In memoria di Maurizio

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Dedicato a

Maurizio Corti

Azione gay e lesbica / Firenze


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27 Novembre 2002 - 27 Novembre 2003

Questo libro non ha la pretesa di raccontare Maurizio, nĂŠ di racchiudere i nostri ricordi di lui.

Questo libro è solo un modo, dopo la lunga assenza di un anno, per sentire ancora Maurizio vicino, e un dono per le persone che, come noi, gli hanno voluto bene.

27 novembre 2003 Azione gay e lesbica




FOREVER Words & Music by Lennox/Stewart Forever Now that you're gone Gone forever But the day goes on Forever When we were young With time to waste Everything was clear and good Thought we could live For a thousand years But yesterday is done And tomorrow's yet to come You'll never know Forever Now that you're gone Gone forever But the day goes on Forever

And I remember when we were fools Everything was me and you Thought we were kings With time to kill But yesterday is done And tomorrow's yet to come You live and learn Some people never take the time to try The way you live's the way you die The stuff of life's in short supply And if it sometimes hits you strong Remembering that things go wrong The song of life is just a song And everything goes on and on Forever Now that you're gone Gone forever But the day goes on Forever



“[…] noi lesbiche e froci […] abbiamo il gaio compito di reinterpretare tutto dal nostro punto di vista, allo scopo di arricchire, trasformandola, la concezione rivoluzionaria della storia, della società e dell’esistenza”. Mario Mieli, Elementi di critica omosessuale


Maurizio servitor della Patria

“E volo così, a braccia aperte tra le nuvole Volo così, nell'aria tersa senza limiti”. (Paola Turci, Volo così)


Il tempo passa, è passato un anno. E’ un autunno dal clima molto mite. Chissà che faresti tu adesso se fossi qui con noi. Lavoreresti, immagino. Ti ho sempre visto lavorare tanto. E’ passato un anno. I posti dove mi aspetto di vederti. Le cose che non ti ho detto, in particolare volevo scusarmi per un mio comportamento, ma rimandavo sempre. Spesso quando alzo gli occhi sul cielo e gli alberi dalla finestra del mio studio mi vieni in mente. No, non ci vedevamo ogni giorno, ma facevi parte della mia vita. Me ne sono resa conto molto più chiaramente da quando non ci sei più. La tua assenza rientra nelle cose che non si spiegano, è innaturale, è irreale. Il significato della frase “mai più”. Ora lo capisco. Spesso ti parlo, dove sarai adesso, come stai. Io non credo in dio né in vite eterne o simili, ma mi capita di pensare a te come se tu fossi da qualche altra parte. Mi capita di pensare che un giorno ti rivedrò, in un qualche altro luogo e tempo, un domani senza distinzione, dove saremo felici, dove potremo finalmente riposare. Ci ritroveremo lì, io tu Elena Graziella Massimo Riccardo Marco Francesca Mara e tanti altri e tante altre, senza più doveri né sofferenze, senza più il cappio del tempo che passa, la paura. La tua assenza è inspiegabile, e affonda come una lama, perché non ha soluzione. Te ne sei andato con eleganza, quella stessa eleganza che accompagnava ogni tuo passo, ogni tua azione, ogni tuo sguardo. Non è stato giusto, non eri tu quello che doveva morire, la tua bellissima persona non meritava così poco tempo, tu appartenevi alla specie rara delle persone buone. Tempo fa ho visto un film, e in quel film l’attrice che interpreta Virginia Wolf ?? dice che qualcuno deve morire perché gli altri capiscano il senso della vita. E in effetti per me è accaduto proprio questo, ma il prezzo è stato troppo alto, la tua preziosa vita. Ma voglio credere che tu adesso puoi sentirmi, e che, da chissà quale luogo, vedi e non ti senti solo. Ti voglio bene. Valeria




Maurizio è soprattutto un amico. Maurizio era una delle anime di Azione Gay e Lesbica, la più generosa, non è retorica: non si è risparmiato mai. Maurizio si incazzava, tanto, specialmente se qualcuno non rispettava, a suo sentire, Azione gay e lesbica. Perché era orgoglioso, più di tutti/e noi, del nostro circolo, del nostro lavoro, della sua visibilità di gay dichiarato e militante. Voleva sempre la scritta più grossa, lo spazio più grande, la cosa più altisonante e si arrabbiava se puntavi basso. Ha lavorato tanto perché istituzioni e soggetti politici riconoscessero Azione gay e lesbica, perché riconoscessero l’esistenza di tante lesbiche e tanti gay come lui. Aveva fiducia cieca in noi e noi in lui. Era uno di quegli amici con cui potevi litigare violentemente sicura/o che avrebbe pensato a quello che gli avevi detto. Era onesto, integro, come poche persone. Era bello, ballava, cantava, cucinava, montava e smontava cose, fotografava, c’era sempre con tutto se stesso. Un’immagine di Maurizio che porteremo sempre con noi è quella del 9 novembre, al corteo del Social Forum Europeo. Era lui che ci spingeva sempre a gridare più forte, a correre con lo striscione del pride sempre più alto, il suo entusiasmo era contagioso e liberatorio per tutti e tutte noi. Nei suoi ultimi 8 anni di vita, Azione Gay e Lesbica ha avuto un posto importante nel cuore di Maurizio. Partendo da un percorso diverso da quello della maggior parte di noi, ha portato nel nostro circolo tutta la sua storia: la sua e quella dei valori in cui credeva. Oggi parlare di “popolo” sembra non avere più senso, eppure Maurizio ha portato nel nostro circolo l’enorme forza rivoluzionaria che viene dall’essersi conquistato il diritto alla vita con il sudore, con il lavoro e con la sofferenza. Ci ha portato la consapevolezza che la parola Compagno ha un senso profondo, legato all’ingiustizia e alla battaglia contro di essa, a partire dalla propria vita. Ci ha insegnato che i compagni e le compagne si scelgono e restano tali sempre, in associazione ma anche nella vita. Maurizio ci aveva scelti/scelte Azione Gay e Lesbica lo aveva scelto. Oggi, Maurizio, la tua associazione è orgogliosa di te, più, se possibile, di quanto tu non lo sia stato di Azione Gay e Lesbica. Maurizio è soprattutto un amico, ma se vogliamo ricordarlo come militante di Azione Gay e Lesbica lo vediamo come una fonte di calore. Maurizio, nonostante i pregiudizi, le difficoltà e i rifiuti che ha incontrato come gay sulla sua strada ha saputo costruirsi pezzetto per pezzetto il suo orgoglio, e per la sua generosità ha potuto trasmettere a tutti e tutte noi di Azione Gay e Lesbica questo orgoglio in forma di energia e di passione per quello che facevamo ogni giorno. E questa energia ci arrivava quando Maurizio parlava e quando

Maurizio ascoltava, quando si incazzava e quando era ironico, quando sceglieva di essere leggero e quando si sobbarcava anche con leggerezza pesi e impegni gravosissimi. E in lui questa energia e anche l’irruenza, lo scatto, un sano sdegno per le ingiustizie e le scorrettezze diventavano un tutt’uno con la dolcezza, con la capacità di accogliere, con la dedizione quotidiana. Maurizio era Azione Gay e Lesbica: l’agire concreto, il fare e disfare, l’energia viva della nostra associazione. Già adulto ha conquistato la sua casa nel movimento gay e lesbico non a causa di eventi specifici, ma per scelta personale. E’ quello che in ogni momento prendeva in mano la situazione e la affrontava. Maurizio è l’orgoglio di Azione Gay e Lesbica, l’entusiasmo e la passione del circolo, magari poco incline a disquisire ma capace, con il suo impeto, di coinvolgersi e coinvolgere tutti e tutte sia nelle grandi battaglie che nelle questioni pratiche quotidiane apparentemente banali ma senza le quali non esiste un movimento. Cosa saranno le feste alla Flog senza di lui, cosa sarà la nuova sede senza di lui? Maurizio un cuore grande, sempre a testa alta con orgoglio e passione, resistere con forza e coraggio. Ci sono tante cose che senza Maurizio non potremo fare più. Ci manchi.



“e il vento smuove le vetrate e a volte un'eco di risate che un tempo risuonavano da lì ma non passateci d'aprile che non potreste più vedere le rose come quando lui era qui. E quando c'era lui le sale erano piene mille sere di gente e luci e scherzi di buffoni, e feste fino all'alba e poi canzoni”. (R. Vecchioni Fata)



Ciao Maurizio, è già passato un anno da quando te ne sei andato e non mi sembra possibile. In questi giorni, complice anche il lavoro di scelta delle foto per questo ricordo che abbiamo voluto farti, mi rendo conto di quanto ancora sia difficile e doloroso accettare che non ci sei più. Ancora adesso tutto mi sembra irreale... come se si trattasse di un terribile incubo dal quale non riesco a svegliarmi. Perché è inconcepibile, inimmaginabile, impossibile associarti alla morte... tu e la morte... due termini che non possono coincidere. La tua energia, il tuo calore, la tua passione, il tuo sguardo, la tua voce trasmettevano vitalità....mai ho conosciuto altre persone che sapessero dare assieme dolcezza e decisione, ironia e fermezza.... Come può tutto questo essere associato alla morte? Senza te mi sono trovato improvvisamente privo di un punto fermo, abbandonato e al perso. Con la tua straordinaria capacità di essere presente sempre e con tutto te stesso, con tutti i tuoi pregi e anche con i tuoi difetti (quanto eri testardo e cocciuto...) nel corso degli anni ti sei pian piano insinuato nella mia vita fino a diventarne una parte integrante. La nostra amicizia nata per la comune militanza nel circolo si è poi estesa fino a renderti negli ultimi anni parte della mia quotidianità, risorsa indispensabile per le mie giornate. Quanti momenti abbiamo passato assieme, quante iniziative per il circolo abbiamo vissuto assieme, quante serate abbiamo passato assieme a zonzo per la città, in tutte quante ricordo tanta energia, tanta allegria, tante risate - quanto ridevamo assieme Maurizio - e anche tante discussioni o meglio tanti battibecchi. Quanto ridevamo e litigavamo assieme Maurizio, ti ricordi? Mi vengono in mente le giornate a Madrid, per il progetto Daphne del Circolo, Elena, Graziella, Valeria e Francesca ci prendevano in giro, dicevano che eravamo come Sandra e Raimondo, ricordi?. Litigare e discutere era uno dei tuoi innumerevoli modi per dimostrarmi il tuo affetto e me ne davi tanto; eri sempre presente in ogni occasione, sempre disposto ad ascoltarmi e a farmi piccole confidenze, magari per poi contraddirmi o per criticare i miei consigli, ma mai con malizia, mi lasciavi sempre il senso della tua presenza vera, sincera, della tua irruente affettività. In questi giorni ho provato a pensare a singoli episodi emblematici della nostra amicizia....ma ogni volta mi sono trovato "travolto" da una moltitudine di situazioni mischiate tra loro e questa tormenta di sensazioni mi impedisce di far emergere singoli ricordi... emerge solo il tuo volto e la tua voce. Sicuramente è sempre difficile abituarsi alle morti improvvise, ma con la tua è praticamente impossibile. Se devo trovare una cosa che più delle altre mi hai lasciato con la tua prematura partenza, forse è l’essermi reso conto di quanto eri capace di amare e dare tutto te stesso senza mezze misure e senza malizia; o amavi, e amavi tanti/e di noi, o non amavi, e erano pochi/e in questo secondo gruppo. Non che non lo sapessi, ma probabilmente non ci facevo caso, invece il grande dolore che ha travolto tanti e tante di noi dopo la tua morte, mi ha fatto capire che per ognuno/a di noi tu eri “il migliore amico, il più importante” e lo eri veramente per ognuno/a, ma non per diplomazia o finzione ma perché sapevi dare e amare senza calcolo o comparazione, per te tutti e tutte noi eravamo le persone “più” importanti; e questa è veramente una qualità rara e preziosa. Mi hai lasciato tante cose importanti, ma a cosa mi servono senza di te? Mi manchi tanto Riccardo


Abbiamo già detto e scritto tante cose su Maurizio, e forse non ci siamo ancora resi conto cosa significa veramente la scomparsa di Maurizio, io sto cominciando a capire solo ora cosa significhi assenza, mancanza. Il Maurizio che mi manca di più è quello che si arrabbiava sempre, perché in quelle sue tuonanti incazzature vedevi la persona integra, schietta, pulita, piena di passione; la faziosità era il modo in cui dimostrava amore e orgoglio per quello che faceva. Mi manca Maurizio quando era vanitoso e suadente e seduttivo, e che cercava (riuscendoci) di piacere a tutti, di restare impresso nella mente di tutti: in questa voglia di conquistare e di incantare il mondo ci vedevo una enorme fame d'amore e d'affetto che mi inteneriva. Mi manca il Maurizio stressante, quello che ti obbligava a correre, quello che ti trascinava come una locomotiva. Mi fa rabbia che se ne sia andato, che si sia trascurato, che abbia deciso di non limitarsi, di non fare attenzione, di non proteggere il suo cuore. E nonostante tutto, in questa rabbia per le sue scelte di ritmo di vita, provo un enorme rispetto, una cosmica ammirazione. E una tenerezza che ferisce, che forse non ho saputo comunicargli quando era il momento. Ciao Mauri Marco


“Se la posizione della sinistra storicamente fosse stata diversa, sicuramente sarebbe successo qualcosa che avrebbe portato ad una maggiore apertura delle persone. La sinistra italiana ha delle gravi responsabilità sull’omofobia italiana. La sinistra tuttora mi fa arrabbiare tantissimo perché mantiene i piedi in due staffe, non prende decisioni. Non è coerente”.

Maurizio


“La chiesa ha una posizione e una reazione esclusivamente e squisitamente omofoba. Ha inciso moltissimo sulla cultura italiana. È sicuramente una delle principali cause dell’omofobia italiana. Il motivo per cui [la chiesa] è omofoba è che l’omosessualità scardina il concetto di coppia uomo-donna che stanno insieme per procreare. Non si parla mai di amore, di coinvolgimento, di bellezza. È difficile combattere la chiesa. Certamente si fanno delle manifestazioni, ma dovrebbero essere le persone, soprattutto i gay e le lesbiche cattolici/che, a ribellarsi. Ma la chiesa in Italia è alla base delle famiglie, è stata ed è ancora la guida morale del paese. Oggi però è molto diminuita la percentuale di persone che la seguono e mi auguro che continui ancora a diminuire”. Maurizio



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