IL PD VENETO:«CAMBIARE IL BILANCIO DELLA REGIONE».Le proposte della minoranza in vista del voto n Consiglio di regionale:«Tagliare l'Irap»
«Subito 20 milioniin aiuto alle case diriposo» «E soldiper grandieventivadano anche achiopera pershow eturisti» Alberto Minazzi VENEZIA Venti milioni per adeguamentistrutturali delle case di riposo, uno dei grandi tenni emersi durante l'emergenza corrnavirus, e una riduzione dell'Irap, puntando a ottenere il tetto massimo del 3,68%,per le stesse Ipab. Ma anche la costituzione di una sorta di "fondo ristori veneto"da quattro milioni di curo per le partite Iva non coperte dai decreti governativi legati al Covid-i9.E un aiuto, da un milione di curo ciascuno, anche per i lavoratori intermittenti dello spettacolo egli stagionali del turismo, soprattutto invernali. Insieme ai temi ambientali (a partire dai 5 milioni per la riforestazione e i venti milioni di curo per un fondo anti dissesto idrogeologico da destinare ai Comuni), i "pilastri" del pacchetto di più di duecento emendamenti alla
legge di bilancio della Regione Veneto presentato dal Pd sono legati proprio alle conseguenze della pandemia, Una sorta di `contromanovra" che il capogruppo, Giacomo Possamai, ha illustrato in conferenza stampa insieme agli altri consiglieri del principale partito di opposizione. Su un bilancio che gli stessi consiglieri democratici ammettono essere `ridotto all'osso",i margini per cambiare la destinazione delle risorse sono estremamente limitati, E, per questo, nell'ottica di una collaborazione costruttiva per"migliorare in maniera intelligente il bilancio", gli emendamenti non hanno sottratto risorse ad altre voci, basandogli interventi economici soprattutto sul fondo di riserva. L'unica riflessione relative alle partite di bilancio, avanzata dalla consigliera Vanessa Canoni, è quella sui
due milioni destinati ai grandi eventi: «Pensiamo che si possano trattenere cinque o seicentomila curo per sostenere i lavoratori dello spettacolo e del turismo,che sono i più colpiti dal fatto che questi eventi non saranno così attrattivi attivi come avrebbero potuto». Il ragionamento, piuttosto, viene allargato alla strategia difondo portata avanti da anni dalla Giunta. «La scelta ha sottolineato Possamai - di non optare per un'addizionale irpef sui redditi più alti ha messo il Veneto in grande difficoltà difronte ai bisogni crescenti derivanti dalla pandemia. Questo è un bilancio che, per investimenti e spesa corrente,non è all'altezza della forza,economica e storica, di una grande. regione. Per il principio della responsabilità, ci saremmo aspettati la richiesta ai veneti che hanno di
più di aiutare chi sta soffrendo e non ce la fa più. Il bilancio poteva esserela grande occasione per il Veneto di rispondere presente». Dunque, pur non aspettandosi grandi aperture dalla Giunta, il gruppo consiliare del Pd auspica almeno un «segnale forte nella discussione, perché si tratta di emendamenti di buon senso». Nei prossimi giorni, il Partito Democratico approfondirà ulterionnente le richieste legate alla pandemia. L.3 consigliera Anna Maria Bigon,intanto,ha anticipato alcuni temi che saranno portati alla discussione sul tema della carenza di persi ale sanitario. «Chiederemo alla Giunta - ha detto - di aumentare le borse di specializzazione per i medici, di intervenire sul numero degli infermieri e di rifinanziare i corsi per gli oss, rendendoli accessibili a costi più bassi».• RIFRPDICO.RIîfiRVAYA
Giacomo Possamai
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