OnSite Lift n.1 - Gennaio-Febbraio 2023

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4 Editoriale di Ettore Zanatta

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITÀ

22 Sostenibilità nelle costruzioni

Il ruolo delle macchine edili nella strategia di decarbonizzazione di Gianni Gennari

MACCHINE

26 Liebherr

L’innovazione mira in alto di Stefano Vitali

Hands On

LA PIATTAFORMA A PANTOGRAFO ELETTRICA

HAULOTTE COMPACT 12 IL PARTNER “INTELLIGENTE”

di Ettore Zanatta

48

Direttore responsabile

Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Direttore editoriale

Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Responsabile commerciale

Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Hanno collaborato a questo numero: Silvio Crespi, Vincenzo Florio, Pietro Gabrielli, Gianni Gennari, Giulia Minati, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali

Ufficio amministrazione

Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it

tel. 0545 967722

Ufficio abbonamenti

tel. 0545 967722

e-mail: info@capoversoeditrice.it

Abbonamenti

Italia: euro 30,00 (IVA compresa)

Other countries: euro 42,00 (IVA compresa)

32 Manitou Record di innovazioni di Pietro Gabrielli

36 Tadano Sinergia tecnologica di Ettore Zanatta

42 JCB

Il più compatto di sempre! di Vincenzo Florio

44 Hyundai Material Handling Europe Una “Heavy Line” per la logistica di Stefano Vitali

COMPONENTI

58 Flash Battery

Una guida alla (giusta) chimica a cura di Vincenzo Florio

62 Bosch Rexroth

Il cantiere “automatizzato” di Silvio Crespi

DOSSIER

66 Logistica e trasporti

Visione globale e digitale mettono in movimento il mercato di Giulia Minati

ON SITE

74 Una flotta di gru “City Class” Terex nel cielo della Puglia Un “tacco” di Class di Ettore Zanatta

FIERE

82 CICEE

Simposio di primavera di Liliana Rebaglia

86 Conexpo-CON/AGG

“Only Vegas” di Liliana Rebaglia

88 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

Stampa

MDM - Forlì

Periodicità

Sono previsti 5 numeri/anno

Registrazione

Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna

n. 26887 del 6/12/16

Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

ONSITE LIFT

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Piazza Gramsci, 7 48017 Conselice (RA)

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Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

ONSITELIFT - luglio-settembre 2017 2 SOMMARIO
– N.1
GENNAIO-FEBBRAIO 2023
C
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La sveglia delle opinioni

Il noleggio contribuisce alla sostenibilità? Certo che contribuisce, eccome, ma in modi diversi da quelli che una lettura ambientalista superficiale potrebbe farci credere. Oggi qualsiasi discorso sul rispetto ambientale deve oltrepassare il check-in dell’”elettrificazione”. Sembra infatti che da un anno all’altro l’impiego delle batterie farà diventare come un giocattolo ogni macchina mobile, a partire dalle piattaforme aeree, proseguendo con le autogrù e continuando oltre, verso orizzonti di lavoro in cui vedremo giganteschi robot cingolati avanzare sulle piane di tutto il mondo come modellini in miniatura. Qualcuno ci ha già fatto capire che non sarà così e che l’elettrificazione potrà essere utile in modo necessariamente limitato, servendo la funzionalità di macchine dalle dimensioni contenute e per impieghi destinati generalmente agli ambienti urbani o comunque “sensibili”. In più di un’occasione è stato evidenziato che la rivoluzione potrebbe non avvenire - e, di fatto, non avviene, se guardiamo ai dati di ricerca tecnologica e di mercato - e il progresso dovrà essere rinviato ad altre soluzioni, magari più complesse e più lontane nel tempo (l’idrogeno è una delle soluzioni prospettate, sottolineando la facilità di approvvigionamento e di alimentazione per veicoli e macchine pesanti, con utilizzi Heavy Duty e percorsi a lunga distanza).

Ma torniamo al noleggio: il cambiamento importante in merito alla sostenibilità potrà essere quello indicato da alcuni protagonisti del mercato che guardano avanti e basano le proprie considerazioni sull’esperienza. Affidarsi al noleggio, per un’impresa, significa poter fare a meno di un capannone o di una struttura dove ricoverare una flotta di proprietà, più o meno nutrita. Di conseguenza, per la stessa impresa significherà poter contribuire a non “consumare territorio”, sia nelle zone agricole che nelle aree suburbane. Al minor consumo del suolo si accompagna l’abbattimento delle emissioni pro-capite (una macchina di proprietà la si impiega e la si movimenta molto di più, anche solo per spostarla da una sede all’altra o da un cantiere all’altro, con un incremento di trasporti sulle strade e all’interno delle città). Una piattaforma noleggiata, invece, si sposta dal centro di servizio all’area di lavoro più vicina, percorrendo un numero più o meno limitato di chilometri. L’uso della stessa piattaforma sarà contenuto e calcolato con più precisione dall’operatore, ottimizzando tempi e modi dell’intervento. Le flotte a noleggio saranno sollecitate a un ricambio continuo, in ragione di un mercato che richiede sempre macchine nuove ed efficienti (e, dunque, meno inquinanti). In questa sede abbiamo messo sul tavolo della sostenibilità solo alcune abitudini e pratiche che fanno riferimento a un cambio culturale, in un settore importante per i cantieri e l’industria del futuro. Ora è forse tempo di cambiare le pile alla sveglia delle opinioni?

4 EDITORIALE
ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023

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Gru mobili e cingolate

Una Spider 43 T per le telecomunicazioni

San Felice Circeo è un comune in provincia di Latina con una storia antichissima alle spalle, che inizia con gli uomini di Neanderthal. Durante i secoli questo luogo è stato colonia romana, possedimento dei Templari durante il Medioevo, feudo dei Caetani e, infine, roccaforte pontificia. È in questo contesto che recentemente l’impresa Ellecom Telecomunicazioni di Latina, attiva dagli anni Novanta nella progettazione e realizzazione di reti per le telecomunicazioni, ha noleggiato una piattaforma semovente cingolata Spider 43 T dalla società Boiano Service di Borgo

San Michele (LT), specializzata nella vendita, assistenza e noleggio a caldo e a freddo di piattaforme aeree, macchine per il sollevamento, il movimento terra e lo stradale, nonché carrelli elevatori e strumenti per la logistica. “Ellecom Telecomunicazioni - spiega Michele Lo Sordo, titolare dell’azienda laziale - è oggi attiva in tutti i servizi per radiotrasmissioni: dalla progettazione civile di siti tecnologici alla richiesta permessi, dalla progettazione radio alle campagne di misura, dall’individuazione e acquisizione di aree all’installazione, manutenzione e collaudo degli impianti. Proprio per eseguire un’approfondita manutenzione ordinaria presso un traliccio di trasmissione radiofonica abbiamo noleggiato a caldo la piattaforma Spider 43 T a marchio Platform Basket, una macchina da 43,18 m di altezza di lavoro, 17,33 m di sbraccio laterale e 330 kg in cesta che non conoscevamo in precedenza ma che ci ha impressionato molto positivamente per la sua efficienza e stabilità e con la quale abbiamo lavorato in assoluta sicurezza fino a quota 20 m + 5 m di sbraccio utilizzando il jib di cui è dotata. Abbiamo provato in precedenza una piattaforma di un altro marchio con altezza di lavoro inferiore ma ci ha creato diversi problemi. Questa 43 m, invece, è davvero un “gioiello”: come accennato, pur se leggera è molto affidabile e stabile (è dotata di stabilizzatori robusti che consentono di rendere le operazioni in quota estremamente sicure), è facilmente trasportabile, completamente automatica in stabilizzazione e richiusura dei bracci in sagoma, è molto intuitiva e semplice da utilizzare. Inoltre, il braccio telescopico multisezione di cui è dotata migliora la velocità in uscita e di rientro in quota. Queste caratteristiche, unitamente alla sua compattezza, non ne pregiudicano l’utilizzo anche in spazi ristretti. A breve affronteremo altri interventi e certamente noleggeremo ancora la piattaforma Spider 43 T di Platform Basket”.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 6
NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia
BASKET
PLATFORM

Il murale celebrativo di Acciaierie di Calvisano

Eurotecno, società del Gruppo Guarneri specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e l’industria, ha contribuito alle celebrazioni del 50° compleanno dell’azienda del Gruppo Feralpi mettendo a disposizione due piattaforme semoventi girevoli e una verticale per consentire all’artista internazionale Tellas di realizzare un murale sull’intera facciata dell’edificio, alta oltre 20 m. Un’opera di 1.000 m2 che ha cambiato volto alla facciata dello stabilimento di Acciaierie di Calvisano, uno tra i principali produttori siderurgici in Europa che ha voluto celebrare in grande stile i suoi primi 50 anni di attività. Per raggiungere la parte più alta della facciata in prossimità della tettoia e le porzioni percorse da passerelle

MULTITEL PAGLIERO

e scale gli operatori hanno potuto beneficiare delle piattaforme JLG

1250AJP e 860SJ: la prima ha un braccio articolato che si estende fino a 19,25 m, permette di lavorare fino a un’altezza di lavoro di 40 m da terra, può compiere una rotazione a 360° e dispone di una cesta in grado di portare in quota fino a 450 kg di peso (due persone); la seconda è invece una piattaforma telescopica semovente che può raggiungere

un’altezza lavoro di 28 m e che si caratterizza per lo sbraccio orizzontale massimo di 22,86 m (la cesta può oscillare orizzontalmente a 180° e vanta una portata di 230 kg).

Per il lato destro della facciata Eurotecno ha forito una piattaforma semovente verticale IM17220D di IMER Access, caratterizzata da dimensioni più ampie della cesta (6,80 m x 2 m) e dalla portata di 540 kg, che permettono di portare in quota con l’utilizzo degli stabilizzatori fino a cinque persone contemporaneamente.

Le piattaforme autocarrate in 35 video “tutorial”

Multitel Pagliero ha messo a disposizione delle imprese un ulteriore servizio che contribuirà ad aumentare la familiarità con la sua gamma di prodotti: si tratta di 35 video tutorial - 34 sulle macchine e uno sulle norme di sicurezzarealizzati per insegnare il corretto uso delle piattaforme autocarrate. A questi tutorial è possibile accedere tramite il QR Code presente sui vari modelli. Concluso in estate, il progetto è stato coordinato da Matteo Griffone, System design manager Multitel Pagliero e ha richiesto sei mesi di lavoro coinvolgendo diversi reparti dell’azienda: logistica, officina, IT, ufficio tecnico e marketing. L’interazione tra i dipartimenti, il rispetto dei tempi di produzione e la consegna delle macchine ai clienti

hanno richiesto una puntigliosa programmazione, che ha permesso di avere disponibili i mezzi secondo un preciso calendario. Il tutorial si compone di due parti: una sul corretto utilizzo in sicurezza e una riguardante il singolo modello. Il video dedicato alla sicurezza presenta elementi generali comuni relativi all’ispezione dell’area di lavoro, i DPI da indossare, la lettura del manuale e la corretta stabilizzazione; nel capitolo

successivo si scende nel dettaglio con le fasi di stabilizzazione/ destabilizzazione, presa di forza, funzioni in cabina, comandi a terra e sulla cesta. In generale ciascun tutorial – composto dalle sue due parti - dura dai sei agli otto minuti e per un’informazione più completa e dettagliata è integrato da icone e note. Quattro le lingue disponibili: italiano, inglese, francese e tedesco. Nei prossimi mesi il progetto sarà completato con i video dedicati alle piattaforme cingolate. L’operazione è stata apprezzata tanto dai clienti quanto dalla rete commerciale e dealer: oltre a incontrare le esigenze delle imprese in modo pratico, grazie a una maggiore conoscenza delle piattaforme autocarrate, questo progetto rafforza il valore del brand Multitel Pagliero.

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 7
EUROTECNO

EASY LIFT

Aumento di fatturato e produzione “sold-out”

Easy Lift ha puntato tutto sulla pianificazione e, grazie ai programmi di acquisto concordati con i suoi principali rivenditori, dopo il +20% del 2020 e il +50% del 2021 è riuscita a chiudere il 2022 con un portafoglio ordini importante e una produzione “sold-out” fino al prossimo giugno. Per ringraziare tutti i suoi dipendenti, Easy Lift ha riconosciuto loro un premio produzione di pari importo alla tredicesima, un aiuto per contrastare l’inflazione che grava sul bilancio familiare. La squadra, che nel 2022 ha visto l’inserimento di nuovi membri sia nel reparto produttivo che in quello di progettazione, continuerà a crescere. Sono infatti previsti anche per il 2023 nuovi inserimenti di personale, mentre continua il progetto di espansione che vedrà Easy Lift trasferirsi in una nuova sede, molto più ampia

e spaziosa, entro la fine dell’anno appena cominciato. Le macchine vendute nel 2022 sono state più di 400. Il modello più venduto della gamma piccola (1318 m) è stato l’R180. Tra i modelli che raggiungono le altezze più elevate la macchina più venduta è rimasta l’RA26, seguita a breve distanza dalla sorella maggiore, la RA31. Bene le vendite per l’RA24, modello entrato in produzione a fine 2021. Nel 2022, in occasione della fiera Bauma a Monaco, Easy Lift ha presentato una grande novità: la RA53, che con i suoi 53 m di altezza è per ora la piattaforma più alta della gamma, disponibile sia nella versione standard di piattaforma di lavoro mobile, con capacità di carico nel cesto di 360 kg, che in versione gru, con l’argano installato al posto del cesto, per sollevare carichi fino a 1.000 kg.

Prosegue peraltro la progettazione di nuovi modelli e restyling che, nel corso dell’anno, andranno ad arricchire ulteriormente la gamma, con l’obiettivo di mantenere fede alla mission di sempre: essere al fianco di chi opera nel mondo del sollevamento, con soluzioni semplici ed affidabili. Nonostante per Easy Lift rimanga preponderante il mercato estero (nel 2022 ha rappresentato l’82% del fatturato, conto il 18% del mercato italiano), l’Italia è diventata il secondo mercato in ordine di importanza dopo gli Stati Uniti, seguita da Germania e Regno Unito. Il volume del mercato italiano è cresciuto sulla spinta dei due trend che al momento stanno trainando tutto il mercato del sollevamento nel nostro Paese: gli incentivi governativi legati a Industria 4.0 il mercato del noleggio. Quest’ultimo sta prendendo sempre più vigore perché consente alle aziende una gestione del lavoro più smart e un maggior controllo e programmazione delle spese. Ciò ha portato Easy Lift a stringere nuove collaborazioni con società di noleggio estere, come la francese Codiloc e la nordeuropea Cramo (parte del gruppo Boels) e acquisire sempre più clienti tra i noleggiatori italiani. Per questo motivo l’azienda è entrata a far parte di Assodimi/Assonolo. Non sono mancate anche nuove collaborazioni con rivenditori, in particolare in India e in Cina, due mercati dalle infinite potenzialità. L’azienda si aspetta poi ulteriori sviluppi dalla partecipazione a due manifestazioni fieristiche di grande successo, l’Apex in Olanda (6-8 giugno) e il GIS di Piacenza in Italia (5-7 ottobre).

Le incertezze legate ai rincari dei prezzi delle materie prime, dei componenti e dell’energia, ai ritardi nelle consegne e alla guerra in Ucraina persistono, ma Easy Lift guarda con fiducia a questo nuovo anno.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 8 NOTIZIE

MANITOU

Accordo di collaborazione esclusiva con Kilotou

Manitou, uno dei leader mondiali nei settori della movimentazione, delle piattaforme aeree e del movimento terra, ha siglato un accordo di collaborazione esclusiva di 12 mesi con Kiloutou per fornire kit di elettrificazione per i carrelli elevatori telescopici usati con motore termico di Manitou. Il retrofit ne prolungherà la vita utile e ne ridurrà l’impatto ambientale, in particolare le emissioni di CO2, in conformità con gli impegni assunti dai due gruppi nelle loro politiche di RSI. Manitou e Kiloutou,

consapevoli dei vantaggi di una costante ottimizzazione della durata di vita delle loro macchine e attrezzature, hanno lanciato il primo progetto di retrofit di macchine pesanti, che coinvolge un costruttore e una società di noleggio. Il progetto, che si svilupperà nei prossimi due anni, ha lo scopo di verificare la fattibilità tecnica ed economica dell’elettrificazione di carrelli elevatori telescopici, inizialmente progettati e venduti con motori a combustione interna. La prima fase del test sarà effettuata su un carrello elevatore telescopico della flotta di noleggio di Kiloutou. Nel corso del 2023 il carrello sarà smontato e riassemblato con un kit di elettrificazione presso lo stabilimento del Gruppo Manitou ad Ancenis, quindi testato in condizioni reali presso il centro di prova Kiloutou vicino a Lille. Una volta

superato il test il Gruppo Manitou proporrà in esclusiva al Gruppo Kiloutou dei kit di elettrificazione per macchine rimesse a nuovo con parti nuove o usate. La distribuzione avverrà in un periodo di 12 mesi a partire dall’inizio del 2024 e su più modelli. I kit comprendono vari componenti, tra cui una batteria agli ioni di litio, e consentono di trasformare i motori termici in motori completamente elettrici a bassissime emissioni di carbonio. Michel Denis, CEO del Gruppo Manitou, ha parlato dei vantaggi del progetto: “Stiamo lanciando la gamma a basse emissioni Oxygen e cercavamo una soluzione per le nostre macchine a combustione interna già in funzione, per sviluppare lo stesso approccio. Kiloutou è particolarmente aperta a questo tipo di soluzioni, quindi lavoreremo insieme per creare dei kit di retrofit. L’obiettivo è estendere la

vita utile dei nostri prodotti e ridurre la nostra impronta di carbonio”. La collaborazione riguarderà soprattutto attrezzature che Kiloutou ha nel parco noleggio da circa cinque anni. Questa soluzione consente di accelerare la transizione verso macchinari a basse emissioni di carbonio. Prolungando la vita utile di attrezzature perfettamente funzionanti il retrofit combina sostenibilità e circolarità. Dopo essere state dotate di kit di elettrificazione, le macchine saranno incluse nella gamma ecologica Impakt e rese disponibili nelle filiali Kiloutou in Francia. François Renault, direttore Attrezzature e Sviluppo Sostenibile del Gruppo Kiloutou, aggiunge:

“In Kiloutou siamo convinti che la decarbonizzazione del settore edilizia e dei lavori pubblici richieda un lavoro di squadra. Il progetto con il Gruppo Manitou mette in pratica questo principio e dimostra che operiamo per raggiungere gli stessi obiettivi.

La possibilità di dare una seconda vita alle macchine della nostra flotta, riducendone le emissioni, è una leva fondamentale per ridurre le emissioni indirette. Attualmente lavoriamo con particolare impegno per accelerare questa soluzione di economia circolare”.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 10 NOTIZIE

Tre autogrù fuoristrada GRT655L per Massucco T. GROVE

I miglioramenti in termini di efficienza grazie alle tecnologie all’avanguardia e tuttavia intuitive della gru fuoristrada Grove GRT655L sono stati tra i fattori che hanno influito sulla decisione di Massucco T. di ordinarne tre unità. Le gru sono state presentate all’azienda piemontese di noleggio durante la consegna organizzata presso lo stabilimento Manitowoc di Niella Tanaro. “La scelta di investire nuovamente in Grove è stata motivata da molte ragioni”, ha dichiarato Roberto Borgogno, direttore commerciale di Massucco T. “La nostra precedente esperienza con il marchio e l’evidenza dell’affidabilità e dell’eccellente assistenza tecnica sono state importanti. Tuttavia, a rappresentare la maggiore attrattiva forse sono state le tecnologie avanzate della gru. Parliamo di strumenti digitali che influiscono sulla gestione e sulla manutenzione delle gru. Ad esempio, la funzione di diagnostica rappresenta un metodo importante per tenere sotto controllo i costi operativi e di manutenzione. Questo ci permette di programmare con precisione gli interventi di manutenzione in

base alle ore di operatività della macchina.” La diagnostica di bordo, che rappresenta un passo avanti in termini di qualità e di costo di proprietà totale, consente di registrare le ore di operatività effettive di molte funzioni della macchina. Anche la frequenza degli interventi di manutenzione è ridotta grazie a una progettazione incentrata sull’aumento della vita utile dei componenti. Ad esempio, capovolgendo i cilindri dei martinetti degli stabilizzatori, la parte cromata del cilindro e le guarnizioni vengono protette da sabbia, polvere e altri agenti

contaminanti che potrebbero danneggiarle. Inoltre, utilizzando freni a disco idraulici a doppia pinza, anziché il più comune e meno efficiente design pneumatico, non è necessario un programma di manutenzione separato. Un altro fattore che rende la GRT655L una gru ideale per il noleggio è la sua compattezza e maneggevolezza.

La GRT655L ha una larghezza di 3 m e dispone di un contrappeso removibile, perciò è trasportabile su un rimorchio”, ha aggiunto Borgogno. Essendo il modello più compatto della sua categoria, le dimensioni ridotte della GRT655L ne consentono un agevole e completo trasferimento in un unico carico. Anche la manovrabilità è migliorata: le quattro ruote sterzanti coordinate producono un raggio di sterzata di 6,4 m, consentendole di accedere anche ai siti più angusti. Il sistema CCS della gru è costituito da due display grafici inclinabili e antiriflesso, oltre che da un selettore a manopola e joystick ergonomici, che consentono di personalizzare le curve di risposta e le velocità delle funzioni in base alle preferenze e ai livelli di abilità dell’operatore. La GRT655L da 60 t offre anche il tipo di sbraccio più tipico della classe 70-80 t, con un braccio a 5 sezioni da 43 m a piena potenza. Se si utilizza il falcone gli operatori possono raggiungere più di 56 m e quasi 60 m di altezza massima in punta. Per facilitare le operazioni quando si lavora con bracci più lunghi è disponibile una cabina “full-vision” e inclinabile.

“Le prestazioni e gli eccellenti diagrammi di carico della GRT655L sono un fattore determinante ai fini dell’acquisto, ma si tratta di una gru con caratteristiche perfette per il mercato italiano ed europeo e ciò è un vantaggio nel settore del noleggio”, ha spiegato Borgogno.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 12 NOTIZIE

MOLLO NOLEGGIO

Il nuovo servizio “Fai da te - Noleggio 24/7”

La società di Alba (CN) ha lanciato un nuovo servizio per i suoi clienti: il ritiro e la riconsegna dei mezzi in filiale, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, via smartphone tramite APP. “Fai da te - Noleggio 24/7” è una soluzione che mira a innovare in chiave digitale la “customer experience” e a garantire flessibilità operativa, combinando l’efficienza dell’automatizzazione digitalizzata al forte know-how di Mollo nel campo del nolo di mezzi. Con questo servizio

in e check-out l’utente dovrà seguire semplici istruzioni e validare alcune semplici operazioni. In questa fase di lancio il servizio è legato al noleggio di piattaforme autocarrate utilizzabili con patente B e veicoli commerciali, quali autocarri con cassone fisso e ribaltabile, con gru, doppia cabina. Il servizio è già attivo in alcune filiali, ma l’obiettivo dell’azienda è quello di estendere “Fai da te - Noleggio 24/7” a tutti i centri Mollo in Italia. I vantaggi per l’utilizzatore di questo

Noleggio 24/7” è il più recente e concreto esempio di come Mollo continui a innovare, e soprattutto lo fa in chiave digitale. L’azienda guidata dai fratelli Mauro e Roberto Mollo torna a proporre un progetto innovativo basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Il Gruppo si distingue per il suo dinamismo nei confronti della crescita, per i costanti investimenti nell’ambito del servizio clienti, per il continuo rinnovamento del proprio parco macchine e

l’azienda risponde alle esigenze dei clienti, che avranno il vantaggio di ritirare e riconsegnare in filiale in modo rapido e semplice, in qualsiasi giorno e ora, il mezzo di cui hanno bisogno. Il funzionamento del servizio è semplice: dopo aver prenotato il mezzo e richiesto l’attivazione del nuovo servizio - e dopo aver scaricato l’APP Mollo Noleggio disponibile per Android e iOs e utilizzabile da smartphone e tablet - il cliente riceverà su cellulare le credenziali per ritirare e riconsegnare il mezzo in modo autonomo, quando vuole, anche in orari diversi da quelli di apertura aziendale. In fase di check-

nuovo servizio sono evidenti, a partire dalla disponibilità “open all day” per il ritiro e la riconsegna dei mezzi a nolo, che si traduce nella massima libertà operativa per il cliente. Non vanno dimenticati i tradizionali “plus” del noleggio Mollo, quali il livello qualitativo, l’affidabilità e la varietà del parco mezzi, la digitalizzazione e la velocità delle procedure, le coperture assicurative chiare e vantaggiose, e molto altro. Mollo Noleggio offre un parco mezzi “giovane”, risultato di una politica di investimenti che si traducono nell’inserimento continuo e frequente di mezzi e attrezzature nuove. La “formula” “Fai da te -

per l’attenzione all’innovazione tecnologica. La APP Mollo Noleggio, lanciata nel 2021, è stata ideata per semplificare l’esperienza di noleggio dei clienti, renderli più autonomi, consente di snellire e velocizzare le procedure e comunicazioni. Facile da utilizzare, comoda e sicura, garantisce una “user experience” ricca di funzionalità e con continue implementazioni. Il servizio “Fai da te - Noleggio 24/7” fruibile tramite App si aggiunge a quelli che il Gruppo Mollo ha introdotto negli ultimi anni, come quello di digitalizzazione dei documenti di noleggio e quello della firma digitale dei contratti di nolo.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 14 NOTIZIE

Le minigru al Conexpo-CON/AGG 2023 JEKKO

Jekko parteciperà al Conexpo-CON/ AGG: a rappresentare l’azienda di Colle Umberto (TV) sarà Fascan International, il dealer ufficiale per il mercato statunitense, che esporrà 11 prodotti, tra cui anche i nuovi modelli SPX328, JF235 e MPK20R, lanciati su mercato lo scorso ottobre. Per la linea delle minigru telescopiche cingolate SPX saranno presenti i modelli SPX328, SPX532, SPX650. Il primo, in particolare, è il più recente presentato su mercato da Jekko, una minigru cingolata dal peso di 2.300 kg con portata massima di 2.800 kg, altezza massima di lavoro a braccio principale di 10,5 m, altezza massima con jib di 12,8 m, con dimensioni di 2,95 m di lunghezza, 1,61 m di altezza e 73 cm di larghezza e alimentata con batterie agli ioni di litio. Un modello all’avanguardia, grazie a un radiocomando intuitivo e a

un’interfaccia utente visibile da schermo touch interattivo da 10’’ con grado di protezione IP67 che permette di lavorare agevolmente nelle diverse situazioni atmosferiche in cantiere e che guida l’operatore in tutte le fasi di utilizzo. Questo modello dispone inoltre di jib, è il primo modello completamente elettrico e indipendente rispetto all’idraulica della macchina ed è dotato di un proprio radiocomando. Per le gru articolate cingolate del la linea JF saranno esposti i modelli JF235, JF545 e JF990.

Il primo è la nuova proposta della linea JF ed anche il più piccolo: dotato di alimentazione bi-energy, misura 4,74 m di lunghezza, 1,6 m di larghezza e 2,6 m di altezza, è dotato di braccio principale con quattro sfili e di un jib con quattro estensioni ed è capace di performare allo stesso livello dei modelli JF più grandi, sollevando fino a 6.150 kg e

arrivando a lavorare fino a 16 m di altezza con braccio principale e 25 m di altezza con jib. La gru JF235, come la versione SPX328, dispone di uno schermo touch 7’’ che facilita l’impostazione dei parametri della gru prima del suo utilizzo.

Per la linea dei Minipicker MPK ci saranno i modelli MPK06, MPK10 e MPK20R. Quest’ultimo, elettrico, presenta dimensioni pari a 2.390 mm x 1.510 mm x 880 mm ed è alimentato a batterie.

La macchina pesa 1.955 kg e ha una capacità massima di 2 t, un’altezza massima raggiungibile di 6,5 m e un braccio principale implementato con uno sfilo manuale, oltre ai due sfili idraulici che permettono di sollevare fino a 850 kg a un’altezza massima di 7m. La colonna principale può ruotare di +/- 6° per lato e ha la possibilità di installare il manipolatore per vetro da 600 kg e da 990 kg. Anche questo modello dispone di un display 5’’ e di un radiocomando. Per quanto riguarda la linea degli accessori, invece, saranno esposte le ventose per nei modelli JVL450 e JVL600, dalla capacità massima rispettivamente di 450 kg e 600 kg.

Oltre alle ultime novità per il sollevamento da poco introdotte sul mercato da Jekko, il dealer ufficiale Fascan International ha organizzato per questo evento un’iniziativa a scopo benefico che si concretizza in una lotteria con in palio un minipicker MPK20, dal valore di 90.000 dollari, personalizzato per l’occasione. I biglietti per partecipare a questa lotteria sono acquistabili al prezzo di 500 dollari e tutti i proventi saranno devoluti al Kennedy Krieger Institute, struttura che si occupa di fornire servizi e assistenza alle famiglie con bambini affetti da problemi di sviluppo più o meno gravi e che è coinvolta nello studio di vari disturbi.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 16 NOTIZIE

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Ci sono persone che accettano semplicemente lo status quo, oche le cose non cambieranno mai. Tu no. Vedi un’opportunità per renderle migliori, grazie ai giusti mezzi.

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CMC

Acquisita la statunitense All Access Equipment

Il Gruppo CMC ha avviato la fase preliminare di un accordo di acquisizione con All Access Equipment (“All Access”), specialista statunitense nel settore del sollevamento aereo.  Nell’ambito dell’impegno di CMC di espandere la posizione dell’azienda nei mercati globali e statunitensi quest’acquisizione rappresenterà un investimento strategico, che combinerà l’attenzione per la ricerca e la produzione con le operazioni di distribuzione già consolidate negli Stati Uniti. Con sede nei pressi di

GRUPPO KILOTOU

Boston, Massachusetts, All Access Equipment è specializzata nella vendita, distribuzione e servizi per piattaforme aeree e attrezzature correlate in tutto il Nord America. Presente nel settore dal 2003, grazie all’ottima reputazione della famiglia Polonski e al suo consolidato successo nel settore della cura degli

alberi l’azienda è divenuta partner CMC nel 2011 ed è cresciuta fino a diventare uno dei principali fornitori di attrezzature CMC per la sua ampia rete di concessionari e clienti. Con l’acquisizione di All Access, CMC intende presidiare direttamente il mercato statunitense e rafforzare il proprio processo di consolidamento. La famiglia Polonski manterrà la gestione di All Access, garantendo la continuità aziendale e supportando CMC nel suo percorso di crescita.

Definita l’acquisizione di Aerotecnica

Il Gruppo Kiloutou ha acquisito la società italiana di noleggio attrezzature Aerotecnica. L’operazione consente a Kiloutou Italia di sviluppare la propria rete in Toscana con tre nuove filiali nei pressi di Firenze. Fondata nel 1975, Aerotecnica è uno dei principali operatori generalisti nel settore del noleggio di attrezzature in Toscana. Con tre filiali e depositi situati a Colenzano, Pistoia e Lucca, l’azienda e i 23 dipendenti gestiscono più di 550 attrezzature a noleggio. Dopo aver rilevato negli anni scorsi tre importanti aziende di noleggio nel Nord Italia, l’acquisizione di azienda consente a Kiloutou di continuare a espandere la propria rete verso il Mediterraneo. Le filiali e il personale di Aerotecnica entreranno a far parte della rete di 22 filiali e 230 dipendenti di Kiloutou Italia. Yann Canari, AD di Kiloutou Italia, ha dichiarato: “L’acquisizione di Aerotecnica dimostra l’impegno di Kiloutou per continuare a svilupparsi nel mercato italiano del noleggio, che dispone di un grande potenziale di crescita. Illustra ancora una volta la nostra capacità di aggregare operatori regionali di grande qualità e reputazione, con una forte presenza locale, attorno al nostro progetto di sviluppo”. Lisiano Bruschi, principale azionista e presidente di Aerotecnica, ha dichiarato: “Condividiamo con Kilotou le stesse competenze e l’ambizione comune di migliorare continuamente i servizi che forniamo ai clienti. L’acquisizione consentirà ai nostri dipendenti di contribuire alla crescita del Gruppo grazie alla profonda conoscenza del mercato toscano”.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 18 NOTIZIE

Un telescopico Merlo per il ponte sospeso di Spalato

A 70 m dal suolo, nei pressi di Spalato, in Croazia, è in atto la costruzione di un ponte sospeso, una via sopraelevata che sbuca tra due massicci rocciosi - il Komoriak e l’Omis - e li congiunge. Quest’affascinante struttura, un vero e proprio ponte panoramico, sorvola il canyon del fiume Cetina, il corso più ricco d’acqua della Dalmazia che sfocia nel Mar Adriatico. Non appena sarà aperto al transito i conducenti di automezzi che ne faranno uso potranno apprezzareoltre alla forra - anche uno scorcio della costa dalmata, semplicemente allungando lo sguardo oltre il ciglio stradale. Si tratta di uno dei progetti di costruzione di strade più complessi mai eseguiti prima

in Croazia. Il ponte alleggerirà il traffico sulla litoranea nella contea di Spalato in Dalmazia, tutt’attorno la cittadina di Omis. L’iniziale scavo di 600 m di tunnel è stato curato da Maeg Costruzioni di Vazzola, azienda internazionale di costruzioni d’acciaio. La commessa comprende anche progettazione, fornitura e posa in opera delle strutture metalliche.

Un proverbio italiano utilizzato ad hoc per condividere e sottolineare il messaggio di KNOW HOW fluidodinamico che in OLEOMARKET è pilastro di esperienza culturale assi- milata nel settore specialistico delle connessioni ad alta pressione.

OLMARK.COM

Maeg ha portato intanto a termine le installazioni dei due tronconi del ponte, la metà che si slancia dal monte Komoriak e la metà del monte Omiš; successiva, invece, la saldatura dei due elementi. Per l’esecuzione dei lavori sono state inoltre impiegate anche attrezzature a noleggio fornite dalla conterranea Audax Doo, parte del Gruppo GV3. In particolare, per la posa delle travi si è reso indispensabile l’impiego di un sollevatore telescopico Merlo Roto 45.21 MCSS: con una portata massima di 4,500 kg, un peso di 15 t (al netto dell’accessorio) e uno sbraccio massimo di 18 m, questa macchina offre un’altezza di lavoro massima di 20,8 m. In questo cantiere è stato fornito accessoriato di coppia di forche e griglia.

Background posto al servizio della linea di montaggio con l’ottimale gestione kit di tubazioni MARKHIP e raccorderia OLMARK oltre a tubi rigidi sagomati idonei ad alimentare direttamente lo stock di produzione in conformità al progetto LEAN PRODUCTION.

VENPA
“Mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”
natdesign.eu

Completata l’acquisizione di Hinowa

JLG Industries, Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation, specializzato a livello globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, ha completato l’acquisizione di Hinowa, aggiungendo il marchio al segmento “Access”. Questo ampliamento del portafoglio prodotti di JLG consente all’azienda di rafforzare la propria offerta di applicazioni

speciali e di aumentare la propria presenza in settori di nicchia, tra cui l’agricoltura, la paesaggistica e la gestione del verde. Fondata nel 1987 a Nogara, in provincia di Verona, Hinowa si è fatta conoscere nel settore per il design innovativo dei propri cingoli e per essere stata una delle prime aziende ad adottare la tecnologia delle batterie agli ioni di litio nelle piattaforme di

lavoro mobili elevabili. Gli oltre 200 membri del team e i due stabilimenti di Hinowa - uno di produzione di circa 230.000 metri quadrati e uno di ricambi di quasi 5.000 metri quadrati - fanno ora parte del segmento “Access” di Oshkosh Corporation. Il marchio Hinowa sarà mantenuto sulla sua rinomata linea di piattaforme aeree cingolate, minidumper, carrelli elevatori e sottocarri. Le piattaforme cingolate compatte JLG - che Hinowa produce dal 2010 e che includono modelli elettrici, ibridi e dieselcontinueranno a essere offerti sul mercato. I prodotti Hinowa, tra cui una piattaforma aerea cingolata compatta a marchio JLG, saranno esposti nello stand W44066 al Conexpo-CON/AGG.

HIAB

Acquisita la svedese Olsbergs

Hiab ha stipulato un accordo per l’acquisizione del gruppo industriale svedese a conduzione familiare Olsbergs, che progetta, produce e fornisce valvole idrauliche e sistemi di controllo a distanza utilizzati per manovrare le sue gru per autocarro e forestali. Una volta completata l’acquisizione Olsbergs diventerà una business unit della divisione “Loader Cranes Light & Medium” di Hiab e tutti i 100 dipendenti entreranno a far parte dell’azienda. Gli attuali proprietari rimarranno nell’azienda con i loro attuali ruoli. Il nome Olsbergs rimarrà come marchio di garanzia. “La tecnologia Olsbergs è stata determinante nel rendere Hiab il fornitore leader delle gru caricatrici più avanzate sul mercato. Con l’ingresso di Olsbergs in Hiab rafforziamo la nostra leadership tecnologica e possiamo accelerare lo sviluppo delle nostre gru per autocarro e plasmare il futuro della

movimentazione intelligente e sostenibile dei carichi”, afferma Barry McGrane, Senior Vice President, Loader Cranes Light & Medium, Hiab.

“Sono impaziente di dare il benvenuto a Hiab ai 100 nuovi colleghi di Olsbergs. Una delle nostre principali strategie di crescita è rappresentata dalle acquisizioni e la competenza nella tecnologia delle valvole e del controllo remoto che ora apportiamo in Hiab ci consentirà di accelerare lo sviluppo di soluzioni di progettazione integrate che ci permetteranno di continuare a stabilire lo standard del settore per sistemi di controllo più sicuri, veloci e facili da usare”, ha dichiarato Scott Phillips, presidente di Hiab.

“Dopo decenni di stretta collaborazione non vediamo l’ora di entrare a far parte di Hiab. Lo consideriamo un passo successivo naturale nella storia ultracentenaria di Olsberg e abbiamo

insieme a Hiab, di rafforzare ulteriormente il marchio Olsberg e di fare un ulteriore passo avanti in termini di tecnologia e crescita. Poiché le attività rimarranno e cresceranno sia a Eksjö che a Vallentuna abbiamo assicurato posti di lavoro locali e creato il miglior potenziale per la crescita futura”, affermano Christina Henriksson e Jan-Erik Steen, Olsbergs. Le origini dell’odierna Olsbergs risalgono al 1906, quando Olsbergs Gjuteri AB fu fondata a Bruzaholm, Eksjö, Svezia. Nel 1976 fu fondata Olsbergs Hydraulics AB a Eksjö e nel 1996 Olsbergs Electronics, con sede a Vallentuna, in Svezia. Attualmente, l’85% della produzione Olsbergs consegnato a Hiab.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 20 NOTIZIE
JLG

SAMOTER 2023

Va in scena il Cantiere Digitale!

La 31ª edizione di SaMoTer (Verona, 3-7 maggio 2023) si preannuncia all’insegna dell’innovazione. Tra le numerose partecipazioni spicca il ritorno all’evento di CGT, distributore esclusivo delle linee di prodotto Caterpillar e parte del Gruppo internazionale TESYA. Hanno inoltre confermato la loro presenza a SaMoTer, e al salone Asphaltica che si tiene in contemporanea, anche Ammann, Bobcat, Bomag, Cifa, Dieci, Doosan, Hidromek, Kato Imer, Kobelco, Komatsu, Magni TH, Marini, Merlo, Sany, Sermac, Sunward, Takeuchi, VF Venieri, Wacker Neuson, Wirtgen, Yanmar e Zoomlion. Riflettori accesi sull’area demo di SaMoTer Lab, il cuore pulsante del salone ad alto tasso tecnologico, dove prenderà vita il Cantiere Digitale.

Non un esercizio di stile, ma un vero e proprio cantiere automatizzato e integrato che vedrà all’opera macchine 4.0 e tecnologie di digital control, uno spettacolo ad alto tasso di innovazione tecnologica che andrà in scena più volte al giorno per tutta la durata dell’evento fieristico e che sarà proiettato in diretta sugli schermi presenti all’interno di Samoter Lab nel padiglione 12 e all’ingresso della fiera. Il Cantiere Digitale nasce dalla volontà di mostrare in concreto la filosofia sottesa a SaMoTer Lab: l’adozione delle nuove tecnologie rende le imprese del settore construction più innovative, maggiormente competitive e più sostenibili. Nel Cantiere Digitale verranno dunque evidenziati i vantaggi dell’innovazione tecnologica

legata alla connettività e all’utilizzo dei dati in termini di efficienza, grazie all’ottimizzazione dei cicli di lavoro e alla riduzione dei consumi, di produttività, attraverso i sistemi di monitoraggio in tempo reale, e di sicurezza, con il controllo da remoto per interventi in ambienti pericolosi e il rilevamento predittivo dei guasti.  Nel 2023 SaMoTer rappresenta l’unico evento per la filiera in Europa e, pertanto, il Cantiere Digitale è un’importante occasione per costruttori, buyer e operatori del settore per conoscere e capitalizzare gli effetti dell’innovazione tecnologica.

SOSTENIBILITÀ NELLE COSTRUZIONI

IL RUOLO DELLE MACCHINE EDILI nella strategia di decarbonizzazione

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI HA AVVIATO UNA TRANSIZIONE IN CHIAVE “GREEN” CON MOLTE SCELTE IN CHIAVE SOSTENIBILE

CHE CARATTERIZZERANNO IL FUTURO. SU QUESTO TEMA UN DOCUMENTO DEL CECE FA IL PUNTO PER SOSTENERE GLI OBIETTIVI DEL “GREEN DEAL” EUROPEO CHE PUNTANO A RAGGIUNGERE

LA DECARBONIZZAZIONE ENTRO IL 2050

Il settore delle macchine movimento terra in Europa conta circa 1.200 aziende che danno lavoro a più di 300.000 persone, direttamente e indirettamente. I ricavi annuali del comparto ammontano a 40 miliardi di euro. La produzione di attrezzature per l’edilizia è parte integrante delle industrie ingegneristiche europee, contribuisce a un bilancio commerciale positivo e ad accrescere la competitività globale. I macchinari durevoli e innovativi del settore sono stru-

menti fondamentali per costruire case, uffici, fabbriche, strade, ferrovie e ponti che servono i cittadini di tutto il mondo.

Inoltre, alcune macchine edili sono utilizzate anche in altri settori, come quello estrattivo, quello della gestione dei rifiuti, in silvicoltura e agricoltura, e possono essere essenziali per intervenire in caso di disastri naturali.

Un’altra caratteristica dell’industria delle macchine da cantiere è la sua eterogeneità: le flotte di solito comprendono centinaia di so-

luzioni altamente personalizzate, modelli fabbricati in piccoli volumi da diversi costruttori, generalmente specializzati in macchinari utili ad applicazioni ben precise. In questo scenario il settore ha avviato una transizione in chiave “green” e le scelte sostenibili caratterizzeranno il futuro. Il CECE, la Federazione Europea delle Macchine per Costruzioni, sostiene gli obiettivi del “Green Deal” europeo che puntano a raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 22
ATTUALITA’
di Gianni Gennari

La decarbonizzazione dell’edilizia è importante in quanto si tratta di un settore energivoro e responsabile, con altri, degli elevati livelli di inquinamento atmosferico. Bisogna dire però che le emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo dei macchinari sono solo una piccola parte delle emissioni complessive dell’attività di costruzione. Si stima, infatti, che le macchine movimento terra contribuiscano solo per lo 0,5% del totale delle emissioni di gas serra nei 27 Paesi dell’UE.

In ogni caso, ormai tutti i costruttori si stanno impegnando concretamente per raggiungere la massima efficienza energetica, riducendo il consumo di carburante e di conseguenza le emissioni di CO 2 . Per una decarbonizzazione del settore bisognerebbe ridurre il più possibile i consumi energetici, favorire le fonti rinnovabili e rendere più sostenibili anche tutti i processi di produzione e trasporto dei materiali edili.

Per comprendere la quantità ef -

fettiva delle emissioni di CO 2 di una macchina, inoltre, è necessario considerarne l’intero ciclo di vita, guardando al vettore energetico utilizzato e a come esso viene prodotto e smaltito. Questo metodo di analisi si chiama “Life Cycle Assessment” (LCA), è standardizzato a livello internazionale e permette di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana associati a un bene o servizio, generando una Carbon Footprint (CF), impronta di carbonio.

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 23

GRAFICO 1 - I QUATTRO PILASTRI PER LA DECARBONIZZAZIONE

all’utilizzo di tecnologie avanzate come GPS, sensori e attuatori intelligenti si possono raggiungere livelli di precisione sempre più elevati e ottimizzare le performance.

I prossimi step della transizione

La decarbonizzazione è il risultato di quattro fattori tra loro indipendenti (EFFICIENZA MACCHINE – EFFICIENZA PROCESSO – EFFICIENZA FUNZIONAMENTO –FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE), ma strettamente legati tra loro: solo se tutti raggiungeranno il pieno potenziale si potranno ottenere risultati concreti.

(Fonte: CECE, “The role of construction equipment in decarbonising Europe”)

I quattro pilastri della decarbonizzazione

La decarbonizzazione del comparto delle macchine edili è il risultato di quattro fattori, da tenere in considerazione nel loro insieme: efficienza della macchina, efficienza del processo, efficienza operativa e fonti di energia alternative (Grafico 1).

L’efficienza della macchina (1° pilastro) si riferisce all’integrazione di componenti ottimizzati nel macchinario.

L’efficienza del processo (2° pilastro) è raggiunta da un livello ottimale di flusso di lavoro delle attività in cantiere. Include la scelta della macchina più adatta o l’uso di tecnologie connesse.

L’efficienza operativa (3° pilastro) si basa su operatori addestrati e sull’utilizzo di sistemi autonomi per un uso intelligente e produttivo della macchina. Il lavoro di squadra richiede manodopera qualificata, elemento fondamentale affinché questo pilastro possa raggiungere il suo pieno potenziale.

Il 4° pilastro introduce l’uso di fonti energetiche alternative, come combustibili bio o sintetici, elettricità, idrogeno, eccetera nell’ottica di produrre a basso o zero impatto. L’efficienza dei processi e delle operazioni può essere influenzata positivamente dalla sempre maggiore digitalizzazione delle macchine edili, che oggi integrano automazione e connettività. Grazie

Esistono già tecnologie e soluzioni che consentono alle macchine del settore delle costruzioni di produrre zero o quasi zero emissioni di CO2. Per favorire una più massiva diffusione di queste sul mercato è necessario investire in combustibile alternativo e rinnovabile, incrementando la produzione di biometano, la produzione e distribuzione di idrogeno e migliorando

le capacità e le performance delle batterie elettriche. Questi fattori abilitanti devono arrivare a essere industrializzati e disponibili su larga scala, passare da prototipi a vere e proprie soluzioni accessibili a un prezzo competitivo. Solo così potrà generarsi una reale domanda di mercato (Grafico 2).

LE TECNOLOGIE A BASSA EMISSIONE SU CUI PUNTARE

Considerando la quantità di energia utilizzata per eseguire la funzione prevista durante la vita della macchina per le costruzioni la scelta del vettore energetico gioca un ruolo chiave per la decarbonizzazione. Le tecnologie che hanno il potenziale per raggiungere da qui al 2050 le zero emissioni nette di carbonio (CO2) sono:

• motore a combustione interna (ICE) utilizzando combustibile sintetico o biocombustibili;

• Fuel Cell a idrogeno, più batteria e motore elettrico;

• batteria più motore elettrico;

• alimentazione fuori bordo più motore elettrico. Queste tecnologie possono essere combinate tra loro in modalità ibrida.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 24
ATTUALITA’

La sostituzione di macchine esistenti con nuove tecnologie innovative e all’avanguardia dovrebbe essere incoraggiata e incentivata. Tuttavia, la vita di una macchina di questo tipo può essere piuttosto lunga, quindi per raggiungere una riduzione delle emissioni di carbonio in tempi brevi, i combustibili alternativi dovrebbero essere resi disponibili in volume sufficiente e a costi competitivi.

Per questo motivo il CECE auspica un impegno a lungo termine di tutti gli attori della filiera, dai produttori agli utenti finali, fino alla politica.

Gli sforzi in questa direzione, secondo il CECE, dovrebbero essere globali: un approccio coordinato alla decarbonizzazione dovrebbe

GRAFICO 2 - DENSITÀ DI ENERGIA PER VETTORE ENERGETICO

L’impronta di carbonio (CF) dei vettori energetici dipende dalla loro provenienza (origine del materiale, estrazione, lavorazione, immagazzinamento, distribuzione, ecc.) e può variare da valori vicino allo zero, come nel caso delle batterie al litio, fino a emissioni molto elevate come nel caso del diesel.

(Fonte: CECE, “The role of construction equipment in decarbonising Europe”)

essere incoraggiato a livello internazionale, in primis per non rischiare di vanificare gli sforzi dell’Europa e in secondo luogo per non indebolire i flussi commerciali globali e continuare a salvaguardare la competitività delle imprese costruttrici. La cooperazione tra Paesi e un approccio comune e integrato alla transizione “green”

consentiranno di raggiungere più facilmente gli obiettivi di riduzione di CO2

A maggior ragione in un settore come quello delle macchine edili, variegato e complesso, nessuna singola tecnologia può essere determinante per la decarbonizzazione: lo sforzo deve essere congiunto da parte di tutti. ■

SELEZIONARE LE MACCHINE PER APPLICAZIONI E USI

La scelta di quali tecnologie implementare in un cantiere dovrebbe essere determinata non solo dal tipo di macchina, ma anche dalle caratteristiche del sito operativo su cui si andrà a operare e dalle finalità per le quali il macchinario sarà utilizzato.

In particolare, per ridurre al minimo le emissioni di carbonio bisognerà tener presente i seguenti criteri: la tipologia d’uso della macchina, se con funzionamento intermittente o continuo; il consumo di energia per ora/turno/giorno; l’ubicazione del sito che può determinare la scelta del vettore energetico.

Tutti e tre i criteri influiscono nel selezionare la tecnologia appropriata. Per esempio, un’attività di funzionamento continuo e ad alto consumo energetico in un’area remota richiederà un vettore energetico ad alta densità, che possa essere consegnato in modo efficiente al sito. In questo caso la soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un motore a combustione interna con carburante ad alta densità a zero emissioni di carbonio.

Invece, un’attività a basso consumo energetico e funzionamento intermittente in una zona urbana potrebbe

essere meglio servita da una macchina con batteria elettrica. Un’attività di funzionamento continuo e ad alto consumo energetico in un sito confinato potrebbe richiedere un motore a combustione interna e carburante ad alta densità a zero emissioni di carbonio in una località remota, ma potrebbe utilizzare l’elettricità diretta se il sito si trovasse vicino a una sottostazione di rete.

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 25

L’INNOVAZIONE MIRA IN ALTO

IL COLOSSO TEDESCO HA

PRESENTATO ALLA FINE DEL 2022

UNA MOLTITUDINE DI NOVITÀ

DI PRODOTTO E INNOVAZIONI

TECNOLOGICHE RELATIVE

A OGNI SETTORE IN CUI OPERA, COMPRESI I COMPARTI

DELLE AUTOGRÙ E DELLE GRU EDILI

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 26
LIEBHERR MACCHINE
di Stefano Vitali

Tra le novità più recenti di Liebherr nel comparto delle autogrù spicca la progettazione della nuova 5 assi LTM 1100-5.3. Qui il costruttore tedesco si è concentrato sulla struttura “leggera”, realizzata in modo da poter trasportare la massima quantità di zavorra possibile con un carico assiale di 12 t e ottenere i più bassi carichi assiali possibili riducendo la zavorra. A tal proposito, con 0,8 t di zavorra la macchina raggiunge un peso di 44 t e un carico per asse di 9 t; con 4,4 t di zavorra viaggia con 10 t di carico per asse e 48 t di peso totale; con un carico per asse di 12 t, può trasportare fino a 16,9 t di contrappeso. La sua larghezza di 2,55 m offre un vantaggio nella guida su strade e in cantiere. Con i suoi 62 m di lunghezza, il braccio telescopico è più lungo di 2 m rispetto al modello Liebherr a 5 assi più potente, l’LTM 1110-5.2. Inoltre, è disponibile un falcone ribaltabile da 9,5 a 16 m,

ACCESSO ALLA TELEMETRIA

Liebherr ha presentato un nuovo sistema di gestione dei dati della flotta per autogrù e gru cingolate. Questa nuova soluzione consente un facile accesso al mondo della telemetria, grazie alla quale l’utente può monitorare in tempo reale i parametri operativi della macchina in ogni momento e ovunque si trovi. A tal proposito Wolfgang Boos, Product Manager di Liebherr, ha spiegato che “l’importante non è visualizzare dati qualsiasi forniti dalla macchina perché semplicemente dotata di questo o quel sensore; vogliamo che il cliente possa disporre di dati precisi che gli consentano di gestire la propria flotta e di operare in modo più efficace possibile anche in termini di costi”. Da quest’anno il modem sarà gradualmente installato di serie nei vari modelli di gru di nuova produzione. Questo sistema - che si basa sul portale clienti “MyLiebherr” - è solo l’inizio di una serie di ulteriori servizi digitali che Liebherr ha in programma (per le gru già esistenti offre soluzioni di retrofit). Per garantire al cliente un agevole accesso al mondo dei dati i modem per gru Liebherr sono dotati di scheda SIM dati a spese del costruttore, indipendentemente dal Paese in cui la gru è utilizzata.

che come opzione può essere regolato idraulicamente tra 0° e 40°: ciò consente di raggiungere altezze di sollevamento fino a 76 m e sbracci fino a 64 m. Tra le altre opzioni figurano un falconcino da montaggi da 2 m e una puleggia addizionale pieghevole lateralmente, che offrono un’ulteriore flessibilità d’uso. Anche questa nuova autogrù offre sicurezza, versatilità e capacità di carico grazie al supporto variabile VarioBase, al VarioBallast di serie, che consente di regolare il raggio della zavorra tra 4,0 e 5,1 m, e alla terza generazione del controllo LICCON. Nella nuova LTM 1100-5.3 è installato l’innovativo ZF Traxon Dynamic Perform che consente un avviamento e una manovra praticamente privi di usura e senza surriscaldamento, poiché trasmette la potenza del motore tramite una particolare frizione raffreddata tramite un circuito interno olio/ acqua. Il calore da attrito generato all’avviamento viene trasferito al circuito combinato olio/acqua e dissipato attraverso uno scambiatore di calore.

Una novità imponente

Con le sue dimensioni supera la Statua della Libertà di New York ed è alta come la lunghezza di un campo da calcio e, se configurata con la lunghezza massima del braccio, potrebbe sollevare carichi sul grattacielo Opernturm di Francoforte, alto 170 m. Parliamo della nuova gru cingolata Liebherr LR 1400 SX che, con un peso di trasporto di 46 t, può essere facilmente spostata da un cantiere all’altro. Grazie al sistema di autoassemblaggio le sezioni del braccio, la zavorra centrale, i cingoli e gli argani di sollevamento possono essere montati e smontati con facilità, senza necessità di una gru ausiliaria. Anche la zavorra posteriore da 150 t - costruita in modo modulare e, a richiesta, equipaggiabile con piastre di zavorra da 5 o 10 t - può essere sollevata, abbassata e fissata idraulicamente dalla gru stessa. I quattro motori di azionamento dei cingoli facilitano le manovre nei cantieri. Grazie alla regolazione della carreggiata anche l’accesso a percorsi stretti è semplificato. Uno dei punti

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 27

MACCHINE

di forza di questa gru è il sistema “Gradient Travel Aid”, che consente di percorrere in sicurezza le rampe. L’attenzione alla sicurezza è rappresentata anche dal sistema “Boom Up-and-Down Assistant”, che segnala l’avvicinamento della macchina alla linea di ribaltamento durante la posa o l’innalzamento e si arresta automaticamente prima che l’operatore effettui involontariamente manovre in una posizione non sicura. Il radiocomando offre all’operatore della gru un elevato grado di flessibilità e una maggiore sicurezza, anche durante il funzionamento.

L’autogrù fuoristrada a 2 assi LRT 1130-2.1 da 130 t, lanciata sul mercato da Liebherr con lo slogan “The toughest in the roughest”, è da citare tra le novità proposte dal costruttore tedesco alla fine dello scorso anno. Il braccio telescopico da 60 m - composto da un elemento principale e sei sezioni telescopiche - è esteso e spinato in modo automatico grazie al sistema telescopico ad alta velocità Telematik. Per la LRT 1130-2.1 è disponibile un falcone singolo da 10,8 m o doppio da 10,8-19 m ripiegabile sul braccio telescopico, inclinabile meccanicamente con angoli da 0°, 20° o 40° o idraulicamente da 0°-40°. Con un’ulteriore sezione a traliccio di 7 m come estensione del braccio telescopico la nuova autogrù raggiunge altezze al gancio fino a 85 m. Il falcone si ripone sul lato destro del braccio, mentre sul lato sinistro è possibile fissare un falconcino da montaggi di 2,9 m (le opzioni per il braccio sono completate da una puleggia addizionale pieghevole lateralmente, che può essere utilizzata con massimo due rinvii di fune). La larghezza della macchina è di 3,4 m, l’altezza di 3,85 m e la lunghezza del telaio di 9,4 m. Senza zavorra, ma con falcone e bozzello, il peso di trasporto è di 48 t, ma può essere ridotto a 44,8 t. Il contrappeso è costituito da tre piastre di zavorra ed è fissato alla piattaforma girevole in autoassemblaggio tramite cilindri di zavorra. La LRT 1130-2.1 è dotata di sistema di monitoraggio di serie degli stabilizzatori. Un ulteriore contributo alla sicurezza è costituito dalla base di supporto variabile VarioBase, fornita di serie su tutte le gru Liebherr LRT.

Un’autogrù automontante L’autogrù automontante MK  140-5.1 consente il sollevamento di carichi fino a 8.000 kg. Ciò che la rende “speciale”, oltre al suo normale utilizzo come gru con braccio, è il VarioJib, un sistema che consente di operare in modalità carrello e fino a 65 m di sbraccio. “Grazie alle sue dimensioni compatte e al ridotto ingombro sia in fase di montaggio e smontaggio che di funzionamento, la MK 1405.1 è concepita per lo svolgimento di interventi nelle aree urbane”, ha evidenziato Daniel Nötzel, Product Manager Liebherr-Werk Biberach GmbH. “Integrando il ‘Trolley-Plus’ è stato possibile ottenere incrementi di carico in posizione impennata fino al 50 %, rendendo la gru ancora più versatile”. Il sistema Hybrid-Power, ecologico e di futura concezione, consente il funzionamento “fullelectric” dell’autogrù allacciandosi alla corrente del cantiere o a una fonte di energia esterna. La gru lavora quindi a basse emissioni acustiche, comportando anche un particolare vantaggio per lo svolgimento di operazioni su cantieri notturni. L’autogrù MK 140-5.1 è compatibile con il Liduro Power Port (LPO) di Liebherr, il sistema mobile di accumulo di energia per l’alimentazione dei cantieri grazie al quale le macchine ibride o totalmente elettriche possono esse-

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“THE TOUGHEST IN THE ROUGHEST”
LA NUOVA GRU CINGOLATA LIEBHERR LR 1400 SX, CON UN PESO DI TRASPORTO DI 46 T, PUÒ ESSERE FACILMENTE SPOSTATA DA UN CANTIERE ALL’ALTRO

re utilizzate o caricate localmente senza emissioni. In assenza di fonti di alimentazione esterne la macchina può essere alimentata tramite un generatore diesel. In questo modello l’azionamento della torretta e del carro può essere alimentato con HVO (Hydrogenated Vegetable Oils). Per il trasporto, l’assemblaggio e il funzionamento basta un solo operatore.

Tecnologia a fune in fibra

Nel campo delle gru edili Liebherr ha presentato la prima gru a braccio variabile con tecnologia a fu-

ne in fibra: si tratta del modello 258 HC-L 10/18 Fibre, in grado di raggiungere altezze gancio simili a quelle della 230 HC-L 8/16 dotata di fune in acciaio. Con una lunghezza del braccio massima di circa 60 m questa versione fornisce una capacità di carico in punta di 2.500 kg. Con la 230 HC L 8/16 la capacità di carico in punta massima è di 1.900 kg. Liebherr ha inoltre aumentato il carico massimo del 25% a 10 t con rinvio fune in prima, assicurando una risposta importante alle attuali specifiche esigenze del mercato in questa classe

di grandezza. Oltre al collaudato sistema torre 355 IC per il telescopaggio all’interno degli edifici è possibile utilizzare qui anche il sistema torre 24 HC. Gli elevati valori sono dunque in gran parte resi possibili dall’uso della fune in fibra, poiché molto più leggera di una fune in acciaio di diametro più o meno equivalente. A fronte di un design simile della gru la gamma Fibre assicura quindi capacità di carico maggiori e velocità di lavoro più rapide. La minore usura del materiale e l’elevata robustezza contribuiscono ad aumentare il ciclo di vita della macchina e a renderla economica. Il raggio di rotazione ridotto e il braccio regolabile ne consentono l’utilizzo anche in spazi ristretti, mentre i sistemi di assistenza “intelligenti” ne garantiscono un controllo efficiente e sicuro. La fune in fibra ad alta resistenza è frutto del lavoro di progettazione lungo 10 anni condotto da Liebherr e dal costruttore di funi Teufelberger.

La più grande della serie EC-H

La serie di gru EC-H rappresenta la testimonianza dei miglioramenti realizzabili in combinazione con la tecnologia delle funi in fibra di Liebherr. La nuova 1188 EC-H 40 Fibre solleva fino a

LA PIANIFICAZIONE DEI CANTIERI

Liebherr ha lanciato modelli CIM (Crane Information Model) completi studiati per consentire una precisa pianificazione del cantiere: ciò contribuirà a facilitare il lavoro di architetti e progettisti edili, che potranno così valutare in tempi utili i dettagli importanti relativi all’utilizzo di una gru e scegliere quella più adatta alle loro esigenze. L’attenzione è rivolta anche a ulteriori miglioramenti finalizzati a una gestione efficiente dei carichi: grazie all’interfaccia utente del “Tower Crane Operating System”, già disponibile per numerose gru, gruisti e tecnici addetti all’assistenza possono navigare nei menù tramite display “touch”.

L’unità di teleassistenza “LiReCon” per gru a torre, poi, offre una prospettiva sui futuri sistemi di controllo delle macchine e delle possibilità a essi correlate: alla relativa consolle vi potrà ad esempio operare direttamente il capocantiere, in tal modo - lui, così come il gruista - potranno interagire e definire di comune accordo i cambiamenti da eseguire nel processo di costruzione. “LiReCon” offrirà anche la possibilità di connettersi con le varie gru a torre in funzione, quindi assicurare una gestione flessibile delle operazioni in atto nei cantieri.

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 29
L’AUTOGRÙ AUTOMONTANTE MK 140-5.1 CONSENTE IL SOLLEVAMENTO DI CARICHI FINO A 8.000 KG

LA NUOVA GRU 1188 EC-H 40 FIBRE SOLLEVA FINO A 13.100 KG IN PUNTA CON UNA

LUNGHEZZA DEL BRACCIO DI 80 M: SUPERA QUINDI DI 2,1 T IN PUNTA LA GIÀ POTENTE

“SORELLA” 1000 ECH DOTATA DI FUNE IN ACCIAIO

13.100 kg in punta con una lunghezza del braccio di 80 m: supera quindi di 2,1 t in punta la già potente “sorella” 1000 ECH dotata di fune in acciaio. La sua portata massima raggiunge i 90 m e ciò amplia le possibilità di applicazione in cantiere. In combinazione con il sistema torre 24 HC 1000 è possibile raggiungere altezze di gancio libere fino a 81,3 m.

“La 1188 EC-H 40 è la nostra prima gru ‘hig-top’ con tecnologia a fu-

ne in fibra”, ha affermato Markus Kinateder, Product Manager di Liebherr-Werk Biberach GmbH. “Grazie a essa sarà possibile accrescere ulteriormente le prestazioni della nostra serie EC-H e fornire ai nostri clienti un supporto ancora maggiore nella realizzazione di progetti speciali e su larga scala”. Grazie alla piattaforma girevole con cabina esterna e al compatto sistema torre 24 HC 1000 questa gru si mette in evidenza anche per quanto riguar-

LA NUOVA GRU CINGOLATA LR 1100.1

La nuova gru cingolata LR 1100.1 è ottimizzata per tutte le applicazioni di sollevamento tipiche della categoria delle 100 t e può essere configurata con un braccio principale fino a 62 m o fino a 44 m in combinazione con un braccio estensibile fisso fino a 20 m. La LR 1100.1 è equipaggiata con un motore da 230 kW il cui regime, grazie alla modalità “Eco-Silent”, può essere ridotto a un livello preimpostato. In tal modo è possibile risparmiare gasolio a parità di prestazioni e mantenere più silenzioso l’ambiente del cantiere. L’arresto automatico del motore offre un’ulteriore soluzione economica ed ecologica. La gru è ottimizzata per uno spostamento rapido tra i cantieri: la larghezza di trasporto è di 2.983 o 3.500 mm, a seconda che la gru venga trasportata con o senza cingoli. Dopo l’arrivo in cantiere il sistema di autoassemblaggio e il radiocomando ne facilitano il montaggio. La gru può essere comandata anche al di fuori della cabina ed è possibile avere una migliore visione del sito di lavoro. La cabina regolabile in altezza di 2,8 m offre una visione a 360°.

da il trasporto e il montaggio: gli azionamenti ad alta prestazione di produzione Liebherr garantiscono un’elevata capacità di movimentazione per supportare i processi in cantiere. I diversi sistemi di telescopaggio e ancoraggio consentono di raggiungere elevate altezze gancio. I sistemi di assistenza “intelligente” aiutano a controllare la gru in modo efficiente e sicuro. La cabina ergonomica LiCAB consente di lavorare con un elevato comfort e una vista totale sul cantiere.

Sicurezza nel percorrere le rampe

Per percorrere in modo sicuro le rampe (guida inclinata) la gru LR 1100.1 è dotata del sistema “Gradient Travel Aid”. Il sistema di comando calcola automaticamente il baricentro e avverte il conducente prima che esca dall’area di sicurezza. Durante la guida, inoltre, riceve sempre informazioni sull’inclinazione consentita ed effettiva e sul baricentro complessivo della gru. Se necessario è possibile modificare l’angolazione del braccio in modo tale che la macchina rimanga nell’area di sicurezza. ■

NEL CAMPO DELLE GRU EDILI LIEBHERR

HA PRESENTATO LA PRIMA GRU A BRACCIO VARIABILE CON TECNOLOGIA

A FUNE IN FIBRA. NELLA FOTO, LA GRU 258 HC-L 10/18 FIBRE, IN GRADO DI RAGGIUNGERE ALTEZZE GANCIO SIMILI

A QUELLE DEL MODELLO 230 HC-L 8/16

DOTATO DI FUNE IN ACCIAIO

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MACCHINE

RECORD DI INNOVAZIONI

IL GRUPPO FRANCESE HA PRESENTATO NEL 2022 UN NUMERO RECORD DI NUOVI PRODOTTI. UN OCCHIO DI RIGUARDO È STATO RISERVATO ALL’AMBITO DELL’ELETTRIFICAZIONE, CON IL LANCIO SUL MERCATO DI SETTE NUOVI MODELLI, TRA SOLLEVATORI TELESCOPICI E PIATTAFORME AEREE

di Pietro Gabrielli

Tra le novità lanciate sul mercato dal Gruppo Manitou nel 2022 si evidenzia senz’altro il passaggio all’elettrico, con sette nuovi modelli (quattro piattaforme aeree, due sollevatori telescopici rotativi e un telescopico compatto fisso), che si aggiunge ad altre innovazioni quali i nuovi sollevatori telescopici di media altezza, la nuova gamma di telescopici ad alta capacità e il nuovo sollevatore ULM/GCT. Facciamo una panoramica su queste importanti innovazioni.

Le nuove piattaforme elettriche

Con quattro nuovi modelli Manitou ha impresso un impulso alla diffusione della sua gamma di piattaforme a ridotte emissioni di CO2. Il modello fuoristrada 200 ATJe da 20 m di altezza di lavoro è già disponibile in versione a

quattro ruote direttrici e con cesta da 250 kg di carico, il 30% in più rispetto alla versione a due. Il TCO si riduce grazie a costi di manutenzione pressoché dimezzati rispetto alla versione termica. Anche la gamma di telescopici elettrici fuoristrada si è arricchita con i modelli 160 ATJe e 180 ATJe: con un’altezza di lavoro di 16 e 18 queste piattaforme offrono un aumento di capacità di 50 kg, per una cesta in grado di sostenere pesi di 250 kg (esiste anche una seconda versione, la 160 ATJ+e, che permette di aumentare la capacità fino a 400 kg). Manitou ha recentemente presentato anche una soluzione di autonomia estesa sotto forma di un generatore rimovibile comune a tutte le versioni, che consente fino a una settimana di autonomia.

Essendo la sicurezza uno dei ca -

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MACCHINE
MANITOU

pisaldi del gruppo Manitou, i modelli 160, 180 e 200 ATJe sono proposti con “Safety Pack”, un dispositivo che protegge l’operatore e le squadre di lavoro in cantiere, oltre ad allertare i gestori della flotta di eventuali comportamenti a rischio. Tra le innovazioni qui incluse figurano il rilevamento del mancato utilizzo delle imbracature e quello degli ostacoli intorno al telaio del mezzo. Il “pack lighting” garantisce invece sicurezza nelle operazioni di carico/scarico dalle piattaforme grazie ai punti luce che permettono di vedereed essere visti - in modo agevole. La gamma industriale si è inoltre arricchita di una nuova versione della piattaforma

120 AETJ:

interamente riprogettata è ora dotata di motori AC (asincroni) garanzia di comfort e versatilità di utilizzo. Un’attenzione particolare è stata riservata all’accessibilità dei componenti, come i BACS batterie rotanti e l’accesso senza attrezzature, che consentono di risparmiare durante la manutenzione. Questa nuova generazione di piattaforme articolate industriali è dotata dello stesso sistema di diagnostica della gamma fuoristrada, così da garantire manutenzioni rapide e senza attrezzature esterne.

Il sollevatore telescopico MT 625e  Manitou ha ampliato anche la gamma di telescopici compatti con il lancio del suo primo modello compatto al 100% elettrico. L’MT 625e, con capacità 2,5 t e un’altezza di lavo-

ro di 6 m, garantisce le stesse performance della versione termica ed è dotato di una batteria agli ioni di litio con capacità di 25 o 33 kWh. Questo modello permette di ridurre del 56% la manutenzione e di diminuire il TCO per l’utente. Ideale per applicazioni indoor, in centro città o nella ristrutturazione di edifici storici, l’MT 625e beneficia, come tutti i modelli della gamma di telescopici compatti, del Safety Pack e del display di bordo Harmony.

I rotativi telescopici

Il Gruppo francese ha poi presentato una versione elettrica dei sollevatori telescopici rotativi MRT 2260e e MRT 2660e, nata dalla recente gamma Vision+. Con una capacità di carico di 6 t per un’altezza di sollevamento di 22 e 26 m, questi modelli beneficiano dello stesso livello di prestazioni delle versioni termiche, permettendo movimenti simultanei del braccio. La batteria agli ioni di litio da 700 V/65 kWh garantisce un utilizzo ottimale anche in condizioni climatiche difficili, come in Europa del nord.

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MACCHINE L’OPINIONE

“Grazie a tutti questi nuovi prodotti il gruppo Manitou è il primo costruttore a disporre di una gamma di piattaforme fuoristrada completa al 100% elettrica da 16 a 20 m. L’accelerazione del nostro piano di sviluppo verso l’elettrico ci permette oggi di proporre soluzioni affidabili a basse emissioni sia sull’intera gamma di piattaforme che sui nostri sollevatori telescopici. Continueremo a dotare di questa tipologia di propulsione anche le altre gamme, conformemente agli obiettivi della nostra ‘roadmap’ in tema di responsabilità sociale d’impresa. Inoltre, stiamo accelerando la trasformazione digitale in seno all’azienda e ciò permetterà ai clienti di essere ancora più performanti nei loro cantieri. Ecco perché Manitou propone dei file dinamici in formato BIM che rientrano in un approccio collaborativo di sviluppo progettuale”.

CON QUATTRO NUOVI MODELLI (NELLA FOTO, LA VERSIONE 160 ATJE) MANITOU HA IMPRESSO UN IMPULSO ALLA DIFFUSIONE DELLA SUA GAMMA DI PIATTAFORME A RIDOTTE EMISSIONI DI CO2

Per potenziare l’autonomia di quattro ore supplementari è possibile aggiungere una seconda batteria da 700 V / 65 kWh. L’utente ha poi una terza possibilità con una versione ibrida di questi modelli utilizzando un dispositivo capace di prolungarne l’autonomia: questa configurazione permette di migliorare la versatilità, in particolare in caso di lunghi tragitti o per ricaricare la batteria in cantieri sprovvisti di punti di ricarica elettrica. Numerose possibilità esistono poi per la modalità di ricarica su questi due modelli con un caricatore integrato da 11 kW che permette di ricaricare in 4,3 ore e un caricatore integrato da 22 kW per una ricarica in 2 ore e 15 minuti.

Una soluzione ancora più rapida è poi il caricatore integrato, che permette di effettuare la ricarica in meno di un’ora.

Nuovi telescopici di media altezza

Per armonizzare la gamma dei telescopici di media altezza Manitou ha lanciato quattro nuovi modelli termici compresi tra 7 e 13 m di altezza di sollevamento, per una capacità di sollevamento di 3,5 t. I modelli MT 735, MT 935, MT 1135 e MT 1335, da 11 e 13 m, sono proposti con due tipi di trasmissione, con convertitore di coppia o idrostatico, per soddisfare le diverse esigenze degli utenti. Per questi stessi modelli sono

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ARNAUD BOYER VP DIVISIONE MARKETING E SVILUPPO PRODOTTI, MANITOU GROUP MANITOU HA AMPLIATO LA GAMMA DI TELESCOPICI COMPATTI CON IL LANCIO DEL MODELLO COMPATTO ELETTRICO MT 625E

proposte due motorizzazioni: 75 o 100 CV. I telescopici sono dotati dello stesso quadro strumenti del resto della gamma con un display “Harmony” e la possibilità di spostare i pulsanti di comando accanto al bracciolo (“Double Switch Buttons”). Per questi modelli è stata ideata una nuova cabina che offre una maggiore visibilità panoramica, con il parabrezza posto ancora più in basso, per una visione migliore del carico quando il braccio è abbassato e per facilitare il carico degli accessori. Il nuovo porta-forche flottante, più stretto e robusto, ottimizza la visibilità a braccio abbassato. Quest’ultimo è stato progettato per essere compatibile anche con i modelli a grande altezza (14-18 m), anche in questo caso con l’obiettivo di armonizzare la gamma. Dotati di una cabina più spaziosa, la sagoma di questi modelli rimane compatta, con una larghezza complessiva di 2,28 m, comprendente gli stabilizzatori frontali (per i modelli

Come tutti i prodotti lanciati da Manitou, i nuovi modelli sono connessi di default (l’MT 1335 è disponibile in versione “HA-Hydrostatic Access”, compatibile con una cesta su piattaforma unicamente con trasmissione idrostatica) e sono dotati di freno di stazionamento automatico e accesso “Easy Step” (pavimento curvo integrato). Le versioni

MT 1135 e MT 1335 sono dotate di correttore di livello. Altre innovazioni sono state apportate per ridurre il TCO con l’ingrassaggio centralizzato nella parte posteriore delle macchine e l’accesso rapido ai componenti del braccio, sempre nella parte posteriore. I modelli sono proposti con l’optional “Start & Stop”. Destinati ai mercati nordamericano ed eu -

MANITOU HA LANCIATO QUATTRO NUOVI MODELLI TERMICI COMPRESI TRA 7 E 13 M DI ALTEZZA DI SOLLEVAMENTO, PER UNA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO DI 3,5 T. NELLE FOTO I MODELLI MT 1135 E MT 1335

MT 1135 e MT 1335). Per garantire un carico/scarico in sicurezza dal camion tutti i modelli sono trasportabili in container senza dover smontare le ruote e offrono performance di alto livello grazie al sistema “Autopower” (disponibile sui modelli a trasmissione idrostatica), che adatta il regime del motore automaticamente dal joystick durante i movimenti del braccio senza dover usare il pedale dell’acceleratore.

UN NUOVO STRUMENTO DI MODELLIZZAZIONE

Per proseguire lo sviluppo della propria offerta di servizi il Gruppo Manitou ha lanciato la modellizzazione dei suoi prodotti dedicati al mercato dell’edilizia. Disponibili in tutto il mondo (francese e inglese) nella library BIM tramite il sito www.manitou. com, gli utenti possono facilmente inserire le macchine Manitou nei loro ambienti di lavoro durante i progetti di cantiere. Il BIM designa gli strumenti di modellizzazione inglobando tutte le fasi del cantiere, dall’ideazione allo smontaggio. La modellizzazione garantisce un’esperienza immersiva, affiancando l’operatore nel processo decisionale e di razionalizzazione dei costi. Il database è gratuito e facilmente accessibile: è sufficiente creare un account per accedere a tutti i modelli 3D.

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IL GRUPPO FRANCESE HA PRESENTATO UNA VERSIONE ELETTRICA DEI SOLLEVATORI TELESCOPICI ROTATIVI MRT 2260E E MRT 2660E, NATA DALLA RECENTE GAMMA VISION+

MACCHINE

ropeo, i primi telescopici in oggetto saranno consegnati entro la fine del 2023.

Telescopici ad alta capacità  La nuova gamma MHT è progettata per movimentare carichi pesanti e ingombranti, su tutti i tipi di terreno. Le prestazioni sono state migliorate con portate da 9 a 33 t e altezze di lavoro fino a 12 m. Anche l’ergonomia è migliorata, con una piattaforma operatore comoda e facile da raggiungere, ampi gradini antiscivolo, un’ampia porta e il design del pavimento “Easy Step”. Il nuovo joystick JSM incorpora un sistema capacitivo che rileva automaticamente la mano dell’operatore. Tra i modelli in

LA SCHEDA TECNICA

Trasmissione:

gamma si evidenzia la versione da miniera MHT-X 11250, con un’altezza di sollevamento di 11 m, per un carico massimo di 25 t: progettato per movimentare carichi pesanti e voluminosi in sicurezza, è dotato di un sistema idraulico con portata di 275 l/min e di una pompa di rilevamento di carico. Il regime del motore si adatta automaticamente alle esigenze della trasmissione grazie al sistema “EcoMode”, attivabile dalla cabina.  ■

IL NUOVO TELESCOPICO “ULTRACOMPATTO” ULM/GCT

Lanciato lo scorso anno, il carrello telescopico ultracompatto ULM (Ultra

Light Manitou) / GCT (Gehl Compact Telehandler) risponde alle attese degli uten-

tabile inferiore a 3 t, questo modello può essere caricato su un rimorchio

mensioni (1,49 m x 1,92 m),

ti, in particolare fici, manovrare in cantieri

di restauri e ristrutturazioni ed effettuare operazioni di movimentazione di pallet di blocchi di calcestruzzo o mattoni. L’ULM/ CGT è proposto in due versioni (1,25 t e 1,5 t di capacità di sollevamento), per un’altezza di sollevamento di 4,3 m. Per una maggiore sicurezza la visibilità all’altezza massima è stata ottimizzata, sostituendo il tetto con un vetro in policarbonato trasparente e resistente agli urti, rispondente ai requisiti della norma FOPS. Le evoluzioni concernenti la visibilità interessano anche la vista laterale, che ora risulta libera grazie al posizionamento di flessibili idraulici all’interno del braccio e a un cofano motore con una posizione bassa a destra dell’operatore.

I NUOVI TELESCOPICI DI MEDIA ALTEZZA MT 735 MT 935 MT1135 MT 1335 Capacità: 3,5 t Altezza di sollevamento: 7 m 9 m 11 m 13 m Motore: 75 CV 75/100 CV Sbraccio max.: 4 m 6,4 m 7,2 m 8,6 m
Convertitore
di coppia Convertitore di coppia/ idrostatica
LA NUOVA GAMMA MHT AD ALTA CAPACITÀ (NELLA FOTO IL MODELLO MHT-X 11250) È PROGETTATA PER MOVIMENTARE CARICHI PESANTI E INGOMBRANTI, SU TUTTI I TIPI DI TERRENO

Le gru Liebherr di Niederstätter a Milano per le Terme di San Siro

Dove ora stanno nascendo le Terme di San Siro di Milano, all’epoca si trovava la Scuderia De Montel, un edificio legato al complesso dell’ippodromo. Il progetto, affidato a Techbau GC, viene finanziato attraverso Reinventing Cities, il virtuoso bando internazionale della rete di metropoli green «C40». Per questo progetto ambizioso Niederstätter SpA ha fornito una gru Liebherr 125 EC-B 6 e una gru Liebherr 240 EC-B 12 Fibre, dotata della nuova fune a fibra che consente capacità di carico più elevate e una vita fino a 4 volte superiore rispetto ad una fune d‘acciaio.

Le due gru sono state scelte dopo un’attenta analisi valutando le necessità operative del cantiere. Le soluzioni individuali e su misura sono una delle principali missioni di Niederstätter. L’azienda bolzanina è attiva principalmente nel Nord Italia e opera tramite i suoi 90 collaboratori in Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia. Con il proprio reparto gru a torre, Niederstätter offre un servizio completo a partire dalla pianificazione, passando per la logistica e il montaggio, fino all’assistenza e la formazione degli operatori. Niederstätter propone un parco macchine a noleggio molto esteso e all’avanguardia, dotato di diversi modelli di gru Liebherr, oltre ad uno staff professionale.

Per Info: Niederstätter SpA

Bolzano – Verona – Treviso – Bergamo

T +39 0471 061107

E crane@niederstaetter.it

W niederstaetter.it

SINERGIA TECNOLOGICA

CON IL LANCIO DELL’AUTOGRÙ AC 5.250-2 IL COSTRUTTORE HA MANTENUTO TUTTI I

SUOI IMPEGNI IN FATTO DI INNOVAZIONE: LA NUOVA 5 ASSI RIUNISCE

IL MEGLIO DELLE COMPETENZE DEGLI STABILIMENTI TEDESCHI

DI LAUF E ZWEIBRÜCKEN E SI PONE COME STANDARD

DI RIFERIMENTO NEL SETTORE

di Silvio Crespi

Facilità di trasporto e spiccate capacità di sollevamento: queste le carte vincenti che gli ingegneri Tadano hanno saputo integrare nella nuova autogrù AC 5.250-2, che il costruttore ha lanciato sul mercato alla fine del

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MACCHINE
TADANO

2022 e che ha realizzato grazie alla collaborazione tra i due stabilimenti di Lauf e Zweibrücken, in Germania. “Abbiamo riunito e sfruttato nel miglior modo possibile le competenze maturate dai nostri due stabilimenti - ha spiegato il responsabile del progetto, Peter Kleinhans - e che si tratti di un lavoro ben riuscito appare subito chiaro dalle capacità di sollevamento raggiungibili, che in molte applicazioni risultano superiori ai migliori valori di questa categoria del 10%-15% (in alcune configurazioni addirittura del 30%)”.

Con una capacità di sollevamento di 14,5 t e un raggio di 12-24 m, l’autogrù AC 5.250-2 presenta una lunghezza del braccio base di 70 m che, allestito con HAV, può essere allungato di 42 m, per raggiungere una lunghezza massima del sistema di 112 m. Interessante è anche il fatto che tutte le prolunghe disponibili per il braccio, da 5,8 a 36 m, sono automontanti.

“Tadano è particolarmente orgogliosa delle eccellenti configurazioni di trasporto che caratterizzano questa macchina”, ha continuato Kleinhans.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Il gruppo Tadano si è posto l’obiettivo di tagliare entro il 2030 le emissioni di CO2 prodotte dalle sue attività commerciali del 25% e quelle dei suoi prodotti del 35%. A tal fine, il costruttore ha presentato in occasione del Bauma 2022 un’autogrù multistrada dimostrativa basata su un nuovo concetto con torretta elettrificata. L’alimentazione della macchina è stata concepita per garantire un’elevata versatilità, essendo possibile alimentare la torretta tramite una batteria integrata, mediante un collegamento esterno o con l’ausilio di un generatore connesso al motore diesel che eroga elettricità al motore elettrico della torretta stessa. Quest’ultima funziona sempre a elettricità, garantendo la massima sicurezza di utilizzo. Velocità di lavoro e capacità di sollevamento garantite dal motore elettrico sono ai medesimi livelli della propulsione diesel, indipendentemente da quale delle tre fonti disponibili venga utilizzata. I dati trasmessi da Tadano evidenziano che con l’uso della torretta elettrificata si può evitare di produrre fino al 50% di CO2 rispetto a una versione con alimentazione diesel. Con quest’innovazione tecnologica l’azienda intende dimostrare di aver gettato le basi per poter utilizzare in futuro le autogrù (e tutte le relative funzioni) senza emissioni di anidride carbonica.

“La AC 5.250-2 può rispettare il carico assiale di 12 t anche allestita con bozzello a tre pulegge, per carichi fino a 67,3 t o con un falcone da 5,8 m per carichi pesanti (in ogni caso le staffe di trasporto per HAV rientra-

no sempre nel limite di carico assiale delle 12 t). Sul retro è poi possibile aggiungere diverse centinaia di chilogrammi di equipaggiamenti, il tutto anche con i cerchioni in acciaio da 16”: ciò significa che questo mezzo

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può essere utilizzato come gru taxi, senza l’uso di un veicolo ausiliario, rientrando nel limite di carico assiale di 12 t. E con un carico assiale di 16,5 t la gru può utilizzare un contrappeso fino a 20 t rispetto al massimo trasportabile di 80 t”.

Un contrappeso sofisticato

Il contrappeso totale di 80 t può essere caricato in tre sollevamenti: 46,6 t con un raggio fino a 6,2 m a 360° seguito da due sollevamenti da 15,2 t, ciascuno dei quali suddiviso in 10 e 5,2 t per il montaggio a destra e a sinistra del pacchetto base. In caso di necessità

BOOM BOOSTER CC 68.1250-1

Maggiore capacità di sollevamento, sbraccio e redditività: il Boom Booster aumenta la capacità di sollevamento della già potente gru CC 68.1250-1 fino al 30%, anche allestita con falcone. Il massimo peso del carico passa da 98 a oltre 100 t, mentre la massima altezza sotto gancio da 180 a 194 m.

Ciò significa che questa gru è in grado di montare turbine eoliche con altezze dell’hub fino a 185 m.

La larghezza dei componenti può essere ridotta da 5,4 a 3,5 m ed è adatta al trasporto su strada, grazie alla possibilità di dividerli in sezioni. Da sottolineare il fatto che il design è già predisposto per l’uso con i modelli futuri di gru di questa categoria. Anche per la gru CC 68.1250-1 il Boom Booster è disponibile come accessorio per i nuovi modelli o come retrofit per le versioni esistenti.

il contrappeso può essere ripartito in blocchi più piccoli permettendo, ad esempio di sollevare la piastra base di 5,5 t fino a una distanza di 20,1 m, sempre con un raggio di 360°. Grazie al sistema di controllo gru IC1-Plus il raggio può essere aumentato con certi angoli di rotazione; inoltre, la possibilità di suddividere il contrappeso in un alto numero di blocchi - nessuno dei quali supera le 10 t - assicura un’elevata flessibilità in termini di logistica di trasporto. Ciò implica che se lo spazio in cantiere lo consente, per il trasporto è anche possibile utilizzare camion di piccole dimensioni.

La tecnologia Tadano

Tadano ha equipaggiato di serie l’AC 5.250-2 con caratteristiche che d’ora in avanti si potranno ritrovare in ogni nuovo modello della gamma AC. Tra queste c’è il sistema di controllo della gru IC-1  Plus, che determina in tempo reale la capacità di sollevamento massima per ogni posizione del braccio in funzione dell’angolo di rotazione della torretta. In tal modo la gru può utilizzare sempre la massima capacità di sollevamento disponibile, utile quando vengono impiegati gli stabilizzatori. Quando il contrappeso è ridotto

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MACCHINE
LA NUOVA AUTOGRÙ TADANO AC 5.250-2 OFFRE UNA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO DI 14,5 T, UNA LUNGHEZZA DEL BRACCIO DI 70 M E UN RAGGIO DI 12-24 M ENTRO UN CARICO ASSIALE DI 12 T LA NUOVA AC 5.250-2 PUÒ ALL’OCCORRENZA ESSERE ALLESTITA CON UN BOZZELLO A TRE PULEGGE, PER ESEGUIRE SOLLEVAMENTI FINO A 67,3 T, O CON UN FALCONE DA 5,8 M PER CARICHI PESANTI

e gli stabilizzatori non sono completamente estesi i vantaggi risultano evidenti e per la macchina i benefici sono importanti, poiché gli stabilizzatori possono essere estesi in modo asimmetrico in cinque posizioni: 0%, 25%, 50%, 75% e 100%. La AC 5.250-2 dispone inoltre del sistema brevettato di telecamere “Surround View”, che consente all’operatore di ottimizzare il posizionamento della gru sul cantiere. Il sistema utilizza sei telecamere per creare al computer una rappresentazione delle massime lunghezze di estensione possibili degli stabilizzatori presso la posizione corrente del mezzo.

“ Con il sistema ‘Tadano Surround View’ l’operatore può visualizzare sul display il posizionamento ideale della gru in cantiere, per estendere sufficientemente tutti gli stabilizzatori e utilizzare il contrappeso necessario per il raggio di rotazione posteriore.

Tadano ha recentemente presentato un’altra autogrù di particolare interesse: la nuova AC 4.070-2, particolarmente compatta, offre una lunghezza del braccio principale di 50 m, può sollevare 7,3 t in un raggio di 10 m, può trasportare un contrappeso massimo pari a 11,9 t entro i limiti di carico assiale di 12 t ed è in grado di gestire 4,4 t con un carico assiale ridotto a 10 t. Ciò rende questo modello AC 4.070-2 una gru taxi versatile, grazie anche al comando intelligente IC-1 Plus, alla soluzione telematica opzionale IC-1 Remote, al sistema Flex Base, con estensione in continuo degli stabilizzatori, al modulo E-Pack per ridurre le emissioni durante il funzionamento e al sistema di telecamere “Tadano Surround View”.

In tal modo si elimina il compito, dispendioso in termini di tempo e fatica, di eseguire misurazioni e prove per trovare il giusto posizionamento, velocizzando i tempi di preparazione della macchina”, ha spiegato Peter Kleinhans. Lungo il percorso stradale verso il cantiere, inoltre, il sistema fornisce supporto in curva, per meglio individuare pedoni e ciclisti. La nuova AC 5.250-2 è dotata di un motore Mercedes da 530 CV di potenza e di 2.600 Nm di coppia. La compatibilità con carburanti HVO risponde ai requisiti UE Stage V e, grazie alla modalità Eco, il funzionamento della macchina è economico (la potenza fornita dal motore, sempre proporzionata a quella richiesta dalla gru in un dato momento, è determinata tramite il sistema IC-1). La nuova AC 5.250-2 è destinata a offrire un’elevata versatilità, grazie alle rilevanti prestazioni in termini di sbraccio e capacità di sollevamento: per questo motivo risulta ideale per il montaggio di gru a torre e per l’uso in progetti di ogni genere. ■

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ADDIRITTURA
30% LA
MOLTE DELLE PIÙ
DA TADANO, STUDIATE PER GARANTIRE UN’ELEVATA PORTATA E POTENZA DI SOLLEVAMENTO “ „
UNA “GRU TAXI” VERSATILE SECONDO
I DATI TRASMESSI DAI PROGETTISTI TADANO LA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO DELLA NUOVA AUTOGRÙ AC 5.250-2 IN MOLTE APPLICAZIONI RISULTA SUPERIORE AI
MIGLIORI
VALORI DI QUESTA CATEGORIA DEL 10%-15% E IN ALCUNE CONFIGURAZIONI
DEL
NUOVA AUTOGRÙ INTEGRA AC 5.250-2
RECENTI FUNZIONI OFFERTE

IL PIÙ COMPATTO DI SEMPRE!

IL COSTRUTTORE BRITANNICO

HA LANCIATO IL SOLLEVATORE 514-40.

RISULTATO DI OLTRE 45 ANNI DI SVILUPPO IN QUESTO

SEGMENTO DI MERCATO, QUESTO MODELLO È A OGGI

IL PIÙ COMPATTO DELLA GAMMA LOADALL, CARATTERIZZATO

DA UNA CABINA CHE I PROGETTISTI DELL’AZIENDA HANNO

ANNUNCIATO COME LA PIÙ GRANDE DELLA SUA CATEGORIA

Alla fine dello scorso anno JCB ha lanciato sul mercato il sollevatore telescopico 514-40, a oggi il modello più piccolo per dimensioni della gamma Loadall. I progettisti JCB hanno presentato il nuovo modello affermando che “ malgrado le sue dimensioni compatte questa nuova macchina offre la cabina più grande della sua categoria”. L’82% dei componenti JCB condivisi garantisce qualità, facilità di manutenzione e massima operatività.

“ La cabina è fino a 200 mm più larga rispetto a modelli della concorrenza - hanno sottolineato gli esponenti della Casa britannica in occasione del lancio ufficiale del 514-40 - e offre molto più spazio all’operatore. La capacità di sollevamento a tutta altezza risulta essere invece superiore del 12% rispetto alla concorrenza, con un aumento del 17% del rapporto peso/potenza rispetto alla generazione precedente 516-40 e con la garanzia di una migliore manovrabilità nei cantieri caratterizzati da spazi ristretti”.

Mezzo secolo di esperienza

Il nuovo sollevatore telescopico JCB 514-40 è il risultato di oltre 45 anni di sviluppo nel segmento dei sollevatori telescopici e riunisce nelle sue dimensioni compatte, come annunciato dal costruttore, “il massimo del comfort e della capacità operativa”. Alto 1,8 m e con una larghezza di 1,5 m, il 514-40 è stato progettato per accedere anche nei luoghi più angusti. Abbastanza piccola da poter passare attraverso una porta alta 2 m la macchina offre un’elevata mano-

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 42
JCB MACCHINE
di Vincenzo Florio

vrabilità grazie alla sterzatura integrale, caratteristica che la rende una soluzione ideale nelle rivendite di materiali, nell’allestimento di eventi e per le aziende di noleggio. Il sollevatore telescopico 514-40 è alimentato da un propulsore diesel da 18,4 kW (24,7 CV) a bassa manutenzione che soddisfa lo standard sulle emissioni EU Stage V, senza la necessità di un complesso filtro antiparticolato diesel (DPF) o di additivi, riducendo i costi operativi per gli utilizzatori e semplificandone il funzionamento. Questo motore a 3 cilindri da 1,1 l, caratterizzato da una coppia di 66,9 Nm, è azionato tramite una trasmissione idrostatica Bosch Rexroth e un motore Linde a due velocità, per garantire una velocità di traslazione massima di 15 km/h. Dotato di trazione integrale permanente e quattro ruote sterzanti, inoltre, il telescopico 514-40 si distingue per le capacità “all-terrain” che caratterizzano la gamma Loadall di JCB.

Compatto ma potente

La portata massima di sollevamento del sollevatore telescopico JCB 514-40 è di 1.400 kg, mentre l’altezza massima di sollevamento è di 4 m. Caratteristiche, queste, che lo rendono ideale per l’utilizzo in numerosi settori industriali. La capacità di sollevamento al massimo sbraccio è di 525 kg. Con un peso a vuoto di 2.695 kg, la macchina vanta un rapporto peso/potenza

superiore del 17% rispetto al predecessore 516-40 Loadall; tuttavia, il 514-40 può essere trasportato su un rimorchio leggero da 3,5 t trainato da un 4x4 o un veicolo commerciale leggero, rendendone più facile, più veloce e meno costosa la consegna per una società di noleggio, un appaltatore o un utilizzo non professionale. “La cabina è più grande del 20% rispetto al precedente modello 516-40 - hanno dichiarato i progettisti JCB - e più larga di 200 mm rispetto ai modelli della concorrenza: ciò garantisce all’operatore un ambiente di lavoro confortevole, mentre l’ampia vetratura offre un’eccellente visibilità su tutti e quattro gli angoli. La cabina risulta immediatamente familiare agli utilizzatori di altri modelli Loadall grazie ai comandi ergonomici intuitivi JCB, che rendono la 514-40 una delle macchine più facili da usare sul mercato”.

Le caratteristiche standard della macchina comprendono una sfera di traino da 50 mm con impianto elettrico a 7 pin, un allarme di retromarcia, luci stradali, il sistema di controllo del carico brevettato JCB e il sistema telematico LiveLink Lite di JCB. Gli optional includono un pacchetto di luci da lavoro a LED e fari ambra e verde con cintura di sicurezza arancione, che possono essere protetti dall’Immobilizer “Key Pad JCB”. Il sollevatore telescopico 514-40 implementa anche un nuovo porta-attrezzi leggero ed è in grado di lavorare con forche flottanti o una benna da 0,41 m3. L’idraulica ausiliaria a doppio effetto consente di operare con un’ampia gamma di accessori JCB, in modo da aumentarne la versatilità. Gli utilizzatori possono inoltre scegliere una vasta serie di pneumatici industriali e compatibili con manti erbosi. ■

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 43
JCB HA LANCIATO IL 514-40, IL SUO PIÙ COMPATTO SOLLEVATORE TELESCOPICO LOADALL LA CABINA È PIÙ GRANDE DEL 20% RISPETTO AL PRECEDENTE MODELLO JCB 516-40

MACCHINE

HYUNDAI MATERIAL HANDLING EUROPE

UNA “HEAVY LINE” PER LA LOGISTICA

Hyundai Material Handling Europe propone un’ampia gamma di carrelli elevatori - in versioni GPL, elettriche e diesele attrezzature da magazzino progettati per soddisfare tutte le esigenze dei propri clienti nell’ambito del sollevamento e della logistica. In qualità di business unit di HCEE (Hyundai Construction Equipment Europe), Hyundai Material Handling Europe commercializza i propri prodotti tramite una rete di oltre 140 concessionari in più di 30 Paesi. La novità più recente presentata dal costruttore nel suo ambito operativo è

rappresentata dalla nuova gamma di carrelli elevatori diesel a forche “Heavy Line”, caratterizzati da una cabina rinnovata, garanzia di maggiore spazio e visibilità, da motori Hyundai e Cummins conformi alle normative sulle emissioni UE Stage V e dall’opzione del sistema di monitoraggio telematico Hyundai Hi-MATE, che consente soluzioni innovative di gestione della flotta. La gamma in oggetto comprende 10 modelli, con capacità di sollevamento da 7 a 30 t, ed è stata sviluppata sulla base degli analoghi carrelli diesel più leggeri che hanno già riscosso un grande successo sul mercato internazionale.

Comfort totale

Progettata secondo le esigenze espresse dai suoi clienti e delle quali il costruttore ha fatto tesoro, la cabina Hyundai di nuova generazione presenta un nuovo layout della consolle e un volante più piccolo che aumentano lo spazio per l’operatore. Il parabrezza monopezzo migliora la visuale anteriore senza distorsione ai bordi, mentre le porte completamente vetrate contribuiscono a ridurre il livello di rumorosità in cabina di 5,9 dB. La nuova consolle incorpora un display a colori con pulsanti di facile accesso per le funzioni utilizzate più frequentemente.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 44
IL COSTRUTTORE HA LANCIATO SUL MERCATO UNA NUOVA GAMMA DI CARRELLI ELEVATORI DIESEL COMPOSTA DA 10 MODELLI, CARATTERIZZATI DA UNA CABINA RINNOVATA, DA MOTORI STAGE V E DAL SISTEMA DI MONITORAGGIO TELEMATICO HI-MATE di Stefano Vitali
gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 45
DA 7 A 30 T
LA NUOVA GAMMA “HEAVY LINE” DI HYUNDAI MATERIAL HANDLING
È
COSTITUITA DA 10 CARRELLI ELEVATORI, CON CAPACITÀ
DI SOLLEVAMENTO

ancora più preciso. Come optional è possibile scegliere un sedile con sospensione pneumatica o un sedile girevole, che può essere ruotato di 20° a sinistra e di 10° a destra per garantire una migliore visibilità in retromarcia e per agevolare l’accesso in cabina. Per i modelli da 12 t in su il sedile “premium” è offerto sia con la sospensione pneumatica che con meccanismo girevole.

Emissioni sostenibili

Tutti i carrelli elevatori Hyundai della “Heavy Line” sono alimentati da propulsori diesel Hyundai e Cummins Stage V in grado di offrire prestazioni potenziate ed emissioni ridotte.

Il display multifunzione visualizza i dati operativi rilevanti della macchina e all’occorrenza può fornire avvisi di tagliando e codici di errore. Un secondo display da 7” mostra le immagini della telecamera posteriore. La nuova valvola di controllo principale con rilevamento del carico combinata ai comandi, inoltre, rende il controllo

I motori Cummins Serie B, in particolare, non richiedono più il ricircolo gas di scarico (EGR), semplificando così gli interventi di assistenza e di manutenzione sui modelli più pesanti. Questi carrelli elevatori sono dotati di un pulsante in cabina per impostare le prestazioni del motore nelle modalità Standard (80%) o Power (100%) in base alle esigenze dell’applicazione, riducendo il consumo di carburante quando non è richiesta la potenza massima.

Facilità di manutenzione

Grazie alla struttura della cabina ribaltabile elettricamente su un lato l’accesso al gruppo propulsore risulta semplificato per agevo -

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 46
MACCHINE
E UN VOLANTE PIÙ PICCOLO CHE AUMENTANO LO SPAZIO PER L’OPERATORE
LA CABINA HYUNDAI DI NUOVA GENERAZIONE PRESENTA UN NUOVO LAYOUT DELLA CONSOLLE GRAZIE ALLA STRUTTURA DELLA CABINA RIBALTABILE SU UN LATO ELETTRICAMENTE L’ACCESSO AL GRUPPO PROPULSORE RISULTA SEMPLIFICATO

lare la manutenzione di routine da parte degli ispettori. La durata del filtro carburante è stata estesa da 500 a 1.000 ore, mentre l’olio idraulico “Long-Life” consente di prolungare gli intervalli di cambio olio a 5.000 ore, riducendo i costi e i tempi d’inoperatività per il cliente. I nuovi carrelli elevatori Hyundai della “Heavy Line” possono essere dotati come optional di uno dei due livelli del sistema telematico Hyundai “Hi-MATE” e consentire così il

HYUNDAI MATERIAL HANDLING HA LANCIATO

SUL MERCATO LA GAMMA DI CARRELLI ELEVATORI

DIESEL

monitoraggio e la diagnosi da remoto mediante tecnologia di trasmissione dati GPS.

Il sistema “Hi-MATE” standard offre il monitoraggio in tempo reale della posizione della macchina e delle informazioni operative, con avvisi di “geofencing” che offrono un ulteriore livello di sicurezza contro il furto della macchina o il suo utilizzo non autorizzato.

Il sistema “Hi-MATE Premium” aggiunge il controllo di accesso dell’operatore mediante codice o

scheda, questionari di avviamento personalizzabili, monitoraggio dello stile di guida e rilevamento collisioni. Le macchine equipaggiate con motore Cummins possono essere dotate come optional del sistema di diagnosi connessa del motore, fornito in collaborazione con il costruttore del motore al fine di personalizzare la manutenzione, consentire la ricerca guasti da remoto e ridurre ulteriormente i costosi tempi d’inattività per il cliente.

Produttività superiore

La gamma dei carrelli elevatori diesel Hyundai della “Heavy Line” parte dal modello 70D-9Vda 7 t fino al 300D-9VCda 30 t: con una gamma di 10 modelli, dunque, Hyundai è in grado di soddisfare ogni esigenza della propria clientela nel settore della movimentazione dei materiali. “Abbiamo ascoltato molto attentamente le esigenze dei nostri clienti per sviluppare questi carrelli elevatori della nuova ‘Heavy Line’”, ha affermato Christopher Thompson, responsabile vendite di Hyundai Material Handling. “ Queste nuove macchine consentono all’operatore di lavorare quotidianamente in una sorta di ‘ufficio’ in cabina, con una migliore gestione della flotta grazie al sistema ‘Hi-MATE’. Con i carrelli elevatori di nuova generazione Hyundai il controllo è totalmente nelle mani dell’operatore e del responsabile della flotta”. ■

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“ „
“HEAVY LINE”
CON UNA GAMMA DI 10 MODELLI HYUNDAI È IN GRADO DI SODDISFARE OGNI ESIGENZA DELLA PROPRIA CLIENTELA NEL SETTORE DELLA MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Hands On

IL PARTNER “INTELLIGENTE”

LA COMPACT 12 È LA “PUNTA DI DIAMANTE” DI UNA RINNOVATA GAMMA DI PIATTAFORME

SEMOVENTI A PANTOGRAFO ELETTRICHE PROGETTATE DAL COSTRUTTORE FRANCESE PER ESSERE “ULTRA-ROBUSTE”, IN GRADO DI MUOVERSI SU QUALSIASI TIPO DI FONDO STABILE E GARANTIRE UN OTTIMALE RITORNO SULL’INVESTIMENTO

di Ettore Zanatta

Design compatto e robusto, un alto livello di sicurezza e manutenzione semplificata: queste sono solo alcune delle peculiarità che contraddistinguono la gamma Compact di Haulotte, recentemente rinnovata e progettata per soddisfare le esigenze di quegli operatori che necessitano di uno strumento efficace per muoversi su fondi di diversa natura.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 48
gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 49

Hands On

I nuovi “scissor” - denominati Compact 8N, 10N, 10, 12 e 14 - incorporano tutti gli standard di qualità del costruttore francese, consentono di lavorare in sicurezza, sono facili da usare e sono adatti a molteplici applicazioni, quindi, co-

me lavori di finitura, manutenzione industriale o finitura di superfici. Con il loro design “ottimizzato” e le numerose innovazioni tecnologiche incorporate i nuovi Compact offrono cinque altezze di lavoro (da 8 a 14 m), con portate da 250 a

450 kg, nonché due larghezze di telaio (“stretto” e “largo”), per adattarsi in maniera ottimale al contesto lavorativo sia in uso interno che esterno (a eccezione dei modelli Compact 10N e 14, utilizzabili solo in ambienti interni).

COME PRENDERSI CURA DELLE BATTERIE

La manutenzione della piattaforma semovente elettrica Compact 12 è facilitata grazie anche al sistema Haulotte Activ’Energy Management, ideato per ottimizzare le prestazioni e la durata delle batterie. Questa tecnologia esclusiva combina un caricabatterie “intelligente” CAN con soluzioni di riempimento acqua centralizzato, manuale o automatico, per ridurre significativamente i costi di manutenzione e sostituzione delle batterie stesse e per facilitare il lavoro quotidiano dei tecnici, riducendone gli sforzi di manutenzione. Il caricabatterie rispetta tutti i parametri di carica e integra molti programmi specifici dedicati alla manutenzione di questi elementi. Grazie al sistema Activ’Energy Management di Haulotte, quindi, le batterie durano il doppio e consentono ai proprietari della macchina di ottimizzarne il costo totale di proprietà.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 50
Ogni elemento della piattaforma Haulotte Compact 12 è stato ottimizzato: dal telaio alla cesta, passando per i bracci del pantografo. A differenza dei modelli Compact 8N e 10N con telaio stretto (N) ma similarmente alle versioni Compact 10 e 14, la piattaforma Compact 12 si caratterizza per un carro largo (1,2 m), capace di garantire una superficie di lavoro più ampia

La cesta ha una larghezza di 1,17 m e una portata di 320 kg (tre persone a bordo in interno, una in esterno). Qui l’operatore può trovare tutto ciò che gli serve per manovrare agevolmente la piattaforma, in tutta comodità e sicurezza

La cesta della piattaforma Compact 12 ha una lunghezza di 2,4 m: con l’apposita estensione di 0,92 m raggiunge una lunghezza di 3,32 m

Grazie alla sua robustezza, ma anche alle sue dimensioni compatte, la piattaforma Haulotte Compact 12 si dimostra uno strumento efficace e affidabile sia in uso interno che esterno, in grado di muoversi su qualsiasi genere di fondo stabile

51
PANTOGRAFO ELETTRICA
COMPACT 12 gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT
LA PIATTAFORMA A
HAULOTTE

Hands On

I PUNTI DI FORZA

LA ROBUSTEZZA

IL DESIGN COMPATTO

I MOVIMENTI PROPORZIONALI

LA MANUTENZIONE SEMPLIFICATA

LA GRANDE AUTONOMIA

DI LAVORO

COMANDI INTUITIVI

QUADRO DI COMANDO ERGONOMICO

E COMANDI INTUITIVI

ESTENSIONE PIATTAFORMA ANTERIORE

CARRO LARGO (1,2 M)

DUE RUOTE DIRETTRICI ANTERIORI

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 52

LA PIATTAFORMA A PANTOGRAFO ELETTRICA HAULOTTE COMPACT 12

PARAPETTO ABBATTIBILE CON BARRE DI RINFORZO LATERALI

ACCESSO ALLA BATTERIA CON SUPPORTO PIVOTTANTE

PRESE FORCHE LATERALI E LONGITUDINALI

RUOTE ANTITRACCIA

MOTORI AC INTEGRATI NEL CONTRAPPESO ANTIURTO

DUE RUOTE MOTRICI POSTERIORI

ENTRATA CESTA CON BARRA SCORREVOLE
gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 53
SENSORI E CILINDRI DI STERZO PROTETTI

Hands On

Innovazione di serie

Con il suo design monolitico, comune a tutta la “nuova” linea, il Compact 12 è il modello rappresentativo dell’intera gamma. Come tutte le sue “sorelle” questa piattaforma a forbice offre un’elevata robustezza ed è progettata per garantire una durata a lungo termine e un ottimale ritorno sull’investimento. Per operare senza difficoltà in ambienti esposti e polverosi tutti gli elementi sensibili del mezzo sono integrati e protetti. Anteriormente, il cilindro dello sterzo e i vari sensori sono posizionati all’interno del telaio per prevenire eventuali dan-

L’INTERFACCIA “INTELLIGENTE”

La piattaforma di lavoro aereo a pantografo elettrica Compact 12 di Haulotte integra in sé molte soluzioni diagnostiche per facilitare la risoluzione dei malfunzionamenti e ridurre i tempi di fermo. Questo “scissor” può essere dotato della soluzione telematica Sherpal per aumentarne il tasso di utilizzo: essa permette di localizzare le macchine in tempo reale e di visualizzarne lo stato operativo; un avviso viene inviato quando viene identificato un comportamento pericoloso (sovraccarico, disattivazione di alcune funzioni di sicurezza, eccetera), riducendo così il rischio di inciden -

te. La telematica Haulotte permette di conoscere inoltre il reale utilizzo delle macchine sul campo: impostando fasce orarie e aree di lavoro per sito i gestori di flotte possono facilmente rilevare gli usi non contrattuali o altre anomalie. Lo strumento diagnostico di bordo Haulotte Activ’Screen fornisce l’accesso ai parametri della macchina e informazioni chiave sul suo stato in tempo reale. Queste funzioni sono disponibili anche tramite l’applicazione mobile Haulotte Diag, che offre anche una diagnostica avanzata con procedure dettagliate di risoluzione dei problemi.

I comandi intuitivi di cui è dotata la piattaforma Compact 12 consentono un uso immediato della macchina da parte degli operatori. Il pannello di controllo in cesta è dotato di un joystick ergonomico inclinato per indurre la direzione del movimento e di un selettore della velocità di marcia

ni; nella parte posteriore la scala, i motori asincroni (AC), la presa di carico e la presa di corrente della piattaforma sono integrati nel contrappeso (quest’ultimo funge da paraurti ed evita danni e conseguenti riparazioni costose). Per semplificare il trasporto, inoltre, sono disponibili tasche porta-forche sia laterali che longitudinali. Sui bracci del pantografo il percorso dei cavi e dei tubi flessibili è lineare e senza ostacoli. Le sporgenze incrociate tra le “forbici” forniscono rigidità alla macchina quando si lavora in quota. Anche gli elementi dei parapetti della cesta sono stati rinforzati, utilizzando profili metallici di sezione maggiore (due barre verticali di rinforzo, inoltre, assorbono gli urti e limitano le deformazioni nel tempo). Come dotazione di serie, i parapetti sono facilmente ripiegabili e

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 54

rimangono all’interno dell’ingombro del telaio quando vengono ripiegati. La piattaforma Compact 12 garantisce peraltro un’elevata produttività e un alto tasso di utilizzo, può affrontare pendenze fino al 25% e sollevare fino a 320 kg (tre persone in cesta in interno e una in esterno). Questo modello - così come il Compact 10 e il Compact 15è dotato di telaio “largo”, da 1,2 m. Il passaggio dalla traslazione idraulica a quella elettrica con motori

asincroni AC ha consentito di ottimizzare l’efficienza energetica.

Comfort e sicurezza

La piattaforma Compact 12 associa comfort e sicurezza: la trasmissione elettrica garantisce flessibilità e fluidità durante la guida; i movimenti proporzionali consentono manovre precise e un approccio agevole all’area di lavoro; il pannello di controllo è intuitivo, dotato di un joystick ergonomico inclinato per

indurre la direzione del movimento e di un selettore della velocità di marcia. Le ruote sterzanti anteriori consentono un raggio di sterzata ottimale poiché i motori sono posizionati nella parte posteriore. Per proteggere efficacemente gli operatori è possibile dotare la piattaforma Compact 12 di un sistema di prevenzione dello schiacciamento: questo dispositivo, integrato nel pannello di controllo superiore, rileva in tempo reale la posizione del

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 55 LA PIATTAFORMA A PANTOGRAFO ELETTRICA HAULOTTE COMPACT 12
L’accesso al pacco batterie avviene tramite un supporto pivottante. Al suo interno si trovano anche: il sensore di livello dell’acqua, che rileva quand’è necessario un rabbocco; il riempimento automatico centralizzato dell’acqua, per ricaricare la batteria quando necessario con un intervento minimo; il sensore di temperatura della batteria; il caricatore Smart, che analizza i parametri di funzionamento della batteria e adatta la curva di carica; il serbatoio dell’acqua incorporato, che estende gli intervalli di manutenzione (circa due volte l’anno); il pannello del sistema Activ’Screen, che visualizza le notifiche di carica e di riempimento dell’acqua Il pantografo della Compact 12 presenta un perno passante, per garantire una maggiore rigidità al sistema di sollevamento della piattaforma stessa

Hands On

Il sistema di prevenzione schiacciamento di cui è dotata la piattaforma Compact 12 consiste in un esclusivo dispositivo che sfrutta la tecnologia LiDAR per rilevare la posizione dell’operatore e i suoi movimenti in tempo reale. Se viene rilevata una situazione potenzialmente pericolosa la macchina si ferma immediatamente, impedendo i movimenti aggravanti

La piattaforma è dotata di ruote antitraccia: due direttrici anteriori e due motrici posteriori. Le ruote sterzanti anteriori consentono un raggio di sterzata ottimale poiché i motori sono posizionati nella parte posteriore.

Il passaggio dalla traslazione idraulica a quella elettrica con motori asincroni ha consentito di ottimizzare l’efficienza energetica delle piattaforme Compact

guidatore e i suoi movimenti utilizzando la tecnologia LiDAR. Una spia luminosa e annunci sonori, disponibili in 13 lingue, informano l’operatore dello stato del sistema in tempo reale. In una situazione di pericolo la macchina si ferma e blocca i movimenti aggravanti; i movimenti di retromarcia restano autorizzati in modo che l’operatore possa allontanarsi dall’ostacolo.

La piattaforma è progettata per facilitare anche le operazioni di manutenzione ordinaria: i componenti sono facilmente accessibili, gli elementi elettrici e idraulici sono separati, il percorso dei tubi è pulito per evitare il rischio di attriti e perdite. Noti per le loro prestazioni e affidabilità, i motori asincroni non necessitano di alcuna manutenzione ordinaria. Per migliorare le prestazioni e la durata della

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 56
Nella parte posteriore della piattaforma Compact 12 la scala, i motori asincroni (AC), la presa di carico e la presa di corrente sono integrati nel contrappeso. Quest’ultimo funge da paraurti ed evita danni e conseguenti riparazioni costose Gli elementi dei parapetti della cesta sono stati rinforzati utilizzando profili metallici di grossa sezione. Due barre verticali di rinforzo assorbono gli urti e limitano le deformazioni nel tempo. I parapetti sono facilmente ripiegabili e rimangono all’interno dell’ingombro del telaio quando vengono ripiegati

batteria la piattaforma Compact 12 è dotata del dispositivo Haulotte Activ’Energy Management: il caricabatterie intelligente CANBus monitora continuamente i parametri della batteria per garantire una carica ottimale e incorpora cicli di carica dedicati al suo mantenimento (desolfatazione, equalizzazione, eccetera). Per ridurre i costi e gli sforzi di manutenzione, inoltre, il dispositivo può essere associato a soluzioni di riempimento dell’acqua centralizzate, manuali o automatiche. Rinnovando la sua gamma di piattaforme di lavoro ae-

reo a forbice elettriche Haulotte ha inteso dimostrare ancora una volta che l’esperienza dell’utilizzatore è al centro della sua “mission”. La nuova piattaforma Compact 12, così come tutti i modelli in gamma, non solo migliora la produt-

LA SCHEDA TECNICA

tività, ma anche il comfort e la sicurezza dell’operatore durante i lavori in quota, mentre la struttura e il design pensati per un uso continuo e una lunga durata garantiscono un ritorno ottimale sull’investimento. ■

La piattaforma semovente elettrica Compact 12

calpestio: 9,75 m

Lunghezza piattaforma/a riposo/con estensione: 2,4 m / 2,5 m / 3,32 m

Larghezza piattaforma/fuori tutto: 1,17 m / 1,20 m

Altezza piattaforma a riposo (con ringhiere/ringhiere abbassate): 2,47 m / 1,77 m

Interasse: 1,86 m

Altezza da terra/con minigonne: 12,5 cm / 2 cm

Velocità di traslazione: 0,7 / 1,5 / 4,2 km/h

Altezza massima di traslazione: 9,75 m

Pendenza massima superabile: 25%

Raggio minimo di sterzata (esterno): 1,83 m

Ruote antitraccia: 15 x 5

Batterie: 24V - 225 Ah (C20)

Portata massima in cesta - interno: 320 kg (tre persone)

Portata massima in cesta - esterno: 320 kg (una persone)

Capacità massima sull’estensione: 120 kg

Tilt (longitudinale/laterale): 3,5° / 1,5°

Peso: 2.940 kg

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 57 LA PIATTAFORMA A PANTOGRAFO ELETTRICA HAULOTTE COMPACT 12
Altezza di lavoro:
Altezza piano di
11,75 m
Tutto nella piattaforma Compact 12 è stato studiato per facilitare la manutenzione: i componenti sono facilmente accessibili, gli elementi elettrici e idraulici sono separati, il percorso dei tubi è pulito per evitare il rischio di attriti e perdite

COMPONENTI

FLASH BATTERY

UNA GUIDA ALLA (GIUSTA) CHIMICA

SCEGLIERE LA BATTERIA AL LITIO PIÙ IDONEA PER IL PROPRIO MEZZO È DIVENTATO, OGGI PIÙ

CHE MAI, UN COMPITO COMPLESSO. PER QUESTO MOTIVO IL TEAM TECNICO DELL’AZIENDA

EMILIANA HA RECENTEMENTE PUBBLICATO UN INTERESSANTE ARTICOLO, DI CUI VI RIPORTIAMO QUI UN ESTRATTO, PER POTER INDIVIDUARE QUALI SONO LE “CHIMICHE” PIÙ ADATTE PER L’ELETTRIFICAZIONE DELLE PIÙ DIVERSE TIPOLOGIE DI APPLICAZIONI

a cura di Vincenzo Florio

Le batterie al litio coinvolgono l’elettrificazione di una fetta sempre più ampia di applicazioni. Se inizialmente coinvolgevano telefoni, computer e piccole applicazioni di utensileria, questi elementi si sono via via evoluti trovando at-

tualmente una massiccia applicazione in veicoli ibridi o “full-electric”. Sono sempre di più, infatti, i produttori di macchine industriali e veicoli elettrici che si rivolgono a questa tecnologia per la transizione elettrica delle proprie flotte, nei più svariati settori, dalle macchine movimen-

to terra alle piattaforme aeree, dalla logistica al “material handling”, dall’agricoltura ai mezzi aeroportuali e nautica. Le batterie al litio, però, non sono tutte uguali. Sono molti gli elementi che concorrono a creare la soluzione più adatta per una specifica applicazione. Sul mercato

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 58

esistono diverse tipologie di batterie al litio, ma dietro a termini come “tensione”, “Ah” e “dimensioni” c’è un modo complesso, fatto di studi, ricerche e sviluppi, test tecnici e scelte della giusta chimica, che può essere più o meno adatta alle esigenze del proprio veicolo. Flash Battery ha esaminato le sei principali tipologie di batterie al litio e le relative chimiche utilizzate per la loro fabbricazione in un interessante articolo. In questo estratto ci soffermiamo ovviamente su quella più interessante per il nostro settore di competenza.

Chimiche su base litio

Le batterie al litio con chimica LCO (Litio-Cobalto-Ossido) - le meno recenti e impiegate soprattutto per dispositivi elettronici e applicazioni mobili - sono formate da un catodo in ossido di cobalto (elettrodo positivo) e un anodo in carbonio di grafite (elettrodo negativo). Questa chi-

mica ha il vantaggio di avere un’alta energia specifica ed è perfetta per batterie medio-piccole, quindi ideali per gli smartphone, le macchine fotografiche digitali e i laptop portatili. Le batterie al litio con chimica LMO (Litio-Manganese-Ossido) si comportano in modo molto simile a quelle che sfruttano la tecnologia LCO e trovano largo impiego in piccoli dispositivi, come ad esempio gli elettroutensili. Le batterie con chimica NMC (NichelManganese-Cobalto) sono quelle a oggi più frequentemente utilizzate nel settore automotive, così come quelle con chimica NCA (NichelCobalto-Alluminio), anche se con un grado di sicurezza leggermente inferiore rispetto alle precedenti, ma con un’altissima densità energetica. La LTO (Litio Titanato), invece, è una chimica di cui si sente ancora parlare poco, ma sembra essere promettente in termini di cicli vita, in

quanto le sue basse tensioni interne e l’assenza di stress meccanico le consentono un bassissimo degrado, facendole raggiungere agevolmente i 15.000-20.000 cicli. Grazie a questo vantaggio potrebbe essere utilizzata per l’elettrificazione di macchine e veicoli con utilizzi molto intensi, ma al momento porta con sé ancora qualche problematica che ne limita l’utilizzo e la diffusione. La chimica LFP (Litio-Ferro-Fosfato) è quella che, fra tutte, risponde meglio alle esigenze specifiche del settore industriale, ambito di nostro interesse e in cui non sono richieste energie specifiche eccessive, ma dove sono necessari una sicurezza molto elevata e lunghi cicli di vita. Parliamo di un mondo molto vasto, che va dall’automazione alla robotica, dalla logistica alle costruzioni, dall’agricoltura alla nautica, dai veicoli elettrici ai mezzi aeroportuali, dalle piat-

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 59
LA CHIMICA LFP (LITIO-FERRO-FOSFATO) È QUELLA CHE, FRA TUTTE QUELLE DISPONIBILI, RISPONDE MEGLIO ALLE ESIGENZE SPECIFICHE DEL SETTORE INDUSTRIALE

COMPONENTI

GRAFICO 1 - CURVA DI RICARICA

taforme aeree ai mezzi speciali. Le batterie con chimica LFP sono le più sicure e stabili sul mercato e sono disponibili in formati di grande capacità, come richiesto dai sistemi industriali, senza aver bisogno di collegare in parallelo tante piccole celle che ne abbasserebbero la stabilità compromettendo la sicurezza del mezzo. La vita di in una batteria con chimica LFP supera i 3.500 cicli e, se dotata di un buon sistema BMS, può superare i 4.000 (in futuro ci si aspetta di arrivare a oltre 6.000 cicli).

Attenzione però: quando parliamo di “cicli vita” non dobbiamo pensare che dopo 3.500 cicli una batteria sia completamente esausta; è infatti importante ricordare che il fine vita di una batteria su un mezzo si considera sempre con una capacità rimanente dell’80%, ma ci saranno ancora numerose possibilità di utilizzo in altri ambiti, come ad esempio l’”energy storage”. Oltre alla sua sicurezza intrinseca e agli alti cicli di vita un altro vantaggio della chimica LFP è quello di avere una curva di scarica piatta.

Nel grafico 1 si può notare una curva che tende a salire: è la cosiddetta “curva di ricarica”, mentre le curve

CUSTOMIZZARE

discendenti si riferiscono alla tensione della batteria durante la sua scarica. Si può quindi osservare che la tensione dal 100% allo 0% è molto simile e questo è un dato fondamentale, in quanto permette alle macchine e ai veicoli industriali di garantire le medesime performance dall’inizio alla fine della scarica. Questo vantaggio può però trasformarsi in uno svantaggio, in quanto a causa della curva piatta, leggendo solo le tensioni, sarà più complicato determinare un corretto stato di carica (SOC). Per ovviare a questo limite il sistema BMS che gestisce la batteria dovrà essere concepito in ottica “smart”, per fornire il corretto stato di carica e svolgere adeguatamente la funzione di bilanciamento. Infine, tra i numerosi vantaggi di questa chimica c’è la totale assenza di cobalto, materiale tossico e tra i più impattanti per l’ambiente. Oggi sono molti i produttori di bat-

terie al litio che cercano di diminuire la percentuale di cobalto all’interno delle batterie, quindi la chimica LFP, essendone priva, parte con un grande vantaggio. Se fino a qualche anno fa le batterie LFP sembravano destinate all’oblio, in quanto la loro densità energetica era molto bassa e si attestava intorno ai 100 Wh/kg, oggi questa tecnologia è tornata in auge con un incremento di densità energetica importante, che in poco tempo le ha fatto raggiungere i 170 Wh/kg, stimolando un forte interesse anche da parte del mondo “automotive” (a oggi si prevedono già ulteriori incrementi di densità gravimetrica nei prossimi anni fino a raggiungere i 220-230 Wh/kg).

Dalla teoria alla pratica

Abbiamo illustrato le sei principali

tipologie di chimiche su base litio che attualmente sono maggiormente impiegate nelle varie sfere dell’elettrificazione. Non dobbiamo pensare, però, che queste chimiche siano in competizione le une con le altre: al contrario, sono tutte valide e performanti, ma come citato ogni chimica al litio esprime il suo meglio in diversi settori di utilizzo. All’interno del grafico 2 sono messe a confronto le varie caratteristiche delle chimiche in termini di: energia specifica o densità gravimetrica [Wh/kg], cioè il rapporto tra la quantità di energia contenuta (Wh = V x Ah) e il peso della batteria; sicurezza, che va di pari passo con la stabilità termica perché la sicurezza intrinseca dipende da quanto sono stabili termicamente i componenti; “C- Rate”, che è la velocità di carica/scarica, ovvero il rapporto tra la corrente di carica o scarica (A) e la capacità nominale della cella (Ah);

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“ „
UNA BATTERIA AL LITIO SIGNIFICA COMPRENDERE LE ESIGENZE DELL’UTILIZZATORE E STUDIARE SOLUZIONI AD HOC PER LA NECESSITÀ DI UTILIZZO
Fonte: www.flashbattery.tech

ciclo vita, quindi il numero di volte per cui la cella può essere scaricata e ricaricata fino a raggiungere il fine vita, normalmente considerato al raggiungimento dell’80% di capacità residua; costo. Diagrammi come questo sono utili per fare una panoramica sulle peculiarità di ogni chimica, aspetti che rimangono veri

nel tempo. Ricordiamoci però che a livello quantitativo parliamo di dati indicativi, a causa di un aspetto da non sottovalutare: l’evoluzione tecnologica. La tecnologia, così come l’innovazione in senso la-

GRAFICO 2 - LE CARATTERISTICHE DELLE CHIMICHE

to, sono concetti in continuo movimento e, grazie a essa, anche le chimiche evolvono rapidamente. Ognuna, dopo gli studi e le ricerche opportune, potrà essere a sua volta declinata in altre varianti per migliorare una caratteristica a scapito di un’altra (ad esempio, per ottenere una densità energetica alta, magari a scapito della potenza o ciclo vita). Per questo motivo è importante rimanere aggiornati e, se inesperti, affidarsi a un produttore con esperienza che possa studiare e progettare la batteria secondo le esigenze specifiche dell’applicazione che si vuole elettrificare. La chimica non è però il solo elemento determinante nel definire le corrette prestazioni di una batteria al litio: i rendimenti delle batterie derivano anche da un altro elemento, il BMS. Un “Battery Management System” intelligente, infatti, è in grado di sfruttare al meglio le caratteristiche della chimica prescelta, garantendo affidabilità e performance uguali nel tempo tramite la gestione e il controllo di tutti i dispositivi che ruotano intorno alla batteria. ■

Fonte dell’articolo: https://www.flashbattery.tech/ tipi-batterie-litio-quale-chimica-utilizzare/

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ALAN PASTORELLI (A SINISTRA) E MARCO-RIGHI, SOCI FONDATORI DI FLASH BATTERY Fonte: www.flashbattery.tech

IL CANTIERE “AUTOMATIZZATO”

LA PIÙ RECENTE PROPOSTA DEL COSTRUTTORE SI SVILUPPA IN UN VENTAGLIO DI FUNZIONI DI AUTOMAZIONE CHE PERMETTONO ALLE MACCHINE “OFF-HIGHWAY” DI ESSERE PIÙ SICURE, VERSATILI, MODULARI E ALL’AVANGUARDIA IN CANTIERE, AGEVOLANDO IL LAVORO DI OEM E OPERATORI

Il futuro dei veicoli per la cantieristica è in parte già scritto e prevede grandi novità, caratterizzate da funzioni di assistenza sempre più sofisticate in vista di un domani che sarà segnato da funzionamenti completamente autonomi. Ciò comporta di conseguenza che i costruttori di macchine “off-highway” si trovino già oggi ad affrontare sfide complesse, da supportare offrendo la possibilità di ridurre le spese di sviluppo, così come i rischi tecnologici e legali. Bosch Rexroth ha recentemente presentato al mercato un portafoglio integrato per l’automazione basato proprio sulle esigenze delle macchine “off-highway”: le soluzioni presentate comprendo-

no funzioni di assistenza per escavatori, pale gommate e sollevatori telescopici, compresi sistemi di sen-

sori avanzati e dispositivi operativi intuitivi, oltre a moduli software pronti all’uso che aiutano a ridurre

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 62
TECNOLOGIE
BOSCH REXROTH
BOSCH REXROTH FORNISCE AL MERCATO MODERNO UN’AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI DI AUTOMAZIONE PER SERVIRE LE MACCHINE DA LAVORO DEL FUTURO

i tempi di integrazione nelle architetture - esistenti o future - dei veicoli e ad accelerare il loro lancio sul mercato. L’azienda ha inoltre annunciato, in ambito di piattaforma hardware per livelli di automazione più elevati, un’unità di controllo robotico basata su microprocessore e compatibile con ROS2.

Efficienza e sicurezza

Il portafoglio di automazione proposto da Bosch Rexroth si basa sul collaudato kit BODAS per hardware, software e telematica. Le funzioni di assistenza per processi produttivi efficienti e sicuri che l’azienda è già in grado di offrire comprendono forme di livellamento più semplici, misurazioni immediate delle capacità di carico durante le operazioni di movimentazione, smorzamento elettronico delle vibrazioni e metodi di controllo per ciò che concerne pale gommate e i sollevatori telescopici. Inoltre, muri e sistemi di limitazione della rotazione, entrambi virtuali, impediscono alla macchina di sconfinare accidentalmente dall’area di lavoro stabilita. Questa funzione di assistenza, dotata di un rilevamento “surround” basato sull’utilizzo di ultrasuoni, avverte in caso di collisione imminente l’operatore di escavatori, pale gommate e altri macchinari edili, trasmettendo informazioni sotto forma di vibrazioni sul joystick. Il tipo e l’intensità del feedback tattile restituiscono indicazioni precise sulla distanza dell’oggetto e, nel caso la macchina sia dotata di un doppio joystick, il sistema è anche in grado di stabilire la direzione dalla quale l’oggetto si sta avvicinando. Da evidenziare come un messaggio così concepito permetta all’operatore di mantenere inalterato il suo livello di attenzione, a differenza di ciò che avverrebbe se il feedback fosse acustico o visivo. Per livelli di automazione più elevati è a disposizione l’opzione di frenata automatica, che avviene tramite la valvola per servofreno GEMINI di

Bosch Rexroth a comando elettroidraulico: se non si reagisce all’avvertimento in tempo utile la pressione dei freni necessaria aumenta indipendentemente dalla volontà dell’operatore.

Non solo hardware Bosch Rexroth propone una soluzione anche per l’aggiornamen -

to da remoto di macchine “offhighway”. Si tratta del modulo “BODAS Connect”, che consente upgrade sicuri delle unità di controllo. I costruttori possono così implementare funzionalità, modificare parametri e garantire compatibilità con nuovi dispositivi. Il servizio OTA funziona con tutti i controller Rexroth e in futuro potrà lavorare anche con dispositivi di terze parti, purché implementati dai partner. Con “BODAS Connect” Bosch Rexroth contribuisce a ridurre tempi e costi di aggiornamento per quei veicoli sempre più basati su software, nonché dotati di funzioni semiautomatizzate e autonome.

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IL PORTAFOGLIO DI AUTOMAZIONE PROPOSTO DA BOSCH REXROTH SI BASA SUL KIT BODAS PER HARDWARE, SOFTWARE E TELEMATICA BOSCH REXROTH PRESENTA ANCHE UNA SOLUZIONE PER L’AGGIORNAMENTO DA REMOTO DI MACCHINE “OFF-HIGHWAY”: IL MODULO “BODAS CONNECT” CONSENTE UPGRADE SICURI DELLE UNITÀ DI CONTROLLO

Garantire programmi informatici sempre aggiornabili da remoto evita costosi richiami sul campo e interventi in loco, oltre ad alleggerire il carico operativo gravante sulle spalle del personale di servizio.

A “BODAS Connect” si affiancano

anche i servizi OTA “Diagnostics

Over the Air” e “Parameter Over the Air”, che ampliano la gamma di funzioni disponibili aggiungendo la diagnostica e la possibilità di apportare modifiche mirate ai parametri da remoto. I moduli OTA

LA PIATTAFORMA “ELION”

La piattaforma eLION è la base di elettrificazione delle macchine operatrici mobili: si basa su una serie di componenti - dai motori agli inverter, dai sistemi di batterie ai software di gestione - che permettono di elettrificare il veicolo, ovvero sia aggiungere motori elettrici al preesistente termico, sia sostituire quest’ultimo completamente per ottenere un veicolo completamente “emission free”. La piattaforma eLION è modulare e scalabile e comprende motogeneratori, inverter, scatole del cambio, software e accessori, oltre a una linea di componenti idrauliche progettate per lavorare con la componentistica elettrificata, che lavora a 700 V. I componenti, progettati in modo specifico per le dure condizioni ambientali e di lavoro cui sono sottoposti i mezzi “off-highway”, coprono un range di potenze dai 20 ai 200 kW, con potenze di picco fino a 400 kW. Le dimensioni variano per macchinari compatti o pesanti e sono pensati per la guida e per il lavoro. Gli inverter utilizzano sistemi di sicurezza a norma ISO 13849. L’intera piattaforma è stata progettata sfruttando appieno il know-how di Bosch nel settore degli autoveicoli elettrici e unendolo con la lunga esperienza nelle macchine operatrici. Ogni componente è stato sviluppato da zero, non ci sono stati compromessi alla luce delle condizioni operative previste.

IL SISTEMA TATTILE DI PREVENZIONE DELLE COLLISIONI DI BOSCH

REXROTH È UNA FUNZIONE DI ASSISTENZA DOTATA DI UN PRECISO RILEVAMENTO “SURROUND” BASATO

SULL’UTILIZZO DI ULTRASUONI:

AVVERTE IN CASO DI COLLISIONE

IMMINENTE L’OPERATORE DI ESCAVATORI, PALE GOMMATE E ALTRI TIPI DI MACCHINARI EDILI

sono visualizzati tramite un “frontend” comune di facile utilizzo e con una gestione “cloud” uniforme. Che si tratti di controllo idraulico, automazione, connettività o elettrificazione, il software ha un ruolo fondamentale nel mercato dinamico dei veicoli “off-highway”; ecco perché Bosch Rexroth offre l’accesso gratuito all’intero portafoglio standard del software BODAS per il controllo delle macchine mobili. Tramite la piattaforma digitale “MyBodas” gli OEM possono scaricare gratuitamente pacchetti software convalidati, per testarli e adattarli alle proprie esigenze. In tal modo, Bosch Rexroth aiuta i costruttori di ogni dimensione ad affrontare la crescente complessità dello sviluppo di veicoli, a compensare la mancanza di know-how o di risorse e ad aggiornare o ampliare la propria offerta più rapidamente. L’ecosistema aperto cresce continuamente con moduli standardizzati e ampiamente documentati: “MyBodas” offre quindi un toolkit sempre aggiornato per varie attività di controllo che coinvolgono macchine mobili. La crescente necessità di soluzioni di automazione e il rapido aumento del numero di funzioni di assistenza - come la stima del carico utile, il rilevamento della posizione o il rilevamento surround - fanno di questo sistema una proposta attualmente molto interessante. ■

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 64
TECNOLOGIE
ratl-messe.com 27 – 29 aprile 2023 Fiera Karlsruhe

VISIONE GLOBALE E DIGITALE METTONO IN MOVIMENTO IL MERCATO

CONTINUA LA CRESCITA DEL MERCATO

DELLA LOGISTICA CONTO TERZI IN ITALIA,

MA IL SETTORE DEVE AFFRONTARE FORTI

AUMENTI DEI COSTI, RALLENTAMENTI

NELLE “SUPPLY CHAIN” E CRITICITÀ

NEL REPERIRE COMBUSTIBILI.

LE AZIENDE DEL COMPARTO PUNTANO

QUINDI ALLA DIVERSIFICAZIONE PER

FAR FRONTE ALLE RICHIESTE DEI CLIENTI.

SULLO SFONDO, IL NODO DEI TRASPORTI

RESTA CENTRALE

di Giulia Minati

Il mercato della logistica ha chiuso il 2022 con una quota di circa 91,8 miliardi di euro (+2,8% sull’anno precedente), dopo un 2020 in cui ha risentito meno di altri settori delle prime ondate Covid e un 2021 di forte ripresa dei volumi. Nel nuovo anno appena iniziato il settore deve affrontare forti aumenti dei

costi operativi, scarsità di capacità operativa nel trasporto e nei magazzini (mancanza di spazi su aerei, container e navi, carenza di autisti e addetti di magazzino, mancanza di spazi di stoccaggio e difficoltà a reperire le competenze), rallentamenti nelle “supply chain” internazionali e criticità nel reperire energia e combustibili, con un

conseguente forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere. L’inflazione porta una variazione negativa del fatturato in termini reali (-5,2%).

Continua la crescita della terziarizzazione: nel 2020 (ultimo anno con dati disponibili a consuntivo) il valore del mercato della logistica conto terzi (cioè il fatturato diretto

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 66 Dossier

ai soli clienti) è di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della logistica in Italia (116,4 miliardi di euro). Si riscontra una riduzione del numero di operatori del settore (-2,1%), che arrivano a 84.500 imprese, 30.000 in meno rispetto al 2009. Un consolidamento che riguarda soprattutto l’autotrasporto. Questi i da-

ti principali della ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics

“Gino Marchet” del Politecnico di Milano: “La Logistica oggi è il settore che guida la sfida della capacità”, afferma Marco Melacini, responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics. “Nel 2022, infatti, i forti cambiamenti del settore si sono accentuati, accompagnando-

si a una vera e propria scarsità di capacità operativa. Per uscire da questa situazione occorrono proprio le capacità, in questo caso intangibili, dei manager, chiamati a trovare nuovi equilibri, nella valutazione degli investimenti necessari a introdurre soluzioni di Logistica 4.0 o di efficienza energetica, nella trasformazione dei processi e dei network logistici, nel

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potenziamento della collaborazione tra gli attori della filiera. Il mondo della logistica è consapevole delle difficoltà, che saranno uno stimolo ulteriore per investimenti e ottimizzazione dei processi. Ma le aziende non devono essere lasciate sole: i loro sforzi vanno affiancati da normative e incentivi a supporto della trasfor-

mazione, com’è stato fatto in passato per il piano Transizione 4.0”. I dati registrano però anche un forte aumento dei costi dei fattori produttivi, non solo quelli di manodopera, ma soprattutto per il trasporto su strada, su cui incide l’effetto carburante e la mancanza di equilibrio domanda-offerta.

TRAPORTI SPECIALI 1 / MARRAFFA

UNA SEMPRE MAGGIORE SPECIALIZZAZIONE

Un settore a pieno ritmo

Nel 1977, a soli 20 anni, Michele Marraffa acquistò un Fiat OM 662 per effettuare piccoli trasporti in giro per l’Italia, partendo da Martina Franca. Dieci anni più tardi, a causa di un mal di schiena, venne acquistato un nuovo mezzo su cui venne installata una gru Effer, facilitando la fase di carico e scarico delle merci. L’ingresso nel mercato dei trasporti eccezionali arrivò nel 1998. I carichi pesanti dovevano essere caricati e scaricati e così, nel 2000, l’azienda iniziò a operare anche nei sollevamenti pesanti grazie all’acquisto di un’autogrù Tadano ATF 100. “In generale spiega – Giovanni Marraffa, Project Manager dell’azienda – il mercato è in salute, ma i trasporti eccezionali si dividono a loro

volta in diverse tipologie, ognuna delle quali richiede un grado di specializzazione estrema. Le aziende di trasporti eccezionali stanno individuando un proprio target, perché coprire più mercati con gli stessi mezzi non è sostenibile. Solo chi vince la sfida tecnologica resta in piedi. Le richieste da parte dei nostri clienti sono diverse e dimostrano, come al solito, una forte predisposizione della manifattura italiana a esportare all’estero. Molte richieste, infatti, prevedono come destinazione dei trasporti eccezionali un porto italiano. La nostra strategia per migliorarci costantemente è quella di puntare sulla formazione ed è anche la sfida più grande per l’intero settore dei trasporti eccezionali. Trovare autisti specializzati e giovani da formare, infatti, diventa sempre più difficile. Il nostro obiettivo è quello di attrarre nuove leve verso il mondo dei trasporti eccezionali e affiancarle a figure più esperte, che hanno fatto la storia della nostra azienda. Quello dell’autista è un lavoro di grande responsabilità, che richiede spirito di sacrificio, ma è anche un’attività che regala soddisfazioni enormi, ideale per chi ha un marcato spirito d’avventura.”

Le imprese della logistica hanno reagito positivamente all’emergenza, grazie alla capacità dei manager logistici di riconfigurare velocemente le reti di distribuzione e alla condivisione di asset lungo la filiera. Le criticità emerse - come la sicurezza dei lavoratori, la necessità di rafforzare la distribuzione locale per far fronte al boom dell’ecommerce e quella di potenziare il trasporto intermodale - sono state trasformate nelle priorità su cui intervenire nel 2021, che vedono ai primi posti la maggior flessibilità e resilienza del sistema logistico (per il 62% dei manager), la digitalizzazione dei processi (50%), la sicurezza di tutti gli operatori lungo la filiera (38%) e la semplificazione della gestione dei flussi logistici (27%). Nonostante la pandemia la spinta all’innovazione nel settore non si è fermata, ma è perfino aumentata: sono 501 le startup a livello internazionale che forniscono soluzioni hardware o software per la logistica, nuovi servizi innovativi per quanto riguarda l’area geografica servita, le attività o tecnologie impiegate o piattaforme che incrociano domanda e offerta di servizi logistici (+57% rispetto al 2018), per un finanziamento complessivo pari a 9,56 miliardi di dollari (+92%).

L’emergenza sanitaria ha interrotto un trend di crescita pluriennale del settore che nel 2019 aveva raggiunto un fatturato previsto di 86 miliardi di euro, +0,8% in termini reali sul 2018. La crescita del 2018 è trainata dai grandi operatori, che mostrano un incremento del 3,6%, mentre la redditività cala dal 3,9% al 3,6%. A incidere è anche la spinta della logistica in outsourcing, che raggiunge un valore di 49,3 miliardi di euro (+2,8%) e rappresenta il 42,4% delle attività logistiche in Italia, complessivamente pari a 116,4 miliardi. La Strategic Contract Logistics, cioè l’esternalizzazione di una parte rilevante del

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Dossier
GIOVANNI MARRAFFA PROJECT MANAGER GRUPPO MARRAFFA

processo logistico a un unico fornitore, cresce più del mercato complessivo (+26,2% dal 2009 contro il +16,6% del mercato della Contract Logistics), toccando quota 10,3 miliardi di euro. Nel 2018 sono 89.000 le aziende che operano nella logistica conto terzi, in calo dell’8,2%; la maggior parte sono autotrasportatori (68.000; -8,8%), poi gestori di magazzino (4.400), spedizionieri (2.200, -2,5%) e operatori logistici (900, -9,2%). Crescono solo i corrieri: +4,4%.

Merci in movimento

Secondo dati ACEA la flotta di autocarri medi-pesanti in circolazione in UE a fine 2019 è di 6,2 milioni di veicoli. Molti dei servizi pubblici essenziali sono forniti da camion e furgoni: servizi postali e di corriere; servizi di emergenza; gestione dei rifiuti. I camion sono il mezzo di trasporto più flessibile, reattivo ed economico per la stragrande maggioranza delle merci movimentate, e sono anche essenziali per il funzionamento del più ampio sistema di trasporto europeo integrato. Il settore del trasporto merci su strada

IL PNNR ALIMENTA LA RICHIESTA DI TRASPORTI

Il Gruppo Fagioli nasce nel 1955 come azienda di trasporti di linea e nel corso del decennio successivo si specializza nel trasporto eccezionale, divenendo leader nel corso degli anni Novanta attraverso un’importante serie di acquisizioni e a una conseguente crescita organica. “A oggi – spiega Moreno Massetti, Heavy Road Transport General Manager dell’azienda – siamo leader in Italia e in Europa nell’ingegneria e grandi movimentazioni e tra i principali player a livello mondiale grazie al know-how maturato negli anni e a una flotta di oltre 2.000 assi per le movimentazioni e i trasporti eccezionali. Dopo una contrazione dei trasporti industriali e civili dovuta alla pandemia stiamo assistendo a una forte ripresa delle attività. Il periodo che sta attraversando il mercato è sfidante per numerosi fattori, tra cui l’aumento dei costi dell’energia, la difficoltà di reperire professionisti specializzati e i lunghi tempi di consegna di mezzi e attrezzature. Fagioli è in grado di soddisfare

tutte le esigenze del mercato attraverso soluzioni operative e progettuali a copertura dell’intera catena della logistica dei trasporti. Il PNRR sta alimentando la richiesta di trasporti e movimentazioni eccezionali in ambito civile ed energetico. La costruzione e l’ammodernamento di infrastrutture quali ponti e gallerie, così come l’ampliamento e il rinnovamento delle centrali di produzione e trasformazione di energia nell’ambito del ‘capacity market’, rappresentano le maggiori opportunità di business. Tra le attività più significative realizzate negli ultimi mesi segnalo il trasporto di quattro mega motori del peso di oltre 200 t ciascuno destinati alla centrale energetica di Gorizia. Per quest’ultima sfidante operazione abbiamo realizzato appositi studi sulle infrastrutture, utilizzato sensoristica dinamica e adottato, laddove necessario, apposite soluzioni quali ad esempio l’installazione di ‘over bridges’ sui ponti che non consentivano il passaggio dei mezzi”.

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 69 LOGISTICA E TRASPORTI SPECIALI
TRAPORTI SPECIALI 2 / FAGIOLI
(SOPRA
CHIATTA, PROSECUZIONE E INSTALLAZIONE FINALE DI UNA TURBINA A GAS DAL PESO DI 334 T, DA GENOVA ALLA CENTRALE DI TURBIGO (MI) (FOTO FAGIOLI)
TRASPORTO DI 4 MOTORI DAL PESO DI 205 TONNELLATE CIASCUNO, DA PORTO NOGARO ALLA CENTRALE ELETTRICA A GAS DI GORIZIA. UN CONVOGLIO LUNGO 77 METRI
E A DESTRA) IMBARCO, TRASPORTO VIA NAVE E VIA

Dossier

genera un fatturato di 337 miliardi di euro (dato 2016, Eurostat). In Italia, nel 2019, le movimentazioni di merci sono aumentate del 5,4% rispetto al 2018, con 1.075 milioni di tonnellate coinvolte, oltre 55 milioni in più del 2018, superando dopo anni di crisi i volumi del 2014 (1.055 milioni di tonnellate).

Secondo la rilevazione ISTAT (Reporting Paese) il trasporto su strada resta la principale modalità di trasporto, sia in tkm che in tonnellate. Nel 2020, ha movimentato 979 milioni di tonnellate di merci, in aumento del 6,3% sui volumi del 2018 (921 milioni di tonnellate). Le tkm movimentate sono state 138, in aumento del 10,5%

sul 2018 e del 17,1% sul 2014 (sono escluse le tkm movimentate da vettori esteri in Italia). I veicoli-km percorsi (ultima rilevazione AISCAT 12.2020) nel 2020 sono diminuiti del 27% rispetto al 2019.

I veicoli circolanti in Europa

TRAPORTI

AUMENTA LA RICHIESTA NEL SETTORE AGRICOLO E INDUSTRIALE

MAURO CRIPPA

CARGO & SUPPLY CHAIN BUSINESS UNIT

DIRECTOR, BRACCHI GROUP

Nonostante le molte sfide di questo 2022 il Gruppo Bracchi continua la sua espansione grazie anche al traino della business unit “cargo” e “supply chain”, quella che riunisce trasporti industriali, eccezionali e logistica tecnica. “Dall’aumento dei prezzi delle materie prime all’inflazione, dai rallentamenti e blocchi nella rete logistica globale quello dei trasporti è un settore estremamente complesso e che ha bisogno di particolari attenzioni”, afferma il direttore della business unit “Cargo” e “Supply Chain”, Mauro Crippa. “Mettiamo a disposizione dei nostri clienti un network specializzato e l’utilizzo di mezzi specifici e tecnolo-

A fine 2019, in Europa, circolavano 28 milioni di veicoli commerciali leggeri: con oltre 6 milioni di veicoli la Francia possiede la flotta più grande, seguita da Italia (4,2 milioni), Spagna (3,8 milioni) e Germania (2,8 milioni). L’età media dei VCL europei è di 11,6 anni. La Spagna ha il parco più anziano (13 anni), seconda è l’Italia (12,6 anni). Il diesel è l’alimentazione dominante in tutti i paesi, a eccezione della Grecia: quasi il 90% della flotta è infatti a gasolio. Solo lo 0,3% è invece un veicolo elettrico (BEV). Sono 6,2 milioni invece i veicoli industriali medi e pesanti che circolano in Europa. Con 1,2 milioni di autocarri la Polonia è il Paese con la flotta più grande, seguita da Germania (1 milione) e Italia (946mila veicoli). L’età media nell’Unione Europea è 13 anni. Con un parco circolante di 21 anni la Grecia è il paese con la flotta più vecchia. Il paese con i veicoli più nuovi è l’Austria (6,4 anni). Ancora il 97,8% dei veicoli medi e pesanti viaggia a diesel, mentre la benzina alimenta l’1,3% della flotta. A fine 2019 solo lo 0,04% è un veicolo a zero emissioni. Secondo le stime ACEA, se si vorranno raggiungere i target di riduzione di CO2 imposti dall’UE, entro il 2030, il parco mezzi pesanti europeo dovrà contare anche 200.000 camion a zero emissioni. Si tratta di un numero 100 volte superiore a quello attuale, visto che attualmente circolano poco più di 2.000 veicoli commerciali “green” in Europa. Tra le misure proposte dall’associazione ci sono la definizione di pedaggi stradali basati sulla CO2, la tassazione dei carburanti basata sul contenuto di carbonio e di

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 70
gie avanzate per il trasporto eccezionale, che ci hanno resi uno dei leader in Italia ed Europa per i trasporti special & heavy. Gestiamo i trasporti e la logistica per l’80% dei produttori mondiali di macchinari agricoli, servendoci di equipaggiamenti specifici come carrelli speciali. Grazie al nostro network specializzato siamo leader nel trasporto di sistemi di ‘vertical transport’ per il quale realizziamo consegne direttamente in cantiere e nelle fiere. Negli ultimi anni abbiamo ampliato la nostra gamma di servizi con soluzioni di trasporto tecnico pesante fino a 80-100 tonnellate. Ci rivolgiamo a settori strategici come quello industriale, elettromeccanico e oil & gas, fornendo elevate performance grazie a rimorchi speciali e su misura.” Nel corso dell’anno l’azienda ha investito nel nuovo hub di Castrezzato (BS), che a poche settimane dall’apertura inaugurale è già stato raddoppiato. L’espansione nel Nord Italia non è conclusa: l’area si presta alla possibilità di costruire altri 40.000 m2. Va poi segnalato l’aumento della presenza aziendale in Slovacchia, dov’è stato ampliato il magazzino di Kostolné Kračany. SPECIALI 3 / BRACCHI

energia, un solido sistema di determinazione dei prezzi delle emissioni di CO2 e una fitta rete di infrastrutture di ricarica e rifornimento adatte ai camion.

Il costo del trasporto

Secondo un’indagine promossa dalla Banca d’Italia che conduce dal 1999 un’indagine campionaria presso gli operatori del trasporto internazionale di merci per raccogliere le informazioni necessarie alla compilazione della bilancia dei pagamenti, per trasporti internazionali di merci dell’Italia relativa al 2021, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia

è salita per il secondo anno consecutivo, rispettivamente al 3,3% e al 4,9%. Nei trasporti marittimi rincari di entità eccezionale sono stati osservati nel comparto container, in particolare nelle tratte dalla Cina e dagli altri Paesi asiatici per le importazioni e in quelle verso il Nord America per le esportazioni. Vi hanno contribuito prevalentemente le limitazioni dal lato dell’offerta (tra cui la difficoltà nel reperimento dei container e la congestione nei porti) e gli squilibri geografici della domanda di carico. Nel bulk liquido (trasporto di petrolio e derivati) i noli sono scesi per l’eccesso di offerta di stiva, mentre sono fortemente aumenta-

PARLANO I PRODUTTORI 1 / COMETTO

NUOVE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA

“Cometto SPA è un’azienda specializzata nello sviluppo e la produzione di semoventi SPMT e moduli per carichi pesanti”, racconta Alberto Di Stefano, Sales Project Manager dell’azienda. “Puntiamo al continuo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare i nostri SPMT in termini di qualità, caratteristiche e capacità, e vendiamo migliaia di linee di assi in tutto il mondo ad aziende leader come Mammoet, Nippon Express o Fagioli. Cometto sta attualmente producendo SPMT con una capacità di 48 t e 70 t per linea d’assi di gran lunga la più forte sul mercato. Le caratteristiche principali di un SPMT sono il principio di autocaricamento, lo sterzo elettronico a 360° e l’espandibilità della capacità. La richiesta di trasporti eccezionali è in continuo aumento, il mercato chiede soluzioni

orientate al futuro e Cometto offre tecnologie di prodotto che vanno incontro a queste esigenze. Il Cometto Eco1000, caratterizzato dalla sua Power Pack Unit sotto il pianale di carico, è disponibile in tre diverse tecnologie: diesel, elettrico e ibrido, unico anche sul mercato L’intero concetto è costruito su un principio modulare orientato al futuro e offre una facile configurazione ‘Connect & Drive’. I clienti di tutti i settori necessitano di soluzioni di trasporto affidabili e versatili. Cometto produce veicoli di alta qualità e ha sempre la spinta necessaria per fornire nuove soluzioni di trasporto anche personalizzate.

Le sfide da affrontare nel breve vengono dall’industria eolica in cui i parchi e le installazioni diventano sempre più grandi. Cometto ha una risposta con la sua gamma BladeMAX per trasportare le mega pale eoliche nel loro ‘ultimo miglio’ verso il sito. Con capacità di carico di 650, 800 e 1000 mT, i sollevatori Cometto spostano in modo sicuro ed efficiente le mega pale eoliche in aree boschive o edificate, in strade strette o in regioni montuose. Il nostro obiettivo è quello di implementare i nostri veicoli semoventi sul mercato in quanto possiamo combinare l’esperienza necessaria, l’eccezionale qualità e la tecnologia di produzione all’avanguardia”.

ti nel bulk solido (trasporto di minerali e granaglie) e nel comparto general cargo a causa della maggiore domanda di materie prime e beni intermedi legata alla ripresa economica mondiale. Sono invece rimasti stabili i costi nel comparto RoRo (trasporto di veicoli stradali). Nel settore aereo i noli sono rimasti sui livelli storicamente elevati dell’anno precedente per la ridotta offerta di voli di linea, le cui stive sono utilizzate per il trasporto mercantile. Nei trasporti terrestri l’aumento dei costi medi ha riguardato soprattutto il comparto

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 71 LOGISTICA E TRASPORTI SPECIALI
ALBERTO DI STEFANO SALES PROJECT MANAGER COMETTO (FOTO MARRAFFA)

PARLANO I PRODUTTORI 2 / JEKKO CRANES

LA TRASPORTABILITÀ DELLE MACCHINE JEKKO CRANES

Visto che i trasporti eccezionali scontano difficoltà oggettive che devono essere superate nell’organizzazione del trasporto, alcune aziende rispondono a queste difficoltà ponendosi sul mercato con prodotti che non richiedono trasporti eccezionali come Jekko Cranes, azienda veneta specializzata nella pro-

stradale, in relazione alla crescita dei prezzi del carburante. Il forte incremento dei noli ha determinato un sensibile peggioramento del deficit dei trasporti mercantili nella bilancia dei pagamenti dell’Italia (-10,9 miliardi di euro, da -6,8 nel 2020), concentrato nel comparto navale.

L’indagine relativa al 2021 ha riguardato 180 imprese operanti in Italia e ha rilevato circa 5.500 “spedizioni tipo”. I costi sono valutati ai prezzi di mercato in euro per tonnellata e includono i servizi ausiliari al trasporto (handling del carico, pedaggi autostradali, commissioni degli spedizionieri, eccetera), anch’essi rilevati nelle interviste agli operatori; in casi specifici si riportano i prezzi nella valuta di contrattazione (il dollaro, largamente utilizzato nel trasporto navale) o al netto dei servizi ausiliari. I costi per modalità sono calcolati come media delle tariffe per area di provenienza/destinazione, pon-

duzione e vendita di mini gru in tutto il mondo. “Tutte le nostre macchine – spiega Cristina Da Frè, Marketing Manager Jekko Cranes - sono progettate per occupare il minimo ingombro possibile quando chiuse. Infatti, grazie alle dimensioni contenute siamo in grado di spedire in tutto il mondo in container ‘open top’ anche le gru Jekko di grosse dimensioni (con peso di circa 17.000 kg e sbraccio di oltre 30 m nel caso della JF545), riuscendo così a ottimizzare i costi di trasporto. Tutte le nostre gru sono trasportabili sui camion più comunemente diffusi, evitando quindi il trasporto eccezionale. I modelli della serie JF, ovvero la gamma di taglia maggiore, sono trasportabili con un regolare camion con pianale ribassato”.

derate con i volumi movimentati. La loro evoluzione nel tempo riflette pertanto anche la composizione geografica delle quantità trasportate. Infine, in alcune tipologie di trasporto i prezzi contrattati sul mercato si riferiscono non al peso ma all’unità (ad esempio, il container) o al carico complessivo: in questi casi i costi a tonnellata risentono anche delle variazioni delle quantità medie trasportate.

I trasporti speciali

La crescita dei trasporti su strada è anche dovuta alla mancanza di una politica delle ferrovie che punti a incentivare il trasporto delle merci su rotaia. Questo con effetti che ricadono sia sulla mobilità che sull’ambiente, con un aumento smisurato delle tonnellate trasportate su strada. In questo contesto i trasporti eccezionali dal momento che movimentano merci ingombranti viaggiano e viaggeranno sempre e solo su gom -

ma. Non esistono dati statistici in grado di delineare con precisione le stime del mercato dei trasporti eccezionali, ma le stime che i riguardano i vettori che operano in Italia parlano di cifre che si aggirano tra i 1.500 e i 2.000 milioni per una quota di circa 30.000 viaggi all’anno. In Italia questa nicchia di mercato altamente specializzata conta un centinaio di aziende che vi operano, alcune delle quali solo in campi specifici come quelli del movimento terra o del trasporto di macchinari agricoli o navale. Il 30% di queste aziende si muove in maniera trasversale, operando nel mercato dei carichi fuori sagoma ma anche in quello dei trasporti tradizionali. L’eccessiva specializzazione che caratterizza la maggior parte delle aziende italiane porta a una particolare rigidità dell’offerta a causa della necessità di dotarsi di mezzi che sono idonei solamente ad alcune tipologie di trasporti e non sono in grado di soddisfare tutte le richieste dei clienti. Può essere molto critica quindi per alcune aziende la crisi economica di determinati settori, che ricade inevitabilmente anche sulle imprese di trasporto che non riescono a rivolgersi ad altri mercati se non a costo di ingenti investimenti in attrezzature. Un’altra difficoltà che riguarda questo settore si riferisce all’organizzazione del servizio, che richiede già nell’atto di acquisizione di un cliente competenze specifiche sia per il trasporto che per l’organizzazione del viaggio, sia per espletare le questioni burocratiche necessarie per questo tipo di movimentazioni. In più, anche per i trasporti eccezionali il fattore tempo risulta particolarmente importante, perché la merce di qualsiasi dimensione deve poter raggiungere il luogo di consegna in tempi rapidi, riducendo al minimo possibili ritardi che potrebbero intralciare le attività a cui è destinato un determinato carico ed evitare

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Dossier
CRISTINA DA FRÈ MARKETING MANAGER JEKKO CRANES

conseguenti perdite economiche. L’organizzazione di un trasporto eccezionale richiede una conoscenza approfondita della normativa anche a livello internazionale

Uno sguardo al futuro

Secondo l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano gli interventi per lo sviluppo della logistica nel nostro Paese devono strutturarsi su tre macroaree di intervento, ricorrendo pertanto a tecnologie che permettano: più tempestività e tracciabilità delle informazioni, incrementando l’efficienza e la qualità del processo di distribuzione; l’ampliamento delle soluzione di WMS (Warehouse Management System), anche - e in misura maggiore - con l’interazione di soluzioni TMS (Transport Management System); il ruolo crescente dell’IoT (Internet of Things) e il suo graduale passaggio verso l’IoV (Internet of Value), basato su relazioni di business multi-transazionali e di piattaforma. Ciò significa anche intercettare il parallelo incremento delle aspettative dei clienti sull’efficienza della logistica. Una consegna più veloce richiede modelli più complessi, dove la digitalizzazione emerge come la chiave per quest’evoluzione del settore verso una logistica che operi in un contesto interconnesso che consenta una maggiore effica-

cia nella gestione delle informazioni, la disponibilità più tempestiva delle stesse e, conseguentemente, la condivisione più rapida con i partner di business. Risulta particolarmente importan-

te il piano di trasformazione digitale di Autostrade per l’Italia e l’implementazione di nuovi servizi dedicati al trasporto merci. Dal 6 febbraio 2023 sono disponibili per le società di autotrasporto e le agenzie di settore che gestiscono transiti eccezionali nuovi strumenti digitali per ridurre tempi e costi, con notevoli benefici sia in termini di semplificazione, sia di tracciamento dei dati. Molto importante è anche il tema delle competenze, ovvero la necessità di gestire la domanda di nuovi skills dettati dall’innovazione digitale, dall’automatizzazione dei processi, dall’acquisizione dei dati e dall’intelligenza artificiale. Le nuove sfide riguardano la formazione, l’occupazione e la crescita, per pensare in modo sistemico il futuro del lavoro nella logistica. ■

MAMMOET ITALY ACCOGLIE LE NUOVE SFIDE DEL FUTURO

“Mammoet è una multinazionale olandese leader a livello mondiale nell’ambito di trasporti ‘oversize’ e ‘overweight’ e siamo presenti in Italia ufficialmente dal 2001”, racconta Alberto Galbiati, Managing Director di Mammoet Italy. “Abbiamo la nostra sede a Milano e i primi anni avevamo puntato sul sollevamento in cantiere; negli ultimi 15 anni ci siamo concentrati sulla movimentazione ‘overweight’ grazie all’acquisizione di importanti contratti, tra

cui quello con Baker Hughes Nuovo Pignone. La nostra società non ha subito gli effetti della pandemia e il mercato è stabile e in crescita. Guardiamo con interesse in Italia e a immetterci in un mercato che ci vedeva molto forti in altri Paesi, come quello delle infrastrutture civili, sospinte dal piano PNNR. Grazie alle nostre tecnologie all’avanguardia siamo in grado di intervenire nella sostituzione di queste infrastrutture nel giro di una notte, sfatando quindi il mito che nel nostro Paese la realizzazione di opere civili dura diversi anni. Grazie invece a strutture precomposte che possono essere messe sui nostri equipaggiamenti siamo in grado di posizionare un ponte in una sola notte. Un ambito che si sta sviluppando molto è anche quello della logistica e movimentazione di grandi yacht: qui c’è parecchia richiesta e noi guardiamo con molto interesse a questa componente del mercato”.

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ALBERTO GALBIATI MANAGING DIRECTOR MAMMOET ITALY PARLANO I PRODUTTORI 3 / MAMMOET (FOTO MAMMOET)

UNA FLOTTA DI GRU “CITY CLASS” TEREX NEL CIELO DELLA PUGLIA

UN “TACCO” DI CLASS

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L’ORIZZONTE DELLA PUGLIA SI STA TINGENDO DI BIANCO E ROSSO. PUGLIA GRU SERVICE, CONCESSIONARIO TEREX DALLO SCORSO ANNO E ATTIVO SU TUTTO IL TERRITORIO PUGLIESE, STA ASSURGENDO A UN RUOLO DI PROTAGONISTA

ASSOLUTO NEL MERCATO DELLE GRU EDILI, ARRIVANDO A VENDERE OLTRE 60 UNITÀ IN POCHI MESI, CON PROSPETTIVE DI CRESCITA ANCORA PIÙ IMPORTANTI di Ettore Zanatta

Nel 2022 l’economia pugliese ha continuato a crescere, completando il recupero dei livelli produttivi persi nel periodo precedente a causa della pandemia. Nei primi mesi dell’anno, in particolare, la crescita ha riguardato tutti i principali settori di attività economica, nonostante le difficoltà connesse all’aumento dei costi degli input energetici e alle perduranti tensioni nelle catene di approvvigionamento, manifestatesi attraverso aumenti nei costi di produzione e ritardi o indisponibilità nelle forniture. Anche la crescita nel settore dell’edilizia e delle costruzioni è proseguita in modo costante, trainata soprattutto dall’edilizia privata, che ha continuato a beneficiare degli incentivi fiscali per la riqualificazione degli edifici.

In quest’ambito le prospettive sono molto positive. La Puglia, peraltro, dalla fine dello scorso anno può far conto anche sul nuovo “Piano casa”. La legge in oggetto contiene il programma “eco-casa” di riqualificazione, rigenerazione e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente. Tra le finalità si evidenziano “ la promozione e il riuso del patrimonio edilizio esistente, al fine di migliorare la qualità architettonica e ambientale dello spazio abitale con il contenimento del consumo del suolo”. In particolare, è previsto che i Comuni debbano individuare gli ambiti edificati, all’interno delle zone caratterizzati da degrado o abbandono del patrimonio edilizio esistente, dove consentire il riuso e la riqualificazione di immobili attraverso interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione. È in questo contesto che sta operando Puglia Gru Service, concessionario Terex con sede ad Altamura (BA) che ha come oggetto sociale la commercializzazione, il noleggio, il montaggio/smontaggio e la riparazione di gru edili, oltre che

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il commercio di macchine e attrezzature di ogni genere di attività di costruzione e demolizione. “L’ampiezza di gamma, l’alto livello qualitativo del ‘prodotto/servizio’, la capacità di sviluppo di soluzioni efficaci ed efficienti e gli investimenti (circa il 10% del fatturato) in formazione e sicurezza rappresentano l’idea di base da cui è nata Puglia Gru Service, che come obiettivo primario vuole garantire alla propria clientela un servizio e un’assistenza puntale

e tempestiva”, dichiarano i titolari dell’azienda pugliese che abbiamo incontrato in occasione della nostra visita.

La sinergia con Terex

“ Puglia Gru Service mira a svolgere la propria attività all’insegna della responsabilità sociale d’impresa, con il mantenimento costante della propria competitività rispetto agli operatori economici, con una politica aziendale mirata ai valo -

La citazione alla celeberrima canzone di Domenico Modugno è doverosa, essendo Polignano a Mare la città natale dell’artista. Con il suo centro storico arroccato sul ciglio di un’alta scogliera che si erge dal mare Adriatico questa località è una delle più spettacolari e frequentate della costa pugliese. La minuscola ma suggestiva spiaggia Lama Monachile, che taglia in due la scogliera, è ormai un’icona rappresentativa dell’acqua turchese che la contraddistingue ed è oggetto di innumerevoli fotografie “estive” delle migliaia di turisti che vengono ad ammirarla ogni anno. Terex ha piazzato la sua “bandierina” bianca e rossa anche in questo luogo “incantato”, che non è esente da interventi di urbanizzazione e di sviluppo del centro abitato. Una CTT 91-5, infatti, eretta su carro con torri TS12 dal Gruppo Consoli di Alberobello (BA) a fine 2021 per raggiungere un’altezza di 30 m e uno sbraccio di 50 m, sarà impegnata fino al 2025 nella realizzazione di

ri del miglioramento professionale, a tutti i livelli ”, continuano i titolari di Puglia Gru Service.

“ Il rispetto delle norme internazionali in materia di sicurezza e certificazione, così come la specializzazione e il continuo aggiornamento del personale, contraddistingue la nostra organizzazione. In tutto ciò riveste un’importanza rilevante la sinergia avviata nel 2022 con il marchio Terex, con il quale abbiamo iniziato a plasmare il parco mezzi per garantire ai clienti un supporto sinergico garantito da esperti in grado di gesti-

una serie di fabbricati destinati a civile abitazione e attività commerciale.

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“NEL BLU DIPINTO DI… GRU”
NEL CANTIERE DI BARI DOVE SORGERÀ IL “PARCO GILDA BIO APT” L’IMPRESA DE MARCO STA UTILIZZANDO LE GRU TEREX CTT 172-8 E CTT 91-5

re al meglio le varie richieste. Terex, infatti, ci garantisce la fornitura di gru - e della relativa assistenza - di un livello tale da poter continuare ad ampliare e raggiungere i nostri (ambiziosi) obiettivi. L’acquisto di gru moderne, all’avanguardia e performanti sono il punto di partenza per l’inserimento di Puglia Gru Service tra i competitor del settore, con la garanzia di un servizio d’élite capace di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, grazie anche alla flotta di furgoni appositamente allestiti per l’assistenza in cantiere. Investire e allocare le risorse in modo opportuno è fondamentale. La strategia adottata si è rivelata corretta: l’investimento effettuato ha portato alla vendita, solo nei primi nove mesi dello scorso anno, di oltre 60 gru Terex sul territorio pugliese e siamo (e saremo) presenti in svariati progetti dislocati in tutta la regione”. Colpiti dall’attività e dagli straordinari risultati ottenuti da Puglia Gru Service abbiamo deciso di visitare alcuni cantieri in cui le macchine Terex si stanno distinguendo per la loro efficienza.

Fronte del porto

Il nostro itinerario nel tacco dello Stivale comincia proprio a Bari. Tra gli interventi in atto più rappresentativi in tutta l’area cittadina c’è senz’altro il cantiere aperto nel quartiere Poggiofranco, sito che da “inavvicinabile lazzaretto”a causa della presenza del sanatorio “Cotugno”, l’istituto che ospitava i malati di tubercolosi - è divenuto oggi un quartiere borghese, forse il rione più ricco della città, abitato com’è da imprenditori e professionisti. Qui l’impresa Resnova Immobiliare Bari sta affrontando dal 2021 il massiccio intervento di ristrutturazione edilizia finalizzato alla “demolizione e ricostruzione (con incremento volumetrico) del fabbricato esistente in via Don Guanella, da destinare a residenza, uffici e locali commerciali”. Vèrdica, così si chiama il progetto, si fonda su un concetto fondamentale: l’ecocompatibilità edilizia, ovvero la riduzione dell’emissione di CO 2 sia in fase di realizzazione che di utilizzo del complesso, che sarà costituito da 14 piani e 110 appartamenti, per

un’altezza che raggiungerà i 55 m. Protagoniste nel cantiere sono due gru Terex, una CTT 202-10 da 62 m d’altezza e 65 m di sbraccio e una CTT 121-5 da 54 m d’altezza e 50 m di sbraccio, entrambe dotate di torri TS16.

Sempre a Bari, a due passi dal Politecnico, sorgerà il “Parco Gilda Bio APT”, la cui realizzazione è affidata all’impresa locale De Marco. Anche in questo caso l’iniziativa è concepita per “ riqualificare, rigenerare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente al fine di limitare il consumo di ulteriore suolo ”. Qui sorgevano diverse attività commerciali legate al settore automobilistico: al posto dei vecchi capannoni fatiscenti e dei relativi uffici sorgerà un complesso residenziale costituito da 200 appartamenti in classe A4 più servizi, aree sportive e lo-

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NEL QUARTIERE POGGIOFRANCO L’IMPRESA RESNOVA IMMOBILIARE BARI STA ESEGUENDO L’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA UTILIZZANDO LE GRU TEREX CTT 202-10 E CTT 121-5

DUE GRU AUTOMONTANTI TEREX

FC 6.24H SONO UTILIZZATE A SANNICANDRO (BA) CON IL MEDESIMO

ALLESTIMENTO (ALTEZZA 26 M; SBRACCIO 24 M). LA PRIMA PER MANO DELL’IMPRESA “LA STELLA”, LA SECONDA DELL’IMPRESA MASELLIS. ENTRAMBE SONO IMPIEGATE IN INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI ESISTENTI CON CRITERI ANTISISMICI E RELATIVO AMPLIAMENTO VOLUMETRICO

cali commerciali, oltre a due stazioni ferroviarie realizzate a cura di RFI. Le protagoniste di que-

sto progetto sono una gru Terex CTT 172-8, con altezza di 45 m, sbraccio di 65 m e torre TS16, eret-

IL CONSOLIDAMENTO DEL BACINO “BRIN”

Un cantiere particolarmente suggestivo è quello che non è da tutti, e da tutti i giorni, poter ammirare: una CTT 172-8 con sbraccio di 65 m e altezza di 35 m è infatti all’opera all’interno dell’Arsenale militare marittimo di Taranto che, insieme a quelli di Augusta e di La Spezia, è uno dei tre ancora attivi della Marina Militare. Il sitovoluto dal Parlamento italiano con la legge n. 833 del 29/6/1882 per rimediare alla sempre crescente necessità di difesa dell’Italia protesa verso il mar Mediterraneo - è dotato, oltre che di quelli mobili, di due bacini fissi in muratura: l’Edgardo Ferrati, costruito nel 1916, e il Benedetto Brin, il più antico d’Italia, costruito nel 1889, indispensabili per svolgere controlli, manutenzioni e riparazioni allo scafo di natanti, in particolare alla carena e alle sue appendici. È per eseguire la complessa “ristrutturazione” e il consolidamento di quest’ultimo sito - caratterizzato da una lunghezza di 250 m, una larghezza di 50 m e una profondità di 13 m - che dal 2021 la CTT 1728 è utilizzata, su appalto di CME (Consorzio Imprenditori Edili) di Modena e dell’impresa edile EdilCasa Società Cooperativa di Martina Franca (TA), per supportare gli interventi che dovrebbero terminare nell’estate 2023.

ta su plinto, e una CTT 91-5, da 30 m di altezza, 50 m di sbraccio e torre TS12, installata su carro.

Nel cuore delle Murge

Il nostro viaggio è proseguito nell’area esterna al capoluogo pugliese, a Sannicandro di Bari. Anche in questo caso le protagoniste sono due gru Terex, allestite in altrettanti cantieri, pur essendo lo stesso modello (le automontanti FC 6.24H, strumento ideale per gli interventi di ristrutturazione nei centri storici) e caratterizzate dal medesimo allestimento (altezza 26 m; sbraccio 24 m). La prima visitata, in via Tahon de Revel, è attiva per mano dell’impresa locale “La Stella” in un intervento di ristrutturazione di un edificio esistente per mezzo di demolizione e ricostruzione, con criteri antisismici e relativo ampliamento volumetrico. Finalità similari contraddistinguono il secondo cantiere, in questo caso gestito dall’impresa Masellis. L’oggetto dell’intervento, infatti, sempre ai sensi della Legge Regionale n. 14/2009 - che cita come finalità “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale” - è la demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico dell’edificio insistente, in questo caso in via De Nicola, i cui appartamenti saranno venduti con agevolazione

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area Mercato dei Fiori, dove una gru Terex CTT 132 eretta a un’altezza di 36 m (con sbraccio di 60 m)

L’OPINIONE

fiscale Sismabonus.

Tre gru Terex arricchiscono invece le cittadine di Barletta, Bisceglie e Terlizzi. Nel primo caso, in quel luogo che agli inizi del Cinquecento fu sede della storica disfida tra italiani e francesi, l’intervento finalizzato al restauro e al risanamento conservativo delle facciate di un fab-

bricato civile è affidato all’impresa CO.RI.ME. Costruzioni, che sta utilizzando una CTT 202-10 eretta su fondazione, con torri TS16, in modo da raggiungere un’altezza di 45 m e uno sbraccio di 65 m. Nel secondo caso - utilizzando una gru Terex CBR28 Plus con altezza di 21,6 m e sbraccio di 28 m - è l’impresa ESA Impianti che, sfruttando il Superbonus 110%, sta realizzando il restauro con relativo risanamento conservativo, miglioramento sismico ed efficientamento energetico dell’immobile denominato “Villa Finizia”. Il viaggio all’interno della “Murgia Bassa” ci ha portato infine a Terlizzi, nell’ex

“È motivo di grande orgoglio aver iniziato questa proficua collaborazione con Puglia Gru, realtà che ha dimostrato in molti anni di attività un’estrema professionalità, un’elevata competenza nel settore delle gru edili e una capacità unica di penetrazione del mercato. Sono rimasto impressionato dagli investimenti attualmente in atto nel territorio pugliese, in gran parte destinati alla realizzazione di costruzioni ecosostenibili, e dalla diversità (e dalle relative peculiarità) dei cantieri visitati durante la nostra visita, caratterizzati dalla presenza di un’ampia varietà di gru Terex al lavoro, tutte di ultima generazione: dalle automontanti alle Flat Top, fino alla FC 6.24H, una macchina dalle ridotte dimensioni e con pesi in grado di garantire l’accesso anche nei cantieri più esigenti. In molti cantieri visitati le gru Terex sono ‘costrette’ in spazi confinati e talvolta ‘proibitivi’ ma, grazie alle loro caratteristiche ormai ben note e riconosciute in tutto il mondo, che assicurano elevate prestazioni e manovrabilità in cantiere, sono in grado apportare svariati benefici all’utilizzatore finale, facilitandone i compiti sia in fase di assemblaggio

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che di gestione e utilizzo”. PER IL RESTAURO E IL RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLE FACCIATE DI UN FABBRICATO CIVILE L’IMPRESA CO.RI.ME. COSTRUZIONI STA UTILIZZANDO UNA GRU TEREX CTT 202-10 UTILIZZANDO UNA GRU TEREX CBR28 PLUS L’IMPRESA ESA IMPIANTI STA REALIZZANDO A BISCEGLIE IL RESTAURO CON RELATIVO RISANAMENTO CONSERVATIVO, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELL’IMMOBILE DENOMINATO “VILLA FINIZIA”

“Puglia Gru Service è un partner estremamente competente e presente in tutti i più importanti cantieri della regione, in un momento storico caratterizzato da una forte domanda di gru edili. Le nostre soluzioni, da par loro, sono adatte a soddisfare qualsiasi esigenza e, grazie alle prestazioni e affidabilità che esse assicurano, sono oggi utilizzate in modo massiccio e hanno modificato il panorama nel cielo pugliese, tingendolo di bianco e rosso. Con le nostre gru siamo in grado di soddisfare le richieste di Puglia Gru Service, così come quelle di tutti i nostri clienti, con soluzioni di prima qualità, garantendo le più adeguate caratteristiche di portata, sbracci, altezze libere e sistemi di controllo e manovrabilità (TPP, rotazione a controllo di coppia T-Torque e T-Link), che ne hanno decretato l’importante successo a livello internazionale. Nella fattispecie, siamo molto soddisfatti di quanto è stato realizzato in Puglia e siamo consapevoli di aver posizionato una solida base nella regione che porterà ulteriori successi negli anni a venire. Senza dubbio la sinergia tra Terex Cranes e Puglia Gru Service ha portato a un incredibile successo ‘sul campo’”.

dall’impresa Pellegrini Costruzioni è utilizzata per la realizzazione di opere similari alle precedenti, finalizzate alla realizzazione di un complesso residenziale ecosostenibile, tema comune a tutte le costruzioni viste nell’area di Bari.

La città dei due mari

La visita dei cantieri in terra di Puglia ci ha poi portato a Taranto:

PUGLIA GRU SERVICE, CONCESSIONARIO TEREX

ATTIVO SU TUTTO IL TERRITORIO PUGLIESE, STA ASSURGENDO A UN RUOLO DI PROTAGONISTA ASSOLUTO NEL MERCATO DELLE GRU EDILI

qui, nel pieno centro della “Città vecchia” a cui si accede oltrepassando il Castello Aragonese, attraversando stradine tortuose e cunicoli che si intervallano a palazzi “addormentati”, l’impresa Apulia sta utilizzando una gru Terex CTT91-5 per il recupero e la riqualificazione dello storico Palazzo Troilo, sito in piazza Duomo. Sono 340 i giorni di utilizzo previsti per

questa gru, che dallo scorso luglio sorvola il cielo di questa “isola nella città” con la sua altezza di 36 m e il suo sbraccio di 50 m. Questo intervento, per cui il Comune ha investito circa 5 milioni di euro, si unisce a quello di Palazzo Novelune, anch’esso previsto nell’ambito del “Piano Isola Madre”. La riqualificazione di questo edificio nobiliare costruito tra il XVIII e il XIX seco-

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L’OPINIONE
PAOLO DI GIAMBATTISTA SALES MANAGER ITALIA E SUD EUROPA, TEREX CRANES A TERLIZZI, NELL’EX AREA MERCATO DEI FIORI, UNA GRU TEREX CTT 132 È UTILIZZATA DALL’IMPRESA PELLEGRINI COSTRUZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO RESIDENZIALE ECOSOSTENIBILE
“ „

lo dalla famiglia Troilo è un’opera strategica, di gran valore per il centro storico di Taranto: diventerà un hub culturale e sarà uno spazio multiforme dedicato all’arte e alla conoscenza, volano per la crescita di tutta la città. ■

TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA 4.0

Le gru protagoniste nei cantieri visitati in Puglia erano in gran parte appartenenti alla gamma “City Class” di Terex. Queste “Flat Top”, progettate investendo nelle tecnologie realizzate in ottica Industria 4.0, si distinguono per la loro versatilità e la capacità di adattarsi ai diversi cantieri. Ciò grazie al design modulare e a peculiarità come la cabina S-Pace, in grado di offrire la massima visibilità e comfort e dotata di joystick multifunzione e pannello a colori touchscreen da 7”, alla piattaforma telematica T-Link, che - basata su architettura “cloud” - consente di gestire da remoto i dati della gru in qualsiasi momento e luogo, e alla tecnologia di rotazione T-Torque, che offre una maggiore precisione sul controllo e sulla rotazio-

ne della gru, comprese le impostazioni personalizzabili, indipendentemente dalla direzione del vento, dal sistema della torre e dalla configurazione del jib. A tutto ciò si associa il sistema di controllo elettronico di ultima generazione qui adottato da Terex, che permette di controllare ogni aspetto delle gru, di fornire informazioni sul funzionamento in tempo reale e di semplificare il settaggio iniziale, per ridurre i tempi d’installazione. Il controllo elettronico è dotato di diverse funzioni nella sua configurazione standard, come il TPP (Terex Power Plus), che permette di aumentare temporaneamente la capacità operativa di un extra 10%, e il TPM (Terex Power Match), che consente di ridurre i consumi energetici,

oltre ai sistemi anticollisione e Zoning, ideali per i cantieri in cui sono operative più unità. Dalla CTT 91-5 da 5 t di capacità di sollevamento e 1,4 t di carico in punta alla CTT 202-10 da 10 t di capacità e 2,1 t di carico in punta, passando dall’automontante FC 6.24H, garanzia di versatilità di piazzamento, trasportabilità e ridotto ingombro, alla CBR 28 Plus, caratterizzata da una lunghezza massima del braccio impennabile di 28 m, una capacità alla massima lunghezza di 0,9 t e una capacità massima di 2,5 t, tutte le gru viste all’opera in terra di Puglia - che rappresentano solo una piccola percentuale di quelle operative al momento - concorrono a offrire il massimo comfort e il controllo totale del cantiere.

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A TARANTO L’IMPRESA APULIA STA UTILIZZANDO UNA GRU TEREX CTT91-5 PER IL RECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DELLO STORICO PALAZZO TROILO, IN PIAZZA DUOMO

SIMPOSIO DI PRIMAVERA

Il 15 gennaio scorso il Comitato organizzatore del CICEE

(Changsha International Construction Equipment Exhibition) ha tenuto a Pechino il “Simposio di primavera 2023”, al quale hanno partecipato rappresentanti ed esperti di associazioni imprenditoriali nazionali come la “China Construction Industry Association”, la “China Civil Engineering Society”, la “China Construction Enterprise Management Association”, la “China Chamber of Commerce for Import & Export of Machinery and Electronics”, la “China International Contractors Association”, la “China Chemical Construction Enterprises

Association” e la “China Municipal Engineering Association”. A nome del comitato organizzatore del CICEE c’era Zhou Xianbiao, segretario generale della “China Society of Construction Machinery”, che ha illustrato i risultati dell’edizione 2021 e i preparativi per la prossima edizione della manifestazione.

L’edizione 2021

Riguardo all’edizione 2021 del CICEE, Zhou Xianbiao ha evidenziato il fatto che, nonostante l’impatto negativo causato dalla pandemia, la manifestazione - organizzata su un’area espositiva di circa 300.000 m2 - ha ottenuto un insperato successo, anche grazie alla partecipazione di società di prima-

ria importanza come Caterpillar, Liugong, Sany Heavy Industry e Zoomlion, nonché di altre 50 realtà leader a livello mondiale nel settore che hanno esposto le loro principali novità in termini di prodotto e tecnologia. Nell’occasione, gli appaltatori di tutto il Paese hanno partecipato alla manifestazione e hanno acquistato svariati macchinari per le costruzioni. Il Forum dedicato alle innovazioni tecnologiche organizzato dalla “China Society of Construction Machinery” ha favorito un interessante sviluppo del settore. La “National Construction Machinery Leasing Conference”, organizzata dalla “National Leasing Alliance”, ha visto la partecipazione di oltre 1.000 persone in presen-

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SI È TENUTO IL 15 GENNAIO SCORSO IL “SIMPOSIO DI PRIMAVERA 2023”, TAPPA FONDAMENTALE IN VISTA DELLA PROSSIMA EDIZIONE DELLA FIERA BIENNALE CINESE CICEE, IN PROGRAMMA DAL 12 AL 15 MAGGIO PRESSO L’INTERNATIONAL CONVENTION & EXHIBITION CENTRE DI CHANGSHA
CICEE FIERE
Liliana
di
Rebaglia

za e di più di 20.000 aziende online. Anche la “China Construction Industry Association”, la “China Construction Enterprise Management Association”, la “China International Contractors Association” e la “China Chemical Construction Enterprises Association” hanno tenuto diverse conferenze e attività in occasione della fiera.

La prossima edizione

Riguardo al CICEE 2023, Zhou Xianbiao ha dichiarato che, con l’attuazione della nuova strategia anti-Covid in Cina, dall’8 gennaio la Cina è ufficialmente “aperta al mondo”, il che promuoverà

nari “intelligenti”, le soluzioni digitali, le macchine senza operatore, l’elettrificazione e il tema “green”, unitamente alle nuove tecnologie e alle nuove applicazioni negli svariati ambiti di applicazione.

Una vetrina internazionale

In termini di internazionalizzazione si prevede che quasi 20 organizzazioni sosterranno e parteciperanno attivamente al CICEE 2023.

Il 17° “China-Japan-Korea Crane Safety Forum” attirerà centinaia di esperti e ospiti dalla Corea del Sud e dal Giappone. Una delegazione di circa 500 persone parteciperà inoltre al “China-Latin America Construction Technology

to in quest’ambito. Sono presenti 10 aziende cinesi tra le prime 50 realtà più importanti a livello mondiale, di cui tre sono tra le prime 10. Le imprese cinesi costruttrici di macchinari per l’edilizia migliorano continuamente il loro livello di innovazione e hanno fatto registrare diversi record mondiali e ciò costituirà la base per il successo del CICEE nel 2023”.

La parola ai protagonisti

Durante il Simposio Wang Ying, direttore del “Marketing Department of China Chamber of Commerce for Import and Export of Machinery and Electronics”, ha esposto lo stato dell’arte della Camera di Commercio e i risulta-

gli scambi e la cooperazione con i Paesi esteri. Questo è senza dubbio un vantaggio in vista dell’edizione 2023, che si terrà dal 12 al 15 maggio prossimi. L’evento di Changsha offrirà cinque miglioramenti, realizzati sulla base dei risultati ottenuti in passato: la qualità dell’esposizione sarà migliorata; il tema dell’evento sarà più preciso; l’esposizione sarà più “internazionale”; la forma espositiva sarà più consistente; il servizio espositivo sarà molto più professionale. Il tema dell’evento sarà nuovamente “Macchine edili di nuova generazione” e sarà sostenuto da 30 forum internazionali e 100 vertici aziendali che affronteranno tutti gli argomenti, compresi i macchi-

and Cooperation Forum”, così come al “China-India Construction Technology Forum”. Il Comitato CICEE organizzerà inoltre, in modo congiunto, il “China-ASEAN Infrastructure Construction Forum”. Già diverse grandi multinazionali si stanno preparando a tenere i loro incontri annuali tramite la “piattaforma” del CICEE: in quell’occasione un gran numero di professionisti del settore provenienti da tutto il mondo si riunirà alla Fiera di Changsha. Parlando dell’importanza dell’esposizione Zhou Xianbiao ha sottolineato che “la Cina è un grande Paese produttore di macchinari per l’edilizia destinate ai mercati di tutto il mondo e rappresenta anche il più grande merca-

ti delle attività svolte in occasione dei precedenti CICEE, dichiarando che le varie attività saranno adeguatamente approfondite.

Fu Wenjing, vicesegretaria generale della “China Chemical Construction Enterprises Association”, ha invece presentato la situazione dell’associazione e la sinergia instaurata con il CICEE, dichiarando che in occasione dell’edizione 2023 sei associazioni - tra cui la “China Chemical Construction Enterprises Association”, la “China Petroleum Engineering Construction Association”, la “China Electric Power Construction Enterprises Association” e la “China Metallurgical Construction Association”

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 83
sosterranno il “10° WANG YING, DIRETTORE DEL “MARKETING DEPARTMENT OF CHINA CHAMBER OF COMMERCE FOR IMPORT AND EXPORT OF MACHINERY AND ELECTRONICS” FU WENJING VICESEGRETARIA GENERALE DELLA “CHINA CHEMICAL CONSTRUCTION ENTERPRISES ASSOCIATION” ZHOU XIANBIAO SEGRETARIO GENERALE DELLA “CHINA SOCIETY OF CONSTRUCTION MACHINERY”

Forum nazionale per lo sviluppo dell’industria del sollevamento e delle costruzioni ingegneristiche”. Alla conferenza parteciperanno oltre 100 aziende del settore del sollevamento e più di 300 rappresentanti.

Bao Xuesong, direttore del dipartimento accademico della “China Civil Engineering Society”, ha invece presentato la situazione di questa realtà, affermando che essa attribuisce grande importanza alla piattaforma del CICEE e, per questo motivo, organizzerà durante l’evento un seminario sul tema dell’industrializzazione delle costruzioni.

Huang Yi, esponente del comitato organizzatore del CICEE e vicedirettore della “China Communications Corporation”, ha sottolineato che lo scorso anno essa ha ottenuto buo-

IL COMITATO

ORGANIZZATORE DEL CICEE

HA ILLUSTRATO I RISULTATI DELL’EDIZIONE 2021 DEL CICEE E I PREPARATIVI PER LA PROSSIMA EDIZIONE DI MAGGIO 2023

ni risultati commerciali (le imprese edili e i costruttori di attrezzature per l’edilizia hanno collaborato e si sono sostenute a vicenda) e che l’industria cinese dei macchinari per l’edilizia dovrebbe incrementare gli scambi internazionali e la relativa cooperazione grazie al CICEE. Cai Qiguang, anch’esso appartenente al comitato organizzatore del

CICEE ed ex vicedirettore generale di “Power China Leasing Co., Ltd.”, ha ribadito come la Cina sia già il più grande Paese produttore e il più grande mercato per le macchine da costruzione al mondo e che per questo motivo il CICEE diventerà una delle più influenti fiere di macchine per l’edilizia al mondo.

Hu Shengli, rappresentante di Herrenknecht in Cina, ha dichiarato che le macchine dell’azienda tedesca presentano vantaggi unici in ogni condizione geologica e su larga scala e che il costruttore rafforzerà gli scambi e la cooperazione con gli utenti cinesi.

Lin Yanhong, segretario generale del “Supply Chain Committee of the China International Contractors Association”, ha sottolineato che la Camera di commercio ha organizzato due forum sulle costruzioni all’estero tramite la piattaforma del CICEE e si è augurato una collaborazione più approfondita con l’ente organizzatore, al fine di aiutare gli appaltatori a risolvere problemi come l’approvvigionamento di attrezzature e materiali, il post-vendita e lo smaltimento dei macchinari dismessi. Shi Zhiyong, vicepresidente e segretario generale della “China Chemical Construction Enteprises Association”, e il segretario generale Zhou Xianbiao hanno avuto un interessante scambio di opinioni sull’ulteriore cooperazione tra l’associazione e la CICEE. ■

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 84
FIERE
BAO XUESONG DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ACCADEMICO DELLA “CHINA CIVIL ENGINEERING SOCIETY” HUANG YI, ESPONENTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE DEL CICEE E VICEDIRETTORE DELLA “CHINA COMMUNICATIONS CORPORATION” HU SHENGLI RAPPRESENTANTE DI HERRENKNECHT IN CINA LIN YANHONG, SEGRETARIO GENERALE DEL “SUPPLY CHAIN COMMITTEE OF THE CHINA INTERNATIONAL CONTRACTORS ASSOCIATION” CAI QIGUANG, ESPONENTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE DEL CICEE ED EX VICEDIRETTORE GENERALE DI “POWER CHINA LEASING CO., LTD.”
“ „

“ONLY VEGAS”

LA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA IL PROSSIMO MARZO, GIÀ RICONOSCIUTA DA TEMPO

COME LA PIÙ GRANDE FIERA DEL NORD AMERICA, HA GIÀ VENDUTO DA MOLTI MESI TUTTI

GLI SPAZI ESPOSITIVI DISPONIBILI. GLI ORGANIZZATORI DELLA MANIFESTAZIONE DI LAS VEGAS

ASSICURANO CHE L’EDIZIONE 2023 SARÀ LA PIÙ GRANDE DELLA STORIA

L’“aggiunta della nuova West Hall e del Diamond

Lot al Las Vegas Convention Center ha offerto a noi e ai nostri espositori una serie di nuove opportunità per mostrare come stiamo portando l’industria delle costruzioni al livello successivo ”: così ha dichiarato il direttore di CONEXPO-CON/

AGG, Dana Wuesthoff, introducendo le particolarità e le aspettative di questa nuova edizione della manifestazione statunitense. “ Con oltre 2,8 milioni di metri quadrati di esposizione a disposizione i professionisti dei settori dell’edilizia e delle costruzioni potranno vedere molte più macchine e soluzioni rispetto al passato”. CONEXPOCON/AGG, ora più estesa di quasi

il 5% rispetto al record stabilito nel 2020, sarà caratterizzata dalla presenza di 1.800 espositori e di 150 sessioni di formazione durante il periodo che andrà dal 14 al 18 marzo 2023.

L’esperienza “Only Vegas”

Nonostante quest’edizione di CONEXPO-CON/AGG sia stata annunciata come la più grande di

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 86
FIERE
CONEXPO-CON/AGG di Liliana Rebaglia

sempre, le recenti aggiunte al Las Vegas Convention Center (LVCC) la renderanno anche la più agevole da girare. Sotto l’intero campus del LVCC corre il “Convention Center Loop”, un sistema di trasporto sotterraneo progettato da “The Boring Company” di Elon Musk che trasporta gratuitamente i partecipanti in tutta l’area in meno di due minuti a bordo di veicoli Tesla. “ Siamo entusiasti di accogliere nuovamente il CONEXPO-CON/AGG a Las Vegas per un altro evento da record”, ha dichiarato Brian Yost, direttore operativo della Las Vegas Convention and Visitors Authority (LVCVA), che possiede e gestisce il LVCC.

“ L’aggiunta della West Hall e del ‘Convention Center Loop’ migliorerà ulteriormente l’esperienza ‘Only Vegas’ sia per i partecipanti che per gli espositori”.

Anche i professionisti del settore sono pronti per il ritorno a questa fiera: il ritmo di registrazione dei partecipanti registrato è stato quasi il doppio rispetto a quello verificatosi per l’edizione 2020.

“ CONEXPO-CON/AGG è l’evento che i professionisti dell’edilizia e delle costruzioni - specialmente quelli che prendono decisioni a livello aziendale - non possono perdere”, ha affermato Phil Kelliher, presidente della fiera e vicepresidente Senior di Caterpillar. “Vedere le nuove attrezzature e tecniche su uno schermo non è paragonabile ad ammirarle di persona; al CONEXPO-CON/AGG per gli operatori del settore sarà possibile toccare con mano le macchine e le attrezzature, scoprire le nuove tecnologie applicate, interfacciarsi con i costruttori e capire realmente quanto queste soluzioni possano apportare alla loro attività”.

Un’edizione “sostenibile”

Considerate quanto le tecnologie nel settore delle costruzioni si sono evolute negli ultimi anni, CONEXPO-CON/AGG 2023 è stata impostata per riservare la più grande attenzione alla sostenibili-

tà da quando la fiera è iniziata nel 1948. “L’industria delle costruzioni e CONEXPO-CON/AGG si stanno evolvendo in molti modi per adattare e presentare tecnologie, prodotti e pratiche a sostegno di un mondo più sostenibile ”, ha dichiarato Dana Wuesthoff. “Ora più che mai i partecipanti alla fiera vedranno la sostenibilità al centro dell’attenzione, dalle attrezzature edili elettriche e a idrogeno ai materiali riciclabili, dalle opportunità di riduzione dei rifiuti ai cambiamenti che stiamo appor-

tando per supportare meglio questa tematica”.

Uno dei maggiori esempi di sostenibilità da parte di CONEXPOCON/AGG è anche la partnership annunciata tra la fiera e la Fondazione Arbor Day, che porterà all’impiantamento di 130.000 alberi nelle foreste più bisognose. Gli espositori e i partecipanti di CONEXPO-CON/AGG potranno contribuire ai fondi della Fondazione e coinvolgersi maggiormente nella missione di piantare e coltivare alberi in tutto il mondo. ■

• Organizzatore: AEM – Association of Equipment Manufacturers

• Luogo/data evento: LVCC (Las Vegas Convention Center), 14-18 marzo 2023

• Frequenza: triennale

• Espositori: 1.800

• Superficie espositiva: oltre 230.000 m2

• Settori merceologici: edilizia e costruzioni (movimento terra, sollevamento, macchine stradali, calcestruzzo, miniera, macchine per perforazione e fondazione, attrezzature e componenti)

gennaio-febbraio 2023 - ONSITELIFT 87
LA CARTA D’IDENTITÀ DANA WUESTHOFF DIRETTORE DI CONEXPO-CON/AGG

La nuova piattaforma autocarrata ZETA 22

CTE ha lanciato - dopo averla presentata in anteprima mondiale al Bauma 2022 - la piattaforma autocarrata ZETA 22, allestita su 3,5 t e caratterizzata da una particolare configurazione del braccio articolato che permette di raggiungere le massime prestazioni sfruttando l’intera area di lavoro. Questa macchina, quindi, è ideale per il mondo del noleggio ed è il capostipite di una nuova gamma di piattaforme autocarrate articolate che riprende il nome del fortunato modello “Z” degli anni Novanta ma che proietta CTE verso il futuro. La nuova piattaforma CTE ZETA 22 rappresenta dunque per il costruttore il rilancio del doppio pantografo per raggiungere le massime prestazioni garantendo la massima sicurezza per l’operatore. La configurazione del braccio è con articolazione e doppio sfilo: con questa geometria è possibile sfruttare l’intera area di lavoro e ottenere così le massime prestazioni di altezza e sbraccio. Le sue principali caratteristiche sono: 22 m di altezza di lavoro, 10,5 m di sbraccio e una portata in cesta di 250 kg. L’attacco della cesta in posizione frontale, senza

alcun ingombro sottostante, rende questo modello la macchina ideale per tutte le attività di manutenzione, soprattutto del verde, riducendo il rischio di rimanere impigliati o di danni dovuti ad urti accidentali. Anche la CTE ZETA 22 è dotata di S 3 EVO quale sistema di gestione della piattaforma: attraverso di esso l’operatore può controllare in tempo reale le prestazioni della piattaforma per avere una maggiore efficienza, stabilità in altezza e affidabilità. Grazie a

questa tecnologia la piattaforma potrà essere collegata al cloud e grazie a CTE Connect si potrà avere una gestione ottimizzata della flotta, il monitoraggio a distanza, impostazioni e interventi di assistenza. La configurazione degli stabilizzatori è fissa in sagoma per esaltare la compattezza del modello anche in fase di lavoro e permettere l’accesso e la stabilizzazione in spazi ristretti. Anche per la CTE ZETA 22 sono disponibili le funzioni di stabilizzazione automatica e la funzione “Home” per una chiusura automatica in tutta sicurezza. Su richiesta è disponibile il radiocomando a filo, con un cavo di 7 m, che replica i comandi delle postazioni a terra e in cesta (la lunghezza del cavo è tale per consentire all’operatore a terra una completa visibilità di tutta l’area di lavoro). Il modello esposto al Bauma era allestito su Iveco, ma la piattaforma sarà disponibile anche con allestimento su Isuzu. La CTE ZETA 22 si preannuncia come una soluzione ideale per il noleggio, grazie alla sua compattezza e altezza di lavoro che ben si adattano a diverse tipologie di applicazione.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 88 PRODOTTI
a cura di Liliana Rebaglia
CTE

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Ampliata la gamma di carrelli elevatori

Crown ha ampliato il suo portfolio di carrelli elevatori controbilanciati: i nuovi carrelli a quattro ruote completano la linea di carrelli multiuso serie SC e FC e sono disponibili sia nella versione elettrica con batterie a prestazioni elevate da 80V che nelle potenti versioni diesel e a gas e con portate da 2,0 a 5,5 t. Questi carrelli sono in grado di soddisfare un’ampia gamma di attività di movimentazione di materiali, sia al coperto che all’aperto. “Con il lancio dei carrelli elevatori serie C-B, C-D e C-G, Crown è ora in grado di fornire il modello di carrello controbilanciato più adatto a ogni applicazione. Ora offriamo una gamma completa di soluzioni per promuovere flussi di lavoro ininterrotti con la potenza e le prestazioni necessarie nelle applicazioni più gravose”, afferma Sven Vorreiter, Marketing Product Manager di Crown. Già forniti di dotazioni ottimali i modelli di base possono essere migliorati con una vasta serie di opzioni, tra cui diversi accessori e modelli di cabina. I carrelli serie C-B, completamente elettrici,

sono alimentati da potenti motori da 80V e forniscono la portata e la stabilità che ci si aspetta da carrelli a combustione, offrendo prestazioni elevate sia all’interno che all’esterno e contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio. I carrelli diesel serie C-D e i carrelli a gas serie C-G sono pensati soprattutto per applicazioni esterne e per coprire

distanze più elevate. I modelli serie C-B, C-D e C-G si evidenziano anche per ciò che riguarda l’ergonomia orientata alle applicazioni e il comfort per l’operatore. Il sedile molleggiato può essere regolato a seconda delle esigenze. I comandi intuitivi e di facile accesso garantiscono un’esperienza di guida che migliora la padronanza dell’operatore e la sicurezza del lavoro. La conformazione compatta del montante e il tettuccio appositamente progettato migliorano la stabilità e la sicurezza e garantiscono una visibilità ottimale verso l’alto e intorno al carrello. Ognuna di queste caratteristiche ergonomiche riduce fatica e stress degli operatori, per un lavoro più sicuro e produttivo dall’inizio alla fine di ogni turno. Un’altra dotazione dei carrelli controbilanciati di Crown che non passa inosservata è la loro facilità di manutenzione: per accedere a tutti i componenti non sono necessari strumenti particolari, facilitando così verifiche veloci e manutenzione quotidiana che diminuiscono il costo totale di proprietà.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 90 PRODOTTI

Evoluzione “Pegasus”

Facilità di utilizzo e prestazioni elevate sono i fattori di punta che caratterizzano la gamma di sollevatori rotativi Pegasus lanciati recentemente sul mercato da Dieci. Questi telescopici si caratterizzano soprattutto per le capacità di carico e di sbraccio e per la copertura operativa, che raggiunge i 2.350 m2 grazie alla rotazione continua della torretta.  La gamma di sollevatori telescopici rotativi Pegasus si sviluppa su tre serie: Pegasus Essential (comprende i sollevatori a rotazione non continua di 400° ed è formata dai modelli Pegasus 40.16 e 40.18; questa serie, pensata per il mercato del noleggio, si rivolge a coloro che cercano un prodotto affidabile, essenziale e dall’utilizzo intuitivo, per rendere il lavoro quotidiano più facile, sicuro e produttivo); Pegasus Classic (comprende i sollevatori a rotazione continua di 360°; i sei modelli 60.16, 60.21, 50.25, 70.25, 60.26 e 60.30 offrono un’ottimale sinergia tra capacità di portata e sollevamento, per offrire un mezzo polivalente e performante in ogni condizione di lavoro; inoltre, sono dotati di doppio display da 3,5’’ integrato nel cluster e 7’’ con retrocamera integrata, per offrire ancora più sicurezza e manovrabilità

agli operatori); Pegasus Elite (unisce le potenzialità della linea Classic alla tecnologia “Easy Tech System”, ideata per aumentare facilità di utilizzo, efficienza, comfort e sicurezza). Per quanto

riguarda quest’ultima serie, in particoalre, il modello Pegasus 60.35 è caratterizzato da prestazioni particolarmente rilevanti: 6.000 kg di portata, altezza di sollevamento che

raggiunge i 35 m, display integrato nel cluster da 4.3’’ e un 12’’ touch-screen.
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Soluzioni digitali per gru e autogrù

Zoomlion Europe ha partecipato alla scorsa edizione del Bauma esibendo i prodotti dedicati al sollevamento che, dopo quattro anni dalla loro introduzione nel mercato europeo tramite l’apertura dell’hub italiano a Senago (Milano), si presentano in serie complete e ottimizzate per rispondere all’esigenze pratiche degli operatori. La gamma di macchine distribuita da Zoomlion Europe comprende piattaforme aeree, gru a torre e gru mobili.

L’autogrù tuttoterreno ATC 1000, ad esempio, è progettata e costruita in Italia per l‘Europa: equipaggiata con componentistica di fabbricazione europea questa macchina è al passo con le ultime innovazioni in termini di sicurezza e affidabilità ed è una soluzione competitiva per aumentare la profittabilità. L’ATC 1000 può sollevare fino a 100 t e si estende a un’altezza di 71 m, è facile da manutenere in quanto semplice e intuitiva ed è alla portata di tutti i tecnici. Della gamma tuttoterreno fa parte anche l’autogrù ATC 960, che solleva fino a 60 t.

Il modello Citygru Zoomlion ATC 400C è invece leggero e potente, con una capacità di carico fino a 40 t mantenendo il peso entro le 24 t e una velocità massima durante i trasferimenti fino a 65 km/h. Le prestazioni sono rilevanti sia

fuoristrada che nel trasporto su strada. Una soluzione che moltiplica i campi di utilizzo e la rende ideale per operare all’interno di capannoni con spazi di movimentazione limitati, oltre che nelle operazioni veloce.

Il sistema di trazione e l’impianto di sospensioni garantiscono performance importanti nelle attività fuoristrada. Da citare anche l’autogrù fuoristrada RTC 500, anch’essa progettata e costruita in Italia. Potente e con una capacità di carico fino a 50 t, è dotata di braccio telescopico da 37,1 m da quattro sezioni telescopiche con due modalità di sfilo e rotazione continua a 360°.

Queste caratteristiche, combinate a dimensioni compatte, rendono la

RTC 500 l’ideale per lavorare in spazi limitati per la movimentazione, oltre che per le operazioni pick&carry, permettendo un facile e veloce trasporto da un cantiere all’altro senza la necessità di permessi speciali. Il sistema di trazione e l’impianto di sospensioni garantiscono prestazioni importanti nelle attività fuoristrada anche a questo modello. Nel comparto delle gru a torre le R90 e R220 sono affidabili, veloci, facili da montare e manutenere: sfruttando un know-how di oltre 60 anni nella progettazione di questa tipologia di macchina Zoomlion ha sviluppato un’ampia gamma di modelli.

L’azienda distribuisce per l’Europa una gamma completa di versioni, tra le quali le flat-top R90 e R220 in grado di movimentare carichi fino a 5 e 10 t lungo frecce anteriori di 50 e 65 m. Ogni modello può avere una configurazione ad hoc, l’intera gamma ha sbracci da 50 a 80 m e portate massime da 5 a 20 t. La linea R è caratterizzata dalla nuova sezione rotonda delle torri “Round”, in grado di ottimizzare lo spazio occupato in fase di trasporto e velocizzare la fase di montaggio e smontaggio, senza comprometterne efficienza e funzionalità.

La vicinanza con il territorio è importante e, grazie alla posizione strategica al centro dell’Europa, Zoomlion Europe garantisce l’assistenza e la fornitura di parti di ricambio attraverso un network di officine autorizzate distribuite su tutto il territorio europeo.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 92 PRODOTTI
ZOOMLION EUROPE

Continua la crescita in Europa

Con l’obiettivo di consolidare la presenza sul territorio europeo in qualità di consulente per l’automazione, diffondere i servizi su misura e le soluzioni all’avanguardia dedicate all’innovazione, CLS iMation ha annunciato uno storico traguardo con l’apertura della sua prima filiale in Belgio grazie all’acquisizione della società belga Alax Automation. Fondata nel 2002, questa realtà si è affermata sul panorama internazionale come partner affidabile per l’automazione in vari settori dell’industria. L’azienda è specializzata in assistenza post-vendita e manutenzione, progetti chiavi in mano, pallettizzatori, sistemi di visione, certificazione di linea e costruzione di macchine per il riempimento e la sigillatura.

Questo investimento rappresenta per CLS il risultato del costante impegno in ricerca e sviluppo nel settore della logistica, ampliandosi con una nuova filiale oltre i confini italiani per essere ancora

più vicina ai clienti, oltre che una conferma della strategicità del territorio a livello europeo nel suo complesso. “ Gli orizzonti della logistica e dell’automazione si fanno sempre più complessi, interconnessi e avanzati. Proprio come i contesti del mercato attuale le necessità evolvono costantemente e richiedono nuove competenze tecniche, creative e capacità di risoluzione di problemi in maniera puntuale. Attraverso partnership strategiche come questa e all’apertura della nuova filiale belga puntiamo a presidiare il territorio e le necessità dei clienti in modo ancor più puntuale e capillare ”, ha commentato Michele Calabrese, responsabile della Business Unit di CLS dedicata alle Intelligent Solutions for Logistics Automation.

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Piattaforme “Connect” per Grove e Potain

Manitowoc prosegue i suoi interventi di espansione e investimento nei servizi di assistenza con il lancio delle piattaforme digitali Grove CONNECT e Potain CONNECT. Queste soluzioni consentono il monitoraggio da remoto tramite un sistema basato su app che consente ai proprietari e agli operatori di esaminare i dati della gru, ricevere gli avvisi, scambiare i dati e molto altro ancora in tempo reale con la previsione di ulteriori funzionalità da aggiungere in futuro.

Le due piattaforme, grazie alle loro varie funzionalità, ottimizzeranno la gestione del parco macchine, daranno impulso alla sostenibilità, semplificheranno le operazioni di assistenza e manutenzione per gli utenti e miglioreranno la connettività delle gru grazie a un sistema intuitivo utilizzabile su smartphone, tablet e laptop. Dirk Wolfsteller, vice presidente della divisione Post-vendita per Grove in Europa, ha dichiarato: “Il lancio di Grove CONNECT e Potain CONNECT

segna la svolta di una nuova era digitale per i proprietari e gli operatori delle gru Manitowoc. Nel giro di pochi secondi gli utenti possono accedere a una serie di funzioni o dati relativi alla propria gru tramite la piattaforma basata su app. Possono analizzare le prestazioni, verificare gli indicatori di servizio, effettuare la diagnostica dei guasti e molto altro ancora. Il sistema offre l’accesso a informazioni dettagliate sulle gru, trasformando la resa, la sostenibilità e in ultima analisi la redditività legata ai loro investimenti”. Le nuove piattaforme saranno introdotte per gradi, inizialmente sulle gru a torre Potain e quindi sulle autogrù multistrada Grove. L’azienda prevede di aggiungere col tempo altri marchi e linee di prodotto. Grove CONNECT e Potain CONNECT offrono un’esperienza utente ottimizzata, garantendo assistenza durante l’allestimento, semplificando gli interventi di manutenzione, fornendo sistemi di assistenza per la guida e molto altro ancora.

I-LIFT ACCESS SOLUTIONS

Una nuova realtà per le piattaforme aeree

I-Lift Access Solutions è la denominazione di una nuova realtà pugliese attiva nella progettazione, costruzione e vendita di piattaforme di lavoro elevabili montate su cingoli, frutto di un background di oltre 20 anni dei soci fondatori.

“Il progetto è nato diverso tempo fa quando, unendo diverse specificità operative nel settore, abbiamo iniziato ad analizzare le richieste del mercato e l’offerta dei costruttori”, spiega Simone Boiocchi, responsabile Marketing di I-Lift. “Così è nata recentemente I-Lift Access Solutions, guardando alla produzione di piattaforme aeree facili da usare ma

dalle prestazioni elevate”. Situata strategicamente a Bari, nei pressi dell’aeroporto internazionale e dell’autostrada, I-Lift Access Solutions vanta tra i suoi caposaldi aziendali quello della sicurezza e per questo motivo ha già realizzato il proprio ingresso tra i soci IPAF.

“Fin dai primi disegni di progetto la

gamma I-Lift, che oggi conta modelli da 13, 16, 18, 21 e 26 m, con diverse configurazioni e prestazioni, ha unito la semplicità d’uso delle piattaforme alla sicurezza, in ogni dettaglio”, conferma Simone Boiocchi. “Già al Bauma 2022, dove eravamo presenti in maniera ‘ufficiosa’, abbiamo iniziato a stringere una serie di importanti rapporti commerciali con primari player internazionali. Accordi che stiamo continuando a creare e a incrementare e che in occasione della fiera Apex e del prossimo GIS di Piacenza ci vedranno in prima fila per presentare il nostro lavoro anche a chi ancora non lo conosce ma che ne ha sicuramente sentito parlare”.

ONSITELIFT - gennaio-febbraio 2023 94
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