QUINTO.Discussione l'altra sera anche in amministrazione comunale
La Regione compatta, «Salviamola Forali» Ordine del giorno votato dal Consiglio all'unani_mit, Marco Marini La Forali Confezioni Spa non deve chiudere. E un messaggio chiaro,diretto e soprattutto bipartisan quello che arriva dai banchi del.Consiglio regionale del Veneto e da quelli del Consiglio comunale di Quinto Vicentino, quest'ultimoriunito in seduta straordinaria lunedì. «Dobbiamofare l'impossibile per evitare l'annunciata chiusura di Forali Pal Zileri dichiarano Giacomo Possamai, capogruppo in Regione del Partito democratico, e Cristina Guarda di Europa. Verde, dopo l'approvazione all'unanimità, avvenuta ieri pomeriggio, dell'ordine del giorno da loro presentato in merito all'azienda di Quinto, sottoscritto da tutti i consiglieri regionali vicentini -, Le istituzioni,a partire dalla Regione, devono entrare a pieno titolo in questa partita per trovare una soluzione industriale che consenta il mantenimento dell'occupazione e il rilancio dell'impresa. tl segnale dato dal Consiglio oggi pomeriggio è chiaro», L'obiettivo, dopo l'apertura la. settimana scorsa di un tavolo di crisi regionale,è quello «di fare un passo ulteriore,ipotiz-
Picchetto all'esterno della Forali zando un intervento in prima persona tramite Veneto Sviluppo e coinvolgendo anche il Governo. Magari puntando a utilizzare il "Fondo del ministero dello Sviluppo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e l'attività eli impresa", che prevede l'ingresso dello Stato, attraverso la controllata lnvitalia, nel capitale delle aziende in difficoltà economico finanziaria, restando socio di minoranza, per un periodo di cinque anni e per un apporto di dieci milioni al massimo». Per Renzo Segato, sindaco di. Quinto Vicentino, «il
dramma che si è abbattuto sulla Forali non è un problema. solo dell'azienda o della nostra comunità - ha spiegato il primo cittadino durante il consiglio comunale riunito in videoconferenza, con la partecipazione dei sindacati e di figure politiche di diversi schieramenti -. Non si tratta solo di 300 e forse più posti di lavoro perduti, e già,questo sarebbe gravissimo,Etutto un sistema industriale che viene messo in discussione e una economia che entra in difficoltà». La richiesta unanime da parte del Consiglio comunale, indirizzata all'azienda, è di «riconsiderare la scelta eli chiusura manifestata». Concetti ribaditi anche dalle deputate europee Mara Bizzotto e Alessandra Moretti,che hanno ricordatola possibilità di accedere fon di europei per rilanciare un settore in crisi, oltre che dalla deputata Barbara Guidolin, e dalle senatrici Daniela Sbrollini (in contatto coil il ministro Patuanelli)ed Erika Stefani, che hanno confermato la.necessità di lavorare a tutti i livelli coordinando il tavolo regionale aperto e quello nazionale che si aprirà appena dopo l'epifania.• owwamm;rrg