Agricoltura Veneta n.3 2012

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agricolturaveneta

Numero Tre Ottobre 2012

Regione Veneto | AVEPA | Veneto Agricoltura |

FARE CRESCERE QUESTO SISTEMA

SOMMARIO Pag. 1 EDITORIALE

…Fare crescere questo sitema… Pag. 2 REGIONE VENETO PSR, Istruzioni per l’uso… Pag. 3 REGIONE VENETO

…La Giunta regionale ha richiesto al Ministero di dichiarare l’ avversità atmosferica per la siccità di quest’anno… Pag. 4-5 SPECIALE MISURA 121 Pag. 6 PIAVe, il portale integrato per l’Agricoltura veneta

…www.piave.veneto.it, è il nuovo punto di riferimento… Pag. 7 VENETO AGRICOLTURA – Europe Direct

Fare agricoltura non significa solamente monitorare l’andamento delle colture e transitare la pianta dal seme al frutto, ma significa saper comprendere la natura, conoscere le sue necessità e i suoi tempi, apprezzarla ed accudirla. L’agricoltore è una sentinella dell’ambiente, che negli anni ha imparato a dialogare con la terra, usandola con parsimonia e attenzione. Questa è l’immagine di agricoltore che rappresenta il Veneto, per la sua voglia di lavorare con responsabilità e grazie alla grande dedizione alle tipicità e tradizioni che ci contraddistinguono e vogliamo continuare a tutelare. Esiste poi una seconda caratteristica fondamentale, che in Veneto chiamiamo “voja de far, de crear e de cresar”, e che in italiano viene riassunta nel termine “innovazione. Negli ultimi 3 anni, attraverso i fondi del Programma di Sviluppo Rurale abbiamo permesso a 1400 nuovi giovani imprenditori agricoli di avviare un’attività, abbiamo finanziato altrettante aziende che desideravano sviluppare un business agricolo all’avanguardia e sostenuto innumerevoli progetti di ricerca attraverso Veneto Agricoltura. Con la riforma agricola in atto la Regione ha tagliato tutti i costi che potevano essere ridotti, trasformando questo denaro in investimenti sui giovani. Crediamo che il settore primario abbia grandi possibilità. Le nuove idee e l’entusiasmo degli agricoltori veneti sono la prova che, insieme, stiamo andando nella giusta direzione: quella di far crescere questo sistema, nel quale la Regione ha l’obbligo di rispondere alle necessità che il mercato impone, dotando le aziende di tutti gli strumenti necessari per operare in modo efficiente ed efficace. Franco Manzato Assessore regionale all’Agricoltura

…nuovo regolamento per i prodotti di qualità… Pag. 8 AVEPA

…guardare l’agricoltura con gli occhi degli agricoltori… Pag. 9

…aperti i termini per le domande di aiuto Asse 1 e 2… Pag. 10

…avversità atmosferiche: tromba d’aria a Venezia… Pag. 11

…piano di ristrutturazione e riconversione vigneti… Pag. 12 VENETO AGRICOLTURA

…Acqua, un anno che lascerà il segno… Pag. 13

…il risveglio del bosco… Pag. 14

…agroalimentare, incrementare la competitività… Pag. 15 GAL - LEADER

…venti milioni per il recupero degli edifici rurali… Pag. 16

…crisi, il primario (ancora) tiene... …PSR Veneto, modello in Europa… …applicare in modo integrato i principi della Politica Comune della Pesca…

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura. Autorità di gestione: Regione del Veneto Direzione Piani e Programmi Settore Primario"

GIPA/NE/0014/2012


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agricolturaveneta/REGIONE VENETO

PSR: ISTRUZIONI PER L’USO I bandi regionali pubblicati sul BUR definiscono per ogni campagna le Misure cui si può accedere per ottenere aiuti. Ad ogni Asse e Misura del PSR è assegnata una dotazione finanziaria. Le risorse finanziarie del PSR Veneto vengono messe a disposizione attraverso appositi bandi resi pubblici attraverso il Bollettino Ufficiale Regionale. I bandi contengono le indicazioni che riguardano il tipo di Misura ed i relativi interventi, i soggetti

richiedenti, i criteri di ammissibilità, i criteri di selezione e gli importi messi a bando, livello di entità dell’aiuto, la documentazione da allegare, i tempi/periodo di presentazione della domanda, ecc. I testi dei bandi sono reperibili nelle sezioni “Sviluppo rurale“ e “Bandi e finanziamenti“ del portale della Regione del Veneto (www.regione.veneto.it). La modulistica, l’istruttoria delle domande, i controlli e i paga-

menti sono realizzati a cura dell’Organismo Pagatore regionale AVEPA. Tutte le principali informazioni utili sono pubblicate sul portale dell’Agenzia (www.avepa.it). La compilazione delle domande, sia di aiuto che di pagamento avviene a partire dai dati registrati nel fascicolo aziendale, che deve sempre essere aggiornato. Si ricorda che per tutte le misure, i requisiti per l’ammissibilità delle domande debbono essere in possesso e dichiarati dal richiedente entro la data di scadenza per la presentazione

delle domande di aiuto. Ulteriori informazioni sulle opportunità offerte dal Programma e sui tempi e sulle modalità di presentazione delle domande sono acquisibili presso lo Sportello Unico Agricolo Provinciale e presso gli sportelli delle Associazioni agricole e dei Centri di Assistenza Agricola operanti su tutto il territorio regionale. Chiunque sia interessato ad avere informazioni, ha anche la possibilità di consultare il Portale integrato per l’agricoltura veneta, PIAVe (www.piave.veneto.it)

Scadenza 30 novembre

FORESTE: 20 MILIONI PER COMPETITIVITA’ E AMBIENTE Adeguamenti della viabilità, accrescimento del valore aggiunto dei prodotti, ma anche interventi sul patrimonio forestale per evitare l’abbandono delle zone rurali marginali. Sono molteplici gli impulsi per la competitività e il miglioramento ambientale del settore forestale da parte del bando del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. Grazie alle risorse del fondo europeo FEASR, assieme a quelle nazionali e regionali, sono stati messi a bando oltre 20 milioni di euro, che hanno consentito l’attivazione di cinque diverse misure. Le azioni della Misura 122 consistono nella costruzione, ristrutturazione adeguamento straordinario delle strade forestali (a bando 2 milioni di euro); per il miglioramento dei boschi produttivi che comprende,

tra gli altri, interventi di ricostituzione, decespugliamento e cure colturali, è stato invece stanziato 1 milione di euro. Altri 3 milioni vengono riservati all’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali (Misura 123/f). 1 milione e 400mila euro sono a bando per investimenti finalizzati alla seconda lavorazione del legname, mentre 1 milione 600 mila euro per la trasformazione e lo sfruttamento delle biomasse forestali a scopi energetici. Una quota importante di aiuti serviranno infine a finanziare il miglioramento della viabilità infrastrutturale: l’importo a bando per la Misura 125 è di 4 milioni 200mila euro. Per gli interventi preventivi finanziati dalla Misura 226 le risorse ammontano complessivamente a 7 milioni di euro. Lo scopo è quello

di mettere in atto azioni che prevengano eventuali incendi boschivi (Azione 2; 4 milioni). Sotto l’aspetto della ricostituzione forestale (Azione 1; 3 milioni) il bando prevede aiuti per interventi selvicolturali in aree colpite da incendi, ma anche interventi mirati al miglioramento dell’assetto ecologico ed idrogeologico delle zone danneggiate da calamità. Un sostegno andrà anche agli interventi forestali non produttivi. Il bando riserva alla Misura 227 (articolata in tra azioni) 3 milioni di euro in totale. Per tutte le misure di carattere forestale la scadenza delle domande è fissata per il 30 novembre 2012. Per informazioni e per presentare le domande è necessario rivolgersi allo Sportello agricolo unico di Avepa.

PIAR COLOGNESE (VR), OSPITALITA’ AGRITURISTICA La Giunta regionale ha approvato il bando di attuazione per lo sviluppo dell’ospitalità agrituristica relativo al Progetto Integrato d’Area Rurale “04 – Del Colognese”. A questo PIAR, attivato dal partenariato rurale, aderiscono i Comuni veronesi di San Bonifacio, Arcole, Zimella, Veronella, Cologna Veneta, Pressana e Roveredo di Guà. I PIAR sono partenariati pubblici privati che hanno il compito di elaborare, promuovere e dare attuazione a specifiche strategie di sviluppo

locale attraverso appositi Progetti Integrati d’Area (PIA-Rurale). Il Progetto Integrato d’Area rurale del Colognese ha come obiettivo la valorizzazione del territorio dei sette Comuni aderenti. L’iniziativa per lo sviluppo dell’ospitalità agrituristica punta a migliorare i servizi offerti, incentivando la multifunzionalità dell’impresa agricola e consolidando le opportunità di occupazione e di reddito. Per queste finalità, il bando mette a disposizione 350 mila euro

a favore degli imprenditori agricoli che vogliano attuare investimenti strutturali su fabbricati esistenti o acquistare attrezzature e dotazioni finalizzate all’ospitalità in stanze, alloggi o agricampeggi; adeguare locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodotti; attuare attività ricreative, escursionistiche e culturali da parte degli ospiti; implementare i sistemi di qualità certificata. Scadenza domande 28 dicembre 2012.

BREVI ETICHETTATURA FACOLTATIVA DELLE CARNI BOVINE. GLI INTERESSI DEI CONSUMATORI SONO ALL’ULTIMO POSTO Solo un consumatore correttamente e completamente informato è davvero libero di scegliere e la bocciatura da parte del Parlamento Europeo all’etichettatura facoltativa sulle carni bovine non va certo in questa direzione. Il testo del nuovo Regolamento del Parlamento Europeo, che deve peraltro passare al vaglio dei ministri prima della definitiva adozione, introduzione l’etichettatura elettronica obbligatoria per la tracciabilità dei bovini, ma contemporaneamente abolisce la cosiddetta etichettatura facoltativa, introdotta una decina di anni fa, che ha permesso ai produttori di dare ai consumatori ulteriori informazioni sulla qualità oggettiva del prodotto e sui suoi valori di sicurezza alimentare e salutistica. Di fatto, la sola tracciatura elettronica permette

di risalire lungo la filiera del bovino, ma impedirebbe di farne conoscere le caratteristiche di allevamento e così via. Sarà ad esempio vietato mettere in etichetta “alimentato con prodotti ogm free”. CRISI E INVESTIMENTI: LA REGIONE VA INCONTRO ALLE AZIENDE Il PSR Veneto va incontro alle difficoltà delle aziende e proroga i termini di chiusura dei progetti legati all’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli. La deliberazione della Giunta Regionale (n. 1607 31 luglio 2012) sposta così dal 1° ottobre al 31 dicembre 2012 la scadenza per il completamento delle operazioni ammesse al finanziamento della Misura 123 il cui bando era stato aperto nel 2009.


agricolturaveneta/REGIONE VENETO

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SICCITÀ. LE MOSSE DEL VENETO Declaratoria ministeriale e delimitazione aree agricole danneggiate La Giunta regionale del Veneto ha formalmente richiesto al Ministero delle politiche agricole di dichiarare l’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica per la siccità di quest’anno che ha pesantemente danneggiato molte colture, soprattutto mais, soia, barbabietola e foraggere. Il provvedimento è finalizzato ad attivare il Fondo di Solidarietà Nazionale a sostegno della ripresa delle aziende agricole danneggiate. Le strutture regionali e gli Sportelli Unici di Avepa si sono attivate ancora a luglio per la verifica dell’esistenza dei presupposti di danno, rispetto alla quale c’è l’impegno del Ministero a valutare le proposte in deroga al Piano Assicurativo Nazionale 2012, la cui adozione è il presupposto per la presentazione e l’approvazione delle domande di aiuto. I danni complessivi diretti e indiretti possono essere stimati in oltre un miliardo di euro e giustificano un intervento straordinario dello Stato. Sono state considerate le zone territoriali dove risultano colture il cui danno medio è superiore al 30 per cento rispetto alla produzione lorda vendibile ordinaria, considerando anche la disponibilità di acqua ad uso irriguo. L’individuazione dei territori danneggiati potrà inoltre consentire l’accesso a misure complementari importanti come i trattamenti di integrazione salariale, l’esenzione dell’imposta sui redditi dominicali e agrari e altre misure di intervento che eventualmente potranno essere approvate sulla base di normative regionali. Per questa partita, Avepa ha già a disposizione una procedura informatizzata per la presentazione delle richieste. Questi i territori all’interno dei quali i titolari delle aziende agricole che a causa della siccità hanno subito un danno medio alla Produzione Lorda Vendibile superiore al 30 per cento potranno richiedere i benefici di legge dopo la pubblicazione dell’eventuale declaratoria ministeriale nella Gazzetta Ufficiale.

PADOVA: a) nel territorio dei comuni di pianura di: Agna, Albignasego, Anguillara Veneta, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Barbona, Boara Pisani, Borgoricco, Bovolenta, Brugine, Cadoneghe, Campo San Martino, Campodarsego, Campodoro, Camposampiero, Candiana, Carceri, Carmignano di Brenta, Cartura, Casale di Scodosia, Casalserugo, Castelbaldo, Cervarese S. Croce, Cittadella, Codevigo, Conselve, Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Este, Fontaniva, Galliera Veneta, Gazzo, Grantorto, Granze, Legnaro, Limena, Loreggia, Maserà di Padova, Masi, Massanzago, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Merlara, Mestrino, Montagnana, Noventa Padovana, Ospedaletto Euganeo, Padova, Pernumia, Piacenza d’Adige, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, Piove di Sacco, Polverara, Ponso, Ponte S. Nicolò, Pontelongo, Pozzonovo, Rubano, Saccolongo, Saletto, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari, San Pietro in Gù, San Pietro Viminario, Santa Giustina in Colle, Santa Margherita d’Adige, Sant’Angelo di Piove di Sacco, Sant’Elena, Sant’Urbano, Saonara, Selvazzano Dentro, Solesino, Stanghella, Terrassa Padovana, Tombolo, Trebeseleghe, Tribano, Urbana, Veggiano, Vescovana, Vighizzolo d’Este, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villa Estense, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero, limitatamente alle colture di: mais, soia, barbabietola da zucchero e foraggere; b) nel territorio dei comuni di collina di: Abano Terme, Arcquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vò, limitatamente alle colture di cui alla precedente lett. a) e alla vite. ROVIGO: nel territorio dell'intera provincia limitatamente alle colture di: mais, soia, barbabietola da zucchero, fruttiferi (melo, pero, pesco), vite, erba medica, ortive in pieno campo (cocomero, melone, pomodoro, zucca), risone. TREVISO: nel territorio dei comuni di: Arcade, Borso del Grappa, Casale sul Sile, Casier, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cessalto, Chiarano, Crespano del Grappa, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Mogliano Veneto, Monastier, Motta di Livenza,

Paderno del Grappa, Ponte di Piave, Portobuffolè, Possagno, Preganziol, Salgareda, S. Biagio di Callalta, S. Zenone degli Ezzelini, Silea, Zenson di Piave, Zero Branco, limitatamente alle colture di: mais, soia, erba medica. VENEZIA: a) nel territorio dell’intera provincia limitatamente alle colture di: mais, soia, erba medica; b) nel territorio dei comuni di: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavallino Treporti, Cavarzere, Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Marcon, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Quarto d’Altino, Salzano, Scorzè, Spinea, S. Maria di Sala, Strà, Venezia, Vigonovo, limitatamente alle colture di cui alla precedente lett. a) e alla barbabietola da zucchero. VERONA: a) nel territorio dei comuni di pianura di: Albaredo d’Adige, Arcole, Angiari, Belfiore, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi S. Anna, Bovolone, Buttapietra, Caldiero, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Cologna Veneta, Concamarise, Erbè, Gazzo Veronese, Isola Rizza, Isola della Scala, Legnago, Minerbe, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù, Pressana, Ronco all’Adige, Roverchiara, Roveredo di Guà, Salizzole, S. Bonifacio, S. Giovanni Lupatoto, S. Martino Buon Albergo, S. Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sorgà, Terrazzo, Trevenzuolo, Veronella, Vigasio, Villa Bartolomea, Zevio, Zimella, limitatamente alle colture di: mais, soia, barbabietola da zucchero, girasole, erba medica, prato stabile non irriguo, ortive in pieno campo (pomodoro da industria, fagiolino, fagiolo), fruttiferi (melo, pero). b) nel territorio dei comuni di montagna di: Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Brentino Belluno, Brenzone, Caprino Veronese, Cerro Veronese, Costermano, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Grezzana, Malcesine, Marano di Valpolicella, Negrar, Roverè Veronese, S. Giovanni Ilarione, S. Mauro di Saline, S. Zeno di Montagna, S. Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Tregnago, Velo Veronese, Verona (territorio montano), Vestenanova, limitatamente alle colture di: prato stabile, pascolo. VICENZA: nel territorio dell'intera provincia limitatamente alle colture di: mais, soia, barbabietola da zucchero, foraggere di pianura, foraggere di collina.

BREVI DOMANDE: INTEGRATE LE PROCEDURE Disposizioni più chiare e complete per accedere ai finanziamenti del P.S.R. del Veneto. La Giunta Regionale (DGR n. 1609 del 31/07/12 ha approvato le modifiche e le integrazioni agli indirizzi procedurali: questo documento stabilisce le norme valide per tutte le domande di aiuto relative alle diverse misure e sottomisure del PSR Veneto. www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura > Sviluppo+Rurale

AMMODERNAMENTO 10 MILIONI IN PIU’ Si rafforza il sostegno alla competitività delle imprese agricole venete. La Giunta Regionale ha infatti approvato l’incremento di 10 milioni di euro per il finanziamento della Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. In questo modo sarà possibile indirizzare ulteriori risorse verso gli interventi di ammodernamento previsti dalla misura.


SPECIALE M. 121

04

agricolturaveneta/REGIONE VENETO

AMMODERNAMENTO SOSTENIBILE: L’EVOLUZIONE DELLE IMPRESE VENETE PSR Veneto: le misure più finanziate (in milioni di euro) 700 621

600 500 400 308

300

264

200 89 100

108 34

41 41

-A m m od er na -V m al en or to e ag gi un to pr od 31 ot 1 ti -D iv er si fic az 11 io 2 ne -G io va ni ag ric ol to ri

0

Spesa complessiva Aiuto pubblico

12 3

12 1

Sostenibilità finanziaria e investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale: così le aziende agricole del Veneto innovano e si modernizzano, con l’appoggio del Programma di Sviluppo Rurale e del fondo europeo FEASR. La tendenza emerge dall’analisi della Misura 121 “Ammodernamento” dal 2007 ad oggi. Gli interventi finanziati non mirano solo a sostenere il ricambio delle strutture e delle strumentazioni delle imprese, ma anche ad adottare sistemi a minor impatto ambientale e valorizzare l’attività agricola come bene pubblico.

(Dati PSR Veneto al 23 settembre 2012)

Percentuale investimenti in impianti Business Plan online Misura 121 Inoltre, allo scopo di verificare il miglioramento del rendimento globale dell’azienda, è stato introdotto l’applicativo “Business Plan 48% On-Line”, predisposto in collaborazione con ISMEA (Istituto di Servizi per il 52% Mercato Agricolo Alimentare), che consente di valorizzare l’intervento pubblico Nuove Costruzioni mediante la valutazione Ristrutturazioni della sostenibilità economico finanziaria dell’investimento. Tale strumento (Dati PSR Veneto al 7 settembre 2012) consente anche di supportare i tecnici e l’impresa rispettiva- percentuale di domande finanziate a mente nella consulenza e nell’auto- beneficiari sotto i 40 anni, pari al 62% analisi delle prospettive aziendali. del totale. Ancora maggiore è la tenLaddove l’intervento per propria na- denza all’investimento in modernizzatura non comporti necessariamente zione da parte delle giovani donne: un incremento della redditività eco- considerando tutte le beneficiarie nomica dell’impresa, sono stati in- degli aiuti, quelle sotto i 40 anni sono trodotti dei parametri di valutazione ben il 70%, una percentuale che sedi tipo qualitativo come l’incremento gnala la dinamicità della componente dell’occupazione, la produzione di femminile in questo contesto. energia da fonti rinnovabili, il rispar- Il dato sulla ristrutturazione dei fabmio delle risorse idriche, il migliora- bricati aziendali, infine, valorizza la mento della qualità delle produzioni. scelta regionale di orientare gli interventi verso l’ammodernamento del Efficacia, giovani e donne patrimonio edilizio esistente piuttoDai dati disponibili emerge che la mi- sto che incentivare nuove costruzioni sura sostiene efficacemente la decisa con conseguente sottrazione di suolo propensione dei giovani agricoltori al territorio veneto. Con la Misura all’investimento in ammoderna- 121, il PSR ha, infatti, finanziato 689 mento. Il fenomeno si evidenzia nella domande di ristrutturazione e mi-

“MISS” MISURA 121 La Misura 121 è la prima per risorse concesse complessive dell’intero PSR Veneto e tra le prime per quanto riguarda la numerosità di aiuti richiesti. Al 23 settembre scorso risultavano 3.969 domande finanziate, per una spesa complessiva di investimento pari a 621 milioni 677mila euro; la quota di aiuto pubblico, invece, ammontava a 264 milioni e 357mila euro. Più di un quarto dei finanziamenti sono stati riservati ai territori montani. Questo ha contribuito alla modernizzazione delle strutture produttive assicurando una maggior vitalità alle attività agricole e favorendo la permanenza della popolazione rurale in tali aree. Misura 121: i numeri Domande finanziate

3.969

Interventi finanziati

7.288* in milioni di €

Spesa attivata

621

Aiuto pubblico

264

* Ogni domanda può finanziare più interventi (Dati PSR Veneto al 23 settembre 2012)

glioramento di fabbricati e impianti aziendali (52,3% del totale degli interventi), contro le 627 di costruzione e acquisizione.

Largo ai giovani % su totale domande Giovani agricoltori*

62%

Giovani agricoltori (senza PGB)**

52%

Donne sotto i 40 anni

70% (su totale donne)

* Sotto i 40 anni ** Pacchetto Giovani riservato a giovani agricoltori (Dati PSR Veneto al 7 settembre 2012)


agricolturaveneta/REGIONE VENETO

SPECIALE M. 121

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ENERGIE RINNOVABILI E AGRICOLTURA BLU: IL BOOM DELLE “NUOVE SFIDE” Sostegno all’utilizzo di energie rinnovabili, opere di contrasto al cambiamento climatico e interventi della cosiddetta “agricoltura blu”: le “nuove sfide” introdotte dall’Unione Europea assumono un peso sempre più rilevante anche nell’ambito della competitività delle aziende. Questi interventi rappresentano oltre un terzo delle domande finanziate per l’ammodernamento, mentre la spesa complessiva attivata è pari, al momento, a circa 92 milioni di euro per un aiuto pubblico concesso di oltre 25 milioni. Delle tre tipologie la più richiesta è la realizzazione di strutture e impianti per l’impiego delle energie rinnovabili. Le domande finanziate sono al momento 600 per 64 milioni di euro di spesa attivata e 14,4 milioni di euro di contributo concesso. Si tratta di investimenti per la produzione di energia a esclusivo

uso aziendale. Con circa 577 interventi anche in considerazione della progresfinanziati la tipologia di investimento siva riduzione del sostegno pubblico più frequente è l’installazione dei pan- alle assicurazione agevolate. nelli fotovoltaici. Segue la realizzazione di impianti per la produzione di energia Ammodernamento “verde” da biomassa agro-forestale e da reflui zootecnici con 23 interventi. Spesa attiDomande Di particolare rilevanza anche gli interIntervento vata in mifinanziate venti per la riconversione dei sistemi irlioni di € rigui verso tipologie a minore consumo Energie rinnovabili 600 64 idrico A fronte delle 536 domande fiContrasto al nanziate per questo tipo di investimenti 280 11,5 cambiamento la spesa concessa è pari a circa 16,8 climatico* milioni di euro per un contributo pubblico di 7,1 milioni. Significativi anche i Risparmio idrico 536 16,8 170 interventi per l’adozione di sistemi di difesa attiva delle coltivazioni, come Totale “nuove 1.410 92,3 le reti antigrandine. Gli oltre 7 milioni di sfide” euro investiti dimostrano l’attenzione per il contrasto degli effetti delle avver- *Attrezzature per la conservazione del suolo, reti antigransità atmosferiche quale azione preven- dine, interventi di coibentazione volti al risparmio energetico tiva per garantire la stabilità del reddito, (Dati PSR Veneto al 23 settembre 2012)

AGRITURISMO, ITTITURISMO E PESCATURISMO La nuova Legge Regionale L’attività agrituristica rappresenta uno degli strumenti principali per favorire la diversificazione delle attività agricole, al fine di agevolare la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile delle zone rurali, sia per quanto concerne il circuito delle produzioni agroalimentari tipiche e tradizionali, dell’enogastronomia e della cucina locale. L’offerta agrituristica veneta, con 1.305 aziende autorizzate, rappresenta il 6,5% del totale nazionale e si colloca al terzo posto, con delle punte sulle province di Verona, Treviso e Vicenza.

La nuova disciplina è stata suggerita dalle nuove esigenze di multifunzionalità delle aziende agricole e dal desiderio di creare nuove forme di ospitalità connesse all’attività professionale, con l’obiettivo di diversificare l’offerta e incrementare i redditi aziendali delle imprese del settore primario, di assicurare la permanenza degli imprenditori agricoli nelle zone rurali, salvaguardare e tutelare l’ambiente, accrescere la conoscenza del territorio, creare le condizioni per una migliore fruizione da parte dei turisti delle aree rurali, valorizzare i prodotti tipici, le produzioni

locali e le tradizioni enogastronomiche venete, diffondere la conoscenza della cultura contadina e di quella del mondo della pesca, promuovere lo sviluppo della filiera corta dei prodotti agricoli e agroalimentari e favorire il recupero del patrimonio edilizio rurale abbandonato o dismesso.

I PUNTI PRINCIPALI DELLA NUOVA LEGGE • L’attività agricola principale e quella connessa agrituristica devono essere esercitate dal medesimo soggetto e devono essere svolte a mezzo della stessa azienda • L’azienda può svolgere anche una o più attività o servizi complementari di carattere sportivo, ricreativo, culturale o didattico • Confermato il numero massimo di trenta ospiti e sessanta od ottanta posti a sedere a seconda dei periodi di apertura annuale o stagionale • L’utilizzo di prodotto proprio dell’azienda agricola nei pasti deve essere almeno del 50%. Merita considerazione la disposizione che prevede, per un altro 40%, l’utilizzazione di prodotti realizzati da aziende agricole o imprese alimentari artigianali della zona. In questo modo si cerca di qualificare l’agriturismo non più solo come valorizzazione dei prodotti propri o ricavati da materie prime dell’azienda e lavorati da terzi, ma come un’impresa che si fa strumento di promozione anche di prodotti a caratterizzazione locale o regionale

• Individua la provincia quale ente preposto alla vigilanza delle attività autorizzate e fissa l’obbligo di compiere un limite minimo annuale di controlli, secondo un piano definito sulla base di criteri di analisi del rischio. In caso di inerzia o inadempimento da parte della provincia, viene altresì previsto l’esercizio del potere sostitutivo da parte della Regione • L’esercizio dell’attività non viene consentito a coloro che, nei tre anni precedenti, abbiano riportato condanne per delitti in materia di igiene e di sanità, o di frode nella preparazione degli alimenti previsti da leggi speciali • Le sanzioni sono state inasprite nei livelli pecuniari ed è stato introdotto altresì il meccanismo di proporzionalità nella determinazione della sanzione nonché la misura della chiusura temporanea o definitiva dell’esercizio • Per gli operatori agrituristici già autorizzati, viene stabilito l’obbligo di conformare alle nuove disposizioni la propria attività e le relative strutture, entro il termine temporale di tre anni dall’entrata in vigore della legge.


06

agricolturaveneta/PIAVE

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www.piave.veneto.it IL NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI OPERATORI DEL SETTORE PER SEMPLIFICARE I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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agricolturaveneta

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NUOVO REGOLAMENTO PER I PRODOTTI AGROALIMENTARI EUROPEI DI QUALITÀ Via libera da parte del Parlamento europeo al nuovo regolamento sui marchi di qualità dei prodotti agroalimentari. Grazie a questa normativa si riduce il tempo necessario per ottenere un marchio Dop, Igp e Stg, che passa da 12 a 6 mesi, e viene introdotta un’etichetta ad hoc per i prodotti di montagna. In futuro dovrebbe arrivare anche l’etichetta per i prodotti delle isole. La nuova normativa offrirà sicuri vantaggi agli agricoltori e ai consumatori in quanto la semplificazione delle procedure di registrazione incoraggerà i produttori a farne richiesta e a comunicare meglio il valore aggiunto dei loro prodotti. Molte le novità introdotte dal nuovo regolamento a partire dalle norme per tutelare i prodotti certificati da usurpazioni, imitazioni ed evocazioni, grazie alle quali gli Stati Membri sono obbligati ad attivarsi per tutelare le produzioni soggette a marchio. A questo si aggiungono il riconoscimento di un ruolo preciso attribuito ai Consorzi di tutela, l’inserimento della cioccolata tra i prodotti di qualità, la possibilità di indicare in etichetta i cosiddetti “marchi di area”, la salvaguardia dei prodotti Stg, il cui nuovo regime Stg tutelerà non solo i metodi di produzione tradizionali, ma anche le ricette. LE DEFINIZIONI DEI MARCHI EUROPEI La Denominazione di origine protetta (Dop) è utilizzata per i prodotti fabbricati, trasformati e preparati in una determinata zona. L'Indicazione geografica protetta (Igp) è utilizzata per i prodotti per i quali almeno una fase della produzione avviene nella regione determinata. La Specialità tradizionale garantita (Stg) è appannaggio di produttori che utilizzano un metodo riconosciuto come tradizionale.

DOP, IGP E STG: ITALIA SEMPRE LEADER IN EUROPA Con ben 244 prodotti di qualità registrati, l’Italia si mantiene saldamente in testa nella speciale graduatoria europea dei riconoscimenti agroalimentari di qualità. Si tratta di un settore che nel nostro Paese registra un giro di affari di circa 10 miliardi di euro e che conta circa 85 mila operatori certificati, gran parte dei quali (il 90% del totale) svolge esclusivamente l'attività di produzione. Nelle regioni del nord si concentra il numero più alto di riconoscimenti europei di qualità, ma si sta registrando il progressivo rafforzamento dei prodotti di qualità del Mezzogiorno.

RIFORMA DELLA PAC La riforma della PAC per il periodo 2014-2020 ha imboccato la dirittura finale, che si presenta in salita e irta di ostacoli. Ricordiamo che negli ultimi dodici mesi l’Esecutivo ha illustrato la sua proposta, successivamente gli Stati Membri hanno presentato le loro controproposte e ora il Parlamento europeo si trova alle prese con la discussione di oltre 7.000 emendamenti. L’intento è quello di arrivare al più presto ad una soluzione condivisa per dotare l’UE di un nuovo quadro giuridico, politico ed economico adeguato ad affrontare le numerose sfide future. La nuova PAC dovrà però fare i conti con le disponibilità (più ridotte?) del bilancio UE, anche se gli addetti ai lavori chiedono a gran voce che la spesa agricola venga congelata in termini reali per l’intero periodo di programmazione 2014-2020. Il dibattito in corso dovrà dunque sbrogliare una situazione alquanto complessa.

L’ARCHITETTURA DELLA FUTURA AGRICOLTURA EUROPEA Con la nuova programmazione 2014-2020, le Regioni europee dovranno integrare sempre di più le risorse agricole con tutti gli altri fondi che l’Unione Europea metterà a disposizione. L’obiettivo è quello di creare una forte sinergia per il rafforzamento del settore agricolo e lo sviluppo delle aree rurali. Allo scopo, la Commissione intende semplificare al massimo la nuova PAC, che avrà un’architettura più snella e orientata ai risultati. Non mancheranno le novità assolute come l’introduzione di nuovi strumenti per la stabilizzazione dei redditi, programmi di scambio per gli agricoltori europei (una sorta di Erasmus agricolo che assomiglierà a quello universitario che proprio nel 2012 compie 25 anni), pacchetti di misure volti a valorizzare sempre più le aree rurali (turismo rurale e sociale), partenariati europei per sviluppare la ricerca, ecc. Anche la strategia Leader e dunque i Gruppi di Azione Locale impegnati nelle aree rurali troveranno nella programmazione 2014-2020 nuovi e importanti sbocchi. Renzo Michieletto

Per maggiori informazioni: Europe Direct Veneto, sportello europeo di Veneto Agricoltura-Ufficio Stampa: europedirect@venetoagricoltura.org; tel.: 049 8293716 Richiedi l’invio gratuito di Veneto Agricoltura Europa, quindicinale di informazioni dall’UE.

BREVI ON LINE LA RELAZIONE SUL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO NEL 2011 E’ on-line la Relazione 2011 sull’esecuzione del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto per il periodo di programmazione 2007 – 2013. Il rapporto illustra le variazioni del contesto socio-economico e ambientale, le modifiche alle politiche set-

toriali e regionale e l’andamento del programma per ciascuna delle misure attivate”. Oltre alla relazione, sono a disposizione le tabelle di monitoraggio e il rapporto di attuazione finanziaria. Il documento è scaricabile dalla seguente pagina web: http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sviluppo+Rurale/Relazioni+Annuali.htm.


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agricolturaveneta/AVEPA

AVEPA SU FACEBOOK, TWITTER E GOOGLE+ Guardare l’agricoltura con gli occhi degli agricoltori significa impegnarsi continuamente alla ricerca di proposte e idee innovative in grado di rispondere alle esigenze delle nostre imprese agricole, in particolare quelle condotte dai giovani. E la scelta di iniziare a comunicare con i nostri agricoltori anche attraverso i social network va esattamente in questa direzione. Non ho dubbi sul potenziale delle reti sociali utilizzate per condividere in tempo reale con le aziende e gli operatori del mondo agricolo le notizie relative alle opportunità di accesso ai contributi e agli aiuti finanziari nei settori di intervento dell’Agenzia. Dal 1° ottobre l’AVEPA è infatti presente sui principali social network, a partire dai più diffusi e utilizzati (Facebook, Twitter, Google+), non solo con l’obiettivo di informare e comunicare, ma anche di aprire uno spazio di partecipazione nel quale si potranno condividere idee e proposte, oltre a conoscere le opinioni e le aspettative della propria utenza di riferimento. Le pagine e i profili istituzionali dell’AVEPA sono raggiungibili tramite i pulsanti sociali presenti nella home page del sito web www.avepa.it oppure direttamente ai seguenti indirizzi: Facebook: facebook.com/avepa.it Twitter: twitter.com/avepa_social Fabrizio Stella

I PAGAMENTI DELL’AVEPA DAL 16.10.2011 AL 27.09.2012 Foraggi essicati Nel 2012 è arrivato a scadenza anche il regime di aiuto per i foraggi essiccati. Sino al 20 aprile 2012 (chiusura campagna) sono stati liquidati 1.147.000,00 euro. PSR (Programma di sviluppo rurale) Per il PSR, l’anno 2012 è stato particolarmente intenso e caratterizzato dal pagamento dell’anticipo del 75% del premio delle domande di conferma delle misure agroambientali, presentate il 15 maggio 2012. L’attuale andamento dei pagamenti del PSR prospetta un superamento dell’importo complessivo dei 166 milioni pagati nel 2011. Per gli aiuti regionali aggiuntivi (PSR, prestiti di conduzione, indennizzi calamità, …) sono stati erogati ad oggi 3,4 milioni di euro. Terremoto Il 1° agosto sono stati erogati 4,5 milioni di euro, quale anticipo pari al 44,10% della Domanda unica 2012, a 1.600 produttori residenti nei 18 comuni censiti nel decreto ministeriale che individua i territori colpiti dal sisma del maggio 2012.

DESCRIZIONE

Dal 16.10.2011 al 27.09.2012 (FG 2012)

Apicoltura Feaga

330.558

Domanda Unica campagne 2005-2011

408.785.313

Domanda Unica 2012

4.522.879

Foraggi Essiccati

1.425.323

Aiuto al latte alle scuole

396.569

Programmi Operativi Oganizzazioni Ortofrutticole

11.728.285

Programma di Sviluppo Rurale

161.198.209

Programmi Nazionali di Aiuto Vitinicolo

23.026.358

Investimenti Vitivinicolo

1.080.448

Assicurazione Vite

4.038.597

Altri Aiuti di Stato Regionali

3.577.036

Totale complessivo Autorizzato

620.109.575

N° beneficiari pagati

120.266

N° ordini di pagamento

257.985

** Gli Aiuti di Stato hanno contabilità per anno solare.

Vitivinicolo Per quanto riguarda il programma di sostegno del settore vitivinicolo è stato possibile erogare un’ulteriore frazione di aiuto per l’arricchimento dei mosti del 30,05% e sono stati completati i pagamenti su polizza fideiussoria delle

domande finanziabili (cioè quelle per cui i fondi stanziati erano sufficienti), per 813 progetti di ristrutturazione.

cludendo saldi 2011 operativi zioni dei frutticoli.

l’erogazione dei dei 12 programmi delle organizzaproduttori orto-

Ortofrutta Nel corso dell’estate sono state istruite le domande ed in questi giorni si sta con-

• Nel periodo di riferimento sono stati eseguiti 258.000 ordini di pagamento rivolti ad oltre 120.000 beneficiari.

Al 27.09.2011 l'importo totale autorizzato sul Bilancio relativo ai Fondi Comunitari era pari ad Euro 601.987.760


agricolturaveneta/AVEPA

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PSR 2007-2013 I BANDI APERTI

LE ULTIME GRADUATORIE APPROVATE DALL’AVEPA

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto per alcune misure dell’Asse 1 e 2 (8° bando generale):

Le graduatorie approvate nel periodo 01/07/2012 – 12/09/2012: Domande finanziate

Importo finanziato (€)

121 AZ

456

31.555.265,62

121 M

166

10.548.001,54

132

321

1.308.855,45

DGR Misura

Termine presentazione domande

114 azione 1

31/12/2012

122 azione 1

30/11/2012

122 azione 2

30/11/2012

123/F azione 1

30/11/2012

123/F azione 2

30/11/2012

124

31/10/2012

125 azione 1

30/11/2012

214/H

31/10/2012

226 azione 1

30/11/2012

226 azione 2

30/11/2012

227 azione 1

30/11/2012

227 azione 2

30/11/2012

227 azione 3

30/11/2012

2470/2011

Misura

311 azione 1

6

248.166,68

311 azione 2

12

1.143.990,63

311 azione 3B

92

7.872.369,88

311 azione 3C

17

622.302,27

Le graduatorie approvate ovvero l’elenco delle domande finanziate sono disponibili nel sito web istituzionale dell’AVEPA (Settori di intervento/Programma di sviluppo rurale/Misura …/Graduatoria).

I moduli e le informazioni necessarie per la presentazione delle domande sono disponibili nel sito web istituzionale dell’AVEPA (Settori di intervento/Programma di sviluppo rurale/Misura …). Per eventuali chiarimenti è possibile contattare lo Sportello unico agricolo competente per provincia; i recapiti sono reperibili nel sito web istituzionale dell’AVEPA nella sezione Sedi AVEPA oppure nella pagina ufficiale dell’Agenzia su Facebook (Facebook.com/avepa.it).

GRADUATORIE DI FINANZIABILITA’ - MISURE 221, 222, 223 DEL PSR Nel mese di ottobre si sono svolte le istruttorie di ammissibilità relativamente alle domande di aiuto presentate per le misure 221, 222 e 223. Sulla base delle risultanze istruttorie e secondo la disponibilità finanziaria stabilita dai singoli bandi l’AVEPA ha adottato i decreti di approvazione delle graduatorie per l’individuazione delle istanze ammesse a finanziamento. Le graduatorie approvate sono disponibili nel sito web istituzionale dell’AVEPA (Settori di intervento/Programma di sviluppo rurale/Misura …/Graduatoria)

2470/11

DGR

Misure

Domande protocollate

Importo richiesto €

Importo a bando €

Competenza istruttoria

Scadenza finanziabilità

221 az. 1 “Primo imboschimento di terreni agricoli”

1

14.897,52

300.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

221 az. 2 “Primo imboschimento di terreni agricoli”

31

434.659,00

800.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

53

578.454,77

900.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

1

21.495,87

2.000.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

223 az. 1 “Primo imboschimento di terreni non agricoli”

3

44.521,26

200.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

223 az. 2 “Primo imboschimento di terreni non agricoli”

2

127.153,39

600.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

223 az. 3 “Primo imboschimento di terreni non agricoli”

35

415.786,02

700.000,00

Sportello unico agricolo

27/10/2012

221 az. 3 “Primo imboschimento di terreni agricoli” 222 “Primo imboschimento di sistemi agroforestali su terreni agricoli”


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agricolturaveneta/AVEPA

AVVERSITA’ ATMOSFERICHE TROMBA D’ARIA A seguito della delimitazione effettuata dallo Sportello unico agricolo di Venezia, la Giunta regionale ha deliberato in data 31 luglio la proposta di declaratoria relativamente ai danni provocati dalla tromba d’aria del 12 giugno 2012, per: • il Comune di Venezia, località S. Erasmo; • il Comune di Cavallino - Treporti, località tra via Saccagnana e Canale S. Felice; • il Comune di Eraclea, località Via Tre Cai, Via Giovanni Pascoli, località Vallesina di Torre di Fine. A seguito di tale deliberazione, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, provvederà ad emanare, una volta valutata favorevolmente la proposta di declaratoria, il decreto di esistenza dell’eccezionalità dell’evento calamitoso. Le domande di indennizzo potranno essere presentate nei 45 giorni successivi alla pubblicazione di tale decreto ministeriale nella Gazzetta Ufficiale. L’AVEPA provvederà a dare informazione dell’avvenuta pubblicazione del decreto ministeriale di declaratoria sul proprio sito web istituzionale (Settori di intervento/Avversità atmosferiche).

RESE E PREZZI E’ stato approvato l’elenco delle rese e prezzi, distinto per provincia, delle colture più rappresentative presenti in Regione (decreto dirigente Area tecnica e autorizzazione – Aiuti di stato n. 22 del 30.08.2012). Tali valori dovranno essere utilizzati, come valori di riferimento, sia dalle aziende agricole che dagli Sportelli unici agricoli dell’AVEPA nella presentazione delle domande di indennizzo e nelle relative istruttorie di ammissibilità, ai fini della quantificazione della produzione lorda vendibile (PLV) aziendale ordinaria e di quella effettivamente ottenuta dall’azienda agricola a seguito della riduzione di produzione.

PAGAMENTO DELLE MISURE 214 E 215 DEL PSR Sono state approvate le graduatorie di finanziabilità delle domande di aiuto 2012 per le misure agroambientali 214 e 215 del PSR e relative sottomisure. L’apertura del bando per la campagna 2012 ha registrato un incremento del numero di domande della sottomisura 214A (Corridoi ecologici, fasce tampone, siepi e boschetti modifica impegno plurifilari) e nuove domande per la sottomisura 214I (Gestione agrocompatibile delle superfici agricole) che è stata aperta per la prima volta in questa programmazione del PSR. Il pagamento degli anticipi del 75% del premio richiesto sulle domande è iniziato dalla prima settimana di ottobre.

BREVI BIOENERGIE: LIMITI PER REALIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO CENTRALI A BIOMASSA Bionergie sì, ma non a scapito del territorio e non a scapito delle produzioni agricole destinate all’alimentazione. E’ questa in sostanza la scelta del Veneto, formalizzata dalla giunta regionale con un provvedimento che dovrà ora passare all’approvazione del Consiglio. Sono indicati come non utilizzabili per la realizzazione di impianti di bioenergia siti che siano dichiarati patrimonio storico-architettonico e del paesaggio o inseriti nella lista mondiale dell’UNESCO; aree e beni di notevole interesse culturale; aree e immobili dichiarati di notevole interesse pubblico; aree tutelate per legge; zone all’in-

terno di coni visuali la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi in termini di notorietà internazionale di attrattività turistica; zone umide di importanza internazionale, le Important Birds Areas; le aree incluse nella Rete Natura 2000; le aree naturali protette (nazionali, regionali e locali); aree che svolgono funzioni determinanti per la conservazione della biodiversità; aree di dissesto o rischio idrogeologico; geositi; aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate a consumo umano; aree agricole interessate da produzioni biologiche, DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG, produzioni tradizionali; aree agricole di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico culturale.


agricolturaveneta/AVEPA

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AIUTI EROGATI NELLA CAMPAGNA 2012 PIANO DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI Con il decreto ministeriale n. 3883 del 28/06/2012 è stata disposta una rimodulazione finanziaria al Piano Nazionale di Sostegno per l’OCM (organizzazione comune di mercato) Vino. Sono stati così stanziati ulteriori fondi per il pagamento delle domande di aiuto relative al Piano di ristrutturazione e riconversione dei vigneti della campagna 2011/2012, per un importo totale di 14.665.248,58 euro. Di questa cifra 3.004.789,32 euro sono stati utilizzati per terminare il pagamento delle domande relative al precedente bando della campagna 2010/2011; il rimanente 1.660.459,26 euro, ha consentito la liquidazione delle prime 823 domande ammesse alla finanziabilità e inserite in graduatoria. Al netto delle rinunce, si è pertanto conclusa a metà settembre, la liquidazione di 813 domande, per un importo complessivo di 11.532.837,11 euro e per una superficie di 1.099 ettari. Sportello unico agricolo

N. domande pagate

Importo pagato (€)

Superficie (ha)

BELLUNO

1

12.332,35

1,3667

PADOVA

110

1.441.227,82

136,9323

TREVISO

307

4.247.153,61

413,7842

VENEZIA

51

927.808,33

89,7608

VERONA

226

3.479.228,86

327,7634

VICENZA

118

1.425.086,14

129,6247

TOTALE

813

11.532.837,11

1.099,23

Dati relativi alle domande presentate nella campagna 2012

AIUTO ALL’ARRICCHIMENTO Per quanto riguarda l’aiuto all’uso di mosto concentrato per l’arricchimento di vino e mosti, entro giugno 2012 sono stati liquidati 4.751.348,09 euro per 464 domande; tale cifra corrispondeva al 38,56% del richiesto, rispetto a quanto inizialmente stanziato per l’arricchimento dal decreto ministeriale 7462 del 10/11/2011. A seguito della rimodulazione finanziaria con il decreto ministeriale 3883 del 28/06/2012, a fronte di uno stanziamento complessivo pari a 8.470.880 euro, è stato possibile procedere ad un’integrazione della liquidazione per tutte le 464 domande, per un importo ulteriore pari al 30,05% del richiesto. Alla fine di agosto risulta liquidata la cifra complessiva di 8.454.106,65 euro, pari al 68,61% del richiesto.

Sportello unico agricolo

N. domande pagate

PADOVA

8

TREVISO

Importo pagato entro giugno (decurtato del

(integrazione del 30,05%)

Totale pagato (con decurtazione totale del 31,39%)

140.603,66

109.573,13

250.176,79

199

1.580.680,97

1.231.841,83

2.812.522,80

VENEZIA

72

281.433,47

219.322,59

500.756,06

VERONA

170

2.405.671,64

1.874.751,85

4.280.423,49

VICENZA

15

342.958,35

267.269,16

610.227,51

Totali

464

4.751.348,09

3.702.758,56

8.454.106,65

61,44%)

Importo pagato ad agosto


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agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA

ACQUA: UN ANNO CHE LASCERÀ IL SEGNO La possibilità di coltivare una determinata specie in una determinata area dipende molto dalle caratteristiche del terreno e del clima. Entrambi pongono dei limiti che non è sempre facile superare. Per quanto riguarda la temperatura, ad esempio, sappiamo tutti che la vite si ferma ad una certa quota e che l’ulivo non può essere piantato nella pianura veneta dove periodicamente le temperature minime invernali scendono sotto un livello che danneggia gravemente la parte aerea della pianta. La disponibilità di acqua è uno dei fattori ecologici fondamentali e la vegetazione che vediamo attorno a noi ne è la testimonianza. L’estate 2012 resterà scolpita nella memoria degli agricoltori (e non solo!) per le temperature molto elevate e per la grave carenza idrica. La loro combinazione ha messo profondamente in crisi le colture tradizionali, creando gravi e generalizzati danni. Quello che è abbiamo visto, ci dicono i climatologi, è figlio del cambiamento climatico ed è solo un anticipo di quanto dovremo subire in futuro (un clima sempre più duro, caratterizzato da forti contrasti e da eventi sempre più estremi). Visto che nel medio periodo poco possiamo fare per modificare queste tendenze, non ci resta che adattare i nostri sistemi produttivi alle evoluzioni in atto.

di impianti e attrezzature esistenti. Da più parti in questi mesi si sono alzate voci che chiedono alla Regione di aumentare le risorse disponibili in modo che le aziende si possano attrezzare meglio per far fronte all’emergenza irrigazione. Da tempo manca però un vero “Piano irriguo” e bisogna andare nel lontano passato per trovare anni in cui si investivano cifre significative per migliorare i sistemi di distribuzione dell’acqua a scala di bacino irriguo. Il Progetto SIGRIA ha recentemente analizzato lo stato dell’irrigazione nel Veneto ed i Piani Generali di Bonifica dei Consorzi descrivono in modo preciso le opere che sarebbe necessario realizzare per permettere alle aziende agricole di adattare i loro sistemi irrigui. Si tratta ora di passare ai fatti, utilizzando i vari strumenti finanziari disponibili (fino a quelli europei).

ACCUMULARE L’ACQUA In particolare si dovrà lavorare per permettere di accumulare l’acqua nei momenti di abbondanza. Per far ciò si possono utilizzare anche le innovative tecniche di ricarica della falda, l’immenso serbatoio che sta sotto ai nostri piedi. Molto interessanti sono i risultati ottenuti con le Aree Forestali di Infiltrazione (AFI), sperimentate soprattutto dal Consorzio di Bonifica Brenta e dalla Provincia di Vicenza in collaborazione con Veneto Agricoltura, la STRATEGIE L’agricoltura da sempre si adatta all’am- cui realizzazione è incentivata dalla Mis. biente (suolo, clima). Per opporsi alla ca- 121 del PSR. Giustino Mezzalira renza di acqua la strategia fondamentale è quella di migliorare le tecniche irrigue. Il “messaggio” del 2012 è dunque chiaro: “cari veneti, popolo tradizionalmente ricco d’acqua, cominciate a pensare che in futuro avrete meno certezza di avere l’acqua sufficiente per portare a termine le vostre colture ed agite di conseguenza”. Dotarsi di efficienti sistemi irrigui è solo in parte una scelta aziendale: si potrà infatti decidere di acquistare un rotolone, di istallare un pivot, di dotare le piantagioni di sistemi di microirrigazione ma se l’acqua non arriva fino all’azienda e non abbiamo la certezza di averne in quantità e qualità adeguata tutto ciò serve a poco. Il PSR del Veneto offre varie ed ampie possibilità per migliorare i sistemi di accumulo e distribuzione dell’acqua nelle aziende agricole. Nella Misura 121 del P.S.R. sono previsti contributi per la riconversione di sistemi irrigui nonchè l’ammodernamento

A VALLEVECCHIA SI CAMBIA! A ValleVecchia (Azienda di Veneto Agricoltura sita tra Caorle e Bibione, al centro di un grande progetto di riqualificazione ambientale tra natura e agricoltura), da tempo si è adottato un innovativo sistema di accumulo delle acque piovane per far fronte alla mancanza di acqua. La falda ed i canali che bordano la valle sono salati e mancano collegamenti idraulici con l’entroterra capaci di portare l’acqua dolce. La soluzione realizzata consiste nel raccogliere l’acqua piovana attraverso il sistema delle scoline, dei capofossi e dei canali e pomparla in un laghetto sopraelevato della capacità di quasi 200.000 m3, giocando sul fatto che l’acqua dolce è più leggera di quella salata. Fino ad oggi però mancava un efficiente sistema di distribuzione dell’acqua. A questo ha finalmente ovviato un progetto europeo LIFE (WATERSTORE) che Veneto Agricoltura è riuscita a far approvare quest’anno e che permetterà di realizzare un efficiente sistema di distribuzione dell’acqua attraverso una rete tubata. I vari comparti della parte centrale di ValleVecchia saranno alla fine dotati di moderni Rangers che permetteranno di distribuire in modo molto omogeneo l’acqua anche in un’area caratterizzata da forte ventosità.

Area forestale di infiltrazione


agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA

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IL RISVEGLIO DEL BOSCO Sta per arrivare l’inverno e pare strano parlare in questa stagione di “risveglio del bosco”. Eppure in tutta la regione proprio l’economia che parte dai boschi e termina nei mille usi del legno sembra entrare in una nuova fase.

A monte va poi migliorata la capacità lavorativa delle imprese boschive, per rendere accessibile a prezzi competitivi la risorsa legnosa regionale. Un grande aiuto in questo senso può venire dall’adeguamento della meccanizzazione, fortemente incentivato da varie Misure del PSR Veneto (vedi Mis 122 A, Mis 123 F). A questo riguardo Veneto Agricoltura, in collaborazione con la Regione e la Fiera di Longarone, intendono potenziare nel 2013 “Filiere Legno-Festa della Foresta” per portare anche nel Veneto una stabile manifestazione che metta la meccanizzazione forestale e le imprese boschive al centro dell’attenzione. Infine, risalendo lungo la filiera, la Tavola della Regione ha individuato nella rinascita dei Consorzi Forestali lo strumento chiave per favorire l’aggregazione delle proprietà forestale, presupposto indispensabile per mettere sul mercato la materia prima legno di origine locale. Veneto Agricoltura, come annunciato a Piazzola sul Brenta alla fine dell’Anno Internazionale delle Foreste (2011), sta lavorando alla costituzione di Consorzi Forestali partendo dalle Foreste Regionali Demaniali in sua gestione, in primis da quella di Giazza. Il progetto strategico portato avanti dal Consorzio per la Valorizzazione del Legno Veneto punta a sviluppare una forte azione di marketing che faccia conoscere il valore del legno dei boschi regionali e la qualità del lavoro delle imprese venete. Per far ciò è allo studio un logo che accompagnerà il legno veneto dai boschi al consumatore finale.

UN IDEA GALEOTTA A Longarone, in giugno, in occasione della manifestazione “Filiere Legno-Festa della Foresta” si era riunita per la prima volta la Tavola della Regione, raggruppamento delle imprese che operano lungo tutta la filiera foresta-legno. Visto il successo dell’iniziativa, durante l’estate si è organizzato un Consorzio che mette stabilmente assieme i quattro lati della Tavola (proprietari boschivi, imprese boschive, segherie, industrie del legno), con l’obiettivo di valorizzare il legno veneto, attraverso l’attuazione di un articolato insieme di iniziative. A fare da motore per il rilancio dell’economia foresto-industriale veneta sarà l’uso del legno nell’edilizia, sostenuto dai grandi vantaggi del “costruire in legno” (rapidità di esecuzione, economicità, sostenibilità, etc.) Un’economia del legno locale non può però esistere se non vi sono segherie in grado di lavorare in modo competitivo i lotti di legname. Questo è uno dei nodi critici della filiera visto che la concorrenza delle segherie estere (in primis austriache) ha provocato negli ultimi anni una generalizzata morte delle imprese venete. La salvezza ed il rilancio delle segherie è uno degli obiettivi strategici che il Consorzio si pone.

La Tavola della Regione si è riunita per la seconda volta a Roana (Vicenza) il giorno 15 settembre 2012. A sottolineare l’interesse dell’iniziativa erano presenti gli Ass.ri regionali Ciambetti e Manzato. Durante l’incontro Veneto Agricoltura ha presentato un’ idea per far conoscere in modo molto coinvolgente il legno veneto ed il lavoro delle imprese che lo lavorano: ricostruire una tipica Galeotta veneziana, imbarcazione simbolo del genio e della potenza commerciale e militare della Serenissima. Nessun oggetto ligneo infatti meglio impersonifica e rappresenta la filiera foresta-legno di una barca costruita con i diversi legni delle Una galeotta veneziana foreste venete.

SOCIAL NETWORKS E WEB 2.0, L’AGRICOLTURA INNOVA Diffondere efficacemente i risultati delle proprie ricerche e attività; offrire opportunità e nuove conoscenze al settore primario veneto, e renderlo più competitivo e all’avanguardia. E’ la mission di Veneto Agricoltura che usa strumenti diversi, anche non tradizionali. L’Azienda regionale ha infatti attivato da tempo pagine sui principali social networks. A partire dal più famoso Facebook, ma anche su Twitter ed attivando anche un proprio canale su Youtube (www.youtube.com/user/VenetoAgricolturaTv). Quest’ultimo conta ben 26 minivideo tecnici caricati con già oltre cinquemila visualizzazioni. Strumenti che completano l’attività informativa in essere (comunicati stampa, newsletters, sito aziendale, www.venetoagricoltura.org, etc.), che si integrano con la divulgazione tecnica, le attività formative e quelle di trasferimento della conoscenza e dell’innovazione.


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agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA

AGROALIMENTARE, INCREMENTARE LA COMPETITIVITÀ Veneto Agricoltura attraverso il suo Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari di Thiene è coinvolta in diversi progetti della misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013. Questi progetti, che hanno come obiettivo lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, interessano varie filiere dell’agro-industria e vedono la partecipazione di aziende della Regione e, per alcuni di essi, la collaborazione con l’Università di Padova. I PROBIOTICI Tra i progetti conclusi, vanno menzionati i progetti PIFQUAVE ed ITALTOC. Il primo, coordinato da Latteria di Soligo e realizzato in collaborazione oltre che con Latteria di Soligo, con l’Università di Padova, con Latterie Trevigiane (ora Latterie Venete) e con Casearia Carpenedo, ha portato allo sviluppo di formaggi arricchiti con microrganismi probiotici. Inoltre, è stato realizzato uno studio sulle caratteristiche di probioticità, intesa come presenza di specie microbiche potenzialmente probiotiche, di alcuni formaggi tradizionalmente prodotti presso le aziende che hanno partecipato alla sperimentazione. L’OZONO Tra i progetti già avviati c’è il progetto H2OZONE, coordinato da Veneto Agricoltura, che si propone di sviluppare una tecnologia innovativa che consenta l’uso dell’ozono per il riutilizzo a fini irrigui di reflui dell’industria agroalimentare, in particolare del settore vitivinicolo e lattiero-caseario, garantendo un significativo risparmio in termini di costi di impianto e di consumi energetici e ad impatto zero sulla biodiversità. Un altro progetto recentemente avviato riguarda lo sviluppo di prodotti innovativi a base di carne di coniglio. Il progetto, denominato VGAMMACO è coordinato da Veneto Agricoltura ed è realizzato in collaborazione con l’Associazione Coniglio Veneto. Obiettivo del progetto è quello di allargare l’offerta della carne di coniglio, attualmente

limitata al prodotto fresco (coniglio intero o a mezzene) presentando al consumatore prodotti di V gamma a base di coniglio cotto in associazione ad altri ingredienti favorendo quindi il reddito delle imprese agricole coinvolte nel comparto cunicolo. QUALITÀ Il settore lattiero caseario è interessato da due progetti di recente approvazione: il progetto DIS, coordinato da Latteria di Soligo, prevede l’implementazione di un nuovo sistema di raccolta, analisi e gestione delle informazioni relative a tutti i prodotti e processi presenti nella filiera stalla–caseificio allo scopo di migliorare l’efficienza della trasformazione casearia mantenendone la qualità; il progetto CHEESEBULL, coordinato da Veneto Agricoltura e realizzato in collaborazione con alcune aziende lattiero casearie della Regione e con l’Università di Padova, si propone invece di implementare la determinazione routinaria con tecnologia all’infrarosso dell’attitudine casearia sia del latte di massa di allevamento che nei controlli funzionali con l’obiettivo di migliorare questo carattere nella popolazione bovina e introdurre i parametri che lo definiscono nei sistemi di pagamento del latte.

I LIEVITI Il progetto ITALTOC, coordinato dall’Università di Padova e realizzato da Veneto Agricoltura in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei vini della DOC Lison Pramaggiore e con Bioagro srl, si proponeva invece di selezionare uno o più ceppi di lievito autoctoni per la vinificazione dei vini della DOC Lison Pramaggiore. Il campionamento e l’isolamento di lieviti hanno interessato vigneti presenti nei territori della DOC e hanno portato alla selezione di alcuni ceppi di lieviti “ecotipici” in grado di rafforzare i caratteri di tipicità del vino con essi prodotto. Nel settore enologico è stato recentemente avviato il progetto BIODILIEVITI coordinato dall’Università degli Studi di Padova – Centro Interdipartimentale per la Viticoltura e l’Enologia (CIRVE) e realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco. Questo progetto ha come obiettivo lo sviluppo di nuove strategie e protocolli di vinificazione a ridotto impatto ambientale che consentano di limitare l’uso dell’anidride solforosa e di lieviti commerciali in cantina. Sempre nel settore enologico, il progetto BIODIVITE, coordinato dal Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura di Conegliano (CRA-VIT) e con la partecipazione del Consorzio di Tutela del vino Lessini Durello, vuole evidenziare e valorizzare l’effetto della biodiversità presente nel vigneto sulla qualità delle produzioni vitivinicole.

BREVI 29 NOVEMBRE 2012 – LEGNARO, CORTE BENEDETTINA – FORUM FITOSANITARIO SULLA PRODUZIONE INTEGRATA IN VITICOLTURA I tradizionali Forum fitoiatrici quest anno sono dedicati alla imminente attuazione della Direttiva europea sulla produzione integrata e in questo appuntamento si affronterà il settore viticolo analizzando come le strategie di difesa devono anche adeguarsi ai cambiamenti climatici in corso. Dopo una analisi delle strategie di difesa dalle diverse avversità i Consorzi e le Cantine del Veneto presenteranno le loro esperienze di applicazione dei disciplinari di produzione integrata. DAL 3 DICEMBRE 2012 AL 3 FEBBRAIO 2013 - LEGNARO, CORTE BENEDETTINA – QUATTRO APPUNTAMENTI DI UN PERCORSO DI AGGIORNAMENTO SUL TURISMO RURALE Cosa è il turismo rurale? Cosa raccontare dell’agricoltura veneta al turista rurale? Come comunicare al turista i valori del

rurale? Quali professionalità per il turismo rurale? Queste le quattro domande cui tenterà di rispondere questo percorso di aggiornamento sul turismo rurale che si rivolge in particolare alle guide ambientali ed escursionistiche, ma che vuole coinvolgere tutti gli operatori pubblici e privati, turistici (agenzie, IAT, albergatori, B&B, ecc.) e agricoli (agrituristi, produttori, consorzi, ecc.) interessati al turismo rurale. TRA NOVEMBRE E DICEMBRE 2012 – INCONTRI PROVINCIALI SUI PROSSIMI IMPEGNI PER LE IMPRESE AGRICOLE NELL’USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Una serie di incontri nelle diverse provincie venete per illustrare a tecnici e produttori agricoli le recenti iniziative regionali sull’uso dei prodotti fitosanitari e dare una prima anticipazione di come cambieranno le tecniche di difesa con l’attuazione della Direttiva europea 2009/128/CE.


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I GAL CON VENTIMILIONI DI EURO CONTRIBUISCONO AL RECUPERO DEGLI EDIFICI RURALI I Gruppi d’Azione Locale veneti, con l’attivazione di Misure volte alla riqualificazione degli edifici rurali, hanno reso possibile la sistemazione di molti immobili sia pubblici che privati. Sono infatti scaduti , o in fase di conclusione, i bandi relativi alla misura 323 / A volta al recupero di fabbricati e manufatti tipici di un determinato territorio. Tra le principali finalità degli interventi troviamo quella di contribuire a ridurre la tendenza allo spopolamento della cam-

pagna attraverso iniziative finalizzate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale,paesaggistico architettonico. I quattordici GAL veneti, grazie alla loro tipicità territoriale e culturale, hanno finanziato ristrutturazioni molto diverse fra di loro ma con l’obiettivo comune di potenziare la visibilità dei propri territori: dalle malghe ai tabià, dai casoni di campagna a quelli di valle, dalle corti benedettine alle idrovore, dalle ville venete agli edifici pubblici.

La popolazione e gli Enti Locali hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa,al punto che alcuni uffici hanno dovuto incrementare le cifre a disposizione dei bandi per accontentare le richieste pervenute.

Malga Serona in Comune di Caltrano

Casone Azzurro, Arzeregrande (PD)

SINTESI DELLE AZIONI 323/A DESCRIZIONE 323 A Azione 2 323 A Azione 3 323 A Azione 4

INTERVENTI AMMISSIBILI

Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico architettonico

Manutenzione, restauro e risanamento di immobili e fabbricati

Valorizzazione e qualificazione del patrimonio rurale

Ripristino e recupero di elementi tipici e caratteristici del paesaggio rurale e di manufatti

Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali

Manutenzione, restauro e risanamento di strutture e immobili, nonché dotazioni e attività informative a fini culturali

COORDINAMENTO GAL VENETI: GAL Patavino - Via S. Stefano Superiore n. 38 - 35043 Monselice (PD) Tel. 0429.784872 - Fax. 0429.784972 - Info@galpatavino.it - ww.galpatavino.it


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CRISI, IL PRIMARIO (ANCORA) TIENE Restiamo in testa alla classifica Ue delle produzioni certificate. Il numero dei riconoscimenti è ancora aumentato nei primi nove mesi di quest’anno: oggi il totale delle produzioni a denominazione d’origine sale a 246, di cui 154 Dop, 90 Igp e 2 Stg. Il giro d’affari legato alle produzioni Dop e Igp supera i 9 miliardi di euro l’anno, di cui 2 miliardi legati all’export. Continuano inoltre a crescere le esportazioni dei prodotti agricoli che a luglio 2012 (rispetto all’analogo periodo del 2011) sono aumentate del 7,2%. Era andata male però nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011). L’export del nostro agroalimentare è cresciuto più del totale delle esportazioni nazionali sia a luglio (aumento tendenziale a due cifre) che nei primi sette mesi del 2012 (+4,7% contro +4,2%). Complessivamente le esportazioni di prodotti agroalimentari hanno raggiunto i 15,2 miliardi di euro.Su base nazionale l’agroalimentare paga però in maniera pesante gli alti costi produttivi e contributivi, il carico burocratico e il calo dei prezzi all’origine. Infatti il valore aggiunto nel 2011 è sceso dello 0,4% e la crescita (+0,9%) del secondo trimestre di quest’anno non deve illudere, visto che il calo congiunturale è stato del -1,9%. Fattori negativi che, di fatto, hanno bloccato una ripresa che aveva cominciato a intravedersi nei primi tre mesi dell’anno facendo risultare il primario, rispetto ad industria e servizi, l’unico comparto produttivo a crescere. Mimmo Vita

PESCA, IL DISTRETTO NORD ADRIATICO Nell’ottica di regionalizzazione proposta dalla Commissione Europea, ben si inserisce la costituzione del Distretto di Pesca Nord Adriatico, che permette di applicare in modo integrato e su un’area definita i principi caratterizzanti la Politica comune della pesca (PCP), mediante la condivisione di sistemi di buona governance. In un bacino chiuso, com’è l’Adriatico, è fondamentale che la gestione delle risorse e delle attività di pesca sia condivisa fra le marinerie contigue, ma anche con le Regioni transfrontaliere, comunitarie e non. Un aspetto caratterizzante il Distretto è l’elemento “rete” e per questo le attività dello stesso sono coordinate da un Comitato di Gestione di valenza politica, composto dagli Assessori competenti per la pesca delle Regioni alto adriatiche e da un membro del MIPAAF; da un Gruppo Tecnico composto un rappresentante del Ministero, dai dirigenti del Settore della pesca delle tre Regioni e da un rappresentante dell’Osservatorio Socio Economico della pesca di Chioggia; da un Comitato Consultivo che rappresenta gli stakeholder del settore, in primis i rappresentanti delle Associazioni di categoria. Il Distretto di Pesca avrà competenza nei seguenti ambiti: • Individuazione di progetti annuali e poliennali, anche di tipo polifunzionale;

• Predisposizione dei Piani di gestione locali; • Applicazione degli indirizzi e controllo dei risultati dei Piani di gestione; • Integrazione con le istituzioni costiere; • Formulazione di fermo pesca biologico annuale in linea con le caratteristiche biologiche e riproduttive degli stock di risorse registrati nell’area del Distretto; • Coordinamento, a livello di Distretto, nella gestione delle crisi che assillano i singoli comparti del settore ittico; • Attuare politiche di Distretto volte a favorire la costituzione di Organizzazioni di Produttori su scala regionale e interregionale, per la gestione delle risorse per sistema di pesca.

CONTATTI Assessorato Reg.le Agricoltura 041.2793334 www.regione.veneto.it Direzione Piani Programmi Settore Primario 041.2795452 www.piave.veneto.it AVEPA 049.7708711 www.avepa.it Veneto Agricoltura 049.8293711 www.venetoagricoltura.org

www.piave.veneto.it

“AGRICOLTURA VENETA” Anno XIII n. 3 Direttore: Paolo Pizzolato Direttore Responsabile: Mimmo Vita rivista@venetoagricoltura.org Comitato di Redazione: Edda Battistella Sebastiano Carron Ilenia Cescon Andrea Comacchio Luca Milani Mara Cecchinato Renzo Michieletto Alessandro Tomasutti Direzione, Redazione e Amministrazione: v.le dell’Università n. 14, 35020 Legnaro (PD) Aut. Tribunale di Padova n. 1641 del 26.03.1999 Tel. 049.8283753 Fax. 049.8293754 rivista@venetoagricoltura.org Grafica e stampa: Centro Servizi Editoriali 30173 Mestre (Ve) Tel. 041.2517410 Chiuso in tipografia il 5.10.2012

Il 4 maggio 2012 a Umago è stato presentato il Distretto di Pesca Nord Adriatico, mentre il successivo 26 luglio, a Chioggia, si è insediato il Comitato di Gestione dello stesso. Il 19 Ottobre a Marano Lagunare le attività del Distretto sono state presentate alle Marinerie del Friuli Venezia Giulia.


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