«Zaia studia l'addizionale Irpef in Veneto ma la Lega tira il freno sul piano Calzavara»

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L'IDEA DELL'ADDIZIONALE IRPEF Chiusa la maratona del bilancio regionale, 10 miliardi alla sanità SALMASO PAGINA 23 IL DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE SULLA LEGGE DI STABILITA

Zaia studia l'addizionale Irpefin Veneto ma la Lega tira il freno sul piano Calzavara Chiusa la maratona sul bilancio, accolti 30 dei 215 emendamenti delle opposizioni. Ai trasporti pubblici 60 milioni Albino SaiMaS0/VENEZIA Bilancio da 17 miliardi, dieci di quali destinati alla sanità. Senza l'emergenza Covid, che entra nella contabilità di Azienda Zero.La Lega tira dritta senza spostare una virgola ma la crisi costringerà a cambiare rotta,a meno che non arriviin porto la riforma d elfed eralismo fiscale con l'autonomia. In cassa mancano risorse e per la prima volta si parla di addizionale Irpef, messa al bando protempore dalla Lega che marcia in ordine sparso. Lo stile è indubbiamente diverso: Francesco Calzavara è trai migliori allievi dell'ecumenismo zaiano. La regola è battere gli avversari con il sorriso. L'assessore sa dialogare con tutti e dopo quattro giorni di maratona a palazzo Ferro Fini ha accolto 70 dei 214emendamenti delle opposizioni. Alle 10 del mattino, Calzavara con i capigruppo Giuseppe Pan e Alberto Villanovascopre le carte sulle cifre del bilancio 2020 e spiega perché il Veneto non intende applicare l'addizionale Irpef, cancellata 10 anni fa da Galan e mai reintrodotta da Zaia. «Siamo l'unica regione free tax e l'analisi con Lombardia, Emilia Romagna e Toscana dimostra che non abbiamo prelevato dalle tasche dei ve-

neti 1 miliardo e 183 milioni di euro l'anno.Se maiil presidente volesse introdurla nel 2022 è evidente che va applicata con gradualità, senza colpire i ceti più bassi.In Emilia i redditi oltre i 75 mila euro versano 500 euro l'anno contro i 270in Toscana e Lombardia». Il dossier è così dettagliato che sembra costruito apposta per far capire che Zaia dal 2010 è Babbo Natale perché non ha prelevato 10 miliardi e rotti. Ma dietro le quinte la realtà è diversa: perla seconda volta lo scenario addizionale Irpef approda a palazzo Ferro Fini come ipotesi concreta per rilanciare il Veneto dopo la pandemia. Le modalità sono assai diverse rispetto alla "tassa di scopo"annunciata e poi ritirata per finanziare la Pedemontana, prima della revisione della convenzione con la Sis di Dogliani. Il dossier è così dettagliato che seduce i banchi dell'opposizione, convinta che la svolta sia dietro l'angolo.Invece no.I tempi non sono maturi perché a tirare il freno è proprio la Lega di Salvini che con il capogruppo Giuseppe Pan boccia ogni idea di mettere le mani nelle tasche delle famiglie. «La sinistra è malata dalla sindrome di Robin Hood,quel miliar-

do e 200 milioni che ogni anno lasciamo ai cittadini è un volano per i consumi» dichiara Pan alle 10,30 a fianco di Calzavara. Tesi ribadita in aula per chiudere ogni possibilità di dialogo con Elena Ostanel,Giacomo Possamai e Cristina Guarda che hanno rilanciato il prelievo sui redditi oltre i 75 mila euro l'anno per raccogliere 70 milioni e aiutare chi è travolto dalla pandemia. «Il ceto medio non va penalizzato, con quei soldi si può andare al ristorante o comprare la pizza» ribatte Alberto Villanova. Ma senza addizionale Irpef, gli otto assessori possono contare su una"cassa"di 68 milioni.Briciole. Nel dibattito finale in aula, l'assessore Calzavara tiene la porta aperta: dice che è bene analizzare gli scenari per capire come investire le entrate di un'eventuale addizionale Irpef. «Ci vuole equità. Tutte le grandi sfide che attendono il Veneto nei prossimi tre anni si potranno realizzare con una gestione efficiente senza introdurre nuove tasse. Prima di cambiare l'impostazione del bilancio per il 2022 credo sia importante trasmettere alle famiglie il valore e l'importanza strategica di questa tassa con un'attività di benchmarking». Ma il Pd rilancia: «L'assessore

Calzavara ha aperto a un ragionamento sull'addizionale Irpef: è un fatto politico importante che registriamo positivamente.A differenza del passato, non abbiamo presentato emendamenti sul tema nella sessione di bilancio perché pensavamo che in un momento così difficile dovesse esserci una forte assunzione di responsabilità da parte di chi governa. Così non è stato e anche per questo il nostro voto sulla Legge di stabilità è contrario. Ma siamo fiduciosi e già da oggi diamo la disponibilità a ragionarci sopra», dichiara Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico. «Crediamo che in una fase come quella che stiamo vivendo, sia giusto che chi ha di più,in maniera progressiva, dia di più. Con la pandemia ci sono tante persone che si sono ritrovate povere o in straordinaria difficoltà» conclude Possamai. L'altra novità del bilancio sono i 60 milioni per il trasporto pubblico locale stanziati dal governo che l'assessore De Berti girerà alle aziende. E poi ci sono6 milioni per elettrificare la linea Venezia-Adria in lista d'attesa da trent'anni: la giunta ha accolto la proposta di Erika Baldin del M5s.Ultimo assegno da 3milioni alla Fondazione Cortina 2021 per i Mondiali di sci.


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