IN CONSIGLIO.I Dem duri sulle risposte al Covid dell'amministrazione
IlComune el'emergenza Pd:«Occasioni mancate» Formisano: «Adesso vorremmo essere ascoltali» Laura Pilastro
Una "potenza di fuoco" che meritava una maggiore condivisione di obiettivi e strategie con le minoranze.. Una crisi affrontata senza «grondare sudore; ma grazie alle eccezionali risorse ricevute dal governo».Sonole critiche che il Partito democratico di Vicenza e il suo gruppo consiliare rivolgono all'amministrazione comunale tirando le somme, nell'ultimo scampolo del 2020,dell'azione politica della giunta Rucco, in un bilancio che mette sotto la lente di ingrandimento la risposta di palazzo Trissíno all'emergenza sociale, nell'anno più difficile. Con una preoccupazione per i prossimi 12 mesi,che per i dem dovrebbero essere caratterizzati da un percorso di progettazione partecipata per rilanciare la città. «Il nostro compito è di supporto, indirizzo e proposta e vorremmo essere ascoltati esordisce segretario cittadino del partito, Federico Formisano - il Pd è nella maggioranza di governo che ha fatto uno sforzo importante nei confronti del Comune,trasferendo quasi 11,3 milioni di curo dal mese di marzo, di cui 10,6 già impegnati. A
Il consiglio comunale di Vicenza nell'era Covid
La cifra
14,3 I MILIONI DI EURO RICEVUTI DALLOSTATO
Atanto ammontano i trasferimenti ricevuti dal Comune a partire dal mese di marzo,quando la pandemia ha fermato ïl mondo.Di questi 10,6 sono già stati impegnatiliI. Pd vorrebbe essere coinvolto nella scelta del modo in cui impiegare le risorse.
fronte di questo, ci piacerebbe vi fosse una risposta nei nostri confronti in termini di collaborazione che finora non c'è stata nemmeno per l'utilizzo delle risorse cielfondo di solidarietà, voluto dalle minoranze. C'era tutto il 2021 per decidere come utilizzare i fondi, l''anuninistrazione aveva il tempo per confrontarsi con noi». Ad entrare nel vivo della questione è la capogruppo in consiglio comunale, Isabella Sala: «I nostri emendamenti all'ultima variazione di bilancio sono stati tutti bocciati. Vertevano sulsostegno all'occupazione e sugli aiuti alle f'a-
rniglie». Occasioni mancate, secondo il Pd: «Finora l'amministrazione si è limitata a spendere l'avanzo di gestione 2019 e i trasferimenti arrivati dal governo - prosegue Sala - ecco perché ora chiediamo quali saranno le scelte strategiche per il futuro». Dí qui la proposta di un cambio di passo, verso «un grande progetto partecipato di rilancio, impegnando una piccola parte delle risorse in arrivo, in tutti i comparti spiega la consigliera - in una condivisione sostanziale con le nrinori.nze». «1 2 crisi non è finita - aggiungeil consigliere Alessandro Marchetti - ci saranno importanti ripercussioni economiche anche nel 2021. Come si intende spendere i futuri trasferimenti dello Stato?». «Qual è il piano di ripartenza del Comune, per esempio sul fronte ciel turismo?», si chiede il capogruppo in consiglio regionale, Giacomo Possamai,che ne ha anche per la giunta Zaia: «La Regione Veneto finora si è trovata nelle condizioni di non poter aiutare chi era in difficoltà. La spiegazione ufficiale è che non si è mai applicata l'addizionale Irpef: Il Veneto, di fatto, si trova con le anni spuntate e non fa che reinciirizzare soldi nazionali su partitelocali o ristorare parzialmente le Ipab». E a proposito di Ipab, il Pd conclude con una proposta: «Occorre fare un ragionamento serio sui 2 milioni di. deficit dell'ente vicentino. Il sindaco sostenga parte delle rette dei residenti applicandoi parametri di reddito».• a alN113ºalea65NATa