«La promozione è un atto di giustizia»

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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 12 Giugno 2020

VERDETTOEQUO

I“vip”biancorossi

La promozione è meritata, lo dicono anche i numeri. Mantenendo questa media punti, infatti, la proiezione avrebbe portato il Vicenza a quota 86.

Conquestamedia Laneaquota86

Le dichiarazionideipersonaggivicentini

LEREAZIONI. Igiudizi sulla decisione di far salirein serie Bil Vicenza.Voti pieniagiocatori, allo stafftecnico edirigenzialee alprogettovincente dellaproprietà

«Lapromozioneèunattodigiustizia» Possamai: «Mi sarebbe piaciuto festeggiare in campo mavabenecosì».Pasqualin:«La squadraeralapiù forte.Lasocietàècomposta diuominidiprim’ordine» Federico Ballardin

Una festa interiore, da vivere in solitudine o quasi. Strana, ma che verrà ricordata come un raggio di sole dopo una tempesta violenta. Le reazioni di alcuni “vip” vicentini sono la fotografia di un periodo storico particolare in cui tuttavia ci si sforza per dare il giusto valore alla vita e alle cose che la riguardano. Come lo sport. La promozione in Serie B del Vicenza è comunque meritatissima, a detta di tutti. Giacomo Possamai, ex capogruppo del Pd a palazzo Trissino, è conosciuto anche per essere tifosissimo del Vicenza calcio: «È stata una grande gioia apprendere della promozione del Vicenza, anche se il nostro posto dovrebbe essere la Serie A. Ma un passo alla volta, Rosso ha già detto che l’obiettivo è quello e che ci arriveremo in qualche anno. Mi sarebbe piaciuto festeggiare sul campo, ma non è stato possibile purtroppo. Va dato il giusto merito a società e squadra, comunque,

che ci hanno regalato in tempi difficili questa gioia che ci teniamo stretta. La nostra provincia ha sofferto e sta soffrendo molto a causa della pandemia e anche queste cose ci riconciliano con la vita. È una vittoria di tutto il territorio, imprenditori, giocatori, società, tifosi e simpatizzanti. Certo lo stadio va rimesso a posto, al momento è un po’ un colabrodo, ma è il nostro stadio, ci siamo affezionati e sono convinto che con i giusti interventi potremmo renderlo un piccolo gioiellino come è ad esempio il Friuli di Udine». Il capitolo stadio sta molto a cuore ai vicentini e chi meglio dell’assessore allo sport di Vicenza, Matteo Celebron può rispondere alle aspettati-

Abreve inizierannoilavori incurvaNordcosì lacapienzapotrà essereaumentata MATTEOCELEBRON ASSESSOREALLOSPORTDIVICENZA

ve dei fan biancorossi: «Sono stato veramente felice per la promozione in serie B. Ce l’aspettavamo un po’ tutti visto il campionato che era stato fatto fino a prima dello stop. Sullo stadio mi sento praticamente ogni settimana col Vicenza ed è bello trovare dall’altra parte persone competenti. A breve dovrebbero partire i lavori sulla curva nord. In questo modo creeremo un cuscinetto che ci permetterà, in caso di tifoserie poco numerose, di dedicare il settore ai vicentini. Questo dovrebbe aumentare la capienza dello stadio. Dovremo mettere mano all’illuminazione per adeguarci alle richieste delle televisioni. Poi ci sono altri interventi di vario genere». Una commissione tecnica valuterà quali ritocchi sono necessari per avere l’agibilità del vecchio, ma sempre affascinante, stadio Menti. Di sicuro saranno installati i seggiolini anche nelle curve, come da normativa. «In tanti mi chiedono se sarà possibile fare una festa in piazza - conclude l’assessore

L’avvocatoClaudioPasqualin

Lacurva Sud, il cuore deltifobiancorosso e dodicesimouomo

GiacomoPossamai

L’assessoreallosport,Celebron

- ma allo stato attuale non è consentita. Festeggeremo dentro di noi, di certo non ci dimenticheremo questi mesi e questo momento. Complimenti alla società che sembra un prolungamento dell’organizzazione della Diesel e che rappresenta perfettamente il tessuto e il modo di pensare dei vicentini con la sua cultura del lavoro e del merito». Veniamo infine ad

to incisivo. Certo il peso della storia, la tifoseria, anche delle altre due promosse, hanno avuto un peso. Ma il campo aveva già detto chi fossero le migliori squadre dei tornei». «Per quanto riguarda la rosa ci sono pochi interventi da fare, secondo me - spiega l’avvocato -. La società poi è organizzata e con uomini di primo livello come Bedin, che per la categoria è un fuoriclas-

se o Magalini che, non dimentichiamo, quasi portò il Mantova in serie A. Nel settore giovanile poi abbiamo Nicolin al quale ogni anno mezza A fa la corte. Insomma con questa struttura i biancorossi potrebbero tranquillamente tornare a breve in massima serie per aprire un nuovo ciclo duraturo e regalare nuove grandi emozioni». •

un uomo di calcio, Claudio Pasqualin, avvocato e procuratore in passato di grandi atleti. Il suo è quindi un giudizio molto competente anche dal punto di vista del regolamento: «La decisione di promuovere il Vicenza è un atto di giustizia. La squadra, al di là dei punti in classifica aveva dimostrato di essere la migliore, con una difesa granitica e un gioco piacevole e mol-

© RIPRODUZIONERISERVATA

IL COMMENTO. Il direttore generale dell’Aic vede un futuro roseo: «In un paio di anni si potrà puntare direttamente alla A»

Vicenza,ritornalanobileprovinciale Grazioli:«Cisono pochiritocchi da farein un gruppo giàcompetitivo» «Quando i team di Serie C hanno deciso di non giocare già immaginavo che il Vicenza sarebbe stato promosso». Gianni Grazioli, direttore generale dell’Associazione italiana calciatori, aveva certo il modo di respirare più da vicino il clima che c’era prima della decisione che ha portato alla promozione del Vicenza. Girando nelle “stanze dei bottoni”, per il ruolo che ricopre, la sua era più di una

speranza: «La decisione di non completare il campionato è stata forse troppo affrettata - commenta - ma più passava il tempo e più mancavano i tempi tecnici per continuare. A quel punto la decisione era quasi inevitabile. Penso che sul piano delle regole non si può obiettare nel senso che chi era in testa aveva comunque un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. La sentenza rispecchia l’an-

damento del torneo ed è anche stata presa all’unanimità». Gianni Grazioli, pur avendo un ruolo neutrale, essendo cresciuto a Vicenza ha il cuore ancora a strisce biancorosse: «Vado allo stadio dall’età di 9 anni e ho avuto la fortuna di vedere all’opera anche Vinicio... Purtroppo non è stato emozionante come altre promozioni ottenute sul campo, però comunque vedere che il Vicenza ritorna in Serie B è una gioia, ma anche una speranza, visto che la società è forte e quindi possiamo immaginare che il Vicen-

za possa tornare agli antichi fasti». L’entusiasmo per la promozione evidentemente fa già sognare la massima serie: «Fino all’inizio di questo millennio il Vicenza era la provinciale per eccellenza, con il maggior numero di stagioni giocate in massima serie continua Grazioli -. Poi abbiamo perso questo primato, ma le possibilità di riappropriarsi di quel ruolo ci sono tutte. La società c’è, il tecnico anche: Mimmo Di Carlo è esperto ed ama il Vicenza. La rosa secondo me è già buona e con qualche innesto potrà

già dire la sua anche in B». Già proiettato alla prossima stagione, Grazioli sottolinea un punto importante: «Il fattore tempo - spiega -. Il Vicenza potrà fare una preparazione come si deve, oltre che iniziare a operare sul mercato prima delle altre formazioni che saranno impegnate in playoff e playout. Sarà un piccolo vantaggio. Da tifoso sono ottimista per il prossimo torneo e mi auguro che in un paio di anni si possa pensare di puntare alla massima serie che è la categoria giusta per la città». • FE. BA. © RIPRODUZIONERISERVATA

Ildirettore generale dell’Aic, GianniGrazioli. ARCHIVIO NZ_06614

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