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Il questionario di Olio Officina. LE AZIENDE OLEARIE E LA PUBBLICITÀ Nome e anno di fondazione dell’azienda: Monini SpA. Anno di fondazione dell’azienda: 1920. Numero dipendenti: nel 2017, 137.
Fatturato: fatturato consolidato al 2017, 159 milioni di euro. Incidenza % degli investimenti pubblicitari sul fatturato: approssimativamente, 3,5% del fatturato netto.
Nome dell’azienda: Fratelli Carli SpA. Anno di fondazione dell’azienda: 1911. Numero dipendenti: 360.
Fatturato: 165 milioni di euro. Incidenza % degli investimenti pubblicitari sul fatturato: 1%.
Nome e anno di fondazione dell’azienda Sociedad Cooperativa Olivarera de Valdepeñas “Colival” Anno di fondazione dell’azienda: 1970. Numero dipendenti: 4 interni e 4 in campagna.
Fatturato: 7 milioni di euro. Incidenza % degli investimenti pubblicitari sul fatturato: 0,51%. Abbiamo speso circa 36.000 euro per campagna.
La pubblicità viene gestita direttamente dalla vostra azienda o tramite agenzia? Monini La strategia di comunicazione viene sviluppata internamente dall’Ufficio Marketing. L’azienda si avvale poi di due agenzie di comunicazione/pubblicità (una per la comunicazione tradizionale e una per la comunicazione Digital/Social) e di un Centro Media per la pianificazione/acquisti degli spazi pubblicitari sui vari mezzi. Carli La vendita diretta al consumatore ci impone di svolgere direttamente una parte della comunicazione aziendale, per la pubblicità istituzionale ci serviamo di media partner. Colival Direttamente dallo staff della nostra cooperativa. Quante (all’incirca) campagne pubblicitarie sono state realizzate dalla fondazione dell’azienda a oggi? Monini Sono stati realizzati circa 15 spot tv e un numero indefinito di campagne stampa, radio, affissioni, digital, social … Carli Le prime campagne stampa risalgono ai primi anni ’80 e sino al 2011 siamo usciti quasi annualmente. Poi c’è stato uno stop sui grandi mezzi e quest’anno per la prima volta abbiamo prodotto, oltre alla classica pagina stampa, uno spot televisivo in onda da fine settembre 2018. Colival Dal 1970 al 2001, nessuna. Dal 2001 ad oggi, molte. Ogni anno realizziamo campagne su radio, televisione, internet, ecc. Durante l’anno facciamo otto diverse campagne. Tra una campagna pubblicitaria tradizionale e una promozione sul punto vendita con sconto sul prodotto a scaffale quale soluzione ritiene preferibile e più efficace? Monini Come sempre, dipende dagli obiettivi: una campagna di comunicazione di tipo tradizionale (tv, per intenderci) o su mezzi “alternativi” (digital, social media…) o below-the-line (consumer promotion, in-store promotion, eventi in- e out-store…) si prefiggono normalmente obiettivi di awareness (del marchio e/o del prodotto), di trial (nel caso di nuovi prodotti) o di repeat. Sono quindi fondamentali sia nella “costruzione” e sviluppo della brand equity che per far conoscere i nuovi prodotti e le innovazioni. Nel caso della categoria “Olio Evo” l’impatto della comunicazione sulle vendite e rotazioni del prodotto è marginale se paragonato a iniziative promozionali di taglio prezzo (a scaffale o su volantino). Questo è un problema strutturale della categoria. Carli Sono due sistemi molto diversi; per anni non abbiamo mai concesso sconti sui nostri prodotti. Da poco concediamo ai nostri clienti, per periodi limitati, condizioni di favore che comunichiamo loro direttamente. Di sicuro, in termini di risultato di vendita, questo sistema “di pubblicità” è molto più facile da misurare. Colival La pubblicità tradizionale. Per il fatto di essere una cooperativa, con la promozione nel punto vendita dobbiamo prestare attenzione distinguendo tra i soci e clienti.
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