«Il 36% di positivi? È un dato sbagliato»

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LA GUERRA DEI NUMERI.I l Pd attacca anche sul fronte dell`variante inglese,il capogruppo Villanova replica alle accuse

«1136% dipositivi?E un datosbagliato» Colpa delconteggio senza i rapidi Il ministero ancora non si muove «Adesso basta conferenze stampa su letalità, validità. dei test e adattamento del virus, ma soluzioni per contenere il dilagare dell'epidemia»,Questol'appellolanciato su Fb della deputata Pd Alessia Rotta, al presidente del Vendo,Luca Zaia. «Il tasso di positività in Veneto è schizzato oltre il 36%. Una percentuale straordinariamente alta se confrontata con quella nazionale, che è al 12,50%». Questo dato, il 36%, arriva

direttamente dal sito dell'Azienda Zero.Ieri una nota ufficiale del Dipartimento di prevenzione della Regione lo dichiara «erroneo». Perché elaborato «sulla base di una norma risalente al febbraio 2020 che prevede come la percentuale dei positivi sui tamponi sia calcolata esclusivamente sul numero dei tamponi molecolari. All'epoca i rapidi non erano ancora disponibili». Zaia, ieri a Tre-vi-

so, spiegava: «Se avessimo il 36% ci sarebbe infezione ovunque. E sempre il solito problema: il Veneto ogni giorno esegue 20 nvla.tainponi molecolari e 40 mila test rapidi. I:r. percentuale la, si calcola solo sui molecolari. Per questo abbiamo chiesto da tempo a Ministero e Iss e di far aggiungere anche questo dato.Altrimenti i più virtuosi come noi vengono penalizzati». Da settimane si attende questa presa eli atto, peraltro già annunciata.Vedremo se arriveranno novità anche a seguito della lettera inviata al Ministero il 2h•dicembre dal Coordinamento della Commissione salute delle Regioni. ContinuaZaia: «L'incidenza reale dovrebbe essere vicina allo 0,8%. Un po' come è emerso dallo screening a Bolzano.Questo deitamponi fotografa chi è stato a contatto con un positivo. Per capire la reale incidenza in Veneto è stato affidato uno stu-

dio all'Università di Padova». Il gruppo Pd del consiglio regionale,capitanato da Giacomo Possamai,attacca: «Di casi legati alla variante inglese se ne stanno registrando ovunque. E non basta, da sola, a raccontarci il motivo del boom del tasso di contagio al 36%.Se poi esiste una variante veneta,purtroppo,è quella del numero elevatissimo di contagi e decessi, Un numero che non è giustificabile da nessuna narrazione di Zaia. Servirebbe invece da. parte sua, il riconoscimento che la situazione in Veneto è grave. E che ci sono stati errori e responsabilità, a partire dai messaggi mai chiari e dalle scelte non prese». A distanza il capogruppo in consiglio regionale della Lista Zaia, Alberto Villanova, respinge le accuse del Pd, in particolare quelle cli Alessandro Bisato che nei giorni scorsi sosteneva che i numeri sul-

le terapie intensive sarebbero falsati: «Se davvero sospettano che i dati ciel Veneto siano stati contraffatti, hanno il dovere di andare in Procura a denunciare.In caso contrario, le dichiarazioni di questi giorni sono solo chiacchiere. Non solo. Forse Possamai e Rotta non lo sanno, ma anche la decisione di lasciare il Veneto in zona gialla è stata presa dal loro stesso Governo. Il punto è questo: il Pd in Veneto ha zero argomenti ed è costretto a mettere in piedi sceneggiate raccapriccianti come quelle all'ospedale di Montebelluna,finita poi con la piena promozione dell'attività dell'ospedale dopo l'ispezione inviata dal loro ministro. Quando tutto sarà terminato i veneti si ricorderanno di chi ha lavorato a testa bassa, come i nostri operatori sanitari, e chi, come alcuni esponenti del Pd ha- cercato di speculare su di loro».• C.wvran..u.ut rWc.•.nrn.

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Il vaccino contro il Coronavirus

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