OnSite Construction n.5 - Giugno-Luglio 2019

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SOMMARIO GIUGNO-LUGLIO 2019 - N. 5

50 CM

L’innovazione nel segno della qualità

di Ettore Zanatta

ATTREZZATURE

82 Cava ExpoTech 2019

64 Topcon Positioning Group

In copertina: BAUER MACCHINE ITALIA

Soluzioni robotiche per le costruzioni

di Pietro Gabrielli

TECNOLOGIE

L’attività estrattiva e le nuove sfide: innovazione e tecnologia

di Ettore Zanatta

DOSSIER

88 Telematica

68 Bauer Macchine Italia

Alla guida del futuro

di Gianni Gennari e Clara Carrante

ON SITE

Qualità certificata per le fondazioni

di Pietro Gabrielli

96 Movimentazione di ghiaia

4 Editoriale

COMPONENTI

e sabbia in cava Un guadagno d ogni carico

74 Kubota Engines

di Ettore Zanatta

di Ettore Zanatta

6 Notizie

a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITA’

28 La conversione del decreto

“Sbloccacantieri” Aspettando la ripresa

di Lorenzo Zacchetti

Nuovi “concept di propulsione”

di Stefano Vitali

78 Kolben

La competenza genera successo

di Lorenzo Zacchetti

di Ettore Zanatta

Automazione in cava: il futuro è Smart!

di Ettore Zanatta

46 Comacchio

L’innovazione verticale

di Stefano Vitali

Hands On

LA PALA GOMMATA KRAMER 8155

LA GRANDE AMMIRAGLIA di Ettore Zanatta

Direttore responsabile Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Stampa MDM - Forlì

Direttore editoriale Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno

Responsabile di redazione Lorenzo Zacchetti - lorenzo.zacchetti@capoversoeditrice.it

Registrazione Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 1432 del 6/12/16 Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

Responsabile commerciale Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it Hanno collaborato a questo numero: Clara Carrante, Pietro Gabrielli, Gianni Gennari, Riccardo Lorenzi, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali Ufficio amministrazione Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it tel. 0545 967722 Ufficio abbonamenti tel. 0545 967722 e-mail: info@capoversoeditrice.it Abbonamenti Italia: euro 48,00 (IVA inclusa) ONSITECONSTRUCTION - aprile 2017 Other countries: euro 60,00 (IVA inclusa)

di Ettore Zanatta

FIERE

Più qualità che quantità

di Liliana Rebaglia

La solidità del business

di Liliana Rebaglia

114 Prodotti

40 Epiroc

alla Motocross Dorno Sempre in pista!

112 Marmomac

34 JCB

La vetta dell’eccellenza

110 Matexpo

MACCHINE

102 Livellamento di tracciati

ONSITE CONSTRUCTION Capoverso Editrice srl Piazza Gramsci, 7 48017 Conselice (RA) tel. 0545 967722 info@capoversoeditrice.it www.capoversoeditrice.it

C apoverso editrice

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a cura di Liliana Rebaglia

RENTAL PAGES

123 Rental Pages 2019

(quarta parte)

Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su “ONSITE CONSTRUCTION”, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della Capoverso Editrice srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La Capoverso Editrice srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla Capoverso Editrice srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N. 2016/679 (General data protection regulation, Gdpr). Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può fare richiesta a Capoverso Editrice srl scrivendo a: info@capoversoeditrice.it Periodico associato a UNACEA


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EDITORIALE

Ettore Zanatta direttore editoriale

Un’opportunità olimpica

A

lla fine sono ancora le regioni virtuose a segnare punti a favore dell’Italia. La vittoria nell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina porta negli annali dell’eccellenza nazionale ancora la Lombardia e il Veneto. Se qualcuno tra i critici del “no militante” avesse ancora dubbi amletici sulla ricaduta positiva di un evento del genere sull’economia di casa nostra, consideri alcuni fatti. Secondo un’analisi di impatto economico-finanziario commissionata lo scorso inverno dal Governo all’Università La Sapienza, i Giochi invernali porteranno a una crescita del Pil di circa 2,3 miliardi nel 2028 e “le uscite dell’Amministrazione centrale per finanziare i Giochi 2026 sarebbero compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate intorno ai Giochi nel periodo 2020/2028”. Ancora, il documento recita che “tra il 2020 e il 2028 si rilevano variazioni positive sostanziali dell’occupazione” e “l’aumento cumulato delle entrate fiscali prodotto dall’evento dovrebbe essere pari a circa 600 milioni di euro”. Un progetto, insomma, con ricadute economiche positive sull’intero Paese, con picchi di redditività ovviamente per Milano e per il comprensorio delle Dolomiti, con opportunità di ricavi fino a oltre 2,8 miliardi di euro per la Lombardia (analisi della Bocconi) e quasi 1,5 miliardi per Regione Veneto e Province autonome di Trento e Bolzano (secondo l’Università Ca’ Foscari). Per il settore delle costruzioni l’esultanza si può già misurare dal parere a caldo di alcuni operatori. D’altra parte, guardando solo a Milano, i progetti sono già straordinari. La costruzione del nuovo PalaItalia nel quartiere di Santa Giulia, alla periferia sud-est della città, ad esempio, un’arena privata da 15.000 posti che rientra nel più ampio progetto di riqualificazione del quartiere secondo l’operazione ambiziosa Montecity-Rogoredo. L’inizio dei lavori è previsto per gennaio 2021 e il completamento nel dicembre 2023, per un costo totale di 70 milioni di euro. Poi il Villaggio Olimpico: 1.260 letti con 70 camere singole e 630 camere doppie, su 19 ettari di estensione. L’avvio dei cantieri è previsto per il giugno 2022 e dovrebbe essere completato otto mesi prima dell’apertura dei Giochi. Alla fine della manifestazione diverrà un immenso campus residenziale per studenti che arriveranno a Milano da tutto il mondo. Potremmo continuare ma ci fermiamo qui. La parola va ora all’entusiasmo di imprese e uomini che finalmente avranno, dopo Expo 2015, un’altra grande opportunità (e questo dovrà essere) di crescita e sviluppo. 4

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


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NOTIZIE

a cura di Liliana Rebaglia

ASSODIMI-ASSONOLO & UNACEA

A Verona, l’assemblea congiunta: insieme per contare di più! “Insieme per contare di più”: è all’insegna di questo motto che si è svolta ieri presso la Fiera di Verona (che organizzerà dal 21 al 25 marzo 2020 la manifestazione Sa.Mo.Ter) l’assemblea congiunta di AssodimiAssonolo e Unacea, associazioni di categoria rispettivamente rappresentanti del noleggio e della produzione di macchine per le costruzioni. All’evento sono intervenuti Stefano Fantacone, direttore della ricerca di CER, e Davide Meinero, Managing Director di I&D Consulting, che hanno analizzato da un punto di vista economico e tecnologico i processi di digitalizzazione in corso nel comparto. Dallo studio dei bilanci condotto insieme a Cribis, Unacea prevede che il 2018 si sia concluso con una produzione di macchine per costruzione di circa 2,7 miliardi di euro e che l’anno in corso conseguirà un ulteriore passo in avanti in considerazione del permanere dell’alto livello mondiale delle vendite e dell’alto tasso di esportazione del comparto. Le esportazioni di settore nel 2018 hanno raggiunto i 2,9 miliardi di euro con una crescita del 6% sull’anno precedente (la base di analisi di questo dato è diversa da quello della produzione). Nei primi tre mesi dell’anno in corso si è registrato un più 5,1% complessivo con una performance particolarmente buona per le macchine da perforazione (+11%) e per le gru a torre (+10%). Le macchine per la preparazione degli inerti hanno conseguito un +7% e quelle movimento terra un +5%, mentre sono risultate negative le crescite delle macchine per il calcestruzzo (-2,9%) e di quelle stradali (-6,1%). La bilancia del 6

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

DA SINISTRA: MIRCO RISI (PRESIDENTE UNACEA), LUCA NUTARELLI (SEGRETARIO GENERALE UNACEA), MARCO PROSPERI (DIRETTORE ASSODIMI-ASSONOLO) E MAURO BRUNELLI (PRESIDENTE ASSODIMI-ASSONOLO)

commercio estero ha raggiunto gli 1,9 miliardi di euro e per l’anno in corso si dovrebbe assestare intorno ai 2 miliardi di euro. Le importazioni nel 2018 hanno superato il miliardo di euro con un tasso di crescita del 4% in linea con il buon andamento del mercato interno. Nei primi tre mesi dell’anno hanno invece registrato una flessione dell’1%. Guardando ai principali mercati di sbocco della produzione italiana di settore, il commercio intra Ue con i paesi dell’Europa occidentale, con oltre €1,2 miliardi di interscambio nel 2018, rappresenta poco meno della metà dell’export totale annuale. Con riferimento ai singoli stati, gli Usa si confermano primo partner commerciale dell’Italia per il settore, con quasi 350 milioni di euro nel 2018 e in crescita del 15% rispetto al 2017. Seguono, la Francia, la Germania e il Regno Unito. Per il mercato italiano quest’anno si attendeva una flessione, invece il 2019 è iniziato con un +16% che fa

sperare di poter chiudere l’anno con il segno positivo. “Alla base di queste ipotesi - ha dichiarato Mirco Risi, presidente di Unacea - continua a esserci il rinnovo del parco dopo gli anni di obsolescenza forzata delle crisi, gli incentivi dell’industria 4.0 e dei bandi Inail. Dobbiamo precisare che queste prospettive, tuttavia, non sono esenti da ribassi causati da eventuali contraccolpi politici o dalla mancata attuazione dei lavori pubblici previsti nel prossimo biennio”. “La collaborazione tra gli attori delle costruzioni è fondamentale per migliorare e incentivare il mercato”, ha aggiunto Mauro Brunelli, presidente di Assodimi-Assonolo. “L’associazione dei noleggiatori da molti anni crede fortemente nella collaborazione fra le aziende che devono andare oltre il concetto di concorrenza in un mercato in continua evoluzione. I dati del comparto noleggio sono positivi con la possibilità di ulteriore crescita e di sviluppo dei parchi noleggio”.


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NOTIZIE JCB

Duplice traguardo per le pale caricatrici Quest’anno JCB ha festeggiato 50 anni dal lancio del suo primo modello di pala caricatrice gommata, registrando nuovi record di produzione. Nel corso di questi cinque decenni la pluripremiata gamma di pale caricatrici gommate dell’azienda britannica si è ampliata ad alti livelli, introducendo molte tecnologie leader di mercato e rendendo JCB un player globale in questo segmento. L’azienda è entrata nel mercato delle pale gommate con l’acquisizione della britannica Chaseside Engineering e della sua gamma di sette macchine ad assale rigido. Il trasferimento delle linee di produzione dallo stabilimento di Chaseside a Blackburn, nel Lancashire, richiese diversi mesi per arrivare all’avvio degli impianti all’inizio del 1969, il primo anno di produzione delle pale gommate nello stabilimento JCB di Rocester (Staffordshire), appositamente ampliato a questo scopo. In quel primo anno la neonata divisione pale gommate costruì solo 298 macchine, principalmente per soddisfare la domanda della clientela domestica; oggi, dopo 50 anni di attività, JCB produce migliaia

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ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

di pale gommate tramite linee di produzione localizzate in tutto il mondo, dal Regno Unito all’India, dal Brasile alla Cina. Quest’anno ricorre anche il 20° anniversario di apertura dello stabilimento di Cheadle, nello Staffordshire, dedicato alla produzione delle pale gommate. Tim Burnhope, Chief Innovation and Growth Officer di JCB, ha dichiarato: “Negli ultimi 50 anni la gamma di pale gommate JCB è divenuta

una parte importante del nostro portafoglio prodotti. Cinquant’anni sono tanti, ma la nostra visione è sempre fermamente orientata al futuro e il nostro impegno è sempre quello di rendere la nostra gamma sempre più innovativa. Il lancio della spaziosa cabina CommandPlus sulle nostre pale gommate è stato un momento cruciale nella storia di queste macchine, un’innovazione che ha davvero posto il comfort dell’operatore al centro dell’intero progetto. JCB oggi propone 25 diversi modelli di pale gommate, che vengono costruite in tre continenti. La nostra gamma altamente innovativa ci pone in un’eccellente posizione per far crescere ulteriormente le nostre vendite in un settore che è cresciuto rapidamente a livello mondiale per tre anni consecutivi”. L’azienda è attualmente impegnata nell’aggiornamento della propria gamma alle esigenze degli utilizzatori di domani con l’introduzione dei nuovi propulsori conformi alla normativa Stage V. E grazie a una produzione a livelli record, la divisione Movimento Terra di JCB non mostra segni di rallentamento.


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NOTIZIE CONTINENTAL

Investimento di 100 milioni in Portogallo Continental compie un altro passo sul suo percorso di crescita. Con un investimento totale di oltre 100 milioni di euro, il gruppo tecnologico produttore di pneumatici premium espande la propria linea di produzione a Lousado, in Portogallo. La nuova capacità produttiva sarà utilizzata per la produzione di pneumatici radiali per i segmenti Movimento terra e Portuale con diametro superiore ai 24”. L’aumento della capacità produttiva creerà oltre 100 nuovi posti di lavoro. “Grazie all’investimento e alla capacità produttiva addizionale stiamo continuando a perseguire la strategia di crescita della Divisione Tire. I segmenti portuale e movimento terra sono la chiave della crescita nel mercato ‘specialty’. La nuova linea di produzione riflette chiaramente il nostro impegno in questi segmenti e, in generale, nel business OTR”, ha dichiarato Christian Kötz, membro dell’Executive Board di Continental e capo della Divisione Tire. Il nuovo sito produttivo è stato creato nelle adiacenze della fabbrica di pneumatici radiali per agricoltura, aperto nel 2017. Equipaggiato con macchinari all’avanguardia per la produzione di pneumatici e dotato di un elevato livello di automazione, è pensato per produrre pneumatici radiali seguendo i più elevati standard ergonomici. Una volta a regime la linea produrrà tre linee di pneumatici movimento terra e tre linee di pneumatici portuali. Oltre al nuovo sito produttivo, il Centro Ricerca e Sviluppo di Lousado è oggetto di potenziamento e sarà utilizzato per il controllo qualità e lo sviluppo di tutti gli pneumatici movimento terra e portuali. “Quest’investimento rafforza 10 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

la nostra presenza a Lousado e trasforma uno stabilimento al top dell’efficienza in un centro di competenza per i grandi pneumatici radiali per l’uso off-road”, ha concluso Kötz. Oggi l’impianto portoghese impiega oltre 2.000 persone. Oltre all’agro, al portuale e al movimento terra, Lousado produce circa 18 milioni di pneumatici vettura. Negli anni scorsi Continental ha investito circa 150 milioni di euro per aumentarne la produzione, accrescendo la capacità produttiva di pneumatici a elevate performance e lanciando la linea Agro. Questi investimenti sono coerenti con la visione strategica a lungo termine della divisione Tire 2025. Oltre a essi, Continental ha investito nell’espansione di molti siti produttivi e nell’offerta tecnologica, come ad esempio nello stabilimento di Clinton, nel Mississippi (SA); nell’aumento della capacità in altri siti produttivi, come a Sumter (South Carolina); in progetti come l’Automated

Braking Analyzer, presso la il Contidrome, il circuito di prova di Continental vicino ad Hannover, in Germania; nel nuovo centro per i test a Uvalde, in Texas; nell’High Perfomance Technology Center a Korbach, in Germania. Il gruppo Continental Con un fatturato di 44,4 miliardi di euro realizzato nel 2018, Continental è tra i leader mondiali nelle subforniture per il settore Automotive. Nella veste di produttore di impianti frenanti, sistemi e componentistica per motore e telaio, strumentazione, soluzioni per infotainment, elettronica di bordo, pneumatici e prodotti tecnici in elastomeri, Continental fornisce un importante contributo alla sicurezza e alla salvaguardia del clima globale. Continental, inoltre, è un partner competente nel campo della comunicazione in rete per autoveicoli. Attualmente Continental ha un organico di più di 245.000 persone in 60 Paesi.


CORTO RAGGIO GRANDI PRESTAZIONI

L'escavatore Volvo EWR150E offre tutta la potenza e le prestazioni che ci si aspetta da un escavatore girosagoma da 16 tonnellate Stage V - macchina con una lunghezza massima esterno zavorra di soli 1.72 m. Il design compatto ed originale garantisce all'operatore un'ottima visibilità senza ostacoli in entrambi i sensi di rotazione. Ciò significa che l’EWR150E è semplicemente eccezionale in spazi ristretti e ambienti stradali molto trafficati. Oltre a questo, se si considera l’ampia gamma di attrezzature messe a disposizione da Volvo, l’EWR150E rappresenta una splendida novità. Per maggiori informazioni, rivolgetevi al vostro concessionario Volvo. www.volvoce.it


NOTIZIE SAMOTER 2020

Focus su calcestruzzo e prefabbricati SaMoTer diventa una nuova piazza di riferimento per il business della filiera del calcestruzzo e dei prefabbricati nell’Europa meridionale. Nel 2020 il settore sarà presente alla Fiera di Verona in occasione del salone internazionale triennale delle macchine per costruzione, in programma dal 21 al 25 marzo (www.samoter.it). Una partecipazione frutto dell’accordo firmato da Veronafiere Spa e ad-media GmbH, società tedesca organizzatrice di ICCXInternational Concrete Conference & Exhibition, la mostra-convegno itinerante sul comparto della prefabbricazione in calcestruzzo. L’ultima edizione dell’evento, che si è tenuta in Polonia, ha riunito oltre 100 aziende. La partnership prevede dall’anno prossimo una collaborazione per realizzare nel quartiere fieristico veronese ICCX Southern Europe (www.iccx.org/ southerneurope), versione della rassegna dedicata al sud d’Europa. SaMoTer, quindi, dopo l’apertura nel 2014 al mondo delle tecnologie e soluzioni per le pavimentazioni stradali rappresentato da Asphaltica, amplia ulteriormente la propria

offerta merceologica, sempre più trasversale e completa. ICCX Southern Europe affianca alla parte espositiva un calendario di convegni e workshop tecnici per l’aggiornamento e la formazione professionale degli

operatori “Veronafiere conferma la sua propensione a fare sistema nell’interesse delle aziende e del comparto industriale di riferimento”, commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “È questa la nostra cultura d’impresa che ci ha consentito in oltre 120 anni di attività di adeguare i nostri prodotti ai tempi e ai mutamenti del

mercato. Con questo nuovo accordo creiamo le condizioni perché l’intera filiera delle costruzioni possa sfruttare al meglio le opportunità proprie di uno strumento fieristico efficace e specializzato come SaMoTer”. “Da oltre 20 anni, con le nostre riviste specializzate, siamo il punto di riferimento per l’industria del calcestruzzo e della prefabbricazione, dichiara Holger Karutz, direttore generale di admedia. “Il contatto costante con i nostri lettori e l’esigenza di far fronte alle nuove sfide di questo comparto ci hanno motivato a creare nuove iniziative internazionali come ICCX a sostegno del business dei produttori, che così trovano la piazza ideale di incontro e confronto. Siamo orgogliosi di collaborare con SaMoTer e fare la nostra parte per promuovere questo importante settore nel sud Europa”.

TREVI BENNE

18 frantumatori “MK 07” a River Engineering Sono stati recentemente spediti 18 frantumatori Multi Kit mod. MK 07 di Trevi Benne alla società thailandese River Engineering. L’azienda, che ha sede a Bangkok, è uno dei principali importatori di macchine ecocompatibili di prima qualità in Thailandia e opera nel settore pubblico e privato collaborando con diversi enti ambientali, di costruzioni, di trasporti e di impianti di depurazione delle acque. River Engineering ha scelto il modello MK 07 per affrontare con un’unica attrezzatura molteplici operazioni di demolizione e allestire l’intera flotta noleggio. Ogni MK 07 è stato fornito completo di Kit Frantumatore, Kit Pinza Primaria e Kit Cesoia. Ricordiamo che il frantumatore Multi Kit Serie MK è un’attrezzatura polifunzionale costituita da un corpo universale a cui vengono agganciati diversi kit di demolizione grazie a un innovativo sistema di sgancio idraulico senza dover rimuovere manualmente perni strutturali.

12 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


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NOTIZIE BOBCAT

Importante riconoscimento per le pale S70 e T590 La pala compatta Bobcat S70 ha vinto per il secondo anno consecutivo il premio “Lowest Cost of Ownership Awards” per il costo di proprietà più basso nella sua categoria. Bobcat ha anche vinto un altro premio LCO nella categoria delle pale compatte cingolate con il modello T590 (l’anno scorso, la vincitrice della stessa categoria era stata la pala cingolata Bobcat MT55). I “Lowest Cost of Ownership Awards” sono un riconoscimento unico nel loro genere e si basano su dati empirici relativi ai costi a lungo termine delle attrezzature pesanti e compatte. Sono assegnati da EquipmentWatch, specializzata nella gestione dei dati, nel software e nell’analisi per l’industria delle macchine pesanti. Candidate all’assegnazione dei premi sono state macchine di 15 diverse categorie, scelte per i bassi costi di proprietà dimostrati in un arco

permesso di mantenere la nostra leadership sul mercato”.

di cinque anni. Nel commentare il successo di Bobcat, testimoniato dai premi LCO, Jiri Karmazin, Loaders Product Manager di Doosan Bobcat EMEA, ha affermato: “Siamo onorati di aver vinto di nuovo questi premi. Sono la dimostrazione del fatto che anche dopo oltre 60 anni la serie di pale compatte Bobcat continua a essere leader del mercato. Tuttora una su due pale compatte a quattro ruote sterzanti vendute è una macchina Bobcat. È proprio il nostro impegno nei confronti della qualità, della manodopera e delle innovazioni superiori ad averci

Le pale compatte Bobcat La pala cingolata compatta T590 ha un peso operativo di 3.548 kg, una portata nominale (ISO 14397-1) di 971 kg e un carico di ribaltamento (ISO 14397-1) di 2.774 kg. Una sua peculiarità è la capacità di aderenza al terreno e la stabilità offerta dai cingoli per lavori in condizioni difficili e per la manutenzione stradale, grazie anche ad accessori specifici quali la fresa autolivellante e la scava-canali. La S70 è invece il modello più piccolo tra le pale compatte Bobcat a quattro ruote sterzanti: con una larghezza di 901 mm, un’altezza di 1.814 mm, una lunghezza con benna standard di 2.472 mm e un peso operativo di 1.268 kg, la S70 soddisfa in pieno i requisiti di compattezza, trasportabilità e manovrabilità.

IL BUSINESS SI FA DA… FORBUSINESS Si è conclusa con successo una Open House recentemente organizzata da FORBUSINESS, concessionaria Doosan Bobcat per l’Umbria. In occasione dell’evento, che si è tenuto presso la sede FORBUSINESS di Pontenuovo (Pg), gli ospiti hanno avuto l’opportunità di osservare le macchine del costruttore all’interno dell’area espositiva e di partecipare a giochi di abilità, confrontandosi e brindando con il personale della concessionaria. Non distante dall’area espositiva è stato allestito un campo prove, con percorsi ideati per testare le macchine. Protagonisti per Doosan gli escavatori DX19, DX35, DX140, DX235 e, per la prima volta in Umbria, il dumper articolato DA30. In primo piano per Bobcat, invece, gli escavatori E17z, E19, E27z, E35z, E50, E62, E85, le pale gommate S550, S570 e le pale cingolate T590 e T770, oltre all’ampia gamma di accessori che hanno dimostrato come le macchine della lince siano strumenti versatili. “Siamo molto soddisfatti dell’evento”, ha affermato Luca Forti, responsabile commerciale e titolare di FORBUSINESS. “È stata un’ottima occasione per mostrare al pubblico l’offerta Bobcat e Doosan, nonché per provare di persona le potenzialità delle macchine in campo. I visitatori hanno espresso la loro meraviglia soprattutto per l’unicità di una manifestazione simile in Umbria. In particolare, i clienti sono rimasti attratti e colpiti dal dumper Doosan DA30. Alto gradimento è stato espresso anche per gli escavatori Doosan e per i nuovi escavatori compatti Bobcat Serie R”. FORBUSINESS si occupa principalmente della vendita e del noleggio di macchine movimento terra, edili e stradali. Dal 2013 è concessionaria per l’Umbria dei marchi Doosan e Bobcat. Per l’assistenza tecnica è coadiuvata dall’officina autorizzata Gaggioli Sat e dall’officina mobile Segoloni Vairo.

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NOTIZIE HYUNDAI

Un HX900 L per ALBE UK Il concessionario Hyundai Taylor & Braithwaite ha venduto il primo escavatore cingolato Hyundai HX900 L in Europa ai giganti della demolizione ABLE UK. Il modello HX900 L da 90 t è in funzione ad Able Seaton Port (ASP), sulla costa orientale settentrionale dell’Inghilterra, in vicinanza della foce del fiume Tees, dove sta tranciando metallo su misura per renderlo adatto al riciclo. Quest’escavatore è dotato di una cesoia “Fortress” da 10 t, in grado di svolgere lavori di demolizione pesante, e di una benna da 4,85 m³ da utilizzare per le operazioni di scavo. Il responsabile delle vendite di Taylor & Braithwaite, Chris Jordan, che si è occupato delle trattative con ABLE UK, ha affermato: “La società era alla ricerca di una macchina in grado di accelerare il processo di riciclaggio dei metalli, in quanto il loro carico di lavoro era notevolmente aumentato. Avevano bisogno di un escavatore capace di funzionare in ambienti difficili e di gestire impieghi gravosi”. Le trattative sono iniziate nel momento in cui Jordan ha

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incontrato Philip Mangan, responsabile dell’impianto di ABLE UK, per parlare delle esigenze della società e verificare quali modelli offerti da Hyundai avrebbero potuto essere idonei. Jordan ha inoltre dichiarato: “Dopo aver individuato la macchina Hyundai più idonea alle esigenze della società ho parlato con il responsabile dell’approvvigionamento di ABLE UK, Matthew Davies, e abbiamo esaminato le specifiche del modello HX900 L e le sue prestazioni, compresa la sua capacità di sollevamento e il range di applicazioni, che ABLE UK ha

analizzato molto dettagliatamente. Dopo aver portato avanti le negoziazioni con Matthew Davies e Philip Mangan ci siamo accordati sulle specifiche e sul costo finale, ci siamo stretti la mano e abbiamo siglato l’accordo. Sono trascorsi circa cinque mesi dalla richiesta iniziale fino alla consegna della macchina presso il sito”. ABLE UK conosceva già molto bene il marchio Hyundai. Nel 2016, infatti, la società aveva acquistato il modello R430LC-9A da 43 t. Jordan ha dichiarato: “ABLE UK ha deciso di scegliere Hyundai anche grazie all’affidabilità del loro vecchio modello. Il loro primo prodotto Hyundai, l’escavatore R430LC-9A, si è dimostrato estremamente affidabile e robusto”. Jordan ha concluso: “L’opportunità di questa trattativa con ABLE, per l’acquisto del nuovo modello, è stata particolarmente significativa per Taylor & Braithwaite e per il marchio Hyundai. ABLE ha acquistato la prima macchina giunta nel Regno Unito, il modello HX900 L, che è anche il primo venduto in Europa. Questo è il più grande modello Hyundai operativo nel Regno Unito. A seguito di questa trattativa, abbiamo ricevuto diverse nuove richieste del nuovo escavatore Hyundai, e siamo molto fieri di essere stati i primi concessionari a lanciare questa potente macchina sul mercato del Regno Unito. Prevediamo di ricevere nel prossimo futuro molti altri ordinativi”. Philip Mangan, responsabile dell’impianto ABLE UK, ha commentato: “Siamo più che soddisfatti di questa macchina da 90 t e desideriamo continuare questa proficua collaborazione con Hyundai”.



NOTIZIE CGR GHINASSI

Evoluzione logistica e produttiva CGR Ghinassi rinforza la struttura logistica e avvia un piano di crescita che prevede nuove assunzioni nella struttura commerciale. L’azienda, che fa parte di GB Ricambi Group (MO), rappresenta un fiore all’occhiello della meccanica nel Ravennate e, più in generale, su scala mondiale. Pioniera nel 1927 con la produzione della prima testata “aftermarket” per motore Cat, oggi si conferma tra i player mondiali nella ricambistica per macchine movimento terra e trattori agricoli offrendo una gamma di oltre un milione di referenze in magazzino.

giorni alla settimana, consente a CGR di garantire la consegna dei propri ricambi in tutto il mondo entro le 24-72 ore. CGR, oltre a continuare la collaborazione nella ricerca industriale con gli atenei di Bologna e Modena-Reggio Emilia (che attraverso un percorso iniziale di tirocinio hanno portato all’assunzione e stabilizzazione di cinque risorse figure neolaureate nella struttura commerciale e due nell’ufficio marketing), ha oggi in corso una selezione per assunzione di nuove risorse su vari livelli Junior e Senior sempre nell’ufficio

“CGR Ghinassi ha saputo reagire al fenomeno della globalizzazione investendo nell’allargamento gamma verso nuove famiglie sempre prodotte all’interno dei due stabilimenti di Ravenna e Nonantola”, commenta l’AD Fabrizio Saporita. “In risposta alla difficile situazione economico finanziaria mondiale CGR Ghinassi ascolta la richiesta del mercato aumentando la disponibilità di ricambi a magazzino, che oggi raggiunge i 26 milioni di euro, e potenziando la propria struttura logistica”. Questo, insieme alla piattaforma e-commerce ora attiva 24 ore al giorno per sette

commerciale e assistenza tecnica, per la sede di Ravenna. È recente, inoltre, la presentazione in anteprima mondiale avvenuta in Germania delle nuove le testate motore della serie C13 e C11, diventando così l’unico produttore di testate motore nel segmento aftermarket Cat in grado di offrire la gamma completa per motori di nuova generazione delle serie C. Le testate C11 e C13, anch’esse prodotte negli stabilimenti CGR di Ravenna, si aggiungono alla testata della serie C7 presentata con successo al Bauma Shanghai 2018 con i modelli C9, C10, C12, C15, C16,

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C18, già in commercio. GB Ricambi Group continua dunque ad aggiornare e ampliare le famiglie di prodotto con nuove linee realizzate grazie alla capacità di concepire internamente anche il design nei propri stabilimenti. Quest’operazione porterà un aumento del fatturato nel segmento delle testate motore pari a +15% per il marchio CGR Ghinassi. Guarnizioni, parti motore, perni e boccole e coppie coniche si affiancano ai prodotti “storici”, quelli più blasonati come pompe, testate e ingranaggi che da sempre rendono l’azienda un punto di riferimento del mercato aftermarket. “Siamo solo all’inizio di un percorso spiega Saporita. “Il mercato si sta evolvendo e CGR Ghinassi - grazie all’integrazione con GB Ricambi, che affianca la gamma di ricambi per trattori agricoli e macchine movimento terra - si pone l’obiettivo di ampliare ulteriormente nei prossimi mesi la gamma di ricambi aftermarket per i marchi Cat, Komatsu e Volvo, oltre a CNH, già da tempo core business della ‘sister company’ GB Ricambi. Il 2018 è stato un anno di successo per CGR Ghinassi, con un incremento degli ordini del 15%, che ha messo a dura prova la nostra capacità produttiva, dimostrando grande versatilità e capacità di rispondere alle esigenze del mercato. Un grande riconoscimento quindi va a tutto il team”. Per rispondere alle richieste di un mercato sempre più orientato verso la “componente servizio”, CGR Ghinassi sta investendo nell’incremento e nell’ottimizzazione delle scorte di magazzino: la struttura logistica è stata potenziata con l’obiettivo di garantire un sevizio di spedizioni urgenti in grado di evadere gli ordini in giornata, con consegna di tra le 24 e le 48 ore, a livello globale.



NOTIZIE MARANGONI

Integrata la gamma europea di fasce prestampate Marangoni Retreading Systems ha annunciato il lancio della sua nuova gamma di fasce prestampate, nella quale la razionalizzazione continua della produzione e delle operazioni commerciali della società ha portato alla completa integrazione delle linee di prodotto europee. Rispetto all’edizione precedente, la nuova gamma di fasce battistrada presenta due soli marchi, PRL e UNITREAD, con una riduzione significativa della complessità originata in precedenza dalla sovrapposizione tra i prodotti. PRL rappresenta ancora la “promessa di prestazioni e qualità” di Marangoni, migliorata dall’introduzione di linee di fasce battistrada nuove e moderne sviluppate con mescole dalle prestazioni elevate, contrassegnate dalla sigla “BLK” (Blackline). I prodotti di questa linea sono stati progettati per garantire prestazioni superiori alle più alte aspettative del mercato per quanto riguarda il consumo di carburante, la durata e l’aderenza su qualsiasi tipo di superficie. Il battistrada invernale

BLK PTW WSS marcato 3PMSF e il campione in termini di rendimento chilometrico a livello regionale BLK PDR HM2 rappresentano due prodotti di elevata qualità che dimostrano l’impegno dell’azienda volto a sostenere e a sviluppare ulteriormente la linea di fasce premium. La gamma PRL comprende anche i prodotti più importanti della vecchia linea Kontur. La gamma UNITREAD è stata riprogettata da Marangoni per offrire la soluzione perfetta per i clienti orientati ai prezzi, per cui l’esigenza principale è un prodotto finito dal costo ridotto. Questa famiglia di prodotti si divide in due linee: standard (STD) e BASIC. A differenza della gamma PRL, in cui la maggior parte dei prodotti sono tagliati su misura per adattarsi alle dimensioni della carcassa, i prodotti UNITREAD sono forniti in rotoli da 10 m. Molte fasce UNITREAD sono inoltre più leggere e quindi particolarmente adatte per la ricostruzione di carcasse che devono essere esposte a ridotte condizioni di stress, fatica e calore durante l’uso.

La nuova edizione del Product Manual “THE TREAD” presenta queste innovazioni, illustrando le due gamme aggiornate di fasce prestampate e i vari cambiamenti introdotti, a partire dalla chiara distinzione in termini di posizionamento sul mercato delle diverse linee di prodotti Marangoni. Come conseguenza di questa razionalizzazione della gamma, il prezzo di alcuni prodotti varierà conformemente al posizionamento del marchio e della linea e molti modelli sono disponibili solo su richiesta, con un livello di prezzo che dipenderà dal volume d’ordine. Validi prodotti/design alternativi saranno sempre disponibili e saranno suggeriti ai clienti Marangoni Retreading Systems per tutti i modelli che sono stati eliminati.

ITALCEMENTI

Rapidità di realizzazione e sostenibilità Nasce dal centro innovazione di Italcementi il calcestruzzo per il nuovo stadio di Bergamo. Italcementi, Calcestruzzi e Atalanta hanno firmato un accordo che prevede la fornitura di tutto il cemento e il calcestruzzo necessario durante i tre anni di lavoro.La cerimonia della firma tra Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi, e Luca Percassi, amministratore delegato di Atalanta, si è svolta presso la cementeria di Calusco D’Adda (Bg), uno degli impianto più moderni e sostenibili di Italcementi, con una cerimonia simbolica di avvio della produzione del cemento che servirà per il nuovo impianto sportivo. Il prodotto sarà fornito da Calcestruzzi, la società del gruppo Italcementi che opera nel mercato del calcestruzzo preconfezionato. L’approccio scelto si basa su quattro principi: innovazione, sostenibilità, qualità e Km Zero. Complessivamente saranno resi disponibili per il rifacimento dello stadio circa 6.000 t di cemento e 18.000 m3 di calcestruzzo. Il mix design del calcestruzzo che verrà utilizzato è stato messo a punto nei laboratori di i.lab, il centro innovazione di prodotto di Italcementi al Km Rosso. Insieme all’accordo di fornitura del cemento, Italcementi ha sottoscritto con Atalanta un contratto di sponsorizzazione per i prossimi quattro anni fino alla stagione 2022/2023, confermando così il rapporto di collaborazione cominciato negli scorsi anni.

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NOTIZIE SCANIA

Un’edizione limitata per celebrare i 50 anni del motore V8 Il leggendario motore V8 di Scania compie 50 anni: per onorarlo è stata realizzata un’edizione speciale a tiratura limitata dal nome “V8 Anniversary”. Il V8 Scania rappresenta un connubio di emozione e logica: l’esperienza di guida, il comfort e l’eleganza offerti coesistono con alte prestazioni e l’economia operativa. Il leggendario rombo del motore ne rivela la potenza e robustezza. Un motore nato nel 1969, che ha saputo diventare una vera e propria leggenda, una sorta di “brand nel brand”. Ed è proprio dall’incontro di emozione e logica che è nata l’edizione limitata “V8 Anniversary”, un modello esclusivo in vernice oro opaco, una tonalità scelta per rappresentare l’esclusività e l’unicità della serie. Un modello di grande eleganza in cui il colore oro opaco è interrotto solo dai particolari in contrasto verniciati nero lucidi. Nel dettaglio: la verniciatura oro opaco caratterizza la cabina, gli spoiler laterali e superiori, le nervature e il pannello superiore della griglia, le minigonne, il paraurti, i parafanghi anteriori e posteriori, il box batterie e il coprimozzo anteriore e posteriore; il nero lucido contraddistingue invece telaio, ralla e i serbatoi dell’aria, gli inserti griglia frontale, le calotte degli specchi anteriori, i contorni finestrini, i gradini di

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accesso alla cabina e di accesso al telaio, i cerchi anteriori e posteriori, il terminale di scarico e le pedane in alluminio dietro la cabina. Spicca inoltre il logo V8 lucido sul fianco della cabina, oltre alle 15 finiture esclusive in alluminio e altri materiali coordinate con la verniciatura. Gli interni sono un tripudio di dettagli color oro opaco, che colpiscono a primo sguardo per l’eleganza e la raffinatezza. I sedili e i pannelli della porta hanno un tocco artigianale e sono ornati di impunture di colore oro e del logo V8 impresso a caldo. Il volante, anch’esso con impunture in colore oro, offre morbidezza e maneggevolezza grazie alla pelle lavorata artigianalmente. I tappeti scomponibili in pelle e il coprimaterasso in ecopelle richiamano il motore con il logo del V8. A completare l’esclusività di questa edizione limitata anche la placca sul retro della cabina. L’edizione limitata per il 50° anniversario è disponibile sia nella versione da 730 CV che da 650 CV. È dotata di cabina S20H, full optional e accessoriata per rispondere a ogni desiderio di chi sceglie questo gioiello. Sul fronte della sicurezza: l’airbag a tendina laterale, oltre a quello nel volante, i fari a LED con luci di svolta e il dispositivo nightlock per evitare intrusioni in cabina durante i riposi notturni.

Per il comfort: vetri doppi, parabrezza riscaldato e sfumato, sedile autista riscaldato e ventilato e quello passeggero girevole e reclinabile, oltre al sistema Infotainment equipaggiato con controlli vocali, al volante e navigazione. L’aerodinamica è stata curata grazie alla regolazione elettrica dello spoiler sul tetto. “Distinguersi per essere unici” “È questo il pensiero che ha dato vita all’edizione limitata nata per celebrare il 50° anniversario del leggendario motore V8”, ha evidenziato Daniel Dusatti, direttore vendite di Italscania. “Ogni veicolo è un pezzo unico, ideato e concepito per esaltare un vero e proprio capolavoro ingegneristico, la sintesi perfetta di emozione che incontra la logica. Le prestazioni e la tecnologia all’avanguardia della nuova generazione di motori V8 si sposano con la passione che contraddistingue quello che per Scania rappresenta a tutti gli effetti un brand nel brand, il leggendario motore V8”. “Per quest’edizione abbiamo svolto un’intensa attività di ricerca, ripercorrendo tutti gli elementi chiave di una grande tradizione. Siamo partiti dalle origini, dall’essenza di una passione che ha reso questo prodotto una leggenda: un perfetto equilibrio tra passione e tecnologia”, ha evidenziato Giancarlo Perlini, responsabile marketing di Italscania. “Abbiamo ricercato uno stile esclusivo che riprendesse elementi chiave delle prime versioni, valorizzati da una vernice mai adottata prima da un veicolo industriale, elementi grafici decisi ma allo stesso tempo eleganti, materiali pregiati, esclusivi per esterni e interni. Tutti elementi che potessero rendere in modo unico e riconoscibile l’essenza di un mito”.


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NOTIZIE MATTEI

Aria compressa “on board” Si è da poco conclusa a Stoccolma l’ultima edizione del Public Transport Summit, che ha visto tra i protagonisti anche Mattei. L’azienda italiana, infatti, è membro dell’associazione organizzatrice UITP, che riunisce i top player del mercato del trasporto pubblico urbano. Questo appuntamento mondiale con la mobilità sostenibile ha confermato che il veicolare è un ambito di elezione per i compressori rotativi a palette Mattei, in particolare nelle applicazioni su rotaia o su veicoli ibridi ed elettrici. La bassa velocità di rotazione e il ridotto numero di componenti in movimento li rendono privi di vibrazioni e silenziosi, in linea con le esigenze dei veicoli ecologici di ultima generazione. Altro tratto importante è la loro efficienza energetica, che garantisce lunghi periodi di autonomia. Protagoniste indiscusse sono state le soluzioni per soddisfare le necessità di aria compressa “on-board”. Il compressore XT65 è la soluzione studiata da Mattei per le applicazioni su bus e automezzi elettrici e ibridi. Le sue doti principali rispondono alla perfezione alle esigenze di questi veicoli: l’assenza di vibrazioni li rende i più silenziosi disponibili

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sul mercato, mentre le dimensioni compatte e il peso contenuto, compreso tra 20 e 35 kg, favoriscono un’installazione molto flessibile, anche negli spazi più angusti. Altra caratteristica saliente di questa macchina è la modularità di tutti i componenti, che consente di sviluppare soluzioni personalizzate, oltre che di facilitare le operazioni di manutenzione. Sempre in tema di manutenzione, il gruppo pompante non necessita di sostituzione e il compressore XT-65 ha intervalli di manutenzione più lunghi rispetto ai compressori sul mercato. L’innovativo design dell’XT65 è protetto da quattro brevetti internazionali. In mostra a UITP anche la nuova linea RVR (Rotary Vane Rail), dedicata alle applicazioni su rotaia, come quelle per i sistemi frenanti, per l’attivazione di porte e sospensioni. Disponibili in più taglie e declinati con diversi tipi di accoppiamento e motorizzazione (idraulica, elettrica o diesel), questi compressori si caratterizzano per la grande affidabilità, i pesi contenuti e la completezza del package, che consente due tipi di installazione. Da un lato è possibile configurare in modo completo l’impianto di generazione e di trattamento dell’aria compressa (AGTU): questi

compressori, infatti, vengono forniti comprensivi di gruppo pompante, motore e sistemi di essicazione, separazione dell’olio, filtrazione in ingresso, inverter opzionale e dispositivi di controllo, il tutto montato su frame (i filtri ad alta efficienza, in particolare, sono un elemento fondamentale in ambito ferroviario, dove la quantità di polveri è notevole per la collocazione del compressore in prossimità del terreno). Dall’altro lato, i compressori della linea RVR si prestano per effettuare retrofit di compressori già esistenti integrandosi, come moduli flessibili, con il motore e il gruppo essiccatore (AGU) e garantendo una qualità dell’aria pura e senza pulsazioni. Infine, l’attenzione dei visitatori di UITP è stata attirata dall’unità Bart, specifica per l’installazione su metropolitane. Chi è Mattei La Ing. Enea Mattei progetta, produce e commercializza su scala mondiale compressori rotativi a palette. Una tecnologia esclusiva e distintiva, che ne ha fatto una delle realtà di riferimento nel segmento di mercato dell’aria compressa. L’azienda realizza ogni anno 6.500 compressori rotativi a palette, esportando oltre il 75% della sua produzione. Mattei ha sede a Vimodrone, in provincia di Milano, e due stabilimenti a Vimodrone e Verdello-Zingonia (Bg). È presente con proprie filiali in Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, ha uffici di rappresentanza in Russia, Spagna e Singapore e numerosi partner commerciali nel resto del mondo. Inoltre, per soddisfare le crescenti richieste del mercato del Sud Est Asiatico, dal 2007 è operativo un sito produttivo e di assistenza Mattei in Cina. Fondata nel 1919, Mattei è ancora oggi una società di proprietà familiare.



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ATTUALITA’ Lo “Sbloccacantieri” è legge

IL RILANCIO NON PUÒ ATTENDERE Dopo un dibattito parlamentare caratterizzato da forti tensioni, il Decreto del Governo è stato convertito in legge. Le nuove regole puntano a far ripartire i lavori che si sono impantanati e a velocizzare l’iter di quelli di futura aggiudicazione, ma sono molte le voci critiche di Lorenzo Zacchetti

A

seguito della conversione in legge da parte dei due rami del Parlamento e della pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”, il decreto “Sbloccacantieri” è in vigore dallo scorso 18 giugno. Atteso con ansia dal nostro settore, il provvedimento ha messo a dura a prova la coesione del Governo e solo la mediazione intercorsa in extremis tra i Vicepremier Salvini e Di Maio ha scongiurato una crisi che pareva imminente. “Così andiamo tutti a casa”, avrebbe detto il

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Presidente del Consiglio Conte in un summit con il viceministro leghista all’Economia Garavaglia. Il teso faccia a faccia si era svolto il 3 giugno, poco dopo la conclusione di una conferenza stampa nella quale Conte aveva chiaramente paventato la possibilità di concludere anzitempo l’inedita alleanza gialloverde, messa a dura prova dai disaccordi su varie materie. Ciò nonostante alla lunga lista di litigi - dai migranti al reddito di cittadinanza - si era aggiunto l’emendamento presentato dalla senatrice leghista

Pergreffi, mirante a congelare fino al dicembre 2020 l’entrata in vigore dei cambiamenti sugli appalti e – si dice – suggerito direttamente da Salvini. Per tutta risposta, il collega Coltorti del Movimento Cinque Stelle aveva presentato a sua volta un emendamento che di fatto avrebbe annullato l’iniziativa degli alleati, ritornando al testo approvato dalle Commissioni Lavori Pubblici e Ambiente. Faticosamente, le due anime della maggioranza hanno trovato un accordo e la conversione è avvenuta nei termini prestabiliti.


Nuove regole sugli appalti Che la strada da percorrere sarebbe stata disagevole lo si era capito fin dall’approvazione del Decreto “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali”, avvenuta lo scorso 20 marzo. Il testo varato dal Consiglio dei Ministri era infatti piuttosto scarno, di appena cinque articoli, e soprattutto conteneva la clausola del “salvo intese”, formula utilizzata per poterlo modificare anche in seguito,

visto che già allora erano emersi i diversi punti di vista delle forze politiche di maggioranza. Al momento di convertire in legge questo decreto, compito che spetta alle due camere del Parlamento, i nodi sono puntualmente venuti al pettine. Il punto cruciale ha riguardato le modifiche al Codice degli Appalti, un argomento che nelle enunciazioni iniziali vedeva la maggioranza unita nel voler superare le norme introdotte dai precedenti governi, ma che poi si è rivelato colmo di insidie.

Come velocizzare i tempi Il compromesso raggiunto prevede che fino al 2020 (o fino alla nuova riforma del Codice Appalti) le gare seguano nuove regole, tra cui il subappalto fino al 40%, senza più l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori in fase di offerta. Nell’acceso dibattito sul tema è stato particolarmente eloquente l’intervento di Nicola Morra, esponente del M5S che presiede la Commissione Antimafia: “Il subappalto è il grimaldello preferito dalle mafie per entrare nei lavori pubblici.

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ATTUALITA’

LA DEFINIZIONE “SBLOCCACANTIERI” PER LA LEGGE ATTUALMENTE IN DISCUSSIONE È UNA SEMPLIFICAZIONE GIORNALISTICA, PERALTRO ABBONDANTEMENTE UTILIZZATA ANCHE DAI POLITICI NELLE LORO ESTERNAZIONI

Addio alle linee guida dell’Anac Altrettanto discussa è stata la decisione di sostituire le linee guida dell’Anac con il regolamento unico, che dovrà essere approvato entro la metà di dicembre. Inoltre, il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere preceduto dal do30 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

LO SBLOCCACANTIERI È UN OTTIMO PROVVEDIMENTO: COMMISSARIAMO PIÙ DI 25 MILIARDI DI OPERE, SEMPLIFICHIAMO LE NORME E VELOCIZZIAMO I CANTIERI DANILO TONINELLI, MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE DANILO TONINELLI HA ESULTATO PER L’APPROVAZIONE DEL DECRETO AL SENATO: “ERA UN VERO E PROPRIO GIRO DI BOA. IL FATTO CHE L’ABBIAMO PASSATO CON SUCCESSO DIMOSTRA LA NOSTRA SOLIDITÀ POLITICA SU UN ESAME IMPORTANTE”

cumento di fattibilità delle alternative progettuali solo per i lavori pubblici “sopra soglia”. I progettisti che redigono il progetto che costituisce la base di gara potranno partecipare alla gara medesima, seppure con misure per non falsare la concorrenza. Le Stazioni Appaltanti possono affidare le attività di progettazione di un’opera anche in caso di disponibilità di finanziamenti limitati alla

Lo dimostrano tante inchieste giudiziarie”. Inoltre, vengono introdotte la possibilità di affidamento congiunto della progettazione ed esecuzione dei lavori, la procedura negoziata fino a un milione di euro, con soglie intermedie. L’obiettivo di queste novità è velocizzare gli appalti, ma una prima critica riguarda il fatto che per i numerosi cantieri attualmente bloccati da questioni burocratiche non ci sono soluzioni all’orizzonte. Per le gare bandite da oggi in avanti, se riguardanti interventi di particolare importanza, c’è la possibilità di nominare un commissario straordinario che accompagni i lavori in una corsia preferenziale, in deroga al Codice degli Appalti. Anche questa opzione, tuttavia, è stata criticata da chi teme carenze di trasparenza. Entro la metà di dicembre sarà reso noto l’elenco delle opere da sbloccare. A decorrere dal 1 settembre, alla neonata Italia Infrastrutture Spa spetta il compito di gestire al meglio i cantieri delle opere pubbliche in ritardo, con un capitale sociale di 10 milioni di euro.

progettazione. Inoltre, potranno scegliere in autonomia il criterio di aggiudicazione da utilizzare, senza doverlo motivare, e decidere di esaminare le offerte prima di verificare l’idoneità degli offerenti. Nelle gare di importo compreso tra 40.000 euro e un milione di euro si può ricorrere sempre alla procedura negoziata, consultando un numero di operatori via via crescente in base agli scaglioni di importo. Per lavori di valore compreso tra un milione di euro e la soglia comunitaria di 5,5 milioni di euro è prevista la procedura aperta mediante aggiudicazione con il criterio del minor prezzo e meccanismo di automatica esclusione delle offerte anomale. In questo modo viene premiata l’offerta il cui prezzo più si avvicina alla media dei ribassi, invece che il massimo ribasso.

Semplificazioni burocratiche I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo, a meno che non prevedano il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali delle opere o di impianti. In determinati casi, la stazione appaltante può verificare direttamente presso gli enti certificatori l’eventuale presenza di cause di esclusione e ottenere i certificati col silenzio assenso. Per i lavori di importo compreso tra la soglia europea di 5,5 milioni di euro e i 20 milioni di euro, la verifica preventiva della progettazione può essere effettuata anche dalle stazioni appaltanti stesse, qualora abbiano a disposizione un sistema di controllo di qualità. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici verrà d’ora in poi chiamato ad esprimere un parere obbligatorio solo per opere di importo superiore a 75 milioni di euro (invece degli attuali 50) e in termini più brevi: da 90 a 45 giorni. Cala il sipario sui programmi “6000 Campanili” e “Nuovi Progetti


di intervento”, che risalgono agli anni 2013/14: le risorse ancora disponibili verranno destinate ai Comuni fino a 3.500 abitanti per la manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali. La definizione di “autostrade ciclabili” viene sostituita da quella di “ciclovie interurbane” per consentire l’erogazione degli stanziamenti previsti dalla legge di Bilancio 2019 per l’istituzione di un “Fondo per le autostrade ciclabili”, non erogati perché la definizione precedente non aveva riscontro normativo. Un decreto Mit-Mise-Mef individuerà le amministrazioni competenti che dovranno prendere il posto dei vecchi commissari straordinari e portare a termine le opere di ricostruzione post terremoto dell’Irpinia già stabilite nel 2002. La delusione dell’ANCE Oltre a scatenare perplessità persino da parte di chi lo ha scritto (ovvero le forze di Governo, che sul punto hanno mostrato orientamenti differenti), il provvedimento aveva da subito attirato gli strali dell’Ance. “Abbiamo chiesto un atto di coraggio per sbloccare l’Italia, ma finora questa volontà di cambiare pagina con regole chiare e procedure veloci e trasparenti non emerge”, ha detto il presidente Gabriele Buia. “Abbiamo chiesto di semplificare le procedure a monte e invece vediamo che si fa ricorso a com-

CHI SCRIVE LE REGOLE

missari dotati di ampi poteri di deroga al Codice, al massimo ribasso senza l’obbligo dell’esclusione automatica dell’offerta anomala. Abbiamo proposto al Governo un pacchetto di norme efficaci che può sbloccare veramente i cantieri senza cedere nulla in fatto di trasparenza e legalità e invece ci sembra di capire che si sta scegliendo un’altra strada meno utile al settore e al Paese intero”. Ma quella di Ance non è certo l’unica voce critica. Un coro di critiche La questione più dibattuta riguarda l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto, che diventerebbe la modalità adottata per la maggior parte dei lavori pubblici. Sul tema ci sono stati vari interventi, tra cui quello della Corte dei Conti, che ha manifestato preoccupazione per il possibile nocumento del principio di libera concorrenza. Connesso a questo tema è anche il rischio di infiltrazioni mafiose. Su questo Salvini ha ribattuto: “La criminali-

DAL 1° SETTEMBRE È OPERATIVA ITALIA INFRASTRUTTURE SPA, GESTITA DAL MIT, CON LO SCOPO DI AIUTARE GLI ENTI CHE RISCHIANO DI PERDERE I FONDI STATALI, OTTENUTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN’OPERA, PERCHÉ NON LI UTILIZZANO FACENDO FERMARE I CANTIERI

Nell’ordinamento italiano, il compito di varare le leggi spetta al Parlamento (potere legislativo), mentre al Governo spetta il potere esecutivo. Tuttavia, anche il Governo ha potere di iniziativa legislativa e può quindi sottoporre al Parlamento dei disegni di legge. Inoltre, ci sono due strumenti mediante i quali il Governo esercita il potere legislativo in vece del Parlamento: il decreto legislativo e il decreto legge. Il decreto legislativo corrisponde a una delega che il Parlamento conferisce al Governo su temi prettamente tecnici e/o organizzativi. Il decreto legge (come nel caso dello “Sbloccacantieri”) invece prescinde dalla delega del Parlamento: il Governo vi fa ricorso per casi di urgenza, ai sensi degli art. 77 e 72 della Costituzione. Si tratta di un atto normativo di carattere provvisorio avente forza di legge, che entra in vigore subito dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma che va convertito il legge da parte del Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. Ecco perché il Senato ha dovuto approvare il decreto “Sbloccacantieri”, per poi passarlo all’esame della Camera. Per questo motivo, non basta che il Governo abbia una volontà univoca – peraltro non sempre scontata – ma deve poter contare anche sulla maggioranza nei due rami del Parlamento.

tà organizzata si nutre di complicazioni. Meno è complicato il lavoro, meglio è. Il codice degli appalti è stato un errore clamoroso e quindi ci rifacciamo alle direttive europee”. Rispetto ai subappalti, il Governo era partito col limite al 50%, poi abbassato al 40% in Commissione e poi (nonostante le intenzioni della Lega) confermato dall’ultimo faccia a faccia tra Di Maio e Salvini. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 31


ATTUALITA’

Il tema dei costi Il Servizio Bilancio del Senato evidenzia un problema di coperture per le nomine dei commissari straordinari, giacché questi costi non sono stati contabilizzati. Confindustria sottolinea lo stallo riguardante le opere già in corso e chiede l’adozione dei provvedimenti attuativi per quanto riguarda i commissari. Considera inoltre prioritario definire le ipotesi di colpa grave per la responsabilità erariale e assicurare una garanzia dello Stato per le PMI subappaltatrici nelle procedure di crisi. Anche i Sindacati puntano il dito sui bandi in stallo, criticando inoltre la minore trasparenza e il ridimensionamento del ruolo dell’ANAC. CNA e Alleanza Coop temono che il ritorno al criterio del massimo ribasso rischi di mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori, mentre Confartigianato e Confcommercio, pur essendo più favorevoli al provvedimento, ritengono necessarie norme di maggior favore per le PMI. Il nodo dell’End of Waste La discussione in Senato ha portato anche all’approvazione di un emendamento sull’End of Waste, ma nemmeno in questo caso si sono evitate le polemiche. Andrea Fluttero, presidente di FISE Unicircular (Unione Imprese dell’Economia Circolare), ha detto: “La montagna ha partorito un topolino. Dopo quasi un anno e mezzo dalla sentenza del 32 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

LA PREVISIONE DI UNA SOGLIA ABBASTANZA ALTA ENTRO LA QUALE ADOTTARE UNA PROCEDURA MOLTO SEMPLIFICATA AUMENTA IL RISCHIO DI SCELTE ARBITRARIE, SE NON DI FATTI CORRUTTIVI RAFFAELE CANTONE, PRESIDENTE ANAC

I PICCOLI COMUNI, CON POPOLAZIONE FINO A 20.000 ABITANTI, AVRANNO PIÙ TEMPO PER EFFETTUARE I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DI SCUOLE, STRADE, EDIFICI PUBBLICI E PATRIMONIO COMUNALE, FINANZIATI CON 400 MILIONI DI EURO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2019

Consiglio di Stato che ha bloccato il rilascio delle autorizzazioni caso per caso, dopo decine di appelli dal mondo dell’industria, come dell’ambientalismo, numerosi emendamenti presentati e subito dopo ritirati, il Governo dà una risposta assolutamente insufficiente al problema. Ci sono settori, come la gomma e gli inerti da costruzione e demolizione, che attendono da anni un decreto EoW specifico, adeguato alle esigenze operative e tecnologiche: cosa succederà a questi impianti, che adesso rimangono inchiodati ad una norma vecchia, anzi stravecchia, ad oggi non è dato saperlo. Le aziende innovative investiranno all’estero, molte imprese rischiano la chiusura e interi flussi di rifiuti, anziché essere riciclati, finiranno in discarica o a incenerimento”. ■

DURISSIMO IL COMMENTO DI ALESSANDRO GENOVESI, SEGRETARIO GENERALE DELLA FILLEA CGIL, SECONDO IL QUALE “LA MEDIAZIONE RAGGIUNTA TRA LEGA E M5S ALLUNGHERÀ FORSE DI QUALCHE MESE LA VITA DEL GOVERNO MA RIDURRÀ QUELLA DI CHI STA IN CANTIERE”


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MACCHINE JCB

LA VETTA

dell’eccellenza Si è svolto a Rocester un evento dedicato al lancio di prodotti innovativi destinati al settore Construction. Oltre a nuovi rulli stradali e a una gamma di motori pronta per gli standard di emissione Stage V, sono stati presentati vari aggiornamenti e interessanti novità di Ettore Zanatta

34 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


J

CB ha lanciato il suo primo miniescavatore completamente elettrico, il 19C-1E. Si tratta di un modello compatto, a zero emissioni, che fornirà le prestazioni di una macchina tradizionale diesel da 1,9 t con una riduzione dei livelli di rumorosità sia interna che esterna. Progettato per soddisfare la crescente necessità di mezzi ecologici, il nuovo 19C-1E è dotato di tre o quattro batterie agli ioni di litio che offrono una capacità di 15-20 kWh, di un impianto idraulico Load Sensing, di un sofisticato sistema di gestione delle batterie e di un caricatore a bordo con tensione in ingresso da 110 V (per una capacità di ricarica da 12 ore), oltre che di un’opzione di carica da 230 V e di un’opzione di ricarica veloce che consente una carica completa in meno di due ore. Utilizzando un impianto elettrico da 48 V, un motore elettrico offre una coppia immediata per alimentare l’impianto idraulico Bosch Rexroth, per garantire le stesse prestazioni di scavo offerte dal 19C-1 standard. L’impianto idraulico presenta inoltre un circuito ausiliario a doppia portata da 32 l/min. La macchina è poi dotata di tre modalità di funzionamento, controllate da una manopola: nella modalità “Bassa” il propulsore elettrico funziona a 1.200 giri/min; in quella “Generale” opera a 1.600 giri/min; in modalità “Alta” il motore funziona a 1.800 giri/min. Esiste una modalità supplementare “Auto Kick-Up” per la tra-

slazione, con la quale il motore opera a 2.300 giri/min. Il 19C-1E è dotato dello stesso sottocarro regolabile e della stessa gamma di attrezzature del modello diesel, garantendo una profondità di scavo massima di 2.891 mm con l’avambraccio più lungo da 1.344 mm. Il miniescavatore sarà disponibile inizialmente con tettuccio ROPS/TOPS e FOGS. Aggiornamenti per gli escavatori I midi escavatori JCB da 8-10 t sono stati aggiornati per ottemperare alle normative sulle emissioni EU Stage V. Le macchine Dash-2 possono quindi ora beneficiare di una serie di miglioramenti, rendendo più agevole la loro manutenzione - grazie alla riprogettazione del contrappeso - e il loro utilizzo. Le caratteristiche principali includono: un nuovo joystick di controllo elettroproporzionale; un sistema di controllo dell’efficienza della macchina; una nuova strumentazione (con manopola); un display da 7”; punti di ancoraggio integrati; un impianto idraulico programmabile ad alta e bassa portata; una migliore visibilità dal parabrezza anteriore. Gli escavatori 85Z-2, 86C-2, 90Z-2 e 100C-2 continueranno a impiegare i motori diesel JCB by Kohler, che ora dispongono di un sistema di scarico che unisce un DOC e un DPF. Le potenze rimangono invariate, mentre le funzioni di arresto automatico e il sistema di regime

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 35


MACCHINE

JCB SI PONE ALLA GUIDA DELL’ELETTRIFICAZIONE CON IL LANCIO DEL NUOVO MINIESCAVATORE TOTALMENTE ELETTRICO 19C-1E, PRESENTATO IN TUTTI I SUOI DETTAGLI IN OCCASIONE DELL’EVENTO DI ROCESTER

minimo basso a un tocco sono ora di serie. La carrozzeria è stata mantenuta in acciaio e gli intervalli di ingrassaggio a 500 ore. JCB ha poi ottimizzato la cabina dell’Hydradig 110W, al fine di aumentare la produttività e ridurre ulteriormente i costi di gestione. La parte anteriore del modulo è stata riprogettata con un aumento di 106 mm nella parte superiore del parabrezza, portando a una suddivisione 63/37 il rapporto tra vetro superiore e inferiore e trasformando i pannelli del parabrezza da curvi a piatti. È stata inoltre introdotta una porta con finestrino scorrevole di serie (sarà disponibile anche un finestrino scorrevole opzionale sul lato destro per i clienti che deside-

rano questa caratteristica). JCB ha infine reso il suo sistema idraulico “intelligente” parte della dotazione di serie dell’Hydradig 110W, permettendo così di programmare la risposta dalle leve servocomandate in base alle esigenze.

LORD BAMFORD IN PERSONA HA ILLUSTRATO LE POTENZIALITÀ DEL NUOVO MINIESCAVATORE 19C-1E, PROGETTATO PER SODDISFARE LA CRESCENTE NECESSITÀ DI MACCHINA ECOLOGICHE

TRE NOVITÀ NELLA GAMMA “X SERIES” JCB ha lanciato tre nuovi escavatori del-

tore JCB EcoMAX da 81kW. Con una lar-

la X Series nel segmento delle 13-16 t. I

ghezza di 2,5 m, i nuovi modelli sono più

modelli 131X, 140X (a cui dedicheremo

larghi di 80 mm rispetto ai precedenti e

un Hands On nel prossimo numero di

consentono l’installazione della cabina

OnSite, ndr) e 150X sono i primi del-

CommandPlus, più grande del 15%, e

la gamma a essere lanciati sul mercato

che incorpora il telaio ROPS all’interno

italiano e, rispetto a quelli appartenenti

della sua struttura. Queste nuove mac-

alla serie precedente, sono più produt-

chine si distinguono inoltre per il con-

tivi, silenziosi e confortevoli.

trappeso ridisegnato e per il collaudato

La nuova X Series comprende anche i

design JCB per quanto riguarda brac-

modelli 210X e 220X, attualmente com-

cio e avambraccio. Le macchine della

mercializzati in altri mercati ma che

X Series sono ordinabili dotate di tut-

prossimamente saranno presentati an-

ti i cablaggi necessari per adattarsi ai

che in Italia. Gli escavatori 131X, 140X

sistemi di controllo macchina/GPS di

e 150X sostituiscono i modelli JS130,

Topcon, Leica e Trimble. Possono an-

JS131, e JS145: il 131X mantiene il pro-

che essere fornite in configurazione

pulsore JCB EcoMAX da 55kW, mentre

“Steelwrist-ready”, per essere utilizzati

il 140X e il 150X sono alimentati dal mo-

con tilt-rotator.

36 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

La terna 3CX Compact Evolution Il costruttore britannico ha introdotto due versioni aggiuntive della terna 3CX Compact, lanciata nel 2015, con una serie di nuove funzioni. Le nuove 3CX


Compact PLUS e 3CX Compact PRO offrono un miglioramento della compatibilità con le attrezzature, per eseguire un ventaglio di nuove applicazioni, tra cui lavori di paesaggistica, manutenzione invernale e altre attività di costruzione che necessitano prestazioni elevate. Le nuove funzioni - potenziate da svariati miglioramenti ergonomici - comprendono, tra le altre, un circuito ausiliario singolo anteriore a flusso costante

LO SCORSO GIUGNO SI È SVOLTO PRESSO L’HEADQUARTERS DI JCB UNO SPECIALE EVENTO DURANTE IL QUALE IL COSTRUTTORE BRITANNICO HA PRESENTATO UN AMPIO VENTAGLIO DI NOVITÀ E DI AGGIORNAMENTI DI PRODOTTO

I MIDI ESCAVATORI JCB DI NUOVA GENERAZIONE ASSICURANO UN RISPARMIO IN TERMINII DI CARBURANTE E RIDUCONO LE EMISSIONI

JCB HA OTTIMIZZATO LA CABINA DEL “PORTA-ATTREZZI” GOMMATO HYDRADIG 110W PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA DELL’OPERATORE, AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ E RIDURRE ULTERIORMENTE I COSTI DI GESTIONE

(70 l/min sul modello PLUS e 120 l/min sul PRO), la sterzatura automatica a due o quattro ruote e la trasmissione Varispeed Pro, che permette di impostare la velocità di trasferimento indipendentemente dal regime dell’impianto idraulico. La nuova 3CX Compact PRO - che mantiene la geometria fon-

damentale della macchina standard con nuove funzionalità quali l’alta portata e un nuovo joystick multifunzione per la pala anteriore - dispone di un joystick multifunzione a sette vie. Durante la presentazione in cava, JCB ha annunciato anche lancio della terna 3CX Compact Highways Master, soluzione giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 37


MACCHINE IL TELESCOPICO ROTATIVO “HYDRALOAD” JCB ha ampliato la sua gamma di movimentatori telescopici con il lancio del suo primo modello rotativo, al fine di soddisfare appieno le esigenze degli specialisti nel sollevamento e il settore del noleggio. Il costruttore britannico, nell’occasione, ha presentato il modello Hydraload 555210R, con capacità di sollevamento di 5,5 t e altezza di lavoro di 20,5 m. Questa macchina è in grado di montare un’ampia gamma di attrezzature (tra cui forche per pallet, un verricello per piastra portaf-orche da 5,5 t, un braccio per verricello da 2 t x 2 m, un braccio dall’altezza ridotta, un gancio

LA TERNA 3CX COMPACT HIGHWAYS MASTER È UNA SOLUZIONE DESTINATA AL SETTORE DELLA MANUTENZIONE STRADALE E AUTOSTRADALE

progettata per soddisfare le esigenze di appaltatori di autostrade, enti locali e società di noleggio. Basato sul modello 3CX Compact, la Highways Master che si differenzia per il colore bianco con bande riflettenti rosse - offre caratteristiche nuove, concepite per ottimizzare le operazioni di manutenzione autostradale tradizionale in termini di sicurezza, produttività e versatilità.

da 5,5 t, benne per impieghi leggeri, piattaforme) e si caratterizza per una posizione del motore più bassa nel telaio, un accesso ottimale in cabina, un’accessibilità per la manutenzione ai vertici della categoria e un design del braccio che garantisce una visibilità a 360°.

Adeguamenti motoristici JCB ha aggiornato la pala gommata 457 per soddisfare i requisiti delle imminenti normative sulle emissioni EU Stage V, passando da un motore MTU a un Cummins, impiegato nei modelli 427 e 437. Il modello 457 sarà dunque alimentato da un QSB 6.7: questo cambiamento porta a un aumento della potenza del motore da 192 a 210 kW. Tuttavia, il modello 457 sarà dotato di due modalità di potenza attivabili dalla cabina, per ridurre la potenza a 167 kW, e di un

cambio Powershift di serie a cinque velocità, sostituendo la precedente unità a quattro velocità. La macchina continuerà a utilizzare la cabina CommandPlus di JCB, ma potrà beneficiare di un sedile KAB migliore. Pur mantenendo Cummins come fornitore di motori, poi, JCB ha colto l’occasione della conformità alle norme EU Stage V per incrementare la potenza della pala gommata 437, ora disponibile con potenza di 145 kW (contro i precedenti 136 kW), mentre il motore della 427 offre 123 kW. A proposito di pale gommate: JCB lancerà le versioni 407 e 409 aggiornate, sempre per ottemperare alle normative EU Stage V: entrambe manterranno il motore JCB Diesel by Kohler della generazione precedente, anche se l’installazione richiederà un filtro antiparticolato (DPF). La potenza rimane invariata, ma JCB offre qui una funzione di arresto automatico del motore preimpostata in fabbrica. ■

JCB HA AGGIORNATO LE SUE PALE GOMMATE PER SODDISFARE I REQUISITI DELLE NORMATIVE SULLE EMISSIONI EU STAGE V 38


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Carcassa All Steel Lunga durata del battistrada Eccellente resistenza a tagli e alle perforazioni Maggiore chilometraggio Progettato per superfici dure e rocciose

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MACCHINE Epiroc

Automazione in cava:

IL FUTURO È SMART! Si è svolto lo scorso 24 maggio a Taranto lo SmartDAY Epiroc, evento realizzato in collaborazione con Italcave. Lo scopo? Illustrare le tecnologie all’avanguardia applicate ai carri di perforazione SmartROC T40, in particolare quelle relative a risparmio energetico, automazione, sicurezza e precisione di Ettore Zanatta

L

o scorso 24 maggio Epiroc Italia (Cinisello Balsamo – Mi) ha organizzato uno speciale evento, denominato “SmartDAY Epiroc”, con lo scopo di condividere con un folto gruppo di clienti le potenzialità dei suoi carri di perforazione “intelligenti” SmartROC T40. La dimostrazione pratica ha avuto luogo nella cava calcarea di Italcave S.p.A., a Taranto, proprietaria di due unità, messe a disposizione degli ospiti per far toccare loro con mano l’innovazione applicata a queste macchine in termini di automazione e precisione della

40 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

perforazione e di navigazione GPS, in ottica Industria 4.0. Epiroc, ricordiamo, è l’entità autonoma e indipendente appartenente al gruppo svedese Investor AB Holding nata nel 2017 a seguito della scissione di Atlas Copco in due distinti Gruppi multinazionali. Nella fattispecie, essa focalizza la sua attività nel settore Infrastrutture con una gamma di prodotti costituita da macchine per le attività minerarie e di ingegneria civile in superficie e sottosuolo, nonché da materiali di perforazione e attrezzature idrauliche da demolizione. Ma l’intento di Epiroc

Italia, in quest’occasione, non era presentare le peculiarità tecniche dei suoi carri di perforazione, già ampiamente apprezzate dal mercato, bensì far comprendere appieno agli operatori del settore l’alto livello di produttività raggiungibile con l’implemento di sofisticate “intelligenze” che consentono allo SmartROC T40 di essere uno strumento estremamente efficace, sicuro e semplice da utilizzare per tutti coloro che svolgono le loro attività quotidiane nelle cave di materiale inerte, dove l’efficienza e l’impatto ambientale sono elementi di fondamentale importanza.


LO SMARTROC T40 DI EPIROC È UN CARRO DI PERFORAZIONE DI SUPERFICIE PER L’ESTRAZIONE IN CAVA E PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI. È UNA TESTIMONIANZA CONCRETA DI TUTTE LE INNOVAZIONI APPORTATE DAL COSTRUTTORE SVEDESE NEGLI ULTIMI ANNI IN FASE PROGETTUALE E COSTRUTTIVA

Uno sguardo al futuro Il mondo industriale si sta evolvendo molto rapidamente negli ultimi anni e l’obiettivo di Epiroc, in tal senso,è seguire – e anticipare – costantemente tali evoluzioni. Per questo motivo, già da diversi anni, l’azienda sta introducendo concetti progettuali sempre più innovativi applicati alle sue macchine, digitalizzando in modo sempre più massiccio i vari ambiti operativi. Tutto ciò, al fine di consentire ai clienti di ottimizzare le proprie risorse ed elevare in modo esponenziale il livello di produttività in cantiere. Ad esempio, sostituendo

tutte le operazioni oggi manuali (e potenzialmente pericolose) con soluzioni automatizzate, togliendo il personale dal sito di lavoro e collocandolo in una posizione diversa e più sicura, in modo da eliminare ogni potenziale rischio. Un esempio? L’estensione di Internet al mondo delle macchine da perforazione, quell’IoT (Internet of Things) che consente di dialogare con le macchine sulla base di sistemi integrati e di analizzarne i dati, per un controllo di gestione più efficace e diretto ma al contempo semplice da utilizzare. Per non parlare della realtà virtuale (VR), aumentata (AR) e mista (MR): concetti quasi visionari ma che ormai fanno parte del lessico attuale del mondo industriale. Sicurezza del personale, bassa produttività, carenza di operatori di alto profilo, eccessivi tempi morti, bassa precisione e qualità di perforazione, produzione inferiore alle aspettative, rotture impreviste, elevato consumo di carburante, basso ROI della flotta: tutte tematiche, queste, che Epiroc intende dunque ottimizzare con l’adozione decisa dell’automazione nei suoi ambiti costruttivi e applicativi. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 41


MACCHINE

A

A B

C

SUL LATO DESTRO DEL CARRO (FOTO A) SI POSSONO NOTARE, TRA LE ALTRE COSE, IL SERBATOIO DELL’IDRAULICA, LE POMPE DI AZIONAMENTO IDRAULICO CONNESSE AL MOTORE, IL RACCOGLITORE DELL’OLIO DI LUBRIFICAZIONE DELLA PERFORATRICE E LE TUBAZIONI (E LE VALVOLE) DEL SISTEMA SLITTA. NELLA PARTE POSTERIORE (FOTO B) SI NOTANO IL MOTORE CAT CON IL SERBATOIO DEL COMPRESSORE E DELL’OLIO PER LA LUBRIFICAZIONE, LE DUE BATTERIE, L’ASPIRATORE DELLE POLVERI CON SISTEMA DI PULIZIA INTERNA DEI FILTRI AD ARIA E IL SERBATOIO DELL’OLIO PER LA LUBRIFICAZIONE DELLA PERFORATRICE. SUL LATO SINISTRO (FOTO C) SONO PRESENTI IL COMPRESSORE, IL SERBATOIO DELL’ADBLUE E I COMPONENTI CHE GESTISCONO L’APPARATO ELETTRONICO (DUE RICEVITORI SATELLITARI + IL TRASMETTITORE GSM DEI DATI)

Operazioni remote e autonomia Una delle soluzioni adottate sugli SmartROC T40 visti in cava è il cosiddetto RCS (Rig Control System), un sistema “intelligente” e aggiornabile costantemente che consente di controllare in modo automatico i giri del motore e regolare il compressore secondo la reale richiesta della macchina. Ciò consente di ridurre i consumi tra il 15% (DTH) e il 40% (TH) e di gestire un’ampia gamma di funzionalità automatiche per assistere l’operatore in ogni fase operativa (i dati sono visibili all’interno della cabina tramite unapposito monitor). Un sistema di controllo di questo genere, peraltro, permette di eseguire una perforazione automatica precisa fino alla profondità desiderata, rendere la macchina meno dipendente dall’operatore (che diventa un “controllore” della stessa) e che nel prossimo futuro consentirà a quest’ultima di recuperare le aste automaticamente, oltre che di garantire una minore usura sul materiale di perforazione e sulla macchina stessa e un maggior numero di fori per turno. Controllo significa anche “ottimizzazione” della macchina e delle sue funzioni. A questo concorre il sistema HNS (Hole Navigation System), che guida l’operatore sul punto di perforazione corretto tramite connessione GNSS (Global Navigation Satellite System) e gli consente di operare con una precisione di ±5 cm. Inoltre, compensa il piano di volata: ciò grazie all’allineamento della slitta con l’angolo di perforazione predeterminato, che con42 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

IL SISTEMA HNS (HOLE NAVIGATION SYSTEM) DI CUI È DOTATO LO SMARTROC T40 CONSENTE DI CONTROLLARE LO SCHEMA DI PERFORAZIONE TRAMITE RICEVITORE GNSS, GESTENDO CON LA MASSIMA PRECISIONE POSIZIONE, INCLINAZIONE E PROFONDITÀ DI PERFORAZIONE DEI FORI


sente di perforare fino alla profondità desiderata – semplicemente cliccando un pulsante – secondo quanto stabilito dal piano di perforazione, eliminando possibili errori umani e di tracciamento e rendendo la macchina molto più efficiente. Tutto questo si può gestire a bordo della macchina ma l’obiettivo di Epiroc, come accennato, consiste nel garantire all’operatore un’altra opzione in totale sicurezza, tramite radiocomando (RCC – Radio Remote Control). Ciò è possibile farlo tramite il BenchREMOTE, un modulo separato dalla macchina che riproduce in tutto e per tutto la cabina: esso può gestire le operazioni di tre unità contemporaneamente, fino a 100 m di distanza in linea d’aria. Automazione dei processi Tutte le fasi preparatorie e di postelaborazione della perforazione possono essere eseguite tramite il ROC Manager di Epiroc, un software sviluppato sia per le cave che per il settore delle costruzioni che permette di creare in modo preciso i piani di volata. In particolare, esso consente la modellazione in 3D dei terreni, l’analisi dei LE NUOVE PUNTE PER CAVA PROPOSTE DA EPIROC SONO DISPONIBILI IN TUTTA LA GAMMA DI FILETTI E CON VARI DISEGNI, PER OGNI TIPO DI ROCCIA

L’OPINIONE

“Lavoro in Italcave dal 1985 e ho quindi avuto modo di seguire tutta l’evoluzione della cava dal punto di vista tecnologico e ‘filosofico’. Tre anni fa, quando l’azienda ha acquistato i due carri di perforazione T40, si è finalizzata finalmente l’acquisizione anche in cava della filosofia di ‘scienza mineraria’, perché queste due macchine sono un concentrato di innovazione tecnologica: stanno soddisfacendo tutte le nostre esigenze e, in particolare, hanno risolto il fondamentale problema del tracciamento delle volate, grazie all’HNS (Hole Navigation System). Se queste sono perfettamente tracciate, infatti, secondo un piano preventivamente calcolato e inviato dall’ufficio alla macchina tramite apposita piattaforma, CARMELO STROSCIO risultano ottimizzate e si beneficia di un enorme risparmio di esplosivo. SORVEGLIANTE DI CAVA, ITALCAVE Quello del tracciamento è sempre stato un problema, perché impreciso. I T40, collegati a un sistema satellitare GPS, consentono – tramite un apposito software – di lavorare in coordinate e di assicurare una precisione millimetrica nelle distanze delle perforazioni, così come nelle profondità. Inoltre, i fronti di scavo risultano dritti e regolari e ci sono meno problemi di disgaggio, mentre sono molteplici i vantaggi operativi ed economici, garantiti da un’impiantistica elettrico-idraulica all’avanguardia e al contempo semplice e pulita, nonché da un propulsore che permette un rilevante abbattimento di emissioni e un grande risparmio di carburante, a fronte di un’altissima produzione oraria. L’acquisto di questi due carri è stata una scelta tecnologica fortemente voluta e non abbiamo mai avuto alcun problema, grazie anche al supporto di Epiroc Italia che ci ha assistito (e ci assiste) in ogni fase, dalla configurazione delle macchine alla manutenzione. Le macchine, a oggi, hanno lavorato per oltre 1.000 ore e non abbiamo mai dovuto sostituire alcun parte di esse, nemmeno quelle soggette a usura”.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 43


MACCHINE risultati della perforazione e la comparazione della volata teorica con quella reale, fornendo peraltro un report di utilizzo delle macchine. I dati forniti in tempo reale vengono poi gestiti da un portale (Certiq) tramite il quale è possibile scambiare con

LA SCHEDA TECNICA SmartROC T40 Area di applicazione: Metodo di perforazione: Diametro foro: Tipologie perforatrice da roccia: Massima profondità del foro: Motore: Potenza motore max.: Impianto idraulico:

Cave - Ingegneria civile Top Hammer 76 mm - 127 mm COP 2560 36 m CAT C7.1 Tier IV Final / Stage IV 168 kW n. 1 pompa a pistoni assiali da 145 l/min n. 1 pompa a ingranaggi da 30 l/min n. 1 pompa a ingranaggi da 40 l/min n. 1 pompa a ingranaggi da 50 l/min n. 1 pompa a ingranaggi da 75 l/min

Capacità d’aria (FAD): Dimensioni trasporto (altezza x lunghezza x larghezza): Peso:

44 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

153 l/s a 10,5 bar 3.400 x 11.000 x 2.500 mm 15.300 kg

TUTTI I DATI E LE INFORMAZIONI NECESSARIE ALLA GESTIONE DELLA MACCHINA E DELLE OPERAZIONI DI PERFORAZIONI SONO FORNITE DA UN APPOSITO DISPLAY “INTELLIGENTE” IN CABINA

la macchina, in remoto, una serie di informazioni fondamentali relativi a performance, utilizzo, localizzazione geografica, stato di salute, consumi, analisi dei principali KPI, programmazione delle lavorazioni e pianificazione della manutenzione. Un ulteriore sistema di controllo fornito da Epiroc è l’MWD (Measure While Drilling), che registra un’ampia serie di dati e parametri relativi a ogni singolo foro realizzato che vengono elaborati e tradotti in grado di durezza della roccia, grado di fratturazione, velocità di avanzamento e performance di perforazione. Questi dati possono essere presentati graficamente con differenti possibilità cromatiche, per una maggiore comprensione degli operatori. Per una corretta ottimizzazione delle risorse, tutti i sistemi citati devono ovviamente anche poter essere integrati (e integrabili) in un parco mezzi ampio e diversificato, comprensivo anche di macchine movimento terra, al fine


IN OCCASIONE DELLO SMARTDAY, EPIROC ITALIA HA ILLUSTRATO TUTTE LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE APPLICATE AI CARRI SMARTROC T40

FOTO DI GRUPPO DEI RESPONSABILI EPIROC ITALIA E ITALCAVE E DEI PARTECIPANTI ALLO SMARTDAY 2019, SVOLTOSI LO SCORSO MAGGIO A TARANTO

di consentire una corretta comunicazione con sistemi di terzi parti e, riassumendo, assicurare i quattro pilastri su cui Epiroc sta concentrando le sue risorse: efficienza energetica, automazione delle funzioni, automatismo delle operazioni e controllo da remoto e, infine, interoperabilità e integrazione dei sistemi. ■

LA PASSIONE PER L’ECCELLENZA Italcave S.p.A. è un gruppo industriale specializzato da quasi 50 anni nell’estrazione di inerti calcarei, destinati all’edilizia e all’industria del cemento. Il suo ampio raggio d’azione – che abbraccia i settori della produzione del calcestruzzo, delle costruzioni civili, industriali, stradali e marittime – le consente di essere considerata un’impresa di riferimento a livello internazionale. E non solo per l’attività estrattiva, ma anche per le attività portuali (scarico e carico da e su navi mercantili) e del turismo. La cava di proprietà a Taranto – che ha accolto lo SmartDAY Epiroc 2019 e che si estende su circa 1.170.000 m2, di cui 767.707 m 2 destinata alla coltivazione – è coltivata a gradoni di altezza non superiore a 10 m e profondità massima di circa 40 m vincolata alla quota statica del livello di falda. L’attività qui svolta si svolge attraverso fasi precise: coltivazione del fronte cava mediante esplosivo; carico, trasporto e scarico del materiale proveniente dalla volata all’impianto di frantumazione primaria

tramite pale gommate e dumper; frantumazione e vagliatura primaria (stabilizzato con granulometria 0-70 mm); frantumazione e vagliatura secondaria (sabbia di mulino 0-4 mm; graniglia 5-12 mm; pietrisco 10-20 mm e 16-31 mm; pietrame 40-70 mm). L’attenzione che Italcave presta alle problematiche ambientali si evidenzia nella registrazione EMAS di

tutto il sito e nelle attività di gestione dei rifiuti non pericolosi, svolte in apposite aree di cava dismesse. L’impianto di smaltimento dei rifiuti attualmente in esercizio consta di una volumetria autorizzata di circa 6 Mmc su due lotti in esercizio e di 4,6 Mmc su un lotto in allestimento.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 45


MACCHINE Comacchio

L’INNOVAZIONE

C

omacchio si è presentata all’appuntamento di Monaco con nuove soluzioni che vanno a integrare la proposta già ampia e variegata offerta sul mercato dal costruttore di Riese Pio X (Tv). Vediamo,in particolare, le peculiarità di due interessanti innovazioni. La perforatrice multiuso MC 3 Lo stand Comacchio ha ospitato sette

46 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

modelli della linea MC, dalle piccole unità con centrale di potenza separataalle Heavy Duty nella classe di peso fino a 30 t. Insieme ad alcuni prodotti consolidati come la MC 4 D, la MC 8 e la MC 22, si sono potuti vedere alcuni modelli aggiunti in tempi recenti – la MC 9, la MC 15 P e la MC 28 HD – e la MC 3, l’ultima novità per quanto riguarda le macchine per interni e i cantieri di difficile accesso.

Quest’ultima è una perforatrice multiuso compatta e leggera, progettata per essere facilmente trasportabile ed essere utilizzata in spazi limitati e in condizioni particolari di accesso al cantiere (interno di edifici, pozzi, cantine e piccoli tunnel), grazie al carro a larghezza variabile che permette il transito attraverso passaggi che non superano i 900 mm di larghezza. La MC 3 – che può essere utilizzata per molteplici ap-


VERTICALE Il costruttore veneto ha presentato alla scorsa edizione del Bauma alcune aggiunte alla sua già ampia gamma di perforatriciper micropali e ancoraggi euna novità particolarmente rilevante per il settore delle macchine da pali di Stefano Vitali

plicazioni legate alla riparazione o costruzione di fondazioni e al consolidamento del terreno, dai micropali alle chiodature, agli ancoraggi – è dotata di un sistema di articolazione del mast brevettato che consente di raggiungere svariati posizionamenti e inclinazioni e di soddisfare vari requisiti di progetto senza alcuna difficoltà o necessità di riposizionamento dei perni, con un semplice comando da console radio.

Il sistema di articolazione si basa su un pantografo e una doppia ralla, comprende uno zoom di 250 mm e consente di eseguire perforazioni nella parte anteriore della perforatrice o di ruotare idraulicamente il mast su un piano perpendicolare ai cingoli, su entrambi i lati. Grazie alla rotazione della ralla, poi, il mast può essere portato dalla posizione verticale a quella orizzontale. Grazie alla struttura modulare del mast, invece,

la perforatrice può essere utilizzata sia in cantieri a cielo aperto che all’interno di locali con altezze ridotte, adattando la lunghezza della corsa all’altezza degli ambienti. La motorizzazione Stage V (con sistema DOC e DPF) e l’utilizzo di circuiti idraulici modulari di concezione avanzata permettono di allestire la MC 3 con varie teste di rotazione, martelli idraulici e accessori, per adattarsi a ogni tipo di perforazione a rotazione e rotopercussione. La MC 3 è dotata di radiocomando Comacchio, che ne gestisce tutte le funzioni. Una novità per i grandi diametri Due le perforatrici della linea CH che Comacchio ha portato al Bauma 2019: la CH 450, esposta nella configurazione WPD (Winch Pull Down – con tiro/spinta ad argano), e la nuova CH 300. Quest’ultima, presentata in anteprima, è il modello più piccolo della gamma, con un peso di trasporto di 30 t comprensivo di rotary e asta Kelly montate. Come la sua “sorella maggiore”, la CH 450, anche la CH 300 è automontante e, nonostante il peso e le dimensioni ridotti, offre prestazioni di coppia elevate, consentendo di eseguire lavorazioni che richiederebbero l’uso di attrezzature più grandi e pesanti. La CH 300 può essere configurata sia per l’esecuzione di pali trivellati non intubati (scavati con metodo a secco o stabilizzati con fluido), sia per pali con tubi di rivestimento (dove l’installazione del tubo è eseguita mediante rotary), fino a una profondità di 48,5 m. La macchina può essere convertita per eseguire perforazioni con tecnica CFA utilizzando eliche di diametro di 1.000 mm e raggiungendo una profondità di 19 m. La CH 300 è robusta e affidabile: l’utilizzo di acciai ad alta resistenza hanno consentito di ridurne il peso senza sacrificare prestazioni e affidabilità in cantiere. Il suo design incorpora funzioni volte a migliorare anche efficienza ed economicità. Ad esempio, la CH 300 è la prima macchina della gamma CH dotata di un innovativo sistema idraulico ad alta efficienza che riduce i consumi. Per migliogiugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 47


MACCHINE

FLAVIO DURIGAN

SALES MANAGER DI COMACCHIO

“Quest’anno lo stand Comacchio al Bauma è stato riposizionato nell’area esterna Nord e ciò ci ha dato l’opportunità di ampliare il suo layout e di avere un’area espositiva più vasta per le nostre macchine. Questo ci ha consentito di dare maggiore visibilità alle perforatrici della linea CH, un ulteriore passo avanti nel percorso che l’azienda ha intrapreso dal lancio a fine del 2015 della prima unità di questa serie, la CH 450. Negli ultimi quattro anni Comacchio ha investito molto nell’ampliamento di questa gamma di prodotto e abbiamo scelto il Bauma 2019 per il lancio dell’ultima novità della nostra linea di macchine da pali, la CH 300. Allo stesso tempo, avevamo bisogno di più spazio per l’esposizione delle nostre perforatrici per micropali e ancoraggi della linea MC. Con quasi 40 modelli, con pesi dalle 2 alle 40 t, questa gamma è attualmente la più completa nel settore della piccola e media perforazione. In occasione della fiera abbiamo lanciato il modello MC 3 e selezionato alcuni modelli di punta che hanno offerto una panoramica delle soluzioni che Comacchio è in grado di offrire alle aziende che operano nel campo delle fondazioni e che riflettono i più recenti sviluppi in questo segmento”.

LA PERFORATRICE MC 3 È L’ULTIMA NOVITÀ COMACCHIO PER QUANTO RIGUARDA LE MACCHINE PER INTERNI E I CANTIERI DI DIFFICILE ACCESSO 48 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

re Cummins B 4.5, per rispondere ai più elevati standard di sostenibilità ambientale. Per soddisfare i nuovi limiti sulle emissioni e il numero di particelle (PN) richiesto dalla nuova normativa, la CH 300 è poi dotata di tecnologia Stage V: include DPF, SCR e il dosaggio dell’urea combinati in un sistema di post-trattamento Single Module, che garantisce minor spazio e pesorispetto ai sistemi precedenti. La CH 300 si distingue per il

LO STAND COMACCHIO AL BAUMA 2019 HA OSPITATO SVARIATI MODELLI DELLA LINEA MC, CON LA NOVITÀ MC 3, E LA NUOVA PERFORATRICE CH 300

L’OPINIONE

rare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, Comacchio ha ottimizzato anche il sistema di raffreddamento del motore, per regolare la dissipazione del calore in funzione delle reali esigenze operative: ciò si traduce in emissioni ridotte, minore consumo di carburante e inferiori livelli di rumorosità. La versione in mostra a Monaco era equipaggiata con un propulsore Stage III, ma l’impianto può essere dotato anche di moto-


LA NUOVA PERFORATRICE CH 300 È STATA PRESENTATA IN ANTEPRIMA AL BAUMA 2019 ED È IL MODELLO PIÙ PICCOLO DELLA GAMMA, CON UN PESO DI TRASPORTO DI 30 T COMPRENSIVO DI ROTARY E ASTA KELLY MONTATE

LE ALTRE “MC” IN ESPOSIZIONE

design ergonomico e l’alto livello di sicurezza: la cabina vetrata e dotata di porta scorrevole ha ottenuto la certificazione TOPS e FOPS-1. La postazione di lavoro è regolabile e utilizza leve e manipolatori capacitivi, oltre a un display a colori touch-screen da 7” collegato al sistema CCS, un software di controllo progettato da Comacchio che controlla i parametri di perforazione e consente la gestione completa della macchina, compresa la diagnosi di eventuali errori. ■

A Monaco era esposta anche la perfora-

ne, incluse le applicazioni che richiedono

chiodature e ancoraggi in progetti di stabi-

trice MC 28 HD (Heavy Duty) da 30 t: ra-

l’impiego di sistemi a doppia testa. Una

lizzazione di pareti che utilizzano tecniche

diocomandata, appartiene alla gamma

nota anche per la MC 9 “Long Reach”,pro-

di perforazione a rotazione e rotopercus-

di perforatrici multiuso articolate e dota-

gettata per affrontare situazioni di lavoro

sione, in particolare per lavorazioni che

te del sistema di articolazione del mast a

dove spazi e conformazione del cantiere

utilizzano sistemi di barre autoperforanti.

brevetto Comacchio destinate ad appli-

rendono impossibile l’uso di mezzi con-

Il suo design “multipurpose” le permette

cazioni geotecniche. Compatta e perfor-

venzionali. Radiocomandata, è una so-

di operare anche con tecniche a rotazione

mante ed equipaggiabile con vari acces-

luzione ideale ad esempio per eseguire

con l’utilizzo di martello fondo foro (DTH).

sori, è una soluzione ideale per applicazioni gravose come le perforazioni di medio diametro con l’utilizzo di sistemi a doppia testa. Il suo progetto si sviluppa partendo da un sottocarro rinforzato a larghezza variabile che garantisce stabilità durante il funzionamento. Grazie al sistema di articolazione brevettato, può raggiungere un numero infinito di posizioni e inclinazioni del mast in spazi ridotti, consentendo l’esecuzione di ancoraggi e micropali, compresi quelli in posizione “front the wall”. In esposizione anche la MC 15 P, uno dei best seller di Comacchio: versatile e compatta, può essere utilizzata in un ampio spettro di lavorazioni nel campo delle fondazionie in qualsiasi applicazione di perforazione a rotazione e a rotopercussiogiugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 49


MACCHINE CM

L’innovazione

nel segno della qualità Nel 2018 l’azienda romagnola ha ampliato la sua “mission” entrando nel mercato delle macchine per i lavori stradali, forte della sua pluridecennale esperienza nel settore della carpenteria medio-pesante e delle lavorazioni meccaniche di Ettore Zanatta

50 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


D

al 1974, anno della sua fondazione, CM si è progressivamente specializzata nella produzione di carpenteria medio-pesante e in lavorazioni meccaniche a controllo numerico di alta precisione nel settore delle macchine per la lavorazione stradale. Oggi l’azienda di Conselice (Ra) opera su una superficie di 23.000 m 2, di cui 8.000 m 2 di area coperta, e conta circa 70 dipendenti. Dal 2017 la società Contura detiene la maggioranza di CM e Gaetano Castiglione ne è il presidente e amministratore delegato. A partire dallo stesso anno l’azienda romagnola ha deciso di ampliare la sua attività investendo in macchinari, tecnologie e competenze, al fine di attuare un cambiamento nel segno della continuità. Il risultato? Lo sviluppo di una linea di vibrofinitrici a marchio CM, una produzione che si è affiancata all’attività tradizionale dell’azienda e che intende farsi interprete delle esigenze del settore delle macchine stradali. Un mercato che richiede strumenti sempre più avanzati e performanti. Da queste premesse sono nate la vibrofinitrice gommata F175, nel 2018, e il modello cingolato F220T, presentato in anteprima al Bauma 2019. Due macchine frutto di un “sapere” aziendale consolidato in oltre 40 anni di fabbricazione di macchine e preassemblati per i colossi del settore, ma anche dell’applicazione di nuove soluzioni tecniche brevettate. Piccole dimensioni, grande rivoluzione La vibrofinitrice gommata F175 è la capostipite della serie di macchine a marchio CM e si fa “portavoce” di alcune soluzioni tecniche brevettate dall’azienda. Tra queste, il sistema di alimentazione del materiale con coclee a comando indipendente, che consente di distribuire al meglio il materiale dove necessario, rendendola adattabile a qualsiasi esigenza e condizione di stesa. Questa funzione - unitamente al controllo della trazione elettronica e a un sistema elettroidraulico di comando dei servizi - rappresenta la chia-

ve dell’innovazione CM e l’approccio di cui l’azienda intende farsi rappresentante. La vibrofinitrice F175 è stata concepita con l’intento di offrire una soluzione in grado di alleggerire la fatica degli operatori e, proprio per questo, sta riscuotendo un notevole successo tra gli addetti del settore a cui viene richiesto, con sempre maggiore frequenza, di eseguire piccoli lavori stradali. Maneggevole, di dimensioni e peso ridotti, presenta un posto guida (in piedi) su una pedana posta vicina alla stesa, che consente all’operatore di apportare eventuali aggiustamenti. Il numero di persone necessarie per lo svolgimento delle operazioni si riduce a due: uno alla guida della pala per il carico del bitume e uno alla guida e al controllo della stesa (la capacità di produzione teorica è di circa 350 m2/h, mentre con un lavoro eseguito manualmente non si superano i 150 m2/h). Le ribaltine della tramoggia permettono di aumentare le dimensioni della bocca di carico. Un nastro trasportatore a barre in acciaio antiusura convoglia il materiale verso le due coclee che, comandate da un unico motore idraulico, distribuiscono il flusso del materiale – regolato automaticamente da un tastatore a paletta – per tutta la larghezza del rasatore. Due porte mobili e regolabili sullo scarico del nastro trasportatore facilitano la distribuzione del materiale davanti al rasatore S175V, estensibile da 800 a 1.350 mm (con due allargamenti meccanici si può estendere fino a 1.750 mm). Il riscaldamento delle suole è a GPL. L’accensione dei bruciatori è controllata elettronicamente per garantire la massima sicurezza. La variazione della sagoma della stesa M-W è ottenuta tramite appositi registri. La nuova vibrofinitrice F220T La vibrofinitrice cingolata F220T è stata lanciata in occasione del Bauma ed è progettata per soddisfare qualsiasi esigenza nel campo dei lavori di asfaltatura: grazie alle dimensioni compatte e alla versatilità del rasatore (larghezza 1.200 mm

L’OPINIONE

GAETANO CASTIGLIONE

AD E PRESIDENTE DI CM

“CM persegue con determinazione l’obiettivo di ideare vibrofinitrici che coniughino le migliori applicazioni tecnologiche e cura per i dettagli prestando massima attenzione alle esigenze degli utilizzatori finali e dei nuovi materiali impiegati. Abbiamo iniziato la produzione di vibrofinitrici nel 2017: in virtù della nostra consolidata esperienza e dopo esserci dotati di un ufficio di ricerca e sviluppo diretto da Renato Giovannini, progettista molto noto nel settore, abbiamo sviluppato e immesso sul mercato italiano e internazionale il primo modello gommato, denominato F175, che ha già riscosso molti consensi per le sue qualità tecnologiche. Al Bauma abbiamo presentato una seconda vibrofinitrice, più grande e cingolata. L’amore per il nostro lavoro ci ha accompagnato per oltre 40 anni di attività nel settore e oggi più che mai è – e sarà – presente in tutte le fasi di progettazione e costruzione delle macchine CM. La passione che caratterizza i nostri progetti rappresenta quel valore aggiunto di cui siamo orgogliosi e che rende le nostre vibrofinitrici uniche e inimitabili”.

- 2.200 mm), con l’utilizzo di appositi allargamenti e riduzioni riesce a eseguire lavori di stesa da 500 a 3.000 mm, perciò è la soluzione ideale per la realizzazione di parcheggi, strade urbane, corsie d’emergenza, tornanti in aree di montagna, canali, marciapiedi e piste ciclabili. La macchina monta componenti giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 51


MACCHINE

LA SCHEDA TECNICA La finitrice gommata F175 Motore/Potenza:

Hatz 1B50T-6 / 7,6 kW a 3.000 giri/min, raffreddato ad aria

Ruote trazione/anteriori:

Cushion 432 x 127 / Cushion 300 x 100

Sospensione: Sterzo/Trazione: Velocità di traslazione max.: Freno di servizio/stazionamento: Tramoggia/Capacità:

ruote anteriori basculanti idroguida + cilindro / idraulica a circuito chiuso 2,6 km/h idrostatico / negativo a lamelle, incorporato nei riduttori vasca di carico unica / 1,2 t

Larghezza interna:

0,8 m

Bocca di carico:

2,05 x 1,18 m

Produzione teorica:

17,9 t/h n 1, con listelli reversibili a comando idraulico, motore orbitale e catena

Trasportatore: Coclee:

n. 2, a comando unico con trasportatore reversibile

Peso totale:

1.000 kg (versione standard)

RASATORI S175 V Dimensioni:

800-1.350 mm (allargabile idraulicamente)

Guide:

telescopiche anteriori, cilindriche posteriori

Larghezza/spessore suole:

120 mm / 6 mm (intercambiabili)

Bombatura centrale:

meccanica +4% - 2%

Profilo di stesa:

M - W (con gruppi regolazione)

Riscaldamento:

gas a tre bruciatori, con accensione elettronica

Rexroth, Perkins e Lohmann, oltre a un consolidato sistema di trazione, catene in acciaio e pattini rivestiti in gomma, un cruscotto tecnologico ma intuitivo e di facile manutenzione, due sportelli laterali posti su ciascun lato della macchina e un cofano apribile verso l’alto, diverse configurazioni di rasatore e un motore diesel Perkins da 50 kW. Un comando d’emergenza posto sul cruscotto arresta tutte le funzioni della macchina e del motore, mentre due pulsanti posti lateralmente, sulle paratie del rasatore, arrestano le funzioni del mezzo in caso di pericolo per l’operatore a terra. Un’ulteriore dimostrazione, questa, dell’attenzione che CM pone anche nei confronti della sicurezza. La F220T, sfruttando la stessa telaistica, è stata studiata per essere equipaggiata con quattro tipi di rasatore (vibrante e a tamper, con riscaldamento a gas o elettrico), così che l’utilizzatore finale possa scegliere in tutta libertà la configurazione a lui più congeniale. Il riscaldamento a gas è ottenuto tramite bruciatori atmosferici con controllo accensione e spegnimento della fiamma per mezzo di un sistema elettronico; il sistema di riscaldamento elettrico è gestito da un generatore

LA VIBROFINITRICE GOMMATA CM F175 MONTA UN MOTORE HATZ DA 7,6 KW. È DOTATA DI RASATORE ESTENSIBILE CON COMANDI IDRAULICI E DI TRAMOGGIA FISSA CON PARATIE LATERALI RIBALTABILI 52 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


LA SCHEDA TECNICA La finitrice cingolata F220T Motore/Potenza: Cingoli: Area di contatto al suolo: Sterzo/Trazione: Velocità di traslazione max.: Freno di servizio/stazionamento: Tramogge/Capacità: Rulli reggi-spinta: Larghezza interna tramogge: Altezza di carico: Produzione teorica:

collegato al motore tramite cinghia e da un controllo elettronico che regola il funzionamento e la temperatura delle resistenze fissate alle suole liscianti del rasatore. L’azienda è ora impegnata nella progettazione di altre vibrofinitrici, tra cui la versione cingolata F175T, il cui approntamento è previsto entro la fine dell’anno; nel frattempo, sta già organizzando la propria partecipazione ad Asphaltica, la fiera italiana più importante del settore, che si terrà a Verona in concomitanza con SaMoTer, a marzo 2020. Date le numerose visite presso CM e la crescente richiesta di poter testare le performance delle sue vibrofinitrici, l’azienda ha allestito un proprio campo prove di stesa sempre operativo e al quale sono invitati tutti gli interessati. ■

catena passo 4” (n. 8 rulli per lato) 1.600 x 180 mm elettronico / idraulica a circuito chiuso 3 km/h idrostatico / negativo a lamelle, incorporato nei riduttori due (a comando indipendente) / 4,2 t oscillanti e reclinabili con tramoggia in sagoma 2.650 mm 565 mm ai lati; 520 mm al centro 200 t/h

Trasportatore:

n.1 listelli reversibili a comando idraulico, motore orbitale e catena

Coclee:

n.2 a comando indipendente e reversibile

Peso totale: LA VIBROFINITRICE CM F220T - CHE MONTA CINGOLI CON CATENE IN ACCIAIO E PATTINI RIVESTITI IN GOMMA E UN MOTORE PERKINS DA 50 KW - È DOTATA DI RASATORE ESTENSIBILE CON COMANDI IDRAULICI CON RISCALDAMENTO A GAS O ELETTRICO, FORNITO IN VERSIONE TAMPER O VIBRANTE. IL CRUSCOTTO È ALTAMENTE TECNOLOGICO MA INTUITIVO

Perkins 404F-E22TA / 50 kW a 2.800 giri/min, raffreddato ad acqua

4.500 kg

RASATORE TAMPER S220T Dimensioni: Larghezza/spessore suole: Tamper: Giri/corsa tamper: Bombatura centrale:

1.200-2.200 mm (allargabile idraulicamente) 240 mm / 10 mm 20 x 48 mm 1.650 giri/min / 3 mm meccanica +4,5% - 2%

Profilo di stesa:

M-W

Riscaldamento:

elettrico trifase 400/230 V - gas n. 4 bruciatori, accensione elettronica

Estensione Tamper: Paratie laterali:

400 mm (da 2.200 a 3.000 mm), riscaldati elettricamente o a gas regolabili

RASATORE VIBRANTE S220V Dimensioni: Larghezza/spessore suole: Giri vibrante: Bombatura centrale:

1.200-2.200 mm (allargabile idraulicamente) 255 mm / 10 mm 3.100 giri/min meccanica +4,5% - 2%

Profilo di stesa:

M-W

Riscaldamento:

elettrico trifase 400/230 V - gas n. 4 bruciatori, accensione elettronica

Estensione vibrante: Paratie laterali:

400 mm (da 2.200 a 3.000 mm), riscaldati elettricamente o a gas regolabili giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 53


Hands On

LA GRANDE AMMIRAGLIA

ETTORE ZANATTA

IL PORTAFOGLIO DEL COSTRUTTORE TEDESCO SI ARRICCHISCE CON UNA PALA GOMMATA CHE – DOTATA DI QUATTRO RUOTE STERZANTI, UN RESISTENTE E COLLAUDATO TELAIO MONOBLOCCO E DI UN COMFORT DI GUIDA AI VERTICI DELLA CATEGORIA – INTENDE IMPORSI COME SINONIMO DI POTENZA, STABILITÀ E MANEGGEVOLEZZA NEI CANTIERI EDILI E INDUSTRIALI 54 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


LA PALA GOMMATA KRAMER 8155

I

l marchio Kramer è sinonimo di pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici a quattro ruote sterzanti caratterizzati dall’estrema manovrabilità, dall’adattabilità a ogni tipologia di terreno e dall’elevata efficienza. Grazie al collaudato telaio monoblocco, le pale gommate Kramer convincono anche per l’elevata stabilità: grazie alla speciale struttura della macchina, infatti, non si verificano spostamenti del baricentro causati dai movimenti dello sterzo.

Grazie allo sterzo con fuso a snodo, quindi, durante la sterzata si muovono solamente le ruote. In tal modo, con raggi di curvatura ristretti, su terreni irregolari viene assicurato un carico utile massimo e un’elevata stabilità. La Serie 8 di pale gommate e pale gommate telescopiche Kramer, in particolare, aveva già definito nuovi standard in tema di tecnica, potenza e comfort. Oltre alla citata stabilità, questa gamma di macchine si contraddistingue per un carico utile costante a qualsiasi angolo

di sterzata e per una motorizzazione potente, nonché per una cabina panoramica particolarmente spaziosa che assicura un elevato comfort di guida e un’eccellente visibilità panoramica. Con la nuova “ammiraglia” di casa Kramer, la pala gommata 8155, il costruttore tedesco arricchisce – e amplia verso l’alto, in termini di peso – il suo (già ampio) portfolio di prodotti, raggiungendo un livello superiore. I dati prestazionali di questo nuovo modello si integrano con le tipiche quattro

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 55


Hands On

La pala gommata 8155 è la nuova “ammiraglia” Kramer nella classe di peso delle 10 t

ruote sterzanti assicurando un’estrema manovrabilità e compattezza. Oltre alle interessanti caratteristiche comuni alle sue “sorelle minori” in gamma, la pala gommata 8155 - che abbiamo potuto visionare sul campo grazie a uno speciale Test Drive organizzato recentemente presso la cava Pesenti di Caldiero (Vr) da Niederstätter, società di Bolzano attiva in svariati ambiti, dai servizi globali nel settore delle gru edili alla costruzione di scuole prefabbricate, dalla vendita e noleggio di macchine edili alla formazione, nonché rivenditore in Italia dei prodotti Kramer - convince per i nuovi principi costruttivi della cabina e di funzionamento. La pala gomma 8155 sod56 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

POTENZE PER OGNI ESIGENZA I motori di cui sono dotati i modelli del-

74 kW (100 CV) con tecnologia DOC e

la Serie 8 di Kramer sono conformi alle

riduzione catalitica selettiva (SCR), che

attuali norme sulle emissioni di scarico

riduce significativamente la percentua-

IV e V. Le pale gommate equipaggiate

le di ossidi di azoto. La pala gomma-

con motori da 55 kW, in particolare, so-

ta Kramer 8155 è invece azionata da

no dotate di serie di convertitore catali-

un motore Deutz TCD 3.6 da 100 kW

tico di ossidazione diesel (DOC) e filtro

con emissioni allo stadio di scarico IV.

antiparticolato diesel (DPF) e ciò con-

Il post-trattamento dello scarico viene

sente un funzionamento affidabile in

eseguito da DOC e SCR (DPF opziona-

qualsiasi situazione. I nuovi propulsori

le). Come opzione è disponibile anche

offrono la massima potenza nonostante

l’ancor più potente Deutz TCD 4.1 da

i bassi regimi e l’elevato aumento della

115 kW. Il post-trattamento dello scari-

coppia. Per i modelli più grandi è inve-

co con DOC, DPF e SCR, in questo ca-

ce disponibile un motore opzionale da

so, è standard.


LA PALA GOMMATA KRAMER 8155 Il montante PZ che contraddistingue la pala gommata 8155 combina il meglio della cinematica parallela e a “Z” in un unico sistema, assicurando un elevato momento di strappo e una precisa guida parallela sull’intera area di sollevamento. È utilizzabile anche una cinematica a “P” con cambio rapido Kramer. Entro la fine dell’anno la macchina sarà disponibile anche con braccio telescopico

disfa la normativa d’emissione Stage IV ed è conforme all’ultimo stato dell’arte della tecnica di questo comparto sotto ogni aspetto. Tutto in vista Il principio della cabina della pala gommata Kramer 8155 è stato completamente rivisitato: dal sedile dell’operatore al volante, tutti i dettagli sono stati adattati in modo coerente alle esigenze degli operatori. Ergonomia, comfort di guida e funzionalità sono stati posti in primo piano. Il modulo è completamente vetrato e si distingue per la spaziosità,

Il braccio di cui era dotata la versione testata in cava era standard, ma è disponibile un braccio più lungo di 50 cm, al fine di ottimizzare le prestazioni di questa pala gommata, soluzione ideale per tutti gli ambiti di riciclaggio, industria e movimento terra

garanzia di un’elevata libertà di movimento della testa e del corpo. Anche il cruscotto - caratterizzato da un’eleva-

La pala gommata 8155 può essere omologata UE come “macchina operatrice” (trattrice), con gancio di traino con carico di appoggio di 1 t. Sono disponibili tutti i sistemi di gancio di traino in commercio

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 57


Hands On I PUNTI DI FORZA

DISPLAY LCD DA 7”

LA STABILITÀ

IL COMFORT DI GUIDA

LA MANEGGEVOLEZZA

LA FLESSIBILITÀ D’USO

LA FORZA DI SPINTA E TRAZIONE

I RIDOTTI CONSUMI DI CARBURANTE

VISIBILITÀ PANORAMICA

ACCESSO IN CABINA SU ENTRAMBI I LATI

BLOCCAGGIO DIFFERENZIALE ATTIVABILE AL 100%

AMPIO ASSORTIMENTO DI ATTREZZATURE

TRE MODALITÀ DI STERZATA

58 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

CINEMATICA “PZ”


LA PALA GOMMATA KRAMER 8155

CABINA ERGONOMICA TRASMISSIONE IDROSTATICA O ECOSPEEDPRO

MOTORE DEUTZ - STAGE IV

GANCIO DI TRAINO REGOLABILE

TELAIO MONOBLOCCO

QUATTRO RUOTE STERZANTI giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 59


Hands On La cabina della nuova pala gommata Kramer 8155 è stata completamente “ripensata”. Dal sedile al volante, tutti i dettagli sono stati adattati in modo coerente alle esigenze degli operatori, mettendo ergonomia, comfort di guida e funzionalità in primo piano. La cabina, inoltre, è dotata di Jog Dial: in tal modo è possibile regolare comodamente tutte le impostazioni basilari della pala, come ad esempio la quantità d’olio di tutti i circuiti di comando. I dati d’esercizio più importanti possono essere visualizzati e adattati tramite l’apposita manopola girevole e a pressione

Oltre agli altri comandi, in cabina è presente un nuovo e ampio display da 7”, gestibile in modo semplice e intuitivo. Tutti i dati e le funzioni rilevanti della macchina vengono visualizzati sul menù principale. La luminosità può essere regolata e personalizzata in base alle esigenze

Il bracciolo, con console di joystick e Jog Dial, è montato sul sedile ed è dotata dei più importanti elementi di comando. In tal modo, la mano sinistra dell’operatore può rimanere sul volante e la destra nell’area del bracciolo stesso, che è ribaltabile verso l’alto e rende quindi possibile l’uscita anche dalla parte destra del mezzo

ta visibilità ed ergonomicità - consente una visuale illimitata sul cambio rapido. Riepilogando, quindi, la nuova cabina della 8155 offre un ambiente confortevole con un’eccellente visibilità panoramica, per un lavoro comodo ed efficiente anche nelle giornate più impegnative. Impieghi all’altezza, con consumi ridotti Uno dei fiori all’occhiello di Kramer è anche il propulsore di cui è dotata la pala gommata 8155. Si tratta di un potente mo-

tore Deutz TCD 3.6 da 100 kW Stage IV. Il post-trattamento dei gas di scarico avviene con DOC e SCR (come optional è disponibile un filtro antiparticolato). È disponibile come optional anche un Deutz TCD 4.1 da 115 kW, ancora più potente (in questo caso il post-trattamento dei gas di scarico avviene con DOC, DPF e SCR). In base alle esigenze, poi, per la pala gommata 8155 sono disponibili due diverse unità di carico. Naturalmente viene proposto anche un robusto cambio rapido

La struttura completamente vetrata si distingue per la spaziosità e per la libertà di movimento garantita alla testa e al corpo del guidatore. Anche il cruscotto e la posizione del volante consentono una visuale ottimale sull’attrezzatura e sull’ambiente circostante

60 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


LA PALA GOMMATA KRAMER 8155 Un apposito pulsante di depressurizzazione degli accessori consente di staccare i tubi idraulici e cambiare l’attrezzatura senza dover spegnere la macchina

PROGRESSIVAMENTE REDDITIZIO L’unità di overdrive idrostatica a variazione continua con angolo di brandeggio da 45° del motore idraulico è stata sviluppata da Kramer. Questo sistema si distingue per la massima economicità combinata alla migliore compatibilità ambientale, nonché per le interessanti caratteristiche di guida. Grazie al sistema di trasmissione ecospeedPRO, infatti, la velocità e la forza di spinta sono costantemente e perfettamente sincronizzate tra loro. Con questa trasmissione è possibile un’accelera-

idraulico per gli impieghi più estremi, con un perno di attacco largo 61,5 mm e un robusto perno di bloccaggio da 50 mm. Gli attacchi a cambio rapido standard e industriali dispongono di un alloggiamento conforme a ISO 23727, il più utilizzato in questa classe di potenza.

zione costante da 0 a 40 km/h senza cambiare marcia: ciò consente una guida confortevole e uniforme in quanto non si verificano interruzioni della forza di trazione o movimenti bruschi. Il cambio ecospeedPRO offre un aumento della forza di trazione maggiore rispetto alla precedente variante ecospeed. In tal modo si raggiungono forze di spinta e trazione maggiori fino al 10%. Sia la variante idrostatica che la variante ecospeedPRO comprendono di serie l’abbassamento del numero di giri Smart Driving.

Numerose opzioni – tra cui circuiti idraulici di comando, presa elettrica, presa diagnostica DIN, frenatura ad aria compressa – consentono di trasformare la pala gommata 8155 in una vera e propria macchina “tuttofare”

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 61


Hands On UNA PERFETTA “MACCHINA TRATTRICE” Il gancio di traino regolabile in altezza

Ai lati della macchina sono presenti i vari serbatoi: AdBlue e gasolio (lato destro) e olio idraulico con relativo indicatore di livello (lato sinistro). Qui, sotto la scaletta, è presente lo stacca-batterie

abbinato all’omologazione UE come macchina operatrice (entrambi disponibili come optional) trasforma qualsiasi pala gommata e pala gommata telescopica in una perfetta macchina trattrice, fino a 18 t di carico trainato. In tal modo è possibile trasportare i mezzi da lavoro, gli utensili, i materiali edili e gli attrezzi sul luogo di impiego e in cantiere, potendo transitare anche sulle strade pubbliche. Si risparmia così tempo prezioso e, di conseguenza, si contengono anche i costi.

Il montante “PZ” della 8155 combina il meglio della cinematica parallela e a “Z” in un unico sistema e assicura un elevato momento di strappo e una precisa guida parallela sull’intera area di sollevamento. Il montante assicura una

visuale ideale dell’attrezzatura montata e del carico (una visibilità aggiuntiva è data dal cilindro di ribaltamento in posizione ribassata), oltre a un’ottimale manovrabilità. Anche la cinematica “P” con cambio rapido Kramer convin-

La scala di accesso/uscita posta sul lato destro della pala gommata si può prelevare semplicemente svitando un’apposita rotella – come ci mostra Leonhard Kofler, responsabile vendite di Niederstätter - e si può posizionare sul lato posteriore della macchina, al fine di eseguire le operazioni di manutenzione ordinaria

ce, con un’elevata forza di spunto, notevoli carichi al freno nell’area superiore del montante e una precisione esemplare durante i lavori con carichi pesanti. Grazie alla struttura aperta dell’unità di carico, anche in questo caso la visuale dell’attrezzatura risulta ottimale, garantendo un’estrema produttività e affidabilità durante i lavori di carico e scarico (i carichi vengono automaticamente mantenuti a livello durante il solle-

Il telaio monoblocco costituisce la base per tre diverse modalità di sterzo: su tutte le ruote, sull’assale anteriore o a granchio. La prima soluzione (2 x 40° sull’asse anteriore e posteriore) consente cicli di lavoro rapidi e un ingombro ridotto; la seconda, ideale per utilizzi su rimorchio, permette di viaggiare su strada in modo sicuro e ad alta velocità; la sterzatura a granchio consente di manovrare la pala in spazi molto ristretti e di posizionarsi in modo preciso negli spazi più stretti

62 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


LA PALA GOMMATA KRAMER 8155 Grazie alla trasmissione EcospeedPRO, velocità e forza di spinta sono costantemente e perfettamente sincronizzate tra loro. Con questa nuova e potente trasmissione è possibile un’accelerazione costante da 0 a 40 km/h su ogni terreno e pendenza senza cambiare marcia

LA SCHEDA TECNICA La pala gommata Kramer 8155 Capacità benna standard:

1,55 m3

Motore:

Deutz TCD 3.6 - Tier IV

Potenza motore (di serie/opzionale):

100/115 kW

Trasmissione:

idrostatica, con pistoni assiali

Struttura:

cinematica PZ 100% sull’assale anteriore e posteriore

Blocco differenziale: Carico di ribaltamento (benna standard):

6.100 kg

Carico utile:

4.200 kg

Angolo di ribaltamento posteriore:

45°

Altezza di carico/scarico:

3.520/2.725 mm

Angolo di scarico:

vamento e l’abbassamento), così come durante i lavori d’impilaggio con altezze di sollevamento elevate. Da evidenziare che entro la fine del 2019 la pala gommata Kramer 8155 sarà disponibile anche con braccio telescopico. ■

45°

Distanza di scarico:

1.085 mm

Raggio di sterzata (pneumatici standard):

3.865 mm

Angolo di sterzata max.:

2 x 40°

Distanza da terra:

445 mm

Passo:

2.620 mm

Centro di rotazione della benna:

3.760 mm

Velocità di traslazione (standard/optional):

20/40 km/h

Pneumatici standard:

500/70R24

Portata pompa max.:

150 l/min

Pressione pompa max.:

250 bar

Portata max. Powerflow:

180 l/min

Peso in ordine d’esercizio:

9.850 kg

Dimensioni (altezza x lunghezza x larghezza):

3.010 x 6.450 x 2.500 mm

La versione qui testata montava una benna standard da 1,55 m3, ma la pala gommata 8155 può essere equipaggiata con svariate tipologie di attrezzatura, dalle forche alle benne spazzatrici e miscelatrici, dalle frese per l’asfalto o da neve ai decespugliatori

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 63


ATTREZZATURE Topcon Positioning Group

Soluzioni robotiche per le costruzioni Il Gruppo giapponese, specializzato nella progettazione, produzione e distribuzione di sistemi di misurazione di precisione e soluzioni di “workflow” per i mercati globali delle costruzioni, della geomatica e dell’agricoltura, ha recentemente presentato alcune interessanti novità destinate al settore delle costruzioni di Pietro Gabrielli

64 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

T

opcon Positioning Group presenta una nuova generazione di stazioni totali robotiche per la scansione denominata GTL-1000. Si tratta di uno scanner compatto integrato in una stazione totale robotica con funzioni complete, progettato per offrire un potente strumento che consenta, in unica soluzione, il tracciamento di cantiere e la scansione da parte di un singolo operatore.


Questo nuovo strumento include il software “on-board” MAGNET Field, progettato per offrire una connettività in tempo reale tra cantiere e ufficio, e TSshield, per la protezione e la salvaguardia dell’investimento. Un sistema automatico con comandi a sfioramento Topcon Positioning Group ha recentemente presentato anche una nuova edizione automatizzata della sua soluzione aftermarket modulare 3D per lo scavo: X-53x automatica. Il sistema, che usa gli stessi componenti di quello originale, aggiungendo un controllo idraulico automatizzato, controlla automaticamente TOPCON POSITIONING GROUP PRESENTA UNA NUOVA EDIZIONE AUTOMATIZZATA DELLA SUA SOLUZIONE AFTERMARKET MODULARE 3D PER LO SCAVO DENOMINATA X-53X AUTOMATICA

Il sistema utilizza la funzione di inseguimento del prisma, che consente di tracciare punti con sicurezza in ambienti difficili come i cantieri edili (con la semplice pressione di un solo tasto è possibile avviare una scansione) ed è progettato per consentire velocità superiori rispetto a flussi di lavoro di scansione finora utilizzati in cantiere. “Gli operatori possono realizzare una scansione completa ‘full dome’ a 360° in pochi minuti. I sistemi e i metodi più tradizionali richiedono molto più tempo”, afferma Ray Kerwin, direttore della pianificazione globale dei prodotti. Dopo aver eseguito l’elaborazione con MAGNET Collage, il workflow viene completato con ClearEdge3D Verity, uno strumento software avanzato che automatizza la verifica delle costruzioni. “L’integrazione di GTL-1000 e Verity dà luogo a un pacchetto perfetto per la verifica delle costruzioni, utilizzando tecniche di modellazione 3D”, aggiunge Kerwin. “Il risultato è un sistema che permette di rilevare rapidamente condutture, colonne, travi, montanti, flap, penetrazioni e acciaio strutturale. Inoltre, contribuisce a migliorare il controllo qualità, offrendo una chiara indicazione visiva tramite mappe termiche sulla qualità costruttiva, per minimizzare gli effetti degli errori prima che diventino problemi costosi”.

TRACCIAMENTI A MANI LIBERE Topcon Positioning Group presenta una nuova soluzione per lo strumento da cantiere LN-100 con visore a sovrimpressione HUD, attivabile con comandi vocali. Questo “assistente”, indossabile, fornisce indicazioni visive per il picchettamento mediante occhiali HUD che guidano l’operatore nell’utilizzo di un LN-100 durante l’esecuzione di tracciamenti di cantiere. Questa peculiarità permette agli operatori di usare entrambe le mani per contrassegnare con precisione i punti da picchettare. “Questo dispositivo innovativo funziona con semplici comandi vocali che consentono di eseguire con precisione i tracciamenti di cantiere”, ha dichiarato Ray Kerwin, direttore della pianificazione globale dei prodotti. “Il display indossabile è in grado di scattare foto e realizzare video per documentare lo stato di avanzamento e i punti fondamentali della costruzione. Rispetto ai metodi di picchettamento tradizionali questo HUD aumenta la produttività fino all’80%”. Il software dell’”assistente indossabile” consente anche la generazione immediata di report in cantiere. “Questo nuovo dispositivo dimostra la leadership di Topcon nell’offrire soluzioni tecnologiche avanzate che migliorano i flussi di lavoro e aumentano l’efficienza. Le costruzioni sono una delle industrie più grandi al mondo e questo è un esempio della crescente adozione della tecnologia atta a soddisfare l’aumento della richiesta di produttività”, ha concluso Kerwin.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 65


ATTREZZATURE la profondità dello scavo e l’angolazione della benna: con un semplice azionamento con la punta delle dita fornisce il controllo automatico della profondità in modo tale che le operazioni di scavo per l’esecuzione di livellamenti, gradonature o scavi in pendenza, riducano l’affaticamento dell’operatore. Il sistema di scavo automatico presenta un nuovo metodo di calibrazione che utilizza una stazione totale in grado di comunicare in modalità wireless, anziché digitare manualmente i valori, ed è progettato per essere aggiornabile dai sistemi 2D e dai sistemi originari 3D. Il sistema automatico completa la linea di soluzioni Topcon per escavatori e viene rilasciato insieme a una nuova versione dell’applicazione Topcon Haul Truck, che utilizza una app Android o iOS installabile su smartphone o tablet e ideata per fornire un’infrastruttura completa di reporting e gestione in tempo reale su cloud. Evoluzioni 3D per i dozer Topcon Positioning Group ha poi annunciato il lancio di una serie di aggiornamenti al suo prodotto di punta tra i si-

della lama, disponibile anche come integrazione, progettata per migliorare le prestazioni su pendii ripidi. Altre nuove caratteristiche includono una migliore gestione dell’usura della lama. Anche i sistemi installati precedentemente possono essere aggiornati con l’opzione della configurazione della terza IMU. PAVELINK È UN’APPLICAZIONE DI LOGISTICA BASATA SU CLOUD, IDEATA PER CONNETTERE LE PARTI INTERESSATE IN TEMPO REALE PER TUTTO IL PROCESSO DI ASFALTATURA

stemi di machine control 3D per dozer: il 3D-MCMAX. Questo sistema, basato sulla piattaforma inerziale (IMU) e senza palo per il controllo della lama, è ora disponibile per più configurazioni e applicazioni. Lanciato nel 2016 e disponibile per dozer con lama a sei vie, ora Topcon presenta un’altra innovazione nel settore con la compatibilità per la classe di dozer dotati di lama a quattro vie. L’aggiornamento include l’introduzione di una terza IMU opzionale per il supporto del sistema di controllo del beccheggio

Connessione al cloud per le asfaltature Altra novità è Pavelink, un’applicazione di logistica basata su cloud ideata per connettere le parti interessate in tempo reale per tutto il processo di asfaltatura. Quest’applicazione mobile è progettata per completare un flusso di lavoro dell’ecosistema connesso tra gli impianti di produzione di asfalto, i camion da trasporto, l’ufficio dell’impresa e il sito da asfaltare. L’applicazione software “as a service” (SaaS) è stata sviluppata dal Topcon Technology Eindhoven “Paving Application Center” in Olanda, che amplia così il portafoglio delle soluzioni Topcon per le asfaltature. È stata creata per integrarsi con gli strumenti di pianificazione e gestione esistenti per migliorare l’efficienza, riducendo i problemi, come i sovradosaggi o i possibili guasti delle finitrici, affrontandoli più rapidamente o addirittura prevenendoli. ■ IL 3D-MCMAX È UN SISTEMA DI MACHINE CONTROL 3D PER DOZER: BASATO SULLA PIATTAFORMA INERZIALE (IMU) E SENZA PALO PER IL CONTROLLO DELLA LAMA, È STATO ORA AGGIORNATO ED È DISPONIBILE IN PIÙ CONFIGURAZIONI E IDONEO PER MOLTEPLICI APPLICAZIONI

UN “WORKFLOW” PER LE PAVIMENTAZIONI IN CALCESTRUZZO Topcon Positioning Group ha annunciato

hardware e software. Ciò fa parte dell’ap-

un nuovo bundle di workflow progetta-

proccio globale di Topcon per moderniz-

to per modernizzare le applicazioni FFL

zare le applicazioni relative al calcestruz-

(Floor Flatness and Levelness) di planari-

zo come il layout, il controllo qualità e le

tà e linearità delle pavimentazioni in cal-

operazioni di livellamento, con le ultime

cestruzzo. Un passo avanti reso possibile

novità tecnologiche relative al posizio-

dalla partnership con ClearEdge3D, spe-

namento di precisione. “Unendo questo

cializzato nel campo dei software di scan-

software allo scanner Topcon GLS-2000

sione laser 3D per il QA/QC (assicurazio-

gli appaltatori possono migliorare i loro

ne e controllo qualità) nel settore delle

workflow QA per ridurre i costi di profi-

costruzioni, che con il pacchetto Rithm

latura delle pavimentazioni, eseguendo

assicura a Topcon la possibilità di offrire

un’analisi FFL in proprio quasi in tempo

un’applicazione per il settore del calce-

reale”, ha affermato Alok Srivastava, di-

struzzo con una nuova opzione bundle

rettore della gestione prodotti diTopcon.

66 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


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MODULO.be - 501329

CONSTRUCTION EQUIPMENT


ATTREZZATURE Bauer Macchine Italia

QUALITÀ CERTIFICATA

per le fondazioni L’azienda di Mordano è divenuta sede ufficialmente accreditata per la riparazione e revisione di riduttori per CSM e idrofrese. Attrezzature, queste ultime, nella cui costruzione il costruttore tedesco è un punto di riferimento a livello mondiale di Pietro Gabrielli

L

e idrofrese sono macchine impiegate per la realizzazione di diaframmi, quegli elementi strutturali sotterranei comunemente utilizzati per sistemi di ritenzione e per muri di fondazione permanenti o come barriere profonde all’acqua. La realizzazione di un diaframma comporta lo scavo di una trincea tramite l’utilizzo di un fango bentonitico che ne

68 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

impedisce il crollo; per realizzare tali strutture si possono impiegare diverse tecnologie: lo scavo a benna, il CSM (Cutter Soil Mixing) o lo scavo con idrofresa, che prevede l’inserimento di quest’attrezzatura - dotata di due ruote di scavo -nella bentonite, mentre una pompa aspira il fango carico di matrice solida che viene inviato agli impianti di dissabbiamento preposti alla suddivisione della parte liquida, la bento-

nite che viene pulita, da quella solida, che viene invece scaricata. Con il CSM al posto della pompa di aspirazione, invece, opera una pompa che inietta una miscela cementizia al fine di realizzare un diaframma di terreno miscelato con il cemento, quindi senza asportazione di materiale. Ciò risulta vantaggioso sotto il profilo dello smaltimento dei materiali di risulta e dove si devono realizzare diaframmi in terreni inquinati.


Il sistema “macchina-attrezzatura” L’idrofresa è dunque un’attrezzatura complessa che viene sempre collegata a una macchina base. Nel caso di Bauer, questa può essere una classica perforatrice della serie BG PremiumLine o un escavatore tralicciato della serie MC. La connessione tra idrofresa e macchina base è gestita da un sistema di controllo delle manichette idrauliche deputate a scendere in profondità con l’idrofresa stessa. Vari i sistemi a disposizione: il sistema HSS, che prevede la sincronizzazione delle manichette e viene solitamente montato sulle macchine della serie BG PremiumLine; il sistema di tensionamento delle manichette HTS, adottato sugli escavatori MC; il sistema HDS, che può essere montato su entrambe le tipologie di macchine base e che permette di andare a grandi profondità, fino ai 250 m. Diffusione globale Nel mondo si contano circa 250 idrofrese realizzate dalla tedesca Bauer, molte delle quali sono al lavoro in Europa e in Asia. E l’Italia? Se nel 2010 operavano sul nostro territorio una ventina di unità, oggi si contano vari clienti italiani che utilizzano idrofrese, anche se spesso in cantieri di respiro internazionale. La costruzione di metropolitane e di stazioni per l’alta velocità ferroviaria sono sempre stati interventi trainanti, anche in relazione a terreni molto complessi in cui è meglio l’utilizzo di una idrofresa rispetto al classico diaframma a benna. Inoltre, l’idrofresa garantisce una notevole pulizia del cantiere, apprezzata in ambito cittadino poiché il ciclo dei fanghi bentonitici rimane in situ, senza la necessità di mezzi di supporto. Bauer Macchine Italia (Mordano – Bo) è in grado di fornire un pacchetto completo che comprende la macchina base, l’idrofresa, le pompe relative, l’impianto di dissabbiamento e l’eventuale impianto di miscelazione. Il tutto ideato e costruito dal gruppo Bauer e supportato, in termini di assistenza, dal personale della struttura italiana. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 69


ATTREZZATURE L’OPINIONE pologia standard prevede l’utilizzo di denti, ma nel momento in cui aumenta la durezza del terreno (oltre i 50 MPa) si considera l’utilizzo di ruote (RSM) dotate di picchi speciali. Se in alcuni casi si prediligono le ruote ibride, cioè composte da picchi e denti piatti, per le lavorazioni oltre i 100 MPa vengono adottate ruote con bit a rulli. Nel settore delle idrofrese, Bauer è leader

RICCARDO DE MIO TECNICO COMMERCIALE, BAUER MACCHINE ITALIA

di mercato: le soluzioni proposte sono affidabili e assicurano un’elevata produttività, nonché un vantaggioso

“Nel corso degli anni, per chi opera nel

rapporto costi-benefici. Alcuni esem-

settore delle fondazioni, le profondità da

pi? Il modello BC35, che monta ridut-

raggiungere sono aumentate in modo

tori BCF9 (la cifra indica la coppia dei

esponenziale. Oggi la nostra tecnolo-

riduttori, pari a 91 kNm). O l’idrofre-

gia consente di raggiungere profondi-

sa BC40, che adotta riduttori BCF10 da

tà da 80 m a 250 m, con spessori stan-

100 kNm. O, ancora, la BC 50, destina-

dard da 640 a 1.800 mm. Per assicura-

ta a lavori molto profondi e con spes-

re la verticalità dello scavo, le idrofre-

sori elevati. Ogni singola attrezzatura

se Bauer presentano un sistema fino a

corrisponde a un progetto realizzato

12 flap. Tutti i dati raccolti sono inviati al

su misura. Una testimonianza di ciò è

sistema B-Tronic, registrati e scaricabili

rappresentata dall’idrofresa ribassata

per i controlli della stazione appaltante

CBC30: molto versatile, è in grado di

o della direzione lavori. Il tutto al fine di

montare il power-pack nella parte po-

controllare la correttezza del diaframma

steriore o lateralmente, per adattarsi

sulla verticale, la profondità raggiunta,

a ogni tipologia di cantiere. Può rag-

i tempi di scavo, di discesa e risalita. A

giungere gli 80 m di profondità, man-

seconda dei terreni, poi, le idrofrese pos-

tenendo un’altezza massima di 5,64 m

sono presentare vari tipi di ruote: la ti-

dal piano di campagna”.

70 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Un partner certificato A proposito della struttura italiana: Bauer Macchine Italia è stata recentemente certificata dal Gruppo Bauer Maschinen come “Bauer Service for Cutter Gear Boxes”. La società di Mordano è dunque diventata una sede accreditata ufficialmente per la riparazione e la revisione dei riduttori per idrofrese e CSM (Cutter Soil Mixing) di ogni modello del costruttore tedesco. Come risaputo, i riduttori per idrofrese e CSM devono essere revisionati periodicamente. Operazione delicata, questa, che deve essere sempre eseguita da tecnici specializzati Bauer. Fino ad ora quest’intervento manutentivo era svolto in Germania o in Italia sotto la superLE IDROFRESE BAUER OFFRONO UNA SOLUZIONE AVANZATA E AFFIDABILE. DAL 1984, L’ESPERIENZA DEL GRUPPO TEDESCO IN QUESTO SETTORE CONTRIBUISCE IN MODO EFFICIENTE E AFFIDABILE AL SUCCESSO DEI SUOI CLIENTI


visione di uno specialista della casa madre; oggi, portando la revisione in Italia, Bauer Macchine Italia ha compiuto un deciso passo avanti a favore delle imprese nazionali, venendo incontro ai clienti in termini di costi e di tempo. Un’iniziativa trasparente che consente alle imprese italiane di comprendere in toto l’intervento manutentivo e seguirlo passo dopo passo.

L’OPINIONE

ALBERTO DALLE COSTE

AD, BAUER MACCHINE ITALIA

“Il riconoscimento ufficiale ottenuto da parte del gruppo Bauer Maschinen è una grande soddisfazione per Bauer Macchine Italia, ma è anche - e soprattutto - un chiaro vantaggio per tutti i clienti. Abbiamo investito molto per ottenere questa certificazione, perché vogliamo offrire al mercato italiano un risparmio in termini di manodopera, di ricambistica e di tempo. Inoltre è un servizio trasparente, che permette al cliente di verificare dettagliatamente la condizione del proprio riduttore, cosa che sarebbe impensabile con la parte inviata in Germania. In sostanza, i clienti possono accedere in officina e prendere visione del riduttore ‘aperto’, con a disposizione un tecnico italiano altamente specializzato in grado di spiegare loro la sostituzione di ogni singolo pezzo. In tal modo l’impresa prende coscienza del lavoro svolto da un’officina con la medesima preparazione tecnica della casa madre tedesca. Siamo convinti che mostrare quanto facciamo sia imporDI CON LE IDROFRESE SI POSSONO AFFRONTARE DIVERSI INTERVENTI DI COSTRUZIONE, ANCHE IN SPAZI RIDOTTI, A PROFONDITÀ ELEVATE E IN TERRENI DURI. LE FRESE BAUER POSSONO ESSERE MONTATE SU DIVERSI SISTEMI PORTANTI. MACCHINE IDEALI E OTTIMIZZATE IN TAL SENSO SONO GLI ESCAVATORI A FUNI MC 86, MC 96 E MC 128, MA LE IDROFRESE POSSONO ESSERE MONTATE ANCHE SULLE PERFORATRICI ROTANTI BG

tante e accresca la fiducia delle imprese, che possono toccare con mano il nostro lavoro e capire perché si eseguono determinati interventi”. 71


ATTREZZATURE All’interno di Bauer la certificazione ottenuta da Bauer Macchine Italia ha un significato speciale. Fatta eccezione per la sede centrale di Schrobenhausen, infatti, le uniche due società del Gruppo certificate per la revisione dei riduttori sono due autentici colossi: Bauer Stati Uniti, che segue il Nord America, e Bauer Singapore, attivo nel Far East. Per Bauer Macchine Italia e per il suo mercato di riferimento si tratta quindi di un risultato prestigioso, frutto di un lungo iter formativo da parte dei tecnici della società emiliana. Dopo un training sul campo che ha visto la revisione di circa 20 motoriduttori sotto la supervisione dei tecnici tedeschi, BMI ha inviato il proprio personale a Schrobenhausen per un’intensa attività di formazione teorica e pratica. Due tecnici specializzati hanno trascorso diver-

se settimane negli stabilimenti di montaggio e di revisione dei riduttori, hanno vissuto l’intero percorso manutentivo e seguito corsi teorici sui riduttori di fresa. Nel frattempo Bauer Macchine Italia ha attrezzato la propria officina con nuovi macchinari e attrezzature di precisione finalizzati a eseguire le revisioni dei riduttori e si è altresì dotata di un sistema di gestione delle garanzie e del monitoraggio continuo dei riduttori stessi. Inoltre, in quanto azienda certificata del Gruppo, Bauer Macchine Italia ha accesso diretto alla catena di fornitura di Bauer e, accorciandola, può offrire ai suoi clienti un più elevato sconto sulla ricambistica. A conti fatti, il risparmio medio per ogni revisione si attesta intorno al 15%. Senza contare i vantaggi in termini di tempo e di controllo diretto sull’attività svolta. ■ BAUER MACCHINE ITALIA È STATA CERTIFICATA COME “BAUER SERVICE FOR CUTTER GEAR BOXES” ED È QUINDI DIVENUTA UNA SEDE ACCREDITATA PER LA RIPARAZIONE E LA REVISIONE DEI RIDUTTORI PER IDROFRESE E CSM (CUTTER SOIL MIXING) DI OGNI MODELLO DEL COSTRUTTORE TEDESCO

72 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


www.recycling-aktiv.com

Organizzatore:

Karlsruher Messe- und Kongress GmbH

In collaborazione con:

In contemporanea con:


COMPONENTI Kubota Engines

NUOVI “CONCEPT” di propulsione La Business Unit Engine Europe del costruttore ha esposto allo scorso Bauma il prototipo del motore Micro-Hybrid e il modello V5009, interessante soluzione per applicazioni off-highway e vincitore del Diesel of the Year 2019 di Stefano Vitali

L

a Business Unit Engine Europe (BUEE) di Kubota ha presentato la sua gamma completa di sistemi di alimentazione in occasione della scorsa edizione del Bauma, reduce da un 2018 record in termini di vendite. Al centro delle attenzioni c’era il propulsore V5009, vincitore del Diesel of

74 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

the Year 2019, che dovrebbe entrare in produzione entro la fine di quest’anno. Ma erano diversi i motori esposti all’interno dello stand, tra quelli già presenti sul mercato – come il V1505-CR-T e il D902-T – e il prototipo del nuovo motore Micro-Hybrid, esposto per la prima volta come “concept” a Intermat 2018 e presentato a Monaco come

prototipo. Abbiamo incontrato Daniel Grant, Marketing Manager di Kubota Business Unit Engine Europe, che ci ha illustrato lo stato dell’arte produttivo e concettuale dell’azienda e quello strategico del mercato. Kubota Engines è un costruttore in costante evoluzione. Come si sta evolven-


IL SISTEMA MICRO-HYBRID OFFRIRÀ MAGGIORI OPPORTUNITÀ AI COSTRUTTORI DI SFRUTTARE I PROGRESSI IN TERMINI DI FLESSIBILITÀ, OTTIMIZZAZIONE ED EFFICIENZA DEL DESIGN DEI PRODOTTI DERIVANTI ​​DAL ‘DOWN-SIZING”

do il ruolo dell’azienda in un mercato sempre più attuale, tecnologico e competitivo come quello dei motori? “Con l’esigenza di una nuova tecnologia in grado di sposarsi con un maggiore bisogno di affidabilità, il ruolo di Kubota Engines e la forza della sua linea di motori diventano sempre più rilevanti. Quando ci ritroviamo di fronte a un nuovo periodo di domanda di efficienza, conformità alle emissioni e costi di mantenimento, dobbiamo costantemente migliorare tutto ciò che facciamo, dalla progettazione del motore al supporto dei nostri clienti. Tutto ciò, con un obiettivo sempre in mente: il risparmio energetico. Abbiamo partecipato allo scorso Bauma certi di essere in grado di soddisfare le richieste sempre più esigenti dei nostri clienti. Con lo Stage V ora in vigore è oggi più importante che mai produrre una gamma di propulsori più efficiente dal punto di vista energetico, che offra una soluzione sempre più globale a qualsiasi esigenza”. Con quali intenzioni, e quindi in risposta a che tipo di domanda, è stato sviluppato il sistema Micro-Hybrid? “Il sistema Micro-Hybrid è una potenziale risposta non a una richiesta di elettrificazione, ma piuttosto al desiderio di una maggiore efficienza energetica che può portare a un ‘ridimensionamento’. Sentiamo sempre di più da parte dei clienti il desiderio di avere conformi-

tà alle normative e una maggiore efficienza senza alcuna diminuzione delle prestazioni. Kubota Engines ritiene che i produttori di macchine diventeranno sempre meno dipendenti da un’unica singola fonte di energia e che i motori stessi dovranno ulteriormente superare i propri limiti in termini di efficienza nella gestione del carburante, non-

ché di densità di potenza e adattabilità. Siamo fiduciosi che il sistema MicroHybrid offrirà maggiori opportunità ai costruttori di sfruttare i progressi in termini di flessibilità, ottimizzazione ed efficienza del design dei prodotti derivanti​​ dal ‘Down-Sizing”, mantenendo le prestazioni e la produttività complessive della macchina”.

DANIEL GRANT , MARKETING MANAGER, KUBOTA BUSINESS UNIT ENGINE EUROPE giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 75


COMPONENTI Con quali motori Kubota è compatibile il sistema? “L’integrazione del sistema con il controllo di gestione elettronico del motore fa sì che il sistema Micro-Hybrid sia compatibile con molti dei motori diesel, benzina, GPL e a gas naturale di Kubota Engines in tutta la gamma di potenza. Utilizzando una trasmissione indipendente, il sistema mantiene l’accessibilità alle posizioni di ‘takeoff’ di potenza esistenti in un motore convenzionale. Ciò è particolarmente interessante sia per le applicazioni già esistenti che per quelle più compatte in futuro”.

TRA I MOTORI ESPOSTI ANCHE IL WG1903 (32,5-35 KW A 2.700 GIRI/MIN), DA 1,9 L E IL D902-T (18,5 KW A 2.800 GIRI/MIN)

Ciò significa che un motore MicroHybrid a 3 cilindri può raggiungere livelli di prestazione simili a quelli di 76 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

KUBOTA ENGINES HA PRESENTATO IMPORTANTI SOLUZIONI DI PROPULSIONE CON UN OBIETTIVO IN MENTE: IL RISPARMIO ENERGETICO un propulsore a 4 cilindri tradizionale ed evitare la necessità di sovra-compensazione installando un componente di maggiore capacità? “Sì. Lavorando in simbiosi con il motore il sistema Micro-Hybrid consente di ridurre il consumo di carburante e i costi operativi, offrendo al contempo incrementi di efficienza del lavoro”.

Per che tipo di applicazioni è stato progettato questo sistema? “È stato progettato principalmente per tipologie di applicazioni che richiedono una risposta immediata ai sovraccarichi istantanei all’interno del tipico ciclo di lavoro della macchina. Il sistema MicroHybrid ‘Power Assist’ eroga e supporta il motore erogando un ulteriore apporto di potenza elettrico fino a 10 kW. La coppia immediatamente disponibile offre un aumento di efficienza nel momento più cruciale mentre viene ricaricato il pacco batteria non in utilizzo”.

Grande attrazione al Bauma 2019 è stato anche il motore V5009, un propulsore che posiziona Kubota Engines in un segmento chiave del settore... “Kubota Engines è storicamente focalizzata sull’off-highway e la serie di motori 09 è stata sviluppata appositamente per le esigenze operative di questo segmento di mercato, con l’obiettivo di ottenere un equilibrio ottimale tra affidabilità, prestazioni, qualità e costo. Anche questo propulsore è stato realizzato tenendo presente la citata tendenza verso il ‘Down-sizing”. La nostra strategia è avere sempre la soluzione più adatta a ogni applicazione: se si analizza la gamma di motori Kubota risulta evidente l’intenzione di puntare verso specifiche gamme di

potenza, tra cui quella dei 56 kW. Rientra in quest’ottica lo sviluppo di una versione ad alta erogazione di coppia per mantenersi al di sotto dei 56 kW, senza penalizzare le prestazioni. Da sottolineare che il V5009 è stato il vincitore del Diesel of the Year 2019 e questo è un riconoscimento di cui siamo particolarmente fieri”. ■


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COMPONENTI Kolben

LA COMPETENZA genera successo

In pochi anni di attività l’azienda emiliana si è affermata in campo internazionale, con una crescita del proprio volume d’affari tanto notevole quanto rapida. Il motore di questo sviluppo è rappresentato dall’esperienza e dal consolidato know-how del suo gruppo di lavoro di Lorenzo Zacchetti

A

chi non piacerebbe aggiungere uno zero al proprio fatturato? Se poi ciò avviene in soli sette anni – e oltretutto durante gli anni della crisi mondiale – si può a buona ragione parlare di un successo sorprendente. Per comprenderne meglio le ragioni siamo stati a Faenza, dove la Kolben si è trasferita da pochi mesi in una nuova sede di 1.300 m², acquistata e ristrutturata allo stato dell’arte per far fronte a un volume di lavoro in aumento secondo un crescendo rossiniano. Ma andiamo con ordine.

78 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Una partenza sprint Kolben nasce l’1 gennaio 2011 per iniziativa di Fausto Panzani ed Evole Fiorentini, reduci dall’esperienza fatta in Oilmec, uno di quei marchi prestigiosi che hanno dovuto chiudere i battenti proprio in seguito alla crisi della quale si è accennato. Se per ogni imprenditore il momento più difficile è sempre la start-up, la neonata azienda faentina parte invece subito con il piede giusto, fin dalla scelta del nome: “Kolben”, che in tedesco significa “pistone”, non solo ammicca a un mercato particolarmente interessante come quello mitteleu-

ropeo, ma si rivela un brand azzeccato e facilmente memorizzabile. Già al termine del primo anno il piccolo laboratorio di 80 m² scelto per avviare l’attività non è più sufficiente a gestire le numerose commesse in ingresso. Nel febbraio 2012 c’è quindi il primo trasloco in un capannone di 300 m², sempre a Faenza, al quale Kolben fa seguire una serie di investimenti sul fronte del marketing internazionale (anche assumendo personale in grado di parlare le principali lingue) e della gestione del magazzino. Una strategia mirata a espandersi in nuovi mercati.


LA NUOVA SEDE, IN VIA ROBERTO SELLA A FAENZA

L’OPINIONE

FAUSTO PANZANI

RESPONSABILE COMMERCIALE, KOLBEN

“Quando mi chiedono quale sia il segreto di una crescita rapida come la nostra rispondo, senza presunzione,

Ambizioni di crescita Anche in questo caso la scelta si rivela azzeccata: il fatturato cresce ogni anno tra il +15% e il +20%, passando dai 350.000 euro iniziali ai 3,5 milioni di euro con i quali si chiude il bilancio 2018. Proprio per via di questa evoluzione così rapida si rende necessario un ulteriore trasloco. In corrispondenza con le scorse festività pasquali, Kolben si trasferisce in un capannone di 1.300 m² (900 m² di officina e 400 m² di uffici), sempre a Faenza, in via Roberto Sella. Una scelta impegnativa, anche perché l’azienda passa da un affitto alla proprietà, ma intrapresa per una serie di motivazioni concrete, dall’incremento costante del volume di affari a un gruppo di lavoro (11 persone in totale, compresi gli attua-

li responsabili) giovane ed entusiasta, che consente di guardare al futuro con ottimismo. Per scelta aziendale, Kolben non partecipa a manifestazioni fieristiche: l’acquisizione di nuovi clienti deve procedere con ponderazione, perché il lavoro è già tanto e altrimenti si rischierebbe di non far fronte a tutte le ordinazioni. Tuttavia c’è ancora una forte spinta verso un ulteriore sviluppo, specialmente sul mercato internazionale. Attualmente, il suo fatturato si realizza per il 60% in Italia e per il 40% all’estero (anche fuori dall’Europa), curando con particolare interesse e attenzione la fidelizzazione della clientela. Come tipologia di attività, il 10% del fatturato è dato dalla costruzione di macchine quali banchi di collaudo e at-

che conosciamo bene il prodotto che trattiamo. Questo ci permette di sapere come acquistarlo e rivenderlo al prezzo giusto. Siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti, anche quando il magazzino ne è già rifornito, per essere sempre pronti a rispondere a qualsiasi necessità. Ogni volta che ci viene portata una unità oleodinamica eseguiamo lo smontaggio e la relativa verifica, poi stiliamo il preventivo, in 24/48 ore dall’arrivo della merce. Il nostro obiettivo è soddisfare il cliente, con una proposta che egli possa sostenere. A livello internazionale crediamo ci sia ancora molto da fare”.

trezzature speciali, mentre il 90% viene dalla riparazione e dalla vendita di prodotti idrostatici customizzati in base alle esigenze del cliente. In questo 90% sono racchiuse le attività di revamping e manutenzione, che ne costituiscono circa il 15%. Proprio questa versatilità ha consentito all’azienda romagnola di crescere notevolmente anche in anni di KOLBEN OFFRE SERVIZI DI MANUTENZIONE SU IMPIANTI OLEODINAMICI, COMPRESE VERIFICHE E ANALISI DELLO STATO E DELLA QUALITÀ DELL’OLIO IDRAULICO AL FINE DI CONSTATARE LO STATO D’USO DEGLI IMPIANTI. MA NON SOLO. ANCHE ASSISTENZA 24 ORE SU 24 PER FERMI MACCHINA IN ITALIA E ALL’ESTERO, FORNITURA DI COMPONENTI NUOVI O REVISIONATI E, IN CASO DI MANCATA REPERIBILITÀ, COSTRUZIONE DI COMPONENTI A DISEGNO giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 79


TESTATINA

KOLBEN TRATTA TUTTI I PRINCIPALI MARCHI SUL MERCATO, IN PARTICOLARE PER I PRODOTTI BOSCH REXROTH VANTA UNA CONOSCENZA PARTICOLARE, CEMENTATA DA MOLTI ANNI DI ESPERIENZA

ficato in una cartella nella quale si specifica la sua problematica. Il prodotto viene quindi inserito in un carrello specifico, fino al momento in cui lo si può smontare: se la richiesta è urgente, ciò avviene immediatamente come “pronto soccorso”, mentre se si tratta di una riparazione standard, entro 36-48 ore viene smontato e verificato. Viene quindi compilata una scheda, che passa al capo officina per l’analisi e la stesura di un preventivo, sulla base della problematica e delle conseguenti rotture subite dal prodotto, che viene quindi inoltrato all’ufficio commerciale il quale, dopo un’ulteriore analisi, contatta il cliente per concordare quotazione, pa-

L’UNICO MODO PER AVERE SUCCESSO È LAVORARE CON PASSIONE, SODDISFACENDO IL CLIENTE E GARANTENDOGLI IL MASSIMO DELLA REPERIBILITÀ

Specializzati in “top brand” I prodotti che maggiormente contribuiscono al fatturato aziendale sono le pompe e i motori oleodinamici. In particolare, l’azienda vanta una conoscenza particolare sui prodotti Bosch Rexroth. Grazie a molti anni di esperienza e all’acquisizione di attrezzature, di magazzino e di banchi di collaudo specifici per testare questi prodotti, Kolben mette in campo delle competenze che fanno la differenza. Oltre che su una squadra formata da personale con 20-30 anni di esperienza, l’azienda può contare su un magazzino che comprende praticamente qualunque tipologia di prodotto: quello che non è già a disposizione viene procurato entro 24-48 ore, sia che si tratti di prodotti nuovi che datati. Inoltre, Kolben tratta svariati altri marchi leader sul mercato. 80 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

forte incertezza: quando la crisi ha inciso negativamente sulla vendita di unità idrauliche, le attività di riparazione hanno preso il sopravvento.

Procedure di riparazione Per questo genere di attività si segue un iter precisamente codificato. Quando il prodotto entra in azienda viene classi-

L’AZIENDA FAENTINA REALIZZA IMPIANTI PER MACCHINE MOVIMENTO TERRA E OPERATRICI, PER CENTRALI OLEODINAMICHE E PER LAVORAZIONI INDUSTRIALI (SIDERURGICO, METALMECCANICO)

gamenti e tempistiche. Una volta che il preventivo viene accettato, il prodotto entra in produzione, dove una persona si occupa di ordinare eventuali componenti mancanti. Da questo momento parte l’iter di riparazione, montaggio e collaudo.

GRAZIE ALLA SUA VERSATILITÀ, KOLBEN PUNTA A FIDELIZZARE SEMPRE PIÙ I CLIENTI INTERNAZIONALI, MAGGIORMENTE INCLINI A RAPPORTI STABILI NEL TEMPO CON I PARTNER DI FIDUCIA

Collaudi e consegne Anche per il collaudo esistono criteri prefissati, atti a testare la qualità del prodotto: ad esempio, una pompa viene collaudata con l’olio a 70° e sottoposta alla massima pressione, con un test che dura almeno 20-25 minuti per ogni singola prova. Altro aspetto importante è la tempestività nella consegna dei prodotti. Grazie ai contratti con i principali corrieri, ogni giorno fino alle 16.00 avvengono ritiri fissi presso la sede via Roberto Sellagarantendo spedizioni precise e puntuali. ■


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TECNOLOGIE Cava ExpoTech 2019

L’attività estrattiva e le nuove sfide:

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA Si è svolta la seconda edizione dell’evento organizzato da A.N.E.P.L.A. che è già diventato un importante momento di incontro tra il mondo dei produttori di macchine, impianti, materiali e servizi finalizzati alla coltivazione mineraria e alla produzione di materiali di cava e quello degli imprenditori del settore di Ettore Zanatta

82 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


È

nata lo scorso anno l’idea da parte di A.N.E.P.L.A. di organizzare un evento, denominato “Cava ExpoTech”, che potesse essere contemporaneamente un’esposizione – tecnica, statica e dinamica - di macchine e mezzi e un’occasione di confronto sui principali temi di attualità in campo tecnico, di tutela ambientale e della sicurezza sul lavoro tra i diversi attori della filiera dell’attività estrattiva di cava.

La prima edizione, svoltasi nella cava RPR di Bisentrate (Mi) è stata molto soddisfacente e ha rappresentato un interessante momento di incontro tra il mondo dei produttori di macchine, impianti, materiali e servizi finalizzati alla coltivazione mineraria e alla produzione di materiali di cava e quello degli imprenditori del settore. L’esperienza positiva del 2018 è servita da modello e sprone per l’organizzazione del secondo appuntamento, tenutosi lo scorso 17 maggio, ambientato questa volta nella suggestiva cornice della cava Nuova Demi a Brembate (Bg). “Prendere parte a Cava ExpoTech significa partecipare al cambiamento e concor-

rere alla costruzione di un futuro migliore, in un mondo sempre più interconnesso. In futuro anche la produzione industriale sarà totalmente automatizzata: la cosiddetta ‘quarta rivoluzione industriale’ non è più una novità, ma una realtà consolidata”: con queste parole ha esordito e accolto i numerosi partecipanti Giorgio Manara, presidente di A.N.E.P.L.A. Beni e Servizi (nonché CEO della MaEstro di Rovereto, specializzata nella realizzazione di sistemi di controllo, gestione e ottimizzazione degli impianti), dopo quelle di benvenuto espresse dal padrone di casa e titolare della cava, Emilio Doneda.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 83


TECNOLOGIE

IL CONVEGNO “L’ATTIVITÀ ESTRATTIVA E LE NUOVE SFIDE: INNOVAZIONE E TECNOLOGIA” È STATO CONDOTTO DA PAOLO ZAMBIANCHI (A DESTRA) E GIORGIO MANARA, RISPETTIVAMENTE PRESIDENTE DI A.N.E.P.L.A. E PRESIDENTE DELLA SEZIONE BENI E SERVIZI DELL’ASSOCIAZIONE

CAVA EXPOTECH È UN MOMENTO DI INCONTRO TRA IL MONDO DEI PRODUTTORI DI MACCHINE, IMPIANTI, MATERIALI E SERVIZI FINALIZZATI ALLA COLTIVAZIONE MINERARIA E ALLA PRODUZIONE DI MATERIALI DI CAVA E QUELLO DEGLI IMPRENDITORI DEL SETTORE

84 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Pronti per Industria 4.0? L’intervento di Giorgio Manara in occasione del convegno “L’attività estrattiva e le nuove sfide: innovazione e tecnologia” ha inteso sottolineare il concetto e l’importanza di una tematica di grande interesse, quella di Industria 4.0. “Industria 4.0 è un sistema che permette di far dialogare tra loro macchine e impianti e l’azienda, in modo automatizzato. Connette quindi informazioni legate all’aspetto produttivo”, ha spiegato Manara. “I vantaggi siamo già abituati a vederli: sono le informazioni che riceviamo nel nostro ufficio in tempo reale, ad esempio. Dati sull’andamento della nostra azienda e della nostra produzione. Quindi l’entità precisa dell’efficienza del nostro lavoro. Un altro vantaggio è rappresentato dal fat-

to che Industria 4.0 consente di beneficiare di un sistema organizzato che ci permette di organizzare in modo ottimale le aziende. E non dimentichiamo gli incentivi fiscali che in Italia, per chi aderisce a questo genere di investimenti, permettono vantaggi legati all’aspetto economico, nonché di investire in nuove e ulteriori tecnologie. I vantaggi sono molteplici, dunque. È significativo anche il fatto che un miglioramento dell’organizzazione interna del cantiere o della cava porta anche a un aumento della sicurezza. E nel nostro settore abbiamo bisogno di migliorare in quest’aspetto, perché siamo sottoposti quotidianamente a possibili infortuni. Quindi avere a supporto delle tecnologie che ci permettono di migliorare la sicurezza è un grosso vantaggio.


CAVA EXPOTECH CONIUGA INTERESSI E APPROFONDIMENTI PROFESSIONALI CON UN CLIMA CONVIVIALE E AMICHEVOLE TRA ESPOSITORI E VISITATORI

Ma Industria 4.0 ci consente anche di controllare il nostro reale costo produttivo, che sappiamo essere molto variabile, e di ridurre gli sprechi. Infine, aumenta la capacità di comunicazione interna alle aziende stesse”. Ma cosa serve per entrare in Industria 4.0? Risponde ancora Manara: “Servono macchine predisposte con una tecnologia per poter dialogare con altri mezzi. Ma non solo questo: serve una riorganizzazione aziendale e un cambiamento da un punto di vista diverso da quello che siamo abituati a vedere. Non dobbiamo dimenticarci che è l’azienda che entra in Industria 4.0, non la macchina, né la tec-

nologia. Sono le ‘persone’ che devono entrare in quest’ottica. Questo è un punto fondamentale. Serve una ‘cultura aziendale’ per poter gestire in modo ottimale questa nuova cultura. Un altro aspetto importante è la formazione del personale: si usufruisce di nuovi strumenti, quindi è fondamentale che l’azienda garantisca la giusta formazione a tutto il personale. Vanno create nuove figure in azienda. Questo è un grande cambiamento e bisogna anche saper delegare il controllo ad altre persone, aspetto che per un

cavatore può essere complicato, essendo particolarmente legato al proprio lavoro. Ma egli deve imparare a delegare il controllo, per farlo gestire in maniera corretta e, soprattutto, quotidiana”. Certamente tutte queste tecnologie devono essere semplici e alla portata di tutti. Occorre dotarsi di sistemi intuitivi e scegliere il fornitore più adatto che possa accompagnare l’azienda in questo percorso. “La cosa più grave – conclude Manara - sarebbe perdere una grande occasione, quella di abbattere i costi con un’organizzazione a livello industriale”. Paura del cambiamento? In occasione del convegno è naturalmente intervenuto anche Paolo Zambianchi, in qualità di presidente di A.N.E.P.L.A., che ha evidenziato come “le aziende che oggi funzionano in modo ottimale si caratterizzano per un controllo efficace della stessa e una buona gestione finanziaria. Ma non solo. Oltre a disporre dei numeri esatti in termini di produzione - per ottimizzare i margini di guadagno, che

L’OPINIONE

“A.N.E.P.L.A. Beni e Servizi è la sezione dell’associazione dedicata alle imprese che forniscono servizi, macchinari e consulenze al settore estrattivo e alla produzione di aggregati naturali o da riciclo, presentando quindi elementi di complementarietà, strumentalità e raccordo economico con l’imprenditoria rappresentata da A.N.E.P.L.A. Creata nel 2015, è cresciuta costantemente nel tempo, sia nel numero degli associati - passati dai cinque fondatori a oltre 40 - che nella quantità e nell’importanza delle iniziative promosse. Cava ExpoTech è un’iniziativa che, giunta alla seconda edizione, si sta già affermando come un evento capace di coniugare interessi e approfondimenti professionali a un clima conviviale e amichevole, altamente propositivo e caratterizzato da una forte propensione all’unione di intenti. L’anno scorso gli espositori erano 17, quest’anno più di 30. Una testimonianza tangibile del forte interesse che l’evento sta suscitando. Per questo motivo siamo molto motivati nel dare le giuste risposte a tutte le curiosità che emergono in occasione di questo incontro, perché è solo dal dibattito che i partecipanti possono individuare le migliori soluzioni per il loro cantiere e per l’attività stessa dell’azienda”.

FRANCESCO CASTAGNA

DIRETTORE DI A.N.E.P.L.A.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 85


TECNOLOGIE

CAVA EXPOTECH È UN IMPORTANTE OCCASIONE DI CONFRONTO SUI TEMI DI ATTUALITÀ IN CAMPO TECNICO, DI TUTELA AMBIENTALE E SICUREZZA SUL LAVORO

NUOVA DEMI: LO SGUARDO AL FUTURO

Quest’anno l’evento Cava ExpoTech è andato in scena all’interno della splendida cava di Nuova Demi, società specializzata nell’escavazione e nella produzione di aggregati e di calcestruzzo preconfezionato e, da sempre, aperta alle innovazioni tecnologiche. Testimonianza di ciò è il completo recepimento della filosofia Industria 4.0 che la distingue, che porterà progressivamente alla completa automazione e interconnessione dei processi industriali all’interno dell’azienda. Per Nuova Demi, quindi, il futuro è adesso. Ma è dal 1951 che l’azienda di Brembate (Bg) - con le sue sabbie, ghiaie e calcestruzzo - ha contribuito allo sviluppo e al progresso dell’urbanistica bergamasca, crescendo notevolmente negli anni e raggiungendo traguardi prestigiosi in poco più di mezzo secolo. È a metà degli anni Sessanta, in particolare, che comincia l’evoluzione organizzativa della società che, in breve tempo, agli inizi degli anni Settanta, si consacra definitivamente sul mercato: vengono aggiornate le infrastrutture e viene arricchito il parco mezzi. Nel 1984 nasce l’attuale denominazione, dall’esigenza di raggruppare le società acquisite negli anni precedenti. L’espansione geografica si affianca alla ricerca di nuove iniziative di intervento nel settore immobiliare e l’attività estrattiva trova naturale complemento nel recupero ambientale. Il segreto di tanti successi va ricercato nella forza propulsiva della famiglia proprietaria dell’azienda, un nucleo affiatato e unito in ogni fase della propria crescita.

86 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

INDUSTRIA 4.0 È UN SISTEMA CHE PERMETTE DI FAR DIALOGARE TRA LORO MACCHINE E IMPIANTI E L’AZIENDA, IN MODO AUTOMATIZZATO


sono attualmente molto ridotti e si attestano sui 15-20 centesimi a tonnellata - delegano il personale e lo responsabilizzano. Se si vuole gestire un’azienda in modo ottimale e moderno occorre partire dal controllo della stessa. È una questione di (nuova) mentalità e cultura, che porta a vantaggi economici, fiscali e operativi, con una riduzione dei costi produttivi di circa il 20%. Oggi, quindi, il tema centrale è l’efficienza, produttiva ed energetica, così lo è quello legato alla riduzione dei costi e alla gestione di tutti i processi. In tal senso, quindi, dobbiamo fare tutti uno sforzo, comportamentale e tecnologico. Industria 4.0 deve (e può) rendere più efficiente il nostro processo produttivo in cava, che in realtà è un processo ‘tecnologico’, soprattutto se dobbiamo andare a cercare dei guadagni in quei centesimi di utile. Se non conosciamo esattamente quanto produciamo e quanto spendiamo non possiamo ottimizzare i costi, né la manutenzione, né l’intero ciclo produttivo”. Un altro aspetto fondamentale per i moderni cavatori è il rapporto con il territorio. Una tematica che è sempre stata presente tra i protagonisti del settore, ma che oggi è più strategica che mai. Lo conferma Zambianchi: “Bisogna andare nella stessa direzione in cui è andata Nuova Demi: dobbiamo lavorare con il territorio, aprire i nostri siti produttivi e fare attività comune. Le cave che hanno problemi con i territori locali sono destinate a scomparire”. ■

CHI È A.N.E.P.L.A. A.N.E.P.L.A. - Associazione Nazionale

luppa la solidarietà e la collaborazione

Estrattori e Produttori Lapidei ed Affini

tra gli associati, promuove e agevola le

è stata costituita a Parma nel 1962 tra le

iniziative economiche atte a potenzia-

imprese che esercitano la coltivazione

re lo sviluppo dell’attività del settore

di cava per l’estrazione e produzione di

(sia incrementando e tutelando la pro-

ghiaia, sabbia e pietrisco per l’industria

duzione, sia organizzando convegni e

delle costruzioni. Dal 1972 l’associazione

studi, che promuovendo intese per ar-

– che non ha scopo di lucro e si propone

monizzare le esigenze della coltivazio-

la realizzazione degli interessi delle im-

ne delle cave con quelle dell’ ambien-

approfondimento sui principali temi

prese associate - rappresenta il settore

te), svolge attività di consulenza e di

di attualità e a partecipare ai principa-

all’interno di Confindustria.

aggiornamento sui problemi specifici

li convegni di interesse per il settore,

A.N.E.P.L.A., in particolare, rappresen-

e generali del settore, dandone ade-

poi, rappresenta il settore nell’UEPG -

ta il settore nei rapporti con le istitu-

guata informazione alle imprese asso-

Federazione Europea dei Produttori di

zioni, con la Pubblica amministrazione,

ciate e raccoglie notizie e dati statisti-

Aggregati, partecipando ai lavori del-

con le organizzazioni economiche, po-

ci, economici e tecnici relativi all’in-

le commissioni Ambiente, Sicurezza e

litiche, sindacali e sociali. Inoltre, svi-

dustria. Oltre a organizzare incontri di

Normativa tecnica. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 87


Dossier

ALLA GUIDA La telematica a bordo dei veicoli è ormai una realtà consolidata, non solo per le automobili ma ormai anche per le macchine da cantiere e movimento terra. Lo sviluppo tecnologico per la gestione dei mezzi e delle flotte apporta un contributo sempre più significativo nel’economia gestionale generale del cantiere. Per definizione, con il termine telematica si definisce l’integrazione tra la trasmissione dei dati per mezzo di reti di telecomunicazione, come quelle telefonica o satellitare, e la loro elaborazione tramite computer. Si parla poi di applicazione delle telematica quando vengono allestiti sistemi di trasmissione delle informazioni a cura di Gianni Gennari

L

a telematica già da alcuni anni è stata installata nei veicoli industriali e nelle macchine da costruzione. Oggi la loro presenza non solo è sempre più diffusa, ma le informazioni che possono raccogliere diventano sempre più diverse, articolate e varie. Implementata all’inizio sulle macchine di dimensioni maggiori, dove ormai tali servizi sono offerti di serie dai principali costruttori, in una naturale direzione di sviluppo “downsizing” oggi è possibile trovarla – anche se non sempre - anche sui piccoli miniescavatori e su altre attrezzature di dimensioni più contenute. Quali informazioni si possano ottenere dalla telematica applicata ai mezzi movimento terra e come gestirle è ormai cosa abbastanza nota. Tuttavia, la telematica serve semplicemente per ottimizzare la produttività dei veicoli, oppure i dati raccolti possono essere utilizzati per

88 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

orientare e generare cambiamenti comportamentali? E quanto ancora possono essere sviluppate le informazioni ricavate dai sensori ora sistematicamente posizionati sui veicoli da cantiere? Le risposte a queste domande arriveranno nei prossimi anni, mutuate molto probabilmente dal settore automotive che su questo fronte è molto più avanzato. Per questo motivo abbiamo voluto esplorare proprio le applicazioni più futuristiche sulle quali sta lavorando l’industria automobilistica, nell’ottica di un probabile (o almeno non impossibile) transfert tecnologico al mondo dei mezzi per il cantiere e l’industria delle costruzioni. Contemporaneamente abbiamo riservato spazio anche alle principali soluzioni già oggi attivate dai principali costruttori che dimostrano come la telematica sia già una realtà quotidiana nel settore delle macchine movimento terra.


TELEMATICA

DEL FUTURO

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 89


Dossier

Chi c’é

AL VOLANTE? Auto connesse, a guida autonoma, intelligenti: negli ultimi anni abbiamo assistito alle evoluzioni pindariche del settore automotive. Protagonista è la telematica, ovvero la disciplina che unifica metodologie e tecniche delle telecomunicazioni e dell’informatica per la raccolta di dati. Il trasferimento tecnologico che ha interessato le automobili ha già toccato anche i mezzi di costruzione e i mezzi industriali. Ma se la telematica è il presente, cosa ci riserva il futuro? di Clara Carrante

I

l ritmo incalzante dell’innovazione nel settore consumer traina anche il mondo industriale e il trasferimento tecnologico che ha interessato le automobili sta coinvolgendo anche i mezzi da cantiere. I plus della telematica applicata alle quattro ruote (o ai cingoli), infatti, non tarderanno ad arrivare nei cantieri e sui mezzi da lavoro. Ma qual è la situazione sulle automobili?

90 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

La telematica nel settore automotive non è certo una novità: basti pensare alla Scatola Nera (detta anche Black Box), già in uso da diversi anni per scopi assicurativi. Di fatto si tratta di una centralina elettronica posizionata all’interno dell’auto che, attraverso sistemi di localizzazione satellitare, è in grado di determinare in tempo reale numerosi parametri: posizione del veicolo, misurazione di accelerazioni, frenate, mal-

funzionamenti, consumi, fino alla tracciatura di eventuali crash. La Scatola Nera è stata solo la prima applicazione di un mondo che corre veloce. L’uso di servizi telematici - dalle informazioni sul traffico in real time/predittive a quelle sulla disponibilità di parcheggio, dall’assistenza automatica in caso di incidente ai sistemi di tracciamento antifurto - si diffonderà moltissimo nei prossimi anni. Il mercato dell’auto


TELEMATICA

TELEMATICA E MOVIMENTO TERRA

connessa è stimato in crescita a un tasso del +200% da oggi al 2025, quando varrà 275 miliardi di euro: avremo, in altre parole, veicoli dotati di telecamere, sensori, strumenti per la diagnostica avanzata delle parti interne, sistemi di tracciamento, collegamenti wireless e 5G. Il mercato mondiale dell’Internet of Things applicato all’industria automotive si avvia a una veloce espansione anche grazie alla spinta delle nuove tecnologie per la connettività come il 5G e all’evoluzione di software e sensori che daranno vita a una rete sempre più globale di auto connesse, Smart Cities e infrastrutture stradali che comunicano con i veicoli e trasmettono dati. I vantaggi? Una maggiore sicurezza sulle strade, una gestione intelligente

LA TELEMATICA STA INTERESSANDO TUTTO IL MONDO DEI VEICOLI, SIA CIVILI CHE INDUSTRIALI

di mezzi e traffico, oltre alla possibilità di usufruire di comode e “futuristiche” funzionalità. La telematica è quindi sicuramente il presente. Ma cosa ci riserva il futuro?

Addio pulsanti, c’è l’assistente vocale Sicuramente la ricerca e sviluppo sta puntando a cambiare il modo in cui interagiamo con i mezzi. Grazie al riconoscimento vocale e al rilevamento del movimento degli occhi, ora i guidatori possono interagire con un parabrezza intelligente per accedere a servizi e informazioni (telefono e rubrica, meteo, navigazione, musica). Il rilevamento dei movimenti della testa, in combinazione con la voce, permette di attivare i comandi interni all’auto. È quello che propone Nuance Communications, azienda che sviluppa tecnologie vocali e che ha realizzato Dragon Drive, un vero e proprio assistente in grado di parlare più di 40 lingue. Offre un’esperienza utente umaniz-

CASE SiteWatch

Cat Product Link

CASE SiteWatch è una soluzione telematica sviluppata per raccogliere informazioni critiche sulle prestazioni e sull’ubicazione di una macchina e per metterle rapidamente a disposizione del cliente. CASE SiteWatch fornisce informazioni essenziali sull’intera flotta del cliente inviandole a qualsiasi computer, in qualunque momento e luogo. CASE SiteWatch contribuisce a rendere la gestione del parco macchine più semplice, più produttiva, più affidabile e più redditizia. Le funzionalità del sistema permettono di sapere quali macchine sono utilizzate. Tali informazioni si rivelano molto utili per affrontare i problemi, in quanto si traducono in una riduzione immediata dei costi del carburante, di manutenzione e di esercizio. Le segnalazioni automatiche degli interventi di assistenza possono essere personalizzate in qualunque intervallo temporale al fine di ottimizzare la manutenzione programmata. I concessionari CASE possono inoltre aggiornare qualsiasi macchina o attrezzatura con una soluzione telematica e fornire un abbonamento a SiteWatch al cliente, in modo che egli possa monitorare e gestire le proprie macchine in più cantieri.

Cat Product Link è lo strumento sviluppato da Caterpillar per la gestione efficiente della flotta. La sua interfaccia di facile utilizzo, chiamata VisionLink, consente di ottenere report personalizzati sullo stato e sull’utilizzo, mappature e funzionalità per flotte miste. Inoltre, Product Link trasmette le informazioni tramite cellulare e tramite satellite. Product Link collega i clienti alla nostra rete di dealer mondiale; fornisce informazioni accurate, tempestive e utili sulla posizione, sull’utilizzo e sulla condizione dell’attrezzatura, cioè il tipo di informazioni che possono fare una grande differenza in termini di efficienza e costi dell’intera attività. Il monitoraggio a distanza Cat Product Link contribuisce a eliminare ogni incertezza nella gestione delle attrezzature. Il sistema telematico, tramite il quale è possibile sapere dove si trovano le attrezzature, che attività stanno svolgendo e con quali prestazioni, consente di ottenere la massima efficienza, aumentare la produttività e ridurre i costi di esercizio.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 91


Dossier zata e multisensoriale, basata sull’interazione simultanea di voce, vista, gesti, per l’auto digitale senza pulsanti del futuro.

TELEMATICA E MOVIMENTO TERRA

IL SISTEMA DRAGON DRIVE NUANCE VISION AUTO ASSISTANT SI BASA SULL’ATTIVAZIONE SENSIORALE PER L’AUTO DIGITALE DEL FUTURO

DoosanConnect DoosanConnect è il sistema wireless per la gestione di flotte e risorse disponibile per gli escavatori, le pale gommate e i dumper articolati Doosan. È stato sviluppato per soddisfare la crescente domanda di sistemi per il monitoraggio delle flotte, comunicazione da macchina a macchina e monitoraggio e analisi a distanza delle macchine. DoosanConnect è basato su piattaforma web per la gestione delle flotte; consente il controllo in remoto delle prestazioni e della sicurezza delle macchine e semplifica la manutenzione preventiva. DoosanConnect è disponibile di serie su tutti gli escavatori (da 14 tonnellate in su), su tutte le pale gommate e su tutti i dumper articolati Doosan Stage IV di nuova generazione. Il nuovo servizio consente a proprietari e concessionari di monitorare e comunicare da remoto con le macchine Doosan tramite il sito telematico DoosanConnect.

92 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Dal comando oculare alla realtà virtuale Il comando oculare è sicuramente una delle ultime frontiere: AI:ME, l’elettrica recentemente presentata da Audi, è dotata di un monitor Oled tridimensionale posizionato alla base del parabrezza ed esteso a tutta la larghezza dell’abitacolo. Si attiva mediante comandi oculari e con lo sguardo si abilitano ulteriori livelli che sul monitor 3D passano dallo sfondo alla modalità di nitida visualizzazione. Audi con il modello AI:ME ha mostrato anche un innovativo concept di real-

Hitachi ZXLink

ZXLink è il sistema di gestione telematica di Hitachi che offre la la possibilità di ottimizzare le operazioni e massimizzare i profitti. Con il supporto del rivenditore di zona, è possibile per l’operatore utilizzare i per ridurre i tempi di inattività e massimizzare la produttività e i tempi di lavoro. Direttamente dal posto di guida, o in sede, è possibile accedere alla posizione della flotta, alle funzioni, alle ore, al consumo di carburante, agli avvisi e ad altri dati essenziali della macchina. È anche possibile visualizzare la posizione e le informazioni di avviso sul campo dai dispositivi iOS o Android. Il sistema ha una doppia funzionalità. I concessionari, attraverso ZXLink Select possono tenere traccia delle posizioni delle macchine e delle esigenze di manutenzione imminente, con la possibilità di sollecitare il servizio di assistenza in base alla cronologia operativa della macchina memorizzata. I clienti e utilizzatori finali, potranno localizzare la macchina, accedere ai più dettagliati dati operativi della macchina disponibili in ZXLink Ultimate per tenere traccia del consumo di carburante, interrogare i codici di problemi diagnostici e migliorare i tempi di attività.


TELEMATICA tà virtuale, grazie all’inedita tecnologia Holoride che sincronizza la VR con i movimenti della vettura. Indossando dei visori, i movimenti dell’auto su cui si viaggia vengono integrati nell’esperienza virtuale che si sta vivendo. Per il momento questa innovazione tecnologica ha trovato applicazione per l’intrattenimento di bordo: i passeggeri posteriori potranno guardare film, giocare ai videogame e sperimentare contenuti interattivi. Con la collaborazione di Marvel è stata sviluppata l’esperienza “Marvel’s Avengers: Rocket Rescue Run”, in cui i passeggeri potranno entrare virtualmente nell’astronave dei “Guardiani della galassia”. E se, per esempio, l’auto affronterà una curva a destra, l’astronave protagonista del mondo virtuale virerà nella medesima direzione.

L’AUTO SPERIMENTALE AUDI AI:ME INTEGRA LA REALTÀ VIRTUALE GRAZIE ALLA TECNOLOGIA HOLORIDE CHE SINCRONIZZA LA VR CON I MOVIMENTI DELLA VETTURA

Hyundai Hi-Mate Hi-MATE è il sistema di gestione remota sviluppato da Hyundai che utilizza la tecnologia satellitare GPS, disponibile per escavatori e pale. Hi-Mate fornisce informazioni complete sulla posizione e sul funzionamento delle macchine: cronologia operativa archiviata; informazioni sugli allarmi in tempo reale; prevenzione antifurto; gestione del carburante; report sulle prestazioni delle macchine. Informazioni dettagliate sulla cronologia operativa quotidiana delle macchine sono disponibili nella sezione del report quotidiano. Gli utenti possono programmare un geofencing virtuale per evitare che la macchina esca da un’area geografica specificata. Gli utenti possono monitorare la cronologia di utilizzo e di manutenzione della macchina. Le informazioni disponibili includono l’intervallo di manutenzione, nonché la data di sostituzione del componente sottoposto a manutenzione. Per i proprietari di più macchine, un sistema di monitoraggio della flotta permette di controllare le macchine in tempo reale su una mappa digitale.

JCB LiveLink

LiveLink è l’avanzato sistema di monitoraggio telematico dei mezzi firmato da JCB. LiveLink permette ai proprietari di controllare e gestire a distanza le loro macchine: è sufficiente disporre di un PC collegato ad internet, mentre il terminale LiveLink è integrato nella macchina, di cui controlla posizione e ogni parametro di funzionamento per poi trasmetterli tramite la tecnologia di comunicazione della telefonia mobile. JCB LiveLink fornisce ai gestori di flotte dati relativi al consumo di carburante, compresi il consumo effettivo di carburante e il livello del serbatoio. Il sistema fornisce inoltre al cliente modalità operative e dati di inattività, consentendo al gestore di vedere come le macchine vengono utilizzate in cantiere e di mostrare agli operatori come utilizzare il mezzo in modo più efficiente. I clienti possono accedere alle informazioni relative alle loro macchine in qualsiasi momento tramite un portale web, dove possono visualizzare rapporti giornalieri o settimanali che possono essere integrati nei più comuni software di gestione della flotta. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 93


Dossier

TELEMATICA E MOVIMENTO TERRA

NISSAN SPERIMENTA LA TECNOLOGIA INVISIBLE-TO-VISIBLE (I2V) CHE COMBINA LE INFORMAZIONI DEI SENSORI E DEL CLOUD PER INCREMENTARE LA SICUREZZA

Komatsu KOMTRAX KOMTRAX è il sistema di monitoraggio wireless di Komatsu che consente di aumentare la produttività fornendo utili informazioni, dal punto di vista della conoscenza e del risparmio, sulla flotta e le attrezzature. KOMTRAX permette di monitorare tutte le informazioni essenziali relative alle macchine direttamente su computer, smartphone o tablet. Quando si attiva il sistema su una macchina, le informazioni raccolte vengono periodicamente trasmesse e rese accessibili sul sito KOMTRAX. In dotazione di serie su molteplici macchine della gamma Komatsu, KOMTRAX è un sistema di controllo satellitare in grado di monitorare costantemente lo stato e le funzioni delle macchine al lavoro, segnalando eventuali anomalie e garantendo in tal modo non solo l’ottimizzazione delle attività di prevenzione ma soprattutto la certezza della massima efficienza operativa. È possibile conoscere l’esatta posizione della macchina, l’utilizzo che se ne sta facendo e individuare anomalie o malfunzionamenti, in modo da effettuare regolari e tempestivi interventi di manutenzione.

94 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Quando i passeggeri sono avatar 3D Dalla realtà virtuale alla realtà aumentata, i risvolti toccano l’entertainment dei passeggeri ma anche la sicurezza di guida. Nissan ha sperimentato la tecnologia Invisible-to-Visible (I2V), che combina le informazioni trasmesse dai sensori del veicolo con i dati provenienti dal cloud, aiutando i guidatori a “vedere l’invisibile”. Ad esempio, cosa c’è in fondo a una lunga strada, dietro un edificio o dopo una curva? I2V inoltre mette guidatori e passeggeri in contatto con Metaverse: familiari, amici o colleghi che si trovano in altri luoghi possono essere visualizzati sotto forma di avatar tridimensionali a realtà aumentata, per tenere compagnia o fornire assistenza al guidatore.

Yanmar SmartAssist Remote

SmartAssist Remote (SA.R) è lo strumento di controllo a distanza delle macchine Yanmar. SmartAssist Remote trasmette informazioni dettagliate in tempo reale sullo stato delle macchine e sul loro utilizzo. È possibile controllare in qualsiasi momento l’ubicazione delle macchine, la loro efficienza energetica, il consumo e le esigenze di manutenzione. Questi dati possono essere controllati anche dal concessionario al fine di ottimizzare i costi e i tempi di manutenzione e d’inattività dei vostri mezzi. Oltre alla possibilità di consultare queste informazioni operative, è possibile scegliere di ricevere notifiche di avviso in caso di malfunzionamento delle macchine o di operazioni inusuali delle stesse. Accessibile da computer, tablet e smartphone, con il sistema SmartAssist Remote è possibile seguire l’evoluzione dell’attività delle macchine e delle loro condizioni di lavoro da qualsiasi luogo.


TELEMATICA L’auto che capisce le emozioni L’auto del futuro non solo risponderà ai nostri sguardi, ma saprà anche interpretare le emozioni. I coreani di Kia hanno sviluppato una soluzione chiamata “Read” ossia Real-time Emotion Adaptive Driving, studiata in collaborazione con il Mit di Boston e il gruppo Media Lab’s Affective Computing. “Read” sfrutta un’intelligenza artificiale che analizza in tempo reale lo stato emotivo del guidatore per offrire una serie di servizi e di funzionalità a bordo e adattare le condizioni interne dell’abitacolo di conseguenza. L’esperienza di guida è sempre più “umanizzata”, personalizzata e multisensoriale. ■

LA SPERIMENTAZIONE “READ” REAL-TIME EMOTION ADAPTIVE DRIVING DI KIA SI CONCENTRA SUL RILEVAMENTO DELLO STATO EMOTIVO DEL GUIDATORE

Volvo CE CareTrack CareTrack è il sistema telematico in continua evoluzione di Volvo Construction Equipment, sistema che garantisce l’accesso a numerose informazioni di controllo della macchina riducendo ad esempio i costi di consumo del carburante, ottimizzando le prestazioni dei mezzi e degli operatori, guidando la gestione degli interventi di assistenza e di manutenzione in maniera proattiva. Le funzioni telematiche e il monitoraggio digitale dei macchinari, infatti, sono ormai parti essenziali della gestione dei modelli Volvo. Il sistema di localizzazione attivo antifurto scatta in caso di allarme, innescando automaticamente un avviso tramite email o SMS che consente di immobilizzare e/o sbloccare la macchina semplicemente tramite il portale web. Il sistema CareTrack è disponibile in due versioni, base e avanzato. Il base è disponibile sulle macchine più piccole, mentre su quelle più grandi il sistema prevede funzionalità maggiori.

Wacker Neuson EquipCare

EquipCare è la soluzione telematica messa a punto da Wacker Neuson che assicura trasparenza nella gestione dei parchi macchine, poiché le macchine che ne sono dotate segnalano in tempo reale sul dispositivo terminale del cliente il fabbisogno di manutenzione, guasti operativi o cambi inattesi di ubicazione. Con EquipCare di Wacker Neuson tutte le informazioni vengono mostrate al responsabile dell’officina o del parco macchine i quali, inoltre, vengono contattati dalla macchina con un messaggio push in caso di necessità. Dopo essersi collegati al proprio smartphone o PC, i clienti possono avere una panoramica di tutte le proprie macchine, delle ore di esercizio e dei tempi di fermo, nonché degli intervalli di manutenzione. Inoltre, EquipCare può essere integrato semplicemente tramite interfaccia in soluzioni IT esistenti, il che lo rende particolarmente interessante per grandi imprese edili o catene di noleggio. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 95


ON SITE Movimentazione di ghiaia e sabbia in cava

UN GUADAGNO A OGNI CARICO La Italcave 2000 di Cucciago (Co) è la prima azienda italiana a essersi “aggiudicata”, all’inizio di quest’anno, la pala gommata Volvo L260H, utilizzata per la movimentazione di materiali naturali da estrazione e di riciclo e l’alimentazione degli impianti presenti in cava di Ettore Zanatta

I

talcave 2000 è un’azienda che, fondata da Amedeo Passerini (19371992), opera da quasi mezzo secolo nel territorio canturino e comasco, in particolare nel settore estrattivo (cava di ghiaia e sabbia). Questo sito, che vanta una superficie di circa 350.000 m2, impiega oggi una trentina di persone, tra addetti diretti e indiretti, e svolge la sua attività in molteplici settori: aggregati di cava, mate-

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riali provenienti da recupero e trattamento delle demolizioni, scavi e movimento terra, riempimenti, trasporti di materie, demolizioni civili e industriali. “L’offerta di prodotti e servizi alle imprese edili - dice Stefano Passerini, titolare della società comasca - è, per quanto attiene il settore specifico, piuttosto ampia e in tale direzione si opererà anche per il futuro, per dare valore e qualità alla presenza sul mercato locale e non”.

Un’attività diversificata I prodotti ottenuti dalla lavorazione del materiale proveniente dalla cava (mista naturale) sono appunto la sabbia (sabbia vagliata, lavata e frantumata) e la ghiaia (ghiaia, ghiaietto, scarti,), nonché ciottoli e massi di diversa dimensione. Spiega Stefano Passerini: “Questi prodotti, oltre che essere venduti alla clientela, vengono impiegati nella produzione e vendita del calcestruzzo preconfezionato il cui im-


pianto è presso l’area di cava. L’impianto di selezione e vagliatura degli aggregati è dotato di macchinari e attrezzature di ultima generazione tecnologica che permettono la produzione di una vasta gamma di articoli”. Per quanto riguarda il calcestruzzo preconfezionato e pronto all’uso, continua Passerini, “è un semilavorato ottenuto dalla miscelazione di aggregati, cementi e additivi combinabili tra loro in numerose classi e resistenze secondo l’impiego nel settore delle costruzioni. Nella fattispecie, viene prodotto e venduto a dosaggio e a resistenza e viene seguita con particolare attenzione la rapida evoluzione che il settore sta avendo da diversi anni riguardo al calcestruzzo a prestazione e

per applicazioni speciali e, più in generale, per quanto riguarda la cultura del ‘calcestruzzo di qualità’ come presupposto di un nuovo e più avanzato rapporto tra i produttori del calcestruzzo e il mondo delle costruzioni”. Nell’area di cava è presente un impianto per il trattamento e recupero dei materiali di demolizioni, materiali che vengono conferiti direttamente dalle imprese edili clienti o da demolizioni eseguite in proprio. “Dalla relativa lavorazione continua Passerini - si ottiene un materiale inerte che viene utilizzato per sottofondi e riempimenti per costruzioni civili, industriali e stradali. Si tratta di ottimo materiale ottenuto dal trattamento delle macerie opportunamente ripulite di tut-

ti i materiali indesiderati (plastica, ferro, legno, eccetera) e che presenta il vantaggio di poter essere venduto a un prezzo inferiore rispetto all’inerte naturale”. Tra i servizi svolti a favore delle imprese edili e altre imprese gli scavi e i movimenti di terra rappresentano ovviamente un “valore” importante per l’attività produttiva esercitata da Italcave 2000, unitamente alle demolizioni. L’attività, di cui l’azienda vanta una esperienza pluridecennale, viene eseguita con l’ausilio di macchinari moderni quali pale, escavatori, minipale, miniescavatori e terne. Con il supporto di una flotta di autocarri a 3 e 4 assi, l’azienda lombarda è nelle condizioni di poter eseguire qualsiasi tipo di scavi e lavorazioni di terra. “La possibilità di conferire direttamente le terre di scavo presso il nostro sito di Cucciago (porzione di cava in fase recupero) ci permette peraltro di gestire con estrema

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 97


ON SITE

CONCEPITA PER UN IMPIEGO EFFICIENTE E “INTELLIGENTE” IN CANTIERE, LA PALA VOLVO L260H È DOTATA DI UN IMPIANTO IDRAULICO DI NUOVA GENERAZIONE E DI TECNOLOGIE EVOLUTE CHE CONSENTONO DI RIDURRE I CONSUMI DI CARBURANTE E AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ

L’OPINIONE

STEFANO PASSERINI (A SINISTRA) CON LINO CATTANEO (AL CENTRO), FUNZIONARIO COMMERCIALE DI VOLVO CE ITALIA, E SERGIO PINI, DIRETTORE AMMINISTRATIVO DI ITALCAVE 2000 “Siamo orgogliosi di essere la prima

che nelle applicazioni più impegnati-

azienda in Italia ad aver usufruito delle

ve - grazie alla sua potenza, alla com-

prestazioni garantite dalla pala L260H.

ponentistica all’avanguardia e alle tec-

Abbiamo già diverse unità del costrut-

nologie evolute di cui è dotata. Già al

tore svedese nel nostro parco mezzi e,

primo colpo d’occhio colpiscono la ri-

anche per l’alta qualità e competenza

levante forza di strappo, garantita da

sempre garantita dall’assistenza tecni-

un cinematismo a ‘Z’ che permette di

co-commerciale di Volvo CE Italia, ab-

sollevare la benna a pieno carico fino

biamo ritenuto naturale proseguire sul-

alla massima altezza, nonché la facilità

la strada intrapresa dal 2002 in termi-

di manutenzione e l’efficacia dell’im-

ni di fidelizzazione del marchio. Questa

pianto idraulico di nuova generazione.

macchina, che abbiamo acquistato all’i-

Evidenti sono anche la cabina inclina-

nizio dell’anno e che sostituisce una pa-

bile di 30° o 70° e la (robusta) struttu-

la gommata L220H, ci ha consentito di

ra del telaio abbinata alla catena cine-

aumentare la produttività in cava - an-

matica Volvo”.

98 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

rapidità ed efficacia il servizio”, precisa il titolare di Italcave 2000. L’attività di demolizioni, sia civili che industriali, completa la gamma dei servizi edili, unitamente ai prodotti di cava e ai calcestruzzi, offerti alla clientela locale e non. Anche per questo comparto l’esperienza fatta sul campo nel corso degli ultimi decenni consente a Italcave 2000 di poter affrontare e svolgere ogni tipo di demolizione avvalendosi di macchinari e attrezzature adatti a ogni situazione, sia logistica che produttiva (escavatori con martelli demolitori, frantumatori, benne selezionatrici, eccetera). In termini di prodotti, oggi all’interno di Italcave 2000 si possono trovare diversi materiali: sabbia vagliata 0-2 e 0-4, sabbia lavata 0-10, pietrisco 2-6, ghiaietto spaccato 4-10, ghiaietto pisello 8-14 e ghiaietto 11-22. Materiali che vengono movimentati all’interno della cava - sia per quanto riguarda il carico di camion e dumper che per l’alimentazione degli impianti da una squadra di quattro pale gommate che comprende la Volvo L260H, il primo modello di questa generazione introdotta in Italia all’inizio del 2019.


ITALCAVE 2000 HA SCELTO LA PALA GOMMATA VOLVO L260H ANCHE PER VIA DELLE TECNOLOGIE INNOVATIVE CHE LA CONTRADDISTINGUONO E PER LA CAPACITÀ UTILE MAGGIORE

Incremento di produttività Era il 2011 quando Volvo Construction Equipment lanciò sul mercato la pala gommata L250G da 35 t. Da quest’anno questo modello è stato sostituito dalla L260H, andata ad arricchire la serie H del costruttore svedese. “Costruita per far fronte alle crescenti richieste del settore - spiega Lino Cattaneo, funzionario commerciale di Volvo CE Italia che ci ha accompagnato nel sito di Italcave 2000 - questa macchina da 35 t è progettata per applicazioni pesanti ed è stata aggiornata con le più recenti tecnologie. Se confrontata con la versione precedente, le sue caratteristiche parlano da sole: offre una produttività superiore del 15% e - grazie a un interasse più lungo

di 50 mm, a una distribuzione ottimale del peso sul telaio anteriore e a un nuovo disegno del braccio - consente di utilizzare benne più capienti. Queste sono solo alcune delle caratteristiche che hanno

convinto Italcave 2000, azienda sempre attenta alle innovazioni, ad acquistarla”. La L260H è dotata anche di un motore D13 Stage V in grado di erogare una potenza superiore del 6% e una coppia più elevata del 5% rispetto alla L250G. L’impianto idraulico di nuova generazione, poi, è stato progettato per offrire una rispondenza superiore dell’attrezzatura e migliorare la velocità di sollevamento e abbassamento del braccio, come ha pienamente dimostrato in occasione della nostra visita in cava. Per offrire cicli di lavoro più brevi, in particolare, la nuova trasmissione HTL310 funziona in simbiosi con il motore e gli assali, mentre il nuovo convertitore consente di ottenere una

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 99


ON SITE LA PALA GOMMATA L260H IN FASE DI CARICAMENTO DEL DUMPER VOLVO A40F. SALTA SUBITO ALL’OCCHIO LA STRUTTURA DEL NUOVO BRACCIO (QUI IN VERSIONE STANDARD, MA È DISPONIBILE ANCHE UNA VERSIONE “LUNGA”), CHE OFFRE MAGGIORI POSSIBILITÀ DI SOLLEVAMENTO. PER GARANTIRE PRESTAZIONI DURATURE, L’AVAMBRACCIO È DOTATO DI DOPPIE TENUTE SU TUTTI I PERNI. LA NUOVA FUNZIONE DI LIVELLAMENTO DELLA BENNA CONSENTE DI RIPORTARLA AUTOMATICAMENTE IN PIANO DOPO LO SCARICAMENTO DEL MATERIALE O QUANDO È INCLINATA ALL’INDIETRO, IN MODO DA RIDURRE LA FATICA DELL’OPERATORE

coppia superiore per prestazioni ancora migliori. Sono stati inoltre ridotti gli intervalli tra i rapporti, per offrire un’accelerazione superiore. Efficienza nei consumi e tecnologia: questi sono due pilastri su cui si basano i criteri di valutazione e acquisto di Italcave 2000. “Si è riscontrato un aumento nell’efficienza dei consumi fino al 10%”, evidenzia Giuliano Frison, ope-

ratore con alle spalle oltre 25.000 ore di lavoro sulle pale gommate, il quale aggiunge che “l’impianto idraulico di nuova generazione consente di risparmiare la potenza della pompa per l’utilizzo di altre funzioni, attraverso la riduzione della portata dell’olio idraulico durante le fasi di abbassamento e scarico della benna. Il nuovo freno di stazionamento a secco elimina la perdita di resistenza cau-

STORIA GIACIMENTOLOGICA DELLA CAVA La struttura geologica e geomorfolo-

gate ciascuna a episodi glaciali che si

pi: “unità post-glaciale”, che compren-

gica del territorio è legata alla presen-

verificano durante le glaciazioni), diffi-

de i depositi dell’ultimo evento sedi-

za dei ghiacciai alpini che, a più ripre-

cilmente correlabili tra loro in quanto

mentario iniziato subito dopo il ritiro

se a partire dal Pliocene, hanno disce-

mancano i dati oggettivi che possano

del ghiacciaio, tuttora in corso di evo-

so le valli del Lario. Durante la storia

legare depositi sedimentari distanti tra

luzione, anche per l’azione antropica;

quaternaria locale si sono succedute

loro, con l’eccezione dei depositi lascia-

“unità di Cantù”, che comprende i de-

diverse glaciazioni, durante le quali

ti durante l’ultima glaciazione, che pre-

positi lasciati durante l’ultima avanza-

i grandi ghiacciai plio-pleistocenici del

sentano una reale continuità territoriale

ta glaciale che ha interessato il territo-

Lario hanno costruito l’anfiteatro anco-

da Est a Ovest.

rio; “unità di Muselle”, che comprende

ra visibile. L’espressione sedimentaria

Per la classificazione e la descrizio-

i depositi appartenenti a varie unità al-

di queste glaciazioni è rappresentata

ne delle unità geologiche si adottano

lostratigrafiche che si sono sedimenta-

da numerosi depositi, diversi per età

i criteri stratigrafici e formazionali per

te durante l’arco temporale Pleistocene

e caratteristiche litologiche intrinse-

il Quaternario continentale definiti dal

medio-superiore; “unità di conglome-

che, che costituiscono l’elevato nume-

Gruppo Quaternario - Dipartimento di

rati”, che comprende i depositi di con-

ro di unità allostratigrafiche affioran-

Scienze della Terra dell’Università di

glomerato presenti nel territorio appar-

ti in loco. L’anfiteatro, di cui il territo-

Milano, con adeguate semplificazioni.

tenenti a unità litostratigrafiche distin-

rio di Cucciago fa parte, è costituito da

Si raggruppano le varie unità allostra-

te sulla base della composizione pe-

più unità geologiche allostratigrafiche

tigrafiche e litostratigrafiche presenti

trografica, sul grado di cementazione

e litostratigrafiche di diversa età (le-

nell’anfiteatro in quattro grandi grup-

e sull’età di sedimentazione.

100 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


sata dal freno a dischi in bagno d’olio. Oltre a ciò, l’aggiornamento della tecnologia OptiShift ha consentito di integrare la funzione brevettata da Volvo “RBB” (Reverse By Braking) con un nuovo convertitore di coppia con funzione lock-up, per ottenere una trazione diretta tra il motore e il cambio e ridurre in modo significativo il consumo di carburante”. “L’efficienza dei consumi è stata migliorata anche grazie al sistema FAPS (Fully Automatic Power Shift)”, aggiunto Lino Cattaneo. “Esso provvede a selezionare il rapporto ottimale per un perfetto abbinamento tra motore e velocità di marcia. La L260H è inoltre equipaggiata con il pedale ECO, elemento introdotto da Volvo che consente di lavorare in modo più economico applicando una forza meccanica contraria quando viene utilizzato in modo eccessivo l’acceleratore”. A partire dall’introduzione della prima pala gommata nel 1954, dunque, Volvo ha continuato a perfezionare il suo concetto per oltre mezzo secolo, in un settore in continua evoluzione. I cavatori, in particolare, necessitano di macchine su cui possano fare affidamento e la pala gommata L260H è una garanzia assoluta - e qui testimoniata - di Volvo Construction Equipment in tal senso. ■

LA SCHEDA TECNICA LA PALA GOMMATA L260H Carico di ribaltamento statico (a sterzata max.):

23.770 kg

Capacità benna:

5,3-10,2 m3

Forza di strappo:

328 kN

Motore:

Volvo D13J - Stage V

Potenza netta motore (ISO 9249, SAE J1349): Coppia max. (ISO 9249, SAE J1349): Pneumatici: Peso operativo:

309 kW a 1.500 giri/min 2.328 Nm a 1.100 giri/min 29.5 R25, 875/65 R29 34.000-39.000 kg

ALL’INTERNO DI ITALCAVE 2000 OPERANO ALTRI MEZZI VOLVO, TRA CUI UNA PALA COMPATTA L45H, UTILIZZATA PER INTERVENTI DI PULIZIA SOTTO GLI IMPIANTI, UNA PALA GOMMATA L120H, IMPIEGATA IN QUESTO CASO PER L’ALIMENTAZIONE DELLA BOCCA PRINCIPALE DELL’IMPIANTO, E UN ESCAVATORE CINGOLATO EC480EL

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 101


ON SITE Livellamento di tracciati alla Motocross Dorno

SEMPRE IN PISTA!

VISTA PANORAMICA DEI TRACCIATI DI MOTOCROSS DORNO, STRUTTURA IN PROVINCIA DI PAVIA CHE ATTIRA QUOTIDIANAMENTE MOTOCICLISTI DA TUTTA EUROPA. PER QUESTO MOTIVO LE PISTE DEVONO ESSERE PERFETTAMENTE CURATE, AL FINE DI GARANTIRE COMFORT, SICUREZZA E ACCESSIBILITÀ 102 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


Una pala gommata Hitachi ZW150-6 è stata recentemente inserita nel parco mezzi della struttura in provincia di Pavia – nota e rinomata a livello europeo dagli appassionati delle due ruote – per eseguire la preparazione giornaliera delle piste di motocross

di Ettore Zanatta

M

otocross Dorno è un vero e proprio “parco divertimenti” dedicato ai motociclisti e agli appassionati di motocross. Il parco a tema, sito a Dorno, in provincia di Pavia, mette a disposizione dei visitatori un’area di oltre 100.000 m2 in cui è possibile trascorrere ore e giornate di assoluto divertimento, da soli o in compagnia, accompagnati da momenti di relax e svago. Il tracciato principale si sviluppa lungo un’ampia area di circa 40.000 m2 e ha una lunghezza di 1.900 m. Ogni anno i tracciati vengono aggiornati per far vivere a tutti gli appassionati, provenienti da tutta Europa, un’esperienza sempre nuova e originale.

I tracciati di Motocross Dorno Motocross Dorno dispone di due diversi tracciati, per andare incontro alle esigenze di tutti i suoi ospiti, professionisti, amatori e/o principianti che siano. Questa “oasi per i motociclisti” nasce con la volontà di realizzare un punto di incontro tra passione per lo sport, condivisione delle esperienze e luogo dove trascorrere una giornata in serenità e divertimento. Migliaia sono i motociclisti che vengono a provare e a girare su questi tracciati e l’elevato standard qualitativo del sito supporta l’attività di veri campioni in questo sport. Nomi celebri passano con le loro due ruote su questo circuito, infatti, composto da innumerevoli dossi, salti e curve.

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 103


ON SITE Un secondo tracciato è stato pensato e creato per sollecitare la curiosità dei principianti e avvicinarli con passione a questo sport: adatto a bambini e neofiti, questo circuito alternativo è caratterizzato da punti tecnici adatti a un livello base di percorso e pertanto sviluppato in totale sicurezza. Quest’alternativa è un’occasione per dare vita a test di prova e, perché no,

104 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

iniziare un nuovo ed entusiasmante percorso per chi deve affrontare per la prima volta quest’attività. Sono disponibili anche corsi per avvicinare ragazzi e ragazze di tutte le età al mondo delle due ruote, allievi di qualsiasi livello che si possono cimentare in qualche ora di corso per apprendere le migliori tecniche con la presenza di istruttori altamente qualificati, in totale

sicurezza (Motocross Dorno è inoltre il primo circuito al mondo ad aver installato il moderno impianto di sicurezza “Eye Track” su tutti i punti ciechi della pista; in tal modo ogni pilota è avvisato tramite un lampeggiante o una sirena posti a bordo pista in maniera tempestiva di qualsiasi incidente in modo da prendere le precauzioni necessarie prima di giungere sul punto di pericolo).


Tracciati insidiosi I tracciati presenti all’interno del circuito di Motocross Dorno sono più di uno, quindi, e vengono curati con molta attenzione dalla proprietà per garantire un adeguato livello di comfort, sicurezza e accessibilità. Il terreno, in generale, si presenta sabbioso e morbido (limo, in sostanza, quindi un inerte di granulometria fine

compreso tra quello delle sabbie, più grosso, e quella delle argille, più sottile) ed è opportunamente e costantemente modellato per offrire molti punti tecnici e tratti innovativi che mettano alla prova l’abilità del motocilista. Ogni mattina prima dell’apertura della struttura una pala gommata percorre l’intera e tortuosa lunghezza dei tracciati al fine di spianare e livellare adeguata-

mente le piste. Nella fattispecie, si tratta di una Hitachi ZW150-6 da 12 t, acquistata da Motocross Dorno lo scorso aprile in sostituzione di un precedente modello ormai vetusto. “La soluzione alternativa in casi come questi - spiega Manuel Castiglione, socio e operatore di Motocross Dorno - sarebbe un motorgrader, che però risulterebbe molto meno versatile e in ogni caso, data la lunghezza di questa tipologia di mezzo, si troverebbe in difficoltà in presenza di rampe, dossi e curve tipiche di un circuito come il nostro. Recentemente, dovendo sostituire una pala gommata del nostro parco di macchine operatrici, abbiamo esaminato alcuni modelli presenti sul mercato, testandoli appositamente anche ‘sul campo’ per comprenderne appieno l’efficacia. In verità avevamo individuato una soluzione interessante nella pala gommata Hitachi ZW180-6, quindi di classe superiore alla ZW150-6, perché per noi è importante avere un mezzo che garantisca un’adeguata forza di spinta, ma - a ragione - ci è stata consigliata quest’ultima versione essendo dotata di un’efficace trasmissione idrostatica, mentre dalla ZW180-6 in su le macchine prevedono un cambio Powershift con convertitore di coppia. In effetti la ZW150-6 è risultata essere lo strumento più idoneo per eseguire gli interventi di manutenzione qui necessari, che richiedono un’elevata forza di spinta, appunto, e la capacità di non ‘scivolare’, facendo slittare gli pneumatici, in presenza delle (a volte rilevanti) pendenze tipiche delle curve di questo circuito e del terreno spesso e volentieri insidioso”. A BORDO DELLA PALA GOMMATA HITACHI ZW150-6, MANUEL CASTIGLIONE PROVVEDE OGNI MATTINA PRIMA DELL’APERTURA A SPIANARE LE PISTE E, IN PARTICOLARE, LE NUMEROSE CURVE PRESENTI NEL TRACCIATO

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 105


ON SITE

Il progetto Motocross Dorno nasce circa 30 anni fa dalla volontà di dare a quest’attività un tocco di qualità in più anche in Italia, per permettere agli appassionati di esprimersi in totale comodità e sicurezza e a tutti gli altri di avvicinarsi a uno sport avvincente e sapettacolare. Un’idea rivoluzionaria, quella di Motocross Dorno, che nasce per poter dare il massimo a tutti gli appassionati di moto da cross. La pista di Dorno, in provincia di Pavia, è oggi un circuito a conduzione familiare, gestita da tre fratelli che hanno la passione innata per questo sport. Amore e dedizione al servizio di tutti gli amanti delle moto da cross e che vogliono ritrovarsi tutti insieme per una giornata particolare e diversa dal solito. Un modo per poter rispondere al meglio a tutte le esigenze e creare così un movimento unico: la pista è infatti frequentata da migliaia di visitatori l’anno, che grazie alla loro passione alimentano il flusso verso un tracciato unico e suggestivo. All’interno della struttura sono disponibili diversi modelli di moto con varie cilindrate, dalle minicross da 50 cc, 65 cc e 85 cc alle grandi cilindrate 125 cc, 250 cc, 450 cc. Con questo servizio, quindi, è possibile trovare le moto già pronte per essere guidate e non è necessario pensare ai relativi interventi tecnici. La pista crea anche reddito sul territorio: ogni anno arrivano a Dorno migliaia di motociclisti (non solo italiani, ma anche svizzeri, austriaci, tedeschi e francesi), attirati da una realtà sempre più conosciuta a livello europeo. 106

spiega Samuele Facinetti, della divisione commerciale Scai (Bastia Umbra - Pg) – è stata progettata con numerose prestazioni semplificate che assicurano una rapida e facile manutenzione e una consistente riduzione dei costi d’esercizio e dei consumi. Abbiamo consigliato a Motocross Dorno questa versione dopo aver ascoltato e valutato attentamente le reali esigenze della proprietà. Sono molteplici le migliorie apportate a questo modello rispetto ai precedenti: motore

LA FLUIDITÀ DI FUNZIONAMENTO, L’EFFICIENZA SU OGNI TERRENO E L’ELEVATA FORZA DI TRAZIONE SONO GLI ELEMENTI CHE HANNO SPINTO I PROPRIETARI DI MOTOCROSS DORNO AD ACQUISTARE LA PALA GOMMATA HITACHI ZW150-6

UN’IMPENNATA DI SUCCESSO

Stabilità e tenuta di strada La pala gommata Hitachi ZW150-6 è una tipologia di macchina utilizzata principalmente nel settore delle costruzioni, molto in agricoltura, spesso nel settore del noleggio, della gestione di rifiuti e materiali industriali e nelle infrastrutture. Questa versione, in particolare, si è fatta apprezzare sul mercato per l’alto livello di prestazioni ed efficienza, con tempi d’inattività minimi. “La ZW150-6 –


LA PALA GOMMATA ZW150-6 È STATA SCELTA DALLA PROPRIETÀ ANCHE PER IL SUO FUNZIONAMENTO REGOLARE ED EFFICIENTE GARANTITO IN TUTTI I PUNTI DEL TRACCIATO, SIA IN PIANO CHE IN FASE DI SALITA E DISCESA DEI DOSSI

SONO MOLTI I DOSSI CHE OGNI GIORNO DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE PREDISPOSTI, SPESSO CARATTERIZZATI IN DIVERSI PUNTI DA UN’ELEVATA PENDENZA. LA PALA GOMMATA ZW150-6 GARANTISCE UN’OTTIMALE FORZA DI TRAZIONE E ASSICURA UNA TOTALE ASSENZA DI SLITTAMENTO DEGLI PNEUMATICI, FATTO CHE RENDEREBBE INADEGUATO IL MEZZO IN UN CONTESTO DI QUESTO GENERE

Stage IV Final, sistema SCR, orientamento in linea di scarico e filtro aria, specchietti angolari, riduzione del livello di rumorosità all’interno della cabina, monitor di visualizzazione semplice e con angolo ampio, sedile con sospensioni ad alta resistenza. Tutti questi elementi sono stati molto apprezzati, oltre naturalmente ai requisiti minimi richiesti per poter eseguire le operazioni di sbancamento e spianatura tipiche dell’applicazione qui richiesta: elevata forza di trazione, eccellente visibilità e fluidità di funzionamento, nella fattispecie garantita da un sistema di controllo che permette di gestire nel miglior modo possibile il lavoro in base alla tipologia e al terreno, consentendo il cambio fluido delle marce”. giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 107


ON SITE

L’OPINIONE SALVATORE CASTIGLIONE

CONTITOLARE DI MOTOCROSS DORNO

“La nostra mission è quella di divertirsi e far divertire, creando un ‘movimento unico’ intorno a una pista di cross. Grazie alla qualità del sito da noi gestito da sei anni e agli eventi organizzati periodicamente, si creano delle attrazioni che fanno confluire qui molti piloti italiani e stranieri. La vicinanza con il confine nordeuropeo, infatti, permette di avere un continuo afflusso di visitatori che valorizzano anche il paese di Dorno. Le due realtà non sono divise tra loro, ma formano un unico complesso e aiutano l’economia di tutta la zona.

SALVATORE CASTIGLIONE (A DESTRA NELLA FOTO) CON SAMUELE FACINETTI (AL CENTRO), DELLA DIVISIONE COMMERCIALE SCAI, E MANUEL CASTIGLIONE (A SINISTRA), SOCIO E OPERATORE DI MOTOCROSS DORNO

Motocross Dorno è dunque un vero e

sionali sbancamenti, tutti gli interventi

di spinta e strappo e visibilità anteriore

proprio punto di riferimento a livello eu-

quotidiani di livellamento, rimodella-

e posteriore. Oltre ad altre peculiarità

ropeo per chiunque abbia la passione

mento e spianamento delle piste, es-

altrettanto importanti come i costi d’e-

delle due ruote e per questo motivo le

sendo la macchina che - dopo averla te-

sercizio contenuti e il basso consumo

piste devono sempre essere in ottimo

stata sul campo, insieme a mezzi di altri

di carburante. Anche il servizio di assi-

stato e adeguate alle esigenze degli ap-

marchi - ci ha convinto maggiormente

stenza e di consulenza costantemente

passionati motociclisti.

in termini di trazione (data anche l’in-

garantito da Scai è stato un elemento

Abbiamo identificato la pala gommata

clinazione delle rampe e delle sponde

preso in considerazione nel momento

Hitachi ZW150 come la soluzione più

è importante che sia garantita l’assenza

della scelta del mezzo più idoneo alle

idonea per eseguire, oltre agli occa-

di slittamenti degli pneumatici), forza

nostre esigenze”

108 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019


LA ZW150-6 È UTILIZZATA SIA PER GARANTIRE UN’OTTIMALE PLANARITÀ DEL TERRENO AI MOTOCICLISTI CHE PER ESEGUIRE INTERVENTI DI SBANCAMENTO, QUANDO PERIODICAMENTE VENGONO MODIFICATI I TRACCIATI DELLA PISTA

Versatilità in pista Sono molteplici gli aspetti che rendono la pala gommata Hitachi ZW150-6 un esempio di affidabilità. Si potrebbero citare, ad esempio, i tempi di fermo macchina ridotti al minimo, l’accesso rapido, l’efficienza nei consumi di carburante, la facile manutenzione, le protezioni supplementari, i componenti rinforzati, i materiali resistenti e il comfort migliorato. Ma sono la versatilità e il funzionamento regolare ed efficiente due degli elementi che hanno fatto propendere i proprietari di Motocross Dorno verso la scelta di questo modello. Qui infatti, quand’è richiesta più potenza istantanea o durante la marcia in salita, un interruttore di commutazione rapida della potenza consente di aumentare la potenza del motore. Inoltre, la marmitta e l’aspirazione dell’aria sono state riposizionate e allineate per migliorare la visibilità dell’area posteriore dalla cabina, aumentando la sicurezza in vari tipi di cantiere. Su terreni scivolosi o fangosi come in questo sito, in particolare, il Traction Control System (sistema di controllo della trazione) della ZW150-6 contribuisce a evitare lo slittamento degli pneumatici citato precedentemente e quindi evita l’usura o lo spreco di combustibile e abbassa i costi d’esercizio. Inoltre, garantisce prestazioni di carico superiori ma, soprattutto, raggiunge un equilibrio ottimale tra trazione e forza di scavo anteriore. Possono essere impostati diversi livelli di trazione, in base alla modalità di lavoro richieste, in questo caso, lungo i diversi tracciati delle piste di quello che è diventato ormai un circuito di riferimento a livello internazionale. ■

LA SCHEDA TECNICA LA PALA GOMMATA ZW150-6 Motore:

Cummins QSB4.5, 4 cilindri, Stage IV Final

Potenza netta motore (ISO 9249):

103 kW a 2.200 giri/min

Coppia max.:

597 Nm a 1.500 giri/min

Capacità benna ISO a raso/colmo: Forza di strappo: Carico di ribaltamento statico (diritto/max. articolazione 40°): Sistema di trazione: Trasmissione:

1,9/2,3 m3 96,1 kN 10.220/8.860 mm integrale idrostatica, con controllo elettrico

Altezza operativa complessiva:

5.110 mm

Altezza max. di scarico a 45°:

2.810 mm

Sbraccio max. di scarico a 45°:

1.040 mm

Profondità di scavo (angolo orizzontale): Lunghezza complessiva: Pneumatici: Peso operativo:

110 mm 7.465 mm 20.5 R25 (L3) 12.290 kg

* con braccio di penetrazione standard, benna originale Hitachi per impiego generale, tagliente imbullonato

giugno-luglio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 109


FIERE Matexpo

PIÙ QUALITÀ CHE QUANTITÀ “N L’appuntamento biennale nelle Fiandre è la terza fiera europea per importanza e rappresenta una preziosa occasione per gli operatori del settore che intendono entrare in relazione con un mercato particolarmente in salute come quello belga di Liliana Rebaglia

110 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

on abbiamo la necessità di essere la fiera più grande: ci basta essere la migliore”. Con questa efficace battuta, il presidente di Matexpo, Johan Verhelst, esplicita le ambizioni di una manifestazione nata con una portata regionale e oggi punto di riferimento sia per i Paesi Bassi che il mercato europeo in generale. Nel Vecchio Continente rappresenta la terza fiera più importante in assoluto. La sua prima edizione risale al 1946, anche se allora si svolgeva ad Harelbelke, sempre nelle Fiandre Occidentali, e prendeva il nome dalla sua sede. Solo nel 1969 c’è stato il trasloco a Courtrai (in fiammingo “Kortrijk”), dove nel frat-

tempo erano stati costruiti i padiglioni espositivi, e si sarebbe dovuto attendere fino al 1975 per la comparsa del brand Matexpo, inizialmente abbinato alla definizione di “International Construction Show” e dieci anni dopo divenuto la denominazione unica dell’evento.


tale della sua crescita, al punto da costringere alla chiusura i concorrenti che organizzavano una fiera analoga nella più prestigiosa sede di Bruxelles. Un target selezionato Rivolta prevalentemente a un pubblico professionale, la kermesse belga prevede anche l’invito a speciali “target group” in base al programma degli eventi e delle conferenze. “Matexpo continua a essere il punto di riferimento del nostro settore”, spiega Kris Mertens, Marketing Manager di MAN Truck & Bus. “Si rivolge al giusto target, è organizzata efficacemente e supportata al meglio dalle campagne stampa”. Il focus della manifestazione abbraccia tutte le novità in merito a macchine, attrezzature e tecnologie del settore delle costruzioni: impianti pesanti per la costruzione di strade e ingegneria civile, veicoli e attrezzature da cantiere, ponteggi, montacarichi, piattaforme di lavoro elevate, recinzioni, casseforme, spazzatrici e macchine per la pulizia, materiali da costruzione, accessori e pezzi di ricambio, tecniche specialistiche, movimentazione merci, macchine per il riciclaggio di rifiuti di demolizione e ingegneria civile.

“Per gente come me, partecipare al Matexpo è come per un bambino entrare in un negozio di giocattoli”, spiega Vincent Hoël, titolare dell’azienda omonima. Ma il gioco è piuttosto serio, soprattutto se sommiamo due fattori decisamente interessanti: il primo è che a prendere parte a questa fiera sono in massima parte importatori locali; il secondo, ma non certo meno importante, è che l’economia belga è particolarmente in salute e figura all’ottavo posto per prodotto interno lordo all’interno dell’Unione Europea. Chi ritiene di avere la qualità adatta per farsi notare non deve perdere quest’occasione. ■

LA CARTA D’IDENTITÀ

• Organizzatore: Matexpo, in collaborazione con Sigma, Confederatie Bouw, Equipment Road Construction, Lectura e La Chronique • Luogo/data: Kortrijk Xpo di Courtrai/Kortrijk (Belgio),

L’evoluzione storica La strada è stata lunga e non sempre in discesa. Le diverse fasi economiche che si sono succedute dagli anni Quaranta fino alla grande crisi scoppiata nel 2008 si sono inevitabilmente riflesse sull’andamento di Matexpo, così come sul settore in generale. Tuttavia non è mai venuto meno il fil rouge di questo percorso, imperniato su innovazione, diversificazione e costante sviluppo, edizione dopo edizione. Nel secondo Dopoguerra la voglia di ricostruzione era talmente pulsante da spingere un gruppo di costruttori di Harelbelke a lanciare l’idea di un meeting di settore, imperniato su una dimensione fortemente locale. Il trasferimento dell’esposizione a Courtrai ha rappresentato un passaggio fondamen-

Un’opportunità di business Lo stile evocato da Verhelst, ovvero il privilegio della qualità sulla quantità, si ritrova anche nel programma di eventi collaterali di Matexpo 2019. Subito dopo la cerimonia inaugurale, in programma l’11 settembre, si svolgerà infatti la consegna di alcuni riconoscimenti speciali: il Green Award, l’Innovation Award e il Safety Award. Soltanto una selezionata lista di ospiti speciali potrà parteciparvi (gli inviti personali saranno spediti nel mese di agosto).

dall’11 al 15 settembre 2019 • Orari: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (più evento al Matexpo Cafè venerdì dalle 19.30); sabato e domenica dalle 9.00 alle 17.00 • Periodicità: biennale • Edizione: 39a • Settori merceologici: Macchine, attrezzature e tecnologie edili • Visitatori professionali: 40.000 • Espositori: 370 • Area espositiva: 135.000 m²

111


FIERE Marmomac

LA SOLIDITÀ DEL BUSINESS Il settore litico è particolarmente in salute e l’Italia gioca un ruolo determinante nello scenario internazionale. A Verona i maggiori player saranno riuniti da quella che rappresenta una grande opportunità di sviluppo commerciale di Liliana Rebaglia

A

livello globale, la filiera del marmo nel 2018 ha generato oltre 18 miliardi di interscambi e l’Italia ne è assoluta protagonista. La nostra industria nazionale, infatti, è ai primi posti per il valore aggiunto della produzione, che ha superato l’anno scorso i 4 miliardi di euro. Un risultato, questo, determinato per il 73% dall’export. Marmomac rappresenta 112 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

al meglio questo variegato mondo, grazie a un profilo d’internazionalità confermato dai numeri registrati nell’edizione 2018, con il 62% delle 1.616 aziende espositrici e dei 68.000 operatori provenienti dall’estero, da 150 nazioni del mondo. Un felice esito dovuto anche alla collaborazione con Ice-Italian Trade Agency, Confindustria Marmomacchine e Regione Veneto sul fronte dell’attività di incoming di buyer stranieri.

Nel cuore del mercato “Marmomac costituisce oggi la piattaforma di riferimento per l’incontro dei professionisti del sistema-marmo internazionale, in cui il nostro Paese riveste un ruolo guida”, spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. “L’obiettivo di Veronafiere è consolidare la leadership di questo brand grazie agli indirizzi del nuovo piano industriale al 2022, che prevede investimenti di 105 milioni di euro


GIOVANNI MANTOVANI (A SINISTRA) E MAURIZIO DANESE, RISPETTIVAMENTE DIRETTORE GENERALE E PRESIDENTE DI VERONAFIERE finalizzati anche alla crescita dei nostri format di maggior successo”. Incontri b2b mirati per segmento e tipologia di utilizzo dei materiali, un progetto educational per interior designer, il crescente sviluppo digital e della rete internazionale di promozione: sono alcune delle novità dell’edizione 2019, in programma dal 25 al 28 settembre alla Fiera di Verona. Un ricco programma di mostre “L’internazionalità è uno degli asset di sviluppo di Marmomac”, afferma Giovanni Mantovani, direttore ge-

che a Marmomac è rappresentato dalle mostre protagoniste nel padiglione 1, “The Italian Stone Theatre”, che riunisce ricerca, sperimentazione, marmo e tecnologie italiane. Il tema per l’edizione 2019 è “Naturality”, ossia la naturalità della pietra nel suo aspetto più puro che ne valorizza l’unicità e la geodiversità, sottolineate dall’inserimento in uno scenario green, allusivo al legame esistente tra mondo vegetale e minerale. Un’idea ribadita da Marmomac anche con l’adesione alla Rete PNA (Pietra Naturale Autentica) per la promozione del prodotto lapideo autenticamente naturale.

mo. Torna anche la rassegna “Percorsi d’Arte”, in cui cinque artisti sperimentano le tecnologie numeriche per la lavorazione lapidea di opere d’arte. Il tema dell’hortus conclusus viene affrontato in “Lithic Garden”, con l’elaborazione di cinque spazi che offrono una vista in sezione dell’interno di un giardino di pietra, mentre “Natural Things” si pone come obiettivo la riscoperta del rapporto tra uomo e natura attraverso otto progetti di design inediti. Completano il padiglione il Ristorante d’Autore, dedicato all’eccellenza enogastronomica in una ambientazione che richiama paesaggi rocciosi, e il Wine Bar. Naturalmente, ampio spazio sarà dato a macchine, attrezzature e tecnologie legate alle cave d’estrazione. ■

LA CARTA D’IDENTITÀ

• Organizzatore: Veronafiere, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico, Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine • Luogo/data: Veronafiere, da mercoledì 25 a sabato 28 settembre

Iniziative d’eccellenza Dopo il debutto nel 2018, al The Italian Stone Theatre va in scena “Brand&Stone 2.0”, l’esposizione in cui grandi marchi dell’arredo e del design (Antonio Lupi, Aston Martin, Baxter, Casamania, Horm e Tonino Lamborghini Casa) creano progetti specifici per le aziende del mar-

• Orari: orario continuato dalle 9.30 alle 19.00, sabato 28 fino alle 16.00 • Periodicità: annuale • Edizione: 54a • Settori merceologici: litico • Visitatori: 68.000 • Espositori: 1.616 • Area espositiva: 80.845 m²

nerale di Veronafiere. “Abbiamo costruito una community globale legata al prodotto lapideo che oggi può contare sul radicamento negli Stati Uniti con StoneExpo e in Brasile grazie a Vitória e Cachoeiro Stone Fair. È un network in continua espansione, con cui ora vogliamo testare anche i mercati dell’Asia, con nuove iniziative a Shanghai e Pechino”. Fondamentali per la crescita trade della fiera sono poi gli aspetti di innovazione, design e formazione. Un concetto 113


PRODOTTI

a cura di Liliana Rebaglia

WIRTGEN

Determinazione automatica della fresatura Con il Performance Tracker (WPT), Wirtgen ha sviluppato una soluzione con la quale è possibile documentare in modo affidabile i lavori di fresatura prestati. Non è raro che i prestatori di servizi di fresatura, in una misura di risanamento, debbano fresare più di quanto previsto dal capitolato. Come possono tuttavia fatturare in modo trasparente la commessa il committente e il commissionario in questi casi? Finora era necessario coinvolgere un geometra topografo, con costi aggiuntivi e ritardi nella conclusione della commessa. Il Performance Tracker mostra come tutto ciò possa avvenire più efficientemente. Un flusso d’informazioni performante è importante per fare in modo che i processi possano essere svolti più velocemente ed economicamente.

Wirtgen definisce questo tema Connected Milling, sinonimo di flusso informativo tra macchina, operatore, officina di servizio e ufficio dispositivo. A tal fine, Wirtgen sfrutta l’infrastruttura della soluzione telematica WITOS del Wirtgen Group. Il Performance Tracker, tramite uno scanner laser, determina il profilo della sezione trasversale da fresare: tramite la determinazione della posizione con GPS e altri sensori è possibile determinare la prestazione

di fresatura superficiale e il volume di fresatura. L’operatore è aggiornato in tempo reale con le informazioni tramite il display del pannello di controllo. Dopo la conclusione dei lavori viene generata una relazione con i principali dati di prestazioni e consumo in formato Excel e PDF, che viene inviata via e-mail all’esercente della macchina. Oltre alla documentazione, che consente anche una fatturazione trasparente delle commesse di fresatura, con il Performance Tracker è possibile determinare anche i costi di cantiere. Le macchine, sulla base dei dati, possono essere anche confrontate con altre frese a freddo della flotta. Oltre alla nuova serie F, anche le frese grandi Wirtgen in funzione dal 2010 possono essere equipaggiate con il Performance Tracker.

Massima efficienza nella sostenibilità: questo è l’impegno di una gamma di macchine per il calcestruzzo unica al mondo. La prima ed unica ibrida plug.in. Meno consumi, meno emissioni. Elettrico e diesel per lavorare nel futuro. Oggi. #drivenbyinnovation

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KLEEMAN

Soluzioni innovative per la cava Kleemann ha presentato allo scorso Bauma alcuni impianti di frantumazione e di vagliatura semoventi che rappresentano un’ampia selezione del suo innovativo portafoglio di prodotti. Il MOBICAT MC 120 Z PRO, ad esempio, è ideale per il lavoro in cava: con un rendimento orario fino a 650 t, si fa apprezzare nella lavorazione della pietra naturale. Il frantoio a mascelle ha un’apertura di 1.200 x 800 mm ed è dotato di una mascella di frantumazione mobile extralunga. Per assicurare un flusso del materiale ottimale, il Continuous Feed System (CFS) adatta la velocità di convogliamento al livello di riempimento del frantoio. In caso di bloccaggio del materiale, nella maggior parte degli impianti di frantumazione a mascella la camera di frantumazione deve essere svuotata con fatica dall’operatore: qui, invece, viene in aiuto il sistema opzionale di sbloccaggio frantoio. Se si dovesse verificare un intasamento nel frantoio a mascelle, con l’aiuto del suo azionamento elettrico è possibile invertire la direzione del flusso di materiale, eliminando il bloccaggio in breve tempo. Anche il frantoio a cono MCO 11 della Serie PRO è una soluzione interessante: combinato con il MC 120 Z PRO, realizza l’impianto di post-frantumazione ideale, assicurando un rendimento orario di 470 t. Altro prodotto di rilievo è

il frantoio a urto MOBIREX MR 130 Z EVO2, che si presta a molti impieghi ed è ora disponibile con i pacchetti ECO Noise ed ECO Dust. I comandi sono affidati al sistema di controllo SEPCTIVE. Il touch-panel da 12” semplifica il lavoro. L’intero

impianto si fa apprezzare per un rendimento orario fino a 450 t. La linea EVO è completata dei noti MOBICAT MC 110 Z EVO e MOBICONE MCO 9 S EVO, impianti di frantumazione compatti e potenti al tempo stesso, combinabili in modo ottimale.

Da non dimenticare, infine, l’impianto MOBISCREEN MS 953 EVO, con rendimento orario fino a 500 t, e l’impianto di vagliatura grossolana MOBISCREEN MS 15 Z.

Dumper articolati

DA30

La scelta dell’operatore

L’eccezionale stabilità e trazione dei dumper articolati Doosan offrono all’operatore affidabilità e grandi prestazioni necessarie per qualsiasi applicazione di carico e trasporto fuori strada. Con così tanta potenza, produttività eccezionale e consumi ridotti, i dumper Doosan sono le macchine fuori strada più performanti in ogni cantiere.

Doosan: da oltre 40 anni produttore di macchine edili e movimento terra.


PRODOTTI BOBCAT

Una soluzione ideale (anche) per le spiagge Il Puliscisabbia Bobcat SC200 ha dimostrato di essere la soluzione ideale per rimuovere rifiuti e detriti di ogni dimensione anche in una meravigliosa spiaggia della Puglia. L’accessorio è stato acquistato da Baia Degli Aranci, una prestigiosa struttura turistica pugliese a Viste (Fg), con un’importante spiaggia di oltre un ettaro di sabbia fina che si affaccia su un mare limpido e molto amato dai turisti di tutto il mondo. Capace di coprire una vasta area con una portata fino a 15.000 m² di superficie l’ora, il Puliscisabbia Bobcat consente di setacciare rapidamente sabbia e raccogliere anche i più piccoli rifiuti come mozziconi di sigaretta, tappi, pezzi di vetro, schegge di legno, lattine, pietre, sacchetti di plastica, siringhe e alghe. I rifiuti vengono

quindi accumulati nella sua benna di raccolta integrata da 350 l e possono essere scaricati direttamente su autocarri o cassonetti, grazie al sistema di apertura idraulica della benna e al braccio caricatore della pala compatta su cui l’accessorio

è montato. Si tratta quindi di uno strumento per la pulizia della sabbia molto efficace con una profondità regolabile fino a 20 cm, setacci intercambiabili con quattro dimensioni delle maglie e una lama posteriore per una migliore finitura.


ELECTROCRAFT

Ampliata la famiglia MobilePower ElectroCraft, Inc., fornitore specializzato a livello mondiale di motori e soluzioni di movimento con potenza inferiore al chilowatt, ha ampliato l’offerta dei suoi sistemi di trazione della famiglia MobilePower con i nuovi prodotti MPW52 e MPW86. L’azionamento per il pilotaggio di ruote MobilePower (MPW) è costituito da un motore in corrente continua senza spazzole (brushless) ad alta densità di coppia integrato con un riduttore epicicloidale a stadio singolo e un gruppo di trasmissione. “I prodotti MPW rappresentano un’estensione delle gamma di motoriduttori MobilePower ottimizzata per una specifica applicazione”, osserva Scott Rohlfs, direttore del Product Marketing. “Con la linea MPW aggiungiamo alle ampie funzionalità offerte dai prodotti della linea di motoriduttori MobilePower delle caratteristiche particolarmente adatte ai sistemi di trazione di livello industriale per veicoli a guida automatica (AGV) e a una vasta gamma di robot mobili autonomi (AMR)”. La gamma MPW è uno dei più potenti e compatti azionamenti per ruote mai creati. Non solo beneficia della lunga esperienza maturata nel settore dei motoriduttori da ElectroCraft, ma sfrutta anche l’elevata densità di coppia tipica dei prodotti della serie

RPX e di altre tipologie di motori DC brishless realizzati dall’azienda. La gamma MPW s’affianca alla famiglia di prodotti MobilePower, che vanta oltre un milione di motoriduttori in servizio in tutto il mondo. I servizi di produzione ElectroCraft Powering

Innovation offrono soluzioni personalizzate per le seguenti tipologie di prodotti: motori asincroni, motori PMDC a magneti permanenti, motori brushless in corrente continua, motori passo passo, servomotori, riduttori, motoriduttori, attuatori

lineari, azionamenti, servoazionamenti e motori con azionamento integrato.


PRODOTTI CARMIX

La nuova Carmix 45FX All’edizione 2019 del Bauma, Metalgalante ha presentato in anteprima Carmix 45 FX, la nuova macchina che si unisce ai modelli Carmix 25FX e Carmix ONE arricchendo così la gamma di autobetoniere autocaricanti dell’azienda. Questo fuoristrada compatto, facile da guidare e con bassi costi di manutenzione, è una soluzione efficace ed economica per produrre calcestruzzo di massima qualità in ogni condizione e in qualunque cantiere. La grande agilità, unita a una produttività elevata, fanno di Carmix 45 FX una macchina ideale da usare in situazioni che richiedono potenza, versatilità e precisione. Il sistema di guida user-friendly, le dimensioni compatte (4,50 m di altezza x 7,75 m di lunghezza) e le quattro ruote

motrici sterzanti 4x4x4 sono qualità che le permettono di spostarsi anche in piccoli luoghi e di viaggiare su strade dissestate e sconnesse. Il gruppo betoniera ha una capacità di 6.100 l con una resa effettiva per impasto di 4,5 m3. All’interno, un sistema con doppia elica di miscelazione e un bicchiere con rotazione a motore idraulico e riduttore epicicloidale consentono di ottenere un mix omogeneo e compatto. A questo risultato contribuisce anche il sistema di carico idraulico automatico: la pala da 600 l permette di caricare la giusta quantità di inerti all’interno

del tamburo senza sprechi di materiale. Inoltre, la macchina dispone di un’ampia cabina (in opzione anche chiusa) con struttura ROPS/FOPS e di valvole di controllo e blocco per garantire la massima sicurezza e incolumità dell’operatore. Infine, il posto guida è dotato di sedile reversibile con inversione automatica del circuito in modo da avere una perfetta visibilità degli spostamenti all’interno del cantiere.

DAL 1958, SPECIALISTI NEI RICAMBI D’USURA PER MACCHINE MOVIMENTO TERRA E IMPIANTI, AL SERVIZIO DI CAVE E CANTIERI

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MARINI

Il nuovo concetto Master Tower Il nuovo Master Tower di Marini rappresenta una pietra miliare nella produzione di conglomerato caldo e tiepido in termini di utilizzo di materiali riciclati, basse emissioni e bassi consumi energetici. La prova? Tutte le tecnologie tradizionali disponibili sul

fino all’ultima caloria. In particolare, il RAP viene essiccato e riscaldato dai gas caldi provenienti dal tamburo degli aggregati vergini. L’uso di gas caldi evita sia il contatto tra la fiamma del bruciatore e il materiale riciclato e la radiazione diretta della

fiamma sul RAP, limitando in tal modo i picchi di temperatura durante il processo di riscaldamento del materiale riciclato. Il riciclato esce dall’essiccatore del riciclato a una temperatura di 160°C consentendo all’operatore di produrre

asfalto con 100% RAP o asfalto con alte percentuali di RAP senza surriscaldamento degli aggregati vergini. I due essiccatori sono posizionati sopra il mescolatore per evitare ogni possibile incollamento dovuto ai materiali riciclati a caldo.

PROGETTATE PER ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO mercato si basano sull’uso di un sistema a doppio essiccatore, ciascuno dotato di un proprio bruciatore. Inutile dire che il funzionamento a doppio essiccatore consuma molta energia superando i limiti fissati dalle normative internazionali. Ciò porta non solo a un consumo significativo di carburante ed elettricità, ma anche emissioni elevate in atmosfera. La soluzione innovativa di Marini consiste nella semplificazione dei componenti destinati alla produzione di calore: ci sono due essiccatori, ma si usa un solo bruciatore in grado di fornire energia sufficiente per riscaldare i materiali vergini nel primo tamburo e trasferire il calore al secondo tamburo (a seconda della miscela da produrre). Attraverso i sistemi “raffinati” di circolazione di aria calda è possibile utilizzare tutta l’energia termica nel sistema

PALE COMPATTE CINGOLATE BOBCAT NIENTE E’ IMPOSSIBILE Bobcat progetta e fabbrica pale compatte, escavatori, sollevatori telescopici e più di 100 accessori diversi perché possiate fare al meglio il vostro lavoro. Da oltre 60 anni le nostre macchine dimostrano sul campo tutta la loro tenacia. Ma noi continuiamo a guardare al futuro, per modellarlo secondo le vostre esigenze. Offriamo un gamma insuperabile di pale compatte cingolate con: Grande forza di spinta Minima pressione al suolo Grande versatilità con più di 30 accessori per il movimento terra In sintesi, tutto ciò che ci si aspetta da una macchina compatta Bobcat: agilità, robustezza, adattabilità. Agilità, durata e versatilità sono tutte di serie – ma per una tranquillità ancora maggiore, approfittate della nostra garanzia estesa e dei piani di manutenzione programmata.

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PRODOTTI CAMS

Le due vite del Centauro

Centauro unisce trituratore, deferizzatore e vaglio in un’unica macchina ed è una soluzione ideale per il riciclaggio di materiali inerti, macerie e rifiuti da costruzioni e demolizioni, del fresato di conglomerato bituminoso e di placche di asfalto. Centauro è veloce da installare ed è dotata di cingoli che consentono la massima mobilità su qualsiasi terreno. È costituita da un trituratore

con due alberi controrotanti ad azionamento elettrico a bassa velocità, muniti di frese a tre denti intercambiabili, in grado di frantumare sfruttando lo sforzo di taglio. Questa tecnologia brevettata consente una notevole riduzione della potenza necessaria a garantire elevate produzioni, permettendo di ridurre considerevolmente il consumo energetico. Consente inoltre la frantumazione di materiali ostici quali le macerie, conglomerato bituminoso, materiali terrosi e argillosi, a prescindere dalle condizioni del tempo e del materiale stesso. Grazie alla motorizzazione elettrica, la frantumazione e la vagliatura avvengono con un rendimento costante, indipendentemente dalle condizioni

ambientali di lavoro. Centauro ha un design studiato per renderne più facile la manutenzione, migliorarne la sicurezza e allo stesso tempo ricavarne alcuni preziosi vani porta attrezzi. È inoltre dotato di componenti che permettono di gestire e modificare in remoto tutti i parametri di funzionamento del trituratore e del vaglio. Grazie a questa tecnologia, interamente frutto degli ingegneri e dei tecnici Cams, è possibile adattare la macchina alle esigenze dei clienti e dei diversi tipi di materiali da lavorare. Permette inoltre di ottimizzare le manutenzioni ordinarie, guidando l’utilizzatore o l’officina autorizzata in caso di anomalie nel funzionamento. Centauro è disponibile in due versioni.

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KOMATSU•KUBOTA•YANMAR

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BOSCH

Un faro per il cantiere L’illuminazione è a portata di mano: Bosch espande ulteriormente il proprio sistema Connectivity per professionisti con il nuovo faro a batteria GLI 18V-2200 C Professional, da 2.200 Lumen. Grazie ai comodi comandi a distanza tramite app è possibile accenderlo e spegnerlo, regolarne la luminosità o attivare il timer, tutto direttamente dal proprio smartphone. È inoltre possibile controllare il livello di carica delle batterie o abbinare un PIN ai diversi fari da cantiere, per controllarne l’accesso. Ulteriori vantaggi sono l’elevata autonomia e la certificazione IP64, per la protezione contro polvere e spruzzi d’acqua, che rende il faro da cantiere GLI 18V-2200 C utilizzabile in ambienti sia interni che esterni. Rispetto ai modelli precedenti, il faro GLI 18V-2200 C Professional si distingue per il riflettore di nuova concezione, che, portando la luminosità da 1.900 agli attuali 2.200 Lumen, lo rende il più potente faro a batteria da cantiere Bosch e adatto anche per l’utilizzo in aree di lavoro estese. Due livelli di luminosità, cinque angoli d’appoggio e una filettatura treppiede da 5/8” consentono di impostare e modificare le condizioni d’illuminazione in varie situazioni d’impiego, con rapidità e flessibilità. L’autonomia è di 44 minuti per Ah al massimo livello di luminosità; attenuando il valore a 950 Lumen, è di 100 minuti. Impiegando una batteria da 6.0Ah, il faro GLI 18V-2200 C Professional diffonderà in cantiere la luminosità desiderata da mezza giornata di lavoro fino a una giornata intera. Il faro a batteria da cantiere GLI 18V-2200 C Professional adotta le potenti batterie al litio da 18 V, parte integrante del “Flexible Power System” Bosch, che garantisce la compatibilità con tutti gli elettroutensili e i carica-batterie professionali nuovi e già in commercio, nella stessa classe di tensione, rendendo più produttivo il lavoro quotidiano.


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2019 Elenco Noleggiatori

Distributori Soci Assodimi/Assonolo Le regioni d’Italia presenti in questo numero: • Trentino Alto Adige • Emilia Romagna • Marche

In collaborazione con

www.assonolo.it | www.assodimi.it


TRENTINO ALTO ADIGE Amantia

Via Tiefacker 3/IV 39020 Marlengo (Bz)

claudioamantia@tin.it

348 4509882

Stradale

Bigman

Forch Strasse 11/A 39040 Varna (Bz)

www.bigman.it info@bigman.it

0472 970 330

Piattaforme

Bolzano (Bz)

www.bigman.it info@bigman.it

345 1042582

Piattaforme

Merano (Bz)

www.bigman.it info@bigman.it

345 1042582

Piattaforme

Via Forch 11/A 39040 Varna (Bz)

www.bigman.it info@bigman.it

0472 970330

Piattaforme

Via San Silvestro 29/B 39031 Brunico (Bz)

www.bigman.it info@bigman.it

0474 370132

Piattaforme

Comac

Via Rheinfelden 11 39044 Egna (Bz)

www.comacspa.com info@comacspa.com

0471 827350

Moviter | Demolizioni

Federservizi Di Giaier Franca

Via Copernico 19 39100 Bolzano (Bz)

www.federservizi.com info@federservizi.com

0471 913002

Piattaforme | Moviter

Gm Noleggi

Via di Spini 28 38121 Trento (Tn)

www.gmnoleggi.it info@gmnoleggi.it

0461 993172

Moviter | Veicoli | Paving

Via di Spini 28 38121 Trento (Tn)

www.gmnoleggi.it info@gmnoleggi.it

0461 993172

Moviter | Veicoli | Paving

Via E. Fermi 39100 Bolzano (Bz)

www.gmnoleggi.it info@gmnoleggi.it

0471 532183

Moviter | Veicoli | Paving

Via Pesenti 50 38060 Villa Lagarina (Tn)

www.ideanoleggio.it amministrazione@ideanoleggio.it

0464 414830

Piattaforme | Verde

Via Pesenti 50 38060 Villa Lagarina (Tn)

www.ideanoleggio.it amministrazione@ideanoleggio.it

0464 870170

Piattaforme | Verde

Via Don Muratori - Loc. Isera 38060 Rovereto (Tn)

www.italnolo.it rovereto@italnolo.it

0464 425241

Attrezzature

Via Alto Adige 38 - Loc. Gardolo 38100 Trento (Tn)

www.italnolo.it gardolo@italnolo.it

0461 950648

Attrezzature

Loxam Access

Via Salisburgo 19 38068 Gardolo di Trento (Tn)

www.nacanco.it info@nacanco.it

0464 424070

Piattaforme

Scaligera

Via Doss Trento 29/B 38100 Trento (Tn)

www.scaligeraservice.com noleggio@scaligeraservice.com

0461 421170

Noloclean | Piattaforme | Verde | Logistica | Energia | Gru | Edilizia | Attrezzature

Tecnoedil Noleggi

Via Praga - Loc. Spini Di Gardolo 38121 Trento (Tn)

www.tecnoediltrento.it mauro@tecnoediltrento.it

0461 990748

Ponteggi | Gru

Venpa

Loc Fosnoccheri - Via Tamarisi 14 38057 Pergine Valsugana (Tn)

www.gv3.it info@gv3.it

199 303 047

Piattaforme | Moviter

ASSMO

Via Romano 41041 Casinalbo (Mo)

www.assmo.it informazioni@assmo.it

059 7405260

Noloclean | Ecologia

Buriani Vaienti

Fraz. Fosso Ghiaia 48125 Ravenna (Ra)

www.burianivaienti.it info@burianivaienti.it

0544 560375

Piattaforme | Logistica | Energia | Moviter

Celea

Via della Pace Sala Bolognese (Bo)

www.celea.it callcenter@celeagroup.it

-

Piattaforme

CGT Edilizia

Via Emilia 35/36 40056 Crespellano (Bo)

www.cgtedilizia.it info@cgtedilizia.it

051 735618

Moviter

Cofiloc

Via Del Commercio 10/12 (Z.I. La Graziosa) 41018 S. Cesario Sul Panaro (Mo)

www.cofiloc.com info@cofiloc.com

059 9535619

Piattaforme | Energia | Gru | Moviter | Veicoli

Idea Noleggio

Lo.Com / Italnolo

EMILIA ROMAGNA


Via Raffaello 15 (Z.I. Mancasale) 42100 Reggio Emilia (Re)

www.cofiloc.com info@cofiloc.com

0522 271277

Piattaforme | Energia | Gru | Moviter | Veicoli

Consorzio Ponteggi

Via Cà Ricchi 40068 S. Lazzaro Di Savena (Bo)

www.gramigna.com ggram@gramigna.com

051 768017

Ponteggi

Coraini Macchine Edili Ind.

Via della Tecnica 59 40068 S. Lazzaro Di Savena (Bo)

www.coraini.it coraini@coraini.it

051 6256400

Ponteggi | Gru

Cervia (Ra)

www.coraini.it coraini@coraini.it

0544 971372

Ponteggi | Gru

D.G. Service

Via Luciano Lama 25 42049 S. Ilario D’enza (Re)

www.dgservicesrl.it info@dgservicesrl.it

0522 679338

Piattaforme | Edilizia

Daives

Via Emilia Levante 41 40026 Imola (Bo)

www.daives.it daives@daives.it

0542 33055

Verde | NoloAgri

DMO

Via Pietro Renzi 48026 Russi (Ra)

www.dmomacchine.it info@dmomacchine.it

0544 585600

Moviter | Stradale

Elto

Via Ravenna 562 44040 Fossanova San Marco (Fe)

www.elto.it info@elto.it

0532 742434

Stradale

Giffi Noleggi

Via Circonvallazione Nuova, 59 47923 Rimini (Rn)

www.giffinoleggi.com info@giffinoleggi.it

0541 793097

Piattaforme | Edilizia | Attrezzature

Via della Salute 83/2A 40132 Bologna (Bo)

www.giffinoleggi.com info@giffinoleggi.it

051 405831

Piattaforme | Edilizia | Attrezzature

Via Cà Ricchi 30 40068 S. Lazzaro di Savena (Bo)

www.gramigna.com ggram@gramigna.com

051 782093

Ponteggi | Palchi e ponteggi | Gru

Crocione 1/2 40127 Bologna (Bo)

www.gramigna.com ggram@gramigna.com

-

Ponteggi | Palchi e ponteggi | Gru

c/o Morosi 47020 Longiano (Fc)

www.gramigna.com ggram@gramigna.com

0547 302548

Ponteggi | Palchi e ponteggi | Gru

I.M.C.

Via Sito Nuovo 16 29010 Sarmato (Pc)

www.imcgru.it info@imcgru.it

0523 887024

Gru

Laghi

Via Bologna 45 48025 Riolo Terme (Ra)

https://www.noleggiolaghi.it noleggiolaghi@gmail.com

348 3887277

Attrezzature

Lo.Com / Italnolo

Via Rion San Mauro 1381 47023 Cesena (Fc)

www.italnolo.it cesena@italnolo.it

0547 602189

Attrezzature

Via L. Galvani 30 47100 Forlì (Fc)

www.italnolo.it forli@italnolo.it

0543 751203

Attrezzature

Via Costa 43044 Lemignano di Collecchi (Pr)

www.italnolo.it lemignano@italnolo.it

0521 304333

Attrezzature

Via Masaccio ang. Via Casorati 42100 Reggio Emilia (Re)

www.italnolo.it reggioemilia@italnolo.it

0522 924068

Attrezzature

Via Emilia 277 40068 San Lazzaro di Savena (Bo)

www.italnolo.it sanlazzaro@italnolo.it

051 6255390

Attrezzature

Via G. Falcone, Loc. Parola 43030 Fontanellato (Pr)

www.nacanco.it info@nacanco.it

0521 825444

Piattaforme

Via L. Bizzarri 16 Z.I. Stelloni 40010 Sala Bolognese (Bo)

www.nacanco.it info@nacanco.it

199 177 155

Piattaforme

Maie

Via Faentina 258 48124 Fornace Zarattini (Ra)

www.maie.it ufficiomarketing@maie.it

0544 296711

Moviter | Stradale

Marzocchini

Via Panigale 39 40132 Bologna (Bo)

www.marzocchini.it info@marzocchini.it

051 402324

Veicoli | Edilizia

Via Agosto 1980 45 40016 S. Giorgio Di Piano (Bo)

www.marzocchini.it info@marzocchini.it

051 6647935

Veicoli | Edilizia

Via Claudia 4170 41056 Savignano Sul Panaro (Mo)

www.marzocchini.it info@marzocchini.it

059 731618

Veicoli | Edilizia

Gramigna

Loxam Access


Mollo

SS Bobbiese 45 29027 Piacenza (Pc)

www.mollofratelli.com piacenza@mollonoleggio.com

0523 524336

Piattaforme | Moviter

Via del Commercio Associato 6 Zona Meraville - 57100 Bologna (Bo)

www.mollofratelli.com info@mollonoleggio.com

051 6330475

Piattaforme | Moviter

Morosi

Via Emilia 4200 47020 Longiano (Fc)

www.morosi.it info@morosi.it

0547 56744

Ponteggi

Motorgarden

Via Dante Spaggiari 43100 Parma (Pr)

www.motorgarden.com info@motorgarden.com

0521 781950

Verde

Nolo Servizi 2000

Via Collegio Vecchio 41042 Fiorano Modenese (Mo)

www.noloservizi2000.it michela@noloservizi2000.it

0536 844348

Piattaforme

Nove

Via Matteotti 25 40055 Bologna (Bo)

www.novesrl.com info@novesrl.com

051 780574

Piattaforme

OM Carreli Elevatori

Via Giuseppe di Vittorio 40056 Crespellano (Bo)

www.om-still.it nicola.tamburri@om-still.it

051 6713011

Logistica

Orma

Via Cassoli 12 29100 Piacenza (Pc)

www.ormaweb.it info@ormaweb.it

0523 614828

Moviter

Pancar

Via Dismano 234 48010 Ravenna (Ra)

www.pancar.it info@pancar.it

0544 566110

Cal | Logistica | Moviter

Powering

Località Crocione 29122 Piacenza (Pc)

www.poweringsrl.it info@poweringsrl.it

800 80 24 24

Luci ed energia | Energia

SS 9 km 37+400 47034 Forlimpopoli (Fc)

www.poweringsrl.it info@poweringsrl.it

800 80 24 24

Luci ed energia | Energia

Via Monsignor Camillo Bedeschi 44124 Ferrara (Fe)

www.poweringsrl.it info@poweringsrl.it

800 80 24 24

Luci ed energia | Energia

Rimev

Via Marecchiese 324 47921 Rimini (Rn)

www.rimev.it info@rimev.it

338 8677339

Gru | Edilizia

Rossetti Giuseppe

Via Emilia Ovest 127 43126 Parma (Pr)

www.rossettinoleggi.eu sabrina@rossettinoleggi.eu

0521 670668

Noloclean | Piattaforme | Energia | Moviter | Veicoli | NoloAgri | Demolizioni | Air

Scai

Via Emilia Ponente 00100 Castel San Pietro Terme (Bo)

www.scaispa.com sbrogli@scaispa.com

051 948588

Moviter | Stradale

Simei

Cà Di Guzzo 6-8 40026 Imola (Bo)

www.simeisrl.it simei@simeisrl.it

0542 629911

Attrezzature

Via Emilia Ponente 380 40024 Castel San Pietro Terme (Bo)

www.simeisrl.it simei@simeisrl.it

051 948728

Attrezzature

Via Porec 22 48024 Massa Lombarda (Ra)

www.simeisrl.it simei@simeisrl.it

0545 83243

Attrezzature

Via Agucchi 10 40013 Castel Maggiore (Bo)

www.sticar.it info@sticar.it

051 6014804

Piattaforme | Logistica

Via Classicana 551 48100 Ravenna (Ra)

www.sticar.it info@sticar.it

0544 405711

Piattaforme | Logistica

Tecnifor

Ferrara (Fe)

www.faeterni.net tecnifor@tin.it

0532 771979

Box e bagni chimici

Tecnostrutture

Via San Marco -29121 Piacenza (Pc)

www.tecnostrutturesrl.eu noleggio@tstecnostrutture.com

377 433115

Piattaforme | Edilizia

Venieri Commerciale

SS San Vitale 40 48012 Bagnacavallo (Ra)

www.vf-venieri.com vfcommerciale@vf-venieri.com

0545 61902

Moviter

Venpa

Via Classicana 130 48124 Ravenna (Ra)

www.gv3.it info@gv3.it

199 303 047

Piattaforme | Moviter

Via Michelino 121-123 40127 Bologna (Bo)

www.gv3.it info@gv3.it

051 6330558

Piattaforme | Moviter

Via Morigi 11 43010 Parma (Pr)

www.gv3.it info@gv3.it

0521 776096

Piattaforme | Moviter

Sticar

126 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2019


MARCHE Agrimeccaniche

Via Campogiano 5/B 62014 Corridonia (Mc)

www.agrimeccaniche.it info@agrimeccaniche.it

0733 202819

Verde | NoloAgri

BigMat Italia

c/o Fabio Sbaffi srl Via Concordia 72/74 62010 Macerata (Mc)

www.bigmat.com info@bigmat.com

0733 283461

Attrezzature

c/o Fabio Sbaffi srl Villa Potenza - Via Teatro Romano 19 62100 Macerata (Mc)

www.bigmat.com info@bigmat.com

0733 492138

Attrezzature

Fraz. Centobuchi - Cda Isola 30 63030 Monteprandone (Ap)

www.edimac.it info@edimac.it

0735 753702

Ponteggi | Gru | Moviter | Stradale

Via della Maggiola 27 62010 Montecosaro (Mc)

www.edimac.it info@edimac.it

0733 866407

Ponteggi | Gru | Moviter | Stradale

Francesconi Costruzioni

Via del Buzzo 610367 Mondolfo (Pu)

www.francesconicostruzioni.it info@francesconicostruzioni.it

0721 957282

Piattaforme | Moviter

Giffi Noleggi

SS 16 Adriatica 49A 63821 Porto S. Elpidio (Ap)

www.giffinoleggi.com info@giffinoleggi.it

0734 015231

Piattaforme | Edilizia | Attrezzature

Maie

Via C. Maccari 60125 Ancona (An)

www.maie.it ufficiomarketing@maie.it

071 2868028

Moviter | Stradale

Mattioli

Via Garda 23/25 63813 Monte Urano (Ap)

www.mattiolisrl.com info@mattiolisrl.com

0734 841700

Edilizia

Omec Divisione Noleggi

Via E. Mattei 30/A 60125 Ancona (An)

www.omec.it info@omec.it

071 227611

Piattaforme

c/o Smallrent Ancona Sud Via Fioretti 14 60131 Ancona (An)

www.omec.it info@omec.it

335 8487377

Piattaforme

c/o Smallrent Fermo via San Pietro Vecchio 63900 Fermo (Ap)

www.omec.it info@omec.it

335 1939304

Piattaforme

c/o Smallrent Pesaro Strada Montefeltro 69 61100 Pesaro (Pu)

www.omec.it info@omec.it

335 1306916

Piattaforme

Via Le Cuti 25 47863 Novafeltria (Rn)

www.rimev.it info@rimev.it

338 8677339

Gru | Edilizia

Edimac

Rimev

gennaio-febbraio 2019 - ONSITECONSTRUCTION 127


INSERZIONISTI Azienda

Bauer Macchine Italia

Pagina

I Copertina

BKT Europe

39

Bobcat

119

Brigade Elettronica

121

C.G.A. Ricambi

21

Cangini

9

Cifa Clark Cemas

114 26, 27

Doosan Infracore

115

Europarts

33

Fiera Conexpo

122

Fiera Ecomondo

81

Fiera Matexpo

67

Fiera Recycling Active

73

Fiera Samoter

17

G.D.M.

116

Giorgio Novara

118

Grafiche MDM

77

H.P.S. Centro Oleodinamico

23

In.Co.Fin.

19

Luxtower

117

M3 MetalMeccanicaModerna

15

MP Filtri

5

Oleomarket

13

Omec

124

Pio Pellacini

25

RMC

7

Samep Tools Sandvik Scai Simex Tecnoricambi Trevi Benne Volvo CE Wirtgen Macchine 128 ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2019

Patella di Copertina 1 IV Copertina 3 120 III Copertina 11 II Copertina




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