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• Il Mattino
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16-06-2021 13 1
DA RIFARE LA SANATORIA NEI BOSCHI
Canapa sativa la Lega non ci sta «Aiuta lo sballo» VENEZIA
C'è un grosso ostacolo da superare nella maxi-legge quadro che mette ordine alle foreste, all'agricoltura e all'artigianato: l'ostacolo si chiama rispetto dell'ambiente. Non basta un colpo di spugna per sanare gli abusi.Dopo un batti e ribatti a suon di emendamenti proposti da Francesca Zottis (Pd) e respinti dalla Lega,la maggioranza ha tirato i remi in barca sull'articolo 16 del Pdl 49 per evitare di vincere il premio Attila, che Legambiente assegna ogni anno a chi dimostra particolare vocazione nell'assalto al territorio. La questione,ridotta in soldoni,è molto semplice:la sanatoria per gli abusi nei boschi e foreste con vincolo idrogeologico va sottoposta a procedure autorizzate da Comunie Regione o si procede con il fai date,senza documenti e controlli? Alle 6 del pomeriggio,per evitare figu-
racce, il presidente Roberto Ciambetti ha mandato tutti a casa.Se ne riparla tra qualche giorno,appena il centrodestra avrà messo ordine alle priorità. «Questa legge ordinamentale» ha spiegato il relatore Marco Andreoli(Lega)interviene su 17 provvedimenti che nel corso degli anni hanno regolato le attività produttive e la gestione del territorio, senza peraltro determinare impatto sulla spesa». Tutto fila liscio, dopo il braccio diferro sulle interrogazioni, fino all'articolo 16, con il Pd che mette a nudo le contraddizioni. «Non possiamo accettare la sanatoria di lavori effettuatiin assenza di un attoformale autorizzativo, a maggior ragione su terreni soggetti a vincolo idrogeologico. L'articolo 16 è indubbiamente il più delicato del Pdl 49: per come è formulato profuma di condono e ingiustizia,crea un precedente pe-
ricoloso e manda un messaggio sbagliato. Un conto è realizzare un intervento in difformità alle prescrizioni dell'autorità forestale, ben altro farlo senza alcun permesso»,ha detto il capogruppoPd Giacomo Possamai. «Con il nostro emendamento» ha aggiunto la correlatrice Francesca Zottis,«abbiamo cercato di correggere il tiro e limitare gli effetti negativi. Sanare gli interventi realizzati in difformità rispetto alle indicazioni è già abbastanza». Il dibattito si è animato quando Cristina Guarda (Verdi Europa) ha proposto che nei boschi di pianura si preveda anche l'impianto di canapa sativa Linneus nelle aree periurbane e degradate: «Dispiace che la maggioranza non abbia accolto l'opportunità di valorizzare una pianta ad importante uso agronomico,medicale e ambientale,capace di assorbire Co2 quattro volte in più de-
gli alberi».Apriti cielo.Le discussioni agronomiche hanno lasciato lo spazio a divagazioni etniche. «La canapa è una coltura storica nell'agricoltura veneta con cui la Serenissima ha prodotto le corde delle navi all'Arsenale di Venezia» ha replicato il capogruppo della Lega Giuseppe Pan «e non va confusa con l'altro tipo di canapa,ad alto principio attivo Thc, a cosiddetto impiego ricreativo. Non vorremmo che questo tipo di canapa venisse impiantato nei parchi e nelle aree urbane e finisse utilizzata per lo "sballo" da personaggi strani che girano nei parchi e davanti alle stazioni» ha ribadito Pan. Giacomo Possamai ha provato a spiegare che "uso ricreativo della canapa"è una definizione medica e scientifica, lo dice anche la fondazione Veronesi: è un'erba che si utilizza a fini terapeutici. Niente da fare. ALB.SAL. O RIPRODUZIONE RISERVATA
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