OOF International Magazine n. 9

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Pasta

cibo per il mondo

Vi si trova, in questa sezione, un focus sul processo di produzione della pasta attraIL PROCESSO verso l’evoluzione del processo produttiPRODUTTIVO vo nel corso dei secoli, partendo dalla fase artigianale, in cui era l’uomo a portare avanti tutte le fasi della lavorazione, fino a giungere attraverso la fase paleo-industriale dei primi del ‘900, per poi arrivare alla linea di produzione continua degli anni ‘30. Si susseguono così esemplari di gramole impastatrici, taglia-penne, torchi, presse, trafile da cui venivano estrusi i vari formati che nel loro insieme rappresentano la trasformazione in atto, senza con ciò trascurare la presenza di attrezzi e antichi utensili. Il Museo ha una sua forte vocazione didattica, in ragione della presenza di una I PANNELLI serie di pannelli che, iniziando dalla mateDIDATTICI ria prima e dalla fondamentale distinzione tra grano duro e grano tenero, spiegano tutti i passaggi del ciclo produttivo che portano al prodotto finito, senza trascurare gli aspetti nutrizionali e il ruolo della pasta nell’alimentazione. La documentazione museale raccoglie anche una serie di antichi manifesti risaGLI ANTICHI lenti in particolare alla prima metà del MANIFESTI ‘900. Si apre di conseguenza una parentesi nostalgica, vivissima di colori e soggetti artistici, che si focalizza sugli albori della pubblicità del settore, con decine di soggetti che testimoniano la cura e l’importanza di un messaggio pubblicitario efficace per le aziende pastaie dell’epoca. Nel Museo vi è pure un’ampia selezione di antichi cataloghi di paste risalenti alla GLI ANTICHI fine dell’Ottocento e ai primi del NoveCATALOGHI cento, e da lì a seguire, evidenziando, nell’insieme, una ideale mappa gastronomica dell’Italia, in cui viene rappresentata tutta la varietà e unicità delle varie regioni, attive nella produzione di centinaia di differenti formati. Nel Museo trova spazio anche un focus sulle antiche etichette e gli imballaggi d’eLE ETICHETTE E GLI IMBALLAGGI poca, che rappresentano la cronologica DEL PASSATO evoluzione del packaging della pasta: dai sacchetti in tela alle ceste in vimini “a rendere”, dalle cassette di legno ad altro ancora. 108

Il rapporto tra la pasta e l’arte da’ vita, a sua volta, a una vera e propria pinacoteca I DIPINTI all’interno dell’esposizione museale. EmANTICHI blematica l’immagine di Pulcinella del pittore napoletano Michele Cammarano, un prezioso dipinto risalente alla fine dell’Ottocento, esposto nel museo; ma è pure ampiamente rappresentata l’iconografia napoletana del XVII e XVIII secolo, con stampe o dipinti ad olio d’epoca che ritraggono i tipici mangiamaccheroni e maccaronari (venditori di pasta in strada), a testimonianza della radicata presenza del consumo della pasta nelle abitudini gastronomiche della Napoli di quel periodo. Queste, in estrema sintesi, le tappe di un vero e proprio viaggio nel mondo della pasta, un racconto che attraversa la penisola italiana, nel tempo come nello spazio, attraverso un viaggio alla scoperta delle radici di quello che è considerato il “piatto nazionale”, in grado di esprimere un know how e una eccellenza squisitamente italiana e di cui tutto il mondo prova ammirazione e invidia. ANCHE L’OLIO DEL MUSEO, E MOLTE ALTRE ATTIVITÀ

Un Museo vive di tante esperienze. Le numerose iniziative culturali sono pensate per promuovere e veicolare al meglio i contenuti museali, il tutto realizzato sempre in totale autonomia finanziaria, dall’attività produttiva di un olio extra vergine di oliva ottenuto da olive coltivate in Calabria fino a una attività editoriale che si esprime attraverso una rivista semestrale, “I Giorni e le Opere”, che, oltre alle notizie sull’iniziative del Museo, ospita anche un nutrito numero di articoli di grande interesse culturale. Non ultimo per importanza, vi è pure il Premio del “Museo della Pasta”, una iniziativa promossa e portata avanti con grande entusiasmo e concretezza operativa dal Presidente, l’avvocato Giuseppe Giarmoleo. Giunto alla XXII edizione biennale, il Premio si articola in quattro sezioni (Pubblica istruzione, Giornalismo, Università, Comunicazione di mercato), con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere tali realtà nell’approfondimento di tematiche legate non solo alla pasta ma, più in generale, all’idea di una sana alimentazione. Per dare un’idea della portata di tale iniziativa, valga qualche numero esemplificativo: sono state premiate, nelle passate edizioni, oltre 210 scuole italiane di ogni ordine e grado, 140 testate giornalistiche italiane e straniere, 35 studenti universitari e più di 80 aziende operanti in vari settori. La pasta, attraverso il suo Museo, continua a essere al centro delle attenzioni.


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