OnSite Construction n.1 - Gennaio-Febbraio 2024

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BUONA LETTURA

del numero digitale di Gennaio-Febbraio 2024

questa è la replica dell’edizione stampata

La lettura è promossa da

ENDURANCE POWER IMPROVEMENT D E D I C AT I O N

AT T R E Z Z AT U R E IDRAULICHE PER MACCHINE M OV I M E N TO T E R R A .

IT’S SIMEX

Soc. Uninom. Via Isaac Newton, 31-33 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) - IT Tel. +39 051 681 0609 - sales@simex.it - simex.it




SOMMARIO GENNAIO-FEBBRAIO 2024 - N.1

COMPONENTI

MACCHINE

72 FPT Industrial

34 CASE

Il “ritmo” del cambiamento

A prova di appalto

di Pietro Gabrielli

di Ettore Zanatta

76 Brigade Elettronica

40 Yanmar

L’AI al servizio della sicurezza

L’ascesa delle macchine compatte

di Daniele Smiraglia

di Daniele Smiraglia

TECNOLOGIE

44 DEVELON

In copertina: SCAI

Costruttore su scala globale di Ettore Zanatta

48 IVECO

DOSSIER

di Stefano Vitali

84 La nuova normativa europea

Sul “carro” del cambiamento di Ettore Zanatta

4 Editoriale

ATTREZZATURE

di Ettore Zanatta

68 Ammann

6 Notizie

Una compattazione più sostenibile

a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITA’

di Daniele Smiraglia

28 Lavori pubblici

Il giusto approccio a Transizione 5.0 di Marco Resta

“Be the change”

54 DAF

80 Ma-estro

Nuovo Regolamento Macchine: di norma in norma di Marco Nava

ON SITE 90 Il rifacimento del metanodotto Ravenna-Chieti con sistemi di scavo in 3D Il controllo della produttività di Ettore Zanatta

Il nuovo Codice Appalti cambia le regole del gioco

FIERE

di Marco Nava

98 Intermat

Costruire il domani

Hands On

di Liliana Rebaglia

IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7

“PARTNER PER ACCELERARE IL CAMBIAMENTO” di Ettore Zanatta

102 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

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Direttore responsabile Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Stampa MDM - Forlì

Direttore editoriale Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno

Responsabile commerciale Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

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Hanno collaborato a questo numero: Pietro Gabrielli, Marco Nava, Liliana Rebaglia, Marco Resta, Daniele Smiraglia, Stefano Vitali

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ONSITECONSTRUCTION - aprile 2017

editrice

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EDITORIALE

Ettore Zanatta direttore editoriale

Una contingenza rivelatrice

O

ra che il Superbonus 110% si è rivelato per quello che gli osservatori più avveduti avevano già prefigurato almeno due anni fa - in estrema sintesi, un salasso finanziario per Stato e cittadini e un fallimento come politica degli incentivi - dovremmo ripartire punto e a capo nel chiederci davvero che cosa serve alle imprese di costruzione e al tutto il settore nazionale per crescere davvero, sotto il profilo economico e soprattutto culturale. Adottiamo un punto di partenza contingente ma rivelatore: mentre l’economia americana è resiliente nella produzione e nel mantenimento dei livelli di occupazione, l’Europa scende vertiginosamente nella scala delle opportunità economiche. Il calo della produzione industriale in Germania alla fine dell’anno appena trascorso, nella misura del 3%, non può consolare l’Italia, che qualche “esperto” delle analisi economiche dà in “crescita decisa”, in controtendenza con il resto d’Europa. Noi possiamo contare sulla scialuppa di salvataggio del PNRR, ma con quali riforme attuate, ad esempio proprio nel settore delle costruzioni, a fronte dei finanziamenti concessi? Piuttosto assistiamo, nella realtà, ancora una volta, alla difficoltà sempiterna di portare a termine i progetti di investimento programmati, all’arrancare delle riforme e dei cambiamenti di prospettiva necessari per cogliere nuove opportunità di crescita (vorremmo proprio vedere qual è il livello odierno della diffusione di strumenti digitali avanzati, come il BIM, all’interno delle stesse imprese, oppure lo stato dell’arte nella formazione del personale e nei progetti dedicati alla sicurezza nei cantieri) e un preoccupante disequilibrio tra risultati ottenuti, livelli di produttività e andamento della finanza pubblica. I veri incentivi alle imprese e al sistema Paese sarebbero quelli dedicati allo sviluppo di nuove tecnologie, alla ricerca, agli investimenti per la transizione verde e al potenziamento delle infrastrutture. Negli Stati Uniti l’hanno capito, anche a favore del mantenimento della produzione all’interno del territorio nazionale, senza delocalizzazioni dannose a scapito dell’economia nazionale. Nei confronti delle realtà economiche da incentivare, occorre - in Europa e soprattutto in Italia - essere selettivi e rigidi nei controlli, misurare i risultati veri e non i fatturati poco trasparenti e di dubbia lettura (come quelli del noleggio, ad esempio, come ha sottolineato con ragione qualche collega della carta stampata). Altrimenti saremo sempre qui a parlare di quanti escavatori ha venduto il piazzista di turno, senza capire - e aiutare a capire - un mondo italiano delle costruzioni che ha ancora tanti passi ancora da compiere per raggiungere traguardi di cui essere fiero.

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PUBLIREDAZIONALE MERLO

Mezzi al lavoro nei grandi cantieri: nulla si muove senza i piccoli Accanto alle macchine giganti, Merlo schiera la sua squadra di fuoriclasse, dalla gamma dei telehandler Alta Capacità agli Elettrici, dagli Stabilizzati ai Rotativi. Il loro lavoro in cantiere è indispensabile, perché vincono in velocità di manovra, flessibilità e versatilità operativa Chi ha frequentato un cantiere di lavoro ha ben presente il significato di “parco macchine”: ci sono mezzi che spostano materiale di scarto, che caricano altri mezzi, che trainano container e così via. Ma allarghiamo le misure. Avete mai visitato un sito dove si costruiscono le navi da crociera? O una cava di estrazione mineraria? Qui le dimensioni dei mezzi da lavoro letteralmente esplodono: dozer, superdozer, dumper, terne, escavatori, gru, pale idrauliche e meccaniche, sono tutti bisonti da 300 t minimo (per intenderci, la pala idraulica più grande al mondo pesa ben 1.078 t e può spalare 94 t in un unico colpo…). In questo tipo di cantieri il lavoro è complesso e le condizioni stesse del terreno spesso sono impraticabili, per questo i mezzi devono essere potenti, avere trazione, essere resistenti a tutto. Ma accanto ad essi, indispensabili, intervengono mezzi dalle caratteristiche differenti. Osservando il lavoro del cantiere Merlo, l’azienda metalmeccanica cuneese leader mondiale nel mercato dei sollevatori telescopici, oggi è in grado di schierare un’ampia gamma di veicoli da lavoro utili nella movimentazione dei materiali, potenti e veloci, dalle dimensioni compatte e sicuri. I sollevatori telescopici Alta Capacità, ad esempio, sono ideati per rispondere alle esigenze di tutti coloro che devono effettuare lavori impegnativi e movimentare pesanti carichi. Punto di forza di questa gamma è l’elevata capacità di sollevamento, unita alla semplicità di utilizzo e alla precisione nella gestione del braccio telescopico e della trasmissione. Il modello Merlo P120.10HM (portata 120 q, al6

tezza di sollevamento 10 m, potenza 170 HP) è stato sviluppato per offrire una grande capacità di sollevamento; tra le caratteristiche più apprezzate ci sono la velocità (40 km/ora) e il dispositivo di livellamento e traslazione laterale del braccio. Della famiglia degli Stabilizzati, sviluppati per l’industria delle costruzioni, uno dei best-seller è il Merlo P40.17PLUS (portata di 40 q, altezza di sollevamento 17 m, potenza 116 HP), dalle dimensioni compatte, ma in grado di lavorare in cantieri confinati e più imponenti. Come gli altri modelli della gamma è equipaggiato di stabilizzatori frontali, studiati per assicurare una maggior stabilità e sicurezza in caso di movimentazione di carichi in quota. Inoltre, gli assali prodotti e sviluppati internamente al Gruppo Merlo garantiscono trazione anche su terreni sdrucciolevoli o fangosi. Prestazioni e precisione nei movimenti da primato, come richieste dai cantieri più imponenti, sono invece le caratteristiche della gamma dei telescopici Rotativi, ideali nel lavoro dei cantieri complessi grazie ai quattro stabilizza-

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tori che garantiscono stabilità e sicurezza in caso di movimentazione di carichi in quota. Gli assali assicurano il massimo angolo di sterzo per eseguire manovre in spazi ristretti, mentre l’eccezionale visibilità da cabina assicura efficienza negli spostamenti, riducendo lo stress per gli operatori. Tra le attività dei siti di estrazione, molto lavoro infine viene svolto in ambienti sotterranei ristretti e anche in questo caso Merlo trova la soluzione. Parliamo del progetto e-WORKER, l’esclusiva gamma di sollevatori telescopici compatti e rispettosi dell’ambiente, poiché alimentati al 100% da energia elettrica. Macchine nate non solo per abbattere completamente i livelli di rumorosità e di emissioni inquinanti, ma anche per incrementare la manovrabilità negli spazi ristretti e ridurre drasticamente i costi d’esercizio, senza dover scendere a compromessi in termini di prestazioni e autonomia. La nuova gamma di modelli Elettrici è lo strumento ideale per applicazioni in ambienti chiusi quali gallerie, rimesse di materiali, ambienti sotterranei.



NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia UNACEA

Il mercato 2023 delle macchine per costruzioni Nei 12 mesi del 2023 sono state immesse sul mercato italiano 24.704 macchine per costruzioni, con una diminuzione del 5% rispetto al 2022. Più in dettaglio, le macchine movimento terra vendute nel 2023 sono 23.779 unità (-5%) e 925 le macchine stradali (+2%). Questi i dati elaborati e diffusi da Unacea, l’Unione italiana macchine per costruzioni, sulla base delle vendite dei produttori e degli importatori del settore. Confrontando i dati del quarto trimestre 2023 sul quarto trimestre 2022, il comparto registra un calo del -7%; il segmento delle macchine movimento terra diventa negativo

(-8%), mentre le macchine stradali registrano una crescita del 18%. “Il mercato italiano di macchine e attrezzature registra una lieve flessione nel 2023”, ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea. “Le vendite sembrano comunque essersi stabilizzate su livelli molto alti, che riteniamo

possano mantenersi anche nei prossimi trimestri del 2024”. In crescita gli scambi internazionali di settore secondo quanto emerge dall’ultimo Report del commercio estero Unacea-Cer. Le esportazioni tra gennaio e ottobre 2023 hanno superato i €2,8 miliardi, con una crescita del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Positive anche le importazioni, che crescono del 13%, per un valore di 1,9 miliardi di euro, in linea con l’andamento vivace registrato dal mercato italiano. Il saldo della bilancia commerciale si mantiene in avanzo per quasi 965 milioni di euro, con una crescita del 14% rispetto allo scorso anno.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

Una nuova sede per nuovi record

MAN Italia si è trasferita nella sede di Volkswagen Group Italia in un momento storico in cui mette a segno una serie di record in ogni ambito: successi commerciali dai truck ai bus ai van, rafforzamento della rete vendita e assistenziale e i primi importanti ordini di camion e autobus completamente elettrici. Ecco perché la Casa del Leone è pronta a recitare un ruolo da protagonista anche sul mercato italiano. “Una nuova sede per continuare a crescere”: si potrebbe 8

riassumere così l’inaugurazione dei nuovi uffici di MAN Truck & Bus Italia al terzo piano del grande e moderno palazzo di Volkswagen Group Italia in viale Gerhard Richard Gumpert 1 a Verona, dove si trovano i brand rappresentati dall’azienda quali Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Škoda, Seat, Cupra e Audi. Comprensibile la soddisfazione di Marc Martinez che da poco più di un anno ricopre la carica di Managing Director della

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filiale italiana e che ha saputo velocemente mettere a frutto tutta la sua esperienza internazionale nel creare le condizioni per la crescita del marchio tedesco nel Bel Paese: “Il 2023 è stato un anno record per MAN Italia sotto tutti i punti di vista e sono particolarmente orgoglioso dello straordinario lavoro fatto dal mio team in questi 12 mesi. MAN vuole giocare un ruolo da protagonista nel mercato italiano e diventare il partner di riferimento per la transizione ecologica delle aziende di trasporto merci e persone. In quest’ottica, il trasferimento della nostra sede presso Volkswagen Group Italia è un ulteriore passo sulla strada dell’integrazione e dello sviluppo di tutte quelle sinergie ed efficienze che ci permetteranno di essere ancora più competitivi”.


zero emissioni 100% elettrico

Una scelta ecologica e intelligente

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Comfort dell’operatore

Servizi Volvo per una maggiore redditività

Funzioni idrauliche ottimizzate

L’escavatore da 23 tonnellate EC230 Electric offre le stesse prestazioni della controparte convenzionale a gasolio, ma con il vantaggio aggiunto di zero emissioni, rumore e vibrazioni ridotti al minimo, maggiore controllabilità e costo complessivo di gestione inferiore. Oltre ad assicurare una forza di scavo simile al modello EC220E a gasolio, i tempi di manovra sono ancora più rapidi e con meno rumorosità. www.volvoce.it

Volvo Construction Equipment


NOTIZIE EPIROC

Epiroc AV acquisisce Stanley Infrastructure Epiroc AB, società specializzata nei settori dell’industria mineraria e delle costruzioni, ha deciso di acquisire Stanley Infrastructure, costruttore globale di attrezzature per escavatori e utensili idraulici portatili, da Stanley Black & Decker, Inc. L’acquisizione strategica rafforzerà la presenza di Epiroc nel settore delle attrezzature per infrastrutture e costruzioni, soprattutto negli Stati Uniti. Stanley Infrastructure, azienda di Industrial di Stanley Black & Decker, ha sede a Milwaukie, Oregon, Stati Uniti: progetta, produce e vende attrezzature tipicamente utilizzate sugli escavatori e utensili manuali idraulici e a batteria per applicazioni nei settori delle infrastrutture, dell’edilizia, del riciclaggio dei rottami, della demolizione e delle infrastrutture ferroviarie. I suoi marchi includono LaBounty, Paladin, Pengo e Dubuis. Stanley Infrastructure ha un fatturato stimato per il 2023 tra i 450 e i 470 MUSD (da 4,6 a 4,8 miliardi di corone svedesi), un margine EBITDA

nella fascia medio-alta e circa 1.380 dipendenti, principalmente negli Stati Uniti. L’azienda dispone di 10 impianti di produzione chiave, negli Stati Uniti, in Canada, Francia e Cina. La maggior parte dei ricavi è generata in Nord America. “Siamo entusiasti di quest’acquisizione strategica, che rappresenta un passo importante per rafforzare la nostra presenza a lungo termine nei settori delle infrastrutture e delle costruzioni”, afferma Helena Hedblom, presidente e CEO di Epiroc. “Stanley Infrastructure ha prodotti, servizi e soluzioni leader nel settore, con marchi rinomati, solide relazioni con i clienti e una forte cultura del

personale, che rendono questa acquisizione perfetta per Epiroc. I nostri portafogli di prodotti si completano molto bene e ciò colma alcune importanti lacune nella nostra attuale offerta. Inoltre, otteniamo l’accesso a un’ampia rete di vendita indiretta che diversificherà e rafforzerà ulteriormente la nostra presenza. Il settore delle infrastrutture e delle costruzioni è caratterizzato da interessanti fattori trainanti, tra cui l’urbanizzazione e il riciclaggio dei rottami per la produzione di acciaio, che sosterranno la crescita a lungo termine. I clienti beneficeranno dell’accesso a un portafoglio prodotti più completo, che insieme continueremo a sviluppare per soddisfare le crescenti esigenze di versatilità e produttività dei clienti”, afferma Goran Popovski, presidente della divisione Tools & Attachments di Epiroc. “Non vediamo l’ora di accogliere il grande team di Stanley Infrastructure nel Gruppo Epiroc e di crescere insieme con successo”.

AMMANN

Acquisita la divisione ABG di Volvo CE Il Gruppo Ammann e Volvo Construction Equipment (Volvo CE) hanno raggiunto un accordo in base al quale Ammann acquisirà la divisione internazionale di pavimentatrici ABG di Volvo CE, compresa la sede ABG di Hameln, in Germania. L’accordo andrà a vantaggio di entrambe le aziende, rafforzando il portafoglio prodotti e la rete di distribuzione del Gruppo Ammann e consentendo a Volvo CE di continuare a concentrarsi sullo sviluppo di soluzioni sostenibili e di tecnologie e servizi futuri, in linea con la propria direzione strategica. La transazione, che

dovrebbe essere completata entro la prima metà del 2024, comprende il trasferimento delle attività di Volvo CE nel settore della pavimentazione a Linyi (Cina) e Bangalore (India), nonché dello stabilimento ABG di Volvo CE ad Hameln (Germania).

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Ammann sfrutterà le proprie conoscenze del settore e le relazioni con i clienti per guidare lo sviluppo delle finitrici, mentre la ABG di Hameln (Germania) diventerà il centro di eccellenza per le operazioni di pavimentazione all’interno di Ammann. I clienti e i concessionari di Ammann e Volvo CE manterranno l’accesso all’intera gamma di prodotti per la pavimentazione, nonché ai servizi di assistenza post-vendita e ad altri servizi. La transazione è soggetta alle approvazioni normative e alle consultazioni del comitato aziendale.


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Efficiente e compatta MINI 500 e MINI502: stesa meccanica minima di 0,25m!

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NOTIZIE JCB

Debutto in Europa per la tecnologia a idrogeno Un team di 150 ingegneri sta lavorando progetto per lo sviluppo di motori a combustione di idrogeno e più di 75 prototipi sono già stati prodotti nello stabilimento di motori JCB nel Regno Unito. I prototipi di motori a idrogeno JCB stanno già alimentando i modelli di movimentatori telescopici e di terne. JCB ha inoltre compiuto un importante passo avanti dimostrando l’attrattiva più ampia della tecnologia di combustione dell’idrogeno installando motori a idrogeno su un camion Mercedes da 7,5 t e su un furgone Mercedes Sprinter. JCB ha inoltre presentato il proprio sistema di rifornimento mobile progettato e costruito per portare il carburante alle macchine. Il serbatoio ha abbastanza idrogeno per riempire 16 terne a idrogeno e può essere trasportato sul retro di un trattore JCB Fastrac modificato o su un rimorchio. L’impegno di JCB nella riduzione delle emissioni risale a quasi 25 anni fa e i più recenti motori diesel progettati per conformarsi alle normative europee Stage V hanno consentito una riduzione del 97% delle emissioni di NOx dal 1999 e una riduzione

del 98% del particolato. L’impegno di JCB per ridurre il consumo di carburante fa sì che le macchine JCB di oggi utilizzino in media il 50% in meno di carburante rispetto a quelle prodotte più di 10 anni fa. Ciò ha consentito di risparmiare 16 miliardi di litri di carburante, equivalenti a 53 milioni di tonnellate di CO2. JCB è stata anche in prima linea nello sviluppo della tecnologia elettrica per soddisfare la domanda dei clienti di prodotti a zero emissioni di carbonio. Mentre l’elettricità a batteria è adatta per macchine più piccole che fanno meno ore e in genere utilizzano meno carburante, le macchine più grandi hanno un fabbisogno energetico più elevato. Ciò comporterebbe batterie più grandi, che richiederebbero più tempo per caricarsi, rendendole meno adatte a macchine che lavorano su più turni giornalieri e non hanno tempi di inattività disponibili per ricaricarsi. Di conseguenza, JCB ha concentrato lo sviluppo di macchine elettriche sulla sua gamma compatta, tra cui la nuova pala gommata compatta 403E, il sollevatore telescopico Loadall 525-60E e il miniescavatore

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19C-1E. JCB non ha lasciato nulla di intentato nella sua ricerca di un carburante mobile che possa essere portato alla macchina, garantendo la massima operatività e un rifornimento rapido: HVO, biogas, carburanti elettronici, ammoniaca e idrogeno sono stati tutti esaminati al microscopio. È interessante notare che i motori JCB sono stati approvati per l’uso con HVO da quando è entrata in vigore la legislazione sui motori Stage IIIB/Tier 4i. Nell’ambito dello sviluppo dell’idrogeno, JCB ha anche studiato il suo utilizzo nelle celle a combustibile e nel luglio 2020 ha presentato il primo escavatore alimentato a idrogeno del settore edile: un 220X da 20 t. Per il momento JCB è giunta alla conclusione che le celle a combustibile sono troppo costose, troppo complicate e non sufficientemente robuste per le attrezzature edili e agricole; sfidando quindi il team di ingegneri JCB a pensare in modo diverso e utilizzando la tecnologia che ci circonda in modo a zero emissioni di carbonio, è nato il motore a idrogeno JCB.



NOTIZIE KOMATSU

Acquisita la American Battery Solutions Attraverso la sua controllata statunitense Komatsu America Corp., Komatsu Ltd. ha deciso di acquisire American Battery Solutions, Inc., società produttrice di batterie con sede a Detroit, Michigan. Si stima che l’impatto immediato sui risultati d’esercizio di Komatsu sarà minimo. ABS sviluppa e produce un’ampia varietà di pacchi batteria Heavy Duty e industriali che utilizzano batterie agli ioni di litio per veicoli commerciali, bus e veicoli per uso su strada e fuoristrada. La società fornisce sistemi di batterie standard e personalizzati, ottimizzati in base alle necessità dei singoli clienti. La tecnologia ABS, unita alle avanzate competenze e all’esperienza del suo staff in termini di sviluppo del prodotto, consente alla società di progettare e produrre pacchi batterie che, oltre ad aumentare la sicurezza, sono in grado di fornire prestazioni e durata di livello superiore. L’acquisizione di ABS consentirà a Komatsu di sviluppare e produrre attrezzature da costruzione e da cava alimentate a batteria grazie all’integrazione del suo know-how e della sua rete con le tecnologie sviluppate dalla società americana. Le prime attrezzature prodotte con batterie ABS saranno macchine da cava per il Nord e il Sud America, dove si registra una crescente richiesta di elettrificazione. Per il futuro, Komatsu intende espandere l’uso delle batterie nelle attrezzature da costruzione e creare un sistema di fornitura globale. Dopo l’acquisizione, Komatsu continuerà a supportare l’attività di ABS nel settore delle batterie al fine di accelerare ulteriormente il passaggio all’elettrificazione. ABS opererà come un’unità indipendente all’interno di Komatsu e porterà avanti i suoi programmi di crescita realizzando le sue strategie nell’industria dei veicoli commerciali con clienti attuali e potenziali.

decarbonizzata. Tutto questo aiuterà il gigante giapponese a raggiungere il suo obiettivo gestionale di ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dall’uso dei suoi prodotti entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2010) e l’ambizioso obiettivo aziendale di arrivare alla carbon neutrality entro il 2050. Come parte della sua strategia di crescita nel piano di gestione a

Le opportunità aperte da Komatsu nel settore delle costruzioni e delle cave consentiranno ad ABS di posizionarsi come uno dei maggiori fornitori di sistemi di batterie a livello mondiale, sia nel mercato on-highway che su quello off-highway.Con l’acquisizione, Komatsu accelererà lo sviluppo di veicoli elettrici a batteria utilizzando le relative tecnologie sviluppate da ABS, oltre a impegnarsi in altre iniziative con i suoi partner per contribuire ulteriormente all’elettrificazione delle attrezzature da costruzione e da cava e alla realizzazione di una società

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medio termine Komatsu si impegna per realizzare insieme ai suoi clienti i cantieri del futuro, sicuri, altamente produttivi, intelligenti e puliti, oltre che per sviluppare e lanciare attrezzature elettriche puntando alla carbon neutrality. Attraverso il suo programma DANTOTSU Value (che significa creazione di valore per il cliente, intesa a generare un ciclo positivo di miglioramento dei ricavi e decisioni con un approccio ESG), Komatsu darà vita a nuovi valori per fare costanti passi avanti verso la realizzazione dei cantieri del futuro e assicurare una crescita sostenibile alle prossime generazioni.


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NOTIZIE YANMAR

Due miniescavatori per Inerti Cavozza Due miniescavatori Yanmar ViO386, affiancati da un miniescavatore ViO57-6B, sono utilizzati all’interno dell’impianto di raccolta, selezione e stoccaggio di Inerti Cavozza, società di Sorbolo (PR) specializzata in servizi per l’ambiente e smaltimento rifiuti. Fondata nel 1975 come azienda attiva nella fornitura di materiali inerti per l’edilizia e nel servizio di autotrasporto per conto terzi, Inerti Cavozza è oggi

un partner affidabile per aziende, imprese e privati delle province di Parma e Reggio Emilia che necessitano di una gestione attenta, professionale e certificata dei propri rifiuti, in sicurezza e nel totale rispetto dell’ambiente, tenendo traccia del materiale dal produttore al destinatario. Obiettivo - e parte integrante - dell’attuale attività di Inerti Cavozza è la selezione e il recupero della maggiore quantità di rifiuto speciale possibile (tra carta, plastica, legno, vetro, metalli, isolanti, pneumatici, imballaggi, eccetera) proveniente da industrie, imprese o singoli privati. Nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato sempre nuovi servizi ecologici, certificandosi e diventando un punto di riferimento nel settore, in grado

di offrire ai propri clienti soluzioni su misura sempre all’avanguardia, conformi ai principi dello sviluppo sostenibile. “I rifiuti in arrivo all’impianto - conferma Alfredo Cavozza - vengono selezionati, differenziati per tipologie, lavorati e stoccati in apposite aree in attesa della destinazione finale, che può essere a recupero o a smaltimento. Per svolgere la nostra attività usufruiamo di un ampio parco mezzi, composto da bilici, motrici, automezzi speciali allestiti con impianti ribaltabili o scarrabili per multibenne, autocarri con gru, rimorchi, compattatori, presse verticali, furgoni e mezzi d’opera. Tra questi, per districarsi negli spazi ristretti all’interno dell’impianto e - equipaggiati principalmente con

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benne standard o tipo ‘a polipo’ per movimentare i rifiuti destinati alla selezione o allo stoccaggio utilizziamo tre miniescavatori girosagoma (‘zero tail swing’) a marchio Yanmar, due ViO386 e un ViO57-6B, acquistati dal concessionario RMC di Piacenza”. Sono diverse le motivazioni che hanno portato la Inerti Cavozza a scegliere le tre macchine Yanmar per svolgere la propria attività, ma l’elemento che ha consentito loro di battere la concorrenza è evidenziato da Alfredo Cavozza: “Abbiamo esaminato attentamente tutti i modelli disponibili sul mercato che potessero essere idonei alla nostra attività, che costringe le macchine a lavorare non in ambiti particolarmente gravosi ma per molte ore al giorno. Attività che quindi sottopone i mezzi a uno stress continuativo. La scelta è ricaduta sui tre miniescavatori Yanmar perché sono gli unici che hanno dimostrato di avere un impianto idraulico all’altezza e in grado di non surriscaldarsi durante le lunghe ore di lavoro quotidiano a cui le macchine sono sottoposte. Questo è stato l’elemento principale di selezione, naturalmente associato ad altre peculiarità di cui abbiamo tenuto conto, come la compattezza, il comfort e la facilità di funzionamento assicurati ai nostri operatori, che devono lavorare per molte ore senza sosta, nonché il circuito idraulico ViPPS, che prevede un distributore idraulico capace di gestire in modo ‘intelligente’ la mandata delle pompe ottimizzando le prestazioni della macchina e garantendo movimenti uniformi e simultanei, l’affidabilità del motore Stage V e dei relativi controlli elettronici e, naturalmente, la stabilità garantita dal sottocarro a ‘X’ con sezioni scatolate, che in queste macchine è particolarmente elevata”.


BENNINGHOVEN

Un impianto ECO 4000 per Groma Hold Con l’impianto ECO 4000 di Benninghoven l’azienda di infrastrutture Groma Hold ha ampliato la sua flotta macchine, che comprendeva già fresatrici, impianti di riciclaggio a freddo e finitrici a casseformi scorrevoli di Wirtgen, finitrici Vögele, rulli Hamm, nonché impianti di frantumazione e vagliatura Kleemann, acquistando un ulteriore impianto di miscelazione asfalto. Il rapido montaggio e le elevate produzioni giornaliere di 2.600-3.000 t di asfalto dei primi due impianti ECO 4000 hanno rappresentato due motivazioni decisive nella scelta dell’impresa di costruzioni di aggiungere un ulteriore impianto dalla struttura equivalente. Altri elementi convincenti sono stati la possibilità di integrazione successiva con moduli facoltativi e l’offerta di assistenza completa della filiale Wirtgen Group locale. Gli impianti di miscelazione dell’asfalto

Benninghoven vengono utilizzati in numerosi progetti infrastrutturali nella Bulgaria meridionale, nordoccidentale, nord-orientale e centrale. Le quantità di produzione e posa annuale di 1.140.000 t di asfalto (2021) testimoniano il fabbisogno di questo materiale da costruzione nel paese dell’Europa sud-orientale, ad esempio per il completamento dell’autostrada Struma da Sofia fino al confine con la Grecia o del tratto autostradale Botevgrad-Vidin al confine con la Romania. Allo scopo di integrare la rete nazionale del paese nel sistema europeo dei trasporti, diversi progetti

di costruzione stradale vengono finanziati anche attraverso programmi di sviluppo UE. Con l’obiettivo di avviare rapidamente la produzione di asfalto negli impianti di miscelazione dell’asfalto Benninghoven, nei primi due impianti ECO 4000 delle sedi di Stara Zagora e Mezdra si è puntato su un rapido assemblaggio. Nonostante le notevoli sfide poste dalla logistica è stato così possibile montare e mettere in funzione gli impianti in soli 45 giorni. Come la maggioranza delle aziende bulgare anche Groma Hold si occupa dell’intera catena del processo: dall’estrazione e lavorazione delle materie prime, alla produzione e posa dell’asfalto per arrivare fino al risanamento stradale. L’azienda lavora in modo sempre più intenso a progetti finanziati dai programmi di sviluppo della UE, che contribuiscono a integrare la rete stradale nazionale nel sistema europeo dei trasporti.

SSAB

La rete Strenx Certified Fabricator SSAB, specializzata a livello globale nella produzione di acciaio altoresistenziale, ha annunciato il lancio di Strenx Certified Fabricator, un’iniziativa esclusiva progettata per riconoscere e promuovere l’eccellenza nel campo della produzione di elementi in acciaio altoresistenziale. Strenx Certified Fabricator collega un gruppo selezionato di produttori con una comprovata capacità di fornire agli OEM componenti in acciaio all’avanguardia e strutture prelavorate. Queste aziende hanno dimostrato capacità ed esperienza eccezionali nel lavorare con l’acciaio performante Strenx di SSAB. SSAB ha finora nominato sei Strenx Certified Fabricator: G E Mathis Company (USA), Fida G SRL (Italia), Hansen Steel Services

(USA), Verni & Fida (Italia), Vulcan Steel Manufacturing (Sud Africa) e Vlassenroot Group (Belgio, Polonia, Germania). Questi produttori hanno costantemente dimostrato la loro dedizione all’eccellenza in vari aspetti del loro lavoro, tra cui: Qualità eccezionale (gli Strenx Certified Fabricator hanno costantemente fornito prodotti di qualità superiore, aderenti ai più alti standard del

settore; il loro impegno per la qualità garantisce ai clienti componenti in acciaio ad alte prestazioni affidabili per un’ampia gamma di applicazioni); Innovazione (queste aziende hanno una comprovata esperienza nell’adozione dell’innovazione nei loro processi e prodotti e sono costantemente alla ricerca di nuove tecnologie e tecniche per migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e migliorare le prestazioni dei prodotti); Sostenibilità (la certificazione rappresenta un comune impegno verso pratiche sostenibili; i membri s’impegnano a ridurre il proprio impatto ambientale utilizzando processi efficienti dal punto di vista energetico e promuovendo l’uso dei prodotti siderurgici ecologici di SSAB).

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 17


NOTIZIE KUBOTA

Il 50° anniversario in Europa Il 2024 segna il 50° anniversario dell’arrivo di Kubota in Europa con l’apertura della prima filiale in Francia nel 1974. Da allora, l’azienda ha dato prova di competenza e affidabilità, seguendo la filosofia “For Earth, For Life”. Fin dal suo arrivo in Europa, una delle sue tre regioni strategiche, insieme ad Asia e Nord America, Kubota ha cercato di stabilire una rete commerciale in cui la fiducia reciproca con i suoi partner e distributori è stata la chiave per crescere in un ambiente competitivo come quello europeo. Questo, insieme

che aumentano la soddisfazione dei clienti, dando continuità al motto dell’azienda ‘Kubota, On Your Side.’ La creazione di Kubota Holding Europe (KHE) nel 2017 ha rafforzato l’identità aziendale in Europa. Dalla fondazione della prima filiale europea in Francia nel 1974, Kubota ha continuato a espandersi in Europa con numerose filiali in Germania, Regno Unito, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Turchia per sostenere la crescita di questi mercati. Oggi l’azienda conta circa 5.000 dipendenti e più di 1.300 concessionari e distributori nella

- NEDC ad Alblasserdam (Paesi Bassi) e SEDC a Cavaillon (Francia) - sviluppano una maggiore capacità di assemblaggio e un sistema logistico per l’Europa, consentendo di consegnare i prodotti più velocemente. Un centro logistico europeo di 22.000 m2, con sede nel Nord-Est della Francia, è dedicato alla distribuzione dei ricambi in Europa. A ciò si aggiungono gli stabilimenti Kubota in Europa: Kubota Farm Machinery, uno stabilimento di produzione di trattori fondato nel nord della Francia nel 2015 e Kubota Baumaschinen

all’offerta di prodotti competitivi e affidabili, ha reso Kubota uno dei marchi leader nei settori dell’edilizia, della cura del suolo e dell’agricoltura. Inoltre, i motori Kubota sono diventati una fonte di energia affidabile per molti OEM in Europa. Così, dopo la creazione della sua prima filiale europea in Francia, la Kubota si è evoluta con la volontà di sostenere e risolvere i problemi dell’alimentazione, dell’acqua e dell’ambiente nel continente, attingendo alla sua esperienza di produttore globale e di fornitore di soluzioni. L’azienda si è concentrata sulla fornitura di servizi

regione europea. Per servire meglio i propri clienti e garantire una maggiore vicinanza, Kubota Europe ha creato strutture più vicine ai clienti europei: l’Innovation Centre Europe (ICE) promuove l’Open Innovation e accelera lo sviluppo di nuove imprese in Europa. Il Centro di ricerca KRDE, un polo di ricerca e sviluppo con sede in Francia in sintonia con i principali mercati, sviluppa nuovi modelli di trattori efficienti ed efficaci che rispondano alle esigenze delle colture, delle condizioni dei campi e dei processi di lavoro degli agricoltori europei. Due centri di distribuzione europei

GmbH, uno stabilimento di macchine per l’edilizia a Zweibrücken, in Germania, fondato nel 1989. Inoltre, nel 2012 Kubota ha acquisito il Gruppo Kverneland, azienda leader negli attrezzi agricoli e nelle soluzioni agricole efficienti, che ha permesso a Kubota di sviluppare e lasciare una forte impronta nel settore agricolo in Europa. Negli ultimi anni ci sono state altre acquisizioni di importanti operatori in Europa, come Pulverizadores Fede o Gianni Ferrari, che hanno dato a Kubota l’opportunità di offrire soluzioni più ampie e complete.

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CATERPILLAR

Alimentazione ibrida a idrogeno per veicoli fuoristrada Caterpillar ha annunciato l’avvio di un programma triennale per la dimostrazione di una soluzione avanzata di alimentazione ibrida a idrogeno realizzata sulla nuova piattaforma del motore Cat C13D. A partire dal primo trimestre del 2024, Caterpillar svilupperà un sistema con capacità transitoria per applicazioni off-highway. Il progetto dimostrerà come i sistemi di controllo all’avanguardia e i componenti elettrici-ibridi possano aiutare i motori alimentati a idrogeno a raggiungere - o superare - la densità di potenza e le prestazioni transitorie dei motori diesel tradizionali. Caterpillar sarà l’appaltatore principale

del progetto e si occuperà della ricerca e dello sviluppo dei motori e dell’integrazione dei sistemi. Con il progredire del progetto, altri collaboratori industriali e

accademici saranno coinvolti nel programma per fornire ulteriori competenze specialistiche. L’iniziativa sarà realizzata presso gli stabilimenti Caterpillar di Chillicothe, Ill. e San Antonio, Texas. Il progetto è sostenuto e parzialmente finanziato - dal Vehicle Technologies Office (VTO) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) attraverso l’Office of Energy Efficiency and Renewable Energy (EERE). Il progetto di dimostrazione dell’alimentazione ibrida a idrogeno è l’ultima di una serie di iniziative che si basano sui 35 anni di esperienza aziendale di Caterpillar nel settore dei carburanti a idrogeno.


NOTIZIE VOLVO

La decarbonizzazione a Intermat 2024 Volvo CE France, insieme ai colleghi di tutto il Gruppo Volvo, presenterà un percorso di decarbonizzazione completo per l’intero settore delle costruzioni che comprende attrezzature elettriche a batteria e veicoli commerciali, prototipi di celle a combustibile a idrogeno, servizi “intelligenti” e soluzioni di ricarica efficienti. In uno stand di 1.500 m², il gruppo Volvo metterà in mostra lo stato dell’arte della decarbonizzazione. Accanto a una serie di innovazioni nuove ed esistenti, molte delle quali saranno tenute nascoste fino alla fiera stessa, ci saranno l’escavatore elettrico EC230 da 23 t e la nuova pala gommata L120 Electric, oltre ad alcune delle macchine compatte elettriche più piccole, come l’escavatore EC18 Electric. A dimostrazione del fatto che sono necessarie più tecnologie per sostenere la transizione del nostro settore sarà presentato anche il primo prototipo al mondo di dumper articolato a celle a combustibile a idrogeno, l’HX04, oltre ad altre soluzioni pionieristiche come quelle alimentate da biocarburanti rinnovabili. Con i

servizi che assumono un ruolo sempre più importante, a Intermat 2024 Volvo CE esporrà i suoi servizi di produttività come “Connected Map”, “Task Manager” e il suo modello “Equipment as a Service”, nonché i servizi ricambi e “Uptime” come il “Programma di Riduzione della CO2”. Volvo Financial Services sarà presente nello stand Volvo per presentare la sua ampia offerta di soluzioni di finanziamento. La trasformazione elettrica non sarebbe completa senza una dimostrazione della gamma leader di soluzioni di ricarica e unità di alimentazione mobile dell’azienda, sia per le attrezzature più leggere che per i veicoli commerciali pesanti a lungo raggio. Sapendo che il passaggio alla sostenibilità è un percorso che i suoi clienti non possono compiere da soli, i prodotti e i servizi di Volvo CE saranno affiancati dalle soluzioni 100% elettriche di Volvo Trucks e Volvo Penta. Quanto evidenziato rappresenta una piattaforma che dimostra quanto Volvo sia un marchio affidabile quando si tratta di realizzare un futuro a zero emissioni in diversi ambiti di trasporto e che è più impegnata che

20 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

mai a raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2040. Attraverso l’innovazione dei suoi prodotti e dei suoi servizi, Volvo sta dimostrando che le soluzioni elettriche per l’edilizia sono in grado di lavorare senza problemi insieme agli autocarri elettrici, il tutto supportato da soluzioni di ricarica affidabili e complete. Davy Guillemard, Head of Market Area France, Volvo CE, afferma: “Stiamo guidando la trasformazione del nostro settore, sia in Francia che nel resto del mondo, con la nostra offerta unica e olistica di soluzioni sostenibili. I nostri clienti beneficiano dell’esperienza di tutto il Gruppo Volvo, che si traduce nella nostra ampia gamma di prodotti elettrici, soluzioni di ricarica e servizi intelligenti”. Marcus Horberg, presidente di Volvo Trucks France, afferma: “È insieme che possiamo mobilitarci per creare un mondo più sicuro, più silenzioso e privo di inquinanti nocivi. Lavorando in partnership in tutto il Gruppo siamo in grado di rispondere meglio alle sfide ambientali del nostro pianeta e di supportare i nostri clienti in questa trasformazione”.


MB CRUSHER

Quando la benna frantoio diventa frantoio primario Le cave mettono a dura prova il parco macchine tradizionalmente usato nei cantieri; quello che serve è un macchinario affidabile, resistente, facile da mantenere, sicuro e che garantisca un’elevata produttività per poter far fronte al ritmo frenetico dei lavori. Quali sono quindi gli elementi chiave che hanno spinto i clienti a scegliere un frantoio a mascelle MB Crusher come frantoio primario in cava? In Egitto un cliente aveva accumulato una grande quantità di basalto inutilizzato nella sua cava; stoccare queste enorme cumulo di materiale rappresentava però uno spreco di soldi: per questo motivo ha installato un frantoio a mascelle BF120.4 di MB Crusher al suo escavatore Doosan 340 per lavorare le rocce direttamente in cava e riutilizzarle sul posto per i lavori di manutenzione delle strade interne. Prima di utilizzare il frantoio MB Crusher aveva due scelte: portare il materiale in un’altra cava dove c’era un grande frantoio mobile o portare in cava con un trasporto eccezionale un impianto mobile. Due soluzioni che si sarebbero comunque rivelate costose. Tanto quanto accumulare il materiale. Continuando a esplorare le cave nel mondo, in Italia un cliente utilizza un frantoio a mascelle MB Crusher come impianto primario per frantumare il talco estratto da riutilizzare poi per la produzione di calcestruzzo. Inoltre, la benna frantoio viene anche utilizzata per la preparazione degli inerti per il calcestruzzo necessario per la coltivazione sotterranea della miniera. Installando la benna frantoio BF135.8 all’escavatore Cat 365 già presente in cava il lavoro diventa molto più flessibile: l’escavatore, infatti, raggiunge con facilità diverse aree della cava per frantumare il materiale, senza aver

la benna frantoio BF90.3 egli è riuscito, adattando la dimensione del materiale in uscita alle richieste dei suoi clienti, a ottenere un prodotto finale di eccellente qualità, con conseguente aumento della domanda commerciale. Le benne frantoio MB Crusher sono dei veri e propri frantoi a mascelle portatili che operano sfruttando l’impianto idraulico della macchina operatrice su cui sono installati. Sono affidabili e caratterizzati da una struttura robusta, facilità di manutenzione e sicurezza d’uso. Rappresentano

bisogno di trasportare altri mezzi o materiale. Un procedimento molto redditizio. Il risparmio di tempo è cruciale per ridurre i costi e le benne frantoio MB Crusher sono in grado di far risparmiare molto tempo. Basti pensare che l’installazione dell’attrezzatura e la regolazione delle mascelle per modificare la granulometria in uscita richiedono meno di mezz’ora, eliminando la necessità di portare la macchina in officina. Un esempio concreto è dato da un cliente indiano di MB Crusher che lavorava con il basalto: installando su un escavatore Komatsu PC200

praticamente la soluzione ideale per qualsiasi esigenza in ambito di cava. La loro flessibilità assicura un’ottimale produttività, e inoltre, grazie alla loro mobilità con la macchina operatrice, non richiedono trasporti eccezionali. Soprattutto considerando che per installare un nuovo frantoio o sostituire un impianto fisso occorre prendere in considerazione vari fattori, quali la produzione desiderata, la quantità stimata, la fase di installazione, i costi di manutenzione e tutte le fasi di lavorazione. Tuttavia, la scelta deve prioritariamente orientarsi verso l’economicità e la redditività. gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 21


NOTIZIE KOBELCO

Un decennio di eccellenza nel mercato europeo Il 2023 segna un importante anniversario per Kobelco Construction Machinery Europe B.V. (KCME), che festeggia i 10 anni dal suo ritorno in Europa. Il costruttore giapponese, infatti, ha annunciato per la prima volta il suo ritorno nella regione nel 2013 con l’inaugurazione della sede centrale di Almere, nei Paesi Bassi. Negli ultimi 10 anni, Kobelco si è impegnata in una crescita rapida ma controllata della rete di concessionari e oggi vanta una copertura in oltre 40 località in Europa, CSI e Maghreb. L’ampia gamma di prodotti Kobelco comprende macchine convenzionali, dal più piccolo miniescavatore SK08 da 1 t al più grande SK850LC da 90 t, oltre a una gamma innovativa di macchine per la demolizione e gru cingolate a braccio tralicciato da 55 a 550 t. Per celebrare quest’importante occasione, KCME ha invitato tutti i suoi concessionari e partner europei di lunga data a uno speciale evento celebrativo ad Amsterdam, dov’è stato presentato per la prima volta anche il nuovo miniescavatore Kobelco

È previsto anche un campo dimostrativo. Il completamento della nuova sede di KCME è previsto per il 2025. I partecipanti alla celebrazione del 10° anniversario hanno avuto anche l’opportunità di ascoltare le intuizioni commerciali dei membri chiave del team KCME, tra cui l’amministratore delegato Makoto Kato e il direttore

in Europa! Sono estremamente orgoglioso dei risultati raggiunti da KCME dal nostro ristabilimento in Europa nel 2013 e desidero estendere la mia gratitudine a tutti i nostri concessionari, partner, clienti e dipendenti, che hanno continuato a essere fedeli al marchio Kobelco nel corso dell’ultimo decennio. Guardando

SK26SR-7. Un’altra parte importante dell’evento è stato l’annuncio del trasferimento di KCME in una nuova sede, molto più grande, a Lelystad. L’edificio di 17.500 m2, situato su 30.000 m2 di terreno di proprietà di KCME, comprenderà tre edifici principali: un magazzino, uffici a tre piani e uno dotato di strutture per la formazione, officina e showroom.

generale del marketing di prodotto, Olivier Rasmont. All’evento, che si è concluso con una cena di gala e un intrattenimento serale, erano presenti anche i vertici della sede giapponese di Kobelco. L’amministratore delegato di KCME, Makoto Kato, ha dichiarato: “Che modo fantastico di festeggiare i 10 anni di Kobelco

al futuro, siamo entusiasti di rafforzare ulteriormente il nostro impegno sul mercato europeo e siamo orgogliosi di compiere un passo importante nell’espansione della nostra sede centrale in un nuovo e più grande stabilimento appositamente costruito a Lelystad. Ci auguriamo altri 10 anni di stretta collaborazione”.

22 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024



NOTIZIE HYUNDAI

Due pale gommate per Frealdo Asfalti Due pale gommate Hyundai, i modelli HL975A CVT e HL960A, lavorano a ritmi serrati presso l’impianto di riciclaggio di materiali inerti della Frealdo Asfalti, società attiva dal 1968 e punto di riferimento nel settore del recupero dei materiali inerti. Attualmente, l’azienda vicentina è amministrata dai fratelli Luigi e Paolo Frealdo, che portano avanti l’attività fondata dal padre Bruno. “La nostra azienda si avvale oggi di un parco macchine consistente, circa 90 mezzi, di quattro sedi operative e di un organico di circa 25 addetti. La nostra attività principale è il recupero e riciclo di materiali inerti non pericolosi. In particolare, nei due impianti di nostra proprietà vengono lavorati rifiuti che derivano da attività di demolizioni edili, rifiuti costituiti da terra e rocce, asfalto, cartongesso e rifiuti da

prodotti e materiali tecnici certificati; la seconda è impiegata all’interno di un capannone di circa 3.000 m2 dove avviene la lavorazione del cartongesso, attraverso la separazione meccanica della carta dal gesso che, una volta recuperato, può essere utilizzato nuovamente nelle cementerie. L’intero ciclo di trattamento e riciclo del cartongesso è svolto all’interno del capannone per garantire un impatto zero sia in termini di rumore che di emissioni. “La nostra collaborazione è nata nel 2016 con la vendita di una pala gommata Hyundai HL955 da impiegare negli impianti, dove le macchine lavorano a ritmi sostenuti (circa 2.000 ore l’anno). La necessità dell’azienda era quella di garantire ottime prestazioni con una riduzione dei consumi. Questa vendita è stata un vero e proprio successo in quanto non solo ha dimostrato di

spazzamento stradale”, spiega Luigi Frealdo, responsabile degli impianti di riciclo, a sinistra nella foto di copertina, in compagnia di Angelo Schenato, direttore commerciale di Bauma Service, distributore HD Hyundai Construction Equipment per le regioni Veneto e Trentino Alto-Adige. Presso l’impianto di riciclaggio di materiali inerti di Val Liona (VI) operano a pieno ritmo le citate pale gommate Hyundai HL975A CVT e HL960A: la prima lavora all’esterno, dove sono stoccate materie prime secondarie, 24 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

essere all’altezza delle esigenze del cliente, ma ha anche consentito di dimezzare i consumi. La soddisfazione del cliente si è tradotta nell’acquisto di altri modelli Hyundai, ampliando così il proprio parco macchine”, ha dichiarato Angelo Schenato. “La pala Hyundai HL960A è una macchina comoda, veloce e garantisce un’ottimale visibilità soprattutto per lavorare all’interno del capannone. I consumi sono davvero ridotti, nonostante movimentiamo circa 200 t/giorno di cartongesso. La pala Hyundai HL975A CVT è entrata a far parte del nostro parco macchine circa 10 mesi fa e si è fatta subito notare in termini di consumi, visibilità e prestazioni. Infatti, considerando i volumi importanti che movimenta, circa 1.500 t/giorno, i consumi sono notevolmente ridotti. Si tratta di un mezzo molto confortevole e veloce, che non teme il carico di 20-30 bilici/ giorno. La trasmissione di nuova generazione ZF, inoltre, ottimizza prestazioni ed efficienza. Siamo molto soddisfatti della nuova pala Hyundai, così come della professionalità e competenza di Bauma Service, che ci ha supportati in termini di assistenza e di orientamento all’acquisto della macchina giusta per le nostre esigenze”, ha dichiarato Simone Frealdo.


KLEEMAN

Processi ottimali per una maggiore sostenibilità

Numerose aziende di estrazione e riciclaggio richiedono impianti convenienti dal punto di vista economico, ma anche il più possibile sostenibili e a basse emissioni. Per questo Kleemann punta su soluzioni tecniche innovative e un servizio di consulenza esaustivo. Tra le soluzioni tecniche volte all’ottimizzazione dei processi rientrano, ad esempio, strumenti di regolazione ad alta precisione come l’innovativo sistema di controllo dell’alimentazione (CFS), che fa sì che il materiale sia sempre alimentato nel frantoio con la massima efficienza. Il livello di riempimento della camera di frantumazione è costantemente monitorato e l’alimentazione viene adattata al processo. Un processo così ottimizzato permette di ridurre al minimo l’usura dei materiali e, inoltre, diminuisce il consumo di carburante, a tutto vantaggio dell’ambiente. Il sistema di controllo dell’alimentazione CFS è un esempio di come si possa ottimizzare l’intero processo adottando una tecnologia intelligente. Le innovazioni tecniche, però, sono solo una parte della soluzione. Almeno altrettanto importante è la pianificazione del treno di

macchine, perché solo quando tutti i componenti interagiscono in modo ottimale si possono sfruttare al meglio i vantaggi delle innovazioni tecniche. Per lavorare con la massima efficienza e, quindi, salvaguardare le risorse, l’impianto non deve essere né troppo piccolo né sovradimensionato. Pertanto, è fondamentale scegliere impianti di frantumazione con gli utensili adatti e gli impianti di vagliatura, dotati di rivestimenti ottimali, devono essere perfettamente compatibili con il processo. Nel complesso,

il processo deve considerare la capacità sia dei nastri di accumulo, la cui portata è proporzionale all’intero impianto, sia della macchina caricatrice. Regolando corrispondentemente le macchine è possibile ridurre considerevolmente il consumo di energia. Un processo così ottimizzato consente di ridurre al minimo l’usura del materiale: un altro punto importante, perché quando i componenti si usurano rapidamente, è necessario produrne di nuovi con un elevato dispendio di materiale ed energia. Evitare un’usura inutile, quindi, non solo permette di risparmiare denaro, ma riduce anche le emissioni di CO2 in misura non trascurabile. Qui Kleemann punta su un servizio di consulenza clienti davvero esaustivo. I consulenti tecnici pianificano in anticipo tutti i processi. Nel caso di processi di vaste dimensioni, viene creato un diagramma di flusso (AggFlow) che permette di simulare il flusso di materiale nel dettaglio. La consulenza prevede soluzioni tecniche come pure suggerimenti e consigli per gestire al meglio i processi. Per configurare un treno di macchine con precisione occorrono un buon software di progettazione, ma anche una grande esperienza e intuizione. Per questo Kleemann punta su soluzioni tecniche e sulla collaborazione di tecnici applicativi esperti.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 25


NOTIZIE BOBCAT

Un miniescavatore E10e nella Napoli sotterranea L’impresa Lucci Salvatore ha utilizzato un miniscavatore elettrico Bobcat E10e nel cuore di Napoli, nell’area sotterranea del Complesso Monumentale dei Girolamini, un imponente edificio patrimonio di architettura, arte e cultura che si scopre inaspettatamente solo varcando uno dei portoni delle mura laterali. Parallelamente alla manutenzione dell’edificio la Lucci Salvatore si sta occupando dello scavo archeologico al di sotto della struttura. Questo delicato intervento sta facendo scoprire di un nuovo frammento della Napoli sotterranea portando alla luce ogni giorno pertugi, passaggi, archi e ambienti precedenti alla costruzione del fabbricato, ricoperti e tombati con materiale di risulta. Si tratta di un lavoro attento e meticoloso realizzato utilizzando un escavatore elettrico Bobcat E10e, che ha permesso di scoprire ambienti straordinari di una delle città più antiche del mondo, stratificata tra i resti di epoca greca e romana, testimonianza storica di come Napoli si sia evoluta nel tempo. Salvatore Lucci, titolare dell’impresa, ha

afferma che “l’intervento al Complesso Monumentale dei Girolamini e del suo sottosuolo ci trasmette tanto orgoglio quanto fascino; i risultati raggiunti sono possibili grazie al lavoro attento e costante dell’escavatore elettrico Bobcat E10e, senza il quale non si sarebbe potuto realizzare quest’importante intervento in quanto troppo profondo per essere eseguibile manualmente o con strumenti meno efficaci. Ci affidiamo a Bobcat da sempre, con piena soddisfazione e consapevolezza di poter contare su mezzi innovativi, affidabili e tecnologicamente avanzati, permettendoci di operare nei contesti delicatissimi del nostro core business”. Il capo cantiere, Ugolino Dottorini, ha invece commentato: “Il miniescavatore Bobcat E10e si è rivelato perfetto per poter lavorare negli scavi sotterranei del Complesso Monumentale, completamente in ambiente chiuso. Le sue prestazioni si sono dimostrate le stesse di un mezzo a motore ma in assenza di rumore e soprattutto di vibrazioni, fondamentali in un contesto

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archeologico. Il miniescavatore, dotato di una benna senza denti per non rischiare di graffiare eventuali reperti, ha scavato ininterrottamente da due mesi garantendo la continuità lavorativa grazie alla ricarica rapida della batteria. Il profilo girosagoma ha favorito le operazioni più complesse dell’intervento”. Per l’acquisto dei mezzi Bobcat la Lucci Salvatore si avvale della consulenza ed esperienza della Esposito SpA, dal 2019 distributore esclusivo Bobcat per la Campania. Gianpaolo Ruotolo, Sales Manager presso il concessionario Bobcat, ha affermato:“Lucci Salvatore è un’azienda con una forte predisposizione all’innovazione e alle nuove tecnologie rivolte al rispetto dell’ambiente. È stata infatti tra le prime aziende italiane ad acquistare il miniescavatore elettrico E10e ed è già in procinto di acquista l’E19e di recentissimo lancio, affidandosi ai nostri suggerimenti. Abbiamo una profonda attenzione alla consulenza sulla macchina e l’accessorio più adatto per ogni tipo di lavoro, per garantire la migliore soluzione alle esigenze lavorative e la massima efficienza. Questo, insieme a una pronta assistenza dopo l’acquisto, ci ha permesso di creare una collaborazione duratura basata su stima e fiducia reciproca”. Nella foto di gruppo, da sinistra a destra: Gianpaolo Ruotolo, Sales Manager presso Esposito SpA; Nicola Lucignano, operatore della Lucci Salvatore; Salvatore Lucci, titolare della Lucci Salvatore; Ugolino Dottorini, capo cantiere della Salvatore Lucci.


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ATTUALITA’ Lavori pubblici

IL NUOVO CODICE APPALTI

CAMBIA LE REGOLE DEL GIOCO

D

igitalizzazione, innovazioni procedurali, ridefinizione di alcune figure e istituti giuridici, un’architettura di fondo basata su una serie di principi generali: queste sono alcune delle novità introdotte con il Decreto Legislativo 36/2023, l’ormai noto nuovo Codice dei Contratti Pubblici, provvedimento chiave nel quadro dell’attuazione del PNNR e, insieme, profonda innovazione dell’impianto giuridico della

contrattualistica in materia. Il provvedimento, entrato ufficialmente in vigore il 1° aprile dello scorso anno ma soggetto a una fase di transizione estesasi fino al 31 dicembre - che ha visto rimanere temporaneamente in vigore alcune disposizioni del Decreto Legislativo 50/2016 (il predecessore Codice Appalti) e dei due Decreti Semplificazioni - riveste particolare importanza perché, più e oltre che un insieme di nuove regolamentazioni, introduce alcuni cambi di paradigma

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nella disciplina, destinati ad avere importanti riflessi sulle stesse modalità di lavoro di stazioni appaltanti e imprese. Vediamo come. Dalle regole ai principi Dal punto di vista dell’impianto giuridico complessivo la più importante novità è rappresentata dall’introduzione dei cosiddetti Principi Generali, cui sono dedicati i primi 12 articoli del Codice. Una scelta filosoficamente importante,


Foto: PERI SE

Con il 1° gennaio 2024 termina l’ultima fase di transizione e il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici entra pienamente in vigore. Un provvedimento organico che non si limita a ridefinire regole e procedure, ma abbraccia un nuovo impianto giuridico. Con importanti ricadute per enti, stazioni appaltanti e l’intero settore di Marco Nava perché il suo scopo è quello di affermare la preminenza di valori e criteri di carattere etico rispetto alle singole norme, fornendo in tal modo una chiave interpretativa per la risoluzione delle controversie e promuovendo la libertà d’azione e la discrezionalità delle stazioni appaltanti. Significativa in questo senso è l’analisi di alcuni dei principi sopra citati e, in particolare, dei primi tre (il Principio del risultato, il Principio della fiducia e il Principio dell’accesso al mercato), pro-

prio per la loro funzione di criteri interpretativi delle altre norme del Codice. Quanto al primo, si può dire che rappresenti la chiave di volta del codice in quanto enunciato che sottolinea l’interesse pubblico come finalità principale che enti e stazioni appaltanti devono perseguire nelle loro attività; finalità che si esplica, per riprendere le stesse definizioni del testo, nel gestire gli appalti con la massima tempestività ottenendo il migliore rapporto tra qualità e prezzo

nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e concorrenza. Aspetti, questi, certamente non nuovi nella contrattualistica pubblica, ma che nel nuovo codice assumono una valenza diversa e superiore. Questa particolare accezione del Principio del risultato, infatti, trascende il mero rispetto formale di regole e contratti per enfatizzare i risultati concreti che la Pubblica Amministrazione è tenuta a raggiungere nella conduzione delle attività che le competono, in particolare quello dell’interesse pubblico che, in quanto tale, diviene il principio cardine in base al quale regolamenti e procedure devono essere declinati e applicati. Digitalizzazione, procedure e figure professionali Su questo impianto di fondo il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici introduce una serie di innovazioni disciplinari che coinvolgono procedure, istituti giuridici e ruoli e figure professionali. Uno dei cardini della nuova disciplina è senza dubbio la digitalizzazione dell’intero iter procedurale degli appalti, con l’obbligo di “definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e i requisiti di interoperabilità e interconnettività”, uno degli obiettivi espliciti del PNNR. In quest’ottica la digitalizzazione supera la veste di mero strumento per diventare vero e proprio elemento di modernizzazione ed efficientamento dell’appalto in termini di riduzione dei tempi, semplificazione delle procedure e riduzione dei contenziosi. Del tema si occupano gli articoli dal 19 al 36 del Codice, introducendo tra le disposizioni l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare piattaforme aperte interoperabili come il BIM e, più in generale, di adottare “metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni” per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro, rendendo così la digitalizzazione il cuore dell’appalto e di una serie di materie annesse, dinamica resa esplicita dalla definizione di “Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” comprendente la Banca dati nazionale dei

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ATTUALITA’ contratti pubblici, il Fascicolo virtuale dell’operatore economico e le piattaforme di approvvigionamento digitale. Dal punto di vista procedurale, una delle novità più rilevanti è senza dubbio la semplificazione delle procedure di affidamento, accompagnata dall’innalzamento delle soglie per gli affidamenti diretti. In quest’ambito l’art. 50 del Nuovo Codice introduce modalità come l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, di servizi e forniture inclusi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione di importo inferiore a 140.000 euro, la procedura negoziata senza bando previa consultazione di almeno cinque operatori economici per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro, e - previa consultazione di almeno 10 operatori economici - per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino alle soglie indicate nell’art. 14 del Codice. Inoltre, per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino a 5,382 milioni di euro è possibile procedere con gara a evidenza pubblica senza necessità di motivazione.

Per quanto riguarda le figure professionali, importanti novità in termini di procedure di nomina, requisiti e responsabilità riguardano quella del Responsabile Unico del Progetto, già Responsabile Unico del Procedimento in base al precedente Codice del 2016, che ora è equiparabile a un vero e proprio project manager cui sono affidate le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e esecuzione. Il RUP, in particolare, dev’essere individuato da enti e stazioni appaltanti già nel primo atto di avvio dell’intervento pubblico ed essere in possesso di competenze professionali adeguate all’appalto della cui gestione è incaricato. Per quanto riguarda i requisiti professionali, il RUP dev’essere in possesso di esperienze adeguate nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare, definite anche in funzione dell’importo dell’appalto. Le altre novità Il Nuovo Codice introduce anche una serie di innovazioni relative a specifici istituti. Di notevole rilievo, e in parte controversa, è l’eliminazione “tout court” del divieto del subappalto a cascata contenuto nel vecchio Codice,

APPALTI DIGITALI / 1

IL NUOVO SISTEMA NAZIONALE DI E-PROCUREMENT? La digitalizzazione della pubblica

e-procurement “certificate” utilizzate

amministrazione rappresenta la ve-

dalle stazioni appaltanti e piattafor-

ra grande sfida dei prossimi anni: i

me di interoperabilità, scambio e riu-

“dati” rappresentano da un lato una

so di informazioni - permetterà a tut-

fonte di ricchezza e di conoscenza,

te le amministrazioni pubbliche una

dall’altro permettono di rendere le

gestione trasparente, efficiente, mo-

decisioni della pubblica amministra-

derna dei propri acquisti, con ricadute

zione più trasparenti ed intellegibi-

indotte anche sulla qualità dei servizi

li, garantendo un maggior grado di

offerti ai cittadini. Uso di dati nativi

“accountability”.

digitali (e quindi smaterializzazione

La digitalizzazione end-to-end del

documentale), maggiore sicurezza

processo di acquisto - mediante la

(attraverso la diffusione delle identità

realizzazione di un ecosistema inte-

digitali), miglioramento dell’efficien-

grato, costituito da piattaforme e ser-

za dell’azione amministrativa (con il

vizi digitali infrastrutturali (Banca Dati

ricorso a soluzioni tecnologiche inno-

Nazionale Contratti Pubblici e i servizi

vative), sono solo alcuni dei benefici

per l’interoperabilità messi a disposi-

che ci attendiamo per il miglioramen-

zione da ANAC), dalle piattaforme di

to complessivo del Sistema.

30 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

sostituito dalla possibilità discrezionale per la stazione appaltante di individuare la categoria di lavori o prestazioni che non possono essere oggetto di ulteriore subappalto, con motivazioni che possono riguardare le specifiche caratteristiche dell’appalto, la natura e complessità delle prestazioni, l’esigenza di rafforzare il controllo delle attività di cantiere e della salute e sicurezza dei lavoratori o la prevenzione del rischio di infiltrazioni criminali. Nell’ambito della progettazione, significativa è l’eliminazione del livello definitivo con esclusiva permanenza del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo. Importanti anche alcune novità in materia di appalto integrato, ambito in cui enti e stazioni appaltanti possono decidere di inserire nel contratto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Una nota in merito a un tema delicato, la qualificazione delle stazioni appaltanti, cui il Nuovo Codice dedica due articoli, il 62 e il 63. Per l’acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti e per l’affidamento di lavori di importo superiore a 500.000 euro, in particolare, le stazioni appaltanti devono essere qualificate; al di sopra di tali soglie le stazioni non qualificate sono obbligate a ricorrere a una stazione appaltante qualificata, a una centrale di committenza qualificata o a altri soggetti aggregatori.


Foto: DOKA

ANAC: dal 1° gennaio al via l’appalto pubblico tutto digital Uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici è la digitalizzazione degli appalti pubblici, prevista anche tra gli obiettivi più rilevanti del PNRR. Costituisce una trasformazione epocale di modernizzazione dell’Italia e di crescita a livello europeo, che avrà un impatto rilevante su cittadini, amministrazioni e imprese. Affinché tutti gli attori del sistema (stazioni appaltanti, operatori economici, enti pubblici) siano pronti al passaggio, fissato al 1° gennaio 2024, Anac – l’Autorità nazionale anticorruzione - sta lavorando per dotare il Paese delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento delle procedure di appalto in modalità digitale. Ma cosa significa in concreto digitalizzare gli appalti pubblici? Significa superare definitivamente non solo l’era della carta nelle gare pubbliche e negli appalti, ma andare oltre l’idea stessa della gara pubblica come predisposizione di documenti, passaggi burocratici, notifiche, e altri lacci e lacciuoli che hanno nel tempo rallentato e a volte bloccato l’esecuzione di opere e l’acquisto di beni e servizi. Ora amministrazioni e imprese entrano in una dimensione digitale e immateriale di tutte le fasi del processo di acquisto: programmazione, progettazione, esecuzione e accesso alle informazioni e agli atti di gara. Non ci saranno più documenti ma interoperabilità fra piattaforme “certificate”.

Il nuovo Codice dei contratti lo definisce “Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)”. Le pubbliche amministrazioni potranno acquisire dal mercato e alle migliori condizioni, le risorse (forniture, servizi, lavori, conoscenza) utili al funzionamento, mantenimento e sviluppo delle proprie attività istituzionali attraverso l’interconnessione con banche dati e sistemi telematici, semplificando l’intero processo, velocizzandolo e rendendolo meno costo e qualitativamente più efficace. Tutto ciò presuppone che le Pubbliche amministrazioni del Paese, a tutti i livelli, e le imprese arrivino preparate al 1° gennaio 2024,

in grado di inserirsi al meglio all’interno di questo salto di qualità nel modo di operare del Pubblico e del Privato, e di cambio di paradigma nella realizzazione di opere e servizi a favore dei cittadini. Questo è il compito che sta portando avanti l’Autorità. Attraverso la propria Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, Anac rende disponibili i servizi e le informazioni necessari allo svolgimento delle fasi dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Tra questi la Piattaforma contratti pubblici (PCP), la Piattaforma per la pubblicità legale degli atti, il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE).

IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI IN SINTESI Il Principio del risultato assume un ruolo cardine dell’intero Codice, enfatizzando l’interesse pubblico come finalità principale che enti e stazioni appaltanti devono perseguire nelle loro attività in modo da gestire gli appalti con la massima tempestività, ottenere il migliore rapporto tra qualità e prezzo e rispettare i principi di trasparenza, legalità e concorrenza. Tutte le informazioni relative a una procedura di gara sono oggetto di digitalizzazione, dalla pianificazione alla gestione della gara con le relative verifiche e controlli del caso fino ad arrivare all’esecuzione del contratto e al conseguente monitoraggio. Le procedure di affidamento vengono semplificate e le soglie per gli affidamenti diretti vengono elevate. Il Responsabile Unico del Procedimento diventa Responsabile Unico del Progetto, con ruolo e funzioni assimilabili a quelli di un project manager cui sono demandate le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e esecuzione; viene inoltre affiancato nella gestione della fase esecutiva dal Direttore dell’esecuzione del contratto (DEC) e dal Direttore dei Lavori (DL). Viene eliminato il divieto del subappalto a cascata contenuto nel precedente Codice, demandando alla discrezionalità della stazione appaltante la definizione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto che, pur subappaltabili, non possono formare oggetto di ulteriore subappalto. Viene eliminato il livello di progettazione definitivo, concentrando i livelli e contenuti della progettazione nei due momenti del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo. In materia di appalto integrato si riconosce all’ente o stazione appaltante, se qualificati, la possibilità di affidare a un unico soggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnicoeconomica approvato. Per l’acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti e per l’affidamento di lavori di importo superiore a 500.000a euro le stazioni appaltanti devono essere qualificate; al di sopra di tali soglie le stazioni non qualificate devono ricorrere a una stazione appaltante qualificata, a una centrale di committenza qualificata o a altri soggetti aggregatori.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 31


ATTUALITA’

GIUSEPPE BUSIA

PRESIDENTE ANAC

L’OBIETTIVO È ASSICURARE MASSIMI LIVELLI DI TRASPARENZA, SPEDITEZZA E SEMPLIFICAZIONE NELLA GESTIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI

“L’interoperabilità tra le piattaforme certificate e i servizi infrastrutturali centralizzati rappresenta il presupposto per la comunicazione elettronica, lo scambio e il riuso dei dati tra le Pubbliche Amministrazioni, la piena applicazione del principio del ‘once only’, secondo il quale dati e documenti devono essere forniti alla Pubblica Amministrazione una sola volta e riutilizzati quando necessario”, spiega il Presidente dell’Autorità, Giuseppe Busia. “L’automazione dello scambio dei dati fra i sistemi telematici e l’utilizzo di modelli di dati condivisi creano le condizioni per un aumento dell’affidabilità delle informazioni, un miglioramento dell’efficienza del processo, una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi e del carico amministrativo per i cittadini, le imprese e le amministrazioni. L’obiettivo ultimo è assicurare massima trasparenza, speditezza e un elevato livello di semplificazione nell’assegnazione e gestione dei contratti pubblici, con l’intento di aumentare l’efficienza del

APPALTI DIGITALI / 2

REGISTRO PIATTAFORME CERTIFICATE SUL SITO ANAC Da lunedì 18 dicembre 2023 sul portale dei dati aperti Anac è stat attivata la sezione Registro Piattaforme Certificate (RPC), consultabile al seguente link: http://dati.anticorruzione.it/#/regpiacert. Il registro raccoglie le informazioni sulle Piattaforme di fornitura digitale che hanno ottenuto la “Dichiarazione di conformità di piattaforma”. Ossia la certificazione dei componenti, dei soggetti titolari, pubblici e privati, dei gestori delle stesse, in base al nuovo Codice degli Appalti.

sistema e garantire una maggiore efficacia dell’azione amministrativa; una Pubblica Amministrazione che acquista in modo più semplice, veloce e trasparente, snellendo le procedure, infatti, è in grado di offrire servizi migliori ai cittadini e alle imprese, con ricadute positive su tutto il sistema-Paese”, conclude il Presidente ANAC. La principale novità in vigore dal 1° gennaio 2024 riguarda la gestione delle gare pubbliche, per le quali diventa obbligatorio l’utilizzo di piattaforme digitali “certificate”. Questo significa, in concreto, che tutte le amministrazioni non

dotate di una propria piattaforma di approvvigionamento digitale, dovranno utilizzare piattaforme “certificate” messe a disposizione da altri soggetti (stazioni appaltanti, centrali di committenza, soggetti aggregatori, ecc.), non solo per la fase di affidamento, ma anche per tutte le altre fasi del ciclo di vita dei contratti ed in particolare l’esecuzione. Dal 1° gennaio 2024, tali piattaforme devono essere utilizzate anche per la redazione o acquisizione degli atti relativi alle procedure di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione dei contratti; la

32 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

trasmissione dei dati e documenti alla Banca Dati Anac; l’accesso alla documentazione di gara; la presentazione del Documento di gara unico europeo; la presentazione delle offerte; l’apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara; il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie. Con l’entrata in vigore delle nuove norme all’inizio del 2024, si registra anche un’altra novità rilevante, che ha impatto non solo sulle amministrazioni ma anche sugli operatori economici che partecipano alle gare: grazie alla interoperabilità di tutte le componenti del sistema, sarà pienamente operativo il Fascicolo virtuale dell’operatore economico predisposto da Anac, strumento per l’accesso alle informazioni riguardanti un operatore economico per la verifica del possesso dei requisiti per la partecipazione agli appalti pubblici e l’assenza di cause di esclusione (casellario giudiziale, certificati antimafia, regolarità fiscale e contributiva, eccetera). I dati e i documenti contenuti nel fascicolo, che l’operatore economico può inserire attraverso apposite funzionalità, verranno aggiornati automaticamente dagli enti certificatori (Ministero della Giustizia, Ministero dell’Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, ecc.) attraverso l’interoperabilità, potranno essere consultati dalle stazioni appaltanti e riutilizzati in tutte le procedure di affidamento a cui uno stesso operatore economico partecipa. Infine, un’ulteriore rilevante novità riguarda una specifica fase del ciclo di vita dei contratti pubblici, quella della pubblicazione. A garantire la pubblicità degli atti di gara sarà Anac, con la sua Banca Dati, mediante la trasmissione delle informazioni all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea. Gli effetti giuridici degli atti pubblicati decorreranno dalla data di pubblicazione nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici. La documentazione di gara sarà resa costantemente disponibile attraverso le piattaforme digitali e i siti istituzionali delle stazioni appaltanti e rimarrà costantemente accessibile attraverso il collegamento con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. ■


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MACCHINE CASE

A PROVA DI APPALTO La C.S. Costruzioni di Asti - specializzata nell’esecuzione di lavori edilizi, impiantistici e infrastrutturali, in particolare per la pubblica amministrazione - ha rinnovato tramite gara d’appalto il suo parco di macchine movimento terra. A vincerla, per la terza volta consecutiva, è stato il marchio CASE, che ha consegnato all’azienda piemontese ben 13 mezzi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 di Ettore Zanatta

34 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


F

ondata il 4 marzo 2003 ad Asti, C.S. Costruzioni acronimo di Centro Servizi Costruzioni - svolge un ampio spettro di lavori nell’ambito dell’edilizia, impiantistici e infrastrutturali, in particolare per la pubblica

amministrazione. Fin dalla sua costituzione l’azienda piemontese ha investito e continua costantemente a investire - in mezzi e risorse umane per offrire servizi sempre di altissima qualità. Abbiamo incontrato Carlo Fornaca, fondatore e attuale amministratore e direttore tecni-

co di C.S. Costruzioni, per meglio comprendere le metodologie e i criteri con i quali vengono scelti e selezionati partner e fornitori e, in particolare, le macchine movimento terra utilizzate nelle sue aree di competenza, considerando il recente rinnovamento del parco che ha portato all’acquisto di 13 mezzi a marchio CASE. Lo scorso anno C.S. Costruzioni ha compiuto 20 anni e la sua attività è cresciuta costantemente nel tempo, diventando un punto di riferimento nelle sue aree di competenza. Su quali principi si fonda l’attività aziendale? “La nostra visione aziendale ha sempre considerato prioritaria l’attività del gruppo di lavoro, dei dipendenti e dei collaboratori, che lavorano quotidianamente in sinergia per offrire servizi a tutta la collettività. C.S. Costruzioni è cresciuta con una media del 15% annuo e 10 anni fa abbiamo inaugurato la nuova sede in Frazione Sessant, ad Asti, dove ci troviamo ora. Quest’importante investimento ha rappresentato un tassello molto importante per l’evoluzione della nostra azienda ed è stata costruita con tutte le caratteristiche del risparmio energetico. Oggi C.S. Costruzioni opera in Piemonte, Liguria, Val d’Aosta ed Emilia-Romagna nei molteplici settori dell’edilizia, sia nell’esecuzione di nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni, nella costruzione e manutenzione di linee elettriche e telefoniche, nell’esecuzione di scavi e movimento terra, nella costruzione di condotte fognarie (anche in galleria), acquedotti, reti gas, lavori stradali, eccetera. L’azienda è in grado di offrire servizi all’avanguardia e un’elevata qualità costruttiva, distinguendosi per la capacità di gestire progetti complessi e articolati nei diversi settori di attività, principalmente per enti pubblici, ma anche per ditte e soggetti privati”. Com’è composto il gruppo di lavoro citato e quale ritiene essere l’elemento CARLO FORNACA, AMMINISTRATORE E DIRETTORE TECNICO DI C.S. COSTRUZIONI, AL CENTRO DEL SUO PARCO DI MACCHINE MOVIMENTO TERRA, COMPOSTO ESCLUSIVAMENTE DA MEZZI A MARCHIO CASE gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 35


MACCHINE zione delle opere. Tutti hanno sviluppato spirito critico, rispetto nei confronti delle altrui competenze e professionalità, nonché la consapevolezza che il loro operato e i risultati devono soddisfare le esigenze e le aspettative della committenza. Queste sinergie ci consentono di realizzare le sfide più complesse e di distinguerci per la valorizzazione di ogni progetto. La qualità e l’affidabilità sono per C.S. Costruzioni la chiave del successo, ma ancor prima un modo di essere, biglietti da visita che costituiscono l’identità dell’azienda e che ci permettono di affrontare attività articolate in ogni settore del mondo delle costruzioni”. CARLO FORNACA IN COMPAGNIA DI DAVIDE POLETTO, COMMERCIALE DI IVECO ORECCHIA PER LE AREE DI ASTI E ALESSANDRIA

che permette a C.S. Costruzioni di distinguersi nel mercato attuale? “Il gruppo di lavoro impegnato nelle attività di C.S. Costruzioni è costituito da oltre 40 persone (ma diamo lavoro ad altrettante maestranze esterne) e comprende tecnici interni, periti, ingegneri edili, geometri e assistenti che, oltre a occuparsi della direzione di cantiere, applicano in modo diretto le proprie co-

noscenze e competenze professionali. Si tratta di persone motivate, responsabilizzate, soddisfatte del loro ruolo e inserite in un programma di formazione continua. Il successo del team di lavoro per C.S. Costruzioni è prioritario rispetto a quello del singolo componente, quindi è fondamentale la collaborazione tra le diverse figure professionali che intervengono nel processo di realizza-

Che tipo di garanzie offre C.S. Costruzioni al mercato e che genere di parco mezzi utilizza l’azienda per svolgere le proprie attività? “Nel 2012 C.S. Costruzioni ha ottenuto l’abilitazione alla raccolta dei rifiuti non pericolosi e, tra le altre cose, grazie all’impianto di frantumazione di proprietà provvede al recupero e alla trasformazione delle macerie provenienti dalle demolizioni edili. Inoltre, l’azienda è costantemente impegnata a coniugare efficienza e produttività con

UNA RAPPRESENTANZA DEL TEAM DI C.S. COSTRUZIONI E DELLE 13 MACCHINE CASE CONSEGNATE ALL’AZIENDA PIEMONTESE TRA LA FINE DEL 2023 E L’INIZIO DI QUEST’ANNO 36 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


il rispetto dell’ambiente: tutto il parco mezzi è stato recentemente rinnovato, acquistando nuovi autocarri, furgoni, macchine movimento terra e autovetture con motori di ultima generazione. C.S. Costruzioni possiede un alto Standard di Qualità Aziendale certificato (UNI EN ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015, ISO 45001:2018 e SOA OG1, OG2, OG3, OG6, OG10, OG11, OS13, OS18-A, OS22, OS24, OS28 e OS30) ed è iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Sulla base delle commesse acquisite e dei lavori in corso in futuro continueremo a incrementare le classifiche di tutte le categorie SOA e ad acquisirne di nuove, in modo da poter partecipare a gare d’appalto di maggiore importo abbracciando tutto il territorio nazionale. Allo stesso tempo stiamo avviando contatti a vari livelli per l’acquisizione di commesse anche in Paesi esteri, facenti parte dell’Unione Europea ed extra EU”.

IVECO ORECCHIA: UNA RETE DI COMPETENZA Ava, Orecchia & Scavarda, Orecchia e oggi Iveco Orecchia: con diverse denominazioni che identificano altrettante tappe di un lungo percorso di crescita, è dal 1929 che la famiglia Orecchia esercita l’attività di concessionaria. Grazie alla propria esperienza, serietà e professionalità in questi anni l’azienda è riuscita a costruire un rapporto di fiducia con gli operatori economici del territorio di riferimento: da Torino al Piemonte, fino all’intero Nord ovest. Da oltre 90 anni, dunque, Iveco Orecchia è al servizio dei propri clienti per ogni esigenza, sia nell’ambito dei trasporti su strada che in quello dei cantieri e delle costruzioni. L’azienda è presente sul territorio di competenza con sette sedi proprie ed è organizzata in tre divisioni principali: Veicoli commerciali e Industriali, Autobus e Movimento Terra. A queste si aggiunge un ampio magazzino ricambi, trasversale alle tre divisioni. Oggi Iveco Orecchia è un vero punto di riferimento per tutti i professionisti dei settori in cui opera: la lunga esperienza maturata sul campo, la preparazione tecnica, le competenze specifiche, l’ampia gamma di servizi offerti e il solido rapporto fiduciario con i marchi rappresentati - tra cui, nella fattispecie, CASE Construction - sono altrettante caratteristiche distintive dell’azienda.

macchina operatrice, ma vengono assegnati punteggi anche in funzione di elementi quali ad esempio la sicurezza, i benefici ambientali assicurati, le migliorie tecniche, i servizi e l’assistenza fornita. Nella fattispecie, nel 2022 è CASE che si è aggiudicata la gara, marchio che peraltro si è aggiudicato tutte le gare fin dalla fondazione della nostra azienda, quindi possiamo affermare che si tratta in assoluto del nostro (unico) fornitore di riferimento. In generale C.S. Costruzioni vanta un parco mezTRA LE MACCHINE CONSEGNATE DA CASE A C.S. COSTRUZIONI, SUBITO UTILIZZATE NEI VARI CANTIERI GESTITI DALLA SOCIETÀ PIEMONTESE, CI SONO ANCHE LA PALA GOMMATA 721G E LA MINIPALA CINGOLATA TV450B

A proposito di macchine movimento terra e di gare: è proprio con questa metodologia di selezione che C.S. Costruzioni rinnova costantemente il proprio parco mezzi. Il “vincitore” è stato il marchio CASE e non è la prima volta… “Sì. Il rinnovamento del nostro parco mezzi avviene ogni cinque anni tramite una gara - una vera e propria comparazione tra i vari marchi presenti sul mercato - alla base della quale non ci sono solo criteri legati al prezzo della gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 37


MACCHINE zazione esemplare in fatto di assistenza e in grado di interpretare puntualmente le nostre esigenze e di risolverle sempre tempestivamente”.

FOLTA ANCHE LA RAPPRESENTANZA DI ESCAVATORI, DI VARIO TONNELLAGGIO: DAL MINIESCAVATORE CX12D ALL’ESCAVATORE CONVENZIONALE CX210E (NELLA FOTO, ANCHE I MODELLI CX25D E CX65D)

zi di circa 50 unità, 16 delle quali sono macchine movimento terra CASE: a parte un miniescavatore CX145D e una minipala cingolata TR270B che erano state acquistati recentemente e che quindi abbiamo mantenuto nel parco, il resto della flotta è stato completamente sostituito, acquistando gli escavatori CX12D, CX17D, CX25D, CX35D, CX45D, CX60D, CX65D, CX90D e CX210E, una minipala cingolata TV450B, una mini-

pala gommata SV280B, due minipale gommate SR175B e una pala gommata 721G, che utilizziamo principalmente con il nostro impianto di frantumazione. Tutte macchine, queste, che ci sono state consegnate nel giro di pochissimo tempo (altro elemento di selezione nell’ambito della gara), anche grazie al supporto e all’affidabilità che ci dimostra costantemente ‘sul campo’ il concessionario Iveco Orecchia, un’organiz-

38 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

Le valutazioni del mercato, soprattutto in prospettiva, sono spesso discordanti. Qual è la vostra opinione in proposito? “Personalmente, forse in controtendenza ad altre opinioni, ritengo che il 2024 sarà in crescita e il mercato non sarà così penalizzato dalla carenza (o mancanza) di incentivi come alcuni ritengono, anche se ovviamente ci sarà un ridimensionamento - anche nel settore delle macchine movimento terra - causato dal fatto che il mercato non sarà più ‘drogato’ dalla 4.0 come nel recente passato. Dai dati in mio possesso - e parlo anche in considerazione della mia esperienza e del mio ruolo di presidente di ANCE Asti e Cassa Edile Asti - il Governo dovrà necessariamente investire una media di 100 miliardi in lavori pubblici nei prossimi tre anni. Nel sistema pubblico, che come accennato rimane il nostro focus principale, a partire dal 1° luglio 2023 si sono modificati in maniera sostanziale i rapporti tra aziende/professionisti e la Pubblica Amministrazione, come evidenziato dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023). Questo aspetto non è da sottovalutare: chi non ha investito o non intende investire dovrà fare delle scelte precise per essere competitivo, perché il nuovo decreto prevede procedure più snelle, ma soglie più elevate per l’affidamento diretto e la possibilità di utilizzare procedure a invito per contratti di importo fino alle soglie comunitarie. L’ampliamento dello spettro entro cui procedere con affidamenti diretti e procedure negoziate ha come obiettivo la semplificazione dell’iter di aggiudicazione, nonché una diminuzione dei tempi di realizzazione di opere, della consegna delle forniture o l’erogazione dei servizi. Anche per gli operatori economici questo nuovo assetto può rappresentare una grande opportunità; per le aziende interessate a trovarne di nuove in questo mercato diventa dunque cruciale farsi trovare pronti dagli Enti Appaltanti e restare ‘aggiornati’ e competitivi su tutti i fronti”. ■


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L’ASCESA

delle macchine compatte Secondo il nuovo direttore generale EMEA di Yanmar Compact Equipment lo sviluppo di nuovi potenziali mercati, la presenza di una clientela con esigenze sempre più specifiche e il trasferimento di tecnologie e accessori saranno alla base di una vera e propria esplosione del settore delle macchine compatte di Daniele Smiraglia

S

e il mercato delle macchine per le costruzioni si è mantenuto stabile in Italia nel primo semestre dello scorso anno (+7% rispetto allo stesso periodo del 2022), nonostante il rallentamento dovuto allo shock energetico e all’aumento dei prezzi del-

le “supply chain”, gran parte del merito va all’incremento delle vendite di minipale compatte cingolate (+34%) e di minipale compatte (+12%), a cui si aggiunge la conferma in termini di volumi venduti dei miniescavatori (6.657 su un totale di 11.852 macchine). Un mercato in grande ascesa quello dei mezzi compatti, che sembrerebbe maturo per la sua definitiva consacrazione, non soltanto nel Belpaese ma anche sul piano globale.

40 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

Un mercato “interessante” Per comprendere meglio il quadro alla base di questo potenziale exploit abbiamo incontrato José Cuadrado, direttore generale Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) di Yanmar Compact Equipment, tra le realtà internazionali specializzate nella produzione e nella commercializzazione di macchine compatte per il settore delle costruzioni. “I miniescavatori sono in circolazione da


alla meccanizzazione inizia quasi sempre con l’utilizzo di macchinari versatili, quali ad esempio terne o escavatori da 3-5 t. Questo è lo scenario che ha contraddistinto i Paesi sviluppati di tutto il mondo e ora - dato che gran parte dell’Africa, del Medio Oriente, del Sud America e del Sud-Est asiatico hanno raggiunto questo punto di svolta economico - il potenziale di crescita delle macchine compatte per il movimento terra è diventato davvero enorme”.

YANMAR PROPONE SUL MERCATO UN’AMPIA GAMMA DI MACCHINE COMPATTE E VERSATILI CHE POSSONO OPERARE IN QUALSIASI CONTESTO, SIA CHE SI TRATTI DI CANTIERI EDILI CHE DI ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE PAESAGGISTICA

poco più di 50 anni e, in generale, le macchine compatte hanno una storia molto più breve rispetto alle loro corrispettive più grandi”, sottolinea Cuadrado. “Credo che il loro tempo sia finalmente arrivato e che non ci sia mai stato un periodo storico, come quello attuale, così entusiasmante per questo specifico settore”. Ma quali sono le motivazioni che potrebbero far presagire questa “esplosione”? “Quando i Paesi iniziano a svilupparsi economicamente è fondamentale che i lavori di scavo e di movimento terra su piccola scala vengano svolti dall’uomo, in modo da garantire un impiego importante e al tempo stesso una protezione del tessuto sociale. Tuttavia, quando il mercato del lavoro si restringe e i costi salariali aumentano la scelta di alternative meccaniche alla manodopera umana comincia ad avere un senso. E, com’è naturale che sia, il passaggio

Tecnologie e noleggio Come tiene a precisare Josè Cuadrado tutto ciò non riguarda soltanto i mercati in via di sviluppo; al contrario, ci sareb-

NEL PRIMO SEMESTRE 2023, I MINIESCAVATORI HANNO TRAINATO IL SETTORE DELLE MACCHINE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA, CON 6.657 MODELLI VENDUTI SU UN TOTALE COMPLESSIVO DI 11.852 UNITÀ. IN CRESCITA ANCHE LE MINIPALE COMPATTE (+12%) E CINGOLATE (+34%)

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 41


MACCHINE L’IDENTIKIT

JOSÉ CUADRADO DIRETTORE GENERALE EMEA DI YANMAR CE

José Cuadrado è stato nominato lo scorso anno Direttore Generale di Yanmar Compact Equipment

IL COSTRUTTORE GIAPPONESE È STATO TRA I PRIMI PLAYER DEL SETTORE AD APRIRE LE PORTE ALL’ARRIVO DEI MINIESCAVATORI SUL MERCATO ITALIANO

per Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA). Nel suo nuovo ruolo, il manager è responsabile dello sviluppo commerciale e, insieme al suo team, ha il compito di confermare il ruolo di Yanmar CE come leader globale nel settore delle macchine e delle attrezzature compatte. Con una vasta esperienza nel settore edile, industriale e automobilistico e con provate competenze in termini di gestione di reti di distribuzione, conoscenza dei prodotti, assistenza post-vendita e trasformazione digitale, Cuadrado è entrato in Yanmar CE dopo aver ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Timoney Technology,

be un elevato potenziale di crescita per le macchine compatte anche nei mercati più maturi. “Le nuove tecnologie, che prima erano presenti solo sulle macchine più grandi, stanno ora migrando verso quelle più piccole. Ciò contribuisce ad automatizzare alcuni processi e a garantire un lavoro preciso ed efficiente, con una conseguente riduzione dei costi di proprietà nel ciclo di vita della macchina”. Non solo: secondo Cuadrado, seppure il movimento terra resti il campo di applicazione principale di questa tipologia di macchine, il continuo ingresso sul mercato di nuovi accessori è una testimo-

nianza del fatto che pale ed escavatori compatti siano diventati portatori mezzi multifunzionali. “Un’altra tendenza da segnalare in questo specifico mercato è la crescente diffusione di modelli di acquisizione alternativa, come ad esempio il noleggio. È un dato di fatto che i clienti, soprattutto quelli più giovani, non sono necessariamente interessati alla proprietà di beni costosi, ma preferiscono una soluzione più economica, immediata e produttiva. Ne deriva una grande opportunità sia per i nostri partner che operano nel settore del noleggio che per la nostra rete di concessionari”.

azienda irlandese specializzata nel comfort di guida e nella tenuta di strada. In precedenza, il manager ha ricoperto cariche di responsabilità crescente in importanti realtà globali come Ingersoll-Rand, Bobcat e CNH Industrial. Nel suo nuovo ruolo Cuadrado riporta a Giuliano Parodi, Amministratore Delegato Globale dell’azienda. Commentando la sua nomina, Cuadrato aveva affermato: “Sono lieto di essere entrato a far parte di un’azienda con la storia e la reputazione di Yanmar. Questo è un momento di cambiamento entusiasmante per il settore delle attrezzature per l’edilizia e non vedo l’ora di contribuire ad assicurare il ruolo di leadership di Yanmar Compact Equipment in questa trasformazione tecnologica e sostenibile”. 42 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

IL MINIESCAVATORE YANMAR VIO17 È TRA I BEST-SELLER DELL’AZIENDA: COMPATTO, VERSATILE, ROBUSTO E AFFIDABILE, SI PONE AL VERTICE DELLA SUA CATEGORIA PER PRESTAZIONI DI SCAVO, PRODUTTIVITÀ E VERSATILITÀ OPERATIVA


“Queste indicazioni ci danno conferma che esiste un settore che si differenzia da quello più ampio e generico delle macchine per le costruzioni che presenta esigenze molto specifiche: ciò rappresenta una grande opportunità per gli specialisti di macchine compatte come Yanmar, che possono proporre soluzioni ad hoc per soddisfare le esigenze dei clienti di tutto il mondo”. ■

MINIESCAVATORI, MA NON SOLO: YANMAR CE HA RECENTEMENTE LANCIATO SUL MERCATO UNA NUOVA LINEA DI PALE CINGOLATE COMPATTE (NELLA FOTO A LATO, IL MODELLO DI PUNTA TL100VS) E PROPONE UNA LINEA DI ESCAVATORI GOMMATI COMPATTI (NELLA FOTO SOTTO, IL MODELLO B95W)

YANMAR COMPACT EQUIPMENT CREDE FORTEMENTE CHE IL SEGMENTO DELLE MACCHINE COMPATTE REGALERÀ NEL BREVE TERMINE GRANDI SODDISFAZIONI

Un settore molto specifico Secondo il direttore generale di Yanmar CE, sebbene ci sia ancora una certa sovrapposizione, il cliente tipo che utilizza le macchine per le costruzioni compatte è sostanzialmente diverso da quello che predilige i mezzi più pesanti. “Chi opera nella manutenzione del verde, nel settore dell’edilizia residenziale e chi appalta servizi municipali potrebbe non avere necessità di macchine più grandi di 10 t per tutto il ciclo di vita della sua attività e anche la ‘supply chain’ delle macchine compatte, composta da noleggiatori, concessionari e officine di manutenzione, è sostanzialmente diversa da quella delle macchine generiche e più grandi”. Le differenze riguardano inoltre le modalità di utilizzo. I mezzi più grandi spesso lavorano in turni più lunghi e vengono valutate in base al loro costo per tonnellata, mentre le macchine compatte raramente sono utilizzate per più di metà di una giornata lavorativa e il loro presso viene calcolato di conseguenza.

YANMAR CE HA RECENTEMENTE PRESENTATO IL SUO PRIMO PROTOTIPO DI MINIESCAVATORE ELETTRICO: IL MODELLO SV17E gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 43


MACCHINE DEVELON

“ALLA CARICA”

nella Valle del Gesso È all’opera in Toscana, già dalla metà dello scorso anno, il primo dumper articolato DEVELON DA45-7 venduto in Italia, ritenuto il mezzo più idoneo per la movimentazione delle rocce all’interno del bacino di gesso di Roccastrada di Ettore Zanatta

44 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


I

n provincia di Grosseto, nel cuore della maremma toscana, sorge uno dei principali giacimenti gessosi d’Italia, caratterizzato da un’elevata purezza della pietra e per il grado di bianco che la caratterizza. Qui nel 2009 la multinazionale greca Fibran, con stabilimenti in sette Paesi europei e attività commerciali in più di 60 paesi nel mondo, ha acquisito la prima cava di gesso e il relativo stabilimento e, nel 2021, la società Gessi Roccastrada, proprietaria delle due più importanti cave naturali di gesso nel bacino minerario della Toscana con relativo impianto, rafforzando la propria presenza nel mercato italiano ed europeo nel mondo dei sistemi costruttivi a secco dei prodotti a base di gesso per l’edilizia. Fibran gestisce oggi un totale di 700 ettari di proprietà nella Valle del

estrattiva. La movimentazione di terra e roccia gessosa è infatti una parte cruciale del processo estrattivo per la quale si è reso necessario l’inserimento nella flotta Fibran di un nuovo dumper. L’Ing. Felice Tirabasso, “Chief Technology Officer” di Fibran e Gessi

Come tutti i dumper articolati DEVELON, anche il DA45-7 a trazione integrale a sei ruote motrici permanente si distingue per lo snodo di articolazione collocato dietro la ralla, che ripartisce in maniera uniforme i pesi anche durante la sterzata a pieno an-

LE CAVE SERVONO I DUE POLI PRODUTTIVI DI FIBRAN, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI SOLUZIONI COSTRUTTIVE A SECCO, E GESSI ROCCASTRADA, FOCALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI BLOCCHI IN GESSO PER PARETI INTERNE E DI GESSO IN POLVERE

Gesso, che comprendono tre cave attive, oltre a due in ripristino ambientale, con potenziali depositi che saranno sfruttati nei futuri decenni. Quest’acquisizione ha consentito di uniformare la gestione dell’attività estrattiva delle due realtà produttive e di sfruttare vantaggiose sinergie a beneficio di entrambe. Le cave servono i due poli produttivi di Fibran, specializzata nella produzione di soluzioni costruttive a secco (lastre in gesso rivestito, stucchi, strutture metalliche e accessori) e Gessi Roccastrada, focalizzata nella produzione di blocchi in gesso per pareti interne e di gesso in polvere. Un dumper in cava L’ottimizzazione dei mezzi necessari nelle cave rappresenta un aspetto importante della gestione dell’intera realtà

Roccastrada, dopo una meticolosa selezione ha scelto il nuovo dumper articolato DEVELON DA45-7 6x6, il primo venduto in Italia nella categoria delle 45 t. La macchina è entrata nella flotta a giugno 2023 ed è stata utilizzata per le attività di movimento terra per la scoperchiatura del cappellaccio della cava, che consentirà di gestire in abbassamento almeno 130 m di gradonature delle cave stesse. Il DA45-7 si muove all’interno delle cave della Valle del Gesso per il trasporto dai punti di presa sia della pietra che del terreno sterile derivante dalla scoperchiatura degli strati di terreno, con una distanza media di trasporto “in-out” di 4 km. Per questa tipologia di lavoro era fondamentale disporre di un mezzo veloce e caratterizzato da facilità di trazione e movimentazione.

golo. Insieme con il telaio del rimorchio a doppio assale e oscillazione libera la configurazione della macchina assicura una ripartizione uniforme del peso sugli pneumatici e garantisce contatto e trazione permanente sulle sei ruote, con una distribuzione omogenea della potenza e garantendo prestazioni adeguate. Il DA45-7 è dotato di una nuova cabina e sospensioni anteriori autolivellanti che si regolano indipendentemente in base alle condizioni del suolo per garantire un ambiente di lavoro comodo all’operatore. Il suo nuovo look “dinamico”, poi, riflette le grandi prestazioni, la potenza e la robustezza del mezzo, elevando i parametri di riferimento per l’intero settore in termini di prestazioni di carico, efficienza dei consumi, precisione del controllo, af-

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 45


MACCHINE L’OPINIONE

ING. FELICE TIRABASSO “CHIEF TECHNOLOGY OFFICER” FIBRAN E GESSI ROCCASTRADA

fidabilità, durata e costi d’esercizio e manutenzione ridotti. Un altro aspetto determinante per la scelta di Fibran è la riduzione delle emissioni di CO2, garantita dal mezzo e del suo impatto sulla realtà industriale e mineraria. Fibran, infatti, si distingue per la sua attenzione all’ecologia, grazie ad attività mirate alla riduzione dell’impatto ambientale. Ciò si rispecchia in un percorso iniziato da diversi anni, focalizzato sul controllo di riduzione delle emissioni e sullo sviluppo costante di una gestione 4.0 dei mezzi e dei sistemi, con l’obiettivo di

“Molti fattori hanno fatto propendere per la scelta del dumper DA45, che ho esaminato con grande attenzione, grazie anche alla disponibilità di DEVELON di farmi visionare il mezzo all’estero, nell’Inghilterra del Centro-Nord, dove il DA45 operava all’interno di un’attività estrattiva. Un aspetto di primaria importanza, rispetto a macchine similari sul mercato, è la capacità di gestione separata dell’assale anteriore e del ponte tandem a oscillazione libera per la trazione posteriore, che consente di seguire il terreno ed evitare lo slittamento e lo sbandamento del mezzo. Inoltre, il DA45 è una macchina robusta, semplice, con una capacità di carico elevata, una potenza eccellente e un ottimo comfort in cabina, aspetto a cui siamo sensibili per l’attenzione che abbiamo nei confronti dei nostri operatori. Il DA45 rappresenta il primo mezzo DEVELON nella Vella del Gesso, ma siamo così soddisfatti che stiamo valutando opzioni per integrare la flotta con degli escavatori dello stesso marchio. Siamo riconoscenti a DEVELON per il rispetto delle tempistiche di consegna, per il prezioso supporto da parte del suo personale, nelle figure commerciali di Norman Tasca e Michele Cammisa, per la precisa consulenza tecnica di Giuseppe Santo e per la buona sinergia che si è creata con il concessionario Materozzi, nella figura del referente commerciale Tommaso Musetti e del titolare stesso, Gabrio Materozzi, in grado di offrire un servizio postvendita ben oltre l’assistenza ordinaria, con una gestione della manutenzione programmata comprensiva di controlli periodici preventivi”. 46 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

TOMMASO MUSETTI, REFERENTE COMMERCIALE DELLA MATEROZZI

tutelare l’ecosistema di uno dei principali bacini gessosi e industriali italiani. La parola al concessionario Importatore esclusivo DEVELON da oltre sei anni per le 10 province toscane, la concessionaria Materozzi è stata fondata negli anni Sessanta da Rino Materozzi, padre di Gabrio. La struttura si distingue per l’efficienza del reparto ricambi, con un’officina estremamente fornita, oltre che officine mobili per poter intervenire in cantiere, servizio tempestivo ed efficace molto apprezzato dai clienti. “Siamo orgogliosi di aver iniziato questa importante collaborazione con un’azienda leader nell’estrazione e la trasformazione del gesso, nota non solo nel territorio toscano, ma a livello nazionale e internazionale”, ha affermato Tommaso Musetti, che ha seguito la trattativa per la vendita del DA45-7 insieme a Gabrio Materozzi. “Il rapporto di fiducia instaurato con Fibran fa ben presupporre che sia solo l’inizio di una partnership vincente per entrambe le parti”. ■

PER SVOLGERE LE ATTIVITÀ IN CAVA È STATO SCELTO IL NUOVO DUMPER ARTICOLATO DEVELON DA45-7 6X6, IL PRIMO VENDUTO IN ITALIA NELLA CATEGORIA DELLE 45 T


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MACCHINE IVECO

“BE THE CHANGE” In occasione di un evento di lancio tenutosi alla fine dello scorso anno a Barcellona il brand di IVECO Group ha presentato alla stampa specializzata e ai numerosi clienti, concessionari e partner presenti la sua rinnovata gamma di prodotti e servizi, per la quale il costruttore ha previsto il maggior investimento di sempre di Stefano Vitali

I

VECO ha presentato la sua rinnovata gamma di prodotti e servizi a clienti, concessionari, partner e alla stampa internazionale in occasione di un evento di lancio tenutosi alla fine dello scorso anno in Spagna, a Barcellona. Il tema dell’incontro, “Be the change”, è un invito lanciato dal costruttore a “condividere il cambiamento per vincere le sfide del futuro”. Negli ultimi quattro anni il brand di IVECO Group ha dedicato le proprie energie e risorse ad anticipare la rapida evoluzione del mercato, investendo nel rinnovamento dei propri prodotti sulla base delle esigenze e delle aspettative dei clienti, accelerando il cammino verso l’innovazione tramite partnership con i migliori player del settore. IVECO, infatti, ha sviluppato un’offerta di prodot-

48 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

ti basata su più fonti energetiche, al fine di fornire ai clienti soluzioni sostenibili e redditizie in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di business. Inoltre, ha accelerato lo sviluppo della sua offerta di veicoli elettrici e inaugurato un hub di produzione dedicato a Ulm, in Germania, dove produce il primo camion pesante puramente elettrico Heavy Duty. Il brand è sempre più connesso con le aziende dei clienti, grazie a un ecosistema a 360° progettato per soddisfare le necessità dei loro veicoli e le loro esigenze, compiendo un ulteriore passo avanti nella strategia di “servitizzazione”. In un settore altamente dinamico, IVECO si è quindi evoluto per diventare il partner di fiducia dei suoi clienti, supportandoli nell’affrontare il cambiamento e nel superare con successo le sfide di ogni giorno.


La gamma IVECO Way Tra le numerose novità presentate da IVECO spicca la nuova gamma IVECO Way, composta da veicoli più confortevoli, dotati di nuove funzioni all’avanguardia, alimentati dal nuovo motore xCursor 13 e caratterizzati da un’aerodinamica migliorata, da una guida predittiva con GPS all’avanguardia e da dotazioni e servizi di nuova concezione, sviluppati per aumentare la produttività del business del cliente e rendere più confortevole, sicura e connessa la vita a bordo. La gamma offre un’ampia gamma di catene cinematiche tra cui scegliere: il citato motore xCursor 13, sviluppato da FPT Industrial e dal peso ridotto del 10% rispetto al Cursor 11, fuori produzione, è dotato di tecnologie di propulsione di ultima generazione, come il nuovo turbocompressore per il “downspeeding”, una pressione Common Rail più elevata (2.500 bar), nuove testate dei cilindri (più leggeri) e sistemi ausiliari “intelligenti”. Nella sua configurazione più potente il motore è in grado di erogare fino a 580 CV e 2.800 Nm di coppia,

LA NUOVA GAMMA IVECO WAY È ‘NATA E COSTRUITA INTORNO ALL’OPERATORE’ E OFFRE UN LIVELLO SUPERIORE DI COMFORT, PRESTAZIONI E RISPARMIO

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 49


MACCHINE L’OPINIONE un ecosistema della mobilità a 360°. IVECO ha rinnovato contemporaneamente l’intera gamma di prodotti per la prima volta nella sua storia con un investimento di 1 miliardo di euro, il più grande di sempre. Nello sviluppare questa line-up all’avanguardia l’azienda si è concentrata su quattro pilastri: produttività, esperienza

LUCA SRA, PRESIDENT,

di guida, sostenibilità e connettività. Le nuove funzioni e innovazioni, co-

TRUCK BUSINESS UNIT, IVECO GROUP

struite attorno alle attività dei clienti

“L’impegno per il cambiamento è un

e con l’obiettivo di rendere la vita dei

lavoro a tempo pieno, al quale abbia-

conducenti più facile e più conforte-

mo dedicato tutte le nostre risorse ne-

vole, coprono tutti i sistemi dei vei-

gli ultimi quattro anni. Nel 2019 abbia-

coli. I miglioramenti vanno dalla tra-

mo iniziato un nuovo viaggio, guidan-

zione - come ad esempio l’introduzio-

do una profonda evoluzione in IVECO,

ne di un motore all’avanguardia nel

concentrando la nostra attenzione sul

segmento Heavy Duty e l’ergonomia,

cliente e configurando la nostra offerta

con l’adozione di funzionalità incen-

in base alle sue esigenze, lungo tutta la

trate sul conducente e ‘car-like feel’ -

vita utile del veicolo e oltre. Abbiamo

a un’avanzata interfaccia ‘uomo-mac-

lavorato in maniera intensa e rapida,

china’ con tecnologia di bordo miglio-

onorati dalla fiducia riposta in noi dai

rata. L’aspirazione di far progredire

nostri clienti, e oggi scriviamo un nuo-

la società e di supportare la trasfor-

vo capitolo della nostra storia. Con il

mazione all’insegna della sostenibili-

lancio della nuova gamma completa

tà del settore dei trasporti è alla base

Model Year 2024 dimostriamo la no-

di quest’approccio multitecnologico,

stra capacità di avanzare con coraggio

che offre ai clienti una scelta nella tec-

ed essere sempre a fianco dei nostri

nologia più adatta alle loro esigenze

clienti, supportandone il successo con

operative e di business”.

scelta ideale per missioni Heavy Duty. Il sistema di guida predittiva con tecnologia GPS è ora in grado di riconoscere anche curve e rotatorie, adattando di conseguenza la velocità del Cruise Control. La modalità Eco è stata ottimizzata utilizzando strategia dei cambi marcia, disponibilità di coppia, EcoRoll e sarà gestita da remoto tramite i servizi telematici. Il nuovo freno motore offre il 30% di efficienza in più, in grado di sostituire il Retarder nella maggior parte degli scenari. Il motore è abbinato all’assale 17xHE Meritor a riduzione singola, insieme alla trasmissione TRAXON Gen2 a 12 velocità di ZF. Questo nuovo cambio offre vari aggiornamenti, come la funzione “Shift Assistant”, l’assistente al cambio marcia che sincronizza cambi e freno 50 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

motore, e il “Reversing Assistant”, che attiva la retromarcia a veicolo fermo. L’attenzione di IVECO per il conducente e la sua esperienza a bordo si traduce in aggiornamenti alla cabina AS, orientata a massimizzare il comfort e la visibilità frontale. Da citare anche il nuovo pannello strumenti, personalizzabile con un’ampia scelta di materiali e colori, la strumentazione completamente digitale con TFT Instrument Cluster e nuovo Infotainment, la più ampia regolazione del volante e il freno di stazionamento elettrico ad azionamento automatico. Una nuova serie di MirrorCam, poi, offre una visibilità maggiore. Gli IVECO Way e IVECO Way (nelle versioni “S” e “X”) sono equipaggiati con nuove sospensioni pneumatiche anteriori rinforzate con soffietti pneumatici con escursione maggiore e un maggiore carico su asse di 9 t, una configurazione offerta con una serie più ampia di varianti telaio, inclusi il set-up ON+, 6x4 e Tridem 8x4. Per missioni impegnative, un nuovo ponte a riduzione singola 18x, con nuovo alloggiamento, supporto e impianto frenante, è in grado di sopportare MTC fino a 60 t. Ci sono poi otto varietà di griglia tra cui scegliere, che includono finiture lucide, elementi metallizzati o versioni in tinta con la carrozzeria. Un visualizzatore strumenti digitale da 12 “o 10” fornisce infor-

IVECO HA RINNOVATO LA SUA GAMMA COMPLETA DI PRODOTTI E SERVIZI PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA CON IL MAGGIOR INVESTIMENTO DI SEMPRE


UN NUOVO LOGO, SIMBOLO DI CAMBIAMENTO

IVECO ha scritto un nuovo capitolo della sua storia, il culmine di un viaggio iniziato 48 anni fa, svelando una nuova “brand identity “che incarna il concetto del cambiamento. Il nuovo logo svetta in nero, per esprimere il dinamismo e l’innovazione del brand mantenendo un

IL NUOVO EUROCARGO INTRODUCE NUOVE TECNOLOGIE E GAS NATURALE IN TUTTA LA GAMMA, CHE NE FANNO “IL MODELLO PERFETTO PER OGNI MISSIONE”

orgoglioso legame con la sua storia: un lampo di luce nella tonalità

mazioni sul veicolo tramite schermate configurabili in base alle preferenze personali, caratterizzate da un’interfaccia ADAS all’avanguardia (Advanced Driver-Assistance System). Grazie ai nuovi display infotainment configurabili da 10” o 7” si ha sempre tutto a portata di mano. La gamma IVECO Way, infine, è ora equipaggiata con sistemi avanzati di assistenza alla guida di livello 2, un passo avanti sia in termini di sicurezza che di comfort di guida. Oltre a tutto ciò, in tutta la gamma è stato introdotto un pacchetto completo di misure di sicurezza, come BSIS (Blind Spot Info System - Sistema di segnalazione dei punti ciechi), MOIS (Moving Off Info System - Sistema di monitoraggio alla partenza), DDAW (Driver Drownsiness Attention Warning Sistema di rilevamento della stanchezza del conducente), Intelligent Speed Assist (assistente alla velocità intelligente) e Alcohol Interlock Preparation (predisposizione “alcolock”). Il nuovo Eurocargo Il nuovo Eurocargo è la versione più avanzata di sempre della storica gamma proposta da IVECO ed è caratterizzata da una strumentazione digitale riprogettata, dai nuovi ADAS, da servizi digitali resi possibili dalla connettività avanzata e da una sostenibilità ancora maggiore grazie alla gamma CNG più ampia.

Il mezzo è equipaggiato con una nuova generazione di propulsori Tector 7 CNG disponibile per l’intera gamma, diventando così l’unico veicolo da 12 a 18 t a offrire gas naturale agli operatori alla ricerca di soluzioni per ridurre le emissioni. Il motore CNG da 6,7 l è disponibile in tre versioni: 220, 250 e 280 CV. Oltre a una maggiore capacità e potenza del motore, l’Eurocargo garantisce una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 10% rispetto al motore Tector 7 diesel. Anche la capacità di carico per la missione del CNG è stata migliorata, con l’introduzione di un serbatoio da 115 l che offre un’autonomia di guida maggiore senza penalizzare il volume di carico, grazie a una capacità delle bombole fino a 1.100 l di gas. Un nuovo cambio di serie è disponibile sia sui modelli diesel che sui CNG: il cambio automatico a 8 rapporti ZF8-HP è studiato per diventare il cambio standard, offrendo una riduzione del consumo di carburante fino al 5% mentre, a richiesta, è disponibile un cambio automatico Allison 3.000. Gli aggiornamenti del quadro strumenti aggiungono comfort e funzionalità maggiori: un nuovo cluster digitale con display da 10” si prende il centro della scena in cabina insieme ai nuovi comandi sul piantone dello sterzo. Un’altra integrazione tecnologica è il nuovo sistema Infotainment touchscreen da 7” con radio DAB integrata. Ogni Eurocargo è

“blue energy” al centro rappresenta l’incrocio tra l’eredità di IVECO e il suo futuro basato su nuove fonti di energia. La nuova “brand identity” - che illustra il modo in cui IVECO avanza per rimanere al passo con la società moderna, in rapida evoluzione, mantenendo uno stretto legame con le sue solide radici - accompagnerà l’evoluzione dei prodotti e servizi IVECO nei prossimi anni.

ora equipaggiato con una Connectivity Box di serie: gli operatori avranno così accesso ai servizi digitali IVECO, tra cui monitoraggio del camion e diagnostica da remoto, oltre a strumenti di gestione della flotta tramite il portale IVECO ON. Altra novità è IVECO Driver Pal, il “compagno di viaggio” attivato tramite comando vocale basato sulla tecnologia Amazon Web Services (AWS) e sulle funzioni Alexa. Il nuovo Eurocargo è pronto per ogni missione grazie alle sue configurazioni versatili: con un peso che varia da 7,5 a 18 t, il telaio è una soluzione ideale anche per l’edilizia e per l’offroad, con la versione 4x4. Da citare il diametro di sterzata di 11 m e la gamma di passi che variano da 2.790 a 6.570 mm, con un telaio a longheroni piani e paralleli in grado di soddisfare sia applicazioni impegnative che l’installazione di allestimenti e attrezzature specifici.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 51


MACCHINE

IL NUOVO DAILY È ORA PIÙ SICURO, PIÙ ROBUSTO, 100% CONNESSO E OFFRE L’ESPERIENZA DI GUIDA MIGLIORE DI SEMPRE

Vocazione evolutiva L’iconica famiglia dei veicoli commerciali leggeri Daily prosegue lungo il suo cammino di evoluzione con aggiornamenti di prodotto e connettività all’avanguardia di serie in tutta la gamma, che spalancano un mondo di servizi e funzioni progettati per rendere più confortevole la vita a bordo, offrire un’esperienza di guida più sicura e incrementare la produttività e la sostenibilità del cliente. Fedele al proprio DNA di “partner” fidato nel successo dell’attività del cliente, il Daily conferma la sua vocazione di veicolo incentrato sul conducente, con un’ergonomia degli interni della cabina e una tecnologia di bordo migliorate. IVECO ha inoltre cercato soluzioni per aumentarne il carico utile e offre ora nuove sospen-

IVECO GUARDA AL FUTURO RINNOVANDO LA SUA OFFERTA COMPLETA DI PRODOTTI E SERVIZI

TRANSIZIONE ALLA MOBILITÀ ELETTRICA IVECO ha presentato a Barcellona il suo primo camion elettrico costruito interamente “in-house”, il modello S-eWay, e la versione migliorata dell’eDaily. Il primo è un mezzo pesante che vanta un’autonomia di 500 km con possibilità di ricarica rapida a 350 kW, una soluzione ideale per le applicazioni regionali e un’ampia serie di missioni professionali destinate ai modelli articolati 4x2. La nuova tecnologia della cabina prevede un quadro strumenti totalmente digitale e infotainment integrato sia per l’IVECO S-eWay che per l’eDaily. Veicolo, quest’ultimo, che diventa sempre più adatto a qualsiasi tipo di missione professionale grazie alla possibilità di integrare quattro pacchi batteria da 148 kWh totali, in grado di fornire fino a 240 km di autonomia ai modelli cabinati con 7,2 t di MTT. Con 50 kW di potenza, la ePTO dell’eDaily diventa la migliore della categoria, per soddisfare i requisiti delle applicazioni specializzate.

52 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

sioni posteriori con molle a balestra a rigidezza progressiva, disponibili a richiesta, che consentono di trasportare carichi più pesanti con prestazioni paragonabili alle sospensioni a doppia lama. Il nuovo Daily è disponibile anche nelle versioni elettrica e a biometano, con servizi dedicati che offrono ai clienti soluzioni di mobilità complete per agevolare la loro transizione verso la sostenibilità. Tra le dotazioni disponibili citiamo il nuovo cruscotto, il nuovo quadro strumenti digitale configurabile da 10,25”, di serie in tutta la gamma, il nuovo sistema Infotainment con display a colori da 10” integrato nella sezione centrale del cruscotto, il cambio Hi-Matic e la telecamera per la retromarcia con linee di guida dinamiche. Anche in questo caso i nuovi ADAS e le dotazioni della guida autonoma di livello 2 garantiscono un’esperienza di guida senza stress e aumentano la sicurezza a bordo del veicolo e nell’area circostante. Il Daily introduce anche nuove dotazioni di sicurezza passiva, conformi ai requisiti del Regolamento Generale sulla Sicurezza europeo (GSR) B, ed è l’unico veicolo commerciale leggero con telaio “body-on-frame” conforme ai nuovi standard GSR nella categoria da 3,5 t. ■



MACCHINE DAF

SUL “CARRO” del cambiamento

Rispettando una tradizione di fine anno ormai consolidata, DAF Veicoli Industriali ha organizzato un incontro con la stampa italiana al fine di comunicare i risultati ottenuti nell’anno trascorso e comunicare le linee tracciate per il suo percorso futuro, che ha come meta la condivisione di intenti volti al rispetto del cambiamento ambientale di Ettore Zanatta

54 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


“I

l nostro pianeta e in continua e evoluzione e ora ci sta chiedendo aiuto”: così ha esordito Paolo Starace, Managing Director di DAF Veicoli Industriali, nonché presidente della sezione Veicoli Industriali di UNRAE, in occasione della consueta conferenza stampa di fine anno organizzata per stilare lo stato dell’arte del settore dei trasporti e, in particolare, dei risultati raggiunti dal costruttore di Eindhoven in Italia e in Europa, con una visione a più lungo raggio sul prossimo futuro. Durante la sua introduzione, Starace ha affermato: “DAF ha deciso di essere parte attiva nel cambiamento ambientale. Ne è un esempio l’immissione sul mercato dei nuovi motori Paccar, che assicurano il 7% in meno di consumo di carburante, con la conseguente riduzione di CO2. In generale, DAF è il primo costrut-

PAOLO STARACE, MANAGING DIRECTOR DI DAF VEICOLI INDUSTRIALI tore ad aver adottato sui propri veicoli i benefici del nuovo regolamento europeo relativo alle ‘masse-dimensioni’: +20% di efficienza aerodinamica; fino a -10% di consumo di carburante rispetto alla generazione precedente con i nuovi veicoli XF, XG e XG+. Da sottolineare l’introduzio-

ne della nuova cabina anche per i veicoli della gamma media XD. Ora, peraltro, tutti i motori montati da DAF sono compatibili con il carburante HVO, contribuendo così ad abbattere le emissioni di CO2. Ma questo non basta: tutta la gamma DAF è destinata a diventare 100% elettrica a batteria, con mezzi in grado di offrire potenze da 170 a 350 kW, dotati di pacchi batterie (da due a cinque) capaci di garantire un’autonomia di oltre 500 km, con percorrenze fino a 1.000 km e una flessibilità della disposizione e della modularità che favorisce un’elevata facilità di allestimento. In tutto questo, naturalmente, DAF supporterà i propri clienti attraverso l’intero processo decisionale, dalla configurazione del veicolo alla fornitura della colonnina di ricarica”. Guardando “oltre”, Starace ha accennato anche alla futura introduzione di veicoli a idrogeno DAF e Paccar.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 55


MACCHINE QUOTE DI MERCATO EUROPA SOPRA LE 16 T OVER 16T EU MARKET SHARE 24%

24%

21%

21%

18%

18%

Mercedes 18.7%

15%

15%

Volvo

17.5%

12%

12%

Scania

15.5%

9%

9%

MAN

14.7%

6%

6%

Renault

8.3%

3%

3% Iveco

7.2%

0%

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21

22 YTD23

DAF

0%

15.9%

YTD Aug

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

QUOTE MERCATO CARRI SOPRA LE 16 T RIGIDSDI OVER 16T EU EUROPA MARKET – SHARE Market share

Market share 26%

26%

24%

24%

22%

22%

20%

20%

18%

18%

16%

16%

14%

14%

12%

11.1%* 12%

10%

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8%

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23 YTD

6%

Mercedes Volvo Scania DAF MAN

Renault Iveco * YTD June

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

QUOTE DI MERCATO – TRATTORI TRACTOR OVER 16T EUROPA EU MARKET SHARE SOPRA LE 16 T 24%

24% 20.5%*

21%

21%

Mercedes

18%

18%

DAF

15%

15%

Volvo

12%

12%

9%

9%

6%

6%

3%

3%

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09

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19

20

21

22 YTD sep

0%

Scania MAN Renault Iveco * YTD June

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

L’analisi del mercato Facendo un “passo indietro”, Paolo Starace ha ribadito come DAF nel 2023 abbia completato la sua rinomata gamma di veicoli XD, XF, XG e XG+ di nuova generazione con una serie di cabinati e trattori a trazione doppia per applicazioni su strada ma anche fuoristrada. “Le novità apportate nel 2023 - ha spiegato il Managing Director di DAF Veicoli Industriali - includono i nuovi veicoli XDC e XFC Construction, ora di-

sponibili anche nelle versioni con configurazioni assali 4x2. Per le applicazioni che richiedono una vulnerabilità minima senza la necessità di capacità fuoristrada, invece, DAF ha introdotto la nuova versione Extra Robust dei veicoli XD e XF. In sostanza, oggi esiste un DAF di nuova generazione per ogni applicazione!”. Un’attenta (e più generalizzata) analisi è stata poi riservata ai “numeri” economici riferiti all’anno in corso, che si sono caratterizzati per un andamento altale-

56 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

nante, considerando il trend GPD in decrescita, il rialzo dei tassi che penalizza gli acquisti e la decrescita della domanda di veicoli da trasporto. Tutto ciò, però non ha rallentato la volontà da parte di DAF di effettuare investimenti (anche considerevoli) in un’ottica di transizione energetica, con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo imposto del -43% di emissioni entro il 2030. Per quanto riguarda le quote di mercato in ambito europeo (dati riferiti al 1° semestre 2023) e relativamente ai veicoli sopra le 16 t, DAF si attesta al 15,9%, al terzo posto dopo Mercedes-Benz (18,6%) e Volvo Trucks (17,5%); nel segmento dei trattori, invece, DAF tiene saldamente il primo posto, con il 20,5%, con un 11,1% raggiunto nel settore dei carri. Per ciò che concerne il mercato italiano, invece, i trattori si sono attestati al 14,4%, mentre i carri fanno registrare quota 6,5% (dati riferiti ai primi 10 mesi del 2023). Quello dei carri, peraltro, è un comparto su cui DAF sta investendo molte risorse e, così come nel 2023, anche quest’anno sarà al centro dell’attenzione del costruttore con una serie di attività mirate al suo sviluppo. Ma quali sono i risultati fatti registrare nel mercato italiano dei veicoli industriali? Lo spiega ancora Starace: “Il mercato dei veicoli industriali ha raggiunto nel 2023 cifre rilevanti, con ogni probabilità le più interessanti degli ultimi 15 anni. Per il prossimo futuro sono previste circa 23.000 immatricolazioni di camion dalle 16 t in su, suddivise fra trattori (oltre 14.000 unità) e carri (quasi 9.000 unità), e oltre 3.000 di mezzi con pesi compresi tra le 6 e le 16 t. Per il 2024 ci attendiamo una flessione del mercato compresa tra l’8% e il 12% rispetto al 2023, che è stato un ottimo anno sotto in termini di immatricolazioni”. Per affrontare con successo la transizione energetica in atto nel settore dei trasporti, come accennato, il Gruppo Paccar si è affidata a molteplici tecnologie, che vanno dall’utilizzo di carburanti alternativi, come l’HVO nei motori diesel, allo sviluppo di veicoli elettrici a batteria (BEV) e dotati di “fuel cell” e di mezzi equipaggiati con motore termico (ICE) alimentato a idrogeno. DAF, ovviamente, non offre al mercato “solo” veicoli: il costruttore olandese, infatti, ha sempre riservato grande importanza - e continuerà a far-


lo in futuro - anche servizi “premium”. Ciò tramite la rete sempre più evoluta di concessionari. Quest’anno, ad esempio, saranno presentati (anche) in Italia sia nuovi sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida che rientrano nella normativa GRS 1 (General Safety Regulation) che una gamma di camion elettrici a batteria (BEV), per i quali è già in corso un processo di formazione della rete di vendita e assistenza.

QUOTE DI MERCATO ITALIA SOPRA LE 16 T OVER 16T ITALY MARKET SHARE Market share development ≥ 16t GVW, Italy 40%

29,3%

Volvo

30%

MAN

25%

Scania

20% 14,2%

15%

13,4%

11,4%

Renault Iveco

11,3%

10%

8,8%

Ford Serie8

7,2%

5% 0%

Focus sul Construction Proseguirà anche quest’anno anche l’attività di DAF focalizzata sull’ambito Construction: a precisa domanda a riguardo, Paolo Starace ha ribadito come “la gamma XDC e XFC Construction di nuova generazione è stata sviluppata per le applicazioni che richiedono un uso regolare fuoristrada e una trazione aggiuntiva in condizioni difficili. Con un’elevata distanza da terra, fino a 40 cm a seconda dell’assale e degli pneumatici, e un angolo di attacco di 25°, la serie DAF per l’edilizia lanciata recentemente sul mercato è ‘alta sulle ruote’ e si caratterizza per una struttura estremamente robusta, grazie anche al solido design esterno”. Ricordiamo che i citati nuovi veicoli XDC e XFC Construction, disponibili nelle configurazioni assali 8x4, 6x4 e 4x2, sono offerti da DAF con una scelta di tandem a doppia trazione e bassa manutenzione. L’attuale gamma parte dal tandem leggero da 19 t con riduzione singola (SR1132T), sospensioni a balestra e freni a disco o a tamburo (tandem ideale per le applicazioni in cui il peso è importante, come le betoniere leggere 6x4 e 8x4, particolarmente diffuse nel Regno Unito e in Irlanda) per proseguire, per le applicazioni più pesanti, con versio-

Mercedes

35%

DAF 2,7% 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 YTD

YTD Oct 2023

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

QUOTE DI MERCATO TRATTORI SOPRA LE 16 T OVER 16T TRACTORSITALIA ITALY – MARKET SHARE Market share development Tractors ≥ 16t GVW, Italy 35%

30%

Mercedes 23,9%

Volvo

25%

MAN

16,2%

20%

14,6%

15%

14,4% 11,3%

10%

Renault Iveco

8,6%

5%

0%

Scania

7,3%

Ford Serie8

3,6%

DAF

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 YTD

YTD Oct 2023

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

QUOTE DI MERCATO ITALIA – CARRI SOPRA LE 16 T OVER 16T RIGIDS ITALY MARKET SHARE Market share development Rigids ≥ 16t GVW, Italy 48% 46%

Mercedes

44% 42%

38,1%

40%

Volvo

38% MAN

36% 34%

Scania

32% 30% 18%

13,5%

15% 12% 9% 6% 3% 0%

Renault

11,4%

Iveco

9,2% 8,7% 6,9% 6,5%

Ford Serie8

1,2% 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 YTD

DAF

YTD Oct 2023

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY

ni da 21 e 26 t del suo tandem con riduzione singola SR1360T, dotato di freni a disco e sospensioni pneumatiche. Per le applicazioni fuoristrada, poi, per il mercato italiano è disponibile il tandem da 26 t con riduzione ai mozzi (HR1670T), dotato di sospensioni a balestra e freni a tamburo. “Altro elemento importante - ha sottolineato Starace - è l’ampia gamma di opzioni di rapporto al ponte, da 3,46:1 a 5,41:1”. Ricordiamo infine che per le applicazioni con cassone ribaltabile più leg-

gere DAF ha ampliato la gamma XDC e XFC Construction con versioni cabinato e trattore a 2 assali (4x2), disponibili con assale anteriore da 8 e 9 t e assale posteriore da 13 t con sospensioni pneumatiche e freni a disco. Altre caratteristiche includono due assali con riduzione singola (SR1344 e SR1347) con riduzioni da 2,38:1 a 4,10:1 e un assale con riduzione nel mozzo (HR1356), con rapporti da 3,46:1 a 4,56:1 per la massima trazione e una velocità ridotta. ■

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 57


HandsOn

“PARTNER PER ACCELERARE IL CAMBIAMENTO” 58 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7

CON QUESTO SLOGAN IL COSTRUTTORE GIAPPONESE PRESENTERÀ IL MIDI ESCAVATORE ZX95USB-7, APPARTENENTE ALLA NUOVA GAMMA ZAXIS-7, ALL’EDIZIONE 2024 DI INTERMAT, A PARIGI. LE TECNOLOGIE APPLICATE A QUESTA MACCHINA ASSICURANO IL TOTALE CONTROLLO DEL MEZZO E SI CONCRETIZZANO IN PRESTAZIONI DI ASSOLUTO LIVELLO, GARANTITE DALL’ESPERIENZA COSTRUTTIVA E DAI SERVIZI CHE IL COSTRUTTORE GIAPPONESE METTE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ETTORE ZANATTA gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 59


HandsOn

H

itachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) si prepara quest’anno a partecipare alla fiera Intermat 2024 di Parigi con un’impressionante esposizione dei suoi ultimi modelli di macchine movimento terra. In occasione della manifestazione parigina il tema dello stand da 928 m2 sarà “Partner per accelerare il cambiamento”, evidenziando la stretta relazione del marchio con la rete dei suoi concessionari francesi.

A Parigi saranno esposti 10 modelli Hitachi, dai più piccoli (due mini escavatori recentemente aggiornati, i modelli ZX26U-6 e ZX33U-6) ai più grandi (l’escavatore per applicazioni speciali ZX390TC-7 e la pala gommata ZW310-7). Sotto i riflettori anche le sue soluzioni per l’edilizia sostenibile con due nuovi modelli elettrici - ZX55-6EB e ZE135-7EB - e diverse macchine Zaxis-7 a basso consumo di carburante: gli escavatori gommati ZX95W-7 e ZX135W-7 e gli escavatori cingola-

Il midi escavatore ZX95USB-7 è offerto da Hitachi con braccio monoblocco (vedi foto), con braccio di penetrazione di 2,12 m, o a triplice articolazione, con bracci di penetrazione da 1,62 m o 2,12 m. L’incrementata capacità di sollevamento di questo modello consente una maggiore versatilità. La versione USB-7 si differenzia dalla US-7 per il fatto di essere dotata, rispetto a quest’ultima, di brandeggio anteriore del braccio

TUTTO SOTTO CONTROLLO Hitachi Construction Machinery offre

che si verificano con macchina, al fi-

un’ampia gamma di servizi post-ven-

ne di ricevere consigli su cosa fare e

dita per aiutare i propri clienti ad avere

di essere guidati passo dopo passo.

il controllo totale della flotta di mezzi

L’applicazione consente inoltre di veri-

e dei carichi di lavoro. I sistemi di mo-

ficare la posizione del parco macchine.

nitoraggio a distanza “Owner’s Site”

Un’innovazione unica nel suo genere,

e “ConSite” inviano quotidianamen-

poi, monitora costantemente la qualità

te dati operativi giornalieri via GPRS

dell’olio motore e dell’olio idraulico, 24

o satellite dall’escavatore al sito www. globaleservice.com. Questi dati includono: rapporti di ore di funzionamento, per migliorare l’efficienza; consumo di carburante, per gestire i costi di gestione; posizione della macchina, per scopi di pianificazione. “ConSite”, in particolare, riassume le informazioni in una e-mail inviata mensilmente. L’applicazione “ConSite Pocket” invia avvisi in tempo reale per i problemi

ore su 24, 7 giorni su 7. I dati - che rilevano se la qualità degli oli si è deteriorata, a causa di contaminazioni o basse viscosità - vengono trasmessi quotidianamente tramite due appositi sensori dell’olio al Global e-Service. Questa funzione fornisce quindi una stima accurata del momento in cui è necessario cambiare gli oli, riduce gli interventi di manutenzione e i tempi d’inattività non programmati.

60 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

ti ZX225USLC-7 e lo ZX95USB-7 (oggetto di questo Hands On. “Non vediamo l’ora di condividere le ultime novità di Hitachi Construction Machinery con i nostri clienti e di entrare in contatto con i nostri colleghi in Francia”, ha affermato Takaharu Ikeda, presidente di HCME. “A seguito di alcuni cambiamenti avvenuti lo scorso anno nella nostra rete di concessionari, Intermat rappresenta un’occasione perfetta per sostenere i nostri partner e presentare insieme i nostri ultimi prodotti e soluzioni”.


IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7

Il raggio di rotazione ridotto rende l’utilizzo del midi escavatore Hitachi ZX95US/USB-7 ideale anche in spazi ristretti. L’aumentata potenza del motore e della pompa idraulica accresce l’efficienza rispetto ai modelli precedenti. La velocità di rotazione della torretta è di 10,1 giri/min; la coppia di rotazione di 16,6 kNm. Anche la contenuta distanza tra la benna e la lama aumenta l’efficienza e la sicurezza

Il sottocarro del midi escavatore ZX95US/USB-7 presenta un rullo superiore, cinque rulli d’appoggio e 40 pattini per cingolo. Ogni cingolo è azionato da un motore a pistoni assiali a due velocità. La macchina offre due velocità di traslazione: Alta (da 0 a 5 km/h) e Bassa (da 0 a 3,1 km/h)

Particolare della lama flottante del midi escavatore ZX95US/USB-7, presente di serie. Gli interventi di livellamento possono essere completati in modo ancora più rapido e semplice grazie alla lama ad angolo variabile, fornita come optional (attualmente solo sulla versione monoblocco)

Aumento di produttività Hitachi Construction Machinery è dunque già pronta per essere protagonista sul mercato con la sua più recente gamma di escavatori compatti Zaxis-7: parliamo, nella fattispecie, dei nuovi midi escavatori ZX95US-7 e ZX95USB-7 Stage-V, che offrono l’opportunità di aumentare i profitti e ridurre i costi. Le loro caratteristiche avanzate di comfort e sicurezza consentono agli operatori di sentirsi a proprio agio in cabina e di lavorare in modo produttivo. Le prestazioni dei midi escavatori ZX95US-7 e ZX95USB-7 - che si differenziano tra loro sostanzialmente per il fatto che la versione USB-7, rispetto alla US-7, è dotata di brandeggio anteriore del braccio - aumentano la produttività in cantiere: di peso operativo maggiore e più grandi dei modelli ZX85US-6 e ZX85USB-6, che vanno a sostituire nella gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 61


HandsOn I PUNTI DI FORZA LA VERSATILITÀ

BRACCIO MONOBLOCCO O A TRIPLICE ARTICOLAZIONE

LO SBRACCIO MASSIMO LA FORZA DI SCAVO (+4%) L’ELEVATA STABILITÀ (+10%) LA CABINA DI CLASSE SUPERIORE

SISTEMA DI ATTACCO RAPIDO DI SERIE

LAMA FLOTTANTE (STD) E AD ANGOLO VARIABILE (OPTIONAL) 62 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7 PANNELLO DI CONTROLLO ERGONOMICO E MULTIFUNZIONALE SISTEMI DI MONITORAGGIO “OWNER’S SITE” E “CONSITE” DISPLAY LCD DA 8”

FARI DI LAVORO A LED

SISTEMA DI TELECAMERE “AERIAL ANGLE” CON VISTA A 270°

MOTORE YANMAR – STAGE V

RAGGIO DI ROTAZIONE RIDOTTO

SOTTOCARRO RINFORZATO

NUOVO INDICATORE “ECO” PER IL MONITORAGGIO DEI CONSUMI

TORRETTA ROTANTE (TELAIO CON SEZIONE A “D” ANTIDEFORMANTE) gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 63


HandsOn

La cabina del midi escavatore ZX95US/ USB-7 – riprogettata (più lunga rispetto al passato) e conforme allo standard ROPS - offre un’elevata visibilità panoramica ed è facilmente accessibile grazie alla posizione ribassata della struttura della torretta, allo scalino d’ingresso antiscivolo e all’ampio ingresso. I finestrini presentano vetri rinforzati sui quattro lati e vetri anteriori (superiore e inferiore) apribili

gamma Hitachi, le nuove versioni Zaxis-7 presentano una cabina di classe superiore, in particolare più lunga, sono più potenti grazie alle prestazioni del motore Yanmar Stage V di cui sono dotate, offrono una maggiore stabilità (+10%) e una più elevata forza di scavo (+4%). I costi del ciclo di vita sono ridotti grazie al nuovo motore conforme alle normative Stage V che non richiede un sistema SCR: ciò elimina la necessità di urea, sostituzioni dei filtri e la relativa manutenzione. All’interno, l’ambiente è più spazioso rispetto al modello precedente e consente di lavorare in modo più confortevole, con livelli di rumorosità molto bassi: 70 dB(A) interni e 99 dB(A) esterni. La consolle, caratterizzata da un nuovo design ergonomico e regolabile in tre posizioni, è integrata al sedile. La sospensione pneumatica di quest’ultimo consente all’operatore di “sentire maggiormente il controllo” dell’escavatore e di ridurre l’affaticamento. La manovra del mezzo risulta facilitata grazie anche al quadro comandi multifunzionale e allo schermo antiriflesso LCD da 8” ad alta resistenza e antiriflesso. Aria condizionata e i sistemi audio sono gestiti tramite il monitor. È possibile navigare rapidamente tra i menù con l’apposito controller multifunzione. Il layout rinnovato offre una visualizzazione chiara delle funzionalità desiderate, tra cui il climatizzatore, la radio DAB+ e il Bluetooth. Da evidenziare anche la migliore disposizione dei pedali e un ampio spazio per le gambe

64 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7

La vista a 270° sull’area di lavoro, riportata direttamente sul display da 8” posto in cabina, è garantita dal sistema di telecamere “Aerial Angle”. Le tre telecamere di serie - presenti lateralmente e nella parte posteriore del mezzo (quest’ultima integrata nella struttura dell’escavatore) offrono una visuale ottimale sul cantiere

L’indicatore ECO, inoltre, consente di controllare l’efficienza del carburante e di ridurre i costi. La spiccata versatilità degli escavatori compatti Zaxis-7 permette di aumentare i profitti lavorando su un ventaglio più ampio di progetti. Gli accessori vengono sostituiti rapidamente grazie all’avanzato sistema di supporto degli accessori visibile sul monitor LCD e al sistema di attacco rapido di serie, che include anche le tubazioni. Una varietà di specifiche soddisferà i requisiti di qualsiasi cantiere, compresa la scelta del braccio mono e triplice. Le dimensioni compatte, il raggio di rotazione ridotto e la distanza più breve tra benna e lama consentono di lavorare in modo efficiente e sicuro in aree ristrette. Gli interventi di livellamento possono essere completati in modo rapido e semplice grazie alla lama “tiltabile”, ad angolo variabile, opzionale. Ergonomia e sicurezza Gli operatori beneficeranno di un ambiente di lavoro ideale con lo Zaxis-7 di Hitachi, riprogettato e annunciato come un escavatore all’avanguardia. I modelli ZX95US-7 e ZX95USB-7 sono dotati

Le luci di lavoro a LED, unitamente a un tergicristallo frontale più ampio e in corpo unico, migliorano la visibilità (anche) in condizioni difficoltose. Le luci su braccio e cabina sono state riposizionate per illuminare il cantiere in modo più efficace

Il midi escavatore ZX95US/USB-7 consente elevati livelli di produttività in cantiere grazie al motore Yanmar 4 cilindri da 50,4 kW di potenza, turbocompresso, raffreddato ad acqua e a iniezione diretta, ai tempi di ciclo rapidi e all’efficiente circuito idraulico. Conforme alla direttiva Stage V, il propulsore non necessita di sistema SGR. L’EGR e il filtro antiparticolato riducono NOx e particolato, mentre il sistema Common rail contribuisce a far lavorare il motore in condizioni ottimali. Oltre a ridurre le emissioni, dunque, contribuisce ad aumentare l’efficienza nei consumi e a ridurre i costi d’esercizio. La modalità ECO e le funzioni automatiche d’inattività contribuiscono a ridurre il consumo di carburante e i livelli di rumore

Le attrezzature sono progettate per lavorare in perfetta armonia con la macchina e consentono di aumentare i profitti massimizzando la produttività e i tempi di attività. È possibile aumentare la versatilità dell’escavatore scegliendo le benne giuste per il lavoro da affrontare, sempre supportate dall’apposito impianto idraulico dedicato. Le attrezzature fornite da Hitachi possono essere personalizzate per soddisfare le più diverse esigenze e offrono varie capacità e larghezze

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 65


HandsOn I tempi d’inattività sono ridotti al minimo grazie alla priorità data da Hitachi alla facilità di manutenzione e alla pulizia. Il vano motore è molto spazioso e facilita l’esecuzione di interventi di manutenzione e riparazione. Tutti i filtri sono disponibili in un unico scomparto, per una sostituzione facile e veloce. Componenti come i filtri del carburante, il filtro dell’olio motore e il filtro dell’aria sono facilmente accessibili da terra. Per comodità, i filtri e il separatore d’acqua sono posizionati l’uno vicino all’altro

Il radiatore è facilmente accessibile e la batteria è facile da sostituire. Il frontale del radiatore è dotato di una rete interna antipolvere facile da pulire

Lo stacca-batteria garantisce che la manutenzione avvenga in condizioni di sicurezza. Lo scollegamento può avvenire in due modi, uno per scollegare l’alimentazione durante il normale utilizzo del mezzo, ad esempio a fine giornata lavorativa, e una per consentire interventi di manutenzione straordinaria

Particolare del vano di alloggiamento del filtro aria condizionata (foto a sx), posto sul lato sinistro della macchina, e del vano di rifornimento del gasolio, sul lato destro dell’escavatore, possibile utilizzando l’apposita pompa elettrica. Il filtro integrato evita che eventuali impurità possano penetrare durante il rifornimento

66 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

di una cabina ultra-spaziosa, dal facile e comodo accesso, dotata di una disposizione migliorata dei pedali e di un ampio spazio per le gambe. La facilità d’uso deriva dal nuovo design ergonomico della consolle e degli interruttori, nonché dal comodo accesso ai comandi. Il movimento sincronizzato tra il sedile e la consolle assicura che gli operatori si sentano meno stanchi alla fine della giornata lavorativa. Per migliorare la sicurezza, poi, questi escavatori offrono una visione del cantiere di livello superiore: il sistema di telecamere “Aerial Angle” offre una vista a 270° e gli operatori possono scegliere tra sei opzioni di immagine per visualizzare sul monitor LCD in cabina l’area di lavoro intorno alla macchina. Per una visibilità superiore in condizioni di scarsa illuminazione, inoltre, la luce ambientale opzionale per la telecamera facilita la visualizzazione (le luci sul braccio e sulla cabina sono state riposizionate per illuminare il cantiere in modo più efficace). Tutto sotto controllo Gli escavatori ZX95US-7 e ZX95USB-7 sono stati costruiti per durare e testati rigorosamente presso le strutture dedicate di Hitachi in Giappone. Il tempo di operatività è ulteriormente massimizzato dalla priorità data alla facilità di manutenzione e pulizia. Lo spazioso vano motore facilita gli interventi, il radiatore è facilmente accessibile e la batteria è semplice da sostituire. Per una sostituzione rapida e comoda tutti i filtri sono disponibili in un unico scomparto. L’ampia gamma di servizi post-vendita Hitachi, inoltre, aiuta i proprietari a sentirsi in totale controllo delle loro flotte e degli


IL MIDI ESCAVATORE HITACHI ZX95USB-7 impegni di lavoro. I sistemi di monitoraggio remoto e ConSite inviano quotidianamente i dati operativi via GPRS o tramite satellite dall’escavatore al Global e-Service. Inoltre, ConSite riassume le informazioni in un’e-mail mensile e l’app ConSite Pocket comunica in tempo reale per eventuali potenziali problemi. Un’innovazione unica monitora conti-

nuamente la qualità del motore e dell’olio idraulico, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I dati vengono trasmessi tramite due sensori a Global e-Service e rilevano se la qualità dell’olio è peggiorata. Grazie a questa caratteristica innovativa i clienti sono certi delle condizioni dei loro escavatori e riducono sia i tempi di manutenzione che i tempi di fermo non programma-

ti. “Siamo orgogliosi di presentare i nuovi modelli ZX95US-7 e ZX95USB-7 ai nostri clienti”, ha dichiarato Chris Bardas, Product Manager Excavators di Hitachi Construction Machinery (Europa) NV. “Queste potenti macchine compatte sono state progettate per offrire prestazioni eccezionali, il massimo del comfort operativo e costi di esercizio ridotti”. ■

LA SCHEDA TECNICA L’escavatore cingolato Zaxis 95USB-7

Braccio monoblocco

Braccio con triplice articolazione

Braccio da 2,12

Braccio da 1,62 m

Braccio da 2,12 m

Peso operativo:

8.760-9.810 kg

9.150-10.200 kg

9.150-10.200 kg

Capacità benna:

0,28 m3

0,28 m3

0,28 m3

Motore (Stage V):

Yanmar 4TNV98CT

Yanmar 4TNV98CT

Yanmar 4TNV98CT

Potenza nominale motore:

50,4 kW a 2.000 giri/min

50,4 kW a 2.000 giri/min

50,4 kW a 2.000 giri/min

Forza di trazione max.:

65,2 kN

65,2 kN

65,2 kN

Pendenza superabile:

70% (35°)

70% (35°)

70% (35°)

Velocità di traslazione max.:

5 km/h

5 km/h

5 km/h

Forza di strappo alla benna (ISO/SAE):

57,5 kN / 50,1 kN

57,5 kN / 50,1 kN

57,5 kN / 50,1 kN

Forza di strappo al braccio di penetrazione (ISO-SAE):

34,5 kN / 33 kN

40,2-38,1 kN

34,5-33 kN

Sbraccio max.:

7.560 mm

7.610 mm

8.060 mm

Sbraccio max. al suolo:

7.420 mm

7.470 mm

7.920 mm

Profondità di scavo max.:

4.530 mm

3.760 mm

4.260 mm

Profondità di scavo verticale:

3.900 mm

3.650 mm

4.110 mm

Altezza max. di taglio/scarico:

7.190/5.120 mm

7.690/5.590 mm

8.040/5.930 mm

Altezza min. di scarico:

1.660 mm

2.730 mm

2.300 mm

Raggio di rotazione min.:

2.680 mm

2.750 mm

3.020 mm

Raggio di rotazione posteriore:

1.590 mm

1.590 mm

1.590 mm

Lunghezza sottocarro:

2.900 mm

2.900 mm

2.900 mm

Larghezza pattini:

450 mm

450 mm

450 mm

Altezza da terra min.:

360 mm

360 mm

360 mm

7.220 x 2.530 x 2.200 mm

7.160 x 2.530 x 2.200 mm

7.600 x 2.530 x 2.200 mm

Dimensioni max. (lungh. x altezza x largh.):

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 67


ATTREZZATURE Ammann

Una compattazione

PIÙ SOSTENIBILE La società svizzera specializzata nello sviluppo di impianti per la produzione di asfalto, sistemi di miscelazione per il calcestruzzo e di soluzioni per la compattazione stradale ha presentato una nuova linea di piastre vibranti e costipatori con alimentazione elettrica di Daniele Smiraglia

L’IMPEGNO DI AMMANN A FAVORE DI UNA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI E DELL’INCREMENTO DI EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ TROVA RISCONTRO ANCHE NELLO SVILUPPO E NELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEL NUOVO COSTIPATORE EATR 68

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I

l profondo orientamento verso l’innovazione è certamente alla base della storia di Ammann, impresa familiare fondata nel 1869 che nel corso degli anni si è conquistata un ruolo di leadership a livello mondiale nella commercializzazione di impianti di miscelazione, macchine e servizi per l’industria delle costruzioni. Non è un caso che l’azienda con se-


LA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO HONDA DP72104Z DA 72 V ASSICURA UNA LUNGA DURATA, SI RICARICA IN MODO RAPIDO E PUÒ ESSERE UTILIZZATA SIA SULLE PIASTRE VIBRANTI EAPF 12/40 ED EAPF 12/50 CHE SUI VIBROCOSTIPATORI EATR 68

IL SISTEMA DI AVVIAMENTO DELLE NUOVE PIASTRE VIBRANTI ELETTRICHE AMMANN RENDE IL LAVORO DELL’OPERATORE ANCORA PIÙ FACILE, GRAZIE A UN UNICO PULSANTE CHE CONSENTE L’AVVIO E LO SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA

de a Lagenthal, in Svizzera, in oltre 150 anni di vita abbia registrato decine di brevetti, mantenendo nel corso di tutta la sua storia una grande attenzione verso i clienti e i dipendenti. Sulla scia di un forte impulso verso l’elettrificazione, che sta caratterizzando sia le macchine per il movimento terra che un gran numero di attrezzature, anche Ammann ha recentemente operato una scelta in chiave “green”, sostituendo alcuni tra i suoi prodotti di punta dotati di motore a diesel o a benzina con nuove versioni elettriche. Nuove piastre vibranti elettriche Nel segmento della compattazione stradale c’è chi ancora pensa che l’utilizzo di un dispositivo ad alimentazione elettrica possa compromettere le performance in termini di potenza, rispetto a un classico prodotto a diesel. I nuovi compattatori a piastre vibranti Ammann eAPF 12/40 e eAPF 12/50 con movimento in avanti sono stati progettati dall’azienda proprio per sfatare questo falso mito. Le piastre si caratterizzano infatti per una frequenza vibratoria massima di 100 Hz, identica a quella dei corrispettivi a benzina, mentre la forza centrifuga massima per entrambe le versioni è di 12 kN. “Questi due nuovi compattatori offrono una potenza estremamente elevata e al tempo stesso beneficiano di tutti i numerosi vantaggi che caratterizzano gli azionamenti elettrici”, spiega Ralf Brutschin, Strategic Commercial Manager of Light

IL NUOVO VIBROCOSTIPATORE EATR 68 DI AMMANN SI CARATTERIZZA PER UN PIEDE BATTENTE DA 280 MM CON PIASTRA INTEGRATA DI ALTA QUALITÀ E RESISTENTE ALL’USURA, PER UN’ALTEZZA DI CORSA DI 65 MM E PER UNA VELOCITÀ DI PERCUSSIONE DI 11 HZ gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 69


ATTREZZATURE UN PROGRAMMA DI “E-MISSIONE” Il nuovo costipatore eATR 68 e i nuovi compattatori a piastre vibranti eAPF 12/40 e eAPF 12/50 con movimento in avanti sono parte integrante del programma “eMission” di Ammann, pensato per ridurre le emissioni, aumentare efficienza

medio o leggero, ma anche per la tutela paesaggistica e il giardinaggio. Le ridotte esigenze in termini di manutenzione, il funzionamento silenzioso, la versatilità e il controllo intuitivo rendono questi prodotti ideali per i noleggiatori.

e produttività e ridurre sostanzialmente le esigenze di manutenzione, con l’odel settore. Tre i principali fiori all’occhiello di questo programma: abbassare il livello di CO2 e di altre particelle dannose nell’atmosfera, beneficiare della digitalizzazione e delle tecnologie a essa connesse per migliorare le prestazioni in cantiere e, soprattutto, puntare fortemente sull’elettrificazione, incorporando, quando possibile, fonti di energia alternative.

Equipment di Ammann. “Le piastre vibranti eAPF 12/40 e eAPF 12/50 contribuiscono a ridurre le emissioni di carboni, danno la possibilità di lavorare in spazi molto ristretti e sono molto silenziose, confermandosi la soluzione ideale per le aree residenziali”. Le nuove piastre elettriche Ammann sono perfette per la costruzione di condotte e trincee, lavori di asfaltatura, pavimentazione e rattoppamento

Numerosi vantaggi Le piastre vibranti eAPF 12/40 e eAPF 12/50 sono equipaggiate con batterie al litio, che si ricaricano molto rapidamente e sono in grado di mantenere la loro operatività per un lasso di tempo prolungato. Gli azionamenti elettrici assicurano

LA POTENZA DELLE NUOVE ATTREZZATURE AMMANN CON ALIMENTAZIONE ELETTRICA NON HA NULLA DA INVIDIARE A QUELLA DEI MODELLI A DIESEL O A BENZINA

LA PIASTRA VIBRANTE EAPF 12/40 È IDEALE PER MOLTE APPLICAZIONI, CHE SPAZIANO DALLA COMPATTAZIONE DI ASFALTO E PAVIMENTAZIONE IN AREE RISTRETTE ALLA COSTRUZIONE DI CONDOTTE E TRINCEE, PASSANDO PER RATTOPPI LEGGERI E MEDI E SISTEMAZIONE DEL TERRENO 70 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

biettivo di rendere i cantieri più sani e incrementare la redditività delle imprese


i modelli si caratterizzano per un’altezza di corsa di 65 mm e per una velocità di percussione di 11 Hz, mentre la forza centrifuga del costipatore e-drive è di 11,5 kN, molto vicina al valore di 13 kN della versione a benzina”. Molte delle caratteristiche del modello con motore a benzina sono state confermate all’interno del nuovo eATR 68. Il design e la posizione ottimale del motore garantiscono, ad esempio, un notevole equilibrio che impedisce il ribaltamento e offre una serie di vantaggi all’operatore, tra cui IL MOTORE ELETTRICO HONDA GXE 2.0 DELL’EATR 68 È POTENTE, OFFRE TRE DIVERSI LIVELLI DI VELOCITÀ E PUÒ ESSERE ATTIVATO DA UN UNICO PULSANTE DI AVVIO/ARRESTO

inoltre un migliore controllo della velocità e della coppia, il che si traduce in una compattazione più precisa ed efficiente rispetto ai corrispettivi modelli a benzina. E, naturalmente, da una maggiore efficienza deriva un minore tempo di utilizzo del dispositivo e una riduzione della manodopera necessaria per ottenere la compattazione, con evidenti benefici economici. Un ulteriore vantaggio che contraddistingue i nuovi compattatori a piastre vibranti Ammann con alimentazione elettrica è rappresentato da una netta diminuzione dei costi per gli interventi di manutenzione. Merito anche dell’assenza di filtri del carburante e dell’olio, che devono essere periodicamente acquistati e smaltiti. I nuovi dispositivi mantengono inoltre le caratteristiche principali dei loro corrispettivi a benzina, come ad esempio la presenza di un sistema vibrante monoalbero e di una piastra di base bilanciata che distribuisce correttamente la potenza di compattazione, garantendo una velocità ottimale e una produttività ancora più elevata. La loro progettazione innovativa rende le piastre vibranti eAPF 12/40 e eAPF 12/50 adatte a numerose applicazioni, potendo passare rapidamente dalla compattazione dell’asfalto a quella delle pietre da pavimentazione. L’acciaio di alta qualità che caratterizza le piastre, mai piegato o saldato durante le fasi di produzione, ne assicura un’elevata resistenza e una manutenzione praticamente nulla per tutta il ciclo di vita. Tra le altre peculiarità si segnalano

L’IMPUGNATURA DI GUIDA DELL’EATR 68 ASSICURA IL MASSIMO COMFORT ALL’OPERATORE, GARANTISCE UN’OTTIMA VISIBILITÀ DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE E LIMITA AL MINIMO LE VIBRAZIONI

un’impugnatura di guida a bassa vibrazione (valori HAV inferiori a 2,5 m/sec), la capacità di lavorare con pendenza del 30% e l’inclinazione massima di 20° su tutti i lati, una velocità di 0-20 m/min (che è identica alla versione a benzina) e un sistema di avviamento facilitato. Nuovi costipatori elettrici Compattatori a piastre vibranti con alimentazione elettrica, ma non solo: l’impegno di Ammann a favore di una riduzione delle emissioni e dell’incremento di efficienza e produttività trova riscontro anche nello sviluppo e nella commercializzazione del nuovo costipatore eATR 68. “Questo prodotto offre una potenza in grado di competere con la sua controparte a benzina”, precisa Brutschin. “Entrambi

una guida agevole e un controllo preciso. Per regolare la velocità, in base alle esigenze e alle condizioni del cantiere, è invece sufficiente premere un unico pulsante, mentre i ridotti valori in termini di vibrazioni monobraccio da un lato proteggono l’operatore e dall’altro migliorano il comfort di utilizzo, incrementando la produttività. La sua impugnatura è progettata appositamente per garantire una visuale ottimale sul piede del costipatore durante il processo di compattazione, facilitando il movimento in cantiere. Non solo: essendo anche regolabile in altezza, come in tutte le macchine della linea ATR, l’impugnatura consente a ogni tipo di operatore, dai più alti ai più minuti, di selezionare l’altezza più adatta alle proprie esigenze tra tre diverse impostazioni. ■

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COMPONENTI FPT Industrial

IL “RITMO”

del cambiamento La gamma dei sistemi di propulsione del brand di Iveco Group dedicato alla progettazione, produzione e vendita di propulsori a basso impatto ambientale è stata protagonista durante il lancio della nuova gamma IVECO Model Year 2024 di Pietro Gabrielli

L

a gamma - avanzata e sostenibile - dei sistemi di propulsione di FPT Industrial ha condiviso con IVECO GROUP il successo ottenuto in occasione del lancio della nuova gamma “IVECO Model Year 2024” svoltosi a Barcellona alla fine dello scorso anno.

IL NUOVO MOTORE XC13 CONSENTE UNA RIDUZIONE DEL 10% DELLE EMISSIONI ED È PRONTO PER UNIFORMARSI ALLE FUTURE NORMATIVE, ANCHE GRAZIE AI MIGLIORAMENTI A LIVELLO DI AERODINAMICA, TRASMISSIONE E GUIDA PREDITTIVA CON GPS 72 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


Per sottolineare il ruolo fondamentale svolto da FPT Industrial nel supportare IVECO come forza trainante del cambiamento nel segmento del trasporto commerciale, ciascuno dei nuovi modelli di veicolo in mostra nell’area espositiva è stato affiancato dal proprio sistema di propulsione FPT Industrial. Questa presentazione “fianco a fianco” della nuova gamma di veicoli IVECO per applicazioni leggere e medio-pesanti risponde al concept dell’evento “Be the change”, espressione della comune volontà da parte di IVECO e FPT Industrial di incoraggiare clienti e partner a percepire il ritmo del cambiamento che sta guidando l’evoluzione del settore e accoglierlo appieno. I prodotti in mostra erano l’N67 NG per l’Eurocargo CNG, l’XC13 Diesel per IVECO S-Way, IVECO X-Way e IVECO T-Way, l’F1C Diesel per il Daily, il pacco batteria eBS 37 EVO e il Central Drive eCD 140 per l’eDaily, l’assale elettrico eAX 840 per l’S-eWay Fuel Cell. Il nuovo XC13 Il nuovo XC13 è una sintesi di prestazioni, conformità alle normative sulle emissioni, affidabilità e praticità quotidiana. Questo propulsore è il primo motore “single-base multi-fuel” di FPT Industrial ed è compatibile con un ampio ventaglio di esigenze commerciali, con un impatto limitato sull’installazione nei veicoli. La versione diesel presentata a Barcellona offre potenza e coppia fino a 580 CV a 2.800 Nm e potenza frenante fino a 530 kW a 2.300 giri/min. Il peso è stato ridotto del 10% rispetto alla generazione precedente grazie ai nuovi materiali del blocco e della testa cilindri. Tra le innovazioni tecnologiche un nuovo design del turbocompressore diesel a geometria variabile azionato elettronicamente e con cuscinetti a sfera, un software proprietario di FPT in grado di migliorare l’efficienza di combustione e un minor attrito dei componenti a vantaggio delle prestazioni e della sostenibilità. L’XC13 è disponibile nelle versioni diesel e a metano ed è in previsione una a idrogeno. Elemento fondamentale per il raggiungimento del target di emissioni di CO2 per il 2025 sull’intera gamma di veicoli, l’XC13 consente una riduzione del 10%

TUTTE LE CARATTERISTICHE DEL MOTORE F1C SONO STATE SVILUPPATE PER MIGLIORARNE L’AFFIDABILITÀ, LA DURATA E LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE

delle emissioni ed è pronto per uniformarsi alle future normative, anche grazie ai miglioramenti a livello di aerodinamica, trasmissione e guida predittiva con GPS. Un pacco batteria per i “leggeri” Il pacco batteria eBS 37 EVO da 37 kWh per i veicoli commerciali leggeri è una batteria ad alta tensione con elevata densità energetica fino a 140 Wh/kg e tempi rapidi di ricarica e scarica. L’opzione

IL PACCO BATTERIA AD ALTA TENSIONE EBS 37 EVO DA 37 KWH GARANTISCE UN’ELEVATA DENSITÀ ENERGETICA (FINO A 140 WH/KG) E TEMPI RAPIDI DI RICARICA E SCARICA

multipack garantisce una flessibilità elevata e si adatta a svariate applicazioni. Progettato per garantire le migliori prestazioni, efficienza e autonomia ai veicoli elettrici questo pacco batteria esente da manutenzione assicura affidabilità e durata massime. Progettato per oltre 2.500 cicli di ricarica e scarica, è coperto da una garanzia fino a otto anni, a seconda del tipo di missione. Completano l’offerta nuove caratteristiche di sicurezza ai vertici della categoria (ECE R100.3). Il Central Drive eCD 140 è una soluzione compatta e completa per l’integrazione dei sistemi di propulsione elettrica, adattandola all’architettura dei veicoli convenzionali, pensata per ottimizzare lo spazio residuo da destinare all’installazione dei pacchi batteria. L’eCD 140 è progettato per l’utilizzo su mezzi a trazione posteriore e rappresenta una soluzione solida, efficiente e affidabile, con una vita utile fino a 350.000 km. Il pacco batteria eBS 37 è anche l’oggetto di una nuova partnership tra FPT Industrial e Reefilla, un’innovativa start-up torinese che offre il primo servizio pre-

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COMPONENTI L’OPINIONE

DANIELE POZZO

“HEAD OF MARKETING AND PRODUCT PORTFOLIO”, FPT INDUSTRIAL

“Barcellona è stato il palcoscenico per la nostra visione della sostenibilità a 360°, che si declina nella totalità delle azioni volte alla realizzazione di un prodotto: dai processi all’impatto ambientale e sociale, alle materie prime e alla fornitura energetica. Grazie a IVECO i nostri sistemi e i nostri motori ‘green’ non erano più celati all’interno dei veicoli e hanno avuto quindi l’opportunità di mostrare al pubblico la loro importanza cruciale nel processo di transizione energetica in cui siamo tutti coinvolti”.

dittivo di ricarica mobile per le flotte commerciali e i privati. Le batterie eBS 37 EVO non più idonee a scopi di trazione elettrica saranno consegnate a Reefilla, che provvederà a recuperare i moduli batteria e oltre il 50% dei loro componenti interni. L’assale eAX 840-R Lanciato negli Stati Uniti nel 2022 come primo assale elettrico integrato per i veicoli pesanti, progettato da zero e messo in produzione in soli due anni per il mercato US, l’eAX 840-R è ora disponibile in Europa con una variante dedicata al mercato dei veicoli commerciali pesanti elettrici. Realizzato nello stabilimento ePowertrain “carbon neutral” di Torino, l’eAX 840-R è un assale elettrificato a doppio motore per veicoli commerciali pesanti (con massa totale combinata fino a 44 t), in grado di garantire prestazioni, efficienza e affidabilità elevate, basso costo tota-

le di proprietà (TCO), lunghi intervalli di sostituzione olio e una vita utile fino a 1.200.000 km. I componenti elettrici e meccanici sono integrati in modo funzionale all’interno della struttura, per massimizzare lo spazio residuo disponibile dopo l’installazione. Questi prodotti elettrici sono progettati per garantire l’integrazione della propulsione elettrica di tutti gli elementi che compongono l’ePowertrain in una soluzione compatta in grado di ospitare sia il carico commerciale che i pacchi batteria. L’alternativa “naturale” L’N67 NG conforme alla normativa Euro VI Step E è un motore a gas naturale per i camion di gamma media e può essere alimentato con con il gas naturale compresso (CNG), il gas naturale liquefatto (LNG). In grado di offrire prestazioni ai vertici della categoria, fino a 280 kW e 1.000 Nm, bassi consumi e rumorosità ridotta rispetto ai motori diesel grazie alla combustione stechiometrica multipoint di FPT Industrial, questo motore riduce le emissioni di CO2 fino a un massimo del -10% (ciclo di guida transiente armonizzato a livello mondiale – WHTC) rispetto ai motori diesel equivalenti, fino ad azzerarle se alimentato a biometano. Ottimizzato per le missioni urbane e interurbane a medio raggio, assicura una durata fino a 450.000 km e intervalli di manutenzione fino a 70.000 km per le missioni regionali, garantendo alle aziende municipalizzate e dei trasporti esattamente ciò di cui hanno bisogno per conciliare economia di gestione e rispetto per l’ambiente. La conformità alla normativa Euro VI Step E è assicurata dal semplice

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L’ASSALE EAX 840-R È ORA DISPONIBILE IN EUROPA PER IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI PESANTI ELETTRICI ED È REALIZZATO NELLO STABILIMENTO EPOWERTRAIN “CARBON NEUTRAL” DI TORINO

L’N67 NG CONFORME ALLA NORMATIVA EURO VI STEP E È UN MOTORE A GAS NATURALE PER I CAMION DI GAMMA MEDIA ED È COMPATIBILE CON IL GAS NATURALE COMPRESSO (CNG), IL GAS NATURALE LIQUEFATTO (LNG) E IL BIOMETANO

sistema di post-trattamento (ATS) con catalizzatore a tre vie e CPF e senza ricircolo dei gas di scarico (EGR). L’assenza del sistema EGR garantisce un’elevata affidabilità, un basso consumo di combustibile e una risposta transitoria più rapida, mentre il collettore di scarico in Ghisa Ni-Resist (Ghisa Austenitica) e il turbocompressore Wastegate raffreddato ad acqua-glicole assicurano un funzionamento regolare senza problemi. Quarant’anni di esperienza L’F1C è stato progettato per i veicoli commerciali leggeri e tutte le sue caratteristiche sono state sviluppate per migliorarne l’affidabilità, la durata e le operazioni di manutenzione. I motori F1C sono ai vertici della categoria in termini di potenza, fino a 210 CV, e di coppia, fino a 470 Nm. Anche la risposta del motore nei transitori (“time-to-torque”) è rapida. Le prestazioni termodinamiche sono ottimizzate grazie ai sistemi avanzati di alimentazione dell’aria. Pronta risposta al carico, efficienza e potenza e coppia “best-inclass” sono il risultato di una serie di caratteristiche quali turbocompressore elettronico a geometria variabile, riduzione dell’attrito del motore, pompa dell’olio a cilindrata variabile, ottimizzazione del sistema di raffreddamento, calibrazione del “downspeeding”, tecnologia Common Rail di ultima generazione, distribuzione multi-valvola e regolatori delle valvole idrauliche esenti da manutenzione. ■


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COMPONENTI Brigade Elettronica

L’AI AL SERVIZIO della sicurezza

Con i suoi nuovi prodotti basati sulla tecnologia dell’Intelligenza Artificiale, che permettono alle macchine per le costruzioni di rilevare persone e oggetti in modo ancora più preciso, Brigade Elettronica fa un ulteriore passo avanti per migliorare la sicurezza in cantiere e nei luoghi di lavoro di Daniele Smiraglia

S

ebbene il tema sia ancora parecchio controverso e per alcune persone sia fonte di preoccupazioni, certamente l’Intelligenza Artificiale sta entrando giorno dopo giorno in ogni singola nostra attività e in tutti i principali settori produttivi. Non è un caso, ad esempio, che siano sempre più diffusi i sistemi basati sull’AI, che contribuiscono in maniera determinante al miglioramento della sicurezza sia nelle strade che in cantiere. Ne sa qualcosa Brigade Electronics, società fondata nel 1976

dal britannico Chris Hanson-Abbott, che in poco meno di mezzo secolo è diventata una multinazionale presente in tutti i continenti e ha saputo conquistare un ruolo di leadership nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti per la protezione e la sicurezza dei veicoli. Abbiamo incontrato Maurizio Cagno, amministratore delegato della filiale italiana dell’azienda, Brigade Elettronica, per conoscere i nuovi prodotti per il mercato delle costruzioni e fare il punto della situazione su un settore che anche lo scorso anno si è dimostrato in grande salute.

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Telecamere a 360° Come conferma Maurizio Cagno, il prodotto su cui l’azienda ha deciso di puntare maggiormente nel 2024 è il nuovissimo Backeye 360 AI, un sistema di rilevamento intelligente a 360° costituito da quattro telecamere ad alta definizione che vengono installate sul veicolo e che permettono di identificare in maniera precisa le persone e di eliminare efficacemente gli angoli ciechi. “I sistemi di rilevamento tradizionali misurano le dimensioni fisiche dei vari oggetti, ma non sono in grado


di effettuare una distinzione”, spiega Maurizio Cagno. “Semplicemente, procedono a una misurazione e da questo dato traggono una conclusione. Con l’Intelligenza Artificiale invece è possibile classificare un oggetto, dando la possibilità al conducente che si trova nella cabina del veicolo di capire in tempo reale se davanti a sé c’è una persona, come ad esempio un operatore, un secondo mezzo in movimento oppure una barriera di sicurezza”. Backeye 360 AI fornisce un’indicazione visiva tramite un monitor, ma al tempo stesso avvisa con un alert acustico quando una persona viene rilevata utilizzando l’intelligenza artificiale. “Una percentuale significativa di incidenti avviene in fase di avvio e di movimento lento del veicolo”, prosegue Cagno. “Con il nostro nuovo sistema da un lato offriamo un supporto determinante ai conducenti che spesso hanno una visibilità limitata a causa degli angoli ciechi, dall’altro tuteliamo gli operatori che si muovono a piedi in cantiere e che spesso, complice l’utilizzo di una cuffia antirumore, non sono in grado di percepire eventuali potenziali pericoli”. Personalizzazione di offerta Se il sistema di rilevamento intelligente a 360° rappresenta il prodotto di punta di Brigade Elettronica, anche la singola telecamera AI sarà tra i principali protagonisti del 2024. “Le telecamere sono facili da installare sui veicoli, segnalano la presenza di persone e forniscono un aiuto determinante alla manovra di alcuni mezzi particolari”, spiega Cagno. “Basti pensare a un escavatore in cui la benna anteriore impedisce una corretta visibilità al conducente. Con questa telecamera installata nel posto giusto sarà possibile eseguire i vari movimenti senza particolari problemi”. Ma non solo: la strategia di Brigade Electronics su questa tipologia di prodotto è orientata, nel corso dell’anno e nei successivi, a commercializzare telecamere con Intelligenza Artificiale realizzate ad hoc sulle esigenze dei clienti. “Il nostro obiettivo - conferma Cagno - è parlare con i costruttori dei diversi mercati e andare a individuare specifiche

IN BRIGADE DAL 2008, ALL’INIZIO DELLO SCORSO ANNO MAURIZIO CAGNO HA ASSUNTO IL RUOLO DI MANAGING DIRECTOR DELLA FILIALE ITALIANA DELLA MULTINAZIONALE CON SEDE A TORINO, DENOMINATA BRIGADE ELETTRONICA

LE QUATTRO TELECAMERE AD ALTA DEFINIZIONE CHE COMPONGONO IL SISTEMA BACKEYE 360 AI E CHE VENGONO INSTALLATE SUI VEICOLI SUPPORTANO L’OPERATORE NELL’ABITACOLO NELL’INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI ESSERE UMANI E NELL’ELIMINAZIONE DEGLI ANGOLI CIECHI

loro necessità che ci possano permettere, tramite l’utilizzo di un apposito software, di effettuare rilevazioni ancora più precise. In tal modo la telecamera con AI non si limiterà a individuare le persone, ma segnalerà la presenza nell’area circostante di mezzi e oggetti scelti direttamente dai clienti, come ad esempio una pala meccanica o un cassone per la raccolta dei rifiuti”. A oggi, come conferma l’AD di Brigade Elettronica, non sono ancora state sviluppate telecamere “custom”, ma il 2024 sarà certamente l’anno che consentirà all’azienda di sviluppare questa nuova tipologia di business.

LA CENTRALINA ELETTRONICA È UNO TRA I COMPONENTI PIÙ IMPORTANTI DEL SISTEMA BACKEYE 360 AI, CHE SEGNALA LA PRESENZA DI EVENTUALI OSTACOLI SIA SU UN APPOSITO MONITOR CHE ACUSTICAMENTE, ATTRAVERSO UNA SERIE DI EFFICIENTI ALERT SONORI gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 77


COMPONENTI

LE TELECAMERE CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI BRIGADE ELETTRONICA POSSONO ESSERE CUSTOMIZZATE IN BASE ALLE ESIGENZE DEI SINGOLI CLIENTI ED EFFETTUARE RILEVAZIONI ANCORA PIÙ SPECIFICHE E PRECISE

Un radar preciso Brigade Elettronica ha rinnovato anche i suoi sistemi di rilevamento Radar Backsense, pensati per individuare la presenza di persone e oggetti negli angoli ciechi, sia stazionari che in movimento, e fornire all’operatore in cabina un avvertimento acustico o visivo per attirare la sua attenzione su aree di rischio che potrebbe non aver notato. “Questa tipologia di prodotto si basa sulla tecnologia FMCW (Frequency Modulated Continuos Wave), che trasmette un segnale di frequenza radar continuamente variabile con marche temporali univoche per ogni invio/ricezione dell’onda”, spiega l’AD dell’azienda. “In tal modo il rilevamento è molto

più preciso rispetto ai prodotti alternativi che utilizzano la tecnologia radar a impulsi, che trasmette un fascio radar e resta in attesa dell’eco di ritorno”. La nuova versione a 77 GHz è indicata per il mondo delle costruzioni e della cantieristica.

Aspettative di crescita Se il 2023 si è chiuso in maniera molto positiva per l’azienda, con il mantenimento di un trend di crescita del fatturato intorno al 10%, le aspettative per l’anno in corso sono altrettanto ambiziose. “Grazie alla duttilità dei nostri prodotti e alla nostra expertise in una serie di ambiti molto specifici e diversificati siamo in grado di avere sempre le coperture neces-

I VANTAGGI DI BACKEYE 360 AI Tutti i veicoli presentano angoli ciechi, soprattutto i mezzi che operano all’interno dei cantieri. I conducenti si trovano pertanto a dover affrontare manovre che possono rappresentare un pericolo significativo per la sicurezza di cose e persone che si trovano sul percorso del veicolo. Il sistema di rilevamento Backeye 360 AI risolve questa problematica utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare e rilevare gli utenti più vulnerabili, fornendo all’operatore in cabina un’immagine chiara e nitida dell’area circostante attraverso uno schermo ad alta definizione presente all’interno del veicolo. Le opzioni di visualizzazione sono inoltre multiple e permettono, ad esempio con la visione in 3D, di avere una rappresentazione ancora più precisa della scena. Lo schermo è invece personalizzabile, con sovrapposizioni su misura dei vari veicoli. Tra i fiori all’occhiello del sistema c’è anche una serie di alert sonori estremamente efficienti che segnalano (anche) acusticamente al conducente la presenza di eventuali ostacoli.

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IL RADAR BACKSENSE SI BASA SULLA TECNOLOGIA FMCW (FREQUENCY MODULATED CONTINUOS WAVE) E OFFRE UN RILEVAMENTO MOLTO PIÙ PRECISO RISPETTO A SISTEMI CHE UTILIZZANDO LA TECNOLOGIA RADAR A IMPULSI

sarie per affrontare eventuali cali di un singolo mercato”, precisa Maurizio Cagno. “Per quanto concerne il settore Construction non ci sono stati particolari problemi, dato che si è verificata una crescita di circa il 6% dei nuovi veicoli immessi sul mercato (circa 10.000 nuovi mezzi) e che al tempo stesso il tema della sicurezza in cantiere sta assumendo un peso sempre più rilevante. Ritengo che anche il 2024 possa essere un anno di crescita, in cui l’azienda cercherà di ampliare sempre di più la sua presenza sui vari mercati. Sono anche molto fiducioso sul fatto che alcuni clienti, che per mancanza di fondi o del prodotto più appropriato alle loro esigenze avevano lasciato in sospeso alcuni progetti, daranno seguito alle intese che negli anni scorsi erano state definite in fase preliminare”. ■


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IL GIUSTO APPROCCIO

a Transizione 5.0 Affrontiamo i concetti chiave di Transizione 5.0 chiarendo - con il supporto dell’azienda di Rovereto, specializzata in soluzioni che consentono di ottimizzare i processi e i costi di produzione in cantiere - come l’adozione di sistemi e tecnologie avanzati come quelli da essa proposti sia un’occasione per le aziende del settore estrattivo d’imboccare la strada più giusta per essere pronte a recepire le future politiche di sostegno alle imprese di Marco Resta

I

l policy brief della commissione europea del gennaio 2021, denominato “Industry 5.0: Towards a sustainable, human-centric and resilient European industry”, traccia nel dettaglio le linee guida dei nuovi processi di trasformazione industriale, coadiuvando l’approccio tecnologico portato avanti fino ad ora con un me-

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todo più orientato verso il fattore umano-centrico, la sostenibilità e la resilienza. Questa nuova era, naturale evoluzione delle politiche 4.0, amplia lo scopo della produzione industriale ben oltre la semplice produttività, andando a incorporare la creazione di valore non solo economico, ma soprattutto sociale e ambientale.


Il benestare della Commissione Europea Recentemente è arrivato il benestare da parte della Commissione Europea al Piano Transizione 5.0 che prevede lo stanziamento di 6,3 miliardi per il biennio 2024-2025. Questi andranno a sommarsi alle risorse già esistenti per il Piano Transizione 4.0, diventando di fatto due incentivi complementari: il Piano 4.0 continuerà a incentivare l’acquisto di beni 4.0, mentre il 5.0 prevederà incentivi per gli investimenti in acquisto di beni e attività che generino risparmio ed efficientamento energetico. Il concetto è chiaro: anziché chiedersi “cosa si può fare con la nuova tecnologia”, ci chiediamo “cosa la tecnologia possa fare per noi”; invece di chiedere al lavoratore industriale di adattare le sue competenze alle esigenze di una tecnologia in rapida evoluzione si vuole utilizzare la tecnologia per adattare il processo produttivo alle sue esigenze, ad esempio per guidarlo e formarlo. Ciò significa anche assicurarsi che l’uso delle nuove tecnologie non pregiudichi i diritti fondamentali dei lavoratori, come il diritto alla privacy, all’autonomia e alla dignità umana. Progettualità “green” e sostenibilità Affinché l’industria minimizzi il già tremendo impatto sull’equilibrio del nostro pianeta, essa deve essere “sostenibile”. Deve cioè sviluppare processi circolari che riutilizzino, ripro-

TRANSIZIONE 5.0 PREVEDERÀ INCENTIVI PER GLI INVESTIMENTI IN ACQUISTO DI BENI E ATTIVITÀ CHE GENERINO RISPARMIO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

LO STUDIO E L’IMPLEMENTAZIONE DELLE SOLUZIONI MA-ESTRO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEI CONSUMI E DEI DATI AMBIENTALI, NONCHÉ DI AUTOMAZIONE E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI, SI INQUADRA TOTALMENTE NEL CONCETTO DI “PROGETTUALITÀ GREEN” E APPROCCIO UMANO-CENTRICO

pongano e riciclino risorse naturali, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale. “Sostenibilità” significa ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas serra, per evitare l’esaurimento e il degrado delle risorse naturali e per garantire le esigenze delle generazioni odierne, senza mettere a rischio quelle future. Tecnologie come l’intelligenza artificiale possono svolgere un ruolo importante qui, ottimizzando l’efficienza dei processi e l’utilizzo delle risorse, riducendo sprechi ed emissioni. La “resilienza”, in particolare, si riferisce alla necessità di sviluppare un grado maggiore di robustezza nella produzione industriale, assicurando che possa fornire e sostenere infrastrutture critiche in tempi di crisi. Spostamenti geopolitici e crisi naturali, come la pande-

mia di Covid-19, evidenziano la fragilità del nostro attuale approccio alla produzione globalizzata. Questa dovrebbe essere bilanciata sviluppando catene di valore strategiche sufficientemente resilienti, capacità di produzione adattabile e processi aziendali flessibili, specialmente dove le catene di valore servono bisogni umani di base, come la sanità o la sicurezza. Il ruolo dei sistemi Ma-estro Risulta fondamentale per le imprese prepararsi a cogliere al meglio le opportunità che si stanno per presentarsi, avvicinandosi ai temi della sostenibilità in ottica strategica e non limitata alla mera agevolazione fiscale. In quest’ottica, lo studio e l’implementazione delle soluzioni Ma-estro di monitoraggio e

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 81


TECNOLOGIE

CONTROLLO IMPIANTO CON DATI DI PRODUZIONE ED EFFICIENZE

controllo dei consumi e dei dati ambientali, nonché di automazione e riduzione delle emissioni, si inquadra totalmente nel concetto di “progettualità green” e approccio umano-centrico. L’azienda di Rovereto si pone come partner nell’affiancamento dell’imprenditore in tutte le fasi di una progettualità “green” in ottica Industria 5.0: studio, proget-

DA 20 ANNI MA-ESTRO SI PONE COME PIONIERE DELL’EFFICIENZA E DELLA SOSTENIBILITÀ

tazione, consolidamento e formazione. Il suo servizio di consulenza preliminare Q-ADVICE, ad esempio, abbraccia le prime due fasi, permettendo di “scattare un’istantanea” della situazione dell’impianto atta a identificare inefficienze, “colli di bottiglia” e criticità. In seguito a un primo sopralluogo viene installata la sensoristica di controllo per il moni-

MONITORAGGIO CONSUMI E MONITORAGGIO EFFICIENZA MACCHINE

toraggio dei consumi energetici, tempi di lavoro, dati ambientali e ulteriori variabili di processo. La fase iniziale di monitoraggio ha una durata di circa un mese, durante il quale tutti i dati vengono archiviati su server cloud e sono accessibili dal cliente. Al termine della fase di analisi viene consegnata una relazione finale con un calcolo preciso dei costi produttivi e del82 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


le problematiche del processo, stabilendo con precisione potenzialità di risparmio energetico e di abbattimento delle emissioni. La fase successiva prevede l’implementazione dei sistemi di controllo e automazione Ma-estro, che in questa fase cominciano a fregiarsi dell’utilizzo di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. Q-PILOT - presentato in anteprima al Samoter 2023, dove ha vinto l’Innovation Award nella categoria “Software Applications – Plants” - è invece un sistema di autoapprendimento basato sull’intelligenza artificiale progettato per monitorare le operazioni quotidiane degli impianti e per autoregolare il processo, fornendo inoltre agli operatori una guida strategica e metodologie virtuose per l’ottimizzazione del ciclo di produzione. In conclusione, il cambiamento di paradigma da adottare in ottica di Transizione 5.0 deve promuovere un approccio più sostenibile e consapevole all’ambiente, garantendo

I SISTEMI MA-ESTRO SONO FINALIZZATI AL MONITORAGGIO DEI DATI AMBIENTALI, DEI CONSUMI E DEL CONSUMO IDRICO

che il valore umano rimanga al centro negli avanzamenti tecnologici del settore. Da 20 anni Ma-estro si pone come pioniere dell’efficienza e della sostenibilità e oggi rappresenta un alleato fondamentale per le aziende che mirano ad

allinearsi con gli obiettivi che si ​stanno delineando, contribuendo sia a una trasformazione virtuosa in termini di ottimizzazione di processo e di produzione, sia di riduzione dell’impatto ambientale del settore estrattivo. ■

L’UTILIZZO DI Q-PILOT PER TRANSIZIONE 5.0 L’utilizzo del sistema Q-PILOT di Ma-

di manutenzione.​

estro si inquadra perfettamente nella

Automazione basata su Intelligenza

direzione di Transizione 5.0, attraverso

Artificiale: l’Intelligenza Artificiale con-

alcuni punti specifici:

sente un controllo superiore dell’im-

Sostenibilità e impatto ambientale: rac-

pianto con un minimo intervento ma-

cogliendo in maniera continua e storiciz-

nuale. Gli algoritmi di apprendimento

zando la totalità dei dati relativi alla so-

automatico e il sistema di visione artifi-

tificare e implementare strategie di ri-

stenibilità e al monitoraggio dei dati am-

ciale di Q-PILOT si adattano istante per

sparmio energetico, ottimizzando il con-

bientali, consente agli operatori del set-

istante e regolano in maniera continua

sumo di carburante e di energia, ridu-

tore estrattivo di migliorare l’efficienza

i parametri di processo.

cendo i tempi d’inattività e garantendo

e adottare un approccio più sostenibile

Collaborazione e sviluppo delle com-

che le apparecchiature funzionino con

e consapevole nel processo operativo.

petenze: l’innovazione guidata dall’In-

prestazioni ottimali per minimizzare le

Efficienza e produttività: analizzando i

telligenza Artificiale promuove la col-

emissioni.

dati provenienti in tempo reale dai sen-

laborazione tra imprenditore, operato-

Riduzione dell’impatto ambientale:

sori, Q-PILOT individua tendenze e mo-

ri di cave, ingegneri e altri stakeholder.

un investimento in ottica “green” co-

delli che ottimizzano il processo pro-

L’adozione di strumenti come Q-PILOT

me l’implementazione delle soluzioni

duttivo, portando efficienza e migliore

consente agli operatori di acquisire

Ma-estro sui propri impianti dà prio-

produttività.

esperienza preziosa lavorando con tec-

rità alla sostenibilità e riduce l’impat-

Manutenzione predittiva: gli strumenti

nologie avanzate e algoritmi di “machi-

to ambientale, ponendo la giusta dire-

di manutenzione predittiva di Q-PILOT

ne learning”, potenziando la loro com-

zione nei confronti dei criteri di soddi-

consentono di programmare le attività

petenza nel settore.

sfazione dei requisiti normativi e mi-

di manutenzione in base all’uso e al-

Strategie virtuose di risparmio

gliorando la reputazione aziendale e

le prestazioni delle apparecchiature,

Energetico: gli algoritmi intelligenti di

le relazioni con le comunità locali e

riducendo i tempi d’inattività e i costi

Q-PILOT aiutano gli operatori a iden-

gli stakeholder.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 83


Dossier

NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE: di norma in norma Mancano ancora tre anni alla definitiva entrata in vigore del successore della Direttiva Macchine, il nuovo Regolamento 2023/1230. Un arco di tempo congruo, ma che già oggi chiama i costruttori a valutare e mettere in atto tutti gli adeguamenti richiesti. Che fotografano un quadro profondamente mutato nei quasi 20 anni trascorsi dalla precedente norma. Soprattutto in termini di tecnologia di Marco Nava

L’

evoluzione normativa è un fatto fisiologico, spinto di volta in volta dall’evoluzione delle tecnologie, da una maggiore sensibilità verso aspetti come la sicurezza sul lavoro e, più in generale, dal cambiamento degli scenari e contesti in cui

le normative stesse trovano applicazione. Poi ci sono casi in cui l’evoluzione stessa non si limita a un semplice cambiamento di regole, ma comporta un nuovo approccio alla materia che queste ultime disciplinano. Il nuovo Regolamento Macchine UE 2023/1230 approvato lo scorso giugno include un

84 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

po’ tutti questi aspetti: su un impianto che riprende e innova le prescrizioni della precedente Direttiva Macchine 2006/42/CE, il nuovo disciplinare introduce nuove definizioni, fattispecie e obblighi adottando una nuova forma, quella appunto del Regolamento, che di per sé costituisce un salto di quali-


LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA

tà concettuale e che, insieme alle altre prescrizioni – e al necessario coordinamento con le numerosissime altre norme tecniche armonizzate – fotografa e si propone di disciplinare un contesto profondamente mutato in molti aspetti nei quasi 20 anni intercorsi dalla normativa precedente. Con ricadute al mo-

mento ancora difficili da definire con precisione nella prassi sul campo, perché il nuovo regolamento troverà definitiva applicazione solo dal 20 gennaio 2027, data a partire dalla quale i costruttori potranno emettere dichiarazioni di conformità al nuovo Regolamento. Una scelta di progressività, compiuta

per permettere a tutti i soggetti coinvolti di adottare le necessarie misure e adeguamenti. Si può tuttavia dire già fin da ora che i cambiamenti saranno importanti e, soprattutto, più allineati alla realtà di un settore in cui tecnologia e strumenti digitali avranno un ruolo sempre più importante.

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Dossier IL NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE 2023/1230 IN BREVE • L’entrata in vigore: il nuovo Regolamento Macchine potrà essere applicato dal 20 gennaio 2027; prima di questa data non potranno essere redatte dichiarazioni di conformità UE o dichiarazioni di incorporazione UE ai sensi della nuova normativa e le macchine e prodotti rientranti nel campo di applicazione della normativa dovranno essere dichiarate conformi alla precedente Direttiva 2006/42/CE. • A chi si applica: i costruttori di macchine saranno tenuti al rispetto dei requisiti del nuovo Regolamento e all’applicazione delle procedure di valutazione della conformità da questo stabilite. Gli stessi obblighi ricadono anche in capo a chiunque assuma il ruolo del fabbricante, ovvero chi commercializzi un prodotto con il proprio nome. • L’usato: il nuovo Regolamento prevede una serie di requisiti applicabili a macchine già in utilizzo soggette a modifiche sostanziali, che dovranno seguire la procedura per il rilascio della marcatura CE. Il soggetto che ha provveduto alla modifica è considerato fabbricante della macchina modificata. • Il software: qualsiasi software legato alla sicurezza immesso sul mercato separatamente e installato sulla macchina è considerato come componente di

sicurezza incluso nel campo di applicazione del nuovo Regolamento e deve quindi riportare la marcatura CE. • Gli obblighi degli importatori: gli importatori di macchine provenienti da Paesi non UE devono accertarsi che la macchina sia accompagnata dalla documentazione prescritta dal Regolamento, apporre i propri riferimenti sulla macchina, fornire alle autorità nazionali competenti tutte le informazioni e la documentazione necessarie ad attestare la conformità della macchina, adottare i correttivi per rendere le macchine conformi e ritirare dal mercato quelle non conformi. • Gli obblighi dei fabbricanti: i fabbricanti dovranno accertarsi che le macchine rispettino i requisiti di sicurezza e di tutela della salute del nuovo Regolamento macchine, aggiornarne la documentazione tecnica, le dichiarazioni di conformità e i manuali di istruzioni secondo quanto stabilito dal Regolamento stesso. • Gli obblighi degli utilizzatori: gli utilizzatori sono tenuti a verificare che le macchine siano accompagnate da una dichiarazione di conformità UE che riporti i riferimenti al Regolamento e, in caso di macchine importate da un Paese terzo, che sulla macchina siano presenti i riferimenti dell’importatore.

86 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

Un nuovo strumento Il nuovo Regolamento 2023/1230 si rivolge a una molteplicità di soggetti, sia costruttori che distributori, e introduce una serie di importanti novità sia di carattere formale che sostanziale. La prima tra queste è la decisione di utilizzare la forma del Regolamento e non, come in precedenza, quella della Direttiva, una differenza di grande rilievo ai fini della sua efficacia e meccanismi. Mentre la Direttiva è un atto obbligatorio per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea che dev’essere da questi ultimi recepito con un proprio atto normativo che ne definisce l’entrata in vigore, il Regolamento è una norma vincolante che dev’essere obbligatoriamente applicata dai Paesi membri senza necessità di recepimento tramite un’apposita norma nazionale. La differenza è importante, sia perché il legislatore nazionale non deve apportare alcuna modifica al testo originale, sia perché quest’ultimo entra in vigore nella stessa data in tutti i Paesi UE, evitando le asincronie verificatesi in passato nel caso della vecchia Direttiva Macchine. L’ambito di applicazione del nuovo Regolamento, in apparenza simile a quello della 2006/42/CE, contiene a sua volta alcune novità. L’articolo 2 del provvedimento indica come oggetto della normativa le macchine e i prodotti correlati come attrezzature intercambiabili, componenti di sicurezza, accessori di sollevamento, catene, funi e cinghie, dispositivi amovibili di trasmissione meccanica, e come nella precedente norma, le “quasi-macchine”, definizione che ha dato adito in passato ad alcune incertezze e, che come vedremo, ora viene ampliata. Il testo del Regolamento dedica particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali, in particolare a intelligenza artificiale, Internet of Things e robotica, sottolineandone l’impatto sulla sicurezza dei prodotti e al fatto che mezzi digitali e software svolgono un ruolo sempre più importante nella progettazione delle macchine. In conseguenza di ciò anche la definizione di macchina dev’essere adattata e la definizione


LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA

di componenti di sicurezza dovrebbe riguardare non solo i dispositivi fisici, ma anche quelli digitali. Al fine di tenere conto del crescente ricorso a esso come componente di sicurezza, il software che svolge una funzione di sicurezza ed è immesso in maniera indipendente sul mercato dovrebbe essere

considerato un componente di sicurezza. Il rilievo delle tecnologie digitali ha nel nuovo Regolamento un impatto anche sulla definizione dei rischi, in cui ora vengono inclusi quelli provocati da terzi che incidono sulla sicurezza dei prodotti rientranti nell’ambito di applicazione previsto.

Le nuove definizioni Come abbiamo accennato, il nuovo Regolamento riprende in sostanza lo stesso impianto concettuale della vecchia Direttiva Macchine, adeguandolo alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intercorse, soprattutto in ambito digitale. A tal proposito, il Regolamento specifica che le macchine alle quali manca solo il caricamento di software destinati all’applicazione specifica prevista dal fabbricante e che sono oggetto della procedura di valutazione della conformità di tali macchine dovrebbero rientrare nella definizione di “macchina” e non nelle definizioni di prodotti correlati o di “quasi-macchine”. Il costruttore dovrà quindi anche in questo caso adottare le procedure di Valutazione della Conformità e provvedere alla marcatura CE, perché la sola assenza del software non è sufficiente per non considerare il prodotto una macchina e non valutarne la conformità ai Requisiti Essenziali di Salute e Sicurezza. Una novità rilevante riguarda la definizione di componente di sicurezza, ambito in cui ora rientrano il software desti-

REGOLAMENTO MACCHINE UE 2023/1230: LE DISPOSIZIONI GIÀ IN VIGORE Anche se il nuovo Regolamento Macchine entrerà formalmente in vigore solo il 20 Gennaio 2027 alcune delle sue prescrizioni hanno già attualmente forza di legge.

- l’articolo 50, paragrafo 1 dedicato alle norme nazionali relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione del Regolamento da parte degli operatori economici, in vigore dal 20 ottobre 2023;

Tra queste:

- l’articolo 6, paragrafo 7 relativo alla valutazione da parte della Commissione sulla categoria di macchine o prodotti soggetti a procedure specifiche di valutazione di conformità, l’art. 48 relativo al comitato di supporto alla Commissione UE e l’art. 52 sul divieto da parte degli Stati membri di impedire

- gli articoli da 26 a 42 relativi alla notifica alla Commissione e agli Stati membri degli organismi autorizzati alla valutazione della conformità per conto terzi, in vigore a partire dal 20 gennaio 2024;

l’immissione sul mercato di prodotti conformi alla direttiva 2006/42/CE prima del 14 gennaio 2027, in vigore dal 19 luglio 2023; - l’articolo 6, paragrafi da 2 a 6, il paragrafo 8 e il paragrafo 11 relativi alla modifica dell’allegato I del Regolamento, l’articolo 47 sui poteri delegati alla Commissione e l’articolo 53, paragrafo 3 sulla presentazione di una relazione da parte della Commissione al Parlamento e al Consiglio Europeo, in vigore dal 20 luglio 2024.

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 87


Dossier LA VALUTAZIONE DEI RISCHI L’impatto delle nuove tecnologie, e in particolare quelle connesse al mondo IT, è uno degli elementi che hanno maggiormente influenzato la stesura del nuovo Regolamento sotto molteplici profili. Uno dei più rilevanti è quello legato al processo di valutazione dei rischi connessi all’utilizzo delle macchine, inclusi quelli che possono manifestarsi lungo l’intero ciclo di vita e, conseguentemente, alla definizione dei requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute. Proprio quest’ultimo ambito ha visto l’introduzione di alcuni cambiamenti di particolare rilevanza. Per citare quelli ritenuti unanimemente più importanti, vanno ricordati gli adeguamenti dell’interfaccia “uomo-macchina” per ottimizzarne l’ergonomia, la protezione contro eventuali alterazioni o modifiche del collegamento tra la macchina e altri dispositivi al fine di prevenire il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose, una crescente attenzione ai sistemi di controllo, la cui progettazione e costruzione deve resistere alle previste sollecitazioni di esercizio nonché ad azioni esterne che potrebbero determinare una situazione di pericolo, e la considerazione dei rischi dovuti a elementi mobili come i robot collaborativi, concepiti per interagire con l’operatore nello stesso spazio di lavoro. nato a gestire una funzione di sicurezza e, per citare il Regolamento, i “componenti di sicurezza dotati di un comportamento integralmente o parzialmente autoevolutivo che utilizzano approcci di apprendimento automatico che garantiscono funzioni di sicurezza”. Come accennato, è stata inoltre modificata e meglio dettagliata la definizione di “quasi-macchina”, ora definita come “un insieme che non costituisce ancora una macchina in quanto, da solo, non è in grado di eseguire un’applicazione specifica e che è soltanto destinato a essere incorporato o assemblato ad altre macchine o ad altre ‘quasi- macchine’ o apparecchi per costituire una macchina”. Una novità è invece l’introduzione della definizione di modifica sostanziale, ovvero la modifica di una macchina o di un prodotto correlato mediante mezzi fisici o digitali dopo che quest’ultimo è stato introdotto sul mercato, non prevista dal fabbricante e che incide sulla sicurezza della macchina o del prodotto creando un nuovo rischio o aumentandone uno esistente e richiedendo perciò l’adozione

di misure di protezione e sicurezza supplementari. Nella fattispecie, chiunque apporti la citata modifica è considerato dal Regolamento un fabbricante a tutti gli effetti. La documentazione Tra le novità del nuovo Regolamento, particolare rilievo per i costruttori assu-

88 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024

mono quelle relative alle istruzioni e alla Dichiarazione di Conformità. Le prime, incluse le avvertenze scritte o verbali, devono essere redatte nella lingua stabilita dallo Stato membro; di conseguenza, i costruttori devono adeguare la documentazione in funzione del paese in cui la macchina verrà commercializzata. Le istruzioni possono essere fornite in formato digitale e in questo caso devono rimanere accessibili online per l’intero ciclo di vita previsto per la macchina o il prodotto correlato e comunque per almeno 10 anni dalla loro messa in commercio, fatto salvo l’obbligo di fornirle anche in formato cartaceo se richiesto. Particolarmente importante l’obbligo per il fabbricate di fornire ora la macchina accompagnata da una dichiarazione di conformità UE e non più da una dichiarazione di conformità CE o, eventualmente, da un indirizzo Internet o QR code che consentano l’accesso a tale dichiarazione. Anche in questo caso la dichiarazione digitale di conformità UE deve rimanere accessibile online per l’intero ciclo di vita previsto della macchina e almeno 10 anni dall’immissione sul mercato. Valutazione di conformità Il Regolamento 2023/1230 introduce importanti innovazioni anche in tema di procedure di valutazione della conformità, sostituendo in particolare l’allegato IV della vecchia Direttiva


LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA

Macchine con il nuovo allegato I diviso nelle due parti A e B. Secondo il nuovo iter, i costruttori di macchine e prodotti incluse nelle categorie elencate nella parte A devono seguire una delle procedure tra esame UE del tipo, seguito dalla conformità al tipo basata sul controllo interno della produzione, conformità basata sulla garanzia qualità totale o conformità basata sulla verifica di un unico prodotto (queste ultime prevedono sempre l’intervento di un organismo notificato). Per le macchine o prodotti rientranti nella parte B, il costruttore può scegliere tra controllo interno della produzione (senza intervento di un organismo notificato), utilizzabile solo se la macchina o il prodotto correlato è costruito secondo le norme armonizzate, o le specifiche comuni proprie di tale categoria; esame UE, seguito dalla conformità al tipo basata sul controllo interno della produzione; conformità basata sulla garanzia qualità totale; conformità basata sulla verifica di un unico prodotto. Le ultime tre procedure prevedono comunque l’intervento di un organismo notificato.

L’importatore e il distributore Il Regolamento 2023/1230 introduce due nuove figure, l’importatore e il distributore, mutuate dal Regolamento 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e la conformità dei prodotti, definendo per ognuno obblighi e profili di responsabilità. In particolare, il primo è qualsiasi soggetto che immette sul mercato UE una macchina o prodotto correlato proveniente da un paese terzo e in questa veste è soggetto a una serie di obblighi previsti dagli articoli 13 e 14 del Regolamento rispettivamente per le macchine e le quasi macchine. In capo all’importatore cade quindi l’obbligo di verificare che il costruttore abbia esperito le procedure di valutazione della conformità, redatto la documentazione, la dichiarazione di conformità e il manuale e apposto la marcatura CE. Qualora l’importatore valuti che la macchina presenti delle difformità rispetto al Regolamento deve astenersi dall’immetterla sul mercato fino a che non venga reso conforme e, nel caso siano rilevati rischi per la salute e la sicurezza, de-

ve informare le autorità di vigilanza del mercato. Tra gli altri obblighi previsti, l’importatore deve conservare una copia della dichiarazione di conformità per almeno 10 anni dalla data d’immissione sul mercato, verificare che la documentazione tecnica sia disponibile alle autorità di controllo e indicare i propri riferimenti completi sulla macchina. Il distributore è invece definito come qualsiasi soggetto diverso dal fabbricante o dall’importatore che mette a disposizione sul mercato europeo un prodotto rientrante nell’ambito di applicazione del Regolamento. Nello svolgimento di tale attività il distributore è tenuto a verificare che la macchina sia dotata di marcatura CE, dichiarazione di conformità e istruzioni per l’uso, e che la stessa riporti modello, serie e anno di fabbricazione. Come per l’importatore, se il distributore rileva nella macchina delle difformità rispetto al Regolamento deve astenersi dall’immetterla sul mercato fino a che non venga resa conforme ed è obbligato a segnalare alle autorità competenti eventuali rischi per la salute e la sicurezza. ■

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 89


ON SITE Il rifacimento del metanodotto Ravenna-Chieti con sistemi di scavo in 3D

IL CONTROLLO della produttività

Il sistema di scavo Topcon MC-Max installato su alcuni escavatori impiegati negli interventi necessari al rifacimento del metanodotto Ravenna-Chieti sta consentendo a SICIM di aumentare la produttività nella realizzazione degli scavi a sezione obbligata e di accelerare le varie fasi operative di posa delle condotte di Ettore Zanatta

90 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


I

l progressivo decadimento della produzione nazionale di gas, già oggi inferiore al fabbisogno del Paese, ha reso necessario progettare e/o rinnovare le infrastrutture di trasporto del gas naturale dai punti di entrata (importazioni via gasdotto e terminal GNL) verso le varie regioni d’Italia. Il progetto attualmente in atto sulla dorsale adriatica, in particolare, consistente nel rifacimento del metanodotto persistente sulla tratta Ravenna-Chieti, ha in tal senso una valenza strategica nel medio-lungo termine per l’intero sistema energetico italiano.

A gestire questo patrimonio infrastrutturale è Snam Rete Gas, società con sede centrale a San Donato Milanese (MI) attiva nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano da oltre 75 anni e specializzata nella realizzazione di metanodotti interrati e impianti relativi. In generale, Snam Rete Gas provvede a programmare e realizzare le opere necessarie per il mantenimento dei metanodotti e degli impianti esistenti al fine di assicurare il servizio di trasporto gas attraverso un sistema sicuro, efficiente e in linea con le moderne tecnologie costruttive. Proprio a tal fine è previsto il rifacimento del metanodotto in oggetto. Un’attività necessaria per assicurare un’adeguata affidabilità e sicurezza al servizio di trasporto verso gli utilizzatori del sistema nell’area centrale del territorio nazionale. Una rete infrastrutturale che prevede l’impiego di moderne tecniche realizzative in grado di superare (anche) aree geologicamente complesse e soggette a fenomeni di instabilità e che contribuiscono, con maggior efficienza, alla salvaguardia della sicurezza del trasporto. Il ruolo di SICIM Il progetto relativo al rifacimento del metanodotto Ravenna-Chieti è stato suddiviso in fase di progetto in più tratte, assegnate a imprese diverse. Una di queste è la SICIM, realtà di

IL TRACCIATO DEL METANODOTTO RAVENNA-CHIETI DI COMPETENZA SICIM (MANDATARIA DI R.T.I. ALLO SCOPO COSTITUITO). COMMISSIONATO DA SNAM RETE GAS, IL PROGETTO VEDE TECHNIP ENERGIES IN QUALITÀ DI DL E INTERESSA LE REGIONI EMILIA-ROMAGNA E MARCHE. LA BASE LOGISTICA DEL CANTIERE SICIM SI TROVA A SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (RN)

Busseto (PR) specializzata da oltre 60 anni a livello mondiale nella progettazione, nell’approvvigionamento e nella costruzione di infrastrutture per il settore Oil & Gas e incaricata di gestire i lotti Ravenna-Rimini e Rimini-Fano. Per assistere alle lavorazioni in atto ci siamo recati a San Giovanni in Marignano (RN), base logistica del cantiere SICIM, dove abbiamo raccolto tutti i dati relativi agli interventi riguardanti i primi due lotti, che si sviluppano interessando le regioni EmiliaRomagna e Marche rispettivamente per

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 91


ON SITE visto attività di TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata), ossia perforazione del terreno mediante aste perforanti che predispongono la percorrenza della condotta da posare, e attraversamenti in microtunnel.

DA SINISTRA: FABRIZIO PAVIA, TECNICO COMMERCIALE NORD ITALIA DI TOPCON POSITIONING ITALY; CLAUDIO MANCASTROPPA, CONSTRUCTION MANAGER E RESPONSABILE DI CANTIERE SICIM; MASSIMILIANO TOPPI, MARKETING COMMUNICATIONS MANAGER DI TOPCON POSITIONING ITALY; DANIELE CHINDEMI, STAFF CORPORATE DI SICIM; MATTIA FELLINI, ADDETTO SPP (SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE) DI SICIM

una lunghezza di 46 km e 56 km, per un totale di 102 km di posa di tubazioni aventi un diametro di 26”. Tra le sfide di questo progetto rientrano principalmente le condizioni complesse che il territorio italiano presenta, per le quali SICIM ha maturato l’esperienza ne-

cessaria operando in tutto il mondo e in tutti gli scenari possibili. Lungo le aree attraversate si incontrano strade, ferrovie e corsi d’acqua. In diversi tratti, quindi, le attività svolte in cantiere propedeutiche alla posa delle condotte, così come da progetto, hanno pre-

Il progetto in dettaglio Gli interventi relativi alla linea principale del tracciato nel Lotto 1 RavennaRimini iniziati l’11 luglio 2022 (terminati quest’estate per quanto riguarda i lavori inerenti alla linea e agli allacciamenti, mentre si prevedono dismissioni e ripristini nel giugno 2024) insistono su una lunghezza di 45.649 m. Qui sono stati previsti: due interventi di microtunnelling, su una lunghezza di 1.089 m e con un diametro 2.000 mm; 11 interventi di TOC, per un tratto di 3.114 m; 41 trivellazioni, su un tratto di 1.378 m; un numero elevato di impianti di linea (sei PIDI, un PIL più il nodo di Rimini). Il numero di impianti relativo agli allacciamenti è legato alla presenza di altrettante numerose linee maggiori di allacciamento che collegano la condotta principale con gli impianti di distribuzione del gas metano, in particolare: 19 allacciamenti con diametri compresi

UNA GARANZIA DI SUCCESSO Fondata nel 1962 dalla famiglia Riccardi,

di mezzi che le consentono di affronta-

25 Paesi in cui opera, oltre 15.000 km di

SICIM è oggi un punto di riferimento a

re le innumerevoli sfide che l’azienda si

tubi posati in 61 anni di attività, 26 sedi

livello mondiale per ciò che concerne

trova ad affrontare durante i progetti in

internazionali e 13.500 dipendenti fan-

la progettazione, l’approvvigionamento

cui è coinvolta. I numeri parlano da soli:

no di SICIM una garanzia di successo.

e la costruzione per il settore Oil&Gas, ambito in cui collabora con le più importanti compagnie internazionali affrontando tutte le possibili condizioni logistiche, climatiche e ambientali. Con sede a Busseto, piccola cittadina della provincia di Parma conosciuta per aver dato i natali a Giuseppe Verdi, SICIM è costantemente impegnata a sottolineare con i fatti il valore di un made in Italy costruito sul binomio competenza-qualità. I 108.000 metri quadrati occupati dall’azienda ospitano gli uffici, le officine e i laboratori di ricerca in cui l’azienda investe circa 3 milioni di euro l’anno. SICIM dispone inoltre di un notevole parco macchine, in grado di mobilitare in ogni angolo del mondo: migliaia 92 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


A ECCEZIONE DI ALCUNI DETERMINATI PUNTI DI LINEA - DOVE SONO INSTALLATE LE VALVOLE D’INTERCETTAZIONE - LE CONDOTTE SONO SEMPRE COMPLETAMENTE INTERRATE E DA 26”

GLI SCAVI ESEGUITI AL FINE DI POSARE LE CONDOTTE SI CARATTERIZZANO PER UNA LARGHEZZA DI CIRCA 1,20 M E PROFONDITÀ DI CIRCA 2,80 M, MISURA QUEST’ULTIMA CONSEGUENTE ALLA NECESSITÀ DI ASSICURARE UNA COPERTURA MINIMA ALLA TUBAZIONE DI 1,50 M, A CUI SI SOMMANO I 60 CM DI DIAMETRO DELLA TUBAZIONE, 20 CM DEL LETTO DI POSA E 5-10 CM DI MARGINE DI SICUREZZA gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 93


ON SITE

LA PIATTAFORMA 3D MC-MAX DI TOPCON UTILIZZATA CON GLI ESCAVATORI SICIM (IN QUESTO CASO, SU UN HITACHI ZX350 NLC) OFFRE COMPONENTI MODULARI CHE SUPPORTANO OPERAZIONI COMPLETE E MIGLIORANO LA VISIBILITÀ TRA PROCESSI E POSIZIONI IN DIVERSE AREE DI APPLICAZIONE. MAGGIORE PRECISIONE SIGNIFICA EVITARE LA MOVIMENTAZIONE SUPERFLUA DI MATERIALI, CONSENTENDO RISPARMI SIGNIFICATIVI IN TERMINI DI TEMPI, MANODOPERA, VIAGGI E CARBURANTE. QUESTA TECNOLOGIA È UN VALIDO SOSTITUTO DELLE STIME E DEL LAVORO DI “PICCHETTAMENTO” NEI PROGETTI DI SPIANAMENTO E GARANTISCE PRECISIONE E ACCURATEZZA

tra 4” e 16”, per una lunghezza totale di 23.459 m e prevedono due interventi di TOC (664 m), 49 trivellazioni (1.534 m) e 13 impianti concentrati. Le dismissioni, che riguardano la rimozione di condotte da 26” su 45.308 m di tracciato, coinvolgono invece 21 allacciamenti (18.604 m) e 10 impianti concentrati. I lavori meccanici sono consistenti: si parla di oltre 4.000 giunti nel Lotto 1 e

oltre 5.000 nel Lotto 2. A proposito di quest’ultimo, sono interessanti anche i numeri relativi al tratto Rimini-Fano, avviato anch’esso nel luglio 2022: in questo caso, linea e allacciamenti saranno terminati nel settembre 2024, mentre le dismissioni e i ripristini sono previsti per il mese di luglio 2025. La posa delle condotte da 26” nella linea principale è prevista su un traccia-

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to di 56.483 m, lungo il quale sono previsti tre interventi di microtunnelling (1.806 m), 14 interventi di TOC (10.891 m), 48 trivellazioni (1.199 m) e 11 PIDI. Qui sono previsti 29 allacciamenti, per una lunghezza di 17.999 m, con diramazioni da 4”-10”, due interventi di TOC (540 m), 14 trivellazioni (614 m) e 22 impianti concentrati. Le dismissioni di tubazioni (sempre da 26”), in questo caso, coinvolgono 48.170 m di lunghezza, con un totale di 30 allacciamenti (18.386 m) e nove impianti concentrati. Di tutto rispetto, infine, i numeri relativi alle risorse umane messe in campo: 337 unità di personale (tra Project Manager, capocantiere, staff, assistenti, escavatoristi, operatori, autisti, saldatori, tubisti, molatori, operati generici e subappaltatori), 1.000.000 le ore previste di lavoro e 1.200.000 i chilometri guidati. Non di meno l’entità dei mezzi impiegati, 229, tra escavatori e “sideboom” (Stage V), “Paywelder” cingolati, trivelle spingitubo, pianali e pattine, autogrù fuoristrada (70 t), autocarri e autocisterne, curvatubi, vibroinfissori, furgoni e autoveicoli, dumper cingolati, gruppi elettrogeni, motocompressori, motopompe, motosaldatrici, officine


di saldatura, sfilatubi cingolati, trattori gommati, dozer e grader. Da evidenziare infine i numerosi elementi critici che caratterizzano il progetto: basti pensare - oltre a tutti gli interventi citati in programma - a tutti i sottoservizi dislocati lungo i tracciati, le piante da spostare e gestire (circa 2.000 ulivi, ad esempio) e i circa 900 proprietari terrieri coinvolti nel progetto.

MASSIMO CONTROLLO IN CANTIERE La tecnologia del Machine Control può essere implementata su una macchina, un’intera flotta o una combinazione di queste. Sistemi base possono semplicemente monitorare e abilitare una singola unità, mentre piattaforme più sofisticate possono permettere il collegamento in rete di cantieri

Scavo 3D in cantiere La fotografia del progetto illustrata fino ad ora mette in luce una rilevante complessità delle opere. Al fine di ottimizzare la produttività nella realizzazione degli scavi a sezione obbligata (tipo Pipeline) lungo il tracciato e quelli relativi agli impianti di derivazione in corrispondenza di aree urbane e/o industriali, SICIM si è rivolta a Topcon Positioning Italy, società che ad Ancona ha la sua sede direttivo-amministrativa e logistica del marchio giapponese. Le esigenze evidenziate mettevano in risalto la natura del cantiere, di notevole sviluppo lineare, le numerose squadre dislocate in differenti aree, talvolta lontane tra loro, la necessità di picchettamento e controllo dell’esecuzione plano-altimetrica degli

in tutto il mondo, consentendo di supervisionare in tempo reale progetti distribuiti su grandi territori. Le opzioni variano in base alle necessità. Un appaltatore che ha solo bisogno di conoscere l’altezza o la profondità della benna o della lama può optare per un sistema 2D, mentre chi ha bisogno sia di informazioni sulla quota che della posizione planimetrica di una macchina in un cantiere - come nel caso di SICIM nel cantiere in oggetto - può scegliere un sistema 3D. Se un operatore ha solo bisogno di sapere dove scavare, un sistema di guida (o di sola indicazione) può essere sufficiente; se invece preferisce che una lama o una benna segua da sola il contorno o il profilo di una superficie di progetto, un sistema controllato (o automatico) può essere più appropriato. Il sistema MC-Max di Topcon, dotato della piattaforma MC-X, consente di avere il pieno controllo delle operazioni dalla cabina, con la giusta configurazione per qualsiasi progetto. MC-Max può essere impostato in modo da utilizzare la benna per acquisire punti topografici e può controllare costantemente il livellamento, dando la possibilità agli addetti ai controlli di restare al sicuro fuori dalle trincee e di dedicarsi ad altre attività.

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ON SITE scavi. La soluzione individuata è stata quella di convogliare tutte le informazioni sulle figure direttamente coinvolte nella realizzazione del progetto e di dotare le macchine operatrici di un sistema di scavo 3D Machine Control (MC-Max). Ciò ha consentito di accelerare le fasi di scavo, aumentando la produttività e riducendo al contempo i costi, nonché di garantire una maggiore autonomia ai singoli operatori, di be-

neficiare di un costante controllo degli interventi e di poter impiegare le squadre topografiche in altre lavorazioni. Spiega Claudio Mancastroppa, Construction Manager e responsabile di cantiere SICIM: “I benefici del sistema MC-Max di Topcon installato sulle nostre macchine operatrici sono stati immediatamente evidenti. Questa tecnologia ha reso superflue le fasi iniziali di picchettamento,

ha abbreviato i tempi di esecuzione e di controllo in cantiere e ha incrementato la precisione in ogni fase di lavoro, digitalizzando l’intero processo. In particolare, il sistema è stato particolarmente utile nelle fasi di pre-posa del tubo (scotico e scavo delle trincee) e di post-posta (prereinterro, reinterro e ripristino delle condizioni esistenti)”. In aggiunta ai vantaggi tradizionali offerti dalla tecnologia GPS, va eviden-

IL RIFACIMENTO DEL METANODOTTO RAVENNA-CHIETI CONSENTIRÀ DI COPRIRE IL FABBISOGNO ENERGETICO NEL MEDIO-LUNGO TERMINE E DI AUMENTARE LA SICUREZZA DEL SISTEMA DI TRASPORTO GAS

L’ESCAVATORE HITACHI ZX350 NLC EQUIPAGGIATO CON IL SISTEMA DI CONTROLLO MC-MAX PUÒ ESSERE CONFIGURATO PER EFFETTUARE RILIEVI TOPOGRAFICI UTILIZZANDO LA BENNA (NELLA FATTISPECIE, REALIZZATA “AD HOC” CON UNA SPECIALE SAGOMATURA TRAPEZOIDALE, PER SEGUIRE PERFETTAMENTE LE MISURE PROGETTUALI DELLO SCAVO) E OPERARE IN MODALITÀ AUTOMATICA, SEGUENDO I PROGETTI COME UN OPERATORE ESPERTO E GARANTENDO UN COSTANTE CONTROLLO DEL LIVELLAMENTO. CIÒ CONSENTE AGLI OPERAI DI LAVORARE IN SICUREZZA AL DI FUORI DELLA TRINCEA E DI DEDICARSI AD ALTRE ATTIVITÀ 96 ONSITECONSTRUCTION - gennaio-febbraio 2024


PARTICOLARI DELL’IMPIANTO MC-MAX DI TOPCON MONTATO SULL’ESCAVATORE HITACHI ZX350 NLC E DEI RICEVITORI GNSS. QUESTO SISTEMA CONSENTE DI OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITÀ: IL RENDIMENTO IN QUESTO CANTIERE, IN UNA GIORNATA NORMALE DI LAVORO E DI SCAVI, È DI 36 M LINEARI DI SCAVO ALL’ORA, PER UN TOTALE DI CIRCA 360 M/GIORNO PER OGNI MACCHINA

ziato in questo caso il contributo della piattaforma cloud Sitelink3D associata a questo sistema, in grado di gestire e monitorare gli interventi e supportare gli operatori fornendo una precisa reportistica del cantiere. “Questa tecnologia - continua Mancastroppa - garantisce il controllo remoto ed eventuali modifiche e integrazioni progettuali in tempo reale, agevolando la comunicazione istantanea tra macchina e operatore. Inoltre, offre funzioni chiave legate alla geolocalizzazione e alla valutazione della produzione. Sulla base dei progetti elaborati, il reparto tecnico ha creato un Modello Digitale del Terreno (DTM) da caricare nel pannello di controllo degli escavatori, garantendo un lavoro stratificato con una precisione assoluta durante le fasi di scavo e consentendo agli operatori di monitorare in tempo reale le quote di scavo, l’allineamento e le pendenze, assicurando un alto grado di indipendenza in ogni fase dell’intervento”. Una piattaforma integrata Topcon ha sviluppato l’architettura 3D Machine Control con l’obiettivo

di massimizzare la versatilità nei sistemi dedicati alle macchine operatrici. Questa piattaforma integra una varietà di tecnologie di comunicazione e supporta numerosi sensori di elevazione, unità di misurazione inerziale (IMU) e antenne GNSS rendendo la scelta di questa soluzione efficace in una vasta gamma di applicazioni. In particolare, il sistema Topcon in oggetto garantisce una rilevante modularità e facilità d’uso, al fine di personalizzare le soluzioni in base al metodo di lavoro specifico e rendere estremamente semplice l’utilizzo da parte degli operatori, che necessitano solo di una breve formazione sulla comprensione e sull’esecuzione del progetto “on board”. Il suo impiego riduce gli acquisti di attrezzature inutili, massimizzando il rendimento dell’investimento. La piattaforma - con la quale è possibile controllare il sistema con copertura satellitare GNSS comple-

ta (GPS, GLONASS, Galileo e BeiDou) e scegliere tra stazioni base locali o soluzioni di correzione basate su reti di stazioni di riferimento - si adatta a diverse applicazioni e tipologie di macchine, migliorando le prestazioni di livellamento e la rapidità d’esecuzione. Come avviene in questo cantiere di rilevanza nazionale, dove la precisione è garantita su tutto il tracciato e lungo il quale SICIM può gestire in modo efficace ogni aspetto degli scavi, sia quelli principali che quelli di derivazione in corrispondenza delle aree urbane e/o industriali, dalla relativa larghezza di fondo alle sezioni trasversali, dalle profondità alle varie posizioni e pose delle condotte. Il tutto, con la salvaguardia del territorio e della sicurezza degli operatori, aspetto su sui SICIM investe ingenti risorse, rispettando la produttività indetta dal cronoprogramma del progetto. ■

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FIERE INTERMAT

COSTRUIRE

il domani

Dopo sei anni di attesa torna la manifestazione parigina, completamente “ripensata” per coinvolgere l’intera filiera internazionale dell’edilizia e delle costruzioni impegnata per “costruire meglio il domani”. Un appuntamento che ha come focus la sfida alla decarbonizzazione e alla digitalizzazione di Liliana Rebaglia

M

ai come in quest’edizione 2024 di Intermat è stato chiaro l’impegno dei protagonisti del settore delle macchine per le costruzioni verso la riduzione dei gas serra: praticamente tutti i veicoli presentati come novità saranno a trazione elettrica, nessun modello esposto presenterà un motore tradizionale a combustione e ci sarà anche un veicolo con motore a idrogeno. Il settore dell’edilizia e delle costruzioni, infatti, è un attore chiave nella lotta

contro il cambiamento climatico: nel 2017, ad esempio, esso rappresentava il 36% del consumo finale di energia e il 39% delle emissioni correlate (fonte: Global Alliance for Buildings and Construction). Parliamo di un comparto che dovrebbe essere uno dei settori industriali più dinamici nei prossimi anni, per il quale si prevede una crescita mondiale del 75% tra il 2018 e il 2030, con una crescita annuale del mercato mondiale della costruzione – da qui al 2030 – stimata nel 3,9%. Chiari, dunque, sono i campi di innovazione

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nel settore delle macchine che saranno al centro dell’attenzione della fiera: energia e impronta a bassa generazione di gas serra (nuove tecnologie per la generazione di potenza “green”; nuove architetture di distribuzione e uso della potenza, per migliorare l’efficienza; riduzione dell’uso di impianti idraulici), automazione delle lavorazioni e robotizzazione delle macchine, per avere sempre meno dipendenza dall’esperienza degli operatori; sistemi di sicurezza attiva; efficienza negli impianti e nei processi.


LA CARTA D’IDENTITÀ

• Organizzatore: Comexposium Group • Luogo/data evento: Paris-Nord Villepinte, 24-27 aprile 2024 • Frequenza: triennale • Edizione: 12a • Espositori italiani 2024: 75, di cui il 28% nuovi • Espositori totali previsti 2024: 1.000 (70% internazionali) • Settori merceologici: movimento terra, demolizione e trasporto; costruzione, ingegneria civile e filiera del calcestruzzo; nuove tecnologie ed energie; sollevamento e movimentazione: strade, industrie dei materiali e fondamenta; IoT; stoccaggio dell’energia; soluzioni per la decarbonizzazione; motori; veicoli autonomi

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FIERE La voce del Presidente “Alla luce delle sfide ambientali, economiche e sociali che il settore delle costruzioni si trova ad affrontare - afferma Christophe Lecarpentier, direttore della divisione Agro Equipment e Costruzioni di Comexposium Group - abbiamo deciso di ridefinire Intermat come luogo di incontro e condivisione di idee di un intero settore unito per costruire un percorso collettivo a basse emissioni di carbonio, che è il tema centrale della nostra edizione 2024. Accogliamo con favore la mobilitazione al nostro fianco delle cinque principali associazioni di categoria del settore, poiché la collaborazione tra i produttori di attrezzature e macchinari, i fornitori di energia e le imprese di costruzione è essenziale per fornire collettivamente le soluzioni giuste ai professionisti e per rispondere adeguatamente alle loro esigenze di soluzioni innovative e sostenibili. I costruttori di macchine e attrezzature francesi e internazionali, che stanno facendo la loro parte per contribuire al raggiungimento degli obiettivi a basse emissioni di carbonio fissati per il 2050, hanno scelto Intermat per presentare i loro progetti innovativi che, dall’e-

CHRISTOPHE LECARPENTIER

DIRETTORE DELLA DIVISIONE AGRO EQUIPMENT E COSTRUZIONI DI COMEXPOSIUM GROUP

dizione 2018, ha subito una forte accelerazione, con l’obiettivo di rispondere a queste sfide. Intermat 2024 sarà la loro ‘vetrina’ e quella di tutti gli attori dell’industria delle costruzioni, che lavoreranno insieme per condividere una visione comune e presentare le ultime novità del mercato in termini di macchinari, attrezzature, tecnologie, digitalizzazione, soluzioni di accumulo energetico e noleggio di impianti. In quest’ottica, il 2024 sarà un anno di rinnovamento, con un mo-

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dello espositivo ridisegnato in termini di formato e un’offerta rifocalizzata su quattro pilastri: Innovazioni (per trovare risposte alle nostre sfide e a quelle della società); Energie (integrare fonti di energia alternative performanti per sostenere la nostra economia); Nuove Equazioni (valorizzare le nostre professioni, risorse finanziarie e umane e i nostri partner) e Impegni (raggiungere la ‘neutralità carbonio’ per contribuire a preservare il nostro pianeta), ognuno dei quali fornirà i punti salienti e gli sviluppi in linea con le principali sfide dell’industria delle costruzioni. Novità di quest’edizione sarà una serie di tavole rotonde che offrirà l’opportunità di analizzare le questioni sociali, energetiche ed economiche, le sfide della decarbonizzazione e della digitalizzazione, nonché di sensibilizzare le autorità pubbliche sul ruolo fondamentale del nostro settore nel raggiungimento degli obiettivi che ci si è prefissati. Una nuova area dedicata all’occupazione e alla formazione presenterà le iniziative intraprese dalle federazioni per promuovere l’attrattiva delle professioni nel settore dell’edilizia e dei lavori pubblici e incoraggiare i collegamenti tra i


giovani talenti e le aziende, attraverso workshop, colloqui e sessioni di ‘job-dating’. L’offerta espositiva sarà riposizionata attorno a cinque poli di competenza, con un nuovo centro dedicato alle ‘Nuove Tecnologie ed Energie’, per presentare soluzioni che incorporano fonti di energia alternative, ingegneria virtuale, veicoli autonomi, eccetera, e una zona dimostrativa per offrire ai visitatori un assaggio del cantiere del futuro”. Da evidenziare che verrà dato spazio an-

ti idraulici e fino a 3 m di lunghezza. Ma le novità riguarderanno tutti i campi. Solo per fare qualche esempio: Moog introdurrà il concetto di “all-electric ecosystem”, con la gestione di veicoli totalmente elettrificati con un ecosistema di componenti elettrici che realizzano tutta la catena di controllo della lavorazione; Multitel Pagliero presenterà due piattaforme elettriche della gamma AXON, uno con particolare attenzione alla sicurezza e con un impianto diviso

ro” riguarderanno anche le attrezzature, come nel caso di quelle proposte da DMS Sorting Grab e Steelwrist o della frontiera della muografia, con Muodim che proporrà una tecnica che usa sistemi di rilevamento dei raggi cosmici e delle particelle derivate (muoni) e che si spiega con la teoria della Relatività ristretta. Non da ultimi, costruttori come Bobcat e Bomag presenteranno innovativi sistemi di sicurezza caratterizzati da un’architettura basata sull’elettronica nelle funzioni principali delle macchine protagoniste nei settori Constructon, Road e Heavy Duty. Gli Innovation Awards 2024 Sono stati rivelati nel corso degli Intermat Press Days, svoltisi a il 18 e il 19 gennaio scorsi, i candidati alla 9a edizione degli Innovation Awards 2024, appuntamento che celebra i pionieri del progresso nell’industria delle costruzioni e coloro che guidano la transizione verso un futuro più sostenibile, riconoscendo valore alle soluzioni, alle tecnologie e ai prodotti che contribuiscono al progresso nei settori dell’edilizia, delle infrastrutture e dei materiali.

che all’”Intermat Rental Day”, una giornata speciale dedicata al noleggio di attrezzature con il contributo di esperti internazionali, e al “World of Concrete Europe Forum”, un ciclo di talk dedicati all’industria del calcestruzzo, ai materiali e alle sue diverse applicazioni. Un pieno di innovazioni Saranno dunque molteplici le innovazioni in mostra a Intermat 2024. Tra queste, alcune che coinvolgono la progettazione e l’uso dell’idraulica, come dimostrerà Excess Engineering, che presenterà un cilindro a ricircolo di sfere capace di sollevare 80 t con dimensioni comparabili a quelle dei martinet-

in Alta e Bassa tensione, dove il cestello è collegato solo alla bassa tensione, per avere maggiore sicurezza per gli operatori; Zquip Battery Systems presenterà moduli indipendenti, equalizzabili e trasportabili, ciascuno con il proprio BMS, di dimensioni standard, inseribili in guide standard e intercambiabili tra di loro, in modo da avere un metodo veloce per sostituirli e garantire l’operabilità delle macchine; AGCP esporrà il primo motore a idrogeno con sostituzione di un numero limitato di parti e già integrato con motore elettrico e batteria per massimizzare l’efficienza nel recupero dell’energia dei transitori. Le innovazioni con “vista sul futu-

I vincitori saranno svelati durante un’apposita cerimonia di premiazione, il 24 aprile. Alain Grizaud, presidente della FNTP (Fédération Nationale des Travaux Publics) guida una giuria di esperti che selezionerà i vincitori delle cinque categorie (“Earthmoving, Demolition and Transport”, “Roads, Materials and Foundations Industries”, “Building, Civil Engineering and Concrete Sector”, “Low carbon & energy transition” e “New Technologies & Energy”) e dei quattro premi speciali previsti, tra cui il “World of Concrete Award”, il “Low Carbon Initiative and Solution Award”, lo “Startup Award” e il “Safety Award”. ■

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PRODOTTI a cura di Liliana Rebaglia VOLVO

L’escavatore cingolato EC350E

L’escavatore cingolato EC350E intende offrire agli operatori un profilo prestazionale a metà strada tra i modelli EC300E ed EC380E. Questa macchina da 35 t è una “tuttofare” per la cantieristica generica, può essere trasferita da un cantiere all’altro in modo molto agevole e, grazie alla sua versatilità, ha la capacità di adattarsi a diversi scenari lavorativi. Gli operatori possono selezionare le funzioni in base al lavoro da eseguire e alle proprie preferenze. Tra queste, spicca la priorità “braccio/rotazione” e “braccio/traslazione”, che consente a una funzione di essere prioritaria rispetto a un’altra. C’è poi la possibilità di regolare la velocità di discesa del braccio, per avere un maggiore controllo nei lavori che richiedono particolare precisione. Infine, una gamma di attrezzature Volvo abbinate consente di eseguire il lavoro con produttività, efficienza e prestazioni adeguate. L’opzione “Comfort Drive Control”, inoltre, permette di manovrare la macchina utilizzando i roller del joystick al posto dei pedali, contribuendo a ridurre l’affaticamento. In più, ci sono le impostazioni personalizzabili, tra cui la funzionalità di “pressione prolungata” sul joystick, con cui è possibile impostare una funzione scorciatoia aggiuntiva. L’operatore

è poi coadiuvato nel lavoro dalle applicazioni “Dig Assist” – attraverso il tablet da 10” Volvo Co-Pilot. Tra le applicazioni figurano i pacchetti “software 2D”, “In-Field Design”, “3D” e il programma di pesatura di bordo “On-Board Weighing”. Senza dimenticare “Volvo Active Control”, che automatizza i movimenti di braccio e benna raddoppiando la velocità di scavo. Con quest’ultima funzione l’operatore può anche impostare il perimetro di rotazione, il limite di altezza e di profondità. In tal modo è possibile evitare il contatto con ostacoli laterali e aerei, come ad esempio linee elettriche, o sotterranei, come tubi e cavi. Le lamiere antiscivolo imbullonate, i mancorrenti ad alta visibilità, insieme all’ergonomia e al basso livello di

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rumore e di vibrazioni della cabina Care Cab, garantiscono una maggiore sicurezza, così come l’accesso laterale a tre punti sul lato destro. La visibilità è un altro aspetto chiave: la linea ribassata del cofano contribuisce a garantire una visuale ottimale, sia laterale che posteriore, dal sedile dell’operatore. In più, ci sono le telecamere installate lateralmente e posteriormente, cui si può aggiungere il “Volvo Smart View” opzionale, per una visione a 360°. Il motore Volvo V-ACT D8M Stage V offre una coppia elevata ai bassi regimi ed è dotato di minimo automatico e arresto motore automatico. I tempi e le spese di manutenzione si riducono grazie agli ampi intervalli di cambio olio e sostituzione filtri (1.000 ore) e all’accesso da terra ai filtri raggruppati. I servizi “Analisi dell’olio”, “Ispezione” e cura” e “Ispezione del sottocarro” contribuiscono a mantenere le macchine nelle migliori condizioni, mentre la reportistica intuitiva, gestita dal sistema telematico CareTrack, consente di monitorare produttività, risparmio di carburante e condizioni della macchina. E per chi vuole ancor meno pensieri è attivo il “Volvo Uptime Center”, che può monitorare la macchina per conto del cliente e fare una segnalazione in caso di necessità. Questo servizio si chiama “Volvo Active Care”.


MECALAC

Una nuova gamma di macchine elettriche Mecalac è da sempre impegnata nell’innovazione e lo dimostra ancora una volta con l’introduzione della sua prima gamma di macchine elettriche, costituita da un escavatore, un caricatore e un dumper. Prodotte ad Annecy, nella regione francese dell’Alta Savoia, queste macchine possono essere utilizzate tutto il giorno in cantiere grazie alla loro autonomia (più di otto ore di autonomia reale), equivalente a un’intera giornata di lavoro. I vantaggi del passaggio ai veicoli elettrici sono molteplici: meno vibrazioni,

emissioni e su una scala mai vista prima. “Siamo orgogliosi di aver lanciato una gamma elettrica. Per fare un esempio, tre macchine Mecalac a emissioni zero che lavorano insieme nello stesso sito urbano fanno risparmiare in media 64 t di CO2 che i loro equivalenti con motore a combustione emetterebbero nel corso dell’anno”, spiega Alexandre Marchetta, presidente del Gruppo Mecalac. “L’offerta di Mecalac a emissioni zero è anche una risposta alla necessità di limitare l’inquinamento acustico e ora mette a disposizione

veloce ed efficiente in qualsiasi cantiere: la stabilità del telaio rigido e la capacità di manovrare e ruotare il braccio contemporaneamente sono la chiave della sua produttività e consentono un uso efficiente dello spazio nei cantieri. La nuova eS1000 porta il concetto di Swing a un nuovo livello, grazie alla trasmissione e all’alimentazione 100% elettrica. Compatto, maneggevole e a suo agio su tutti i tipi di terreno, infine, il Mecalac eMDX è una soluzione efficiente per il trasporto di materiali nei cantieri e ora incorpora tutta l’esperienza e

meno inquinamento acustico, meno manutenzione, meno rischi di incidenti in cantiere e meno costi di manutenzione. Oltre ai vantaggi tecnici per gli operatori, queste macchine contribuiscono alla decarbonizzazione dei cantieri e aiutano a migliorare la qualità dell’aria nelle città grazie alla totale assenza di emissioni di CO2 e di altre particelle inquinanti. Grazie a questi prodotti complementari tutte le operazioni di movimento terra (scavo, carico e trasporto) possono ora essere eseguite senza

nuove capacità di lavoro”. Qualsiasi macchina elettrica deve rispondere a tre sfide: autonomia, prestazioni e compattezza. Il Mecalac e12 è il primo escavatore al 100% elettrico da 10-12 t a soddisfare tutti e tre questi requisiti. La chiave dell’autonomia e delle prestazioni di questa macchina risiede nella sua struttura. La fonte di alimentazione, separata dalla torretta, consente di installare una capacità di 150 kWh, offrendo un’autonomia di otto ore. La pala caricatrice Swing è una macchina

le tecnologie Mecalac in termini di soluzioni a emissioni zero. Come le automobili, queste macchine possono essere ricaricate in poche ore presso gli stessi punti di ricarica. Tra le quattro e le otto ore di ricarica, a seconda del modello, per un’autonomia reale di otto ore, in tutta semplicità: mediante una presa di tipo 2, come quella di un’automobile in ambito urbano oppure tramite una presa a 5 pin (3P+T+N) di tipo industriale, ad esempio su una scatola elettrica da cantiere.

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PRODOTTI HITACHI

Nuove macchine per fonti alternative Le macchine edili elettriche svolgono un ruolo importante nella protezione dell’ambiente e la riduzione delle emissioni di gas. Una convinzione che in Hitachi Construction Machinery si è concretizzata con il lancio degli escavatori cingolati ZX55-U6EB e ZX85-6EB, rispettivamente da 5 e 8 t, e lo studio di nuovi modelli che saranno lanciati prossimamente sul mercato. Mezzi che soddisfano l’esigenza delle imprese impegnate in gare d’appalto dove si richiedono macchinari a basso impatto ambientale e che offrono ulteriori vantaggi quali costi di esercizio ridotti, silenziosità e tempi di fermo minimi. Tutto facile? No. È importante ricordare, infatti, che i cantieri edili sono ambienti molti diversi dalle proprietà domestiche e, a differenza delle auto elettriche, gli escavatori o altre macchine non possono semplicemente ricaricarsi presso la colonnina più vicina. Lavorano in luoghi dove spesso non ci sono infrastrutture e le fonti di energia sono limitate. Ciò significa che a breve termine ci sarà ancora una domanda di motori a combustione e che anche la ricerca

su altri combustibili come l’idrogeno sarà importante per gli sviluppi futuri. Egualmente, sono necessari atti legislativi e finanziamenti pubblici che sostengano la visione di un futuro pulito e permettano di affrontare in modo efficace la sfida cui deve far fronte il settore delle costruzioni. In quest’ambito Hitachi Construction Machinery ha un piano per sviluppare le capacità nel settore dei carburanti alternativi, collaborando con Kiesel Technology in

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Germania, come Kenki Technology Group (KTEG) dal 2022. Avendo precedentemente collaborato con l’European Application Centre GmbH (EAC), il comune obiettivo è quello di accelerare l’introduzione di macchine a emissioni zero sul mercato europeo. I loro team combinano i principali fornitori con le risorse ingegneristiche avanzate di Kiesel Technology, per garantire che il trasferimento delle conoscenze si muova nella giusta direzione. Inoltre, HCM ha annunciato l’apertura dello Zero-Emission EV-Lab in Giappone nel maggio 2024, una struttura di ricerca che vedrà la collaborazione con clienti e partner. Nel contempo in Europa ha firmato un memorandum con ITOCHU e Alfen BV nei Paesi Bassi, per avviare la vendita e il noleggio di sistemi energetici mobili, che aiutino i clienti a caricare le apparecchiature elettriche sul posto di lavoro. Hitachi Construction Machinery è chiaramente focalizzata sulla fornitura di soluzioni alternative alle apparecchiature alimentate a diesel, migliorando allo stesso tempo l’efficienza della sua gamma convenzionale esistente, per soddisfare le esigenze dei clienti.


DEVELON

Soluzioni tecnologiche avanzate DEVELON continua a raccogliere prestigiosi riconoscimenti confermando lo spirito innovativo del Gruppo. Al CES 2024, la più grande fiera dell’elettronica al mondo, il costruttore ha vinto due ambiti premi in altrettante categorie. Nella prima (“Tecnologia dei veicoli e mobilità avanzata”) DEVELON ha presentato la “Mitigazione intelligente delle collisioni con il Sensor Fusion”. La “Smart Collision Mitigation” (SCM) è un sistema di sicurezza attivo che rileva gli oggetti attorno a un escavatore attraverso la fusione di due tecnologie: telecamere e radar. L’escavatore è dotato di quattro o più telecamere

per fornire una visione panoramica a 360°: utilizzando la tecnologia AI, può rilevare selettivamente persone o oggetti. Inoltre, sono presenti tre sensori radar grandangolari con campo visivo orizzontale (FOV) di 180° per ridurre al minimo gli angoli ciechi e misurare con precisione la distanza degli oggetti rilevati. Quando viene rilevato un pedone o un oggetto all’interno della zona di pericolo si attivano gli avvisi visivi/acustici e la rotazione e la velocità operative

dell’escavatore vengono ridotte fino al completo arresto automatico, per prevenire attivamente gli incidenti. L’integrazione della tecnologia di fusione consente un miglioramento della precisione nel rilevare ostacoli e nel misurare la distanza della macchina rispetto ai veicoli dotati di un singolo sensore. Nella seconda categoria (“Dispositivi mobili, accessori e app”) è stato premiato il sistema “X-Agent”: si tratta di una soluzione che migliora la produttività e le

competenze degli operatori di escavatori, pale gommate e dumper articolati, dotata di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare non solo le informazioni provenienti dalla macchina, ma anche il modo di lavorare dell’operatore, per creare suggerimenti e un percorso formativo che migliori di circa il 30% la produttività degli operatori meno esperti. Inoltre, nel caso di controllo remoto della macchina, grazie all’aiuto di informazioni visive X-Agent estrae meta-informazioni in grado di completare il trasferimento dati anche in un ambiente di rete incompleto (2G, 3G), consentendo un funzionamento remoto continuo e regolare. Essendo un prodotto ottimizzato per lavori meccanici complessi, può ridurre i costi del lavoro, essere ecologico e risparmiare circa il 15% di energia. Le soluzioni di tecnologie avanzate di DEVELON saranno un elemento di spicco a Intermat 2024, come parte di un’esposizione sul tema “Powered by Innovation”, che includerà la prima dimostrazione in Europa di DEVELON Concept-X 2.0 come soluzione di macchine movimento terra autonome.

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PRODOTTI WIRTGEN

Prestazioni ampliate per la fresa W 220 XFi Equipaggiata con un efficiente motore John Deere e con diverse caratteristiche per la protezione attiva dell’ambiente, la fresa a freddo Wirtgen W 220 XFi riunisce sostenibilità e produttività. In tutti gli impieghi - dal risanamento degli strati di copertura all’asportazione completa - le emissioni di CO2 specifiche sono ridotte e la produttività è elevata come di consueto. In modalità automatica, inoltre, Mill Assist consente di coniugare al meglio tra loro prestazioni e costi operativi. Il Multiple Cutting System per le larghezze di fresatura da 2,20 m a 3,80 m permette una sostituzione rapida del tamburo di fresatura e del gruppo di fresatura. Le macchine sono disponibili in tutto il mondo nei Paesi che applicano la categoria di emissioni EU Stage 5 / US Tier 4 final. La fresa grande della “Serie F Xtended” con larghezza operativa di 2,20 m è equipaggiata di serie con la tecnologia di motorizzazione attualmente più ecologica. Il motore John Deere JD18L da 18 litri offre una potenza massima di 627 kW già da 1.500 giri/ min. È stato adeguato ai requisiti della fresatura a freddo e conquista per l’elevata coppia in tutte le condizioni di carico. Grazie alla trasmissione Dual Shift l’alta coppia

motrice nella gamma di numeri di giri bassi può essere sfruttata al meglio per un’alta produttività. Anche alle basse velocità del motore è possibile disporre di alte velocità di rotazione del tamburo di fresatura. Il motore soddisfa le norme sui gas di scarico senza avere bisogno di DEF (soluzione di urea tecnica / AdBlue). Il sistema di controllo Mill Assist aumenta la produttività, riducendo al contempo il consumo di gasolio, di acqua e di denti per fresatura. Il sistema controlla automaticamente la velocità del motore secondo le esigenze dell’operatore. Grazie alla vasta gamma di numeri di giri utili, in combinazione con la trasmissione powershift Dual Shift è possibile realizzare una vasta gamma di impieghi. A bassa velocità il consumo di carburante, le emissioni di rumore e l’usura

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degli utensili possono essere ridotti in modo significativo. Nella gamma di velocità alta si ottiene un ottimale aspetto della superficie fresata anche con rese superficiali più elevate. L’operatore può inoltre preselezionare una delle tre strategie operative - “ECO”, “Ottimizzazione delle prestazioni” e “Qualità del modello di fresatura”. Nell’ultimo caso, ad esempio, potrà definire in anticipo la qualità del modello di fresatura richiesta progressivamente da grossolana a molto fine, premendo un pulsante. Il sistema di controllo Mill Assist e il Wirtgen Group Performance Tracker Milling (WPT Milling) supportano l’operatore e aumentano l’efficienza. I sistemi hanno già dimostrato il loro potenziale nelle altre frese a freddo della serie F. Nella W 220 XFi i sistemi sono stati ampliati con la visualizzazione delle emissioni di CO2. Sul display di comando è possibile visualizzare direttamente le emissioni momentanee e le emissioni di anidride carbonica specifiche riferite alla massa fresata. Nel rapporto WPT generato automaticamente, oltre ai dati rilevanti per il cantiere, ora è possibile includere anche le emissioni di CO2 dell’intero intervento edile. Un ampliamento della base di dati per l’analisi del cantiere e la documentazione. In tal modo, i diversi interventi edili possono essere confrontati tra loro anche dal punto di vista delle emissioni di CO2. Ciò consente di ricavare degli spunti per un’ottimizzazione dei progetti successivi.


BOBCAT

Il concept di pala compatta autonoma RogueX2 Presso il suo stand a Intermat 2024, Bobcat offrirà una panoramica di ciò che l’azienda sta sviluppando per il settore della costruzione del futuro, insieme a prodotti nuovi ed esistenti che forniscono ai clienti soluzioni innovative e una maggiore produttività oggi. Per il mercato del futuro, Bobcat presenterà il nuovo concept di pala compatta autonoma RogueX2, la seconda iterazione del sistema originale RogueX. Tutti i prodotti in mostra a Intermat, incluse le “new entry” come i carrelli elevatori, i prodotti Portable Power e le attrezzature per la manutenzione del suolo, porteranno con orgoglio il logo Bobcat e i colori distintivi del marchio in linea con la strategia di branding globale dell’azienda. Tra le altre novità presentate a Intermat ci sono una nuovissima gamma di telescopici rotativi e un nuovo compressore d’aria portatile a pressione variabile. La pala compatta RogueX2 è stata sviluppata sulla base del concept RogueX presentato alla fiera Conexpo di Las Vegas quasi un anno fa. RogueX2 è un concept di macchina autonoma completamente elettrica, priva di emissioni, dotata di batterie agli ioni di litio, sistema di trazione elettrico, cinematica di sollevamento e inclinazione ad azionamento elettrico senza impianto idraulico. Progettate e costruite appositamente senza cabina, le macchine RogueX2 e RogueX ovviano alla carenza di forza lavoro eliminando la necessità di un operatore e rappresentano un modello di come i mezzi da lavoro del futuro possono essere progettati e ottimizzati per nuove tecnologie,

creando un’esperienza di lavoro completamente nuova. Sulla RogueX2, il motore a combustione interna (ICE) è sostituito da un gruppo propulsore elettrico per migliorare la potenza e la trazione. Questa macchina elimina al 100% l’impianto idraulico, inclusi connettori, flessibili, tubazioni e raccordi, che sono spesso fonte di guasti. L’assenza di circuiti idraulici e fluidi non solo riduce le emissioni del motore a combustione interna, ma minimizza anche l’inquinamento acustico e il rischio

di inquinamento ambientale. La RogueX originale è stata progettata con cingoli e utilizzava una cinematica avanzata del gruppo di lavoro per offrire una funzionalità unica che combina le capacità di sollevamento verticale, radiale e variabile in una sola macchina. La RogueX2 è invece progettata con ruote per ottimizzare l’autonomia della batteria elettrica. È inoltre dotata di motori a flusso assiale, che offrono alla macchina un’elevata forza di trazione. La macchina garantisce una potenza maggiore per applicazioni difficili quali livellamento, lo scavo o l’alimentazione di accessori per impieghi gravosi. Insieme, le pale concept RogueX e RogueX2, hanno dato l’opportunità di depositare numerosi brevetti in corso di registrazione. “Questi brevetti rappresentano molto più di nuove funzionalità di una macchina e sono la prova di una svolta totale nella definizione di una nuova esperienza di lavoro”, spiega Joel Honeyman, Doosan Bobcat Vice President of Global Innovation. gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 107


PRODOTTI KOMATSU

Gli escavatori gommati PW168-11 e PW198-11 Con gli escavatori gommati PW16811 e PW198-11 Komatsu amplia la sua gamma di modelli a raggio di rotazione posteriore ridotto e porta il peso operativo di queste macchine fino a 20 t. Le nuove macchine sono compatte e facili da trasportare, potenti, confortevoli, versatili, affidabili e durature, proprio per soddisfare le richieste più frequenti che hanno portato al loro sviluppo. Queste due macchine di nuova concezione, che corrispondono esattamente alle aspettative dei clienti, sono pronte per entrare in funzione. I nuovi escavatori gommati Komatsu possono essere trasportati rapidamente da un cantiere all’altro senza la necessità di utilizzare un rimorchio speciale con pianale ribassato e lavorare in spazi ristretti e limitati. Grazie a un’altezza di trasporto ridotta di soli 3,1 m, è possibile effettuare il trasporto su rimorchi standard con pianali ribassati con un’altezza di carico fino a 4 m. La ridotta sporgenza posteriore di 1,85 m (PW168-11) o di 1,9 m (PW198-11) è ideale per i cantieri di piccole dimensioni. Dotati di motori diesel Komatsu a 4 cilindri (110 kW o 129 kW), i nuovi escavatori gommati a raggio di rotazione posteriore ridotto

scavano, sollevano e asportano quasi tutto ciò che si trova in cantiere. Questi motori soddisfano le attuali normative EU Stage V sulle emissioni e sono forniti di serie con carburante diesel ecologico (HVO). L’esclusivo design della macchina, con braccio ottimizzato e motore posteriore, consente elevate prestazioni di sollevamento per spostare facilmente carichi pesanti. Anche le prestazioni di guida attiva dei nuovi modelli sono interessanti: grazie al baricentro ribassato le macchine risultano stabili su qualsiasi strada. Il nuovo sedile premium con ventilazione multistadio e riscaldamento del sedile è particolarmente confortevole. Tutte le funzioni più importanti possono essere

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azionate tramite i joystick, mentre la visibilità a 360° è supportata di serie da quattro telecamere che garantiscono una visione completa. Come macchina fondamentale per il cantiere, l’escavatore mobile viene sempre più utilizzato con un rototilt e un sistema di guida 3D. I nuovi modelli sono aperti a qualsiasi tipo di sistema e sono predisposti per l’uso con rototilt e per i sistemi di guida 3D. Grazie a utili optional come il sistema sterzante con joystick, la gestione di comando attrezzi o il collegamento del rimorchio, i PW168 e PW198 possono essere preparati in modo ottimale per i cantieri più difficili. I nuovi filtri antiparticolato diesel di Komatsu, che vengono sostituiti solo dopo 8.000 ore, consentono di lavorare a lungo e senza interruzioni. Il trattamento dei gas di scarico avviene in modo completamente automatico, senza interrompere il flusso di lavoro. Stabili e robusti, tutti i punti di manutenzione sono centralizzati e facilmente accessibili da terra dietro a sportelli in acciaio. Tutte le funzioni più importanti sono visualizzate di serie tramite il monitor e il sistema Komtrax di gestione della flotta.


MOCA

THE GREEN WAY TO PRINT

Prodotti commerciali da ufficio Biglietti da visita, carta intestata, buste intestate, agende, calendari, planning, cartelline, raccoglitori, fatture e documenti fiscali a due o a tre copie a modulo continuo.

Cataloghi e Listini Prezzi Cataloghi di tutti i tipi e misure, con rifiniture particolari di stampa, brossura e lavorazioni speciali. Listini prezzi con varie tipologie di lavoro sia di stampa sia di cartotecnica.

Cartotecnica e Packaging Espositori di tutti i tipi, varie tipologie di confezioni, shoppers, box e raccoglitori e cofanetti.

Libri, volumi d'arte, riviste e manuali Libri di varie misure e lavorazioni come incollatura, brossura, punto metallico, volumi d'arte e libri.

Materiale Pubblicitario Depliants, brochures, manifesti, cartelline, locandine, roll-up, pieghevoli, banner, tele, volantini, pannelli e striscioni.

Etichette adesive e in bobina Varie tipologie e misure di etichette adesive in carta lucida, opaca o cartonate.

#nicetoprintyou RICHIEDI UN PREVENTIVO INDICANDO IL CODICE 82022 PER OTTENERE UNO SCONTO DEL 10% SUL TUO ORDINE! Grafiche MDM S.r.l. Via Meucci 27 - 47122 Forlì | Tel. +39.0543.72.06.66 - info@grafichemdm.it | www.grafichemdm.it | www.pressonprint.it


PRODOTTI WACKER NEUSON

#zero emission incontra il “low carbon” Intermat 2024 ha come motto il “lowcarbon”, un’opportunità unica per Wacker Neuson di esporre il suo portafoglio a zero emissioni, che comprende già circa 30 macchine e attrezzature edili, dai costipatori a batteria agli escavatori elettrici a batteria. “Questa fiera rappresenta un’eccellente vetrina per presentare le nostre ultime innovazioni e mostrare ai visitatori la qualità, l’efficienza e l’ergonomia delle nostre attrezzature”, ha affermato François Escourrou, amministratore delegato di Wacker Neuson in Francia. I punti centrali della presenza di Wacker Neuson alla fiera di Parigi sono lo scambio personale e le intense discussioni con i visitatori su temi chiave come l’elettrificazione, la digitalizzazione e l’innovazione. Wacker Neuson ha a

disposizione una superficie di circa 500 m2 per presentare non solo il portafoglio a “zero emission”, ma anche una varietà di altri prodotti e soluzioni che semplificano la vita quotidiana in cantiere. In qualità di pioniere nel campo delle macchine edili alimentate a batteria, Wacker Neuson sta ampliando in maniera continuativa il proprio portafoglio dal 2013 e, oltre allo sviluppo di nuovi prodotti, impiega le sue forze per servire l’intero ecosistema

dei propri clienti: dall’infrastruttura di ricarica alle prestazioni di servizio, dalle soluzioni di finanziamento e diversi modelli di uso all’analisi del ciclo di vita delle batterie. Allo stand fieristico sarà esposto, tra gli altri, l’escavatore gommato EW100 da 10 t. Tra le sue peculiarità: la gestione intelligente degli attrezzi con riconoscimento degli utensili, un’interfaccia uomomacchina ben congegnata e la predisposizione per diversi sistemi di assistenza e interfacce. La facilità d’uso e l’efficienza sono state al centro dello sviluppo di questa macchina. Grazie alla potente idraulica di guida e all’elevata potenza di lavoro di base, l’EW100 è adatto anche per impegni per i quali altrimenti dovrebbe essere utilizzato un escavatore da 14 t.

AMMANN

Il nuovo rullo tandem eARX 26-2 Il nuovo rullo tandem leggero eARX 26-2 di Ammann è dotato di un motore completamente elettrico che può funzionare fino a 18 ore - e talvolta oltre - senza ricarica. L’assenza di un motore a combustione rende l’eARX 26-2 molto silenzioso durante il funzionamento. I livelli sonori che raggiungono la stazione operativa sono inferiori del 46% rispetto alla versione diesel. L’innovativo concetto di propulsione elimina quasi tutti i componenti idraulici; anche l’impatto ecologico è ridotto, così come i costi totali di gestione, grazie alla sostituzione del motore diesel e del suo sistema di

raffreddamento. Oltre all’azionamento elettrico, le caratteristiche più importanti sono il design del rullo, la struttura del tamburo, la piattaforma dell’operatore e il vano motore. La chiave è il sistema batterie da 48 V con capacità di 600 Ah/31,5kWh. La ricarica è rapida, semplice e

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non richiede strumenti speciali. Sono disponibili due sistemi di ricarica: caricabatterie di bordo (sistema di ricarica da 50 A, con tempo di ricarica di 12 ore) e caricabatterie esterno (sistema di ricarica da 200 A con tempo di ricarica di 3,5 ore). L’operatore può monitorare costantemente il livello di carica della batteria. Un avviso automatico viene inviato tramite il display multifunzionale quando la carica scende al 10%. Se il livello scende al 3%, il sistema disattiva automaticamente il vibratore per conservare l’energia necessaria per il viaggio della macchina verso una zona di ricarica.


INSERZIONISTI Azienda

Pagina

CGA Ricambi

39-47

Elsa Solutions

7

Fiera Asphaltica

79

Fiera Intermat

33

Fiera Hillhead

75

Grafiche MDM

109

H.P.S. Centro Oleodinamico

27

Indeco

23

Liebherr

IV COPERTINA

MB Crusher

15

Merlo

53

Oleomarket

19

Pio Pellacini

III COPERTINA

RMC

3

Samep Tools

II COPERTINA

Sandvik Italia

13

Sany Italia

1

Scai

COPERTINA

Simex

5

Volvo CE Italia

9

Wirtgen Macchine

11

gennaio-febbraio 2024 - ONSITECONSTRUCTION 111


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