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CORRIERE DEL VENETO
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IL NUOVO CONSIGLIO
22-09-2020 8/9 1/2
Le prime stime assegnano 39 eletti alla maggioranza di centrodestra,11 alleopposizioni
Molti big leghisti rischiano il posto Lista Zaia a valanga:24 seggi ~ZIA * Lo stratosferico
g~ente della Zaia in consiglio regionale, trevigiana,si profila un notevole successo personale
ente alta ile, bellunese,aveva già superato le 6.000 preferenze personali, pur venendo dalla provincia più piccola
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Marzio Favero Sindacoin carica di Moratebeiluna, candidato con la lista Lega Salvini,a Treviso è protagonista di un testa a testa con l'assessore uscente Federico Caner
1,140rartrdtd ;motto tovy votato nella sua città,è uno dei prospetti su cui investire per il centrosinistra dopo la batosta di queste elezioni eletti di Fratelli d'Italia (probabilmente 4), Forza Italia (un paio)e Lista Veneta Auto Sui atto nonna(uno). Gli Tra gli «zaiani», si segnala aggiornamenti il notevole successo personadelle preferenze le, in termini di preferenze, dell'assessore uscente alla su corriereveneto.it Protezione civile, il bellunese
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ad
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esclusivo
del
Gianpaolo Bottacin. L'unico, della squadra di giunta, a essere inserito nella lista del presidente e non in quella della Lega, come voleva il diktat salviniano. Sempre accanto a Zaia nella gestione delle emergenze, ambientali e sanitarie, pur essendo
destinatario,
non
riproducibile.
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risultato della Lista Zaia, che nella ripartizione interna al centrodestra «pesa» tre volte la lista della Lega salviniana e tiene i Fratelli d'Italia sotto il preventivato risultato in doppia cifra, avrà inevitabilmente delle visibili ripercussioni nella composizione del nuovo consiglio regionale. Il primo effetto è che diversi big leghisti, inseriti nella lista del partito, rischiano di non tornare (se non da ripescati) a palazzo Ferro Fini. Un quadro preciso si avrà soltanto oggi, poiché le operazioni di scrutinio delle preferenze personali si sono protratte sino a notte inoltrata, ma una possibile ripartizione dei seggi assegna alla maggioranza di centrodestra - secondo una stima del professore Paolo Feltrín, componente dell'Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto - 39 posti in consiglio(sui 51 totali, due dei quali toccano a Zaia e al primo dei suoi sfidanti, Arturo Lorenzoni). Nove seggi andrebbero alla coalizione di centrosinistra - 7 al Partito Democratico, uno alla lista di Lorenzoni «Il Veneto che vogliamo» e uno a Europa Verde -,infine un solo consigliere dovrebbe toccare ai 5 Stelle, che hanno superato di poco lo sbarramento del 3% previsto dalla legge elettorale. All'interno della nuova maggioranza,la parte del leone tocca ovviamente alla lista del presidente. Ragionando in proporzione(e al netto del conteggio dei resti), ben 24 seggi toccherebbero alla formazione del governatore rieletto. I posti per i leghisti «ufficiali» (detto che leghisti ortodossi sono anche tutti i candidati della Lista Zaia) si ridurrebbero quindi appena a 8,visto che nel conto di coa- ' lizione vanno messi anche gli