«Il Pd graffia: zona gialla inefficace servono limitazioni più stringenti»

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L'intervento del gruppo regionale, le critiche della parlamentare Rotta «Zaia invoca l'autonomia? Non sia pavido e assuma le responsabilità»

Il Pd graffia:zona gialla inefficace servono limitazioni più stringenti 1- I a crescita impetuosa delle infezioni e la permanenza del Veneto in fascia gialla - circostanza che esime dalle limitazioni più stringenti e impopolari ma attenua obiettivamente l'argine al Covid - alimentano lo scontro politico con l'opposizione dem lesta a contestare la linea adottata dal governatore Luca Zaia. Così, i consiglieri regionali del Pd levano l'indice contro gli affollamenti urbani segnalati nel fine settimana: «La giornata di sabato non può che destare unaforte preoccupazione», è il commento del gruppo capitanato da GiacomoPossamai «in uno scenario che vede già il territorio vene-

to in pesante difficoltà sul fronte dei contagi e delle vittime, gli assembramenti registrati nelle principali città sono segnaliallarmanti di una situazione che appare fuoricontrollo»; alla denuncia, allora, segue la sollecitazione a varare divieti più severi e incisivi: «Non bastano più gli appelli alla responsabilità dei cittadini da parte del presidente Zaia,è evidente che di fronte a un quadro che si presenta sempre più serio servono misure e ordinanze chiare, non "usa e getta", e che trasmettano un messaggio preciso alla comunità. Il Veneto non può più permettersi di temporeggiare difronte a un bollettino che segna cento decessi al giorno». Approccio analogo quello di Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente

alla Camera: «Scontiamo il 20% di casi in più rispetto ad una settimanafa in media mobile,in tutte le altre regioni,invece,la dinamica è in calo. Se nella prima ondata tutti si sono affrettati a sottolineare l'efficacia del "modello Veneto", oggi è necessario dire a chiare lettere che qualcosa non va e che serve correre ai ripari. La zona gialla, abbinata alle misure di prevenzione adottate, non funziona. Ciò è dovuto sia all'utilizzo dei test rapidi, che hanno sensibilità bassissima,che all'incapacità di capire come siinterrompano le catene di trasmissione sul territorio»; conclusione:«L'opinione pubblica è confusa perché il governatore passa dalle minacce contro la ressa agli appelli perfar riaprire gliimpianti di sci, dimostri invece che

l'autonomia non è una parola vuota da usare quando fa comodo,non sia pavido e si assuma la responsabilità perché oggi il Veneto è la maglia nera d'Italia». Che altro? Mentre sui social si innesca una polemica incandescente contro i fautori del giro di vite, accusati toutcourt di terrorizzare i cittadini nell'intento di trasformarli in reclusi, arriva immancabile la frecciata di Andrea Crisanti: «Il paradosso della zona gialla è che il Veneto si ritrova responsabile di un quarto dei contagi dell'intero Paese mentre in Lombardia, che è stata in fascia rossa, la situazione sta migliorando».La terza ondata? In questa situazione», sentenzia il microbiologo «non è una previsione ma piuttosto una certezza». FILIPPO TOSATTO

ALESSIA ROTTA(PD) PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE ALLA CAMERA Zaia-sindaci: stretta sugli attollamenti Oggi vertice per blindare lo shopping

Crisanti categorico: «In queste condizioni epidemiologhe la terza ondata non è una previsione ma una certezza»

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