«Carenza di medici: intervenga la Regione»

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Provincia 33

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 28 Novembre 2020

OVEST-VALDAGNO

CHIAMPO

Al via il tesseramento all’Azionecattolica

Via Rizzetti, 1 - Arzignano | Telefono 0444.396.302 - Via Gasdotto, 23 | Telefono 0444.396.350

ARZIGNANO. Il servizio di Casa Sant’Angela ha monitorato anche situazioni durante il lockdown

Sportelloanti-violenza C’èuncasoa settimana

Sono 57 le richieste di aiuto da gennaio, contro le 34 dell’anno scorso lenza di genere non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare nel femminicidio. Alla base vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità».

Giorgio Zordan

Sono in aumento le donne che si rivolgono allo sportello antiviolenza di Arzignano. In dieci mesi, da gennaio a ottobre di quest’anno sono state in 57 (di cui 32 italiane) a chiedere aiuto contro le 34 dello stesso periodo 2019. Dunque, i numeri di questi primi dieci mesi dell’anno corrispondono a una una media di circa 6 casi al mese, più di un caso a settimana.

LE VIOLENZE. Quest’anno a

IL FENOMENO. Anche nei Co-

muni dell’Ovest Vicentino, che fanno riferimento allo sportello della città del Grifo, persiste quella che il Presidente della repubblica Mattarella il 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, ha definito «un’emergenza pubblica». Un fenomeno quest’anno amplificato dalla pandemia da Covid-19 che ha fatto registrare «un drammatico aumento di casi - ha sottolineato il Capo dello Stato - tra le mura domestiche. La vio-

Lescarperosse divenuteilsimbolodellalottaalla violenza digenere

Vogliamo accompagnare questedonne inunpercorso dirinascita VALERIADALLAGO ASSESSOREALSOCIALE

CASTELGOMBERTO. Inseguito fino aSovizzo

Casa Sant’Angela di Arzignano, struttura che ospita lo sportello antiviolenza, hanno bussato alla porta 52 donne per la prima volta mentre per altre 5 si è trattato di un ritorno. Su totale, ben 39 hanno chiesto aiuto perché maltrattate dal partner, una perché molestata, 5 per avere una consulenza, una perché maltrattata dall’ex, 7 per stalking, 4 perché i maltrattamenti li subivano in famiglia. Per la pesante situazione che stavano vivendo, 9 sono state inserite in una struttura protetta.

SAREGO. Dopoil distacco didue quadrotti

Domani mattina, ma anche domenica 6 e domenica 13 dicembre, dalle 8.30 alle 11, è possibile tesserarsi all’Azione cattolica. Lo sportellosaràallestitoall’ingressodellaSala DueLeoniinviaSan Martino,aChiampo,seguendolenormeantiCovidegarantendoil distanziamento. M.P.

RECOARO. Funerale previsto martedì prossimo L’ASSISTENZA. «L’esperienza

finora maturata -dichiarano l'assessore al sociale Valeria Dal Lago e il sindaco Alessia Bevilacqua- ha dimostrato come il servizio sia indispensabile per garantire, su tutto il territorio dei comuni interessati, interventi tempestivi e omogenei a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro figli. Un gesto significativo in concomitanza con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne». Lo sportello antiviolenza, finanziato da risorse regionali su indicazione del Comune di Vicenza, è attivo ad Arzignano dal 2018. «Lo sportello -dice l'assessore Dal Lago- è nato ed è tuttora ospitato da Casa Sant'Angela, che ringraziamo per l'impegno e la collaborazione poiché offre sostegno alle persone in difficoltà con particolare attenzione alle mamme con bimbi, accompagnandole in un percorso di rinascita umana e spirituale». IL SERVIZIO. Il servizio rien-

tra, assieme ad esempio alla Casa di accoglienza Dalli Cani e allo sportello famiglia, nel Piano regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020. Lo sportello è un’articolazione territoriale del Centro Antiviolenza di Vicenza, ed è gestito dall'associazione “Donna chiama Donna”. Lo sportello è aperto dal martedì al venerdì su appuntamento. Prenotazioni: 392.0115571dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30. • © RIPRODUZIONERISERVATA

L’addioaGriffani maestro disci Exgestore dirifugio Aveva63anniedera ricoverato interapiaintensiva perilCovid Luigi Cristina

Maestro di sci, appassionato di montagna e ricordato da tutti come persona generosa. Giampiero Griffani è morto a 63 anni all’ospedale di Vicenza dove era ricoverato in terapia intensiva a causa del Covid. La sua perdita lascia Recoaro senza una di quelle persone apprezzate da tutti. L’amore per la montagna lo aveva portato a frequentare la scuola militare alpina a La Thuile in Valle d’Aosta. Poi era stato militare di carriera, sergente maggiore, fino al 1979.L’amico di una vita Gianni Garbin ricorda che «dopo essersi congedato a Recoaro Mille diede vita a Malga Nuova con il maneggio dei cavalli. Inoltre costruì una pista per gli slittini». Quindi nel comprensorio di Recoaro Mille gestì il rifugio Valdagno. «Era socievole e generoso, suonava la chitarra e in rifugio abbiamo passatobelle serate». Direcente con la moglie Daniela Braggion, che gli è stata sempre a

CHIAMPO. Un impegno perdisabili eanziani

Scappaalcontrollo Messiin sicurezza Oranasce unpiano deicarabinieri icontrosoffitti perpotereliminare Gli vale la condanna dellascuola Battisti ostacolie barriere Avevacompiutoin automanovre Lavori finiti nelle aule e nei corridoi Senediscuterà lunedìin Consiglio pericoloserischiando incidenti Oratoccaalsaloneealpianoterra Coinvoltiitecnicieleassociazioni Nove mesi di reclusione. È la condanna inflitta l’altra mattina dal giudice Cuzzi a Roberto Zordan, 73 anni, residente a Trissino. Il pensionato, difeso dall’avv. Giacomo Zanella, ha goduto della sospensione condizionale della pena. L’imputato è stato ritenuto responsabile di violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale in seguito ad un movimentatissimo episodio avvenuto il 22 gennaio di due anni fa fra Castelgomberto e Sovizzo. In base a quanto ricostruito dalla procura, l’imputato stava viaggiando a bordo di una vettura e procedeva a zig zag lungo la strada. Era incappato in un controllo da parte dei carabinieri della stazione di Trissino che gli avevano imposto l’alt, anche perché le sue manovre erano pericolose. L’imputato era sceso dall’abitacolo, e ai carabinieri era parso evidente che avesse bevuto. Prima però che potessero identificarlo ed eventualmente sottoporlo all’alcoltest, Zordan era salito repentinamente in auto ed era scappato a gran velocità in direzione di Valli. Durante la fuga, aveva guidato come

ds: admvi

Unapattuglia deicarabinieri

un pazzo, premendo il piede sull’acceleratore e passando anche un semaforo con il rosso, per riuscire a dileguarsi. In realtà i militari lo avevano inseguito ed erano riusciti a raggiungerlo dopo qualche chilometro e a fermarlo, nel territorio comunale di Sovizzo; a quel punto, il pensionato aveva spintonato i carabinieri e si era dimenato, per impedire loro di spegnere il veicolo e di bloccare la sua fuga. A quel punto Zordan era stato identificato e denunciato. In aula per il giudice è stata provata la sua responsabilità. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Proseguono i lavori alla primaria “Battisti” di Sarego. Sono stati completati i nuovi controsoffitti delle aule e dei corridoi del primo piano, mentre ora si sta procedendo con interventi nel salone per poi concludere l’opera al piano terra. Nell’edificio un mese e mezzo fa si erano staccati due quadrotti dal soffitto dell’atrio del piano superiore. Per la messa in sicurezza non si è dunque rivelato sufficiente, come pensato nei primi giorni, un semplice lavoro di manutenzione localizzata. Nella riunione di martedì 10 novembre la giunta comunale ha deciso la variazione di bilancio, seguita dall’approvazione del nuovo progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento che interessa i soffitti di entrambi i piani della scuola. «Pur essendo il quadro economico complessivo pari a 118 mila euro, tuttavia – spiega il sindaco, Roberto Castiglion – non si è resa necessaria una vera e propria gara d’appalto, con le lungaggini conseguenti, ma si è potuto invece andare ad affidamento diretto, in quanto l’importo effettivo messo a base è inferiore ai 100 mila euro». Il

Matteo Pieropan

Lavorialla primaria“Battisti”. M.G.

centinaio di alunni della scuola di via Busentin continuerà intanto a essere ospitato in altre scuole: la classe prima in un’aula ricavata alla media “Muttoni” della frazione di Meledo, mentre la seconda, la terza, la quarta e la quinta resteranno ancora alla media “Galilei” di Brendola. Per raggiungerle, il servizio di scuolabus è stato esteso con corse aggiuntive. • M.G. © RIPRODUZIONERISERVATA

Chiampo fa l’identikit delle barriere architettoniche con un piano per la loro eliminazione che verrà messo in discussione per l’approvazione nel consiglio comunale di lunedì 30 novembre. Il Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, è uno strumento di pianificazione e programmazione finalizzato a garantire l’accessibilità degli edifici pubblici, degli spazi urbani e la fruizione dei trasporti da parte di tutti, secondo criteri di prevenzione e di buona progettazione. Con un’attenta attività di indagine e di partecipazione effettuata tramite sopralluoghi, incontri con tecnici e amministratori del Comune, con cittadini e associazioni, sono stati analizzati gli edifici pubblici, le aree urbane del centro, le zone delle scuole, gli impianti sportivi e altri spazi di interesse pubblico come le fermate Svt e i percorsi pedonali per programmare una serie di interventi. «L’obiettivo del Peba, redatto in collaborazione con l’assesso-

Alvia unpiano anti-barriere. M.P.

re ai lavori pubblici Filippo Negro è garantire il maggiore grado di mobilità e autonomia a tutte le persone», spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Masiero. Il Piano, già adottato dalla Giunta sarà disponibile a tutti i cittadini, le associazioni e i portatori di interesse diffuso. «Il Peba mira a fornire un cambio di prospettiva nella progettazione, esecuzione e gestione di tutti gli interventi sugli spazi pubblici. Una città più accessibile è una città migliore per tutti, con l’aiuto di tutti», conclude Masiero. • © RIPRODUZIONERISERVATA

GiampietroGriffani. CRISTINA

fianco, gestì il comprensorio con la società “Recoaro 1000 Non Solo Neve” occupandosi sia del rifugio Valdagno che di Montefalcone.Ora con la chiusura delle piste lavorava a Falcade. Oltre alla moglie, lascia i figli Thomas e Nicholas. La sua morte lascia attonito ilpaese perché tutti conoscevano il suo grande attaccamento alla montagna. Il funerale verrà celebrato martedì 1 dicembre, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di Recoaro. • © RIPRODUZIONERISERVATA

RECOARO

«Carenza dimedici Intervenga laRegione» «Se Recoaro rischia di rimanere senza medici di famiglia, la Giunta regionale deve risolvere il problema anche sostenendo l’Ulss con misure straordinarie». Interviene così la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde, assieme al collega Giacomo Possamai del Pd, sulla grave questione sanitaria in cui versa il comune recoarese. Si avvicina il pensionamento, previsto per fine anno, di 3 su 4 medici di base «allarmando i cittadini che rischiano concretamente di trovarsi privi della basilare assistenza in epoca Covid - osserva Guarda -. È impensabile che i cittadini recoaresi, soprattutto se anziani, debbano rivolgersi in alternativa ai medici del comune più vicino che dista 10 km. Non è ammissibile specie in questa fase emergenziale, vista la centralità del medico di famiglia nel gestire, in soccorso alle Ulss, tamponi, assistenza domiciliare e risposta agli alert dei pazienti positivi». Guarda ha depositato, assieme al consigliere Possamai, un’interrogazione in Consiglio regionale «affinché la Giunta veneta intervenga provvedendo a trovare soluzione immediata, anche mediante misure straordinarie, se necessario». • L.CRI. © RIPRODUZIONERISERVATA


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