dare libero sfogo alla creatività e alla flessibilità, grazie a una piattaforma aerea al passo con i tempi, che cambia la storia di tutti giorni… migliorandola.

LA CONFIGURAZIONE 100% ELETTRICA

DELLA NUOVA PIATTAFORMA

ARTICOLATA FUORISTRADA

ELETTRICA HAULOTTE HA16 E OFFRE

UN’ALTERNATIVA SOSTENIBILE

E ADATTA A QUALUNQUE CONTESTO

OPERATIVO E LOGISTICO, LAVORI

NOTTURNI INCLUSI. LA SUA SILENZIOSITÀ

APRE LE PORTE A NUOVE APPLICAZIONI:

OSPEDALI, UFFICI E SCUOLE, COSÌ

COME CENTRI COMMERCIALI, STRADE

PEDONALI E AEROPORTI. LA SUA

ARCHITETTURA, COMBINATA CON

LE PRESTAZIONI FUORISTRADA, LA

RENDONO ADATTA ALLE APPLICAZIONI

SIA INTERNE CHE ESTERNE

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 30 MACCHINE
marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 31

MACCHINE

EQUIPAGGIATA CON PNEUMATICI ANTITRACCIA, LA PIATTAFORMA HA16 E SI PUÒ UTILIZZARE IN AMBIENTI INTERNI SENZA IL RISCHIO DI LASCIARE SEGNI, ANCHE SUI PAVIMENTI DELICATI. L’INGOMBRO DI ROTAZIONE POSTERIORE NE ESALTA LA MANOVRABILITÀ, CONSENTENDOLE DI MUOVERSI IN SPAZI ANGUSTI. L’ASSALE OSCILLANTE E LE QUATTRO RUOTE MOTRICI

GARANTISCONO UN’ADERENZA OTTIMALE AL TERRENO

La piattaforma aerea HA16 E PULSEO è una macchina 2 in 1: la sua versatilità la rende utile per tutta la durata del cantiere, dalla fase iniziale fino a quella di rifinitura. Come citato, l’architettura elettrica - associata alle prestazioni garantite su ogni genere di terreno - le consentono inoltre una perfetta adattabilità sia alle applicazioni interne che a quelle esterne, garantendo al tempo stesso un funzionamento silenzioso e a zero emissioni. Gli pneumatici antitraccia, poi, permettono alla piat-

taforma articolata elettrica HA16 E di essere utilizzata anche in cantieri al chiuso e di non lasciare segni nemmeno sulle superfici più delicate. Il ridotto ingombro posteriore, le quattro ruote motrici e le due (HA16 E) o quattro (HA16 E PRO) ruote direttrici, infine, garantiscono all’operatore la massima maneggevolezza e manovrabilità, unitamente all’assale meccanico con bloccaggio manuale del differenziale, che aumenta la trazione, e all’assale oscillante (nella versione PRO), che mantiene le ruote a contatto con il terreno e garantisce un’aderenza ottimale.

Le quattro ruote sterzanti, poi, riducono notevolmente il raggio di sterzata e consentono la marcia “a granchio”. L’elevata altezza da terra, invece, permette di superare gli

LA PIATTAFORMA HA16 E NON CEDE AD

ALCUN COMPROMESSO IN TERMINI DI PRESTAZIONI SU TERRENI ACCIDENTATI

E VANTA CAPACITÀ IDENTICHE A

QUELLE DI UNA PIATTAFORMA AEREA

DOTATA DI MOTORE DIESEL. L’ELEVATA

POTENZA MOTRICE FORNITA DALLA

SUA TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA

LE CONSENTE DI SUPERARE PENDENZE

FINO AL 40% E DI LAVORARE CON

INCLINAZIONI TRASVERSALI FINO A 5°

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 32

ostacoli e proteggere le parti della macchina durante il suo utilizzo.

Una sfida sostenibile

Grazie all’architettura 100% elettrica, la piattaforma articolata fuoristrada elettrica Haulotte HA16 E non emette inquinanti e si adatta perfettamente a ogni tipo di lavoro, anche durante le ore notturne. Ad esempio, questa macchina rappresenta una soluzione ideale in aree a basse emissioni (LEZ), in cantieri “green” e in zone in cui è vietato l’accesso a macchine e veicoli con motore termico. La HA16 E, inoltre, è particolarmente silenziosa (<70 dB in modalità elettrica) e offre un reale comfort acustico sia agli operatori che alle altre persone che si trovano in cantiere o nelle vicinanze. Questa sua caratteristica permette a questa piattaforma di essere impiegata in applicazioni sempre nuove, laddove il silenzio è d’obbligo, come ospedali, uffici, scuole e luoghi pubblici (centri commerciali, aree pedonali, aeroporti), ma anche per affrontare lavori in spazi interni al chiuso. Qualunque siano i vincoli del cantiere, la piattaforma articolata fuoristrada elettrica HA16 E offre diverse semplici soluzioni di ricarica: presa di corrente standard, presa trifase per ricarica accelerata o ricarica con “Range Extender”, disponibile come optional, un generato-

LA NUOVA PIATTAFORMA

HAULOTTE HA16 E, GRAZIE

re amovibile, che richiede non più di cinque minuti per essere installato e consente di ricaricare la batteria della HA16 E dell’80% in sole tre ore (durante la ricarica l’opera-

tore mantiene la piena capacità di utilizzo della macchina). La HA16 E con “Range Extender” garantisce così un’autonomia senza limiti, che permette di lavorare senza vincoli a prescindere dal contesto operativo e logistico e anche in mancanza di accesso alla rete elettrica. Senza dimenticare che il “Range Extender” è una soluzione versatile e intercambiabile al 100% con i modelli di piattaforme a pantografo HS15 E e HS18 E, ma anche con i futuri modelli della gamma PULSEO. La piattaforma Haulotte HA16 E garantisce spiccate capacità di superamento degli ostaco-

IL GENERATORE “RANGE EXTENDER”

RIMOVIBILE GARANTISCE LA RICARICA

RAPIDA DELLE BATTERIE. INSTALLATO

IN MENO DI CINQUE MINUTI, RICARICA

LE BATTERIE DELLA HA16 E ALL’80%

IN TRE ORE. DURANTE

L’OPERATORE MANTIENE LA PIENA

CAPACITÀ DI UTILIZZO DELLA MACCHINA

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 33
LA RICARICA I COMPONENTI DELLA PIATTAFORMA SONO FACILMENTE ACCESSIBILI. IL MODELLO HA16 E È DOTATO DI BATTERIE AGM DI SERIE, CHE NON RICHIEDONO ALCUNA MANUTENZIONE PER TUTTA LA LORO DURATA, COSÌ COME I MOTORI ASINCRONI
A UN’OFFERTA DI SERVIZI
“ „
A 360°, ASSICURA UN COSTO TOTALE DI PROPRIETÀ OTTIMIZZATO

li, pari a quelle di una piattaforma dotata di motore termico. La sua architettura elettrica, abbinata alla trasmissione a ponte, consente di sviluppare una potente coppia che rende possibile avanzare su ogni tipo di fondo, anche il più accidentato. L’elevata motricità garantita

LA SCHEDA TECNICA

dai suoi equipaggiamenti all’avanguardia le permette peraltro di salire lungo terreni con pendenza fino al 40% e di lavorare con un’inclinazione trasversale fino a 5°. La produttività è garantita anche dalla portata della piattaforma, pari a 300 kg nella cesta da 2,44 m di

La piattaforma articolata fuoristrada elettrica HA 16 E

m

larghezza (con cancello d’ingresso a battente), dallo sbraccio orizzontale di 8 m e dalla rotazione della torretta di 355°.

Manutenzione e sicurezza

La piattaforma articolata fuoristrada elettrica HA16 E è stata progettata per semplificare gli interventi di manutenzione e ottimizzare il TCO (Costo Totale di Proprietà). Nello specifico, la manutenzione della macchina è facilitata dallo strumento di diagnosi integrato e dalla possibilità di accesso diretto ai vari componenti, dall’impianto elettrico alle batterie AGM di serie e ai motori asincroni (AC) senza manutenzione protetti da coperchi rimovibili. Questi elementi strutturali, abbinati alla soluzione telematica SHERPAL, consentono a chi gestisce la flotta di massimizzare l’utilizzo della macchina: grazie ai dati trasmessi, infatti, l’organizzazione del parco macchine è semplificata e la disponibilità ottimizzata, rendendo così più agevole il lavoro di tutti i giorni. La piattaforma HA16 E integra i maggiori standard di qualità Haulotte ed è in grado di operare fino a 16 m di altezza. Inoltre, la HA16 E - così come tutti i modelli della generazione PULSEO - sono sottoposti a rigidi test di resistenza e cicli di “invecchiamento” accelerati, che permettono di assicurarne la durata di vita, tanto da poter beneficiare di una garanzia di cinque anni. Importante anche l’aspetto legato alla sicurezza: da citare sono il ben noto dispositivo antincastramento Haulotte Activ’Shield Bar (HA16E PRO), il sistema d’illuminazione Haulotte Activ’Lighting (HA16E PRO) e il comune sistema di diagnostica integrata Haulotte Activ’Screen. Con la piattaforma HA16 E, dunque, Haulotte ribadisce il suo impegno al fianco dei clienti, offrendo loro macchine che contribuiscono alla decarbonizzazione dei cantieri, ma che sono anche affidabili nel tempo e in grado di garantire una sicurezza sempre maggiore. ■

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 34 SEZIONE
Altezza di lavoro: 16
Altezza piano di calpestio: 14 m Sbraccio laterale max.: 7,94 m Punto di articolazione: 7,88 m Portata in cesta max.: 300 kg Dimensione piattaforma std.: 1,8 x 0,8 m Lunghezza fuori tutto/trasporto: 6,78/5,79 m Larghezza fuori tutto: 2,3 m Altezza a riposo/trasporto: 2,29/3 m Lunghezza in posizione di trasporto: 5,79 m Altezza in posizione di trasporto: 3 m Sbalzo anteriore: 16,2 m Escursione verticale/orizzontale del jib: 65°/90° Angolo di rotazione della torretta: 355° Interasse: 2,1 m Altezza da terra: 30 cm Inclinazione operativa max.: 5° Velocità di traslazione: 4,9 km/h Batterie: 48V - 390Ah (C20) Pendenza superabile max.: 40% Raggio di sterzata minimo (esterno): 5 m Peso operativo: 7.030 kg
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UNA NUOVA LINEA... “ROTATIVA”

È PRONTA PER IL DEBUTTO A INTERMAT 2024 LA NUOVA

GAMMA DI SOLLEVATORI TELESCOPICI ROTATIVI BOBCAT, UNA LINEA COMPLETA CHE INCLUDE NOVE MODELLI

CON MOTORIZZAZIONE STAGE V PER IL MERCATO EUROPEO, PER ALTEZZE DI SOLLEVAMENTO DA 18 A 39 M

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 36 MACCHINE
BOBCAT
di Ettore Zanatta

Il

mercato dei sollevatori telescopici rotativi continua a crescere in tutto il mondo. Il settore è fortemente concentrato in Europa (85%), con Italia, Germania, Francia e Benelux che rappresentano il 76% del mercato europeo, mentre il Nord America rappresenta il 10% del mercato mondiale (il restante 5% è distribuito nel resto del mondo). In questo contesto, l’edizione 2024 della fiera Intermat in programma a Parigi rappresenterà l’occasione per Bobcat per presen-

tare al grande pubblico la sua nuova gamma di sollevatori telescopici rotativi, una linea che consiste in nove modelli con motorizzazione Stage V per il mercato europeo (TR50.180, TR50.210, TR50.250, TR60.220, TR60.260, TR60.310, TR80.270, TR80.350 e TR80.390), per altezze di sollevamento da 18 a 39 m e capacità di sollevamento da 5 a 8 t, oltre a quattro versioni Stage IIIA per la vendita in Medio Oriente e Africa, per altezze di sollevamento da 18 a 26 m e capacità di sollevamento da 5 a 6 t.

I modelli con altezze di sollevamento da 18 a 26 m sono dotati di propulsore Deutz, mentre quelli con altezze di sollevamento da 27 a 39 m sono equipaggiati di motori Volvo (i costruttori di questo componente sono comuni ai modelli Stage IIIA e Stage V per facilitarne la manutenzione e la formazione del personale).

Svariate sono le caratteristiche distintive di questi nuovi sollevatori telescopici rotativi; tra queste si annoverano: la rotazione della torretta di 360° continui, l’assale

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 37

MACCHINE

SONO CARATTERIZZATI DA UN TELAIO MONOBLOCCO SALDATO, DA TUBI IDRAULICI COMPLETAMENTE PROTETTI ALL’INTERNO DEL BRACCIO E DA ASSALI PROGETTATI PER AFFRONTARE IMPIEGHI GRAVOSI. COSTRUITO IN ACCIAIO ALTORESISTENZIALE IL BRACCIO È ROBUSTO E RIGIDO: PUR RIMANENDO LEGGERO GARANTISCE UN’ELEVATA CAPACITÀ

posteriore oscillante con bloccaggio auto-idraulico; il livellamento del telaio di ±8° (questa funzione intelligente, che rileva l’inclinazione della macchina, consente la compensazione solo nella direzione corretta, per una maggiore sicurezza dell’operatore e stabilità della macchina); le tre modalità di sterzata con riallineamento semiautomatico; il sistema telematico; le funzioni idrauliche combinate (pompa Load Sensing con condivisione del flusso); il freno di stazionamento automatico; la trasmissione idrostatica variabile con assali a bagno d’olio per impieghi gravosi; gli stabilizzatori “intelligenti” dotati di funzioni avanzate, come la bassa pressione al suolo e il livellamento automatico, la tabella di carico adattata alle estensioni degli stabilizzatori, la memorizzazione dell’area di stabilizzazione e l’ammortizzazione della retrazione; la regolazione automatica del regime del motore, per fornire sempre la potenza idraulica necessaria. Dal momento in cui il sollevatore telescopico inizia a muoversi, la gestione elettronica della macchina ne “assume” il controllo, regolando automaticamente il regime del motore e l’im-

pianto idraulico con rilevamento del carico. Ciò consente all’operatore di concentrarsi sulla sua priorità: eseguire il lavoro in sicurezza e con precisione assoluta. Il circuito elettrico da 24V è protetto da una schermatura con grado IP67 contro acqua e polvere.

Cabina brevettata

Uno degli aspetti chiave della nuova gamma di sollevatori telescopici rotativi Bobcat è la cabina panoramica brevettata, un modu-

lo che non presenta alcun ostacolo visivo nella parte anteriore (ispirato al design delle cabine delle gru) e che è in grado di garantire quindi un’elevata visibilità, nonché un’ampia gamma di funzioni e vantaggi, tra cui: un ambiente completamente chiuso e pressurizzato per l’operatore; una filtrazione dell’aria al 100%; una certificazione ROPS (protezione antiribaltamento) e FOPS (protezione contro la caduta di oggetti); l’aria condizionata di serie; la colonna

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 38
I NUOVI SOLLEVATORI TELESCOPICI ROTATIVI BOBCAT SONO PROGETTATI PER AFFRONTARE I LAVORI DI COSTRUZIONE PIÙ IMPEGNATIVI E DI CARICO E RIDUCE AL MINIMO IL RISCHIO DI FLESSIONI UNO DEGLI ASPETTI CHIAVE DELLA NUOVA GAMMA DI SOLLEVATORI TELESCOPICI ROTATIVI BOBCAT È LA CABINA PANORAMICA BREVETTATA, CHE PRESENTA UN DESIGN ELEGANTE, OFFRE ALL’OPERATORE UN AMPIO SPAZIO E COMODE FUNZIONI UTILI ALLA GESTIONE DELLA MACCHINA

dello sterzo regolabile; il sedile confortevole e regolabile. La cabina è peraltro dotata di una pratica porta con apertura a 90° e 180° sia nella parte superiore che in quella inferiore. All’interno del modulo tutti i sollevatori telescopici rotativi Bobcat sono dotati di un nuovo cruscotto con display da 7” e 12”, che offre la possibilità di scegliere fra tre diverse visualizzazioni: il classico diagramma di carico in tempo reale; un nuovo diagramma di carico dinamico del braccio, che mostra solo l’area in cui l’operatore può muoversi in sicurezza con un carico; una vista a

360° dall’alto. La cabina offre anche ulteriori finiture interne, tra cui una nuova luce di cortesia a LED dietro il sedile dell’operatore, per una migliore illuminazione all’interno della cabina. Quando non viene utilizzato, il sistema di controllo remoto del sollevatore telescopico può essere riposto in un nuovo vano dedicato. È stata inoltre inserita una nuova luce a LED anche sotto il bracciolo sinistro, che si attiva aprendo la porta e illumina il pavimento, per facilitare l’ingresso in cabina.

Accesso migliorato

A proposito di cabina, nei nuovi sollevatori telescopici rotati -

vi Bobcat ha ottimizzato anche l’accessibilità, tramite il posizionamento e la modifica della scala di accesso, che è ora dotata di due maniglie per facilitarne l’uso e si trova in una posizione più centrale davanti alla cabina stessa. È stata introdotta inoltre di serie anche una scaletta aggiuntiva - situata sul lato posteriore destro della macchina, particolarmente utile per le operazioni di manutenzione sul retro del braccio - ed è stato inserito un nuovo pulsante sul joystick, che consente all’operatore di allineare facilmente la torretta con le scale di accesso posizionate sui lati destro e sinistro del sollevatore telescopico.

IL SISTEMA DI LIVELLAMENTO DEGLI

PNEUMATICI CONSENTE DI USUFRUIRE

DI UNA MAGGIORE STABILITÀ SU

TERRENI DI DIVERSA NATURA: QUESTA

FUNZIONE “INTELLIGENTE” RILEVA

L’INCLINAZIONE DEL SOLLEVATORE

TELESCOPICO E NE CONSENTE LA

COMPENSAZIONE SOLO NELLA

DIREZIONE CORRETTA, A GARANZIA

DI UNA MAGGIORE SICUREZZA

DELL’OPERATORE E DI UN’ELEVATA

STABILITÀ DELLA MACCHINA

Con i modelli principali disponibili nella nuova gamma di sollevatori telescopici rotativi Bobcat offre una scelta di soluzioni per quattro segmenti di altezza di sollevamento chiave, ovvero 18 m, 21-22 m, 25-26 m e 30-32 m, con una selezione competitiva in termini di capacità della macchina a queste altezze. Bobcat offre anche modelli aggiuntivi in questi segmenti, ciascuno con una capacità di sollevamento di 1 t in più.

La nuova gamma consente inoltre a Bobcat di coprire un quinto segmento con un sollevatore telescopico rotante da 27 m, 35 m e 39 m e con una capacità di sollevamento superiore di 8 t. ■

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 39

MACCHINE

MULTITEL PAGLIERO

ARIA DI ELETTRIFICAZIONE

IL COSTRUTTORE PIEMONTESE PARTECIPERÀ A INTERMAT 2024 ESPONENDO OTTO

MACCHINE, TRE DELLE QUALI FANNO PARTE DELLA NUOVA GAMMA “FULL-ELECTRIC”

AXON, CHE SARÀ IL TEMA CENTRALE CHE I VISITATORI POTRANNO AMMIRARE

ALL’INTERNO DELLO STAND PARIGINO

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 40
TRA LE MACCHINE ESPOSTE CI SARÀ LA PIATTAFORMA TELESCOPICA MT 162 AXON SU AUTOCARRO IVECO E-DAILY 35S10 CON PTT DA 3.500 KG
di Stefano Vitali

Coniugare prestazioni e rispetto dell’ambiente, realizzare macchine autocarrate e su cingoli ad alimentazione ibrida o totalmente elettrica, silenziose e a basse emissioni: queste le missioni di Multitel Pagliero, il costruttore di Manta (CN) specializzato nel settore delle piattaforme autocarrate e cingolate. Un concentrato di queste “mission” sarà presentato a Parigi il prossimo aprile, in occasione della fiera Intermat 2024.

Tecnologia AXON

Tra le macchine esposte ci sarà la piattaforma telescopica MT 162 AXON su autocarro Iveco e-Daily 35S10 con PTT da 3.500 kg, con altezza di lavoro di 16,2 m, sbraccio massimo orizzontale di 11,2 m e portata di 80 kg e di 7,4 m con portata di 250 kg. Il veicolo è alimentato da una batteria al litio con capacità di 37 kWh e tensione di lavoro di 400V e garantisce un’autonomia di 120 km. La ricarica può essere effettuata con il connettore di tipo standard posto sul frontale del veicolo, mediante colonnine, o da rete industriale o domestica. La piattaforma è alimentata da un modulo ibrido integrato, con all’interno una batteria al litio da 5 kWh e tensione di lavoro di 48V, il motore elettrico con la pompa e l’elettronica di gestione. La ricarica è contemporanea con quella della batteria del veicolo, senza l’uso di altri cavi. Quand’è scarica l’operatore può continuare a lavorare prendendo energia dalla batteria del veicolo, riducendone in parte l’autonomia su strada. La velocità dei movimenti della piattaforma è uguale a quella della versione diesel, grazie a un motore elettrico a magneti permanenti da 2,5 kW. In fiera sarà presente anche la piattaforma telescopica MJE 250 AXON su autocarro e-Daily 50C14 E con PTT di 5,2 t, con altezza massima di lavoro di 24,7 m, sbrac -

cio orizzontale massimo di 16,5 m e portata in cesta di 100 kg e di 250 kg con sbraccio di 12,5 m. Con braccio completamente esteso è possibile lavorare in negativo a -3,5 m. La rotazione della torretta di 450°, la cesta autolivellante con rotazione di 120° + 120° e il jib articolato con apertura di 180° permettono all’operatore di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro. Il veicolo è alimentato da due

batterie da 37 kW ciascuna e la piattaforma prende direttamente l’energia da queste, senza necessità di un ulteriore modulo. Il motore elettrico a magneti permanenti controllato da un inverter ad alte prestazioni e i comandi alto-proporzionali installati sulla macchina assicurano un’elevata efficienza energetica: l’incidenza di una giornata di lavoro sull’autonomia del veicolo, pari a 185 km, è meno del 10%. Il sistema MUSA, insieme a

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 41
LA PIATTAFORMA TELESCOPICA MT 162 AXON SU AUTOCARRO IVECO E-DAILY 35S10: IL VEICOLO È ALIMENTATO DA UNA BATTERIA AL LITIO CON CAPACITÀ DI 37 KWH E TENSIONE DI LAVORO DI 400V E GARANTISCE UN’AUTONOMIA DI 120 KM LA PIATTAFORMA ARTICOLATA MXE 170 SU PIAGGIO PORTER NP6 LONG RANGE, CON ALIMENTAZIONE GPL E BENZINA

MACCHINE

MUSA X, calcola lo sbraccio sulla base dell’estensione degli stabilizzatori, il peso nel cesto, la configurazione geometrica del braccio (angolo ed estensione) e l’inclinazione del telaio fino a un massimo di 3°.

Da sottolineare anche la presenza della piattaforma cingolata SMX 210 AXON, con altezza massima di lavoro di 21,20 m, sbraccio orizzontale massimo non limitato di 9,5 m e portata in cesta di 200 kg. Il peso di soli 2.500 kg e i cingoli “non marking” garantiscono una ridotta pressione al suolo, mentre le dimensioni compatte e la cesta removibile in alluminio consentono il trasporto su rimorchio e di accedere in luoghi ristretti, superando pendenze sino al 25%. Il pacco batterie al litio, con un’autonomia di otto ore di lavoro, può essere ricaricato in circa quattro ore connettendosi alla rete. L’alimentazione elettrica consente di utilizzare il ragno all’interno degli edifici o aree verdi, riducendo consumi, emissioni e rumore.

Un’esposizione strategica

Strategicamente importante sarà anche l’esposizione della piattaforma articolata MXE 170 su Piaggio Porter NP6 Long Range, con alimentazione GPL e benzina. L’altezza di lavoro, in questo caso, è di 16,9 m, lo sbraccio orizzontale di 7,5 m, l’UP&OVER di 6,8 m e la portata massima in cesta di 250 kg (due persone). Studiata per l’impiego nelle strette vie dei centri urbani o storici e, genericamente, nelle aree di lavoro con poco spazio, la piattaforma ha un peso contenuto, con un PTT di 2.800 kg,  che consente di muoversi su superfici delicate. Ridotta è la lunghezza (5.850 mm), mentre la stabilizzazione è di 1.800 mm. Alla complessiva compattezza si abbina la ridotta altezza (2.550 mm), che ne

fa una delle piattaforme più compatte su Piaggio NP6. La scelta del GPL, oltre a garantire il risparmio dei costi e minore inquinamento, permette la circolazione urbana in tutte le ore del giorno, senza i vincoli dovuti ai blocchi del traffico.

A Parigi sarà presente anche la piattaforma telescopica 160ALUR, che si presenterà - a partire dalla “R” (Restyling) della sigla - con alcune innovazioni rispetto al modello storico. Innanzitutto la lunghezza, che si riduce di circa 10 cm e la rende ancora più performante negli spazi ristretti. Un’efficacia alla quale contribuisce la nuova stabilizzazione verticale anteriore rispetto quella inclinata. Cambia anche la portata: prima di 200 kg a 7,8 m di sbraccio, ora di 230 kg a 7,5 m di sbraccio.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 42
LA PIATTAFORMA TELESCOPICA MTE 270EX DI MULTITEL PAGLIERO È MONTATA SU AUTOCARRO DA 3,5 T, CON ALTEZZA DI LAVORO DI 27 M
MULTITEL PAGLIERO ACCOGLIERÀ I PROPRI OSPITI A INTERMAT PRESENTANDO PIATTAFORME AEREE INNOVATIVE E CON UN’AREA DEDICATA ALLO SHOP ‘MIM STYLE’ “ „

Immutata l’altezza di lavoro: 16,5 m. Questo modello sarà affiancato dalla piattaforma telescopica

MTE 270EX su autocarro da 3,5 t, con altezza di lavoro di 27 m.

La stabilizzazione e la messa a riposo automatica la rendono semplice da utilizzare, mentre la leggerezza ne fa un mezzo estremamente manovrabile. La macchina è dotata del MUSA (MUltitel Self Adapting outreach), il sistema di calcolo e limitazione dello sbraccio che massimizza l’area di lavoro coperta dalla piattaforma in funzione della configurazione di stabilizzazione scelta. Completa l’allestimento il sistema MUSA X, che calcola lo sbraccio sulla base dell’inclinazione del telaio fino a un massimo di 3°.

Presente poi la piattaforma articolata MZ 350 su autocarro da 12 t, progettata sulla stessa geometria della MZ 250: ha un’altezza di lavoro di 35,3 m, è dotata di due sezioni telescopiche a doppia estensione e ha uno sbraccio orizzontale massimo di 20 m che consente una portata in cesta di 80 kg, di

ELETTRONICA EVOLUTA

Tutti i modelli di piattaforma aerea Multitel Pagliero esposti a Intermat 2024 sono dotati di EVE, l’elettronica evoluta che, grazie a tecnologie proprietarie come MUSA e MUSA X, garantisce velocità,

200 kg con lo sbraccio di 17,2 m e 360 kg a 14,8 m. La cesta è estensibile con dimensioni 2.000/3.000 x 900 x 1.100 mm.

linearità e fluidità dei movimenti verticali e orizzontali. Perciò niente strappi, ma fuoriuscita degli sfili e sollevamento del braccio sempre in equilibrio e correzioni immediate. Lo sbraccio, con il limitatore di momento, è in funzione del carico e garantisce sicurezza nei movimenti. Il sistema Telemetry, con localizzazione GPS, assicura visualizzazione dello stato della macchina, parametrizzazione e diagnosi a distanza.

La rotazione della torretta di 450°, la cesta autolivellante con rotazione 90°+90° e il jib permettono di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro.

Su richiesta è disponibile l’opzione Hybrid pack con batterie al litio da 210 Ah che alimentano un motore elettrico da 12 kW e garantiscono una giornata di lavoro di autonomia.

Da citare, infine, la piattaforma MJ 450 su autocarro da 26 t, con altezza di lavoro di 45 m. Lo sbraccio orizzontale di 32,3 m ha una portata in cesta di 120 kg, di 300 kg con lo sbraccio di 30,3 m e di 500 kg a 26,7 m. La rotazione della torretta di 360° continui, la cesta autolivellante con rotazione 90° + 90° e il jib sfilabile permettono di aggirare eventuali ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro. La macchina permette di lavorare anche in negativo, è solida e affidabile, veloce nei movimenti quanto intuitiva nella guida ed è ideale per il settore eolico. ■

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LA PIATTAFORMA ARTICOLATA MZ 350, SU AUTOCARRO DA 12 T, È PROGETTATA SULLA STESSA GEOMETRIA DELLA MZ 250: HA UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 35,3 M, È DOTATA DI DUE SEZIONI TELESCOPICHE A DOPPIA ESTENSIONE E HA UNO SBRACCIO ORIZZONTALE MASSIMO DI 20 M

LOCATELLI CRANE

UN COMPLEANNO DA SOGNO

PER CELEBRARE NEL MIGLIORE DEI MODI IL SUO 70° ANNIVERSARIO, L’AZIENDA DI MAPELLO HA POTENZIATO LA SUA STRUTTURA

PRODUTTIVA E IL SERVIZIO “AFTERSALES”. INOLTRE, PRESENTERÀ

A INTERMAT 2024 L’AUTOGRÙ FUORISTRADA GRIL 110.100, LA PIÙ IMPONENTE DELLA SUA GAMMA

di Daniele Smiraglia

Raggiungere i 70 anni di attività, costruendo nel corso del tempo il proprio successo attraverso un percorso di crescita lineare e costante, rappresenta un traguardo da sogno per ogni tipologia di azienda. Per Locatelli Crane quest’importante obiettivo non viene tuttavia considerato un punto di arrivo, bensì un punto di partenza per guardare al futuro ancora con maggiore fiducia e ottimismo. Non è un caso che l’azienda abbia scelto il palcoscenico di Intermat 2024 per mostrare al mondo intero le sue ultime innovazioni, come ad esempio la nuova autogrù fuoristrada GRIL 110.100, che farà da precursore a molti altri ampliamenti di gamma. Ne parliamo con Michele Mortarino e Nicolò Nastati, rispettivamente responsabile Vendite e Marketing di Locatelli Crane.

Un’impresa familiare

Fondata da Enzo Locatelli nel 1954, la società Fratelli Locatelli inizia a operare in un ’ ambito molto comune per l’epoca, ovve-

ro nel ripristino di vecchi camion americani lasciati sul territorio nel Dopoguerra. Pian piano, dalla compravendita di quella tipologia di veicoli l’azienda passa al montaggio dei primi mezzi rudimentali per il sollevamento, che ben presto diventano modelli a sé stante. “Il signor Enzo ha avuto due figli e uno dei due, l’Ing. Carlo Locatelli, si è occupato di proseguire con l’attività del padre a partire dagli anni Ottanta”, racconta Michele Mortarino. “L’impresa si è specializzata nel tempo nello sviluppo di autogrù fuoristrada, a cui si sono aggiunte customizzazioni specifiche per alcuni clienti della zona, e il radicamento in questa tipologia di prodotto è cresciuta nel tempo anche grazie a una partnership strategica con CGTCompagnia Generale Trattori, che ha permesso a Locatelli di diventare un vero e proprio leader nel settore e di arrivare a consegnare fino a 150 modelli l’anno”.

Grazie alla stabilità e alla forza di un dealer così importante, Locatelli può permettersi di concentrare la sua attenzione sugli aspetti più tecnici, sviluppando

nuovi prodotti come ad esempio le autogrù con torretta girevole a 360°, oltre a portare avanti collaborazioni internazionali. “Numeri così importanti hanno permesso all’azienda di posizionarsi in modo granitico sul mercato, ma anche di consolidare la reputazione del marchio con buyer ed esperti del settore, puntando sui concetti di qualità, performance e certezza del made in Italy. Tutti questi aspetti sono rimasti intatti anche nell’ultimo periodo, quando molti concorrenti hanno fatto scelte differenti. Locatelli ha invece seguito una politica costante di sviluppo e una strategia ‘customer oriented’, mantenendo un contatto diretto con gli utilizzatori e sviluppando i suoi prodotti proprio per soddisfare ogni loro esigenza”.

Sbarco all’estero e cambio di proprietà

Gli anni Novanta hanno rappresentato invece il periodo in cui Locatelli ha iniziato a vendere con forza le sue macchine anche nei mercati esteri. “L’elevato livello di affidabilità e le importanti prestazioni - spiega Michele Mortarino -

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 44 MACCHINE
marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 45

MACCHINE

IL TEAM COMMERCIALE DI LOCATELLI CRANE, COMPOSTO, DA SINISTRA A DESTRA, DA DANIELE FINARDI, TIZIANA PARRINELLO, MICHELE MORTARINO, CLAUDIA PAGANINI E NICOLÒ NASTATI

hanno permesso all’azienda di vendere le stesse autogrù proposte al mercato italiano anche all’estero. Non è un caso che, a eccezione del Giappone, in cui le restrizioni alle importazioni sono altissime, le macchine Locatelli siano state esportate in ogni latitudine: dai paesi dell’area EMEA alla Russia, passando per l’Estremo Oriente e l’America Latina. Oggi l’export rappresenta una parte molto rilevante del nostro fatturato”. Mortarino prosegue poi nel racconto della storia di Locatelli, che nei primi anni Duemila è stata soggetta a un primo importante cambiamento, ovvero il passaggio di proprietà a Venpa. “ Nel 2007, una volta raggiunto l’apice produttivo e ultimato il rinnovamento globale di tutta la

LE ORIGINI DI LOCATELLI CRANE

RISALGONO AL 1954. IL SUCCESSO

OTTENUTO IN 70 ANNI DI ATTIVITÀ

DALLE AUTOGRÙ DELL’AZIENDA

LOMBARDA SI DEVE ALLA LORO

AFFIDABILITÀ, ALL’ALTO LIVELLO DI PRESTAZIONI E AI BASSI COSTI

D’ESERCIZIO, GARANTITA DALL’ELEVATA

QUALITÀ DEI COMPONENTI E DALLA

LUNGA ESPERIENZA NELLA PRODUZIONE DI QUESTA TIPOLOGIA DI MACCHINE

gamma, l’Ing. Carlo Locatelli ha deciso di passare la mano per permettere all’azienda di effettuare un ulteriore step di crescita. Il Gruppo subentrante, ovvero Venpa, tra i principali noleggiatori con sede a Dolo, nel veneziano, ha investito fin da subito ingenti risorse nel marchio Locatelli e nelle potenzialità delle sue macchine, in particolar modo sulla sua internazionalizzazione”.

Ritorno alle origini e sguardo al futuro

A metà del 2011 si è concretizzato il secondo passaggio di proprietà, a favore di Plana Impianti Industriali. Con l’avvento del nuovo proprietario, che ha scelto di mantenere inalterato il top management della precedente gestione, sono stati riportati in auge i paradigmi che avevano contraddistinto il successo di Locatelli Crane. Sotto la guida del nuovo amministratore delegato, l’Ing. Mauro Nastati, l’azienda ha consolidato ulteriormente la sua reputazione, implementando strategie innovative e mantenendo l’impegno per un servizio clienti di eccellenza.

LOCATELLI CRANE È LA PRIMA AZIENDA TOTALMENTE ITALIANA CHE SI OCCUPA

DELLA COSTRUZIONE DI AUTOGRÙ IDRAULICHE, CON UN FOCUS PARTICOLARE SULLA

PRODUZIONE DI FUORISTRADA DA 12,5 T FINO A 80 T. MOLTO FORTE IL SUO LEGAME CON

IL TERRITORIO LOMBARDO: L’AZIENDA, NATA NEL LECCHESE, OGGI HA LA SUA SEDE A MAPELLO, IN PROVINCIA DI BERGAMO

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 46

“Per convincere i nostri interlocutori a scegliere un brand italiano specializzato su un unico prodotto diventa fondamentale offrire contenuti tecnici molto consistenti e concreti, cercando nel limite del possibile di primeggiare a livello di performance”, spiega Mortarino. “Con il secondo passaggio di proprietà c’è stata una vera e propria ‘Renaissance’, ovvero una forte spinta verso i contenuti che da sempre hanno contraddistinto l’azienda e che nel lungo termine hanno sempre pagato. Il nuovo CEO ha sviluppato nuovi progetti, rinnovato la gamma, anche puntando sul ‘green’ e sull’introduzione di componenti elettronici che solitamente sulle autogrù sono meno sofisticati, anche per consentire agli operatori e ai buyer di avere prodotti più gestibili a livello di manutenzione ed efficienza”. Continuare a crescere e non accontentarsi di quanto ottenuto fino a oggi resta il mantra di Locatelli Crane, con la consapevolezza di occupare oggi un ruolo di leadership e di essere rimasto uno tra i pochi costruttori italiani nello specifico settore delle autogrù fuoristrada. “In questi 70 anni abbiamo tracciato un solco talmente profondo da in-

L’autogrù fuoristrada GRIL 110.100 è il nuovo modello di riferimento di eccellenza e performance di Locatelli Crane, che beneficia del know-how progettuale e industriale dell’azienda sviluppato in 70 anni di produzione. Il suo braccio si compone di cinque elementi e si estende fino a una lunghezza di 47 m, con la possibilità di allungarlo ulteriormente di altri 16 m grazie alla prolunga a traliccio. Tra i fiori all’occhiello della nuova autogrù, che sarà presentata ufficialmente dall’azienda lombarda nel corso di Intermat 2024, si segnala la stabilizzazione asimmetrica, che migliora sensibilmente l’efficienza sul campo e assicura una maggiore flessibilità agli operatori, anche negli spazi più stretti. La GRIL 110.100 offre inoltre un sistema che permette ai clienti di monitorare la macchina anche da remoto, migliorando la gestione delle flotte e, al tempo stesso, garantendo una migliore pianificazione delle attività di manutenzione.

vogliare altri player internazionali a scegliere il mercato italiano come base per costruire, promuovere e vendere i propri mezzi. Credo che Locatelli abbia avuto un ruolo importante nel rendere il nostro paese la patria dell’autogrù fuoristrada e nel far comprendere a molti altri protagonisti del settore le potenzialità del mercato italiano”.

Negli ultimi mesi Locatelli ha effettuato una serie di passi significativi per dare continuità al suo percorso di crescita e affrontare nel migliore dei modi le sfide future. “Abbiamo arricchito il nostro reparto produttivo

con nuovi ingressi, oltre a potenziare il nostro ufficio di post-vendita e di ricambi con l’aggiunta di un professionista dedicato e a introdurre una nuova figura professionale nel settore del marketing e della comunicazione”, sottolinea Nicolò Nastati. “Sono in fase di sviluppo numerose attività orientate a incrementare la notorietà di Locatelli Crane, come l’introduzione di un nuovo sito web che prevede anche la traduzione dei testi in francese e la pubblicazione settimanale di interessanti contenuti dedicati agli operatori del settore sul portale Linkedin”. ■

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 47
LA NUOVA AUTOGRÙ FUORISTRADA GRIL 110.100 L’AUTOGRÙ GRIL 87.80 ERA, FINO A OGGI, LA PIÙ IMPONENTE DELLA GAMMA LOCATELLI CRANE, CON UN BRACCIO A 5 ELEMENTI CHE RAGGIUNGE I 40,5 M DI LUNGHEZZA, ESTENSIBILE DI ALTRI 17,5 M CON PROLUNGA TELESCOPICA. CON L’AVVENTO DELLA NUOVA GRIL 100.110, CHE SARÀ PRESENTATA UFFICIALMENTE A INTERMAT 2024, SI SUPERERANNO I 47 M IL 70° COMPLEANNO DI LOCATELLI CRANE RAPPRESENTA UN PUNTO DI PARTENZA PER GUARDARE AL FUTURO CON PIÙ FIDUCIA E OTTIMISMO “ „

COSTRUTTORE SU SCALA GLOBALE

TRA I COSTRUTTORI PIÙ LONGEVI E CONSOLIDATI IN CINA, L’AZIENDA CON SEDE

NELLA PROVINCIA DELLO SHANDONG PROPONE SUL MERCATO UNA GAMMA

DI MACCHINE E COMPONENTI ALTAMENTE

DIVERSIFICATA, ELEMENTO CHE

L’HA RESA TRA I GRUPPI

INTERNAZIONALI (ANCHE) IN EUROPA

IN MAGGIORE ASCESA

DEGLI ULTIMI ANNI

di Pietro Gabrielli

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 48
XCMG MACCHINE

Aseguito di un processo di riforma dei gruppi aziendali da parte del Governo cinese, nel 1989 viene costituito il gruppo Xuzhou Construction Machinery Group, erede della società produttrice dell’arsenale dell’esercito nazionale Huaxing Iron Works. Da allora la società cinese, più comunemente nota con l’acronimo XCMG, ha mantenuto per oltre 30 anni una salda posizione tra le realtà leader in Cina nel settore delle macchine edili, sviluppandosi fino a diventare uno dei gruppi più grandi, influenti e competitivi a livello internazionale grazie alla varietà dei prodotti proposti e alle sue gamme di macchine altamente versatili.

Una scalata vincente

Un pensiero strategico chiaro, obiettivi ambiziosi e un percorso di sviluppo ben collaudato sono gli elementi essenziali che hanno permesso a un gruppo come XCMG, profondamente radicato nella propria cultura aziendale e trainato da una forte etica nazionale, di evolversi nel tempo in una moderna impresa internazionale di successo. Il perseguimento della propria

visione internazionale e l’attitudine a concentrarsi sulle tendenze globali emergenti, al fine di esplorare buoni modelli business e pratiche di innovazione e sviluppo, hanno permesso all’azienda cinese di restare al passo con la curva del settore e dare nuovi contributi all’economia reale, alla produzione e all’industria. Una scalata di successo in continua crescita, che ha portato il gruppo a vantare lo status di marchio tra i primi dieci al mondo nel settore dell’edilizia, motivandola ulteriormente a implementare i suoi sforzi nell’intento di raggiungere in pochi anni il vertice di questa classifica.

Una vasta gamma di prodotti

Attraverso un costante processo di ampliamento e diversificazione del suo portafoglio, oggi XCMG propone sul mercato una gamma di macchine, parti e componenti altamente diversificata per il settore dell’edilizia, minerario, di mezzi pesanti, igienico-sanitario, servizi finanziari e tecnologia dell’informazione. Una vasta offerta di macchinari progettati e realizzati dall’azienda cinese per garantire una lunga durata di utilizzo

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 49
LA GAMMA DI GRU DELL’AZIENDA CINESE PROPONE SUL MERCATO GRU CINGOLATE DALLE CARATTERISTICHE UNICHE, IN GRADO DI GARANTIRE ELEVATE PRESTAZIONI IN SVARIATI CAMPI D’APPLICAZIONE

IL GRUPPO XCMG FORNISCE UNA GAMMA COMPLETA DI AUTOGRÙ, ADATTA A AFFRONTARE INTERVENTI COMPLESSI IN PROGETTI DI COSTRUZIONE SU LARGA SCALA

e dotati di una sofisticata tecnologia all’avanguardia in grado di garantire elevata sicurezza, affidabilità e rispetto dell’ambiente. Inoltre, l’ampia offerta e l’imponente struttura su scala globale di XCMG – composta da 14 stabilimenti produttivi, da una vasta rete commerciale in grado di coprire capillarmente oltre 183 Paesi nel mondo e dai sei innovativi laboratori di ricerca e sviluppo – le hanno permesso di vantare da diversi anni il primato di costruttore internazionale con i maggiori volumi di esportazione al mondo e con i più alti ricavi esteri in Cina.

UNA CATENA DI VALORE

Una soluzione per ogni esigenza

Attraverso un’esperienza pluridecennale nel campo del sollevamento, XCMG si è specializzata nella creazione di soluzioni integrate in grado di fornire ai clienti una serie completa di mezzi adatti a ricoprire una moltitudine di esigenze riscontrabili in svariate condizioni operative e per diverse tipologie di lavorazioni. Un esempio è la gamma di gru dell’azienda cinese, in grado di proporre modelli dalle dimensioni e specifiche standard fino a mezzi dalle caratteristiche uniche quali, ad esem-

Tra i distributori di macchine per il sollevamento di XCMG, l’azienda TCT di Termoli (CB) offre, attraverso la sua rete di vendita di concessionarie e officine autorizzate, una vasta e capillare copertura commerciale del Centro Sud-Italia per conto del Gruppo cinese. Come molti marchi esteri, la strategia di XCMG è stata quella di inserirsi sul mercato italiano attraverso l’appoggio ad aziende solide, affidabili e conosciute a livello nazionale nella commercializzazione del prodotto, come spiega Giovanni Marco Pretore, Sales Executive di TCT: “Affidarsi a esperti ben radicati e riconosciuti sul territorio è una strategia quasi obbligata in un mercato altamente competitivo come quello italiano, che porta i costruttori stranieri a munirsi di una guida competente che li aiuti nel pubblicizzare e commercializzare il prodotto e nel comprendere le esigenze di una clientela diversificata. Inoltre, offre la possibilità di un aiuto nell’abbattimento di noti pregiudizi sui marchi cinesi grazie alla storica e solida fiducia che i clienti ripongono nei nostri confronti. Veniamo da anni di vendite eccezionali, infatti, e siamo in continua crescita grazie alla competenza della nostra rete di vendita nella commercializzazione di prodotti di valore, che offrono componentistica di comprovata qualità dei migliori marchi riconosciuti sul mercato e un servizio di due anni di garanzia con copertura totale sulla macchina”. A occuparsi della distribuzione nelle aree del Nord Italia sono invece la Hitex di Gragnano Trebbiense (PC) e la sede di italiana XCMG di Livorno, con all’attivo oltre 400 veicoli in pronta consegna.

pio, la gru cingolata XGC88000, una macchina dalla lunghezza totale del braccio di 144 m, un peso lordo di 5.350 t e dotata della più elevata capacità di sollevamento. Tra i primi costruttori cinesi ad applicare la tecnologia di controllo proporzionale elettroidraulico sulle gru cingolate, XCMG fornisce una gamma completa di modelli progettati per intraprendere interventi complesse in progetti di costruzione su larga scala. Durante la progettazione dei suoi mezzi, infatti, il colosso cinese è alla continua ricerca delle migliori soluzioni in gra-

LA GAMMA DI PIATTAFORME A FORBICE

XCMG SI COMPONE DI MODELLI CON

ALTEZZE DI SOLLEVAMENTO COMPRESE

TRA I 6 E I 16 M IN GRADO DI OFFRIRE

UN’ESPERIENZA DI GUIDA SICURA

E AFFIDABILE

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 50
MACCHINE

IL BRACCIO COMPATTO E LA ROTAZIONE POSTERIORE DELLE PIATTAFORME XCMG

CONSENTONO UNA MOBILITÀ PIÙ FLESSIBILE E UN’ELEVATA EFFICIENZA OPERATIVA

ANCHE IN AREE DI LAVORO ANGUSTE

do di fornire elevate prestazioni ai propri clienti, come ad esempio, nel caso della gru multistrada a 8 assi XCA1200, da 1.200 t, garanzia di elevate prestazioni di sollevamento ed equipaggiata con un braccio speciale autopieghevole. Altra variante della gamma XCMG è la sua serie di gru a torre, composta da oltre 60 modelli, dotati di un sistema di rilevamento dell’equilibrio che agevola e implementa la sicurezza delle operazioni di smontaggio e rimontaggio della gru stessa. A riprova del successo di questa categoria di macchine anche la quota di mer-

LA SERIE DI PIATTAFORME A BRACCIO ARTICOLATO DI XCMG È COMPOSTA

DA MODELLI CON ALTEZZE COMPRESE

TRA 16 E 26 M, CAPACI DI ADATTARSI

ADEGUATAMENTE AL TERRENO

E SUPERARE PENDENZE ELEVATE

cato delle gru autocarrate, in grado di superare ampiamente il 50% del mercato in Cina.

Efficienza incondizionata

La gamma di PLE di XCMG è composta da oltre 35 modelli in grado

LA GAMMA DI PIATTAFORME

A BRACCIO TELESCOPICO DI XCMG

PROPONE MEZZI TRA I 22 E I 58 M

DOTATI DI UNA TECNOLOGIA

INNOVATIVA IN GRADO DI MIGLIORARE COMPLESSIVAMENTE LE PRESTAZIONI DELLE MACCHINE

di soddisfare le esigenze di lavoro più complesse e particolari. Dotate del sistema di protezione automatica del mezzo in caso di presenza di buche nell’area di lavoro, la serie di piattaforme a forbice XCMG si compone di modelli con altezze dai 6 ai 16 m. La piattaforma offre un ampio spazio di lavoro e lo stretto raggio di sterzata aiuta il mezzo a muoversi in modo versatile anche in spazi angusti. La serie di piattaforme a braccio articolato è composta da modelli con altezze comprese tra 16 a 26 m, mentre la gamma di piattaforme a braccio telescopico da versioni

UNA PRESENZA GLOBALE

Dal suo quartier generale situato a Xuzhou, provincia cinese del Jiangsu, XCMG ha allestito un sistema globale di strutture dedite alla ricerca e sviluppo composto da centri situati in Cina, Stati Uniti, Germania, Brasile e India e ha predisposto una vasta rete di stabilimenti di produzione distribuiti in tutto il mondo al fine di garantire elevata produttività, efficienza e qualità. La presenza su scala globale e l’elevato livello tecnologico delle sedi R&D e degli stabilimenti produttivi rappresentano la garanzia per XCMG di restare al passo con la curva del settore e di essere tra i leader sul mercato globale delle macchine edili. Inoltre, durante il suo sviluppo sul mercato globale, l’azienda cinese ha gradualmente creato una rete di vendita dei suoi prodotti in grado di coprire più di 183 Paesi, costituito da oltre 300 distributori all’estero, 2.000 punti di servizio, più di 6.000 tecnici esperti e 5.000 addetti al marketing e alle vendite, in grado di fornire un pacchetto completo capace di garantire in tutto il mondo servizi di consulenza, vendita e post-vendita efficienti e reattivi.

tra i 22 e i 58 m. Queste gamme includono modelli dotati di una trazione integrale e di un assale oscillante in grado di garantire una migliore adattabilità al terreno e un’elevata pendenza superabile. Inoltre, presentano una trasmissione a variazione continua regolabile attraverso un’apposita manopola per l’impostazione della velocità rotativa, che consente alle macchine di garantire un’elevata efficienza operativa. Il braccio compatto e la rotazione posteriore consentono una mobilità rilevante in aree di lavoro anguste. Le piattaforme possono essere calibrate con una precisione di ±1,5°, a oggi tra le regolazioni più accurate al mondo. ■

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 51

Hands On

UNA SCOMMESSA RIVOLUZIONARIA

CON LA NUOVA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA FORSTE 24D SPEED,

SOCAGE SI PONE ANCORA UNA VOLTA DI FRONTE A IMPORTANTI

CAMBIAMENTI PER IL SETTORE, CON UNA PROPOSTA ALL’AVANGUARDIA

IN GRADO DI SODDISFARE LE ESIGENZE PIÙ METICOLOSE DEGLI

OPERATORI, GARANTENDO MANOVRE PIÙ SICURE, SEMPLICI E PRECISE

di Ettore Zanatta

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 52

Socage, con sede a Carpi, in provincia di Modena, è un’azienda di riferimento in tutto il mondo nel comparto delle piattaforme per il lavoro aereo. Con la sua esperienza ultradecennale, infatti, oggi l’azienda emiliana si annovera senza dubbio tra le realtà leader nel settore. Le elevate prestazioni in termini di altezza e sbraccio, unite a una continua innovazione tecnologica, sono i principi ispiratori della politica aziendale di Socage, grazie ai quali il costruttore si è fatto conoscere e apprezzare sia nel mercato nazionale che internazionale.

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LA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED

Hands On

La piattaforma aerea articolata forSte 24D SPEED nasce sulla scia del successo ottenuto dal modello 20D ed è frutto dell’innovazione e dell’applicazione di numerosi miglioramenti finalizzati a ottenere una macchina ancora più efficiente, sia in termini d’uso che di sicurezza

Un’idea “stravolgente” Correva l’anno 2010 quando a Sorbara (MO), sede storica di Socage, dalla mente del team di ingegneri nasceva una macchina che, a detta dei protagonisti, “avrebbe stravolto il mercato con i suoi numeri”. L’obiettivo era chiaro: si voleva introdurre sul mercato una piattaforma pantografata su veicolo da 3,5 t di PTT che superasse i 23 m di altezza ma che, allo stesso tempo, fosse in grado di competere con i punti cardine del modello già in essere DA320, ovvero semplicità e praticità di utilizzo. Fu in quel momento che nacque la versione DA324, i cui numeri parlano chiaro: 2.000 piattaforme vendute e non solo in Italia, ma nel mondo, perché oltre a essere stata apprezzata dal mercato locale la DA324 ha presto supera-

Il Socage Connect è un sistema di connessione da remoto in tempo reale che consente una diagnosi e una risoluzione dei problemi legati alla piattaforma aerea. Il “My Socage” è uno strumento di comunicazione a 360° che permette la comunicazione tra cliente, piattaforma e azienda in modo rapido, semplice e intuitivo. Questo sistema è studiato per ridurre i tempi di gestione di una semplice richiesta e snellire i flussi di lavoro all’interno delle aziende. Le informazioni disponibili all’interno del portale permetteranno al tecnico, al gestore della flotta e al responsabile acquisti/amministrativo

“MY SOCAGE” E “SOCAGE CONNECT”

di poter gestire il lavoro in autonomia ottimizzando i processi. All’interno di questo innovativo portale, infatti, il cliente sarà in grado di gestire la flotta, scaricare la documentazione, visualizzare le immagini 3D dei pezzi di ricambio, ricevere assistenza tecnica da parte di un operatore Socage, geolocalizzare le proprie macchine, visualizzare statistiche o, ancora, accedere agli “SmartOptions”, funzionalità che si attivano da remoto per ottimizzare le prestazioni e personalizzare l’uso della piattaforma in base alle specifiche esigenze di utilizzo o di noleggio. Le attuali “SmartOptions” si concentrano sull’offerta di soluzioni concrete ai problemi più comuni nel settore del noleggio di piattaforme, in particolare la limitazione del raggio di azione, la

limitazione del settore anteriore o dell’altezza di lavoro. È inoltre possibile attivare la piattaforma in determinati giorni e/o periodi (compreso il fine settimana), potendo anche scegliere di bloccare l’apparecchiatura impedendone l’utilizzo, ad esempio, in caso di mancato pagamento. Tra le iniziative di Socage ricordiamo anche la “Socage Academy”, uno spazio formativo dove sono presenti video informativi a supporto dell’operatore. In particolare, qui è possibile trovare video comandi dalla cesta, video comandi dal telaio, video su come utilizzare una PLE Socage e altri video informativi come la procedura pulsante “Bypass” o la procedura discesa d’emergenza.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 54

to i confini nazionali e con grande successo. Nel 2020, a distanza di 10 anni, Socage ha scritto un’altra pagina della sua storia presso il suo innovativo stabilimento di Carpi, che è diventato il trampolino di lancio per la nuova piattaforma aerea a doppia articolazione forSte 24D SPEED, creata sul successo riscontrato dal modello forSte 20D SPEED. Ai due concetti chiave citati (semplicità e praticità di utilizzo), capisaldi di tutte le piattaforme aeree Socage, qui si va a sommare tutto ciò di valido che l’azienda sta proponendo sul mercato con la gamma SPEED. Tra le altre cose, la stabilizzazione automatica, la chiu-

La funzionalità SPEED della Socage forSte 24D è la nuova soluzione di serie presente nelle piattaforme autocarrate che apporta rilevanti vantaggi. Tra questi, l’incremento della sicurezza e della facilità di gestione della manovra di stabilizzazione. Con un solo pulsante, anche dalla cesta, è possibile stabilizzare in modo sicuro, semplice e veloce, superando facilmente le irregolarità del terreno

La forSte 24D SPEED è il risultato di una costante evoluzione e innovazione da parte di Socage, che ha inteso creare una piattaforma aerea altamente affidabile e facile da usare. Il tutto combinato con la massima sicurezza, grazie ai suoi sistemi di informazione e di assistenza all’operatore

LA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 55
La piattaforma aerea articolata forSte 24D SPEED è in grado di raggiungere un’altezza di lavoro di 23,6 m e uno sbraccio latera le di 12,7 m

Hands On

ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA “SSW” (“SOCAGE SAFE WORKPLACE”)

I PUNTI DI FORZA

LA VERSATILITÀ

IL FUNZIONAMENTO FLUIDO E PRECISO

LA SEMPLICITÀ E PRATICITÀ DI UTILIZZO

LA STABILIZZAZIONE AUTOMATICA “SPEED”

LA LEGGEREZZA ASSOCIATA ALLA

ROBUSTEZZA

SISTEMA DI CONNESSIONE DA REMOTO “SOCAGE CONNECT”

“QR” PER IL FUNZIONAMENTO DEL QUADRO COMANDI TRATTAMENTO IN CATAFORESI
ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 56

LA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED

BRACCIO CON PROFILI IN ACCIAIO ALTORESISTENZIALE

CARTER DI PROTEZIONE IN METALLO

SELETTORE DI CONSENSO DELLA MANOVRA “SOCAGE SECURITY SYSTEM”

COMANDI ELETTROIDRAULICI PROPORZIONALI

LIVELLAMENTO AUTOMATICO DELLA CESTA

ATTACCO FRONTALE DELLA CESTA

RITORNO AUTOMATICO DELLA PARTE AEREA ALLA POSIZIONE DI RIPOSO

QUATTRO STABILIZZATORI VERTICALI FISSI CON COMANDI INDIPENDENTI

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 57

Hands On

La corsa extra dei quattro stabilizzatori verticali fissi permette una maggiore capacità di superare le irregolarità della superficie d’appoggio e garantisce una maggiore rapidità nella stabilizzazione della piattaforma

sura automatica della parte aerea, la stabilizzazione H+H con extra-corsa, i comandi della stabilizzazione automatica da cesta e da terra, i comandi elettroidraulici proporzionali di tutti i movimenti, il sistema di gestione elettronico CANBus, le quattro piastre d’appoggio a terra antiscivolo, la presa elettrica 230V e 12V in cesta, la possibilità di manovra simultanea, le spie di centraggio della parte aerea in cesta, la regola-

zione automatica dei giri motore, il “QR” per il funzionamento del quadro comandi.

Di particolare importanza, poi, sono anche i dispositivi di sicurezza di serie presenti sulla piattaforma forSte 24D SPEED: il controllo di manovra involontaria “Socage Security System”, il sistema “SSW Socage Safe Workplace” (luci di sicurezza sulla parte aerea), la barra di protezione di manovra involontaria e la

La stabilizzazione H+H in sagoma incrementa la capacità della macchina di superare dislivelli e prevede l’utilizzo di piastre di appoggio antiscivolo: tutto ciò consente di evitare danni alla superficie di appoggio e di evitare scivolamenti indesiderati, mantenendo sempre le massime prestazioni, garantendo un migliore posizionamento e una maggiore vicinanza della piattaforma al punto in cui si deve svolgere l’intervento

protezione dei comandi del cestello, il magnetotermico con differenziale di protezione sulla linea 230V, il bypass di sicurezza per il recupero dell’operatore, il limitatore di momento con doppia sicurezza, il livellamento automatico dal cestello, l’inclinometro, le valvole di blocco flangiate, il pulsante di emergenza, la pompa manuale di emergenza, la possibilità di manovra d’emergenza a distanza, il disinserimento auto-

Particolare del selettore di consenso della manovra (Socage Security System). Per utilizzare i comandi della piattaforma forSte 24D SPEED è necessario premere il pulsante: una volta premuto si hanno a disposizione sette secondi per iniziare a manovrare (luce fissa); se tra una manovra e l’altra intercorre un periodo di tempo maggiore è necessario premere nuovamente il pulsante

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 58

LA

La parte aerea della piattaforma forSte 24D SPEED è stata progettata per garantire un’elevata versatilità. La cesta presenta un attacco frontale: ciò permette al braccio di non ostacolare i movimenti sotto la cesta stessa. In tal modo, grazie a movimenti precisi e fluidi, è possibile avvicinarsi senza rischio di collisione ai punti di lavoro. Il livellamento automatico è ottenuto tramite un cilindro idraulico azionato da un sistema che mantiene la cesta in posizione orizzontale

AEREA

matico PTO, il dispositivo anticollisione braccio/cabina, il contaore digitale in cabina e le spie in cabina “stabilizzatori chiusi” e di manutenzione. A tutti questi elementi si aggiunge poi l’attacco frontale della cesta, molto apprezzato da tutte le categorie di utilizzatori in quanto consente all’operatore di avvicinarsi ancora di più al punto di lavoro, difficilmente raggiungibile con l’attacco inferiore.

Particolari delle luci di sicurezza presenti nella parte aerea della piattaforma forSte 24D SPEED. Il sistema di luci LED di cui è dotata la macchina segnala tutte le parti sporgenti dalla parte aerea e illumina la cesta dove si trova l’operatore

In condizioni di emergenza, nel caso in cui sia stato premuto l’apposito pulsante presente nei comandi in cesta e l’operatore sia impossibilitato alla riabilitazione (ad esempio, in caso di malore), si potranno riottenere i comandi a terra togliendo il sigillo al pulsante rosso posizionato nella parte laterale del quadro del telaio e tenendolo premuto mentre si compiono le normali manovre per il recupero e la chiusura della macchina

La cesta smontabile con kit Gancio è proposta da Socage come optional ed è composta da più accessori, quali ad esempio il supporto per il gancio di sollevamento da sostituire alla cesta stessa (con 300 kg di portata), la cesta smontabile in alluminio e il radiocomando. La scelta dell’utilizzo del radiocomando va effettuata in base alla sua comodità d’impiego rispetto alla posizione e condizione di lavoro dell’operatore

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PIATTAFORMA
ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED

Hands On

Il quadro comandi in cesta consente di gestire, tra le altre funzioni, la chiusura automatica della piattaforma (con un semplice click il braccio torna in posizione di riposo), la stabilizzazione automatica (anche in questo caso, con un semplice click si evitano errori da parte dell’operatore ed è possibile eseguire una stabilizzazione sicura, semplice e rapida) e il “Socage Security System”, per evitare manovre involontarie da parte dell’operatore. Sul quadro comandi è presente inoltre il “QR” dedicato al suo funzionamento, per consentire all’operatore di visualizzare tutte le informazioni relative alla gestione della piattaforma

Inoltre, il trattamento in cataforesi della carpenteria ha come obiettivo quello di evitarne e limitarne nel tempo la formazione di ossidazione.

Prestazioni massime

La piattaforma aerea articolata Socage forSte 24D SPEED è in grado di raggiungere un’altezza di lavoro di 23,6 m e uno sbraccio laterale di 12,7 m, con una capacità di carico in cesta di 230 kg (due operatori + materiale). Si tratta di una macchina altamente performante e completa, una piattaforma leggera di alta qualità con struttura robusta

e prestazioni massime con stabilizzatori verticali fissi. Questo nuovo modello spicca inoltre per: versatilità (la parte aerea articolata con pantografo con supporto frontale della cesta consente di non avere il braccio sotto la cesta stessa e di migliorare l’avvicinamento al punto di lavoro senza rischio di collisione e con maggiore precisione), funzionamento fluido e preciso (l’impianto idraulico, insieme alla nuova consolle di comando Socage, permette movimenti più dolci e graduali con un maggiore controllo da parte dell’operatore, con la possibilità

L’idraulica multifunzione di cui è dotata la piattaforma forSte 24D SPEED consente movimenti fluidi e precisi della macchina, anche durante l’esecuzione di manovre simultanee

di eseguire manovre simultanee) e semplicità d’utilizzo e sicurezza. La continua ricerca di Socage per l’innovazione della sua gamma di prodotti e la risoluzione dei problemi nell’utilizzo delle piattaforme ha avuto come risultato la presentazione della nuova gamma di piattaforme con stabilizzazione automatica SPEED. Una scommessa rivoluzionaria del marchio, con l’obiettivo di cambiare il mercato delle piattaforme su camion con PTT fino a 3. 500 kg. Tutti i modelli appartenenti a questa linea incorporano nella loro configurazione di serie la stabi-

La nuova consolle di comando Socage è uno strumento all’avanguardia che permette all’operatore di eseguire movimenti fluidi e proporzionati e di usufruire di un controllo totale delle manovre, anche simultanee. Anche nel quadro comandi a terra è presente il “QR” dedicato al funzionamento della piattaforma, oltre al pulsante per il recupero dell’operatore, che consente la discesa da terra del braccio e della cesta in caso di emergenza, e una presa elettrica da 230V

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 60

I bracci della piattaforma forSte 24D SPEED sono soggetti a un trattamento in cataforesi, al fine di aumentarne la durata e di proteggerli dalla corrosione. Tubi e cavi sono installati al loro interno. Nella parte aerea della piattaforma sono presenti carter in metallo che ne garantiscono la protezione

lizzazione automatica e la chiusura automatica della parte aerea, anche dalla cesta. Questa importante evoluzione rappresenta un passo avanti per la sicurezza, la corretta attuazione della manovra di stabilizzazione e l’uso generale della piattaforma. L’operatore, con un solo pulsante, ha la possibilità di livellare perfettamente la macchina ottenendo la conferma di stabilizzazione per iniziare il lavoro in maniera veloce e facile. Inoltre, può superare eventuali dislivelli del terreno grazie alla corsa extra degli stabilizzatori verticali Socage. Sempre attraverso l’utilizzo di un solo tasto, poi, è possibile prevedere il ritorno automatico della parte aerea alla posizione di riposo, una chiusura con assoluta sicurezza, precisione e comodità per l’operatore.

“I numeri parlano chiaro, la piattaforma aerea articolata forSte 24D SPEED è il modello più venduto dell’intera gamma da 10 a 100 m”, annunciano da Socage. “Per il 2024, al momento, abbiamo in ordine circa 450 macchine. In soli tre anni pertanto toccheremo le 1.000 unità, un traguardo che è stato possibile soltanto grazie a impegno, dedizione e passione, elementi che da sempre contraddistinguono il nostro marchio!”. ■

La cesta standard della piattaforma forSte 24D SPEED (nella foto a destra si nota montata sulla piattaforma la versione smontabile, fornita come optional, così come la cesta smontabile con kit Gancio e relativo supporto + radiocomando), in alluminio, offre una rotazione di 90°+90° e ha dimensioni pari a 1.400x700x1.100 mm, per una portata di 230 kg (due operatori + materiale). Sulla cesta sono presenti una barra di protezione di manovra involontaria e un’adeguata protezione dei comandi, oltre a una presa elettrica 230V e 12V e a diversi sistemi e dispositivi di sicurezza

LA SCHEDA TECNICA

La piattaforma aerea articolata forSte 24D SPEED

Altezza di lavoro max.:

m

Sbraccio laterale max.: 12,7 m

Dimensioni cesta (in alluminio): 1.400x700x1.100 mm

Altezza cesta da terra: 21,6 m

Portata cesta (due operatori + materiale): 230 kg (300 kg optional)

Rotazione cesta: 90°+90°

Rotazione torretta: 700°

Stabilizzatori: H+H

Comandi: elettrici

Presa elettrica in cesta: 230V + 12V

PTT veicolo: 3.500 kg

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 61 LA PIATTAFORMA AEREA ARTICOLATA SOCAGE FORSTE 24D SPEED
23,6

TRIANGLE TYRE

“TIRES FOR LIFE”

È QUESTO IL MOTTO DELLA MULTINAZIONALE DI WEIHAI CHE - CON CIRCA 25 MILIONI DI

PNEUMATICI PRODOTTI ALL’ANNO, QUATTRO STABILIMENTI CON OLTRE 6.500 DIPENDENTI

E ACCORDI DI PRIMO EQUIPAGGIAMENTO CON NUMEROSI BRAND DI PRIMARIA IMPORTANZA -

È UNA DELLE POCHE AZIENDE CINESI AD AVER CENTRATO I PROPRI OBIETTIVI STRATEGICI ANCHE

NEL RESTO DEL MONDO, COMPRESO L’EUROPA, DOVE HA RAGGIUNTO UNA QUOTA DI MERCATO

A DOPPIA CIFRA NEL SEGMENTO DEGLI PNEUMATICI PER MACCHINE MOVIMENTO TERRA

di Daniele Smiraglia

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 62
COMPONENTI
LA SEDE CENTRALE DI TRIANGLE TYRE A WEIHAI, IN CINA

Uno spiccato orientamento verso l’innovazione, grazie ai suoi stabilimenti automatizzati e robotizzati che garantiscono un’efficienza produttiva fuori dal comune, un approccio sostenibile che si è tradotto in importanti investimenti per ridurre le emissioni di CO2, ma anche e soprattutto prodotti dalla qualità superiore: questi sono i principali fiori all’occhiello che hanno permesso a Triangle Tyre, società pioniera in Cina nello sviluppo dell’industria degli pneumatici, di diventare il quarto produttore mondiale nel segmento degli pneumatici radiali per macchine dei settori Costruzioni e Minerario.

I numeri di un colosso Fondata nel 1976 da Ding Yuhua, Triangle Tyre oggi occupa una posizione di assoluto rilievo nella produzione di pneumatici in Cina ed è una delle aziende più importanti a livello mondiale con una presenza in 180 Paesi. “ Triangle Tyre è uno dei membri della China Tyre Industry Techonology Innovation Strategic Alliance (CTITISA) e oggi occupa complessivamente 6.500 dipendenti e dispone di quattro impianti produttivi in Cina, a cui si aggiunge la sede a Weihai, e due centri di ricerca e sviluppo, di cui uno negli Stati Uniti, ad Akron, in Ohio”, spiega Angelo Giannangeli, direttore marketing di Triangle Tyre Europe, la filia -

presenza globale al di fuori della Cina e Triangle Tyre è certamente una di esse. Il nome Triangle nel mondo degli pneumatici è ormai riconosciuto a livello globale. I quattro stabilimenti produttivi citati sono dislocati nella penisola dello Shandong, notoriamente sede di numerose aziende attive nel settore della gomma. La fabbrica di Huamao è specializzata negli pneumatici Autocarro, con una produzione media annua di circa 6,5 milioni di unità, mentre gli impianti di Huayang e Huasheng producono rispettivamente 9 e 10 milioni di pneumatici per autovetture. All’interno di quest’ultimo sito si svolge inoltre la produzione degli pneumatici OTR dedi-

le europea della multinazionale con sede a Milano, inaugurata nel 2017 nell’ambito del programma di globalizzazione del Gruppo iniziato nel settembre del 2016 con la sua quotazione alla Borsa di Shanghai. A seguire in rapida successione sono state stabilite sedi estere e formati team di professionisti in Europa, America Latina, Sud Est asiatico ed Emirati Arabi, oltre a quelli già esistenti in Russia e negli Stati Uniti. Oggi si contano sulle dita delle mani le grandi realtà cinesi che sono riuscite a costruirsi una

cati alle macchine per le costruzioni (circa 350.000 l’anno), in aggiunta a quella degli pneumatici radiali Jumbo (di grosse dimensioni, superiori a 49”, per i quali l’azienda è stata premiata con il “First Prize of National Scientific and Technological Progress”). Il quarto stabilimento di Huada è invece adibito alla ricostruzione degli pneumatici e delle camere d’aria.

In accordo con Terex

In Cina, Triangle Tyre fornisce gli pneumatici per il primo equi-

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 63
I QUATTRO STABILIMENTI PRODUTTIVI CINESI DI TRIANGLE TYRE SONO DISLOCATI NELLA PENISOLA DELLO SHANDONG, NOTORIAMENTE SEDE DI NUMEROSE AZIENDE ATTIVE NEL SETTORE DELLA GOMMA. NELLA FOTO, LO STABILIMENTO DI HUASHENG, DOVE SI PRODUCONO 12 MILIONI DI PNEUMATICI L’ANNO PER IL SETTORE AUTOMOTIVE

COMPONENTI

paggiamento a brand di primaria importanza, quali ad esempio Nissan, Suzuki, Foton, Naveco e Sinotruck. Per quanto concerne invece il settore delle macchine per le costruzioni (movimento terra, sollevamento, minerario, nonché industriale e portuale), l’azienda vanta accordi commerciali per fornire pneumatici per il

TRIANGLE TYRE HA FATTO UNA SCELTA

primo equipaggiamento a marchi di primaria importanza quali Lingong, Sany Heavy Industry, Zoomlion, Qingdao, nonché Caterpillar, Volvo, Liebherr, Hyundai e Terex. Con quest’ultimo brand, come conferma Luca Mai, Direttore Europeo per il Movimento Terra, è invece attivo un accordo che non si limita al solo mercato cinese, ma che ha validità per il mercato Italia. “Triangle Tyre in Europa, per quanto concerne la produzione di pneumatici radiali destinati al settore della cantieristica, ha una quota di mercato a doppia cifra. Il sodalizio con Terex, per noi estremamente importante, nasce da incontri avvenuti negli anni recenti. Terex non annoverava Triangle come fornitore per quanto riguarda gli pneumatici di primo equipaggiamento per le gru mobili, ma abbiamo dimostrato alla direzione tecnica i vantaggi dell’utilizzo delle nostre soluzioni. In poco tempo è stato siglato un accordo e il rapporto tra Triangle e Terex può considerarsi molto solido e produttivo per entrambe le parti”. Per quanto riguarda la strategia distributiva, Triangle Tyre Europe si affida solitamente a un unico grande distributore per ciascun mercato nazionale. “ Gli pneumatici arrivano direttamente dagli stabilimenti cinesi in Europa, importati da un unico distributore in ogni Paese europeo, con cui viene stipulato un accordo di esclusività. Nel caso dell’Italia il nostro partner storico è Sunebo, azienda di Moncalieri (TO) guidata da Federico Boggio Sella, che provvede alla distribuzione degli pneumatici OTR su tutto il territorio nazio-

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 64
TRIANGLE TYRE HA INSTAURATO CON IL GRUPPO TEREX UN SODALIZIO ESCLUSIVO CHE NON SI LIMITA AL SOLO MERCATO CINESE, MA CHE HA VALIDITÀ PER L’INTERO TERRITORIO EUROPEO
ORIENTATA ALL’INNOVAZIONE E ALL’UTILIZZO DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE, CHE SI CONCRETIZZA IN PNEUMATICI DI ALTA QUALITÀ E DALLE OTTIME PRESTAZIONI “ „

nale, ma anche alla fornitura di set gomme montate su cerchi in ‘just-in time’ a Terex”.

Innovazione e sostenibilità

Fin dalla sua costituzione Triangle Tyre ha dedicato importanti investimenti nella ricerca, concentrandosi su innovazione, sviluppo, design e tecnologie di ultima generazione. Non è un caso che la sua fabbrica automatizzata di Huayang, dove si producono pneumatici per autovettura, sia in assoluto tra le più innovative al mondo. Al suo interno vengono prodotti 10 milioni di pneumatici all’anno, utilizzando una forza lavoro di 30 persone, in prevalenza ingegneri specializzati. Basti pensare che in impianti più datati per produrre lo stesso numero di pneumatici sono necessarie diverse migliaia di operai. “Triangle Tyre ha fatto una scelta orientata all’innovazione e all’utilizzo delle migliori tecnologie, che si riflette nella realizzazione di pneumatici in grado di abbinare alta qualità e ottime prestazioni”, conclude Angelo Giannangeli. “Triangle Tyre rappresenta un esempio di produzione made in China che contraddice le solite banalizzazioni riferite a prodotti di importazione, dato che gli stabilimenti dell’azienda sono tra i più avanzati e tecnologici al mondo”. Nella stessa fabbrica di Huayang, Triangle si è anche concentrata nel perseguire gli obiettivi legati al tema della sostenibilità ambientale: dall’utilizzo dell’energia solare per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili al riciclo completo delle acque reflue, per creare il

vapore necessario per la vulcanizzazione, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente la dipendenza dalle risorse naturali. Al suo interno

è stata installata una centrale fotovoltaica da 3 MW, che consente un risparmio energetico fino a 4,6 milioni di kWh l’anno. ■

UNA FABBRICA ALL’AVANGUARDIA

Nella fabbrica cinese di Huayang è stato implementato il MES (“Manufacturing Execution System”), sistema che gestisce tutta la fase produttiva degli pneumatici, regolando il flusso delle materie prime e la loro conversione in semilavorati, fino ai prodotti finiti. Fin dal loro ingresso nello stabilimento le materie prime vengono quasi esclusivamente gestite da robot e da un sistema informatico dedicato, che ne determina luoghi e parametri di stoccaggio. Gli stessi robot prelevano i componenti necessari e li trasportano ai vari macchinari senza alcun intervento da parte della forza lavoro riducendo al minimo, se non eliminando completamente, la contaminazione delle materie prime. Ogni singolo processo viene monitorato e gestito dal MES per assicurarsi che i materiali necessari alla produzione rimangano entro le tolleranze richieste. In ogni fase del processo il sistema è in grado di identificare eventuali variazioni e, nella maggior parte dei casi, l’interazione tra macchina e computer può correggere le possibili deviazioni.

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 65
TRIANGLE TYRE È UNA SOCIETÀ PIONIERA IN CINA NELLO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA DEGLI PNEUMATICI ED È IL QUARTO PRODUTTORE MONDIALE NEL SETTORE DELLE MACCHINE PER LE COSTRUZIONI E MINERARIO. TRIANGLE L’AZIENDA VANTA ACCORDI COMMERCIALI PER FORNIRE PNEUMATICI PER IL PRIMO EQUIPAGGIAMENTO CON MARCHI DI PRIMARIA IMPORTANZA IL PARTNER STORICO IN ITALIA DI TRIANGLE TYRE È LA SUNEBO DI MONCALIERI CHE DISTRIBUISCE GLI PNEUMATICI OTR SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

LOJACK ITALIA

IL CANTIERE DIVENTA PIÙ SICURO

COMPLICE L’INCREMENTO DEI FURTI IN CANTIERE CRESCE LA DOMANDA DI SOLUZIONI

TELEMATICHE IN GRADO DI PROTEGGERE I PRINCIPALI ASSET NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI. E SE IN PASSATO VENIVANO LOCALIZZATE E RECUPERATE SOLO LE MACCHINE PER LA CANTIERISTICA, OGGI È POSSIBILE MONITORARE ANCHE ATTREZZATURE, ACCESSORI E COMPONENTISTICA

di Daniele Smiraglia

Ifurti di macchine per le costruzioni sono aumentati in maniera esponenziale nel corso del 2023, generando ingenti danni economici sia alle imprese edili che ai noleggiatori e compromettendo l’operatività dei cantieri in cui i mezzi sono impiegati. Se infatti la perdita media per

il furto di un’automobile privata si attesta a circa 19.600 euro, quando viene rubato un mezzo per la cantieristica, sia esso una macchina movimento terra o per il sollevamento, tenendo conto del valore da nuovo, occorre considerare perdite tra gli 80.000 e i 300.000 euro. Ecco perché sono sempre più nu-

merose le aziende che ricorrono a soluzioni telematiche che siano realmente efficaci nella protezione dei loro beni, come quelle offerte da LoJack Italia, azienda di intelligenza connessa con sede a Milano che aiuta imprese e persone a tracciare, monitorare e recuperare veicoli e asset vitali.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 66 TECNOLOGIE

Un’alta percentuale di recupero

Le nuove soluzioni proposte dall’azienda del gruppo CalAmp per il settore delle macchine per le costruzioni si muovono in due direzioni specifiche: la prima, più tradizionale, riguarda il rilevamento e il recupero dei mezzi rubati; la seconda si riferisce invece al controllo dei parametri vitali delle macchine e delle attrezzature impiegate. Due strade, diverse ma complementari, che consentono a LoJack di garantire ottimi risultati. L’intervento della società in caso di furto ha infatti portato a consolidare un tasso di recupero pari a otto mezzi su 10 rubati. Merito della tecnologia in radiofrequenza, non schermabile e in grado di rilevare i veicoli in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci, che caratterizza i dispositivi installati a bordo delle macchine, di una centrale sempre operativa al servizio del cliente in ogni momento del giorno e di un team sicurezza che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione e restituzione del mezzo al proprietario. Assicurare un alto tasso di recupero diventa ancora più significativo in questo periodo, in cui si è registrato un nuovo aumento dei furti delle macchine movimento terra, soprattutto di

escavatori. Un incremento dovuto in gran parte al crescente “appeal” dei pezzi di ricambio, che spinge le organizzazioni criminali a organizzare furti all’interno dei cantieri per poi smembrare i mezzi e rivendere i singoli componenti sui mercati illegali.

Accessori sempre al sicuro

La tecnologia di LoJack non si limita alla protezione delle macchine, ma si estende anche a numerosi componenti e oggetti, finora inanimati e non in grado di comunicare, che in cantiere possono essere spostati sporadicamente e di cui spesso si perdono le tracce, perché sottratti o semplicemente dimenticati. Le soluzioni telematiche della società del Gruppo CalAmp trasformano questi oggetti tradizionali in “asset digitali”, che comunicano in

L’OPINIONE

MASSIMO BRAGA

“Se in passato la protezione del cantiere riguardava soltanto gli asset più rilevanti sul piano economico, ovvero le macchine, oggi tutti gli accessori, le attrezzature e gli oggetti potranno essere sempre al sicuro. Eravamo abituati a concepire il materiale da cantiere come oggetti inanimati e anche per questo spesso se ne perdevano le tracce. In un mondo in cui tutto è digitalizzato e ogni oggetto nella nostra vita è in grado di comunicare con noi, mancavano proprio le attrezzature dei cantieri. Ora, anche grazie alle nostre soluzioni, il cantiere è sempre più digitale e la sua gestione diventa più efficace e puntuale”.

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 67
LOJACK PROPONE SOLUZIONI TELEMATICHE RISERVATE ALLE IMPRESE DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI E DEL MOVIMENTO TERRA CHE VOGLIONO PROTEGGERE I LORO ASSET PIÙ IMPORTANTI, RENDENDO IL CANTIERE ANCORA PIÙ SICURO E DIGITALE

LA TECNOLOGIA DI LOJACK NON SI LIMITA A TRACCIARE, INDIVIDUARE E RECUPERARE

I VEICOLI RUBATI DAI LADRI, MA SI ESTENDE ANCHE AD ATTREZZATURE, ACCESSORI

E COMPONENTI CHE IN CANTIERE POSSONO ESSERE OGGETTO DI FURTO O SEMPLICEMENTE DIMENTICATI

ogni momento la propria posizione, lanciando alert quando sono a rischio. Grazie a una serie di sensori dotati di tecnologia bluetooth è quindi possibile identificare tutti gli accessori delle macchine, quali ad esempio benne, pale, punte, pinze e altro ancora, ma anche attrezzature come martelli pneumatici, frese e scale. Non solo: è possibile localizzare tutti i componenti, conoscere in ogni momento quale di essi è associato a un determinato mezzo oppure essere avvisati se un’attrezzatura sta entrando o uscendo dal cantiere, in modo da avere una visione in tempo reale della composizione dei magazzini e di dar vita a un vero e proprio inventario digitale. Le soluzioni di LoJack permettono inoltre al fleet manager di monitorare altri parametri vitali, come le ore di effettivo utilizzo delle singole macchine, consentendogli di pianificare per tempo i tagliandi di revisione e anche di ricevere alert al raggiungimento del limite entro il quale avviare la fase manutentiva, evitando guasti e fermi. ■

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 68
TECNOLOGIE
I DANNI ECONOMICI POSSONO ESSERE INGENTI QUANDO VIENE RUBATA UNA MACCHINA PER IL MOVIMENTO TERRA. LA PERDITA PER I PROPRIETARI O PER LE IMPRESE CHE HANNO FORNITO IL MEZZO A NOLEGGIO PUÒ INFATTI ATTESTARSI TRA GLI 80.000 E I 360.000 EURO
LE SOLUZIONI LOJACK IL TASSO DI RECUPERO DELLE MACCHINE RUBATE È ESTREMAMENTE ELEVATO “ „
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TEAM DI MASTER CON, IL SECONDO DA DESTRA IN PIEDI, SIMONE VOLTA, SERVICE MANAGER DELL’AZIENDA DI CASTELVERDE (CR)
IL

Abbiamo incontrato Simone Volta, Service Manager dell’azienda, che nel 2021, grazie al suo ingresso in azienda, ha contribuito a farle fare il definitivo salto di qualità.

Master è una società che opera nell’after-sales dei mezzi per il sollevamento. Quali sono le peculiarità che vi contraddistinguono rispetto ad altre realtà di questo genere?

“Siamo riusciti a conquistare la fiducia di grandi marchi nel settore del sollevamento, che oggi ci considerano l’azienda di riferimento per l’assistenza dei loro mezzi. Uno dei motivi di questo successo è certamente la scelta strategica di focalizzare il nostro operato su una specializzazione estremamente elevata. Il nostro obiettivo è quello di concentrare la nostra attenzione solo su alcune linee di prodotto di un numero limitato di brand, quali ad esempio Imer Access, JLG, Magni TH e Dieci. Questo ci consente di sviluppare ancora più competenza, di conoscere perfettamente la filosofia dei singoli marchi e di essere sempre

centrati sulle modalità di riparazione dei mezzi. Proprio nell’ottica di questo orientamento verso la massima professionalizzazione abbiamo deciso di specializzare le nostre risorse in modo da crescere veri e propri tecnici esperti per ogni singolo brand trattato, anche e soprattutto attraverso appositi percorsi di formazione”.

Ha citato il tema della formazione: quant’è importante per Master e quali sono le modalità che le permettono di raggiungere lo standard elevato di specializzazione di cui ha accennato?

“Per noi questo tema è davvero fondamentale. Non è un caso che nel 2021 siano state organizzate oltre 60 giornate di formazione. Se consideriamo il fatto che i giorni lavorativi annuali si attestano mediamente a 250 è chiarissimo il fatto che per noi la crescita dei nostri dipendenti viene considerata un vero e proprio investimen-

MASTER HA SCELTO APPOSITAMENTE

DI FOCALIZZARE LA SUA ATTENZIONE

SU UN NUMERO MOLTO LIMITATO

DI BRAND, COME AD ESEMPIO IMER

ACCESS (NELLA FOTO LA PIATTAFORMA

IM R 19 SA EVO, PROTAGONISTA DI UN

RECENTE EVENTO PRESSO LA SEDE DEL SERVICE), JLG, MAGNI TH E DIECI

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MASTER FORNISCE ASSISTENZA IN SEDE MA ANCHE “SUL CAMPO” GRAZIE ALLE SUE OFFICINE MOBILI, CHE A BREVE DIVENTERANNO CINQUE E POTRANNO “COPRIRE” UN RAGGIO DI 150 KM, DALLA PROVINCIA DI CREMONA ALLE REGIONI DI PIEMONTE, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E VENETO

SERVIZI

to. In considerazione del fatto che la maggior parte dei tecnici proviene da altri settori, il primo step del nostro percorso di formazione è orientato alla conoscenza della movimentazione della macchina. Un nostro specialista non può essere tale se non sviluppa un’importante familiarità con la struttura delle piattaforme, con le loro componenti e il loro funzionamento. Il secondo passaggio è contraddistinto da una formazione di tipo trasversale, che comprende tutte le discipline del nostro settore quali l’oleodinamica, l’elettrotecnica di bordo, l’idraulica e la meccanica. I nostri tecnici partecipano costantemente a corsi professionali di questo tipo, organizzati da specialisti del settore e da grandi strutture che si occupano di formazione a livello internazionale. Una volta completati questi primi due step si può procedere con un secondo grado di specializzazione, costituito da corsi condotti direttamente dai produttori. Questo ulteriore passaggio ci permette di conoscere nei dettagli le macchine dei brand con cui collaboriamo, in modo da essere preparati nel mo-

mento in cui in futuro dovesse presentarsi un determinato problema. Attraverso questo percorso tutti i nostri tecnici, dalle nuove leve a quelli con maggiore esperienza, saranno sempre in grado di offrire i nostri attuali standard di assistenza che puntano all’eccellenza.

Il nostro obiettivo, che ci consentirà di differenziarci ulteriormente sul mercato, è di proporci ai clienti con un approccio innovativo, di tipo industriale”.

Ci può spiegare cosa intende quando parla di approccio industriale?

“La vision di Master è sempre stata molto chiara: volevamo costruire una realtà dell’after-sales per il sollevamento che si discostasse dal classico approccio artigianale, ma che si avvicinasse a un orientamento più maturo. Oggi per accedere ai processi di manutenzione nelle grandi imprese industriali non è più sufficiente essere competenti sul piano prettamente tecnico, ma occorre una buona gestione documentale, un elevato ‘standing’ e l’utilizzo dei migliori DPI. Serve insomma un approccio professionale a tutto tondo. Ecco perché per Master la digitalizzazione assume un ruolo di assoluto rilievo. I nostri tecnici hanno infatti abbandonato completamente la carta, privilegiando un approccio informatizzato e standardizzato delle riparazioni, attraverso devi-

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SOLLEVAMENTO,
STATE
UN VERO E PROPRIO INVESTIMENTO OLTRE A METTERE A DISPOSIZIONE DEI SUOI TECNICI I MIGLIORI STRUMENTI PER L’ASSISTENZA E LA RIPARAZIONE (NELLA FOTO, UN PARTICOLARE DELL’OFFICINA), MASTER PONE L’ACCENTO SULLA DIGITALIZZAZIONE, ANCHE ATTRAVERSO LA FORNITURA DI DEVICE INDIVIDUALI COLLEGATI A UN UNICO DATABASE
ALL’INTERNO DELL’OFFICINA DI MASTER, MA ANCHE PRESSO LE SEDI DEI PRINCIPALI PRODUTTORI DI PIATTAFORME PER IL
NEL SOLO 2021 SONO
ORGANIZZATE 60 GIORNATE DI FORMAZIONE, A TESTIMONIANZA DEL FATTO CHE L’AZIENDA CONSIDERA LA CRESCITA DEI SUOI DIPENDENTI

NEL CORSO DEL 2024 VERRÀ

ULTERIORMENTE SVILUPPATA UNA

NUOVA AREA DI BUSINESS DEDICATA

ALLA VENDITA DELLE MACCHINE PER IL

SOLLEVAMENTO, ANCHE ATTRAVERSO

UNA SERIE DI EVENTI REALIZZATI

IN COLLABORAZIONE CON I PIÙ

IMPORTANTI PRODUTTORI (NELLA

FOTO, ANCORA L’EVENTO ORGANIZZATO

CON IMER ACCESS)

ce individuali collegati a un unico database. Voler offrire un approccio di alto livello si traduce inoltre in una serie di investimenti - in termini di acquisto di nuove attrezzature per il sollevamento delle macchine e per l’estrazione di particolari componenti - che nei prossimi mesi ci consentiranno di fare un ulteriore salto di qualità. A breve, poi, potremo contare su ben cinque officine mobili, in modo da coprire dalla provincia di Cremona un raggio di oltre 150 km nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Questo ci consentirà di essere ancora più tempestivi nelle nostre attività di manutenzione ordinaria e nei casi di interventi di emergenza”.

Quale sarà la novità più importante per il 2024?

“Nel corso dell’anno il nostro obiettivo principale sarà consolidare i risultati ottenuti nel 2023 e continuare a crescere, in primo luogo attraverso l’ingresso in azienda di nuove figure professionali che andranno ad aggiungersi agli attuali otto dipendenti. Parlando invece di novità, nelle nostre aspettative il 2024 dovrà rappresentare l’anno in cui verrà ampliata una linea di business all’interno di Master. Sebbene l’assistenza rappresenti il core busi -

ness della società la nostra azienda, fin dalla sua nascita, è caratterizzata anche da un’anima prettamente commerciale orientata alla vendita delle macchine per il sollevamento. Negli ultimi mesi dello scorso anno abbiamo iniziato a muovere i primi passi, attraverso alcuni eventi organizzati in collaborazione con alcuni produttori che si sono rivelati molto importanti per far conoscere, anche dal

vivo, le peculiarità delle piattaforme a una nutrita platea di potenziali acquirenti. Puntiamo molto su quest’attività e siamo certi che possa regalarci grandi soddisfazioni, anche perché per il cliente finale la possibilità di acquistare una determinata piattaforma - e al tempo stesso disporre di una società specializzata nella manutenzione ordinaria - rappresenta certamente un plus molto importante”. ■

SCELTA DAI “TOP PLAYER”

La professionalità di Master è stata apprezzata da alcuni tra i più importanti produttori nel settore del sollevamento, sia a livello nazionale che internazionale. Recentemente la società ha annunciato un nuovo sodalizio con Imer Access, diventandone officina autorizzata per le aree di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. “L’intesa con Master è la diretta testimonianza di quanto la nostra azienda creda nella necessità di offrire ai clienti un servizio ancora più completo e puntuale in termini di ‘after-sales’, coinvolgendo un partner altamente specializzato che rappresenta un unicum nel territorio grazie all’ampiezza della struttura e al suo approccio di tipo manageriale”, ha spiegato Matteo Iori, direttore commerciale di Imer Access. Master metterà inoltre a disposizione di tutti i clienti di Magni TH nell’area di Cremona e provincia il suo ampio pacchetto di servizi post-vendita, come conferma Diego Virzì, Service Area Manager del costruttore di Castelfranco Emilia: “Siamo orgogliosi di questa nuova partnership ed entusiasti di dare un caloroso benvenuto nel nostro network di officine autorizzate a Master, società con cui condividiamo molti dei nostri valori. Questa nuova collaborazione ci consentirà di essere sempre più vicini ai nostri clienti e di offrire un servizio di assistenza e manutenzione ancora più tempestivo e di qualità”. Master è inoltre officina autorizzata di JLG. “La presenza in cantiere richiede, oltre alle imprescindibili competenze tecniche, rappresenta una parte sempre più significativa di attività amministrative”, spiega Francesca Gorini, Service Manager di JLG Industries Italia. “Master ha risposto a questa esigenza con investimenti incisivi sia in termini di risorse ‘sul campo’ che di figure gestionali interne e credo di poter dire con certezza che questa sia la caratteristica fondamentale che differenzia l’officina tradizionale dalla nuova officina autorizzata”.

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Dossier

RIMANERE COMPETITIVI CON I SERVIZI

IN QUESTO MOMENTO STORICO UN NUMERO CRESCENTE DI IMPRESE STA PASSANDO DA UN’OFFERTA CENTRATA SOLO SUL PRODOTTO

A UNA PROPOSTA ALTERNATIVA, CHE COMPRENDE SEMPRE PIÙ ANCHE I SERVIZI: BENVENUTI NELL’ERA DELLA SERVITIZZAZIONE!

Nel contesto dell’attuale panorama industriale un numero crescente di aziende che operano nelle filiere del sollevamento e del movimento terra sta sperimentando la transizione da un’offerta centrata sul prodotto a combinazioni di prodotti e relativi servizi, come soluzioni integrate ad alto valore per i clienti, al fi-

ne di aumentare la fidelizzazione e costruire vantaggi competitivi sostenibili: un fenomeno noto come “servitizzazione”.

In particolare, i servizi tradizionali come la fornitura di ricambi sono ormai consolidati e continuano a essere presenti nel portafoglio delle imprese. Lo stesso vale per altre soluzioni orientate al prodotto come le riparazioni, le ga -

ranzie, la manutenzione, il retrofit e l’aggiornamento. A questi si aggiungono, in linea con il paradigma dell’Industria 4.0, le offerte legate alla digitalizzazione. Questa recente strategia è nota come “digital servitization” e consiste nello sviluppo di nuovi servizi e/o nel miglioramento di quelli esistenti per mezzo delle tecnologie digitali: si pensi alla manutenzione pre-

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dittiva, al controllo delle macchine da remoto, eccetera. Seguono poi i servizi più vicini al cliente, come la formazione, la consulenza e l’ingegneria e, non ultimi, quelli orientati alla relazione, all’utente e ai suoi processi, come i contratti di manutenzione a lungo termine, i contratti “full-service” e quelli basati sui risultati. Su questo tema OnSite ha interpellato costrutto-

ri di macchinari, ma anche dealer, ricambisti, fornitori di componenti e di attrezzature: emerge la fotografia di un comparto in evoluzione, dove, in ogni caso, la servitizzazione abilita nuove formule e modelli di business, strategie servizio-centriche che non possono essere evitate, primo perché i clienti ormai le richiedono sempre più e, secondo, perché consentono di incrementare attrattività, marginalità e, in definitiva, di avere una maggiore competitività. Si tratta di un cambiamento culturale e organizzativo molto sfidante, che richiede nuove competenze, strutture e organizzazioni, ma può portare benefici di tipo economico, commerciale e strategico ai player del mercato, come spiegano loro stessi in queste interviste.

Efficienza e tempestività

Proprio di servizi parla Girolamo Lavolpe, Country Manager di Sunward, sottolineando come l’obiettivo primario sia quello di garantire affidabilità e durata delle macchine: “ Gestire un’attività di aftermarket oggi nel mercato OffHighway significa fornire prodotti e servizi a supporto delle macchine e attrezzature industriali che vengono utilizzate nel campo delle costruzioni, minerario, agricolo e forestale. Questi servizi includono la manutenzione ordinaria e straordinaria, la riparazione, la sostituzione di parti e accessori, nonché aggiornamenti e

personalizzazioni per garantire che le macchine e le attrezzature continuino a funzionare in modo efficiente e sicuro. Per Sunward ciò rappresenta l’impegno a fornire assistenza e supporto locali tempestivi ed efficienti attraverso una vasta rete di concessionari, garantendo che le macchine e le attrezzature funzionino costantemente al meglio”. Gli utilizzatori, sottolinea Lavolpe, non solo richiedono servizi post-vendita rapidi, ma hanno anche bisogno di essere rassicurati sull’affidabilità dei macchinari, supportata da una lunga garanzia. Quello che i clienti richiedono principalmente si può riassumere nei seguenti punti: assistenza tecnica (supporto per risolvere eventuali problemi tecnici o guasti sul prodotto acquistato); assistenza commerciale (informazioni e supporto nell’utilizzo del prodotto, consulenza

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GIROLAMO LAVOLPE COUNTRY MANAGER DI SUNWARD

Dossier

su eventuali accessori o prodotti complementari da acquistare); garanzia (sui prodotti acquistati per un determinato periodo di tempo, con possibilità di assistenza e riparazione gratuita in caso di difetti di fabbricazione); servizio di riparazione (possibilità di riparare il prodotto in caso di guasti o danni, con tempi rapidi e costi contenuti); servizio di sostituzione (possibilità di sostituire il prodotto in caso di difetti irreparabili o malfunzionamenti frequenti); programmi di manutenzione (offerte per ma-

nutenzioni periodiche o controlli preventivi per garantire la durata e il corretto funzionamento del prodotto nel tempo). “Sunward è in linea con quanto richiesto e offre una rete di distributori strettamente collegata agli utenti finali, che fornisce rapidamente componenti di alta qualità e soluzioni a qualsiasi problema che si presenti. I nostri concessionari sono vitali, ma il loro successo dipende dal solido supporto di Sunward Europe, unito alla tranquillità offerta dalla garanzia standard di cinque anni che garantisce ai no-

COMPONENTI E AFTERMARKET / OLEOMARKET

INCREMENTARE LA “CUSTOMER SATISFACTION”

Cosa significa oggi fare aftermarket per chi produce componenti? Lo spiega Gianluca Fantuzzi, CEO di Oleomarket: “Siamo produttori di connessioni oleodinamiche ad alta qualità ed equipaggiamo prestigiosi OEM del settore Off-Highway, conosciamo molto bene quindi l’importanza di garantire le stesse caratteristiche prestazionali nei canali distributivi dell’aftermarket. Per Oleomarket questo si traduce nel fatto che quasi il 50% del fatturato sia proveniente da una rete di rivenditori e distributori dislocati in circa 30 Paesi nel mondo che garantiscono affidabilità, competenza e professionalità nel servizio di intervento”. Ma cosa richiedono gli utilizzatori in termini di servizi postvendita? Secondo Fantuzzi la maggior parte delle esigenze si lega a due temi principali: la richiesta di un componente che abbia qualità equivalente al pro-

dotto originale e l’immediatezza di riscontro a fronte di una richiesta. Oleomarket si è strutturata per soddisfare entrambi gli aspetti: “Abbiamo da tempo messo a punto una procedura operativa che esamina e analizza con criteri tecnici entrambi gli aspetti, in modo da rispondere con precisione alle richieste del mondo delle assistenze. Queste procedure rappresentano un percorso di training che coinvolge in modo attivo la maggior parte dei distributori autorizzati, al fine di mantenere gli stessi standard qualitativi presso tutta la rete”. Per strutturare al meglio il servizio post-vendita Oleomarket ha investito in diverse direzioni: “Nel tempo abbiamo ottimizzato e implementato vari progetti che supportano e incrementano la soddisfazione presso i nostri clienti. Per prima cosa abbiamo puntato sulla qualità: siamo tra le poche aziende del settore della connessione ad alta pressione a disporre di banchi prova prestazionali in grado di simulare cicli di lavoro estremamente gravosi idonei a determinare il limite di fine

stri clienti fiducia nell’affidabilità”, spiega Girolamo Lavolpe.

I principali servizi includono la manutenzione e la riparazione delle macchine e attrezzature, la fornitura di ricambi originali, l’installazione di accessori e servizi di assistenza sui cantieri. I punti di forza dell’aftermarket firmato Sunward sono l’ampia disponibilità e spedizione dei ricambi in 24 ore in tutta Europa, grazie all’ottimizzazione dei processi interni e ad accordi con corrieri affidabili ed efficienti, che offrono

vita dei componenti. Abbiamo poi implementato un sistema efficiente di gestione dei dati: ingenti investimenti sono rivolti costantemente per la gestione informatica dei dati di produzione e matricole dettagliate in grado di risalire fino al cliente finale la messa in funzione dei componenti o tubazioni. Il terzo aspetto su cui abbiamo scelto di puntare è il Service: la collaborazione con un’importante organizzazione del Nord Europa permette di gestire una flotta di oltre 600 furgoni attrezzati con tubo e raccordi da assemblare direttamente sul campo a ripristino del tubo da sostituire”. A tutto ciò si affianca l’attenzione a garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa per il cliente: “L’attenzione alla possibile applicazione della metodologia TCO nell’ambito dei componenti industriali è materia complessa e non di semplice realizzazione. Da anni abbiamo attivato un sistema di identificazione univoca dei nostri tubi denominato MITO (Monitoring Individual Track, Olmark), che consente a qualsiasi operatore nel mondo di collegarsi a un portale web, registrare il codice del tubo per ottenere il supporto completo di analisi tecnica, modalità di ricezione del componente da sostituire e da smaltire ed invio del nuovo entro 24-48 ore dalla segnalazione”, conclude Fantuzzi.

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servizi di trasporto veloci e sicuri. L’eccellenza del servizio è sostenuta da un’ampia disponibilità di ricambi, con uno stock in Belgio che garantisce una disponibilità del 95% e consegna il giorno successivo. Ultimo, ma non meno importante, come citato, le macchine Sunward sono coperte da una garanzia fino a cinque anni (anche i componenti di ricambio sono coperti da garanzia). La struttura di Sunward può contare su un qualificato “back office” in Belgio, tecnici di assistenza locali e una rete capillare di concessionari (sono 35 i concessionari solo in Italia), garantendo un supporto diffuso e accessibile agli utenti finali. Infine, la Sunward Academy è fondamentale nella formazione dei concessionari, garantendo che siano ben preparati a soddisfare le esigenze dei clienti. Da citare poi i servizi digitali: l’utilizzo di attrezzature e tecnologie consentono di intervenire da remoto riducendo drasticamente i tempi di fermo macchina. L’aftermarket si lega all’obiettivo di garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa per il cliente. A tale scopo, Sunward sta adottando diverse strategie: in primis, l’ottimizzazione dei processi produttivi e logistici per ridurre i costi di produzione e di distribuzione dei prodotti, consentendo al brand di offrire un eccellente rapporto qualità-prezzo e garantendo un ROI (Return on Investment) rapido ed elevato per gli utenti finali; in secondo luogo c’è il costante investimento in tecnologie innovative che permettono di migliorare l’efficienza energetica e la durata dei prodotti, riducendo i costi di manutenzione e di sostituzione. L’offerta di servizi di assistenza e manutenzione post-vendita efficienti e tempestivi consente di prolungare la vita utile delle macchine e attrezzature e di ridurre i costi associati alla loro gestione. Da sottolineare, poi, le iniziati -

Un asset strategico

L’aftermarket è un asset strategico per il mercato Off-Highway, come sottolinea Giovanni Zaccaria, Service Manager di Haulotte, azienda che produce e commercializza piattaforme aree: “Haulotte ha nel proprio DNA la visione di ‘Prendersi cura delle Persone’ e, come traduzione pratica di questa visione, ha da sempre creduto e investito nel servizio come vero valore legato alle proprie macchine e attività. Personalmente credo che l’aftersales sia un elemento strategico per la creazione di valore,

ve di formazione e informazione sul funzionamento di macchinari e attrezzature, per garantirne l’uso in sicurezza ed evitare rotture dovute a un utilizzo non corretto. Il costruttore effettua un’analisi costante dei feedback dei clienti e ricerca soluzioni personalizzate per ottimizzare l’esperienza d’acquisto e d’uso. “ Queste sono solo alcune delle azioni che stiamo mettendo in atto per garantire una TCO sempre più vantaggiosa per i nostri clienti. Continueremo a lavorare costantemente per migliorare e ottimizzare i nostri processi al fine di offrire prodotti di alta qualità a prezzi competitivi, rendendo le macchine Sunward un investimento intelligente per le aziende che cercano affidabilità e risparmio a lungo termine”, conclude Lavolpe.

soprattutto nei mercati in cui la competizione è più spinta e di conseguenza orientata al prezzo. Quest’attività non può essere perciò una basica fornitura di ricambi o di manodopera, ma è il mezzo attraverso cui fornire ai propri clienti il valore aggiunto che dia loro la possibilità di essere vincenti nel proprio business”.

Con i suoi servizi post-vendita, Haulotte si rivolge a un perimetro di “utilizzatori” molto ampio e vario, che include società di noleggio più o meno strutturate ed “enduser” con applicazioni quanto più diverse, dall’industria alle costruzioni. Questa varietà si riflette anche nelle esigenze e nelle richieste di servizi post-vendita che i clienti evidenziano ad Haulotte, ma Zaccaria individua degli elementi comuni: “Esistono caratteristiche

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GIOVANNI ZACCARIA SERVICE MANAGER DI HAULOTTE ITALIA

Dossier

diretti Haulotte dotati di officina mobile pronti a intervenire direttamente presso il cliente o, comunque, dove si trova la macchina. Possiamo contare su un’officina attrezzata e certificata ISO 9001, ISO 45001 e ISO 14001 e su quattro tecnici di officina dedicati alle lavorazioni per le quali si richiede una gestione con attrezzature e competenze specifiche. Fa parte del team anche un consulente commerciale dedicato al Service che garantisce un’interfaccia veloce e puntuale sulle necessità relative al post-vendita dei clienti. A ciò si aggiunge la rete di 18 partner esterni autorizzati per la copertura ottimale del territorio”. Il risultato? “I tempi medi di primo intervento sono inferiori alle 48 ore, con una percenche devono essere soddisfatte sempre, indipendentemente dalla tipologia di cliente: velocità di intervento, competenza tecnica, capacità di risoluzione, disponibilità e affidabilità dei componenti”.

Haulotte garantisce il servizio aftersales con una struttura che combina le competenze professionali di personale tecnico altamente specializzato con officine attrezzate, certificate e pronte a intervenire, come spiega il Service Manager: “Nel nostro back-office tecnico operano cinque professionisti, che si dedicano alla gestione delle richieste dei clienti, sia per il supporto nella richiesta dei ricambi che per il supporto nelle assistenze tecniche. Ci sono poi sei tecnici esterni

COMPETENZA IN OGNI CONTESTO APPLICATIVO

Anche chi produce attrezzature ha un’attenzione sempre più elevata per il post-vendita in tutte le sue sfaccettature, come spiega Giuliano Gamberini, responsabile del Service di Simex, azienda produttrice di attrezzature idrauliche per macchine movimento terra di San Giovanni in Persiceto (BO). Simex ha un ufficio preposto all’aftersales, in cui opera Gamberini: “Fare aftermarket per il mercato Off-Highway oggi significa avere un reparto attento alle dinamiche di cantiere, nello specifico informarsi sui lavori che devono eseguire le imprese e sulle tecnologie e macchinari utilizzati. Ciò permette di essere competenti e di rispondere al

meglio alle richieste di assistenza. In Simex tutte le competenze che attraversano i reparti tecnici e commerciali partono dallo studio approfondito delle destinazioni applicative dei prodotti e dai loro mercati di riferimento”.

Gli interlocutori di Simex sono i rivenditori: “Veniamo contattati principalmente per fornire ricambi, per eseguire riparazioni e per gli abbinamenti delle attrezzature alle macchine motrici”. A loro l’azienda dedica un team sempre disponibile, che risponde tempestivamente a tutte le richieste di assistenza. “Simex, in costante relazione con i mercati di riferimento, sintonizza la propria attività produttiva e commerciale sulle esigenze contingenti e potenziali degli utilizzatori finali. Abbiamo un elevato stock di ricambi, gli utensili utilizzati per la fresatu-

tuale di risoluzione al primo intervento in più dell’85% dei casi (dati 2023)”, commenta Giovanni Zaccaria. I servizi che Haulotte propone sono di diverso genere: “Partono dalle esigenze dei clienti e contestualmente cercano di anticiparne i bisogni, con l’obiettivo di ottimizzare la vita utile del parco macchine. I nostri servizi includono supporto tecnico da remoto, in campo e in officina, e consulenza tecnica. Proponiamo programmi di gestione del parco macchine attraverso contratti di manutenzione, contratti di estensione garanzia e soluzioni ‘su misura’ ritagliate sulla specificità del cliente. Attraverso l’attività ‘2nd Life’ seguiamo poi il revamping delle macchine, fornendo soluzioni per la revi-

ra sono sempre disponibili e possono essere spediti in giornata, quando necessario. Avere un mercato mondiale con una rete di rivenditori capillare ci permette di servire tantissime imprese”. Poiché molto spesso per Simex il cliente è il rivenditore, da sempre - oltre alla commercializzazione dei prodotti - l’azienda dà massima disponibilità ad affiancarlo in tutte le sue necessità: consegne, installazioni, prove e assistenza disponibilità dei ricambi. Un’attenzione particolare è dedicata ai prezzi e a garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa: “ Le attrezzature Simex, contraddistinte da un’elevata solidità e qualità ingegneristica, garantiscono l’ottimizzazione dei costi e dei tempi di esecuzione con conseguenti benefici per rivenditore e utilizzatore. Oltre all’acquisto dei macchinari, i costi di cantiere sono influenzati anche dall’acquisto del materiale di consumo. Consapevole di ciò, Simex conduce una ricerca di mercato a livello mondiale per fornirli sempre al miglior rapporto qualità-prezzo”, conclude Gamberini.

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ATTEZZATURE E AFTERMARKET / SIMEX

sione parziale o totale della macchina, con garanzia sul lavoro effettuato pari a 12 mesi e con l’obiettivo di aumentarne la vita utile”.

Ci sono poi opzioni dedicate a specifiche applicazioni e alla sicurezza, come per esempio “Fast’n”, il primo sistema intelligente di ancoraggio operatore che fornisce una soluzione concreta di miglioramento della sicurezza in cantiere, e “SGS”, il sistema di rilevamento movimento operatori per prevenire schiacciamenti in cesta. Per garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa per il cliente, Haulotte punta a ridurre al minimo i tempi di fermo macchina dovuti a rotture o malfunzionamenti; contemporaneamente, implementa e sviluppa servizi “Customer Oriented” finalizzati a ridurre i costi di gestione macchina. In tal senso la digitalizzazione è un’alleata: il portale MyHaulotte consente l’accesso ai servizi Haulotte dove poter ad esempio acquistare in modo autonomo i ricambi o visualizzare i manuali della propria macchina. Un nuovo CRM aziendale permette a tutti i dipendenti Haulotte di avere una visione puntuale dello stato delle richieste dei clienti, riducendo perciò i tempi di risposta.

L’innovazione passa anche attraverso Sherpal, soluzione telematica di connessione con la propria macchina che permette di anticipare rotture importanti grazie ad avvisi sull’utilizzo corretto della macchina, come ad esempio le modalità di ricarica delle batterie, di effettuare diagnostica da remoto e quindi ottimizzare gli interventi e in generale gestire al meglio il parco macchine grazie a molteplici funzioni quali ad esempio “geofencing” o “fencing time”.

L’aftermarket per Haulotte, infine, è anche dedicato alla creazione di competenze, grazie a piani di formazione che vanno dalle basi tecniche al “trobleshooting” delle macchine grandi altezze.

Una corsa contro il tempo

La servitizzazione sposta concettualmente il fuoco dal macchinario al suo utilizzo, creando in tal modo nuove relazioni tra il costruttore e il fruitore delle attrezzature. Secondo Marco Ferroni, Business Director di Kobelco Construction Machinery Europe, un aftermarket di successo deve essere rapido ed efficace: “ Gli utilizzatori in termini di servizi post-vendita richiedono interventi tempestivi e risolutivi. Il tempo è la variabile più importante, combinata con la competenza”. Per offrire un servizio puntuale, spiega Ferroni, Kobelco monta

sulle macchine da 7 t in su il sistema Komexs (Kobelco Monitoring Excavator System) , che monitora le performance delle macchine al lavoro. Il sistema Komexs utilizza la comunicazione satellitare e Internet per comunicare i dati, pertanto può essere utilizzato in aree in cui altre forme di comunicazione sono difficoltose La nuova economia digitale, infatti, si basa - e si baserà sempre di più - sulla disponibilità in tempo reale dei dati per permettere il funzionamento dei macchinari e abilitare opportunità smart e servizi intelligenti. Il vero valore positivo dei dati sta proprio nella loro possibilità di condivisione per adempimenti, fruizione ed erogazione di servizi, sviluppo e utilizzo della conoscenza. Quando su un escavatore Kobelco è installato il sistema Komexs è possibile ottenere da remoto diversi dati relativi al funzionamento della macchina, ad esempio ore di funzionamento, posizione, consumo di carburante e stato della manutenzione. “In caso di allarmi vengono immediatamente allertati le parti in causa: proprietario del mezzo, concessionaria e costruttore. Con questa soluzione telematica garantiamo la preparazione alla risoluzione del problema. Classifichiamo gli allarmi in base all’intensità del problema e, per ottimizzare i tempi, cerchiamo di minimizzare gli ostacoli geografici al meglio. In Italia abbiamo due Product Support Manager che garantiscono una risposta celere adeguata alle esigenze”. Oltre ai tempi, anche costi e ritorni sugli investimenti sono parametri importanti: “ Per garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa per il cliente Kobelco continua a riservare un’attenzione maniacale ai consumi e alle performance dei mezzi. Il livello qualitativo della produzione non ha subito contraccolpi dal Covid e dalla Supply Chain Disruption. Ci affidiamo ai parametri tradizionali della tecnolo-

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MARCO FERRONI BUSINESS DIRECTOR DI KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE

Dossier

PROTAGONISTI “SUL PALCO”

IVAN PLACUCCI

RESPONSABILE POST-VENDITA DEL GRUPPO

PIOLANTI

Il mondo dell’aftermarket è cambiato molto negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria evoluzione, come sottolinea Ivan Placucci, responsabile Postvendita del Gruppo Piolanti: “Con il termine aftermarket si indica la fornitura di ricambi,maanchediservizietuttoquello che è correlato alla fase successiva. Un settore, quello del servizio, che sta vivendo una vera e propria trasformazione. Se fino a 15 anni fa era possibile ‘stare seduti nel pubblico’ e osservate il mercato, aspettare che i clienti venissero a cercare macchine e attrezzature per esigenze di riparazione piuttosto che di ricambistica, oggi non è più così. È aumentato in maniera sensibile il numero di competitor e per poter avere successo bisogna lavorare alla fidelizzazione del cliente, è necessario ‘salire sul palco e non rimanere sul pubblico’, e quindi diventare protagonisti, attori principali nel mercato del post vendita. Non ci si può più limitare alla semplice fornitura di ricambi e manodopera per la riparazione interna ed esterna, ma occorre offrire servizi correlati che permettano alle aziende di percepire il vantaggio di

un’officina, le caratteristiche che la differenziano dalle altre”. A questo scopo Piolanti ha sviluppato per le macchine JCB, di cui l’azienda è concessionaria, il contratto di manutenzione programmata: “In una logica che vuole andare verso la fidelizzazione, oggi ragioniamo sui volumi e non sul semplice calcolo di marginalità sulle vendite, puntiamo a offrire un servizio che prevede una manutenzione seguita al 100% dal personale Piolanti, affinché i clienti trovino nella nostra officina un punto di riferimento, costante nel tempo”, spiega Placucci. Oggi, inoltre, il cliente è sensibile al prezzo, quindi la possibilità di sottoscrivere un contatto di manutenzione dai costi certi e prevedibili risulta vincente: “Per la massima tranquillità e per definire esattamente il budget in anticipo, un Contratto di riparazione e manutenzione JCB è la soluzione definitiva, che consente di bloccare i listini per cinque anni”, conferma il dealer. In Piolanti c’è un team dedicato a seguire le manutenzioni, che vede nella tecnologia un’importante alleata: le macchine oggi sono tutte dotate di geolocalizzazione e connettività remota ed è quindi possibile monitorarle costantemente al fine di effettuare una manutenzione preventiva, intervenendo prima che si fermino o abbiano delle rotture.

Servizio e prossimità territoriale

Strutturare un servizio aftermarket dedicato al territorio è la strada

che vuole percorrere Sany Italia: “Stiamo investendo per implementare una Piattaforma Aftermarket sviluppata specificatamente sulle esigenze territoriali europee e italiane. Si tratta di un progetto che si completerà nell’arco del 2024, allo scopo di cogliere tutte le opportunità di raggiungere il cliente finale utilizzagia, quindi qualità, efficienza e impatto ambientale. Nuove tecnologie sono in studio avanzato”, conclude Marco Ferroni.

tore e garantire un supporto efficace e in linea con le esigenze di operatività del settore ” spiega Marco De Luccia, After sales Manager di Sany Italia. Gli utilizzatori, come spiega il manager, oggi chiedono presenza e disponibilità di una sistema che, anche attraverso strumenti di monitoraggio digitale remoto, anticipi le esigenze di manutenzione in modo da garantire sempre la piena operatività; il tutto, ovviamente, sostenuto da un’ampia disponibilità di ricambi con consegne brevi utili a supportare le attività di service. “ La Rete Dealer di Sany si avvantaggia di più di 20 punti assistenza in grado di supportare i clienti su tutto il territorio nazionale, isole comprese: la prossimità territoriale agli End User e ai cantieri è un elemento chiave che ha caratterizzato fin dalla sua nascita il progetto di commercializzazione dei nostri macchinari sul territorio italiano e l’introduzione della nuova Piattaforma determinerà un ulteriore incremento della presenza di centri assistenza. In parallelo, la Piattaforma prevede la costituzione di una nuova struttura e organizzazione per la logistica dei ricambi, ottimizzando la distribuzione degli hub europei allo scopo di gestire al meglio le criticità derivanti dalle diverse crisi regionali che hanno impatti sulle movimentazioni delle merci, per garantire sempre e comunque un livello di servizio adeguato alle esigenze di on-time-delivery del nostro mercato”. Il contenimento del TCO per il cliente finale, infine, è un tema sensibile per Sany, che ha impostato la propria politica di penetrazione del mercato su valori come qualità ed affidabilità del prodotto abbinate ad una strategia di competitività. Da un lato, i settori R&D e Manufacturing lavorano al miglioramento continuo dei processi di assemblaggio e integrazione dei componenti per massimizzare l’affidabilità dei macchinari e ridurre al minimo i tempi di down-

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E AFTERMARKET / PIOLANTI
CONCESSIONARI

time e quindi gli oneri derivanti; dall’altro, sul territorio, i percorsi di qualifica dei punti assistenza tengono in considerazione il costante allineamento del costo del

RICAMBI

servizio per l’end user con i valori propri del settore. Infine, grazie alla Piattaforma, il monitoraggio continuo dei costi diretti e indiretti di materiali, sottocomponenti e

servizi logistici supporta l’elaborazione di percorsi di vendita e consegna dei ricambi che mantengano i prezzi finali il più possibile competitivi. ■

ELETTRIFICAZIONE E INTERAZIONE “UOMO-MACCHINA”

GAETANO

LOBOSCO

TITOLARE DI C.G.A. RICAMBI E I SOCI CALOGERO E ANTONIO SCRIVANO

Oggi il mercato delle macchine OFFHighway propone e proporrà nei prossimi anni macchine che guardano sempre più al rispetto dell’ambiente, alla sostenibilità e al mondo dell’elettrificazione. Ne è convinto Gaetano Lobosco, titolare con i soci Antonio e Calogero Scrivano di C.G.A. Ricambi: “Azionamenti con caratteristiche di scalabilità, robustezza, silenziositàeflessibilità,guideassistiteeautonome, macchine sempre più gestite da software utili a ottimizzare utilizzi e consumi, in ottica di risparmio energetico e, di conseguenza, economico. Le attrezzatureaftermarketdovrannosemprepiù rispondere a queste caratteristiche per essere versatili e adattabili alle macchine, nonché per avere un occhio di riguardo ai costi, alla facilità di utilizzo e rispetto dell’ambiente.Dovrannoguardaresiaallo sviluppo classico delle performance idrauliche, in considerazione delle potenze sempre più elevate, ma includere caratteristichedisostenibilitàcomeglioli green, oltre che rispondere alle esigenze legate al mondo dell’elettrificazione e a quelle di interazione uomo-macchina”. Gli utilizzatori, come sottolinea Lobosco, richiedono attrezzature sempre più prestazionali dove la qualità del prodotto, la facilità di utilizzo e l’interazione “uo-

mo-macchina” diventano fattori di differenziazione nella scelta. Il post-vendita, quindi, deve garantire innanzitutto assistenza qualificata e specializzata, conoscenza delle macchine presenti sul mercato e della loro evoluzione, velocità nella gestione dei ricambi, intercambiabilità degli accessori. “Soprattuttosepensiamocheoggiilnoleggio rappresenta una fetta di mercato sempre più importante, nel post-vendita occorre tener conto che bisogna essere in grado di interfacciarsi non solo con un target professionale,maancheconquellosemiprofessionale e hobbistico, quindi occorre garantire ai noleggiatori risposte veloci”. C.G.A. Ricambi oggi risponde a queste dinamiche mettendo a disposizione un magazzino fornito per la pronta consegna delle attrezzature e dei ricambi, vero fiore all’occhiello dell’azienda. “L’implementazione del servizio tecnico con il servizio di assistenza, sia telefonica che direttamente in campo o con l’intermediazione di rivenditori e officine specializzate, fa sì che il cliente abbia sempre un punto di riferimento nel caso di necessità, anche durante il lavoro. L’ampia scelta di attrezzature sempre disponibili e adatte a una vasta gamma di macchine permette di rispondere in tempi brevi alle esigenze degli utenti, fornendo altresì soluzioni tecniche a corredo delle attrezzature stesse per poterne sfruttare a pieno le potenzialità. Il servizio ricambi con spedizione in giornata, soprattutto nel caso

del mondo del noleggio, è una garanzia per il cliente”.

Per garantire una TCO (Total Cost of Ownership) sempre più vantaggiosa per il cliente, C.G.A. Ricambi parte dal presupposto che il costo totale di utilizzo di un’attrezzatura non dipenda solo dai costi di acquisto, ma anche da tutti quelli che intervengono durante l’intera vita di esercizio. Pensando al noleggio, ad esempio, diventa importante realizzare attrezzature che abbiamo bassi costi di esercizio, bassi costi di manutenzione e usura dei componenti ridotti al minino. “C.G.A. Ricambi ha guardato a queste esigenze del mercato con la realizzazione delle nuove serie di attrezzature, completamente riprogettate all’interno con l’adozione di sistemi innovativi nelle trasmissioni idrauliche che non necessitano di interventi esterni e di manutenzione: componenti di qualità, con riguardo ai prodotti made in Italy; attrezzature con manutenzione ridotta al minimo, senza mai perdere di vista la qualità del prodotto; soluzioni sempre più semplici e intuitive nell’uso e integrabili nei sistemi di gestione uomo-macchina riducendo così errori nell’utilizzo e un conseguente danno economico. Non da ultimo, l’utilizzo di mezzi e sistema di consegna che abbattano i costi e i tempi”. Dal punto di viste delle competenze, l’azienda conta su un team tecnico che si occupa di ricerca e sviluppo e che monitora costantemente il mercato, i costi e le esigenze. Il continuo contatto con il cliente e la raccolta di informazioni e suggerimenti da apportare all’interno ciclo produttivo e gestionale concorrono a sviluppare attrezzature e servizi che rendono la TCO dei prodotti offerti da C.G.A. Ricambi sempre più appetibile e concorrenziale.

marzo-aprile 2024 - ONSITELIFT 81 AFTERMARKET
E AFTERMARKET / C.G.A. RICAMBI

SOLLEVAMENTI AD ALTA PRECISIONE IN GERMANIA

ALL’OMBRA DELLE TORRI

di Ettore Zanatta

LIEBHERR SI È RECENTEMENTE RESA PROTAGONISTA IN DIVERSI (E COMPLESSI) INTERVENTI DI SOLLEVAMENTO IN GERMANIA

DOVE, OLTRE AD AVER FORNITO UN PARCO DI GRU EDILI

CHE COME DI CONSUETO HANNO GARANTITO AFFIDABILITÀ

ED EFFICIENZA, HA SUPPORTATO I PROPRI CLIENTI NELLE FASI

DI CONSULENZA E PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI

Con il quartiere Hafencity di Amburgo nasce uno dei più grandi progetti di sviluppo urbano in Europa: il grattacielo in legno denominato “Roots”, in costruzione nel quartiere Elbbrücken, includerà 181 appartamenti in grado di offrire una vista spettacolare su Amburgo, sul porto e sui cana-

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li del fiume Elba. Per il grattacielo “Roots”, che sarà costituito da una torre in legno di 19 piani e da un edificio a traliccio di sette piani, sono stati utilizzati circa 5.500 m³ di legname da costruzione di conifere, un record mondiale (non sono compresi i materiali per le facciate, le finestre e i rivestimenti). Molti degli elementi sono stati consegna-

ti in cantiere prefabbricati. La posizione vicino all’acqua ha reso necessario un piano speciale di protezione dalle inondazioni, costituito da un piano di terrapieno con altezza di 8 o 9 m sul livello del mare, utilizzato peraltro come parcheggio sotterraneo. La protezione dalle inondazioni si è riflesso nell’uso dei materiali: il piano di terrapieno e i piani inferiori sono costruiti in cemento armato, mentre dal terzo piano in su anche i soffitti e le pareti sono in legno. Qui, tre gru FlatTop di Liebherr sono state utilizzate per sollevare entrambe le parti, il che ha richiesto uno stretto coordinamento tra le aziende coinvolte e un buon coordinamento nella routine quotidiana del cantiere.

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I dettagli del progetto

Il legno proviene in gran parte dalla Stiria austriaca, una delle regioni più ricche di foreste d’Europa. Per le pareti portanti è stato utilizzato legno di abete rosso, ma anche pino, abete e faggio. Il primo sollevamento per il “Roots” è stato un elemento di facciata di 2,6 t, di dimensioni pari a 10,3 m per 2,6 m: un compito affidato alla gru Liebherr 370 EC-B 12 Fibre, con sbraccio di 60 m. I successivi elementi sono arrivati in cantiere perlopiù con le finestre e i balconi già montati, tuttavia l’elevato grado di prefabbricazione ha fatto sì che le superfici delle pareti avessero forme complesse e, quindi, dovessero essere fissate al gancio della gru con

una traversa. In fase di preparazione è stato necessario determinare i punti di fissaggio esatti sulle travi, in modo che il carico fosse distribuito uniformemente durante il sollevamento e non fosse tirato verso l’alto in modo obliquo. Per la torre in legno sono stati utilizzati circa 1.200 elementi prefabbricati in legno di diverse dimensioni e pesi. L’elemento più pesante pesava circa 8 t ed era lungo quasi 14 m. Per la costruzione dell’edificio a traliccio sono stati utilizzati 400 elementi costruttivi in legno. Il metodo di costruzione modulare con un alto grado di prefabbricazione ha garantito un risparmio di tempo e di costi; anche la conseguente riduzione dell’inquinamento

acustico ha giocato un ruolo importante. Le tre gru Flat-Top di Liebherr si trovavano ad Amburgo dal giugno del 2021, non ancorate all’edificio, su tirafondi. Entrambe le 370 EC-B Fibre sono state montate con un’autogrù

Liebherr LTM 1450-8.1, mentre la 250 EC-B 12 con una delle due gru Fibre. La 250 EC-B è stata smontata, in modo analogo al montaggio con una delle due 370 EC-B. Successivamente, una 370 EC-B è stata smontata dalla “sorella”. Lo smantellamento dell’ultima 370 EC-B è avvenuto nell’ottobre 2023, sempre con l’impiego di un’autogrù LTM 1450-8.1. Non era la prima volta che le gru a torre Liebherr venivano utilizzate nel distretto portuale di Amburgo:

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25 gru a torre del costruttore tedesco, infatti, avevano lavorato contemporaneamente nel quartiere Überseequartier nel 2021.

I protagonisti in cantiere

Tre società di Amburgo erano i responsabili della progettazione del grattacielo o hanno agito come committenti: lo studio di architettura Störmer Murphy & Partners, Garbe ImmobilienProjekte e la Deutsche Wildtier Stiftung. Dopo il completamento, previsto proprio in questo periodo del 2024, saranno disponibili circa 15.000 m² di spazio abitativo e 430 m² di spazio per la ristorazione per circa 200 persone. La Deutsche Wildtier Stiftung si trasferirà al piano terra e in parte

del seminterrato, mentre i suoi uffici saranno situati al primo piano. “Il fattore decisivo per l’utilizzo di due gru Liebherr con fune in fibra è stata l’elevata altezza gancio: rispetto alla concorrenza, la gru 370 EC-B Fibre presentava le velocità di sollevamento più elevate ”, ha affermato Christopher Bäcker, della divisione commerciale di Friedrich Niemann GmbH & Co KG, con-

cessionario di macchine edili con sede a Kronshagen, descrivendo la sfida di mantenere il cantiere in funzione su due turni. L’azienda ha portato ad Amburgo due 370 EC-B 12 Fibre con altezze gancio di 87,7 e 77,4 m e sbracci di 60 e 47,7 m. La terza gru utilizzata è stata una 250 EC-B 12, con altezza gancio di 35 m e sbraccio di 44,15 m. Tutte le gru provenivano

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UN GIOCO DI COSTRUZIONI IN MURATURA E LEGNO, GRU FIBRE A MARCHIO LIEBHERR E LA POSIZIONE SULLE RIVE DELL’ELBA HANNO RESO SPECIALE LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO MOLTO PARTICOLARE NEL QUARTIERE HAFENCITY DI AMBURGO
LA SCELTA DELLA FUNE IN FIBRA ADOTTATA SULLE GRU LIEBHERR È DOVUTA DALL’ELEVATA ALTEZZA GANCIO E DELL’ECCESSIVO PESO DELLA FUNE D’ACCIAIO

dalla flotta noleggio di Niemann. La fune in fibra comporta un risparmio di peso (con altezze gancio così elevate le funi di acciaio di entrambe le gru 370 EC-B pesano troppo) e ha convinto Bäcker: “Con quest’altezza gancio la fune in fibra è perfetta, perché l’utilizzo di quella in acciaio avrebbe significato sopportare diverse centinaia di chilogrammi in più, perdendo molta capacità

Quel ponte sul fiume Elba Sempre in Germania, una gru a torre 125 EC-B 6 si è distinta nella realizzazione del nuovo ponte lungo circa 1.100 m sull’Elba, lungo l’autostrada A14, presso Wittenberge, nel Brandeburgo. Qui, il reparto “Tower Crane Solutions” di Liebherr ha fornito anche supporto nella consulenza e nella pianificazione del progetto. Durante la di carico”. La fune in fibra ad alta resistenza consente carichi in punta superiori anche del 20% rispetto alla versione in acciaio; a parità di utilizzo la durata è quattro volte superiore. La 370 EC-B Fibre ha un’altezza gancio di 91,7 m, una capacità di sollevamento di 12 t e uno sbraccio di 78 m. Con il braccio completo è possibile spostare ancora 2,8 t in punta.

SETTE GRU A TORRE AL “PARC DU LAC”

Liebherr non è ovviamente protagonista solo in Germania: non lontano da Versailles, ad esempio, sta sorgendo un nuovo quartiere residenziale su un terreno ricco di storia. Il quartiere “Parc du Lac” è attraversato da un canale del XVII secolo, un residuo del sistema di irrigazione della vicina Reggia di Versailles. Qui, sette gru a torre Liebherr hanno supportato attivamente la costruzione degli edifici, in particolare si sono occupate della movimentazione dei pannelli, delle parti in calcestruzzo e delle casseforme: una 340 EC-B 16, tre 340 EC-B 12 e tre 205 EC-B 10 dipinte di blu e rosso, i colori di Cobat Constructions, l’impresa di costruzioni responsabile. L’edificio ospiterà oltre 500 appartamenti, edifici commerciali

e strutture pubbliche. L’altezza gancio massima è stata di 75 m, con una lunghezza braccio di 52,68 m, mentre l’altezza gancio minima è stata di 40 m (205 EC-B 10). La lunghezza braccio minima in cantiere è stata di 36,16 m (340 EC-B 12). Le gru sono progettate per sollevare fino a 16 t (340 EC-B 16) o 12 t (340 EC-B 12): entrambe raggiungono la stessa altezza gancio (84,7 m) e lo stesso sbraccio (78 m). La capacità di carico della 340 EC-B 16 con sbraccio massimo è di 2.100 kg, mentre la 340 EC-B 12 può sollevare 300 kg in più. La 205 EC-B 10 può lavorare a un’altezza massima di 68,2 m e sollevare fino a 12 t, ha uno sbraccio massimo di 65 m e può sollevare un massimo di 2.100 kg in punta.

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costruzione, a prima vista la gru sembrava fluttuare nell’aria: dove normalmente si sarebbe trovata la base della gru si potevano vedere solo la struttura del nuovo ponte e il terreno sottostante. La gru era montata su una piattaforma situata lateralmente rispetto alla struttura del nuovo ponte, era posizionata su un’unità di alimentazione e si muoveva con l’avanzare della co-

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UNA GRU A TORRE LIEBHERR 125 EC-B 6 SI È RECENTEMENTE DISTINTA NELLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO PONTE LUNGO CIRCA 1.100 M SULL’ELBA, LUNGO L’AUTOSTRADA A14, PRESSO WITTENBERGE, NEL BRANDEBURGO

ON SITE

struzione del ponte. La 125 EC-B 6 è stata un partner importante in questo intervento, per il quale non si sono sfruttate le misure massime che essa può offrire: l’altezza gancio era di soli 16,5 m e la lunghezza braccio di 42,5 m (la gru FlatTop consentirebbe un’altezza gancio fino a 59 m e uno sbraccio fino a 58 m). Nell’occasione la gru era montata all’incirca alla stessa altezza del bordo superiore del ponte e si estendeva per circa 16 m nell’aria al di sopra del ponte. Inoltre, era supportata da tre gru automontanti Liebherr 81 K.1, a cui era affidato il lavoro ausiliario in cantiere e che possono sollevare fino a 6 t. La gru ha uno sbraccio di 48 m e un’altezza gancio di 40,4 m. La macchina è stata fornita da

Hüffermann Krandienst GmbH; il committente era il principale fornitore svizzero di servizi di costruzione Implenia. Come accennato, il paesaggio intorno al ponte è una riserva naturale e ha imposto requisiti particolari a tutti i soggetti coinvolti: ciò si è riflettuto nel metodo di costruzione mediante avanzamento degli elementi strutturali, dovuto all’esigenza di operare nel cantiere in spazi ristretti. Il ponte era diviso in quattro segmenti, assemblati a terra: pezzo per pezzo, i singoli elementi sono stati poi spinti al di sopra dell’Elba fino ai rispettivi pilastri di sostegno. L’ultima sezione del ponte è stata trasportata sul fiume su un pontone galleggiante. Per il ponte si sono utilizzate 9.000 t di acciaio,

circa 2.000 t in più di quelle impiegate per la Torre Eiffel. Le singole sezioni del ponte sono costituite da pezzi singoli lunghi circa 20 m, prodotti in Sassonia. L’entrata in funzione è prevista per il 2026, ma non ancora come parte dell’autostrada, poiché i tratti autostradali che la circondano non saranno completi in quella data. Il tratto in costruzione, lungo circa 155 km, è il più grande progetto di costruzione di una nuova autostrada in Germania e si prevede che sarà accessibile a partire dal 2028.

Nel Duomo di Santo Stefano

Sono 17.974 le canne dell’organo del Duomo di Santo Stefano, a Passavia, il più grande strumento da cattedrale del mondo. I lavo -

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LA GRU LIEBHERR 125 EC-B 6 È STATA UN PARTNER IMPORTANTE IN QUESTO INTERVENTO, PER IL QUALE NON SI SONO SFRUTTATE LE MISURE MASSIME CHE ESSA PUÒ OFFRIRE: L’ALTEZZA GANCIO ERA DI SOLI 16,5 M E LA LUNGHEZZA BRACCIO DI 42,5 M (LA GRU FLAT-TOP CONSENTIREBBE UN’ALTEZZA GANCIO FINO A 59 M E UNO SBRACCIO FINO A 58 M)

ri di ristrutturazione hanno visto protagonista nella chiesa una gru a montaggio rapido Liebherr L1-24, che ha avuto il compito di rimuovere le canne dell’organo, del peso di diverse centinaia di chilogrammi, e di reinstallarle al termine dell’intervento. Un’operazione che ha richiesto molta pianificazione e un buon senso delle proporzioni. La gru è stata manovrata fino al luogo d’impiego all’interno del Duomo, dov’è stata montata e circondata da un’impalcatura che si è estesa fino al matroneo. Il reparto “Tower Crane Solutions” di Liebherr ha lavorato a stretto contatto con il concessionario Beutlhauser. Lo spazio limitato, dovuto alla presenza di impalcature all’interno del Duomo, ha influito sulla curva di montaggio. Presso la sede di Beutlhauser a Passavia sono state realizzate varie prove per supportare la pianificazione preliminare; è stato inoltre necessario chiarire in anticipo la capacità di carico del piano di appoggio e le modalità di protezione del pavimento in marmo durante il montaggio e il funzionamento della gru. A tale scopo sono stati prelevati campioni del pavimento, che è stato poi ricoperto pri -

ma del montaggio con tappetini antiscivolo e piastre di ferro, per una migliore distribuzione del carico. Sono state utilizzate quattro piastre da 800 kg ciascuna, una per ogni piede della gru. Delicate anche le fasi logistiche di trasferimento: la piazza del Duomo, infatti, è raggiungibile attraverso vicoli stretti e l’unica strada per raggiungere la destinazione era a senso unico; anche il portale del Duomo era troppo stretto per il camion, quindi la gru ha coperto gli ultimi metri con un mezzo di movimentazione a terra della flotta a noleggio di Beutlhauser. La canna d’organo più grande è lunga oltre 11 m e pesa 306 kg. Le canne sono realizzate in una lega fine di stagno e piombo, un materiale molto morbido: di conseguenza il lavoro di sollevamento richiede grande attenzione. Durante i lavori di ristrutturazione il Duomo rimarrà aperto ai visitatori, le uniche limitazioni saranno legate ai lavori

di montaggio e smontaggio della gru. La gru, rimasta in loco fino allo scorso febbraio, sarà utilizzata per la seconda volta all’interno del Duomo dopo il completamento dei lavori di restauro, quando le canne dell’organo saranno sollevate fino al matroneo e ricollocate nella loro posizione originale. I lavori dovrebbero essere completati nel 2027. La flessibilità della gru a montaggio rapido è stata il fattore decisivo per il suo utilizzo: il suo raggio di rotazione di 1,95 m ne consente l’installazione all’interno del Duomo e, grazie all’interasse, i raggi di curvatura stretti non costituiscono un problema, mentre gli stabilizzatori possono essere adattati in modo ottimale alle condizioni del cantiere. L’L1-24 raggiunge uno sbraccio massimo di 27 m e può sollevare fino a 2.500 kg. A seconda dello sbraccio, è in grado di sollevare ancora 950 kg in punta. È possibile lavorare in tre diverse posizioni del braccio. ■

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UNA GRU A MONTAGGIO RAPIDO LIEBHERR L1-24 CHE HA AVUTO IL COMPITO DI RIMUOVERE LE CANNE DELL’ORGANO ALL’INTERNO DEL DUOMO DI SANTO STEFANO, A PASSAVIA
“ „
LE GRU A TORRE LIEBHERR HANNO GARANTITO AFFIDABILITÀ E PRECISIONE, ANCHE IN CONTESTI COMPLESSI E CARATTERIZZATI DA SPAZI RISTRETTI

La nuova gru a torre MCR 625

Pensata per i mercati in rapida espansione di Asia, Medio Oriente e America Latina, la gru a torre con braccio impennabile Potain MCR 625 è il frutto di un nuovo progetto realizzato presso lo stabilimento Manitowoc di Zhangjiagang, in Cina. La nuova gru include molte caratteristiche della già ben nota versione MR 618, molto popolare dall’Europa al Nord America. La gru Potain MCR 625, che sarà venduta in Asia, Australia e Nuova Zelanda, Africa, Medio Oriente e America Latina, combina la robustezza e l’efficienza di una gru a torre con braccio impennabile per impieghi gravosi a un ingombro compatto, particolarmente adatto all’impiego in contesti urbani. Queste caratteristiche consentono agli appaltatori di affrontare grandi progetti in aree densamente popolate con efficienza e precisione.

“Siamo entusiasti della nostra gru a torre Potain MCR 625, una soluzione che offre il perfetto equilibrio tra potenza, precisione e compattezza. Sfruttando il design collaudato dell’MR 618 e aggiungendo nuovi elementi pensati per i mercati globali in rapida espansione stiamo consentendo agli appaltatori di affrontare progetti

ambiziosi in ambienti urbani con efficienza e affidabilità senza precedenti”, ha affermato Leong Kwong-Joon, Regional Product Manager per le gru a torre a marchio Potain. Una delle caratteristiche chiave della gru MCR 625 è rappresentata dai contrappesi mobili, che ottimizzano la distribuzione del carico su tutta la struttura: ciò ha consentito agli ingegneri di Manitowoc di progettare una gru estremamente compatta, che offre comunque elevate capacità di sollevamento in accordo con il diagramma di carico e notevoli opzioni di altezza sotto gancio. I contrappesi mobili garantiscono inoltre che la gru rimanga ben

bilanciata, consentendone il montaggio su sezioni del montante relativamente sottili da 2,45 m per una migliore logistica in cantiere e per facilitare l’installazione in cantieri caratterizzati da spazi limitati. Inoltre, la gru Potain MCR 625 può funzionare a uno o due tiri per velocità di sollevamento più elevate e migliore produttività. La capacità massima è di 32 tonnellate quando configurato per il funzionamento a due cadute, mentre con una caduta è di 17,5 t. La lunghezza massima del braccio è di 65 m ed è disponibile un carico massimo in punta di 6,4 t a 65 m, consentendo alla gru di soddisfare anche i requisiti di progetto più esigenti. Montata su sezioni di montante da 2,45 x 2,45 m, la gru Potain MCR 625 può essere configurata con diverse lunghezze di braccio –30 o 40 m, poi a intervalli di 5 m fino a un massimo di 65 m - offrendo agli appaltatori la versatilità per adattare il set fino alle specifiche del progetto. Per una maggiore flessibilità, la gru MCR 625 offre la possibilità di scegliere tra tre paranchi, tutti dotati di 603 m di fune metallica.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 90 PRODOTTI a cura di Liliana Rebaglia
POTAIN
“Lifting” per il sollevatore telescopico 2706

L’altezza e la larghezza del Kramer 2706, inferiori al limite di 2 m, rendono questo sollevatore telescopico una macchina ideale per gli spazi ristretti e le basse altezze di ingombro. È inoltre possibile scegliere l’altezza della cabina: poco meno di 2 m per la massima compattezza del veicolo o 2,1 m per una migliore visibilità panoramica a 360°, garantita peraltro da un ampio parabrezza, da ampie superfici vetrate e dai montanti stretti della cabina. La macchina è inoltre caratterizzata da un carico utile di 2,7 t, da un’altezza di sollevamento di 6 m e da un motore Kohler da 75 CV. Una novità è la velocità di marcia opzionale di 40 km/h, che consente di aumentare la produttività quando si lavora su distanze più lunghe. Per il sollevatore telescopico Kramer 2706 è disponibile anche l’omologazione come macchina trattrice agricola. Un’innovazione significativa è rappresentata dal design della cabina, che garantisce un maggiore comfort operativo. Per il sollevatore telescopico Kramer 2706 è ora disponibile un display opzionale a colori da 7” con jog-dial. Oltre al maggior contenuto di informazioni, il display offre ulteriori funzioni opzionali. Ad esempio, l’operatore può regolare la sensibilità del joystick e impostare e salvare la visualizzazione dell’angolo per due attrezzature: ciò consente all’operatore di personalizzare la macchina in base ai requisiti della rispettiva applicazione, aumentando così la produttività. Anche il sistema di cambio rapido completamente idraulico Smart Attach, ora disponibile come opzione per il 2706, ha ottenuto ottimi risultati. Con Smart Attach le attrezzature con una funzione idraulica aggiuntiva, come una spazzatrice o una benna mordente, possono essere agganciate e sganciate in pochi secondi senza dover lasciare la cabina, anche nelle condizioni più difficili.

2024 Terex Corporation. Genie è un marchio registrato di Terex Corporation e delle sue filiali. SCOPRI DI PIÙ SU GENIELIFT.COM/IT 24-27 APRILE 2024 VISITA IL NOSTRO STAND #EXT5 C 040 A INTERMAT, PARIGI MENO MANUTENZIONE PIÙ OPERATIVITÀ GAMMA ELETTRICA GENIE ®
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MAGNI TH

Il nuovo sollevatore telescopico TH 3.6

Magni TH inaugurerà ufficialmente il segmento di mercato dei sollevatori telescopici fissi di piccole dimensioni alla fiera Intermat di Parigi dal 24 al 27 aprile 2024 presentando il nuovo TH 3.6, la macchina più compatta mai realizzata dal marchio di Castelfranco Emilia (MO). Con una capacità di 3 t e un’altezza massima di 5,9 m, questo nuovo sollevatore telescopico è pensato per il settore edile e per tutti quei contesti, come la logistica, in cui servono dimensioni contenute senza rinunciare ad ottime performance e innovazione. In futuro questo modello sarà adattato per una versione agricola. Il design ribassato rende il sollevatore telescopico Magni TH 3.6 ideale per inserirsi negli spazi più stretti e ne facilita il trasporto sia sui camion che nei container.

La luce libera dal suolo resta sempre ottimale, consentendo di operare anche sui terreni più accidentati e irregolari. Disponibile con motore Stage IIIA e Stage V da 55 kW (75 HP), il mezzo raggiunge una velocità massima di 35 km/h. Le quattro ruote motrici assicurano la massima stabilità in ogni operazione, mentre le quattro ruote sterzanti permettono tre tipi di sterzatura: frontale, concentrica e a granchio. Inoltre, la trasmissione idrostatica elettronica garantisce prestazioni ottimali, massima trazione e aderenza anche

in ambito fuoristrada. La cabina, adattata per massimizzare le prestazioni del nuovo telaio, è progettata per soddisfare tutte le esigenze assicurando funzionalità, sicurezza e comfort. L’operatore può infatti contare su una totale visibilità

MANITEX VALLA

grazie all’ampio parabrezza, che si estende dai piedi fin sopra alla testa, permettendogli di osservare il carico sia completamente abbassato che sospeso. Certificata ROPS/FOPS

Livello 2, la cabina è equipaggiata di griglia di protezione superiore, per garantire la sicurezza anche nelle operazioni più delicate ed è anche interamente pressurizzata, per offrire all’operatore un ambiente di lavoro sicuro in qualsiasi condizione operativa.

La posizione di guida offre il massimo del comfort e dell’ergonomia, poiché la colonna dello sterzo può essere posta in posizione verticale per rendere l’accesso alla cabina ancora più comodo, mentre il sedile può avanzare o arretrare per una posizione di guida ottimale.

Nuove gru ad alto tonnellaggio

Manitex Valla ha intrapreso un nuovo programma di produzione dedicato alle macchine ad alto tonnellaggio, uno storico punto di forza dell’azienda, che ora punta a un ritorno in grande stile proprio in questa fascia del mercato. Sono otto i nuovi modelli con una portata compresa tra le 35 e le 50 t. Si tratta di quattro gru radiocomandate (V44-320R, V84-370R, V93-420RX, V100-470RXX) e quattro cabinate (V44-320RC, V84-370RC, V93-420RXC, V100-470RXXC). In base agli optional di configurazione si possono sviluppare fino a un totale di 32 varianti, diversificate per sfili braccio, telaio a passo fisso o estensibile, uso indoor o outdoor. Il materiale informativo è già stato fornito alla rete degli agenti nel mondo e sono anche stati ricevuti i primi ordini per i prossimi anni.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 92
PRODOTTI

Salone internazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza, servizi e infrastrutture viarie

Bologna, 9-12 Ottobre 2024 Quartiere Fieristico

il Patrocinio di
Con
an event by www.asphaltica.it
informazioni:
RECYCLING BARRIERS ROAD SIGNS COLOURS ASPHALT EQUIPMENT Per
asphaltica@bolognafiere.it

GENIE

Il sistema TraX di nuova generazione

Il sistema TraX di nuova generazione di Genie è stato riprogettato per semplificare la manutenzione e offrire al contempo le stesse prestazioni “senza compromessi” che i clienti hanno sperimentato con il sistema a quattro cingoli indipendenti. Genie TraX è disponibile come opzione installata in fabbrica su quattro note piattaforme a braccio: due con capacità di sollevamento standard (Z-62/40 e S-80 J) e due con capacità di sollevamento Xtra Capacity (S-45 XC e S-65 XC). Questo nuovo sistema Genie può essere montato su macchine con capacità di sollevamento elevate. Consentendo alle macchine XC di mantenere la loro doppia portata, il nuovo Genie TraX aumenta la flessibilità delle piattaforme, in quanto può essere utilizzato in cantieri che richiedono sia una capacità di sollevamento aggiuntiva che un lavoro su superfici delicate. I quattro cingoli indipendenti assicurano un superamento agevole dei terreni fuoristrada. Gli assali oscillanti e la capacità di ruotare verso l’alto e verso il basso di 22° consentono ai cingoli di affrontare e superare gli ostacoli nelle condizioni di

lavoro più estreme. Il sistema TraX riprogettato è disponibile in due dimensioni: una versione per telaio piccolo (per le macchine S-45 XC) e una per telaio grande (per le piattaforme S-65 XC, Z-62/40 e S-80 J). Con il 50% in meno di parti riparabili rispetto agli altri sistemi con cingoli presenti sul mercato, le ispezioni sono semplificate. A parte il cingolo in gomma e il telaio, tutti i componenti sono comuni tra i sistemi TraX per telaio grande e piccolo, riducendo il numero dei ricambi che le società

di noleggio devono tenere in stock. I cingoli, inoltre, possono essere sostituiti con pneumatici (il tempo di sostituzione varia a seconda del modello), offrendo una maggiore flessibilità in termini di opzioni di rivendita. Genie offrirà anche il kit di aggiornamento post-vendita per convertire i modelli di piattaforme a braccio S-65 XC e Z-62/40 del 2024 e più recenti dalla configurazione con ruote a quella con TraX (si applicano alcune restrizioni). Questi kit saranno lanciati in una data futura. “I clienti dei settori delle telecomunicazioni, dell’industria petrolifera e del gas, delle cave, del settore forestale e dell’edilizia utilizzano le piattaforme a braccio TraX da oltre 15 anni in tutte le stagioni e su tutti i terreni, dai pendii rocciosi alle cave di sabbia e ghiaia, con neve e ghiaccio”, ha dichiarato Sean Larin, direttore globale dei prodotti Piattaforme Aeree a Braccio. “Le piattaforme a braccio TraX riprogettate sono state rigorosamente testate in questi ambienti e hanno superato gli elevati standard di Genie in termini di resistenza e affidabilità”. I sistemi Genie TraX offrono una pressione di contatto mediamente inferiore del 72% rispetto alle versioni con pneumatici standard: ciò è dovuto alla più ampia distribuzione del peso, che può offrire maggiori possibilità di utilizzare le piattaforme a braccio TraX su superfici delicate, pavimentazioni o su terreni fangosi, senza bisogno di posizionare assi di legno o griglie per sostenere il peso della macchina.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2024 94 PRODOTTI

INSERZIONISTI

PRODOTTI

La rivista per le macchine, attrezzature e tecnologie per il movimento terra e il cantiere UNDERGROUND

La rivista per il sollevamento, la movimentazione industriale, la logistica e i trasporti speciali

La rivista per le macchine e le tecnologie per perforazioni, fondazioni e consolidamento

Il portale verticale che con notizie, video e archivio macchine ti porta in cantiere

Azienda Pagina CMC 21 Demac 9 Espi Engineering 11 Faresin Industries 15 Fiera Asphaltica 93 Fiera Hillhead 69 Fiera Intermat II COPERTINA Export Flash Battery 17 Genie 91 Grafiche MDM 16 Export Haulotte Italia II COPERTINA JMG Cranes 5 Liebherr Italia 7 Magni TH 3 Merlo 1 MP Filtri 35 Multitel Pagliero 19 Palazzani Industrie 29 Platform Basket COPERTINA Export Socage 13 Terex COPERTINA Zoomlion 23
IL CANTIERE, IL SOLLEVAMENTO E
LOGISTICA INDUSTRIALE
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The Italian industry at Intermat 2024

WWW.ONSITENEWS.IT
The new Platform Basket Spider 54T is a 54 metres telescopic spider lift, rating a capacity of 400 kg

CMC acquires All Access Equipment to target the US and beyond

CMC - a specialist in the construction of tracked aerial platforms founded by Michele Moretti and Carlo Mastrogiacomo in 1992 - is a leading designer and manufacturer of hightechnology tracked aerial platforms. CMC has a world-leading position among manufacturers with a wide and evolved range and a particular focus on the mast care sector in the US market. The company based in Bari has completed the acquisition of 100% of All Access Equipment Inc. (AAE), its US dealer. This strategic move was spearheaded by private equity fund Metrika, which acquired a 70% stake in CMC in October 2023. The deal’s goal was further to consolidate CMC’s presence in the US market so as to aim for sales of €100 million by 2024, with more than 90 percent of the business achieved overseas. All Access Equipment, headquartered in Boston, Massachusetts, was founded in 2011 by the Polonski family and is a leading provider of sales, distribution, and services for aerial platforms and related equipment throughout North America. In 2023, it reported revenues of approximately

$80 million, employing more than 60 people at its facilities in Wilmington, Massachusetts, and Salem, New Hampshire. The Polonski family will retain management of the company, ensuring continuity and support for CMC as it grows.

A strategic importance

Alessandro Mastrogiacomo, CEO of CMC, clarifies the strategic importance of this move, describing it as a milestone in the company’s growth

path: «This transaction testifies to CMC’s confidence and ambition in pursuing its industrial strategy, supported by its strong partnership with Metrika. This acquisition represents a significant step for CMC in consolidating its leadership in the lifting industry, with a particular focus on the US market,», Metrika’s Marco Giuseppini and Nicola Pietralunga report, emphasizing the importance of this transaction in accelerating the US market consolidation process for CMC. The acquisition, finalized in late January, will allow CMC to preside over and consolidate the US market given AAE’s widespread presence in the US

through direct offices and dealers. The tree-care market - which in the US represents an important share of users - has been growing for several years and CMC’s aerial platforms represent an ideal equipment for versatility and reliability in this important segment. The Italian company’s position is strengthened with this initiative for direct control of the business in the US, but with a view to CMC working on strengthening the brand in a market that represents an important share of its revenues.

March-April 2024 - ONSITELIFT 1 EXPORT
CMC

EXPORT

Hose and Cable Reels for Lifting applications

Demac is a market-leading company in the manufacturing sector of hose and cable reels for industrial and lifting applications. Its history started in Cisliano, a small town near Milan, at the end of the 1970s with a man who had few certainties but great ambitions: Domenico Varano. In those years, thanks to his professional growth in one of the most successful and renowned companies which manufactured lift trucks and telescopic handlers, he began to develop new projects and new technical solutions in the same field. Domenico had a great passion for his job, but he soon understood he wanted to create something greater. For this reason, in 1981 he established his own firm where he could create and develop all his projects. He called it Demac and he established it in his own house to devote all his time and space to it. The company was growing quickly and in 1987 Domenico moved its headquarters in Cerello, few kilometres from his house, in a small and well-organized 400m2 structure where Demac had its first real and tangible development at the beginning of the 1990s. Its customers’ great satisfaction and Domenico’s firm faith in the company

built the base for the next big step to such an extent that in 1995 a much bigger structure with a better organisation for all its component parts became necessary. This time in Corbetta. A small local firm was quickly becoming a reference point for the professionals in this industry throughout the world and so in 2005 Domenico with his constantly-present sons Fabio and Laura created a stateof-the-art structure in the industrial area of Magenta (last expansion works in January 2016).

This is the history, longer than thirty years, of a firm where the word passion, people’s value and the quality of its products come before anything else. Because projects and inventions are not due to chance, but they stem from the experiences of the past, from the lust for the present and from the constant look at the future.

The “Environmental Declaration”

The Management of Demac has defined and adopted this “Environmental Declaration” in line with its corporate objectives, in relation to the production of hose reels and cable reels. It makes use of innovative techniques, boasting an internal workshop with the latest generation of machining centers. For many years it has entered into agreements with partner companies in order to guarantee its customers products of excellent quality, always taking into consideration solutions with a lower ecological impact in full respect of health and safety.

The Management of Demac considers the dissemination of culture for the environment and attention to health and safety in the workplace as a priority objective, to be achieved and perfected with determination, in the belief that these aspects are of fundamental importance for the Company growth process development of its staff, its customers, suppliers and external collaborators. The Management also undertakes to make available all the necessary resources, both economic and technological, human resources and infrastructures, in order to achieve what has been declared. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 2
DEMAC

ELSA SOLUTIONS

Aliant Battery: Facility is expanding to support customer demand

ELSA Solutions is a company active in the motion control industry and one of the Italian first movers in the special purpose batteries for industrial applications, under its own Aliant Battery brand. Thanks to lithium and hydrogen systems, the company is now doubling the size of the current Headquarter in Imola, near Bologna. ELSA is planning to complete the new facility, built side by side with current one, adding an extra area of almost 2000sqm completely dedicated to the manufacturing of lithium batteries, which will include a robotized assembly line. The works started more than one year ago and are now finally coming to an end.

A crucial moment

“We are very proud of the activities we have in progress, as our target market is demanding more and more specialty products. With the increase of our production area, we hope to be able to better serve our customers and reduce delivery times of Aliant Battery products. This moment is

very crucial for lithium batteries and systems, since the electrification is in progress and it is moving fast ”, said Davide Dal Pozzo, CEO of ELSA Solutions. ELSA Solutions has been listed at Euronext Growth Milan stock exchange for more than 6 months, having gone public last September. “We still have a long way to go: our purpose is to improve products, with a specific focus on energy and power densities. These activities might take a while, however we are confident to set up and establish a long term path that will secure our customers better products and better performance. In the construction machinery and lifting industries we can count on more than 15 years of experience. Thus

combined with latest improvements of Lithium Iron Phosphate technology is a game changer when it comes to electrification. We listed to customers’ needs and we are striving to make the transition easier”, continues Riccardo Massaro, Export Engineer of the Aliant Battery business line. This year ELSA

Solutions will take part at some of the most important international shows in Europe, including IVT Expo in Cologne, Germany and EIMA International in Bologna, Italy. These shows will be the opportunity for the company to officially present new technologies and products to their audience. ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 3 EXPORT

EXPORT

FARESIN INDUSTRIES

A wide full electric range for quiet work

Increasingly high-performing and at the cutting edge of technology, Faresin telehandlers are designed to meet all the end customer’s needs in terms of innovation, reliability, design and sustainability.

Pioneer in the electrification

Faresin has been a pioneer in the electrification of machines in fact it was the first manufacturer in the world to launch a fully electric telehandler. Now the Full Electric line-up includes four full electric telehandlers: 6.26, 14.42, 17.40 and 17.45. Full Electric machines materialize the concept of effective sustainability: respect for the environment that does not give up profitability and performance. Zero CO2 emissions also allows use in closed environments, such as warehouses, logistics areas, and agricultural operations, improving the level of comfort and safety in the work environment. Quite zero noise level enables operation in environments and workplaces, where the use of endothermic engines is not recommended. Specific to the construction industry are the Small Range (2.6 ton / 6 m), FS Compact (3.2 ton / 7-9 m) and FS Middle (3.5-4.5 ton /

7-11 m), Heavy Duty Range (6-7 ton / 9-10 m) and Big Range (4-4.2 ton / 1417 m) ranges that support operators in any job. Recently the Compact and Middle series have been completely revamped. A real paradigm shift, which propels the series into the future, as it was born prepared for developments in “Internet of Things” technology. Big Range with front outriggers is designed for the construction site; Heavy duty range offers extraordinary robustness for intensive work; FS Middle, thanks to its versatility, further

expands the possibilities of use; FS Compact is the right model for those looking for performance and speed; Small Range is the most compact version of all to be always agile and manoeuvrable in any environment. The Farmatics telematics system makes it possible to geolocate the machine, make interventions and diagnostics remotely and map every single signal coming from the telehandler. For the customer it comes with maximum control and optimization of operating costs as he can monitor the machine’s

behavior during use, performance and consumption. With Farmatics he can also check where and when the telehandler can be used, as well as schedule maintenance. Faresin has always placed man at the centre of its projects. The continuous evolution of monitoring systems has prompted the company to design-and soon introduce to the market-a new generation of telehandlers designed around the operator, in terms of ergonomics and visibility. We are confident that they will soon open a new phase of handling in agriculture.

ONSITELIFT - March-April 2024 4

Full-fledged modularity for the new pick&carry

The MC100.08 is a pick&carry that promises to revolutionise this category of machines, introducing a concept whose full potential is only now being exploited: modularity. The MC100.08 offers three machines in one thanks to the possibility to mount three different detachable booms at will. And, of course, they are designed to be easily transported with the machine and replaced directly on site.

The starting point...

The frame of the new MC100.08 is the extendable type, similar to that of other JMC pick&carry models, with rear steering and ballast and the battery compartment at the front. The top of the frame hosts a special cradle with the lifting cylinder and a base arm that serves as a coupling for the three different booms, without which the machine can move but not lift.

...and the three fantastic booms

As already written, the MC100.08 is available with three different booms and the client can choose whether to purchase all three, or just two. Let’s take a closer look, starting from the

short boom, with only one hydraulic extension and supplied with forks, with a 14 t vertical lifting capacity at 5 m thanks to a centre of gravity positioned at 600 mm. This boom is ideal for typical forklift works, that is, extremely vertical. If, instead of the forks, a small hook is mounted, the machine can perform crane-like lifting operations. The intermediate boom has three hydraulic elements with proportional extension, with tilting head that can mount all JMG attachments, including the fork supplied with the short boom. With this boom, the machine’s centre of gravity shifts to 800 mm and the MC100.08 can lift up to 10 t. Last

but not least, the long boom: this is the longest of the three with two hydraulic extensions and the same tilting head as the intermediate boom. The lifting capacity is the same too (10 t) as is the possibility to mount all the attachments. What makes this boom different to the previous one is the longer extension. The possibility to mount any of the three booms according to need, means the MC100.08 can be used as a crane (10 t capacity) or forklift (14 t vertical). But how does the interchangeability work? Simply slew the cradle arm to connect the boom you want to work with. Once this is done, the safety locks automatically click in and you can start working. The machine is equipped with all the safety functions of JMG cranes and has been enhanced with special software to automatically recognise the boom type (by means of electric and hydraulic connectors), and to enable all the possible attachments. According to Matteo Montagno, R&D Manager at JMG, “the hardest part was definitely finding a way to create a modular machine structure while keeping the weight down. Moreover, the modularity had to meet standardisation criteria with other JMG models, allowing MC100.08 to use the same attachments and accessories.” ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 5 EXPORT
JMG CRANES

EXPORT

FLASH BATTERY

Lithium as a tool for change

That industrial lifting equipment has been highly involved in the green transition offered by electrification for many years is a fact. From the earth moving machines used in construction sites or in agriculture to the AGVs and LGVs employed in automated logistics, all the way to the aerial work platforms and electric cranes operating in the field of urban systems and maintenance, there are countless applications that have taken on the energy transition challenge and are doing so at a fast pace, relying on the high efficiency and low environmental impact offered by the latest lithium battery technologies.

Key words for the transition

According to Marco Righi, CEO and Founder of Flash Battery, “There are three key words for this transition : pursuit of greater sustainability, flexibility of use and return on investment. We’ve been working

to electrify lifting equipment since our founding in 2012, and we’ve seen that over time the choice of lithium has become increasingly popular for its efficiency, autonomy and ease of use, not to mention its zero maintenance. In 2023 alone we recorded almost double the growth in the aerial platform segment, which was also accompanied by clear growth in agriculture and construction”. A clear sign that more and more manufacturers are relying on the expert hands of those who for over 12 years have been offering the machinery and industrial vehicle market tailor-made lithium battery solutions, providing concrete, effective electrification for the specific needs of each vehicle.

“In just a few years”, Righi continued, “lithium technology has made a major qualitative leap and the conversion is now unstoppable. Flash Battery closed 2023 with a turnover of 34 million, a 54% increase over 2022, accompanied by the significant growth of our organisation, up 36,7%, with 115 employees currently working at our HQ in Sant’Ilario d’Enza A development that has required new strategic decisions, for example the 2,200 m2 expansion of our production facility, supported by a proprietary technology that is constantly evolving, with the energy density of our battery packs continuing to increase in order

to meet the needs of the most diverse applications. In 2023 this translated into a 54% increase in lithium batteries produced, accompanied by a +53% increase in MWh supplied and over 650 customised models produced from 2012 to date”.

Growing up

From lifting and construction to the airport, logistics, agricultural and nautical sectors: Flash Battery is growing and doing so in a big way, producing lithium batteries for more and more industries both domestically and internationally, the company being actively engaged in 54 countries worldwide. Indeed, among its many achievements over the past year the 46% growth in foreign markets stands out, made possible also thanks to the consolidation of strategic partnerships with experienced powertrain system integrators active in the main European markets open to electrification, such as Germany, France, Benelux, Spain and the Czech Republic. As for the outlook, “ the evolution of the electrification market is unstoppable ”, Righi concluded, “ and our commitment continues to be focused on research, to boost our technologies and develop increasingly high-performance prototypes that can support the electrification of sectors that are becoming more and more energy-intensive”. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 6

The latest from Magni at Intermat 2024

Magni TH boasts a large offering of more than 30 telehandlers and holds two world records: the highest load capacity with the 13 tonnes (28660 pounds) of the RTH 13.26 and the greatest lifting height with the 51 metres (167 feet) of the RTH 6.51. In spite of these major achievements, the Italian brand has introduced an array of novelties at the start of 2024, with a whole series planned during the course of the year. In the first two months of 2024, Magni has launched new models, such as the TH 7.10, the RTH 8.39 and the new version of the RTH 5.18, with characteristics upgraded from their predecessors, especially in terms of performance.

The new TH 3.6 and RTH 6.31 EC

From 24 to 27 April, Magni will be launching the new TH 3.6 and RTH 6.31 EC, for which we have received a few preview nuggets. Becoming the most compact machine in its range, the TH 3.6 meets the need for mobility and versatility in tight spaces, with low-level design, an astonishing capacity of 3 tonnes (6613 pounds) and a maximum height of 5.9 metres (19 feet). Equipped with Stage IIIA or Stage V engine, electronic hydrostatic transmission and four-wheel drive and steering, it can deliver excellent performance

on even the harshest terrains. The cab offers total visibility, superior protection with ROPS/FOPS Level 2 certification and a safe, ergonomic environment. Unlike competitor models on the market, which have the usual load cell systems, the TH 3.6 will be equipped with a more sophisticated, precise tipping protection mechanism, to maximise performance and safety. This is the “Load Moment Indicator” (LMI), available on the entire Magni telehandler range, which enables constant monitoring of the machine’s movements to prevent any kind of

overload. With this new product, designed for the construction and logistics sectors, Magni TH applies its expertise to a previously unexplored segment, without sacrificing the key principles underlying its telehandlers’ success.

At the same time, the RTH 6.31 EC represents another technological step forward for the roto market. In fact, also available as an evolution of the RTH 6.22, RTH 6.26 and RTH 8.27 versions, this model will be equipped with cab which lifts up to 1.5 metres (5 feet) and tilts from 0° to 15°. This new feature aims to further improve visibility and safety in all contexts requiring extremely high precision and monitoring of the load, such as all jobs using the tree-cutting attachment. Magni has always aimed to set new standards in efficiency, safety and versatility, highlighting its commitment to targeted innovation serving every specific need. So Magni is confident that the new products to be launched at Intermat 2024 will attract the attention of a more and more demanding audience. ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 7 EXPORT
TH
MAGNI

EXPORT

Innovators by tradition

Merlo has always been synonymous with technological innovation in the world of telehandlers. Since 1987, when the first telehandler in the world able to ensure total visibility was introduced, innovations worldwide have never stopped and have continued until today, with the presentation of the first fully electrically powered telehandler range. The launch of the eWorker represented the debut of a new generation of Merlo machines, the so-called “Generation 0”, characterized by a common philosophy aimed at achieving: no fuel consumption, no noise and vibration and no emissions. The new range was thuscreated with the aim of increasing Merlo offerings, also exploring new product categories, and confirming Merlo once again as “innovators by tradition.” Between 2020 and 2021, the eWorker won the most important nternational awards. The latest, but only in chronological order, was the prestigious ADI Compasso d’Oro, the world’s oldest and above all most influential design award, obtained as a “good characterized by advanced and culturally conscious design, ethically responsible to the individual, society and the environment,

and propelling new material and immaterial qualities.”

The goals of the electric range

The goals of the new electric range are: off-road and indoor use; increase in usage sectors; greater versatility and efficiency; lower costs and payback time; compact dimensions, for improved handling; deletion of polluting and noise emissions. Merlo solution consists in the creation of a range of compact electrically powered telehandlers, available in two different versions: EW25.5-60(with configurations for construction, rental and industrial applications); EW25.590 (with configurations for agricultural and livestock applications). The new Merlo solution was developed to increase the range of sectors in which it can be used, offering a more versatile product, which is ideal for use in several applications.

The modular concept

The machine is divided into individual modules to maximise product versatility and customisation. Furthermore, production by modules allows the quality inspection to be improved throughout the production cycle. The 2WD models are equipped with two electric motors directly

fitted on the front wheel reducers, ensuring front traction and reducing power required for transfers. The 2WD models have been designed to increase the autonomy of the machine. The rear axle is free to oscillate up to 7 degrees. The wheel hubs are designed with a steering angle up to 85°, ensuring an excellent manoeuvrability. The machine basically steers “on itself” by pivoting on the internal front tyre. In addition to the two front motors, the 4WD models are equipped with an additional motor for rear machine traction. This allows to discharge the driving force to the ground on all the wheels and not only on those of a single axle, ensuring traction in all circumstances and on all types of surface, even in off-road conditions. The 4WD models have been designed to ensure maximum transmission performance. Also, in 4WD models the (Merlo patented) rear axle is free to oscillate up to 7 degrees. The steering angle is limited to 60° to ensure longer life of the drive shaft for rear wheel traction. Transmission of the eWorker is 100% electric and consists of a battery that directly powers the electric motors. The battery pack is made with lead-acid solutions having an overall weight of 1.500kg and is fitted on the right side of the machine in lowered position to maximise the machine stability. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 8
MERLO

Maximum filtering efficiency

In order to ensure the on-going effectiveness of hydraulic fluids, the Lombardy-based manufacturer constructs its filter elements using specialist materials developed and tested in its R&D Centre. Most hydraulic component failures are caused by contamination of the hydraulic fluid. Contamination can be divided into three categories: solid, liquid and solid particles are the main cause of failures in precision hydraulic components. Increasingly advanced hydraulic systems are being designed with ever smaller tolerances, making the presence of solid particles in lubricating and hydraulic fluids problematic. Similarly, the presence of gas, albeit in minute quantities, encourages the formation of additional solid fragments generated by the implosion of air bubbles (or ‘micro-bubbles’) at points in the system where large pressure changes occur. The heat generated by these ‘micro-implosions’ can reach up to 2,000 °C locally. Lastly, contamination by liquid ingress poses a danger to the physio-chemical properties of the lubricating fluid such as viscosity, filterability and hygroscopicity, (i.e. the ability to absorb water) breaking up the lubricating film and/or causing the formation of water vapour or ice. One of the main sources of contamination is the introduction of hydraulic fluid into the system: although new, the standard of preservation and cleanliness of the original container remains uncertain. Containers with traces of solvents, water, fuels or non-miscible liquids may be used and the tanks may contain residues from assembly work (welding, threading). In order to prevent initial contamination of the working fluid, it decanting and topping up is carried out via mobile filter units (Fig. 1) equipped with correctly dimensioned and selected filter elements. In order to guarantee the correct functioning

of the hydraulic fluid (lubricating power, thermal conductivity, incompressibility), it is necessary to maintain both contamination control and the stability of its formulation. In particular, degradation of the oil due to its use under harsh operating conditions leads to the generation of carbon compounds, varnish and, in the most extreme cases, partial degradation of the additive package. To ensure an economically acceptable service life of the hydraulic fluid, it’s absolutely essential to use filtration systems with optimised filter materials.

A wide range

MP Filtri has developed a wide range of filter elements suitable for a wide range of applications, ranging from very demanding cleanliness levels (3 µm) to solutions optimised in terms of hydraulic system energy losses (pressure or pressure drop). They always guarantee high filtering efficiency (Beta ratio βx(c) ≥ 1000) up

to 25μm(c) (Fig. 2). A differentiator of MP Filtri’s filter elements, compared to other competitors, lies in the fact that its filtration grades indicated by alphanumeric codes (A06, A10, A16) refer to the respective filtration degrees (e.g. 6µm(c), 10µm(c), 16µm(c)) with a Beta ratio βx(c) equal to or greater than 1,000, corresponding to a filtration efficiency of 99.9%. The Beta ratio is the ratio between the number (concentration) of particles entering the filter and the number (concentration) of particles leaving the filter greater than the reference size, i.e. β10(c) ≥1000 means having before the filter a concentration of 1,000 particles ≥ 10µm(c) and after the filter 1 particle ≥ 10µm(c). Another distinctive feature of MP Filtri filter elements is the stability of filtration performance throughout the filter’s operating time. Chart 3 shows the filtration ratio Beta β x(c) (Fig. 3A) and the filtration efficiency (Fig. 3B) at 10µm(c) over the duration of the Multipass ISO 16889 test. During filter operation, the filtration performance deteriorates because of the increased pressure drop due to clogging. From the graphs it can be seen that MP Filtri elements (blue curve), in contrast to competitor products (green and orange curves), do not undergo significant decreases in filtration performance.

March-April 2024 - ONSITELIFT 9 EXPORT
MP FILTRI

EXPORT

MULTITEL PAGLIERO

The new AXON full electric range

Multitel Pagliero will attend Intermat with eight machines, three of which are part of the new AXON full electric range.

MT 162 AXON telescopic platform

on an Iveco eDaily 35S10 full electric truck of 3.5 t GVW, providing a working height of 16.2m and a load capacity of 80kg at its maximum horizontal outreach of 11.2m, rising to 250kg at 7.4m outreach. The vehicle is powered by a 37kWh lithium battery with 400V working voltage that ensures a range of 120km. The charging socket is a standard type at the front of the vehicle for easy connection to charging stations or the industrial/domestic power supply. The aerial platform is powered by an integrated hybrid module containing a 5kWh lithium battery of 48V working voltage, an electric motor with the pump and the operational electronics. The platform battery is recharged at the same time as the vehicle battery, without the need for further cables. If the platform’s battery runs out of charge, it can continue to be operated by drawing power from the vehicle battery, which only partly reduces the vehicle’s range. The platform’s movement speed is the same as with the diesel version and is driven by a 2.5kW permanent magnet electric motor.

MJE 250 AXON telescopic platform

on an Iveco eDaily 50C14 full electric truck of 5.2 t GVW. Maximum working height of 24.7m. At its maximum horizontal outreach of 16.5 metres, the platform’s capacity is 100kg, rising to 250kg at 12.5m outreach. With the boom fully extended it is possible to work below ground reach at -3.5m.

The 450° rotation of the turret, the self-levelling platform able to turn 120°+120° and the articulated jib opening 180° enable the operator

to get around any obstacles and be positioned precisely at the work area. The vehicle is powered by two batteries, 37 kW each, and the platform draws energy directly from them, without the need for an additional battery. The permanent magnet electric motor controlled by a high perfomance inverter, and the high-proportional controls installed on the machine ensure high energy efficiency : the impact of a working day on the vehicle’s range of 185 km is less than 10%. The MUSA System together with the MUSA X calculates the outreach on the basis of the extension of the stabilizers, the weight of the cage, the geometric configuration of the boom (angle and

extension) and the tilt of the chassis up to a maximum of 3°.

SMX 210 AXON tracked aerial platform with maximum working height of 21,20 m, maximum unrestricted horizontal outreach of 9.5m and platform capacity of 200kg. Its weight of just 2,500kg and the “non-marking” tracks ensure reduced pressure on the ground, while the compact size and the removable aluminium cage make it possible to carry it on a trailer and access confined places, while being able to handle gradients of up to 25%.

The lithium battery pack guarantees 8 hours of work and can be recharged from the mains in about 4 hours. The electric drive with lithium batteries means that the spider can be used

inside buildings or green areas, reducing consumption, emissions and noise.

The other machines on the stand will be hte MXE 170 articulated aerial platform on Piaggio Porter NP6 Long Range, with LPG and gasoline fueling, the 160 ALU R telescopic platform, the MTE 270 EX telescopic platform on a 3.5-ton truck, the MZ 350 articulated platform on a 12-ton truck and the MJ 450 telescopic platform on a 26-ton truck. All models are equipped with EVE, Multitel Pagliero’s evolved electronic, which, thanks to proprietary technologies such as MUSA and MUSA X, guarantees speed, linearity and fluidity of vertical and horizontal movements. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 10

PALAZZANI INDUSTRIE

Two new compact Spider lifts

For over 85 years, Palazzani Industrie - Italian company specializing in the production of tracked and wheeled Spider lifts - offers a wide range of products with a lifting height ranging from 17 to 58 meters and an outreach from 7.8 to 20 meters to meet every need and application. With a strong focus on sustainability, Palazzani Industrie provides three different types of power options for its aerial platforms: Bi-energy, Hybrid and Eco. These options, although in a different way, share the common feature of minimizing CO2 emissions.

Palazzani Spider lifts

Palazzani Spider lifts are highly compact, allowing operation in situations that are impossible for traditional platforms, such as on steep slopes or irregular terrain. Moreover, they are exceptionally versatile, offering various optional features to meet the requirements of different industry’s sectors. Of great importance is the possibility to add as optional for some models of our machines the hydraulic winch, which allows you to transform the aerial platform with basket in a mobile crane. Ease of use and a focus on safety are central to the design of these platforms, ensuring an intuitive and safety operational experience. Palazzani Industrie is committed to providing advanced and reliable solutions, making their Ragno platforms the ideal choice for those seeking high performance in any context.

At the Intermat 2024 Palazzani

Industrie will showcase three different Spider lifts, each belonging to one of our main series and two new optional available. The Italian company will display the Ragno XTJ 52+ Bi-Energy in crane version equipped with the 980 kg hydraulic winch in place of the basket. It offers an exceptional working diagram of 51 m w/h with 16.5 m outreach, fast and precise movements at any height. It is the best rental solution, ideal for telecommunication, construction site works, indoor-outdoor maintenance and restoration.

Thanks to the application of the hydraulic winch with a lifting capacity up to 980 kg, in place of basket, the Ragno Platform is easily transformed into a Ragno Crane to handle material, with the same controls and features as the Ragno Platform version with cage. One of the main advantages is about the working diagram that automatically fits without any intervention from the operator. Palazzani Industrie will also present Ragno TSJ 30.1 in Hybrid power option (Diesel engine + lithium battery) and with the hook in place of the basket.  It’s  a light and compact Spider Lift, with 30 m w/h and 13 m outreach thanks to its 5-section telescopic boom and upper articulated jib. It’s the ideal solution for construction and indooroutdoor maintenance. Thanks to a perfect synergy between the battery and the diesel engine, this type of power option offers high performance

and allows you to work inside buildings without CO2 emissions and noise. Also one model of the TZX range will be displayed. Well known for its super lightness, it’s a compact and performing Spider lift with two articulated and telescopic booms in aluminum and low center of gravity that offers excellent stability even in uneven grounds.

Two new optional

Moreover, Palazzani Industrie will present two new optional: the lifting accessories kit for the basket

(currently available for XTJ 52+) and the lifting hook in place of the basket. The lifting accessories kit for the basket is composed by vertical load lifting jib, the front fork supports, and the upper fork supports. Its main objective is to support operators to lift and handle large materials, such as tubes to glass sheets, antennas elements, etc. inside the basket with a solution integrated directly into the machine. This is a very interesting kit of tools that allow the operators to lift various types of materials in the basket in total safety and during the aerial work. Instead, the main advantage of the lifting hook in place of the basket undoubtedly lies in the ability to transform in a few moments and without the use of particular equipment an aerial platform with basket into a Spider with the function of a mobile crane, capable of lifting interesting loads, such as materials buildings or antennas. ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 11 EXPORT

The forefront of high-pressure connectivity solutions

In the field of earthmoving and lifting equipment, there is a constant commitment to improve functional performances and optimise dimensions. This trend reflects the need to adopt more efficient, versatile, and compact solutions. The achievement of these goals inevitably requires increased pressures and an optimisation of the space required for components. This implies the adoption of more advanced design techniques to guarantee high performances while reducing the overall size of the machines. Within the hydraulic system in particular, both rigid and flexible connections are often subject to extreme constraints. The R&D and Engineering Departments at Oleomarket have developed a range of highly efficient MARHIP hoses and Olmark crimped fittings specifically designed for extreme applications, as required by the market’s leading equipment manufacturers.

MARHIP hoses, available in rubber or thermoplastic, are assembled with Olmark crimped fittings, available in a wide range from 1/8” to 3”, to ensure reliable and durable performances. In

addition, customised composite and rigid hoses can be manufactured to meet specific customer requirements. Thanks to a flexible production process and a commitment to cuttingedge technology, the company is able to produce customised fittings with SAE or special flanges, welded with a controlled and certified TIG process. Furthermore, Oleomarket’s PIXEL4 range of hoses represents the pinnacle of flexible connections, with a bending radius reduced by 50%, a maximum working pressure of 420 bar ISOBAR, tested and certified according to the strict KPOOlmark quality criteria, equivalent to 1,000,000 impulses, overcoming traditional spiral hoses. The search for innovative solutions extends beyond the product itself, thus involving an ecological and environmental commitment, namely focusing on the reduction of plastic consumption. In this respect, Oleomarket implemented a new method to seal the hoses, relying on a heat-shrinkable sleeve, which guarantees better quality control and a significant reduction in the use of plastic caps. In a world of constant evolution, characterised by continuous development and new requirements, Oleomarket, with its 45 years of experience in the industry, remains at the forefront of highpressure connectivity solutions. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 12 EXPORT
OLEOMARKET

PLATFORM BASKET

Latest news for the International market

Platform Basket, bolstered by a continuously growing French market, will have its own booth at the Intermat 2024 exhibition. In agreement with its exclusive distributor and with the significant number of new models recently launched, Platform Basket will showcase all the innovations.

Spider, HERON and … a new brand

Of great interest is the new model Spider 54T, ready to capture international markets with particular relevance in the telecommunications and electrification sectors. This platform offers a working height of 54 meters with a basket load capacity of 400 kg (up to 4 people on board) without height restrictions. This specification makes the equipment unique in the self-propelled tracked lifting category. The design provides

working heights of 15 and 18 meters will be exhibited in their updated version, with top-of-the-range performance. The Spider 15.70 is a model designed with a double pantograph to make the platform compact when folded into the transport envelope and at the same time offer improved obstacle clearance while maintaining a total working height of 15 meters. The adoption of high-strength steels has enabled a reduction in element weights, contributing to improved stability. This technological solution allows a reduction in the stabilization footprint while maintaining stability with a basket load capacity of 230 kg for those who need to load two people in the basket. Equally important is the adoption of a variable weight ballast to maintain the total weight of the platform even when offered in the Hybrid version.

an high-performance tracked chassis capable of overcoming any slope and/ or off-road terrain. Platform Basket has always developed platforms with tracked chassis and a diagonal track extension system. This technical solution allows mobility in extremely challenging terrains, even for tracked vehicles. The diagonal movement of the tracks is controlled remotely via a radio control to allow adjustments of the machine’s centre of gravity on laterally inclined slopes that are difficult to overcome.

New self-propelled tracked lifts with

The HERON10 vertical lift, with its origins in the French market, will now be offered in a renewed and highperformance version for broader use. HERON 10 is a compact, lightweight, and highly portable tracked selfpropelled lift with extreme vertical reach, transportable with a lightweight trailer (3.5-ton maximum capacity), and enables a maximum working height of 9.6 meters, a maximum lateral outreach of 3.45 meters with 2 people on board the basket and a maximum capacity of 230 kg. All of this is achieved with equipment that, with

only 1.2 meters in width, manoeuvres with agility in any confined space. It comes with a diesel engine, suitable for outdoor use. Upon request, it can be equipped with a 200Vac motor pump for indoor use in buildings without harmful emissions. Alternatively, you can purchase the fully electric model powered by a lithium-ion battery pack to offer a “zero-emission” solution in compliance with strict environmental regulations. HERON 10 comes standard with a remote control to enhance its versatility in use and ensure greater safety during loading and unloading operations from trailers and transport vehicles. Important is the option to interchange the basket with a hydraulic winch capable of lifting up to 250 kg, allowing for the handling of loads like a small “pick & carry” vehicle. HERON 10 is equipped with an inprofile stabilization system: in off-road applications, this system allows the equipment to level itself on uneven terrain, ensuring its usability in elevated positions

under any conditions. This solution makes the machine unique and enables hybrid use; it can be used without stabilization on paved and flat surfaces, while the automatic stabilization system ensures its static use on uneven terrains. Finally, new models of mini cranes with lifting moments of 3 and 4 tons per meter will be exhibited, compact and easy to use, which Platform Basket has decided to market under a new brand “ELMA” for material lifting devices such as mini cranes, whether stabilized on tracks or “pick & carry” vehicles.  ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 87 EXPORT

EXPORT

Looking for innovation!

Socage is an Italian company that produces and exports aerial work platforms all over the world. With more than forty years of experience, Socage is among the top experienced companies in the field. Nowadays, the aerial platform is still the most used means in the world for working at height. Precisely for this reason the Socage market knows no pauses and continues to express positive results with increases in turnover in all Countries in which it operates.

A new range of platforms

Socage is always looking for innovation in its product range and usability of truck lifts. The result is the introduction of a new range of platforms with SPEED automatic stabilization. A revolutionary bet of the brand that will change the market for truck platforms up to 3500kg. The stabilization is undoubtedly the most important and frequent maneuver during the work activity. The SPEED functionality differs from normal manual stabilization systems, which require more time and more maneuvers for a correct positioning of the equipment. The automatic stabilization allows a clear increase

in the productivity of the platforms with a better stabilization in less time and under conditions of total safety. All the models that belong to the Speed series are fitted with automatic stabilization and automatic closing, even from the basket.

Socage can reach new goals at high altitudes, taking on challenges up to a height of 100 meters. The forSte 100TJJ is a truck-mounted aerial platform with a JIB that can be installed on trucks with a minimum 52 tons GVW. This model is equipped with a second JIB that allows to perform maneuvers that would not be

possible with a basket with only one JIB. It can provide up to 99.50 m high and 43m of outreach (with 350kg).

A new goal for Socage Socage Raptor is a new goal for Socage. It is a division of Socage Group and it deals with the design and the production of spiders from 15 meters to over 30 meters in height. It is the brainchild of Fiorenzo Flisi, the world’s first inventor of compact tracked aerial platforms with Fiorenzo Lodi Rizzini, an expert in the field for more than 30 years. Together with the determination, passion and experience of Alessandro Flisi, a new company was born and it will revolutionize the world of double pantograph and telescopic boom tracked aerial platforms. Socage Raptor will export its products to more than 50 countries around the world, where Socage is already among the top. ■

ONSITELIFT - March-April 2024 14
SOCAGE

Introducing the CTT 152-6 Flat Top Tower Cran

Terex Tower Cranes has launched its CTT 152-6 Flat Top Crane, designed to set new standards in performance, safety, and efficiency in the construction industry. With innovative features and advanced technology, this crane extends Terex Tower Cranes City Class offering and will raise jobsites to new heights.

Optimised Performance and Compliance

Designed with a focus on enhanced load chart performance, the CTT 152-6 introduces two powerful winch options: 18 kW and 22 kW, providing exceptional lifting capabilities and speeds of up to 104 m/min. It has a maximum capacity of 6 t with a competitive load chart and tip load of 1.7 t or 1.91 t when using Terex Power Plus. Its T-Torque slewing technology with customisable settings provides efficient, precise, and smooth movements, while the Terex Power Match (TPM) system reduces electric power consumption, making it environmentally friendly and cost-effective. The CTT 152-6 also boasts a 150 mt class capacity and is fully compliant with EN14439-Rev1 regulations, ensuring the highest standards of safety and reliability. Its flexible jib (from 25 m to 60 m), tower, and chassis configurations offer versatility and adaptability to suit various construction needs, with competitive free-standing tower heights of up to 61.2 m. Optional features such as the T-Link Telematics Platform assists with remote fleet management and real-time data to assess the crane’s performance and optimise efficiency on construction sites.

Design enhancements feature a pinned connection between the jib and slewing unit, along with the

elimination of counterjib ballast basket. This enables the entire jib assembly to be effortlessly completed at ground level. Additionally, both hoisting rope and trolley rope can be installed from the ground. Each jib section features pre-assembled and independent safety line, further supporting safe and quick erection. Ease of maintenance is supported with grated walkways, platforms, safety rails in the jib and counterjib along with a wide electrical cabinet with dedicated platform on slewing unit to enable maximum accessibility for all components. For added convenience, the complete upper part of the CTT 152-6 can be transported in three trucks or 4 HC 40 containers, streamlining logistics and reducing transportation costs.

Safe and Comfortable Working Environment

The S-Pace Cabin represents comfort and efficiency for operators, with a wide glass surface offering panoramic views along with an ergonomic design and intuitive controls that support operators in working with precision and confidence. With features such

as adjustable seating, stereo audio speakers, built-in heating and cooling systems, the S-Pace Cabin creates an inviting workspace for operators, even during extended shifts. The T-Lift Crane transforms operator safety and efficiency with fast lifting options of up to 40 m/min and a twoperson lift capability that ensures safe and easy access to the mast of the crane. This not only facilitates convenient access to breaks away from the workstation but enables swift access for maintenance and support teams. Its robust construction, overspeed safety brake, and overload safety system further underscore its commitment to operator wellbeing and job site efficiency. “ Our CTT 152-6 represents a significant advancement in performance, safety, and efficiency ,” said Luca Grisenti, Engineering Director, Terex Tower Cranes. “Our commitment to simplifying installation processes and enhancing maintenance accessibility underscores our responsiveness to customer feedback. We are positive that the CTT 152-6 will support our customers in executing their various projects safely and efficiently.” ■

March-April 2024 - ONSITELIFT 15 EXPORT
TEREX
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