«Primo sì al bonus a universitari e specializzandi in prima linea»

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CONSIGLIO REGIONALE,POLEMICHE IN COMMISSIONE

Primo sì al bonus a universitari e specializzandiin prima linea ••

VENEZIA

Il Veneto estende il bonusriconosciuto al personale della sanità pubblica a quanti, negli atenei di Padova e Verona, hanno concorso a fronteggiare la pandemia. I destinatari sono 519 universitari, tra docenti e ricercatori, e 727 specializzandi all'ultimo e penultimo armo: percepiranno complessivamente 1 milione 344 mila euro,attinti dalfondo regionale e in parte dalle donazioni ricevute dai privati per l'emergenza Covid. La prevede il progetto approvato in mattinata dalle commissioni bilancio e sanità, presiedute in riunione congiunta da Luciano Sandonà e Sonia Brescacin, che diventerà legge con il voto del consiglio, convocato d'urgenza venerdì.«Un princi-

pio di giustizia, un atto doveroso verso coloro che hanno operato in prima linea in corsia, in laboratorio e negli ambulatori», il commento del presidente dell'assemblea, Roberto Ciambetti, artefice della proposta sottoscritta e votata da Lega,Lista Zaia,Fratelli d'Italia e Forza Italia. A riguardo,il Pd e il portavoce delle minoranze Arturo Lorenzoni hanno scelto invece l'astensione, circostanza che hainnescato la polemica.«Siamo davvero esterrefatti dall'atteggiamento dell'opposizione», la reazione dei capigruppo Alberto Villanova e Giuseppe Pan «negare il consenso ad un provvedimento così atteso non è certo un bel messaggio ai professionisti della sanità che,in questo momento, si attendono il sostegno compatto delle istituzio-

ni». «La Lega non strumentalizzi la nostra scelta, ci siamo astenuti per migliorare il testo nella discussione d'aula, proporremo di estendere il premio a tutti gli specializzandi e di equiparare ospedalieri e universitari», la replica del gruppo dem capitanato da Giacomo Possamai. Non solo benefit. Nel corso della seduta a Palazzo Ferro Fini, i commissari hanno anche discusso e approvato l'adozione dell'app di biosorveglianza "Zero Covid Veneto" ideata per monitorare i soggetti positivi al virus con sintomi e in isolamento,consentendo loro di segnalare via pc o cellulare l'andamento delle condizioni di salute. «La copertura legislativa risponde alle richieste del Garante e supera un problema di privacy, così da autorizzare la modalità

telematica al fine di alleggerire i compiti del personale sanitario», ha puntualizzato l'assessore alla salute Manuela Lanzarin, lesta a ribadire che si tratta di una tecnologia «integrativa, non alternativa» ad Immuni. Immediata adesione dalla forzista Elisa Venturini, perplessità e richieste di chiarimenti dairappresentanti diopposizione che hanno ribadito l'astensione: «Vogliamo capire se la piattaforma veneta esiste già, chi la gestisce, come funziona,quale utilità e impatto avrà sul lavoro dei medici di base e dei pediatri», le parole di Vanessa Camani e Francesca Zottis (Pd) critiche,al pari di Cristina Guarda (Europa Verde), circa la scelta della Giunta di «non implementare, almeno nella fase iniziale, l'app nazionale di tracciamento Immuni».— FILIPPO TOSATTO © RIPRODUZIONE MERVATA

Votato a maggioranza con astensione del Pd e Lorenzoni, via libera anche all'App veneta

Ultimatum al Veneto dl salu ta /dia preparal'ordinanza anti tffoliarneiiii


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