18 Cronaca
IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 12 Settembre 2020
SICUREZZA. Ledisposizioniin vigorein occasione dei concertiedegli eventiorganizzatiin questigiorni sonostatedecise duranteun incontrotenutosiin Provincia
Stopalvetro inpiazza,arriva ildietrofront Il sindaco ha cambiato l’ordinanza cheobbligavaristoratoriebaristi autilizzareplasticaancheaitavoli Norma riscritta in ventiquattro ore Valentino Gonzato
Riscritta a tempo di record. L’ordinanza che metteva al bando il vetro in centro storico, in occasione dei concerti e degli eventi previsti in questi giorni in piazza dei Signori, è stata modifica nemmeno ventiquattro ore dopo la sua entrata in vigore. Il sindaco Francesco Rucco è stato infatti costretto a cambiare il passaggio che, così come era scritto nella prima stesura, costringeva ristoranti, bar e pizzerie a servire i clienti ai tavoli con bicchieri di plastica e a utilizzare bottiglie fatte con lo stesso materiale. Il caso è stato sollevato giovedì sera, quando una pattuglia della polizia locale impegnata nei controlli ha fatto notare ad alcuni ristoratori che stavano violando l’ordinanza, perché sui tavoli c’erano bicchieri e bottiglie di vetro. I gestori dei locali hanno strabuzzato gli occhi e sono subito partite le telefonate agli organi competenti per chiedere spiegazioni su quella che pareva essere una rivoluzione epocale. Da qui la corsa ai ripari da parte del primo cittadino, che si è interessato immediatamente alla vicenda, per consentire ai titolari di pubblici esercizi del centro storico, che non hanno comunque ricevuto alcuna mul-
Laquestione èstatasollevata daristoranti epizzeriedurante icontrolli dellapolizialocale
ta, di continuare a svolgere il proprio servizio come hanno sempre fatto. Rucco spiega che l’ordinanza era stata scritta sulla base delle indicazioni emerse durante l’incontro che aveva avuto mercoledì mattina in Provincia con il prefetto Pietro Signoriello e il questore Antonino Messineo. La serie di dispositivi che ne era uscita non riguardava solamente il divieto di somministrare e vendere bevande in contenitori di vetro o lattine e il loro consumo fuori dai plateatici dei locali, ma era - ed è - stato predisposto anche un protocollo anti-affollamenti con passaggi chiusi e barriere mobili durante le serate dei concerti e degli eventi. L’obiettivo delle istituzioni è duplice: garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle serate e far rispettare le norme anti Covid-19 in questo delicato momento storico. L’ordinanza riscritta conferma «il divieto di somministrare e vendere bevande, anche non alcoliche, in contenitori di vetro o lattine fino al 17 settembre, escluso il 16 (perché un evento è stato cancellato, ndr), dalle 20 alle 24 - precisa Rucco consentendo unicamente la somministrazione in contenitori di vetro a quanti usufruiscono del servizio al tavolo all’interno dei pubblici esercizi, quindi bar, ristoranti e pizzerie, e nei relativi plateatici autorizzati». Il divieto resta valido nelle zone baricentriche alla Basilica ma vale solo per chi consuma fuori dai plateatici. O meglio, varrebbe; in realtà in tutto il centro storico è vietato consumare bevande se non si è al tavolo di un bar o ristorante. •
Dicosasitratta ILSALOTTO BLINDATO Sindaco,prefetto e questoreneigiorni scorsi hannodefinito le procedurepergarantirela sicurezza(nel senso strettodel terminema anchea livellosanitario) attornoapiazza dei Signoriinquestigiorni dovesonoinprogramma concertied eventi. Attornoall’area utilizzata perlemanifestazioni è statacreatauna sorta di zonasterile.Dove nonci si puòavvicinare.Nel dettaglio,dietroil palco (tracontra’ Cavoure piazzettaPalladio),sotto laBasilicaverso piazza dei Signori,incorte dei Bissari,alterminedelle vie checonduconoda corso Palladioallapiazza (contra’del Monte, delle MoretteeManin) e in piazzafino allatorre Bissara.Qui sonostati creatidei varchimobili che sarannoattivatialle20. La restantepiazzadei Signori,all’altezza delle colonne,epiazza Biade sarannoraggiungibili.E ci sarannoi plateatici; l’unico “appoggio”perconsumare ciboobevandeall’esterno, comestabilitodal sindaco pertuttal’area delcentro storico.In piazzadei Signori,Biade, Erbe,in piazzettaPalladio,contra’ SantaBarbara, stradella SantaBarbara, contra’ Manin,delle Morette,del Monte,Cavour, Muscheria, Garibaldie Pescheria Vecchianonsi può venderematerialeinvetro achi non consumanei plateatici.Ma,come anticipato,èla stessa ordinanzaa prevedere che sidebba consumare esclusivamenteseduti al tavolo. © RIPRODUZIONERISERVATA
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Ilsindaco ha cancellatoil divieto di servire bevandein contenitoridivetro ai clientiseduti aitavoli diristoranti, bare pizzerie. COLORFOTO
L’INTERVENTO. Ipoliziotti dellevolanti sonoaccorsiin via4 Novembre
Ubriacoassaltail113 Bloccatocon lospray Ilgiovanestava gridando etirava pugni perla strada Èstatocaricatosull’auto dipattugliae denunciato Gridava frasi senza senso e prendeva a pugni l’aria. I poliziotti hanno provato a riportarlo alla ragione, ma O.T. (sono state rese note solo le iniziali), 28 anni, immigrato di nazionalità nigeriana, era fuori di senno per colpa dell’alcol e ha tentato di aggredirli. Alla fine, è stato reso inoffensivo con lo spray urticante e denunciato. Il movimentato episodio è accaduto attorno alle 21 di giovedì in via 4 Novembre. Secondo la ricostruzione del-
Un’autodellaquestura. ARCHIVIO
la questura, una pattuglia delle volanti ha notato lo straniero ed è intervenuta. Il giovane ha subito dato ancora di più in escandescenze e i poliziotti hanno chiesto il suppor-
to di un secondo equipaggio. L’ubriaco, alto più di un metro e novanta e particolarmente robusto, ha poi cercato di saltare addosso agli agenti. Uno di loro ha quindi estratto la bomboletta di ordinanza e spruzzato il liquido urticante negli occhi dell’esagitato. Che è stato dunque caricato a bordo di una delle automobili di pattuglia e accompagnato negli uffici della questura. L’immigrato dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. Oltre alla denuncia gli è stata data anche una multa per ubriachezza molesta. Sempre i poliziotti delle volanti, qualche ora più tardi,
sono incappati in un altro ubriaco. Il controllo è scattato in viale Sant’Agostino. Gli agenti hanno fermato un’automobile sulla quale viaggiavano due uomini che stavano tornando da una cena aziendale. L’automobilista è risultato negativo all’alcoltest mentre il passeggero era in preda ai fumi dell’alcol. Terminato il controllo, il conducente è ripartito per poi fermarsi un centinaio di metri più avanti e accostare a lato della strada. A quel punto, il passeggero è sceso per andare a recuperare la propria macchina, ha messo in moto ed è uscito dal parcheggio. I poliziotti hanno visto la scena e sono subito intervenuti perché avevano notato le condizioni dell’uomo. Quest’ultimo, infatti, ha fatto registrare un tasso alcolemico abbondantemente oltre il limite consentito dalla legge. È stato dunque denunciato e si è visto ritirare la patente. • V.G. © RIPRODUZIONERISERVATA
LA POLEMICA. Le opposizioni e l’Anpi chiedono al primo cittadino di cacciarlo subito dalla giunta
GiovineelefrasisuMussolini «Bisogna togliergli le deleghe»
delega all’assessore Giovine protagonista di queste gravi dichiarazioni che offendono il sentimento e la memoria storica della nostra città». Critici con Giovine pure il segretario del Pd, Federico Formisano, e Giacomo Possamai, candidato al consiglio regionale per i democratici, che chiede «un confronto pubblico con l’assessore».
Rucco: «Siamo contro i totalitarismi. Nessun motivo per rimuoverlo» «Qualcosa di buono l’ha fatto Mussolini.... Ah, non ha fatto niente Mussolini di buono? Vogliamo parlare delle bonifiche... vogliamo parlare della riforma Gentile fatta durante il fascismo?». Le frasi pronunciate giovedì dall’assessore Silvio Giovine, intervenuto al programma “La Zanzara” di Radio 24 per parlare del nuovo regolamento sul centro storico, diventano un caso politico. L’opposizione in consiglio comunale e l’Anpi chiedono le sue dimissioni o il ritiro delle sue deleghe, ma pure qualche alleato non ha gradito le esternazioni anche se preferisce non commentarle pubblicamente. E così, al sindaco Francesco Rucco tocca indossare i panni del vigile del fuoco. Come aveva fatto circa un anno fa dopo il saluto romano
ds: admvi
dell’allora assessore Claudio Cicero. Che, alla fine, era però stato allontanato dalla giunta. Ufficialmente per altri motivi. L’ANPI. Il primo a “chiedere la
testa” di Giovine è Gigi Poletto, presidente della sezione cittadina dell’Associazione nazionale partigiani. «Sono affermazioni di una gravità inaudita appesantite dal fatto di essere state pronunciate da un rappresentante delle istituzioni», afferma Poletto. Che aggiunge: «Di fronte a questo scempio e a questa vergogna solo il ritiro della delega all’assessore neofascista può salvare la giunta dalla complicità e dall’ignominia e non sfregiare ulteriormente la medaglia d’oro che la nostra città ha meritato per il ruolo avuto nella lotta
di liberazione nazionale del nazifascismo». COALIZIONE CIVICA. È poi la
volta di Coalizione civica: «Alle domande degli intervistatori, che provocatoriamente chiedevano a Giovine di motivare i contenuti del regolamento, il nostro rispondeva dapprima in maniera irresponsabile, scaricando ogni addebito sui rappresentanti di categoria, per concludere con i complimenti a Mussolini che avrebbe fatto anche cose buone», fanno presente Leonardo Nicolai, Mariangela Santini e Ciro Asproso. Che si uniscono al coro di quelli che chiedono a Rucco di cacciare Giovine. DA ADESSO IN POI. Sulla stes-
sa lunghezza d’onda il capogruppo in Consiglio di “Da
adesso in poi”, Giovanni Selmo: «Giovine la finisca. Termini questa infantile campagna elettorale a spese dei cittadini e del Comune. Non possiamo tollerare il ridicolo nel quale sta gettando la città: le dichiarazioni alla Zanzara dimostrano la bassezza delle argomentazioni a favore del nuovo regolamento del centro storico, l’ennesimo ammiccamento al fascismo inaccettabile per chi riveste un ruolo istituzionale e che ci spinge a chiederne le immediate dimissioni».
IL SINDACO. Rucco getta ac-
PARTITO DEMOCRATICO. Isa-
bella Sala e Giovanni Rolando, capogruppo e consigliere del Pd in sala Bernarda, hanno presentato una domanda d’attualità al sindaco per sapere se «ritenga o meno ancora compatibile mantenere la
L’assessoreGiovineconil kebab chegli ha regalato l’opposizione
qua sul fuoco: «Giovine è una persona matura e risponde di quello che dichiara. Per quanto riguarda questa amministrazione, abbiamo sempre detto e dimostrato con i fatti che siamo contro ogni totalitarismo, in particolare contro nazismo e fascismo. Non c’è motivo di rimuovere un assessore per questo motivo». Il sindaco parla del regolamento sul centro: «Sulla riqualificazione e sul rilancio delle nostre zone tutelate anche dall’Unesco non un passo indietro. Chiaramente si può rivedere su alcune posizioni che sono state ampiamente strumentalizzate, tipo sui kebab: se un locale risponde agli standard, può aprire in zone vincolate». • V.G. © RIPRODUZIONERISERVATA