Vaticano

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Maria Tiziana Lemme

Una passeggiata “laica” nella Città del Vaticano

È

un mercoledì,

sono le tre del pomeriggio, Roma. Via della Conciliazione è plumbea, il cielo manda giù una pioggia come vapore acqueo. Di fronte, la cupola di San Pietro è opaca come un cubetto di ghiaccio in un bicchiere di pastis. Nulla faceva presagire che, dopo qualche giorno, queste gocce di pioggia sarebbero diventate diluvio universale. Rifiuto di papa Ratzinger al mandato divino, viene in mente Sant’Agostino: «Ma che rapporti ho io con gli uomini, perché faccia ascoltare le mie Confessioni? Come se dovessero guarire le mie debolezze?». Ma è stato il giorno migliore per entrare, la prima di altre volte, nella Città del Vaticano per una “passeggiata laica”, sebbene passeggiare, nella Città del Vaticano, non è possibile. È possibile, soltanto, se hai le conoscenze giuste, fare shopping. Potere di una tessera. All’esterno del finestrino dell’automobile, all’ingresso del Petriano, la guardia svizzera fa un cenno da vigile urbano e “avanti – dice a cenni – proseguite”. La divisa carnascialesca, a striscie giallo e amaranto, è coperta da una mantella blu. Non fermano, non fanno controlli neanche gli uomini della Gendarmeria, che stanno dietro gli elvetici e hanno garitte posizionate a ogni angolo. Proseguendo, si incontra una rotonda, a destra c’è il mega parcheggio costruito recentemente, ben mimetizzato. Non incontriamo un’anima. Ecco uno spiazzo, il parcheggio, antistante una costruzione imponente. È un luogo di culto, un archivio, un palazzo? No. È il centro commerciale. La pelletteria all’ingresso. Borse delle migliori marche scontate dell’Iva, che con i saldi costano 350 euro. Cravatte dai colori mesti ma di quella marca esclusiva che impone la forma senza cuciture, 70 euro l’una, in saldo, poi orologi a iosa. Il meno prestigioso costa 2.500 euro. Le commesse dicono: “Qui viene a comprare la

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foto di Aurelio Candido

Al visitatore occasionale, che pure ha ottenuto l’autorizzazione per entrare, tutto è vietato. Soprattutto fare domande. Lo shopping nell’imponente centro commerciale consentito soltanto ai privilegiati possessori di una tessera. La farmacia è la meta più ambita

Titolino da fare Prova di didascalia per la rivista Reportage Prova di didascalia per la rivista Reportage Prova di didascalia per la rivista Reportage

numero 14

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