OnSite Lift n.2 - Marzo-Aprile 2023

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MARZO/APRILE 2023

MACCHINE

24 Terex

Il quarto “asso” di Ettore Zanatta

28 Genie

La tecnologia “pulita” di Ettore Zanatta

32 Platform Basket Dall’alto del futuro di Ettore Zanatta

56 TVH

Servizio e sicurezza di Pietro Gabrielli

60 Flash Battery

Un futuro sostenibile concreto di Mirko Brusamolino

SERVIZI

64 Mollo Noleggio Avere coraggio di Mirko Brusamolino

In copertina: TEREX

36 Selift & Sinoboom Combinazione vincente di Mirko Brusamolino

COMPONENTI

50 BKT

68 Haulotte

La formula “all inclusive” per il noleggio di Gianni Gennari

DOSSIER

72 Noleggio

4 Editoriale di Ettore Zanatta

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITÀ

18 Lavori pubblici Codice degli Appalti: prospettive e novità di Cristina Cassinari

Hands On

IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP

PANORAMIC AL… TOP!

di Ettore Zanatta

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Direttore responsabile

Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Direttore editoriale

Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Responsabile commerciale

Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Hanno collaborato a questo numero: Mirko Brusamolino, Cristina Cassinari, Pietro Gabrielli, Gianni Gennari, Giulia Minati, Liliana Rebaglia

Ufficio amministrazione

Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it

tel. 0545 967722

Ufficio abbonamenti

tel. 0545 967722

e-mail: info@capoversoeditrice.it

Abbonamenti

Italia: euro 30,00 (IVA compresa)

Other countries: euro 42,00 (IVA compresa)

L’avamposto del futuro di Ettore Zanatta

Il noleggio è una scelta di business di Giulia Minati

ON SITE

80 Sollevamenti in quota per il “Nuovo Policlinico” di Milano Un affaccio sul futuro di Ettore Zanatta

FIERE

88 Apex & IRE Scusate il ritardo di Liliana Rebaglia

Stampa

MDM - Forlì

Periodicità

Sono previsti 5 numeri/anno

Registrazione

Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 26887 del 6/12/16

Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

ONSITE LIFT

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Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

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ONSITELIFT - luglio-settembre 2017 2 SOMMARIO
90 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia – N.2
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Il suono sinistro della fatalità

Ci siamo ormai convinti che la passione per il sollevamento sia anche passione per la sicurezza. Anzi, che lo debba essere sempre, proprio per rimanere fedeli a una professione che è nata con lo scopo preciso di portare sicurezza nei cantieri come nelle altre sedi di lavoro che prevedano apparecchiature per movimentare in quota materiali e, soprattutto, persone. Se vi sembra un’introduzione ovvia per un’editoriale allora scorrete per qualche minuto le cronache degli ultimi incidenti mortali in cantiere, causati da pratiche scorrette, mancanza di prevenzione e formazione, competenze approssimative. Vi renderete conto che la tensione ideale verso il proprio lavoro è sempre tensione ideale verso il rispetto delle vite altrui e delle regole che ne preservano l’incolumità. Ne hanno scritto, in un articolo interessante comparso su una rivista tecnica, alcuni professionisti della sicurezza sul lavoro come Giuseppe Gaspare Amaro, Pasquale Di Cesare e Salvatore Perret, che nelle loro analisi hanno confermato che circa il 30% degli infortuni mortali sul lavoro si verificano nel settore delle costruzioni. La conferma, in relazione alle statistiche degli ultimi anni, è impietosa: l’edilizia è il settore con il più alto tasso di incidenti con esito fatale (cinque volte maggiore di quello nel settore manifatturiero e dieci volte più alto di quello nel settore dei servizi e del terziario).

Diciamo sempre un’ovvietà? Bene, allora alziamo il tiro. “La caduta dall’alto, oltre a essere la causa d’infortunio più frequente, è anche quella più prevedibile. Si tratta di mettere quindi in atto semplici attenzioni che porterebbero già a una notevole riduzione degli infortuni e delle cause di decesso”: così scrivono Amaro, Di Cesare e Perret a fronte di un’osservazione scientifica e accurata. Quali sono queste attenzioni? Il perfezionamento dell’attività di formazione, certamente, ma non solo. Anche la verifica della stessa offerta formativa, a valle del suo svolgimento didattico e - momento fondamentale - durante l’attività lavorativa conseguente. “Quella che viene troppo spesso ignorata è l’attività di analisi finalizzata all’elaborazione di piani di prevenzione”, sottolineano i tre esperti chiamati in causa. “Occorre utilizzare strumenti in grado di comprendere le dinamiche che regolano gli incidenti sui luoghi di lavoro, per introdurre apprestamenti di sicurezza efficaci, migliorando l’intero processo di prevenzione”. Gli errori nascono dalle cattive abitudini e l’impiego scorretto e reiterato di gru, piattaforme aeree, carriponte e carrelli elevatori porta con sé il suono sinistro della fatalità e dell’inevitabilità degli incidenti. Cambiare questo modus operandi significa dire cambiare - nei cantieri e altrove, partendo dall’alto - una retrograda, assurda e inaccettabile cultura di morte.

4 EDITORIALE
ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023

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L’elettrico in tour!

Dopo il grande successo della prima tappa del JMG Tour avvenuta a Legnago (VR) presso il suo cliente NMG Italia (operatore specializzato nel noleggio di gru elettriche e dell’”Industrial Relocation”), nelle giornate del 28 e 29 marzo scorsi, il team di JMG Cranes - società di Sarmato (PC) specializzata nella progettazione e produzione di gru pick & carry elettriche a batteria, che trovano applicazione in un’ampia gamma di settori industriali - sta organizzando la

seconda tappa italiana del tour che avrà luogo il 23 maggio presso il cliente Torre Montaggi di Fiume Veneto (PN), azienda che si occupa sia di copertura di tetti e carpenteria metallica di grandi opere che di edifici e costruzioni di dimensione ridotta, sia in campo civile che industriale e commerciale.

La giornata sarà dedicata a prove dimostrative e corsi inerenti alle gru elettriche di JMG Cranes: saranno presenti i rappresentanti degli uffici commerciale, marketing, tecnico e service/ ricambi dell’azienda piacentina, per soddisfare ogni richiesta legata al mondo del sollevamento elettrico. Quelle citate sono le prime due tappe di un’iniziativa che ne prevede altrettante entro la fine del 2023, una in Germania e una in Olanda. Il 2024 è ancora tutto da scrivere, ma JMG Cranes non esclude di continuare questa nuova iniziativa. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a clienti e Dealer (ma non solo) di potersi riunire

più spesso senza dover aspettare fiere o eventi, grazie anche al supporto di una roulotte che è diventata un vero e proprio un ufficio mobile, munito di tutto quello che occorre per questi eventi. “ Per la nostra azienda oltre alle gru c’è molto altro: ci sono le persone, c’è la voglia di condividere sempre di più esperienze e, inoltre, c’è l’innovazione, ovvero cercare di offrire qualcosa sempre di nuovo e di stimolante a tutto ciò che sta intorno al mondo dell’elettrico. Noi ce la mettiamo tutta! ”, dichiarano i responsabili di JMG Cranes.

Il nuovo marchio “Socage Raptor”

SOCAGE La continua ricerca di Socage per l’innovazione della sua gamma di prodotti ha portato all’introduzione di un nuovo marchio: Socage Raptor. Si tratta di una nuova era, un nuovo obiettivo per l’azienda emiliana, una divisione del Gruppo che si occupa della progettazione e della produzione di ragni da 15 m a oltre 20 m di altezza. Nata da un’idea dall’amministratore delegato di Socage, Fiorenzo Flisi, e di Fiorenzo Lodi Rizzini, esperto del settore da oltre 30 anni, insieme alla determinazione, alla passione e all’esperienza di Alessandro

Flisi, “Test Manager e Production Director” dell’azienda di Carpi (MO), la nuova società rivoluzionerà il mondo delle piattaforme aeree cingolate a doppio pantografo e a braccio telescopico. Socage Raptor presenta inoltre il suo nuovo sito

web: Socageraptor.com, che mostra una grande evoluzione nel modo di presentare la gamma di prodotti e di comunicare con i clienti, per differenziarsi efficacemente sul mercato. Socage Raptor intende dimostrare di essere all’altezza del momento e consapevole degli ultimi eventi. Il mondo sta cambiando e ha bisogno di nuovi e migliori modi di comunicare e ciò richiede un’interazione incentrata sull’utente, affinché quest’ultimo ottenga nel modo più semplice e gratificante possibile la risposta alle sue esigenze.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 6
NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia
JMG CRANES

Nicola Pontini presidente del Consiglio Italiano

Nicola Pontini, General Manager di JLG Italia, ha assunto il ruolo di presidente del Consiglio Italiano di IPAF. Un importante impegno che dimostra anche - e ancora una volta - quanto JLG sia da sempre attenta al tema dalla sicurezza nei lavori in quota. In JLG vigono regole severe sulla sicurezza, che danno sempre la priorità alla tutela del lavoratore, perché possa operare senza il rischio di qualsiasi potenziale formula di infortunio. Quando si verificano i cosiddetti “near miss”, ovvero i mancati incidenti, non sono in alcun modo minimizzati, ma al contrario vengono realizzate importanti azioni di “reporting” e “sharing” con tutto il gruppo per evitare che questi possano ripetersi in forme più pericolose. Inserito nel mondo IPAF fin dall’inizio della sua carriera, Nicola Pontini ha sempre considerato questa organizzazione il giusto partner per diffondere il corretto approccio alla sicurezza nei lavori in quota. Pontini commenta:

“Lavoro nel settore delle piattaforme aeree da oltre 15 anni e, da sempre, per un’azienda leader di mercato come JLG di cui ho sposato pienamente il concetto di sicurezza sul lavoro come valore assoluto. È dovere nostro, come di tutti i costruttori, non solo progettare e realizzare macchine sicure, ma anche diffondere l’importanza di un’adeguata formazione in

ambito di sicurezza come fondamento del nostro lavoro. Queste le motivazioni che mi

hanno spinto a cogliere con orgoglio e determinazione l’onere e l’onore della nomina di presidente del Consiglio Italiano IPAF per i prossimi due anni”. In seno al Consiglio IPAF Nazionale Pontini ha proposto iniziative che dovrebbero aiutare a dare una svolta

importante, sottolineando l’importanza di dedicarsi alla formazione e la considerevole ricaduta che ha il training nel proprio bacino territoriale di competenza, sia dal punto di vista culturale che in termini di fidelizzazione della clientela.

IPAF

Formazione e sicurezza per il sollevamento

Con l’obiettivo di incrementare l’attività del 20% rispetto al 2022, che ha visto lo svolgimento di una trentina di corsi di formazione base e di aggiornamento divisi sulle varie tipologie di macchine per il sollevamento, l’impegno formativo di Autovictor sta assumendo una fisionomia sempre più strutturata e in grado di offrire qualcosa in più, diventando più poliedrico e garanzia di reali possibilità di occupazione.  Ciò anche grazie all’apporto dell’Ing. Gianluca Santo, RSPP dell’azienda piemontese dallo scorso novembre, il quale non solo si occupa della sicurezza nei cantieri, ma è il responsabile dell’organizzazione dell’attività formativa e docente per i corsi teorici e pratici. La scuola di Autovictor, abilitata dalla Regione Piemonte, può erogare formazione sia per gli operatori dell’azienda stessa che per i clienti del territorio regionale. L’accreditamento include l’intera famiglia delle gru mobili, le gru su autocarro, i carrelli elevatori industriali, i sollevatori telescopici fissi e rotativi e tutte le tipologie di piattaforme aeree per il sollevamento

di persone. I corsi prevedono da un minimo di sei a un massimo di 12 partecipanti, dove la parte pratica ha sempre un rapporto con il docente di 1:6: ogni docente può avere un massimo di sei discenti. “Ogni corso - precisa l’Ing. Santo - prevede sempre una parte di teoria in aula e una parte pratica, alla quale si accede solo dopo aver superato l’esame teorico. La sezione in aula, che cambia a seconda della macchina trattata (perché ognuna di esse ha le sue caratteristiche, i suoi rischi e le sue modalità operative

e condizioni di sicurezza che vanno spiegate), va da un minimo di quattro a un massimo di otto ore, cui si devono aggiungere i tempi dell’esame. Poi si passa alla parte pratica che, in genere, si svolge nel campo prova presso la nostra sede. Abbiamo però introdotto una novità: la possibilità di erogare il corso anche presso il cliente, utilizzando le sue attrezzature o portando presso la sede del cliente le nostre macchine”. Com’è facile intuire, si tratta di un’evoluzione importante perché va incontro alle specifiche e diversificate necessità di tutti i clienti che risiedono in Piemonte. Autovictor vuole compiere un ulteriore passo in avanti, trasformando la formazione in una vera opportunità di lavoro. Spiega l’Ing. Santo: “Stiamo portando avanti un progetto che prevede

l’istituzione di un corso per gruisti con la finalità dell’assunzione. Partendo da una formazione base prevista per legge, all’interno di un corso ad hoc sarà mio compito selezionare le due figure più adeguate che saranno inserite in azienda con un contratto di sei mesi al fine di continuare l’attività formativa. Al termine dei sei mesi ci sarà la possibilità di entrare a far parte della squadra Autovictor a tempo indeterminato”. L’idea di Autovictor è quindi quella di formare direttamente i propri futuri gruisti, possibilmente compresi in una fascia d’età che va dai 18 ai 45 anni.  Per partecipare alla selezione per il corso è sufficiente inviare il proprio curriculum vitae a  sicurezza@autovictor.it

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 8 NOTIZIE
AUTOVICTOR
GIANLUCA SANTO LATERALE RSPP DI AUTOVICTOR

MULTITEL PAGLIERO

Due MJ 685 per Locnacelle e NASA

Multitel Pagliero ha consegnato due piattaforme autocarrate MJ 685 ad altrettante società di noleggio appartenenti al gruppo Foselev: Locnacelle e NASA. Quest’ultima è stata impegnata nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Fos-surMer, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Fondato nel 1970, il Gruppo Foselev è uno dei principali attori in ambiti quali edilizia pubblica, ingegneria civile e industriale, nucleare, energia, navale, spazio e aeronautica. Un partner globale che affianca le aziende anche nella logistica, il sollevamento e la movimentazione. Servizi svolti dalle società di noleggio Locnacelle e NASA, che nel loro parco mezzi vantano diversi modelli Multitel Pagliero per grandi altezze e oltre le 3,5 t.

Tra questi la MJ 685, una piattaforma telescopica con jib allestita su autocarro da 32 t con altezza di lavoro di 68,7 m. Lo sbraccio orizzontale massimo di 32 m consente una portata in cesta di 120 kg, 280 kg a 29,7 m, 400 kg a 28,2 m e 600 kg a 25,1 m. La rotazione della torretta di 450° e la cesta autolivellante con rotazione 90°+90° permettono di aggirare gli ostacoli e di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro. Su richiesta è disponibile la rotazione della cesta di 180°+180°,

che incrementa la capacità operativa. Macchina dalle grandi dimensioni, questa piattaforma presenta un’area di stabilizzazione contenuta grazie alla traversa doppia solo sull’asse posteriore, con prestazioni eccellenti

anche in sagoma. La consegna a NASA della MJ 685 era stata preceduta da quella di una MJ 450, una telescopica con jib su autocarro da 26 t, con altezza di lavoro di 45 m, che permette di lavorare anche in negativo.

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PLATFORM BASKET

Con Implenia AB per la metro di Stoccolma

Platform Basket sta supportando l’impresa Implenia AB nell’esecuzione dei lavori di ampliamento della linea metropolitana di Stoccolma, un progetto reso possibile dalla collaborazione con Scantruck AB, dealer ufficiale Platform Basket per la Svezia. “Abbiamo ordinato due piattaforme per tunnel R14 di Platform Basket a propulsione ibrida all’inizio del 2022 e le abbiamo ricevute poco dopo. Avevamo bisogno di una macchina leggera e cingolata da utilizzare principalmente per il lavoro nelle gallerie di servizio e finora ha funzionato molto bene”, afferma Niklas Hallström, direttore di produzione presso

Implenia AB, la più grande impresa svizzera di costruzioni e ingegneria civile. Daniel Zetterman, ingegnere capo presso Implenia AB, ha il compito di garantire che i macchinari dell’azienda corrispondano ai requisiti dei vari incarichi. “Per cominciare volevamo una soluzione il più possibile rispettosa dell’ambiente e qui la soluzione di Platform Basket, con un ibrido che può funzionare sia a diesel che tramite le batterie a litio, è perfetta. Le batterie possono essere caricate via cavo ma anche tramite il motore diesel, che offre una buona flessibilità. Oltre a ciò era importante che le piattaforme potessero gestire un manto stradale

abbastanza irregolare, che a volte può inclinarsi molto. Queste piattaforme hanno un sistema di livellamento che gli consente di tollerare una pendenza fino a 10°, il che le rende piuttosto uniche. Oltre a questo sono piattaforme leggere con una buona capacità: offrono un’altezza di lavoro di 14 m e possono sopportare ben 400 kg nel cestello. La macchina ruota di 360° e il cestello può essere ruotato di 180°. La piattaforma può sopportare pendenze sia laterali che in discesa fino a 10° grazie al livellamento integrato, il che è piuttosto unico per questo genere di piattaforma. Naturalmente è a trazione integrale e ha trazione su tutte le ruote”.

Campioni dell’Export 2023!

Per il secondo anno consecutivo

CMC risulta essere tra i Campioni dell’Export 2023, per Il Sole 24

Ore, il più importante quotidiano economico-politico-finanziario del Paese, e Statista, l’istituto di statistiche tedesco per antonomasia. La graduatoria, tiene conto della quota percentuale di export delle prime 250 società italiane dell’anno 2021 leader nel commercio estero ed è giunta alla seconda edizione. CMC si è classificata 24a a livello nazionale su 250 imprese selezionate, mentre considerando il comparto metalmeccanico, è 8a, con una quota di export pari al 93,49%,

ottenuta con ben 115 dipendenti impiegati, nel periodo considerato. Sul riconoscimento si è così espresso l’amministratore delegato del gruppo CMC, Alessandro

Mastrogiacomo: “Siamo orgogliosi di portare in azienda per il secondo anno consecutivo questo prestigioso riconoscimento, che ci premia tra gli esportatori italiani più virtuosi, ripagando così di tutti gli sforzi profusi dalla nostra organizzazione, che lavora alacremente tutto l’anno per aumentare la percezione a valore aggiunto della nostra marca. Ci auspichiamo di proseguire con fiducia il cammino intrapreso”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 10 NOTIZIE
CMC

Nuova organizzazione per la rete vendita

Novità nell’organizzazione della rete vendita Italia della divisione Access di IMER: Dario Cenci (nella foto, con gli occhiali) è il nuovo Area Manager entrato a far parte dei funzionari commerciali dell’azienda. Le sue aree di competenza interessano tutto il Nord-Est della Penisola e parte del territorio di Lombardia ed EmiliaRomagna. In particolare, Cenci sarà il punto di riferimento commerciale per tutti i distributori e noleggiatori IMER Access nelle seguenti aree: Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia

(province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Sondrio, Lecco, Como e Varese) ed Emilia-Romagna (province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Alessio Mazzari, invece, già in IMER Access con il ruolo di Area Manager Nord Italia dal 2021, si occuperà dell’area Nord-Ovest della Penisola e delle restanti

2 in 1

Gru e robot per vetri

province di Lombardia ed Emilia-Romagna, oltre che della Sardegna. Nello specifico, le aree di competenza di Mazzari saranno le seguenti: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia (province di Mantova, Brescia, Cremona, Lodi e Pavia), Emilia-Romagna (province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza) e Sardegna.

“Questa nuova ripartizione geografica - sottolinea Matteo Iori, direttore commerciale di IMER Access - è legata all’attività strategica di potenziamento della nostra presenza dedicata al mercato Italia, che ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo fiduciosi che l’ingresso di una risorsa aggiuntiva con ampia esperienza nel settore come quella di Dario Cenci permetterà di gestire in modo più capillare e tempestivo le esigenze di un’area vasta e particolarmente importante per l’attività della nostra divisione, in particolar modo per lo sviluppo della linea Piattaforme Cingolate”.

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RAIMONDI CRANES

Quattro gru per l’Ospedale della Sibaritide

Tre gru a torre topless Raimondi MRT234 e una MRT48 sono impiegate in Calabria per la costruzione dell’Ospedale della Sibaritide. Erette su elementi di fondazione, le gru MRT234 sono attualmente al lavoro con un raggio di braccio massimo di 70 m e altezze comprese tra 26,5 e 44,25 m.

La MRT48 presenta un’altezza sotto gancio (HUH) di 20,6 m e una lunghezza braccio di 36 m. “Siamo orgogliosi di aver sostenuto l’appaltatore del progetto, D’Agostino Costruzioni, vendendo queste quattro gru Raimondi.

Il fatto che le nostre macchine abbiano un ruolo chiave nei principali cantieri del Paese significa molto per noi. Cerchiamo sempre di partecipare a progetti di valorizzazione della comunità locale”, ha dichiarato Cristian Badin, direttore commerciale di Raimondi Cranes. Il progetto è destinato a migliorare il tessuto sanitario della regione

JEKKO

offrendo un’assitenza opesdaliera di qualità, con l’obiettivo di colmare una carenza infrastrutturale esistente. Attualmente è stato costruito il 91% dello scheletro strutturale. Il nuovo polo sanitario ospiterà 376 posti letto e reparti dedicati, tutti dotati delle tecnologie più avanzate. “Il nostro team tecnico ha optato per due modelli della serie ‘Heritage’, poiché l’ampio carico di punta delle macchine - 2,25 t per le MRT234 e 1,70 t per le MRT48 - è un valore aggiunto per progetti di questa natura. Con i serrati tempi di completamento a disposizione avere macchine con queste caratteristiche aumenta la produttività e il ritorno

d’investimento in tempi più brevi”, ha spiegato Badin, il quale ha sottolineato che un punto di forza della MRT234 è la versatilità della configurazione del braccio e della torre, considerata ideale per progetti su scala medio-grande. Dotate di argano da 55 kW e di un tamburo da 700 m, la MRT234-12 può sollevare a una velocità massima di 120 m/ min, mentre la MRT48-4, installata con argano da 11 kW e un tamburo da 140 m, solleva a una velocità massima di 30 m/min. Le quattro gru “flat-top” rimarranno in loco fino al completamento del progetto, previsto per il primo trimestre del 2024.

Partnership commerciale con Marex d.o.o.

Jekko ha annunciato una nuova partnership commerciale con la slovena Marex d.o.o., realtà specializzata in soluzioni complete in campo di attrezzature tecnologiche per la produzione di elementi idraulici per tetti e sistemi di copertura. L’azienda rifornisce l’intera gamma per l’artigianato e l’industria da oltre 25 anni, principalmente a clienti dell’area balcanica. Le soluzioni Marex

includono marchi di qualità e leader del settore, con l’obiettivo di fornire la migliore offerta per il cliente.

Da qui la scelta per il 2023 di iniziare a collaborare anche con Jekko e di introdurre il prodotto minigru nel mercato sloveno. Alessio Forcolin, Sales Area Manager di Jekko, ha così commentato: “Siamo contenti di aver intrapreso questa collaborazione commerciale in Slovenia, un mercato in forte crescita all’interno del quale Marex, con la sua decennale esperienza, saprà sicuramente valorizzare i nostri macchinari e le tecnologie Jekko”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 12 NOTIZIE
⨁ ⨁ ⨁ ⨁

CLS IMATION

La suite immersiva GEMINI per l’intralogistica

CLS iMation ha annunciato il lancio di GEMINI, la nuova suite di software per la progettazione di soluzioni ad alto valore aggiunto nell’ambito dell’intralogistica e della logistica di fabbrica. Spinta da un continuo focus volto all’innovazione e con l’obiettivo di offrire un approccio coinvolgente e realistico rispetto alle necessità specifiche dei clienti, CLS iMation ha progettato una nuova soluzione che va oltre il concetto di simulazione: GEMINI. La suite comprende un ventaglio

Con la prima CLS iMation è in grado di preparare una simulazione della soluzione già in fase di studio. Il tool permette di modellare sia le operazioni manuali, sia quelle affidate alle macchine automatiche. Grazie alla ripetibilità e al dettaglio delle simulazioni, GEMINI Solutions riduce il rischio associato all’investimento, garantendo allo stesso tempo l’individuazione della soluzione migliore, grazie ad analisi approfondite di ogni

questo tipo, si correrebbe il rischio di raggiungere l’effettiva messa in esercizio diversi giorni o settimane oltre le scadenze previste. “Il team di CLS iMation ha sviluppato la nuova soluzione GEMINI per seguire il cliente ancor più da vicino in ogni fase del progetto, dallo studio iniziale alla consegna dell’impianto. Si tratta di una suite che consente in maniera intuitiva e immediata per le aziende di ‘immergersi’ nella realtà del proprio magazzino ed essere accompagnati in maniera precisa e realistica verso l’ottimizzazione logistica della propria realtà.

CLS iMation può così studiare, progettare e configurare le proprie soluzioni in maniera ancor più su misura, massimizzando il valore delle operazioni svolte all’interno

di strumenti che permettono a CLS iMation di seguire il cliente in ogni fase del progetto, dallo studio iniziale alla consegna dell’impianto. Grazie a questa nuova soluzione, la business unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation riesce a creare un legame più diretto con le necessità del cliente, rispondendo così efficacemente alle sue esigenze.

GEMINI diventa lo strumento con il quale CLS iMation può studiare, progettare e configurare le proprie soluzioni, massimizzando il valore delle operazioni svolte all’interno dell’impianto minimizzando i costi e i tempi di installazione.

GEMINI si articola in tre pacchetti: GEMINI Solutions, GEMINI VR e GEMINI Commissioning.

KPI di progetto. GEMINI VR è lo strumento attraverso cui il cliente può ricevere periodicamente materiale e documentazione di dettaglio sull’avanzamento del proprio progetto. Inoltre, il cliente stesso può vivere un’esperienza immersiva in quello che sarà il proprio stabilimento, una volta che sarà completata l’installazione della soluzione. Infine, con GEMINI Commissioning CLS iMation è in grado di far interagire l’impianto simulato con il proprio WMS o con quello del cliente. In questo modo, è possibile minimizzare i tempi di installazione, oltre al numero e alle entità delle migliorie da apportare una volta consegnato l’impianto. Infatti, senza uno strumento di

dell’impianto e minimizzando i costi e i tempi di installazione, con vantaggi tangibili per il cliente”, ha dichiarato Rino Melone, Marketing & Product Manager di CLS. Grazie alla suite GEMINI i clienti di CLS iMation avranno a disposizione un vero e proprio Digital Twin, il gemello digitale del proprio impianto che consente di continuare a testare nuove configurazioni o prevedere differenti condizioni di esercizio anche a installazione avvenuta.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 14 NOTIZIE

MOLLO NOLEGGIO

Il servizio “Fai da te - Noleggio 24/7”

Mollo Noleggio ha lanciato un nuovo servizio per i suoi clienti: il ritiro e la riconsegna dei mezzi in filiale, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, via smartphone tramite APP.

“Fai da te - Noleggio 24/7”  è una soluzione che mira a innovare in chiave digitale la “customer experience” e garantire la massima flessibilità operativa, combinando l’efficienza dell’automatizzazione digitalizzata al forte knowhow di Mollo nel campo del nolo di mezzi. Con questo servizio, infatti, l’azienda piemontese risponde alle nuove e diversificate esigenze dei clienti, che avranno così il vantaggio di poter ritirare e riconsegnare in filiale in modo rapido e semplice, in qualsiasi giorno e ora, il mezzo di cui hanno bisogno. Il funzionamento del servizio è molto semplice: dopo aver prenotato il mezzo e richiesto l’attivazione del nuovo servizio, e dopo aver scaricato l’APP Mollo Noleggio disponibile per Android e iOs e utilizzabile da smartphone e tablet, il cliente riceverà direttamente su cellulare le credenziali personali per ritirare e riconsegnare il mezzo in maniera autonoma, quando vuole, anche in orari diversi da quelli di apertura aziendale, ad esempio durante il fine settimana, alla mattina presto o alla sera. In fase di check-in e check-out l’utente dovrà seguire semplici istruzioni e validare alcune semplici

operazioni. In questa fase di lancio il servizio

è legato al noleggio di piattaforme autocarrate

utilizzabili con la patente B e veicoli commerciali, quali autocarri con cassone fisso e ribaltabile, con gru, doppia cabina. Analogamente il servizio è già attivo in alcune filiali, ma l’obiettivo dell’azienda

è quello di estendere “Fai da te - Noleggio 24/7” a

tutti i centri Mollo in Italia. I vantaggi per l’utilizzatore di questo nuovo servizio sono evidenti, a partire ovviamente dalla disponibilità “open all day” per il ritiro e la riconsegna dei mezzi a nolo, che si traduce nella massima libertà operativa per il cliente.

AVVISO: SEGUIRE SEMPRE LE AVVERTENZE E LE ISTRUZIONI FORNITE DAL PRODUTTORE. PER MAGGIORI INFORMAZIONI, VISITATE IL SITO WWW.BOBCAT.COM Sei di un’altra categoria
Ci sono persone che accettano semplicemente lo status quo, o che le cose non cambieranno mai. Tu no. Vedi un’opportunità per renderle migliori, grazie ai giusti mezzi.

Chiuso il 2022 con un aumento di fatturato

Si è chiuso con un aumento del fatturato del 29% il bilancio 2022 di Flash Battery, che ha così impresso un’ulteriore accelerazione a processi di sviluppo che in 11 anni di attività l’hanno portata a collocarsi tra i leader europei nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici. Insieme all’aumento del fatturato, salito a 22,3 milioni di euro, Flash Battery ha fatto segnare un balzo del 22,2% anche sull’occupazione, salita a 80 unità.

“Risultati importanti – sottolinea Marco Righi, CEO dell’azienda di Flash Battery (nella foto insieme con Alan Pastorelli, CTO dell’azienda di Sant’Ilario d’Enza)

– all’interno dei quali, a fianco del buon andamento sul mercato interno, spicca un deciso incremento delle esportazioni, che hanno fatto segnare un +37% e oggi, con un valore pari a 4,6 milioni di euro, rappresentano una quota del 21% sul totale delle vendite”. Flash Battery intrattiene rapporti commerciali con oltre 50 Paesi e annovera, tra i principali mercati, Germania, Austria, le nazioni del Benelux, Repubblica Ceca e la Francia.

“Questi Paesi - sottolinea Righi –rappresentano l’avanguardia europea nella transizione elettrica sia in campo industriale che nel segmento dei veicoli, tanto da rappresentare una quota vicina all’80% dell’intero

mercato. Qui sono particolarmente apprezzate non solo le caratteristiche di sostenibilità, le prestazioni e l’affidabilità dei nostri prodotti, ma anche il fatto che siamo tra i soggetti più attivi nell’ambito dei grandi progetti europei dedicati all’elettrificazione, come attesta anche la nostra appartenenza alla Batteries European Partnership Association, realtà che vede, fianco a fianco, imprese industriali, Università e istituti di ricerca impegnati nella realizzazione degli obiettivi dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon Europe Contemporaneamente, abbiamo decisamente rafforzato le partnership con integratori di sistemi powertrain di grande esperienza attivi proprio nei

mercati che stanno mostrando il maggiore dinamismo, come Germania (in partnership con il power system integrator tedesco Atech GmbH), in Francia (con Efa France) e Benelux (Q-tronic BV)”.  Alla rilevante crescita del fatturato, come si è detto, ha corrisposto anche un sensibile incremento (+22,2%) dell’occupazione.

“A un anno e mezzo di distanza dall’inaugurazione della nuova sede – spiega Righi - stiamo ragionando su un ulteriore incremento del numero delle postazioni di lavoro, perché è evidente che il nostro sviluppo è fortemente legato alle tecnologie, ai brevetti e ai prototipi che sviluppiamo, ma il fattore chiave della crescita è proprio rappresentato da collaboratori preparati, giovani e appassionati a percorsi di sostenibilità che si traducono in prodotti e servizi”. Quanto alle prospettive, il CEO di Flash Battery è ottimista:

“Il mercato dell’elettrificazione continua a crescere in tutti i segmenti di maggiore interesse. In questo contesto la tecnologia delle batterie al litio è sempre più vista e apprezzata come perfetta soluzione per la conversione elettrica in moltissimi ambiti applicativi”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 16 NOTIZIE

EASY LIFT

Quattro “ragni” RA26 alla cinese Maclift

Easy Lift ha consegnato due ragni RA26 all’azienda cinese Maclift, alla quale in questo mese di aprile saranno consegnati altri due ragni RA24. Maclift è una realtà dinamica che opera nel settore produttivo e minerario, in quello agricolo e in quello delle costruzioni, come risulta evidente dall’acronimo inglese del nome MAC, dove la “M” sta per “Manufacturing and mining”, “A” per “Agricolture” e “C” per “Construction”. L’azienda ha due sedi principali, a Shanghai e a Pechino, una divisione Vendite (rivenditore Manitou e Faresin) e una Noleggio, la cui flotta conta oltre 100 piattaforme tra semoventi, forbici e ragni, oltre a muletti, sollevatori telescopici, escavatori e minigru.

I due ragni RA26 acquistati da Maclift

per la sua flotta noleggio sono dotati di sistema di autolivellamento degli stabilizzatori e di cingoli antitraccia, per utilizzo interno, oltre che del sistema di diagnostica remota Easycom, che agevola e velocizza la risoluzione di eventuali problemi, permettendo a un tecnico specializzato di connettersi alla macchina e verificarne lo status in tempo reale. Il modello RA26 a doppio braccio telescopico raggiunge un’altezza di lavoro di 26 m e uno

DELIVERY

sbraccio massimo di 14,5 m, ha una capacità di carico di 230 kg e permette di superare ostacoli fino a 11 m di altezza. I ragni di Maclift sono equipaggiati con motore diesel ed elettrico, ma è disponibile anche la versione ibrida (RA26HY) con motore diesel e batteria al litio di ultima generazione, per ridurre le emissioni inquinanti.

CODICE DEGLI APPALTI: PROSPETTIVE E NOVITÀ

C’È GRANDE ATTESA PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL CODICE DEGLI APPALTI, IN QUANTO IL PROVVEDIMENTO È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER IL FUTURO DEL SETTORE CONSTRUCTION, ANCHE IN RELAZIONE AL COMPLESSO DISEGNO

RIFORMATORE PREVISTO DAL PNRR

Dal 1° aprile 2023 entrerà in vigore il nuovo Codice degli Appalti, provvedimento che il Governo ha approvato in esame preliminare con un decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Lo schema del nuovo Codice Appalti è sotto la lente d’ingrandimento soprattutto in questo delicato momento di “passaggio”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 18
ATTUALITA’
LAVORI PUBBLICI

Risultato e fiducia

Il nuovo Codice degli Appalti muove da due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli: il “principio del risultato”, inteso quale interesse pubblico primario dell’intero testo, punta all’affidamento del contratto e alla sua esecuzione con la massima tempestività e al migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza; il “principio della fiducia” invece identifica l’azione legittima, trasparente e cor-

retta della PA, dei suoi funzionari e degli operatori economici. Il motore per modernizzare l’intero sistema dei contratti pubblici è individuato nella digitalizzazione, da adottare in ogni fase del ciclo di vita dell’appalto. Si punta ad avere un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” basato sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, sul fascicolo virtuale dell’operatore economico, appena reso operativo dall’ANAC, sulle piattaforme di approvvigionamento digitale,

sull’utilizzo di procedure automatizzate nel ciclo di vita dei contratti pubblici. L’obiettivo è quello di realizzare una digitalizzazione integrale in materia di accesso agli atti, in linea con lo svolgimento in modalità digitale delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici, che permetterebbe anche a tutti i cittadini di richiedere la documentazione di gara, nei limiti consentiti dall’ordinamento vigente, per il tramite dell’istituto dell’accesso civico generalizzato.

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 19
Foto Peri

ATTUALITA’

Tempestività e slancio agli interventi

Il testo punta a dare slancio alla programmazione di infrastrutture prioritarie: si prevedono: l’inserimento dell’elenco delle opere prioritarie nel Documento di economia e finanza (DEF), a valle di un confronto tra Regioni e Governo; la riduzione dei termini per la progettazione; l’istituzione da parte del Consiglio superiore dei lavo-

ri pubblici di un comitato speciale appositamente dedicato all’esame di tali progetti; un meccanismo di superamento del dissenso qualificato nella conferenza di servizi mediante l’approvazione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; la valutazione in parallelo dell’interesse archeologico. L’appalto integrato diviene possibile senza i divieti previsti dal vecchio Codice. Il contratto potrà

LE IMPRESE EDILI: “SERVONO CORRETTIVI”

FEDERICA BRANCACCIO

La presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio, ha sottolineato come diverse delle innovazioni introdotte dal testo sono senz’altro condivisibili. Il riferimento è, ad esempio, al processo di digitalizzazione delle procedure, così come all’introduzione del principio dell’equilibrio contrattuale (che andrebbe declinato anche come principio di redditività della commessa), oltre al rafforzamento degli strumenti di deflazione del contenzioso giurisdizionale.

“Tuttavia, per far sì che questi principi siano effettivi e per non ripetere gli errori fatti nel Codice 50 occorrono alcuni essenziali correttivi al testo, per eliminare soprattutto le contraddizioni tra i (buoni) principi espressi e talune norme pure presenti nel Codice. Al riguardo, innanzitutto, c’è un tema di mercato. Il nuovo Codice consentirà a un’ampia quota di appalti di non essere più sottoposti alle regole di piena pubblicità e concorrenza. Si pensi alla fascia di appalti compresi fino alla soglia comunitaria (vale a dire, per i lavori pubblici, fino a 5,3 mln di euro). Il Codice sta optando per rendere stabili le procedure emergenziali introdotte con il decreto semplificazione, rendendo

possibile utilizzare le procedure ordinarie solo sopra 1 mln di euro e solo se tale scelta venga accompagnata da un’adeguata motivazione. Si tratta però di una soglia elevata, che rischia di azzerare il mercato e che è in contraddizione con il principio di concorrenza e trasparenza. Si è preferito tagliare sui tempi delle procedure di gara quando invece, com’è noto, la maggior parte dei ritardi si annida nella fase ‘a monte’ della gara, in tutto quel labirinto di atti di autorizzazioni preventive rimasto pressoché intatto. Non va dimenticato che anche per la Commissione UE alcune delle nuove norme italiane, come le disposizioni sulle procedure negoziate senza gara d’appalto, non sono conformi alla legislazione dell’UE in materia di appalti pubblici. Si pensi poi anche alle scelte sui settori speciali: la sottrazione dagli obblighi di esternalizzazione delle gare per quei concessionari nei settori speciali che hanno ottenuto la concessione senza gara non è nella legge delega, né, tantomeno è rispettoso dei principi comunitari sul tema. Anche la forte flessibilità concessa ai settori speciali si traduce in alcuni passi indietro rispetto alla normativa attuale, come le norme sulla fase di esecuzione del contratto o anche quelle sull’illecito professionale, che dovrebbero essere omogenee con i settori ordinari. Ciò tanto più ove si consideri che i settori speciali rappresentano una componente sempre più rilevante della domanda pubblica. Il combinato disposto di queste innovazioni può essere uno shock per il mercato e per gli operatori che vi operano”.

IL

DELLA

quindi avere come oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Sono esclusi gli appalti per opere di manutenzione ordinaria. Un’altra novità riguarda le procedure sotto la soglia europea, che si adottano stabilmente se sono previste per l’affidamento diretto e per le procedure negoziate nel cosiddetto decreto “semplificazioni Covid-19” (d.l. n. 76/2020). Sono previste eccezioni, con applicazione delle procedure ordinarie previste per il sopra-soglia e per l’affidamento dei contratti che presentino interesse transfrontaliero certo. Si stabilisce il principio di rotazione secondo cui, in ipote-

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 20
PRESIDENTE ANCE
“ „
PRINCIPIO
FIDUCIA È UNA SVOLTA NEI RAPPORTI TRA PA E IMPRESE: FAVORISCE E VALORIZZA L’INIZIATIVA E L’AUTONOMIA DECISIONALE DEI FUNZIONARI PUBBLICI

si di procedura negoziata, è vietato procedere in modo diretto all’assegnazione di un appalto verso il contraente uscente. In tutti gli affidamenti di contratti sotto-soglia vengono esclusi i termini dilatori, sia di natura procedimentale che processuale.

Il nuovo Codice reintroduce poi la figura del General Contractor, figura che rappresenta la collaborazione tra la PA e gli operatori privati nello svolgimento di attività d’interesse generale. Nel partenariato pubblico-privato si semplifica il quadro normativo, per rendere più agevole la partecipazione degli investitori istituzionali alle gare per l’affidamento di progetti. Nei settori speciali si prevede una maggiore flessibilità e una più marcata peculiarità, in coerenza con la natura essenziale dei servizi pubblici gestiti dagli enti aggiudicatori (acqua, energia, trasporti, eccetera). Le norme introdotte sono “autoconclusive”, quindi prive di ulteriori rinvii ad altre parti del Codice. Si introduce un elenco di “poteri di auto-organizzazione” riconosciuti alle imprese pubbliche e ai privati titolari di diritti speciali o esclusivi. Si prevede la possibilità per le stazioni appaltanti di determinare le dimensioni dell’og-

IL NUOVO CODICE IN BREVE

• Accentuazione della discrezionalità in capo all’amministrazione, con maggiore possibilità di utilizzo di procedure flessibili e di valutazione di requisiti specifici;

• Spinta sulla digitalizzazione dell’intero contratto pubblico, dalla progettazione all’esecuzione;

• Nuovo impulso verso la centralizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti;

• Riduzione dei livelli della progettazione da tre a due: PFTE (progetto fattibilità tecnica economica) e PE (progetto esecutivo);

• Stabilizzazione di alcuni istituti e norme introdotte in fase emergenziale (tra cui la procedura negoziata senza bando, fino alla soglia comunitaria, appalto-integrato, consegna d’urgenza);

• Rafforzamento della disciplina del soccorso istruttorio;

• Definizione dell’illecito professionale;

• “Liberalizzazione” della disciplina degli RTI (raggruppamento temporaneo di imprese), sia in fase di partecipazione che in fase di esecuzione;

• Maggiore “autonomia” della disciplina dei settori speciali rispetto a quella dei settori ordinari;

• Revisione obbligatoria dei prezzi, sebbene ancorata a soglie di alea e a percentuali di compensazione;

• Revisione della disciplina del Partenariato Pubblico. Privato (PPP), estesa anche a figure atipiche;

• Estensione di poteri di vigilanza dell’ANAC anche alla fase esecutiva;

• Rafforzamento delle ADR (“Alternative Dispute Resolution”Risoluzione alternativa delle controversie) con messa a regime del Collegio Consultivo Tecnico;

• Presenza di numerosi allegati al Codice (circa 36), taluni con valore regolamentare.

getto dell’appalto e dei lotti in cui eventualmente suddividerlo, senza obbligo di motivazione aggravata.

Subappalti e prezzi

Il subappalto a cascata viene introdotto adeguandolo alla normativa

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 21
LA DIGITALIZZAZIONE DIVIENE IL “MOTORE” PER MODERNIZZARE L’INTERO SISTEMA DEI CONTRATTI PUBBLICI E CICLO DI VITA DELL’APPALTO
“ „

e alla giurisprudenza europea attraverso la previsione di criteri di valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante, da esercitarsi ipotesi per ipotesi. Per i concessionari scelti senza gara si stabilisce l’obbligo di appaltare a terzi una parte compresa tra il 50% e il 60% dei lavori, dei servizi e delle forniture, tuttavia tale obbligo non vale per i settori speciali (ferrovie, aeroporti, gas, luce). Nell’ambito della revisione dei prezzi è confermato l’obbligo di inserimento delle clausole di revisione prezzi al verificarsi di una variazione del costo superiore alla soglia del 5%, con il riconoscimento in favore dell’impresa dell’80% del maggior costo. Per la fase dell’esecuzione si prevede la facoltà per l’appaltatore di richiedere, prima della conclusione del contratto, la sostituzione della cauzione o della garanzia fideiussoria con ritenute di garanzia sugli stati di avanzamento. In ipotesi di liquidazione giudiziale dell’operatore economico dopo l’aggiudicazione non ci sarà automaticamente la decadenza, ma il contratto potrà essere stipulato con il curatore autorizzato all’esercizio dell’impresa, previa autorizzazione del giudice delegato.

Governance, contenzioso e giurisdizione

Per fugare la cosiddetta “paura della firma” è stabilito che, ai fini della responsabilità amministrativa, non costituisce “colpa grave” la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti. Si effettua il riordino delle competenze dell’ANAC, in attuazione del criterio contenuto nella legge delega, con un rafforzamento delle funzioni di vigilanza e sanzionatorie. Si superano le linee guida

adottate dall’Autorità, attraverso l’integrazione nel Codice della disciplina di attuazione. In merito ai procedimenti dinanzi alla giustizia amministrativa si prevede che il giudice conosca anche delle azioni risarcitorie e di quelle di rivalsa proposte dalla stazione appaltante nei confronti dell’operatore economico che, con un comportamento illecito, ha concorso a determinare un esito della gara illegittimo. Si applica l’arbitrato pure alle liti relative ai “contratti” in cui siano coinvolti tali operatori. ■

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 22
ATTUALITA’
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MACCHINE

TEREX

IL QUARTO “ASSO”

DOPO AVER LANCIATO SUL MERCATO

LE AUTOGRÙ FUORISTRADA TRT 35, TRT 80 E TRT 90, TEREX “CALA IL POKER”

PRESENTANDO IL NUOVO MODELLO TRT 65, ULTERIORE TESTIMONIANZA

DEL PERCORSO PROGETTUALE

E COSTRUTTIVO INTRAPRESO

NEGLI ULTIMI ANNI

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 24
di Ettore Zanatta

Infrastrutture, porti, miniere, energia, logistica di cantiere, sollevamenti vari: non c’è ambito nel quale la gamma di autogrù fuoristrada

TRT (acronimo di “Terex Rough Terrain”) non sia in grado di soddisfare le esigenze degli operatori. Che si tratti di manutenzione o di creazione di nuove infrastrutture, infatti, le gru sono una parte essenziale di questo processo; la mobilità è essenziale in questo contesto e le autogrù fuoristrada TRT sono progettate per integrarsi perfettamente nella dinamica di qualsiasi cantiere. Nei porti, invece, è necessario movimentare ogni giorno un numero enorme di merci; qui le TRT di Terex rappresentano uno strumento ideale per lavorare in queste aree, fornendo supporto in tutto il sito e la capacità adeguata a sollevare carichi pesanti in modo rapido ed efficiente. In un sito minerario, poi, operano molte macchine diverse, pertanto le macchine devono essere versatili e flessibili, nonché rappresentare una risorsa per la manutenzione, le riparazioni e l’assemblaggio di altri macchinari minerari. L’energia proviene da molte fonti diverse e le autogrù TRT sono un buon compromesso tra dimensioni, capacità, sbraccio e facilità d’uso per servire al meglio tutti i diversi compiti, indipendentemente dalla sfida. E la logistica? Sia che gli oggetti debbano essere spostati da un punto statico che all’interno del cantiere, queste autogrù sono uno strumento ideale per la logistica di cantiere (le telecamere integrate - fino a quattro - e le molteplici modalità di sterzata, ad esempio, sono un vantaggio evidente). Ovviamente, infine, queste macchine sono perfette per gli interventi di sollevamento in genere, grazie alla loro versatilità e alla possibilità di lavorare con gli stabilizzatori retratti, semi-estesi, estesi o come gru per il trasporto. Un’arma in più a disposizione di questi contesti è quindi la nuova autogrù fuoristrada Terex

NELLA PARTE FRONTALE DELL’AUTOGRÙ SONO ALLOGGIATE LE PIASTRE DI APPOGGIO AL TERRENO E SI TROVANO I GRUPPI OTTICI PER GLI SPOSTAMENTI IN CANTIERE CHE –COME QUELLI PRESENTI SULLA CABINA E NELLA PARTE POSTERIORE DEL MEZZO – SONO A ILLUMINAZIONE FULL LED. NELLA PARTE ANTERIORE DELLA CABINA SONO PRESENTI TRE LUCI CHE SEGNALANO LO STATO DEL LIMITATORE DI CARICO, OLTRE ALL’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO, AGLI ELEMENTI ELETTRICI, AL MODULO DELLA TELEMETRIA E IL DISPOSITIVO DI SCARICO DEL MOTORE, ADEGUATAMENTE PROTETTO. LA CABINA “S-PACE” È INCLINABILE FINO A 17° E OFFRE LA POSSIBILITÀ DI APERTURA NELLA PARTE SUPERIORE, PER UNA MAGGIORE VISIBILITÀ VERSO L’ALTO

IL BRACCIO TELESCOPICO “FULL POWER”, CON LA MAGGIORE LUNGHEZZA NELLA SUA CATEGORIA, PRESENTA UN PROFILO DELLE SEZIONI CHE OTTIMIZZA IL RAPPORTO CAPACITÀ/PESO E UNA TRIPLA MODALITÀ DI SFILO

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 25

MACCHINE

LA SCHEDA TECNICA

L’autogrù fuoristrada TRT 65

Capacità nominale (a 2,5 m dall’asse di rotazione): 65 t Lunghezza

termini di performance in cantiere. L’evoluzione progettuale che ha coinvolto la gamma TRT si basa (anche) sull’innovativo sistema di controllo TEOS (TErex Operating System), grazie al quale - tramite un display touch-screen da 10” in cabina - l’operatore è in grado di usufruire di un’interfaccia grafica e una logica di navigazione particolarmente efficaci. Anche in questo caso la macchina beneficia della riprogettazione apportata a telaio, torretta e impianto elettrico e idraulico”. Anche questo modello, poi, offre quattro modalità di sterzatura ed è equipaggiato con una cabina “S-pace” inclina-

TRT 65, modello che va a integrarsi perfettamente nella gamma insieme alla “sorella” minore TRT 35 e a quelle di maggiore capacità TRT 80 e TRT 90.

“Upgrade” di efficienza

“Come per le altre autogrù in gamma - afferma Marco Busconi, direttore Ingegneria di Terex - anche per la nuova TRT 65 la progettazione e

l’assemblaggio sono riunite nello stabilimento produttivo di Crespellano (BO), che ospita sotto lo stesso tetto le attività di ricerca e sviluppo, produzione, vendita, assistenza e ricambi. Questo nuovo modello offre una capacità di sollevamento di 65 t e rappresenta un ulteriore tassello di una linea di prodotto in continuo ampliamento, in grado di alzare in modo rilevante l’asticella in

IL SISTEMA OPERATIVO “TEOS”

L’autogrù fuoristrada TRT 65 è equipaggiata con TEOS (TErex Operating System), il nuovo sistema operativo sviluppato da Terex per incrementare l’efficienza degli operatori in cantiere. Ciò grazie a un flusso di informazioni rapido e semplificato e caratterizzato da una più rapida accessibilità alle funzioni. La nuova interfaccia grafica con ampio display a colori touch-screen da 10” presenta ora solo icone, chiare e intuitive. Lo schermo con sfondo nero antiriflesso migliora la visibilità anche in condizioni di luce intensa e non affatica la vista.  Il sistema operativo TEOS è il frutto di una lunga analisi compiuta sulle attività

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 26
46,0
max. del braccio telescopico: 43,5 m Altezza max. del gancio: 44,4 m Lunghezza prolunga (staffata a lato braccio): 8/15 m Dimensioni (larghezza x lunghezza x altezza): 3.000 x 13.152 x 3.930 mm Angolo di sterzata: 18°-22° Angolo di brandeggio (min/max): -2°/+78° Tempo di sollevamento/abbassamento braccio: 70s/80s Tempo di estensione/retrazione braccio: 120s/130s Contrappeso principale: 8,0 t Rotazione torretta: 360° Motore: Cummins QSB6.7, 6 cilindri, Stage V Potenza motore: 168 kW a 2.200 giri/min Coppia max: 1.186 Nm a 1.300 giri/min Peso (senza bozzello, con contrappeso 3,5 t + 2 x 2,25 t): 45.010 kg
max. del braccio principale:
m Lunghezza

bile fino a 17°, dotata di un’ampia superficie vetrata e di joystick ergonomici con comandi elettroproporzionali personalizzabili. In generale, l’autogrù TRT 65 è facile da gestire e trasportare, grazie anche alla torretta a rotazione senza fine (360°), ma anche da manovrare.

La macchina - che offre una trazione integrale permanente sulle quattro ruote motrici - è dotata di un propulsore Cummins QSB6.7

Stage V, a 6 cilindri, Common Rail e a gestione elettronica che garantisce un’alta potenza e un basso consumo di carburante.

Il controllo “antistallo”, poi, permette di gestire con precisione la potenza e la velocità dell’autogrù.

La funzione EcoMode, in particolare, sfrutta l’acceleratore automatico del motore per ottimizzare la potenza durante il funzionamento

della gru e la funzione di “standby” per ridurre i consumi. Dotata di trasmissione ZF, la TRT 65 offre sei marce in linea avanti e tre in retromarcia, in modalità sia automatica che manuale.

Tutto sotto controllo Nell’autogrù fuoristrada Terex TRT 65, come negli altri modelli in gamma, è stata ottimizzata la parte relativa alla diagnostica e alla sensoristica. Inoltre, è possibile inibire l’accensione della macchina da remoto (peculiarità molto apprezzata dalle società di noleggio) e integrare la funzionalità wi-fi con quella del cantiere in cui essa si trova a operare. Le visuali offerte dalle telecamere di cui è dotata questa macchina sono visibili nel display principale posto in cabina: l’operatore ha quindi il

pieno controllo della gru da tutti i punti di vista. Sul display principale è inoltre possibile visualizzare lo stato del radiocomando e le opzioni della piattaforma T-Link. È, questo, un sistema che consente l’accesso remoto ai dati operativi della flotta di gru sempre e ovunque, tramite web, da un computer, da uno smartphone o da un tablet, ottimizzando così l’efficienza e riducendo i costi. Il T-Link fornisce un’ampia serie di dati in tempo reale e permette di eseguire diverse analisi per valutare le prestazioni della macchina. Tutto ciò con vantaggi evidenti: riduzione dei costi e aumento della produttività in tutte le applicazioni; migliore gestione della manutenzione ordinaria e dell’assistenza tecnica; controllo della macchina e della flotta; migliore gestione del mezzo. ■

abituali degli operatori: le funzioni più importanti e più frequentemente sono immediatamente accessibili e la grafica auto-esplicativa delle icone fa sì che gli operatori possano comprendere la logica di navigazione in autonomia e in breve tempo. I messaggi di errore e gli avvisi sono sempre visibili.

Un menù dedicato alla diagnostica fornisce un feedback immediato sullo status della macchina, dei componenti e dei sensori. Le telecamere opzionali sono anch’esse incorporate nel medesimo display, per permettere il pieno controllo della gru senza dover distogliere lo sguardo dal monitor.

Dal display principale si possono gestire anche il radiocomando opzionale e la piattaforma telematica T-Link. Il sistema operativo TEOS è presente in tutta la gamma TRT e lo sarà su tutti i modelli che ne entreranno a far parte nel prossimo futuro.

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L’AUTOGRÙ TEREX TRT 65 È DOTATA DI QUATTRO STABILIZZATORI. UNA VOLTA RETRATTI ESSI CONSENTONO AL MEZZO DI RIMANERE ENTRO I 3 M DI LARGHEZZA; SFILATI RAGGIUNGONO UNA LARGHEZZA DI STABILIZZAZIONE DI 7,3 M. AL LORO INTERNO È PRESENTE UN SENSORE DI RILEVAMENTO DELLA POSIZIONE, VISUALIZZABILE SUL DISPLAY IN CABINA LA PIATTAFORMA TELEMATICA T-LINK CONSENTE L’ACCESSO REMOTO AI DATI OPERATIVI DELL’AUTOGRÙ TRT 65 SEMPRE E OVUNQUE

LA TECNOLOGIA “PULITA”

ALL’ORMAI CONSOLIDATA DOMANDA GLOBALE DI MACCHINE PIÙ “ECOLOGICHE”

LO SPECIALISTA STATUNITENSE NEL SETTORE DEL SOLLEVAMENTO AEREO HA RISPOSTO NEGLI ULTIMI ANNI AMPLIANDO LA SUA OFFERTA

DI PIATTAFORME IBRIDE ED ELETTRICHE

di Ettore Zanatta

Icantieri moderni richiedono macchine robuste, affidabili e versatili, ma che allo stesso tempo siano anche silenziose, pulite ed efficienti, che possano lavorare al chiuso e all’aperto, anche su terreni sconnessi. Rispondendo a queste necessità, alle sempre più rigorose normative del settore e alle globali esigenze ambientali, Genie ha ampliato la sua gamma di piattaforme includendo la versione elettrica S-60 DC e quella ibrida S-60 FE. Con un’altezza di lavoro di 20,6 m e un’altezza al piano calpestio di 18,6 m, queste piattaforme a braccio telescopico sono delle vere e proprie macchine “2 in 1” e si basano sul successo della tecnologia 100%

elettrica/ibrida di Genie per offrire macchine versatili, “pulite” e silenziose, che richiedono poca manutenzione e offrono un basso costo totale di proprietà. Presentate in versione prototipo la scorsa primavera, queste macchine sono costruite a Umbertide (PG) e sono ora disponibili in Italia e nel resto del mondo.

Il futuro elettrico

L’elettrificazione continua a essere una delle maggiori tendenze del settore ed è un tema di attualità quando i motori diesel potranno rappresentare il… passato. Ma, secondo gli esperti della Casa statunitense, potrebbe volerci ancora un po’ di tempo, perché “ la tecnologia deve continuare

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 28
GENIE MACCHINE
marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 29

a progredire e i cantieri devono poter disporre in modo soddisfacente delle infrastrutture di ricarica necessarie per supportare in modo realistico una flotta di macchine completamente elettriche ”. Tuttavia, il ritmo in tal senso sta accelerando e per il costruttore l’alimentazione ibrida rappresenta un passo intermedio che può accompagnare il passaggio all’elettrificazione (anche) delle macchine di maggiori dimensioni. Una soluzione che Genie ha avanzato introducendo le piattaforme ibride “FE” (acronimo inglese per “Fuel Electric”), in grado di offrire le stesse prestazioni di una versione diesel an -

che in cantieri difficili, ma con il vantaggio di garantire prestazioni pulite e silenziose. Naturalmente Genie continua a seguire il tema dell’elettrificazione e introdurrà ulteriori piattaforme elettrificate man mano che le opportunità si presenteranno. “ La nostra strategia di elettrificazione - confermano da Genie - si basa sulla domanda dei clienti ed è guidata sia dalle normative e dal desiderio dei clienti di rispettare l’ambiente che sia dal valore complessivo che siamo in grado di fornire loro in termini di efficienza e valore complessivi, compreso il prezzo di acquisto iniziale e il costo totale di proprietà ”.

Efficienza e versatilità

Sia le citate piattaforme elettriche S-60 DC che le versioni ibride S-60 FE proposte sul mercato da Genie possono essere usate al chiuso e all’aperto e sono in grado di garantire un’intera giornata di prestazioni 100% elettriche 4 x 4 con una sola carica della batteria. Grazie alla tecnologia ibrida di Genie la versione S-60 FE può anche lavorare una intera settimana con un solo serbatoio di carburante. Inoltre, il sistema di controllo “intelligente” mantiene le batterie cariche e la macchina pronta per lavorare utilizzando sia la tecnologia di frenata rigenerativa

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 30
MACCHINE
NEI GRANDI CANTIERI C’È UNA DOMANDA CRESCENTE DI MACCHINE ECOLOGICHE, SILENZIOSE E VERSATILI, CHE POSSANO LAVORARE SIA AL CHIUSO CHE ALL’APERTO. LE PIATTAFORME A BRACCIO TELESCOPICO FE (NELLE FOTO) E DC DI GENIE RISPONDONO A QUEST’ESIGENZA, ESSENDO IN GRADO DI OPERARE SU ANCHE SU TERRENI FUORISTRADA E CON EMISSIONI “PULITE” PER GENIE L’ALIMENTAZIONE IBRIDA RAPPRESENTA UN PASSO INTERMEDIO CHE PUÒ ACCOMPAGNARE IL PASSAGGIO ALL’ELETTRIFICAZIONE (ANCHE) DELLE MACCHINE DI MAGGIORI DIMENSIONI

che l’avvio e l’arresto automatico del motore. Caricando le batterie mentre la piattaforma a braccio lavora, la S-60 FE - che ha un peso di 8.051 kg - aiuta a eliminare quasi completamente i tempi morti in cantiere. Il modello S-60 DC, invece, con un peso di 7.983 kg e un funzionamento silenzioso, rappresenta per gli utenti finali una macchina potente e completamente elettrica. I motori di trazione CA su tutte e quattro le ruote forniscono una coppia simile a quella dei motori di trazione idraulici, utilizzando il 30%-40% di energia in meno. Le quattro ruote motrici più la gestione elettronica della trazione e gli assali oscillanti attivi consentono una velocità di guida di 6,44 km/h e una pendenza superabile del 45% su terreni fuoristrada. Un motore Stage V senza DPF elimina la necessità di un post-trattamento o di un carburante a basso tenore di zolfo, riducendo il tempo e le spese di manutenzione e riparazione e offrendo al contempo prestazioni immediate. “Servono solo pochi secondi per avviare il motore, fornendo potenza e coppia istantanee quando necessario”, affermano i tecnici Genie. “ Poiché la S-60 DC e la S-60 FE presentano il 70% in meno di componenti idraulici e parti mobili nel telaio rispetto ad altri modelli sul mercato che utilizzano sistemi di trazione idraulica i costi di manutenzione si riducono del 10% e si perde meno tempo nella manutenzione delle macchine sul campo”. Questi modelli, dunque, si aggiungono alla gamma di piattaforme Genie che segnano la transizione all’elettrificazione (oggi circa il 70% della linea di prodotti del costruttore utilizza una tecnologia completamente elettrica o ibrida, un numero che continuerà a crescere) e si affiancano ai modelli S-60 J e S-65 XC (Xtra Capacity). Con queste alternative le società di noleggio possono offrire ai loro clienti la giusta versione di piattaforma a braccio per qualsiasi cantiere.

Le piattaforme GS “E-Drive”

Una soluzione interessante ed “ecologica” recentemente introdotta da Genie è anche “E-Drive”, un sistema ottimizzato di trasmissione elettrica diretta in corrente alternata che ha coinvolto la gamma di sollevatori a forbice GS. I motori elettrici CA senza spazzole, completamente sigillati ed esenti da manutenzione, non rischiano di essere danneggiati dalle condi-

“E-DRIVE”

zioni spesso gravose del cantiere. Le piattaforme a forbice “E-Drive” presentano il 70% in meno di tubazioni e raccordi idraulici, offrono il 30% di autonomia in più per ogni carica della batteria e riducono i costi di manutenzione del 35%, oltre a essere dotate di protezioni in acciaio ad alto spessore, a un’elevata altezza da terra e a una profondità del battistrada degli pneumatici due volte superiore rispetto ai modelli precedenti. Da sottolineare è l’opzione di batteria agli ioni di Litio per le piattaforme a forbice GS “E-Drive”, progettate specificamente per le PLE e certificate dall’organizzazione indipendente UL (Underwriters Laboratories) contro incendi, scariche elettriche ed esplosioni. Affermano i tecnici Genie: “Le attuali macchine elettrificate non si limitano a ridurre le emissioni; in molti casi hanno anche prestazioni migliori e richiedono meno manutenzione; tuttavia, quest’ultima e la sostituzione delle batterie rappresenta ancora una delle maggiori spese per i proprietari di piattaforme aeree a forbice. L’opzione di batteria agli ioni di litio di Genie riduce questi costi eliminando la manutenzione e la sostituzione delle batterie stesse. In cantiere, le piattaforme a forbice ‘E-Drive’ dotate di queste batterie offrono produttività e prestazioni superiori, anche a temperature estreme che vanno da +49°C a -29°C”. ■

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 31
LE PIATTAFORME A FORBICE
IN MENO
E
IL
DI AUTONOMIA IN PIÙ PER OGNI CARICA DELLA BATTERIA
PRESENTANO IL 70%
DI TUBAZIONI E RACCORDI IDRAULICI
OFFRONO
30%
UNA SOLUZIONE “ECOLOGICA” INTRODOTTA RECENTEMENTE DA GENIE È “E-DRIVE”, UN SISTEMA OTTIMIZZATO DI TRASMISSIONE ELETTRICA DIRETTA IN CORRENTE ALTERNATA CHE HA COINVOLTO LA GAMMA DI SOLLEVATORI A FORBICE GS

MACCHINE

PLATFORM BASKET

DALL’ALTO DEL FUTURO

IL COSTRUTTORE DI POVIGLIO SARÀ UNO DEI PROTAGONISTI INDISCUSSI DI QUESTO 2023. LA “PRIMA PIETRA” POSATA PER LA COSTRUZIONE DI UN ENNESIMO ANNO DI SUCCESSO È IL RESTYLING - E IL CAMBIO DI DENOMINAZIONEDI UNO DEI SUOI “BEST SELLER”, LA PIATTAFORMA AEREA CINGOLATA SPIDER 18.90

La piattaforma aerea semovente cingolata Spider 18.90 era una delle “punte di diamante” della gamma Platform Basket, una macchina in grado di raggiungere i 18 m di altezza lavorativa, proposta anche nella versione PRO, quindi con un diagramma di lavoro migliorato e una netta riduzione di vibrazioni e rumore. Questo modello era studiato per garantire soluzioni di funzionamento in ogni ambiente, grazie alle molteplici possibilità di motorizzazione, nonché un’elevata versatilità di utilizzo grazie al jib che consentiva due grandi vantaggi: uno sbraccio superiore e un’estrema precisione di posizionamento del cestello. Perché parliamo al passato? Semplicemente perché il costruttore di Poviglio (RE) ha annunciato il restyling di questo modello, con una versione chesempre offrendo le precedenti doti di robustezza, stabilità e affidabilità, garantite dai suoi componenti

di qualità, dai comandi idraulici proporzionali multifunzione e dalla semplicità d’utilizzo - prenderà ora la denominazione di Spider 18.95. Abbiamo incontrato Carlo Molesini, direttore commerciale dell’azienda emiliana, che ci ha spiegato quali sono gli “upgrade” apportati alla piattaforma.

La piattaforma cingolata Spider 18.90 è stato il modello “guida” dei progressi fatti da Platform Basket nel corso degli ultimi anni. Grazie a questo progetto l’azienda si è fatta conoscere e apprezzare a livello internazionale, grazie a una macchina semplice, affidabile e capace di operare anche in difficili condizioni di terreno. A cosa si deve la decisione di questo “restyling”?

“A circa 12 anni dal lancio sul mercato della piattaforma cingolata Spider 18.90 abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per presentare una ‘visione modificata’ di questo modello, approntan-

done un restyling e proponendolo, oggi, con la denominazione Spider 18.95 e dotato di nuovi dispositivi che consentono un’ottimizzazione generale delle prestazioni rispetto alla versione precedente. Ciò grazie a un nuovo design del braccio telescopico, dove il sistema di catenarie è stato posizionato all’interno della struttura, quindi più protetto, e il cilindro all’esterno: questo consente una maggiore utilizzabilità della piattaforma

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 32
di Ettore Zanatta CARLO MOLESINI DIRETTORE COMMERCIALE DI PLATFORM BASKET
marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 33

soprattutto nel settore della potatura, dove tubazioni e cavi posti esternamente ai bracci spesso impediscono di operare agevolmente. La nuova geometria del braccio - che è stato alleggerito in modo consistente e ciò ne ha consentito un incremento della portata in cesta da 200 a 230 kg - assicura anche un netto miglioramento in termini di sbraccio laterale”.

Anche la base della piattaforma, al primo colpo d’occhio, appare ben protetta…

“Sì, grazie all’impiego di carter in acciaio. Tra i clienti più esigenti di Platform Basket, infatti, ci sono quelli attivi nel settore della manutenzione del verde. Per soddisfare le loro esigenze - e garantire un facile accesso a qualsiasi tipo di intervento di manutenzioneci siamo impegnati nello studio di un rivestimento della base macchina con robuste protezioni in metallo, per rendere l’utilizzo della Spider 18.95 ancora più affidabile e sicuro. L’efficienza è garantita anche da un sistema di controllo a distanza tramite radiocomando, che rende la macchina versatile in tutte le sue funzionalità”.

La Spider 18.95 abbandona quindi il sistema di comandi totalmente idraulici?

“Sì, adottando il sistema di comando a distanza (modello Scanreco) utilizzato su tutta la gamma di

DALL’OTTIMIZZAZIONE

GRAZIE

piattaforme Platform Basket, semplice e intuitivo nell’utilizzo, dotato di display che mette in evidenza le principali indicazioni di stato della piattaforma e la relativa diagnostica. Tutti i movimenti sono proporzionali e possono essere simultanei, al fine di rendere maggiormente efficiente l’attrezzatura di lavoro. Grazie al radiocomando si è potuto peraltro sviluppare un sistema di stabilizzazione e richiu-

sura automatica in sagoma (benefit apprezzato nel settore del noleggio), semplificare il carico/scarico dai mezzi di trasporto e uniformare le logiche di utilizzo della macchina, offrendo di serie su tutti i mezzi una diagnostica di bordo che ne consente un’estrema facilità di manutenzione. Questa scelta è stata guidata dal desiderio di consentire a un operatore che ha già conoscenza dei ragni Platform Basket di utilizzare in modo agevole anche questo modello dal primo istante”.

Seguendo le orme del suo predecessore il nuovo Spider 18.95 rimane bi-energy?

“Sì, ed è disponibile in tre versioni di allestimento: standard, ibrida ed elettrica. La propensione dell’industria verso l’energia ‘green’ degli ultimi anni non ci ha lasciato indifferente. Da anni ci occupiamo della promozione della tecnologia al litio, introducendola in tutti i modelli della gamma. Anche il nuovo Spider 18.95 è dotato di batterie agli ioni di litio e del sistema di ricarica lento/ veloce, a seconda dell’ambiente in cui si opera, e della relativa possibilità di ricarica. Questo sistema rende la piattaforma silenziosa e a zero emissioni. Da aggiungere che è possibile dotare in via opzionale lo Spider 18.95 di un argano idraulico intercambiabile con la cesta, anch’esso controllabile tramite radiocomando, per rendere più versatile la macchina. Inoltre, il progetto Spider 18.95 Il progetto Spider 18.95 prevede una ricca dotazione di serie quale le linee aria, acqua e 220Vac in navicella: utili per svolgere lavori di manutenzione con utensili elettrici, pneumatici e/o idraulici, evitano l’utilizzo di cavi o tubazioni libere tra

PLATFORM BASKET SI È IMPEGNATA NELLO STUDIO DI UN RIVESTIMENTO DELLA BASE MACCHINA CON ROBUSTE PROTEZIONI IN METALLO, PER RENDERE L’UTILIZZO DELLA PIATTAFORMA ANCORA PIÙ AFFIDABILE E SICURO

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 34
MACCHINE
IL RESTYILING DI UNO DEI “BEST SELLER” DI CASA PLATFORM BASKET È CARATTERIZZATO DELLE PERFORMANCE, OTTENUTA ANCHE AL NUOVO DESIGN DEL BRACCIO

suolo e persone in quota a bordo della cesta”.

Un argomento molto importante è garantire un facile servizio di assistenza a supporto della piattaforma. Cosa prevede la nuova piattaforma Spider 18.95 in tal senso?

“Il nuovo Spider 18.95 prevede un display diagnostico nel quadro comandi a terra e il sistema PBT (Platform Basket Telematics). Il display installato alla base della piattaforma consente una facile lettura ai tecnici preposti alla manutenzione e riparazione della macchina. L’indicazione di stato della piattaforma, unitamente a messaggistica riguardante il malfunzionamento di eventuali sensori, agevolano gli interventi di riparazione. Tutte le informazioni relative alla piattaforma possono essere inviate a un server ‘cloud’ ed essere utilizzate negli uffici di assistenza attraverso un dispositivo telematico (optional) sviluppato dai nostri tecnici in collaborazione con il co-

LA SCHEDA TECNICA

LA NUOVA GEOMETRIA DEL BRACCIO, CONTRADDISTINTA DALLO SPOSTAMENTO DELLA CATENARIA ALL’INTERNO E DEL CILINDRO ALL’ESTERNO, RENDE I COMPONENTI DELLA PIATTAFORMA PIÙ PROTETTI E PERMETTE AL MODELLO DI AUMENTARE LA

struttore della centralina elettronica della piattaforma”.

Ci sono altri elementi che contraddistinguono il nuovo Spider 18.95, oltre a quelli già citati?

“Per rendere questa piattaforma maggiormente appetibile a ogni mercato la versione ‘entry level’ viene proposta senza rotazione del cesto e senza doppia velocità

in traslazione. Il motore endotermico offerto di serie è un Honda a benzina (in alternativa può essere ordinata con motore Kubota diesel, con acceleratore automatico). In generale, oggi questo modello guarda al futuro grazie a tutti gli aggiornamenti evidenziati, che dovrebbe consentirgli di mantenere la propria longevità anche nei prossimi anni, mantenendo un prezzo e un livello di prestazione estremamente competitivi in un ambito di taglie di macchine dove la concorrenza è particolarmente agguerrita”. ■

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 35
La piattaforma Spider 18.95 STD E ED Altezza di lavoro max.: 17,6 m 17,6 m 17,6 m Altezza piano di calpestio: 15,6 m 15,6 m 15,6 m Sbraccio laterale max. (80 kg/140 kg): 9,6 m/8,6 m 9,6 m/8,6 m 9,6 m/8,6 m Angolo di rotazione della torretta: 360° 360° 360° Dimensioni cesta (in alluminio): 1,5 x 0,7 m 1,5 x 0,7 m 1,5 x 0,7 m Angolo di rotazione della cesta: 90°+90° 90°+90° 90°+90° Portata cesta max.: 230 kg 230 kg 230 kg Ingombro stabilizzazone: 3 x 3,66 m 3 x 3,66 m 3 x 3,66 m Pendenza superabile max.: 16°/29% 16°/29% 16°/29% Pendenza laterale max.: 17°/31% 17°/31% 17°/31% Peso operativo: 2.350 kg 2.500 kg 2.650 kg Carico al suolo macchina (su cingoli/stabilizzata): 3,69/2,52 kN/m2 3,69/2,52 kN/m2 3,69/2,52 kN/m2 Potenza iGX390 Honda benzina: 13 CV a 3.600 giri/min13 CV a 3.600 giri/min Motore Z482 Kubota diesel: 13 CV a 3.200 giri/min13 CV a 3.200 giri/min Motore elettrico con pompa 230Vac/50Hz 2,20 CV/3 kW 2,20 CV/3 kW 2,20 CV/3 kW Motore elettrico con pompa 110Vac/60Hz 1,50 CV/2 kW 1,50 CV/2 kW 1,50 CV/2 kW Motore elettrico 24Vdc: - 3,5 CV/4,8 kW 3,5 CV/4,8 kW Capacità batterie trazione 24Vdc piombo acido: - 210 Ah 210 Ah Capacità batterie trazione 24Vdc ioni di litio: - 300 Ah 300 Ah
PORTATA IN NAVICELLA
KG
ARRIVANDO A 230

SELIFT & SINOBOOM

COMBINAZIONE VINCENTE

A DUE ANNI DI DISTANZA DALL’AVVIAMENTO DELLA PROFICUA COLLABORAZIONE TRA

IL COSTRUTTORE CINESE E IL RIVENDITORE ITALIANO SELIFT, LE DUE AZIENDE SONO PRONTE

A DESTARE ULTERIORMENTE L’ATTENZIONE DEL MERCATO CON LA PRESENTAZIONE DI UNA NUOVA

SERIE DI MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO DESTINATE A LASCIARE IL SEGNO

Selift, azienda di Filago (BG) attiva nella commercializzazione di macchine per il sollevamento di materiali e persone in svariati ambiti, ha scelto la qualità delle macchine Sinoboom, costruttore cinese specializzato nella ricerca, produzione, vendita e assistenza di un’ampia gamma di soluzioni di accesso. Da due anni le aziende hanno unito le proprie

forze in una relazione dalle innumerevoli potenzialità e ambizioni. La gamma di macchine Sinoboom soddisfa le più svariate richieste provenienti da diversi comparti: sono infatti utilizzate per la costruzione e la manutenzione di impianti ed edifici, nell’ingegneria edile, nei servizi pubblici urbani e nell’immagazzinamento su larga scala, nonché in applicazioni dell’industria aeronautica e aerospaziale.

Un (ampio) ventaglio di opportunità

La gamma di piattaforme semoventi a forbice Sinoboom si compone di modelli in grado di soddisfare ogni genere di esigenza operativa attraverso due linee di machine specifiche: una completamente elettrica, costituita da mezzi con altezze di lavoro comprese tra i 12 e i 18 m; la seconda da modelli ad alimentazione diesel tra i 12 e i 14 m.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 36
di Mirko Brusamolino
MACCHINE

Equipaggiate con stabilizzatori e pneumatici artigliati antitraccia, la nuova generazione di piattaforme semoventi a forbice ad alimentazione totalmente elettrica è adatta sia per un utilizzo in cantiere che in ambienti al chiuso. Costruite per muoversi su terreni accidentati o irregolari, grazie alle quattro ruote motrici possono superare pendenze fino al 50% e sono dotate di un motore elettrico AC Drive e di batterie AGM. Oltre all’assale oscillante le piattaforme dispongono di una generosa estensione della cesta in grado di offrire ampi spazi di lavoro. Il livellamento attivabile con un solo click favorisce un lavoro agevole anche in presenza di superfici irregolari. I modelli semoventi a forbice diesel, invece, sono alimentati da un motore Kubota D1105 conforme alla normativa EU Stage V che permette di massimizzare le prestazioni di sollevamento garantendo allo stesso tempo la riduzione al minimo di rumo-

re e vibrazioni. Dotate di una cesta da 1,6 m con estensione di 1,5 m, queste versioni possono supersare fino al 35% di pendenza di lavoro per gestire facilmente tutte le esigenze in esterno e, anch’esse, dispongono del sistema automatico di livellamento. Al fine di garantire una più agevole manutenzione le macchine sono dotate di un vano motore estraibile e di cofani apribili lateralmente. Infine, grazie ai comandi proporzionali e all’assale oscillante - attivo sia a macchina chiusa che sollevata - sono in grado di garantire la massima efficienza operativa.

Soluzioni innovative

EQUIPAGGIATA CON STABILIZZATORI E PNEUMATICI ARTIGLIATI ANTITRACCIA, LA NUOVA PIATTAFORMA ELETTRICA SINOBOOM SEMOVENTE A FORBICE 4069RE, CON UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 14,2 M, È IDEALE SIA PER L’UTILIZZO IN CANTIERE CHE IN AMBIENTI INTERNI

Innovativi prodotti dell’azienda cinese dedicati al mondo della cantieristica sono presenti anche all’interno delle nuove gamme di semoventi elettriche a braccio articolato e telescopico, che presentano modelli in grado di associare doti di versatilità ed efficienza operativa. Nella gamma di articolate sono disponibili modelli con altezze di lavoro comprese tra i 16 e i 24 m. Queste macchine sono caratterizzate da un braccio con struttura di sollevamento in asse atto a garantire una maggiore stabilità in quota. Inoltre, sono dotate di assale oscillante. La loro articolazione e rotazione permette di superare vari ostacoli grazie all’ampio raggio d’azione e all’aggiunta di uno sfilo telescopico che consente di eseguire un’ampia varietà di tipologie di lavori in quota. Novità della gamma di piattaforme elettriche a braccio articolato è il modello Sinoboom AB16EJ Plus: con un’altezza di lavoro di 18 m, dispone di quattro ruote motrici, di assale oscillante e di una portata variabile in funzione dello sbraccio. Per una migliore produttività offre poi una tripla capacità di carico (250-340-454 kg) ed è dotata di una batteria AGM standard che riduce al minimo i costi di ma-

LA PIATTAFORMA SEMOVENTE TELESCOPICA ELETTRICA SINOBOOM TB20JPLUS OFFRE UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 22 M E UNA DOPPIA PORTATA IN FUNZIONE ALL’ESTENSIONE DELLO SBRACCIO

CON UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 14,2 M, LA PIATTAFORMA SEMOVENTE DIESEL SINOBOOM 4069RD È ALIMENTATA DA UN MOTORE KUBOTA D1105 CHE CONSENTE DI MASSIMIZZARE LE PRESTAZIONI DI SOLLEVAMENTO GARANTENDO LA RIDUZIONE AL MINIMO DI RUMORE E VIBRAZIONI

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 37

MACCHINE

nutenzione, garantendo una lunga durata operativa. Infine, con l’intento di offrire prestazioni di prima categoria e paritetiche alle versioni diesel più comuni sul mercato, sfruttando però un’alimentazione totalmente elettrica, ha realizzato una linea di piattaforme se moventi telesco piche concepite per adattarsi a un’ampia varie tà di attività di cantiere, così come a svariati

contesti industriali. Dotate di assale oscillante e trazione integrale 4x4, questa gamma presenta modelli elettrici con altezze di lavoro comprese tra i 22 e i 30 m, dotati di comandi proporzionali e di una

La gamma, inoltre, include piattaforme con portata variabile in funzione dello sbraccio fornite di un utile sistema di controllo del carico e in grado di garantire un’inclinazione massima fino a 5°. ■

SELIFT INTRODUCE L’IBRIDO

Nata nel 2021 dall’esperienza e dalla conoscenza tecnica maturate in oltre 50 anni, l’azienda bergamasca è alla continua ricerca di soluzioni atte a colmare ogni esigenza rilevabile dagli operatori nei lavori in quota con l’obiettivo di fornire mezzi di ultima generazione, in linea con i più rigorosi standard internazionali in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale e capaci di assicurare allo stesso tempo un’elevata produttività ed efficienza operativa. Per questo motivo è alla continua ricerca dei migliori marchi internazionali in grado di offrire macchine innovative quali NiftyLift, brand inglese da un anno parte del parco mezzi Selift. Le piattaforme semoventi ibride a braccio articolato di questo marchio sono dotate di un motore termico “range extender” EU Stage V supportato da una batteria per quand’è necessaria una potenza di riserva in grado di garantire prestazioni paritetiche ai modelli diesel più comuni sul mercato. Oltre ad assicurare prestazioni elevate a consumi di carburante ridotti, grazie all’innovativa funzione “Diesel Re-Gen” questa gamma propone un’auto-ricarica delle batterie rapida e agevole anche senza l’uso di una fonte di alimentazione di rete. La modalità solo elettrica consente un’operatività a emissioni zero per un funzionamento silenzioso e pulito, rendendo la macchina ideale per l’uso in ambienti interni. Disponibili in due modelli - Nifty Lift HR21E e Nifty Lift HR28E, da 21 e 28 m di altezza di lavoro - queste macchine dal peso contenuto sono dotate di quattro ruote motrici e di assale oscillante e sono in grado di garantire un ingombro minimo, unitamente a un’elevata efficienza.

CON UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 29,6 M, LA PIATTAFORMA SEMOVENTE

TELESCOPICA ELETTRICA SINOBOOM

TB28EJPLUS È IDEALE PER ADATTARSI A UN’AMPIA VARIETÀ DI ATTIVITÀ DI CANTIERE, COSÌ COME A SVARIATI

NOVITÀ DELLA GAMMA DI PIATTAFORME ELETTRICHE A BRACCIO ARTICOLATO È IL MODELLO SINOBOOM

AB16EJ PLUS: CON UN’ALTEZZA DI LAVORO DI 18 M, DISPONE DI QUATTRO RUOTE MOTRICI, DI ASSALE OSCILLANTE E DI UNA PORTATA VARIABILE IN FUNZIONE DELLO SBRACCIO

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 38

hinowa.com

• Altezza di lavoro 22m

• Sbraccio operativo 12,4m

• Controllo automatico dell’estensione del braccio telescopico

• Funzioni “Go Home” e “Go Back”

• Motorizzazioni: Diesel, Lithium-Ion, Bi-Energy

Nuovo cesto DSE con doppia entrata e fondo con griglia

Nuova TeleCrawler TC22S - TC22N
Vi aspettiamo in area esterna F, stand 2

Hands On

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 40

Panoramic al... “TOP”!

LA NUOVA “AMMIRAGLIA” DELLA GAMMA DI SOLLEVATORI TELESCOPICI STABILIZZATI MERLO FA IL SUO ESORDIO SUL MERCATO PROPONENDOSI COME

UNA SOLUZIONE OTTIMIZZATA E POTENZIATA SOTTO MOLTEPLICI ASPETTI, DALLA POTENZA DEL MOTORE ALLA PORTATA IDRAULICA, CON IL VALORE AGGIUNTO DELLA CABINA CON SOSPENSIONE IDROPNEUMATICA

Fin dal 1987, anno in cui il costruttore di San Defendente di Cervasca (CN) lanciò il primo sollevatore con motore laterale, si poté intuire che la longevità fosse nella genetica della gamma dei telescopici stabilizzati denominati “Panoramic”. Nel corso degli anni l’architettura progettuale e costruttiva ideata da Merlo si

è costantemente evoluta grazie all’utilizzo di tecnologie esclusive, all’impiego di materiali di alta qualità e all’introduzione di sistemi legati alla sicurezza, fondamentali per garantire un’adeguata protezione e semplicità d’uso agli utilizzatori finali. Il risultato, oggi, è il modello P40.17 CS TOP, che si affianca alle versioni P40.17 (“Entry”) e P40.17 Plus.

IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 41
di Ettore Zanatta

Hands On

Il sollevatore telescopico P40.17

CS TOP è stato sviluppato per offrire il massimo livello di tecnologia e prestazioni al servizio degli operatori più esigenti, in particolare quelli attivi nel settore Mining e Construction, data l’esigenza di superare rampe in salita a una velocità superiore. La macchina è equipaggiata di serie con il display digitale “ASCS”, con una pompa idraulica a portata maggio-

rata e, prima nella gamma degli stabilizzati Panoramic, con la citata cabina a sospensione idropneumatica. Altre caratteristiche distintive di questo modello sono la maggiore portata idraulica rispetto ai modelli precedenti (+20%), con tecnologia Load Sensing e distributore Flow Sharing, la trasmissione EPD con velocità massima di 40 km/h e il motore termico da 100 kW/136 CV di potenza.

“Upgrade” di efficienza

La sicurezza dell’operatore è da sempre un elemento importante nella progettazione delle macchine Merlo e anche con il P40.17 CS TOP non si è fatta un’eccezione: la struttura della cabina, certificata secondo le norme ISO 3449 FOPS e ISO 3471 ROPS, garantisce un alto livello di protezione. La griglia di protezione posta all’esterno del tettuccio in vetro migliora l’abitabilità e salvaguarda l’integrità della struttura e del parabrezza. La macchina è inoltre equipaggiata con un sistema di sicurezza integrato che monitora e gestisce in tempo reale i parametri relativi alla sicurezza, aspetto che si

IL SISTEMA DI SICUREZZA “ASCS”

Il sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System) assicura una perfetta prevenzione dal rischio di ribaltamento frontale del sollevatore telescopico nelle fasi di movimentazione di un carico. Il sistema regola la velocità e l’entità massima dei movimenti in base a tre parametri di funzionamento: carico movimentato (chilogrammi di materiale sollevato); posizione del carico, sfilo del braccio e rotazione della zattera; attrezzo in uso, riconosciuto automaticamente da appositi sensori. Al raggiungimento del limite operativo di stabilità il sistema dapprima riduce la velocità del braccio, per poi bloccare completamente il movimento. Il controllo indipendente di ogni movimento idraulico consente

di identificare quali movimenti sono potenzialmente pericolosi per la sicurezza, consentendo di attuare solo quelli che non aggravano le condizioni di stabilità o che permettano di ristabilire una condizione di maggiore sicurezza, semplificando l’uso della macchina anche per utenti meno esperti. Il sistema ASCS è equipaggiato di serie di un display a colori da 10,1”. Un’apposita funzione, raggiungibile attraverso il display, consente all’operatore di impostare i limiti geometrici di lavoro, permette di semplificare l’uso della macchina e di aumentare la sicurezza nei lavori ripetitivi e in spazi confinati. Il display consente di effettuare la lettura del carico movimentato, con comando

Il sollevatore telescopico P40.17 CS TOP è dotato di trasmissione idrostatica con quattro ruote motrici sempre in presa. L’esclusivo sistema brevettato EPD (Eco Power Drive) consente di gestire il controllo e la regolazione elettronica del motore e della trasmissione stessa
ONSITE
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Display 10,1”
LIFT
Set area di lavoro
Il sollevatore P40.17 CS TOP prevede una disposizione del propulsore termico Perkins da 100 kW/136 CV in linea con l’originale layout di montaggio sviluppato da Merlo con l’invenzione dei modelli a visibilità panoramica. Questa configurazione posiziona il motore in direzione longitudinale, sul lato destro del telaio

arricchisce qui con una gestione automatica del freno di stazionamento che, in caso di spegnimento del motore, frena la macchina, in modo da evitare movimenti involontari.

Le tubazioni idrauliche e i cablaggi elettrici, posti all’interno del braccio con un meccanismo “a cartuccia”, garantiscono protezione contro eventuali urti e ne facilitano l’estrazione in caso di manutenzione. I patti -

ni di scorrimento, con forma a “L”, sono realizzati in materiale composito, in modo da massimizzarne l’efficienza, riducendo l’impatto e l’usura sulle superfici a scorrimento. Per garantire la massima sicurezza operativa, in tutti i contesti e impiegando differenti attrezzi disponibili, questo modello - come tutti i telescopici stabilizzati - è dotato di cursori che permettono d’inibire delle funzionalità idrauliche, al fine di

manuale o in modo automatico, ogni qualvolta il braccio telescopico viene sollevato oltre i gradi di inclinazione preimpostati dall’operatore (la tolleranza media sui valori rilevati è ±5%).

I modelli con display sono equipaggiati del sistema per la regolazione e l’invio del flusso costante d’olio agli attrezzi, soluzione che permette di regolare in modo preciso e puntuale il flusso d’olio, da 0 fino alla portata massima, per ciascuna delle quattro uscite idrauliche ausiliarie, gestibili in cima al braccio. In abbinamento al display è possibile dotare la macchina di una telecamera posteriore, azionabile in modo automatico dal comando della retromarcia.

IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 43
Set velocità di movimento Zona franca Memorizzazione carichi movimentati Mandata continua Il telaio del sollevatore telescopico P40.17 CS TOP è caratterizzato da dimensioni contenute rispetto agli standard del mercato, al fine di minimizzare gli ingombri della macchina. Il sottoscocca è protetto da lamiere di acciaio, al fine di proteggere tutti i componenti da possibili urti nei trasferimenti in fuoristrada Gli assali presentano riduttori a portale, per incrementare la luce libera da terra. Questa soluzione è progettata e prodotta internamente a Merlo e può essere dotata di bloccaggio del differenziale, per garantire un’adeguata trazione anche su terreni sdrucciolevoli o fangosi

Hands On

evitare l’azionamento involontario di movimenti. Il telaio è caratterizzato da dimensioni contenute rispetto agli standard del mercato ed è progettato per massimizzare la resistenza strutturale e assicurare un’ottimale robustezza torsionale.

Prestazioni ai vertici

Il sollevatore telescopico P40.17

CS TOP prevede una disposizione del motore termico in linea con l’originale layout di montaggio sviluppato da Merlo con l’invenzione dei modelli a visibilità panoramica. Questa configurazione posiziona il motore in direzione

IL SISTEMA “EPD”

EPD (Eco Power Drive) è il nome di un sistema brevettato da Merlo per il controllo e la regolazione elettronica del motore e della trasmissione. Esso controlla e regola automaticamente, in base alle condizioni operative, il regime motore, la portata della pompa idrostatica e la cilindrata del motore idrostatico, al fine di massimizzare l’efficienza e ridurre gli RPM assicurando una riduzione dei consumi fino al 18%. L’EPD comprende la funzione “Joystick autoaccelerante”, che consente la gestione dei giri del motore proporzionalmente all’utilizzo del joystick (maggiore è l’inclinazione del joystick, più elevati saranno i giri motore). Questa funzionalità consente di ottimizzare il consumo della macchina e, al tempo stesso, di massimizzare la reattività per la movimentazione di materiali.

I PUNTI DI FORZA

IL SISTEMA DI SICUREZZA ASCS

LA POTENZA MOTORE MAGGIORATA

IL SISTEMA IDRAULICO OTTIMIZZATO

LA TRASLAZIONE LATERALE

DEL BRACCIO

LA CABINA CON SOSPENSIONE IDROPNEUMATICA

STACCA-BATTERIA ELETTRICO, AUTOMATICO E TEMPORIZZATO

TRASMISSIONE IDROSTATICA CON QUATTRO RUOTE MOTRICI

44 ONSITE
marzo-aprile
LIFT -
2023
STABILIZZATORI IN SAGOMA CORRETTORE DI LIVELLAMENTO LATERALE

SOSPENSIONE ATTIVA DEL BRACCIO (OPTIONAL)

OPZIONE “PIATTAFORMA AEREA”

DISPOSITIVO “TAC-LOCK” DI SERIE

BRACCIO TELESCOPICO A DOPPIA SEZIONE A “C”

PROTEZIONE CABINA ROPS E FOPS LIVELLO II

JOYSTICK ELETTRONICO CAPACITIVO

TECNOLOGIA “FAN DRIVE”

SISTEMA BREVETTATO “EPD” (ECO POWER DRIVE)

TRE MODALITA’ DI STERZATURA

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 45 IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP

Hands On

La macchina è equipaggiata con un correttore di livellamento laterale. Grazie a questa soluzione, agendo su un comando in cabina, l’operatore può modificare l’inclinazione trasversale del telaio della macchina, compensando le inclinazioni del suolo fino a un massimo dell’8%-5° circa d’inclinazione. In tal modo è possibile realizzare un sollevamento del carico perfettamente verticale limitando i rischi d’instabilità laterale della macchina

La gestione elettronica del sistema d’iniezione consente di regolare in modo preciso e fluido l’erogazione della potenza in base alle richieste.

Il circuito idraulico si compone di una pompa a cilindrata variabile Load Sensing; il distributore idraulico è montato posteriormente al telaio, al fine di ridurre le vibrazioni e la trasmissione del calore alla cabina. Gli assali presentano riduttori a portale - e sono dotati di freni a disco a secco dimensionati per assicurare minori costi di gestione o di freni in bagno d’olio. Un sistema integrato nel telaio permette di realizzare un movimento laterale del braccio telescopico, assicurando un posizionamento preciso del carico. Il comando per attuare la traslazione è posto sul joystick ed è di tipo proporzionale.

Gli stabilizzatori, sviluppati e prodotti internamente da Merlo, sono concepiti per ottimizzare una messa in opera veloce e sicura. La loro progettazione, studiata per offrire un’elevata resistenza strutturale, garantisce un limitato ingombro degli stessi nelle fasi operative, rimanendo sempre all’interno della sagoma del mezzo e riducendo l’impatto nel campo visivo durante le fasi di trasferimento

longitudinale, sul lato destro del telaio, a garanzia della massima accessibilità ai componenti in caso di manutenzione programmata e/o straordinaria.

Il sollevatore prevede l’utilizzo di due circuiti separati per idraulica e idrostatica, dotati di due serbatoi olio distinti

telaio

sollevatore

un movimento laterale del braccio telescopico, assicurando un posizionamento preciso del carico

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 46
Un sistema integrato nel del permette di realizzare

Disponibile come optional, la sospensione attiva del braccio (BSSBoom Suspension System) protegge il carico durante il trasferimento e mantiene un elevato comfort di guida sui terreni accidentati (la sospensione si disattiva automaticamente a velocità ridotta, inferiore a 3 km/h, offrendo il massimo della precisione e della potenza al braccio.

Gli stabilizzatori sono sviluppati e prodotti internamente a Merlo e sono concepiti per ottimizzare una messa in opera veloce e sicura. Il comando indipendente permette l’azionamento singolo di ogni stabilizzatore, consentendo un più semplice posizionamento al suolo. La forma del piede d’appoggio garantisce un ancoraggio ottimale al suolo anche in caso di terreni soffici o scoscesi.

La zattera è stata studiata per garantire elevate con ogni attrezzo, senza comprometterne la leggerezza, fondamentale per assicurare un’ottima capacità di sollevamento. Il dispositivo “Tac-lock” di serie assicura il massimo comfort operativo consentendo il bloccaggio idraulico degli attrezzi dalla cabina

Il sollevatore P40.17 CS TOP è equipaggiato di serie di uno stacca-batterie elettrico, automatico e temporizzato. Rimuovendo la chiave dal quadro di accensione si avvia il processo che disinserisce il circuito elettrico della macchina senza compromettere l’affidabilità delle centraline elettriche della macchina; a circuito scollegato basta inserire nuovamente le chiavi nel quadro comandi per riattivare le funzionalità delle batterie

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 47 IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP
Il braccio del sollevatore telescopico P40.17 CS TOP presenta una struttura a doppia sezione a “C” in acciaio altoresistenziale, con saldature realizzate lungo l’asse neutro di flessione Gli assali assicurano il massimo angolo di sterzo per eseguire manovre in spazi ristretti. Inoltre, è possibile gestire lo sterzo con tre soluzioni differenti in base alle esigenze specifiche dei contesti in cui si opera: sterzatura su ruote anteriori, sterzatura a volta corretta e sterzatura a granchio, per spostamenti laterali

Hands On

L’accesso in cabina è semplice e agevole, garantito dalla porta apribile a 180°, in grado di massimizzare lo spazio di ingresso, e dall’elevata distanza tra montante e volante. Il finestrino laterale, indipendente dal corpo della porta, può essere bloccato in posizione aperta

Comfort in cabina

La cabina, montata mediante “silent-block” antivibranti sul telaio, è progettata per garantire un livello di comfort molto alto: i 1.010 mm di larghezza e la superficie vetrata di 4,3 m2 assicurano un’abitabilità ottimale. L’accesso in cabina risulta essere semplice e agevole, garantito dalla porta apribile a 180°, dall’elevata distanza tra montante e volante e dal posizionamento dei gradini e delle maniglie per l’accesso.

Il finestrino laterale può essere bloccato in posizione aperta, in modo da massimizzare il ricambio d’aria, la visibilità e il contat-

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 48
Il sollevatore telescopico P40.17 CS TOP è dotato dell’esclusiva e brevettata Cabina Sospesa (CS), allestita con una sospensione idropneumatica attiva, comandabile direttamente dall’operatore con un interruttore elettrico Il design interno della cabina ottimizza funzionalità e comfort, raggruppando tutte le informazioni utili al conducente e i comandi dei diversi sistemi e dispositivi, al fine di massimizzare l’ergonomia. L’inversore al volante è replicato anche sul joystick La cabina è certificata ROPS e FOPS Livello II. La larghezza di 1.010 mm e l’ampia superficie vetrata assicurando un adeguato comfort e un’elevata visibilità

Il P40.17 CS TOP è dotato di “Fan Drive”, una tecnologia montata di serie che consente di cambiare il senso di rotazione della ventola motore, passando da aspirante, per raffreddare i radiatori, a soffiante, per pulirli, eliminando polvere e residui di lavorazione per mantenere inalterate l’efficienza e le prestazioni del sistema

to diretto con chi lavora all’esterno (è possibile sbloccarlo tramite un comando presente a pavimento o con il fungo di sgancio montato sul finestrino stesso). Il piantone dello sterzo, includendo volante e display dedicato alla trasmissione, può essere regolato in altezza. Il sistema dell’aria condizionata è sviluppato secondo standard automobilistici. Per raggiungere i più alti standard di visibilità Merlo ha investito in un accurato studio per il posizionamento della cabina e del braccio, oltre a un dettagliato design del cofano e della superficie vetrata, con l’obiettivo di ga-

LA SCHEDA TECNICA

Il sollevatore telescopico P40.17 CS TOP

rantire operazioni rapide, sicure e precise. Il joystick elettronico capacitivo in plancia di comando è in grado di rilevare la presenza della mano dell’operatore tramite un sensore di tipo capacitivo, evitando la necessità di un apposito comando fisico (tasto “uo -

mo presente”) per abilitare i movimenti idraulici della macchina. Con il joystick è possibile comandare i movimenti idraulici principali della macchina e degli attrezzi arrivando a gestire, di serie, fino a quattro movimenti idraulici indipendenti sull’attrezzo. ■

di inclinazione: 8%

Sezioni braccio: 3

Motore: Perkins 904J - Stage V

Potenza motore: 100 kW / 136 CV

Pompa idraulica: LS + FS

Portata - pressione idraulica: 145 l/min - 250 bar

Assali - Riduttori: A portale - RR700

Trasmissione: idrostatica Top -2V

Velocità di traslazione max: 40 km/h

Pneumatici standard: 400/70-24

Dimensioni (lunghezza x larghezza x altezza): 5.970 x 2.420 x 2.500 mm

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 49 IL SOLLEVATORE TELESCOPICO MERLO P40.17 CS TOP
Massa totale a vuoto: 12.020 kg Portata max.: 4.000 kg Altezza di sollevamento: 16,6 m Altezza massima portata: 10,3 m Sbraccio max.: 12,47 m Sbraccio alla massima portata: 4.06 m Portata alla massima altezza/sbraccio: 2.500/600 kg Traslazione laterale del braccio: ±435 mm Correttore

L’AVAMPOSTO DEL FUTURO

LO STABILIMENTO PRODUTTIVO INDIANO DI BHUJ È IN COSTANTE EVOLUZIONE.

UN SITO STRATEGICO NEL QUALE IL PRODUTTORE SPECIALIZZATO IN PNEUMATICI

OFF-HIGHWAY HA INVESTITO CIRCA 1 MILIARDO DI DOLLARI DALL’INIZIO DELLA SUA

COSTRUZIONE E DAL QUALE HA ANNUNCIATO IL SUO PIANO INDUSTRIALE PER IL FUTURO:

RAGGIUNGERE UN FATTURATO DI 2 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2026 E UNA PRODUZIONE TOTALE

ANNUA DI 600.000 TONNELLATE METRICHE

di Ettore Zanatta

Sono passati sette anni dalla nostra ultima visita a Bhuj. Molte cose nel frattempo sono cambiate, si sono trasformate. Alcune sono degenerate, altre sono evolute, in alcuni (rari) casi per nulla - o quasi - intaccate dalle congiunture economiche e dalle complessità imposte dai mercati di tutto il mondo. In altre le difficoltà si sono trasformate in

opportunità. È il caso di Balkrishna Industries Ltd. (BKT), produttore di pneumatici Off-Highway appositamente progettati per i veicoli operanti nei settori industriale, movimento terra, minerario, agricolo, portuale, ATV e giardinaggio. L’occasione di questo nostro ritorno in India, infatti, è stata offerta dall’espansione dell’impianto più strategico di BKT, inaugurato proprio nel

2015. Da qui la multinazionale indiana ha programmato i suoi prossimi anni, forte di una solidità economica e infrastrutturale unica nel comparto mondiale in cui opera, e da qui ha annunciato il suo ambizioso piano industriale: raggiungere il ragguardevole traguardo di fatturato dei 2 miliardi di dollari nel 2026 e una produzione totale annua di 600.000 MT (tonnellate metriche).

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 50
BKT COMPONENTI

Una crescita esponenziale

Quando il primo pneumatico uscì dalla linea di produzione di Bhuj nel 2012 lo stabilimento si dislocava su un’area di 123 ettari. Si trattava allora di un investimento da 500 milioni di dollari, su un territorio desertico completamente arido, senza acqua né elettricità. Dopo la posa di svariati chilometri di tubi d’acqua potabile e di linee elettriche il sito è cresciuto in modo esponenziale: 126 ettari nel 2016, 131 nel 2019, 137 nel 2021 e 258 nel 2022. Entro la fine del 2023 la previsione è di raggiungere una superficie totale di 323 ettari, di cui 283 già acquisiti. Maggiore spazio implica anche la possibilità di installare nuovi macchinari, di accogliere più aree di test e

di aumentare i volumi produttivi. Una crescita che non si è mai fermata: le attività di BKT, infatti, sono aumentate del 49% rispetto al periodo pre-pandemia, un andamento che testimonia quanto la multinazionale indiana sia sempre pronta per nuove opportunità e sfide. Da evidenziare inoltre che dai 92 MT di produzione/giorno del 2015 Bhuj ha chiuso il 2022 con il miglior risultato di sempre: 436 MT/giorno! Ciò anche grazie al fatto che lo stabilimento ospita macchinari sempre più efficienti, con peculiarità che consentono di lavorare più rapidamente e con maggiore precisione, aumentando la quantità di produzione e del prodotto finito. Ad esempio, viene ridotta la quantità di prodotto

BKT IN NUMERI

• Anno di fondazione: 1987

• Numero addetti: >10.000

• Prodotti: >3.200

• Presenza mondiale: 160 Paesi in cinque continenti

• Siti produttivi: cinque in India (Waluj, Bhiwadi, Chopanki, Dombivali, Bhuj)

• Settori di applicazione degli pneumatici: Industriale, Costruzioni, Movimento Terra, Minerario, Agricoltura, Portuale, ATV, Manutenzione del verde, Go Kart

• Certificazioni: ISO 9001:2015, ISO 9000:2015, ISO 14001:2015, ISO/IEC 17025:2017, EC 1907/2006

• Canali di vendita: distributori nazionali, OEM

• Capacità di produzione Carbon Black: 200.000 KT/anno

• Fatturato: INR 873.304 Rs. In Lakhs 2021/2022

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 51
IL GRUPPO BKT OFFRE UNA VASTA E AGGIORNATA GAMMA DI PNEUMATICI OFF-HIGHWAY, APPOSITAMENTE PROGETTATI PER I VEICOLI OPERANTI NEI SETTORI INDUSTRIALE, MOVIMENTO TERRA E MINERARIO, NONCHÉ IN QUELLI AGRICOLO, PORTUALE, ATV E GIARDINAGGIO

COMPONENTI L’OPINIONE

scartato, aumentando la sostenibilità del processo produttivo e riducendo i costi di produzione. I processi sono sempre più affidabili e ciò riduce al contempo i rischi sul lavoro, migliorando quindi anche il comfort dei lavoratori. Nel 2017 è stato inaugurato

anche un apposito “Test Track”: con sei piste diverse questo circuito include quelle per i test di prestazione degli pneumatici in condizioni di asciutto e bagnato, una in asfalto e una in cemento inclinata. Grazie a un’ampia varietà di prove è possibile misurare molte caratteristiche importanti come trazione, maneggevolezza, comfort e compattazione del suolo, grazie a dispositivi e strumenti di alta precisione.

L’impianto di Carbon Black

Un’ulteriore scelta strategica di BKT per potenziare il sito di Bhuj è stata quella di investire in un proprio impianto di Carbon Black, entrato in funzione nel

2017 quando sono stati raggiunti i primi 65.000 MT/anno di “Hard Grade Carbon Black”, il tipo di nerofumo utilizzato nel battistrada degli pneumatici. Nel 2018 la produzione è aumentata fino a 110.000 MT e ha visto l’aggiunta della produzione di “Soft Grade Carbon Black”, utilizzato nella mescola delle carcasse per migliorarne resistenza e durata, generando meno calore. Nel 2021 la produzione totale di queste due tipologie di nerofumo ha raggiunto i 138.000 MT/anno, mentre nel 2022 è salita a 165.600 MT/anno. L’obiettivo 2023 è di 198.600 MT. Oltre a ciò, il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di BKT prevede di aggiungere un terzo tipo di

“Il futuro è un tema centrale per BKT. Ma l’ispirazione mi è venuta guardando alla strada che abbiamo percorso finora: il passato, con i suoi successi e le sue difficoltà, mi ha spinto a guardare con ottimismo al futuro godendo al contempo di quanto fatto durante questo viaggio. Un viaggio iniziato nel 1987 con il primo stabilimento di Aurangabad, a cui si sono aggiunti i siti di Bhiwadi nel 2002 e di Chopanki nel 2006. Per arrivare al 2015, con l’inaugurazione della struttura di Bhuj, lo stabilimento che ha letteralmente rivoluzionato la nostra attività e che ha posto le basi per obiettivi sempre più sfidanti. Ma non si tratta solo di business: in tutti questi anni il mio sogno è sempre stato quello di pensare non solo a un’azienda, ma a un intero sistema economico che potesse generare benessere per le persone che lavorano in BKT, offrendo loro un ambiente stimolante e garantendo rispetto, professionalità e serenità. Questo è il segreto del successo di BKT, che affronta ogni suo progetto con competenza e passione, oltre che con le migliori soluzioni produttive e le infrastrutture più avanzate per questa tipologia di industria”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 52
ARVIND PODDAR PRESIDENTE E AD DI BKT

nerofumo, denominato “Specialty Carbon Black”: si tratta di un prodotto con proprietà uniche rispetto a quello utilizzato nelle mescole di gomma - come l’elevata resistenza alla colorazione e purezza, il basso livello di ceneri e di IPA - che lo rendono adatto all’uso in applicazioni specifiche come vernici, plastica e inchiostri.

Una “fabbrica sociale”

L’ampliamento dell’impianto di Buhj significa aumento della capacità produttiva, ma è migliorata anche la logistica delle operazioni, cosa che ha permesso di introdurre nuova forza lavoro specializzata, oltre a fornire una maggiore flessibilità nei flussi di produzione e stoccaggio. La comunità che opera all’interno del sito oggi è rilevante: a fine dicembre 2022 il numero delle persone che vi lavorano si attesta a 4.776 unità.

PER POTENZIARE IL SITO DI BHUJ LA MULTINAZIONALE INDIANA HA INVESTITO IN UN PROPRIO IMPIANTO DI CARBON BLACK. L’OBIETTIVO 2023 È RAGGIUNGERE UNA PRODUZIONE DI 198.600 MT/ANNO

L’OPINIONE

“Gli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo deciso di aprire il sito di Bhuj erano proporzionali alla solidità finanziaria di allora, ma soprattutto a una visione tanto grande quanto concreta. Analizzare il mercato e anticiparlo, con passione e lungimiranza, è ciò che abbiamo fatto in tutti questi anni. La crescita è stata sempre al passo della domanda, non senza coraggio e creatività, ma mai senza che obiettivi e investimenti avessero basi solide. La domanda globale di pneumatici è in crescita e non vediamo segni di rallentamento nei prossimi cinque anni. Si tratta di una richiesta la cui ascesa è iniziata durante la pandemia del 2020 e che oggi è al di sopra dei livelli preCovid. Sarà difficile? Sarà una sfida? La nostra visione è serena e per questo molto concreta. Il viaggio che abbiamo intrapreso a Bhuj nel 2012 non è mai stato per ritornare, ma per prepararci a scoprire il futuro”.

DAI 92 MT DI PRODUZIONE/ GIORNO DEL 2015

LO STABILIMENTO DI BHUJ HA

CHIUSO IL 2022 CON IL MIGLIOR

RISULTATO DI SEMPRE: 436 MT/ GIORNO. CIÒ ANCHE GRAZIE

AL FATTO CHE IL SITO OSPITA MACCHINARI SEMPRE PIÙ

EFFICIENTI, CON PECULIARITÀ CHE CONSENTONO DI LAVORARE PIÙ

RAPIDAMENTE E CON MAGGIORE

PRECISIONE, AUMENTANDO LA QUANTITÀ DI PRODUZIONE E DEL PRODOTTO FINITO

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 53

COMPONENTI L’OPINIONE

Al benessere della sua comunità BKT dedica ogni anno molti investimenti, attraverso l’ampliamento degli spazi che ospitano le famiglie dei lavoratori dipendenti (ora vi risiedono quasi 1.000 persone), la cura della loro salute e l’istruzione dei figli. Una vera “fabbrica sociale”, che rappresenta un modello virtuoso.

Il benessere dell’ambiente Benessere per le persone per BKT significa anche benessere per l’ambiente. Bhuj è un modello an-

to ambientale dello scarico delle acque reflue, migliorando l’efficienza complessiva e la sostenibilità dell’impianto.

Approccio alla sostenibilità

BKT ha introdotto un nuovo approccio alla produzione di Carbon Black, rendendo l’intero processo più sostenibile. Primo fra tutti, il relativo trasporto. Le grandi “bulk bag” sono state sostituite da silos mobili: l’impianto di produzione di pneumatici ora riceve il Carbon Black

“BKT ha fatto vedere negli ultimi anni quanto ami raccogliere il ‘guanto della sfida’ in ogni situazione, anche in contesti complessi e congiunture compromesse. Il mercato cambia direzione? Allora BKT trova la strada migliore per stare al passo. La pandemia mette in ginocchio la logistica mondiale?

BKT è già pronta prima di tutti. Il pianeta chiede responsabilità alle imprese? BKT dimostra con soluzioni concrete il proprio impegno. Tutto ciò semplicemente perché questo è l’imprinting culturale da cui l’azienda proviene. Il futuro di BKT non è che il proseguimento di un percorso costruito con lungimiranza e concretezza, attraverso un profondo atteggiamento di ascolto verso il mercato, ma anche grazie a coraggio e passione. L’industria delle costruzioni, comparto importante e strategico per BKT, è destinata a guidare nel medio termine la ripresa economica globale: qui la ricerca ha da tempo restituito idee e proposte innovative di sviluppo e oggi BKT è protagonista nella realizzazione di quelli che fino a poco tempo fa erano solo progetti. Anche in Europa, dove BKT opera attraverso la struttura BKT Europe di Seregno (MB), dove confluiscono gli pneumatici dai vari stabilimenti BKT prima di raggiungere i clienti su tutto il territorio di competenza. Un ‘centro di comando’ che ha come obiettivo il raggiungimento di precise e ambiziose quote di mercato, che riteniamo saranno raggiunte, anche grazie agli oltre 3.200 differenti prodotti oggi offerti e alle soluzioni sempre più ‘tecnologiche’ che BKT è in grado di offrire per supportare i propri clienti”.

LA DIVISIONE R&S DI BKT È STATA LA CULLA CHE HA FATTO CRESCERE IL SITO DI BHUJ COSÌ COME LO SI VEDE OGGI E CHE NE HA GUIDATO L’INNOVAZIONE E LA CRESCITA, ALLARGANDO I CONFINI E AFFRONTANDO NUOVE SFIDE. ISTITUITO NEL 2017, QUESTO HUB SVILUPPA SIA PRODOTTI CHE PROCESSI. GUIDATO DA UN TEAM SPECIALIZZATO DI RICERCATORI E ANALISTI, È UNO DEI CENTRI DI RICERCA TRA I PIÙ IMPORTANTI E AGGIORNATI AL MONDO NEL COMPARTO DEGLI PNEUMATICI

che per questo: già nel 2013 era stata creata una centrale elettrica interna per usufruire di una fonte di elettricità affidabile e controllata; ora sia i pannelli solari che l’impianto di cogenerazione permettono di autoprodurre energia (nel 2022 è stata ampliata la centrale di cogenerazione, da 20 a 40 MW, e sono in corso progetti per ampliare la potenza delle risorse rinnovabili autoprodotte). Anche l’acqua è al centro del “cammino virtuoso” di BKT verso la sostenibilità. Dal 2019 è stato adottato il principio “Zero Liquid Discharge”, il che significa che nessun rifiuto liquido viene rilasciato all’esterno dello stabilimento (tutta l’acqua utilizzata nel sito produttivo viene trattata, purificata e riutilizzata). L’obiettivo del principio “ZLD” è conservare le risorse idriche e ridurre l’impat-

tramite queste strutture trasportate pneumaticamente allo stoccaggio e ciò consente di risparmiare sugli imballaggi (circa 100.000 bulk bag in meno nei prossimi anni). L’intero sistema di trasporto è stato peraltro progettato per ridurre l’uso e il consumo di energia, garantendo parallelamente la massima qualità. L’obiettivo per il futuro è sfidante: ridurre il consumo energetico fino al 70%, il che si tradurrebbe in un risparmio di oltre 2 milioni di chilogrammi di emissioni di CO 2/anno, paragonabili a 5.000 appartamenti di 100 m2 ciascuno. Il gas utilizzato per produrre il Carbon Black, inoltre, confluisce in un impianto di cogenerazione in grado di riutilizzare 75.000 m 3 di gas/anno: ciò si traduce in un risparmio di 215.000 t di carbone ogni anno. ■

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 54
LUCIA SALMASO CEO DI BKT EUROPE

SERVIZIO E SICUREZZA

TVH - CHE QUEST’ANNO IN ITALIA SARÀ PRESENTE ALLE FIERE SAMOTER (PAD. 9, STAND B2)

E GIS (PAD. 3, STAND U1) - PROPONE SUL MERCATO RICAMBI DI ALTA QUALITÀ ADATTI

A TUTTI I PRINCIPALI MARCHI DI PIATTAFORME AEREE, IN GRADO DI ASSICURARE

UN’ADEGUATA SICUREZZA DURANTE IL LORO UTILIZZO

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 56
di Pietro Gabrielli
TVH COMPONENTI

Le piattaforme aeree sono progettate per lavorare durante gli interventi di manutenzione e di costruzione sollevando cose e persone, in modo che queste ultime possano operare in quota in totale sicurezza. Per garantire un funzionamento sicuro di queste macchine, e di conseguenza garantire l’incolumità degli operatori, è essenziale avere i ricambi giusti al momento giusto. Grazie a oltre 1,5 milioni di codici conosciuti TVH rappresenta un vero e proprio partner “one-stop shop” che, sfruttando l’e-commerce, è in grado di offrire una gamma completa di ricambi per le piattaforme - siano esse a pantografo, a braccio articolato o telescopico - dei principali marchi presenti sul mercato tra cui, per citarne alcuni: Aichi, Airo, Dingli, Dinolift, Genie, Grove, Haulotte, Hinowa, Holland Lift, Imer/Iteco, JCB, JLG, LGMG, Magni, Manitou, Mec, Niftylift, Sinoboom, Skyjack, Snorkel, Terex, Teupen, Upright e Youngman.

La sicurezza prima di tutto

In TVH è possibile trovare tutti i componenti del motore necessari per mantenere le piattaforme aeree al massimo delle prestazioni, quali pistoni, pompe dell’acqua, valvole, cuscinetti, eccetera.

Allo stesso modo, è disponibile un’ampia gamma di filtri per olio, carburante, aria e idraulici, necessari per proteggere e prolungare il ciclo di vita della macchina. Per assicurarne un funzionamento efficiente, inoltre, sono reperibili presso TVH elementi per mantene-

re il telaio in buono stato e facilitarne la manutenzione, come cavi, pattini d’usura, coperture, molle a gas, staffe di montaggio e maniglie in gomma. Senza dimenticare tutti i componenti elettrici e idraulici, fino ad arrivare alle ruote e agli pneumatici. A tal proposito, TVH propone una linea di pneumatici riempiti di schiuma che aggiungono peso e aumentano la stabilità della piattaforma. Ma perché questa tipologia di pneumatico dovrebbe essere la migliore scelta per una piattaforma aerea telescopica? Immaginiamo che si stia lavorando in un cantiere con una piattaforma aerea a 10 m di altezza: durante una manovra, guidando sopra una pietra o a un altro oggetto tagliente, la gomma si taglia e si sgonfia. Anche con la necessaria protezione anticaduta questa situazione avrà probabilmente delle conseguenze. Per evitare situazioni del genere le piattaforme aeree devono essere dotate di pneumatici

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 57
TVH GARANTISCE IL FUNZIONAMENTO CONTINUO DELLE PIATTAFORME AEREE IN QUALUNQUE MOMENTO. I RICAMBI PROPOSTI DA TVH SONO ADATTI A TUTTI I PRINCIPALI MARCHI DI PIATTAFORME AEREE
DAL 2018 TVH DISPONE DI UN PROPRIO SISTEMA DI RIEMPIMENTO PER PNEUMATICI CON SCHIUMA

TVH È DISTRIBUTORE ESCLUSIVO DI HARNESS ON, UN PUNTO DI ANCORAGGIO INTELLIGENTE COLLEGATO DIRETTAMENTE ALLA PIATTAFORMA CHE FUNZIONA ATTRAVERSO UN ANELLO INDUTTIVO. LA MACCHINA NON SI ACCENDERÀ FINO A CHE L’OPERATORE NON LO ATTIVERÀ INSERENDO IL MOSCHETTONE. QUESTO SISTEMA, SEMPLICE E INTUITIVO DA USARE, SODDISFA GLI STANDARD UE E ANSI E RIDUCE IL RISCHIO DI CADUTE ACCIDENTALI

appropriati e, come evidenziato dagli esperti TVH, la soluzione ideale è rappresentata proprio da quelli riempiti di schiuma. Il loro riempimento ha un duplice scopo: il primo - e più importante - è quello di evitare uno sgonfiamento repentino delle gomme; in secondo luogo, il peso della schiu-

VEDERE PER CREDERE

TVH è stata fondata nel 1969 da Paul Thermote e Paul Vanhalst. Oggi l’azienda è un punto di riferimento nel settore dei ricambi per mezzi idonei alla movimentazione di materiali, veicoli industriali, attrezzature edili e agricole, con oltre 5.000 dipendenti in tut -

ma fornisce un ulteriore contrappeso, consentendo alla macchina di lavorare in modo più stabile ad altezze più elevate (il peso degli pneumatici può arrivare fino a qualche centinaio di chilogrammi grazie alla schiuma). La schiuma, nella fattispecie, è una miscela di due liquidi: mescolandoli si

to il mondo. Grazie a un database di oltre 46.000.000 di articoli, di cui oltre 930.000 disponibili a stock, TVH è in grado di rifornire clienti in oltre 180 Paesi. Clienti che possono sempre contare sulla competenza di un’assistenza qualificata con il supporto di esperti in

provoca una reazione chimica, similare a un adesivo bicomponente (in TVH questi liquidi vengono mescolati con un sistema a controllo computerizzato che garantisce sempre il buon rapporto di miscelazione 50/50). Poi il sistema inietta la miscela nello pneumatico con la corretta pressione. Per garantirne la fuoriuscita dell’aria all’interno viene previsto

42 lingue e la garanzia al 95% di spedizioni effettuate in giornata. Il quartier generale di TVH si trova a Waregem, una vera e propria “città nella città” che siamo andati a visitare per constatare personalmente l’entità e l’efficienza di questa “macchina del ricambio”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 58 COMPONENTI

uno sfiato sul battistrada. Quando lo pneumatico è completamente riempito questo sfiato viene chiuso con una vite da legno. Lo pneumatico deve successivamente essere lasciato indurire per 24 a 48 ore a 25°C per diventare solido. Dal 2018 TVH dispone di un proprio sistema di riempimento. Questo significa che nessun’altra parte è coinvolta nel processo e si traduce in un prezzo inferiore per i clienti.

Ricambi ricondizionati

Se un riparatore o un rivenditore è alla ricerca di parti di ricambi

- che siano elettriche, idrauliche, per trasmissione, sterzo o telaio, oppure attrezzature - e ha pensato di acquistarne uno ricondizionato anziché nuovo, TVH mette a loro disposizione un’alternativa ideale in tal senso, in quanto riceverà un item di qualità a un prezzo più basso e con la stessa garanzia. I tecnici qualificati TVH, infatti, riparano e testano tutti i ricambi ricondizionati in modo preciso e secondo rigorosi standard di qualità. Tecnici che sulla base di decenni di esperienza e di una profonda competenza, hanno sviluppato procedure e banchi

di prova innovativi che permettono loro di testare i ricambi ricondizionati in condizioni di lavoro simulate. Tutti i ricambi sottoposti a ricondizionamento vengono forniti con un rapporto di prova certificato. TVH, inoltre, collabora a stretto contatto con scuole e università per garantire che tutti gli elementi ricondizionati siano testati con la migliore tecnologia possibile. Il centro di prova in Belgio, in particolare, è attrezzato per testare tutti i tipi di componenti: dai riduttori alle valvole, dai cilindri idraulici ai circuiti stampati e trasmissioni. ■

Una struttura sconfinata, che risulta impressionante agli occhi del visitatore, il quale solo visitandola può comprendere appieno il motivo per cui quest’azienda è in grado di soddisfare letteralmente ogni esigenza dei propri clienti nel suo mercato di competenza.

TVH non è solo in grado di spedire ovunque e prontamente il ricambio richiesto, ma mette a disposizione degli utenti una moltitudine di strumenti, come un’avanzata e intuitiva e-commerce. Qui per ogni codice è possibile visualizzare il prezzo, il tempo di consegna, le scor-

te, le immagini e le caratteristiche tecniche dei ricambi e degli accessori oggetto dell’ordine. Ma TVH è molte altre cose, una varietà infinita di attività studiate per apportare valore aggiunto ai propri clienti. Non ultimi, i corsi di formazione tecnica - disponibili in cinque lingue - orientati alla pratica (anche interattivi) e incentrati sul cliente assicurati da “TVH University”, gestiti da formatori altamente qualificati con alle spalle anni di esperienza pratica e focalizzati sull’uso di veicoli industriali come carrelli elevatori, sollevatori telescopici, piattaforme aeree, macchine movimento terra e

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 59
trattori. I TECNICI TVH RIPARANO E TESTANO TUTTI I RICAMBI RICONDIZIONATI SECONDO RIGOROSI STANDARD DI QUALITÀ. SULLA BASE DI DECENNI DI ESPERIENZA E DI UNA PROFONDA COMPETENZA L’AZIENDA HA SVILUPPATO PROCEDURE DI PROVA INNOVATIVE CHE LE PERMETTONO DI TESTARE I RICAMBI RICONDIZIONATI IN CONDIZIONI DI LAVORO SIMULATE

Un futuro sostenibile CONCRETO

L’ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITÀ DI PROCESSI E PRODOTTI SONO PUNTI

CRUCIALI DELLA VISIONE AZIENDALE DELLA SOCIETÀ DI SANT’ILARIO D’ENZA, CHE HA GIÀ

FATTO PROPRI MOLTI DEGLI OBIETTIVI FISSATI DAL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO

DELLE BATTERIE. INSIEME A FLASH BATTERY RIPERCORRIAMO I PRINCIPALI REQUISITI

CHE I PRODUTTORI DEL SETTORE DOVRANNO PRESTO METTERE IN CAMPO

Si sente sempre più spesso parlare di “economia circolare” e “green eco nomy” applicate ai più disparati ambiti produtti vi. Il settore di batterie, pile e accu mulatori non è certamente esclu so da questa tendenza e, al fine di renderlo adeguato a un model lo produttivo maggior mente sostenibile, è sta to deciso di introdurre un nuovo Regolamento Europeo. Una regola

mentazione efficace, aggiornata e specifica, avente lo scopo di migliorare il progresso tecnologico delle batterie e ridurne l’impatto sull’ambiente garantendo la sostenibilità dell’intera filiera.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 60
COMPONENTI
FLASH BATTERY

Un adeguamento necessario Attualmente nei Paesi dell’Unione Europea le modalità di immissione sul mercato di pile e accumulatori, compresa la gestione della relativa raccolta e riciclo a fine vita, sono regolati dalla Direttiva 2006/66/ CE. Dato l’aumento esponenziale di veicoli elettrici alimentati da batterie con tecnologie sempre più complesse ed evolute questa direttiva risulta oggi obsoleta, in quanto non più adeguata allo sviluppo tecnologico attuale e non sufficientemente aggiornata per poter regolamentare il corretto recupero e smaltimento di questi accumulatori di ultima generazione. Per questo motivo l’Unione Europea ha deciso di introdurre una nuova regolamentazione denominata EU Battery Regulation (Regolamento Europeo delle Batterie) intenta a conferire una chiara direzione verso un quadro normativo specifico delle batterie in Europa, che possa garantire la sostenibilità dell’intera catena del valore nel lungo periodo.

Il nuovo Regolamento Europeo delle Batterie, la cui pubblicazione è prevista per il mese di maggio 2023, è un’iniziativa legislativa parte del Green Deal europeo che ha l’obiettivo di incentivare il progresso tecnologico nel settore delle batterie e ridurre al minimo l’impatto della loro produzione sull’ambiente. Un obiettivo che verrà perseguito fissando diversi requisiti, misure e specifiche attività da compiere per la commercializzazione di qualsiasi tipologia di accu-

mulatori in Europa e che riguarderanno per la prima volta l’intero ciclo di vita delle batterie (dall’estrazione della materia prima, fino alla produzione, la progettazione, il riciclo e il riutilizzo), prevedendone la suddivisione in diversi gruppi a seconda della loro applicazione.

Una chiara identità

A partire da maggio 2023, dunque, il Regolamento Europeo delle Batterie andrà a sostituire gradualmente la Direttiva 2006/66/ CE in tutti i Paesi comunitari, fissando una serie di disposizioni

generali che andranno dalla redazione della documentazione a supporto della batteria alla dichiarazione attenta e puntuale dell’Impronta Ambientale degli accumulatori, fino alla politica relativa al loro riciclo. Da maggio 2026, infatti, ogni batteria con una capacità superiore ai 2 kWh immessa sul mercato europeo dovrà possedere una registrazione elettronica, che sarà realizzata sotto forma di “Battery Passport”, un documento digitale atto a evidenziare tutte le informazioni di identità riguardanti le batterie immesse sul mer-

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“ECONOMIA CIRCOLARE” E “GREEN ECONOMY” SONO TERMINI ORMAI ASSOCIATI AI PIÙ DISPARATI AMBITI PRODUTTIVI. IL SETTORE DI BATTERIE, PILE E ACCUMULATORI NON È ESCLUSO DA QUESTA TENDENZA E, AL FINE DI RENDERLO ADEGUATO A UN MODELLO PRODUTTIVO MAGGIORMENTE SOSTENIBILE, È STATO DECISO DI INTRODURRE UN NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO IL BMS È UN SISTEMA DI GESTIONE DELLE BATTERIE CHE DIVERRÀ DOTAZIONE OBBLIGATORIA DAL 2024. LA VERSIONE DI FLASH BATTERY, IL “FLASH BALANCING SYSTEM”, È UN SISTEMA “INTELLIGENTE” CHE GARANTISCE UN TEMPO DI BILANCIAMENTO ULTRAVELOCE DELLE CELLE, IN GRADO DI APPORTARE UN GRANDE VANTAGGIO IN TERMINI DI TEMPI DI RICARICA E UN CONTROLLO COMPLETO TRAMITE UN MONITORAGGIO IN TEMPO REALE DI TUTTI I PARAMETRI DELLE BATTERIE STESSE

COMPONENTI

cato (produttore, tipologia, chimica, materie prime riciclate, data di fabbricazione, eccetera) e i loro requisiti di sostenibilità, con lo scopo di massimizzare lo scambio di questi dati tra produttori, utilizzatori finali e operatori addetti al riciclo. Questo documento sarà accompagnato da un QR Code identificativo e da un’etichettatura CE che consentiranno a consumatori, operatori economici e altri soggetti di accedere facilmente alle informazioni contenute nel “Battery Passport” e, al contempo, garantiranno la conformità delle batterie ai requisiti di tracciabilità, salute,

struttori di macchine operatrici un notevole e importante dispendio di tempo e sforzi per adeguarsi a tali direttive, specialmente se non già attivi in questo senso.

Prepararsi al meglio

I professionisti che anticiperanno le norme indette dal regolamento avvalendosi, ad esempio, di sistemi di progettazione e gestione più sostenibili per le loro batterie, saranno in grado di fornire sul mercato, già in questa fase di transizione, prodotti altamente efficienti evitando, inoltre, di farsi cogliere impreparati quando i requisiti del nuovo EU Battery Regulation diventeranno obbligatori

Un esempio di tecnologia che presto sarà indispensabile è quella

FLASH BATTERY HA GIÀ AVVIATO STRATEGIE

CONGIUNTE CHE PERMETTERANNO DI USUFRUIRE DI MATERIALI CON MINORE IMPATTO A PARITÀ DI PERFORMANCE, COSÌ DA ADEMPIERE ALLE RICHIESTE DEL REGOLAMENTO EUROPEO DELLE BATTERIE

sicurezza e protezione ambientale previsti dal nuovo Regolamento Europeo. Appare chiaro fin da subito che i requisiti che saranno introdotti per garantire la sostenibilità dell’intera filiera comporteranno per produttori di batterie e co-

del Battery Management System (BMS), il sistema di gestione delle batterie che diverrà dotazione obbligatoria dal mese di maggio 2024, con l’obiettivo di permettere al Battery Passport di trarre informazioni sempre più aggiornate

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 62
IN FUTURO SARANNO RICHIESTI DEGLI ADEGUAMENTI GIÀ NELLE PRIME FASI DI PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DELLE BATTERIE AL LITIO, STADI A CUI FLASH BATTERY PONE GIÀ AMPIO RIGUARDO ATTRAVERSO LO STUDIO DI UN DESIGN SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE DEI SUOI PRODOTTI
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sullo stato di salute delle batterie e sulla loro vita stimata sul mezzo. In questo campo Flash Battery è senz’altro un precursore: il suo BMS proprietario “Flash Balancing System”, già brevettato in Italia e in attesa di brevetto europeo, è un sistema “intelligente” che non solo garantisce un tempo di bilanciamento ultraveloce delle celle, agendo ad alta potenza sia in attivo che in passivo (20A), apportando quindi un grande vantaggio in termini di tempi di ricarica, ma è anche in grado di fornire un controllo completo tramite un monitoraggio in tempo reale di tutti i parametri della batteria. Tra gli altri requisiti che diventeranno obbligatori, invece, ci sarà - a partire da maggio 2025 - il

lo studio di un design sempre più sostenibile dei suoi prodotti. Fin dalle prime fasi di progettazione le batterie Flash Battery vengono concepite tenendo presente un processo di recupero a fine vita del prodotto, elemento che pone il reparto di Ricerca e Sviluppo dell’azienda emiliana alla continua ricerca di materiali dalle elevate performance che garantiscano un’agevole riciclabilità e basso impatto ambientale. Infine, per prepararsi alla “Carbon Footprint Declaration” dell’intera catena del valore dei suoi prodotti, Flash Battery ha dato vita a un progetto pilota con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per calcolare il citato LCA delle proprie batterie. ■

dovere di redigere una “Carbon Footprint Declaration”, secondo una serie specifica di normative e metodologie, atta a valutare l’impronta ambientale delle batterie calcolata tramite LCA (Life Cycle Assessment) del prodotto e individuarne le potenzialità di miglioramento, nonché nuove disposizioni sul riciclo delle batterie, tra cui l’apposizione del simbolo del cassonetto barrato, sancente l’obbligo di effettuare una raccolta separata di questi prodotti come materiali

RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) presso centri specializzati.

Per adempiere a questi requisiti saranno richiesti degli adeguamenti già nelle prime fasi di progettazione e produzione delle batterie al litio, stadi a cui Flash Battery pone già ampio riguardo attraverso

SEMPRE UN PASSO AVANTI

A partire dal mese di maggio 2025 tutti gli operatori economici che immetteranno batterie sul mercato europeo dovranno sviluppare e attuare una cosiddetta “Due Diligence Policy” (Dovere di Diligenza) coerente con gli standard internazionali. Si tratta di una documentazione nella quale i costruttori dovranno delineare chiaramente le strategie e le misure attuate per valutare e affrontare i rischi sociali e ambientali legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime e secondarie necessarie per la fabbricazione di batterie. Un percorso, questo, già avviato dall’azienda di Sant’Ilario d’Enza, che dal 2022 - con l’ottenimento della Certificazione DNV UNI EN ISO 14001 per il sistema di Gestione Ambientale - collabora con i propri fornitori per mappare la filiera delle materie prime. Oltre ad aver stabilito i criteri minimi di selezione basati sui principi legislativi dettati dalla norma ISO14001, Flash Battery sta implementando anche un sistema di qualifica fornitori basato su parametri ambientali sempre più stringenti, avviando strategie congiunte che permetteranno di usufruire di materiali con minore impatto a parità di performance, così da adempiere fin da subito alle future richieste del Regolamento Europeo delle Batterie.

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 63
FLASH BATTERY HA DATO VITA A UN PROGETTO PILOTA CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA PER CALCOLARE IL CITATO LCA DELLE PROPRIE BATTERIE

SERVIZI

MOLLO NOLEGGIO

AVERE CORAGGIO

SI È RECENTEMENTE SVOLTA AD ALBA LA 12A CONVENTION DELL’AZIENDA PIEMONTESE, UN’OCCASIONE PER FARE IL PUNTO SUI RISULTATI RAGGIUNTI NEL 2022 E PER PRESENTARE GLI OBIETTIVI DEL 2023, FOCALIZZATI SUL PROSEGUO DEGLI ECCELLENTI NUMERI MATURATI GRAZIE A, TRA LE ALTRE COSE, INGENTI INVESTIMENTI EFFETTUATI IN RISORSE UMANE E DIGITALIZZAZIONE

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 64
di Mirko Brusamolino

Classificatosi nel 2022 al 46 a posto tra le società in Europa con il maggior fatturato maturato nel campo del noleggio, il Gruppo Mollo continua la sua crescita grazie a passione, precise strategie industriali e continui investimenti, confermando la posizione di rilievo occupata a livello nazionale. La Convention Mollo 2023 ha rappresentato come sempre il luogo deputato a delineare - di fronte a una platea composta da dipendenti, collaboratori, figure istituzionali e addetti della stampa - i traguardi significati-

vi raggiunti dall’azienda nel 2022 e presentare tutte le premesse di un 2023 di altrettanto successo. L’evento si è concluso con la tradizionale cerimonia di premiazione delle anzianità lavorative, quali pensionati e lavoratori in azienda da oltre 10 anni, oltre al conferimento di onorificenze ai figli dei dipendenti che, al termine del loro percorso di studi, hanno ottenuto il diploma con voti eccellenti. Riconoscimenti alla forza del team e un inno allo spirito di gruppo e al lavoro di squadra. A illustrarci tutto ciò e i risultati e i piani dell’azienda di Alba è Mauro Mollo, presidente del Gruppo Mollo.

Quali sono stati i risultati maturati dall’azienda nel 2022?

“Il 2022 è stato un anno molto importante per Mollo Noleggio, che si è chiuso facendo registrare un incremento del 30% rispetto a quello precedente, generando un fatturato di oltre 104 milioni di euro e confermandoci come la prima società in Italia del settore. Nel 2022 abbiamo noleggiato 82.000 macchine e attrezzature, servendo circa 20.000 imprese. Ogni giorno oltre 6.000 prodotti forniti a nolo da Mollo Noleggio lavorano in cantieri civili, infrastrutture, grandi opere, logistica,

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DA SINISTRA, ROBERTO E MAURO MOLLO, AMMINISTRATORI DEL GRUPPO MOLLO LA CONVENTION MOLLO 2023 HA RAPPRESENTATO IL LUOGO DEPUTATO A DELINEARE I TRAGUARDI RAGGIUNTI DALL’AZIENDA NEL 2022 E PRESENTARE TUTTE LE PREMESSE DI UN 2023 DI ALTRETTANTO SUCCESSO

DIETRO IMPORTANTI RISULTATI C’È SEMPRE UN GRANDE LAVORO CONDOTTO DA UOMINI

VISIONARI E IMPRENDITORI ILLUMINATI

agricoltura, industria e manifestazioni. Il nostro parco nolo conta oggi oltre 11.000 unità, con un’età media di quattro anni. I nostri centri noleggio propongono servizi di varie tipologie: dal nostro core business rappresentato dal noleggio senza operatore di un’ampia gamma di attrezzatu-

re, al noleggio con operatore, attività sviluppata con entusiasmo negli ultimi anni e che nel 2022 ha visto realizzare oltre 2.500 interventi con il supporto del nostro personale specializzato, fino ai corsi di formazione, con oltre 5.000 operatori formati nell’anno passato”.

UN’AZIENDA DI VALORE

Fondata nel 1971 ad Alba, Mollo Noleggio conta 48 punti operativi distribuiti in tutto il Nord-Italia e lavora attivamente nell’aumentare la sua rete capillare attraverso nuove aperture nel corso del 2023 nel nord e centro Italia, con l’intento di raggiungere a fine 2023 un totale di 56 centri distribuiti sul territorio italiano. Un’espansione che non solo amplierà la rete distributiva e di servizi dell’azienda, ma che in grado di portare valore al territorio, come testimonia Carlo Bo, sindaco di Alba: “Dietro importanti risultati c’è sempre un grande lavoro condotto da uomini visionari e imprenditori illuminati. A partire dal 1971 il Gruppo Mollo ha scritto pagine importanti sotto il profilo imprenditoriale: originariamente avviata dai suoi fondatori,

FORTE È ANCHE L’ATTENZIONE SULLA

FORMAZIONE CONDOTTA NEL CENTRO

MOLLO ACADEMY E RIVOLTA SIA AI

DIPENDENTI CHE AI CLIENTI E CHE NEL

2022 HA FORMATO DIRETTAMENTE

OLTRE 5.000 OPERATORI SULL’USO

DELLE ATTREZZATURE, PROPONENDO

UN’OFFERTA DI OLTRE 100 TIPOLOGIE DI CORSI

Numeri, questi, destinati a crescere, stando ai dati positivi dei primi mesi di questo inizio 2023. A cosa si devono questi risultati così rilevanti?

“Il principale motore di questa crescita sono le persone. A oggi sono 450 i dipendenti di Mollo Noleggio, di cui 86 neoassunti nel 2022. Proprio alle persone abbiamo rivolto ulteriormente la nostra attenzione, incrementando il loro benessere sul luogo di lavoro attraverso un progetto di restyling dei centri noleggio. Un’azione atta a renderli ancora più accoglienti e dotarli di aree relax e networ-

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 66
SERVIZI
“ „

king, di arredi moderni e di un’acustica ottimizzata. Un progetto a cui abbiamo già destinato a oggi oltre 700.000 euro. Importanti investimenti sul nostro personale che proseguiranno anche attraverso il piano welfare da oltre 830.000 euro, iniziato lo scorso anno, che include tra le altre cose bonus bollette, bonus carburante, prestiti ai dipendenti, rimborso delle spese mediche e di quelle educative per i figli, borse di studio agli studenti più meritevoli, seggiolino per auto a tutte le neomamme e neopapà”.

A proposito di investimenti: oltre a quelli in atto sono in programma altri stanziamenti per nuovi progetti nei prossimi anni?

“Assolutamente. Continuare a investire in nuovi mezzi e tecnolo-

gie è uno degli obiettivi principali della nostra azienda, per il quale stanzieremo per il biennio 20232024 complessivamente oltre 70 milioni di euro. Incrementeremo e rinnoveremo la nostra flotta di mezzi selezionando in larga misura - tra i costruttori più affidabili e innovativi sul mercato mondiale - macchine con tecnologie elettriche e ibride. Del resto, l’attenzione all’ambiente non è una novità per il nostro Gruppo, che nel 2017 ha lanciato il progetto a marchio registrato ‘Blue & Green’ con l’obiettivo di ridurre i consumi, le emissioni e la rumorosità dei mezzi. Inoltre, continueremo il nostro percorso di investimenti in tecnologie e software, per rendere ancora più veloci i processi, e parallelamente procederemo con la realizzazione di un nuovo sito

MOLLO NOLEGGIO CONTINUERA’

A IMPLEMENTARE I SUOI SERVIZI

DIGITALI: TRA LE ULTIME NOVITA’ IN MATERIA, IL QR CODE INSERITO SU

OGNI MACCHINA CHE PERMETTE DI ACCEDERE A NUMEROSI DOCUMENTI E INFORMAZIONI SUL MEZZO NOLEGGIATO

nel 2022, che permetterà al cliente di accedere tramite smartphone a tutte le informazioni sui mezzi, di consultarne documenti tecnici e di legge, video sul loro funzionamento e altre info commerciali”.

Qual è il segreto, oggi, per essere un imprenditore di successo in Italia?

Renato Mollo con la moglie Sandra, come ferramenta per il campo dell’edilizia e divenendo poi, per merito dei suoi due figli Mauro e Roberto, l’esempio per il mondo dell’imprenditoria che conosciamo oggi. Un’ascesa importante e continua che ha portato a far conoscere il nome di Alba e il nostro territorio in Italia e in Europa. Ma soprattutto un’azienda che ha generato posti di lavoro e che a nome di tutta la città voglio ringraziare per tutto quello che hanno fatto e che continueranno a fare in futuro”.

IL PARCO NOLO DI MOLLO NOLEGGIO CONTA OGGI OLTRE 11.000 UNITÀ E CIRCA 7.700 IMPIANTI SATELLITARI INSTALLATI SUI MEZZI, CHE PERMETTONO DI CONTROLLARNE LA VITA, L’UTILIZZO E OGNI TIPO DI MOVIMENTAZIONE

web ancora più dinamico e ‘user friendly’. Nel corso del prossimo biennio, inoltre, sarà ampliato in tutti i nostri centri noleggio il servizio ‘Noleggio Fai da Te 24/7’ partito nel 2022, che consente ai clienti di ritirare e riconsegnare in totale autonomia diverse tipologie di mezzi, a qualunque ora di qualsivoglia giorno della settimana. Sempre nell’ambito della digitalizzazione e dell’innovazione implementeremo nel 2023 il progetto ‘QR Code’, anch’esso sviluppato

“Io credo che un imprenditore privo di una certa dose di coraggio non possa fare questo mestiere. Un imprenditore deve mettersi in gioco, correre qualche rischio e non rimanere sempre nella sua ‘comfort zone’. Ad esempio, la storia che ci hanno insegnato da bambini su Icaro, che volò troppo vicino al sole con le sue ali di cera, io non l’ho mai pienamente condivisa. Perché promuove l’idea di non rischiare e di non ambire a volare in alto, altrimenti si corre il pericolo di farsi male o di mettere a repentaglio tutto quello che si è costruito. Per questo concordo con la rilettura della morale di questa favola espressa dal regista Stanley Kubrick, ovvero: ‘Se vuoi volare molto in alto dimentica la cera e le piume e costruisciti ali più solide’. Una reinterpretazione che ho molto apprezzato e credo possa essere di ispirazione per chi vuole fare questo mestiere”. ■

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LA FORMULA “ALL INCLUSIVE” PER IL NOLEGGIO

HAULOTTE LANCIA “SMART SOLUTIONS”, UN’OFFERTA INNOVATIVA DEDICATA AI NOLEGGIATORI DI MACCHINARI CHE PROPONE MEZZI “INTELLIGENTI E CONNESSI” A UNA FORMULA SPECIALE DI NOLEGGIO E MANUTENZIONE PER L’INTERA DURATA DEL CONTRATTO. UNA SOLUZIONE CHE CONIUGA IL MEGLIO DEL “KNOW-HOW” E DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DEL COSTRUTTORE FRANCESE PERMETTENDO DI GUADAGNARE IN EFFICIENZA E REDDITIVITÀ

“SMART Solutions” è il nome della nuova formula “all inclusive” pensata da Haulotte per semplificare la gestione della flotta dei noleggiatori, assistendoli nella parte operativa. Questa soluzione flessibile comprende il noleggio delle piattaforme di lavoro aereo e la relativa manutenzione e riparazione, il tutto a un cano-

ne mensile predefinito e per un periodo di quattro o cinque anni. Il servizio è disponibile per i mercati di Italia, Francia e Spagna. Con “SMART Solutions” di Haulotte è possibile conoscere in anticipo i costi di gestione della flotta. Questa nuova soluzione, basandosi su un canone fisso, permette quindi di fare budget e previsioni di bilancio più precisi e affidabili; allo stesso tempo, preserva e

permette di ottimizzare il flusso di cassa: i pagamenti mensili sono considerati come spese operative (OPEX, dal termine inglese “OPerational EXpenditure”) per la durata del contratto. La capacità di credito del cliente non viene così intaccata e può essere utilizzata per altri investimenti. Il nuovo servizio “SMART Solutions” comprende tutto quanto occorre alla buona efficienza della piat -

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 68
HAULOTTE SERVIZI

taforma di lavoro aereo: ispezioni generali periodiche, manutenzione ordinaria, gestione e riparazione dei guasti, sostituzione delle batterie, parti usurate e difettose.  Ma non solo: ricambi, manodopera e costi di trasferta del tecnico sono inclusi in questa formula. I modelli di piattaforme della gamma Haulotte proposte dal pacchetto “SMART Solutions” soddisfano gli elevati standard di qualità del Gruppo francese e offrono le ultime innovazioni del costruttore pensate per migliorare la produttività in cantiere. Ad esempio, le piattaforme aeree offerte con il pacchetto “SMART Solutions” sono dotate della soluzione telematica Sherpal, che ne ottimizza il tasso di utilizzo. Grazie a questa soluzione telematica di bordo, infatti, i tecnici Haulotte hanno accesso ai codici di errore in tempo reale e possono quindi eseguire una pre-diagno -

A pochi mesi dal lancio di questo servizio qual è il riscontro che avete ottenuto dal mercato?

“Per il momento sul mercato ita-

liano abbiamo riscontrato un forte interesse, siamo però ancora nella fase iniziale con l’erogazione dei primi contratti. Sul medio periodo siamo convinti che appena si chiuderanno alcune misure di defiscalizzazione degli investimenti – Industria 4.0 su tutte – gli strumenti di noleggio più articolati sul lungo periodo troveranno un sicuro mercato. Questo genere di riscontro è simile anche negli altri Paesi dove il progetto Haulotte è partito (Spagna e Francia), pur con dei distinguo che dipendono dalle differenze che ci sono attualmente tra questi mercati”.

Nel dettaglio, come si configura questa proposta?

“È una formula molto semplice nella sua sintesi: la gestione completamente demandata della macchina. Quale che sia il problema, noi ce ne occupiamo direttamente e riconsegniamo la macchina funzionante in brevissimo tempo al suo lavoro, senza alcuna spesa aggiuntiva per il noleggiatore. Nel dettaglio, ‘Smart Solution’ è un servizio pensato per soddisfare le esigenze più attuali dei noleggiatori e consiste nel dare loro a noleggio un pacchetto che include macchine e servizi in cam-

si a distanza che permette loro di risolvere rapidamente qualsiasi malfunzionamento. Tutti i dati telematici delle piattaforme sono disponibili sul portale di servizio MyHaulotte. Haulotte garantisce un intervento tempestivo sul posto in meno di 24 ore per ridurre i tempi d’inattività del cliente. La piattaforma aerea Haulotte viene riparata secondo le specifiche del costruttore da esperti formati alle ultime tecnologie del Gruppo.

Liberi di fare impresa

Per conoscere meglio i contorni di questa nuova proposta per il mondo del noleggio abbiamo incontrato Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia.

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NICOLA VIOLINI DIRETTORE GENERALE DI HAULOTTE ITALIA “SMART SOLUTIONS” È IL NOME DELLA NUOVA FORMULA “ALL INCLUSIVE” PENSATA DA HAULOTTE PER SEMPLIFICARE LA GESTIONE DELLA FLOTTA DEI NOLEGGIATORI
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CON IL SERVIZIO ‘SMART SOLUTIONS’, HAULOTTE OFFRE AI NOLEGGIATORI UNA SOLUZIONE PIÙ FLESSIBILE PER LA GESTIONE OPERATIVA DELLA FLOTTA

bio di un canone fisso. Sul fronte delle piattaforme, al noleggiatore forniamo macchine nuove - nella loro versione PRO o ‘full optional’ e sempre dotate del sistema di telematica Sherpal; sul fronte servizi offriamo un’assistenza completa, che non comprende solo la manutenzione, ma anche l’intervento diretto in cantiere se necessario, con l’impegno - scritto a contratto - di farlo entro le 24 ore successive alla chiamata. L’obiettivo, in sostanza, è quello di lasciare il noleggiatore libero di concentrarsi sul suo lavoro, ovvero noleggiare, occupandoci noi a 360° della gestione della macchina. In tal modo il noleggiatore può liberare risorse per altri progetti, accedendo al contempo in modo più facile a macchine anche importanti, supportandolo così nell’ampliamento della flotta o nell’apertura di nuovi centri. I benefici di questo approccio sono molteplici: disponibilità di macchine senza la necessità di una struttura tecnica a supporto; risorse finanziarie libere per altri investimenti e progetti; un parco macchine attuale e sempre

di ultima generazione; un partner che ti aiuta a crescere. Tutti fattori che contribuiscono anche a dare al noleggiatore una maggiore tranquillità. Questa proposta, infine, risponde anche a un’esigenza particolarmente sentita in questo periodo storico: la carenza di tecnici e la difficoltà nel trovarne di validi. Ecco quindi che la nostra formula è una soluzione che libera il più possibile i noleggiatori da tutte le incombenze legate alla gestione dei mezzi della propria flotta e, di conseguenza, alla selezione e gestione delle risorse umane tecniche in azienda”.

Quali sono gli interlocutori preferenziali per questa nuova proposta?

“Haulotte l’ha pensata per tutti i noleggiatori, di qualsiasi dimensione. Al momento l’unica discriminante che ci sentiamo di sottolineare è l’area geografica di riferimento: per il livello di servizio offerto e per gli impegni che ci prendiamo, in questa prima fase ci stiamo concentrando solo su alcune aree dove siamo effettivamente presenti e possiamo garantire questi standard. La nostra struttura di assistenza sta però crescendo velocemente, sia in termini di per-

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 70
SERVIZI
IL NUOVO SERVIZIO “SMART SOLUTIONS” COMPRENDE TUTTO QUANTO OCCORRE ALLA BUONA EFFICIENZA DELLA PIATTAFORMA DI LAVORO AEREO

sonale che di officine mobili e attrezzature, di conseguenza cresceranno anche le aree in cui questa soluzione sarà disponibile”.

Qual è a oggi la struttura del vostro servizio di assistenza?

“La nostra struttura oggi è composta da otto tecnici itineranti con officine mobili, quattro tecnici interni in officina, due addetti ‘customer service’ e un responsabile commerciale service itinerante, tutte risorse a disposizione per ascoltare e dare supporto ai clienti.

I numeri degli interventi che gestiamo direttamente sono in costante crescita: nel 2022 abbiamo eseguito circa 2.300 interventi tecnici in esterno e circa 600 in officina interna. Particolarmente importanti sono poi gli indicatori di efficienza: abbiamo raggiunto un valore medio di reattività dell’intervento sotto i due giorni dalla prima richiesta, con una percentuale dell’85% di soluzione al problema al primo intervento. Per rag-

giungere questi numeri, oltre che alla competenza dei tecnici e alle dotazioni in attrezzature una grande mano ce l’hanno data le recenti tecnologie di cui Haulotte ha dotato le sue nuove macchine: dalla telematica alla diagnostica, il cliente ha oggi sotto controllo un’ampia serie di indicatori di funzionamento del mezzo, che lo aiuta sia nella gestione del guasto che nella prevenzione dello stesso. Allo stesso

modo aiuta anche noi a risolvere più rapidamente e con maggiore efficacia gli inconvenienti, potendo già sapere su cosa e perché intervenire”.

Possiamo allora fare un parallelismo con il “long rent” di tipo automobilistico? Sarà questa una direzione di sviluppo per il noleggio di macchine e attrezzature per la cantieristica?

“È difficile dire se questo tipo di noleggio avrà la diffusione che la formula del ‘long rent’ ha avuto nel settore Automotive. C’è infatti una differenza sostanziale, che è quella che vede noi costruttori fare una sorta di noleggio a lungo termine ai noleggiatori, i quali a loro volta offrono un noleggio a breve termine agli utilizzatori. Per la tipologia di macchine che offriamo, e in considerazione del loro utilizzo tipico nella cantieristica, ad esempio, difficilmente avremo uno sviluppo analogo. Può avere invece uno sviluppo molto simile in altri contesti, quali ad esempio quello industriale o nei centri logistici, dove macchine specializzate come la nostra gamma STAR trovano un impiego stabile e continuativo”. ■

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LE PIATTAFORME AEREE OFFERTE CON IL PACCHETTO “SMART SOLUTIONS” SONO DOTATE DELLA SOLUZIONE TELEMATICA SHERPAL, CHE NE OTTIMIZZA IL TASSO DI UTILIZZO

IL NOLEGGIO È UNA SCELTA DI BUSINESS

Dossier ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 72

NEL 2022 LE AZIENDE DI NOLEGGIO HANNO

DIMOSTRATO DI SAPER

CAPITALIZZARE LA CRESCITA E LE PROSPETTIVE PER IL

FUTURO RESTANO POSITIVE, SOPRATTUTTO SE LA SPINTA POTERÀ A UNA SEMPRE

MAGGIORE OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI

di Giulia Minati

Il noleggio è sempre più una componente importante nelle strategie di business delle imprese nel mondo delle costruzioni, soprattutto per quelle che puntano all’innovazione. La scelta del noleggio non è più solo dovuta a esigenze del momento, ma diventa parte integrante della strategia imprenditoriale che punta a bilanciare gli investimenti e la gestione finanziaria.

Lo dimostrano i dati della ricerca del mercato del noleggio promossa da Smartland e Assodimi, che mostrano una crescita record nel 2021 e nel 2022. Analizzando 1.400 bilanci (213 dei soci Assodimi) e suddividendoli per le diverse categorie merceologiche (noleggio gru, costruzione, agricoltura, lavori edili, sollevamento, container, strutture e at -

trezzature per manifestazioni, eccetera), lo studio Smartland mostra una crescita consolidata del 22,6% (che era stata prevista al 20,4%), mentre nel 2022 la crescita stimata è del 13,5%. “Le aziende che hanno beneficiato maggiormente della crescita - spiega Marco Prosperi, direttore di Assodimi/ Assonolo, l’associazione che rappresenta il mondo della distribuzione e del noleggio di macchine, beni e attrezzature strumentalisono quelle più strutturate e che fatturano tra 1 e 10 milioni di attività di noleggio ”. Lo studio permette anche una visione di insieme sulle dinamiche di mercato suddivise per macro categorie. Ne risulta che i settori più in crescita sono quello delle costruzioni e degli eventi, complice soprattutto gli anni di fermo totale a causa della pandemia.

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 73
NOLEGGIO
DEL FATTURATO DEL NOLEGGIO 2022/2021
VARIAZIONE
Qual è stato l’andamento del fatturato del noleggio nell’anno 2022 (dati previsionali) rispetto al 2021?
In diminuzione Stazionario In aumento
Fonte: elaborazione Smart Land su indagine diretta presso un campione di soci Assodimi
Fotografia dell’intero campione

Dossier

GIUDIZIO PREVISIONALE RELATIVO AL 2023

Se doveste giudicare il 2023 in base al vostro sentiment come lo definireste?

La spinta del PNNR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che finanzia di interventi per ammodernare le infrastrutture e renderle sostenibili, è fondamentale per lo sviluppo

dell’economia. “L’uso di macchine e attrezzature, e di conseguenza il ricorso al noleggio, sta avendo una spinta ancora maggiore grazie agli investimenti del PNNR e anche se il superbonus diminuirà la sua portata gli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO IN EUROPA

Secondo il sondaggio promosso dall’ERA/ IRN, il RentalTracker per il quarto trimestre del 2022 conferma l’ottimismo nei confronti del futuro del mercato come era già stato accennato per la prima volta nel sondaggio del giugno 2022. Rimane particolarmente positiva l’opinione sulle attuali condizioni commerciali in Europa. Più di 100 società di noleggio hanno risposto al sondaggio ERA/IRN RentalTracker alla fine del 2022 e nella prima settimana di gennaio 2023 e il 28% di essi ha segnalato condizioni in miglioramento, contro il 17% che ha visto condizioni in peggioramento, quindi un saldo che “vede positivo” dell’11%. Questo risultato - seppur positivo - è in realtà il dato più basso del sondaggio del terzo trimestre 2020. Il fatto che il 72% degli intervistati non

veda alcun cambiamento delle condizioni (56%) o un peggioramento (17%) potrebbe non sembrare molto positivo, ma data la guerra in Ucraina, l’aumento dei tassi di interesse e il rallentamento del PIL globale, possiamo considerarlo un dato positivo. Alla fine di giugno 2022 oltre il 50% degli intervistati si aspettava di aumentare il proprio investimento di capitale nella flotta nel 2023. Entro la fine dell’anno era sceso a circa il 40%: il che significa che la

incentivi fiscali rimarranno comunque ancora rilevanti per il 2023, fornendo alle imprese un grosso aiuto alla vendita e acquisto di beni”, spiega Marco Prosperi. In questo modo il mercato del noleggio italiano dovrebbe arrivare a toccare i 2,88 miliardi di euro, con una spesa pro capite di 48,6 euro che ha registrato un incremento del 114% in 15 anni e del 60% negli ultimi tre anni.

“Per il nuovo anno la previsione per il 2023 è di un mercato in aumento di un +15,5%: questi mesi devono essere sfruttati per l’ottimizzazione e controllo dei costi il miglioramento dei processi, l’introduzione di sistemi di controllo con una gestione manageriale delle aziende. In tal modo nei prossimi anni si potrà sfruttare questa grossa spinta. Per il nuovo anno le aziende dovranno mettere in conto alcune problematiche che dovranno affrontare. Analizzando i dati, infatti, gli indici aziendali sono positivi, con l’unica eccezione del costo del personale e del fatturato pro capite, che identificano la mancanza di personale all’interno del comparto. Le ragioni di questa carenza di personale sono probabilmente da identificarsi nella scarsa attrattiva

netta maggioranza degli investimenti sarà registrata ai livelli di spesa del 2022. Anche così questo dato sugli investimenti è un segnale incoraggiante e forse riflette anche il particolare momento storico che vede grandi problematiche nella catena di fornitura che ha rallentato le consegne degli ordini alle società di noleggio. I mercati del noleggio più maturi tendono a essere al Nord e quelli meno maturi al Sud. Ad esempio, l’Off-Highway Research stima la penetrazione del noleggio a oltre il 65% nel Regno Unito, ma in Italia il dato varia dal 20% al 25%. Il noleggio nel Regno Unito è diventato un acquirente significativo di grandi macchine movimento terra, contando circa il 50% delle vendite di apripista e circa il 30% delle vendite di dumper articolati.

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Fonte: elaborazione Smart Land su indagine diretta presso un campione di soci Assodimi Deludente Dobbiamo ancora farci un’idea Invariato Promettente Molto promettente

del settore, che nonostante sia un’attività in continua crescita continua a non essere visto come un settore particolarmente dinamico dove poter investire a livello professionale. Le aziende interpellate per lo studio rivelano anche altre problematiche che sempre di più sono fonte di preoccupazioni, come l’aumento dei costi delle materie prime e la mancanza di macchinari. Già a inizio 2021, infatti, una grande maggioranza dei noleggiatori soci di Assodimi, nell’indicare quali sarebbero state le priorità del prossimo anno, aveva sottolineato l’aumento delle tariffe e l’ingresso di nuove macchine nel parco noleggio. Per poter rispondere alle richieste sempre crescenti del mercato le aziende pensano ad allargare i propri i parchi mezzi, ma sono frenate da tempi di consegna troppo lunghi che non permettono un rientro dell’investimento come preventivato. Durante l’anno il ruolo di Assodimi nel mercato si è ancor più rafforzato, con l’ingresso di nuovi soci, e l’associazione si è confermata come punto di riferimento per il noleggio. Sono numerosi i progetti e le attività che abbiamo già programmato e intendiamo portare avanti nel 2023, tra cui la creazione di un contratto collettivo di lavoro per il noleggio, la digitalizzazione e l’aumento della professionalità del settore con eventi e webinar. La formazione è uno dei temi centrali per il nuovo anno, con differenti tipologie di corsi noleggio in programma - che mirano a professionalizzare gli operatori del noleggio - e nuovi percorsi di mana-

gement in collaborazione con importanti università italiane”.

Parola d’ordine: “Servizi”

I dati quindi seppur molto positivi raccontano anche di un momento delicato e nel mondo del noleggio entra sempre di più in gioco non solo la disponibilità di macchine nuove, anche se questo rimane un valore in portante, ma anche la capacità dei noleggiatori di proporre servizi di assistenza strutturati in grado di risolvere qualsiasi problematica possa insorgere. L’asset si è spostato anche su valori non tangibili del “servizio noleggio”, che le aziende devono sempre di più strutturare per rimanere competitivi e distinguersi. Una parte molto importante del noleggio è riservata alla manutenzione, ai controlli e all’assistenza. In questo può venire in aiuto delle aziende la tecnologia con le sue innovazioni. Le macchine oggi possono “parlare” tra loro

e con il noleggiatore e ciò permette di potare avanti progetti di manutenzione predittiva e una conseguente ottimizzazione dei processi. “La manutenzione predittiva – spiega ancora Marco Prosperi - permette al noleggiatore di organizzarla al meglio, semplificando notevolmente i processi del service) diagnostica e pre-controllo a distanza, interazione con i clienti) e questo porta anche a una diminuzione degli sprechi e dell’utilizzo delle risorse. In più, strumenti di logistica avanzata permettono di conoscere la dislocazione delle macchine e dialogare con gli utilizzatori, ottimizzando così i rientri/uscite dai parchi noleggi e aiutando le emergenze dei clienti. Il collegamento da remoto permette alle centrali di avere un occhio su tutti i punti salienti della macchina e risalire agli utilizzi errati. Questo porta anche a una maggiore sicurezza in cantiere”. Sembra quindi il momento giusto per le aziende per puntare sull’innovazione di processo e sull’ottimizzazione della gestione aziendale. Anche la sostenibilità è un tema importante che le aziende devono tenere presenti: lo richiede il mercato, che desidera utilizzare sempre di più macchine performanti e di ultima generazione, meglio ancora se “green” ed elettriche, che aiutano l’azienda a raggiungere una migliore sostenibilità aziendale, con un notevole risparmio energetico.

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 75 NOLEGGIO
È BOOM PER
2022 E 2023 ANCORA IN CRESCITA *previsioni Fonte: elaborazione e stime Smart Land su dati Osservatorio noleggio Assodimi Andamento del giro d’affari del noleggio (valori correnti in milioni di euro) 3.000 2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022* 2023* MARCO PROSPERI DIRETTORE ASSODIMI
IL MERCATO DEL NOLEGGIO

L’IMPATTO DELLA DIGITALIZZAZIONE

La European Rental Association (ERA) ha pubblicato il rapporto “L’impatto della digitalizzazione nel settore del noleggio di attrezzature”, che mira a sensibilizzare tutte le società di noleggio in Europa, comprese le PMI e le associazioni nazionali, sulle sfide della digitalizzazione e fornire elementi di “best practice” nel percorso verso una trasformazione digitale di successo. Il rapporto risponde a domande critiche relative alla digitalizzazione nel settore del noleggio, fornisce una finestra su come le aziende stanno guidando la trasformazione, evidenzia le opportunità e le problematiche dell’innovazione tecnologica e fornisce consigli pratici e indicazioni alle imprese per affrontare la sfida della digitalizzazione. Michel Petitjean, segretario generale dell’ERA, ha dichiarato: “La digitalizzazione sta trasformando il panorama commerciale delle società di noleggio, con implicazioni per le loro vendite, marketing, operazioni, gestione patrimoniale, modelli di business e altro ancora. Con questo rapporto speriamo di offrire al settore del noleggio una risorsa di valore reale per comprendere e affrontare questa trasformazione”.

L’opinione dei noleggiatori

Per Mendes Migotto, amministratore delegato di Venpa, “il 2022 è andato molto bene; buone anche le prospettive per il 2023, nonostante le difficoltà di ricezione delle macchine ordinate per garantire la crescita continuativa e il rinnovo del parco noleggio e nonostante i ritardi nella ricezione dei ricambi per le riparazioni delle attrezzature in manutenzione. Il PNRR, d’altro canto, contribuisce all’avanzamento delle grandi opere e, di conseguenza, il sentiment generale è buono. Le tecnologie più richieste spaziano dalla diagnostica al comparto assistenza, dalla digitalizzazione allo snellimento delle procedure di noleggio. Forse il settore noleggio ha ancora poca coscienza nelle tematiche ambientali. Riscontriamo però, nell’ultimo periodo, la tendenza all’inserimento in alcuni bandi di gara di parametri di carattere ambientale: sono richieste macchine con alimentazione che garantisca emissioni ridotte o nulle, quindi mezzi ad alimentazione elettrica o ibrida. Non ci sono problematiche rilevanti, siamo nel settore da molti anni e sappiamo gestire le complicazioni che si presentano di volta in volta con serenità. Un aspetto nodoso è piuttosto legato alla scarsa programmazione dei cantieri da parte della committenza stessa, sia in apertura che in chiusura.

Poco tempismo nell’avvio di un cantiere, infatti, non coadiuva la pianificazione della fornitura dei mezzi: aperture improvvise e chiusure repen-

tine non ci aiutano a erogare il servizio di noleggio con la puntualità che ci caratterizza. Le comunicazioni di fine noleggio arrivano tardivamente e comportano ritardi nelle forniture successive delle medesime attrezzature in altri cantieri”.

Gabriella Martani, titolare di Eurotecno, porta la sua esperienza imprenditoriale sulla congiuntura di mercato: “Per Eurotecno il 2022 è stato un anno molto positivo. Certamente, tra le note dolenti, occorre segnalare che c’è stata un po’ di sofferenza dovuta ai ritardi di consegna dei nuovi mezzi. Si tratta tuttavia di una problematica che ha investito in maniera generalizzata l’intero comparto produttivo e che, per fortuna, ha coinvolto la nostra società solo marginalmente. Sicuramente se non avessimo assistito a questi ritardi le performance aziendali sarebbero state ancor più soddisfacenti. Per quanto concerne il 2023 - anche se, come di consueto, la partenza è stata più lenta - la chiusura del primo trimestre ha confermato la crescita del fatturato con percentuali a doppia cifra e le sensazioni per il futuro sono molto buone. Anche in considerazione del fatto che il segmento della cantieristica industriale, per noi prioritario, è ripartito con grande slancio. Il tema dell’innovazione è sempre stato prioritario per la nostra azienda; non è un caso che Eurotecno sia stata la prima società del noleggio a lanciare, già nel 2021, un innovativo sistema

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 76
Dossier
MENDES MIGOTTO AMMINISTRATORE DELEGATO DI VENPA

per la prenotazione da remoto di alcuni mezzi, come ad esempio le piattaforme autocarrate e i veicoli commerciali. Il servizio si chiama ‘DAJ’ (Drive And Joy), funziona attraverso una pratica applicazione mobile e opera sia in una logica di mobilità condivisa che di semplificazione dell’iter del noleggio, permettendo il ritiro del mezzo in apposite stazioni dedicate e riducendo al minimo attese e burocrazia. Al momento siamo comunque impegnati a rendere ancora più fruibile ai clienti queste nuove tecnologie e servizi continuando a promuovere e puntare fortemente su ‘DAJ’ anche nel corso del 2023, perché crediamo che possa rappresentare il futuro del nostro settore. La nostra società, ma in generale l’intero settore del noleggio, si trova a dover affrontare quotidianamente un’importante carenza di risorse che siano in grado di offrire competenze tecniche adeguate. Non possiamo considerarci una nicchia, ma il nostro mercato rappresenta comunque una fetta molto piccola rispetto all’intero ambito produttivo metalmeccanico. Diventa pertanto difficile attrarre figure professionali che vantino una competenza tecnica specializzata nell’utilizzo delle nostre attrezzature. Il problema è poi che queste competenze non si trovano neanche nelle nuove generazioni, che si dimostrano fortemente attratte dalla tecnologia e dall’innovazione, ma che al tempo stesso prediligono altri percorsi professionali e diverse ti-

pologie di impiego. Un tema, quello della mancanza di competenze tecniche adeguate, che si riflette anche nel nostro rapporto con gli stessi utilizzatori del nostro parco mezzi.

Può pertanto capitare che chi le utilizza, nonostante sia in possesso dei titoli e delle abilitazioni necessarie all’avviamento, non riesca sempre a farlo nella maniera più corretta”.

IL GRUPPO TESYA ACQUISICE EMERENT

TESYA - gruppo internazionale specializzato nella fornitura di servizi sofisticati e soluzioni integrate B2B altamente personalizzate per le costruzioni, la generazione di potenza elettrica e meccanica e la gestione di cantieri, magazzini e logistica - ha iniziato il 2023 con una nuova acquisizione in Europa: la società di noleggio spagnola Emerent. Con un fatturato di 1,6 miliardi di euro e oltre 3.400 dipendenti in 15 Paesi quest’acquisizione persegue gli obiettivi delineati dal Gruppo nel piano industriale al 2025 di crescere dimensionalmente, creando valore in nuove opportunità di business e continuando a evolvere nelle linee più tradizionali. Il Gruppo TESYA, in particolare, nel settore del

noleggio ha consolidato una pluridecennale esperienza in diversi segmenti di mercato, offrendo soluzioni diversificate: dalle macchine movimento terra di CGT ai carrelli e attrezzature in ambito intralogistico di CLS, dai veicoli industriali di CGT Trucks al noleggio multispecialista di CGTE. Con sede nelle Asturie, in Spagna, Emerent conta 10 filiali, circa 70 dipendenti e un fatturato di 20 milioni di euro a fine 2022. “Si tratta di un passo importante e di un investimento significativo per il nostro Gruppo”, ha dichiarato Lino Tedeschi, presidente e CEO del Gruppo TESYA. “Nel percorso di sviluppo e consolidamento del nostro piano strategico abbiamo l’obiettivo di rafforzare in maniera significativa la nostra presenza nel noleggio a breve in Spagna, analogamente a quello che abbiamo fatto in Italia con CGTE. Come Gruppo vogliamo puntare a una più estesa copertura geografica nel comparto e a una forte interazione, con l’obiettivo di aumentare in modo rilevante l’offerta in Italia e ampliare la nostra presenza nella penisola iberica in tutti i segmenti in cui faccia premio il valore aggiunto delle nostre soluzioni”.

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E CEO DEL
TESYA
LINO TEDESCHI PRESIDENTE
GRUPPO
DAL MERCATO / 1
GABRIELLA MARTANI TITOLARE DI EUROTECNO

Dossier

La direzione dei produttori

“Il 2022 è stato un anno positivo per tutti – spiega Luca Forconi Key Account Manager di Merlo -, dove le varie agevolazioni fiscali e progetti legati al PNNR hanno fatto crescere in modo esponenziale la richiesta di macchine, sia tramite l’acquisto che tramite il noleggio. In ogni modo non credo sia corretto tenere come base di riferimento l’anno citato in quanto una crescita così esponenziale non può essere mantenuta per un lungo periodo. Al momento il 2023 sembra essere partito in modo più calmo rispetto all’anno precedente, ma sempre in modo positivo, in quanto sembra che tutti gli attori stiano lavorando senza grossi intoppi. Pertanto, la speranza di tutti è che si possa continuare con questo trend fino almeno fino a fine anno. Analizzando il mercato italiano del noleggio e quello europeo la maggiore differenza consiste

DAL MERCATO / 2

nella storicità del noleggio nelle diverse aree. Sicuramente possiamo affermare che il noleggio ha una penetrazione molto più elevata in paesi come UK, Francia, Germania e Paesi Nord Europei, mentre nei paesi del Sud Europa come l’Italia, dov’è ancora molto presente una politica di ‘proprietà del bene’, il noleggio si è svilup-

EASY LIFT ENTRA IN ASSODIMI

Il 2023 è iniziato con diverse novità per Easy Lift. Una di queste è l’inizio della collaborazione con Assodimi, la quale - insieme al gruppo Assonolo - è stata fondata nel 1992 da un gruppo di aziende motivato e dinamico, che ha voluto introdurre il concetto di noleggio professionale in Italia sulla base di un contratto specifico per il settore. Fanno parte dell’Associazione sia noleggiatori che produttori, che hanno l’opportunità di partecipare a convegni e a corsi di formazione, volti a garantire a tutti gli operatori un noleggio in completa sicurezza. Grazie ad Assodimi i soci hanno la possibilità di essere sempre aggiornati su nuove norme, certificazioni e tutele. L’associazione non opera solo a livello nazionale, ma anche internazionale: è infatti uno dei fondatori di ERA, European Rental Association, che raggruppa più di 5.000 società di noleggio in tutta Europa. “La scelta di Easy Lift di associarsi ad Assodimi nasce dal crescente numero di noleggiatori italiani

che hanno deciso di acquistare le nostre piattaforme cingolate per le loro flotte noleggio”, affermano i responsabili della società di Brescello (RE). “Vogliamo ringraziare Assodimi/Assonolo per questa nuova collaborazione e il supporto che l’associazione riesce a dare ai suoi associati fornendo strumenti, servizi e progetti per operare in maniera organizzata e nel rispetto delle normative vigenti nel mondo del noleggio”.

pato con un po’ di ritardo. Possiamo dire che anche in Italia il noleggio sta crescendo a vista d’occhio, non solo come volumi e fatturati, ma anche come nuovi campi di utilizzo e tipologie di mezzi. Un’altra differenza sta sicuramente nella diversa dimensione delle società di noleggio in Italia rispetto all’Europa, in quanto il nostro Paese è sempre caratterizzato da una polverizzazione delle attività imprenditoriali, le quali in questo modo possono essere molto reattive nelle scelte di breve termine, ma che possono poi

avere difficoltà nella gestione degli investimenti nel medio/lungo periodo. A tal proposito è sorprendente come i grandi player del noleggio italiano si stiano espandendo su tutto il territorio italiano e non solo, sia tramite nuove aperture che con l’acquisizione di società più piccole, andando così a ricreare uno scenario in linea con quello europeo. Il noleggiatore è il cliente più interessato alle innovazioni tecnologiche in quanto da una parte è interessato a offrire nuove soluzioni all’utilizzatore finale per diversificarsi, dall’altra è lui stesso il beneficiario di nuove tecnologie che gli consentano di avere una migliore gestione della flotta. Possiamo dire che oltre ai principali player che rinnovano in modo sistematico il parco mezzi fornendo sempre soluzioni di ultima generazione, grazie all’incentivo dell’Industria 4.0, anche quelli di dimensioni inferiori hanno avuto la possibilità di rinnovare il parco. Tutto ciò a beneficio del cliente finale, che oggi ha veramente la possibilità di noleggiare macchine all’avanguardia che gli permettono di lavorare con maggiore sicurezza e a costi

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LUCA FORCONI KEY ACCOUNT MANAGER DI MERLO

inferiori. Tra le soluzioni a beneficio dell’utilizzatore finale possiamo trovare tutte quelle legate alle alimentazioni con maggiore efficienza energetica, al comfort per l’operatore, ai sistemi visivi e di sicurezza. Mentre, tra quelle più interessanti al noleggiatore, rientrano le innovazioni legate alla geolocalizzazione, al monitoraggio del funzionamento del mezzo e alla manutenzione predittiva”.

Per Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia, “il 2022 è andato molto bene in termini di richieste e di venduto. C’è stato un ottimo recupero della domanda a livelli pre-pandemia, probabilmente sarebbe potuto anche andare meglio se non ci fossero i noti problemi con gli approvvigionamenti delle materie prime e della componentistica. Il 2023 si presenta come un anno più o meno in continuità; con il 2022 abbiamo avuto un ampio portafoglio di ordini che penso derivi soprattutto dalla volontà delle aziende di anticipare i tempi e organizzarsi meglio per poter gestire i lunghi tempi di consegna. In questo momento i noleggiatori sono sempre più alla ricerca di macchi-

DAL MERCATO / 3

ne che guardano alla sostenibilità e quindi di macchine elettriche o ibride. C’è anche un maggiore interesse verso le macchine che raggiungo grandi altezze. Il nostro core business rimane il comparto delle scissor, ma c’è una buona penetrazione dei modelli di sollevamento più alti. I noleggiatori ricercano da noi produttori una maggiore assistenza e supporto anche nella formazione del personale, sia per aggiornare le competenze che hanno già al loro interno che per formare completamente le nuove figure professionali che hanno assunto proprio per

andare incontro alla crescita di domanda che stanno avendo. I prodotti più innovativi richiedono particolari competenze e, quindi, le aziende si stanno strutturando per poterle gestire al meglio. Guardando al mondo del noleggio trovo che sono soprattutto le realtà più organizzate a trovare spazio, oggi che si stanno sviluppando anche spesso facendo acquisizioni di aziende più piccole e localizzate. Le realtà molto piccole credo piano piano stiano scomparendo, per lasciare il posto ai grandi noleggiatori che

si espandono nel territorio o a quelle realtà che - seppur piccole - sono in grado di gestire i cambiamenti in atto ed essere quindi ancora competitive sul mercato”. ■

COLLABORAZIONE ESCLUSIVA TRA MANITOU E KILOTOU

Manitou, uno dei leader mondiali nei settori della movimentazione, delle piattaforme aeree e del movimento terra, ha siglato un accordo di collaborazione esclusiva di 12 mesi con Kiloutou per fornire kit di elettrificazione per i carrelli elevatori telescopici usati con

motore termico di Manitou. Il retrofit ne prolungherà la vita utile e ne ridurrà l’impatto ambientale, in particolare le emissioni di CO2, in conformità con gli impegni assunti dai due gruppi nelle loro politiche di RSI. Manitou e Kiloutou, consapevoli dei vantaggi di una costante ottimizzazione della durata di vita delle loro macchine e attrezzature, hanno lanciato il primo progetto di retrofit di macchine pesanti, che coinvolge un costruttore e una società di noleggio. Il progetto, che si svilupperà nei prossimi due anni, ha lo scopo di verificare la fattibilità tecnica ed economica dell’elettrificazione di carrelli elevatori telescopici, inizialmente progettati e venduti con motori a combustione interna.

La prima fase del test sarà effettuata su un carrello elevatore telescopico della flot-

ta di noleggio di Kiloutou. Nel corso del 2023 il carrello sarà smontato e riassemblato con un kit di elettrificazione presso lo stabilimento del Gruppo Manitou ad Ancenis, quindi testato in condizioni reali presso il centro di prova Kiloutou vicino a Lille. Una volta superato il test il Gruppo Manitou proporrà in esclusiva al Gruppo Kiloutou dei kit di elettrificazione per macchine rimesse a nuovo con parti nuove o usate. La distribuzione avverrà in un periodo di 12 mesi a partire dall’inizio del 2024 e su più modelli. I kit comprendono vari componenti, tra cui una batteria agli ioni di litio, e consentono di trasformare i motori termici in motori completamente elettrici a bassissime emissioni di carbonio.

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MICHEL DENIS, CEO DEL GRUPPO MANITOU, E FRANÇOIS RENAULT, DIRETTORE ATTREZZATURE E SVILUPPO SOSTENIBILE DEL GRUPPO KILOUTOU NICOLA VIOLINI DIRETTORE GENERALE DI HAULOTTE ITALIA

GRU POTAIN PER IL NUOVO POLICLINICO DI MILANO

L’OSPEDALE DEL FUTURO

QUATTRO GRU POTAIN SONO PROTAGONISTE NEI LAVORI

DI REALIZZAZIONE DEL NUOVO POLICLINICO DI MILANO CHE, UNA VOLTA TERMINATO, SARÀ UN POLO SANITARIO

DI RIFERIMENTO, ALL’AVANGUARDIA E INNOVATIVO, COSTRUITO SECONDO I PIÙ IMPORTANTI CANONI

DI SOSTENIBILITÀ

di Ettore Zanatta

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ON SITE

Il “Nuovo Policlinico” di Milano è stato definito “ la più grande opera architettonica degli ultimi 90 anni che ridisegna il centro di Milano”. Sicuramente è uno degli interventi più attesi di questo periodo e il suo progetto rientra a pieno titolo nella cerchia di quelli che stanno ridefinendo il carattere dell’edilizia sanitaria italiana. Della struttura con la quale il team specializzato costituito da Techint Engineering & Construction (mandataria), Boeri Studio, B.T.C., C+S Associati, Labics, LAND, TRT Trasporti e Territorio si aggiudicò nel 2007 il Concorso Internazionale di Progettazione e Riqualificazione dell’area denominata “Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena” di Milano, la dotazione probabilmente già più no-

ta - e candidata a divenire l’elemento identitario dell’intero sito - è il giardino terapeutico sopraelevato. Il cantiere si estende su una superficie di 22.000 m 2 e sorge tra via Francesco Sforza e via della Commenda, nel centro storico del capoluogo lombardo. La nuova struttura sarà costituita da due blocchi di sette piani ciascuno (piano terra compreso), con un sistema di passerelle che unirà entrambi i volumi al corpo centrale, di tre livelli, contraddistinto dal “roof garden” di circa 6.000 m2 di superficie. Un “Giardino Alto” che, come definito dall’architetto Stefano Boeri, è una “novità nel panorama internazionale delle strutture sanitarie, nel quale le presenze vegetali e arboree svolgeranno un ruolo “attivo in quanto coadiuvanti nelle terapie e nella qualità della degenza ospedaliera”.

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L’iter costruttivo

Per l’iter costruttivo e il completamento dei lavori del “ Nuovo Policlinico” era stata annunciata una durata di circa tre anni, per un investimento di oltre 200 milioni di euro: circa 135 provenienti dal Fondo Ca’ Granda, appositamente costituito, circa 30 da Regione Lombardia e circa 36 milioni dal Ministero della Salute. A occuparsi della realizzazione dell’intera ope-

ra - commissionata da Fondazione IRCC Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milanoè il Consorzio Stabile SIS (capogruppo e mandataria, con Sacyr Construcción S.A.U., INC e SIPAL) - in A.T.I. con Palaser, Consorzio Innova e AR.CO. Lavori - al quale sono stati affidati tutti i lavori previsti dal progetto esecutivo: dall’esecuzione delle opere di scavo alle fondazioni, fino a ogni sin-

UNA FUTURISTICA “CITTADELLA SANITARIA”

La Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, meglio nota come Policlinico di Milano, è un ospedale generale che può contare su importanti eccellenze in diversi ambiti di cura con una forte interdisciplinarietà. Fondato dal Duca Francesco Sforza più di 500 anni fa è tra gli ospedali più antichi d’Italia. Nei suoi sei secoli di attività ha accompagnato i milanesi nel loro percorso di cura, facendo la storia della medicina e anticipando diverse innovazioni sempre al passo con i tempi. Il Policlinico ha ospitato medici illustri quali Carlo Forlanini (inventore dello pneumotorace artificiale), Edoardo Porro (innovatore dell’operazione di taglio cesareo), Baldo Rossi (padre della chirurgia d’urgenza), Luigi Mangiagalli (fondatore dell’omonima clinica ostetrico-ginecologica), Luigi Devoto (fondatore

dell’omonima Clinica del Lavoro, la prima nel mondo in questa disciplina) e molti altri. Il progetto del “Nuovo Policlinico” rin-

gola opera edificatoria. Coinvolta direttamente anche Calcestruzzi, che ha indicato in circa 80.000 m3 il volume complessivo di calcestruzzo previsto per l’intero cantiere (il 30% del quale sarà impiegato per le platee di fondazione). Riguardo alle altre forniture, avviate nel marzo 2022, citiamo i getti per ogni singola platea, che variano dai 400 ai 550 m3 e necessitano dell’impiego di due autopompe, nonché di un numero di autobetoniere variabile da 13 a 15. Mezzi, materiali e modalità di lavoro sono stati appositamente proporzionati per assicurare una fornitura puntuale, così da evitare discontinuità e interruzioni dei lavori.

A contraddistinguere il “Nuovo Policlinico” saranno le innovative tecnologie antisismiche utilizzate, nonché le svariate dotazioni interne “intelligenti” messe a punto per rendere più confortevole l’esperienza individuale di permanenza. Scelte compositive, distributive, tecniche e tecnologiche che rappresenteranno i pilastri di una struttura che potrebbe gettare le basi per ridefinire il concetto di edificio sanitario pubblico su scala nazionale. Sì, perché rico-

nova quindi una storia ospedaliera pluricentenaria: da allora il processo di sviluppo urbano ha visto l’addensarsi, entro una por-

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ON SITE
L’AREA DI CANTIERE (FOTO SCATTATA DURANTE LA FASE INIZIALE DEI LAVORI, QUANDO NEL NOVEMBRE 2019 VENNE POSATA LA “PRIMA PIETRA”) DOVE SORGERÀ IL “NUOVO POLICLINICO” DI MILANO

struire un ospedale è già di per sé un’opera straordinaria, ma - come in questo caso - ricostruirlo finanziandolo tramite un fondo di “housing sociale” e riqualificando al contempo il proprio patrimonio immobiliare è un caso zione di territorio relativamente ristretta, di un numero cospicuo di funzioni eccezionali caratterizzate spesso da edifici con forte va-

più unico che raro. In particolare, il “Nuovo Policlinico” sarà un ospedale aperto e accessibile non solo ai pazienti e alle loro famiglie, ma a tutta la città: nel cuore di Milano saranno realizzati percorsi di cura dedicati, ma anche

lenza simbolica e monumentale, una collezione unica di elementi “fuori scala” caratterizzati da un complesso rapporto con

luoghi pensati per il relax e per vivere la quotidianità.

Doppia coppia vincente

È in questo contesto che stanno lavorando ben quattro gru a rotazione alta Potain, nella

lo spazio pubblico e da una forte identità architettonica. Il progetto in atto cerca di mettere in relazione i due principali caratteri morfologici evidenziati: lo spazio aperto collettivo e permeabile della città dei padiglioni e la natura introversa e autonoma della città dei “grandi oggetti” esterni al recinto. La demolizione di 11 padiglioni esistenti risponde a una logica di intervento basata su tre principali caratteristiche: la costruzione di un nuovo edificio integrato che metta a sistema il complesso dei servizi sanitari e non sanitari richiesti dall’Accordo di Programma del 2001, le relazioni con i restanti padiglioni e la valorizzazione della valenza pubblica del recinto dell’Ospedale come spazio collettivo attraversabile, con particolare attenzione alla continuità degli spazi verdi.

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IL SITO SI ESTENDE SU UNA SUPERFICIE DI 22.000 M2 E SORGE NEL CENTRO STORICO DI MILANO Fonte immagini: Studio Stefano Boeri Architetti

IL DESIGN TOPLESS DELLE GRU POTAIN MDT CON CCS PERMETTE INSTALLAZIONI COMPLESSE CON L’UTILIZZO DI PIÙ GRU, COME IN QUESTO CASO. LE FASI DI MONTAGGIO, TRASPORTO E MANUTENZIONE SONO PIÙ RAPIDE. LA PRODUTTIVITÀ OTTIMALE E LA MAGGIORE SICUREZZA FANNO DI QUESTE GRU LA MIGLIORE ALTERNATIVA PER TUTTI GLI UTENTI E NOLEGGIATORI

NELLA FASE SUCCESSIVA AL DE-TENSIONAMENTO DEI TIRANTI ORIZZONTALI E LA COPERTURA DEI PALI SECANTI SONO STATE MONTATE LE QUATTRO GRU POTAIN MDT CHE OGGI SONO TRA LE ASSOLUTE PROTAGONISTE DEL CANTIERE

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 84 ON SITE

fattispecie due MDT269 J12 e altrettante MDT389 L16, fornite al Consorzio Stabile SIS da Manitowoc Crane Group Italy grazie all’opera di Stefano Giannosso, Area Sales Manager dell’azienda che ci ha accompagnato in questo suggestivo cantiere. Consorzio che è cliente di Manitowoc Crane Group Italy da molti anni e che si è rivolto in passato al costruttore anche per l’approvvigionamento di diverse gru Igo a marchio Potain e di autogrù a marchio Grove.

Nella fattispecie, le due gru MDT269

J12 sono state fornite con braccio standard di 65 m e montate in loco - con braccio da 50 m e altezza sotto gancio di 53 m - su carro base da 4,5x4,5 m e successivamente su carro da 6x6 m; le due gru MDT389

L16, invece, sono state fornite con braccio standard da 75 m e montate in cantiere con bracci di 55 e 60 m e altezze sotto gancio di 69 e 60 m, entrambe su carro base da 6x6 m.

La gestione “in quota”

È stato invece l’Ing. Matteo Pastore, esperto in “Lift solutions”, che si è occupato di progettare e organizzare il posizionamento delle quattro gru nel cantiere meneghino. Un contesto che si è presenta-

to fin da subito critico per diversi motivi, tra i quali: la posizione del cantiere stesso, persistente nel centro cittadino e in piena Area C, con l’accesso di svariati trasporti eccezionali - tra bilici e autogrù - tutto da gestire; la presenza di un’uni-

ca entrata del cantiere dalla sola via della Commenda, una strada di larghezza ridotta, utilizzata peraltro da accesso ad altri complessi ospedalieri e che quindi non è stato possibile ‘bloccare’; un progetto che prevedeva l’edificazione

QUATTRO GRU POTAIN STANNO CONTRIBUENDO ALLA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO CHE AVRÀ

IMPLICAZIONI SU TUTTO IL TERRITORIO MILANESE DA UN PUNTO DI VISTA SOCIALE, URBANISTICO, ARCHITETTONICO, CULTURALE E AMBIENTALE

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 85
LE GRU “TOPLESS” MDT DI POTAIN (NELLA FOTO LE DUE MDT 269 J12 E LE DUE MDT389 L16 FORNITE NELL’OCCASIONE AL CONSORZIO STABILE SIS DA MANITOWOC CRANE GROUP ITALY) OFFRONO PRESTAZIONI MIGLIORI IN CANTIERE ANCHE GRAZIE AL SISTEMA DI CONTROLLO CCS (CRANE CONTROL SYSTEM) DI CUI SONO DOTATE. DI FACILE UTILIZZO, QUESTO SISTEMA OFFRE AI PROPRIETARI I PIÙ ALTI LIVELLI DI COMFORT, FLESSIBILITÀ E CONTROLLO ERGONOMICO, CHE SI TRADUCONO PERALTRO IN UN MIGLIORE RITORNO SULL’INVESTIMENTO
“ „

ON SITE

LE GRU POTAIN MDT IN AZIONE NEL

CANTIERE HANNO DIMOSTRATO DI GARANTIRE PRESTAZIONI DI ALTO LIVELLO, SVOLGENDO I PROPRI COMPITI RAPIDAMENTE E CON PRECISIONE. IL SISTEMA DI CONTROLLO CCS PERMETTE AGLI OPERATORI DI BENEFICIARE DI ELEVATI LIVELLI DI COMFORT E DI COMANDI ERGONOMICI, CONSENTENDO UNA MAGGIORE PRECISIONE DI MOVIMENTAZIONE E MAGGIORI CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO. IL CCS, INOLTRE, CONSENTE UN PIÙ PRECISO SCAMBIO DI INFORMAZIONI E DI ANALISI DELLA GRU

MASSIMIZZANDO COSÌ LE PORTATE DI SOLLEVAMENTO E OFFRENDO MAGGIORE FLESSIBILITÀ IN CANTIERE

del cantiere quasi da zero, senza spazi di manovra o viabilità interna residua per mezzi pesanti a fine cantiere, in particolare verso l’interno dell’isolato. Per via di tutte le caratteristiche sopra descritte l’Ing. Pastore si è fin da subito accorto che la mancanza di spazio non avrebbe consentito le operazioni

di smontaggio delle gru posizionate sul fondo del cantiere, ovvero a circa 100 m di distanza dall’entrata di via della Commenda, dove si sarebbe dovuta posizionare l’autogrù. Per ovviare a questo problema si è deciso - grazie anche alla fattiva collaborazione del cliente e a seguito di numerosi studi di fattibi-

lità - di procedere alla costruzione del lotto in due fasi e di installare in prima fase le due gru MDT269 J12 sul “fondo” del lotto e le due MDT389 L16 sul “fronte” del lotto, relativamente più vicine all’ingresso di via della Commenda. Al termine della fase 1 le più alte e potenti MDT389 smonteranno

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 86
LA FUNZIONE DI LIMITAZIONE DELLA VELOCITÀ FORNISCE IL MASSIMO CONTROLLO E PRECISIONE REGOLANDO LA VELOCITÀ DI TUTTI I MOVIMENTI DELLA GRU, CON INCREMENTI DEL 25%. LA MODALITÀ DI PERSONALIZZAZIONE PERMETTE ALL’OPERATORE DI DEFINIRE LA VELOCITÀ E IL DINAMISMO/REATTIVITÀ DEI MOVIMENTI. IL PASSAGGIO AUTOMATICO TRA IL POSTO DI COMANDO IN CABINA E IL COMANDO A DISTANZA NON RICHIEDE ALCUNA OPERAZIONE DI COLLEGAMENTO/SCOLLEGAMENTO CAVI
“al

volo” (cioè “in quota”) le MDT269 che, nel frattempo, avranno completato le costruzioni intorno a loro. Queste operazioni saranno eseguite a quote superiori a 50 m di altezza, con portate fino a 6 t a 60 m di distanza (per rendere il lavoro ancora più modulare e completo le gru sono state installate sui carri citati interamente smontabili e rimovibili). A quel punto, tramite l’impiego di autogrù, sul “fronte” del lotto di via della Commenda le due gru MDT389 L16 saranno smontate parzialmente o completamente e sostituite nella stessa posizione dalle due MDT269 J12. Solo una delle due MDT389 L16 sarà reinstallata sull’ingresso vero e proprio del lotto (fuori dallo scavo della costruzione, per intenderci) e avrà inizio la fase 2. Al termine di quest’ultima, ancora una volta la sola MDT389 L16 rimasta smonterà sempre in quota le due MDT269 J12 che, nel frattempo, avranno completato le costruzioni intorno a loro sul “fronte” del lotto. In quel momento sarà necessaria una sola autogrù per lo smontaggio della MDT389 L16 rimasta, lavorando comodamente alla sua base, sull’ingresso del lotto. In pratica, le parti in cau -

sa in questo cantiere hanno sfruttato la modularità - e la capacità di essere smontata in pezzi - della MDT269 J12 per poterla smontare con le MDT389 L16. Tutto ciò è

LA SCHEDA TECNICA

stato possibile grazie all’esperienza e alle capacità uniche maturate dai tecnici Potain nel lavorare in quota nei cantieri di tutta Italia e di tutto il mondo. ■

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 87
LE GRU POTAIN MDT MDT 269 J12 MDT389 L16 Capacità nominale std.: 12 t 16 t Raggio max.: 65 m 75 m Carico in punta: 3,1 t 3,3 t Altezza sotto gancio: 74 m 95,7 m
LA CABINA ULTRA VIEW DI CUI SONO DOTATE LE GRU MDT OFFRONO UN ELEVATO COMFORT. GRAZIE AL LORO DESIGN ERGONOMICO L’OPERATORE PUÒ FACILMENTE MASSIMIZZARE TUTTE LE QUALITÀ DEI SISTEMI OPERATIVI E DI CONTROLLO MANITOWOC, A BENEFICIO DI SICUREZZA E PRODUTTIVITÀ. I COMANDI POSSONO ESSERE ATTIVATI DAI JOYSTICK DI COMANDO PER FORNIRE IL MIGLIOR COMFORT DI GUIDA E PRATICITÀ. IL JOG-DIAL PERMETTE UNA FACILE E INTUITIVA NAVIGAZIONE SUL DISPLAY

SCUSATE IL RITARDO

A PIÙ DI SEI ANNI DI DISTANZA, LA FIERA INTERNAZIONALE PER IL SETTORE DEL NOLEGGIO DI PIATTAFORME E ATTREZZATURE AEREE È PRONTA A SEGNARE IL SUO RITORNO SULLA SCENA CON UN’EDIZIONE AGGIORNATA E PIÙ ATTUALE CHE MAI

di Liliana Rebaglia

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 88
APEX & IRE FIERE

L’Aerial Platforms Exhibition (APEX), uno dei più attesi e importanti eventi fieristici nel ramo del sollevamento in programma quest’anno, segnerà il suo ritorno a Maastricht, in Olanda, dal 6 all’8 giugno prossimi presso il complesso fieristico MEEC. La fiera a cadenza triennale, giunta alla sua decima edizione, torna dopo sei anni di assenza dall’ultimo evento andato in scena nel 2017. L’edizione successiva prevista per il 2020 era infatti stata cancellata a causa della pandemia di Covid-19. Come sempre, in concomitanza con APEX – partner di IPAF (International Powered Access Federation) - si terranno la fiera IRE

quindi, offriranno ai visitatori una gamma completa di piattaforme aeree, attrezzature edili e soluzioni IT (Information Technology) a noleggio e presenteranno le ultime novità alimentate a batteria, nonché tecnologie digitali che aiuteranno le società e gli appaltatori a offrire prodotti sostenibili ed efficienti. Tra i principali espositori di APEX saranno presenti Dingli, Genie, JLG, Haulotte, Holland Lift, Manitou, Riwal, Ruthmann, Skyjack, Snorkel, Versalift e XCMG. Gli espositori di IRE vedranno invece la presenza di Atlas Copco, CASE Construction Equipment, Ditch Witch, Generac, Hitachi, JCB, Kaeser, Trackunit, Volvo Construction Equipment e Yanmar Construction Equipment.

luzione logistica APEX e IRE offriranno agli acquirenti di apparecchiature l’istantanea perfetta di ciò che è disponibile oggi sul mercato. Allo stesso tempo, IRE presenterà le più recenti tecnologie digitali, comprese le soluzioni telematiche e il software di gestione del noleggio, che stanno diventando strumenti essenziali per le società e gli appaltatori”. Dall’ultimo evento APEX gli organizzatori hanno approfittato del lungo periodo di pausa per completare un’opera di rinnovamento della location da oltre 50 milioni di euro, al fine di migliorare e ampliare le sue strutture, che sfoggiano oggi uno stile contemporaneo e sono facilmente visitabili e accessibili ai visitatori. ■

(International Rental Exhibition) e la conferenza annuale dell’ERA (European Rental Association), che vedranno la partecipazione delle principali società di noleggio a livello europeo e internazionale.

Ospiti d’eccezione

La fiera APEX di quest’anno si prospetta una vetrina importante per i costruttori di macchine e attrezzature che intendo cogliere l’occasione di mostrare le loro ultime novità al grande pubblico di professionisti che operano nel settore del sollevamento. Molti dei principali costruttori mondiali di macchine movimento terra compatte, piattaforme aeree, pompe, gruppi elettrogeni, compressori e altre attrezzature in loco, saranno presenti alla sede del centro congressi ed esposizioni MECC di Maastricht, con 120 espositori che parteciperanno alla fiera APEX e 80 espositori a quella dell’IRE. Più di 200 fornitori in totale,

I visitatori di ogni mostra avranno libero accesso agli eventi, compreso quello, in concomitanza con gli eventi APEX e IRE, degli European Rental Awards, che si terrà il 7 e 8 giugno. La convention annuale di ERA - partner ufficiale di IRE - attira più di 350 delegati e molte delle più grandi società di noleggio di tutta Europa.

Una finestra sul futuro

L’evento APEX si annuncia quindi come un appuntamento immancabile per i professionisti che operano nel settore del sollevamento, in special modo alla luce delle attuali sfide globali che li attendono, come affermato da Tony Kenter, amministratore delegato di Industrial Promotions International B.V (IPI):

“Il tempismo di questi eventi è perfetto e supporteranno le società di noleggio e gli appaltatori che stanno gestendo la transizione verso apparecchiature a basse emissioni. In una comoda so-

LA CARTA D’IDENTITÀ

• Organizzatore: B.V. Industrial Promotions International (I.P.I.) e KHL Group

• Periodicità: triennale

• Edizione: 10°

• Luogo evento: Centro congressi ed esposizioni MECC - Forum 100, 6229 GV a Maastricht, Paesi Bassi

• Data e orari: dal 6 al 8 giugno 2023

– ore 9.30/18.00 (giovedì 8 giugno chiusura ore 17.00)

• Aree tematiche: sollevamento e noleggio di piattaforme aeree, attrezzature edili e soluzioni IT

• Espositori 2023: 200 (120 per APEX e 80 per IRE)

• Superficie espositiva: 30.000 m² (distribuiti su quattro padiglioni)

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 89

CROWN

I nuovi commissionatori verticali SP 1500

Crown ha lanciato la nuova generazione di commissionatori verticali ad altezze elevate serie SP 1500. Le sue funzioni - che includono un vano operatore dall’ergonomia ottimizzata con visibilità a 360° e comandi personalizzabili - sono progettate per rendere il commissionamento più facile e sicuro. Con velocità di marcia fino a 12 km/h, altezze di sollevamento fino a 11,2 m e portate fino a 1,25 t, questi carrelli - connessi a tecnologie intelligentisono ideati per affrontare un’ampia serie di applicazioni, rispondendo da un lato ai requisiti impegnativi e in costante evoluzione di e-commerce, grossisti e venditori al dettaglio, dall’altro alle esigenze tipiche del commissionamento. I carrelli serie SP forniscono una visibilità pressoché illimitata in entrambe le direzioni di marcia, oltre che in alto e in basso. Il finestrino all’altezza del ginocchio, in posizione centrale rispetto ai comandi del carrello, offre una visuale priva di ostacoli in direzione del corpo macchina con la piattaforma operatore in quota. La combinazione tra il finestrino centrale, il montante ad alta visibilità e la grande finestra superiore fornisce una visuale ottimale su ostacoli, pedoni e altri carrelli. Con il carrello in marcia in direzione delle forche altri due finestrini forniscono un’elevata visibilità del corridoio sottostante. Il tettuccio opzionale con vetro panoramico ottimizza la visibilità verso l’alto, proteggendo gli operatori dalla caduta di oggetti e sporco. Tutti i comandi disponibili sono regolabili in base alle esigenze e alle caratteristiche fisiche degli operatori. Sono disponibili due set di comandi, uno rivolto al corpo macchina e l’altro alle forche, entrambi regolabili in altezza, oltre che configurabili in base alle

preferenze. Il vano può essere equipaggiato con gli accessori “Work Assist” opzionali per supportare le diverse attività presenti in un ambiente di commissionamento dinamico. Un’altra funzione che riflette la costante attenzione di Crown per gli operatori è Gena, il sistema operativo che include l’opzione di integrazione ideale con il sistema InfoLink di gestione

batteria da 24 V i commissionatori possono raggiungere velocità di 12 km/h. Anche le velocità di sollevamento sono rilevanti: con la funzione opzionale di sollevamento a velocità elevata sul modello da 48 V la velocità di sollevamento arriva a 0,71 m/s. Il montante può essere abbassato a una velocità di 0,41 m/s. La funzione di abbassamento è inoltre a recupero di energia come caratteristica di serie: l’energia viene reimmessa nella batteria quando il montante viene abbassato. Tra le altre caratteristiche di serie è presente il sistema di controllo trazione antiscivolo “OnTrac”, un brevetto Crown che riduce il pattinamento nelle fasi di accelerazione, inversione del senso

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 90 PRODOTTI
a cura di Liliana Rebaglia

La gamma di commissionatori DSP

JLG Industries Inc. sta puntando molto sulla gamma DSP di commissionatori, ideata dagli ingegneri JLG nella sede di Tonneins, in Francia, e disponibili in tre altezze di selezione; altezza ridotta (4,13 m), media (5,64 m) ed elevata (7,18 m). “Questa gamma rivoluzionaria di commissionatori è particolarmente efficace grazie anche all’aiuto dei nostri partner fornitori di materiali”, spiega Jan-Willem van Wier, Sr. Product Marketing Manager per EMEAIR di JLG.

“Il mercato della movimentazione del materiale e del commissionamento sta crescendo rapidamente; è necessario disporre di attrezzature di sollevamento specializzate, con funzionalità simili a quelle dei carrelli elevatori a forca,

come i comandi, il design del montante, l’ergonomia dell’operatore, nonché una comprovata affidabilità e altezza di

lavoro di una piattaforma di lavoro aerea (AWP)”. Tra le caratteristiche del design di questa famiglia di prodotto è compresa una nuova struttura del montante brevettata e potenzialmente esente da manutenzione, che non necessita di cavi o catene. I comandi intuitivi e brevettati consentono all’operatore di agire in sicurezza, offrendo al contempo una posizione di seduta comoda e una postura rilassata. La serie è azionata da un singolo motore a corrente alternata che necessita di una manutenzione minima, supportato da due ruote girevoli, per una stabilità ottimale della macchina e una maggiore manovrabilità da parte dell’operatore.

Il portale telescopico idraulico SBL600

Enerpac Heavy Lifting Technology ha messo alla prova il suo portale telescopico idraulico Super Boom Lift (SBL) 600 prima della prevista spedizione in Australia. Il portale a tre stadi SBL600 ha una capacità di sollevamento di 6.000 kN e dispone di un braccio pieghevole, che consente di trasportarlo su autocarri standard a pianale; con un’altezza di sollevamento di 10,6 m, l’Enerpac ha un regime di test rigoroso per l’SBL600. Testimoniata da un rappresentante dei Lloyds come prova di collaudo di terza parte, la procedura di collaudo in due parti comprendeva una prova di carico statico e una prova di accettazione in fabbrica. Il portale idraulico SBL600 ha una capacità di sollevamento al primo stadio di 6.000 kN, 5.000 kN al secondo e 3.700 kN al terzo. Durante il test di carico statico ogni gamba del portale è stata sottoposta al 125% della sua capacità di carico in tutti

e tre gli stadi. Il test statico è stato seguito da un test di accettazione in fabbrica che ha riguardato tutti gli aspetti funzionali del portale. Ciò includeva il sollevamento con il 110% del carico di lavoro sicuro dell’SBL600 nel terzo stadio superiore (10,6 m), oltre a testare tutti i movimenti del portale, compresa la corsa della macchina lungo la pista di pattinaggio. I carriponte Enerpac sono utilizzati in un’ampia gamma di ambienti di lavoro. Durante i test precedenti,

l’SBL600 è stato sottoposto a un test di carico laterale di omologazione che garantisce la conformità con ASME B30.1, un importante standard industriale che copre le attrezzature di sollevamento pesante come i martinetti idraulici, i cavalletti idraulici e i martinetti a trefoli. “I nostri sistemi di sollevamento sono sottoposti a un rigoroso regime di test, che garantisce un’attrezzatura sicura e conforme per le applicazioni industriali e di movimentazione di macchinari impegnativi”, afferma Tom Eggert, Product Manager di Enerpac per la tecnologia di sollevamento pesante.

“Applichiamo lo stesso livello di rigore sia ai nostri nuovi sistemi che a quelli che ricondizioniamo. Il nostro impegno per la sicurezza si riflette anche nel design dell’SBL600”. Come standard l’SBL600 include i comandi wireless Enerpac Intellilift, che offrono agli utenti un modo sicuro e affidabile di azionare il portale.

marzo-aprile 2023 - ONSITELIFT 91
ENERPAC JLG

Una piattaforma Multitel per la RSA di Cilavegna

Grazie a una piattaforma autocarrata da 68 m offerta a noleggio da Eurotecno, società del Gruppo Guarneri, gli operatori specializzati di Sanatec hanno raggiunto facilmente e in totale sicurezza il tetto della Residenza Sanitaria Assistenziale di Cilavegna (PV), allontanando i volatili con l’installazione di un sistema di reti Bird Net. Complice l’altezza considerevole della struttura e l’estensione importante della tettoia l’intervento ha richiesto l’utilizzo di piattaforme aeree a noleggio per poter raggiungere facilmente e in totale sicurezza le varie zone di installazione. La scelta è ricaduta su Eurotecno, società del Gruppo Guarneri attiva fin dal 1994 e specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e l’industria, che ha fornito nello specifico una piattaforma autocarrata da 68 m. “Dopo aver effettuato un sopralluogo sul posto insieme agli addetti di Sanatec per capire le esigenze reali del cliente abbiamo deciso di mettere loro a disposizione il nostro modello di punta per le

grandi altezze”,  sottolinea Matteo Vagliani, funzionario commerciale di Eurotecno. “Nello specifico si tratta di una piattaforma articolata autocarrata MJ685 di Multitel Pagliero, brand con cui collaboriamo con profitto da molti anni, che è in grado di assicurare un’altezza di lavoro di 68,5 m e che offre uno sbraccio orizzontale massimo di 33,5 m, oltre a garantire una quota massima di lavoro in negativo di -12 m”. Grazie alla rotazione della torretta di 360° continui, alla cesta autolivellante con rotazione di 90° + 90° e alla versatilità del jib la piattaforma autocarrata ha permesso agli operatori di Sanatec di aggirare gli ostacoli e di posizionarsi con precisione e sicurezza sulle varie aree di lavoro, rendendo ancora più rapida e semplice l’installazione delle reti Bird Net sull’intera tettoia e in prossimità della scala antincendio. Ma il supporto di Eurotecno non ha riguardato soltanto la fase di esecuzione dell’intervento. Come conferma Tedoldi, è stato fondamentale anche in preesecuzione: “La nostra collaborazione con Eurotecno ha carattere decennale e anche se negli ultimi anni, per esigenze interne e crescita dei volumi di lavoro, abbiamo privilegiato l’utilizzo di piattaforme di proprietà rispetto a quelle disponibili a noleggio, sappiamo sempre di poter contare in caso di bisogno su un partner che oggi sul mercato non ha eguali. Non è un caso che quando ci troviamo ad avere la necessità di utilizzare una grande piattaforma autocarrata ci rivolgiamo all’esperienza e alla professionalità della società del Gruppo Guarneri. Eurotecno inoltre non si limita a vantare un parco mezzi molto ben fornito e a rispondere con puntualità a ogni nostra esigenza, ma ci accompagna anche nella fase preliminare della trattativa tecnico commerciale con i nostri clienti”.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 92 PRODOTTI
EUROTECNO

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Premio per l’innovazione al telescopico 30.7

Il sollevatore telescopico Merlo 30.7 è stato uno dei vincitori del SaMoTer Innovation Award 2023, il Premio per l’innovazione promosso dal Salone Internazionale Macchine per Costruzioni che valorizza l’evoluzione tecnico-costruttiva dei mezzi meccanici da cantiere. Il 30.7 ha vinto nella categoria “Sollevatori Telescopici Compact” per essere “una soluzione originale e funzionale inerente la sicurezza e il comfort”. Il sollevatore compatto Merlo 30.7 è nato con l’obiettivo dichiarato del costruttore di voler innalzare gli standard di sicurezza della sua categoria e, per questo motivo, è stato dotato di

alcuni sistemi che lo rendono unico. Il controllo della sicurezza attiva ASCS (Adaptive Stability Control System) assicura la prevenzione dal rischio di ribaltamento della macchina nelle fasi di movimentazione di un carico. Il sistema di riconoscimento attivo delle persone Merlo Active Personnel Safety, grazie alle telecamere con obiettivo grandangolare, fornisce all’operatore una visione delle aree laterali e posteriore con un riconoscimento della presenza di persone. Il 30.7 può essere equipaggiato con illuminazione LED a 360°, che consente una visibilità ottimale in ogni condizione di luce. Questo modello è inoltre dotato di serie di MerloMobility 1.1, un sistema che monitora in tempo reale le funzioni della macchina consentendo,

tra le altre cose, di limitare o programmare le funzionalità del sollevatore telescopico in base alle esigenze operative o di sicurezza. Uno dei punti di forza del 30.7 è la possibilità di essere equipaggiato con la Cabina Sospesa (CS) brevettata Merlo, una soluzione tecnologica che massimizza il comfort e assicura un elevato standard di sicurezza. Il sistema a bassa frequenza permette la drastica riduzione delle vibrazioni all’interno dell’abitacolo e agevola l’assorbimento delle sollecitazioni trasmesse nelle fasi di trasferimento e lavoro anche su terreni sconnessi. In tal modo si aumenta la sicurezza dell’operatore e si riduce il rischio di infortuni o lo sviluppo di malattie professionali legate a questa problematica.

EWELLIX

I nuovi attuatori elettrici

Ewellix, società specializzata nella produzione di tecnologie avanzate per il movimento lineare, lancia una nuova generazione di attuatori elettrici progettati per l’impiego in applicazioni su macchine operatrici, comprese le piattaforme aeree. I nuovi attuatori

combinano un’eccezionale densità di potenza con elevati livelli di efficienza energetica, controllo del posizionamento e della movimentazione e ripetibilità. I primi prodotti immessi sul mercato nel corso di quest’anno comprenderanno attuatori con

capacità di sollevamento di 3 e 15 t. Le versioni future includeranno capacità intermedie e un’opzione di guida con tecnologia “steer-by-wire” elettromeccanica. I nuovi attuatori sono stati sviluppati per aiutare i produttori a sostituire i tradizionali sistemi di alimentazione idraulici con soluzioni di movimentazione controllate elettricamente. In particolare, offriranno un’alternativa affidabile, efficiente, ecologica, semplice da installare e da utilizzare, con un costo totale di proprietà inferiore.

ONSITELIFT - marzo-aprile 2023 94 PRODOTTI
MERLO

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Azienda Pagina Bobcat 15 Espi Engineering 3 Fiera Ecomondo 55 Flash Battery 7 Grafiche MDM 93 Haulotte 1 Hinowa 39 Kohler 5 Jekko 11 JMG Cranes 23 Liebherr Italia III COPERTINA Merlo II COPERTINA Oleomarket 17 Platform Basket IV COPERTINA Selift 13 Terex COPERTINA TVH 9
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CANTIERE,

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