OnSite Construction n.3 - Aprile 2023

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BUONA LETTURA

del numero digitale di Aprile 2023

ENDURANCE
IMPROVEMENT DEDICATION IT’S SIMEX Soc. Uninom. Via Isaac Newton, 31-33 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) - IT Tel. +39 051 681 0609 - sales@simex.it - simex.it ATTREZZATURE
MACCHINE MOVIMENTO TERRA.
questa è la replica dell’edizione stampata La lettura è promossa da
POWER
IDRAULICHE PER

SOMMARIO

APRILE 2023 - N.3

MACCHINE

60 Bobcat Un salto nel futuro di Stefano Vitali

64 Ammann

La strada verso un futuro “verde” di Mirko Brusamolino

ATTREZZATURE

In copertina: MB CRUSHER

78 Epiroc La forma è sostanza di Mirko Brusamolino

Hands On

4 Editoriale di Ettore Zanatta

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITA’

38 Noleggio Costruzioni sempre più a nolo di Giulia Minati

SPECIALE

45 INNOVAZIONE NELLA MECCANIZZAZIONE a cura della redazione

Hands On

Direttore responsabile

Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Direttore editoriale

Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Responsabile commerciale

Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Hanno collaborato a questo numero: Mirko Brusamolino, Giulia Minati, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali

Ufficio amministrazione

Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it

tel. 0545 967722

Ufficio abbonamenti

tel. 0545 967722

e-mail: info@capoversoeditrice.it

Abbonamenti

Italia: euro 48,00 (IVA inclusa)

Other countries: euro 60,00 (IVA inclusa)

COMPONENTI

90 Aliant Ultralight Battery Il coraggio del cambiamento di Ettore Zanatta

TECNOLOGIE

94 Cavetest & DI.MA. Ridurre. Riutilizzare. Riciclare. di Ettore Zanatta

SERVIZI

100 Kubota Europe “Road to 2025” di Ettore Zanatta

DISTRIBUZIONE

104 RMC

La conquista del territorio di Ettore Zanatta

ON SITE

108 La ristrutturazione del comprensorio sciistico “Colere Ski Area 2200” Il Principe delle Orobie di Ettore Zanatta

116 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

Stampa

MDM - Forlì

Periodicità

Sono previsti 8 numeri/anno

Registrazione

Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 1432 del 6/12/16

Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

ONSITE CONSTRUCTION

Capoverso Editrice srl

Piazza Gramsci, 7 48017 Conselice (RA)

tel. 0545 967722 info@capoversoeditrice.it www.capoversoeditrice.it

Responsabilità

La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su “ONSITE CONSTRUCTION”, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della Capoverso Editrice srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La Capoverso Editrice srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla Capoverso Editrice srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N. 2016/679 (General data protection regulation, Gdpr). Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può fare richiesta a Capoverso Editrice srl scrivendo a: info@capoversoeditrice.it

Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

ONSITE
- aprile
CONSTRUCTION
2017
C apoverso e d itric e
L’ESCAVATORE CINGOLATO JCB 150X PRESTAZIONI EXTRA di Ettore Zanatta 68
IXXX AXXXXX di Ettore Zanatta 00 LA
L’”ART” DELLA RIGENERAZIONE 86
TECNOLOGIA SIMEX ART 1000
IT’S SIMEX ENDURANCE POWER IMPROVEMENT DEDICATION ATTREZZATURE IDRAULICHE PER MACCHINE MOVIMENTO TERRA Soc. Uninom. Via Isaac Newton, 31-33 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) - IT Tel. +39 051 681 0609 - sales@simex.it - simex.it

La resilienza dell’industria italiana

Siamo resilienti e determinati. Noi italiani dobbiamo esserne coscienti, soprattutto in presenza di cifre e proiezioni che confermano l’eccellenza della nostra manifattura meccanica sotto ogni profilo (naturalmente, per noi che scriviamo, sotto quello preferenziale delle macchine, delle attrezzature e dell’infinita componentistica per il settore delle costruzioni).

La conferma più recente arriva dal Rapporto Confartigianato Meccanica 2023, nella redazione realizzata dall’Ufficio Studi per la convocazione dei Consigli Direttivi congiunti dei mestieri di Confartigianato Meccanica, nel Villaggio Confartigianato al Mecspe di Bologna. Con un fatturato globale di 327,9 miliardi di euro, con le esportazioni che hanno raggiunto il picco dei 220,2 miliardi, le 150.494 imprese del comparto - nel nostro Paese - possono vantarsi di aver creato, prime fra tutte, un’occupazione reale (con 1.064.523 addetti distribuiti tra micro, piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti), che copre il 72,1% della forza lavoro complessiva (il doppio rispetto al 34,9% della Germania e superiore di 24,1 punti rispetto alla media Ue del 48,1%).

La grinta delle nostre imprese è confermata anche dai dati Unacea, che confermano la tenuta del mercato anche nella prospettiva di un rallentamento, nel prossimo futuro, degli investimenti da parte delle imprese in macchine e attrezzature. I costruttori, invece, continuano a investire in impianti, macchinari e, soprattutto, in quella ricerca e sviluppo sostenibile che abbiamo potuto confermare, da osservatori, anche in occasione del SaMoTer Innovation Award 2023. Tra poco sarà la stessa manifestazione di Verona a confermare la salute dei protagonisti made in Italy a livello internazionale, ma sono sempre i dati a parlare chiaro. Rispetto al livello pre-pandemia l’Italia è l’unico tra i maggiori Paesi europei a registrare una crescita di primo piano degli investimenti in macchinari tra il 2019 e il 2022 (+9,8%), a fronte di un calo dello 0,9% in Francia, del 4,3% in Spagna e del 4,9% in Germania. Merito di incentivi e contributi? Certo, ma non dimentichiamo che il settore è sotto pressione in modo costante per la stretta monetaria in corso, il parziale rientro dei prezzi dell’energia e delle materie prime e - nonostante l’offerta straordinaria per molte figure professionali - a causa della difficoltà di reperimento del personale. Insomma, dobbiamo essere orgogliosi e fieri di ciò che abbiamo fatto e che faremo nei prossimi mesi. E quando sentiamo berciare che “l’industria italiana, insomma…”, alziamo le spalle e guardiamo oltre.

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EDITORIALE ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023
Ettore direttore editoriale
We love our job and we do it with the heart. Trevi Benne: in love, for 30 years. An unbreakable passion, that growths thanks to who tests us every day. WWW.TREVIBENNE.IT Scan the QR code to learn more about our history. Visit us at:

CODICE APPALTI

Approvato in via definitiva il decreto legislativo

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato definitivamente il decreto legislativo dedicato al nuovo Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle competenti Commissioni parlamentari. Federcostruzioni ritiene fondamentale la promozione dei processi di digitalizzazione, che diventano il “motore” per modernizzare l’intero sistema dei contratti pubblici e ciclo di vita dell’appalto. Proprio su questo tema, la digitalizzazione delle costruzioni, Federcostruzioni ha organizzato convegno a Energymed a Napoli il 31 marzo scorso.

Per fare una gara, ad esempio, si risparmieranno dai sei mesi a un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure

(in vigore dal 1°gennaio 2024). Una banca dati degli appalti conterrà le informazioni relative alle imprese, una sorta di carta d’identità digitale, consultabile sempre, senza che sia necessario per chi partecipa alle gare presentare di volta in volta plichi di documentazione, con notevoli risparmi di costi e soprattutto di carta. Federcostruzioni esprime giudizio positivo anche per quanto riguarda l’illecito professionale, che preoccupava l’associazione confindustriale di categoria perché per come era previsto nella prima stesura avrebbe comportato esclusioni praticamente senza neanche il giudizio di primo grado, mentre in Italia - rileva Federcostruzioni - ci sono precise garanzie costituzionali e si è colpevoli solo al terzo grado di giudizio. Giudizio negativo, invece, per quanto riguarda i meccanismi della revisione dei prezzi. Se è condivisibile il fatto che sia stato introdotto un meccanismo a

regime, visto il caro materiali di questo periodo Federcostruzioni ritiene necessario un ulteriore passaggio per avere uno strumento davvero soddisfacente: l’applicazione, dice il Codice degli Appalti, deve scattare dopo il 5% e viene pagato all’80%; Federcostruzioni aveva chiesto invece che la revisione dei prezzi scattasse dopo il 2% e che venisse pagata al 90%. Anche se non riguarda il Codice, un tema su cui c’era attesa tra quelli trattati dal Consiglio dei Ministri è il Superbonus: a oggi ci sono 19 miliardi di crediti incagliati che mettono a rischio oltre 32.000 imprese e 170.000 posti di lavoro. Federcostruzioni ha sostenuto la proposta Ance di compensazione in F24, registrando con entusiasmo la disponibilità data dagli enti locali, come Regioni e Province, ad acquistare i crediti. Il Governo, invece, ha bloccato con una norma l’acquisto da parte degli enti locali dei crediti e contestualmente non ha ritenuto accettabile la proposta di Ance per motivi legati alla ragioneria di Stato. Si segnalano comunque alcune note positive, come il fatto che sia rimasta la cessione di crediti per le aree terremotate, per le barriere architettoniche, e che siano state messe a fuoco le applicazioni per chi si era già mosso prima del 16 febbraio del corrente anno. Federcostruzioni quindi resta in attesa di una soluzione per questo problema: lo sblocco di questi 19 miliardi di crediti legati al Superbonus è prioritario. Per il settore è una vera e propria emergenza; il rischio è enorme e coinvolge professionisti, imprese e famiglie.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 6
NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia

Doosan Construction Equipment diventa

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Stessa qualità dei prodotti massima produttività valore eccezionale innovazione continua

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MOLLO NOLEGGIO

Il servizio “Fai da te - Noleggio 24/7”

Mollo Noleggio ha lanciato un nuovo servizio per i suoi clienti: il ritiro e la riconsegna dei mezzi in filiale, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, via smartphone tramite APP.  “Fai da te - Noleggio 24/7” è una soluzione che mira a innovare in chiave digitale la “customer experience” e garantire la massima flessibilità operativa, combinando l’efficienza dell’automatizzazione digitalizzata al forte know-how di Mollo nel campo del nolo di mezzi. Con questo servizio, infatti, l’azienda piemontese risponde alle nuove e diversificate esigenze dei clienti, che avranno così il vantaggio di poter ritirare e riconsegnare in filiale in modo rapido e semplice, in qualsiasi giorno e ora, il mezzo di cui hanno bisogno.

Il funzionamento del servizio è molto semplice: dopo aver prenotato il mezzo e richiesto l’attivazione del nuovo servizio, e dopo aver scaricato l’APP Mollo Noleggio disponibile per Android e iOs e utilizzabile da smartphone e tablet, il cliente riceverà direttamente su cellulare le credenziali personali per ritirare e riconsegnare il mezzo in maniera autonoma, quando vuole, anche in orari diversi da quelli di apertura aziendale, ad esempio durante il fine settimana, alla mattina presto o alla sera. In fase di check-in e checkout l’utente dovrà seguire semplici istruzioni e validare alcune semplici operazioni. In questa fase di lancio il servizio è legato al noleggio di piattaforme autocarrate utilizzabili con la patente B e veicoli commerciali, quali autocarri con cassone fisso e ribaltabile, con gru, doppia cabina. Analogamente il servizio è già attivo in alcune filiali, ma l’obiettivo dell’azienda è quello di estendere “Fai da te - Noleggio 24/7” a tutti i centri Mollo in Italia. I vantaggi per l’utilizzatore di questo nuovo servizio sono evidenti, a partire ovviamente dalla disponibilità “open all day” per il ritiro e la riconsegna dei mezzi a nolo, che si traduce nella massima libertà operativa per il cliente.

VOLVO TRUCKS

Camion elettrici per Boliden

Volvo Trucks e la società mineraria

Boliden uniscono le forze per implementare il trasporto con camion elettrici in ambienti sotterranei. II gruppo minerario svedese Boliden, in particolare, sarà uno dei primi al mondo a iniziare a utilizzare camion elettrici a batteria per il trasporto sotterraneo pesante a partire dal 2023. Negli ambienti minerari i veicoli elettrici possono offrire numerosi vantaggi, tra cui l’assenza di emissioni di gas di scarico, un luogo di lavoro più sicuro e condizioni di lavoro più silenziose. L’industria mineraria sta attraversando un periodo di rapidi cambiamenti, con operatori che stanno passando a metodi di produzione più sostenibili per

fornire metalli con una minore impronta climatica. Come in altre miniere, i gas di scarico dei veicoli diesel sono responsabili della maggior parte delle emissioni di anidride carbonica delle miniere di Boliden. L’azienda si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 e, per raggiungere i propri obiettivi climatici, l’elettrificazione dei trasporti svolgerà un ruolo fondamentale.

II nuovo accordo di cooperazione tra Boliden e Volvo Trucks prevede l’utilizzo di due veicoli elettrici pesanti Volvo nella miniera Kankberg di Boliden, nella Svezia settentrionale. Se tutti i camion della miniera fossero elettrici, le emissioni di CO2 potrebbero essere ridotte di oltre il 25%.

II primo camion a servire la miniera di Kankberg, un Volvo FH Electric, sarà utilizzato per trasportare ancoraggi per il consolidamento roccioso e altre attrezzature nella miniera e sarà messo in servizio nel 2023. Sulla base dell’esperienza maturata con il primo camion, un altro Volvo FH Electric sarà successivamente messo in funzione e utilizzato per il trasporto sotterraneo di roccia e minerali.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 8 NOTIZIE

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Da “affitta-macchine” a “creatori di valore”

Il noleggio in ambito Construction in Italia può crescere, a patto che il settore lo interpreti come scelta strategica e non come servizio per soddisfare i picchi di lavoro. Questo è quanto è emerso nell’appuntamento su “Il ruolo del noleggio moderno nella filiera delle costruzioni”, webinar di avvicinamento a SaMoTer. Partendo dalla premessa che il noleggio, in Italia, è ancora molto frammentato e che la normativa di base non riconosce la figura del noleggiatore, si è dibattuto sull’evoluzione che stanno vivendo le aziende che si occupano di noleggio, le quali passano dal tradizionale compito di fornitori di macchine per esigenze episodiche, al ruolo di General Provider. Il che implica digitalizzare, formare nuove figure professionali, presidiare la sicurezza, farsi carico della transizione ecologica, nonché fare nuove riflessioni sui driver e sulle connessioni tra i partner. Si è fatto il punto sull’impatto concreto della digitalizzazione nel noleggio delle macchine per il Construction evidenziando che “in generale il digitale migliora l’esperienza del

cliente perché può supportare completamente tutte le fasi, la manutenzione, la gestione della flotta, il controllo dell’accesso al credito, le assicurazioni. I vantaggi vanno ben oltre l’automazione dei processi, la maggiore efficienza che ne deriva porta a erogare servizi tempestivi e anche al miglioramento dei margini economici dei noleggiatori. Ma non tutti gli attori della filiera sono interessati e disponibili ad approcciarsi al digital, in questo senso l’età media alta del settore gioca un ruolo importante”. Per far evolvere il settore e far sì che gli operatori passino da “affitta macchine” a “creatori di valore” occorrono nuove competenze. Ne ha parlato Ilaria Nembro, Brand & Communication Manager del Gruppo Tesya, che ha spiegato: “Nonostante il tasso di disoccupazione giovanile al 30%, in Italia non si trovano tecnici. Secondo uno studio che abbiamo condotto in Italia, Portogallo e Spagna, emerge che i giovani siano poco propensi a intraprendere corsi di studio professionalizzanti perché pensano che siano appannaggio

di coloro che non hanno attitudine allo studio. Nei prossimi due anni assumeremo 350 figure e pertanto abbiamo intrapreso un percorso articolato di riposizionamento della reputazione della figura del tecnico. Il quale, in ultima analisi, è colui che ha grande attitudine al problem solving, oltre a competenze sempre più specifiche, quali la manutenzione predittiva, la meccatronica, la digitalizzazione”. Il valore del noleggio dev’essere percepito, altrimenti l’unico indicatore resta il prezzo del canone. Bisogna dunque ripensare il servizio. “Per un noleggio davvero moderno occorre uscire dalla mentalità del qui e ora e avere un approccio più lungimirante”, ha fatto notare Francesca Marchesini, Channel Manager di Kohler Engines. “Basti pensare agli investimenti in formazione del personale e al conseguente valor che ne deriva: un tecnico ben formato può combattere il nemico comune del settore, ossia il fermomacchina. Il valore del servizio giustifica un posizionamento più alto”. “Il noleggiatore – ha concluso Marzia Giusto, direttore generale di Loxam Italia - è oggi chiamato a innalzare il valore del servizio sia verso i propri dipendenti che verso i clienti, i fornitori, gli stakeholder. Ha dunque anche un ruolo sociale. L’attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza, la crescita delle competenze delle persone, la digitalizzazione, lo scambio di idee tra le persone coinvolte consentono di dare una chiave di lettura del settore diversa: dalla mera negoziazione a un vero e proprio cambio culturale”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 12
NOTIZIE
NOLEGGIO
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FLASH BATTERY

Chiuso il 2022 con un aumento di fatturato

Si è chiuso con un aumento del fatturato del 29% il bilancio 2022 di Flash Battery, che ha così impresso un’ulteriore accelerazione a processi di sviluppo che in 11 anni di attività l’hanno portata a collocarsi tra i leader europei nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici. Insieme all’aumento del fatturato, salito a 22,3 milioni di euro, Flash Battery ha fatto segnare un balzo del 22,2% anche sull’occupazione, salita a 80 unità. “Risultati importanti – sottolinea Marco Righi, CEO dell’azienda di Flash Battery (nella foto insieme con Alan Pastorelli, CTO dell’azienda di Sant’Ilario d’Enza) – all’interno dei quali, a fianco del buon andamento sul mercato interno, spicca un deciso incremento delle esportazioni, che hanno fatto segnare un +37% e oggi, con un valore pari a 4,6 milioni di euro, rappresentano una quota del 21% sul totale delle vendite”. Flash Battery intrattiene rapporti commerciali con oltre 50 Paesi e annovera, tra i principali mercati, Germania, Austria, le nazioni del Benelux, Repubblica Ceca e la Francia. “Questi Paesisottolinea Righi – rappresentano l’avanguardia europea nella transizione elettrica sia in campo industriale che nel segmento dei veicoli, tanto da rappresentare una quota vicina all’80% dell’intero mercato.

Qui sono particolarmente apprezzate non solo le caratteristiche di sostenibilità, le prestazioni e l’affidabilità dei nostri prodotti, ma anche il fatto che siamo tra i soggetti più attivi nell’ambito dei grandi progetti europei dedicati all’elettrificazione, come attesta anche la nostra appartenenza alla Batteries European Partnership Association, realtà che vede, fianco a fianco, imprese industriali, Università e istituti di ricerca impegnati nella realizzazione degli obiettivi dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon Europe Contemporaneamente, abbiamo decisamente rafforzato le partnership con integratori di sistemi powertrain di grande esperienza attivi proprio nei mercati

che stanno mostrando il maggiore dinamismo, come Germania (in partnership con il power system integrator tedesco Atech GmbH), in Francia (con Efa France) e Benelux (Q-tronic BV)”. Alla rilevante crescita del fatturato, come si è detto, ha corrisposto anche un sensibile incremento (+22,2%) dell’occupazione.

“A un anno e mezzo di distanza dall’inaugurazione della nuova sede – spiega Righi - stiamo ragionando su un ulteriore incremento del numero delle postazioni di lavoro, perché è evidente che il nostro sviluppo è fortemente legato alle tecnologie, ai brevetti e ai prototipi che sviluppiamo, ma il fattore chiave della crescita è proprio rappresentato da collaboratori preparati, giovani e appassionati a percorsi di sostenibilità che si traducono in prodotti e servizi”. Quanto alle prospettive, il CEO di Flash Battery è ottimista:

“Il mercato dell’elettrificazione continua a crescere in tutti i segmenti di maggiore interesse. In questo contesto la tecnologia delle batterie al litio è sempre più vista e apprezzata come perfetta soluzione per la conversione elettrica in moltissimi ambiti applicativi”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 14
NOTIZIE

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FIAT KOBELCO® O&K®

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VOLVO®

JCB® ZF®

HYUNDAI®

DAEWOO®

KUBOTA® YANMAR® ISUZU®

CUMMINS® PERKINS® IVECO®

ELECTRIC PARTS SUITED FOR:

DELCO REMY® MITSUBISHI®

PRESTOLITE® HITACHI®

NIKKO® MAGNETI MARELLI®

NIPPONDENSO® BOSCH®

TRUCK PARTS SUITED FOR:

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UN CX210D per il ponte di San Vito

È da poco terminata la riqualificazione dell’area archeologica del ponte romano di San Vito, nella campagna riminese, dove si è reso protagonista un escavatore cingolato CASE CX210D. L’operazione che ha restituito a Rimini parte del suo patrimonio storico è stata promossa dall’Amministrazione Comunale, affidata al Consorzio Con.co.s. e realizzata da una delle Imprese consociate, Edilsagea, di Sant’Arcangelo di Romagna, storico cliente di MAIE, concessionario CASE per l’Emilia Romagna. Nella prima fase dei lavori, svoltisi a maggio 2022, dopo la bonifica bellica sono stati effettuati gli scavi, la pulizia delle scarpate e la sagomatura del terreno; in seguito, Edilsagea ha realizzato un percorso ad anello in grado di unire le rovine, l’antico tracciato della Via Emilia e il fiume Uso, in modo da riqualificare e rendere fruibile l’intera area. Una nuova pavimentazione, panchine e aiuole oggi valorizzano il percorso della vecchia Via Emilia che ha inizio dal sagrato della chiesa dei santi Vito e Modesto, realizzato in calcestre; da lì prosegue verso l’area

degli scavi archeologici, dove si collega con l’accesso dalla strada carrabile a Sud, che è diventato il nuovo ingresso principale alla zona. La rampa di accesso costituisce un cannocchiale ottico verso i resti del ponte che permette una vista d’insieme sull’area di scavo. Racconta Nicola Detti, che assieme al padre Andrea gestisce l’impresa romagnola: “L’escavatore CASE ha eseguito gli scavi a sezione per la posa degli impianti, gli scavi di sbancamento per la profilatura del terreno circostante al ponte romano, e soprattutto la riprofilatura delle scarpate con benna oscillante orientabile. Si tratta di una macchina molto versatile, i nostri operatori ne apprezzano la rapidità di esecuzione che non scende a compromessi con la maneggevolezza e la sensibilità dell’impianto idraulico, che risulta molto dolce e preciso”. L’escavatore ha lavorato alla commessa circa 150 ore in 30 giorni, consentendo all’impresa di terminare i lavori nei tempi prestabiliti. Edilsagea si è anche occupata della messa a dimora di alberi e arbusti e, per ricordare la posizione dei piloni del vecchio ponte romano, oggi non più

visibili, sono stati piantati dei Carpini bianchi, che accompagnano la passeggiata verso il fiume. Edilsagea e il Consorzio Con.co.s. soc. cooperativa hanno portato avanti con successo la riqualificazione dell’area archeologica del ponte romano di San Vito, ma l’Impresa romagnola è attiva in diversi settori: dalle opere di urbanizzazione a quelle stradali, dalle opere idrauliche a quelle fluviali e marittime, oltre che nelle demolizioni. Da anni, si affida a CASE, di cui possiede tre pale gommate CASE 621G e tre escavatori: un CASE CX210D, un CX240D e un CX145DSR. Gli escavatori dell’impresa lavorano in due contesti particolarmente usuranti: la realizzazione di pennelli e scogliere all’interno dell’alveo dei fiumi dove la presenza di terreno roccioso mette a dura prova il carro del mezzo; il ripascimento del litorale marino, dove il fattore usurante è senz’altro la salinità dell’ambiente di lavoro, che sfida tutte le parti meccaniche di movimento. “La scelta dei mezzi per noi è fondamentale. Devono essere sempre al top e con i CASE non abbiamo mai avuto problemi”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 18
NOTIZIE
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Prestazioni elevate. Applicazione fl essibile.

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Si espande il centro di logistica in Belgio

Un nuovo ampliamento del magazzino fornirà spazio di stoccaggio aggiuntivo per i ricambi pesanti e di grandi dimensioni di Komatsu, assicurando un maggiore supporto per la fornitura veloce e costante dei suoi item originali ai clienti in Europa, Africa e Medio Oriente. L’ampliamento copre un’area di 10.000 m², portando la superficie totale del magazzino di Vilvoorde, in Belgio, a oltre 59.000 m².

La struttura è dotata di soluzioni tecnologiche sostenibili, tra cui 840 pannelli solari, già installati, che forniranno una produzione annuale di 32.499 MWh, per cui si stima una riduzione di 3.323 t di CO2 nell’arco di 20 anni. Più di 1.000 ulteriori pannelli solari saranno

GEROTTO

installati nel 2024. Altre soluzioni high-tech includono captatori di luce sul tetto, che ruotano con il sole, riscaldamento a pavimento, un sistema di sicurezza e un impianto antincendio a schiuma per materiali pericolosi. Questo ampliamento renderà più facile fornire supporto per i dumper elettrici recentemente consegnati in Scandinavia e renderà più efficienti le operazioni di

magazzino, aumentando lo stock di parti pesanti e di grandi dimensioni. Oggi l’ampliamento è operativo. Komatsu Europe continuerà a supportare i clienti con prodotti e servizi di alta qualità, rafforzando la sua posizione di leader nella fornitura di attrezzature per l’estrazione mineraria, la costruzione e utility, oltre che di ricambi originali.

Rinnovati il sito e il logo aziendale

Gerotto ha iniziato il 2023 con un cambio importante: è stato pubblicato il nuovo sito web e il nuovo logo dell’azienda. Si tratta di un progetto completo di “rebranding” che ha rivisitato in chiave contemporanea l’immagine dell’azienda, partendo da un lavoro sull’architettura del brand. L’elefantino che da oltre 20 anni contraddistingue Gerotto nel mondo è stato ridisegnato con un approccio più stilizzato, che grazie a linee essenziali e moderne lo rende versatile e già pronto per parlare la stessa lingua del mondo Metaverso e AI. Il payoff “Innovation first, safety always” sintetizza la storia e la mission dell’azienda, che ha fatto della ricerca di metodi e di tecnologie innovative e sicure un tratto distintivo della propria proposta di valore nel mercato e che oggi, grazie a questo approccio, può intrepretare i valori ESG in modo proattivo.

Tutto ciò è l’esito di un processo che ha definito tre Business Unit diverse e complementari: Gerotto Robotics si occupa della progettazione, produzione e vendita di soluzioni robotiche “no-man entry” per interventi

di pulizia all’interno di cisterne e impianti industriali; Gerotto Truck si dedica alla vendita di mezzi per l’aspirazione di materiali e rappresenta in esclusiva per l’Italia gli escavatori a risucchio RSP e gli aspiratori industriali Amphitec; Gerotto Solutions è la Business Unit dedicata ai servizi di bonifica industriale e ai lavori edili di costruzione e manutenzione di infrastrutture e sottoservizi. “La nuova immagine di Gerotto - sottolinea Alessandro Gerotto, CEO dell’azienda - è un passaggio importante nella nostra storia, necessario per presentarsi al mercato in modo sempre più innovativo. È l’esito naturale di un processo di innovazione industriale e manageriale che stiamo compiendo negli ultimi anni, incardinato sui principi ESG per offrire una proposta di valore ancora più definita verso clienti e stakeholder”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 20 NOTIZIE
ALESSANDRO GEROTTO CEO DI GEROTTO

HATCON Un nuovo livello di controllo.

HATCON (Hydraulic Attachment Tools Connectivity) porta la gestione della flotta ad un nuovo livello, monitorando le ore di lavoro, il posizionamento e gli intervalli di manutenzione delle vostre attrezzature. Your tools. Connected.

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YANMAR CE

La transizione elettrica in Europa

Quest’anno Yanmar Compact Equipment (CE) inizierà le consegne in Europa del suo primo miniescavatore a emissioni zero, l’SV17e, e della nuova pala gommata compatta V8e. Il lancio dell’SV17e e della V8e rappresenta un importante passo strategico in avanti nella trasformazione di Yanmar CE.

richiedono modalità differenti d’impiego e i valori residui sono sconosciuti. Ma a dispetto di ciò questo settore si sta avviando verso l’elettrico e questo cambiamento avverrà innanzitutto in Europa.

Con una capacità del pacco batterie di, rispettivamente, 23,5 e 40 kWh (con un’opzione da 52 kWh), queste macchine elettriche sono performanti, potenti e altamente produttive, sempre nel rispetto delle più severe restrizioni internazionali sulle emissioni. Questa nuova generazione di macchine elettriche fatica ad affermarsi; la tecnologia elettrica è relativamente nuova e gli operatori del settore esitano ad affrontare un cambiamento così rilevante. Il prezzo d’acquisto delle macchine elettriche, a causa del costo elevato dei vari componenti, risulta superiore a quello delle macchine ICE equiparabili, e non solo. L’infrastruttura di ricarica è ancora agli inizi, le nuove macchine

“Non sarà facile, ma entro il 2050 prevediamo di assicurare emissioni zero”, afferma Cédric Durand, Director Product Management EMEA di Yanmar CE. “Non solo Yanmar in quanto costruttore, ma anche i clienti di Yanmar. Abbiamo una tabella di marcia prestabilita per realizzare il cambiamento e l’elettrificazione ne è il fulcro”. Prima di entrare in Yanmar, tre anni fa, Cédric Durand ha lavorato per 15 anni presso vari concessionari in Europa e in Nord Africa e conosce perfettamente i clienti, quindi non si lascia scoraggiare dalla portata della sfida che il settore dovrà affrontare per diventare sostenibile. Fortunatamente le cose stanno iniziando ad evolversi. “I clienti e i Paesi si stanno dimostrando interessati a quest’evoluzione e questo è un primo passo importante”, afferma Durand. “Le grandi società di noleggio stanno entrando in questo mercato e molto grandi appaltatori con obiettivi di sviluppo sostenibile stanno dimostrando il loro interesse. La Scandinavia e i Paesi nordici sono

all’avanguardia per quanto riguarda le emissioni zero, soprattutto la Norvegia, ma si tratta ancora di mercati di piccola entità. Affinché i volumi crescano davvero e la produzione su scala faccia scendere i costi è necessario che una grande forza economica europea -come ad esempio la Germania, la Francia o il Regno Unito - spinga a favore dell’elettrificazione. A oggi non lo stiamo ancora vedendo, ma quando ciò accadrà crediamo che tutto si evolverà rapidamente, per questo dobbiamo avere una gamma di macchine elettriche già pronte per l’evenienza”. Un’altra preoccupazione è la durata delle batterie: fino a quando sarà necessario sostituirle? “Nei prodotti che lanceremo quest’anno la durata delle batterie sarà almeno equivalente alla durata prevista per una macchina diesel”, spiega Durand. “Stiamo studiando inoltre modi per riutilizzare le batterie a fine vita, in modo da contribuire anche all’economia circolare”. Yanmar CE sta lavorando a stretto contatto con i suoi concessionari per garantire agli utilizzatori delle macchine elettriche lo stesso eccellente servizio a cui sono abituati. “Se si esclude la questione della sostenibilità, l’elettrificazione è la strada giusta da percorrere in termini di prestazioni, di comfort dell’operatore ed economia”, conclude Durand.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 22
NOTIZIE

A LONG WAY TOGETHER

MAGLIFT

Indipendentemente da quanto siano difficili le tue esigenze, MAGLIFT è il tuo miglior alleato per tutte le operazioni con carrelli elevatori per la movimentazione di materiali e beni nei settori industriali e nella logistica. Questo pneumatico pieno si distingue per l’elevata capacità di carico nonché per l’eccezionale confort. MAGLIFT offre una straordinaria resistenza alla perforazione che si traduce in una lunga vita dello pneumatico. La struttura rinforzata riduce il rischio di slittamento, mentre la particolare forma del tallone facilita il montaggio sul cerchio.

MAGLIFT è la risposta di BKT a tutte le esigenze per operazioni di sollevamento e trasporto di materiale nei vostri magazzini.

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WIRTGEN GROUP

Quel “treno” per la Danimarca

Per gli esperti di riciclaggio a freddo dell’impresa esecutrice è stata una cosa normale, mentre per i residenti, le autorità e gli ingegneri edili la soluzione rapida, economica e sostenibili ha rappresentato una gradita sorpresa: si tratta del treno di riciclaggio a freddo organizzato come Wirtgen Group Production System e guidato dalla W 380 CRi, che ha allargato in Danimarca, in una sola passata, la strada Sinding Hedevej, nei pressi di Silkeborg. Dopo quattro soli giorni di lavoro il nuovo strato di base era finito e transitabile. Con il procedimento tradizionale di asfaltatura sarebbe stato necessario asportare completamente il piano viabile in più tratti d’opera e, quindi, stenderlo nuovamente con una larghezza maggiore. Con il procedimento di riciclaggio a freddo “in-place” (sul posto) il materiale bituminoso presente è stato invece trattato e trasformato in un nuovo strato di base BSM.  La riciclatrice a freddo Wirtgen W 380 CRi ha inizialmente fresato il materiale stradale a una profondità di 15 cm, per trattarlo quindi nel proprio vano di miscelazione e fresatura con l’aggiunta di bitume schiumato e cemento. Circa 300 t/h

di BSM (materiale stabilizzato con bitume) sono state trasferite nella successiva finitrice stradale SUPER 2100-3i di Vögele, che ha steso il nuovo profilo del piano viabile con una larghezza di 5,5 m e uno spessore di 12 cm. Il treno di riciclaggio a freddo ha lavorato lungo i 3 km della Sinding Hedevej a una velocità di 4 m/min. Dopo il passaggio dei rulli Hamm, che si sono occupati della compattazione finale, è stato addirittura possibile aprire temporaneamente il traffico per i residenti. Secondo l’impresa esecutrice Arkil A/S è stato possibile risparmiare il 30% dei costi rispetto a un risanamento convenzionale. Il comune di Silkeborg sta pertanto già programmando il prossimo cantiere da realizzare con il processo di riciclaggio a freddo. Con l’aiuto della tecnologia a bitume schiumato di Wirtgen è stato possibile aggiungere molto meno bitume quale legante rispetto a quanto sarebbe stato necessario per la produzione di nuovo materiale. Il bitume è stato fornito già caldo ed è stato spruzzato automaticamente in-place, vale a dire direttamente durante il processo di fresatura e miscelazione, grazie alla barra di spruzzatura Vario. Grazie al controllo di macchina

dipendente dal processo, la quantità aggiunta è stata adattata direttamente alla velocità di lavoro ed è stata garantita la produzione di un conglomerato omogeneo, trasferito direttamente alla SUPER 2100-3i. Un ulteriore vantaggio: il tappeto di usura finale può essere steso con uno spessore inferiore rispetto a quello convenzionale. In questo caso sono stati usati 3 cm, anziché i consueti 4 o 5 cm, del prezioso materiale del tappeto di usura. Anche questo ha contribuito a ridurre i costi del cantiere. Un altro risparmio di costi è stato ottenuto grazie alla riduzione dei costi di trasporto. Con una superficie riciclata di oltre 12.000 m² si sono prodotte quasi 4.000 t di materiale, che non è stato necessario movimentare. Le emissioni di CO2 sono state risparmiate soprattutto grazie a due fattori: all’eliminazione dei 400 viaggi stimati dei camion per il trasporto dei materiali ed alla notevole riduzione di 3.800 t di nuovo asfalto caldo, che si sarebbero dovute produrre per lo strato di base con il procedimento di asfaltatura tradizionale. In questo modo, secondo le indicazioni della Arkil, è stato possibile risparmiare fino al 70% delle emissioni di CO2.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 24
NOTIZIE

Pad. 8 · Stand B2-C7

Samoter Lab Pad.12 · Stand B3

Cantiere Digitale

Komatsu PC290LCi/NLCi-11

Oltre ai benefici di un escavatore standard Komatsu, il sistema intelligente 2.0 (iMC) montato sulla versione PC290LCi/NLCi-11 permette all’operatore di concentrarsi sulla movimentazione del materiale ancora con maggiore efficienza senza timori di scavare troppo a fondo o di danneggiare il profilo impostato. Dal semplice scavo fino alla finitura, efficienza, precisione e sicurezza sono ai massimi livelli in ogni condizione.

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SIAMO PRESENTI A INTERNATIONAL CONSTRUCTION EQUIPMENT TRADE FAIR
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DOOSAN BOBCAT

Annunciata la strategia di “rebranding”

Un nuovo ampliamento del magazzino fornirà spazio di stoccaggio aggiuntivo per i ricambi Doosan Bobcat, società del Gruppo Doosan, ha annunciato la sua strategia di rebranding globale per creare opportunità di business e di crescita per il suo portafoglio prodotti. Doosan Portable Power (DPP), specializzata nella produzione di compressori d’aria, generatori mobili e torri faro, e Doosan Industrial Vehicle (DIV), fornitore di attrezzature di qualità per la movimentazione dei materiali tra cui i carrelli elevatori, passeranno la propria offerta di prodotti sotto il marchio Bobcat. “ Bobcat è un marchio iconico che ha cambiato il settore con l’invenzione delle macchine compatte e siamo entusiasti di far conoscere il marchio in modi nuovi e audaci ”, ha dichiarato Scott Park, CEO e Vice Presidente di Doosan Bobcat. “ Doosan Portable Power

e Doosan Industrial Vehicle hanno una lunga tradizione di sviluppo di prodotti di alta qualità. L’ingresso di questi marchi Doosan nel portafoglio Bobcat ci permette di espandere ulteriormente queste linee di business facendo crescere nel contempo l’attività complessiva di Doosan Bobcat, fornendo ancora più soluzioni per aiutare i nostri clienti a ottenere di più ”. Il “rebranding” delle linee DPP e DIV (due aree di business fondamentali per Bobcat) mira a rafforzare il valore complessivo del marchio, la riconoscibilità sul mercato e il richiamo da parte consumatori di tutte le offerte di prodotti. La transizione creerà un’esperienza clienti coesa e rafforzerà l’impronta dell’organizzazione, rendendo il marchio accessibile a più clienti e in più Paesi. Negli ultimi cinque anni Bobcat ha ampliato in modo significativo il proprio

portafoglio prodotti, lanciando più macchine in questo periodo che in tutta la sua storia. Il brand ha ampliato con successo la propria offerta con nuove tecnologie, innovazioni e ha ampliato le linee di prodotti come le attrezzature per la manutenzione del suolo (trattori compatti, pale articolate di piccole dimensioni, tosareba e attrezzature per il manto erboso).

“ Il marchio Bobcat consente a pionieri ambiziosi e appassionati di ottenere di più. In tutto il mondo, grazie ai nostri mezzi le grandi sfide stanno diventando più accessibili: dall’abbattimento di muri alla costruzione di edifici, siamo orgogliosi di fornire alle persone ciò di cui hanno bisogno per realizzare i loro progetti ”, ha dichiarato Laura Ness Owens, vicepresidente del marchio Doosan Bobcat. “ Espandendo il marchio Bobcat ai settori Portable Power e Veicoli Industriali, Bobcat può essere ancora più d’aiuto ai clienti, come mai prima d’ora ”. Grazie a questa nuova identità le linee di prodotti DPP e DIV subiranno rispettivamente modifiche di design ed estetiche in linea con l’attuale marchio Bobcat. I prodotti con il nuovo marchio saranno presentati durante le principali fiere mondiali. DPP ha esposto una parte della sua gamma di prodotti con la livrea commerciale Bobcat a Conexpo CON/AGG 2023 di Las Vegas. DIV ha presentato i carrelli elevatori con il nuovo marchio Bobcat all’interno del suo stand alla ProMat 2023 di Chicago, dal 20 al 23 marzo scorsi, e lo farà alla LogiMAT, in Germania, dal 25 al 27 aprile. Successivamente i mezzi per la movimentazione dei materiali e i prodotti Portable Power a marchio Bobcat saranno disponibili attraverso la rete globale di concessionari Doosan Bobcat.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 26 NOTIZIE

CAVAEXPOTECH

Due nuovi appuntamenti per il 2023

Il 2022 è stato l’anno in cui la sezione Beni & Servizi di A.N.E.P.L.A. ha raddoppiato i suoi sforzi e ha creato un doppio appuntamento per quanto riguarda il suo evento CavaExpoTech.

Dopo gli ottimi numeri dell’edizione del 30 settembre 2022 presso Cave Germaire a Carignano (TO) e la precedente del 19 giugno 2022 presso Sibelco Italia a Priverno (LT) il Consiglio Direttivo ha deciso di insistere su questa linea e ha già indicato il dove e il come dei prossimi eventi. Più precisamente ha stabilito che ne saranno organizzati due: il primo a giugno nel Nord Est d’Italia, il secondo all’inizio dell’autunno in Puglia. Il primo evento, in particolare, sarà organizzato mercoledì 7 giugno presso la Cava Vezzola di Lonato del Garda (BS), con inizio alle ore

9,30 e termine alle ore 18,00 circa: qui esporranno le aziende associate a Sezione Beni & Servizi, mentre la partecipazione come visitatore sarà aperta e gratuita per quanti professionalmente sono interessati alla filiera estrattiva (imprenditori di cava, tecnici, consulenti, amministratori, eccetera).

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Una pala gommata 427 HT per Te.Am.

Una pala gommata JCB 427 HT entra nel parco macchine di Te.Am., società di servizi integrati del Teramano, all’interno di un ciclo di lavoro tra i più complessi dal punto di vista operativo, quello della gestione rifiuti. Le società di servizi integrati rappresentano oggi soggetti chiave in numerose realtà territoriali, svolgendo una serie di funzioni che spaziano in numerose aree la più complessa delle quali è quella ambientale. Ed è proprio questa la specialità di Te.Am. società a integrale partecipazione pubblica che dal 1996 eroga servizi sul territorio della Provincia di Teramo e che per la gestione degli stessi ha recentemente acquistato

all’adozione di procedure ad evidenza pubblica per la selezione degli operatori economici e, con esse, alla verifica dei requisiti generali e della loro idoneità tecnica e finanziaria. La cifra aziendale che aggiungiamo è rinvenibile nella stesura dei capitolati prestazionali e tecnici in cui diamo grande

di filtraggio autonomo a carboni attivi, ideale per l’utilizzo negli impianti di trattamento rifiuti. Oltre a montare pneumatici antiforatura, nel nostro allestimento la macchina è dotata di terza funzione idraulica comandata dalla cabina con possibilità di ribaltare interamente la benna a un’altezza di oltre 4 m. A bordo è inoltre presente un kit di pesatura con stampante e il sistema è controllabile telematicamente da remoto”. Nell’operatività quotidiana dell’azienda la pala gommata JCB 427 HT ha garantito diversi plus operativi importanti. “La macchina ha consentito di migliorare il benessere e il confort dell’operatore alla guida”, prosegue il management della TeAm.

una pala gommata JCB 427 HT, macchina dalle caratteristiche particolarmente adatte agli ambiti operativi in cui è abitualmente impegnata l’azienda. L’ingresso della 427 HT nel parco macchine di Te.Am. è stato frutto di un processo di selezione dei partner e fornitori. Conferma il management di TeAm.: “In quanto azienda a integrale partecipazione pubblica siamo tenuti alla completa osservanza del Codice degli Appalti relativamente

valore a caratteristiche inerenti alla sicurezza, alla tecnologia, alla qualità dei materiali, delle soluzioni e dei servizi, anche post-vendita. JCB è risultata aggiudicataria di una gara di appalto con la quale si richiedeva una macchina con caratteristiche e servizi connessi importanti, requisiti in questo caso soddisfatti. Parliamo di una pala gommata da 14 t, a basse emissioni, con cabina insonorizzata, pressurizzata, climatizzata e dotata

“Le caratteristiche legate alla meccanica della benna e la tecnologia Industria 4.0 del sistema di pesatura integrato hanno contribuito a un incremento della produttività in termini di quantità di rifiuto movimentato per unità di tempo e di sfruttamento integrale della portata degli automezzi da caricare. Nell’utilizzo quotidiano i nostri operatori apprezzano sia la maneggevolezza della macchina (nonostante la sua notevole stazza e potenza), sia le dotazioni e funzionalità di supporto, che semplificano una serie di manovre garantendo un elevato livello di sicurezza e ergonomia. Preziose sono anche alcune caratteristiche come la terza funzione idraulica e lo scarico alto, che consente di caricare con semplicità i semirimorchi stazionati sullo stesso piano della pala, nonché il sistema di pesatura integrato, che ci ha consentito di ottimizzare il numero di movimentazioni. Data la complessità del nostro ciclo di lavoro un elemento decisivo della scelta è stato anche il supporto fornito da Piolanti, che ci garantisce un affiancamento tecnico puntuale”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 28
NOTIZIE
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DEVELON

Il primo dumper articolato in Norvegia

Lo scorso febbraio Doosan ha festeggiato la produzione del 10.000° dumper articolato (ADT) dallo stabilimento di Elnesvågen, alle porte di Molde, in Norvegia. L’unità numero 10.000 è ancora più importante, poiché è la prima macchina in Europa a portare ufficialmente i colori del nuovo marchio Develon. Oltre al marchio Develon, il 10.000° ADT porta con sé anche un design speciale, che rimanda alle origini della gamma ADT. La gamma dei dumper articolati Develon comprende oggi due modelli 6x6, il DA30-7 e il DA45-7, entrambi conformi Stage V e con un carico utile di 28 e 41 t. A questi si è aggiunta recentemente una nuova versione 4x4 del DA45-7, presentata in occasione del Bauma 2022 e destinata a competere con i dumper rigidi (RDT) nella classe delle 40 t. Come tutti i dumper articolati Develon, i DA30-7 e DA45-7 si distinguono per lo snodo di articolazione collocato dietro la ralla che ripartisce in modo uniforme i pesi anche durante la sterzata a pieno angolo. Insieme al telaio del rimorchio a doppio assale e oscillazione libera, la configurazione della macchina assicura una ripartizione uniforme

del peso sugli pneumatici e garantisce contatto e trazione permanente sulle sei ruote con una distribuzione omogenea della potenza e prestazioni elevate, in particolare su suoli difficili come terreni cedevoli, superfici irregolari, pendii ripidi, curve strette e tutte le possibili combinazioni tra queste condizioni impegnative. Insieme, lo snodo di articolazione in posizione avanzata, l’esclusivo telaio tandem del rimorchio e il profilo posteriore spiovente del cassone ribaltabile garantiscono prestazioni sempre al top su terreni accidentati e cedevoli. La forma esclusiva del cassone e il profilo spiovente del telaio assicurano la distribuzione uniforme del carico sulle ruote e fa

di queste macchine una soluzione ideale per lavori su terreni molli e cedevoli. Il design dell’articolazione contribuisce anch’esso alla distribuzione uniforme del carico sulle ruote sui due lati durante la sterzata, fattore importante per la trazione e la stabilità. Tutte queste caratteristiche sono disponibili sui modelli di ADT Stage V Develon DA30-7 e DA45-7. Nel nuovo ADT 4x4, l’unità anteriore dell’autocarro e cabina sono gli stessi del modello 6x6 originale. Equipaggiato con una trasmissione ZF EP8-420, il DA45-7 4x4 è un ADT a due assali con ruote posteriori gemellate e sezione del cassone simile a quella dei dumper rigidi classe 40 t. “Con prestazioni superiori sulle strade più dissestate,

sulle superfici più lisce e sui terreni più ripidi, il nostro nuovo dumper articolato 4x4 punta a sfidare gli RDT da 40 t presentandosi come una macchina capace di offrire molto di più rispetto ai dumper a telaio rigido tradizionali”, spiega Beka Nemstsveridze, Product Manager ADT di Develon. Oltre a garantire prestazioni migliori in condizioni difficili per gli RDT, il nuovo dumper articolato DA45-7 ADT 4x4 ha una larghezza inferiore a 4 m per non dover richiedere condizioni di trasporto speciali. Il tutto con un raggio di sterzata migliore rispetto agli RDT di analoga classe.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 30 NOTIZIE
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L’e-MOVEKIT per progettisti e costruttori

Ewellix, società specializzata nell’innovazione e nella produzione di tecnologie avanzate per il movimento lineare, ha introdotto il nuovo e-MOVEKIT, per aiutare i progettisti e i costruttori di macchine operatrici a semplificare le

specifiche, l’assemblaggio e il collaudo dei sistemi di attuazione lineare elettrici. L’e-MOVEKIT è stato sviluppato in risposta alla tendenza all’elettrificazione dei sistemi di movimentazione nelle macchine operatrici e off-highway.

In particolare, emerge la richiesta di sostituire i dispositivi idraulici con attuatori elettrici di nuova generazione che offrano alti livelli di densità di potenza, una capacità di forza superiore, efficienza energetica, sicurezza e affidabilità.

Sei di un’altra categoria

L’e-MOVEKIT è un sistema che comprende tutti i componenti necessari per l’azionamento e il controllo della movimentazione lineare in macchine operatrici dotate di alimentazione a 24V, con comandi analogici o CANbus standard.

L’elemento centrale è rappresentato da uno degli attuatori elettrici modulari all’avanguardia di Ewellix: questi sono progettati per essere utilizzati con un’ampia gamma di motori, riduttori e apparecchiature finali ad alte prestazioni, forniti come componente di ciascun kit, che include i connettori, i cavi e gli accessori di montaggio necessari per semplificare l’installazione.

L’e-MOVEKIT semplifica il lavoro degli ingegneri già esperti di movimentazione lineare, ma anche di quelli che non hanno mai lavorato con gli attuatori elettrici, per poter definire, personalizzare e configurare in modo rapido e semplice soluzioni efficaci per le macchine operatrici. La semplicità e la rapidità delle specifiche rendono il nuovo e-MOVEKIT ideale sia per progetti di sviluppo di prototipi che per la costruzione di apparecchiature in scala reale.

NOTIZIE
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L’”Hitachi Village” al SaMoTer 2023

Più vicini ai dealer, ai clienti e al territorio: sono questi gli obiettivi di Hitachi Construction Machinery Europe N.V., che con l’apertura della sede diretta a Castel San Pietro Terme (BO) nell’aprile 2021 ha riorganizzato la rete commerciale in Italia. Punto di contatto tra il quartier generale di Amsterdam e la nostra penisola, supporta la rete dei concessionari sia dal punto di vista commerciale che nel post-vendita, coordinando anche tutti i servizi amministrativi. È inoltre sede dei training formativi di prodotto.  HCME di Bologna fa capo a quattro professionisti quali Richard Egelie (General Manager), Massimiliano Todini (Manager General Affairs), Andrea Dall’Osso (Sales Specialist) e Fabio Borrelli (Product Support Field Specialist). Sono la cinghia di trasmissione tra il territorio, i dealer e il management Hitachi Construction Machinery Europe N.V., ne raccolgono le esigenze, li affiancano nelle strategie per rendere il brand giapponese del movimento terra sempre più forte in Italia. Un’organizzazione che vedrà l’ingresso di nuovo personale per fornire loro un servizio ancora più ampio e capillare. L’organizzazione della rete vendita con le rispettive aree commerciali vede: SCAI (Lombardia,

Sicilia, Umbria, Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata), COMAC (Trentino e Veneto, escluso Belluno, Treviso e parte di Venezia), Franco CLO’ (Belluno, Treviso e parte della provincia di Venezia), KMI (Calabria, Puglia), Massucco T. (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Sardegna), Salomoni (Friuli Venezia Giulia), WR 57 (Emilia Romagna). Tutte aziende dalla consolidata esperienza, radicate nel territorio e vocate, come Hitachi, alla cura del cliente. Ne sarà testimonianza il prossimo SaMoTer, dove HCME sarà presente con “Hitachi Village” (Hall 10 Stand A1-B2), una tappa obbligata per incontrare il management italiano e conoscere tutte le novità di prodotto. Hitachi si presenta con un mix di macchine, tecnologie e servizi. Innanzitutto il nuovo midi escavatore cingolato ZX95-7 e l’escavatore gommato ZX95W-7. Una macchina, quest’ultima, pensata per i cantieri urbani e il mercato europeo, con

triplice articolazione, stabilizzazione in sagoma e quattro ruote sterzanti. Sempre su gomma sarà presentata la nuova pala ZW250-7, che sostituisce la precedente omologa della Serie 6. Un modello cresciuto nelle prestazioni e nel comfort di guida. Altro midi interessante è lo ZX135-7 2P triplice. L’impegno di Hitachi nell’ambito della sostenibilità ambientale sarà testimoniato dall’escavatore midi elettrico ZX85U-6EB, presente nello stand Innovation Lab. Come il precedente miniescavatore ZX55U-6EB, è progettato per i cantieri urbani e l’edilizia residenziale, con la possibilità di un impiego continuo durante la giornata lavorativa. Per quanto riguarda le soluzioni innovative, nella demo area Leica ci sarà un escavatore cingolato ZX2107, che permetterà di apprezzare il sistema per il controllo Co-pilot 2D/3D Leica Geosystem, frutto della collaborazione con il gruppo Hexagon. Sempre in ambito tecnologico, ma più inerente ai servizi, il protagonista sarà ConSite, sistema che monitora l’efficienza e la produttività delle macchine, invia rapporti mensili e notifica gli eventuali allarmi di emergenza. Infine, ultimo ma non meno importante, il servizio Rent2Rent.

HITACHI CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE ADERISCE A UNACEA

Hitachi Construction Machinery Europe, azienda europea di produzione e commercializzazione di macchine movimento terra a marchio giapponese Hitachi, ha aderito a Unacea. L’azienda, fondata nel 1972 nei Paesi Bassi come filiale distributiva di Hitachi per l’Europa, è oggi attiva sui mercati di Medio Oriente, Russia, paesi del Csi e Africa. Il gruppo Hitachi, con sede a Tokyo, è una società giapponese attiva in molteplici settori industriali, tecnologici e di consumo, con oltre 350.000 collaboratori nel mondo. “Il mercato italiano, i suoi clienti e collaboratori, sono da sempre importanti per noi”, ha dichiarato Richard Egelie, General Manager Italia dell’azienda. “Aderiamo a Unacea quale realtà associativa di riferimento per il settore delle macchine per costruzioni in Italia, con l’obiettivo di sfruttare le attività statistiche e di intelligence economica messe a disposizione degli associati e di contribuire con la nostra presenza a una sempre più ampia rappresentanza del settore”.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 34
NOTIZIE
HITACHI

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Unità mobili perfettamente attrezzate che ci consentono di raggiungere velocemente i nostri clienti e di risolvere in loco ogni emergenza adempiendo appieno ad ogni loro esigenza. Riparatori autorizzati delle maggiori case costruttrici del settore quali Rexroth, Kawasaki, Samhydraulik-Brevini e riparatori ufficiali della Danfoss

Disponiamo inoltre di un assortito magazzino ricambi.

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COSTRUZIONI SEMPRE PIÙ A NOLO

Il noleggio si conferma in ottima salute e sta diventando sempre più uno dei fattori trainanti della crescita. Il recente rapporto Smartland/Assodimi sul mercato del noleggio in Italia fotografa uno scenario dai toni molto vivaci, con tendenze molto nette e caratteristiche industriali, positive e negative, ben delineate

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 38
Noleggio
ATTUALITA’
di Giulia Minati

In una situazione d’incertezza come quella attuale,sempre più aziende scelgono il noleggio per portare avanti il loro lavoro preferendolo a investimenti onerosi per l’acquisto di macchine e attrezzature. Il noleggio sta diventato una vera e propria scelta di business per la maggior parte dei clienti del settore delle costruzioni. Lo dimostrano i dati dello studio Smartland, realizzato analizzando 1.400 bilanci - di cui 213 dei soci Assodimi - suddividendoli per le diverse categorie merceologiche (noleggio gru, costruzione, agricoltura, lavori edili, sollevamento, container, strutture e attrezzature per manifestazioni, eccetera).

Secondo questa ricerca il mercato del noleggio nel 2021 ha fatto segnare crescite record ed è cresciuto molto an -

che nel 2022. I dati del 2021 mostrano una crescita consolidata del 22,6% (che era stata prevista al 20,4%), mentre nel 2022 la crescita stimata è del 13,5%. Le aziende che hanno beneficiato maggiormente della crescita sono quelle più strutturate e che fatturano tra 1 e 10 milioni di attività di noleggio. Lo studio evidenzia anche una visione di insieme sulle dinamiche di mercato suddivise per macro categorie. Ne risulta che il settore più in crescita è quello delle costruzioni e quello degli eventi, complici soprattutto gli anni di fermo totale a causa della pandemia. “Le aziende di noleggio – spiega Federico della Puppa, responsabile area Analisi e Strategie di SmartLand – hanno dimostrato di saper capitalizzare la crescita, ma dopo due anni di forti aumenti il 2023, anche se sarà un

IL NOLEGGIO IN ITALIA SECONDO I DATI DEL REGISTRO IMPRESE

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 39
FOTO PERI SE
Fonte: elaborazione Smart Land su dati camerali Distribuzione degli addetti nelle regioni

periodo preventivato come positivo, deve essere di consolidamento strategico delle imprese, per prepararsi a un possibile ‘galleggiamento’ futuro, ovvero quando il mercato nei prossimi anni si assesterà e il successo delle imprese si giocherà sulla capacità di recuperare redditività dall’ottimizzazione della gestione dei processi aziendali. Questa sarà la vera sfida per il futuro”.

Quanto si noleggia e cosa

Secondo lo studio l’oggetto di noleggio privilegiato sono le macchine movimento terra, tra cui sicuramente spiccano i miniescavatori e le pale compatte utilizzate nel mercato del -

le costruzioni, mentre per quanto riguarda il comparto industriale - che è cresciuto nell’ultimo periodo - le maggiori richieste riguardano principalmente i sollevatori telescopici, oltre che le piattaforme aeree. Seguono anche macchine come scissor e ragni, impiegate soprattutto nel settore dell’impiantistica. Lo sforzo di far conoscere i concetti del noleggio fatto da tutte le aziende che operano nel mercato oltre che da Assodimi - in concomitanza con altri fattori come il cambio generazionale, la pandemia e i gli incentivi statali - si stanno rivelando molto efficaci, come si può riscontrare nello studio

della spesa media pro capite per i settori di riferimento, stimata per l’attività di noleggio per il 2020 pari a poco più di 30 euro, in crescita rispetto agli anni precedenti, e in aumento nel 2021 a 37,1 euro, valore che sale a 42,1 euro nel 2022 e dovrebbe arrivare a 48,6 euro nel 2023 (+60% in tre anni).

Le analisi evidenziano che il noleggio continua a incrementare significativamente il peso del suo ruolo sull’economia complessiva, con un peso percentuale in netta crescita rispetto al PIL e agli investimenti in costruzioni e sul complesso del giro d’affari della filiera dell’edilizia. Secondo Marco Prosperi, direttore di Assodimi, “il noleggio è sempre più protagonista, con indici di penetrazioni e spesa pro capite molto elevati. La previsione per il 2023 è di un mercato in aumento di un +15,5%. Questi mesi devono essere sfruttati per l’ottimizzazione e il controllo dei costi, il miglioramento dei processi e l’introduzione di sistemi di controllo con una gestione manageriale delle aziende. In tal modo nei prossimi anni si potrà sfruttare questa grossa spinta”.

Il noleggio nel 2023

Il 2023 si preannuncia quindi come un anno di consolidamento della crescita, in particolare per quanto riguarda il mondo delle costruzioni, che è anche quello in cui storicamente è più attivo il noleggio, grazie agli investimenti previsti per PNRR che faranno da spinta all’uso di macchine e attrezzature e, di conseguenza, al ricorso a quest’attività. Anche se il superbonus diminuirà la sua portata, gli incentivi fiscali rimarranno comunque ancora rilevanti per il 2023, fornendo alle imprese un grosso aiuto alla vendita e acquisto di beni. Il mercato del

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ATTUALITA’ MARCO
CLASSI DIMENSIONALI DELLE IMPRESE Fonte: elaborazione
Land
camerali
CLASSI DI FATTURATO Oltre 10 milioni Tra 5 e 10 milioni Tra 1 e 5 milioni Meno di 1 milione 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% DISTRIBUZIONE % IMPRESE VARIAZIONE % FATTURATO
PROSPERI DIRETTORE ASSODIMI DINAMICA DEL MERCATO PER
Smart
su dati
Totale delle 1.414 Imprese analizzate
FEDERICO DELLA PUPPA ANALISTA SMARTLAND

VARIAZIONE DEL FATTURATO DEL NOLEGGIO 2022/2021

Qual è stato l’andamento del fatturato del noleggio nell’anno 2022 (dati previsionali) rispetto al 2021?

Fotografia dell’intero campione

In diminuzione Stazionario In aumento

noleggio italiano dovrebbe arrivare a toccare i 2,88 miliardi di euro. Per il 2023 dovranno essere affrontate nuove sfide per il settore che riguardano in prima battuta la ricerca del personale. Analizzando i dati, infatti, gli indici aziendali sono positivi, con l’unica eccezione del costo del personale e del fatturato pro capite, che identificano la mancanza di personale all’interno del comparto. Le ragioni di questa carenza di personale sono probabilmente da identificarsi nella scarsa attrattiva del settore, che nonostante sia un’attività in continua crescita continua a non essere visto come un settore particolarmente dinamico, dove poter investire a livello professionale.

Le aziende interpellate per lo studio rivelano anche altre problematiche, sempre di più fonte di preoccupazioni, come l’aumento dei costi delle materie

prime e la mancanza di macchinari. Già a inizio 2021, infatti, una grande maggioranza dei noleggiatori soci di Assodimi, nell’indicare quali sarebbe-

GIUDIZIO PREVISIONALE RELATIVO AL 2023

Se doveste giudicare il 2023 in base al vostro sentiment come lo definireste?

Fonte: elaborazione Smart Land su indagine diretta presso un campione di soci Assodimi

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 41
Fonte: elaborazione Smart Land su indagine diretta presso un campione di soci Assodimi Deludente Dobbiamo ancora farci un’idea Invariato Promettente Molto promettente

È BOOM PER IL MERCATO DEL NOLEGGIO 2022 E 2023 ANCORA IN CRESCITA

*previsioni Fonte: elaborazione e stime Smart Land su dati Osservatorio noleggio Assodimi

UN INDICATORE STRATEGICO: LA SPESA MEDIA PROCAPITE

La spesa media procapite italiana per attività di noleggio nei settori di riferimento Assodimi e Assonolo è stimata per il 2020 pari a poco più di 30 euro, in crescita rispetto agli anni precedenti e in aumento nel 2021 a 37,1 euro, valore che sale a 42,1 euro nel 2022 e a 48,6 euro nel 2023

*previsioni

Fonte: elaborazione e stime Smart Land su dati Osservatorio noleggio Assodimi

ro state le priorità del prossimo anno aveva sottolineato l’aumento delle tariffe e l’ingresso di nuove macchine nel parco noleggio. Per poter rispondere alle richieste sempre crescenti del mercato le aziende pensano ad allargare i propri i parchi mezzi, ma sono frenate da tempi di consegna troppo lunghi che non permettono un rientro dell’investimento come preventivato. I dati quindi, seppur molto positivi, raccontano anche di un momento delicato, e nel mondo noleggio entra sempre di più in gioco non solo la disponibilità di macchine nuove (anche se questo rimane un valore in portante), ma anche la capacità dei noleggiatori di proporre servizi di assistenza strutturati in grado di risolvere qualsiasi problematica possa insorgere. L’asset si è spostato anche su valori non tangibili del “servizio noleggio”, che le aziende devono sempre di più strutturare per rimanere competitivi e distinguersi sul mercato. Sembra quindi il momento giusto per le aziende per puntare sull’innovazione di processo e sull’ottimizzazione della gestione aziendale. Anche la sostenibilità è un tema importante che le aziende devono tenere presente: lo richiede il mercato, che desidera utilizzare sempre di più macchine performanti e di ultima generazione, meglio ancora se “green” ed elettriche, che aiutano l’azienda a raggiungere una migliore sostenibilità aziendale con un notevole risparmio energetico.

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ATTUALITA’
Andamento del giro d’affari del noleggio (valori correnti in milioni di euro) 3.000 2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022* 2023*
media procapite nel noleggio in euro 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022* 2023* 22,7 26,0 29,1 27,7 27,0 25,5 22,8 22,2 22,4 23,1 24,0 25,0 27,4 30,2 30,6 37,1 42,1 48,6
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SPECIALE

Una (ampia) gamma su cui contare

Il prossimo appuntamento per il costruttore di Sarsina (FC) - una delle aziende leader nella produzione di attrezzature, attacchi rapidi e benne, progettate e costruite in Italia e distribuite in tutto il mondo - è il SaMoTer 2023 a Verona

L’appuntamento più imminente per Cangini è il SaMoTer 2023, in programma dal 3 al 7 maggio a Verona. Un evento internazionale che rappresenta il “cuore” delle macchine e delle attrezzature per le costruzioni e che accoglie tutti i settori del movimento terra. Una manifestazione importante per il mercato italiano, all’interno del quale l’azienda romagnola ricopre un ruolo di leadership in qualità di costruttore di attrezzature dalla qualità e affidabilità made in Italy. Il palcoscenico veronese è l’occasione perfetta per Cangini per presentare la propria ampia gamma in oltre 300 m2 di area espositiva, unitamente alle ultime novità frutto dell’innovazione costante del reparto R&D, il quale tiene in considerazione tutti i segnali provenienti dal mercato, nonché ogni evoluzione ed esigenza dei professionisti del settore movimento terra, al fine di garantire loro un’innovazione di prodotto costante.

I fiori all’occhiello

Ancora una volta i prodotti esemplificativi della gamma Cangini saranno in pole position ed esposti in forma statica per tutte le applicazioni, sia per attacco frontale che per escavatore. I molteplici campi di applicazione incontrano tutte le esigenze degli utilizzatori esperti che necessitano e ricercano sempre più attrezzature versatili e che durino nel tempo. La gamma della manutenzione del verde e forestale sarà presentata in tutta la sua interezza, rappresentata da testate trincianti, pinze legno, barra tranciarami e trivelle, così come le attrezzature per la manutenzione stradale con la nuova versione di spazzatrice SPZ 2.0. Insieme a tutto ciò, nello stand Cangini sarà possibile vedere esposte le soluzioni progettate e realizzate per la cantieristica, la vagliatura e le operazioni di livellamento, in particolare con la Lama Dozer Laser X-plane IOT, che sfrutta i principi dell’Internet of Things. Non possono poi mancare le benne e

gli attacchi rapidi, cioè il core business dell’azienda, resi ancora più sicuri e duraturi dal recente lancio della serie Evo System. Questa gamma punta a una maggiore affidabilità del prodotto grazie a un triplice sistema di sicurezza, per valutare il corretto aggancio dell’attacco rapido: indicatore laterale “Safe Check”, indicatore visivo frontale e forcella a doppia sede.

Le aspettative sull’evento “Credo fermamente che questa manifestazione richiamerà molti visitatori da tutto il mondo. Sarà un’occasione per consolidare relazioni commerciali già esistenti e instaurare nuove opportunità di business sui diversi mercati”, afferma l’amministratore delegato Davide Cangini. “Non vediamo l’ora di accogliere nel nostro stand i partner commerciali, i clienti e gli utilizzatori finali, con i quali promuovere un confronto di idee continuo per un reciproco miglioramento ”. Il team Cangini sarà quindi a disposizione dei visitatori nella Hall 10, area N3O3, per fornire qualsiasi informazione sui prodotti e dare voce ai valori che da sempre contraddistinguono la realtà di Cangini. Ulteriori informazioni sull’azienda e sui prodotti sono ovviamente disponibili nel sito aziendale www.canginibenne.com

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G.D.M.

Dalle necessità nascono le soluzioni

Tra i valori aggiunti che caratterizzano l’attività del costruttore di Bagnacavallo c’è certamente la capacità di progettare e produrre attrezzature personalizzate per il cliente, partendo dal progetto fino alla totale gestione della logistica e del trasporto

G.D.M. (Bagnacavallo - RA) nasce nel 1999 come officina di carpenteria metallica, da un’idea di Giuseppe Di Mauro e Michela Cortesi. Nel corso degli anni l’azienda romagnola si è specializzata nella costruzione e riparazione di attrezzature per macchine operatrici. Dal 2014 G.D.M. si avvale di un ampio stabilimento produttivo e di attrezzature e software all’avanguardia per soddisfare con precisione e affidabilità qualsiasi necessità dell’acquirente. Oggi, dunque, G.D.M. è un’azienda in grado di offrire ai propri clienti un design “su richiesta” e una produzione “su misura”. In particolare, G.D.M. offre sul mercato un’ampia scelta di bracci (aggiuntivi, extralunghi, “Long Reach”, a triplice articolazione con posizionatore idraulico, bracci da demolizione e bracci pianta-palancole), oltre a sollevatori idraulici per cabine e alla particolare “Mano Demolitrice / Demolition Hand” DH30, progettata e sviluppata per la rottamazione e il riciclaggio dei veicoli.

Bracci Meccanici

Per quanto riguarda i bracci, ogni modello possiede peculiarità e usi differenti. I bracci aggiuntivi vengono collegati allo “stick” della macchina permettendo di raggiungere distanze e altezze più elevate rispetto allo standard, senza alterare l’escavatore e senza gravosi investimenti. Sono utilizzati per lavori di demolizione saltuari e per pulizia canali, sono destinati a macchine dai 16 a oltre 40 t di peso operativo, per una lunghezza dai 3.000 a 6.000 mm.

I bracci industriali, di forma appositamente studiata per le attrezzature di movimentazione e caricamento (polipi, pinze, benne mordenti), presen-

tano una struttura scatolata rinforzata che consente elevate capacità di portata. I bracci da scavo laterale possono essere montati su ogni modello di macchina; un’articolazione sul braccio di sollevamento permette di ruotare il braccio di scavo angolando il movimento di brandeggio con un’apposita funzione idraulica. I bracci da scavo standard ed extralunghi, infine, garantiscono l’intercambiabilità del gruppo di scavo mantenendo inalterate le caratteristiche operative della macchina e delle altre attrezzature fornite con la macchina stessa.

Cabina Elevabile

Le cabine elevabili allestite da G.D.M. su escavatori cingolati o gommati

permettono all’operatore di controllare le operazioni di raccolta e carico dall’alto. La realizzazione delle cabine elevabili viene eseguita su macchine dai 130 ai 300 q; la macchina deve esser consegnata presso l’officina e, a lavori ultimati, G.D.M. si occupa - oltre che di tutte le modifiche tecniche necessarie - anche dell’emissione della documentazione richiesta dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE, marcando CE l’escavatore così modificato. G.D.M. ha già realizzato cabine elevabili per alcuni marchi eeader del settore, quali CASE, Hitachi, Doosan e Hyundai.

Demolition Hand

Nell’ambito dei Decreti Legislativi per il trattamento dei veicoli fuori uso, G.D.M. ha sviluppato un’attrezzatura dedicata, che incrementa considerevolmente la velocità e la quantità del lavoro svolto La “Mano Demolitrice” DH 30 rimuove e separa tutte le parti recuperabili destinate al riciclo in modo rapido, efficace e in totale sicurezza impiegando soltanto 20 minuti. Le macchine su cui può essere montata vanno da un minimo di 140 q a un massimo di 14 t. I bracci con cui può lavorare possono essere monolitici e triplici. Deve essere aggiunto un impianto idraulico dedicato.

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SPECIALE INNOVAZIONE NELLA MECCANIZZAZIONE
IL FUTURO È VERDE

Alta qualità in tempi rapidi

dei prodotti

Da oltre 40 anni Lameter (Genova) è un’autorevole rappresentante del made in Italy, anche all’estero, grazie a prodotti utilizzati in cave e miniere di tutto il mondo. Il punto di forza dell’azienda è la capacità di realizzare prodotti di alta qualità in tempi rapidi: le attrezzature Lameter non sono prodotte in serie, ma progettate per l’uso specifico a seconda delle esigenze del singolo cliente. La mentalità “problem solving” dell’azienda consente ai suoi clienti di trovare la soluzione più consona ai propri macchinari. Tutto ciò grazie al lavoro di tecnici esperti e di sistemi di calcolo FEM all’avanguardia, che consentono di progettare e realizzare prodotti resistenti, affidabili e durevoli. Utilizzando queste tecnologie e scanner 3D, Lameter è in grado di creare attrezzature personalizzate, basandosi sulla capacità di carico del materiale e sulla potenza richiesta in base al peso. Grazie alla sua posizione strategica e ai tempi di produzione rapidi (da quattro a sei settimane)

Lameter è in grado di garantire una consegna rapida dei prodotti al clien-

te, con costi di trasporto contenuti. Per quanto riguarda i materiali, l’azienda utilizza i migliori acciai speciali, grazie a un processo produttivo certificato (ISO 9001) che ne lascia inalterate le proprietà fisico/chimiche. Al montaggio e alla saldatura effettuati da personale specializzato coadiuvato da robot di saldatura segue un controllo di qualità e di finitura, utilizzando vernici a base di acqua ecocompatibili. Lameter unisce peraltro processi innovativi all’esperienza accumulata negli ultimi decenni di attività. Le attrezzature vengono realizzate nel rispetto delle normative sulla Sicu -

rezza sul Posto di Lavoro e per l’Ambiente (Lameter è certificata secondo gli standard di Qualità, Ambiente e Sicurezza ISO 9001,14001 e 45000).

Da tempo, inoltre, l’azienda cerca di massimizzare l’efficienza energetica dei propri impianti e delle attrezzature limitando tutti i generi di sprechi. Per quanto riguarda il servizio al cliente, questo non finisce con la consegna del prodotto: Lameter, infatti, garantisce un’assistenza a vita sull’attrezzatura venduta, con visite e interventi in loco (anche all’estero, tramite officine partner), richiami in azienda per il “revamping” e manutenzioni straordinarie. Lameter fornisce inoltre attacchi rapidi e forche in sostituzione durante gli interventi più lunghi per garantire l’operatività della macchina. I servizi di revisione consistono in: sostituzione di parti usurate, revisione di equipaggiamenti, sostituzione dei coltelli, rivestimenti per benne e cassoni dumper e modifica per benne da attacco diretto ad attacco rapido. Se un cliente non ha più bisogno di un’attrezzatura, infine, Lameter può ritirare l’usato e ricondizionarlo. In termini di applicazione, nel corso dei suoi anni di attività Lameter ha esteso la produzione di attrezzature a diversi campi, partendo dalla cava e dalla miniera per andare a coprire anche i settori dell’industria, dell’acciaieria e delle costruzioni. Lameter permette di configurare l’attrezzatura attraverso il suo innovativo “Configuratore On-Line”: attraverso questa funzione presente sul sito www.lameter.it è possibile scegliere le varie caratteristiche per la propria attrezzatura, oltre che inviare i dati e le specifiche all’ufficio di progettazione, in modo da ricevere un disegno tecnico dettagliato in 48 ore.

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MALAGUTI

NELLA MECCANIZZAZIONE

In continua evoluzione

Presente sul mercato dal 1969, l’azienda bolognese propone sul mercato attrezzature che testimoniano la qualità, la solidità e la competenza del made in Italy

Malaguti (Sant’Agata Bolognese – BO) si occupa da oltre 50 anni della costruzione di attrezzature per il movimento terra ed è specializzata nel settore della compattazione del terreno. In questi ambiti l’azienda bolognese offre un’ampia gamma di soluzioni per tutte le tipologie di macchine da lavoro come pale, minipale ed escavatori. Grazie al nuovo propulsore di vibrazioni Plury, disponibile in vari tonnellaggi, Malaguti consente, utilizzando un’unica macchina, di soddisfare svariate esigenze in cantiere, grazie alla sua versatilità e rapidità nel poter montare sul propulsore diversi accessori: dalla compattazione del terreno con vari modelli di piastre e ruote compattatrici disponibili, da modelli più larghi progettate per compattare tutti i tipi di terreni come trincee, suoli e scarpate a modelli più stretti e alti che consentono di affrontare scavi stretti, curvi e in profondità. Plury si può accessoriare anche con pinze battipalo, progettate per la vibroinfissione ed estrazioni di pali in legno, cemento e acciaio, utilizzati in cantieri focalizzati sul contenimento di frane, banchine e argini. Il battipalo viene utilizzato anche per la costruzione di impianti di vigneti, frutteti e recinzioni. Un altro interessante

accessorio è la pinza batti-palancole, adatta alla vibroinfissione di questi elementi in diversi tipi di terreno: grazie alla vibrazione, quest’attrezzatura innesta la palancola nel terreno molto più facilmente, staccando la terra dalle pareti della stessa e permettendole di andare in profondità più facilmente ed efficacemente. Inoltre, questa pinza è ideale anche alla vibrazione di gabbie in acciaio immerse nel calcestruzzo. Tra la vasta gamma di accessori con i quali il propulsore Plury può essere equipaggiato si trovano anche i tagliasfalto e i pali perforatori. Plury può essere montato anche su attrezzature frontali, con singola o doppia piastra,

per compattare aree ampie più velocemente (piazzali, piste ciclabili, eccetera). Non manca la possibilità di portare il propulsore a una rapidità ancora più efficace nel cambio dell’accessorio da lavoro, tramite gli attacchi rapidi montabili direttamente su Plury. Malaguti è presente anche nel settore forestale con la fresaceppi Tornado e la trivella multifunzione Vortex. Per il settore stradale e cantieristico di demolizione e costruzioni, infine, Malaguti propone Roller, un monorullo vibrante adatto a lavori di compattazione e alla realizzazione di pavimentazioni. Malaguti persegue l’innovazione e la ricerca e segue una semplice ma ambiziosa filosofia, che ruota attorno ad alcuni punti fermi: ampia gamma, qualità e versatilità dei prodotti e dei servizi, cura nei dettagli dei progetti e attenzione alle esigenze dei settori di riferimento. L’azienda punta ad anticipare le necessità del mondo del lavoro e a fornire ai propri clienti la massima soddisfazione possibile: un concreto piano d’azione che ha portato Malaguti ad affermarsi sia nel mercato nazionale che in quello internazionale, ben oltre l’Europa. Nel sito www.malagutisrl.com si trovano tutti i dettagli tecnici dei prodotti.

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SPECIALE
INNOVAZIONE

MB

Un cantiere “dal vivo”

Il costruttore di Fara Vicentino si presenta al SaMoTer 2023 con diverse novità in anteprima mondiale e con attrezzature che saranno protagoniste sia in esposizione statica che in ambito operativo

Da oltre 20 anni MB Crusher (Fara Vicentino – VI) studia, progetta e realizza attrezzature applicabili a tutte le macchine operatrici, di ogni dimensione. L’azienda vicentina - che ha inventato il primo frantoio per escavatori con movimento a mascella - si distingue costantemente per gli ingenti investimenti in ricerca tecnologica, che hanno contribuito allo sviluppo di prodotti applicabili a qualsiasi mezzo, trasformando questi ultimi in veri e propri frantoi mobili, migliorandone le prestazioni e ottimizzando l’utilizzo delle risorse in cantiere.

MB Crusher si è evoluta nel corso del tempo fino a diventare un punto di riferimento nei mercati di tutto il mondo, con una gamma completa di prodotti che consente alle aziende di sfruttare le soluzioni tecnologiche che cercano.

Al SaMoTer 2023 MB Crusher sarà presente in due stand, dove si potrà scoprire come le proprie macchine

operatrici si possono trasformare in un vero e proprio centro di riciclaggio, facendo risparmiare tempo e denaro. Le attrezzature MB Crusher, infatti, evitano la carenza di materiale (che si può produrre da sé), dannosi ritardi e costi di approvvigionamento (il materiale è già pronto sul posto) e i costi di smaltimento (si può riutilizzare il materiale per altri lavori). Benne frantoio a mascella, benne selezionatrici a rotore, benne vaglianti a cesto, pinze movimentatrici e teste fresanti: a Verona il costruttore vicentino mostrerà tutta la sua gamma, dai modelli per

macchine compatte a quelli per i grandi escavatori. Nella Hall 10 interna, allo stand D2, ci sarà un vero e proprio show-room, dove si potranno vedere da vicino le attrezzature e approfondire le relative tematiche con gli Area Manager dell’azienda (ma ci saranno anche delle novità in anteprima mondiale”); Nell’area demo esterna E R90, stand 2, le attrezzature saranno invece al lavoro, come in un vero e proprio cantiere. Le benne frantoio MB, in particolare, mostreranno quant’è facile trasformare gli scarti del cantiere in materiale da riusare o da rivendere

direttamente stando seduti sull’escavatore. Le benne vaglianti e le benne selezionatrici dimostreranno invece com’è semplice selezionare i materiali direttamente in cantiere. Le pinze, infine, movimenteranno con precisione e sicurezza materiali di qualsiasi forma e dimensione. La buona riuscita di un lavoro spesso dipende dagli strumenti che si hanno per affrontare i progetti in modo più efficiente. La soluzione più efficace e semplice è quella di sfruttare quello che già si ha, massimizzando le tempistiche. Ad esempio, installando alla macchina operatrice in cantiere un’attrezzatura MB Crusher, ottenendo così un maggiore profitto, una più elevata autonomia e un rilevante risparmio sui costi.

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Il progetto “Tracksformer”

Lo specialista piemontese in cingoli in gomma presenta una soluzione innovativa e brevettata che rende le minipale performanti in ogni luogo, in qualsiasi momento

Il Gruppo Minitop, società di Bricherasio (TO) costituita nel 1995, è tra i maggiori fornitori di cingoli in gomma in Europa. La gamma attuale comprende oltre 400 diverse misure di cingoli compatibili con la maggior parte degli escavatori, dumper e minipale cingolate. Il magazzino dispone di uno stock di diverse migliaia di cingoli in gomma per soddisfare le richieste dei clienti.

delle macchine”, afferma Giacomino. Impegno che ha portato Minitop a brevettare “Tracksformer”: questo sistema, con un’applicazione brevettata, prevede la possibilità di intercambiare degli utensili sul nastro liscio. Montaggio e smontaggio sono processi semplici che possono essere eseguiti in autonomia. Grazie a quattro tipologie di “tools” - “Snow”, “Work

con un maggiore controllo del mezzo e una più elevata sicurezza); semplice (i cingoli sono forniti già equipaggiati dei ‘tools’ scelti, che si possono sostituire in autonomia); duraturo (gli inserti proteggono il nastro dall’usura, anche su terreni particolarmente aggressivi, moltiplicando la sua durata fino a quattro volte, un’idea per ridurre i costi di smaltimento e lasciare un’impronta più leggera sull’ambiente); robusto (lo speciale incastro brevettato, che unisce l’inserto al nastro in gomma, permette di scaricare a ter-

L’esperienza acquisita in tutti questi anni di attività è garanzia di qualità, componente essenziale nello sviluppo di cingoli intercambiabili con gli OEM. L’ultima novità presentata dall’azienda piemontese sul mercato è “Tracksformer”, un progetto nato dall’ingegno del suo fondatore e CEO, Giampiero Giacomino, che rende le minipale cingolate più performanti rispetto al passato, ovunque e comunque.

“In qualità di specialisti nel settore siamo impegnati a migliorare e innovare i nostri cingoli in gomma per stare al passo con i progressi della tecnologia

Site”, “Asphalt” e “Underwood”l’operatore può adattare la propria minipala allo specifico ambiente in cui si trova a operare, rendendola così altamente versatile e performante. Sono quattro le parole d’ordine del sistema “Tracksformer”: illimitato (la produttività non dipende dalle condizioni metereologiche, è utilizzabile anche su terreni finora ritenuti ostici,

ra l’elevata coppia motrice della minipala, eliminando il rischio di strappo del cingolo). “Il sistema ‘Tracksformer’ - aggiunge Giampiero Giacomino - conferisce ai cingoli una lunga durata e un’estrema versatilità, dunque. È realmente un sistema innovativo che rende le minipale uno strumento performante, in ogni luogo, in qualunque momento”.

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SPECIALE INNOVAZIONE NELLA MECCANIZZAZIONE
MINITOP

Lo sguardo rivolto al futuro

L’azienda torinese è da oltre 40 anni un interlocutore affidabile nel settore delle parti di ricambi originali e adattabili a tutti i marchi primari presenti sul mercato

Da oltre 40 anni la Tecnoricambi, azienda ormai da molti anni punto di riferimento per gli operatori del settore delle macchine movimento terra, conferma costantemente la sua leadership nel settore delle parti di ricambio originali e adattabili per marchi primari quali Fiat-Allis, FiatHitachi, Fiat-Kobelco, New Holland, Hitachi, Kobelco, Bobcat, Doosan, Daewoo, Komatsu, Kubota, Yanmar. L’azienda di Torino, che dal 2015 è anche rivenditore esclusivo per l’Italia di parti di usura della società svedese Combi Wear Parts, ha attraversato gli ultimi anni difficili di pandemia cercando di rispettare tutte le regole che venivano imposte, cercando di tenere sempre e comunque un livello di servizio molto alto. Ad esempio, è stato sempre più consolidato un team affiatato di cinque tecnici specializzati, che sono a disposizione dei clienti otto ore al giorno per rispondere alle molteplici richieste clienti. Risposte che possono essere ottenute tramite e-mail o scaricando gratuitamente l’applicazione “Tecno App”, utilizzabile sia con iOS che con Android, oppure utilizzando il numero Whats

App +39-389061580. L’elenco dei prodotti trattati da Tecnoricambi è decisamente interessante: perni, boccole, aste, bielle, spessori, vetri cabine, bracci tergicristallo, spazzole, fari da lavoro, lampeggianti, parti elettriche (termostati, sensori, bulbi, elettrostop, aste di livello), parti idrauliche (pompe complete o loro ricambi, tubi flessibili, kit guarnizioni, pistoni e filtri idraulici), una serie completa di filtri aria, olio e gasolio, nonché parti motore termici con i loro allestimenti

vari, pompe acqua, pompe olio, turbo, alternatori, motorini avviamento, cinghie, short-block, parti freni e frizioni, dischi, pompe travaso combustibile, materiale di usura quali denti, porta-denti, bloccaggi, lame e ganci di sollevamento. E ancora: parti carro, guida cingolo, rulli superiori e inferiori, ruote motrici, ruote tendigingolo e catenarie complete. Il tutto supportato da un magazzino di circa 3.000 m2 in grado di offrire oltre 20.000 articoli in pronta consegna e gestito meticolosamente da personale competente, dinamico e versatile, il quale riesce a evadere dalle 65 alle 75 spedizioni giornaliere avvalendosi di cinque corrieri espressi convenzionati. Personale coadiuvato da un ufficio logistico organizzato e rinnovato sempre a completa disposizione dei clienti. “ Non pensiamo di essere diventati grandi, ma sicuramente un pezzo di storia lo abbiamo già scritto. sSiamo giovani e desiderosi di imparare e migliorarci con l’aiuto dei nostri fedeli clienti ”, dichiarano da Tecnoricambi, con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

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PRODUTTIVITÀ E PRECISIONE

ROCKTECHNOLOGY.SANDVIK i SURE® 8.1 DT1132i TUNNELING JUMBO

UN SALTO nel futuro

In occasione del Conexpo CON/AGG 2023

il costruttore ha presentato ufficialmente al mercato la prima pala compatta gommata 100% elettrica S7X e il nuovo “concept” di macchina autonoma elettrica RogueX

Bobcat ha portato l’innovazione a un livello superiore con l’introduzione sul mercato di due nuovi “concept” di macchine, presentate durante la prima giornata del Conexpo CON/AGG 2023. Dopo il lancio avvenuto nel 2022 della pala compatta cingolata 100% elettrificata T7X, infatti, Bobcat ha presentato durante la manifestazione di Las Vegas la pala compatta gommata completamente elettrica S7X. Il costruttore si è spinto oltre le aspettative del settore presentando anche il “concept” della nuova pala cingolata RogueX. In questa macchina di nuova generazione si concentrano funzionalità di alimentazione elettrica, funzionamento autonomo e geometria con doppio braccio di sollevamento. “In Bobcat ci spingiamo costantemente oltre i limiti per esplorare nuovi progressi che aiutino i nostri clienti a realizzare sempre di più e che contribuiscano a far progredire il settore”, ha affermato Scott Park, CEO e vicepresidente di Doosan Bobcat. “Come organizzazione

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di Stefano Vitali Bobcat
MACCHINE

industriale siamo impegnati a innovare innanzitutto per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, affinché diventino più efficienti e produttivi e raggiungano il successo che meritano nel loro lavoro”.

La pala elettrica S7X

Come la versione T7X, anche la nuova Bobcat S7X è una pala compatta gommata elettrica, alimentata da una batteria agli ioni di litio da 60,5 kWh, dotata di motori di trazione elettrici e attuatori a vite a ricircolo di sfere per le funzioni di sollevamento e inclinazione.

Insieme, la batteria e il gruppo motopropulsore elettrico offrono prestazioni di alto livello, con una coppia istantanea tre volte superiore a quella delle macchine tradizionali. Questa pala abbina sostenibilità e prestazioni a zero emissioni ed è equipaggiata per superare in termini qualitativi e operativi i suoi equivalenti alimentati con propulsore diesel. Con vibrazioni minime e una silenziosità quasi zero, questa macchina garantisce all’operatore il massimo comfort durante il lavoro. La S7X può funzionare fino a otto ore con una singola ricari-

ca (ovviamente a seconda dell’applicazione), permettendo di lavorare più di un’intera giornata lavorativa, se si considerano le pause e tempi d’inattività. Una ricarica completa richiede circa 10 ore.

“In qualità di inventori della prima pala compatta al mondo siamo entusiasti di reinventare ancora una volta questa tipologia di macchina, che ha così tanto influito sullo sviluppo del settore”, afferma Joel Honeyman, Doosan Bobcat Vice President of Global Innovation.

“La pala S7X è un prodotto eccezionale, che permette di lavorare in luoghi sensibili sotto il profilo ambientale, in aree in cui è previsto il contenimento dei rumori e negli interni”. Come accennato, al momento la pala compatta gommata S7X ha fatto il suo debutto sul mercato mondiale come prototipo.

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LA PALA COMPATTA GOMMATA ELETTRICA S7X E IL “CONCEPT” DELLA NUOVA PALA CINGOLATA ROGUEX SONO STATE PRESENTATE AL MERCATO MONDIALE DURANTE IL PRIMO GIORNO DEL CONEXPO CON/AGG 2023

MACCHINE

Il “concept” RogueX

Grazie alle caratteristiche tecnologicamente avanzate che la contraddistinguono la nuova Bobcat RogueX rappresenta un “concept” di macchina unico nel suo genere. Anche se assomiglia molto a una pala compatta cingolata, questo mezzo appartiene a una categoria a sé stante. Nell’ambito di un progetto di ricerca e sviluppo molto specifico avviato da Bobcat, questa macchina è stata costruita come banco di prova per continuare il percorso sulla strada dell’innovazione, valutare le percezioni e i riscontri dei clienti e testare i limiti delle funzionalità della macchina stessa. “RogueX è stata concepita pensando al cantiere del futuro e alle esigenze dei clienti in continua evoluzione, ponendo un’attenzione particolare alla facilità d’uso, all’azionamento da remoto, alle funzionalità autonome, alle fun-

BOBCAT SI

zioni sostenibili e alle caratteristiche che consentono all’operatore di fare di più con una sola macchina”, ha spiegato Joel Honeyman. Con l’evoluzione dei cantieri e il sempre più frequente controllo delle macchine a distanza, Bobcat ha fatto un ulteriore passo avanti eliminando del tutto la postazione dell’operatore. La macchina esplora l’idea di poter lavorare in luoghi inaccessibili all’uomo e operare sempre più da remoto. Creando

una macchina senza cabina con cinematica avanzata, Bobcat ha dotato la RogueX di funzionalità uniche di nuova generazione in un’unica unità, comprese le capacità di sollevamento verticale e radiale. Questo mezzo, completamente elettrico e autonomo, produce zero emissioni grazie alla batteria agli ioni di litio, al sistema di trasmissione elettrico e all’assenza di impianto idraulico. “Sulla scia del successo della nostra prima pala compatta elettrica T7X abbiamo deciso di pensare in grande e fare un salto nel futuro”, ha affermato Matt Sagaser, Director of Innovation Accelerated di Bobcat. “Il nostro team dedicato all’innovazione ha adottato un approccio coraggioso, progettando una macchina che infrange tutte le regole. RogueX ridefinisce un quadro di riferimento di ciò che è possibile e il nostro team è solo all’inizio di ciò che avverrà in futuro”. ■

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COME LA VERSIONE T7X, ANCHE LA NUOVA BOBCAT S7X È UNA PALA COMPATTA CINGOLATA ELETTRICA, ALIMENTATA DA UNA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DA 60,5 KWH ROGUEX RAPPRESENTA UN “CONCEPT” DI MACCHINA UNICO NEL SUO GENERE. ANCHE SE ASSOMIGLIA MOLTO A UNA PALA COMPATTA CINGOLATA, QUESTO MEZZO APPARTIENE A UNA CATEGORIA A SÉ STANTE, CONCEPITO PENSANDO AL CANTIERE DEL FUTURO E ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI IN CONTINUA EVOLUZIONE
“ “
È SPINTA OLTRE LE ASPETTATIVE DEL SETTORE PRESENTANDO AL CONEXPO CON/AGG 2023 DUE ‘CONCEPT’ DI MACCHINE INNOVATIVE

LA STRADA verso un futuro “verde”

Nei suoi oltre 150 anni di storia l’azienda svizzera ha assistito (e partecipato) a diversi mutamenti del mercato, che l’hanno resa oggi maggiormente consapevole della necessità e urgenza di accelerare gli sforzi ecologici in un momento delicato per il settore

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di Mirko Brusamolino Ammann
MACCHINE

L’impegno verso prodotti e processi ecosostenibili non è una novità in casa Ammann, azienda a conduzione familiare, giunta alla sesta generazione, che produce impianti di miscelazione per asfalto e calcestruzzo, compattatori e vibrofinitrici in nove siti produttivi dislocati tra Europa, Cina, India e Brasile. La realizzazione di prodotti ecosostenibili, infatti, è uno dei principali obiettivi del costruttore svizzero, che persegue ogni giorno - attra-

verso lo sviluppo di impianti e macchinari efficienti, dotati di tecnologie avanzate e in grado di massimizzare l’utilizzo di materiali riciclati - la riduzione delle emissioni, anche oltre i requisiti dichiarati, e l’estensione dell’uso di carburanti alternativi ed ecologici.

Alimentare il cambiamento

A volte occorre un approccio completamente nuovo per affrontare le sfide, sia quelle attuali che del futuro. In tal senso il team Ammann di ingegneria im-

pegnato in ricerca e sviluppo si è sempre distinto per il suo pensiero creativo e innovativo, improntato sulla realizzazione di soluzioni all’avanguardia. Ad esempio, negli impianti di produzione continua dell’asfalto le prime e le ultime tonnellate di ogni turno, in genere, sono considerate nel settore come semplici scarti, o almeno così possono sembrare. Una visione che non ha convinto appieno il team di esperti Ammann, che si è messo all’opera per sviluppare una soluzione brevettata in grado di ga-

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TUTTI I COMPONENTI ESSENZIALI DEI PRODOTTI AMMANN SONO PROGETTATI E REALIZZATI INTERNAMENTE ALL’AZIENDA, PER GARANTIRE UN UNICO CRITERIO PROGETTUALE VALIDO PER TUTTI GLI IMPIANTI ATTO A FORNIRE UNA SINERGIA TRA QUALITÀ, EFFICIENZA E LUNGA DURATA AMMANN È PRESENTE NEL SETTORE INDUSTRIALE DEGLI IMPIANTI PER L’ASFALTO DA OLTRE UN SECOLO. UN’ESPERIENZA CHE PERMETTE ALL’AZIENDA DI PROGETTARE PRODOTTI IN GRADO DI FORNIRE SOLUZIONI EFFICACI

MACCHINE

rantire miscele con la giusta percentuale di aggregati, più grandi e fini, durante tutte le fasi del processo di produzione. Ciò si è tradotto nella nuova gamma “creativa” di prodotti Contimix, in grado di evitare che fino a 10 t di miscela per impianto e per turno finiscano ogni giorno nel mucchio degli scarti, offrendo dunque efficienza, flessibilità di produzione e grandi performance a bassi costi operativi. Un pensiero fuori dagli schemi, che si riflette su tutta la gamma prodotti e di soluzioni dell’azienda come, ad esempio, nella sua linea di bruciatori, progettati, costruiti e testati di-

“ECOLOGIA” COME SINONIMO DI “EFFICIENZA”

Ideata al fine di massimizzare l’efficienza di una macchina da lavoro, ECOdrop rappresenta una nuova promettente iniziativa ecologica di Ammann in grado di ridurre al contempo sia le emissioni che i costi del carburante. ECOdrop offre anche la possibilità di una riconfigurazione di sistemi e componenti chiave per ridurre al minimo i fluidi operativi necessari per il loro funzionamento, limitando così le esigenze di smaltimento. Uno sguardo più da vicino a un prodotto specifico, ovvero il compattatore per terreno Ammann ARS 130, evidenzia le caratteristiche e i vantaggi principali di ECOdrop, in grado di offrire in termini di efficienza un drastico calo nel consumo di carburante (22%), nel fluido idraulico richiesto (26%) e nel liquido necessario del sistema vibrante (10%). Ciò si traduce in macchine più ecologiche e costi inferiori sia in fase di acquisto che di smaltimento dei fluidi. Infine, sempre in ottica di risparmio economico, ACE - Ammann Compaction Expert è un sistema di compattazione “intelligente” in grado di misurare e comunicare il progresso della compattazione in tempo reale. Esistono diverse versioni di ACE, tra cui una per i compattatori pesanti e per le attrezzature leggere, che forniscono informazioni volte a prevenire la compattazione inutile, portando a drastiche riduzioni del consumo di carburante, dell’usura della macchina e delle emissioni.

L’IMPEGNO DI AMMANN A FAVORE DELLA ECO-SOSTENIBILITÀ RISULTA EVIDENTE ANCHE OSSERVANDO IL NOME SCELTO PER LA SUA

LINEA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE D’ASFALTO, CHE CONTIENE IL TERMINE “RICICLAGGIO” AL SUO INTERNO

rettamente in Ammann e già predisposti per l’utilizzo di idrogeno. Anche in questo caso l’azienda ha sviluppato un bruciatore a zero emissioni di carbonio che sfrutta una fonte combustibile non solo rinnovabile, ma anche in grado di ridurre i livelli di anidride carbonica. Un concetto al primo impatto apparentemente utopistico, diventato realtà però grazie a uno speciale e innovativo sistema che trasforma la polvere di legno in un combustibile rinnovabile, garantendo al contempo neutralità carbonica e zero emissioni. Questo perché la CO2 rilasciata durante la combustione del legno viene compensata dal fatto che l’albero ha consumato quella stessa quantità di anidride carbonica nel suo ciclo di vita. E sempre in un’ottica di riutilizzo e riduzione dei prodotti di scarto, la linea di bruciatori a biocarburante Ammann è in grado di usare nuove energie rinnovabili e perfino convertire i rifiuti in carburante in favore dell’ambiente. I biocarburanti, come la colza e la canna da zucchero, infatti, sono combustibili alternativi che sostengono la protezione del clima e diminuiscono la dipendenza dall’olio minerale. Possono essere utilizzati anche il tallolio, un prodotto di scarto della produzione di solfato di cellulosa, o soluzioni più tradizionali come il gas naturale, il GPL, il petrolio leggero e pesante e il cherosene.

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A (ri)ciclo continuo

Sempre in un’ottica di riciclo a favore di processi maggiormente ecosostenibili, la linea di essiccatori Ammann è ideale per garantire un migliore ed efficiente concetto di economia circolare in un impianto di produzione di asfalto. L’essiccatore controcorrente RAH100, ad esempio, permette di realizzare una nuova miscela di asfalto avente fino al 100% di recupero di conglomerato bituminoso (RAP - Reclaimed Asphalt Pavement). Essenziale in tale percorso di recupero è l’innovativo processo di

che la temperatura possa salire eccessivamente, non raggiungendo mai quel livello critico che rischierebbe di danneggiare il processo di recupero del bitume. Questa tecnologia permette inoltre di utilizzare grandi quantitativi riscaldati alla temperatura prossima a quella di confezionamento della miscela finale e di ridurre non solo la produzione di emissioni gassose ed odorigene, ma anche di operare un trattamento termico che consenta il rispetto dei più severi standard in termini di emissioni. Oltre all’efficiente RAH100, tra le altre

UNA PRODUZIONE ECOSOSTENIBILE

L’impegno a favore della sostenibilità risulta evidente anche negli stabilimenti di produzione Ammann in Europa, Sud America, Cina e India, nei quali l’azienda è assiduamente attiva nella massimizzazione di pratiche di produzione sicure e sostenibili nelle fasi di fabbricazione di impianti e macchine “verdi”. Macchinari moderni e processi ottimizzati minimizzano il fabbisogno energetico e riducono le emissioni, mentre le pratiche snelle conservano le preziose risorse naturali. A ciò va aggiunto anche l’implementazione di collaborazioni con fornitori di imballi e servizi di trasporto ecocompatibili, in linea con la visione e filosofia aziendale. Una serie di operazioni che riflettono un impegno volto a garantire una produzione efficiente anche in un’ottica di maggiore sicurezza per i propri dipendenti, con l’aggiunta di sistemi di ventilazione avanzati e una formazione completa.

L’AZIENDA STUDIA ATTENTAMENTE GLI IMPIANTI, LE MACCHINE E I PROCESSI REALIZZATI PER INDIVIDUARE POSSIBILI MIGLIORAMENTI DA APPORTARE AL FINE DI RIDURRE L’EMISSIONE DI CARBONIO DEI SUOI PRODOTTI riscaldamento, nel quale il RAP raggiunge la sua temperatura target in maniera lenta e costante evitando rischi potenzialmente dannosi per il prezioso bitume. L’essiccatore RAH100, infatti, evita rischi legati alla temperatura grazie a un sistema composto da due sezioni collegate: la prima è un generatore di aria calda, al cui interno è presente un bruciatore che conduce l’aria verso la seconda, un essiccatore controcorrente. Grazie a questa soluzione la miscela RAP riscaldata lascia l’essiccatore prima

diverse soluzioni per il riciclaggio della linea Ammann è possibile annoverare gli essiccatori RAH60, a flusso parallelo, in cui è possibile alimentare fino al 60% di materiali riciclati caldi, e il modello RAH50, con anello centrale in grado di incorporarne fino al 50%. Il processo di riciclaggio, inoltre, può avveni-

re anche in impianti che non utilizzano questi specifici essiccatori, ad esempio in un mescolatore nel quale è possibile inserire direttamente anche fino al 40% di materiale riciclato a freddo offrendo una soluzione che consente a qualsiasi impianto Ammann di utilizzare quella percentuale di RAP. ■

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LA TECNOLOGIA AMMANN CONSENTE ALLE SUE MACCHINE STRADALI DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI COMPATTAZIONE IN MENO PASSAGGI, RIDUCENDO AL MINIMO IL CONSUMO DI CARBURANTE E LE RELATIVE EMISSIONI

PRESTAZIONI EXTRA Hands On

L’ESCAVATORE CINGOLATO 150X

APPARTIENE ALLA “X SERIES”

CHE IL COSTRUTTORE BRITANNICO HA LANCIATO

SUL MERCATO NEL 2019

UNITAMENTE AL MODELLO 140X, ANDANDO A COSTITUIRE

UNA GAMMA DI “SPECIALISTI DEL MOVIMENTO TERRA”

NEL SEGMENTO STRATEGICO

DEL MERCATO

ETTORE ZANATTA

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L’ESCAVATORE

CINGOLATO

JCB 150X

L’escavatore 150X è stato lanciato sul mercato nel 2019 da JCB insieme ai modelli di peso inferiore 131X e 140X, andando a rappresentare le prime unità della nuova “X Series” lanciate sul mercato italiano. Macchine che, rispetto ai modelli delle serie precedenti, sono più produttive, più silenziose e più confortevoli. Al momento del lancio dell’escavatore cingolato 150X Tim Burnhope, Chief Innovation and Growth Officer di JCB, aveva dichiarato: “La macchina per eccellenza per i lavori di movimento terra è sempre stata l’escavatore cingolato appartenente al segmento di peso da 13-16 t. Questa tipologia di macchina è il ‘cavallo di battaglia’ del cantiere: dallo scavo di fondazioni al getto di calcestruzzo, dalla movimentazione di inerti alle operazioni più varie nelle lavorazioni stradali. Siamo estremamente entusiasti dell’introduzione di questo modello e delle altre versioni della ‘X Series’, che soddisfano le esigenze del settore nelle operazioni di movimento terra più diffuse. Tutti questi modelli sapranno soddisfare le richieste dei clienti in termini di resistenza, durata, comfort, facilità d’uso, affidabilità, efficienza, produttività e facilità di manutenzione”. E così è stato.

Alzare il livello

Il lancio della “X Series” di escavatori idraulici cingolati ha consentito a JCB d’innalzare il livello per quanto riguarda il design delle macchine, ancora più robusto e duraturo. Escavatori, questi, che garantiscono un aumento in termini

di produttività, grazie a prestazioni incrementate, a un maggiore comfort per l’operatore e a un’estrema facilità d’uso. Le caratteristiche principali dell’escavatore cingolato 150X includono: una cabina operatore più ampia, per un elevato comfort giornaliero; una riduzione della rumorosità in cabina fino al 68%; un design moderno con punti di attacco altamente resistenti; tubazioni ad alto flusso con diametro maggiorato, progettate per ridurre le perdite di sistema e aumentare l’efficienza; il miglioramento della produttività del 6%.

Gli escavatori 140X e 150X (in versione Mono e T.A.B.) sono andati a sostituire i modelli JS130, JS131, e JS145: il 140X e il 150X oggetto di questo Hands On sono alimentati dal motore JCB EcoMAX da 81kW (108 HP). Con una larghezza di 2,5 m, l’escavatore 150X è più largo di 80 mm rispetto alla rispettiva versione precedente e ha consentito l’installazione della cabina CommandPlus, molto più grande, offrendo all’operatore un ambiente molto più spazioso e confortevole (+15%). Cabina che poggia su quattro supporti idraulici e incorpora il telaio ROPS all’interno della sua struttura, oltre a disporre di vetri piani facilmente sostituibili. Al suo interno il rumore è stato limitato fino a raggiungere una riduzione del 68%. Nell’introdurre la cabina più grande JCB non ha avuto però alcun bisogno di spostare il braccio, assicurando così che non ci sia un aumento di sollecitazione sul cuscinetto di rotazione, garantendo una rotazione adeguata e una precisione millimetrica durante lo scavo.

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Hands On

Pressurizzata e completamente sigillata, poi, la cabina CommandPlus è disponibile con diversi sedili confortevoli Grammer tra cui scegliere e con nuove opzioni disponibili in termini di riscaldamento e di raffreddamento. L’operatore può beneficiare anche delle leve dei servocomandi montate sul sedile. I dispositivi di controllo

sono stati progettati per essere focalizzati al 100% sull’operatore, con un blocco di comando posizionato sulla destra del sedile che riunisce tutti gli interruttori e i comandi in un’unica unità montata sul sedile stesso. Un nuovo monitor da 7” con menù e funzionalità intuitive è accessibile tramite un controller rotante di tipo auto-

mobilistico. In linea con la focalizzazione spinta sulla facilità d’uso voluta da JCB per la nuova “X Series”, il numero di passaggi che si deve completare prima che la macchina sia pronta per il lavoro è stato ridotto in modo rilevante: l’operatore, infatti, è in grado di essere operativo entro due secondi dopo aver girato la chiave di accensione.

AUMENTO DI EFFICIENZA

JCB ha introdotto le versioni di motore conformi al regolamento sulle emissioni Stage V del suo escavatore cingolato 150X, così come sul modello 140X e su quello di maggiori dimensioni 220X. L’escavatore 150X, dunque, utilizza il propulsore JCB Dieselmax 448: ciò si traduce in un aumento sostanziale della coppia, combinando le maggiori efficienze dello Stage V e le caratteristiche comprovate dei precedenti modelli T4F. Le novità principali quindi includono: la combinazione di SCR, DPF e DOC, che offre intervalli di manutenzione ridotti; la cabina della “X Series” con specifiche migliorate; controlli giornalieri ridotti e intervalli di manutenzione prolungati. I

modelli T4F rimarranno disponibili nei territori non Stage V. Il motore T4F JCB EcoMAX 444 del precedente modello, dunque, è stato sostituito da uno conforme Stage V, il Dieselmax da 4,8 l, capace di erogare una potenza di 81 kW (108 CV), ma con 516 Nm di coppia (un aumento quindi di 135 Nm). Il sistema idraulico della “X Series” offre alta velocità e controllabilità, mentre le macchine ora dispongono dello spegnimento automatico del motore, per ridurre il consumo di carburante e le emissioni quando l’escavatore non è in uso. Come citato, l’escavatore 150X è dotato di un filtro di riduzione catalitica selettiva (SCR-F) che comprende un SCR, un filtro anti-

particolato diesel (DPF) e un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC), con una grande capacità di trattenere la fuliggine. Non è più richiesto il ricircolo dei gas di scarico (EGR) e il sistema è stato rimosso dal nuovo collettore di aspirazione, ottenendo un motore più pulito.

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JCB ha impiegato quattro anni per sviluppare l’escavatore cingolato 150X in termini di idraulica ed elettronica, sottoponendolo a migliaia di ore di test estremi di resistenza, tra cui 15.000 ore di traslazioni e vibrazioni e 30.000 test di funzionamento su sportelli e finestrini, a temperature da 55°C a -30°C. La saldatura robotizzata di gruppo di scavo e sottocarro garantisce qualità e precisione costanti

Un design collaudato

Come citato, l’escavatore cingolato 150X - così come gli altri due modelli della gamma - è portatore dell’immagine che contraddistingue la nuova “X Series” del costruttore britannico, con i serbatoi per il carburante e quelli idraulici montati all’interno dei pannelli di carrozzeria secondari. Tutte le porte di accesso ai servizi sono a doppia parete con superfici di contatto zincate, per assicurare una più lunga durata. Il serbatoio idraulico include anche un nuovo sistema deflettore per ridurre l’aerazione dell’olio. La durata del filtro è di 2.000 ore come per i modelli “X Series” più grandi, valore doppio rispetto alle 1.000 ore delle precedenti versioni JS. Il contrappeso ridisegnato vede due punti di impatto progettati appositamente sugli angoli e lungo il bordo inferiore per limitare al minimo i danni (i modelli “X Series” possono essere ordinati con piastre speciali per impieghi gravosi, protezioni antiurto laterali e, su richiesta, con un avambraccio Heavy Duty con piastre antiusura).

Gli escavatori della “X Series” utilizzano

il collaudato design JCB anche per quanto riguarda il braccio e l’avambraccio: il modello 150X, così come il 140X, è dotato di un cilindro più grande per un aumento dell’11% della forza di strappo alla benna. Anche la durata dell’erogazione di

Le portiere imbullonate direttamente al telaio interno sono a prova di ruggine, grazie al rivestimento in zinco su tutte le superfici soggette a usura. I dispositivi di fissaggio presentano una finitura in zinco (Geomet) che aumenta la resistenza alla corrosione. Il design del contrappeso incassato protegge la parte posteriore dell’escavatore e il logo della macchina da eventuali danni da impatto. La superficie di montaggio della ralla viene lavorata a macchina dopo la produzione e la saldatura, per garantire una superficie piatta che riduce il rumore di rotazione

Il design dell’escavatore cingolato JCB 150X è ergonomico e ottenuto utilizzando materiali di qualità automobilistica, in grado di proteggere la struttura della macchina. Gli sportelli risultano arretrati rispetto al bordo, per garantirne la protezione.

Il rivestimento in EPD migliora la resistenza alla corrosione e garantisce una copertura completa dei componenti metallici, comprese le aree difficili da ricoprire come bordi e cavità, mentre la verniciatura a polvere offre una finitura di qualità costante

I corrimano, con specchietti imbullonati, si trovano nel raggio di rotazione per evitare danni e graffi. Le superfici antiscivolo e le maniglie di sostegno, così come i listelli paraurti intorno ai bordi, assicurano un comodo e sicuro accesso alla parte superiore della macchina

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 71 L’ESCAVATORE CINGOLATO JCB 150X

Hands On

I PUNTI DI FORZA

IL COMFORT IN CABINA

IL DESIGN ERGONOMICO

L’ELEVATA PRODUTTIVITÀ

LA QUALITÀ COSTRUTTIVA

LA MANOVRABILITÀ ED EFFICIENZA

BOCCOLE IN BRONZO IMPREGNATE DI GRAFITE

TUBAZIONI AD ALTO FLUSSO CON DIAMETRO MAGGIORATO

CONTROLLI PROPORZIONALI PERSONALIZZABILI

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 72
VALVOLE DI BLOCCO DI SERIE

RIDUZIONE RUMORE IN CABINA FINO AL 68%

L’ESCAVATORE CINGOLATO JCB 150X

CABINA “ROPS” PRESSURIZZATA E SIGILLATA

GESTIONE MEDIANTE PIN DELL’IMMOBILIZER MOTORE DIESELMAX 448 TCA – STAGE V

ARRESTO E MINIMO AUTOMATICO DEL MOTORE

TELECAMERE DOPPIE O A 360° OPZIONALI

RIVESTIMENTO IN EPD

SOTTOCARRO CON TELAIO A “X”

INTERVALLI DI MANUTENZIONE ESTESI

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 73

Hands On

Le telecamere doppie o a 360° opzionali contribuiscono alla sicurezza degli operatori e a una migliore operatività

Sull’escavatore 150X sono implementabili soluzioni GPS di serie, utili a garantire un controllo ancora più preciso

potenza è stata aumentata da 3 a 9 secondi (Power Boost), consentendo di avere a disposizione un tempo di potenza più lungo all’avambraccio e alla benna. Per ottimizzare questi miglioramenti le dimensioni del radiatore dell’olio idraulico sono state aumentate del 15%, al fine di garantire prestazioni di raffreddamento ottimali in qualsiasi condizione operativa nel mondo.

Rilevanza idraulica

L’escavatore cingolato JCB 150X, come anche il modello 140X, è dotato di una pompa idraulica Kawasaki più grande, in grado di funzionare a un numero di giri del motore più basso: ciò significa che per

a “X” è interamente saldato e garantisce una lunga durata anche grazie all’utilizzo di componenti provenienti da fornitori leader del settore

L’opzione dozer aggiunge ulteriore versatilità. Il pulsante Power Boost aumenta la pressione del 10%, per un massimo di nove secondi, per uno strappo extra in condizioni gravose

La tecnologia adottata per il propulsore Stage V è comprovata e collaudata. Il motore Dieselmax da 81 kW a 2.200 giri/min - 4 tempi, 4 cilindri in linea, Common Rail, a iniezione di diretta, turbocompresso e intercooler - è stato testato fino a 11.000 ore in 70 macchine diverse, nelle applicazioni e negli ambienti più ostici. L’arresto e il minimo automatico garantiscono un notevole risparmio di carburante

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 74
La cabina JCB CommandPlus dell’escavatore JCB 150X. Il modulo presenta supporti di serie per l’eventuale montaggio delle protezioni FOPS2 direttamente sul campo e un parabrezza piatto che ne facilita la sostituzione Il sottocarro con telaio

All’interno, la cabina è realizzata con interni stampati a iniezione e offre un sedile Grammer con braccioli regolabili, reclinabile a 145°. Il pedale di traslazione con barre a “T” di serie presenta un nuovo design. I comandi del joystick e degli interruttori sono montati sui braccioli sospesi dal sedile e seguono i movimenti dell’operatore. Il funzionamento della leva dell’isolatore impedisce l’attivazione accidentale durante l’uscita dal mezzo. Il pulsante Start-Stop semplifica l’avviamento in modo che l’operatore non debba girare la chiave per l’accensione (la sequenza di avviamento consente di iniziare le operazioni di scavo in due secondi). L’isolamento è stato migliorato utilizzando supporti viscosi a doppia imbottitura che hanno ridotto le vibrazioni e i rumori interni, garantendo una rumorosità di 67 dB(A)

ogni litro di carburante utilizzato l’operatore può movimentare il 6% di materiale in più. La taratura fine del blocco valvole Kayaba della macchina, infine, apporta miglioramenti nella condivisione del

COMFORT TOTALE

flusso per l’uso multifunzionale, offrendo un miglioramento dell’8% della produttività nelle operazioni di livellamento. Un sistema di spegnimento automatico del motore è qui incorporato per ridurre

Il sistema avanzato di selezione degli utensili migliora la gestione delle attrezzature grazie al monitoraggio di pressione e flusso. Il menù intuitivo di navigazione offre diverse configurazioni per le lingue, al fine di soddisfare la maggior parte degli operatori

Nell’ambito del passaggio allo Stage V le specifiche della cabina sono state ulteriormente migliorate, con un sedile a sospensione pneumatica riscaldato Grammer deluxe, climatizzatore, radio Bluetooth, tendine anteriori, posteriori e laterali a destra, una pompa di rifornimento e un “tool-kit” rivisto, tutto di serie. L’escavatore 150X con motore Stage V conserva tutti i vantaggi dei nuovi modelli della “X Series”, con una cabina più grande del 15% rispetto ai precedenti escavatori JS, dotata di HVAC migliorato, specifiche standard più elevate, un livello di rumorosità ridotto e un monitor regolabile da 7”. La macchina richiede meno controlli giornalieri rispetto ai modelli precedenti, con intervalli di manutenzione dell’olio idraulico estesi e accesso da terra a tutte le aree di ispezione. L’escavatore 150X può ora essere predisposto di fabbrica per il GPS, mentre sono disponibili valvole di ritegno per benna bidirezionale, per lavorare con nuovi attacchi a forcella.

L’accesso agevole agli impianti interni assicura una migliore manutenzione quotidiana a filtri, raccordi di lubrificazione e interruttori principali. Ogni intervento in termini di assistenza è stato semplificato e può essere eseguito con facilità, in modo rapido e in sicurezza

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 75 L’ESCAVATORE CINGOLATO JCB 150X

Hands On

ANCHE IN VERSIONE T.A.B.

La durata del filtro dell’aria del motore è di 1.000 ore, garantita da elementi di ultima generazione e da un sistema di adattamento standard

L’escavatore cingolato JCB 150X è disponibile anche nella versione T.A.B. (braccio triplice). La configurazione articolata del braccio permette di scavare più a fondo rispetto al piano di

lavoro, e incrementa notevolmente le prestazioni della macchina, in particolare nelle operazioni di sollevamento, movimentazione e posizionamento dei carichi.

Lanciato sul mercato ormai 15 anni fa, JCB LiveLink è il sistema di controllo telematico che offre agli operatori delle macchine e ai gestori di flotte un facile accesso a tutti i dati con un semplice clic che collega a un portale online e un’app mobile. JCB LiveLink consente quindi di monitorare le macchine del costruttore britannico al lavoro nel mondo dai centri JCB Uptime, offrendo ai clienti un servizio di livello mondiale e di supporto per la manutenzione

ulteriormente l’uso di carburante quando la macchina non è in funzione. Tutte le tubazioni del circuito “hi-flow” in aree cruciali della macchina sono state ingrandite di 0,25” per ridurre le perdite di pressione nel sistema. Inoltre, tutte le tubazioni sono collegate al braccio con robusti morsetti in gomma per ridurre le vibrazioni, così come sono comuni alla gamma i comandi di apertura del flusso del circuito ausiliario. I clienti possono ordinare l’escavatore 150X, così come tutte le macchine della “X Series”, dotato di tutti i cablaggi necessari per adattarsi ai sistemi di controllo macchina e GPS, così come può essere fornito anche in configurazione per essere utilizzato con attrezzature “tilt-rotator”. ■

L’ampia struttura di raffreddamento a superficie singola garantisce una ventilazione più efficiente e un facile accesso per la pulizia. Il raffreddamento dell’escavatore a 55°C con aria condizionata in funzione è stato realizzato con un radiatore idraulico più grande del 15%

Il diametro generoso di tubazioni e tubi idraulici garantisce una maggiore produttività ed efficienza. Grazie al sistema di rigenerazione idraulica qui presente l’olio viene riciclato nei cilindri a beneficio di tempi di ciclo più rapidi e un consumo di carburante ridotto

Rubinetti di chiusura delle tubazioni, di serie con raccordi SAE, consentono il collegamento rapido degli accessori in caso di utilizzo di un’opzione idraulica. I punti di ingrassaggio ravvicinati semplificano e velocizzano la manutenzione. Boccole in bronzo impregnate di grafite sui perni del braccio e dell’avambraccio garantiscono un intervallo d’ingrassaggio di 250 ore

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 76

L’ESCAVATORE CINGOLATO JCB 150X

LA SCHEDA TECNICA

configurazione “LC”:

4,7

2,7

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cingolato 150X MONO T.A.B. Peso operativo: 15,3
15,8
Motore: JCB Dieselmax 448 TCA
Stage V Potenza motore: 81 kW a 2.200 giri/min Coppia max.: 516 Nm Sbraccio max./al suolo: 8.564/8.422 mm 8.984/8.849 mm Capacità benna: 0,20/0,61 m3 Profondità di scavo max./verticale: 5.764/5.295 mm 6.021/5.395 mm Altezza di scavo/scarico max.: 9.288/6.806 mm 9.832/7.336 Forza di strappo a benna/avambraccio: 10.452/6.445 kgf Coppia di rotazione: 36 kNm Velocità di rotazione: 13,1 giri/min Forza di trazione: 116 kNm Pressione specifica al suolo: 0,45 kg/cm2 0,46 kg/cm2 Trasmissione: Idrostatica
Altezza libera da terra: 425 mm Raggio di rotazione posteriore: 2.150
Pendenza superabile max.:
Velocità di traslazione alta/bassa:
L’escavatore
t
t
-
a due velocità con cambio automatico “autoshift
mm
70%/35°
6,6/3,8 km/h
* in versione Mono con braccio monoblocco da m e avambraccio da m, pattini da 600 mm, benna da scavo HD; in versione T.A.B. con braccio da 5,0 m e avambraccio da 2,7 m, pattini da 600 mm, benna da scavo HD.

LA FORMA è sostanza

L’azienda svedese ha presentato importanti novità, tra attrezzature e soluzioni che andranno ad ampliare la sua già ampia gamma prodotti, destinate a ridefinire gli standard di qualità del settore

Con lo scopo di offrire costantemente tecnologie all’avanguardia, in linea con le richieste dei suoi clienti, Epiroc ha sviluppato e lanciato sul mercato nuove attrezzature con l’intento di estendere le sue linee di frese a tamburo, polverizzatori, martelli demolitori e pinze selezionatrici e offrire soluzioni complete e adatte a ogni esigenza operativa.

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ATTREZZATURE

Nuovi standard di fresatura

Un nuovo standard nella fresatura in trincea e in cava nasce dalla presentazione di alcune novità presenti nella gamma di frese e trivelle idrauliche Erkat, azienda tedesca entrata a parte della “famiglia” Epiroc nel 2017. La nuova fresa a tamburo VC 2000, ad esempio, consente di scavare una trincea in linea retta senza più movimenti laterali per renderla uniforme risparmiando tempo, denaro, fino al 40% di energia salvaguardando l’ambiente e, al contempo, proteggendo la macchina portante. L’innovativo posizionamento dei tamburi a forma di “V” consente un taglio con base piatta che non permette depositi di materiali residui tra i tamburi, garantendo scavi più precisi e in minore tempo. Il rispar-

mio in termini di energia e tempo nel lungo periodo è notevole come la sua semplicità di utilizzo e la maggiore adattabilità alla macchina portante. Inoltre, l’attrezzatura è utilizzabile sott’acqua fino a una profondità di 30 m. Ma chiunque operi - o abbia lavorato - con le frese a tamburo sa bene che i denti possono bloccarsi e smettere di ruotare e che, poiché lavorano in presenza di superfici dure e resistenti come roccia o calcestruzzo, è inevitabile che si usurino, obbligando gli operatori a una difficoltosa operazione di sostituzione in loco che richiede del tempo. Per venire in contro a queste difficoltà operative Epiroc ha presentato la sua una nuova gamma di denti dal design esagonale HexPicks, adatti per le teste fresanti con tamburo

LA FRESA A TAMBURO VC 2000 PROPONE UNO STANDARD COMPLETAMENTE NUOVO NELLA FRESATURA IN TRINCEA. REALIZZATO IN MATERIALE SINTERIZZATO (CARBURO DI TUNGSTENO E LEGANTE AL COBALTO), L’INSERTO DEI DENTI HEXPICKS È STATO PROGETTATO PER RESISTERE ALLE SOLLECITAZIONI ESTREME CAUSATE DALL’IMPATTO CONTINUO SULLA ROCCIA

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trasversale, a “V” e con tamburo longitudinale. Anche se al primo sguardo può sembrare una semplice modifica estetica la forma esagonale dei denti (in attesa di brevetto) è una novità ingegnosa del settore, progettata per renderne la manutenzione e la sostituzione più facile, rapida e senza sforzo, ricorrendo a una semplice chiave esagonale standard. Gli HexPicks sono dotati dei ritegni QuickSnap di Epiroc, grazie ai quali si ottiene un risparmio di tempo di oltre

il 50% rispetto ai normali ritegni a incastro o alle rondelle elastiche circolari, consentendo di sostituire i denti in pochi secondi. Tutto ciò si traduce anche in una maggiore produttività e in una riduzione dei costi operativi. Il design degli HexPicks protegge il box di denti, consente una migliore rotazione che ottimizza l’autoaffilamento del dente e - essendo realizzati con materiali di alta qualità, quali carburo di tungsteno e acciaio “ottimizzato” trattato termica-

NUOVO LIVELLO DI CONTROLLO CON “HATCON”

Epiroc è un’azienda costantemente impegnata nel fornire le migliori soluzioni tecnologiche innovative e i più elevati servizi post-vendita atti a ottimizzare il flusso di lavoro e garantire una maggiore efficienza ai propri clienti. In quest’ottica, infatti, è stato realizzato HATCON (Hydraulic Attachment Tools CONnectivity), un dispositivo in grado di portare la gestione della flotta a un livello superiore attraverso il monitoraggio delle ore di lavoro, del posizionamento e degli intervalli di manutenzione delle attrezzature, offrendo la possibilità di assicurarsi che il loro utilizzo sia distribuito in modo equo, di ottimizzare i trasporti e di aumentare i tempi di attività, grazie a fermi macchina per manutenzione prepianificati. Accedendo all’applicazione dedicata “My Epiroc” da un computer o smartphone, infatti, sarà possibile ricevere notifiche sullo stato di usura dei componenti e pianificare la manutenzione, oltre che avere accesso a tutti i dati riguardanti le attrezzature. Grazie ad HATCON e ai suoi servizi sarà possibile organizzare produttivi piani di lavoro, svolgere attività di reporting e mantenere le attrezzature performanti nel tempo, riducendo i fermi macchina ed evitando tempi d’inattività in favore di un aumento dell’efficienza e, quindi, della redditività. Disponibile installato in fabbrica o come kit retrofit per le attrezzature idrauliche, HATCON dispone anche di una funzione GPS, utile complemento al sistema antifurto del mezzo o dell’attrezzatura.

CON COSTI DI GESTIONE CONTENUTI, UNA RILEVANTE MANEGGEVOLEZZA E UN RISPARMIO ASSICURATO IN TERMINI DI CONSUMI, I NUOVI POLVERIZZATORI EPIROC RAPPRESENTANO UN PRODOTTO INNOVATIVO ED EFFICIENTE

mente - durano il 20% in più rispetto ad altri prodotti similari a oggi presenti in commercio. A partire dal 2023 i denti HexPicks sono inclusi di serie in tutte le consegne dello stabilimento Epiroc.

Polverizzatori con HATCON Epiroc ha presentato alcune novità anche per quanto riguarda la sua gamma di polverizzatori per la demolizione di strutture in cemento armato, caratterizzati ora da un design completamente rivisto, da prestazioni migliorate e da una più ampia scelta di versioni. Il frantumatore DP 1820, ad esempio, porta lo standard di demolizione di Epiroc a un nuovo livello essendo adatto sia alla demolizione primaria che secondaria e consentendo di ridurre i costi operativi e di investimento. In aree dove non è possibile l’utilizzo dei demolitori idraulici, questa nuova attrezzatura rappresenta un’alternativa importante. Sulla gamma di polverizzatori è possibile applicare HATCON, il dispositivo che consente il monitoraggio della macchina da remoto, consentendo di avere sottomano tutti i dati essenziali di utilizzo. Quest’ultima opportunità riguarda anche il nuovo polverizzatore da braccio BP 1650 R, la cui forma angolata e le ampie ganasce aiutano ad accelerare i lavori consentendo la separazione del cemento dall’armatura e la relativa frantumazione successiva dei detriti in pezzetti adatti per la frantumazione o per l’utilizzo come materiale di riempimento. Il motore idraulico di rotazione opzionale consente di utilizzare i polverizzatori per una demolizione primaria di soffitti e pareti più efficace.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 80
ATTREZZATURE

Una scelta solida

Altra aggiunta importante alla linea prodotti di Epiroc è il nuovo martello demolitore SB 1102, che andrà a ridefinire la gamma storica Solid Boy dell’azienda svedese ideata per lavori di demolizione e ristrutturazione, costruzione e movimento terra. Dal peso operativo di 1.060 kg, il nuovo SB 1102 è sprovvisto dei fragili componenti presenti sui tradizionali modelli equivalenti in commercio, come elementi di guida e tiranti, a favore di una maggiore durata e minori costi di gestione. Il suo design affusolato, compatto e leggero si conferma ideale per eseguire lavori in spazi limitati. Il sistema “Energy Recovery” utilizza l’energia generata dai contraccolpi del pistone per aumentare le prestazioni di percussione e ridurre i livelli di vibrazioni, garantendo un’elevata produttività ed efficienza in cantiere. L’accumulatore ad alta pressione dotato di una membrana brevettata, inoltre, assicura prestazioni costanti e massima affidabilità. La valvola limitatrice della pressione protegge contro il sovraccarico. La bussola flottante a guida completa con sistema di bloccaggio brevettato, infine, consente una facile e rapida sostituzione in loco dell’utensile, mentre il sistema di lubrificazione automatica “ContiLube II” garantisce una manuten zione minore e fermi macchina ridotti.

Da prendere al volo

Ultima importante aggiunta, concepi ta per svolgere atti vità di carico e di de molizione leggera in cantiere, è la pinza se lezionatrice MG 400,

GRAZIE AL DESIGN SNELLO E COMPATTO I DEMOLITORI DELLA GAMMA SB

SONO IDEALI PER ESEGUIRE LAVORI IN SPAZI LIMITATI, COME AD ESEMPIO ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI, ADIACENTI LE PARETI O IN SCAVI STRETTI

PICCOLI FORI, GRANDI AFFARI

Il FlexiROC T15 R è un carro di perforazione compatto e semovente dotato di quattro ruote motrici, facile da trasportare e che offre prestazioni elevate in cantieri impegnativi grazie a un’ottima copertura del braccio e una capacità di perforazione flessibile. Dal peso di 3.570 kg, il carro è dotato di un sistema di controllo della perforazione che regola automaticamente l›impatto e la velocità di avanzamento in proporzione alla coppia di rotazione. Inoltre, dispone di una ralla idraulica sul braccio in grado di offrire un’ampia copertura dell’area di perforazione a 360°. Il suo design innovativo e la sua stabilità di marcia lo rendono un partner stabile e affidabile in caso di movimenti rapidi e costanti anche su terreni accidentati. L’estesa copertura orizzontale può eseguire fori da 27 a 51 mm ovunque sia necessario e, per via della sua natura versatile, è la scelta ideale per piccoli cantieri, lavori in pietra ornamentale e operazioni speciali come bulloni autoforanti e demolizioni controllate. L’alimentazione Stage V del FlexiROC T15 R soddisfa gli standard sulle emissioni di gas di scarico per UE e USA. Il regime del motore può essere regolato per ridurre al minimo il consumo di carburante. Inoltre, la macchina può essere equipaggiata con un verricello idraulico a forza variabile per condizioni di lavoro estreme che richiedono un ancoraggio sicuro durante il trasporto.

LA PINZA MG 400 ASSICURA UNA

SOLIDA PRESA E UNA FORZA DI CHIUSURA PRATICAMENTE COSTANTE CON LA POSSIBILITÀ DI PASSAGGIO DA ROTAZIONE A NON-ROTAZIONE O VICEVERSA E DELL’ARRESTO

MECCANICO INTEGRATO PER LA RIDUZIONE DEL CARICO SUI CILINDRI

ideale per lo spostamento di vari materiali e l’abbattimento di strutture in legno e laterizi con il massimo comfort e il minor impatto ambientale. Dotata di una rotazione idraulica completa a 360°, quest’attrezzatura offre precisione, facilità di posizionamento e maneggevolezza, rendendo agevole la movimentazione del materiale. Le sue lame in Hardox sostituibili e reversibili assicurano una solida presa e una forza di chiusura costante, mentre le robuste ganasce perforate offrono ottima visibilità durante le operazioni. Inoltre, è possibile montare lame di copertura laterali per il trasporto di materiale più fine e un set di denti per le movimentazioni più difficili, ad esempio, di blocchi e pietre. ■

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 81

L’”ART” DELLA RIGENERAZIONE

ART 1000 È IL NOME DI UNA TECNOLOGIA BREVETTATA

DA SIMEX CHE PREVEDE LA RIGENERAZIONE A FREDDO

DEL CONGLOMERATO BITUMINOSO, UTILIZZANDO IL 100%

DEL MATERIALE PRESENTE IN CANTIERE SENZA ASPORTAZIONE

DI FRESATO O AGGIUNTA DI ALTRI MATERIALI

Simex ART 1000 è un’attrezzatura applicabile a minipale (track loader, skid steer loader) studiata per eseguire il ripristino di piccole aree di manto stradale ammalorato tramite la tecnologia di rigenerazione a freddo del conglomerato bituminoso (asfalto). Si tratta, nello specifico, di una tecnologia brevettata che riutilizza il 100% del materiale presente in cantiere senza asportazione di fresato o aggiunta di altri inerti ed è relativa a interventi di manutenzione ordinaria di tipo funzionale, con profondità variabile tra i 30 e 100 mm. L’attrezzatura combina la fresatura dell’asfalto con la riduzione granulometrica e la miscelazione con liquidi rigeneranti.

Hands
On
ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 82
ETTORE ZANATTA
TECNOLOGIA
aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 83
LA
SIMEX ART 1000

Hands On

METODOLOGIA E VANTAGGI

La fresatura (A) avviene da 30 a 100 mm di profondità (regolazione idraulica), a seconda dell’entità dell’ammaloramento.

Il fresato viene miscelato con l’additivo rigenerante contenuto nel serbatoio (B) e nebulizzato (C) ad alta pressione grazie all’apposita pompa. Il fresato miscelato passa nella seconda camera dove il tamburo frantumatore (D) lo riduce alla corretta granulometria e lo miscela ulteriormente. Una griglia in uscita (E) controlla la pezzatura ottenuta (0-15 mm).

La nebulizzazione è controllata da un sistema Simex che permette di mantenere la percentuale impostata di additivo a seconda della velocità di avanzamento rilevata. Può rendersi necessaria l’irrorazione con acqua mediante il sistema di nebulizzazione integrato (ciò dipende

dalla tipologia di additivo utilizzato e dalle condizioni e tipologia dell’asfalto da rigenerare). Dopodiché avviene la mi-

scelazione finale (F) del fresato ottenuto tramite tamburo fresante. La camera del tamburo frantumatore viene chiusa con

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 84

Gli obiettivi

Simex ART 1000, dunque, è una tecnologia specificatamente studiata per il ripristino degli ammaloramenti superficiali delle pavimentazioni quali: fessurazioni ramificate o “a pelle di coccodrillo”, rigonfiamenti e corrugamenti, buche e distacchi e alterazioni localizzate del manto. I principali obiettivi relativi all’applicazione di questa tecnologia sono essenzialmente quattro: il risanamento degli ammaloramenti stradali superficiali in maniera veloce e efficace at-

LA TECNOLOGIA SIMEX ART 1000

traverso un cantiere ridotto e dinamico (pochi addetti e un solo veicolo); ottenere una strada immediatamente percorribile dopo il ripristino; l’abbattimento dei costi legati all’acquisto e alla movimentazione di nuove materie prime, utilizzando esclusivamente il conglomerato bituminoso presente in loco, senza conferimenti in discarica; l’ecosostenibilità (oltre al recupero e alla rigenerazione del 100% del materiale presente in sito si ha anche la riduzione del traffico di cantiere, implicito nell’approvvigionamento di

nuovi materiali e nell’allontanamento di quelli asportati).

Come funziona?

L’attrezzatura, avanzando a una determinata profondità di fresatura, combina le seguenti fasi: fresatura del tratto di strada ammalorata; iniezione regolata di liquido rigenerante in camera di fresatura; riduzione di pezzatura del fresato; miscelazione, per creare il conglomerato riciclato pronto per la ricostituzione della superficie stradale. L’iniezione del li-

Simex ART 1000 è una tecnologia brevettata specificatamente studiata per la rigenerazione del conglomerato bituminoso e che riutilizza il 100% del materiale presente in sito senza asportazione di fresato o aggiunta di altri materiali

apposita paratia (G). Terminata l’attività di ART 1000 si procede con la compattazione (piastra o rullo). Il risultato finale è

un conglomerato bituminoso rigenerato al 100% che, una volta compattato, risulta immediatamente transitabile.

L’autolivellamento al piano di lavoro garantisce una profondità costante di fresatura in qualsiasi condizione, indipendentemente dal profilo del suolo e dalla posizione dell’attrezzatura rispetto alla macchina motrice. Le slitte laterali della fresa si allineano automaticamente al piano da fresare su cui si adagiano garantendo la massima stabilità

La ruota di rilevamento assicura il corretto dosaggio di additivo, rapportato alla velocità di avanzamento della macchina motrice e alla profondità di lavoro impostata

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Hands On

I PUNTI DI FORZA

IL RISPARMIO ECONOMICO

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

NESSUN CONFERIMENTO IN DISCARICA

CANTIERE STRADALE RIDOTTO E DINAMICO

RIPRISTINO DELL’AMMALORAMENTO IN MODO VELOCE E DURATURO

INIETTORI ADDITIVO RIGENERANTE E NEBULIZZATORI ACQUA

TAMBURO FRESANTE (FRESA E MISCELA IL CONGLOMERATO CON ADDITIVO RIGENERANTE)

TAMBURO FRANTUMATORE (RIDUCE ALLA CORRETTA GRANULOMETRIA IL FRESATO E COMPLETA LA MISCELAZIONE)

RUOTA DI RILEVAMENTO DELLA VELOCITÀ DI AVANZAMENTO PER IL CORRETTO DOSAGGIO DELL’ADDITIVO

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 86
SERBATOIO DI 85 L PER L’ADDITIVO RIGENERANTE POMPA PER ADDITIVO

PARATIA (APRE O CHIUDE L’ACCESSO ALLA SECONDA CAMERA CONTENENTE IL TAMBURO FRANTUMATORE)

quido rigenerante, in particolare, è controllata da un sistema meccatronico che regola la quantità di rigenerante iniettato in funzione di profondità e velocità di avanzamento in modo da mantenere una percentuale definita di rigenerante rispetto alla massa di asfalto fresato. Il conglomerato, dopo essere rigenerato, viene depositato direttamente dalla attrezzatura all’interno della traccia di fresatura ed è pronto per essere pareggiato e compattato con un rullo o con una piastra vibrante.

I vantaggi

I vantaggi della tecnologia Simex ART 1000 si possono distinguere in “operativi” e in “ambientali”. Nel primo caso, i benefici derivano da: il ripristino dell’ammaloramento superficiale in modo veloce e duraturo nel tempo, permettendo un’adeguata programmazione degli interventi; un cantiere stradale ridotto e dinamico, poiché non occorre intervenire con macchine di grandi dimensioni, con sensibile riduzione del disturbo al traffico veicolare (pochi addetti e un unico veico-

Nella parte superiore dell’attrezzatura sono presenti il serbatoio per l’additivo rigenerante, la livella/bolla per il controllo dell’orizzontalità dell’attrezzatura, il rabbocco dell’olio, il relativo dispositivo di controllo della pressione e, nella parte anteriore (in bianco), l’indicatore di profondità di fresatura

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 87
LA TECNOLOGIA SIMEX ART 1000
Durante la seconda passata il fresato precedentemente additivato viene miscelato tramite il tamburo fresante frontale. La camera del tamburo frantumatore viene chiusa da un’apposita paratia

Hands On

Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, questi tratti sono stati sottoposti a verifica con carotaggi, prove in campo e analisi in laboratorio. Le risultanze indicano ottimi valori prestazionali in grado di garantire la durabilità e la sicurezza dell’intervento. Alcuni tratti sono sottoposti al traffico - in talune

lo/camion che trasporta in cantiere tutte le attrezzature necessarie); un rilevante risparmio economico, poiché non comporta alcun costo relativo al reperimento e al trasporto di nuove materie prime e inerti vergini, oltre a non dover asportare e smaltire l’asfalto fresato; un’attività adeguata a interventi su superfici di ampiezza limitata (riparazioni). Evidenti anche i vantaggi ambientali: impatto zero (si riutilizzano materiali preesistenti, riciclando e riabilitando il conglomerato bituminoso usurato, e quest’operazione sarà tecnicamente ripetibile anche in manutenzioni succes-

Con una pressione del piede si attiva/ disattiva la ruota di rilevamento della velocità di avanzamento determinante per controllare la corretta quantità di additivo rigenerante da immettere durante la fase di fresatura

sive); impiego di materiali ecocompatibili; nessuna movimentazione e gestione di materiali o di rifiuti speciali; riciclo in sito che permette di utilizzare molta meno energia rispetto a un sistema tradizionale con posa di conglomerato caldo.

Validazione della tecnologia

Per validare la tecnologia Simex ART 1000 sono state eseguite numerose prove su strada in Emilia Romagna. Grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna e il dipartimento di

UN’OTTICA CIRCOLARE E SOSTENIBILE

Nel mercato anglosassone il RAP (Reclaimed Asphalt Pavement) identifica il fresato d’asfalto, meglio inquadrato nelle normative come granulato di conglomerato bituminoso. Nella fase di fresatura e rigenerazione Simex ART 1000 produce materiale fresato che viene poi miscelato e ridotto alla pezzatura corretta. Il RAP addittivato ha il duplice vantaggio di coniugare l’abbattimento dei costi di cantiere legati all’approvvigionamento di nuove materie prime alla possibilità di riutilizzare il medesimo materiale direttamente in situ, in ottica circolare e sostenibile.

Con Simex ART 1000 è possibile ripristinare in maniera funzionale le pavimentazioni stradali che presentano fessurazioni ramificate (come nella foto) o a “pelle di coccodrillo”, rigonfiamenti, depressioni, corrugamenti, buche o distacchi, alterazioni localizzate o rappezzi temporanei

Terminata la rigenerazione tramite ART 1000 si procede con la compattazione tramite rullo compattatore, come nella foto, o piastra vibrante

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 88
Durante la fase di lavoro l’attrezzatura beneficia della traslazione laterale idraulica

In questi esplosi si notano alcuni particolari fondamentali dell’attrezzatura: nell’immagine 1, la pompa interna per l’additivo, il serbatoio da 85 l per l’additivo rigenerante, gli iniettori dell’additivo rigenerante e i nebulizzatori dell’acqua; nell’immagine 2 sono chiaramente inquadrati il tamburo fresante, che fresa e miscela il conglomerato con additivo rigenerante, e il tamburo frantumatore, che riduce alla corretta granulometria il fresato e completa la miscelazione (nella parte posteriore l’apposita griglia controlla la pezzatura del materiale); nell’immagine 3 sono in evidenza la ruota di rilevamento della velocità di avanzamento per il corretto dosaggio dell’additivo (parte anteriore) e la paratia che apre e chiude l’accesso alla seconda camera contenente il tamburo frantumatore

aree anche pesante - da quasi due anni a riprova della validità del ripristino eseguito. A testimonianza della validità della tecnologia Simex ART 1000, è da sottolineare che questa è stata premiata in occasione del SaMoTer Innovation Award 2023 nella categoria “Attachments”. “Per il processo rivoluzionario nel settore del riciclaggio stradale, per i bassi costi di gestione e per l’elevata sicurezza operativa”: queste sono, tra le altre, le motivazioni che hanno convinto la Commissione Giudicatrice - composta da responsabili tecnici, scientifici e da giornalisti internazionali - ad assegnare il Premio Innovazione a Simex ART 1000. ■

LA SCHEDA TECNICA

La tecnologia per la rigenerazione dell’asfalto ART 1000

TAMBURO FRESANTE

Larghezza: 1.000 mm

TAMBURO FRANTUMATORE:

Larghezza: 1.000 mm

Profondità: 0-100 mm

Regolazione profondità: idraulica (destra e sinistra indipendenti)

Traslazione laterale: idraulica

Inclinazione: 12°

Capacità serbatoio additivo: 85 l

Peso: 1.650 kg

Portata olio richiesta: 110-190 l/min

Pressione olio max.: 300 bar

Particolare del risultato finale dell’asfalto compattato. Il ripristino dell’ammaloramento superficiale avviene in modo veloce e duraturo nel tempo e permette un’adeguata programmazione degli interventi

aprile 2023- ONSITECONSTRUCTION 89 LA TECNOLOGIA SIMEX
1000
ART

Aliant Ultralight Battery

IL CORAGGIO del cambiamento

La sinergia tra l’azienda di Imola, specializzata nello sviluppo e nella produzione di batterie al litio, e due leader di mercato nel proprio settore di competenza quali Bonfiglioli e Tesmec ha portato alla realizzazione di una soluzione integrata e sostenibile di alimentazione elettrica che guarda al mercato del futuro

In occasione del Bauma 2022, Tesmec - società a capo di un gruppo specializzato nel mercato delle tecnologie dedicate alle infrastrutture per il trasporto di energia elettrica, di dati e di materiali, nonché di tecnologie per la coltivazione di cave e miniere di superficie - ha esposto le proprie soluzioni integrate per la posa di cavi, le indagini e

la “digital mapping” preliminare, per lo scavo e l’interramento di cavi tramite trencher e per la tesatura interrata.

In particolare, il Gruppo di Grassobbio (BG) ha presentato nuove soluzioni e modelli di business all’insegna della Trasformazione Digitale, con un focus su un approccio globale sostenibile, dalle “power unit” elettriche e ibride a progetti per l’energia rinnovabile, dalla

diagnostica predittiva alla cybersecurity, dall’automazione delle soluzioni alla loro elettrificazione, dall’intelligenza artificiale all’Internet of Things. È in questo quadro che si è inserito e-Sidecut, un concept di trencher “full electric” progettato per l’implementazione di reti di fibra ottica in ambito urbano. Si tratta di una versione prototipale dotata di un powerpack elettrico da 358Vdc con

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di Ettore Zanatta
COMPONENTI

un “on board charger” in grado di ricaricare la batteria in 12 ore (230V a 16A) o quattro ore (400V a 32A). Il motore elettrico lavora a una velocità operativa di 3.000 giri/min, ha una potenza continua di 42 kW a 3.000 giri/min (60 kW a 5.000 giri/min) e raffreddamento ad acqua. La nuova architettura modulare elettrica raddoppia l’efficienza da serbatoio a utensile di scavo rispetto alle macchine tradizionali basate su motori a combustione e riduce l’impatto acustico. Questo prototipo di trencher “green” s’inserisce nel percorso di macchine “full electric” già avviato dall’azienda bergamasca nell’ambito della tesatura interrata, ampliando la gamma di soluzioni a zero emissioni per cantieri urbani di posa di cavi.

La sinergia con Bonfiglioli

Per la realizzazione dell’e-Sidecut, Tesmec ha trovato in Bonfiglioli (realtà di riferimento nel settore dei motoriduttori, dei sistemi di azionamento, dei riduttori epicicloidali, di inverter e motori elettrici) e Aliant Ultralight Battery (specializzata nella progettazione e sviluppo di batterie al litio per macchinari da costruzione e applicazioni industriali in genere) due interlocutori in grado di fornire un vero e proprio “sistema” di alimentazione integrato, dalle batterie ai sistemi di ricarica, senza che ci fosse interferenza tra i rispettivi protocolli di comunicazione.

Bonfiglioli ha messo a disposizione EDS120-X, un “powertrain” elettrico integrato per trazione da 120 kW, in configurazione base (motore elettrico e inverter), che - così come le altre soluzioni EDS dell’azienda - è compatto, riduce le emissioni nocive, ma non perde nulla nell’efficienza del sistema e garantisce livelli di rumorosità inferiori alle forme di propulsione tradizionale. Inoltre, ha fornito il circuito DC-DC, che converte la tensione da 350V a 12V, necessaria per il sistema ausiliario (tutto ciò testimonia peraltro l’intento dell’azienda di sviluppare soluzioni che strizzano l’occhio all’elettromobilità, tendenza che coinvolgerà le future attività dell’azienda anche nei suoi mercati di riferimento tradizionali, quali il Construction e l’Agri, nonché in quello stradale). Nel vano de-

dicato in origine al motore, quindi, sono alloggiate tutte le componenti necessarie all’elettrificazione, batterie di trazione comprese, garantendo così compattezza, oltre alle maggiori performance garantite dai sistemi elettrici Bonfiglioli in termini di reattività, controllo, bassa rumorosità e zero emissioni. Le ultime due caratteristiche rendono peraltro il veicolo idoneo alla partecipazione a gare di appalto pubbliche per la fornitura di veicoli elettrici, ampliando in tal modo il mercato potenziale dei clienti.

La soluzione di Aliant

sviluppato un sistema di batterie e caricatore “on board” (sigillato IP67) in grado di integrarsi alla perfezione con la logica di funzionamento del sistema Bonfiglioli, in modo da rendere semplice ed efficace il processo di elettrificazione con lo scopo di sviluppare una soluzione completa di alimentazione da 350V che potesse ottimizzare il dialogo tra il BMS del pacco batterie, il “powertrain” ed e-sidecut. Soluzione che si è concretizzata nella serie di batterie HV-R - ideate e progettate per il Construction Machinery, con particolare attenzione a sistemi di trazione “full electric” o ibrida - fornite qui nella versione da105Ah/37kWh (sono disponibili anche con capacità nominale di 210/Ah e 285Ah e densità energetica di 75 e 102 kWh).

ALIANT ULTRALIGHT BATTERY HA FORNITO A TESMEC UN PACCO BATTERIA DELLA SERIE HV-R, IDEATA E PROGETTATA SPECIFICATAMENTE PER IL CONSTRUCTION MACHINERY, CON PARTICOLARE ATTENZIONE A SISTEMI DI TRAZIONE “FULL ELECTRIC” O IBRIDA

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COMPONENTI

Come tutte le batterie al litio di Aliant anche questa tipologia è realizzata con la tecnologia del litio ferro fosfato LiFePO4 e, grazie ai recenti “upgrade” che essa ha compiuto negli ultimi tempi, la densità di energia è ora notevole. Alto è anche il livello di sicurezza, grazie all’assenza di cobalto e all’elettronica di gestione proprietaria BMS (Battery Management System), realizzata grazie alle competenze e tecnologie “in-house” di Aliant e che consente di avere tutte quelle caratteristiche di sicurezza e comunicazione indispensabili per l’integrazione a bordo dei veicoli moderni. La batteria è dotata di interfaccia di comunicazione CANBus, di un sistema di gestione termico BTMS (Battery Thermal Management System)

per estendere le temperature di lavoro e ricarica fino a -30°C continuativi, di una scheda HVIL (interblocco ad alta tensione) e di una scheda GFD (Ground Fault Monitoring) per il monitoraggio della dispersione verso terra. Il tutto, integrato per una gestione esterna VCU (Vehicle Control Unit). La scheda GFD montata a bordo dispone di tutte le conformità e certificazioni di sicurezza destinate a prodotti di tipo “automotive”, compreso la normativa ECE R10 Rev.5. L’interfaccia di ricarica, infine, è compatibile con le infrastrutture pubbliche e le stazioni di ricarica portatili, aspetto importante quando si parla di macchine destinate a lavorare anche in ambito urbano.

Conclusioni

Il termine “coraggio” è particolarmente indicato in un progetto di questo genere. Non è da tutti i costruttori scegliere questa tipologia di alimentazione per le proprie macchine. Questo perché il mercato del Construction, in particolare per quanto riguarda i mezzi di piccola taglia, non prevede incentivi rivolti a queste tecnologie e a cantieri a emissioni zero. Il “coraggio” di tentare un cambiamento e proporre una macchina a zero emissioni è un messaggio importante per il mercato e la sfida è questa, dunque: fare un passo in una direzione diversa, che permetta di mettersi in linea con i trend tecnologici del mercato di oggi e del futuro ■

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BONFIGLIOLI HA FORNITO A TESMEC L’EDS120-X, UN “POWERTRAIN” ELETTRICO INTEGRATO PER TRAZIONE DA 120 KW, IN CONFIGURAZIONE BASE (MOTORE ELETTRICO E INVERTER) PER LA REALIZZAZIONE DELL’E-SIDECUT, TESMEC HA TROVATO IN BONFIGLIOLI E IN ALIANT ULTRALIGHT BATTERY DUE INTERLOCUTORI IN GRADO DI FORNIRE UN VERO E PROPRIO “SISTEMA” DI ALIMENTAZIONE INTEGRATO IL CONCEPT DI TRENCHER “FULL ELECTRIC” E-SIDECUT È STATO PROGETTATO DA TESMEC PER L’IMPLEMENTAZIONE DI RETI DI FIBRA OTTICA IN AMBITO URBANO

RIDURRE. RIUTILIZZARE. RICICLARE.

La sinergia tra le due aziende bresciane rappresenta un caso esemplare di “economia circolare”, dove produttori di materiale derivante dall’attività di recupero esperti nella relativa gestione e utilizzatori finali concentrano i loro sforzi nella realizzazione di materiali innovativi e performanti, derivanti da precisi processi produttivi di trasformazione

di Ettore Zanatta

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 94
TECNOLOGIE

Le disposizioni normative inerenti ai Criteri Minimi Ambientali CAM (D.M. 11/01/2017) obbligano i progettisti e le imprese esecutrici di nuove costruzioni, ristrutturazioni e manutenzioni di edifici - singoli o gruppi di essi - a utilizzare materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale. CaveTest (Carpenedolo - BS) è da sempre attiva nel settore dei riciclati e si propone quale interlocutore ideale per la progettazione di questo genere di prodotti, offrendo soluzioni ad alta efficacia - tramite un’intensa attività di ricerca e sviluppo, prove ufficiali autorizzate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, prelievi e analisi di laboratorio - ai produttori di aggregati riciclati

naturali e di miscele legate. Ridurre lo sfruttamento di materie prime e minimizzare il destino a smaltimento in discarica di materiali recuperabili, ottimizzando l’economia circolare delle imprese operanti nel settore: questo è l’obiettivo che lega CaveTest a DI.MA., società di Montichiari (BS) nata nel 1999 dalla volontà di un gruppo di imprenditori e tecnici attivi nel campo edile nella realizzazione di edifici e infrastrutture stradali, uniti nella ricerca di siti idonei alla gestione dei propri rifiuti di cantiere. Volontà che racchiude in sé la scelta di contribuire al riciclo di rifiuti speciali non pericolosi di natura industriale, da costruzione e demolizione, nonché di essere un supporto performante per il settore edile offrendo al

mercato aggregati sostitutivi degli inerti naturali, certificati con marcatura CE 2+, da impiegare in cantieri edili o in altri processi industriali che necessitano di materiali inerti selezionati. Nella fattispecie, DI.MA. si occupa della produzione di aggregati artificiali e riciclati, non legati e/o legati con leganti idraulici; da tali aggregati produce anche manufatti prefabbricati in calcestruzzo e misti cementati previo opportuni mixdesign appositamente studiati e progettati. Un’attività, questa, che l’azienda bresciana esercita tramite due impianti, uno a Calvisano e uno a Montichiari, che condividono l’attenzione alla qualità del processo produttivo e del prodotto finale e il rispetto delle prescrizioni ambientali.

CAVETEST, DA SEMPRE ATTIVA NEL SETTORE DEI RICICLATI, SI PROPONE QUALE INTERLOCUTORE IDEALE PER LA PROGETTAZIONE DI PRODOTTI DA COSTRUZIONE RISPONDENTI AI CAM
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TECNOLOGIE

L’impianto di Calvisano

Il sito produttivo di Calvisano - operativo dal 2016 dopo essere stato sottoposto a tre anni di studi preliminari, valutazioni tecniche e test - è definito “impianto di gestio -

L’OPINIONE

“DI.MA., attraverso la sua produzione, esprime il concetto di ‘economia circolare’, basato sulla necessità di ridurre l’utilizzo di discariche pubbliche per lo smaltimento dei rifiuti inerti e di favorire il recupero di materia prima secondaria, in ottica di risparmio di risorse naturali e limitazione consumo di suolo. Con i nostri prodotti, realizzati con aggregati artificiali derivanti da attività di recupero, è possibile contribuire a ridurre lo smaltimento in discarica di materiali inerti idonei a un loro reimpiego, divenendo così parte attiva nell’attività di riciclo di materia prima secondaria in sostituzione di materiali vergini a beneficio dell’ambiente nostro e delle generazioni future. Molti dei nostri aggregati, legati e non legati, sono ricompresi nell’asserzione ambientale. Questa dichiarazione è uno strumento che consente di dimostrare e promuovere l’attenzione alle problematiche ambientali analizzando e descrivendo il nostro prodotto dal punto di vista degli impatti ambientali. L’asserzione ambientale è redatta secondo le prescrizioni della Prassi di riferimento UNI/PDR 88:2020, relativa ai prodotti e agli aspetti ambientali”.

ne e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi” e si sviluppa su una superficie di circa 35.000 m 2 Un’area suddivisa in zone di deposito/trattamento dei rifiuti in ingresso, baie di deposito dei rifiuti intermedi e baie di deposito dei prodotti finiti che hanno cessato la qualifica di rifiuto (aggregati artificiali marcati CE). Al suo interno si trovano essenzialmente rifiuti da trattamento di scorie, scorie non trattate e di fusione, ceneri pesanti, ceneri leggere di carbone, di torba e di legno non trattato, ceneri prodotte dal coincenerimento e miscele bituminose. Autorizzato ufficialmente alla gestione e al trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, l’impianto ha una capacità complessiva di 375.000 t/anno. L’impiantistica e le attrezzature presenti in questo sito sono state studiate specificatamente per la lavorazione di alcune tipologie di ma -

teriale (scorie nere di acciaieria e/o asfalto in blocchi e fresato stradale) e per il confezionamento di aggregati legati con leganti idraulici (misti cementati, calcestruzzi, conglomerati

L’OBIETTIVO DELLA

SINERGIA IN ESSERE TRA CAVETEST E DI.MA. È

RIDURRE LO SFRUTTAMENTO

DI MATERIE PRIME E MINIMIZZARE IL DESTINO A SMALTIMENTO IN DISCARICA DI MATERIALI RECUPERABILI, OTTIMIZZANDO L’ECONOMIA CIRCOLARE

I PRODOTTI OTTENUTI DA DI.MA. NEGLI IMPIANTI DI CALVISANO (NELLE FOTO) E DI MONTICHIARI CONSENTONO AGLI UTILIZZATORI DI CONFORMARSI AL DECRETOLEGGE RELATIVO AI CRITERI MINIMI AMBIENTALI PER LE NUOVE COSTRUZIONI, RISTRUTTURAZIONI E MANUTENZIONI DI EDIFICI PUBBLICI. ANCHE I MEZZI UTILIZZATI ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SONO DI ULTIMA GENERAZIONE E VENGONO SOTTOPOSTI A MANUTENZIONE PERIODICA PER OTTIMIZZARNE L’EFFICIENZA E RIDURRE LE EMISSIONI

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PAOLO OTTONELLI PRESIDENTE DI DI.MA.
“ “

bituminosi a freddo). In pratica, un primo impianto adibito alla frantumazione, deferrizzazione, vagliatura e selezione permette di ottenere aggregati non legati suddivisi in diverse pezzature certificati CE 2+ in conformità alle norme UNI EN di settore; un secondo impianto di miscelazione a freddo, invece, permette di produrre - tramite dosaggio degli aggregati e dei leganti secondo precise “ricette” - dei conglomerati cementizi e/o bituminosi a freddo, nonché il confezionamento di calcestruzzi a resistenza RcK predefinita. La struttura è dotata di tutti gli accorgimenti utili e necessari per un completo monitoraggio, contenimento e rispetto degli impatti ambientali dell’attività esercitata, in particolare per quanto riguarda il rispetto ambientale in termini di abbattimento polveri (aspirazione delle zone di frantumazione, nebulizzatori su cumuli e viabilità), salvaguardia delle falde (impianto di trattamento per le acque di scarico, riutilizzo acque meteoriche) e contenimento del rumore (barriere verdi, barriere fonoassorbenti, utilizzo di gomme speciali).

L’impianto di Montichiari

L’impianto di Montichiari si sviluppa invece su una superficie di oltre 25.000 m2, suddivisa in aree di deposito/trattamento dei rifiuti in ingresso, baie di deposito dei rifiuti intermedi e baie di deposito dei prodotti finiti che hanno cessato la qualifica di rifiuto. Questa struttura è autorizzata alla gestione e al trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi, per una capacità complessiva di 240.000 t/anno. In particolare, tra gli altri, parliamo di rifiuti prodotti dal taglio e dalla segagione delle pietra, di carbonato di calcio, di miscele bituminose, di rifiuti dal trattamento di scorie, scorie non trattate e di fusione, forme e anime da fonderia inutilizzate, scarti di ceramica, mattoni e mattonelle e materiali da costruzione, materiali da costruzione a base di gesso, rifiuti misti, terra e rocce. L’intero processo produttivo per l’ottenimento di un prodotto finito partendo da un materiale cosiddetto “rifiuto” è regolamentato e controllato da specifiche pro -

cedure di controllo esercitate prima, durante e dopo le operazioni previste, soggette a prescrizioni e controlli da parte sia di un Ente di Certificazione terzo che da parte degli stessi Enti preposti ai controlli autorizzativi.

La tecnologia applicata

Gli impianti presenti nei due siti produttivi citati sono stati progettati, realizzati e implementati da DI.MA. in ragione delle necessità di produzione. L’esperienza maturata nel tempo dalle risorse impie-

DI.MA., CON LE SUE DUE UNITÀ OPERATIVE DI MONTICHIARI E DI CALVISANO (QUEST’ULTIMA NELLE FOTO) E CON I SUOI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI INERTI NON PERICOLOSI DI ULTIMA GENERAZIONE, REALIZZA PRODOTTI SOSTITUTIVI AGLI INERTI NATURALI, CERTIFICATI CON SISTEMA DI MARCATURA CE 2+, UTILIZZABILI IN CANTIERI EDILI O IN ALTRI PROCESSI INDUSTRIALI CHE NECESSITANO DI MATERIALI INERTI SELEZIONATI

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RICERCA, SVILUPPO E CONSULENZA

CaveTest nasce nel 2004, sull’onda dell’entrata in vigore delle normative di marcatura CE, come laboratorio di analisi di materiali da costruzione. Inizialmente strutturato per eseguire unicamente prove su aggregati, vengono poi create le divisioni di analisi calcestruzzi e di conglomerati bituminosi, espandendo il campo di applicazione dei servizi offerti. Supportata da un crescente numero di clienti, sia per numero che per importanza, CaveTest ha deciso in breve di dare risalto a quella che era la vera mission dei soci fondatori: diventare sempre più una società di servizi tecnici a tutto tondo. Le analisi di laboratorio sono state il mezzo attraverso il quale la competenza del personale si è messa al servizio della crescita dei clienti: negli anni CaveTest è stata in grado di sviluppare con successo una vincente serie di attività che sono oggi apprezzate in tutto il territorio nazionale: i software per la gestione delle prove di laboratorio e per la corretta utilizzazione delle registrazioni di sistemi qualità; il progetto MyLab, dedicato a chiunque intenda strutturare un laboratorio interno alla propria struttura; il “laboratorio mobile”, attrezzato per eseguire prove presso il cantiere del cliente; l’accreditamento presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha permesso all’azienda di dare risalto alla decennale esperienza nel settore riciclaggio e produzione di MPS; lo sviluppo delle indagini sismiche di terreni ed edifici; il servizio di “academy”, sia in Italia che all’estero. Dalla sua nuova sede di circa 1.000 m2 di Carpenedolo (BS) - dove l’azienda si è trasferita nel settembre 2022 e dove vengono eseguiti tutti i controlli di produzione e ricerca, nonché tutte le prove ministeriali che la società esegue dal 2019 - il team di CaveTest mira alla costante ricerca e al miglioramento dei suoi servizi, mettendo a disposizione del mercato un’elevata (e comprovata) competenza specifica e strumentazioni di prova sempre all’avanguardia.

gate ha consentito all’azienda di apportare accorgimenti tecnici che garantiscono una continuità di prodotto e, conseguentemente, di performance. In particolare, l’ultimo impianto nato (Calvisano) è stato realizzato ponendo molta attenzione anche in campo ambientale: i nastri trasportatori dei prodotti con granulometrie più fini sono tutti coperti, per evitare la possibilità di produrre polveri volatili; sull’impianto sono installati dei deferizzatori in numero adeguato per garantire la rimozione di metalli ferrosi all’interno del prodotto finito; tutti i frantoi e i mulini lavorano sotto cappe aspiranti per evitare l’emissione in aria di polveri. Cappe che sono collegate a un sistema di filtraggio per il recupero di tutte le polveri. Tutto l’impianto, poi, è alimentato con energia elettrica privilegiando forniture da fonti rinnovabili. Le macchine operatrici utilizzate sono tutte di ultima generazione e vengono costantemente sottoposte a manutenzione per ottimizzarne l’efficienza e ridurne le emissioni. L’impianto, a sua volta, viene costantemente mantenuto pulito con l’obiettivo di evitare dispersione di materiale al suolo e vengono monitorate le performance di produzione con l’obiettivo di instaurare un metodo finalizzato al miglioramento continuo. Il sito di Montichiari, invece, gestendo diverse tipologie di materiali, si caratterizza per un sistema produttivo più versatile: tutto l’impianto è dotato di sistemi di abbattimento delle polveri e di convogliatori d’acqua in appositi impianti di recupero. L’intera gestione è monitorata costantemente attraverso sistemi elettromeccanici di controllo.

Conclusioni

Valorizzare il recupero delle scorie nere e degli inerti da cicli termici per la realizzazione di nuovi prodotti da costruzione e ridurre al minimo l’impatto ambientale - concetto racchiuso dalle tre “R”, ovvero Ridurre, Riutilizzare e Riciclare - è un percorso circolare che passa anche dall’adozione di impianti di nuova generazione per il trattamento e recupero di rifiuti inerti non pericolosi. L’utilizzo di queste materie prime secondarie permette la completa sostituzione di materia prima proveniente da cave con evidenti benefici per tutto l’ambiente. ■

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TECNOLOGIE
PASQUALE ZAMBITO (PRIMO A DX) E NICOLA MONDINI (SECONDO DA DX), SOCI DI CAVETEST, CON IL TEAM DELL’AZIENDA DI CARPENEDOLO (BS)
TECNORICAMBI s.r.l. - Via U. Terracini, 12 - 10028 TROFARELLO (TO) Tel. +39 0116804130 r.a. - Fax +39 0116804278 - WhatsApp +39 3890661580 www.tecnoricambi.net - info@tecnoricambi.net Visitate il nostro sito, scaricate la nostra APP gratuita Visit our website, download our free APP, Su richiesta ricambi anche per - We are able to supply spare parts •HANOMAG EXCLUSIVE DEALER for ITALY (teeth, adapter and hooks) •COMBI WEAR PARTS •FIAT ALLIS •FIAT HITACHI •FIAT KOBELCO •NEW HOLLAND •CASE •HITACHI •KOBELCO •BOBCAT •DOOSAN DAEWOO Su richiesta ricambi anche per We are able to supply spare parts •KOMATSU •KUBOTA •YANMAR RICAMBI MACCHINE MOVIMENTO TERRA SPARE PARTS FOR EARTHMOVING MACHINES Sempre al Vostro servizio! Always at your service!

Kubota Europe

“ROAD TO 2025”

È questo il “claim” del Dealer Meeting 2023 organizzato il 30 marzo scorso

dal costruttore a Ponzano Veneto. Un evento che ha avuto lo scopo di stilare lo stato dell’arte del mercato e della crescita dell’azienda e di tracciare la strada verso il futuro, con uno sguardo proiettato fino al 2025

Dopo gli appuntamenti di Napoli e Nogara (VR) del 2022 e in attesa del prossimo evento previsto per l’autunno, lo scorso 30 marzo Kubota Europe ha presieduto il Dealer Meeting 2023 tenutosi a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, che ha nuovamente riunito i 44 concessionari italiani del costruttore - in quello che ormai è a tutti gli effetti un appuntamento fisso e periodico - con lo scopo

di condividere, uniformare e consolidare le azioni commerciali sul territorio, fare il punto della situazione sull’attuale stato del mercato e tracciare la strada che da qui porterà, come primo step, al 2025. Durante il Dealer Meeting sono state affrontate quattro macro-aree di fondamentale importanza per la crescita di Kubota in Italia, aventi i seguenti contenuti: “Drilling Project”; Noleggio; Marketing e comunicazione; Estensione della gamma.

Il “Drilling Project”

La prima macro-area è stata denominata “Drilling Project” e consiste in un progetto ambizioso di Kubota Europe che mira ad aumentare le performance dei propri concessionari sul territorio e garantire una maggiore soddisfazione del cliente finale. Lanciato nel 2022, il progetto ha coinvolto inizialmente tre concessionari selezionati fino a raggiungere quota 10 lo scorso anno; entro la fine del 2023 saranno inclusi nel

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di Ettore Zanatta
SERVIZI

progetto altri 10 concessionari, per poi completare l’intera rete entro il 2025. I tre concessionari “pilota” citati - Galli Battista Macchine Edili, Falzarano Macchine Industriali e Hidromeccanica - sono peraltro intervenuti al meeting per raccontare la loro esperienza nel progetto.

Focus sul noleggio

Secondo pilastro fondamentale nella “Road to 2025” di Kubota Europe è la filosofia su cui si basa il “Package rental” studiato specificatamente per i concessionari. Al suo interno si trovano tutte le condizioni commerciali e finanziarie, i vantaggi relativi e i servizi personalizzati utili a strutturare, organizzare e gestire un’attività di noleggio d’eccellenza, nonché percorsi formativi, un logo de-

dicato, campagne marketing e comunicazione mirate a supportare al meglio i concessionari e le attività di noleggio da questi promossi sul territorio. Un pacchetto completo, dunque, che comprende la fornitura del mezzo, la relativa manutenzione programmata e assistenza tecnica, il tutto a condizioni economiche confezionate su misura. L’obiettivo dichiarato da Kubota Europe, in tal senso, è creare una rete di noleggiatori tramite i propri concessionari e non dipendere da società esterne all’organizzazione.

L’importanza della comunicazione

La terza macro-area riguarda le azioni di marketing e comunicazione, una strategia che deve essere mirata ed effica-

ANDREA PETTE, “ITALY MANAGER

CONSTRUCTION MACHINERY DIVISION” DI KUBOTA EUROPE, HA ILLUSTRATO AI

CONCESSIONARI INTERVENUTI AL DEALER MEETING 2023 LO STATO DELL’ARTE DEL MERCATO E I PROGRAMMI A BREVE-MEDIO TERMINE PROGRAMMATI DALL’AZIENDA SUL TERRITORIO ITALIANO

DELLA HIDROMECCANICA (PISA)

IMPORTANTE E SIGNIFICATIVA È STATA ANCHE LA PRESENZA DI SAMUEL CABLANT, ‘‘DIRECTOR STRATEGIC PLANNING & SENIOR SALES MANAGER” DI KUBOTA EUROPE, A TESTIMONIANZA DELL’IMPEGNO DELL’AZIENDA NELLO SVILUPPARE UNA SINERGIA

OTTIMIZZATA DELLA RETE COMMERCIALE IN ITALIA

ce, pensata per valorizzare la reputazione del marchio Kubota e accrescere la fidelizzazione dei clienti. A tal proposito, nella filiale italiana di Kubota Europe di Segrate (MI) è stato costituito un nuovo team dedicato al marketing, tra le cui fila spiccano Elisabetta Rivolta in qualità di Marketing Manager e Luca Rozzoni come Marketing Coordinator. Il potenziamento della comunicazione e del marketing, nella visione del costruttore, deve avvenire sia “online” che “offline”, tramite progetti mirati in cui l’azienda crede molto e in cui investe ingenti risorse. “Essere presenti e comunicare nel modo corretto il marchio è essenziale”, spiegano dall’azienda. “Kubota intensificherà la sua presenza digitale, parteciperà a fiere ed eventi di settore e aumenterà il suo impegno nel comunicare il mondo e i servizi dell’azienda”.

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 101
IL “DRILLING PROJECT” – CHE E ENTRO IL 2025 COINVOLGERÀ L’INTERA RETE KUBOTA - HA COINVOLTO NEL 2022 TRE CONCESSIONARI “PILOTA”. DURANTE IL DEALER MEETING SONO INTERVENUTI I RAPPRESENTANTI DELLE TRE SOCIETÀ: BIAGIO FALZARANO DELLA FALZARANO MACCHINE INDUSTRIALI (CASERTA), VALENTINO BATTISTA DELLA GALLI BATTISTA MACCHINE EDILI (BRESCIA) E MASSIMILIANO FIORENTINI

do un’offerta completa e innovativa ”. Relativamente a tutto ciò è stata riservata molta attenzione all’importanza del servizio post-vendita da assicurare agli utenti finali, con un focus particolare sul Kubota Tracking System (KTS), il sistema di controllo a distanza di Kubota introdotto nel 2022 che non solo aiuta a valutare le prestazioni operative della flotta, ma può anche migliorare la sicurezza, ridurre al minimo i temi d’inattività e pianificare la manutenzione, al fine di ottenere la massima produttività. Attraverso l’apposito portale è possibile visualizzare in tempo reale le prestazioni e i dati sulla posizione dei mezzi, collegandosi direttamente tramite PC, laptop, tablet o smartphone, rimanendo così informati sulle condizioni operative, lo stato di allerta, la L’estensione della gamma L’ultima macro-area in oggetto mira all’estensione costante della gamma prodotti Kubota, che oggi comprende una ventina di modelli tra mini e midi escavatori, oltre a pale gommate e minitrasportatori cingolati. “Per rimanere sempre al passo con le esigenze del mercato - confermano dall’azienda - saranno introdotte nuove macchine e verranno aggiornate quelle esistenti, garanten-

posizione e il controllo della manutenzione. Il citato sistema KTS sarà esteso a tutti i modelli Kubota entro il mese di giugno 2024. Kubota Europe ha poi presentato un nuovo progetto che mira a potenziare la presenza del marchio Kubota sul territorio: sarà creata una rete di officine autorizzate che dovrà necessariamente rispondere ai criteri qualitativi del marchio e offrire servizi tempestivi ed efficaci. L’obiettivo dichiarato è avviare 10 di questi centri entro la fine di quest’anno e raggiungere al più presto un alto livello di capillarità sul territorio. Infine, è stata evidenziata l’intenzione da parte di Kubota Europe di destinare una percentuale rilevante delle unità vendute ai concessionari, offrendo così un servizio di alta qualità ai clienti finali. ■

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 102
SERVIZI
DURANTE IL DEALER MEETING È INTERVENUTO ANCHE ROBERTO NICOLETTI, EX PRESIDENTE DI ASSODIMI, CHE HA EVIDENZIATO I VANTAGGI DERIVANTI DA UNA FATTIVA COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE NEL CAMPO DEL NOLEGGIO
30 MARZO
DOPO GLI APPUNTAMENTI DI NAPOLI E NOGARA (VR) DEL 2022 E IN ATTESA DEL PROSSIMO EVENTO PREVISTO PER L’AUTUNNO, LO SCORSO KUBOTA EUROPE HA PRESIEDUTO IL DEALER MEETING 2023 TENUTOSI A PONZANO VENETO, IN PROVINCIA DI TREVISO
“ “
IL DEALER MEETING 2023 HA RAPPRESENTATO L’OCCASIONE PER AFFRONTARE QUATTRO MACRO-AREE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER LA CRESCITA DI KUBOTA IN ITALIA

LA CONQUISTA del territorio

Continua inarrestabile la crescita dell’azienda piacentina, che dopo aver festeggiato il suo 25° anniversario nel 2021 ha continuato a rispettare il suo programma di espansione, commerciale e strutturale

Fondata nel 1986, la RMC di Piacenza è dal 1995 - cioè da quando il suo timone è passato nelle mani dei fratelli Gabriele e Lorenzo Fermi, rispettivamente General Manager e Sales Manager dell’azienda - che non conosce

soste. Una realtà che è ormai un punto di riferimento nel panorama italiano del movimento terra e che si avvia verso il suo 30° anniversario di attività bruciando ogni tappa prevista sul suo percorso, aggiungendo ogni anno un elemento di successo a quello che è ormai diventato

un progetto di espansione ben definito. Come noto la RMC assicura un affidabile servizio di vendita e noleggio di macchine nelle sue aree di competenza (Piacenza, Parma, Cremona, Lodi e Pavia), oltre che un’attività di vendita di mezzi usati e di parti di ricambio sup-

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 104
RMC
DISTRIBUZIONE

portata da un’officina riparazioni e da un magazzino in continua espansione. Abbiamo incontrato ancora una volta Gabriele Fermi, che ci ha aggiornato sugli ultimi sviluppi dell’azienda.

Il nostro ultimo incontro risale al 2020, quando avete ‘celebrato’ i primi 25 anni di attività. Già fino a quel momento la crescita sul mercato era stata costante, ma ogni singolo anno per RMC è l’occasione per espandersi e alzare l’asticella del suo operato… “Esatto. Molto è successo dopo aver avviato l’attività nel 1995 ed esserci trasferiti nella sede attuale nel 2003: da quel tempo alla vendita di ricambi abbiamo aggiunto l’attività di riparazione, vendita e noleggio di macchinari; abbiamo iniziato il rapporto di collaborazione con Yanmar e CASE; abbiamo rivisto graficamente il logo RMC, conferendogli una caratterizzazione più aggressiva; abbiamo iniziato una partnership con Merlo, per la distribuzione dei prodotti del costruttore piemontese nella provincia di Piacenza, nonché con la WR57 di Rimini, in qualità di sub-dealer per la distribuzione dell’intera gamma Hitachi e Wirtgen nelle province di Piacenza e

Parma, e con la vicentina MB, specializzata in benne frantoio e attrezzature specifiche per la frantumazione, la demolizione e il riciclaggio. Inoltre, dall’inizio di quest’anno siamo in grado di offrire anche un servizio di trasporti, grazie all’acquisto di un camion MAN dotato di carrellone e di una gru da 60 q di portata. Parallelamente a tutto ciò non si è fermata la crescita di fatturato. Ma costante è stata anche la crescita ‘strutturale’ di RMC: prima con la realizzazione di nuovi uffici e di un piano superiore all’interno della struttura, con il raddop-

pio della superficie esistente; poi con la costruzione di un nuovo capannone riservato all’attività di officina e assistenza (con l’ottimizzazione degli spazi dedicati allo stoccaggio del materiale), che oggi ha raggiunto una dimensione di 3.000 m2 totali e che comprende sia attrezzature che parti di ricambio. Infine con l’assunzione continua di personale, tra meccanici e commerciali, che ha portato la forza lavoro a circa 30 unità”.

Parti di ricambio che rappresentano un business importante per RMC… “Assolutamente. Ciò anche grazie a un magazzino computerizzato in grado di mantenere a stock - e fornire ai clienti entro 24 ore - oltre 40.000 articoli.

aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION 105
GABRIELE FERMI GENERAL MANAGER DI RMC

DISTRIBUZIONE

Sono oltre 300.000 gli articoli che possono essere inviati entro le 48 ore (attualmente registriamo oltre 50 spedizioni giornaliere). In generale, riusciamo a movimentare quasi 5 milioni di ricambi. Non dimentichiamo poi l’attività di e-commerce, a cui si può accedere dal nostro sito www.rmcricambi.it”.

Grandi cose, in termini “strategici” e “strutturali”, ci aspettano tra il 2023 e il 2024. Di cosa si tratta?

“Abbiamo acquistato un terreno di 3.000 m2 adiacente alla sede attuale che dal prossimo autunno ospiterà la cosiddetta ‘Area RMC’, un luogo strutturato su modello americano che abbinerà una parte espositiva - con macchine e

attrezzature nuove (in stile stand fieristico, per intenderci, comprensiva di una sala riunione e un’area formazione) - a spazi ‘ludici’ aperti sia ai dipendenti che al pubblico, dove sorgeranno due campi da padel, un campo da basket e uno da pallavolo, oltre a una palestra e a un bar”.

Abbiamo accennato alla formazione. RMC, in tal senso, organizza anche corsi periodici?

“Sì. In collaborazione con Confapi Industria Piacenza abbiamo tenuto nel mese di febbraio dei corsi con operatori di tutta Italia, sia in presenza che online, per l’ottenimento di patentini per macchine movimento terra. Si tratta di un’i-

niziativa per la quale abbiamo ottenuto ottimi riscontri e che replicheremo circa due volte l’anno”.

A margine dell’attività vera e propria di RMC continua l’impegno dell’azienda in termini di sponsorizzazioni?

“Tra le altre attività, siamo entrati nell’azionariato del Piacenza Calcio (siamo otto soci in totale, tutti piacentini) e siamo sponsor del Riverniviano, squadra di Seconda Categoria. Si tratta di attività che amiamo fare in quanto siamo molto legati al nostro territorio e a qualsiasi iniziativa utile al sociale”.

Un ultimo accenno, non meno importante, riguarda l’edizione 2023 del

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 106
RMC HA AMPLIATO LA SUA SUPERFICIE OPERATIVA ESISTENTE, OTTIMIZZANDO LE ATTIVITÀ DI OFFICINA, ASSISTENZA E LOGISTICA

SaMoTer. Cosa vi aspettate da questa manifestazione e, in generale, dal mercato?

“RMC sarà presente al SaMoTer con uno stand di 40 m2 dove ci sarà la possibilità di interagire con i clienti in modo molto efficace. Ci aspettiamo una presenza massiccia del pubblico italiano, anche perché molti non sono riusciti a venire a trovarci in occasione del Bauma (chi è venuto, invece, è rimasto molto contento e quindi siamo certi che tornerà volentieri a Verona). I nostri clienti sono molto fidelizzati e quindi ci attendiamo una vasta adesione, sarà un bel modo per ritrovarsi in un evento tematico. Parlando di mercato, anche noicome molti altri del settore - non prevediamo particolari problemi in termini di ordinativi fino almeno all’autunno. Ovviamente lavoriamo con un mini-

mo di cautela per capire cosa succederà dopo l’estate; purtroppo sulla situazione generale pesano anche eventi che non dipendono da noi, come la guerra in Ucraina, l’aumento dei costi energetici e dei tassi d’interesse o l’inflazione. Al momento non abbiamo risentito in modo particolare dei rincari e della mancanza di materie prime perché fortunatamente siamo stati previdenti, avendo pianificato per tempo la nostra attività. Per il futuro credo molto nel noleggio, attività in cui abbiamo investito molto sia per quanto riguarda le macchine che le attrezzature”. ■

RMC ASSICURA UN AFFIDABILE SERVIZIO DI VENDITA E NOLEGGIO DI MACCHINE NELLE SUE AREE DI COMPETENZA (PIACENZA, PARMA, CREMONA E PAVIA), OLTRE CHE UN’ATTIVITÀ DI VENDITA DI MEZZI USATI E DI PARTI DI RICAMBIO SUPPORTATA DA UN’OFFICINA RIPARAZIONI E DA UN MAGAZZINO IN CONTINUA ESPANSIONE

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RMC OFFRE SERVIZI DI ASSISTENZA, NOLEGGIO E COMMERCIO DI MACCHINE MOVIMENTO TERRA, NUOVE E USATE

La ristrutturazione del comprensorio sciistico “Colere Ski Area 2200”

IL PRINCIPE delle Orobie

Il comprensorio “Colere Ski Area 2200”, una delle stazioni sciistiche più attraenti dell’arco alpino bergamasco, è oggetto di un investimento di circa 26 milioni di euro che ha previsto il rinnovamento degli obsoleti impianti d’innevamento e risalita. Qui si sta rendendo protagonista una dinamica impresa edile locale che, proprietaria di diverse macchine movimento terra a marchio Volvo, sta sfruttando tutte le potenzialità dell’escavatore cingolato EC350E

Fiore all’occhiello della Val di Scalve, le piste sciistiche di Colere, in provincia di Bergamo, si sviluppano all’interno del comprensorio denominato “Colere Ski Area 2200”, sito che come suggerisce il nome sorge a oltre 2.000 m s.l.m. ed è incorniciato dalle

più alte vette delle Alpi Orobie. Questo luogo è ideale per sciatori e snowboarder che “non si accontentano”: grazie alla sua esposizione, infatti, su queste piste è possibile sciare da dicembre a maggio, assistere a competizioni internazionali di discesa libera e supergigante e godere dei magnifici panorami sulle Orobie

Orientali e sulla catena dell’Adamello. Qui, le tre seggiovie presenti portavano in quota gli sciatori che potevano poi tornare fino in paese tramite una lunga ed emozionante discesa innevata, anche artificialmente. Usiamo il passato poiché per quasi un anno la stazione di Colere è rimasta chiusa in attesa di ottenere i

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di Ettore Zanatta
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permessi per iniziare i lavori di rinnovamento dell’intero impianto di innevamento e di sostituzione degli impianti di risalita. Permessi che finalmente sono arrivati e che hanno messo in moto la “macchina” che consentirà di portare a termine il progetto di ristrutturazione e ammodernamento in vista della stagio-

ne sciistica 2023/2024. Un ritorno (e un rilancio) che sarà in grande stile, perché al posto della precedente e obsoleta seggiovia a due posti datata 1980 gli sciatori troveranno la nuova cabinovia a 10 posti “Carbonera” (o “Colere Polzone”) firmata da Leitner (azienda italiana costruttrice di impianti a fune che, insieme

alla Doppelmayr, rappresenta una delle principali società mondiali del settore). Una struttura che permetterà un arroccamento veloce e confortevole agli avventori e una riduzione del 60% dei tempi di salita. Il progetto prevede anche la realizzazione di nuove piste, magazzini, alberghi e parcheggi.

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Il rilancio del Comprensorio

Sono finalmente cominciati all’inizio di quest’anno - con la speranza di terminarli entro la prossima stagione invernale - i lavori per il rilancio del comprensorio di Colere: un investimento di oltre 26 milioni di euro per dare un volto nuovo e servizi al top per tutti gli appassionati di sci e di montagna”, si legge nella pagi-

na Facebook ufficiale del Comprensorio. “La nuova cabinovia a 10 posti sarà completata per l’estate e consentirà di salire in meno di cinque minuti agli oltre 1.500 m di località Polzone, che tornerà a essere - con il nuovo impianto del Capanno - la prima base della nostra stazione. Per l’autunno sarà pronto il resto degli impianti: la nuova seggiovia per la località

Cima Bianca (a oltre 2.000 m) a sei posti ad agganciamento automatico, l’upgrade del Ferrantino e la seggiovia Capanno. Questi, insieme al nuovo impianto d’innevamento artificiale, renderanno Colere una destinazione unica”. I lavori citatiaffidati in regime di Project Financing e che hanno ovviamente previsto anche lo smantellamento degli impianti esisten-

IL PROGETTO RELATIVO AL RINNOVAMENTO DEGLI OBSOLETI IMPIANTI D’INNEVAMENTO E RISALITA DEL COMPRENSORIO SCIISTICO “COLERE SKI AREA 2200” HA PREVISTO OVVIAMENTE ANCHE LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DELLE VECCHIE STRUTTURE, CHE L’IMPRESA COBET HA ESEGUITO UTILIZZANDO, TRA GLI ALTRI, L’ESCAVATORE CINGOLATO VOLVO EC350E

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 110

ti - rientrano nel progetto che ha visto coinvolti, in uno stretto coordinamento e in modalità di cooperazione e partnership pubblico/privata - l’amministrazione comunale di Colere e la società locale RSI, di fatto concessionario dei lavori. Quest’ultima - che ha per oggetto della propria attività la “gestione di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano” - ha peraltro condiviso con il Comune altre diverse progettualità, tra cui la Pista Italia, la pista nera da discesa più lunga della Lombardia.

Il valore della versatilità

Demolizione delle strutture preesistenti, scavi di sbancamento, scavi in trin-

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MATTIA BETTONI, TITOLARE DELL’IMPRESA EDILE COBET, CI HA ILLUSTRATO I VALORI AGGIUNTI APPORTATI DALL’ESCAVATORE CINGOLATO VOLVO EC350E DAL PUNTO DI VISTA DELL’UTILIZZATORE, EVIDENZIANDO PERALTRO QUANTO L’ACCESSO AI PRINCIPALI COMPONENTI DELLA MACCHINA SIA AGEVOLE. IL MOTORE D8M SFRUTTA LA TECNOLOGIA V-ACT (ADVANCED COMBUSTION TECHNOLOGY) DI VOLVO PER RIDURRE LE EMISSIONI DEL MEZZO E MANTENERNE ELEVATE LE PRESTAZIONI E L’EFFICIENZA GIANCARLO ANDREONI (A SINISTRA), RESPONSABILE VENDITE DI ZANON & TRACTOR, CON MATTIA BETTONI, TITOLARE DELL’IMPRESA EDILE COBET

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cea e movimento terra eseguiti su terreni di varia natura (principalmente rocciosa), posa di tubazioni in ghisa e pozzetti interrati all’interno degli scavi in trincea per la realizzazione degli impianti d’innevamento, opere di ripristino e rinaturalizzazione dei siti: questi sono solo alcuni degli interventi che

- nell’ambito dei complesso dei lavori di ammodernamento, efficientamento e razionalizzazione della stazione della Valle di Scalve - hanno previsto anche lo smantellamento delle vetuste seggiovie che da Polzone portavano alla località Cima Bianca e da lì al cosiddetto Nido dell’Aquila. A occuparsi di gran pare di

IL PROGETTO DI RILANCIO DEL COMPRENSORIO SCIISTICO

“COLERE

SKI AREA 2200” MIRA AD ACCRESCERE LO SVILUPPO ECONOMICO E IMPRENDITORIALE DEL TERRITORIO LOCALE NEL SUO COMPLESSO

questi interventi è l’impresa edile Cobet di Vilminore di Scalve (BG), dinamica realtà attiva nei settori civile (residenziale e commerciale), industriale e delle energie rinnovabili, nonché nell’ambito idroelettrico. “L’esperienza lavorativa della nostra azienda negli svariati rami dell’edilizia - spiega Mattia Bettoni, giovane e appassionato titolare dell’impresa bergamasca fondata nel 1996 dal padre Costantino - ci consente di mettere a disposizione dei nostri committenti un organico di 80 persone (tra dipendenti e collaboratori esterni), tutte di eccellente livello. Naturalmente è fondamentale che queste persone utilizzino macchine e attrezzature moderne, collaudate, efficienti ed efficaci. Attualmente il nostro parco mezzi - nella quasi totalità di proprietà - è costituito da alcune decine di unità,

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“ “

che comprendono macchine movimento terra, mezzi per il trasporto e il sollevamento, attrezzature e accessori. Tutto ciò - sommato al fatto che da sempre manteniamo in costante aggiornamento il nostro metodo di lavoro e la nostra gestione aziendale, così da poter offrire sempre il meglio alla nostra clientela - ci consente di instaurare fattive partnership con importanti realtà del panorama nazionale, ma anche internazionale, operando come detto in tutti i rami dell’edilizia”.

Un’eccellenza da 35 t

L’escavatore cingolato Volvo EC350E, nella fattispecie in versione “NL”, è il frutto delle più recenti eccellenze ingegneristiche del costruttore svedese. Il modello utilizzato dall’impresa Cobet - dotato di svariati optional quali il pat-

NELLE FOTO, L’ESCAVATORE CINGOLATO VOLVO EC350E UTILIZZATO DALL’IMPRESA COBET PER GLI SCAVI E GLI SBANCAMENTI PROPEDEUTICI ALLA PREPARAZIONE

DEI FONDI DELL’AREA DI PARTENZA

DELLA NUOVA CABINOVIA, DOVE TROVERANNO POSTO I PLINTI

DEI PALI DELLA NUOVA CABINOVIA

E LE NUOVE STRUTTURE RICETTIVE E DI RISALITA

UN’ESPERIENZA CINQUANTENNALE

La Zanon & Tractor, concessionario Volvo di Torre de’ Roveri (BG), vanta un’esperienza cinquantennale nei settori della vendita, della riparazione e del noleggio di macchine per la movimentazione di materiali nel campo dell’ecologia, dell’industria e dei cantieri. L’azienda bergamasca, infatti, pur essendo nata nel 2011, deriva dalla fusione di due società - la Zanon & Ormac e la Tractor - aventi una conoscenza pluriennale dei settori citati. Oggi la Zanon & Tractor è costituita da un settore commerciale dedita alla vendita, nonché da una divisione dedicata all’attività di noleggio, una alla fornitura di ricambi e una all’assistenza e al post-vendita. L’azienda vanta all’interno della propria struttura anche una grande officina e una dotazione di furgoni attrezzati a officina mobile, per poter offrire al cliente tutti i servizi di cui ha bisogno direttamente in cantiere. L’organico attuale conta una forza lavoro di 16 unità, di cui 10 tecnici specializzati dotati ognuno di furgone officina per eseguire riparazioni presso i clienti in piena autonomia.

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tino doppia costola, l’ingrassaggio automatico, l’attacco rapido, i fari a led e le griglie di protezione applicate sulla cabina - è stato utilizzato per gran parte degli interventi previsti di demolizione (grazie all’impiego di svariate attrezzature spe-

cifiche, tra cui un martello demolitore idraulico Volvo HB36) e di asportazione e movimentazione dei circa 6.000 m3 di materiale necessari alla preparazione dei fondi dell’area di partenza, dove troveranno posto i plinti dei pali del-

la nuova cabinovia e le nuove strutture ricettive e di risalita. Ciò anche grazie al supporto di altri mezzi a marchio Volvo, tra cui tre escavatori cingolati (due EC220E e un EC300E) e un dumper A30G. Macchine, in particolare

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 114 ON SITE
OLTRE ALL’ESCAVATORE CINGOLATO EC350E ALL’INTERNO DEL (VASTO) CANTIERE DI COLERE L’IMPRESA COBET HA UTILIZZATO SVARIATI MEZZI A MARCHIO VOLVO

l’EC350E, che proseguirà poi i propri compiti in quota, nelle successive “tratte” previste dal progetto.

“Sono diversi i motivi per cui abbiamo scelto di utilizzare l’escavatore cingolato Volvo EC350E in questo cantiere”, spiega Mattia Bettoni. “Innanzitutto è facilmente trasportabile, senza bisogno di smontare componenti. Inoltre, data l’entità degli sbancamenti da eseguire, rappresenta la soluzione ideale in questo contesto, anche in termini di tonnellaggio (considerando la configurazione e gli optional che abbiamo richiesto raggiungiamo in questo caso le 40 t). In generale, si tratta di una macchina molto produttiva ed efficiente nei consumi e, grazie al sistema elettroidraulico di cui è dotata, è possibile controllare agevolmente la portata in base al fabbisogno. In più, quest’escavatore è un vero e proprio ‘tuttofare’, che utilizziamo qui sfruttando un’ampia gamma di attrezzature, come benne, martelli demolitori, pinze da demolizione e frantumatori. Insomma, questo modello combina un’alta qualità intrinseca con una rilevante convenienza, un mix di prestazioni, efficienza e redditività”. Dopo averlo osservato all’opera l’attenzione non può che porsi sulla controllabilità dell’escavatore, garantita certamente dall’abilità dell’operatore dell’impresa Cobet, ma anche dalle funzioni progettate da Volvo per assicurare ai propri clienti il massimo comfort e il controllo totale del mezzo. Conferma

Mattia Bettoni: “La tecnologia di riduzione dei sobbalzi, la personalizzazione delle impostazioni, le app di Dig Assist, i servocomandi elettrici e il comfort offerto dalla cabina Care Cab di Volvo contribuiscono a far raggiungere ai nostri operatori le elevate prestazioni e l’alta redditività prima citate. Il sistema Active Control, in particolare, i movimenti automatizzati del braccio e della benna, rendono ancora più accurate e veloci le operazioni di scavo, facilitando ulteriormente il lavoro dell’operatore. Il sistema Smart View che abbiamo richiesto e installato, poi, attraverso le apposite telecamere consente di fornire una visione in tempo reale della macchina al lavoro, rendendo più sicure le manovre di rotazione, soprattutto in spazi ristretti e in un contesto montano come quello in cui stiamo lavo-

rando a Colere, non privo di rischi e problematiche logistiche. A ciò contribuisce anche il design ribassato dell’escavatore, che permette di migliorare la visibilità laterale e posteriore dal sedile in cabina. Da sottolineare, infine, la minore frequenza e la maggiore facilità di manutenzione ordinaria offerta da questa mac-

china che, anche in caso di interventi straordinari, può beneficiare della rapida e puntuale assistenza da parte del concessionario Zanon & Tractor. Un aspetto, quest’ultimo, rilevante quanto la qualità del mezzo stesso, che si sta rivelando un vero e proprio protagonista in termini di eccellenza”. ■

LA SCHEDA TECNICA

L’ESCAVATORE CINGOLATO EC350E

“NL” con braccio da 6.450 mm, avambraccio universale da 3.200 mm, pattini doppia costola da 600 mm

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Peso operativo: 34,7-40,6 t Motore: Volvo D8M - Stage V Potenza motore
219 kW a 1.600 giri/min Coppia max.: 1.400 Nm a 1.400 giri/min Sbraccio max./al suolo: 11.120/10.910 mm Profondità di scavo max.: 7.490 mm Forza di strappo max. (normale/Power Boost
: 177/219 kN Altezza di scavo/scarico max.: 10.330/7.240 mm Ingombro di rotazione anteriore min.: 4.290 mm Ingombro di rotazione posteriore: 3.600 mm Altezza da terra min.: 500 mm Pressione al suolo: 69,6 kPa Sforzo di trazione alla barra max.: 261 kN Velocità di rotazione max.: 10,3 giri/min Coppia di rotazione max.: 126,2 kNm Pendenza superabile: 35° Velocità di traslazione (bassa/alta) su strada: 3,3/5,1 km/h * configurazione
netta (ISO 9249/SAE J1349):
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PRODOTTI a cura di Liliana Rebaglia

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Il nuovo escavatore cingolato Cat 340

Il nuovo escavatore idraulico Cat 340 presenta un motore più potente, una carreggiata più ampia e un contrappeso da 7,5 t per aumentare la produttività del 10% rispetto al modello del 2020. La sua maggiore potenza e stabilità, combinate con l’efficienza del sistema elettroidraulico di nuova generazione, lo rendono una scelta interessante nella classe da 40 t. Le strutture rinforzate del nuovo escavatore garantiscono una durata a lungo termine nelle applicazioni di scavo impegnativo, carico di autocarri e martello. I 14 milioni di ore di servizio del motore Cat C9.3B attestano la sua affidabilità a lungo termine. Tre modalità del motore adattano la potenza dell’escavatore alle esigenze del lavoro risparmiando carburante. La modalità di alimentazione offre la massima potenza per soddisfare le attività più impegnative. La modalità intelligente adatta automaticamente la potenza del motore e dell’impianto idraulico alle condizioni di scavo per ridurre il

consumo di carburante. Riducendo il regime del motore a 1.500 giri/min costanti, la modalità Eco riduce al minimo il consumo di carburante. Gli intervalli di manutenzione sincronizzati di 1.000 ore per l’olio e il filtro del carburante riducono i tempi di inattività. Gli intervalli prolungati eliminano anche i costi di manodopera per nove cambi di filtri dell’olio e del carburante e i costi delle parti per 27 filtri dell’olio e del carburante in 10.000 ore di funzionamento della macchina rispetto a molti escavatori da 3040 t della concorrenza. La capacità di temperatura ambiente elevata di 52˚C, la capacità di avviamento a freddo a -18˚C e la capacità di lavorare fino a 4.500 m sopra il livello del mare rendono il Cat 340 adatto praticamente a qualsiasi ambiente. Il riscaldamento idraulico automatico a basse temperature consente alla macchina di lavorare più velocemente e prolunga la durata dei componenti della macchina. Il filtro di aspirazione dell’aria con prefiltro è caratterizzato

da un’elevata capacità di raccolta della polvere e una ventola idraulica ad alta efficienza offre l’inversione automatica opzionale per mantenere le anime prive di detriti. Il sistema Product Link raccoglie i dati automaticamente e visualizza informazioni come posizione, ore, consumo di carburante, tempo di inattività, avvisi di manutenzione, codici diagnostici e stato della macchina online tramite applicazioni Web e mobili. Ottimizzando il tempo di attività della macchina, la risoluzione dei problemi in remoto e il flash remoto consentono ai rivenditori di connettersi in remoto con la macchina per diagnosticare i codici di errore e aggiornare il software operativo. Da Deluxe a Premium, sono disponibili opzioni di allestimento della cabina Next Generation. Le cabine Deluxe sono dotate di sedile a sospensione pneumatica riscaldato, mentre le cabine Premium sono dotate di sedile a sospensione pneumatica riscaldato e ventilato. Entrambi hanno una console sinistra

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2023 116

inclinabile per facilitare l’accesso all’interno e all’esterno della macchina. Il monitor “touchscreen” e il “jog-dial” offrono una rapida navigazione tra i comandi della macchina e forniscono un facile accesso al manuale dell’operatore digitale della macchina. L’avviamento a pulsante senza chiave è di serie ed è disponibile un portachiavi Bluetooth. Un passcode Id operatore consente l’avvio del motore e l’Id operatore può salvare e ripristinare rapidamente le preferenze del pulsante del joystick, della risposta e del modello per i singoli operatori. Il Cat Stick Steer opzionale rende i viaggi e le svolte molto più facili. Una serie di tecnologie standard – pesatura a bordo Cat Payload, Grade Assist per il mantenimento della pendenza e pendenza 2d con indicazione di profondità e pendenza – aumentano l’efficienza dell’operatore e la produttività

della macchina. Tutti i sistemi Cat Grade sono compatibili con radio e stazioni base dei principali fornitori di tecnologia di terze parti. Gli operatori possono memorizzare fino a quattro scostamenti di profondità e inclinazione per eseguire rapidamente il taglio in pendenza senza un correttore di pendenza. Auto Hammer Stop

avvisa gli operatori dopo 15 secondi di sparo continuo e quindi spegne il martello dopo 30 secondi per prevenire l’usura. Auto Dig Boost e Auto Heavy Lift aumentano la penetrazione della benna e la capacità di sollevamento dell’8% e Lift Assist aiuta gli operatori a evitare il ribaltamento della macchina.

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Il nuovo escavatore cingolato EC500

Volvo CE ha presentato al Conexpo 2023 un modello di pre-produzione del suo nuovo escavatore EC500, un anticipo della nuova generazione di escavatori, con miglioramenti nel design della cabina e nell’interfaccia operatore, sicurezza e produttività. Successore del modello EC480E, l’EC500 è un nuovo escavatore cingolato da 50 t per le applicazioni più difficili, edilizia, costruzioni, costruzione di strade, servizi pubblici, cave, agricoltura e paesaggistica. Stephen Roy, presidente di Volvo CE North America, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di condividere questo modello di pre-

produzione di nuova generazione. In Volvo CE continuiamo a sviluppare in modo proattivo soluzioni intelligenti per migliorare la sicurezza ed evitare incidenti sul posto di lavoro, quindi l’aggiunta di Volvo Smart View per il rilevamento degli ostacoli è un altro passo importante verso la nostra visione di zero incidenti”. Il design e lo stile della cabina presentano un nuovo layout e funzionalità tra cui schermo del copilota ad alta definizione, avviamento del motore senza chiave, ricarica per smartphone cablata e wireless e nuovo interruttore della modalità di lavoro. Volvo Smart

View offre vantaggi in termini di sicurezza: gli operatori godono di una visuale a 360° grazie a un sistema di telecamere migliorato e al nuovo sistema di rilevamento radar che fornisce avvisi automatici quando l’escavatore si avvicina a qualsiasi ostacolo, identificandolo e classificandolo come oggetto o essere umano e consentendo all’operatore di intraprendere azioni correttive. I parapetti di accesso a tre punti e un corrimano superiore pieghevole per il trasporto sono nuove importanti caratteristiche di sicurezza. Questa nuova generazione di escavatori è configurata per accedere

a una gamma di opzioni della macchina per aiutare gli operatori a completare le loro attività più velocemente, facilmente e in modo sicuro, oltre a migliorare le loro prestazioni e produttività. Questi includono l’app di coaching dell’operatore Volvo Dig Assist (suite di strumenti progettati per aiutare a fornire la precisione dell’escavatore eliminando la necessità di delimitare manualmente un sito e controllare profondità e pendenze) e Volvo Lift Assist, tutti accessibili tramite la schermata Co-Pilot in cabina. Volvo Active Control, un sistema di livellamento automatizzato e parte

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PRODOTTI
VOLVO CE

più elevate. Il sistema Comfort Driver Control consente all’operatore di spostarsi in avanti, indietro e sterzare con i joystick. Inoltre, ogni operatore può configurare le proprie impostazioni idrauliche in base alle proprie preferenze e all’applicazione su cui sta lavorando e salvarle in Co-Pilot in modo da poterle accedere

rapidamente e facilmente per sessioni future. Prodotto nello stabilimento di escavatori cingolati di Volvo CE a Changwon, in Corea, la produzione dell’EC500 inizierà nel quarto trimestre del 2023 e la macchina sarà disponibile in mercati selezionati. Seguiranno altri modelli di questo escavatore di nuova generazione.

della suite di strumenti Dig Assist, sarà inoltre disponibile per la prima volta su un escavatore di queste dimensioni. Sejong Ko, Product Manager Excavators di Volvo CE North America, ha dichiarato: “Con l’EC500 e la nostra prossima generazione di escavatori stiamo utilizzando nuove tecnologie per aiutare gli operatori a lavorare in modo più produttivo e con maggiore velocità, precisione e uniformità, per aiutarli a ottenere il massimo lavoro svolto ogni volta”.

I nuovi joystick elettrici offrono all’operatore un controllo ancora maggiore sull’impianto idraulico. Le pompe idrauliche possono essere azionate insieme o virtualmente scollegate, consentendo di controllare il braccio senza influire sulla velocità del cingolo, offrendo vantaggi in termini di sicurezza e una guida più fluida. Ciò aumenta anche la controllabilità, riduce i tempi di ciclo e migliora l’efficienza del carburante, offrendo produttività e prestazioni

Il microescavatore elettrico PC01E-1

Komatsu ha recentemente presentato il microescavatore elettrico PC01E-1, sviluppato insieme a Honda Motor Co., Ltd. Promuovendo questa macchina come modello da noleggio per il numero più alto possibile di clienti, Komatsu ha voluto offrire la possibilità di sperimentarla direttamente e apprezzarne le prestazioni, la sicurezza, l’eco-compatibilità e la comodità d’uso, in vista di un’ulteriore penetrazione del mercato. Tenendo fede al suo impegno in termini di qualità e affidabilità e lavorando per massimizzare il suo valore aziendale, con il programma DANTOTSU Value (soluzioni ESG e aumento dei ricavi attraverso la creazione di valore per il cliente) Komatsu intende creare progressivamente gli ambienti di lavoro del futuro: sicuri, produttivi,

intelligenti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali caratteristiche del microescavatore PC01E-1 ci sono il motore elettrico eco-friendly, il Mobile Power Pack e: di Honda, il nuovo pannello di comando, la struttura compatta e la facilità di manutenzione. Non sono più necessari interventi relativi al motore, come ad esempio la pulizia del filtro e il rifornimento. Non servono operazioni d’ingrassaggio, perché le attrezzature di lavoro usano boccole autolubrificanti, come nel modello convenzionale. La necessità di controlli giornalieri e manutenzione si riduce considerevolmente. Il vano batteria è installato sul retro e si mantiene quindi la struttura compatta del modello attuale, con una larghezza di 580 mm. Il peso è di 340 kg, inferiore alla capacità massima di carico dei mini truck giapponesi (350 kg).

KOMATSU

Attrezzature elettriche per la compattazione

Nel settore delle macchine edili Wacker Neuson ha recentemente presentato la prima piastra reversibile a batteria con trasmissione diretta APU3050e.

Quest’attrezzatura, con una larghezza di lavoro di 50 cm e una forza centrifuga di 30 kNm, si distingue per l’elevata manovrabilità ed è adatta anche all’uso in trincee strette grazie alla sua altezza complessiva ridotta. Una caratteristica particolare è l’azionamento diretto DireX sviluppato dal costruttore tedesco, che garantisce una maggiore efficienza. La piastra vibrante non necessita di cinghie trapezoidali, di conseguenza non ci sono perdite di trasmissione e di attrito. La piastra richiede poca manutenzione e offre una maggiore durata.

Wacker Neuson ha lanciato anche le piastre vibranti a batteria della serie APS: modelli monodirezionali, con l’eccentrico montato frontalmente, con una forza centrifuga da 10 a 20 kNm e una larghezza di base da 30 a 50 cm. Le piastre vibranti sono adatte a tutti i lavori di compattazione tipici e in particolare alla compattazione dell’asfalto: muovere e girare queste piastre vibranti, soprattutto

sull’asfalto fresco, è semplice e agevole e lascia una superficie liscia senza impronte. Gli operatori traggono vantaggio anche dalle basse vibrazioni manobraccio (HAV), inferiori a 5 m/s, che consentono di lavorare senza affaticarsi.

I costipatori a batteria di Wacker Neuson completano la gamma di compattazione elettrica del terreno e sono ideali per applicazioni in trincea, all’interno di edifici e in aree sensibili. Tutte le attrezzature di compattazione a batteria

sono alimentate dalla stessa potente e robusta batteria agli ioni di litio “Battery One”, un sistema di batterie standardizzato e facile da usare che punta ad un uso sostenibile e senza emissioni di CO2 delle attrezzature edili.

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INSERZIONISTI

127 aprile 2023 - ONSITECONSTRUCTION
Azienda Pagina Berti 29 BKT Europe 23 Bobcat 32 Brigade Elettronica 122 CAMS 49 CASE CE 15 CGA Ricambi PATELLA POSTERIORE CM 37 Doosan Infracore Europe 7 Epiroc Italia 21 Espi Engineering 36 Europarts 16 Fiera Geofluid 118 Fiera No Dig Live 124 Flash Battery 121 G.D.M. 43 Grafiche MDM 125 Hinowa 126 H.P.S. Centro Oleodinamico 35 Hydreco 51 Idromeccanica Ramtec 27 Indeco 53 JCB III COPERTINA Komatsu Rete Italia 25 Azienda Pagina Lameter 63 M3-MetalMeccanica Moderna 17 Marini 55 MB Crusher COPERTINA Ma-Estro 123 Malaguti 103 Merlo 57 Messersì 119 Minitop 117 Oleomarket 44 Pio Pellacini 33 RMC PATELLA ANTERIORE Samep Tools II COPERTINA-93 Sandvik Italia 59 Scai 1 Sicim 31 Simex IV COPERTINA-3 Tecnoricambi 99 Topcon Positioning Italy 47 Trevi Benne 5 Volvo CE Italia 9 VTN Europe 10-11 Wirtgen Macchine 19 Yanmar CE 13

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