«Il Pd insiste: ospedali al collasso. Subito le restrizioni da area rossa»

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Le proposte di Bisato, Possamai, Rotta, Bigon e Beltramello per superare l'emergenza sanitaria

Il Pd insiste: ospedali al collasso subito le restrizioni da area rossa 1Pd non si rassegna al verdetto dell'Istituto superiore di sanità e invita Zaia a dichiarare il Veneto "zona rossa" a massima tutela della salute. L'hanno già fatto la Toscana e la provincia di Bolzano, che a novembre hanno riportato sotto controllo il tasso di contagio con provvedimenti restrittivi rispetto al"colore" assegnato dal ministro Speranza in base ai 21 parametri epidemiologici del Cts. La chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio è la fotografia esatta dell'emergenza, hanno detto in coro il medico Claudio Beltramello,il segretario Alessandro Bisato, il capogruppo in regione Giacomo Possamai, la consigliera regionale Anna Maria Bigon ela deputata Alessia Rotta. Due i primati negativi di cui non andare fieri: il record di morti che oscilla tra il 20e il 30

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per cento della media giornaliera italiana e ilboom di contagi. «I servizi ospedalieri e territoriali sono vicini al collasso per il sovraccarico di pazienti Covid che non ricevono cure adeguate soprattutto nelle Rsa»,ha spiegato il dottor Beltramello. «L'errore fatale che ha messo il turbo alla pandemia è stato il Veneto zona gialla per due mesi, mentre Toscana e Lombardia hanno abbassato l'epidemia con la zona rossa. Zaia esultava fino a qualche settimana fa e ora scarica le colpe su Roma,eppure i decreti legge 19/2020 e 125/2020consentono ai presidenti di Regione di elevare il livello di restrizione indicato dal governo. Invece lui insiste a dire che tutto va bene.Poi c'è da correggere la rotta sui tamponi rapidi che non vanno usati per il personale sanitario, il 30% di margine di errore è troppo alto», ha detto Beltramello. Tesi riprese da Alessandro Bisato, secondo cui le re-

strizioni sono assolutamente indispensabili altrimenti la situazione diventa ingestibile. Insomma ci vuole la zona rossa, ripete anche la deputata Messia Rotta: «Zaia invoca sempre l'autonomia, è bene che la utilizzi come il presidente Arno Kompatscher che ha chiuso la provincia di Bolzano» e avviato lo screening di massa con 300 mila tamponi in un week end.«Ora ha riaperto le scuole e attende il via libera agli impianti di sci, quiinVenetoinvece si mette sotto accusala popolazione peri comportamentiindisciplinati». Come se ne esce? Giacomo Possamai ha messo in fila cinque proposte che nascono da una premessa chiara: alla popolazione bisognainviare messaggi chiari sul reale livello di allarme della pandemia. Per il Pd oltre agli ospedali Covid bisogna riattivare quelli chiusi, come Noale e Valdobbiadene. Quanto ai tamponi rapidi si raccomanda di usare solo quel-

li di ultima generazione per gli screening sugli studenti e al personale dei supermercati, con l'obiettivo di isolare i cluster. Unica nota positiva il piano dei vaccini,che ci vede in testa in Italia. Fatte le congratulazioni, si passa alle critiche sultema ristori: non si può mettere sotto accusa il governo Conte perché nel bilancio 20211a regione non ha aggiunto risorse per le categorie. «L'Umbria con 900 mila abitanti ha stanziato 14 milioni di euro, la Toscana 117, la Lombardia 30 e 401'Emilia Romagna. Il Piemonte addirittura 116 milioni di ristori propri. Purtroppo il Veneto non ha l'addizionale Irpef e ha chiuso le casse:Zaia ha vinto le elezionilucrando sul messaggio positivo fino ad agosto, ora che la situazione si è rovesciata critica Roma e non mette un euro per uscire dalla pandemia» ha concluso Possamai. ALBINO SALMASO CARIPMWMNEMPUTA

"troppi contagi. enetu in zona arancione 7aite ci affidiamo al giudizio della scienza

Da sinistra Claudio Beltramello e Alessandro Bisato


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