OnSite Construction n.4 - Maggio 2024

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BUONA LETTURA

del numero digitale di Maggio 2024

questa è la replica dell’edizione stampata

La lettura è promossa da

SOMMARIO

In copertina: JCB

4 Editoriale di Ettore Zanatta

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITA’

28 Sostenibilità in edilizia

Direttiva Case Green: una nuova sfida per le costruzioni di Cristina Cassinari MACCHINE

34 JCB

Un giacimento di innovazioni di Ettore Zanatta

Hands On

L’ESCAVATORE CINGOLATO SANY SY215C NLC UNO SPECIALISTA PER L’ITALIA

di Ettore Zanatta

Direttore responsabile

Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Direttore editoriale

Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Responsabile commerciale

Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Hanno collaborato a questo numero: Cristina Cassinari, Raffaella Chierici, Pietro Gabrielli, Liliana Rebaglia, Daniele Smiraglia, Stefano Vitali

Ufficio amministrazione

Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it tel. 0545 967722

Ufficio abbonamenti tel. 0545 967722

e-mail: info@capoversoeditrice.it

Abbonamenti

Italia: euro 48,00 (IVA inclusa)

Other countries: euro 60,00 (IVA inclusa)

40 Liugong

A prova di futuro di Pietro Gabrielli

44 Wacker Neuson & Kramer

Una poltrona per due di Stefano Vitali

50 CASE

Evoluzione continua di Stefano Vitali

54 Dynapac

La compattazione ottimizzata di Stefano Vitali

60 Sandvik

Versatilità di perforazione di Ettore Zanatta

ATTREZZATURE

74 HD Hyundai

Demolizione ad alto impatto di Pietro Gabrielli

COMPONENTI

78 Aliant Battery by Elsa Solutions Soluzioni di accumulo al litio per uso gravoso di Daniele Smiraglia

Stampa

MDM - Forlì

Periodicità

Sono previsti 8 numeri/anno

Registrazione

Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 1432 del 6/12/16

Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

ONSITE CONSTRUCTION

Capoverso Editrice srl

Piazza Gramsci, 7 48017 Conselice (RA) tel. 0545 967722 info@capoversoeditrice.it www.capoversoeditrice.it

80 BKT

Sostenibilità senza compromessi di Pietro Gabrielli

TECNOLOGIE

84 Wirtgen Group Il palcoscenico della tecnologia di Ettore Zanatta

DOSSIER

90 Noleggio Il noleggio?

Sempre più professionale! di Raffaella Chierici

DISTRIBUZIONE

98 Kubota Europe Crescita “ad alta velocità” di Daniele Smiraglia ON SITE

102 Stoccaggio e cernita di rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi

Al servizio della tecnologia di Daniele Smiraglia

110 Il nuovo polo intermodale di Piacenza

La logistica del nord-ovest “prende il treno” di Ettore Zanatta

118 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

Responsabilità

La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su “ONSITE CONSTRUCTION”, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della Capoverso Editrice srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La Capoverso Editrice srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla Capoverso Editrice srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N. 2016/679 (General data protection regulation, Gdpr). Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può fare richiesta a Capoverso Editrice srl scrivendo a: info@capoversoeditrice.it Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2017
MAGGIO 2024 - N.4
C apoverso
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KUBOTA U17-3α: RAGGIUNGI NUOVI LIVELLI DI VERSATILITÀ

Kubota U17-3α, versatile e potente, pensato per adattarsi a ogni tipologia di cantiere. Con un peso di 1700 kg, può raggiungere una profondità di scavo di 2460 mm. La sua larghezza complessiva varia da 990 mm a 1240 mm, consentendo di adattarsi a diverse esigenze di stabilità e manovrabilità. Equipaggiato con un potente motore conforme allo Stage V, offre efficienza del carburante e basse vibrazioni. Lo sbraccio massimo è di 3970 mm. La cabina spaziosa e di facile accesso offre un pavimento piatto, un sedile a sospensione regolabile e ampio spazio per le gambe. Inoltre, dispone di struttura di protezione ROPS (Roll Over Protective Structure), TOPS (Tip Over Protective Structure) e sistema antifurto Kubota, garantendo sicurezza durante il lavoro in qualsiasi situazione.

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La risacca del mercato

Èdunque finita la spinta alla crescita del mercato delle macchine da costruzione? Dipende da come la consideriamo, questa crescita. L’esaurimento degli incentivi Industria 4.0 e del Superbonus nell’edilizia possono senz’altro far prefigurare un ridimensionamento delle aspettative più rosee, per i costruttori e per le imprese. Ma se guardiamo alla realtà, dopo un periodo d’oro di incrementi percentuali a due cifre il futuro non può apparire così (tanto) preoccupante. Almeno per questo 2024 e, probabilmente, anche per i primi mesi dell’anno a venire.

A non intravedere segnali preoccupanti, ad esempio, è Flavio Monosilio, direttore del Centro studi Ance, che registra “una produzione ancora elevata nel settore, caratterizzata sicuramente da una spesa elevata dei Comuni. Finita la coda del Superbonus e delle cessioni dei crediti andiamo verso un ridimensionamento degli investimenti a livello complessivo. Ci può essere una frenata della produzione, certo, ma non un crollo, perché il Pnrr compenserà in parte l’effetto dei bonus edilizi”. Quest’analisi conferma un’opinione che da tempo fa tendenza negli studi statistici sul settore delle costruzioni in Italia. L’opinione è quella di un Paese che - in seguito a determinate scelte di politica economica e sulla base dell’impegno profuso nell’ottenimento degli stessi fondi Pnrr - continua a navigare con il vento in poppa. Chi dice il contrario non ascolta l’opinione degli stessi costruttori di macchine e attrezzature. Nella categoria ci si prepara alla risacca del mercato interno, ma si guarda con fiducia al mantenimento, anche negli anni a venire, delle quote di vendita conquistate. Se in Germania e in Francia le prospettive sono diverse e peggiori significa che i tradizionali punti di riferimento dell’economia europea potrebbero non essere più tali. Cioè che ogni mercato del Vecchio continente, al di là della condivisione di strategie e obiettivi generali, fa storia a sé, complice un’economia globale che non considera il soggetto Europa come imprescindibile, nella competizione continentale. Il riflesso di Intermat 2024 sul dibattito globale delle costruzioni europee è la prova di come ogni settore produttivo guardi altrove per ottenere indicazioni e conferme, oltre le bandiere nazionali che non siano la propria. Anzi, oltre le nazioni, cercando vie nuove e alternative efficaci alle tempeste di stagione.

4 ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024
EDITORIALE
EFFICACI DOVE I SISTEMI DI SCAVO TRADIZIONALI RISULTANO TROPPO DEBOLI E QUELLI A PERCUSSIONE POCO INCISIVI. VERSATILI, PRECISE E PERFORMANTI: DISPONIBILI IN 8 MODELLI DA 2,5 A 75 TON • MOTORE IN DIRECT-DRIVE CON I TAMBURI • ROTTURA SELETTIVA DELL’AMMASSO ROCCIOSO • ASSENZA DI MANUTENZIONE ORDINARIA • BASSA RUMOROSITÀ E VIBRAZIONI RIDOTTE +39 051 681 0609 sales@simex.it simex.it GUARDA IL VIDEO SCARICA LA BROCHURE TF TESTE FRESANTI A DOPPIO TAMBURO

NOTIZIE

Mercato in flessione

2024

Nei primi tre mesi del 2024 sono state immesse sul mercato italiano 4.169 macchine per costruzioni, con una riduzione del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023. Più in dettaglio, le macchine movimento terra vendute tra gennaio e marzo 2024 sono state 4.002 (-23%) e 167 le macchine stradali (+16%). I dati sono stati resi noti nel corso dell’assemblea annuale di Unacea alla quale ha preso parte Stefano Fantacone (direttore scientifico del Cer - Centro Ricerche Europa), presentando l’ultimo Rapporto Unacea-Cer che prevede per la fine dell’anno una contrazione complessiva delle vendite di macchine per costruzioni in Italia tra il 5% e l’8%. Bilancio positivo per l’export di settore nel 2023: tra gennaio e dicembre le esportazioni hanno superato i 3,5 miliardi di euro, registrando una crescita del 14% rispetto al 2022. Questi i risultati dell’ultimo Report commercio estero Unacea-Cer, elaborato sulla base dei dati Istat. Crescono anche le importazioni (+9%) per un valore di oltre 2 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale si

mantiene in positivo per oltre 1,2 miliardi, con una crescita del 23% rispetto allo scorso anno.

“Dopo il boom di mercato del 2022, le vendite di macchine per costruzioni nel 2023 hanno subito un calo del 7%; dinamica accelerata nel primo trimestre 2024 con una flessione del 22%, forse a causa di un effetto wait and see generato dalle aspettative per le future politiche industriali”, ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea. “Dobbiamo tuttavia considerare che i livelli di vendita raggiunti negli scorsi anni sono stati molto elevati e che l’attuale andamento registra un calo fisiologico”.

MERCATO ITALIANO

“Dobbiamo lavorare insieme alle prossime sfide”, ha dichiarato il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un videomessaggio inviato per l’assemblea degli industriali di Unacea. “A partire dalla totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica e il rinnovo del patrimonio edilizio. È arrivato il momento di settare una politica di settore più attenta alle ricadute nel medio e lungo termine.

Le imprese del settore costruzioni sono chiamate a rafforzare la loro posizione, investendo sempre di più nell’innovazione e nella propria competitività. Un contributo significativo a favore dell’adozione delle tecnologie più avanzate e nell’integrazione di pratiche sostenibili può essere fornito dal piano di transizione 5.0, che stanzia nel complesso 13 miliardi di euro a favore di tutte le imprese che vogliono innovare in tecnologia”. Nel dibattito conclusivo sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria invitate all’evento. “Durante il talk show all’assemblea Unacea ho avuto l’opportunità di condividere la visione di Ance sulla transizione 5.0 nell’edilizia, sottolineando l’importanza di investire nella formazione del personale, oltre che a una stabilità del settore edile cogliendo l’opportunità di seguire la direttiva europea ‘case green’ come un volano per dare struttura e continuità al settore delle costruzioni”, ha dichiarato Pierfrancesco Tieni, vicepresidente di Ance Giovani. “Il mercato del noleggio prosegue il suo trend positivo, ma la crescita è legata agli investimenti per il rinnovo del parco macchine”, ha aggiunto Marco Prosperi, direttore generale di Assodimi/Assonolo. “Da qui l’importanza della continua collaborazione tra Assodimi e Unacea per i temi comuni e lo sviluppo di macchine sempre più sostenibili”. “Il mondo produttivo di settore è interconnesso e interdipendente quanto mai prima”, ha concluso Silvano Squaratti, direttore generale di Assofond.

“Lavorare insieme per una sempre più forte rappresentanza di filiera è un imperativo per tutte le sigle associative”.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 6
nel 1° trimestre
UNACEA a cura di Liliana Rebaglia gen - mar 2023 gen - mar 2024 Dozer 9 18 100% Escavatori cingolati 975 700 -28% Escavatori gommati 80 61 -24% Pale gommate 349 302 -13% Terne 4 ruote sterzanti 17 13 -24% Terne rigide 19 13 -32% Miniescavatori 3075 2232 -27% Minipale compatte 288 326 13% Minipale compatte cingolate 355 307 -14% Dumper articolati 19 30 58% Tot. Macchine movimento terra 5.186 4.002 -23% Rulli 81 119 47% Frese stradali 17 8 -53% Vibrofinitrici 46 40 -13% Tot. Macchine stradali 144 167 16% Macchine per le costruzioni 5.330 4.169 -22%
(GEN - MAR 2024) MERCATO ITALIANO (GEN-MAR 2024)

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YANMAR CE

Nuovo direttore commerciale per la regione EMEA

Barbara Caporali è stata nominata

Direttore Commerciale di Yanmar Compact Equipment nella regione EMEA e sarà responsabile di una nuova funzione commerciale, con ampie responsabilità volte a far crescere attivamente la quota di mercato dell’azienda nella regione europea. A partire dal 15 aprile scorso la Caporali, affermata dirigente nel settore delle macchine movimento terra, è la nuova responsabile di una serie di attività commerciali, tra cui la vendita ai concessionari, la vendita ai key account, lo sviluppo della rete e la pianificazione della domanda. Il suo arrivo fa parte di una riorganizzazione regionale del reparto commerciale che mira a migliorare le capacità dell’azienda, a guadagnare quote di mercato e a spingere Yanmar CE verso l’obiettivo di diventare leader nel

FPT INDUSTRIAL

settore delle macchine compatte nel mercato EMEA. Caporali ha trascorso quasi tutti i due decenni della sua carriera presso CNH Industrial, azienda produttrice di macchine per l’edilizia, dove ha ricoperto una serie di ruoli di leadership che comprendono vendite, sviluppo della rete e marketing. La sua posizione più recente è stata quella di responsabile dello sviluppo della rete in Europa. Commentando il suo nuovo ruolo, Barbara Caporali ha dichiarato: “Sono lieta di entrare in Yanmar CE in un momento di crescita così entusiasmante per l’azienda, sia nella regione EMEA che a livello internazionale. Sono certa che disponiamo delle competenze e

delle risorse necessarie per espandere attivamente la nostra penetrazione nel mercato e realizzare la nostra ambizione di ‘Costruire con voi’ con un maggior numero di clienti soddisfatti in tutta l’area EMEA”. “Siamo certi che l’esperienza, le prospettive di crescita strategica e le capacità di leadership di Barbara siano la giusta combinazione per realizzare le aspirazioni commerciali di Yanmar CE in un mercato chiave come quello europeo, mediorientale e africano, che rappresenta circa un terzo delle vendite globali”, ha commentato José Cuadrado, Global Chief Executive Officer, parlando nel suo ruolo di amministratore delegato ad interim della regione EMEA di Yanmar CE.

Accordo di partnership con Longen Power

FPT Industrial e Longen Power hanno firmato un accordo di partnership globale per l’esportazione di motori secondo vari standard emissivi in diverse regioni del mondo, inaugurando così una nuova fase della loro collaborazione. Alla cerimonia della firma Fang Tingwang, presidente di Longen Power, e Riccardo Pavani, “Head of China Powertrain Commercial Operations” di FPT Industrial, hanno siglato per entrambe le parti l’accordo secondo cui, nei prossimi tre anni, FPT Industrial fornirà motori per i genset di Longen Power e le aziende collaboreranno per promuovere l’uso e lo sviluppo di generatori di potenza e sistemi

di alimentazione industriali sul mercato globale. Longen Power è un produttore leader di generatori e sistemi di alimentazione industriali che integra nella sua offerta R&S, progettazione, produzione, vendita e assistenza. Dal 2017, Longen Power commercializza con successo genset accoppiati ai motori FPT

Industrial su un ampio numero di mercati di esportazione in Europa, America e nella regione AsiaPacifico, con un rilevante riscontro commerciale. Oltre a offrire una combinazione unica di eccellenza tecnica e influenza sul mercato, questa collaborazione risponde efficacemente alle crescenti esigenze di sviluppo globale di energia verde. FPT Industrial, quale brand di Iveco Group, sfrutterà le sue ampie risorse in termini di R&S, tecnologie di produzione avanzata e leadership nelle soluzioni sostenibili per fornire a Longen Power motori di elevata qualità e ad alta efficienza per garantire la sicurezza energetica e il rispetto dell’ambiente in tutto il mondo.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 8 NOTIZIE

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NOTIZIE

Attrezzature al gran completo a Intermat 2024

MB Crusher ha partecipato a Intermat 2024 sfruttando due aree, una interna e una esterna, dove ha esposto al gran completo la sua gamma di attrezzature dedicata alle macchine compatte. Esposte sì, ma anche al lavoro, proprio come se fosse in opera un cantiere. Nell’area esterna, infatti, alcuni modelli della gamma compatta MB Crusher - una benna frantoio MB-L120, una benna selezionatrice a rotori MB-HDS312 e una pinza MB -G500 erano al lavoro installati su un escavatore Yanmar SV100 e attacco rapido Lehnhoff. Benne frantoio, vaglianti e selezionatrici, frese e pinze: come per le “sorelle maggiori” anche la gamma compatta delle unità MB Crusher non stravolge le abitudini di lavoro: le migliora.

E si adegua al funzionamento della macchina operatrice, anzi ne amplia le funzionalità e, di conseguenza, le opportunità di lavoro per le aziende. Come testimoniano i clienti che le utilizzano nei loro cantieri. Con un escavatore Mecalac 8MCR e una benna frantoio MB-C50 un’impresa francese di movimento terra e costruzione di piscine riutilizza i residui da demolizione dei suoi cantieri che erano destinati alla discarica, riducendo i costi di

smaltimento, l’inquinamento e rispettando quindi l’area abitativa in cui opera. Il cliente ha installato una benna vagliante MB Crusher S10 su un Mecalac da 10 t ed è stato così in grado di vagliare il materiale di scavo per ottenere terriccio - una risorsa naturale che deve essere preservata - per sistemare le aiuole e rifare il prato nei giardini del Castello di Versailles.

Un’azienda specializzata nella cura del paesaggio ha scelto una pinza selezionatrice MB-G350 da installare al suo miniescavatore Bobcat E27 per movimentare in totale sicurezza rami, tronchi, rovi e sterpaglie. Installata su un escavatore Doosan DX63, invece, una benna vagliante a rotore MB-HDS212 consente a una impresa di movimento terra di selezionare e riciclare il maggior numero possibile di rifiuti di cantiere. Una volta riciclati, i materiali possono essere riutilizzati o rivenduti. Una gestione dei rifiuti che riduce l’impatto ambientale e fa risparmiare all’azienda sull’acquisto di nuovi materiali. Intermat 2024 è stata anche - e soprattutto - un’occasione per ribadire i concetti di sostenibilità e decarbonizzazione: è stato infatti questo il tema di Intermat 2024, in un periodo in cui l’emergenza ambientale si deve spostare in primo piano nelle varie agende. I prodotti MB Crusher sono sinonimo di sostenibilità perché permettono agli scarti di diventare risorse, di essere riutilizzati, abbattano le emissioni perché evitano il continuo andirivieni dei camion e lanciano il forte messaggio che valorizzare il materiale inerte è la vera ricchezza di ogni produzione. Anche per le aziende stesse.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 10

La nuova gamma di escavatori compatti di serie A

Presentiamo una nuova gamma di escavatori compatti di serie

A da 1 a 8,5 tonnellate. Ma non si tratta di macchine standard: HD Hyundai sta superando gli standard del settore su tutti i fronti, dal comfort alla controllabilità. Infatti, sono già state premiate con il Red Dot Design Award. Quindi, non aspettare: passa dal tuo marchio abituale a HD Hyundai e inizia a superare gli standard oggi stesso.

Inizia oggi stesso a rompere gli schemi

NOTIZIE

Bogoni Scavi sceglie

le Re-Evolution Technologies

Un lavoro in cantiere più facile, veloce, preciso, sicuro, efficiente e sostenibile: oggi è possibile grazie alle tecnologie che equipaggiano la gamma Cat Next Generation, dal Grade 3D alla pesa integrata, dall’esclusivo sistema E-fence di serie sugli escavatori fino ai sistemi VisionLink e VisionLink Productivity per monitorare da remoto lo stato di salute delle macchine e l’efficienza dei cantieri. Con la testimonianza di Bogoni Scavi prende il via la seconda stagione di “Re-Evolution Technologies” prodotta da CGT, azienda che quest’anno celebra 90 anni di storia. Nella videoserie i clienti testimoniano come le tecnologie e le innovazioni proposte da CGT portino valore e sostenibilità in tutti i settori in cui l’azienda opera. Bogoni Scavi nasce nel 1980 in provincia di Verona come realtà impegnata al servizio delle imprese edili per la realizzazione di scavi. In seguito si è specializzata nelle demolizioni, nei miglioramenti fondiari e nelle bonifiche ambientali. La realtà è da sempre aperta alle innovazioni e, già nel 1986, si è dotata del primo laser a doppia pendenza e nel 2014 del primo GPS. Spiega Nicola Bogoni che, insieme al fratello Matteo, guida l’impresa fondata dal padre Francesco: “Operando in più settori ci rendiamo conto di come la tecnologia sia davvero un valido aiuto in ogni operazione. Vogliamo sempre essere all’avanguardia, per rendere i cantieri più sicuri ed efficienti e rispettare i tempi di esecuzione sempre più stretti. Per questo abbiamo scelto l’innovazione tecnologica delle macchine Caterpillar Next Generation, che aiutano e velocizzano il lavoro. Ad esempio, avere macchine dotate della tecnologia Cat Grade 3D rende tutto più facile, veloce e

preciso. Oggi, grazie al Cat Grade 3D anche un operatore senza grande esperienza può finalizzare il lavoro risparmiando il 30% di carburante e di tempo rispetto al passato, percentuale che sale fino al 50% se sulla macchina si trova un operatore esperto. Ciò, ovviamente, ha ricadute positive in termini ambientali, perché permette di ridurre le emissioni”. Aggiunge Matteo Bogoni: “Il software è semplice e intuitivo e ci permette di inviare modifiche del progetto alla macchina direttamente dall’ufficio. In più la pesa integrata, di serie sugli escavatori Cat Next Gen forniti da CGT rende il lavoro più efficiente, grazie alla precisione in fase di carico che, in aggiunta, evita sovraccarichi e sanzioni. Parlando di sicurezza, oltre alle telecamere sugli escavatori è utile il sistema E-fence, che permette di settare gli spazi entro cui la macchina può muoversi, evitando inconvenienti

in presenza di ostacoli. Per noi è fondamentale controllare l’efficienza delle macchine Cat. Per questo usiamo Cat VisionLink e VisionLink Productivity, che monitorano consumi, tempi di utilizzo, posizioni e cicli operativi. Ad esempio, grazie a queste piattaforme consultabili ovunque da remoto abbiamo ridotto i tempi di accensione al minimo impostando lo spegnimento automatico. Questo ci ha permesso di risparmiare l’equivalente di un paio di manutenzioni nel ciclo di vita della macchina e di ridurre le emissioni. Inoltre, il monitoraggio fornisce informazioni utili per formulare preventivi più precisi nelle gare d’appalto”. Conclude Nicola Bogoni: “In CGT abbiamo sempre trovato un partner affidabile e tecnologico, capace di soddisfare la nostra voglia di innovare. Un punto di riferimento per qualsiasi esigenza, dai ricambi ai contratti di servizio con monitoraggio da remoto, che permettono di prevenire i guasti e di mantenere le macchine efficienti. Per il futuro guardiamo con interesse allo sviluppo di macchine con controllo a distanza, sempre più automatizzate, veloci ed efficienti e in grado di rendere i cantieri ancora più sicuri e sostenibili”.

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CGT

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NOTIZIE

Un importante traguardo verso la sostenibilità

CIFA, azienda che dal 1928 produce macchine per il settore del calcestruzzo, ha annunciato il conseguimento delle certificazioni ISO 14001 e ISO 45001. Questi riconoscimenti attestano l’impegno incessante dell’azienda verso l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro. L’ottenimento delle certificazioni ISO 14001 e ISO 45001 rappresenta un traguardo significativo per CIFA, riflettendo l’attenta considerazione dei temi ambientali e del benessere dei dipendenti. Queste certificazioni internazionali riconoscono gli sforzi dell’azienda nell’adottare politiche e promuovere pratiche sostenibili e nell’assicurare un ambiente di lavoro sicuro e salutare per tutti i dipendenti. La certificazione ISO 14001 (Sistema di Gestione Ambientale) conferma l’impegno di CIFA verso la gestione responsabile delle risorse ambientali, stabilendo procedure e politiche per ridurre l’impatto ambientale delle sue attività. D’altra parte, l’ottenimento della ISO 45001 (Sistema di Gestione per la Salute e sicurezza

sul Lavoro) testimonia l’importanza attribuita alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro conforme alle normative internazionali e promuovendo una cultura della sicurezza. Gli audit di queste due certificazioni sono stati condotti da Bureau Veritas, organismo di certificazione accreditato operante a livello mondiale, e gli schemi di certificazione per entrambi gli standard hanno previsto varie fasi e hanno richiesto grande impegno e partecipazione di tutti i dipendenti CIFA. “CIFA è orgogliosa di aver ottenuto le certificazioni ISO 14001

e ISO 45001, che rappresentano un riconoscimento tangibile dei nostri sforzi per integrare pratiche aziendali sostenibili e sicure”, ha dichiarato Davide Cipolla, CEO di CIFA. “Questo successo non sarebbe stato possibile senza il duro lavoro e l’impegno dei nostri dipendenti. Continueremo a perseguire l’eccellenza in queste aree cruciali, rendicontandole anche nel nostro primo bilancio di sostenibilità che quest’anno vedrà la luce”. CIFA è la prima azienda del suo settore a essere certificata ISO 14001 e ISO 45001, confermando a clienti e potenziali partner di affidarsi a una realtà all’avanguardia non solo a livello di prodotto, anche a livello di governance.

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CIFA

Grande successo a Intermat 2024

“Le potenzialità sul mercato francese sono molteplici e, a fronte del grande interesse raccolto durante i giorni di fiera Intermat, siamo pronti a coglierle. Accoglieremo tutte le richieste ricevute in fiera, delle quali siamo ampiamente soddisfatti. Tutta l’ampia gamma di attrezzature Cangini ha riscosso un rilevante interesse, in particolare i prodotti ‘core’ e le novità del nostro portafoglio: la gamma di attacchi rapidi ‘EVO System’ e la benna vagliatrice VRC. Articoli dei quali sono particolarmente orgoglioso, in quanto frutto di un’attenta analisi ingegneristica e di mercato che non lascia nulla al caso e che ha permesso di immettere nel mercato soluzioni affidabili e che rispondono a esigenze reali del settore delle macchine movimento terra”: queste le parole positive e incoraggianti da parte dell’amministratore delegato Davide Cangini, che risponde così alla domanda relativa ai risultati e alle aspettative a seguito della fiera Intermat tenutasi dal 24 al 27 aprile scorsi a Parigi. Molti i visitatori da tutto il mondo che hanno preso parte alla manifestazione e sono

passati in visita allo stand di Cangini Benne. Molti partner commerciale già affermati, ma anche nuovi volti e nuove realtà imprenditoriali con le quali poter instaurare rapporti di business concreti. Nello stand allestito a Intermat si è vista la gamma prodotti Cangini al completo, che rispecchia la proattività dell’azienda a esprimersi in più campi di applicazione, sempre ponendo l’accento su tecnologie innovative. Prodotto di punta è stata la benna vagliatrice VRC, ampiamente apprezzata dal pubblico in particolare per alcune sue caratteristiche, tra cui il suo profilo conico, che aumenta la superficie di lavoro e le rispettive performance, la ridotta manutenzione, grazie a un sistema d’ingrassaggio centralizzato

e la possibile sostituzione dei singoli dischi; i materiali e il suo design pensati per durare nel tempo. Altro gruppo di prodotti degni di nota sono gli attacchi rapidi “Evo System”, che rispettano le stringenti norme in termini di sicurezza per quanto riguarda gli attacchi rapidi. Questi prodotti, infatti, sono dotati di un triplice sistema di sicurezza: indicatore laterale triangolare “Safe check”, che permette di verificare lo stato di aggancio per una maggiore sicurezza; il profilo a doppia culla, che crea un maggiore ostacolo alla caduta dell’utensile; l’indicatore visivo frontale, che permette di verificare lo stato di aggancio direttamente dalla cabina.

In particolare, in primo piano c’era la gamma di attacchi CR, realizzati interamente con corpo in fusione, mantenendo invariate le caratteristiche sulla sicurezza descritte in precedenza. Da ora inizia per Cangini la strada verso il Bauma di Monaco, che si terrà dal 7 al 13 aprile 2025. “La fiera di Monaco è da sempre la kermesse per eccellenza del mondo movimento terra e anche in vista di quest’evento faremo ciò che ci riesce meglio: puntare in alto. Punteremo in alto in termini di prodotto per continuare ad aumentarne la qualità e in termini di servizio per mettere a disposizione dei nostri clienti attrezzature all’avanguardia in molteplici campi di applicazione”, ha concluso Davide Cangini.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 16 NOTIZIE

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PIú EFFICIENZA, MENO COSTI

Gli escavatori Volvo EC530E ed EC550E sono realizzati per offrire forze di scavo e di strappo straordinarie per una produttività ottimale. Questi escavatori Volvo definiscono nuovi standard per una macchina da 50 ton e consentono di ottenere un’efficienza dei consumi superiore del 25% e un miglioramento della produttività del 20%.

Per maggiori informazioni, rivolgetevi al vostro concessionario Volvo. www.volvoce.it

Volvo Construction Equipment

NOTIZIE

OSHKOSH CORPORATION

Accordo di acquisizione con AUSACORP S.L.

Oshkosh Corporation, azienda di riferimento nell’innovazione di veicoli e attrezzature costruiti per scopi specifici, ha annunciato di aver concluso un accordo definitivo per l’acquisizione di AUSACORP S.L. (AUSA), azienda privata internazionale produttrice di dumper gommati, carrelli elevatori per terreni accidentati e sollevatori telescopici per i settori dell’edilizia, della movimentazione dei materiali, dell’agricoltura, del paesaggio e delle attrezzature speciali. Con la chiusura dell’accordo, AUSA diventerà parte del segmento Oshkosh Access. “La storia di AUSA nella produzione di attrezzature di alta qualità, costruite per uno scopo specifico, si allinea con la nostra strategia ‘Innovate - Serve - Advance’, consentendoci di ampliare la nostra offerta di prodotti sia nei mercati attuali che in quelli adiacenti”, ha dichiarato John Pfeifer, presidente e amministratore delegato di Oshkosh Corporation. “Non vediamo l’ora di dare il benvenuto al team di AUSA nella famiglia Oshkosh”. I prodotti AUSA andranno ad arricchire la linea di sollevatori telescopici JLG, così come i dumper cingolati e i carrelli elevatori Hinowa, per rafforzare il

portafoglio di mezzi del segmento Access. Già nel 2020 le aziende hanno iniziato a collaborare con un accordo di partnership, per la produzione da parte di AUSA del sollevatore telescopico compatto SkyTrak 3013 marchiato JLG. “Siamo entusiasti di unire le forze con un partner collaudato come AUSA”, ha dichiarato Mahesh Narang, vicepresidente esecutivo di Oshkosh Corporation e presidente di Access. “L’unione delle nostre avanzate capacità tecnologiche e delle nostre solide infrastrutture di formazione, supporto e assistenza ci permetterà di servire meglio i clienti e di consentire una crescita mirata”.

“Perseguiamo costantemente l’eccellenza nei nostri prodotti, servizi e attività”, ha dichiarato Ramon Carbonell, amministratore delegato di AUSA. “Una relazione più profonda con Oshkosh amplierà la portata dei nostri prodotti, un obiettivo condiviso dalle nostre aziende”. AUSA, fondata nel 1956 a Barcellona, in Spagna, ha registrato un fatturato di circa 132 milioni di dollari nel 2023. I circa 350 membri del team e i 600 concessionari dell’azienda portano con sé una lunga storia di innovazione, qualità e assistenza ai clienti. L’acquisizione di AUSA supporta la strategia di crescita accelerata di Oshkosh.

VERONAFIERE LANCIA “PAVING SHOW”!

Veronafiere rafforza il suo presidio nella filiera Construction con “Paving Show”, il nuovo salone b2b specializzato su attrezzature, materie prime, tecnologie e servizi per le pavimentazioni stradali. L’evento debutterà all’interno di SaMoTer, la manifestazione internazionale delle macchine per costruzioni, in programma alla Fiera di Verona dal 6 al 9 maggio 2026. “Paving Show”

avrà un’anteprima il 12 e il 13 marzo 2025, sotto forma di mostra-convegno al centro congressi di Veronafiere. La manifestazione vuole presentare soluzioni innovative in un mercato sempre più interessato a ottimizzare i processi produttivi, migliorare le performance e promuovere pratiche e prodotti responsabili in termini di sostenibilità ambientale. “Paving Show” vedrà come partner Anas, Ance, CeCe, Unacea e Unem.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 18

PROGETTATI PER DISTINGUERSI

Con la loro cabina confortevole di grande visibilità, con i ridotti consumi di carburante e le migliori prestazioni di scavo, i nuovi SV86 ed SV100 migliorano la vostra giornata di lavoro e contribuiscono al successo della vostra impresa.

I NUOVI yanmar.com

JCB

L’evoluzione è “compatta”

JCB continua a espandere la sua gamma di escavatori compatti con il lancio di due macchine nel segmento da 2,5 t. Si tratta dei modelli 25Z-1 e 26C-1. Il 25Z-1, il primo a ingombro posteriore zero che sostituisce il precedente 8025 ZTS, il secondo a contrappeso convenzionale che sostituisce il modello 8026 CTS. Il miniescavatore 25Z-1 pesa 2.550 kg, mentre il modello 26C-1 pesa 2.675 kg. Con una larghezza complessiva di soli 1.500 mm, entrambe le macchine possono essere trainate da un furgone o da un veicolo 4x4 su un rimorchio da 3,5 t, facilitando lo spostamento degli escavatori tra i cantieri. Le macchine sono dotate di nove punti di ancoraggio, per un trasporto sicuro senza catene o cinghie che possono incidere i cingoli in gomma. I due nuovi miniescavatori condividono il design e lo stile dei modelli JCB Next Generation più grandi da 3,5 t, con una robusta carrozzeria in acciaio stampato e contrappeso in fusione che garantisce la massima durata e durabilità. Le due macchine hanno la stessa struttura della cabina, che beneficia di vetri piani e pannelli in acciaio, mentre la porta

si blocca all’interno del profilo del contrappeso, per evitare qualsiasi rischio di danneggiamento durante la rotazione. Le caratteristiche principali di questi due nuovi modelli includono: motori EU Stage V e Tier 4 Final disponibili per soddisfare i mercati globali; cabina riprogettata; geometria dello scavo migliorata, con intervalli di ingrassaggio di 500 ore; comandi elettroproporzionali ausiliari per il controllo della lama dozer. È disponibile una spaziosa cabina ROPS/TOPS, con riscaldamento o aria condizionata opzionale, mentre se si preferisce è disponibile la versione con tettuccio. Le macchine beneficiano di un ambiente operatore migliorato di nuova generazione, con un sedile a sospensione premium, una disposizione ergonomica degli interruttori a membrana, uno

schermo multifunzione digitale da 4” e un controller rotativo (roller). I due miniescavatori sono forniti con un motore diesel Kohler conforme alla normativa EU Stage V/Tier 4 Final, che sviluppa 18,4 kW (24,7 CV). Un nuovo tipo di pompa idraulica elettroproporzionale a cilindrata variabile, con rilevamento del carico, consente di utilizzare tutta la potenza del motore da parte dell’impianto idraulico della macchina, senza che il motore si abbassi di giri o si blocchi. Un nuovo blocco della valvola principale offre una migliore efficienza nella condivisione del flusso, consentendo un utilizzo più fluido e multifunzionale, mentre i motori dei cingoli con “kickdown” automatico si adattano ai cambiamenti del terreno per mantenere lo slancio in tutto il sito. Un circuito ausiliario a doppio

effetto e ad alto flusso è standard: eroga 48 l/min per alimentare un’ampia gamma di attrezzature e accessori. Nonostante le dimensioni compatte, il 25Z-1 girosagoma raggiunge una profondità di scavo di 2.824 mm, mentre il modello 26C-1 con contrappeso convenzionale arriva fino a 3.037 mm. Entrambi i miniescavatori sono dotati di funzionalità di sicurezza aggiuntive, come il sistema di isolamento idraulico 2GO di JCB, che richiede all’operatore di premere un interruttore secondario prima che i comandi diventino attivi.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 20 NOTIZIE

IVECO

Consegnati 14 Daily a Eurotecno

IVECO ha recentemente consegnato 14 Daily a Eurotecno, società del Gruppo Guarneri con sede a Castelverde (CR) specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e per l’industria. Alla cerimonia di consegna, che si è svolta presso la sede dell’azienda, hanno partecipato Gabriella Martani e Michele Cresti, rispettivamente titolare e funzionario tecnico commerciale di Eurotecno, e Angelo Gualazzi, responsabile commerciale della concessionaria IVECO Auto Industriale Bergamasca. Grazie alla consegna dei Daily furgone, modello 35S14H V, Eurotecno potrà mettere a disposizione dei suoi

clienti una nuova flotta composta da 14 veicoli commerciali leggeri del brand IVECO, con la possibilità nel medio termine di incrementare ulteriormente il suo parco mezzi offerto a noleggio con l’acquisto di veicoli pesanti per il trasporto delle piattaforme di lavoro aereo. “La sigla di un accordo con IVECO, società che nel corso degli anni ha conquistato un posto di rilievo fra i protagonisti mondiali del trasporto su gomma e con cui condividiamo un profondo orientamento verso l’innovazione tecnologica, non può che riempirci di orgoglio”, ha sottolineato Gabriella Martani, titolare di Eurotecno. “Questa intesa, resa possibile

anche grazie al supporto diretto della concessionaria Auto Industriale Bergamasca, permetterà ai nostri clienti di beneficiare di nuovi veicoli che abbinano performance eccellenti sul piano prettamente motoristico a ottime peculiarità in termini di affidabilità, versatilità e comodità”. “La scelta di puntare sui veicoli commerciali IVECO va nella direzione di offrire il maggiore comfort possibile a chi opta per il noleggio a freddo”, ha confermato Michele Cresti, Funzionario tecnico commerciale di Eurotecno. “Gli ingegneri che hanno progettato questi mezzi provengono dal settore dei veicoli pesanti e sanno benissimo quali sono le peculiarità

che consentono all’utilizzatore di beneficiare della massima comodità e di effettuare viaggi, anche lunghi, in modo estremamente confortevole. In quanto noleggiatori, abbiamo poi la necessità di poter contare su una rete di assistenza puntuale ed efficace in ogni angolo di Italia e in questo aspetto IVECO si conferma un brand al top”. In occasione dell’evento, Massimo Revetria, responsabile Gamma Leggera IVECO Mercato Italia, ha dichiarato: “Per IVECO è un onore consegnare 14 nuovi Daily a Eurotecno, realtà affermata nel noleggio di mezzi per il sollevamento e il trasporto, una mission per cui la robustezza e la versatilità del Daily si confermano la scelta vincente. Siamo dunque lieti di rinnovare la sua flotta, mettendo a disposizione dei clienti l’affidabilità di un prodotto che rappresenta il veicolo di riferimento nel panorama dei veicoli commerciali leggeri”. La fornitura è stata curata da Auto Industriale Bergamasca, concessionaria IVECO per le provincie di Bergamo e Cremona, che da oltre 40 anni opera sul territorio bergamasco occupandosi di vendita ed assistenza di veicoli commerciali e industriali.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 22 NOTIZIE

NOTIZIE

INTERMAT

L’edizione

2024

è stata “portatrice di business”

Oltre 1.000 espositori, di cui il 68% d’internazionali, hanno accolto visitatori di alto profilo che hanno particolarmente apprezzato le innovazioni presentate dagli espositori con un’attenzione all’ambiente e alle nuove tecnologie. La fiera ha svolto un ruolo reale di catalizzatore per il business, con una crescita riconosciuta dei “decision maker”. Un terzo dei visitatori aveva progetti di investimento per accelerare la decarbonizzazione e la digitalizzazione dei cantieri. Con un aumento del 30% del numero di contatti giornalieri per espositore rispetto all’edizione 2018, Intermat 2024 è stato un luogo di incontro dove si sono dati appuntamento tutti gli operatori che sono venuti a scoprire le soluzioni per affrontare le sfide climatiche e sociali dell’edilizia.

Il Salone è stato inaugurato dai presidenti delle cinque principali associazioni professionali dell’edilizia (DLR, EVOLIS, FFB, FNTP e SEIMAT), uniti e impegnati attraverso la sottoscrizione del Manifesto “Le quattro chiavi per sostenere la decarbonizzazione delle macchine per costruzioni”. Adottare l’energia giusta per ogni utilizzo, il risparmio energetico, la sensibilizzazione degli stakeholder alla CSR, ma anche il miglioramento della sicurezza e dell’attrattività delle professioni, sono stati i temi al centro dei ricchi dibattiti delle nuove aree “Espace Filière” e “Academy”. Convegni, tavole rotonde e eventi collaterali hanno permesso ai visitatori, in particolare ai 1.400 giovani presenti, di decodificare le grandi sfide del settore per accelerare le transizioni ecologica e digitale. Quest’edizione ha registrato la presenza di imprese di

costruzione internazionali. I paesi maggiormente rappresentati sono stati Belgio, Paesi Bassi, Italia, Germania, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Paesi del Maghreb e Turchia. La conferenza ReBuild Ukraine ha affrontato tutti i temi essenziali per rafforzare la nazione ucraina attraverso la ricostruzione, che sono tutte opportunità per le aziende, gli investitori e i partner. Gli “Intermat Innovation Awards” hanno dimostrato la vivace dinamica di innovazione delle costruzioni di attrezzature a favore della transizione energetica, della digitalizzazione e della sicurezza, selezionando 17 vincitori. Il nuovo Polo “Nuove Tecnologie & Energie” e il “Villaggio delle Start-up” hanno svolto un ruolo determinante in materia di tecnologie e attrezzature che integrano fonti di energia nuove, alternative o rinnovabili (biocarburanti, elettricità, idrogeno, eccetera), ingegneria virtuale e digitale, soluzioni di accumulo di energia e veicoli autonomi. Le numerose zone di dimostrazione delle macchine e attrezzature all’esterno e negli stand espositivi e le attrezzature 100% elettriche

all’interno della fiera hanno permesso ai visitatori di scoprire la dinamica in movimento delle ultime evoluzioni dei costruttori per una maggiore sicurezza, produttività e parsimonia energetica. L’area espositiva e le conferenze del Forum incentrate sulla traiettoria di decarbonizzazione dell’industria del calcestruzzo hanno suscitato l’interesse di circa un visitatore su due. Gli “Intermat Innovation Awards” hanno premiato gli sforzi del settore per attivare tutte le leve per ridurre l’impatto di carbonio delle attrezzature, processi, tecnologie e materiali. L’edizione 2024 è stata all’insegna del rinnovamento, con una manifestazione ridisegnata in termini di format e offerta rifocalizzata attorno a quattro pilastri: “Innovazioni”, “Energie”, “Nuove Equazioni” e “Impegni”. Al di là delle fruttuose opportunità di business, la fiera ha confermato la sua ambizione di riunire e condividere con l’intero ecosistema la ricchezza di innovazioni a favore della decarbonizzazione.

La prossima edizione si svolgerà in aprile 2027.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 24

VOLVO TRUCK

La 16a officina a Trezzano sul Naviglio

Bell Group ha recentemente consegnato a Trezzano sul Naviglio l’immobile in cui, entro la fine di giugno, inizierà l’attività del Volvo Truck Center Milano. La struttura è posizionata strategicamente sulla tangenziale Ovest di Milano (uscita Lorenteggio), per servire al meglio il transito e i clienti locali in una logica di rete che già vede nello stesso quadrante geografico i Volvo Truck Center (#VTC) di Bergamo e Varese. Volvo Trucks Italia provvederà ora ad allestire la nuova sede con tutte le più moderne attrezzature idonee al servizio dei veicoli industriali. “Siamo soddisfatti di aver trovato

commentato Giovanni Dattoli, Managing Director di Volvo Trucks Italia e di Volvo Truck Center Italia. Cesare Lanati, CEO di Bell Group, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di questa collaborazione: con Volvo Trucks condividiamo l’attenzione

sono diventati luoghi vivi per la collettività, con aziende leader a livello internazionale. Con un approccio innovativo allo sviluppo immobiliare, dalla logistica al residenziale, Bell Group è da sempre interprete di un’idea di

CAMPAGNA ECOLOGICA

Il 2024 è l’anno del noleggio e della transizione ecologica. Per questo abbiamo deciso di promuovere i nostri dumper cingolati a batteria della linea con uno scontro extra. Zero Emission

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2024

NOTIZIE

Un escavatore cingolato ZX240-7 per DGL Costruzioni

Un escavatore cingolato Hitachi

ZX240-7 è al lavoro alle porte di Udine, utilizzato dall’impresa DGL

Costruzioni, un’azienda giovane, composta da giovani professionisti e per questo molto dinamica, in grado di rispondere rapidamente e con efficienza alle mutevoli esigenze del mercato garantendo alti standard qualitativi. Nata a Porcia (PN) nel 2015. DGL

Costruzioni si è rapidamente affermata nell’ambito dell’edilizia privata e pubblica in tutto il Triveneto.

Attento all’innovazione, Andrea Lisetto - fondatore e co-titolare dell’azienda - ha costruito un solido rapporto di collaborazione con Salomoni, dealer Hitachi per il Friuli-Venezia Giulia e per l’area est del Veneto. Dopo l’acquisto degli escavatori gommati e cingolati ZX140W-5, ZX19U-6 e ZX55U-6, nel 2022 l’azienda di Porcia ha inserito nel suo parco mezzi l’escavatore gommato ZX175W-7, il primo della nuova generazione venduto in Friuli-Venezia Giulia e dotato anche di tiltrotator Steelwrist, un rotatore

inclinabile compatto che garantisce una rilevante versatilità negli scavi gravosi e ristretti. Flessibilità, produttività, bassi consumi, comfort di guida, visibilità e contenimento dei costi. Squadra che vince non si cambia, ma si rinforza. Ecco, quindi, il recente acquisto dell’escavatore cingolato ZX240N-7, attualmente impegnato alle porte di Udine in opere di urbanizzazione. Questa macchina da 24 t è versatile e si destreggia al meglio tanto negli impieghi Heavy Duty, quanto nelle operazioni di scavo e movimento terra. All’interno della sua struttura opera un propulsore Isuzu 4HK1, Stage V, turbocompresso con

turbina a geometria variabile, intercooler ed EGR e trattamento delle emissioni inquinanti DOC+CSF+SCR.

Un motore da 128,4 kW di potenza, con una forza di trazione di 203 kN e la capacità di superare pendenze del 70%. Inoltre, grazie alla tecnologia 3D Trimble Earthworks, questo escavatore può essere utilizzato in modalità automatica consentendo agli operatori di effettuare gli scavi secondo le specifiche di progetto con maggiore velocità. La cabina, uno dei numerosi vanti della “serie 7”, è spaziosa e confortevole, con una rumorosità tra le più basse

sul mercato e livelli di vibrazioni diminuiti del 20% rispetto alla serie precedente. Movimento sincronizzato del sedile, quadro comandi con joystick e monitor LCD a colori da 8” rendono agevole il lavoro dell’operatore che, grazie alle ampie superfici vetrate e al sistema di videocamere Aerial Angle con vista a 270°, ha il pieno controllo dell’area circostante. Tre generazioni e oltre 35 anni di attività, Salomoni si conferma un dealer in grado di costruire con i clienti rapporti di lunga durata, fondati sulla professionalità del personale, l’efficienza dei servizi di assistenza e la qualità dei prodotti Hitachi.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 26
HITACHI

made in Italy

SOSTENIBILITÀ IN EDILIZIA

DIRETTIVA CASE GREEN: UNA NUOVA SFIDA PER LE COSTRUZIONI

Approvata in via definitiva la Direttiva Case Green (Energy Performance of Buildings Directive – EPBD), che introduce una roadmap per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni al 2030 e neutralità climatica entro il 2050

di Cristina Cassinari

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 28
ATTUALITA’

L’Energy Performance of Buildings Directive (Epbd), detta Direttiva Case Green sul rendimento energetico in edilizia, ha avuto il via libera definitivo del Consiglio UE Ecofin. La nuova norma comunitaria (UE) 2024/1275 è stata pubblicata l’8 maggio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, entrando in vigore venti giorni dopo l’uscita in Gazzetta. I singoli Stati membri avranno due anni per recepirne i contenuti. Alcune misure, però, dovranno essere adottate già nei prossimi mesi.

La Direttiva Case Green, che fa parte del pacchetto di riforme Fit for 55, mira a ri-

durre progressivamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo e raggiungere l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica. Ogni Paese dovrà presentare un piano nazionale di attuazione per la riduzione dei consumi che spieghi su quali edifici ci si vuole concentrare e in che modo si punta al raggiungimento degli obiettivi contenuti nella direttiva. Per il momento, senza contare su incentivi o risorse europee certe. Questa misura rappresenta una svolta significativa per le politiche energetiche comunitarie e statali. Nei diversi negoziati tra il Consiglio

dell’Unione Europea, il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, la direttiva Case Green ha subito una serie di modifiche che contemplano obiettivi intermedi meno stringenti, termini più estesi e un quadro normativo meno restrittivo rispetto alla versione precedentemente approvata dal Parlamento Europeo a marzo. Il compromesso sui target della direttiva EPBD prevede la possibilità per i Paesi membri di richiedere deroghe sugli edifici alla Commissione europea. Gli obiettivi medi saranno definiti in base al patrimonio edilizio, al sistema nazionale di classificazione energetica e alle strategie di ristrutturazione adottate da ciascun Paese.

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CASE GREEN, LA PROPOSTA DI DIRETTIVA UE

Obbligo di classe energetica a basso impatto per gli edifici vecchi e nuovi

PER EDIFICI NUOVI

Obiettivo

2028

Emissioni zero (edifici pubblici)

2030

Emissioni zero (tutti gli edifici)

Riqualificare il patrimonio esistente

Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo finale dell’Unione Europea e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra associate all’energia, mentre il

PER EDIFICI ESISTENTI RESIDENZIALI

Obiettivo Classe da raggiungere

2030

2033

PER EDIFICI ESISTENTI NON RESIDENZIALI

Obiettivo Soglia massima di prestazione energetica

75% degli edifici risulta essere inefficiente nel risparmio energetico. Allo stato di fatto il 35% degli edifici dell’UE ha più di 50 anni e quasi il 75% del parco immobiliare è inefficiente dal punto di vista energetico. Il tasso medio an-

nuo di rinnovamento energetico è solo dell’1% circa, un range estremamente basso. Per questo motivo la direttiva si pone l’obiettivo di riqualificare in primis il patrimonio esistente. Il 55% della riduzione dei consumi energetici dovrà

LA DIRETTIVA CASA GREEN E L’IMPATTO SULLE COSTRUZIONI: I DATI ANCE

La direttiva UE sulle “case green”, che ambisce a rendere il patrimonio immobiliare europeo totalmente a emissioni zero entro il 2050, sarà cruciale per il futuro del settore. Il nostro Paese ha infatti molta strada davanti per raggiungere gli obiettivi. Secondo i dati Ance il patrimonio immobiliare italiano è molto vecchio: su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni (73%) rientrano nelle classi più energivore (E, F, G) e non sono in grado di garantire le performance energetiche, sia pur minime, richieste per gli edifici costruiti successivamente, e molto lontano dalle prestazioni minime richieste alle abitazioni dei nostri giorni. In merito al

settore non residenziale, su circa 1,35 milioni di edifici, il 55%, pari a circa 743.000 edifici, ricade nelle classi più energivore (E, F, G). “La sfida principale per l’attuazione di questa direttiva sarà legata alla disponibilità di finanziamenti adeguati e di manodopera qualificata. Come sottolineato da ANCE, è essenziale stabilire regole chiare che garantiscano un intervento efficace e sostenibile a medio e lungo termine: ciò permetterà di creare un mercato equilibrato caratterizzato da alta qualificazione e sicurezza per imprese, lavoratori e cittadini”, ha commentato l’Associazione Nazionale che rappresenta le imprese di costruzione nel mondo Confindustria.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 30
ATTUALITA’
➡  E  D
2030 ➡ 2034 ➡ 15% 25%

essere infatti raggiunta ristrutturando gli edifici con le prestazioni energetiche inferiori: si parla del 43% degli immobili meno efficienti e più energivori. Ciò avrà un impatto significativo per l’Italia, dove sono almeno 5 milioni gli edifici in classe F e G.

Le nuove norme

La Direttiva prevede disposizioni specifiche per le diverse tipologie di edifici (nuovi, residenziali, privati o di proprietà dello Stato) e per dispositivi come climatizzatori e caldaie. Gli edifici saranno obbligati a ridurre i consumi del 16% entro il 2030 (quelli pubblici dal 2028) e del 22% entro il 2035. Entro il 2050 tutto il patrimonio edilizio esistente dovrà raggiungere lo stan-

LA DIRETTIVA CASE GREEN IN SINTESI:

• per gli edifici residenziali non di nuova costruzione i Paesi Membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035;

• per gli edifici non residenziali gli Stati Membri dovranno ristrutturare il 16% degli immobili con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi nazionali di prestazione energetica da rispettare per tutto il settore dell’edilizia;

• i nuovi edifici residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2030;

• i nuovi edifici pubblici non residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2028;

• eliminazione graduale dei combustibili fossili dagli immobili entro il 2040;

• caldaie a gas: dal 2025 stop agli incentivi, dal 2040 alla produzione e commercializzazione.

ALLO STATO DI FATTO IL 35% DEGLI EDIFICI DELL’UE HA PIÙ DI 50 ANNI  E QUASI IL 75% DEL PARCO IMMOBILIARE

INEFFICIENTE DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO

dard “zero emissioni”. La Direttiva include anche esenzioni per edifici storici, agricoli, militari e per quelli utilizzati solo temporaneamente. Sono previsti step intermedi, con una distinzione tra edifici residenziali e non residenziali. Infine, dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero. La Direttiva definisce “a emissioni zero” un edificio ad altissima prestazione energetica, con un fabbisogno di energia pari a zero o molto basso, che produce zero emissioni in loco di carbonio da combustibili fossili e un quantitativo pari a zero, o molto basso, di emissioni operative di gas a effetto serra. Esistono diverse possibilità per coprire il fabbisogno energetico di un edificio a zero emissioni: energia da rinnovabili generata in loco o nelle vicinanze con impianti solari termici, geotermici o fotovoltaici, pompe di calore, energia idroelettrica e biomassa, rinnovabili fornite dalle comunità dell’energia rinnovabile, teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti ed energia

da altre fonti prive di carbonio. Sarà gradualmente vietata l’installazione di caldaie a combustibili fossili (dal 2025 stop agli incentivi, dal 2040 alla produzione e commercializzazione) nelle nuove costruzioni, a favore di sistemi più efficienti come le pompe di calore.

Le stime economiche

Secondo il rapporto “Valore dell’abitare” elaborato da Cresme e Symbola e promosso da Assimpredil Ance di Milano insieme a European Climate Foundation, saranno necessari tra i 260 e i 320 miliardi di euro per rendere green 3,2 milioni di immobili come previsto dalla direttiva europea, che indica una riduzione del 16% dei consumi energetici degli edifici residenziali entro il 2030. Il rapporto elaborato da Cresme e Symbola ha infatti stimato in 3,2 milioni gli immobili interessati dall’abbattimento del 16% dei consumi energetici della direttiva europea sulle case green. Nello specifico, a essere interessati sarebbero quasi 600.000 im-

mobili monofamiliari e 2,6 milioni di unità inserite nei condomini. Secondo quanto sottolineato dal rapporto, “il tema degli incentivi continuerà a essere centrale. Non sarà possibile farne a meno, ma certo l’approccio dovrà essere più rigoroso di quello utilizzato dal Superbonus: dovremo introdurre nel mercato incentivi più circoscritti, non fuori scala, con tempi più lunghi e soprattutto con effetti misurabili in termini di performance”.

I dati di Unimpresa parlano di una spesa media per ciascun immobile di 35.000 euro. Nello specifico, in base a quanto precisato dal Centro Studi di Unimpresa, “la forchetta varia da 20.000 a 55.000 euro, ragion per cui si può stimare, in via prudenziale, una spesa complessiva a carico dei privati pari a 266,7 miliardi di euro nei prossimi 20 anni circa”.

Tramite una nota, commentando le nuove misure varate dall’Ue, il Codacons ha invece sottolineato che “gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici comportano un costo medio compreso tra i 35.000 e i 60.000 euro ad abitazione e solo per la sostituzione della caldaia con un modello di nuova generazione la spesa può arrivare in Italia a 16.000 euro”. Secondo l’analisi del Codacons, “i lavori di riqualificazione più comuni e che interessano cappotto termico, infissi, caldaie e pannelli solari hanno co-

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 31
È
“ “

sti molto diversificati a seconda della tipologia dei materiali scelti e dell’ubicazione territoriale degli edifici. Il cappotto termico, ad esempio, ha un costo medio compreso oggi tra i 180 e i 400 euro al metro quadrato, mentre per gli infissi la spesa varia in media da 10.000 a 15.000 euro”. Il Codacons ha sottolineato: “Gli interventi di riqualificazione energetica previsti dall’Ue determinerebbero quindi un costo complessivo medio tra i 35.000 e i 60.000 euro considerando una abitazione di 100 me -

tri quadrati e potrebbero determinare nel medio termine effetti enormi sul mercato immobiliare, portando a una

SECONDO

svalutazione fino al 40% del valore degli immobili non oggetto di lavori di riqualificazione”.

Una questione di competenze

Con questo accordo l’Unione Europea si proietta in un futuro in cui sarà necessario impegnarsi collettivamente verso un’industria delle costruzioni sempre più orientata al miglioramento delle prestazioni degli edifici esistenti. L’evoluzione delle professioni legate all’edilizia sarà, quindi, il fulcro di questo cambiamento. Partire da un traguardo normativo per poi innescare uno sviluppo a cascata dei diversi settori permetterà di raggiungere un futuro abitativo più sostenibile ed in linea con le svolte verso la neutralità climatica. ■

“ “

DI FINANZIAMENTI ADEGUATI

E DI MANODOPERA QUALIFICATA

NUOVE MODALITÀ DI CALCOLO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE

È chiaro che per ottenere i risultati previsti dalla nuova direttiva sia necessario introdurre nuove modalità di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e variare di conseguenza anche le regole che disciplinano la progettazione e la certificazione energetica. Questo significa che dovranno essere introdotti sia una nuova Relazione Energetica di Progetto (ex L.10/91 e s.m.i.), sia un nuovo approccio metodologico per redigere gli Attestati di Prestazione Energetica (APE).

Secondo la nuova Direttiva, gli APE si baseranno su un modello comune a tutte le Nazioni UE. Questo ovviamente è stato fatto per conseguire un’uniformità dei criteri di rating (le classi energetiche) ed anche per instillare la medesima consapevolezza nei cittadini europei sulla tematica del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni inquinanti (e climalteranti).

Per rendere inoltre più agevoli i finanziamenti erogati in Unione Europea, al fine di effettuare operazioni di miglioramento energetico degli immobili, gli Stati membri istituiranno banche dati nazionali per gli APE, che consentano di raccogliere e raggruppare anche i dati dai Passaporti

di Ristrutturazione degli Edifici in un Registro Digitale degli Edifici.

Il Passaporto di Ristrutturazione è un documento che fornisce una sorta di “tabella di marcia” per la ristrutturazione di un determinato edificio. Essa consta di varie fasi di intervento, che ne miglioreranno sensibilmente – in modo graduale – la prestazione energetica.

Il Passaporto di Ristrutturazione rispetta i seguenti requisiti:

a. è rilasciato da un esperto qualificato e certificato, previa visita in loco

b. comprende una tabella di marcia di ristrutturazione, che stabilisce quindi una sequenza di fasi di ristrutturazione che si integrano l’una all’altra, ai fini della trasformazione di un edificio in un edificio a zero emissioni (entro il 2050)

c. indica i benefici attesi, in termini di risparmio energetico, i risparmi sulle bollette e quantifica la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, nonché i benefici più ampi, in termini di salute e comfort e il miglioramento della capacità di adattamento dell’edificio ai cambiamenti climatici

d. contiene infine anche informazioni sulle possibilità di sostegno finanziario e tecnico.

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ATTUALITA’
PER L’ATTUAZIONE DI QUESTA DIRETTIVA SARÀ
DISPONIBILITÀ
L’ANCE LA SFIDA PRINCIPALE
LEGATA ALLA
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UN GIACIMENTO di innovazioni

In occasione di un “Press Lunch” organizzato come ormai da tradizione presso il suo “headquarter” di Rochester, il costruttore britannico ha presentato svariate innovazioni

che si sono rivelate all’interno della suggestiva Kevin Quarry, consueto palcoscenico che quest’anno ha accolto, insieme ad altri importanti aggiornamenti tecnologici, un nuovo escavatore cingolato

Heavy Duty e due nuovi miniescavatori appartenenti al segmento delle 2,5 t

di Ettore Zanatta

JCB ha ampliato la sua gamma di escavatori cingolati Serie X con la presentazione del modello più grande e potente mai realizzato: il 370X. Questa macchina Heavy Duty è stata progettata per innalzare i livelli di produttività, durata e affidabilità della linea in oggetto nel segmento di mercato delle 35-40 t. Le caratteristiche principali

includono: la capacità di movimentare 4,5 t di materiale in più per litro di carburante e fino a 86 t/h rispetto ad altri modelli presenti sul mercato; un motore diesel Cummins L9, 6 cilindri, Stage V, da 8,9 l, con 240 kW disponibili a soli 1.700 giri/min, in grado di erogare il 14% di potenza in più rispetto al precedente JS370; la nuova interfaccia utente “UX” con display e comandi touch-scre-

en a colori da 10”; maggiori pressioni idrauliche; intervalli di manutenzione prolungati, per un migliore TCO; una maggiore stabilità, grazie al carro potenziato e al contrappeso più pesante. La pompa idraulica tandem Kawasaki di ultima generazione funziona con una pressione aumentata di 350 bar, che sale a 380 bar durante i cicli di aumento di potenza. Il 370X è fornito con un brac-

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JCB
MACCHINE

cio monoblocco da 6,45 m, con una scelta di avambracci da 2,63, 3,23 e 4,03 m. Le benne opzionali Heavy Duty sono dotate di protezioni aggiuntive e rinforzi per far fronte ad applicazioni gravose. Il diametro del perno benna è stato aumentato e la macchina può essere dotata di un nuovo attacco rapido JCB a doppio perno, per accogliere attrezzature da 90 o 100 mm. Sono disponibili anche le

nuove benne XHD da 2,1 m3 e XHD da 2,43 m3. JCB, inoltre, offrirà un nuovo specifico martello idraulico HM330T. Come tutte le macchine della Serie X, anche l’escavatore cingolato 370X beneficia della cabina ROPS “JCB Command Plus”. La macchina può essere offerta anche con il sistema “INTELLIGRADE JCB 2D” e “3D-ready”, che fornisce soluzioni di controllo della macchina per

NUOVE SOLUZIONI DI CONTROLLO MACCHINA

JCB e Leica Geosystems hanno unito le forze per offrire soluzioni di controllo semiautomatiche per escavatori predisposte per operazioni 2D e 3D montate in fabbrica. Queste soluzioni sono studiate per migliorare la produttività, la precisione e la sicurezza, automatizzando funzioni come il controllo di braccio, benna e rotore d’inclinazio-

ne, nonché per ridurre l’errore umano. Operando in base a planimetrie predeterminate del sito, il sistema di controllo 2D fornisce una guida di precisione in tempo reale per attività quali scavo e livellamento, garantendo che la benna o la lama dell’escavatore raggiungano la pendenza o l’elevazione desiderata. I clienti che cercano un’accuratezza e una precisione ancora migliori possono scegliere l’opzione “3D-ready”.

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MACCHINE

IL COSTRUTTORE BRITANNICO HA PRESENTATO DUE NUOVI MINIESCAVATORI APPARTENENTI AL SEGMENTO DELLE 2,5 T: IL MODELLO 25Z-1 (NELLA FOTO, MANOVRATO NELL’OCCASIONE DALL’ING. CARLO BIELLA, PRODUCT SPECIALIST DI JCB ITALIA) A INGOMBRO POSTERIORE ZERO E LA VERSIONE 26C-1 A CONTRAPPESO CONVENZIONALE

migliorare produttività, precisione e sicurezza. È inoltre disponibile un sistema di telecamere a 360° con visione panoramica, integrato nel display da 10”.

I nuovi “mini” da 2,5 t

JCB continua a espandere la sua gamma di miniescavatori con il lancio di due modelli nel segmento delle 2,5 t: il 25Z-1 da 2.550 kg a ingombro posteriore zero sostituisce l’8025 ZTS, mentre il 26C-1 da 2.675 kg a contrappeso convenzionale sostituisce l’8026 CTS.

Con una larghezza complessiva di 1.500 mm, entrambi - dotati di nove punti di ancoraggio - possono essere trainati da un furgone o da un veico-

lo 4x4 su un rimorchio da 3,5 t. I due nuovi “mini” condividono il design e lo stile dei modelli “Next Generation” più grandi da 3,5 t, con carrozzeria in acciaio stampato e contrappeso in fusione. Hanno inoltre la stessa struttura della cabina, che beneficia di vetri piani e pannelli in acciaio, mentre la porta si blocca all’interno del profilo del contrappeso, per evitare qualsiasi rischio di danneggiamento durante la rotazione. Le caratteristiche principali includono: i motori diesel Kohler Stage V, da 18,4 kW; la cabina riprogettata, con un sedile a sospensione premium, una disposizione ergonomica degli interruttori a membrana, uno schermo multifunzio-

ne digitale da 4” e un controller rotativo (roller); la geometria dello scavo migliorata, con intervalli di ingrassaggio di 500 ore; comandi elettroproporzionali ausiliari per il controllo della lama dozer. È disponibile una cabina ROPS/TOPS, con riscaldamento o aria condizionata opzionale, ma è disponibile anche la versione con tettuccio. Nonostante le dimensioni compatte, il 25Z-1 offre una profondità di scavo di 2.824 mm, mentre il modello 26C-1 raggiunge i 3.037 mm. Entrambi i miniescavatori sono dotati di funzionalità di sicurezza aggiuntive, come il sistema di isolamento idraulico “2GO” di JCB. Il sistema di monitoraggio telematico JCB LiveLink è offerto come opzione. I modelli 25Z-1 e 26C-1 mantengono le stesse dimensioni del perno benna, consentendo ai clienti di continuare a utilizzare le benne e gli accessori esistenti.

Il nuovo Hydradig Pro

JCB intende soddisfare le esigenze dei clienti in ogni settore industriale con il lancio del nuovo escavatore portaattrezzi cingolato Hydradig Pro. Ora, quindi, saranno quattro i modelli nella gamma: Hydradig, Hydradig Plus e il nuovo Hydradig Pro, insieme alla versione Hydradig Pothole Pro. Il nuovo Hydradig Pro offre un’elevata versatilità, con l’opzione di un attacco per minipala montato posteriormente e di un impianto idraulico da 150 l/min sul telaio inferiore. Queste funzionalità, prima dispo-

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JCB HA AMPLIATO LA SUA GAMMA DI ESCAVATORI CINGOLATI SERIE X CON IL MODELLO 370X, IL PIÙ GRANDE E POTENTE MAI REALIZZATO

nibili solo sull’Hydradig Pothole Pro, consentono alla versione Pro di funzionare con svariati accessori meccanici e motorizzati, rendendola adatta a tutte le applicazioni e offrendo la possibilità di passare rapidamente da una configurazione all’altra, aumentando i tempi di attività e la produttività. La macchina è dotata di sospensione del braccio (SRS) di serie, ingrassaggio dell’assale a punto singolo, sterzo con retromarcia e due linee ausiliarie a basso flusso. La macchina standard - dotata di lama apripista posteriore, circuiti idraulici ausiliari da 120 l/min ad alto flusso e 60 l/min a basso flusso con ritorno a flusso libero e di cabina JCB Command Plus - utilizza un braccio TAB in due pezzi. Tutte le versioni di JCB Hydradig sono dotate di un telaio a quattro ruote motrici e

IL NUOVO HYDRADIG PRO SI AFFIANCA

NELLA GAMMA JCB AI MODELLI

HYDRADIG, HYDRADIG PLUS E HYDRADIG POTHOLE PRO

quattro ruote sterzanti basato sul movimentatore telescopico JCB Loadall. Con tre modalità di sterzatura, il JCB Hydradig è alimentato da un motore diesel DieselMAX Stage V da 81 kW che aziona la macchina attraverso una trasmissione idrostatica. Con un peso operativo di 11-13 t, a seconda delle specifiche, l’Hydradig raggiunge una velocità su strada di 40 km/h. Con una capacità di sollevamento di 3.182 kg, è in grado di sollevare più di 1.400 kg nella parte anteriore e 1.000 kg su entrambi i lati.

Le terne JCB di nuova generazione

JCB ha apportato una serie di miglioramenti alla sua gamma di terne, portando a nuovi livelli di produttività ed

CON GLI AGGIORNAMENTI PREVISTI PER IL 2024 SU TUTTA LA GAMMA, GLI OPERATORI

DELLE TERNE 3CX, 4CX E 5CX BENEFICERANNO DI UNA SERIE DI MIGLIORAMENTI CHE RENDERANNO LA VITA DELL’OPERATORE PIÙ SEMPLICE E PRODUTTIVA

IL TILT-ROTATOR “JCB RAPTOR” PER L’HYDRADIG

JCB ha presentato una nuova attrezzatura “tilt-rotator” inclinabile progettata per il JCB Hydradig: denominata “JCB Raptor”, le sue caratteristiche principali includono: la larghezza di 460 mm, che offre maggiore visibilità e controllo dalla cabina; una coppia d’inclinazione di 2,9 kNm; un flusso di 120 l/min, che consente la rotazione a 360° degli accessori; il controllo dei tasti personalizzabile, con l’integrazione nel display standard; cilindri idraulici riposizionati e più robusti, che riducono il rischio di danni durante il funzionamento. Il tilt-rotator “JCB Raptor” offre un angolo d’inclina-

zione fino a 45° e una velocità di rotazione fino a 8,5 giri/min: la coppia di strappo massima è di 67 kNm, quella di rota-

zione arriva fino a 5,4 kNm. Il tilt-rotator può essere montato direttamente sulla benna o su un attacco tipo sandwich S45 o S50 ed è offerto con o senza attacco di presa. Gli operatori possono assegnare le funzioni preferite ai pulsanti e ai rulli selezionati, con la possibilità di invertire il movimento. Inoltre, possono modificare la velocità di erogazione del flusso idraulico di tutti gli ausiliari, nonché le funzioni d’inclinazione e rotazione. Il sistema consente di impostare fino a cinque profili di controllo. Il tilt-rotator è dotato di due sensori angolari per l’inclinazione e la rotazione.

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MACCHINE

JCB LANCIA L’INTERFACCIA “UX”

JCB ha aggiornato l’interno della cabina degli escavatori Serie X introducendo un display touch-screen più grande, con un’interfaccia che offrirà un’esperienza utente ancora migliore. Le caratteristiche principali includono: un monitor a colori da 10”, che sostituisce il precedente da 7”, con un massimo di 25 profili utente; il salvataggio di un massimo di 15 impostazioni degli accessori con un tasto di selezione rapida; l’avvio senza chiave; un controller rotativo aggiornato; la configurazione tramite tasti di scelta rapida, che consente di personalizzare le leve di comando. Con il lancio dei primi modelli della Serie X nel 2018, gli escavatori cingolati JCB 131X, 140X, 150X, 210X, 220X e 245XR si sono rapidamente affermati sul mercato. Una torretta più ampia e rinforzata ha consentito a JCB di installare una cabina “Command Plus” più grande e confortevole sulle macchine della Serie X. Grazie ai sedili Grammer, alla visibilità incrementata, all’aria condizionata migliorata e a livelli di rumorosità ancora più ridotti, questa cabina si è rivelata altrettanto apprezzata dagli operatori. Per il 2024, dunque, JCB ha aggiornato quest’ultima, concentrandosi sull’interfaccia uomo/macchina con il nuovo sistema operativo “UX”, il quale si integra anche con il nuovo sistema di controllo della macchina semiautomatica “INTELLIGRADE”. Da citare il fatto che sull’escavatore 220X sono state migliorate anche le prestazioni di scavo, grazie a un cilindro della benna più grande e a una valvola di controllo principale idraulica aggiornata. Il risultato è un miglioramento dell’8% della forza di strappo della benna.

efficienza una macchina riconosciuta in tutto il mondo per la sua versatilità. La terna JCB festeggia 70 anni di produzione e continua a essere uno dei più apprezzati nel settore edile: riunendo le capacità di una pala caricatrice, di un carrello elevatore, di un escavatore e di un porta-attrezzi, rimane un riferimento per molte tipologie di aziende e di applicazioni. Con gli aggiornamenti previsti per il 2024 su tutta la gamma, gli operatori dei modelli 3CX, 4CX e 5CX ora beneficiano di una serie di miglioramenti per rendere la vita dell’operatore più semplice e produttiva. I principali sviluppi riguardano: il sistema “Dual Drive”, disponibile di serie sulle 3CX Pro e 4CX Pro con servocomandi, che consente il riposizionamento della macchina senza dover ruotare il sedile di guida in posizione frontale; la leva singola 6 in 1 del caricatore, per ridurre lo sforzo dell’operatore; il controllo della direzione rivisto, per un utilizzo più rapido e semplice; la funzione “Return to Grade”, per migliorare le prestazioni; un supporto per ricevitore

laser 2D sul caricatore frontale; l’attacco rapido migliorato con piastra porta-forche più ampia. Un monitor da 7” posizionato nella parte posteriore della macchina, accanto alla consolle laterale, offre una visione grandangolare della parte anteriore della stessa mentre è rivolta all’indietro, grazie a una telecamera “a volo d’uccello” posizionata sul-

la parte superiore della cabina. La trasmissione Autoshift standard a sei velocità sostituirà le trasmissioni manuali e Powershift sui modelli 3CX e 4CX; anche il sistema TorqueLock diventerà standard, riducendo i tempi di trasferimento fino al 10% e migliorando l’efficienza del carburante del 25%. La terna può spostare materiali fino al 25% più velocemente utilizzando il 50% in meno di carburante rispetto alla combinazione di un escavatore da 8 t e un dumper da cantiere. Tra gli altri aggiornamenti citiamo anche l’opzione di nuovi pneumatici Michelin Power CL da 20” sui modelli 3CX e 3CX Plus.

Un nuovo dumper elettrico

JCB ha ampliato la sua offerta di dumper elettrici con la presentazione del modello 3TE alimentato da batterie agli ioni di litio da 20 kWh, con cassone ribaltabile girevole in acciaio e telaio articolato da 3 t. Progettato per lavorare in interni o in aree sensibili alle emissioni e al rumore, questa versione offre i vantaggi del modello 1TE da 1 t ma con una capacità tre volte maggiore. Le caratteristiche principali includono: zero emissioni e bassi livelli di rumore; una rapida capacità di ricarica; un funzionamento a turno completo nell’uso tipico; un design del cassone con punta girevole, per consentire il carico e lo scarico in spazi ristretti e confinati. Un motore elettrico da 22,3 kW fornisce la trazione al cas-

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IN OCCASIONE DELLA VISITA A ROCHESTER, JCB HA LANCIATO IL NUOVO DUMPER ELETTRICO 3TE DA 3 T, DOTATO DI CASSONE RIBALTABILE GIREVOLE

sone, mentre un secondo motore elettrico da 16,1 kW alimenta il circuito idraulico standard della macchina, per lo sterzo e il sollevamento del cassone, tramite una pompa idraulica. Le batterie possono essere ricaricate tramite l’alimentazione elettrica convenzionale del sito, con cavi disponibili da 110 e 230 V. Il caricatore universale JCB opzionale può essere utilizzato per caricare rapidamente le batterie, per un funzionamento prolungato. La macchina offre un carico utile di 3.000 kg e un’altezza di carico di 1.566 mm.

Propulsione Stage V per le minipale

JCB ha lanciato le versioni conformi alla normativa EU Stage V delle sue minipale compatte di grosse dimensioni, che offrono ora prestazioni migliorate, un consumo di carburante ridotto, una migliore manovrabilità e un maggiore comfort all’operatore. Le caratteristiche principali includono: un motore JCB DieselMAX 430 da 3 l e 55 kW, con DPF ed EGR, per una coppia maggiore e un minore consumo di carburante rispetto al predecessore da 4,4 l; un display touch-screen da 7”; il livellamento automatico elettroidraulico della benna di serie; pulsanti di comando “soft-touch” in posizione verticale sul montante della cabina; una struttura della cabina rivista, per una migliore visibilità panoramica.

Questi aggiornamenti si applicano nella fattispecie alla minipala gommata 270, alla pala compatta cingolata 270T e al JCB Teleskid 3TS-8W. Le 270 e 270T hanno capacità operative nominali di 1,25 t, con carico quasi identico su altezze rispettivamente di 2,9 e 2,88 m. Il monobraccio JCB Powerboom presenta una cinematica di sollevamento verticale su entrambe le versioni. Il Teleskid 3TS-8W presenta il design del monobraccio utilizzato da tutte le minipale e le pale compatte cingolate JCB, ma con l’ulteriore vantaggio di essere telescopico, fornendo maggiore altezza di carico e sbraccio in avanti. Con una capacità di sollevamento di 1,45 t, questa macchina ha un’altezza totale di oltre 4 m, disponibile con sollevamento radiale o verticale.

Anche la sospensione del braccio JCB Smooth Ride System è di serie. Le nuove funzioni di controllo “MyChoice” includono la possibilità di impostare la velocità massima di avanzamento e retromarcia con incrementi di 1 km/h, la possibilità di scegliere una

delle tre impostazioni della velocità di accelerazione per la trasmissione idrostatica e quattro impostazioni di gestione della potenza. Gli operatori possono anche scegliere due impostazioni per determinare la sensibilità del joystick e tra i layout di controllo ISO e H. ■

I RULLI TANDEM CT380 E CT430

JCB ha aggiunto i rulli vibranti tandem CT380-130 e CT430-140 alla sua gamma di macchine per la compattazione, completando la linea di modelli fino a 5 t: progettati principalmente per il settore del noleggio, si collocano al di sopra degli attuali CT160-80/100 e CT260100/120 (ricordiamo che il primo numero rappresenta la categoria di peso in cui si colloca la macchina, il mercato delle 3,8 t nel caso della CT380-130, mentre il secondo numero indica la larghezza del tamburo in centimetri). Le caratteristiche principali includono: motori diesel JCB by Kohler, Stage V, da 36,5 kW, con DOC e DPF, facilmente accessibili grazie al cofano inclinabile in avanti (sarà disponibile anche una variante EPA Tier 4 senza DPF); tamburo spostato su ciascun lato, per un accesso completo al sito di compattazione; trasmissione idrostatica a doppio tamburo; telaio a “V”, che garantisce la massima visibilità sull’area di lavoro; sedile scorrevole con interruttore di sicurezza e monitoraggio della cintura di sicurezza. Il CT380-130 ha un peso operativo di 4,1 t, generando un carico lineare operativo di 15,8 kg/cm; con una forza centrifuga di 41-59 kN, offre una frequenza di vibrazione di 50-60 Hz e un’ampiezza di 0,50 mm. I tamburi possono essere sfalsati su entrambi i lati fino a 80 mm. Il rullo ha una pendenza superabile del 30% con funzionamento a vibrazione o del 40% quando non è compattato. Il CT430-140 pesa invece 4,5 t e offre un carico lineare di 16,4 kg/cm: con la medesima frequenza, ampiezza e capacità di spostamento del tamburo del modello più piccolo, eroga una forza centrifuga di 44-63 kN. Entrambi i modelli raggiungono una velocità di lavoro di 10 km/h.

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JCB HA LANCIATO LE VERSIONI CONFORMI ALLA NORMATIVA EU STAGE V DELLE SUE MINIPALE COMPATTE DI GROSSE DIMENSIONI

A PROVA di futuro

Il costruttore cinese è stato uno dei protagonisti alla scorsa edizione di Intermat, dove ha presentato le sue ultime novità nel campo della tecnologia “BEV” (Battery Electric Vehicles), oltre a 40 nuove macchine in fase di progettazione

Liugong è nata nel 1960 e, fin dalla sua origine, ha puntato alla ricerca e allo sviluppo dei suoi prodotti in modo innovativo e originale. In occasione di Intermat 2024 l’azienda cinese ha voluto dimostrarlo fattivamente, esponendo

cinque nuovi mezzi elettrici basati sulla tecnologia “BEV” (acronimo di “Battery Electric Vehicles”) e presentando oltre 40 nuove macchine in fase di progettazione. Il “tour de force” avviato da LiuGong nel settore dell’elettrificazione fa parte del piano del costruttore di di-

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MACCHINE

ventare il n. 1 in questo comparto in Europa entro il 2027.

“La presentazione a Intermat delle nostre potenzialità nell’ambito della tecnologia elettrica a livello mondiale ha superato le nostre aspettative”, ha spiegato Samuel Broillard, responsabile delle operazioni LiuGong nel mercato transalpino. “La Francia è uno dei mercati più grandi d’Europa e rappresenta un’opportunità significativa per l’azienda. Sappiamo che i clienti francesi sono sempre più alla ricerca di soluzio-

ni di macchine sostenibili, supportate da un’assistenza e una consulenza affidabili. Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte di clienti di tutta Europa durante la fiera e credo che molti siano rimasti sorpresi di quanto LiuGong sia all’avanguardia nella tecnologia ‘BEV’ e di quanta credibilità abbia raggiunto nel mercato mondiale. Nell’occasione abbiamo voluto ribadire che stiamo guidando il cambiamento anche in Europa in tale direzione e credo che ci siamo riusciti”. Intermat è stata la prima manifestazione fieristica dove LiuGong ha presentato la sua gamma di macchine “BEV”. Con la loro livrea verde, queste macchine condividono il DNA del design premiato con il “Red Dot Award” e mettono l’operatore al centro dell’attenzione. Come accennato, a Parigi LiuGong ha comunicato di voler lanciare oltre 40 modelli “BEV” entro il 2027, tra nuovi escavatori, pale gommate, sollevatori telescopici e macchine per il sollevamento. Nell’occasione, l’esposizione di mezzi in tal senso è consistita in cinque nuove macchine specificatamente destinate al mercato europeo, i due

escavatori 9027FE e 922FE e le tre pale gommate 820TE, 856HE e 870HE.

Novità compatte

Liugong ha presentato anche il nuovo escavatore compatto 9027FE ZTS, un modello che riprende “le fila concettuali” del già noto 9027F girosagoma e che adotta un pacco batterie LFP da 20 kWh. La più piccola delle nuove macchine LiuGong presentate a Intermat offre una potenza e prestazioni che consentendo tre/quattro ore di lavoro costante e un tempo di ricarica rapida di 90 minuti. Basata su un sistema a 48 V, la macchina è facile e sicura da manutenere senza bisogno di una formazione specifica in materia di elettrificazione ad alta tensione. Oltre a questo modello, LiuGong ha presentato quattro macchine alimentate con un sistema di batterie fornito dal suo partner strategico CATL (Contemporary Amperex Technology Co., Limited.).

La prima è la pala gommata compatta 820TE: dotata di un’ampia cabina, è in grado di traslare fino a una velocità di 40 km/h, è alimentata da una batteria

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TRA LE NOVITÀ PRESENTATE DA LIUGONG A INTERMAT 2024: IL NUOVO ESCAVATORE COMPATTO 9027FE ZTS, MODELLO CHE RIPRENDE “LE FILA CONCETTUALI” DEL MODELLO 9027F GIROSAGOMA E CHE ADOTTA UN PACCO BATTERIE LFP DA 20 KWH; LA PALA GOMMATA COMPATTA 820TE, ALIMENTATA DA UNA BATTERIA DA 70 KWH; LA PALA GOMMATA 870HE, DOTATA DI SERIE DI UNA BENNA DA 4,7 M3

MACCHINE L’OPINIONE

HOWARD DALE

PRESIDENTE DI LIUGONG EUROPE

“È un momento esaltante e strategicamente importante per LiuGong. Sono stati fatti investimenti significativi non solo nello sviluppo dei prodotti, ma anche per rendere la nostra attività ‘a prova di futuro’, per diventare un partner ancora migliore per i nostri clienti. A Intermat 2024 ci siamo concentrati sui prodotti a base di tecnologia ‘BEV’, ma non dimenticheremo mai che sono le relazioni a fare la differenza, per questo è importante presentare tutte queste novità incontrando i clienti e gli operatori del settore. LiuGong si impegna ad ascoltare attentamente i propri interlocutori e a lavorare in sinergia con loro per creare un futuro migliore e un successo comune”.

da 70 kWh e garantisce un’autonomia di sette/otto ore tra una carica e l’altra (può ricaricarsi nel giro di un’ora). Con un’altezza massima di 2,5 m, la pala gommata compatta 820TE è ideale per le applicazioni industriali e agricole. La seconda macchina è la pala gommata di classe media 856HE: alimentata da una batteria da 423 kWh, può lavorare su turni di 10-12 ore con una sola carica, può ricaricarsi completamente in soli 90 minuti ed è azionata da due motori indipendenti, uno per la trasmissione di guida e l’altro per i bracci idraulici del caricatore e per gli ausiliari. La terza macchina in oggetto è la pala gommata 870HE: dotata di serie di una benna da 4,7 m3, questo modello è ideale per applicazioni in cava e per la movimentazione degli aggregati. Il nuovo 922FE, infine è un escavatore di classe media alimentato da una batteria da 430kWh che può lavorare su un intero turno di otto-10 ore con una ricarica di 90 minuti. Si tratta di una macchina dotata di motore da 140 kW di potenza, circa 24 kW in più rispetto a un modello convenzionale diesel e simile a una macchina di classe 26 t. Non solo macchine: l’assistenza e il servizio post-vendita, infatti, sono attività fondamentali e, in tal senso, la rete europea di concessionari LiuGong ha completato - o sta completando - una rigorosa formazione per

diventare “LiuGong BEV Certified”: ciò significa che i concessionari devono superare i necessari requisiti derivanti da un’adeguata formazione in ambito tecnico e in tema di elettrificazione e devono disporre di un magazzino fornito e aggiornato in fatto di parti di ricambio e attrezzature.

La “famiglia elettrica”

La gamma “BEV” di LiuGong è costituita da oltre 40 macchine elettriche, comprendendo escavatori e pale gommate, ma anche piattaforme aeree, reachstacker, minipale e grader. Il costruttore cinese, dunque, mira a diventare un fornitore completo di soluzioni “BEV” e una prova evidente di quest’approccio si è potuto osservare non solo durante l’edizione 2024 di Intermat, ma anche durante la fiera “Vei og Anlegg” di Oslo (Norvegia), dove LiuGong ha presentato una nuova macchina elettrica a batteria. Si tratta del nuovo dumper rigido da miniera DR50CE da 45 t: dotata di un motore elettrico a trasmissione diretta che riduce ulteriormente le perdite di trasmissione e la manutenzione, aumentando al contempo la produttività e l’affidabilità, questa macchina è unica nel suo genere, in grado di ricaricarsi autonomamente quando lavora in discesa con un’inclinazione maggiore di 8° Secondo Harry Mellor, “European Product Director” di Liugong, “la nuova gamma di macchine elettriche Liugong presentata a Intermat ha confermato chiaramente l’impegno dell’azienda di diventare il n. 1 per le macchine ‘BEV’ in Europa. Ma ciò è solo l’inizio: Liugong è decisa a creare un futuro più sostenibile nell’industria delle macchine per le costruzioni e i continui investimenti nella progettazione, nella R&S e nella conoscenza dei clienti dimostrano che stiamo guidando il cambiamento.” La chiave per sostenere la strategia di crescita dei prodotti “BEV” di LiuGong in Europa è l’estensione e lo sviluppo della rete di concessionari: oltre agli investimenti fatti in Francia, il costruttore cinese ha ampliato le sue attività europee aprendo nuovi uffici in Germania, Italia e Turchia, mentre sono in corso anche importanti piani di espansione nel Regno Unito. ■

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LA GAMMA “BEV” PRESENTATA A PARIGI DA LIUGONG È COSTITUITA DA OLTRE 40 MACCHINE ELETTRICHE, COMPRENDENDO ESCAVATORI E PALE GOMMATE, MA ANCHE
PIATTAFORME AEREE, REACHSTACKER, MINIPALE E GRADER

UNA POLTRONA per due

Sono state diverse le novità proposte a Intermat dai due costruttori, focalizzati nel garantire ai propri clienti una maggiore efficienza e sostenibilità in cantiere. Wacker Neuson ha peraltro colto l’occasione per festeggiare i 40 anni dei suoi miniescavatori

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di Stefano Vitali
MACCHINE

Intermat 2024 ha rappresentato un’occasione importante per Wacker Neuson e per Kramer per presentare le rispettive soluzioni innovative e le novità apportate recentemente alle rispettive macchine. Lo scambio personale e le intense discussioni con i visitatori sui temi fondamentali dell’elettrificazione, della digitalizzazione e dell’innovazione sono stati i temi al centro della presenza dei due marchi alla fiera di quest’anno a Parigi.

Un gommato “intelligente”

In occasione di Intermat 2024, Wacker Neuson ha esposto l’escavatore gommato EW100 da 10 t (vedi foto di apertura).

Tra le sue peculiarità, la gestione intelligente degli attrezzi con riconoscimento degli utensili, un’interfaccia uomo-macchina ben congegnata e la predisposizione per diversi sistemi di assistenza e interfacce. La facilità d’uso e l’efficienza sono state al centro dello sviluppo: grazie alla potente idraulica di guida

e all’elevata potenza di lavoro di base, l’EW100 è adatto anche per impegni per i quali altrimenti dovrebbe essere utilizzato un escavatore da 14 t.

Il cantiere a zero emissioni Dal 2013 Wacker Neuson amplia continuamente il proprio portafoglio e, oltre allo sviluppo di nuovi prodotti, lavora per servire l’intero ecosistema dei propri clienti: dalle infrastrutture di ricarica alle prestazioni di servizio alle soluzioni di finanziamento e diversi modelli di utilizzo, fino all’analisi del ciclo di vita delle batterie. Un esempio delle opzioni di ricarica proposte da Wacker Neuson è la “Charging Box CB250”, una vera e propria “power bank” per il cantiere. Il sistema mobile di accumulo dell’energia basato su batterie agli ioni di litio consente una fornitura continua di energia ed è stato premiato in Francia con il Grand Prix Matériel nella categoria delle attrezzature per l’edilizia. Uno dei nuovi membri della famiglia a zero emissioni di Wacker Neuson è il sollevatore telescopico TH412e, ad azionamento puramente elettrico, che - grazie alla sua struttura compatta inferiore a 2 x 2 m, consente di eseguire lavori privi di emissioni di gas di scarico locali in condizioni anguste, ad esempio quando viene utilizzato in parcheggi sotterranei o magazzini. Allo stand di Intermat era esposta anche la nuova generazione di costipatori a batteria, ben collaudati da 10 anni. Come tutte le attrezzature di compattazione a batteria anche questi modelli sono alimentati dalla stessa batteria “Battery One”. Questo sistema di accumulo è standardizzato e di facile utilizzo e può essere utilizzato non solo in tutte le attrezzature alimentate a batteria di Wacker Neuson, ma anche in attrezzature edili di altri costruttori: ciò consente un rilevante risparmio dei costi di investimento e di trasporto e rende le operazioni di cantiere più semplici.

Il nuovo Dual View DV45

Con il nuovo Dual View DV45 di Wacker Neuson la cabina girevole ad azionamento elettroidraulico può ora essere ruotata di 180° premendo un pulsante sul joystick. Nella modalità “Multi View”, cioè durante il lavoro con la cabi-

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1984-2024: 40 ANNI DI ESCAVATORI

Nel 1984, Wacker Neuson ha sviluppato il primo miniescavatore idraulico al mondo, creando una tipologia di macchina completamente nuova. Lo spirito pioneristico e la volontà di sviluppo delle nuove soluzioni tecniche per il lavoro in cantiere hanno dato all’azienda l’impulso di produrre i piccoli componenti idraulici necessari per questa tipologia di macchina. I miniescavatori hanno sostituito il lavoro lungo e faticoso che si faceva fino ad allora con benne e picconi. Ancora oggi, le innovazioni del costruttore tedesco - come il sottocarro telescopico o il sistema di ribaltamento della sovrastruttura VDS - continuano a dettare gli standard nel settore. L’attuale serie di miniescavatori ed escavatori compatti Wacker Neuson è composta da 20 modelli, con massa totale da 800 kg fino a 15 t, tra cui il miniescavatore completamente elettrico EZ17e e il prossimo modello elettrico più grande EZ26e, che sarà disponibile a partire dall’inizio del 2025.

na girata lateralmente, l’operatore gode di una visuale ottimale dell’area di lavoro laterale e può vedere dove sta scaricando il materiale o il percorso lungo il quale si sta muovendo il mezzo. Premendo un pulsante, il meccanismo di ritorno automatico del cassone riporta la cabina nella posizione iniziale, mentre l’operatore può concentrarsi sulla guida. La funzione “Hill Hold” inte-

grata, il sistema di monitoraggio “intelligente” dell’inclinazione e il sistema di monitoraggio della cintura di sicurezza con sblocco dell’avviamento opzionale offrono ulteriore sicurezza. Il sistema di monitoraggio degli oggetti “Active Sense Control” è diventato disponibile come opzione: in caso di rischio di collisione, esso riduce la velocità del dumper e, se necessario, lo ferma. Il sistema calcola automaticamente il percorso abbinato alla velocità e interviene non appena appare un ostacolo sulla rotta di collisione.

L’efficienza inizia qui

Anche Kramer ha presentato a Parigi diverse novità, tra cui due macchine a emissioni zero (la pala gommata 5065e e il sollevatore telescopico 1445e), la nuova generazione di pale gommate Serie 8, rappresentata dal modello 8115, e il sollevatore telescopico 2706. L’elettromobilità sta assumendo un ruolo sempre più importante nel settore delle costruzioni: entrambe le macchine a emissioni zero presentate da Kramer sono dotate di una batteria agli ioni di

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MACCHINE
UN ESEMPIO DELLE OPZIONI DI RICARICA PROPOSTE DA WACKER NEUSON È LA “CHARGING BOX CB250”, UNA VERA E PROPRIA “POWER BANK” PER IL CANTIERE
SEMPLICEMENTE PREMENDO UN PULSANTE SUL JOYSTICK
CON IL NUOVO DUAL VIEW DV45 DI WACKER NEUSON LA CABINA GIREVOLE AD AZIONAMENTO
ELETTROIDRAULICO
PUÒ ORA ESSERE RUOTATA DI 180°

litio da 96 V e di caratterizzano per tempi di funzionamento fino a quattro ore senza ricarica intermedia (per la ricarica sono disponibili quattro diverse opzioni di spina). Non fa quindi differenza se la ricarica avviene tramite una presa domestica convenzionale, una presa industriale, una “wallbox” o un punto di ricarica pubblico, la potenza di carica è limitata dal tipo di spina e dalla potenza di carica del caricatore di bordo.

Le pale gommate Serie 8

La nuova generazione delle pale gommate Serie 8 offre caratteristiche, funzioni e un livello di comfort che rendono la guida un’esperienza esclusiva. Efficienza, risparmio di carburante e modernità: queste sono, in sintesi, le caratteristiche delle nuove pale gommate e pale gommate telescopiche 8085, 8095, 8105, 8115, 8085T e 8095T. A seconda del modello, i carichi di ribaltamento variano da 3.650 a 4.250 kg. Tutti i modelli sono equipaggiati di serie con un propulsore Deutz da 55 kW / 75 CV (un motore da 74,4 kW / 100 CV è disponibile come opzione per i modelli 8105, 8115 e 8095T). La trasmissione di nuova concezione offre quattro modalità di guida (Power, Eco, Road e CSD): sia che si tratti di lavori di accatastamento, sgombero o spazzamento è possibile selezionare l’impostazione giusta per ogni applicazione, al fine di eseguire il lavoro nel modo più efficiente e con il

minor consumo di carburante possibile. La distribuzione del flusso indipendente dal carico (LUDV) assicura una distribuzione uniforme dell’olio idraulico ai circuiti di controllo: ciò significa che diverse funzioni possono essere svolte contemporaneamente, indipendentemente dal carico. La cabina è stata ridisegnata, con due entrate e uscite complete su ogni lato. Il bracciolo pieghevole con joystick e tasti funzione è montato sul sedile e può essere regolato in lunghezza. Il display opzionale da 7” apre un nuovo mondo di impostazioni della macchina e di sistemi di assistenza (ad esempio, la sensibilità del joystick o la quantità di olio del terzo circuito di controllo possono essere regolati con il jog-dial). Con lo “Smart Steering”, invece, il conducente può ridurre il numero

L’OPINIONE

FRANÇOIS ESCOURROU

AD DI WACKER NEUSON FRANCE

“Intermat rappresenta un ambiente d’eccellenza, che ci consente sempre di presentare le nostre ultime innovazioni e convincere i visitatori della qualità, dell’efficienza e dell’ergonomia delle nostre macchine e attrezzature. Siamo stati lieti di aver ospitato anche in quest’occasione numerosi ospiti e aver avuto la possibilità di incontrare personalmente i nostri clienti e gli operatori del settore”.

di giri del volante necessari per ottenere il massimo angolo di sterzata: ciò si traduce in una maggiore produttività e in rapide manovre di svolta, soprattutto quando si lavora nel ciclo a “Y”. Per tutte le macchine della Serie 8 sono disponibili due varianti di cabina: quella standard raggiunge un’altezza compatta del veicolo di 2,49 m (2,69 m per i modelli 8115 e 8095T); con la panoramica, la visuale si estende verso l’alto, il che è pratico quando si lavora con le pale gommate telescopiche. Produttività, efficienza e sicurezza sono aumentate grazie allo sviluppo della piastra di cambio rapido nel sistema di cambio rapido idraulico “Smart Attach”, ora montato di serie (gli attrezzi idraulici possono essere agganciati senza dover salire e scendere dalla macchina, poiché il circuito idraulico viene collegato automaticamente).

Un lifting per il best-seller

L’altezza e la larghezza del sollevatore telescopico Kramer 2706 sono inferiori al limite di 2 m e ciò lo rende ideale per gli spazi ristretti e le basse altezze di ingombro. È inoltre possibile sceglie-

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KRAMER HA PRESENTATO A INTERMAT 2024 DIVERSE NOVITÀ, TRA CUI DUE MACCHINE A EMISSIONI ZERO: IL SOLLEVATORE TELESCOPICO 1445E E LA PALA GOMMATA 5065E

MACCHINE

L’OPINIONE

CHRISTIAN STRYFFELER

AD DI KRAMER-WERKE GMBH

“Kramer si sta concentrando sul mercato francese, ecco perché Intermat rappresenta (e ha rappresentato lo scorso aprile) una piattaforma importante per noi. Siamo molto contenti di aver presentato in quest’occasione e in questa sede la nostra nuova generazione di pale gommate e telescopiche della serie 8. Grazie alla loro trasmissione ‘intelligente’, l’operatore può personalizzare le macchine in base alle proprie esigenze e all’applicazione corrispondente, riducendo così il consumo di carburante tra il 10% e il 15%”.

LA NUOVA GENERAZIONE DELLE PALE GOMMATE KRAMER SERIE 8 OFFRE CARATTERISTICHE, FUNZIONI E UN LIVELLO DI COMFORT CHE RENDONO LA GUIDA UN’ESPERIENZA ESCLUSIVA

e da un motore Kohler da 75 CV. Una novità è la velocità di marcia opzionale di 40 km/h, che consente di aumentare la produttività quando si lavora su distanze più lunghe. È poi disponibile re l’altezza della cabina: poco meno di 2 m per la massima compattezza del veicolo o 2,1 m per una migliore visibilità a 360°. La macchina è inoltre caratterizzata da un carico utile di 2,7 t

ELETTRIFICAZIONE, DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE SONO STATI I TEMI AL CENTRO DELLA PRESENZA DI WACKER NEUSON E DI KRAMER A INTERMAT 2024

“ “

anche l’omologazione come macchina trattrice agricola. Un’innovazione significativa è rappresentata dal design della cabina, che garantisce un maggiore comfort operativo. Per il 2706 è ora disponibile un display opzionale a colori da 7” con jog-dial. Oltre al maggior contenuto di informazioni, esso offre ulteriori funzioni opzionali: ad esempio, l’operatore può regolare la sensibilità del joystick e impostare e salvare la visualizzazione dell’angolo per due attrezzature. Ciò consente di personalizzare la macchina in base ai requisiti dell’applicazione, aumentando la produttività. Anche il sistema di cambio rapido idraulico “Smart Attach”, ora disponibile come opzione, ha ottenuto risultati interessanti. Le attrezzature con una funzione idraulica aggiuntiva, come una spazzatrice o una benna mordente, possono essere agganciate e sganciate in pochi secondi senza dover abbandonare la cabina. ■

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UN’INNOVAZIONE SIGNIFICATIVA DEL SOLLEVATORE TELESCOPICO KRAMER 2706 È RAPPRESENTATA DAL DESIGN DELLA CABINA, CHE GARANTISCE UN MAGGIORE COMFORT OPERATIVO

Valvole ed elettrovalvole

Tubi

Scambiatori

Ricambi per pompe e motori

Motori

Moltiplicatori | Riduttori

Guarnizioni e sistemi di tenute

Filtri e sistemi di filtrazione

Distributori oleodinamici

Cilindri oleodinamici

Centraline elettroidauliche

Strumenti di misurazione

Manometri

Raccordi ERMETO

Pressostati

Prese di forza

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Pneumatica

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Innesti rapidi

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Idroguide

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CASE

EVOLUZIONE continua

CASE Construction Equipment ha aggiornato la sua gamma di pale gommate di medie dimensioni con la nuova 651G Evolution, che colma la “lacuna” presente tra i modelli 621G e 721 G

di Stefano Vitali

CASE Construction Equipment ha aggiornato la sua gamma di pale gommate di medie dimensioni con il lancio dell’ottavo modello della serie, la nuova 651G Evolution. Una versione progettata per colmare la “lacuna” tra la 621G e il modello superiore 721G. Basata sulla concezione con cui è stata realizzata la pala gommata 621G, la nuova versione proposta da CASE offre prestazioni di carico migliorate, assicurando livelli di produttività e prestazioni ai vertici della categoria.

Produttività e affidabilità

Anche le pale Evolution di tonnellaggio maggiore - le versioni 721G, 821G e 921G - sono state aggiornate e ora vantano un aumento dei carichi di ribaltamento e delle altezze di scarico della benna, a vantaggio di una maggiore produttività per i clienti. Queste performance aggiuntive hanno permesso al costruttore di offrire su tutti i modelli dalla 651G alla 921G una nuova gamma di attrezzature di maggiore capacità, con bordi laterali ricurvi e una protezione superiore ridisegnata che offre peraltro

una migliore penetrazione della benna e un’ottimale ritenzione del materiale. La nuova pala gommata CASE 651G Evolution, insieme ai tre modelli più grandi, è dotata di sezioni del telaio anteriori e posteriori rinforzate per far fronte all’aumento delle prestazioni. Gli assali per impieghi gravosi sono ora montati di serie, con una scelta di differenziali su ciascun asse: i clienti possono scegliere tra un differenziale autobloccante al 100% sull’asse anteriore e un differenziale aperto sull’asse posteriore o un bloccaggio del differenziale

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al 100% sull’asse anteriore e un differenziale a slittamento limitato sull’asse posteriore, oltre a un differenziale a slittamento limitato su entrambi gli assali.

Più comfort per l’operatore

Gli operatori delle pale Evolution di CASE beneficiano di una spaziosa cabina con protezione ROPS/FOPS di livello 2 e di un display touch-screen che consente di controllare tutte le funzioni della macchina. Ciò include la possibilità di impostare il regime motore a un numero di giri fisso e d’innestare automa-

ticamente il controllo dell’assetto (“Ride Control”) a una velocità determinata.

Le pale della serie G continuano a garantire l’accesso a un manuale digitale attraverso il monitor, mentre la cabina presenta ora leve di comando elettroidrauliche regolabili, nuove modalità di alimentazione e pulsanti configurabili sulla consolle principale. Grazie a una bilancia del carico utile integrata l’operatore può caricare e registrare con precisione il materiale movimentato, con la disponibilità di una serie completa di dati, tra cui il ticket di lavoro, il nome del cliente, l’ID

del camion e il suo carico target. Tutte queste informazioni possono essere trasmesse automaticamente in ufficio tramite il portale telematico CASE SiteWatch.

Energia più pulita ed ecologica

Le pale gommate Serie G Evolution di CASE sono alimentate dai collaudati motori diesel FPT Industrial EU Stage V. Questi propulsori garantiscono una capacità di 4,5 l sulla 521G, 6,7 l sui modelli dalla 621G alla 921G e 8,7 l per la 1021G e la 1121G. Sui modelli fino alla

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MACCHINE

LA NUOVA PALA GOMMATA CASE 651G EVOLUTION È STATA PROGETTATA PER COLMARE LA “LACUNA” TRA LA VERSIONE 621G E IL MODELLO SUPERIORE 721G

921G sono utilizzati i turbocompressori Wastegate a geometria variabile. Tutti i motori utilizzano il sistema di post-trattamento Hi-eSCR2 di FPT, senza necessità di EGR. Le macchine sono compatibili con una gamma di carburanti sintetici e sostenibili, tra cui HVO e XTL.

Soluzioni di assistenza

La nuova pala gommata 651G Evolution sarà coperta da tutti i servizi disponibili offerti da CASE, tra cui l’estensione della garanzia e i contratti di manutenzione programmata, le ispezioni periodiche, l’analisi dei fluidi, i kit di manutenzione e la telematica. Il nuovo modello è inoltre dotato di telematica abi-

litata da un modulo 4G SiteConnect a cui è possibile accedere tramite la nuova App SiteManager, disponibile per dispositivi iOS e Android. La piattaforma è stata costruita pensando ai clienti. SiteConnect consente una comunicazione bidirezionale tra le macchine e i concessionari CASE, che possono eseguire la diagnostica da remoto e consi-

LA PALA GOMMATA 651G EVOLUTION È ALIMENTATA DA UN PROPULSORE DIESEL FPT INDUSTRIAL EU STAGE V

LA NUOVA PALA GOMMATA CASE 651G EVOLUTION È

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 52
SEZIONI
DOTATA DI
DEL TELAIO ANTERIORI E POSTERIORI RINFORZATE, PER FAR FRONTE ALL’AUMENTO DELLE PRESTAZIONI

LA NUOVA PALA

“ “

GOMMATA CASE 651G

EVOULTION OFFRE

PRESTAZIONI DI CARICO

MIGLIORATE, ALTI LIVELLI DI PRODUTTIVITÀ E PRESTAZIONI AI VERTICI DELLA CATEGORIA

gliare al meglio gli operatori su eventuali problemi, senza le necessità di recarsi in cantiere. L’analisi proattiva basata su un algoritmo di identificazione di potenziali guasti e il tempo inferiore necessario a risolvere i problemi si traducono in un maggiore tempo di attività e una produttività ottimizzata.

Se viene rilevato un potenziale problema, il concessionario CASE riceve un allarme con raccomandazioni e azioni specifiche da intraprendere per risolverlo prima che si palesi. Nella serie G Evolution, SiteConnect e la telematica sono di serie. Introdotti con la serie G Evolution, gli intervalli di manutenzione estesi da 500

LA SCHEDA TECNICA

LA PALA GOMMATA 651G EVOLUTION

Motore:

FTP N67 - Stage V

Potenza motore: 128 kW a 1.800 giri/min

Coppia max.: 730 kN

Cilindrata: 6,7 l

Iniezione: Common Rail a iniezione multipla

Sistema post-trattamento: HI-eSCR2 (DOC + SCRoF)

Trasmissione: Powershift a cinque velocità con blocco del convertitore (optional)

Velocità di traslazione max.: 45 km/h

Carico di ribaltamento max.: 8.680 kg

Volume benna max.: 2,3 m3

Assali: ZF (standard o Heavy Duty)

Pneumatici: 20.5R25

Peso operativo: 14-14.6 t

a 1.000 ore si applicano anche alla 651G, che beneficia di un costo totale di manutenzione ridotto disponibile attraverso il programma di manu -

tenzione programmata CASE Care. Quest’ultima offre una varietà di coperture per durata e applicazione, nonché diverse opzioni di pagamento. ■

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 53
GLI OPERATORI DELLA PALA GOMMATA 651G EVOLUTION, COSÌ COME DI TUTTE LE VERSIONI EVOLUTION DI CASE, BENEFICIA DI UNA SPAZIOSA CABINA CON PROTEZIONE ROPS/FOPS DI LIVELLO 2 E DI UN DISPLAY TOUCH-SCREEN CHE CONSENTE DI CONTROLLARE TUTTE LE FUNZIONI DELLA MACCHINA

LA COMPATTAZIONE ottimizzata

Lo storico costruttore svedese di macchine stradali ha partecipato a Intermat 2024 esponendo diverse novità, tra cui due rulli tandem di grosse dimensioni con tecnologia SEISMEC, una finitrice compatta e due rulli compatti elettrici

di Stefano Vitali Dynapac

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 54 MACCHINE

Dynapac ha esposto a Intermat 2024 i nuovi rulli tandem CX8 e CX9, oltre alle due versioni “miste” CX8C e CX9C. Tra le peculiarità di queste nuove macchine citiamo la classificazione VT2, la cabina rinnovata e il nuovo posto guida ergonomico (che prevede un nuovo mini volante elettrico, nonché la rotazione completa del sedile e del modulo di sterzo, a beneficio di una visibilità ottimale), nonché un’interfaccia di comando che include un display touchscreen da 7” e un cruscotto di facile comprensione che segue i movimenti di sedile e modulo di sterzo, un impianto elettrico di ultima generazione e il software ECU, che consente una forte implementazione tecnologica.

Un ruolo fondamentale lo riveste poi il sistema SEISMIC che, implementato in termini di prestazioni, ottimizza la compattazione dei conglomerati bituminosi, riduce l’impatto ambientale e, tra le altre cose, garantisce un risparmio nel consumo di carburante, con livelli di rumorosità che risultano ridotti grazie a una frequenza inferiore. Il sistema brevettato SEISMIC sfrutta uno “sbilanciamento ottimizzato” per ridurre la potenza richiesta per avviare la vibrazione, garantendo così un risparmio di carburante ed energia e riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale durante il funzionamento. Questa tecnologia opera in combinazione con la modalità Ecomode riducendo il consumo energetico fino al 25% (è possibile otte-

nere un’ulteriore riduzione dell’impatto ambientale grazie alla possibilità di impiegare olio idraulico biodegradabile). Il rullo CX8 si caratterizza per una lunghezza di 3,99 m, una larghezza del tamburo di 1.500 mm, un offset di 1.200 mm e un peso operativo di 8,3 t, che permette di ottenere un carico lineare statico di 27,7 kg/cm con una classificazione VT1; il modello CX9 presenta invece una lunghezza di 4,2 m, con una larghezza del tamburo di 1.680 mm, un offset di 1.350 mm e un peso operativo di 9 t. Questa dispone di un carico lineare statico di 26,8 kg/cm per una classificazione VT2. Entrambi i modelli presentano un’altezza massima inferiore a 3 m e possono essere dotati del programma di monitoraggio e documentazione del-

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LA TECNOLOGIA “SEISMIC”

Dynapac punta sul sistema Seismic per aumentare non solo la qualità della compattazione, ma anche il comfort per l’operatore e la semplicità d’impiego. Questa tecnologia trova oggi applicazione nel compattatore CA3500D, un modello le cui prestazioni sono sempre state al vertice del mercato e che oggi, proprio grazie a SEISMIC, porta la compattazione a un livello più alto. SEISMIC, ricordiamo, è una tecnologia “intelligente” che permette al rullo di determinare automaticamente la frequenza ottimale e ciò avviene per qualsiasi materiale compattato. Il cuore del sistema è un’unità di controllo che consente di rilevare le caratteristiche dinamiche del materiale e che, sulla base dei dati ottenuti, è in grado di calcolare la frequenza ottimale necessaria per garantire i migliori risultati di compattazione. La tecnologia SEISMIC, quindi, elimina l’incertezza delle caratteristiche del terreno grazie alla rilevazione automatica della frequenza. La sovra o la sottocompattazione non sono quindi più un problema. Tra i punti di forza di SEISMIC c’è anche un consumo di carburante che si riduce fino al 55% durante l’esecuzione del lavoro, un risparmio che si associa a un aumento della produttività fino al 40%.

la compattazione Dyn@Lyzer, che registra e mappa in tempo reale il livello di compattazione e il suo avanzamento, indicando peraltro la temperatura dell’asfalto e il numero di passaggi in programma. L’interfaccia aperta di Dynapac aiuta a fornire una comunicazione continua con sistemi di controllo della compattazione come quelli forniti da Topcon, Trimble e Leica. I nuovi modelli CX, infine, sono dotati – così come tutti i rulli per asfalto tandem di grosse dimensioni di Dynapac - del sistema Dyn@Link, un sistema telematico che semplifica e velocizza il monitoraggio dei parametri vitali e dei processi operativi. Questi includono posizione, ore di lavoro, tempi di manutenzione, allarmi macchina/motore e possibili codici di guasto.

La finitrice compatta F1250CS Plus

In occasione della manifestazione fieristica parigina Dyanapac si è focalizzata anche sulla gamma di finitrici compatte. Il modello F1250CS Plus, in particolare, migliora il livello di comfort, di sicurezza e di prestazioni rispetto alla precedente versione F1250CS, presentando un rasatore ad alte prestazioni, flussi del materiale ottimizzati e l’azionamento con radiocomando che amplifica le possibilità d’impiego in spazi ristretti o in aree con limitazioni di peso. Le due migliorie più significative riguardano il nuovo banco e il radiocomando opzionale RC360, due elementi che ottimizzano la qualità di stesa in svariati ambiti. Da un punto di vista

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 56
MACCHINE
DYNAPAC HA PRESENTATO A INTERMAT 2024 I NUOVI RULLI TANDEM CX8 E CX9, OLTRE ALLE DUE VERSIONI “MISTE” CX8C E CX9C

dell’accessibilità sono importanti anche i nuovi sportelli laterali del vano motore. Come opzione è disponibile la regolazione idraulica dell’altezza della coclea, un accorgimento che permette regolazioni più precise fornendo una stesa più fluida. A tal proposito, per aumentarne l’efficienza operativa è possibile il controllo proporzionale della coclea e del trasportatore: si tratta di una tecnologia avanzata che regola la quantità di materiale da trasferire in modo completamente automatico garantendone un flusso costante ed efficiente durante tutto il processo di stesa. La F1250CS Plus, dunque, è una macchina che, sfruttando la sua compattezza e la sua produttività, si propone come una soluzione risolutiva nelle situazioni di stesa dove si opera con larghezze comprese tra 0,5 e 3,5 m: è infatti possibile muoversi in contesti davvero complessi con il massimo controllo e precisione grazie alla possibilità di gestire la macchina con il radiocomando citato precedentemente. Gli operatori possono infatti posizionarsi dove vogliono e avere piena libertà di movimento, mobilità e sicurezza senza essere vincolati ai comandi del cruscotto. La F1250CS Plus, poi, presenta un banco V2400, disponibile sia nella versione riscaldata a gas che elettrica, capace di garantire le stesse qualità e prestazioni dei “fratelli maggiori” che equipaggiano le macchi-

CON LA GAMMA DI RULLI TANDEM PER ASFALTO CC2200 VI (NELLA FOTO) E CC3800 VI, DYNAPAC CONTINUA LA SUA MISSIONE DI FORNIRE AGLI OPERATORI DEI RULLI STRADALI ROBUSTI, DI ALTA QUALITÀ E AFFIDABILI, IN GRADO DI AFFRONTARE LE SFIDE ATTUALI E FUTURE. LA GAMMA COMPRENDE MODELLI DA 7,6 A 10 T, CON LARGHEZZE TAMBURO DA 1.500 A 1.680 MM, DOTATI DI CARATTERISTICHE CHE GARANTISCONO RISULTATI DI COMPATTAZIONE OTTIMALI, EFFICIENZA OPERATIVA E COMFORT PER IL CONDUCENTE. LA PRODUZIONE IN SERIE È INIZIATA ALLA FINE DEL 2023

ne superiori del costruttore. È inoltre dotata di un box di estensione quando si deve operare su larghezze maggiori. Tamper e piastra vibrante assicurano una compattazione ideale riducendo il numero di passaggi del rullo: il rasatore, unitamente alle dimensioni compatte della macchina e alla gestione automatizzata del flusso dei materiali, permette alla F1250CS Plus di coprire un’ampia gamma di applicazioni. Un ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di compattare a quote sotto lo zero: in tal modo, Dynapac permette di aumentare l’efficienza del lavoro, poiché la macchina può uscire senza problemi dalla traccia della fresatura. Il banco, inoltre, offre molteplici regolazioni legate all’angolo di attacco e alle piastre

LA FINITRICE COMPATTA DYNAPAC F1250CS PLUS MIGLIORA IL LIVELLO DI COMFORT, DI SICUREZZA E DI PRESTAZIONI RISPETTO ALLA PRECEDENTE VERSIONE F1250CS, PRESENTANDO UN RASATORE AD ALTE PRESTAZIONI, FLUSSI DEL MATERIALE OTTIMIZZATI E UN AZIONAMENTO CON RADIOCOMANDO

di fondo, caratteristiche che consentono un’ottimale precompattazione e una superficie liscia anche con strati di stesa molto spessi. Sempre grazie al radiocomando RC360, inoltre, sono possibili nuove opportunità applicative in spazi ristretti: l’operatore, infatti, può controllare la vibrofinitrice distante dai fumi del conglomerato godendo al contempo della massima visibilità operativa. Il radiocomando garantisce peraltro un alto livello di sicurezza: il motore, infatti, si spegne automaticamente quando l’operatore si allontana di oltre 10 m dalla macchina, la quale si arresta automaticamente anche quando il radiocomando è inclinato di un angolo superiore a 45°: ciò per evitare di essere investiti nel caso si cada o si abbia un malore. La Dynapac F1250CS Plus si caratterizza poi per il cruscotto, intuitivo, con interruttori a leva e display a colori, una scelta pensata per semplificare l’attività degli operatori in caso di frequenti cambi di squadra all’interno delle imprese stradali. A bordo è presente anche una presa USB, 24 V/CC e 230 V/CA. Per la motorizzazione, infine, è stato scelto un Deutz TCD2.9 L4 da 55,4 kW a 2.200 giri/min, conforme allo Stage V, garanzia di affidabilità e di ampia riserva di coppia a disposizione. In abbinamento con l’impianto idraulico ottimizzato della macchina e con il controllo automatico dei flussi di materiale questo componente permette di ottenere una produzione massima teorica di stesa di 300 m3/h su spessori che possono variare, nella forbice alta, tra 15 e 20 cm.

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 57

DOPO AVERLI PRESENTATI

IN ANTEPRIMA AL BAUMA

2022, DYNAPAC HA ESPOSTO

ANCHE A INTERMAT 2024

I NUOVI RULLI COMPATTI

ELETTRICI CC900E E CC1000E

IL PROGRAMMA “Z.ERA”

Dynapac ha intrapreso il programma Z.ERA per accelerare la spinta verso un luogo di lavoro privo di emissioni. Un obiettivo da raggiungere in diversi modi: sia con l’investimento e un ulteriore perfezionamento di fonti di alimentazione alterative, come i motori elettrici, sia con soluzioni di alimentazione a idrogeno. La fase iniziale del programma si è concentrata sull’offerta di prodotti che si adattino alle applicazioni in ambienti urbani, come piccoli lavori stradali come piste ciclabili e lavori di manutenzione. Tra i vantaggi delle vibrofinitrici elettriche ci sono la riduzione dell’impronta di carbonio, i maggiori risparmi derivanti dalla diminuzione dei costi operativi e la minore usura dovuta a meno fluidi e parti in movimento. Inoltre, il comfort dell’operatore è migliorato grazie a livelli di rumorosità inferiori e all’assenza di fumi di scarico. Si tratta di un programma a cui Dynapac crede molto, per dare inizio alla sostituzione dei motori endotermici con una tecnologia elettrica affidabile. L’attuale offerta comprende la Citypaver elettrica SD1800We e i rulli compatti per asfalto elettrici a doppio tamburo CC900e / CC1000e, tre macchine che affiancano diverse soluzioni ad azionamento elettrico per applicazioni di compattazione leggera. Il costruttore ha previsto la dotazione di un carica-batterie rapido da 400 V/trifase che impiega 1,2 ore per raggiungere l’80% della sua capacità di carica; il carica-batterie da 230 V/monofase, invece, necessita di sei ore per raggiungere la medesima capacità.

Arrivano gli elettrici!

Dynapac ha presentato a Intermat i nuovi rulli compatti elettrici CC900e e CC1000e, macchine realizzate dopo alcuni anni di test, che associano prestazioni identiche ai modelli convenzionali e un’elevata semplicità d’utilizzo in ogni contesto, con evidenti risparmi visti i loro tempi medi d’impiego. Questi modelli - pensati per operare in centri abitati o in ambiti dove le emissioni non sono tollerate - rientrano nella nuova gamma Z.ERA, con la quale il costruttore ha dato il via all’elettrificazione della propria gamma. Il lancio dei rulli CC900e e CC1000e segna un passo importante nell’impegno di Dynapac nell’offrire mezzi elettrici aventi le stesse prestazioni dei modelli alimentati con combustibili fossili, garantendo vantaggi come una maggiore economia, un inferiore numero di parti in movimento e una minore manutenzione. Grazie alla capacità delle batterie utilizzate queste macchine elettriche riescono a completare una giornata di lavoro senza ricarica, offrendo lo stesso risultato in termini di compattazione, pendenza superabile e velocità di traslazione dei modelli diesel da cui derivano. Nella selezione della batteria Dynapac ha valutato con attenzione una giornata operativa “tipo” di un rullo da 1,6 t, quindi con una compattazione media di circa 70-80 t di asfalto al giorno, per uno spessore dello strato di 4-5 cm circa e una superficie lavorata di circa 700 m2 ■

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MACCHINE

made in Italy

Sandvik

VERSATILITÀ di perforazione

Il carro di perforazione Ranger DX800 rappresenta una soluzione efficace e produttiva nell’ambito dell’ingegneria civile, nella realizzazione di fondazioni, nella perforazione in cave di medie dimensioni e miniere a cielo aperto. I suoi punti di forza sono rappresentati dalla struttura a braccio articolato e dalla sovrastruttura girevole

Sandvik - multinazionale svedese fondata nel maggio del 1862 da Göran Fredrik Göransson nella città di Sandviken, nata come acciaieria e divenuta oggi un punto di riferimento a livello mondiale nella produzione di macchine e attrezzature per il settore minerario e dell’ingegneria civile - opera da oltre 50 anni nel campo specifico della perforazione. Nella fattispecie, i suoi carri di perforazione della

serie Ranger DX combinano un’eredità acquisita in termini di conoscenze tecnologiche, affidabilità, produttività e sicurezza con le tecnologie più avanzate. Il risultato? Una combinazione di efficienza di perforazione e di consumi di carburante contenuti, anche in condizioni operative gravose e in presenza di terreni difficili. I carri di perforazione della serie Ranger DX sono stati progettati per mantenere costante la loro affidabilità operativa e sono dotati di una

sovrastruttura girevole che esalta la versatilità della macchina, oltre che di un contrappeso che garantisce la massima stabilità, del sistema di controllo della perforazione “Rock Pilot+” e di altre innovazioni studiate per supportare l’efficienza operativa. Tutti i componenti di questi mezzi, poi, sono stati accuratamente scelti da fornitori di primaria importanza, mentre le attrezzature vengono rigidamente sottoposte a un accurato processo di collaudo prima della con-

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MACCHINE

segna al cliente finale. I carri della serie Ranger DX sono adatti a eseguire fori di dimensioni comprese tra 51 e 127 mm in applicazioni in svariate applicazioni, oltre a far parte del parco macchine delle società di noleggio.

Il Ranger DX800

Il Ranger DX800 è il modello più grande della gamma, alla quale appartengono anche le versioni DX600 e DX700. Si tratta di un carro di perforazione di superficie idraulico di ultima generazione, semovente e autonomo, dotato di cabina FOPS/ROPS e di sistema di movimentazione delle aste. Affidabilità, alta produttività e mobilità: queste sono le peculiarità evidenziate da Sandvik in relazione a questa macchina. Modello che è stato progettato dal costruttore – così come tutti gli altri appartenenti della stessa serie – per funzionare in condizioni difficili in tutto il mondo (a oggi, a livello globale, sono stati consegnati oltre 3.500 unità, a dimostrazione del successo ottenuto da questi carri). Una copertura di garanzia completa e componenti di alta qualità, come accennato, sono poi elementi che supportano il valore di questa macchina. Per testarne le reali potenzialità del Ranger DX800 siamo stati accompagnati da Matteo Loporcaro, “ Field Sales Representative Equipment & Rock Tools Italy & Med” di Sandvik Italia, nel sito estrattivo di calcare per costruzioni e marmo “Cava Corati” di proprietà della F.lli Negro, azienda di Chiampo (VI) che ha acquistato questo modello in occasione del suo recente lancio e che sta operando ininterrottamente sul campo dal momento della sua introduzione nel parco mezzi della società vicentina. “Il Ranger DX800 –spiega Loporcaro – offre la più grande copertura di perforazione sul mercato (+70% rispetto alla concorrenza), grazie anche alla struttura a braccio articolato e alla sovrastruttura girevole. Una ralla posta sotto la cabina, infatti, permette al carro, dalla stessa posizione, di ruotare di 120° (fino a 180° come optional). Ciò ne incrementa la produttività (fino al 35% rispetto al carro di tipo convenzionale della stessa classe), la sicurezza in tutte le applicazioni e la stabilità in tutte le direzioni, grazie al contrappeso

MATTEO LOPORCARO (A SINISTRA), “FIELD SALES REPRESENTATIVE EQUIPMENT & ROCK TOOLS ITALY & MED” DI SANDVIK ITALIA, CON LUCA CAVAZZOLA, OPERATORE DELLA F.LLI NEGRO DI CHIAMPO (VI)

anteriore e posteriore. Grazie ai citati braccio articolato e sovrastruttura girevole l’operatore è sempre rivolto verso il punto di perforazione. In generale, il Ranger DX800 è in grado di assicurare fino all’80% di fori in più per ‘set-up’ rispetto ai carri di tipo convenzionale”. Particolare di rilievo del carro da perforazione Ranger DX800 è il sistema di perforazione “Rock Pilot+”, garanzia di qualità del foro. Lo conferma lo stesso Loporcaro, affermando che “ ’Rock Pilot+’ è il sistema di perforazione a controllo idraulico più avanzato del settore, capace di garantire la

migliore combinazione di penetrazione della punta e di durata dell’utensile. Controllando in modo automatico la velocità di rotazione e spinta della slitta, cosicché la macchina lavori sempre ai migliori regimi evitando di sforzarla quando non necessario, ciò influisce ovviamente in modo positivo anche in termini di consumi. Nella pratica operativa, la potenza di perforazione offerta in questo caso - in presenza di ogni condizione di roccia - assicura fori più diritti (migliore resa in fase di volata), una migliore durata degli utensili di perforazione e una posa ottimale dei cosiddetti ‘hole collaring’ (collari di perforazione)”. I costi operativi sostenuti con l’utilizzo del carro di perforazione Ranger DX800 risultano ottimizzati, grazie alla precisione e alla potenza di perforazione assicurate sul campo. Perforazione che risulta essere più semplice, sicura, veloce e precisa (±10 cm) durante la volata grazie anche al sistema opzionale GPS TIM3D - con il quale è possibile studiare la volata stessa e inviare i dati alla macchina tramite connessione wireless (in tal modo, l’operatore può visualizzare sul monitor il piano di volata) - supportata dal software Driller’s Office. La nuova gestione del compressore e il circuito di spurgo ottimizzato, poi, riducono al minimo le perdite di pressione e diminuisco -

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UNA STABILITÀ OTTIMALE IN TUTTE LE DIREZIONI GRAZIE AL CONTRAPPESO ANTERIORE E POSTERIORE
IL CARRO DI PERFORAZIONE RANGER DX800 DI SANDVIK SI CARATTERIZZA PER LA STRUTTURA A BRACCIO ARTICOLATO E LA SOVRASTRUTTURA GIREVOLE. QUEST’ULTIMA GARANTISCE

MACCHINE

IL RANGER DX800 È ALIMENTATO DA UN MOTORE CATERPILLAR C7.1 STAGE V CHE CONSENTE DI RIDURRE IL CONSUMO DI CARBURANTE RISPETTO AI MODELLI PRECEDENTI DEL COSTRUTTORE SVEDESE

no la pressione del compressore ogni volta che non è necessario lo spurgo. Il sistema di raffreddamento a temperatura ambiente controllata, inoltre, riduce la potenza necessaria per il raffredda-

mento stesso. Tutto ciò si manifesta in una maggiore durata del compressore e del motore e in un risparmio annuale di carburante, nelle normali applicazioni, superiore a circa 13.000 l.

F.LLI NEGRO: ESPERIENZA E COMPETENZA

In occasione della nostra visita finalizzata all’approfondimento del carro di perforazione Sandvik Ranger DX800 ha fatto gli “onori di casa” la F.lli Negro, società di Chiampo (VI) fondata nel 1976 come impresa familiare nell’area ovest vicentino e che oggi è una realtà aziendale radicata sul territorio e apprezzata per la sua esperienza e competenza nel settore delle opere edili e del recupero e messa in riserva di rifiuti non pericolosi. Negli anni più recenti la F.lli Negro ha esteso e integrato la propria attività di cava ampliando la già esistente “Cava Corati”, producendo e commercializzando inerti vari di provenienza calcarea. Tramite questi rami aziendali, dunque, la F.lli Negro si occupa prevalentemente di: estrazione e produzione di inerti per uso industriale e per l’edilizia; movimento terra, scavi in genere, rilevati e sottofondi; demolizioni e bonifiche, raccolta trattamento e recupero di rifiuti non pericolosi, rifiuti da demolizione, terre e rocce da scavo, residui della lavorazione del marmo e di altri materiali litici in genere; esecuzione di opere idrauliche, posa di condotte e sottoservizi; costruzioni e manutenzioni stradali; costruzione e manutenzione di opere civili e industriali; esecuzione di lavori in terra e di sistemazione agraria e forestale; noleggi e trasporti per conto terzi.

Impressioni di utilizzo

Luca Cavazzola, operatore della F.lli Negro che ci ha dimostrato l’efficienza del Ranger DX800 in cava, è il testimone di quanto descritto precedentemente: “Da quando utilizziamo questa macchina ci siamo resi conto della sua facilità d’uso e delle sue prestazioni, anche in termini di velocità, oltre che della qualità del foro assicurata e dell’efficienza in termini di consumi. La possibilità di usufruire di un mezzo con sovrastruttura girevole rappresenta un grosso vantaggio e consente di arrivare a più punti di perforazione rimanendo nella stessa posizione e, quindi, di eseguire il maggior numero di fori possibile senza doversi spostare, ottimizzando il lavoro e risparmiando tempo prezioso”

“ Il Ranger DX800 - dotato di motore Caterpillar C7.1, Stage V, da 168 kW di potenza a 1.800 giri/min - si caratterizza per un peso operativo di 15.600 kg e una capacità produttiva di 1,3 Mt/anno”, spiega Matteo Loporcaro. “La macchina esegue fori con diametri da 64 a 127 mm, utilizzando aste da 28, 45 o 51 m, con tubi di perforazione da 11/2”, 13/4” e 2”. Il martello idraulico (HL/HF 820 T) ha un peso di 245 kg e opera con una pressione di 100-200 bar, una potenza di percussione di 21/23 kW e una coppia massima di rotazione di 1.355 Nm. La slitta CF 145H ha una lunghezza di 7.700 mm, un’estensione operativa di 1.350 mm e un’inclinazione di 125°. Le aste, alloggiate in un caricatore RH 714 da 6+1, hanno lunghezze da 3.050, 3.660 o 4.265 mm (la profondità del foro massima è di 26,8 m). Da citare anche il braccio articolato DB 800H, che offre una copertura di perforazione di 17,6 m2 (26,4 m2)”. Tra le caratteristiche che supportano l’efficienza di questa macchina ci sono anche le funzionalità ‘Flushing Control Automatics’ e ‘Shut Down of Suction for Water Holes’: la prima permette di monitorare in modo automatico il flusso d’aria di spurgo, bloccando il processo in caso di ostruzione della punta, ritraendo la batteria di aste e sollevando la punta stessa fino a quando il flusso d’aria non ritorna costante (a quel punto la perforazione ricomincia automaticamente); la seconda è utile quando si

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LA SCHEDA TECNICA

Il carro di perforazione DX800

Diametro foto consigliato: 64-127 mm, 21/2”-5”

Diametro asta/tubo di perforazione: 38-45-51 mm / 11/2- 13/4- 2”

Martello idraulico: HL820 T / HF820 T (optional)

Potenza di percussione: 21/23 kW

Motore: Caterpillar C7.1 _ Stage V

Potenza motore: 168 kW a 1.800 giri/min

Capacità aria di spurgo: 8,1 m3/min

Capacità produttiva: 1,3 Mt/anno

Cabina: Ergo - ROPS/FOPS

Slitta: CF 145H

Lunghezza slitta: 7.700 mm

Caricatore aste (RH 714): 6+1

Lunghezza aste: 3.050-3.660-4.265 mm

Braccio articolato: DB 800H

Carro: FL 6

Sovrastruttura: girevole 120°/180° Peso operativo: 15.600 kg

LA PERFORAZIONE PUÒ ESSERE PIÙ SICURA E PRECISA GRAZIE AL SISTEMA OPZIONALE GPS TIM3D (NON PRESENTE SUL MODELLO ACQUISTATO DALLA F.LLI NEGRO), CON IL QUALE È POSSIBILE STUDIARE LA VOLATA E INVIARE I DATI ALLA MACCHINA SUL MONITOR IN CABINA TRAMITE CONNESSIONE

incontrano strati di terreno umidi o in presenza di falde acquifere, poiché consente di evitare di intaccare il sistema di aspirazione delle polveri pur mantenendo attiva la perforazione: i filtri riprendono la loro funzione una volta che la macchina torna a operare su uno strato più compatto. ■

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IL RANGER DX800 ASSICURA UN’ELEVATA EFFICACIA E PRODUTTIVITÀ ANCHE GRAZIE AL SISTEMA DI PERFORAZIONE A CONTROLLO IDRAULICO “ROCK PILOT+”
WIRELESS

IL COSTRUTTORE CINESE HA ALLESTITO IL SUO ESCAVATORE CINGOLATO SY215C DA 23,5 T CON UN SOTTOCARRO “NLC” PER IMPIEGHI GRAVOSI DA 2.540 MM PER ESSERE

AGEVOLMENTE UTILIZZATO NEL MERCATO ITALIANO IN TERMINI DI TRASPORTO E

CAPACE DI ASSICURARE UN ALTO LIVELLO DI STABILITÀ, UNITAMENTE A UN’ELEVATA

POTENZA IDRAULICA E A UN RILEVANTE COMFORT DI GUIDA

ETTORE ZANATTA

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 64 Hands On

UNO SPECIALISTA PER L’ITALIA

Fondata nel 1989 come specialista del settore meccanicoe per questo rinomata per la qualità delle sue carpenteriela multinazionale cinese Sany è cresciuta fino a diventare uno dei produttori di macchinari pesanti più dinamici e tecnologicamente avanzati del mondo, con interesse in svariati merca-

ti, dal movimento terra al sollevamento, dall’ambito industriale a quello eolico. Con una presenza internazionale in crescita, anche con impianti di ricerca e sviluppo e di produzione negli Stati Uniti, in Brasile, in India, in Germania e ora in Australia, le macchine Sany sono oggi alla guida di progetti di costruzione in tutto il pianeta. La sua diffu-

sione in Italia è garantita dalla struttura di Venaria Reale (TO). Pur essendosi focalizzato nel nostro Paese da relativamente poco tempo, il costruttore sta già riscuotendo importanti riscontri. L’escavatore cingolato SY125C NLC è certamente destinato a essere uno dei modelli più apprezzati in Italia, grazie anche al sottocarro rinforzato “NLC”

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L’ESCAVATORE CINGOLATO SANY SY215C NLC

Hands On

da 2.540 mm di larghezza che Sany ha specificatamente previsto per consentire proprio ai suoi clienti italiani di trasportare il mezzo su strada rispettando i dettami del vigente Codice della Strada.

Un partner di prima classe

L’escavatore cingolato SY215C NLC è stato progettato per assicurare versatilità in tutte le condizioni operative, unitamente ad alti livelli di efficienza, robustezza, facilità d’uso, sicurezza ed

economia operativa. Il citato sottocarro “NLC” si caratterizza per i rinforzi saldati e per l’impiego di acciaio robusto e ad alta resistenza e garantisce un’elevata affidabilità per un uso quotidiano in cava o in cantiere, nonché un’usu-

L’escavatore cingolato SY215C NLC, per il quale Sany offre una garanzia di cinque anni, non scende a compromessi in fatto di prestazioni e assicura la potenza richiesta ovunque sia necessario, per garantire elevate performance di scavo anche negli ambienti più gravosi, come in cava, per essere all’altezza in presenza di qualsiasi terreno o contesto operativo. Rispetto ai modelli della generazione precedente, l’SY215C NLC si caratterizza per un’efficienza media aumentata del 14% e un consumo di carburante ridotto del 6%

UNA SINERGIA PRODUTTIVA

“Dal 1974 distribuiamo macchine movimento terra, edili e stradali nuove e usate. L’obiettivo dell’azienda è stato chiaro fin da subito e resta quello di oggi: conseguire la soddisfazione del cliente, comprenderne le esigenze, consigliarlo e seguirlo. È con questo spirito immutato che affrontiamo le sfide attuali e quelle del futuro”: queste le parole di Roberto Marinari e Riccardo Ferretti, rispettivamente Area Manager e Sales Manager di SAMI - concessionario di Cascina (PI) specializzato nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza di macchine movimento terra, edili e stradali - che ci hanno accompagnato all’interno della cava “La Facciata”, di proprietà del Gruppo Campolonghi, incastonata tra le montagne di marmo di Torano, a Carrara, in località Ravaccione. Da più di 130 anni in questo sito si produce un marmo bianco molto apprezzato per le sue qualità estetiche e strutturali e adat-

to a qualsiasi tipo di opera. È qui che sta lavorando senza sosta l’escavatore cingolato Sany SY215C NLC, acquistato dall’azienda Forniture Inerti di Carrara, specializzata nella fornitura di mate -

riale inerte, escavazioni e movimento terra. Nella foto, da sinistra: Pasquale D’Amico, titolare di Forniture Inerti, con Roberto Marinari (al centro) e Riccardo Ferretti.

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L’ESCAVATORE CINGOLATO SANY SY215C NLC

L’escavatore SY215C NLC visto all’opera nella cava “La Facciata” era equipaggiato con un martello demolitore idraulico Socomec, un avambraccio da 5.680 mm e un braccio da scavo da 2.925 mm, completi di piastre di rinforzo, impianti ausiliari per pinza, martello e rotazione delle attrezzature e valvole di blocco di sicurezza con indicatore di sovraccarico

L’escavatore SY215C NLC è stata progettato per garantire un funzionamento affidabile e rapido, prevenendo i tempi d’inattività e riducendo i tempi di manutenzione e di assistenza. Questa macchina garantisce un’elevata produttività e versatilità e si distingue per le numerose dotazioni di serie - inclusi due circuiti proporzionali ausiliari di controllo e il meccanismo di cambio rapido delle attrezzature preinstallatoe per l’efficienza dell’impianto idraulico

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Hands On

BRACCIO MONOBLOCCO RINFORZATO

SISTEMA AUTOMATICO DI SETTAGGIO SPINTA “AUTO-THROTTLE”

IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE “FULL LED”

I PUNTI DI FORZA

LA STABILITÀ

LA POTENZA OPERATIVA

IL COMFORT DI COMANDO

LA ROBUSTEZZA STRUTTURALE

IL SISTEMA DI CONTROLLO

IDRAULICO “INTELLIGENTE”

MOTORE DI TRASLAZIONE A PISTONI ASSIALI A DUE VELOCITÀ

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STRUMENTAZIONE CHIARA E GRANDE DISPLAY A COLORI DA 10,4”

MOTORE DI ROTAZIONE A PISTONI ASSIALI

SOTTOCARRO PER IMPIEGHI GRAVOSI (2.540 MM)

MOTORE CUMMINS QSB6.7 –6 CILINDRI – STAGE V

CABINA ROPS/FOPS CON PROTEZIONE

DUE TELECAMERE (POSTERIORE E LATERALE)

CINGOLI IN FERRO DA 500 MM

PUNTI DI MANUTENZIONE FACILMENTE ACCESSIBILI

SISTEMA IDRAULICO “LOAD SENSING” + POMPE IDRAULICHE KAWASAKI

SISTEMA “POSITIVE CONTROL” BOSCH REXROTH

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L’ESCAVATORE CINGOLATO SANY SY215C NLC

Hands On

ra minima anche in presenza di carichi elevati. Grazie all’allestimento “full-optional” di serie, con questa macchina Sany offre ai propri clienti un rapporto qualità/prezzo interessante. La cabina di guida (ROPS/FOPS) offre al suo interno un comfort ottimale all’operatore: dal sedile regolabile a sospensione pneumatica con riscaldamento integrato di serie, che garantisce un alto livello di ergonomia, ai comandi a portata di

La cabina ROPS/FOPS è dotata di griglie specifiche per i lavori in cava, presenti sia nella parte anteriore che superiore del modulo

mano e al joystick multifunzione, dal climatizzatore automatico, che assicura temperature piacevoli anche d’estate, al potente riscaldamento, alla radio con collegamento USB. Comode per l’operatore sono anche le numerose possibilità di stivaggio e il vano frigorifero sul lato posteriore del sedile. La manutenzione e l’assistenza sono agevolate dagli ampi sportelli ai lati della macchina: tutta la componentistica è facilmente accessibile e i controlli di routine giornalieri sono semplificati (sia i livelli dell’olio che quelli del liquido di raffreddamento possono essere misurati da terra).

L’escavatore cingolato SY215C NLC è progettato per offrire agli imprenditori un rilevante vantaggio competitivo. Così come gli altri modelli presenti nella gamma Sany, infatti, anche questa versione si distingue per l’affidabilità delle carpenterie e delle relative saldature e per le protezioni previste delle tubazioni, nonché per una visibilità ottimale sull’area di lavoro, anche nella parte posteriore, grazie al particolare design che caratterizza le macchine del costruttore cinese. La sicurezza è un altro fattore fondamentale per Sany, che ha previsto in questo modello un “pacchetto completo” di serie in tal senso:

L’escavatore SY215C NLC ha un peso operativo di 23,5 kg ed è un partner ideale in cava e nei grandi sbancamenti, ma anche nei cantieri di demolizione. Le sue prestazioni sono supportate da un sistema idraulico caratterizzato da due pompe a portata variabile Kawasaki con portata di 2 x 241 l/min. La gestione idraulica del mezzo avviene tramite il sistema “Positive Control” di Bosch Rexroth, che impiega un doppio segnale da pompa e distributori. L’impianto prevede linee idrauliche a doppio effetto per martello e pinza, per la rotazione della pinza e per attacco rapido (flusso e pressioni regolabili, AUX1 e AUX 2 su joystick)

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L’ESCAVATORE CINGOLATO

Internamente la cabina offre una vera e propria “zona comfort”: spaziosa, si caratterizza per un’impostazione ergonomica dei comandi ed è studiata per garantire agli operatori il massimo livello di efficienza, grazie all’ampia visibilità sull’area di lavoro, al sedile riscaldato, al bracciolo e alla consolle joystick regolabili in altezza, alle strumentazioni chiare e al display a colori da 10,4” ad alta risoluzione

dall’allarme di guida all’avvisatore ottico rotante, dalla valvola di sicurezza del braccio all’avviso di sovraccarico durante il sollevamento, alle telecamere posteriore e laterale, che trasmettono le immagini dell’area circostante al monitor in cabina per far sì che il conducente abbia sempre la migliore visuale possibile dell’area di lavoro e del percorso di marcia. Il display touch-screen è da 10,4” ad alta risoluzione, intuitivo e facile da usare, e mostra una notevole quantità di informazioni, funzioni operative e immagini (è peraltro possibile passare da un accessorio all’altro molto rapidamente e semplicemente; le pressioni di lavoro richieste possono essere regolate a seconda dell’attrezzatura selezionata sul display e possono essere salvate in memoria, come la quantità di olio adeguata). All’esterno della cabina spicca l’impianto d’illuminazione “full LED, ideale per offrire una visibilità ottimale in qualsiasi momento. Un’ulteriore garanzia di sicurezza è la struttura esterna della torretta, caratte-

TUTTO SOTTO CONTROLLO

Il display multifunzione da 10,4” presente in cabina è luminoso, intuitivo e facilmente utilizzabile dall’operatore. Nello stato di visualizzazione a schermo intero le descrizioni di ogni parte delle informazioni sono chiare e immediate e comprendono: ora e data, icona di allarme di guasto e di manutenzione, le informazioni su modalità dell’escavatore e stato/ area di marcia, icona dell’attrezzatura, icona di avviso di manutenzione, spegnimento e arresto d’emergenza del motore e visuale laterale e posteriore con telecamera, nonché

una serie di icone e avvisi relativi a - tra gli altri - DPF, rigenerazione della macchina, pressione dell’olio, temperature del liquido di raffreddamento, di olio idraulico e del gas di scarico, livello del carburante, filtro dell’aria e del carburante, tensione della batteria, tempo di lavoro e scarico carburante. Inoltre, è presente un pulsante tramite il quale selezionare le modalità disponibili: “S” (economica), “H” (pesante) e “L” (leggera”). Altri pulsanti sono dedicati alle funzioni “Idle/Auto Idle” e “Alta/Bassa velocità”.

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SANY SY215C NLC

Hands On

L’escavatore SY215C NLC è dotato di un propulsore Cummins QSB6.7, 6 cilindri, Stage V, raffreddato ad acqua, con sistema Common Rail e DEF. La potenza nominale erogata è di 129 kW a 1.850 giri/min; la cilindrata di 6.700 cm3; la coppia di 881 Nm a 1.300 giri/min. Il “controller” del motore è utilizzato per monitorare le informazioni inviate dai vari sensori in ogni momento e controllare ogni sistema della catena cinematica. Allo stesso tempo, svolge una funzione di diagnosi del sistema stesso e ne rileva eventuali problemi di funzionamento

I vani presenti sui lati dell’escavatore si caratterizzano per gli ampi spazi a disposizione e per l’ordine con cui sono distribuiti e collocati i vari elementi interni. I tecnici possono accedere agli elementi interni – filtri aria, olio, carburante e aria condizionata, liquido di raffreddamento, impianto idraulico, radiatori dell’aria condizionata e motore, impianto d’ingrassaggio, pacco batterie e stacca-batterie, eccetera - in modo agevole e da terra. Tutte le parti soggette a usura sono state progettate per garantire una vita utile particolarmente lunga

La sicurezza è uno degli elementi su cui poggia la progettazione dell’escavatore SY215C NLC, così di tutti i modelli previsti nella gamma Sany. Sulla macchina è presente una telecamera posteriore e una sulla parte laterale destra. Le immagini trasmesse dalle telecamere sono visibili sul display multifunzione da 10,4” presente in cabina. Luci di lavoro a LED sono posizionate sulla torretta (nella foto, sopra la telecamera), sulla cabina, sul braccio e nella parte posteriore dell’escavatore. I fari di lavoro a LED si distinguono non solo per l’illuminazione particolarmente efficace, ma anche per il basso consumo energetico e la durata, oltre a essere esenti da manutenzione

rizzata da una superficie antiscivolo e dalla presenza di vari “corrimano” che garantiscono una presa sicura anche in condizioni di pioggia o bagnato.

Potente ed economico

Il propulsore diesel Cummins QSB6.7 a 6 cilindri, raffreddato ad acqua con tecnologia Common Rail e sistema ADBlue di cui è dotato l’escavatore cingolato Sany SY215C NLC assicura prestazioni affidabili anche in condizioni di lavoro gravoso, coprendo i picchi di carico con la massima efficienza dei consumi. Il motore, particolarmente compatto, assicura un alto grado di affidabilità e presenta un innovativo sistema di trattamento dei gas di scarico: per essere conforme agli standard sulle emissioni Stage V, infatti, questo componente funziona

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A partire dal mese di giugno 2024 l’escavatore SY215C NLC sarà disponibile per il mercato italiano anche in versione a braccio triplice (vedi foto), progettato per l’uso in siti operativi più complessi

L’ESCAVATORE CINGOLATO SANY

con una combinazione delle tecnologie SCR e DPF. Non sono necessarie qui unità di raffreddamento aggiuntive e ciò consente di mantenere ampi spazi liberi a favore di una visibilità ottimale, di una corretta pulizia e di un’elevata accessibilità per la manutenzione.

Il sistema idraulico Kawasaki è un altro valore aggiunto dell’escavatore SY215C NLC, così come il sistema di controllo idraulico “intelligente” che regola la potenza della pompa in base alla potenza disponibile del motore: ciò significa maggiore efficienza e minori consumi di

LA SCHEDA TECNICA

L’ESCAVATORE CINGOLATO SY215C NLC

Peso operativo: 23,5 t

Capacità benna standard: 0,93 m3

Motore: Cummins QSB6.7 - Stage V

Potenza motore: 129 kW a 1.850 giri/min

Coppia max.: 881 Nm a 1.300 giri/min

Portata idraulica (due pompe a portata variabile): 2 x 241 l/min

Portata max. (AUX 1/AUX 2): 400/40 l/min

Profondità di scavo max.: 6.735 mm

Sbraccio max. al livello del suolo: 9.745 mm

Altezza max. di scavo/scarico: 9.470/6.735 mm

Forza di scavo alla benna/ bilanciere: 115/143 kN

Forza di trazione max.: 191 kN

Pendenza superabile max.: 35°

Raggio di rotazione: 2.950 mm

Velocità di rotazione: 11 giri/min

Velocità di traslazione: 5,4/3,3 km/h

Larghezza/altezza/lunghezza cingoli: 500/925/5.175 mm

Numero rulli (inferiori/superiori): 9/2

Altezza totale: 3.255 mm

Lunghezza di trasporto: 9.635 mm

* configurazione con sottocarro da 2.540 mm di larghezza, avambraccio da 5.680 mm, braccio da 2.925 mm

carburante. La dotazione standard comprende sia i circuiti di controllo ausiliari che l’attacco rapido idraulico preinstallato: entrambi possono essere azionati in modo completamente proporzionale tramite i joystick regolabili e sono facili da raggiungere. ■

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SY215C NLC
Particolari del sottocarro “Heavy Duty” da 2.540 mm dell’SY215C NLC, caratterizzato da cingoli in ferro da 500 mm di larghezza, con nove rulli inferiori e due superiori. Il carro si caratterizza per un baricentro basso, che esalta la stabilità dell’escavatore

HD Hyundai

DEMOLIZIONE ad alto impatto

Il costruttore coreano presenta la serie di martelli idraulici silenziati HRB, sei demolitori dalle funzionalità innovative progettati per garantire prestazioni altamente efficienti e un’energia ad alto impatto

All’insegna del suo dichiarato intento di migliorare costantemente la versatilità e la produttività della sua gamma di escavatori gommati e cingolati, il costruttore co-

reano HD Hyundai ha introdotto sul mercato la serie di martelli demolitori idraulici silenziati HRB. Dotate di innumerevoli funzionalità innovative, queste attrezzature sono progettate e realizzate per fornire prestazioni efficienti e un’e-

nergia ad alto impatto. Si tratta, nella fattispecie, di sei modelli per escavatori aventi un peso operativo da 1,2 a 26 t. Gli alloggiamenti silenziati riducono i livelli di rumore, rendendo questi martelli - realizzati con materiali di alta qualità,

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 74 ATTREZZATURE

per garantire la massima durata - delle soluzioni ideali per affrontare interventi in siti di lavoro in ambito urbano e dov’è richiesto un livello minimo di rumorosità. Un apposito smorzatore delle vibrazioni in materiale a base uretanica previene eventuali danni alla macchina portante, migliorando il comfort dell’operatore e prevenendo un’usura precoce della stessa. Evidenziamo anche che HD Hyundai offre queste attrezzature con una garanzia standard di due anni.

Sei dimensioni di demolizione

I martelli demolitori idraulici silenziati HRB sono offerti da HD Hyundai in sei dimensioni: HRB030, HRB040, HRB050, HRB060, HRB140 e HRB250. Come accennato, l’alloggiamento silenziato in dotazione a tutti i martelli riduce i livelli di rumore, rendendoli ideali per l’utilizzo nei cantieri “sensibili”, e tutti i modelli citati sono dotati di una struttura semplificata, con un numero ridotto di parti interne. Il gruppo frontale dei martelli incorpora una boccola che smorza e

I MARTELLI DEMOLITORI IDRAULICI

SILENZIATI SERIE HRB SONO

PROGETTATI PER ESSERE UTILIZZATI

CON LE MACCHINE OPERATRICI

HYUNDAI, MA SONO COMPATIBILI

ANCHE CON MEZZI DI ALTRE MARCHE

PER FORNIRE UN’ADEGUATA POTENZA, RIDURRE LE ESIGENZE DI MANUTENZIONE E AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ, I MARTELLI DELLA SERIE HRB PREVEDONO DIVERSE FUNZIONALITÀ INNOVATIVE E TECNOLOGIE AD ALTE PRESTAZIONI, NONCHÉ GLI ULTIMI RITROVATI IN TERMINI DI PROGETTAZIONE

riduce le scosse prodotte dall’attrezzatura stessa. Per quanto riguarda il cilindro principale e il relativo pistone, sono qui utilizzati acciai di comprovata qualità ottenuti con un processo di trattamento termico avanzato che assicura un’elevata resistenza all’usura, al calore e agli impatti. HD Hyundai fornisce inoltre una selezione di punte di alta qualità, garanzia di durevolezza e alte prestazioni. La gamma comprende: una punta co-

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ATTREZZATURE

LA SCHEDA TECNICA

nica, ideale per la demolizione di calcestruzzo e per suoli duri con irregolarità; una punta piramidale, idonea per lo scavo di fossi, per scavi generici, per lo scavo di sbancamento in cava o in miniera, per la demolizione dell’asfalto e per affrontare suoli “molli” con calcestruzzo difettoso; una punta a taglio “piatto”, maggiormente indicata per lo scavo di fossi e di trincee in generale, ma anche per i lavori di scavo intenso in cava/miniera e per la demolizione di calcestruzzo e cemento armato; la punta a taglio “ottuso”, progettata per spaccare blocchi, per compattare materiali abrasivi e per il lavoro di demolizione di lastre in cemento. Sono poi disponibili diverse opzioni per i due martelli demolitori idraulici più grandi HRB140 e HRB250, dotati di lubrificazione automatica mediante un foro di ingrassaggio frontale e un foro di ingrassaggio della testa cilindro. Queste

I MARTELLI DEMOLITORI DELLA SERIE HRB (NELLA FOTO, IL MODELLO HRB140) PRESENTANO DIVERSE PECULIARITÀ TECNICHE INTERESSANTI, TRA CUI UN ALLOGGIAMENTO A SCATOLA SILENZIATO CHE CONSENTE DI LAVORARE IN AREE URBANE, UNO SMORZATORE IN MATERIALE A BASE URETANICA, BULLONI PASSANTI OGGETTO DI UN PROCESSO DI TRATTAMENTO TERMICO AVANZATO, UN EFFICIENTE SISTEMA DI ASSORBIMENTO DEGLI URTI, PUNTE E PISTONI DI ALTA QUALITÀ, UNA STRUTTURA SEMPLIFICATA CON UN NUMERO RIDOTTO DI PARTI INTERNE E UN ACCUMULATORE DI AZOTO NELLA SEZIONE POSTERIORE DELL’ATTREZZATURA

quenza d’impatto di 500-900 colpi/ min, adatto alle macchine operatrici appartenenti alla categoria di peso delle 4-7 t; il modello HRB060, con frequenza d’impatto 400-800 colpi/min, ideale per macchine portanti da 6-9 t . Il martello HRB140, con i suoi 350-700 colpi/min, è ideale invece per gli escavatori più grandi, quelli appartenenti alla categoria da 10-15 t. Questo demolitore idraulico è offerto in tre versioni: con lubrificazione automatica, con il citato sistema “Anti-Blank Firing” o con entrambe le opzioni. Ancora una nota di rilievo per il modello HRB250,

HRB “ “

HD HYUNDAI HA LANCIATO SUL MERCATO I MARTELLI DEMOLITORI

IDRAULICI SILENZIATI DELLA SERIE

due versioni possono inoltre essere ordinate con una tecnologia d’inibizione della percussione a vuoto, denominata “Anti-Blank Firing”.

Il modello più grande HRB250 è proposto con un accumulatore di azoto nella sezione della parte posteriore, che aumenta l’energia di impatto del pistone. La versione più “piccola”, l’HRB030, è progettata per miniescavatori con peso operativo compreso tra le 1,2 e le 3 t, avendo una frequenza d’impatto di 700-1.200 colpi/min. La gamma si sviluppa poi con: il modello HRB040, adatto per miniescavatori da 2,5 a 4 t, in grado di offrire una frequenza d’impatto di 600-1.100 colpi/min; il modello HRB050, con fre -

progettato per macchine portanti da 18-26 t, dotato di serie di accumulatore e lubrificazione automatica e, su richiesta, disponibile anche con tecnologia “Anti-Blank Firing”. Come detto, tutti i martelli della Serie HRB vengono offerti da HD Hyundai con una scelta completa di punte e sono coperti da una vantaggiosa garanzia standard; inoltre, sebbene siano progettati per fornire il massimo delle prestazioni in combinazione con la gamma di escavatori HD Hyundai Serie A, i martelli demolitori idraulici HRB possono essere utilizzati anche con macchine operatrici di altre marche, soddisfacendo così le esigenze dei clienti proprietari di flotte miste. ■

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HRB030 HRB040 HRB050 HRB060 HRB140 HRB250 Peso attrezzatura: 129 kg 180 kg 361 kg 451 kg 1.007 kg 2.046 kg Lunghezza totale attrezzatura: 1.331 mm 1.417 mm 1.660 mm 1.717 mm 2.354 mm 2.793 mm Portata olio: 20-30 l/min 25-50 l/min 40-70 l/min 50-90 l/min 80-110 l/min 120-180 l/min Pressione operativa: 88-117 bar 88-117 bar 108-137 bar 118-147 bar 147-166 bar 157-177 bar Frequenza d’impatto: 700-1.200 colpi/min 600-1.100 colpi/min 500-900 colpi/min 400-800 colpi/min 350-700 colpi/min 350-550 colpi/min Diametro punta: 45 mm 53 mm 68 mm 75 mm 100 mm 140 mm Peso macchina portante: 1,2-3 t 2,5-4,5 t 4-7 t 6-9 t 10-15 t 18-26 t
I martelli demolitori idraulici silenziati HRB

25-27 giugno 2024

Quarry | Buxton Derbyshire | Regno Unito La più grande fiera per i settori di costruzione, estrazione e riciclaggio del Regno Unito

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Hillhead

Aliant Battery by Elsa Solutions

SOLUZIONI DI ACCUMULO al litio per uso gravoso

Tecnologie all’avanguardia, elevati standard qualitativi e personalizzazione dei prodotti consentono al produttore imolese di rispondere alle specifiche esigenze dei suoi

clienti grazie a soluzioni personalizzate, anche per settore “Heavy Duty”

Il termine “Heavy Duty” identifica per definizione settori produttivi particolarmente impegnativi quali, per citarne solo i principali, Construction, Agriculture e Lift. In tali ambiti i macchinari a supporto di queste attività sono soggetti a sollecitazioni elevate, a cicli di lavoro prolungati e talvolta a condizioni ambientali ostili. Ne consegue che ogni singolo componente rappresenti la massima espressione del concetto di affidabilità. È lecito paragonare l’utilizzo di una automobile elettrica con un macchinario industriale? La risposta è semplice: un’automobile elettrica - mediamente in 20 anni e 400.000 km percorsi - avrà completato appena 800 cicli completi di carica e scarica della batteria e avrà totalizzato solo 8.000 ore di utilizzo. Gli stessi numeri in un macchinario industriale - sia esso una

gru, una piattaforma aerea o un sollevatore telescopico a uso agricolo - potrebbero essere totalizzati in appena due anni. Non fanno eccezione, pertanto, i componenti del “Powertrain” di questi macchinari chiamati a garantire produttività e continuità sul luogo di lavoro. Le specifiche esigenze di questi settori includono la necessità di batterie e sistemi di alimentazione in grado di sopportare vibrazioni, urti e sollecitazioni meccaniche continue. Inoltre, la protezione da acqua e polveri è essenziale per preservare l’integrità del sistema elettrico e garantire un funzionamento sicuro e affidabile anche in condizioni atmosferiche avverse.

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Batterie per applicazioni gravose

Numerosi player operanti in questi settori hanno scelto Aliant Battery, brand dell’azienda Elsa Solutions, quale partner tecnico per alimentare le proprie flotte. Tecnologie all’avanguardia, i più elevati standard qualitativi e personalizzazione dei prodotti consentono al produttore imolese di rispondere alle specifiche esigenze dei suoi clienti. In queste condizioni ogni singolo dettaglio è fondamentale e non fanno eccezione gli elementi complementari come caricabatterie e connettori affinché l’intero sistema sia efficiente e sicuro. Anche questi elementi, pertanto, devono rispondere ai medesimi standard tecnici degli accumulatori. Le normative in ambito di prevenzione e protezione prevedono una classificazione specifica per gli involucri elettrici, contraddistinguendoli secondo un indice di protezione denominato “IP” seguito da due indici numerici o alfanumerici: il primo atto a segnalare il grado di protezione offerto contro l’ingresso di corpi solidi estranei e il secondo contro i liquidi. Volendo esporre un esempio di connettori adottati per le condizioni più impervie si avrà un indice IP6K9K, che garantisce totale protezione dalle polveri (6K) e resistente contro getti d’acqua ad alta pressione (9K).

Soluzioni personalizzate

Aliant Battery si distingue sul mercato anche per la sua capacità di creare soluzioni completamente personalizzate dal punto di vista dimensionale, energetico e, non ultimo, di trasmissione dati. “Ogni batteria prodotta da Aliant Battery viene cucita sulle esigenze specifiche del cliente. Vogliamo confrontarci con partner liberi di dedicarsi interamente al loro lavoro, consapevoli che il cuore pulsante dei loro macchinari comunichi alla perfezione con il resto dei componenti”, dichiara Federico Peluso, responsabile commerciale di Aliant Battery. “Un focus particolare da parte del nostro ufficio tecnico riguarda l’applicazione e la destinazione d’uso del prodotto, che costituiscono la vera sfida di ogni progetto”. Agenti esterni come quelli sopra indicati sono solo alcuni dei fattori in grado di influenzare il funzionamento del-

NUMEROSI PLAYER OPERANTI IN QUESTI SETTORI HANNO SCELTO

ALIANT BATTERY, BRAND DELL’AZIENDA ELSA SOLUTIONS, QUALE PARTNER TECNICO PER ALIMENTARE LE PROPRIE FLOTTE

le batterie. Talvolta il funzionamento intensivo dei macchinari elettromeccanici per loro natura implica condizioni di rischio per l’operatività e per gli operatori. La scelta di componenti di prima qualità e protocolli di monitoraggio e modulazione in tempo reale di tutti i principali parametri interni (e non solo) sono le colonne portanti dell’affidabilità marchiata Aliant Battery. Primo fra tutti questi sistemi c’è il Battery Thermal Management System (BTMS), una soluzione in grado di monitorare le temperature di differenti aree degli accumulatori e abilitare, in caso di necessità, ventole di raffreddamento, tappetini riscaldanti o, in utilizzi speciali, un sistema di raffreddamento a liquido “cold plate”. In conclusione, Aliant Battery si conferma specialista nel fornire soluzioni di accumulo al litio basate

ALIANT BATTERY SI DISTINGUE SUL MERCATO ANCHE PER LA SUA CAPACITÀ DI CREARE SOLUZIONI COMPLETAMENTE PERSONALIZZATE DAL PUNTO DI VISTA DIMENSIONALE, ENERGETICO E, NON ULTIMO, DI TRASMISSIONE DATI

su celle LiFePo4 affidabili e sicure per i settori “Heavy Duty”, offrendo prodotti che soddisfano le esigenze specifiche di ogni singolo cliente. ■

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BKT

SOSTENIBILITÀ senza compromessi

La britannica Brookland Sand & Aggregates Ltd. ha scelto gli pneumatici Earthmax del costruttore indiano per soddisfare le esigenze delle operazioni quotidiane previste all’interno della cava di Littlejonhs, in Cornovaglia. Una sinergia che dimostra che è possibile eccellere nelle performance senza compromettere l’impegno verso la sostenibilità

Nella suggestiva ambientazione che contraddistingue la regione britannica della Cornovaglia, terra di antiche leggende e paesaggi incantevoli, l’industria estrattiva si radica profondamente nella storia e nell’identità di questo luogo. Emblematica è la cava di Littlejohns, simbolo vivente di un’eredità industriale secolare, dove il caolino e la sabbia sono da tempo i protagonisti nella mo-

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 80 COMPONENTI

dellazione del paesaggio locale. Al centro di questo scenario, Brookland Sand & Aggregates Ltd. di Saint Austell rappresenta una realtà che emerge quale esempio virtuoso di collaborazione e sostenibilità. Dal marzo 2010 l’azienda ha venduto oltre 2,3 milioni di tonnellate di sabbia e aggregati a clienti sia locali che nazionali, evidenziando un significativo impatto oltre i confini della Cornovaglia. Con un terzo delle attività svolte al di fuori della regione e un consistente volume di vendite anche nel

mercato londinese, Brookland Sand & Aggregates Ltd. si afferma come una società di riferimento nel suo settore.

Una questione di tradizione

L’azienda inglese lavora per trasformare lo “Stent”, sottoprodotto dell’estrazione del caolino, in sabbia secondaria e aggregati ecocompatibili. Quest’impegno riflette una coscienza ecologica profonda, volta alla preservazione delle risorse naturali e alla riduzione dell’impatto ambientale, principi che trovano un

alleato in BKT, costruttore indiano di spicco nella produzione di pneumatici Off-Highway che fornisce a Brookland Sand & Aggregates Ltd. prodotti essenziali per garantire operazioni non solo sicure, ma anche continuative, evitando fermi macchina e massimizzando l’efficienza produttiva.

L’approccio di Brookland Sand & Aggregates Ltd verso l’innovazione e l’affidabilità nelle sue operazioni quotidiane beneficia dell’esperienza professionale e delle storie personali dei suoi dipendenti. Una di queste figure chiave è Alfie Johns, “Production Supervisor” dell’azienda il cui legame con la zona e il settore estrattivo si estende ben oltre il suo ruolo attuale. “Sono cresciuto in quest’area, nato in un villaggio non lontano da qui. Fin da quando eravamo a scuola lavorare in questo settore era tra le principali opportunità d’impiego. È una questione di famiglia: mio nonno e mio padre hanno tutti lavorato nell’industria dell’argilla, che ora fa parte anche della nostra attività”. Questo profondo senso di appartenenza e dedizione traspare nella cura e attenzione che Alfie pone nel suo lavoro, soprattutto quando si tratta di scegliere le soluzioni

L’INGLESE BROOKLAND SAND & AGGREGATES LTD. RAPPRESENTA UNA REALTÀ CHE EMERGE QUALE ESEMPIO VIRTUOSO DI COLLABORAZIONE E SOSTENIBILITÀ E LAVORA PER TRASFORMARE LO “STENT”, SOTTOPRODOTTO DELL’ESTRAZIONE DEL CAOLINO, IN SABBIA SECONDARIA E AGGREGATI ECOCOMPATIBILI. NELLA FOTO, ALFIE JOHNS, “PRODUCTION SUPERVISOR” DELL’AZIENDA, E JAKE CLAEVE, FIGLIO DEL PROPRIETARIO MARSHALL CLAEVE E CONDUCENTE DI DUMPER ALL’INTERNO DEL SITO

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L’ATTIVITÀ DI BROOKLAND SAND & AGGREGATES LTD. RIFLETTE UNA

COSCIENZA ECOLOGICA PROFONDA, VOLTA ALLA PRESERVAZIONE

DELLE RISORSE NATURALI E ALLA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE, PRINCIPI CHE HANNO TROVATO UN ALLEATO IN BKT

più idonee per garantire operazioni sicure ed efficienti. La sua decisione di affidarsi agli pneumatici BKT riflette non solo una scelta aziendale, ma anche il proseguimento di un’eredità familiare legata alla terra e alla sua lavorazione. Johns aggiunge un ulteriore aspetto che testimonia l’efficacia degli pneumatici BKT nella gestione quotidiana delle operazioni di Brookland Sand & Aggregates Ltd.: “Da alcuni anni ci affidiamo a BKT e ora stiamo testando uno pneumatico a tre stelle sui nostri dumper per aumentarne la durata. La loro efficacia nel corso degli anni non ha fatto che confermare la mia fiducia nel marchio. Apprezziamo particolarmente la loro resistenza all’usura e la versatilità in condizioni atmosferiche variabili, qualità indispensabili per la nostra operatività. Fiducia, affidabilità e costi contenuti rappresentano per noi i pilastri nella scelta degli pneumatici”.

Efficienza in ogni contesto L’impatto del meteo sulle operazioni quotidiane è un tema centrale per Brookland Sand & Aggregates Ltd., che vede nelle condizioni atmosferiche una delle sue principali sfide. “Le giornate di pioggia trasformano le nostre strade di sabbia in percorsi scivolosi e pesanti, mentre il sole le asciuga, lasciando dietro di sé spessi strati di polvere”, spiega Alfie Johns, sottolineando come l’azien-

da debba costantemente adattarsi a queste variabili. “Nonostante queste sfide, il nostro impegno verso la sostenibilità e il rispetto ambientale rimane fermo. Ci assicuriamo sempre che le nostre attività non solo siano produttive, ma anche ecologicamente responsabili”. Questa consapevolezza ambientale, unita alla necessità di operare in modo efficace in tutte le condizioni meteorologiche, rende la scelta di pneumatici

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 82
COMPONENTI

BKT una componente chiave della strategia operativa di Brookland. “La mia esperienza precedente con BKT ha rafforzato la decisione di adottarli anche qui a Brookland. La loro affidabilità in condizioni diverse, dalla pioggia intensa alla siccità, ci permette di procedere con le nostre attività senza interruzioni, mantenendo costante il nostro impegno

verso l’efficienza e la sostenibilità”.

La testimonianza diretta di chi opera sul campo è fondamentale per comprendere il valore reale delle scelte aziendali. Jake Claeve, figlio del proprietario Marshall Claeve e giovane conducente di dumper presso Brookland, rappresenta una delle nuove forze lavorative dell’azienda, portando con sé un entusiasmo e una dedizione che rispecchiano l’impegno generazionale della sua famiglia verso il settore. “Lavoro qui da circa tre anni e posso affermare che l’utilizzo degli pneumatici BKT ha significativamente migliorato la nostra efficienza operativa”, afferma Jake. “La loro aderenza e stabilità, anche nelle condizioni meteo più avverse, ci permettono di mantenere la continuità del lavoro senza interruzioni”. Claeve prosegue, evidenziando come la sostenibilità sia al centro delle operazioni di Brookland: “La riusabilità dei prodotti secondari nel nostro ciclo produttivo non è solo un vantaggio economico ma contribuisce anche alla riduzione dell’impatto ambientale del nostro

lavoro, e con BKT abbiamo trovato un partner che condivide la nostra visione di un futuro più sostenibile”.

La scelta di Earthmax

Brookland Sand & Aggregates Ltd. ha scelto gli pneumatici BKT della gamma Earthmax per soddisfare le esigenze delle

operatori ne apprezzano anche l’eccellente trazione abbinata a stabilità e guida confortevole. Earthmax SR 49 (L-4), sempre radiale “All Steel”, è progettato per pale gommate e dozer e dumper di basso profilo (LPDT): questa versione assicura ottimali prestazioni nelle operazioni esigenti in miniera, dove trazione e stabilità rappresentano un requisito essenziale. Lo pneumatico presenta un disegno direzionale ed è realizzato con una mescola particolarmente resi-

L’ADERENZA E STABILITÀ ASSICURATE

DAGLI PNEUMATICI BKT, ANCHE NELLE CONDIZIONI METEO PIÙ AVVERSE,

“ “

sue operazioni quotidiane. Tra i modelli utilizzati spiccano i modelli Earthmax SR45, Earthmax SR50 ed Earthmax SR49. Il primo è uno pneumatico radiale “All Steel” progettato particolarmente per un utilizzo su dumper rigidi, una soluzione che assicura ottima trazione e ideale per operazioni su lunghe distanze. Earthmax SR 50 (L-5) è anch’esso uno pneumatico radiale “All Steel”, ma progettato per essere impiegato sulle pale gommate: con una carcassa durevole e con cordoli di protezione ideali per le operazioni più esigenti, è realizzato in una mescola speciale resistente ai tagli che riduce l’usura assicurando una vita più lunga allo pneumatico stesso. Gli

stente ai tagli che garantisce un’elevata durabilità.

Sostenibilità e prestazioni

La partnership tra Brookland Sand & Aggregates Ltd. e BKT è l’emblema di come sostenibilità e prestazioni possano andare di pari passo, anche nelle condizioni di lavoro più impegnative. Gli pneumatici BKT, selezionati per la loro resistenza e affidabilità, sono fondamentali per affrontare le quotidiane sfide operative, garantendo continuità e sicurezza. Quest’alleanza strategica non solo risponde alle esigenze di un’industria esigente, ma pone anche le basi per un approccio più consapevole verso l’ambiente. ■

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BROOKLAND SAND & AGGREGATES LTD. HA SCELTO GLI PNEUMATICI BKT DELLA GAMMA EARTHMAX PER SODDISFARE LE ESIGENZE DELLE SUE OPERAZIONI QUOTIDIANE. TRA I MODELLI UTILIZZATI SPICCANO I MODELLI EARTHMAX SR45, EARTHMAX SR50 ED EARTHMAX SR49
PERMETTONO DI MANTENERE LA CONTINUITÀ
DEL LAVORO SENZA INTERRUZIONI

Wirtgen Group

IL PALCOSCENICO della tecnologia

Sono andati in scena lo scorso aprile i Technology Days 2024, un evento internazionale che rappresenta un punto d’incontro per il settore della costruzione stradale e del trattamento dei materiali. Un’occasione durante la quale - con il motto “Smarter. Safer. More sustainable” - il Gruppo tedesco ha presentato lo stato dell’arte produttivo e l’ampia offerta di servizi e di tecnologie avveniristiche proposte sul mercato

di Ettore Zanatta

Il 18 e 19 aprile scorsi si sono svolti i Technology Days organizzati da Wirtgen Group presso la fabbrica centrale di Kleeman a Göppingen, in Germania, un evento che, come da tradizione, ha consentito agli ospiti di “toccare con mano” i prodotti, i sistemi e le soluzioni innovative - tra cui 11 anteprime mondiali tra i marchi Wirtgen, Vögele, Hamm, Kleemann, Benninghoven, Ciber e John Deereattualmente proposti sul mercato dal gruppo tedesco. Di seguito, una panoramica delle principali soluzioni viste in esposizione, sia statica che dinamica.

Un nuovo “specialista”

Durante l’evento Wirtgen Group ha presentato il Rock Crusher WRC 240(i), una stabilizzatrice semovente gommata specifica per il trattamento degli strati nella costruzione stradale e viaria, in grado di frantumare omogeneamente in sito, durante la stessa passata, la roccia grossolana (come quella che si trova nelle massicciate o nei terreni pietrosi) e la miscela. Con una larghezza operativa di 2.320 mm e una profondità di lavoro di 510 mm è possibile ottenere una resa fi-

no 600 t/h. Dopo la frantumazione della roccia, con una lunghezza dei bordi fino a 300 mm e una resistenza a compressione fino a 200 MPa, nella stessa passata è possibile eseguire anche la miscelazione con acqua e cemento, ad esempio per preparare uno strato portante. In questa fase il cemento viene sparso preliminarmente con una macchina spandilegante, mentre l’acqua necessaria viene irrorata nel vano di miscelazione attraverso la barra di spruzzatura Vario del

Rock Crusher. La WRC 240(i), inoltre, può essere impiegata nella stabilizzazione del terreno: il legante sparso preliminarmente, come la calce o il cemento, viene miscelato con il terreno poco portante disponibile, trasformato in un pregiato materiale edile e steso omogeneamente dietro la macchina. Il compito principale del WRC è la riduzione in granuli e la miscelazione di diversi terreni e strati in una passata, per ottenere un prodotto finale omogeneo. Il proce-

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 84 TECNOLOGIE
IL ROCK CRUSHER WRC 240(I) È UNA STABILIZZATRICE SEMOVENTE GOMMATA SPECIFICA PER IL TRATTAMENTO DEGLI STRATI NELLA COSTRUZIONE STRADALE E VIARIA

dimento, rispetto alla sostituzione del materiale, si caratterizza per i tempi di costruzione inferiori, per la salvaguardia delle risorse e per le minori emissioni di CO2. Il rotore di frantumazione e miscelazione con portautensili e utensili di frantumazione HT18, sviluppati appositamente per le applicazioni di frantumazione, permette di ottenere risultati ottimali nel terreno pietroso. Gli utensili sono dotati di taglienti in metallo duro di grandi dimensioni resistenti agli urti, mentre le traverse di supporto sono protette con una protezione antiusura in acciaio. Per resistere alle alte sollecitazioni nella frantumazione della roccia l’alloggiamento del rotore è rivestito con piastre d’usura in acciaio. Il WRC 240(i) offre varie possibilità di impostazione, per ottenere le pezzature desiderate con una distribuzione omogenea e costante nelle diverse applicazioni. Il sistema satellitare “AutoTrac” aiuta a migliorare l’efficienza dei processi e renderli più ecologici. Il Wirtgen Performance Tracker (WPT) bilancia tutti i parametri di processo rilevanti e specifici del sito, per offrire un database completo per l’analisi del cantiere e la documentazione.

I nuovi rulli tandem di Hamm I rulli tandem della serie HD+ sono ormai parte integrante della gamma di prodotti di Hamm. Già nel 2023 erano stati presentati nuovi modelli per tutte le classi di peso dotati di corrispondenti interfacce per le applicazioni digita-

li; il concetto di comando “Easy Drive”, inoltre, è stato introdotto anche nelle macchine con peso d’esercizio massimo di 7 e 8 t. Ora, con il HD+ 120i V-VIO, Hamm ha presentato un mezzo in linea con la norma sulle emissioni EU Stage V/EPA Tier 4f in grado di

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CON IL RULLO TANDEM HD+ 120I V-VIO, HAMM HA PRESENTATO UN MEZZO IN GRADO DI COMPATTARE, A SCELTA, TRAMITE VIBRAZIONE O OSCILLAZIONE

TECNOLOGIE

L’OPINIONE

AD

“Come di consueto i Technology

Days hanno offerto agli oltre 2.700 ospiti presenti un programma entusiasmante, che ha consentito loro di sperimentare molteplici soluzioni orientate al futuro per la costruzione di strade e la lavorazione dei materiali. Il tutto con il motto ‘Smarter. Safer. More sustainable’ (‘Più intelligente. Più sicuro. Più sostenibile’), che testimonia l’intento dell’azienda di guardare al cantiere nella sua interezza e pensare sempre in termini di ‘sistemi di produzione’ da offrire ai clienti, dai singoli prodotti ai processi completi. La digitalizzazione è il motore di una maggiore sostenibilità e precisione e per vedere come essa viene applicata nella pratica è stata organizzata ancora una volta un’impressionante dimostrazione dal vivo. Nel corso di conferenze specialistiche tenute da esperti riconosciuti del settore abbiamo fatto conoscere le soluzioni e gli input più recenti per affrontare le sfide che l’industria si trova ad affrontare in questo momento. Centrale è il tema della digitalizzazione. A tal proposito, gli specialisti del Wirtgen Group hanno illustrato come l’impresa può sostenere i propri clienti nel quadro della trasformazione digitale: in tale contesto, il ‘John Deere Operations Center’ diventerà la piattaforma centralizzata per le soluzioni digitali per la gestione di interi cantieri, disponibile sempre e ovunque, comprendente la progettazione, il monitoraggio, l’analisi e la manutenzione”.

compattare a scelta tramite vibrazione o oscillazione. Con un peso di 12 t, la macchina è equipaggiata con un tamburo a vibrazione nella parte anteriore, con un tamburo VIO in quella posteriore e con un motore diesel Deutz da 115 kW. Un vantaggio è la sua versatilità d’impiego: la possibilità di passare da vibrazione a oscillazione consente di non dover cambiare mezzo o utilizzarne uno aggiuntivo e ciò rende superfluo l’impiego di un altro operatore in cantiere. Oltre alla nuova combinazione di tamburi, con l’HD+ 120i V-VIO si usufruisce della cabina dalle dimensioni generose e dei comandi intuitivi, del concetto di comando “Easy Drive” e delle diverse interfacce per il collegamento di sistemi di gestione telematica, nonché delle applicazioni digitali per il controllo della compattazione e la relativa documentazione. Gli operatori possono inoltre approfittare dei vantaggi dell’oscillazione e implementarli durante la compattazione di cordoni o in aree sensibili alle vibrazioni. Come i tamburi di oscillazione di Hamm, infine, i nuovi tamburi VIO sono esenti da manutenzione, grazie a un acciaio resistente all’usura e a cinghie speciali resistenti alle varie temperature.

Un nuovo tamburo frantumatore

Hamm ha presentato il nuovo tamburo frantumatore VC per i rulli compattatori della gamma HC: dopo l’introduzione di questa serie, il costruttore offre oggi modelli EU Stage V/EPA Tier 4f

sviluppati appositamente per la frantumazione e la compattazione di pietra e roccia. I vantaggi per le imprese di costruzione sono evidenti, poiché è possibile ottimizzare i processi in cantiere riducendo la preparazione dei materiali e i costi di trasporto. A seconda dell’applicazione, i clienti possono approfittare di risparmi fino al 50% in termini di tempo, costi ed emissioni di CO2

I modelli HC 250 C VC (Tier 3) e HC 250i C VC (EU Stage V/EPA Tier 4f) sono in grado di frantumare e compattare in un unico processo terreni misti e varie tipologie di roccia, come ad esempio basalto, granito o altri materiali con resistenza alla compressione comparabile. Come per la serie precedente, la denominazione comprende l’acronimo “VC” (Vibration Crusher). Equipaggiati con motori diesel Deutz e componenti rinforzati su telaio anteriore, giunto articolato e sottocarro, sono ideali per impieghi gravosi. La lettera “C” indica una trazione del tamburo rinforzata, che consente inclinazioni fino al 60%. Le macchine, del peso di 25 t, sono dotate di serie di pneumatici da roccia, cabina e del concetto di comando “Easy Drive”. Gli operatori possono beneficiare di un sedile di guida con schienale allungato, utile nelle attività Heavy Duty (come opzione è possibile scegliere un sedile di guida con ammortizzazione pneumatica). Fulcro dei rulli VC è il sistema porta-utensili di nuova concezione: questo sistema può essere equipaggiato con scalpelli con codolo

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 86
HAMM HA PRESENTATO ANCHE IL NUOVO TAMBURO FRANTUMATORE VC PER I RULLI COMPATTATORI DELLA GAMMA HC

circolare per pietra morbida e con scalpelli Heavy Duty resistenti all’usura dotati di punta in metallo duro e armatura per roccia abrasiva o roccia dura. La disposizione del sistema porta-utensili e il fissaggio degli inserti permettono di usufruire di una procedura di smontaggio e montaggio rapida e semplice senza dover ricorrere ad attrezzi speciali. Le macchine esistenti (H 25i VC/3625 VC) possono essere dotate del sistema porta-utensili di nuova concezione, sostituendo il tamburo.

La nuova Vögele

SUPER 1800-5(i)

Joseph Vögele AG ha integrato nella generazione Tratto 5 il suo modello di finitrice più richiesto, la finitrice SUPER 1800-5(i). Con larghezze di stesa comprese tra 2,55 e 10 m, una potenza elevata e dimensioni compatte, il portabandiera della Universal Class è anche la finitrice più versatile dell’azienda. Con i suoi 6,15 m di lunghezza, la SUPER 1800-5(i) è una finitrice compatta, ideale sia per interventi in centro urbano che per la realizzazione di autostrade, e abbina il suo ampio spettro di appli-

AG HA INTEGRATO NELLA GENERAZIONE TRATTO 5 IL SUO MODELLO DI FINITRICE PIÙ RICHIESTO, LA FINITRICE SUPER 1800-5(I)

cazioni, la potenza motore di 129 kW e la sua capacità di stesa di 700 t/h alle nuove tecnologie Tratto 5. Tra queste, il pannello di comando ErgoPlus 5, i nuovi sistemi di assistenza alla guida e automatici, una migliore gestione del materiale, un sistema di propulsione sostenibile, dotazioni comfort aggiuntive e un nuovo impianto d’illuminazione. Rispetto alla variante Tratto 3, il pannello di comando offre una visuale

migliore, un maggiore comfort ed ergonomia e tutte le premesse per potere costruire strade in modo interconnesso. Vögele ha semplificato il comando delle funzioni, ha ridotto l’ingombro a favore di un maggiore spazio libero per le gambe e ha integrato ulteriori ripiani d’appoggio. Grazie alla SmartWheel, inoltre, la SUPER 1800-5(i) può essere controllata in modo ancora più preciso rispetto al suo predecessore.

UN IMPIANTO DI VAGLIATURA “SOSTENIBILE”

Tra le novità presentate ai Technology Days 2024 rientra anche il nuovo impianto di vagliatura grossolana MOBISCREEN MSS 502(i) EVO di Kleemann, una soluzione che si distingue per la flessibilità, la facilità d’uso e l’ergonomia. Questa macchina può essere azionata esclusivamente in modo elettrico, ottenendo così risultati positivi anche in termini di sostenibilità. Con il nuovo MOBISCREEN MSS 502(i) EVO, dunque, Kleemann amplia l’assortimento di impianti semoventi al di sotto del consolidato MOBISCREEN MSS 802(i) EVO. Grazie alla sua compattezza, questa versione è ottimizzata per capacità di alimentazione ridotte fino a 350 t/h. Una tramoggia di alimentazione di dimensioni generose, una superficie di vagliatura di 5,4 m2 e un ampio nastro di scarico principale garantiscono un ottimale trasporto del materiale (per ottenere un’elevata versatilità d’uso è pos-

sibile regolare in continuo la velocità di tutti i nastri trasportatori e convertire da due a tre granulometrie finali). L’ampio intervallo di regolazione dell’angolo del cassone vaglio (15,4°-20°) consente di ottenere un’elevata capacità di vagliatura a fronte di un’elevata qualità del prodotto. I piatti di vaglio possono essere

assegnati in base alla singola applicazione scegliendo tra un’ampia selezione di mezzi di vagliatura (sono possibili anche assegnazioni di piatti misti). Il nuovo impianto offre un’ampia varietà di configurazioni per operare come sistema autonomo o in combinazione con altri impianti Kleemann.

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 87
JOSEPH VÖGELE

TECNOLOGIE

Con il touch-screen opzionale “Premium Touch” si possono monitorare e utilizzare le soluzioni digitali presenti e future. Più comfort, efficienza e sicurezza li offrono anche la funzione Paver Access Control (PAC) e il pacchetto luci a LED Plus. La SUPER 1800-5(i)

L’OPINIONE

“L’innovazione è parte del nostro DNA. Dal riscontro dei nostri clienti sappiamo che i mercati hanno bisogno di soluzioni sempre più intelligenti, sicure e sostenibili. Per questo ci siamo concentrati e presentiamo le tecnologie più moderne per le macchine e le soluzioni digitali, con le quali possiamo supportarli nella trasformazione digitale. In questo contesto diamo valore alle soluzioni globali per i loro progetti di costruzione, dalla progettazione alla documentazione, all’analisi. Essi possono così portare a termine più progetti con un minore impiego di risorse, costruire e manutenere più infrastrutture e contare contestualmente su una maggiore redditività. Allo stesso tempo, i sistemi di assistenza alla guida digitali e l’automazione dei processi contribuiscono a contrastare la carenza di personale specializzato nel settore, poiché anche gli operatori meno esperti vengono messi in condizione di ottenere la stessa qualità degli esperti più competenti. Inoltre, le soluzioni telematiche creano una maggiore trasparenza per i clienti rispetto allo stato delle loro flotte, per poter effettuare le manutenzioni alle macchine in modo proattivo e, quindi, ancora più mirato”.

supporta l’operatore anche con le funzioni di assistenza alla guida e automatiche aggiuntive: Niveltronic Plus Assist, ad esempio, rende automatica la stesa dei profili a schiena d’asino e trasversali; in combinazione con il nuovo controllo del bordo Edge Control, inoltre, è possibile controllare in modo automatico anche la larghezza del banco lungo un filo di riferimento. La regolazione automatica della larghezza del banco fa sì che anche il fianco del banco wireless esca e rientri correttamente affinché la larghezza operativa resti costante. Il motore a 4 cilindri consuma meno, grazie al pacchetto per la riduzione delle emissioni Vögele “EcoPlus” ottimizzato. A ridurre i consumi e ad aumentare l’efficienza contribuisce anche l’ottimizzazione del sistema di gestio-

ne del trasporto del materiale. Abbinata ai banchi estensibili Tratto 5 AB 500 e AB 600 o al banco rigido SB 300 la nuova finitrice Vögele garantisce una precompattazione ottimale. La regolazione idraulica della corsa del tamper permette di ottenere un’elevata qualità di stesa e tempi di attrezzaggio più brevi. Con il cosiddetto “Dual Power Shift Tamper” gli operatori possono regolare la corsa del tamper premendo un solo pulsante. Paragonata alla regolazione meccanica questa funzione permette di risparmiare tempo ed è utile in presenza di spessori di stesa variabili. Un nuovo sistema di guida e posizionamento per il montaggio degli elementi di allargamento del banco e un riscaldamento più efficiente dei gruppi di compattazione riducono i tempi di attrezzaggio. ■

UN SISTEMA 100% A IDROGENO VERDE

Benninghoven ha presentato in anteprima mondiale il primo bruciatore al mondo alimentato al 100% con idrogeno verde, con l’obiettivo di rendere la costruzione di strade più sostenibile in futuro. Per la produzione di asfalto è necessario un processo termico durante il quale i bruciatori industriali riscaldano e deumidificano il materiale di base, roccia e/o asfalto recuperato, prima che venga miscelato con il bitume: per rendere questo processo il più efficiente possibile, quindi, Benninghoven ha sviluppato una nuova generazione di elementi che comprende, oltre al bruciatore, l’unità di comando e il sistema essiccatore. Questo sistema consente di utilizzare fino a quattro diversi combustibili contemporaneamente: una versatilità che incrementa la redditività, poiché il gestore del sistema ha sempre la possibilità di utilizzare le fonti energetiche ottimali disponibili. Le tecnologie di bruciatori Benninghoven possono essere configurate sia nei nuovi impianti che in sistemi di miscelazione dell’asfalto esistenti (le soluzioni Retrofit possono essere utilizzate anche negli impianti di altri costruttori): ciò offre a tutti gli operatori la possibilità di passare in qualsiasi momento alle tecnologie più recenti. Un aspetto, questo, di centrale importanza per una produzione di asfalto economica e sostenibile così come per la sicurezza del sito nel lungo termine.

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internazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza, servizi e infrastrutture viarie

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Bologna, 9-12 Ottobre 2024 Quartiere Fieristico an event by www.asphaltica.it RECYCLING BARRIERS ROAD SIGNS COLOURS ASPHALT EQUIPMENT Per informazioni: asphaltica@bolognafiere.it
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Il noleggio? SEMPRE PIÙ PROFESSIONALE!

Nel 2023 il settore del noleggio ha fatto registrare quota 3 miliardi di euro in termini di volume di affari. Le opportunità di crescita sono considerevoli.

Il segreto di questo successo? Il passaggio da semplici “fornitori di macchine e attrezzature” a “partner strategici e professionali” a cui rivolgersi per ottenere la soluzione più performante di fronte a necessità specifiche

di Raffaella Chierici

Partiamo dalle basi: cos’è il noleggio? Qualcuno può pensare che questa sia una domanda banale, ma non lo è: il noleggio non è la mera fornitura di un dato mezzo o di una data attrezzatura, bensì l’impiego a 360° del macchinario o dell’equipaggiamento. È proprio questo il punto nodale di tutta l’attività di ogni noleggiatore: quella serie di servizi collegati alla fornitura e all’uso produttivo e in sicurezza di un determinato macchinario. Servizi “nascosti” che, spesso, non vengono riconosciuti come indispensabili dagli utilizzatori finali.

Il noleggiatore deve essere capace di “vendere” l’intera attività che sta dietro al semplice mezzo: assistenza, manutenzione, parco mezzi sempre ag -

Dossier ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 90
MARCO PROSPERI DIRETTORE DI ASSODIMI/ASSONOLO

giornato e di ultima generazione in grado di garantire un miglioramento sostanziale all’attività del cliente.

“ Il noleggio - come dichiarato da Marco Prosperi, direttore di Assodimi/ Assonolo, l’Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentaliè difficile da ‘rivendere’. Soprattutto in Italia, dov’è ancora molto forte l’attitudine all’acquisto ”.

Perché si noleggia?

In Italia, principalmente, gli operatori del settore delle macchine da costruzione o per il sollevamento (ma non solo) noleggiano perché si trovano ad affrontare un picco particolarmente elevato di lavoro, perché devono operare al di fuori della loro zona abituale o perché non hanno la macchina - o l’attrezzatura - adeguata al lavoro richiesto.

Il noleggio professionale è un alleato del cliente che gli consente di lavorare meglio e in sicurezza grazie alla possibilità di scelta tra mezzi innovativi e di ultima generazione. Ed è questo il punto, ancora oggi, più complesso dell’attività del noleggiatore: “scardinare” l’abitudine all’acquisto, che ancora predomina in Italia, e rendere chiari e immediati tutti i vantaggi insiti nel noleggio di un mezzo

NOLEGGIO maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 91

o di un’attrezzatura. Il convegno “Il noleggio in Italia nel settore edilizia e nella filiera del calcestruzzo, numeri e dinamiche” organizzato da Rental Blog in collaborazione con Assodimi/Assonolo,

svoltosi a Piacenza Expo durante la scorsa edizione del GIC-Giornate Italiane del Calcestruzzo, è stata un’occasione di confronto tra noleggiatori e costruttori di macchine e attrezzature. Un confron-

to – moderato da Luca Tagliabue e Pier Angelo Cantù di Rental Blog - che ha confermato la via già intrapresa anche per i prossimi anni: una piena e fattiva collaborazione finalizzata a creare e consolidare figure sempre più professionali e preparate nel mondo del noleggio.

La crescita del noleggio

Nel 2023 il noleggio in Italia ha superato quota 3 miliardi di euro in termini di volume di affari, con una crescita esponenziale rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, questo importante sviluppo dell’attività si ridimensiona se paragonata al mercato tedesco - dove i volumi sono più del doppio - o a quello inglese, che supera quello italiano di oltre due terzi. “Il noleggio presenta un grande potenziale”, afferma il direttore di Assodimi/ Assonolo . “Come rilevato dal Centro Studi Assodimi/Assonolo, che ogni anno analizza oltre 1.200 bilanci aziendali, la spesa pro capite italiana verso il noleggio è aumentata di 60 punti negli

ASSODIMI/ASSONOLO: UNA NUOVA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE

Assodimi/Assonolo, associazione in rappresentanza nel noleggio professionale di beni strumentali, è diventata negli anni un’importante interlocutrice presso enti e ministeri. Per implementare ulteriormente questo ruolo all’interno del mercato del noleggio è stato deciso un cambio di approccio in termini di comunicazione interna, verso gli associati e il mercato esterno. Sono nati di conseguenza cinque i diversi portali che, collegati tra loro, consentono di comunicare con trasparenza ed efficacia a target diversi di utenti dell’associazione. Il principale obiettivo di questo pluralismo di portali sul mondo del noleggio è quello di differenziare le informazioni destinando un diverso ruolo, facilmente individuabile, a ogni singolo portale. Assodimi.it mantiene una valenza istituzionale mettendo in luce progetti e attività dell’associazione legate al settore noleggio; Nolo.News darà voce e visibilità a notizie e aggiornamenti prove-

nienti dai soci, con un’agenda dedicata agli appuntamenti e alle fiere dedicate al settore noleggio; Scuola di Noleggio ha l’obiettivo di fornire informazionida fonti autorevoli - chiare e puntuali sul noleggio. Il portale propone inoltre una formazione specifica e di livello a chi opera nel noleggio. Assonolo.it è il

portale che consente di individuare sulla mappa tutte le aziende di noleggio, associate ad Assodimi/Assonolo, che operano sul territorio italiano. Il portale Job.Assodimi, infine, nasce per rispondere alla crescente esigenza delle aziende di noleggio di attrarre e ricercare collaboratori.

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Dossier
AL GIC-GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO
I RELATORI DEL CONVEGNO

ultimi tre anni, arrivando a una quota di oltre 60 euro. In Italia ci stiamo sempre di più avvicinando al noleggio di beni strumentali, sia che si tratti di lavoro che di hobby o di svago”. Nello specifico, il noleggio delle piccole attrezzature - nonostante conti solo il 5% del totale dell’intero settore - è uno dei segmenti più dinamici. Dagli studi effettuati da Assodimi/Assonolo è stato rilevato che quasi il 50% delle piccole attrezzature utilizzate in Italia è noleggiato. “Un dato, questo, che ci fa affermare quanto oggi manchi più l’offerta che la domanda di noleggio di piccole attrezzature”, afferma ancora Marco Prosperi. “E come offerta intendiamo un’offerta specializzata e professionale. Sempre il nostro Centro Studi ha osservato quanto il noleggio stia crescendo, soprattutto per ciò che concerne alcune tipologie di lavoro, ad esempio le ristrutturazioni, laddove il noleggio è sempre stato presente. Tuttavia, in Italia mancano zone territoriali e di tipologie di clienti raggiunte dal noleggio e questo sarà uno degli interventi che dovranno fare i noleggiatori nel futuro. Non dovranno più essere noleggiatori ‘passivi’ in attesa del cliente, ma diventare noleggiatori ‘attivi’ e propositivi alla ricerca di nuovi partner”.

Considerando che il ritorno di spesa di acquisto delle piccole attrezzature è molto rapido – addirittura inferiore a un anno - e che la redditività di questi strumenti è dinamica ed elevata appare chiaro quanto questo genere di servizio sia ormai basilare per il continuo dialogo tra noleggiatori e operatori finali. Un dialogo costante, che deve portare al miglioramento delle attività per il cliente, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, oltre che a un incremento della redditività del noleggiatore stesso.

Il futuro del settore

Analizzando i dati italiani rapportati a quelli del resto dell’Europa il margine di sviluppo appare potenzialmente molto elevato. Prendiamo ad esempio la Francia: il noleggio delle piccole attrezzature rappresenta il 40% del totale del noleggio per il settore delle costruzioni e il totale dei noleggiatori si attesta sulle

400 unità. In Italia, come già accennato, il segmento delle piccole attrezzature rappresenta il 5% del totale, mentre il numero dei noleggiatori si aggira attorno ai 4.000. Appare più che evidente quanto le opportunità di crescita ci siano. Lo sviluppo di questo comparto, inoltre, rappresenterà una vittoria per tanti attori in campo: dal produttore al noleggiatore, dal cliente fino ad arrivare a tutto l’indotto legato a tutti e tre i protagonisti appena citati. In effetti, i vantaggi sono molteplici: i costruttori potranno investire su prodotti tecnologicamente avanzati e su un’implementazione della gamma offerta anziché pensare più banalmente a realizzare attrezzature dal costo accessibile per gli acquirenti. Il noleggiatore potrà investire sulla creazione di un’offerta convincente in grado di stimolare la domanda grazie a incrementi strutturali, organizzativi e formativi. Infine, l’utilizzatore che avrà a disposizione prodotti e attrezzature di ultima generazione, assistenza tecnica e nessun rischio di fermo macchina. Senza dimenticare che l’acquisto di un bene si ammortizza in cinque anni, mentre il costo del noleggio si “scarica” nell’anno d’esercizio.

Noleggio sì, ma professionale

A fronte di un mercato in grande espansione è indispensabile che il no-

leggio sia un’attività di qualità, costituito da figure professionali tecnicamente preparate. Negli ultimi anni la figura del noleggiatore ha assunto un ruolo molto più professionale e rilevante. Diventa fondamentale, anche a fronte di rallentamenti del mercato e dell’economia, che questo percorso di crescita e valorizzazione del noleggio continui a incrementarsi. Il noleggiatore deve sempre più porsi come “professionista del settore”, attraverso adeguati investimenti in formazione, sicurezza e transizione energetica che elevino la qualità dei prodotti e dei servizi, distinguendosi da tutti quei - speriamo sempre in misura minore - noleggiatori improvvisati. È un mondo che sta crescendo, su cui scommettere e su cui i produttori stanno investendo molte risorse in termini di sviluppo tecnologico e completamento di gamma proposta sul mercato, senza dimenticare i grandi investimenti in assistenza e formazione. Grazie al mondo del noleggio professionale, infatti, i costruttori possono investire e puntare sulla realizzazione di macchine particolari ed estremamente specifiche. E questo perché l’utilizzatore finale sa di potersi affidare a tecnici specializzati per l’uso saltuario di una macchina senza sentire la necessità di doverla acquistare.

Il noleggio è una “opportunità” e il noleggiatore professionale diventa il mez-

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 93 NOLEGGIO

zo con cui i produttori devono lavorare per cogliere quest’importante occasione.

La parola ai costruttori

Il mercato del noleggio professionale e specializzato è un importante segmento su cui i produttori stanno investendo. Se è vero che l’utilizzatore finale tende

ad acquistare un mezzo o un’attrezzatura “tradizionali” e di uso quotidiano risulta altrettanto vero che, sempre più, si affida al mondo del noleggio per l’uso di attrezzature particolari ed estremamente specifiche. Il produttore può quindi destinare risorse allo sviluppo di attrezzature specializzate e specialisti-

LO STATO DEI NOLEGGIATORI 1 / GRUPPO KILOUTOU

CRESCITA DEL 18% PER IL GRUPPO

Il gruppo francese Kiloutou ha fatto registrare un fatturato di 1,2 miliardi di euro nel 2023, confermando il suo slancio di crescita in tutti i mercati in cui opera. In Francia, la società di noleggio ha registrato un fatturato di 759 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al 2022. Negli altri sei Paesi europei in cui il Gruppo opera - Polonia, Spagna, Germania, Italia, Danimarca e Portogallo - Kiloutou ha chiuso l’anno con un fatturato di 448 milioni di euro e una crescita del 42%.

Nel 2023 Kiloutou ha quindi rafforzato la sua posizione di terza società di noleggio in Europa e la sua penetrazione nei vari mercati, grazie anche a diverse acquisizioni realizzate in parallelo all’apertura di una quindicina di nuove filiali in tutto il continente. Grande è l’attenzione all’ambiente: un terzo degli investimenti nel 2023 è destinato all’acquisto di attrezzature a basse emissioni. Kiloutou, che in Francia ha riunito la sua gamma di attrezzature a basse emissioni di carbonio in una linea dedicata iMPAKT, mira a introdurre gradualmente una

gamma a basse emissioni a partire dal 2024. Contemporaneamente sta proseguendo il progetto di decarbonizzazione della flotta aziendale (veicoli di servizio, di soccorso e di consegna). Il Gruppo prevede che il 27% dei suoi rinnovi di veicoli nel 2024 sarà decarbonizzato. Ma come viene visto il 2024? Ricco di opportunità e di sfide. Il contesto economico è ancora segnato dall’inflazione e dall’emergere di crisi settoriali e geopolitiche che potrebbero turbare l’industria dei lavori pubblici e delle costruzioni. Di fronte a queste sfide il noleggio di attrezzature si sta rivelando una soluzione concreta per le imprese di costruzione e di lavori pubblici: in primo luogo, consentendo loro di ottimizzare la struttura dei costi; in secondo luogo, offrendo loro attrezzature a basse emissioni di carbonio che sono ancora più costose da acquistare. Anche per il 2024 il gruppo Kiloutou intensificherà la propria diversificazione aprendo filiali specializzate e rafforzando la propria attività in diversi settori in crescita, tra cui l’industria, l’energia e i servizi.

che senza correre il pericoloso rischio che esse non vengano vendute. Diventa sempre più indispensabile che si crei un rapporto di collaborazione e fiducia tra produttori e noleggiatori, una cooperazione e una sinergia professionale dove la formazione sia il punto di partenza. L’offerta italiana di piccole attrezzature a noleggio, per il momento, è molto bassa e il 5% che il segmento occupa dell’intero settore ne è la conferma. Una percentuale destinata ad aumentare nei prossimi anni vista, soprattutto, l’attenzione dei produttori verso i noleggiatori professionali.

“In Tyrolit - ha affermato Alberto Dus, Sales Manager per l’Italia dell’azienda specializzata a livello mondiale in utensili per la rettifica, il taglio, la perforazione e la levigatura, oltre che di macchinari per l’edilizia e la demolizione controllata - siamo convinti che l’incremento del numero di attrezzature proposte sia una grande opportunità da conquistare per il noleggiatore. Tyrolit si sta approcciando sempre più al settore del noleggio attraverso diversi canali, il primo dei quali è il ‘Tyrolit Rental Service’”. La formula proposta dal “Tyrolit Rental Service” è semplice: chi sottoscrive un contratto di noleggio della durata di 24 mesi con Tyrolit, al termine del periodo indicato potrà riconsegnare le sue macchine, sostituendole con modelli nuovi in caso di proseguimento dell’accordo. Le macchine ritirate e rigenerate entreranno a far parte del parco dei mezzi previsti come macchine sostitutive, evitando quindi di generare concorrenza con i partner e consegnando loro attrezzature nuo-

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 94
Dossier
ALBERTO DUS SALES MANAGER ITALIA DI TYROLIT

ve e performanti. Qual è il vantaggio in tutto questo? “Sicuramente economico”, conferma Alberto Dus. “Il noleggio delle attrezzature in Italia ha un costo elevato; con il vantaggio offerto di non dover comprare l’attrezzatura permettiamo al noleggiatore di abbassare i costi di noleggio nei confronti dell’utente finale. Il noleggio ha bisogno di ‘educazione’: dobbiamo educare i noleggiatori italiani all’offerta della piccola attrezzatura vista, troppo spesso, come un’attività secondaria e trasformarla in un elemento trainante della loro attività. Con questo intento abbiamo creato la ‘Tyrolit Academy’, tramite la quale vogliamo incrementare la conoscenza dei nostri prodotti e la formazione di noleggiatori e di rivenditori. Crediamo nella formazione e soprattutto nella formazione tecnica di qualità”.

Sea Technology è partner Assodimi/

Assonolo dal 2010, avendo intercettato da subito l’esigenza da parte dei noleggiatori di incrementare la gamma di prodotti offerti inserendo la piccola attrezzatura. Tutte le nuove macchine e le attrezzature vengono progetta-

LO STATO DEI NOLEGGIATORI 2 / MOLLO NOLEGGIO SPIRITO DI SQUADRA PER IL SUCCESSO

Qualche numero per descrivere il 2023 del Gruppo Mollo: 518 collaboratori (+75 rispetto all’anno precedente), 57 centri noleggio operativi (nove in più rispetto al 2022) dislocati in nove regioni e 36 province italiane, 85.000 contratti di noleggio (+12.300 rispetto al 2022). Il fatturato è stato pari a 127 milioni di euro (in crescita del 22% rispetto all’anno precedente), generato esclusivamente da attività di noleggio e non di vendita. Il noleggio è una soluzione adottata da tante tipologie di aziende operanti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, ma non solo: manutenzioni e ristrutturazioni, infrastrutture, manutenzione del verde, scavi e demolizioni, industria e logistica, eventi e manifestazioni. “Offriamo un ventaglio d’offerta a 360°”, conferma il presidente dell’azienda albese, Mauro Mollo, ricordando che il Gruppo oggi offre noleggi con operatore e a freddo. Da non dimenticare la sua Academy formativa, che nel 2023 ha rilasciato ben 6.600 patentini, aggiudicandosi diversi riconoscimenti quale miglior centro di for-

mazione italiano. Gli obiettivi per il 2024 sono chiari: arrivare a quota 65 centri noleggio in Italia e a un fatturato di 150 milioni di euro. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, l’azienda continuerà a incrementare e rinnovare la propria flotta di mezzi (oggi composta da più di 13.000 unità tra piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, gru edili, veicoli commerciali, macchine movimento terra e attrezzature edili, monoblocchi, contai-

te e realizzate improntandole al noleggio rendendole di più facile utilizzo, più durature e di più facile manutenzione. “Abbiamo creato ‘We Rent’ - ha sottolineato Alessandro Turri, vicepresidente dell’azienda - per un servizio completo di assistenza e formazione dedicato al noleggiatore che vuole cimentarsi nel noleggio delle nostre attrezzature. Il servizio comprende assistenza meccanica e formazione sull’uso pratico delle nostre attrezzature attraverso la creazione di giornate dedicate, presso l’area test nella nostra azienda”. “We Rent” è un servizio che offre la massima flessibilità di utilizzo poiché, data la completezza del parco macchine Sea Technology, è sempre possibile per il noleggiatore professionale sostituire il noleggio di una macchina con quello di un’altra più idonea a un servizio ben misurato.

ner, bagni mobili) selezionandoli, come sempre, tra i costruttori più affidabili e innovativi sul mercato mondiale. Nel biennio 2024-2025 il Gruppo Mollo investirà 120 milioni di euro in nuovi mezzi, puntando in particolare su soluzioni “green” e tecnologie elettriche e ibride. A tale scopo, Mollo Noleggio punta sul rafforzamento del marchio Blue&Green, con l’obiettivo di ridurre i consumi, le emissioni e la rumorosità.

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MASSIMILIANO BORTOLOZZO

RESPONSABILE VENDITE DIVISIONE EDILIZIA DI HUSQVARNA GROUP

Husqvarna Group, nella figura del suo responsabile vendite per la divisione Edilizia, Massimiliano Bortolozzo, conferma l’andamento di crescita del settore del noleggio per i prossimi anni e l’intento dei costruttori volto alla creazione di soluzioni sempre più affidabili e di semplice utilizzo per questo mercato. Rilevante è anche l’impegno verso la formazione dei noleggiatori stessi perché, come dichiarato da Bortolozzo stesso, “oggi si sta abbandonando la scel-

ta di un’attrezzatura o mezzo a noleggio in base al costo. Oggi si sceglie un mezzo o un’attrezzatura in funzione che questo risponda appieno a necessità specifiche. Il cliente, oggi, va dal noleggiatore chiedendo consigli e soluzioni: una preparazione tecnica diventa fondamentale”. Il noleggiatore è un partner di prestigio per i costruttori e il noleggiatore professionale e preparato riesce ad assicurare un valore aggiunto alle aziende produttrici stesse. “Il mondo del noleggio in questi anniha sottolineato ancora Bortolozzo - ha dato la possibilità di valorizzare la macchina performante, mettendo in secondo piano il costo della macchina stessa. L’obiettivo finale è soddisfare le necessità dell’utilizzatore finale e per noi avere partner noleggiatori capillarmente posizionati in tutto il territorio nazionale ci consente di rispondere tempestivamente a chi ci chiede un’attrezzatura in qualsiasi zona d’Italia”.

La parola ai noleggiatori

Uno degli aspetti principali per lo sviluppo del settore è il cambio di rotta affinché cessi il ricorso al noleggio solo

LO STATO DEI NOLEGGIATORI 3 / VENPA

LEONARDO GNAGA

RESPONSABILE SVILUPPO NOLEGGIO DI CGT EDILIZIA

quando serve una macchina. Come può avvenire questa inversione di tendenza? Evidenziando tutti i vantaggi derivanti dal noleggio che, ancora oggi, non sempre vengono recepiti dai potenziali clienti. Assistenza nella scelta del prodotto migliore per le specifiche esigenze, proposta di mezzi tecnologicamente all’avanguardia e perfettamente controllati e revisionati, assistenza tecnica e conoscenza precisa dei mezzi proposti, soluzioni finalizzate al miglioramento

FORMAZIONE CONTINUA E ALTA SPECIALIZZAZIONE

Dal monitoraggio e analisi dati Assistenza Venpa 2023 sono emersi i risultati di un anno di lavoro che hanno attestato al 72% la percentuale degli interventi effettuati che non hanno richiesto ulteriori assistenze, risolvendosi positivamente con un unico passaggio del tecnico in cantiere. In Venpa l’aggiornamento dei tecnici meccanici ed elettrotecnici avviene in maniera continuativa: ogni anno, per tutti i tecnici di officina, viene infatti predisposto un fitto programma di incontri formativi che vede coinvolte le case costruttrici, al fine di conoscere i nuovi mezzi a parco noleggio, e il personale tecnico interno esperto Venpa, per quanto invece concerne la diagnostica. Allo stesso tempo in Venpa sono stati istituiti nuovi ruoli professionali altamente specializzati

a supporto di tutte le officine. Tecnici esperti Venpa sono stati designati quali formatori tecnici di riferimento per la risoluzione di guasti e malfunzionamenti di varia origine, tanto meccanici quanto elettrotecnici. L’ampia conoscenza di questi professionisti, maturata sul campo in anni di lavoro, è ora quindi a disposizione di tutto il comparto tecnico Venpa, al fine di snellire i tempi di riso-

luzione del problema che blocca la rimessa in opera del mezzo noleggiabile. La conoscenza del singolo diventa patrimonio comune per tutti i colleghi, anche grazie alla condivisione di registri di lavorazione dei mezzi a parco e di documentazione tecnica redatta al fine di storicizzare interventi e problematiche emerse nella vita di un mezzo.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 96
Dossier

del lavoro dei clienti: sono questi alcuni dei principali plus che devono essere evidenziali affinché il noleggiatore non sia più solo un semplice “affitta-mezzi”. In estrema sintesi possiamo parlare di professionalità al primo posto. È opinione comune tra i noleggiatori, infatti, che la professionalità sia l’obiettivo da raggiungere se si vuole davvero crescere come e quanto i dati di Assodimi/ Assonolo prospettano.

“In una catena formata da un mercato in crescita, dai produttori, da noi noleggiatori e dal cliente finale mi sento di affermare che l’anello debole sia proprio quello dei noleggiatori”, ha spiegato Leonardo Gnaga, responsabile dell’attività di sviluppo del noleggio in CGTE. “Troppo spesso, ancora oggi, non siamo in grado di trasmettere ai clienti finali la forte competenza e le capacità tecniche e tecnologiche dei costruttori. Dobbiamo acquisire tutte le competenze necessarie se vogliamo conquistare nuove aree di mercato, non possiamo più permetterci di essere semplici fornitori di mezzi, ma divenire un partner di riferimento dei nostri clienti che ricercano specifiche soluzioni. Ricordiamoci che è ‘la somma che fa il totale’, non il singolo ‘grande’ noleggio. Entrare in empatia con i clienti, offrendo loro attrezzature per lavori specifici e non usuali, crea nuovi clienti, volume di affari importanti e… mercato”. Investimenti nell’ampliamento continuo delle gamme e, soprattutto, investimenti nella formazione continua e precisa, infatti, sono gli sforzi che CGTE sta intraprendendo per la fidelizzazione dei suoi clienti e per lo sviluppo di nuovi mercati, come citato da Gnaga. CGTE nasce come azienda di noleggio per il movimento terra per poi sviluppare diverse altre linee specializzate per il noleggio tra cui, appunto, la piccola attrezzatura. L’obiettivo di questa scelta nasce anche dalla volontà di affiancare il cliente nella sua attività quotidiana proponendo accessori e attrezzature che possano farlo lavorare meglio e, di conseguenza, migliorarne la produttività. Se da un lato il noleggio di un mezzo di grosse dimensioni (un escavatore convenzionale, ad esempio) porta un beneficio immediato in termini economici e,

perché no, di soddisfazione personale al noleggiatore, è importante sottolineare quanto il mercato delle piccole attrezzature si caratterizzi per una grande marginalità di guadagno e costituisce un’enorme possibilità di conquista di nuovi clienti. È proprio in questo segmento che HSS Nolo è nata oltre 30 anni, fa specializzandosi nel noleggio di piccole attrezzature. “Il nostro vero obiettivoha spiegato il suo portavoce, Alessandro Combi - è quello di cercare di aiutare il

nostro cliente ad avere successo e di aiutarlo semplificandoli la vita. Deve lavorare con la migliore tecnologia possibile, il migliore prodotto disponibile e, soprattutto, la migliore consulenza che possiamo fornirgli. Perché molto spesso i clienti non conoscono i prodotti che andranno a noleggiare e devono potersi fidare della nostra parola È solo attraverso la formazione e la continua ricerca di attrezzature specializzate e altamente performanti che possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Oggi possiamo affermare che, grazie ai nostri continui investimenti, sia imprese che artigiani e privati si affidano alla professionalità e disponibilità dei nostri consulenti di noleggio per trovare l’attrezzatura più adatta al proprio lavoro”

Possibilità di scelta, rapidità in termini di fornitura, opportunità di noleggio a breve termine, prodotti sempre controllati e verificati, assistenza tecnica e fornitura di soluzioni mirate e precise: sono queste, in conclusione, le caratteristiche che il noleggiatore professionale di piccole attrezzature deve poter e saper proporre.

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 97 NOLEGGIO
ALESSANDRO COMBI MANAGER DI HSS NOLO

Kubota Italia

CRESCITA “ad alta velocità”

Il Dealer Meeting organizzato da Kubota Italia lo scorso aprile ha rappresentato un’importante occasione per annunciare - e condividere con la sua rete di 43 concessionari - un programma strategico di crescita basato sull’incremento della “brand awareness” e dei temi legati a digitalizzazione, elettrificazione e sostenibilità

di Daniele Smiraglia

Una location di grande prestigio per ribadire la forza di un brand globale: Kubota Italia ha scelto il Museo Ferrari di Maranello come scenario per il Dealer Meeting 2024, un appuntamento che nel corso degli anni è diventato una consuetudine per gli attuali 43 concessionari italiani dell’azienda, ma soprattutto un’occasione per condividere idee, pianificare le azioni commerciali sul territorio e stilare un bilancio

sull’attuale stato del mercato e sulle prospettive per l’immediato futuro. Durante l’evento, davanti a una platea di oltre 100 persone, il top management di Kubota Italia ha introdotto il percorso strategico denominato “Global Major Brand 2030”, per poi affrontare tematiche quali l’evoluzione del “Drilling Project”, l’importanza del noleggio e l’introduzione di nuove macchine sul mercato. Numerose anche le figure di spicco di Kubota che si sono susseguite davanti al microfono:

Yasuku Kamada, presidente e CEO di Kubota Holdings Europe BV e presidente della Business Unit Macchine Movimento Terra; Naoto Nishiura, vicepresidente B. U. MMT; Jun Kurita, coordinatore Vendite & Marketing B. U. MMT e responsabile di prodotto B. U. MMT; Samuel Cablant, presidente di Kubota Europe S.a.s. e vicepresidente Strategic Planning B.U. MMT; Andrea Pette, “Country Manager Italia Construction Machinery Division”; Bernard Dewaele, diret -

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DISTRIBUZIONE

tore Marketing e Prodotto di Kubota Europe MMT.

Puntare all’eccellenza

“Siamo qui perché vogliamo che Kubota si confermi leader nel suo segmento di mercato in Italia, ispirandoci all’eccellenza di un grande brand, che oggi ci ospita. Vogliamo pertanto continuare a correre ad alta velocità per migliorare la nostra posizione, unendo nel migliore dei modi la precisione e il forte orientamento verso la tecnologia tipica del Giappone, paese d’origine della nostra azienda, con lo spirito creativo e appassionato che ci contraddistingue come italiani”.

Con queste parole Andrea Pette ha aperto l’edizione 2024 del Dealer Meeting di Kubota Italia, ribandendo a tutta la rete distributiva la volontà dell’azienda di continuare a crescere. Non è un caso che il 2023 sia stato un anno molto positivo per il costruttore giapponese e soprattutto per la Business Unit delle macchine per il movimento terra. Se infatti a livello globale il fatturato ha quasi toccato la soglia dei 20 miliardi di euro, oltre il 21% dei ricavi è arrivato proprio dalle vendite di escavatori, pale compatte e altri veicoli appartenenti a questa specifica divisione. Non solo: Kubota si è confermata leader globale con una presenza di oltre 51.000 dipendenti in più di 120 paesi del mondo e, anche nel corso del 2023, ha dedicato importanti risorse agli investimenti in Ricerca e Sviluppo: circa il 5% del fatturato consolidato.

“In piena linea con il nostro desiderio di continuare a crescere, abbiamo dato il via a un processo strategico denominato ‘GMB 2030’, acronimo di ‘Global Major Brand’, che dovrà portare la nostra azienda in pochi anni a essere ancora più riconoscibile a livello globale”, spiega Andrea Pette. “Saranno quattro i principali pilastri che ci dovranno consentire di fare un ulteriore salto di qualità entro il 2030: la digitalizzazione, l’elettrificazione, la riduzione di emissioni nocive e, soprattutto, la costruzione di una reputazione del brand sempre più positiva. Per quanto concerne l’Italia, in cui Kubota è leader nel suo segmento di mercato, l’obiettivo è allineare la quota di mercato a quella delle altre filiali europee come Francia, Germania e Inghilterra”.

“Drilling Project” e focus sul noleggio

Nel corso del Dealer Meeting si è parlato dell’evoluzione del “Drilling Project” lanciato nel 2022 come semplice progetto pilota (tre concessionari aderenti nella fase iniziale e 10 entro la fine dell’anno) che, con l’inizio del 2024, è stato esteso a tutta la rete distributiva italiana. Orientato ad aumentare le performance della rete di distribuzione e a garantire una maggiore soddisfazione del cliente finale, il progetto definisce una serie di requisiti da rispettare e obiettivi da raggiungere per ogni concessionario, legati alle vendite e a numerose altre tematiche, che nel corso del tempo possono cambiare in base all’evoluzione e alle dinamiche del mercato.

ANDREA PETTE, “COUNTRY MANAGER ITALIA CONSTRUCTION MACHINERY DIVISION” DI KUBOTA EUROPE, HA RIBADITO A TUTTA I CONCESSIONARI PRESENTI IN PLATEA IL DESIDERIO DELL’AZIENDA DI PROSEGUIRE CON FORZA NEL SUO PERCORSO DI CRESCITA, ALLINEANDO LA QUOTA DI MERCATO DELL’ITALIA A QUELLA DEGLI ALTRI MERCATI EUROPEI

KUBOTA VUOLE CONTINUARE A CRESCERE IN ITALIA, ALLINEANDO LA SUA QUOTA DI MERCATO A QUELLA DI ALTRE FILIALI EUROPEE

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SAMUEL CABLANT, PRESIDENTE DI KUBOTA EUROPE, HA ILLUSTRATO AI CONCESSIONARI LO STATO DELL’ARTE DEL MERCATO NEI VARI PAESI EUROPEI, PER POI PRESENTARE LE PRINCIPALI LINEE GUIDA DEL PIANO STRATEGICO DELL’AZIENDA SAMUEL CABLANT PRESIDENTE DI KUBOTA EUROPE
COME FRANCIA, GERMANIA E INGHILTERRA “

DISTRIBUZIONE

“Siamo soddisfatti di questa iniziativa, che permetterà ai nostri concessionari di mirare al raggiungimento dell’eccellenza. A fine anno sarà stilato un ranking per i vari partecipanti e i vincitori potranno contare su significativi riconoscimenti”. Anche il tema del noleggio, che per Kubota Italia si sviluppa esclusivamente attraverso i suoi concessionari, è stato trattato nel corso dell’evento. “Abbiamo già introdotto un pacchetto studiato appositamente per la nostra rete distributiva, che permette loro di sviluppare nel migliore dei modi il noleggio di un mezzo e tutte le attività a esso connesse. L’obiettivo è continuare a migliorare il ‘Package Rental’, in modo che i concessionari sviluppino maggiore competenza e siano in grado di proporre ai loro clienti questo servizio con ancora più facilità”.

LA PARTECIPAZIONE AL DEALER

MEETING 2024 DI YASUKU KAMADA, PRESIDENTE E CEO DI KUBOTA HOLDINGS

EUROPE BV, È STATA UNA CHIARA

TESTIMONIANZA DELLA CENTRALITÀ

SEMPRE MAGGIORE CHE L’ITALIA HA

SAPUTO CONQUISTARE TRA LE VARIE

FILIALI DEL GRUPPO

I 43 CONCESSIONARI DISLOCATI SUL TERRITORIO NAZIONALE HANNO

PARTECIPATO AL DEALER MEETING 2024 VIVENDO L’INIZIATIVA COME UN’IMPORTANTE OCCASIONE PER CONDIVIDERE IDEE E APPROFONDIRE TEMI DI INTERESSE

PER CONDIVIDERE CON I PROPRI CONCESSIONARI IL SUO PROGRAMMA

STRATEGICO DI CRESCITA KUBOTA ITALIA HA SCELTO UNA LOCATION D’ECCEZIONE COME IL MUSEO FERRARI DI MARANELLO (MO), A TESTIMONIANZA DELLA VOLONTÀ DELL’AZIENDA DI PUNTARE SEMPRE VERSO L’ECCELLENZA

L’estensione della gamma

Per concludere nel migliore dei modi l’edizione 2024 del Dealer Meeting è stato posto l’accento sul completamento della gamma Kubota, che oggi comprende una ventina di modelli tra mini e midi escavatori, pale gommate e minitrasportatori cingolati. A partire dal 2025 saranno introdotti sia per la vendita che per il noleggio l’escavatore cingolato U145, che permetterà al costruttore nipponico di entrare nel mercato delle macchine da 14 t, e la pala compatta cingolata SVL75-3, con peso operativo di poco superiore alle 4 t e una lunghezza totale di soli 3,6 m. “Per poterci adeguare nel migliore dei modi alle esigenze di un mercato in costante evoluzione prevediamo il lancio di nuovi prodotti, ma anche un aggiornamento di quelli esistenti”, ha precisato Andrea Pette. “Se fino a oggi il nostro escavatore più pesante, il modello KX085-5 dotato di triplo braccio, raggiungeva quasi le 10 t, con l’introduzione del nuovo U145 potremo mettere a disposizione di tutti i nostri clienti un mezzo ancora più potente e performante. La pala SVL75-3 è invece progettata per offrire performance di primo piano, nonostante le dimensioni compatte del telaio, abbinate a un comfort e a una maneggevolezza eccellenti”. Entro fine anno, infine, in piena linea con gli obiettivi del ‘Global Major Brand 2030’ in termini di riduzione delle emissioni nocive, sarà inoltre lanciato sul mercato il primo miniescavatore elettrico di Kubota, il modello KX038-4e. ■

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Stoccaggio e cernita di rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi

AL SERVIZIO dell’ecologia

All’interno dell’impianto di riciclaggio di Ecosan, società attiva da oltre

30 anni nel settore dell’ecologia, opera da diversi mesi un escavatore gommato

Volvo EW240E Material Handler (MH), una macchina che garantisce potenza, affidabilità e comfort di guida, anche in un’attività particolarmente intensiva come quella svolta nel centro di Seregno, a nord di Milano

di Daniele Smiraglia

La storia di Ecosan, società lombarda che da oltre 30 anni opera nel settore dell’ecologia svolgendo attività di stoccaggio e cernita di rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi, affonda le sue radici nei primi anni Sessanta. Il fondatore Giuseppe Santambrogio, padre dell’attuale amministratore delegato dell’azienda, in quel periodo - insieme ai fratelli - svolgeva una profes-

sione dal sapore antico come quella del cenciaiolo, occupandosi della raccolta di stracci vecchi e usati che venivano successivamente rivenduti. La sede dell’impresa familiare era un piccolo magazzino in via Giudicaria a Seregno, comune brianzolo dove risiedono ancora oggi fondatori e titolari e in cui è presente l’attuale impianto di oltre 10.000 m2 di Ecosan. Nel 1984, con l’uscita dall’azienda dei fratelli e l’ingresso in socie-

tà del primogenito del fondatore, nasce la Santambrogio Giuseppe e Ivano che, in piena continuità con l’impresa precedente, svolgeva un’attività di recupero di stracci, aggiungendo tuttavia la gestione di nuovi materiali come la carta e il ferro. Dieci anni più tardi Giuseppe Santambrogio decide di lasciare la gestione societaria ai figli, mentre nel 1996 l’impresa prende il nome di Ecosan, un acronimo che da un lato evidenzia

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DA SINISTRA: FABRIZIO SANTAMBROGIO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI ECOSAN SERVIZI; MASSIMO SANTAMBROGIO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI ECOSAN; MAURIZIO FENERI, FUNZIONARIO COMMERCIALE DI VOLVO CE ITALIA

l’attività dell’azienda (ECOlogia), dall’altro sottolinea la sua conduzione familiare (SANtrambrogio). Il 2003 è uno tra gli anni più importanti per l’azienda, dato che viene aperta la prima parte dell’attuale impianto di cernita e stoccaggio dei rifiuti, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalle autorità competenti. Lo stabilimento sarà poi ampliato con l’acquisto dell’area esterna adiacente al capannone.

Leader nel territorio lombardo

Oggi Ecosan è una tra le più importanti realtà operanti nella provincia di Monza-Brianza, ma in generale di tutta la Lombardia. Grazie ai suoi 10 camion

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L’AMMORTIZZAZIONE DEL CILINDRO DEL BRACCIO DELL’ESCAVATORE VOLVO EW240E MH DIMINUISCE LE VIBRAZIONI E MANTIENE L’ATTREZZATURA IN POSIZIONE, MIGLIORANDO LA STABILITÀ. L’ESCAVATORE

VANTA INOLTRE UNA FUNZIONE DI LIMITAZIONE DEL RICHIAMO DELL’AVAMBRACCIO, IN MODO DA IMPEDIRNE L’URTO SULLA CABINA

che recuperano i rifiuti provenienti al 95% da imprese e supermercati del territorio, l’azienda gestisce ogni anno circa 90.000 t di rifiuti in ingresso (carta, le-

gna e altre tipologie di rifiuti), con performance di recupero superiori al 70%, sia in termini di materiali che energetici. “Ogni anno gestiamo circa 90.000 t di rifiuti, garantendo l’uscita dal nostro stabilimento di oltre 30.000 t di legna, che consegniamo direttamente ai pannellifici”, spiega Massimo Santambrogio, amministratore delegato di Ecosan. “ Al legname in uscita si aggiungono circa 30.000 t di altri rifiuti, tra carta, plastica e rottami, mentre tutto ciò che non siamo in grado di recuperare viene portato direttamente presso i forni termovalorizzatori e in minima parte in discarica”. Ecosan oggi è composta da 29 tra dipendenti e collaboratori, a cui si aggiungono altri sette di Ecosan Servizi, società del Gruppo (così come Ecosan Immobiliare) che si occupa dei trasporti e dell’intermediazione dei rifiuti. “Per la nostra azienda il 2023 è stato un anno molto positivo, in linea con quanto accaduto nel corso di tutti gli anni precedenti”, tiene a precisare Santambrogio. “ Ecosan, infatti, fin dalla sua fondazione ha fatto registrare una crescita costante e continua, sia in termini di volumi di affari che di crescita dei dipendenti. Siamo partiti in cinque e ora siamo più di 30

MASSIMO RISPETTO PER L’AMBIENTE

Ecosan, con sede a Seregno (MI), in virtù delle proprie autorizzazioni, delle risorse a disposizione e avvalendosi della collaborazione dei propri studi di consulenza ambientale e di fornitori qualificati, è in grado di offrire al cliente un servizio a 360°, che comprende: ritiro di rifiuti industriali (assimilabili agli urbani come imballaggi in materiali misti, imballaggi in carta e cartone, pulper di cartiera, imballaggi in legno, plastica di ogni genere, ferro e rottami metallici, rifiuti da cantiere edile, fibre tessili lavorate o grezze e altri); noleggio container, press container e compattatori; trasporti di rifiuti, compreso trasporto in ADR per le merci pericolose; bonifica di siti inquinati e/o terreni contaminati, compresa l’effettuazione di carotaggi e analisi di classificazione e le operazioni di scavo; bonifica di serbatoi e cisterne, compresa l’effettuazione di analisi di classificazione, prove di tenuta e Gas Free, estrazione dal suolo, rottamazione e smaltimento dei rottami; attività extra-sito di rimozione e smaltimento di manufatti in amianto, amianto friabile, cemento/amianto (quali coperture in eternit) comprese le relative pratiche presso le autorità competenti. Nello svolgimento delle sue attività, Ecosan ha sempre tenuto nella massima considerazione il rispetto per l’ambiente, per i lavoratori e per la comunità. La certificazione ISO 14001, ISO 45001 e la registrazione EMAS sono una testimonianza di dell’impegno profuso in tal senso dalla società lombarda.

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ACCORDI DI ASSISTENZA

Volvo CE Italia mette a disposizione dei suoi clienti quattro diverse tipologie di accordi di assistenza. L’accordo “Assistenza Cliente Oro” offre manutenzione preventiva, ispezioni e riparazioni eseguite dai professionisti dell’azienda (la concessionaria eseguirà gli interventi previsti dal contratto e si occuperà inoltre della riparazione di tutti i componenti per assicurare al cliente un’elevata produttività e continuità operativa). L’accordo “Assistenza Cliente Argento” garantisce l’esecuzione di ulteriori riparazioni su alcuni componenti selezionati. L’accordo “Assistenza Ciente Blu” offre manutenzione preventiva e controlli dei tecnici, con la possibilità di includere altri strumenti e servizi di analisi come CareTrack, analisi dell’olio e analisi MATRIS per monitorare lo stato della macchina. L’accordo “Assistenza Cliente Bianco” si limita invece alle sole ispezioni regolari di tutte le principali parti e funzione del mezzo da parte dei tecnici specializzati Volvo.

PARTICOLARE DELLA CABINA VOLVO

CARE CAB E DETTAGLI INTERNI

DELL’ABITACOLO: GRAZIE ALL’IMPIANTO

IDRAULICO OTTIMIZZATO E AL JOYSTICK

DI CUI È DOTATO, L’EW240E MH

OFFRE NUMEROSE FUNZIONI E OPPORTUNITÀ OPERATIVE. IL SISTEMA DI GESTIONE DELLE ATTREZZATURE

MEMORIZZA E RIPROPONE SU DISPLAY LE RELATIVE IMPOSTAZIONI, CONSENTENDO DI RIPRENDERE RAPIDAMENTE IL LAVORO

persone a lavorare in questa società. Il 2024 sarà un anno di consolidamento, ma la nostra volontà è di continuare a crescere. Non è un caso che è agli studi l’acquisizione di un’area adiacente al nostro impianto perché, complice il continuo incremento di rifiuti in ingresso, abbiamo la necessità di migliorare in modo sostanziale la nostra logistica”.

Il parco mezzi

Il parco mezzi di Ecosan è attualmente composto da una quindicina di macchine operatrici di vario genere, con un sostanzioso numero di unità a marchio Volvo. In particolare, all’interno

LA CABINA A SOLLEVAMENTO IDRAULICO PUÒ RAGGIUNGERE

UN’ALTEZZA DI 5 M DA TERRA, OFFRENDO UNA VISUALE OTTIMALE. PER UN MAGGIORE COMFORT QUANDO SI LAVORA IN POSIZIONE SOLLEVATA, L’AMMORTIZZAZIONE DI CUI DISPONE LA MACCHINA RIDUCE VIBRAZIONI E RUMOROSITÀ. IL SOLLEVAMENTO DELLA CABINA E L’AZIONAMENTO DEGLI

STABILIZZATORI POSSONO ESSERE GESTITI TRAMITE JOYSTICK

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dell’impianto di Seregno gli operatori dell’azienda utilizzano quotidianamente un escavatore gommato EW210 B, una pala gommata compatta L30G, due pale gommate L70H e L90H e, dalla fine dello scorso anno, un escavatore gommato EW240E MH (Material Handling), dotato di benna a polipo, attrezzatura che tipicamente è utilizzata nel campo del recupero e del riciclaggio in generale.

“Nel 2017 Volvo CE Italia ci ha fornito un escavatore EW210B che, a distanza di sette anni, garantisce ancora prestazioni eccellenti”, spiega Massimo Santambrogio.

“Proprio in considerazione della nostra precedente esperienza di acquisto, tenendo conto del fatto che i volumi di lavoro nell’ultimo periodo sono aumentati considerevolmente, abbiamo voluto fortemente inserire nel nostro parco mezzi un secondo escavatore gommato specifico per la movimentazione dei rifiuti che ci garantisse un’elevata potenza, nonché una costante forza di sollevamento e capacità di rotazione.

La scelta è ricaduta nuovamente su Volvo CE Italia perché l’azienda da sempre ci assicura un servizio di assistenza competente, rapido e sempre pronto a soddisfare ogni nostra esigenza”.

Potenza e affidabilità

“Progettato negli stabilimenti Volvo CE in Germania in ogni suo singolo componente, dalla cabina a pantografo che può essere sollevata per offrire all’operatore un’ampia visuale fino a 5 m da terra al sottocarro, passando per il nuovo motore e i vari dispositivi di sicurezza, l’escavatore gommato EW240E MH può essere considerato uno strumento di lavoro affidabile e potente pensato per le condizioni di lavoro più impegnative”, sottolinea Maurizio Feneri, funzionario commerciale di Volvo CE Italia. “Si tratta di una macchina versatile che garantisce alle imprese attive nel settore

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IL SISTEMA CARETRACK

I sistemi telematici per la gestione della flotta stanno assumendo un ruolo sempre più importante, anche nel settore del riciclaggio. Queste tecnologie, infatti, permettono di tenere sotto controllo in tempo reale tutti i dati più rilevanti sulle macchine e sul loro utilizzo, portando al massimo l’efficienza e la produttività delle flotte stesse. Per garantire questi vantaggi ai propri clienti, Volvo CE propone una soluzione efficiente e all’avanguardia: CareTrack. La versione Basic del sistema, fornita di serie nelle macchine di grandi dimensioni, nelle pale compatte e negli escavatori di peso superiore alle 5 t, permette di registrare in tempo reale l’attività dei mezzi e visualizzarne l’esatta posizione. L’utente può visualizzare molte altre informazioni utili, tra cui le ore di impiego della macchina e il livello del carburante. La funzione Geo/Time Fence, inoltre, consente di stabilire degli orari e delle aree di utilizzo autorizzato e avvisa il proprietario con una notifica in caso di uso al di fuori dell’orario o delle aree previste. Con l’upgrade alla versione Advanced l’utente può accedere anche al Report Sintesi, che contiene tre diversi rapporti sullo stato di salute delle macchine: il report sulla produttività, che indica quante tonnellate di materiale sono state trattate o movimentate, il report sulla salute, che grazie a dati utili come gli allarmi tecnici e gli avvisi relativi al comportamento degli operatori permette di ridurre incidenti, fermi macchina e costi di riparazione, e il report sull’efficienza, progettato per ridurre il consumo del carburante.

LA PARTE INTERNA DELLO STABILIMENTO ECOSAN È ADIBITA ALLA CERNITA DEI MATERIALI, MENTRE L’AREA ESTERNA PREVEDE IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, CON UN FOCUS PARTICOLARE SU LEGNAME, CARTA E ROTTAMI

del riciclaggio di materiali e rifiuti la massima produttività e flessibilità, grazie a un’ampia gamma di funzionalità testate e collaudate. L’efficacia con cui svolge i suoi compiti nell’impianto Ecosan di Seregno ne è una chiara testimonianza”.

L’EW240E MH ha un peso operativo di 26 t ed è dotato di un motore Volvo D6J in grado di erogare 126 kW (171 HP), con una coppia massima di 850 Nm a 1.350 giri/min. Con il suo braccio dritto di 7,25 m e un avambraccio a collo d’oca di 5 m, garantisce uno sbraccio frontale di oltre 12 m. Spiega ancora Feneri: “Quest’escavatore rappresenta la soluzione ideale per applicazioni che richiedono uno sbraccio rilevante e un’eccellente visibilità. Il modello EW240E MH, infatti, è caratterizzato da un’apposita sovrastruttura e da un sottocarro rinforzato e progettato per resistere anche alle sollecitazioni tipiche delle applicazioni di cernita e smistamento di rottami. Altri plus che contraddistinguono la macchina, differenziandola da un classico escavatore, sono la cabina sollevabile idraulicamente, i quattro stabilizzatori montati di serie, il pacchetto ‘Waste’ con gomme gemellate antiforatura e il braccio dritto appositamente costruito e sufficientemente flessibile per utilizzare un avambraccio a collo d’oca di 5 m o un avambraccio di cernita/presa di 4 m”.

Le prestazioni dell’escavatore EW240E MH sono state migliorate anche grazie alla funzione del braccio flottante e all’ammortizzazione del cilindro del braccio, che riduce gli scossoni e mantiene in posizione l’attrezzatura per una maggiore stabilità. Per rendere ancora più precise le manovre, inoltre, i comandi della pinza e il sistema di frenaggio della rotazione della torretta funzionano in simbiosi durante manovre simultanee, mentre l’impianto idraulico ottimizzato garantisce una risposta istantanea. L’operatore può contare sulla comodità della cabina Volvo Care Cab, dotata di condizionatore dell’aria, sedile riscaldato e doppia ammortizzazione: come detto, può essere sollevata per offrire una veduta dell’area

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di lavoro a 5 m da terra e garantisce un’adeguata stabilità della macchina anche quando sollevata e una visibilità a 360°. Le due telecamere, posteriore e laterale, in aggiunta alle 14 luci LED, assicurano invece la massima sicurezza. Tra i fiori all’occhiello dell’escavatore gommato Volvo EW240E MH c’è anche la “personalizzazione”: il veicolo può infatti essere configurato sia internamente che esternamente, per rispondere alle molteplici esigenze di clienti del costruttore svedese. Un esempio? È possibile decidere se montare l’avambraccio a collo d’oca o l’avambraccio dritto, in modo da poter disporre sempre dello strumento migliore per il lavoro da eseguire.

La parola al cliente “Utilizzo personalmente l’escavatore gommato Volvo EW240E MH da diversi mesi - racconta Massimo Santambrogio - e posso dire con la massima tranquillità che questo mezzo è progettato su misura per soddisfare le esigenze delle imprese che lavorano nel nostro settore, quello del trattamento dei rifiuti. Nel nostro parco macchine abbiamo numerose unità che ci sono state fornite da Volvo CE Italia e siamo sempre rimasti molto soddisfatti sia in termini di performance che sul piano dei servizi di assistenza offerti dalla società. Limitatamente a questo modello, che ci è stato consegnato poco prima dello scorso Natale, i plus sono davvero numerosi ed è difficile individuare dei difetti. La sua forza di sollevamento è davvero notevole, così com’è molto buona la visibilità. Tuttavia se dovessi indicare l’aspetto che mi ha maggiormente impressionato e che fino a oggi non ho mai trovato in nessun altro escavatore della stessa categoria citerei sicuramente il comfort di guida. Non è un caso che quando devo caricare dei materiali scel-

go sempre di utilizzare questo escavatore piuttosto che altri modelli presenti nel nostro parco mezzi, perché in cabina non si sentono i classici colpi alla schiena che caratterizzano questa tipologia di operazione. Non solo: l’escava-

tore EW240E MH, grazie ai limitatori di altezza che possono essere facilmente impostati a proprio piacimento, assicura grande versatilità e può essere utilizzato sia nelle aree esterne dell’impianto che all’interno dei nostri capannoni”. ■

LA SCHEDA TECNICA

L’escavatore gommato EW240E MH

Peso operativo (braccio diritto, avambraccio di cernita di 4 m, gomme gemellate Solideal 10.00-20, pinza di cernita con attacco rapido (1.500 kg):

Peso operativo (braccio diritto, avambraccio a collo d’oca di 5 m, gomme gemellate Solideal 10.00-20, pinza 600 l (1.600 kg):

Motore:

Potenza motore (netta):

Larghezza complessiva della torretta:

kg

Larghezza complessiva (con/senza stabilizzatori): 4.257/2700 mm

Lunghezza complessiva (braccio alzato/ripiegato in avanti): 5.434/9.527 mm

Altezza complessiva della cabina (con FOPS): 5.773 mm

Altezza complessiva del braccio: 12.500 mm

Sbraccio max. a terra (polipo aperto): 11.000 mm

Altezza max. (al perno braccio/polipo aperto): 12.500/10.500 mm

Velocità max.: 20 km/h

Velocità di rotazione max.: 8 giri/min

Coppia di rotazione max.: 54 kNm

Forza di trazione (netta): 121 kN

Raggio di sterzata: 8,1 m

Sottocarro: oscillante, ±4,5°

* con braccio diritto da 6,5 m, avambraccio a collo d’oca da 5 m, polipo

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25.900
26.000 kg
Volvo D6J - Stage V
126 kW a 1.800 giri/min
max.: 850 kN
Coppia
2.540 mm

Il nuovo polo intermodale di Piacenza

La logistica del nord-ovest “PRENDE IL TRENO”

L’Impresa Pagani sta utilizzando un midi escavatore Yanmar SV100-6 all’interno dell’hub intermodale in fase di realizzazione a Piacenza, denominato “Polo del ferro”, per eseguire la posa delle opere civili e dei sottoservizi previsti in questo importante progetto, strategico a livello nazionale

di Ettore Zanatta

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Con la firma di un protocollo d’intesa che la renderà un punto nodale del traffico merci su rotaia, grazie alla creazione di un “Polo del ferro” nel centro logistico di Le Mose, Piacenza si è avviata a diventare uno dei più importanti centri della logistica nazionale, in particolare verso tre fondamentali direttrici: l’Europa, il Mediterraneo e il Sud Italia. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che porterà  indubbi benefici alla città emiliana: riduzione delle emissioni inquinanti  nell’aria, ora causate dall’elevato traffico su gomma; competitività territoriale; potenzialità di sviluppi imprenditoriali e, quindi, occupazionali; miglioramento del traffico ferroviario pendolare, per-

ché con lo spostamento dei binari per il transito e lo smistamento delle merci al Polo logistico si libereranno importanti aree nelle vicinanze della stazione. Il Polo logistico in costruzione, come dichiarato a tal riguardo anche dagli esponenti politici nazionali e locali, “è una straordinaria opportunità di sviluppo e innovazione per Piacenza”.

Il “Polo del Ferro”, dunque, è un progetto strategico a livello nazionale, che disegna ancor di più per Piacenza il ruolo di capitale della logistica del Nord Italia, con forti sinergie con l’Europa: una logistica di seconda generazione, sempre più sostenibile a livello ambientale e con positive ricadute in termini di attrattività e sviluppo economico del territorio. I lavori di realizzazione del nuovo hub intermodale sono già stati av-

viati da tempo, grazie al forte investimento di Piacenza Intermodale, società del Gruppo svizzero Hupac, Mercitalia Logistics e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).

I protagonisti

Hupac, società svizzera fondata a Chiasso nel 1967, è un operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di 1 milione di spedizioni stradali all’anno. Da oltre 50 anni offre servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East: ogni giorno 150 treni sono in circolazione

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DA SINISTRA: IL GEOM. GIANLUCA MEZZADRI CON IL FRATELLO ANDREA, DELL’IMPRESA PAGANI, CON GABRIELE FERMI, SALES MANAGER DI RMC

Polonia, Russia e Cina e impiega circa 680 persone. Molti i terminal gestiti da Hupac, sia all’estero che in Italia. Tra questi rientra ora quello di Piacenza, per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Il Gruppo è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna,

IL MIDI ESCAVATORE YANMAR SV100-6, FORNITO DALLA RMC

DI PIACENZA ALL’IMPRESA PAGANI NEL 2022, È UTILIZZATA

ALL’INTERNO DEL CANTIERE, TRA LE ALTRE COSE, NELLA FASE

PRELIMINARE DEGLI SBANCAMENTI. SIAMO ANDATI

A VEDERLO IN AZIONE IN UN GIORNO DI NEBBIA, CHE HA RESO LO SCENARIO “INTERMODALE” ANCORA PIÙ SUGGESTIVO

sito che si caratterizzerà per numeri di assoluto rilievo: 95.000 m2 di superficie; 10.000 m2 di superficie di stoccaggio; otto gru mobili impegnate, con capacità di 45 t; tre binari di trasbordo da 600 m e uno da 500 m; capacità di otto coppie di treni al giorno.

È in questo scenario che sta lavorando alacremente l’Impresa Pagani, società di Pontenure (Piacenza) specializzata dagli anni Settanta in interventi di movimento terra, recupero rifiuti, lavori stradali, cave di inerti e demolizioni. Spiega il Geom. Gianluca Mezzadri, direttore tecnico dell’azienda: “Fino agli anni Duemila l’attività dell’Impresa Pagani era focalizzata sull’attività di cava e, in generale, di movimento terra pesante, utilizzando macchine operatrici dalle 20 t di peso operativo in su. Successivamente il mercato si è orientato con forza su interventi di piccola-media entità, quindi abbiamo adattato il parco macchine, ampliandolo con l’inserimento di mez-

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IL PROGETTO IN ATTO COSTITUISCE IL COMPLETAMENTO DEL PIÙ COMPLESSIVO PIANO CHE HA PORTATO ALLA FORMAZIONE E ALL’ATTUAZIONE DEL POLO LOGISTICO DI PIACENZA, SVILUPPATOSI A PARTIRE DALL’INIZIO DEGLI ANNI DUEMILA E CHE OGGI RISULTA IN MASSIMA PARTE GIÀ INSEDIATO E OPERATIVO. L’AMBITO D’INTERVENTO È SITUATO IN UNA POSIZIONE STRATEGICA RISPETTO AL SISTEMA INFRASTRUTTURALE, ESSENDO COLLOCATO NELLE VICINANZE DELL’INTERCONNESSIONE AUTOSTRADALE A1/A21, ADIACENTE ALLE LINEE FERROVIARIE PC-BO E PC-CR E DIRETTAMENTE CONNESSO ALLA TANGENZIALE SUD E ALLO SVINCOLO DI PIACENZA SUD (A1)

IL “POLO DEL FERRO” IN NUMERI

• Superficie: 95.000 m2

• Superficie di stoccaggio: 10.000 m2

• Gru mobili: 8

• Capacità gru max.: 45 t –Container 20’-45’

• Tipologia di unità: casse mobili

– Semirimorchi

• Locomotive di manovra/linea: 2

• Trattori terminalistici: 3

• Binari di trasbordo: 3 x 600 m –1 x 500 m

• Servizi: sala di ristoro, bagni per autisti, parcheggio, magazzino

• Capacità max.: 8 coppie di treni/ giorno

zi compatti, di piccole-medie dimensioni, ma che garantissero adeguate forze e capacità di scavo. Inizialmente, ciò grazie anche alla nostra ultratrentennale collaborazione con RMC, concessionario Yanmar di Piacenza, tramite un’attività di noleggio che in breve tempo si è trasformato in acquisto. Dopo aver comprato alcune macchine della ‘vecchia’ generazione, che abbiamo utilizzato con successo e soddisfazione in svariate applicazioni, negli ultimi due anni abbiamo acquistato due midi escavatori SV100-6 e un miniescavatore ViO57-6, due modelli che

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hanno confermato come (anche) con queste macchine compatte sia possibile svolgere lavori che prima eseguivamo solo con mezzi di tonnellaggio maggiore. Abbiamo radicalmente mutato il nostro modo di lavorare e siamo estremamente contenti di questi escavatori, tanto che a breve acquisteremo anche un miniescavatore ViO38-6 e una pala compatta V100, a integrazione del nostro parco mezzi che oggi conta circa 15 unità, tra escavatori, pale gommate, grader, rulli stradali, dozer e autocarri”.

L’SV100-6 in azione

All’interno del terminal di Piacenza, dove si stanno utilizzando esclusivamente macchine con tonnellaggi da 50 a 100 q,

l’assoluto protagonista è il midi escavatore SV100-6, fornito da RMC all’Impresa Pagani nel 2022. Qui la macchina è utilizzata, nella fase successiva agli sbancamenti, per la realizzazione delle opere civili e dei sottoservizi (fognature, cavidotti, vasche di laminazione, aiuole, pose dei cordoli e dei pozzetti, eccetera). “Siamo molto soddisfatti dell’SV100-6, è una macchina che dimostra un’eleva-

ta versatilità in ogni ambito d’impiego, dal caricamento degli autocarri alla movimentazione e posa degli elementi destinati alla realizzazione delle opere civili previste. Grazie ai cingoli in gomma possiamo operare in ogni area del terminal, senza danneggiare l’asfalto. Altro aspetto da mettere in evidenza è sicuramente la precisione dei movimenti: il circuito idraulico ViPPS è senza dubbio un punto

CON IL COMPLETAMENTO DEL ‘POLO

“ “

DEL FERRO’, PIACENZA DIVENTERÀ IL

‘CUORE DELLA LOGISTICA SOSTENIBILE

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 114
ON SITE

di forza di questo escavatore. I consumi, inoltre, sono molto contenuti e la profondità di scavo raggiungibile con questa versione a braccio triplice garantisce un’elevata produttività. Da citare anche il fatto che l’SV100-6 è una macchina girosagoma: anche se in questo caso non è frequente lavorare in spazi particolarmente ristretti, ciò potrebbe capitare e, nel caso, non avremmo problemi di sorta nell’affrontare queste situazioni”. Come citato dal Geom. Mezzadri, un ruolo importante nella scelta dei mezzi idonei a soddisfare le esigenze dell’azienda è stato svolto da RMC, concessionario Yanmar che da 30 anni assicura un affidabile servizio di vendita e noleg-

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 115
CANTIERE PIACENTINO ANCHE PER LA MOVIMENTAZIONE DI MANUFATTI E, IN PARTICOLARE, PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE CIVILI E DEI SOTTOSERVIZI
LA VERSATILITÀ DEL MIDI ESCAVATORE YANMAR SV100-6 GLI CONSENTE DI ESSERE
UTILIZZATO NEL

gio di macchine nelle sue aree di competenza (Piacenza, Parma, Cremona e Pavia), oltre che un’attività di vendita di mezzi usati e di parti di ricambio supportata da un’officina riparazioni e da un magazzino computerizzato in continua espansione in grado di mantenere a stock - e fornire ai clienti entro 24 ore - oltre 40.000 articoli. “RMCconferma il Geom. Mezzadri - è un vero e proprio ‘consulente’ di vendita, affidabile e competente, che ci supporta costantemente nelle fasi di pre e post-vendita, trovando le soluzioni più idonee alle nostre esigenze”.

Evoluzione “-7”

A proposito del midi escavatore SV100-6, in occasione di Intermat 2024 Yanmar Compact Equipment (Yanmar CE) ha lanciato le sue ultime evoluzioni relative a questa linea, versioni progettate per stabilire nuovi standard di compat-

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ON SITE IL
MIDI ESCAVATORE SV100-6, UTILIZZATO DALL’IMPRESA PAGANI INSIEME A UN MINIESCAVATORE VIO57-6, SEMPRE A MARCHIO YANMAR, HA CONFERMATO COME (ANCHE) CON QUESTA MACCHINA COMPATTA SIA POSSIBILE SVOLGERE LAVORI CHE PRIMA VENIVANO ESEGUITI SOLO CON MEZZI DI TONNELLAGGIO MAGGIORE

tezza nella classe di peso delle 8-10 t. Considerando l’attuale scenario di espansione urbana globale, queste macchine sono state appositamente pensate per soddisfare le esigenze del paesaggio moderno, dinamico e congestionato, combinando dimensioni compatte con efficienza, maggiori prestazioni e miglioramenti apportati in fatto di design, incentrati sull’operatore.

soprattutto se si considerano le severe normative in materia di rumorosità vigenti nel paese di origine di Yanmar, il Giappone. L’impegno dell’azienda nel rispettare questi severi standard ha portato a realizzare una macchina che non solo soddisfa, ma superano le aspettative dei mercati globali. Il livello di rumorosità massimo dell’SV100 mantiene un livello appena inferiore a 97 dB. La riduzione dell’inquinamento acustico migliora l’ambiente di lavoro degli operatori, riducendo al minimo l’impatto acustico sulle comunità circostanti. I midi escavatori Yanmar, dunque, so-

Tra questi, per eccellere in spazi ristretti senza compromettere i livelli di potenza e funzionalità, c’è il modello SV100 di nuova generazione, l’SV100-7 da 9,7 t di peso operativo, che mantiene un ingombro notevolmente ridotto, un raggio di sterzata anteriore di 2.450 mm e uno sterzata posteriore di 1.365 mm. Unitamente allo sbalzo posteriore minimo (205 mm), la filosofia progettuale con cui è stato realizzato rende questo escavatore adatto a lavorare anche in spazi congestionati. Un valore aggiunto alla classe Yanmar da 10 t è apportato dal sistema ViPPS-2i, costituito da una pompa idraulica a due pistoni che consente di massimizzare le prestazioni e l’efficienza e che assicura un’elevata versatilità in una grande varietà di attività di costruzione, aumentando l’efficienza idraulica e riducendo il consumo di carburante. Rispondendo al feedback diretto dei suoi clienti, Yanmar ha realizzato il midi escavatore SV100-7 con un design completamente ridisegnato, che abbina un’estetica moderna a una funzionalità “dinamica”. Per migliorare la visibilità operativa, l’area vetrata è stata notevolmente ampliata e beneficia di telecamere di serie poste sul lato destro e nella parte posteriore degli escavatori. Sapendo perfettamente che gli operatori delle macchine trascorrono molte ore alla guida di questi mezzi, il design di questo nuovo modello dà priorità al comfort, con una cabina rettangolare e più spaziosa e un sistema automatico di climatizzazione. Inoltre, un nuovo monitor LCD a colori da 7” presente in entrambi i modelli migliora l›efficienza operativa e il controllo, confermando la dedizione di Yanmar CE alle interfacce operative di facile utilizzo. Il raggiungimento di livelli di rumorosità molto contenuti è stato un obiettivo primario durante lo sviluppo dell’SV100-7, PER ECCELLERE (ANCHE) IN SPAZI RISTRETTI SENZA COMPROMETTERE I LIVELLI DI POTENZA E FUNZIONALITÀ, YANMAR HA LANCIATO SUL MERCATO IL MIDI ESCAVATORE DI NUOVA GENERAZIONE SV100-7, DA 9,7 T DI PESO OPERATIVO, CHE MANTIENE UN INGOMBRO RIDOTTO, CON UN RAGGIO DI STERZATA ANTERIORE DI 2.450 MM E UNO POSTERIORE DI 1.365 MM. UNITAMENTE ALLO SBALZO POSTERIORE MINIMO (205 MM), LA FILOSOFIA PROGETTUALE CON CUI È STATO REALIZZATO RENDE QUESTO ESCAVATORE ADATTO A LAVORARE IN SPAZI CONGESTIONATI

no ideali per un’ampia gamma di applicazioni in cui lo spazio è limitato, dalla paesaggistica al movimento terra, fino ai lavori stradali. Le dimensioni compatte e la potenza espressa li rendono idonei a progetti caratterizzati da spazi ristretti, come la manutenzione stradale o la costruzione di edifici. La comprensione da parte di Yanmar CE delle moderne esigenze delle imprese di costruzioni, che si concretizzano in macchine compatte ed efficienti, è evidente in tutti i suoi escavatori, progettati per eccellere in tutti gli ambienti in cui ogni è importante ogni millimetro di spazio. ■

maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 117

YANMAR CE

“Unplug and Play”: introduzione al “trio elettrico”

Yanmar CE ha lanciato sul mercato una pala gommata completamente elettrica, un miniescavatore e un dumper cingolato che, insieme, rappresentano “l’avanguardia dei cantieri di domani”. Il miniescavatore SV17e (1.955 kg di peso operativo) combina i concetti di responsabilità ambientale e quelli di funzionalità di alto livello. Alimentata da batterie da 18,3 kWh, la macchina offre due modalità operative per ottimizzare la durata delle batterie stesse e adattarsi alle esigenze del progetto a cui è destinata. L’SV17e assicura forze di scavo di 9,9 kN (braccio di scavo corto) e 8,9 kN (braccio di scavo lungo) ed è supportato da una forza di strappo alla benna di 16 kN. Ideale per operare in spazi ristretti, misura 2,33 m di altezza e ha una larghezza variabile da 0,98 a 1,32 m. Il suo funzionamento silenzioso riduce al minimo le emissioni sonore, migliorando il comfort degli operatori e rendendo la macchina adatta a lavorare in ambienti interni e in aree sensibili. Le capacità dell’SV17e sono arricchite da una profondità di scavo di 2,62 m, uno sbraccio fino a 4 m e un’altezza di scarico di 2,675 m. Le sue dotazioni includono un’interfaccia LCD e un carica-batterie opzionale che garantisce una ricarica rapida lenta (20-80%) di circa quattro ore e una ricarica rapida (20-80%) di circa due ore.

La pala gommata V8e (4.500 kg) offre un mix di potenza e sostenibilità ed è progettata per soddisfare le esigenze dei moderni cantieri di costruzione. La macchina offre quattro modalità di lavoro - “Bucket”, “Fork”, “Eco”, “Power” - per adattarsi alle esigenze dell’operatore, abbinate a una benna dal volume compreso tra 0,8 e 1,2 m3 e a un carico utile sulle forche di 1.890 kg che massimizza le prestazioni. La V8e è inoltre dotata

di una batteria ad alta capacità (da 39,9 kWh disponibile nella versione standard, con possibilità di upgrade a 53,2 kWh) che garantisce fino a 4,2 ore di funzionamento continuo. La pala è poi dotata di un motore sincrono, con una potenza nominale di 22 kW e una potenza massima di 30 kW ed è versatile, grazie a un’autonomia garantita di un’intera giornata lavorativa e a una potenza di ricarica supplementare a bordo che riduce della metà il tempo di ricarica. La cabina è di nuova concezione, garantisce una maggiore visibilità e un elevato comfort ed è dotata di un caricabatterie rapido a bordo (11 kW standard, con upgrade possibile fino a 22 kW). La macchina combina la tecnologia “Smart Control” di Yanmar con l’efficienza di una trazione elettrica integrale. Il dumper cingolato C08e

(730-880 kg) è progettato per destreggiarsi anche sui terreni più difficili e abbina un motore elettrico ad alte prestazioni - capace di una potenza nominale di 5,5 kW e una potenza massima di 6,5 kW - a una trasmissione idrostatica che assicura una movimentazione fluida e un funzionamento ottimale in presenza di inclinazioni fino a 20°. Il suo cassone può trasportare da 0,34 a 0,42 m3. Il mezzo funziona con una batteria da 10,4 kWh e con tre modalità di lavoro selezionabili (“Eco”, “Performance” e “High Performance”), per ottimizzare l’uso dell’energia impiegata e per prolungare la durata della batteria stessa fino a tre ore nella modalità più gravosa. Il dumper garantisce un’autonomia di mezza giornata lavorativa, a seconda dell’applicazione. Per la ricarica, il C08e utilizza un carica-batterie esterno standard da 3,3 kW, compatibile con una spina blu P17 per il collegamento alla rete e una presa REMA per il collegamento diretto alla macchina, che ricarica la batteria dal 20% all’80% della capacità in 3,5 ore.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 118 a
Rebaglia PRODOTTI
cura di Liliana

Nuovi pneumatici “premium”

Apollo Tyres ha aggiunto altre cinque misure alla sua gamma “premium” Apollo Terra Pro ampliando la gamma di pneumatici per macchine edili compatte come sollevatori telescopici, pale compatte e terne.

I rinomati vantaggi della serie Terra Pro in termini di robustezza e stabilità sono ora disponibili anche nelle seguenti misure: 340/80R20 Terra Pro 1044, 365/80R20

Terra Pro 1045, 405/70R24 Terra Pro 1045, 500/70R24

Terra Pro 1044 e 500/70R24 Terra Pro 1045. Tutti gli pneumatici Terra Pro sono dotati di una cintura in acciaio e di un tirante, per renderli stabili durante le operazioni di carico e sollevamento. Una protezione sul fianco e una mescola speciale resistente al taglio e alle rotture garantiscono la massima robustezza durante le operazioni su fango o detriti. Il tipico battistrada per trazione industriale di Terra Pro 1044 garantisce la massima trazione su fondi soffici come il fango. L’ampia parte terminale dei tasselli dalla forma di “V” nella parte centrale del battistrada migliora ulteriormente la stabilità, garantendo allo stesso tempo un’usura uniforme. Terra Pro 1045 è invece dotato di un battistrada simmetrico composto da esagoni alternati: questo design garantisce una stabilità ottimale in tutte le direzioni anche sui pendii. Inoltre, gli esagoni sono progettati per garantire un consumo uniforme e una buona resistenza all’usura, in particolare in curva e nelle manovre con carichi pesanti. Il design simmetrico offre la stessa trazione in marcia avanti e in retromarcia.

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HD

CATERPILLAR

“VisionLink Productivity” per le frese PM600 e PM800

Caterpillar ha annunciato la piattaforma “VisionLink Productivity” per le frese a freddo serie PM600 e PM800. Si tratta di una piattaforma online che fornisce dati in tempo reale sul cantiere e la macchina per migliorare la produttività. Disponibile per le fresatrici a freddo serie PM620, PM622, PM820, PM822 e PM825, “VisionLink Productivity” raccoglie, analizza e riepiloga dati dettagliati come il tempo di attesa dei dumper, le operazioni di taglio e gli spostamenti in cantiere, la distanza di taglio, il combustibile consumato, la posizione e la mappatura dei cicli. Questo strumento fornisce informazioni dettagliate sull’utilizzo delle attrezzature e sulla produttività del cantiere. “VisionLink Productivity” suddivide i dati in dashboard facili da interpretare, fornendo diversi modi per visualizzare dati più

dettagliati e indicatori di prestazioni chiave. Gli appaltatori possono monitorare le ore e la distanza di fresatura giornaliere e visualizzare gli spostamenti superflui, le velocità di fresatura basse e le interruzioni. Eliminando la raccolta manuale dei dati, i report dettagliati sono disponibili nei formati PDF, Excel e CSV e possono essere programmati per il recapito nella posta in arrivo. Questa tecnologia di creazione report consente agli appaltatori di misurare le prestazioni dei segmenti del ciclo, di monitorare ed eliminare il consumo superfluo di combustibile e di confrontare le operazioni tra turni, macchine e progetti. Consentendo l’identificazione e la riduzione dei tempi di attesa non necessari, le aziende possono prolungare i cicli di fresatura e renderli più produttivi, migliorare la stima dei progetti futuri nonché ottimizzare la redditività

aumentando l’efficienza e riducendo i costi. “VisionLink Productivity”, una piattaforma basata sul cloud, raccoglie e riepiloga le informazioni sul cantiere e i dati telematici di tutte le attrezzature in cantiere, a prescindere dal marchio, e li rende accessibili da dispositivo mobile, tablet o computer desktop. I parchi macchine composti da attrezzature OEM di marchi diversi possono essere incorporati.

PARKER HANNIFIN

Una nuova generazione di unità display

Parker Hannifin sta per trasformare il settore HMI (Human-Machine Interface, interfaccia uomomacchina) con l’ampliamento della serie IQAN-MD5. Dotata di unità display completamente programmabile con funzionalità grafiche, diagnostiche e di gateway CAN, la serie IQAN-MD5 è ora disponibile nelle versioni da 5” e 8” e presto includerà i modelli

negli ampi formati da 10,1” e 12,3”. L’ampia gamma di dimensioni delle unità display è pensata per soddisfare le esigenze di diversi ambiti di applicazione, in particolare nel campo dei sistemi di controllo per veicoli fuoristrada e macchinari mobili. I display della serie IQANMD5 sono resistenti alle intemperie e garantiscono prestazioni affidabili in ambienti esterni e in condizioni

difficili. I nuovi modelli della serie IQAN-MD5 offrono diversi vantaggi, tra cui un aumento del 300% delle prestazioni della piattaforma grazie a quattro processori Core e DRAM più veloce, prestazioni grafiche migliorate, supporto per l’ecosistema IQANdesign (7.02) di Parker per lo sviluppo delle applicazioni e design adattabile con display avanzati. Tutte queste funzionalità sono disponibili a un costo inferiore rispetto alle precedenti piattaforme HMI della serie IQAN. L’interfaccia touchscreen, insieme al supporto della telecamera IP, migliora ulteriormente l’esperienza dell’utente ed elimina la necessità di utilizzare monitor separati.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 120 PRODOTTI

BRIGADE ELETTRONICA

Upgrade per il Backeye360

Brigade Elettronica ha aggiunto una tecnologia ad Intelligenza Artificiale al suo pluripremiato Backeye360. Il sistema di quattro telecamere a 360°, che è stato un top-seller fin dal suo lancio nel 2018, è stato migliorato utilizzando un’Intelligenza Artificiale all’avanguardia, in grado di identificare gli esseri umani negli angoli ciechi dei veicoli.

Il sistema è progettato per facilitare la manovra in situazioni difficili, fornendo ai conducenti una visione a 360° del loro veicolo in un’unica immagine. Il sistema combina le immagini provenienti da quattro telecamere posizionate attorno al veicolo e fornisce una visione in tempo reale su un monitor in cabina. Il risultato è una “vista dall’alto” del veicolo e dell’area circostante. Peter Squire, Managing Director di Brigade Electronics in UK, ha dichiarato: “Migliorando il nostro Backeye360 con la tecnologia AI possiamo supportare gli operatori con le soluzioni più sicure sul mercato. I nostri sistemi innovativi prevengono gli incidenti, fornendo un prezioso aiuto in situazioni critiche. Backeye360 AI di Brigade può essere integrato nell’infrastruttura esistente di un veicolo, per un aggiornamento immediato, ed è compatibile con la nostra gamma completa di dispositivi basati sull’Intelligenza Artificiale”. I vantaggi dell’AI 360 di Brigade includono:

visione completa dell’area circostante in un’unica immagine; avvisi acustici e visivi quando i pedoni vengono rilevati tramite l’Intelligenza Artificiale; molteplici opzioni di visualizzazione, inclusa una vista 3D che fornisce una migliore qualità e

definizione della scena; calibrazione automatica per risparmiare tempo nella configurazione e  nell’installazione; viste attivate da trigger, che consentono di vedere la specifica immagine utile durante l’esecuzione di manovre, come la retromarcia; alta risoluzione (sul monitor del conducente vengono visualizzate immagini chiare e nitide).

Sei pronto per gli incentivi

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HITACHI

L’escavatore gommato ZX95W-7

Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) ha presentato il suo escavatore gommato più piccolo, lo ZX95W-7, in occasione della sorsa edizione di Intermat. Compatto, agile e con un’elevata capacità di sollevamento, è una soluzione ideale per i cantieri urbani e risponde alla crescente esigenza di macchine versatili per lavorare in spazi ristretti o in aree limitate. Come tutti gli escavatori gommati Zaxis-7, il nuovo arrivato in gamma è stato progettato per aiutare i proprietari e gli operatori a controllare la redditività, il comfort, la sicurezza e i tempi di attività. Proprietari che possono aumentare i profitti lavorando su

GEFRAN

una gamma più ampia di progetti, tra cui l’edilizia stradale e generale, l’edilizia residenziale e i servizi pubblici. Le dimensioni compatte e il raggio di sterzata ridotto consentono di lavorare in modo efficiente e sicuro in aree ristrette. Lo ZX95W-7 è particolarmente maneggevole grazie alle quattro ruote sterzanti e offre una rilevante capacità di

sollevamento, per garantire alti livelli di produttività. La versatilità è risulta migliorata se utilizzata con un Rototilt RC3, come quello installato sulla macchina esposta a Intermat. La cabina è ultra spaziosa, i comandi sono intuitivi e a portata di mano e il volante presenta dimensioni ridotte. La visibilità è migliorata dalla telecamera posteriore. La stabilità è garantita dalla lama posizionata sul retro del sottocarro e dagli stabilizzatori opzionali ad azionamento indipendente sui lati destro e sinistro. Come tutti i modelli Hitachi esposti a Intermat, anche lo ZX95W-7 è disponibile tramite Hitachi Premium Rental e può essere acquistato con Zaxis Finance.

I dispositivi di controllo motore “G-Start “

Gefran - multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’automazione - ha lanciato la nuova serie modulare di partenze motore G-Start, progettata per il controllo per motori asincroni mono e trifase fino a 3KW, 7A e 500Vac. Disponibile in tre taglie di corrente (0.6A, 2.4A e 7.0A), la gamma è caratterizzata da dimensioni particolarmente compatte e integra, in un unico dispositivo, quattro funzionalità specifiche: l’avviamento diretto del motore, l’inversionedi marcia, la protezione termica e la diagnosi del motore (fino all’arresto di emergenza certificato SIL3 e PL”e”), a garanzia di un elevato grado di sicurezza funzionale. “Le partenze motore multifunzione G-Start rappresentano una soluzione smart di ridotte dimensioni e semplice da installare”, ha dichiarato Paolo Buzzi, Controllers & Power Controllers Marketing Manager di

Gefran. “Rispetto alla combinazione di teleruttori e protezione motore, tipicamente impiegata per il controllo dei motori trifase, G-Start ottiene i medesimi risultati con un unico dispositivo di soli 22,5 mm di larghezza. La tecnologia ibrida adottata da questi nuovi prodotti, che prevede una gestione a microprocessore che combina semiconduttori, esenti da usura, a robusti relè, garantisce un‘attivazione sicura con un elevato numero di commutazioni anche in applicazioni con presenza di polveri o sostanze volatili”.

Per garantire un corretto funzionamento del motore, è disponibile una funzione di protezione in caso di sovraccarico, configurabile sia con ripristino automatico che manuale. Il pratico “rotary switch” frontale permette inoltre l’impostazione semplice, rapida e precisa del valore di corrente nominale del

motore. La diagnostica motore risulta semplificata grazie ai quattro LED frontali di stato, alle due uscite digitali per la segnalazione della direzione di marcia e all’uscita digitale di allarme. I nuovi dispositivi di Gefran trovano impiego in diversi ambiti quali: tramogge di carico, compressori, mixer/agitatori, pompe industriali e centrifughe, coclee tubolari, soffianti e ventilatori industriali, nonché frantoi e macchinari per l’estrazione dell’olio. In virtù delle funzionalità di inversione di marcia, inoltre, soddisfano l’esigenza di gestire il movimento in entrambe le direzioni, come nel caso delle serrande industriali e dei nastri trasportatori. Le partenze motore della serie G-Start di Gefran rappresentano un’interessante soluzione per potenziare la produttività e l’efficienza dei processi industriali. Combinando funzionalità avanzate, dimensioni compatte e facilità d’installazione, garantiscono una maggiore sicurezza grazie alla funzione di Stop di Emergenza certificata SIL3 e PL”e”.

ONSITECONSTRUCTION - maggio 2024 122
PRODOTTI

KLEEMAN

La nuova funzione “Tool Management”

L’applicazione mobile

Spective Connect supporta gli utenti nella loro quotidianità lavorativa. Ora anche gli utensili di frantumazione degli impianti possono essere gestiti comodamente in Spective Connect. A tal fine, il sistema è stato ampliato con la funzione “Tool Management”. In tal modo, all’interno di Spective Connect è possibile documentare gli utensili di frantumazione degli impianti e la rispettiva durata di utilizzo. L’utensile viene prima selezionato manualmente tramite

Spective Connect: si tratta delle barre d’urto TRON per i frantoi a urto, delle mascelle di frantumazione

BITE per i frantoi a mascelle e dei mantelli e coni di frantumazione

CONE per i frantoi a cono, disponibili in diverse versioni. Durante l’esercizio sulla dashboard sono visualizzati quindi l’utensile attualmente in uso, le ore di funzionamento e le tonnellate di materiale frantumato. Inoltre, è possibile visualizzare e assegnare al progetto anche altri utensili opzionali: ciò significa che l’operatore ha sempre una panoramica degli utensili installati sulla macchina. Quando viene allocato un utensile, vengono documentate la data attuale, le ore di funzionamento e, in caso di impiego di una

pesatrice a nastro, la resa produttiva. Gli utensili utilizzati fino a quel momento restano in uno storico. In tal modo, dopo un certo lasso di tempo è possibile stimare

o calcolare una durata media degli utensili e quindi organizzare i cambi utensile. Le informazioni del Tool Management sono disponibili a tutti gli utenti Spective Connect collegati, la sincronizzazione è automatica.

casagrandegroup.com

PRODOTTI

KOMATSU

L’escavatore elettrico PC138E-11

Komatsu ha lanciato quest’anno sul mercato l’escavatore elettrico PC138E-11 da 13 t. Equipaggiando questa macchina con una batteria agli ioni di litio a elevata capacità e integrando un sistema di raffreddamento per la batteria e i componenti elettrici, Komatsu ha prolungato la capacità di funzionamento, riducendo al contempo il raggio di rotazione posteriore. A Intermat 2024, Komatsu Europe ha esposto l’escavatore PC138E-11 con il kit di guida 3D Smart Construction, un miglioramento tecnologico semplice e flessibile ora disponibile

INDECO

per un’ampia gamma di macchine Komatsu. Il kit offre un modo accessibile per aggiungere il sistema di guida della macchina 2D e 3D e può essere personalizzato con varie opzioni che consentono al kit di adattarsi meglio a ogni singola

configurazione di macchina del cliente e alle condizioni operative. Il concetto “DANTOTSU Value” si riferisce alla creazione di valore per il cliente, che genera un ciclo positivo di miglioramento dei ricavi e decisioni con un approccio ESG nel piano di gestione a medio termine di Komatsu, chiamato “DANTOTSU Value - Together, to “The Next” for sustainable growth”. Con il programma “DANTOTSU Value”, Komatsu si impegna a creare nuovi valori per fare costanti passi avanti verso la realizzazione dei cantieri del futuro e assicurare una crescita sostenibile alle prossime generazioni.

I martelli demolitori “HP Fuel Saving”

In un panorama sempre più competitivo, dovendo fare i conti con crisi climatica e costi dell’energia crescenti, la ricerca di soluzioni efficienti e al tempo stesso sostenibili è diventata una priorità assoluta anche per chi opera nei settori delle demolizioni e riciclaggio. Anticipando questa esigenza, Indeco ha introdotto già da tempo sul mercato i suoi martelli demolitori “HP Fuel Saving”, dedicando un’attenzione particolare al connubio tra massima produttività e risparmio energetico.  I martelli Indeco “HP Fuel Saving” sono infatti costruiti per assicurare prestazioni superiori, ma anche consumi di carburante fino al 20% inferiori rispetto ai modelli di altri produttori, equivalenti per peso e prestazioni. Ciò grazie all’upgrading del sistema idraulico, che consente di ottimizzare la potenza idraulica e ridurre i giri del motore della macchina operatrice. Caratteristica che diventa ancora più evidente se si compara il martello Indeco con modelli a spinta di gas o di gas-

olio. Un aspetto importante sia per quel che riguarda la salvaguardia ambientale, sia per la redditività del lavoro stesso, che cresce in modo più che proporzionale alla dimensione del martello utilizzato.  Per comprendere appieno il valore della tecnologia Indeco “HP Fuel Saving” è importante analizzare le caratteristiche del suo sistema idraulico. La serie HP presenta un’unica parte mobile, il distributore, in linea con il pistone. Il sistema di distribuzione interna dell’olio è privo di scanalature, cambi di direzione o riduzioni di diametro e un’assenza quasi totale di guarnizioni. Tutto ciò determina un’alta efficienza idraulica e un basso attrito. L’esatto contrario

avviene nei martelli a spinta di gas, che presentano un distributore suddiviso in due o più parti e distante dal pistone massa, una distribuzione idraulica complessa e un elevato numero di guarnizioni. Tutte caratteristiche che causano un’inevitabile perdita di energia e che, di conseguenza, rendono necessaria un’elevata pressione di lavoro e un maggiore consumo di carburante. Il sistema brevettato di variazione automatica velocitàenergia del colpo è un altro punto di forza dei martelli demolitori Indeco, che sono capaci di adattarsi alla durezza della roccia utilizzando al meglio l’energia d’impatto a vantaggio della produttività.  In un recente confronto tra i dati reali sui costi di esercizio relativi al più grande martello demolitore Indeco HP 18000 Fuel Saving e a un suo pari categoria a spinta di gas si è osservato che il primo richiede il 18.3% di energia in meno per ottenere gli stessi risultati. Il che si traduce in un risparmio di 22.200 l di carburante in un anno.

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Il debutto delle “energie future”

Al suo debutto a Intermat 2024, il miniescavatore DX20ZE è il primo escavatore elettrico prodotto in serie da DEVELON. Questa macchina da 2 t combina bassa rumorosità e zero emissioni con le caratteristiche e i miglioramenti prestazionali introdotti dalla famiglia di miniescavatori di nuova generazione della serie DX-7. Il DX20ZE è stato affiancato a Parigi dal “concept vehicle” elettrico 14W-EREV: si tratta di un escavatore gommato elettrico progettato attorno a un sistema di trazione rigenerativo (eDrive), un impianto di brandeggio avanzato (eSwing) e sistemi eWorking. Il tutto per garantire la massima efficienza a zero emissioni. A completare l’area espositiva dedicata alle energie future è stato il DL250-FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle),

MATTEI

una macchina basata su una piattaforma versatile che può essere equipaggiata con un powerpack a celle a combustibile a idrogeno oppure convertita in un veicolo BEV (Battery Electric Vehicle) installando un pacco batterie. Da evidenziare che DEVELON presenta anche una serie di soluzioni a basse emissioni basate su tecnologie per il risparmio di carburante e sull’uso di biocarburanti come HVO e GTL. Le tecnologie per il risparmio di carburante hanno incluso la prima apparizione a Intermat del dozer

senza cabina DD100-CX e dell’escavatore cingolato senza cabina DX225-CX, due macchine che fanno entrambe parte di Concept-X 2.0. Un altro dei sistemi a risparmio di carburante esposti a Intermat è stato il sistema di controllo 3D utilizzato per l’escavatore e il dozer di Concept-X 2.0 e per il dozer DD130-7 e il miniescavatore DX85R-7. DEVELON ha presentato anche due tecnologie che favoriscono il risparmio di carburante: l’impianto idraulico Virtual Bleed Off (VBO) D-ECOPOWER, utilizzato sulla nuova versione dell’escavatore cingolato da 53 t DX530LC-7K, e la tecnologia FEH (Full Electric Hydraulic), un’idraulica pilotata tramite joystick elettrici anziché i servocomandi idraulici. Il sistema FEH era presente sull’escavatore senza cabina Concept-X 2.0.

Il compressore rotativo a palette RVD 37

Performance superiori, ecosostenibilità, risparmio energetico, alto contenuto tecnologico e innovativi sistemi di controllo, raffreddamento e recupero del lubrificante: sono alcuni degli elementi che caratterizzano le serie di compressori RVD e RVDi, ultimi nati in casa Mattei. Il dipartimento Innovazione & Industrializzazione dell’azienda di Vimodrone (MI) ha progettato la gamma per massimizzare l’efficienza, minimizzare i costi energetici e contribuire alla battaglia contro il riscaldamento globale. Il prototipo è stato presentato al pubblico in occasione della Hannover Messe. Le serie RVD

e RVDi utilizzano la tecnologia a palette secondo il modello brevettato da Mattei con palette e bronzine a usura zero e sono le prime in cui è presente l’ultima

i

innovazione firmata Mattei: il raffreddamento isolato con radiatori sovradimensionati, un sistema che - separando i radiatori dal resto dei componenti - consente di abbassare le temperature all’interno della carrozzeria e mantenerli più puliti. Inoltre, sono dotate di pannelli di facile accesso per effettuare le operazioni di pulizia in sicurezza e con efficacia, proteggendo i radiatori. La macchina esposta in fiera era equipaggiata con il touchscreen da 7” Maestro XC, conforme ai requisiti IoT e dell’industria 4.0, per il monitoraggio e la gestione del sistema in remoto attraverso il Cloud di Mattei.

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DEVELON

INSERZIONISTI

127 maggio 2024 - ONSITECONSTRUCTION
Azienda Pagina Casagrande 123 CGA Ricambi 27-59 CGT III COPERTINA DEVELON 7 Elsa Solutions 21 Epiroc Italia 9 Espi Engineering 119 Fiera Asphaltica 89 Fiera CICEE 101 Fiera Hillhead 77 Grafiche MDM 125 H.P.S. Centro Oleodinamico 49 Hyundai CEE 11 JCB COPERTINA Liebherr 23 Ma-estro 121 MB Crusher PATELLA ANTERIORE Messersi 25 Midi Equipment-Takeuchi 15 MP FILTRI 13 Pio Pellacini 43 RMC IV COPERTINA Samep Tools II COPERTINA Scai 1 Sicim 33 Simex 5 Volvo CE Italia 17 Yanmar CE 19

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