Ad aprile 800mila dosi. In campo i medici di base

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Veneto,800niila vaccini al mese >Dal 1° aprile atteso un massiccio arrivo >Raggiunto l'accordo con i medici di base di dosi, circa 200mila ogni settimana per le somministrazioni: anche a domicilio L'inversione dì tendenza è attesa per il l° aprile: dal secondo trimestre del 2021 il Veneto si aspetta forniture consistenti di vaccino,

in Regione si parla addirittura di 800mila dosi al mese,200mila alla settimana. Un'enormità. se si considera che per questo mese di

marzo Pfizer ha garantito 224mila dosi, cioè 56mila a settimana più altre 243mila di AstraZeneca, mentre di Moderna l'ultima fornitura risale al 25 febbraio. Quindi

ci sarà bisogno di vaccinatori e in tal senso si inquadra l'accordo raggiunto ieri con i medici di base per le somministrazioni anche a. domicilio. Vanzan a pagina 5

Ad aprile 800mila dosi In campo i medici di base ›Veneto, sarà aumentato il compenso ►Possamai(Pd): «Zaia spieghi perché per effettuare le iniezioni a domicilio vacciniamo meno delle altre Regioni» LA PROFILASSI VENEZIA L'inversione di tendenza è attesa per il l'aprile.con la speranza che non sia un "pesce": dal secondo trimestre dei 2021 il Veneto si aspetta forniture consistenti di vaccino, in Regione si parla addirittura di 800mila dosi al mese,200mila alla settimana. Urienormità se si considera che per questo mese di marzo Pfizer ha garantito 224mi1a dosi, cioè 56mila a settimana(ma ieri, giornata di consegna, ne sono arrivate 53mila) più altre 243mila di AstraZeneca, mentre di Moderna l'ultima fornitura risale al 25 febbraio.Se davvero i vaccini arriveranno, ci sarà bisogno di vaccinatori e in tal senso si inquadra l'accordo raggiunto ieri pomeriggio(ma sarà firmato domani)con i medici di base per le somministrazioni anche a domicilio. La polemica politica, però, riguarda gli attuali numeri del Veneto, che continua a restare in fondo alla classifica nazionale quanto a inoculazioni.

IL CONFRONTO

re i richiami nel caso in cui non arrivassero le forniture, non convince le opposizioni. Anche perché altre Regioni al confronto stanno galoppando. Mentre il Veneto non ha ancora concluso la fase I/A cioè la vaccinazione di tutto il personale sanitario («Contiamo di chiudere in settimana», ha detto l'altroieri la direttrice della Prevenzione. Francesca Russo),l'Emilia-Romagna da lunedì 15 marzo aprirà le prenotazioni degli over 75enni e comincerà a chiamare le persone "estremamente vulnerabili", cioè affette da patologie critiche. E il Lazio, che ha raggiunto Il record di 20mila dosi inoculate, quasi il doppio del dato veneto della scorsa settimana,oggi inizierà a vaccinare autistici e caregiver, cioè le persone che si occupano dei familiari anziani o disabili. Il report dl ieri sera dava una media nazionale di quasi 1'80% di somministrazioni con punte in Campania (88,7), Toscana (85), Puglia (87,4), Lazio (83,4), mentre il Veneto era "salito" ad appena il 73%. Di qui gli attacchi politici.

La spiegazione del governa- LE ACCUSE tore Luca Zaia di aver delibera«Bene l'annuncio dell'arrivo tamente e precauzionalmente di 53mila dosi Pfizer - ha detto tenuto da parte il 30 per ceno il capogruppo dem in considelle dosi ricevute per garanti- glio regionale,Giacomo Possa-

L'ACCORDO Intanto in Veneto è stato raggiunto l'accordo tra la Regione e i medici di base di tutte le sigle sindacali, Fimmg, Snami, Smi, Intesa Sindacale. «La firma sarà giovedì, ma l'intesa c'è, il nostro accordo sarà parte integrante del documento di pianificazione vaccinale», ha detto Maurizio Scassola,segretario Fimmg.I medici di base «Indispensabili secondo il governatore Zaia - vaccineranno nel proprio ambulatorio, a domicilio,in strutture messe a disposizione da Comuni, parrocchie, associazioni. I compensi decisi a livello nazionale (6,16 euro per ogni inoculazione più 18.90 euro se l'iniezione è a domicilio)saranno maggiorati dalla Regione in considerazione della «complessità organizzativa». Della squadra di vaccinatori, ha detto l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin,faranno parte anche oltre 1.300 specializzandi degli atenei di Verona (340)e dl Padova(un migliaio).

LE CERTIFICAZIONI

LE STRUTTURE Il Veneto conta già 58 punti vaccinali mai - ma Ii presidente Zaia, che ogni giorno declama la potenza di fuoco della macchina vaccinale veneta, ci deve spiegare come mai la nostra regione è quart'ultima nella classifica nazionale per numero di persone vaccinate. L'impressione che il piano regionale vada a rilento tra incertezze, ostacoli e cambi di strategia non è solo nostra, ma sembra essere anche del ministero del-

la Salute,visto che leggiamo di un piano speciale di aiuto a supporto del nostro territorio per accelerare le somministrastoni». Rincarano Annalisa Nalin e Davide Sguazzardo di +Europa: «Solo 14 somministrazioni di Astrazeneca su 100 arrivate e lasciate in frigo quando abbiamo il personale della scuola da mettere in sicurezza per tenere i contagi bassi nelle scuole».

Abbiamo dato un target alto alle Ulss - ha detto il governatore Luca Zaia - e possiamo già contare su 58 punti vaccinali in tutta la regione. Altri se ne aggiungeranno, grazie anche ad accordi che stiano stringendo con strutture private. La campagna vaccinale sarà una vera "chiamata di popolo" perché i vaccini arriveranno». Il governatore ha contestato il fatto che i vaccini autorizzati dalla Fda, il massimo ente certificatore Usa, debbano avere poi il vaglio di Ema e Alfa: «Non capisco perché si debba perdere tempo». Alda Vanzan ©MPPUDUZIOME RISERVATA


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