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PA CT
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FREEPRESS
EDITORIALE
I D E TO RIA LE
Follow the white rabbit
Abbiamo pensato di fare così: chiudere le nostre buone idee dentro questo piccolo logo a 4 lettere, poi spedirlo in orbita. Lontano fin dove ci riesce. Più in alto del sole ma ancora più su. A quel punto respirare - attendere prego incrociare le dita. Aspettare che ricada sotto forme diverse, Ogni volta diverse. Un magazine, un sito, eventi, grafica, colore, comunicazione. Tutto quanto e poi chissà cos’altro. nano tante cose. Prima però ci serviva un punto di (ri)partenza ed allora eccolo qui: 16 pagine come piccolo manifesto, compatta rampa di lancio interspaziale. Ed una grande parola che le attraversa tutte: Cambiamento. Il nostro, il vostro, quello lì fuori. Ci sembrava la cosa giusta da fare, un attimo prima di ripartire. 16 cose da conservare, Poi cambiare di nuovo. Altro corpo altra vita. Tutti in posizione. Next step. /danilo ausiello/
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G I U G N O / LU G L I O 2 0 1 0
S TA T U S . . .
COME Ti CAMBIO
NAPOLI C’è una canzone dei Negrita, si chiama “Cambio”, che fa: “Cambio, cambio, cambio di mentalità!”. Bene, detto questo andiamo avanti. Si parla di cambiamento in questo numero di nano, così ora vi faccio l’elenco delle cose che secondo me dovrebbero cambiare in questa città incasinata. Allora: le macchine in doppia fila, quelli vestiti da pulcinella ad ogni angolo di via, i bambini violenti col Super Santos a Piazza Dante, i parcheggiatori abusivi, Pazienza a centrocampo. Ancora, il Vesuvio, che lo teniamo a fare? Non serve a niente, è spento. Via, togliamolo. Al suo posto un enorme parcheggio da consegnare a miliaaardi di parcheggiatori abusivi! Ma ci pensate? Un’orgia di “Capo! Capo! Dottò!”. Cambierei i ritardi dei pullman! In questa città (tentare di) prendere un pullman è come (tentare di) avere un’esperienza metafisica. Ma una cosa non cambierei mai: i napoletani. Senza i napoletani non ci sarebbe la necessità di dover cambiare niente, e io, mi domando, cosa ci scrivevo in questo articoletto senza di loro? Sono cose che fanno pensare. Marco Marsullo marco-marsullo.blogspot.com 5
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www.nanoedizioni.com Via Nuova Bellavista 1 - 80056 Ercolano NA Responsabile contenuti: Danilo Ausiello danilo@nanoedizioni.com Direzione commerciale: Marco Ausiello marco@nanoedizioni.com Comunicazione esterna: Marco Penza m.penza@nanoedizioni.com Progetto grafico: NANO COMUNICAZIONE nanocomunicazione.it Logo “nano”: Raffaele Solaro Hanno collaborato: Cristiana Conteduca, Francesco Crisci, Francesco D’Ambra, Walter D’Aprile, Giovanni Di Benedetto, Marco Di Donna, Iabo, Marco Marsullo, Francesca Raspavolo Foto: M.A. Redazione: redazione@nanoedizioni.com Via Nuova Bellavista 1 80056 Ercolano - NA Telefono : 081 6122 700 Pubblicità: pubblicita@nanoedizioni.com 081 6122 700 Tiratura: 12.000 copie
N U M E R I & PA R
OLE
NUMERI / NA
16.000 m2 per la nuova stazione di Piazza Garibaldi realizzata da Dominique Perrault 11.988 le nuove imprese gestite da under 30 1000 podcast didattici distribuiti dall’Università Federico II attraverso iTunes U 24.384 gli stranieri regolari residenti in città 21 piani di trasformazione urbanistica approvati negli ultimi 6 anni 45 milioni di euro stanziati dall’Ue per il Forum Universale delle Culture del 2013 2000 le aziende cinesi tra Napoli e provincia 4 nuovi campus universitari entro il 2012 PAROLE / NA «Il tema della qualità della vita dovrebbe essere il primo punto di qualsiasi programma amministrativo a Napoli e in Campania. Purché ci si intenda sul concetto moderno di qualità: un ambiente salubre deve poter proteggere e stimolare sia la vita reale sia la vita immaginata e immaginabile.» (Eduardo Cycelin - Direttore Museo Madre) 6
«La volontà di perpetuare il potere a costo di mille compromessi ha finito a Napoli per creare immobilismo. Bisogna recuperare la capacità di governare il territorio con efficacia, accelerando i tempi delle decisioni e monitorando con rigore la realizzazione di progetti e opere». (Gianni Lettieri - Presidente Industriali Napoli)
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«Credo che qui a Napoli ci siano le forze, in politica e nella società, non serve cercare fuori ciò che c’è dentro. Serve solamente il coraggio di fare delle scelte che parlino chiaro: infrastrutture, tecnologia, lotta alla criminalità, sostegno alle imprese». (Walter Veltroni - Pd)
NANO/FUME
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T TO
IC NANO * MUS QUELLI DEL NANO CONTEST 2010
JFK
e la sua bella bionda
I JFK e la Sua Bella Bionda sono una band che potresti trovare citata all’interno di un libro di Nick Hornby, in
una di quelle Top 5 di Altà Fedeltà del tipo “5 band di cui sentiremo presto parlare”. Finalisti del Premio De Andrè, vincitori dell’ultima edizione 8
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del nostro Nano Live Music Contest, in poco più di un anno i JFK hanno rapidamente attirato l’attenzione di critica e pubblico con un tipo di musica che miscela sapientemente tradizione cantautoriale (Rino Gaetano, Piero Ciampi) e quella più recente di progetti quali Brunori Sas e Luci della Centrale Elettrica. Il tutto rivestito di una veste sonora debitrice di un neo-folk che negli ultimi anni ci ha fatto innamorare di band come Fleet Foxes e The Shins. Canzoni solari ma non troppo. Canzoni che aspirano alla felicità, non canzoni allegre, che poi è il segreto nascosto per ogni buona composizione pop. nano è pronto a scommetterci. Vuoi mettere la soddisfazione di dire “ve l’avevo detto io!” Giovanni Di Benedetto
music lab nella prima ristrutturazione, è sede delle lezioni insieme alle altre sale che ospitano anche laboratori di musica d’insieme, musicoterapia e jam-sessions periodiche con allievi e maestri. Il risultato finale è una crescita individuale conseguita con lo studio dello strumento seguiti da un grande professionista, accompagnata dallo sviluppo di capacità performative frutto della continua interazione con gli altri allievi nelle sedute di musica di insieme e nelle jam-sessions, teatro di quello splendido intreccio di stili, emozioni e vite chiamato musica.
Da ormai più di 4 anni fabric è punto di riferimento per la musica dal vivo di qualità. Ospita sin dagli esordi i migliori artisti dello scenario musicale campano e nazionale e vanta numerose memorabili partecipazioni di artisti di prestigio internazionale. Dall’amore per la musica e dall’intenso rapporto professionale ed umano che ci lega a tanti eccezionali artisti delle nostre terre, nasce music lab, la scuola di musica ideata e costruita con i musicisti, per i musicisti. Una sala prove, ricavata nelle cantine del ex Nastrificio non ancora portate alla luce
Metodi e attività: Tecnica strumentale Sviluppo dell’orecchio Tecniche di improvvisazione Tecnica vocale associata alla musicoterapia Armonia moderna Musica d'insieme Seminari di approfondimento Jam sessions periodiche nel club Strumentazioni: Batteria Acustica Yamaha Pianoforte Yamaha Clavinova CLP 265 GP Mixer live Lem - Yamaha Microfoni Shure, Electro-voice Amplificatori chitarra e basso Laney, Marshall Speakers Community XP500
Corsi e Maestri: Canto Roberta Bianco Pianoforte Elisabetta Serio Chitarra elettrica Mimmo Langella Basso elettrico Guido Russo Batteria Pasquale De Paola Musica d’insieme Mimmo Langella Sassofono e Flauto Giuseppe Colucci
incon
gratrotdimostrativo uito con i nse gnan
te
Via Bellucci Sessa 22 · 80055 Portici (NA) Italy
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music lab
hostel
restaurant
club
E NANO * STYL
Look@Napoli
Parlare di moda oggi più che mai significa sentire la strada ed ascoltare i suoi suggerimenti. E le strade di Napoli esprimono da sempre sensazioni comuni: capacità inespresse, risorse da recuperare, fame di novità. Sono strade di una città che può guardare con fierezza alle nuove avanguardie europee, a patto però che acquisti piena
consapevolezza delle sue potenzialità. Noi che guardiamo Napoli attraverso le lenti dello stile e del lifestyle sappiamo che esiste una gigantesca voglia di cambiamento che i giovani esprimono attraverso il loro look e che ci fa ben sperare per il futuro. Che siano le avanguardie stilistiche del nuovo dark– 10
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goth o del più romantico magician style; che sia la moda delle t-shirt tanto amata dai clubbing addicted; che sia il taglio sartoriale così cara alla Napoli bene. Raccontare lo stile di Napoli è un po’come raccontare la sua storia: un bellissimo vestito da indossare in mille modi, ma non sempre portato nel modo giusto. Walter D’Aprile (NSS)
E LIKE PEOPLE W
FEDERICO II Mr. UNIVERSITà
Federico di Svevia, re di Sicilia, Gerusalemme, dei Romani, d’Italia, della foresta e Signore degli Anelli, nacque nel 1194 da Enrico VI e Costanza d’Altavilla. Napoli gli deve molto: istituì nel 1224 la prima università laica della storia e lasciò che una delle statue del Palazzo Reale lo fermasse per sempre nell’atto di tirarsi su la veste per mostrare la coscia. Cresciuto sotto l’ala protettiva di Innocenzo III e di vari altri tutori, tra cui un
imam, sviluppò un certo eclettismo, responsabile della sua attitudine a circondarsi di intellettuali, matematici e letterati. Cotanto progressismo cozzò più volte con la paura del papato, che temeva che Federico mirasse a unificare il Regno di Sicilia e l’impero germanico. Minacciato dalla scomunica, si convinse a intraprendere una crociata ma la peste bastarda colpì lui e i suoi crociati e la scomunica
non lo risparmiò. Fu tradito dal suo consigliere (bastardo anche lui) e sostituito al trono del Sacro Romano Impero. Morì per un’infezione intestinale nel 1250. Era tanto una brava persona. Cristiana Conteduca
ES NANO VENU VENUES
LANIFICIO 25 CHIAMATA ALLE ARTI
Un laboratorio gratuito d’arte, nel cuore antico della città, per svezzare i nuovi talenti della scena underground partenopea. Un miracolo napoletano: è questo quello che fanno i responsabili della Carlo Rendano Association al Lanificio 25 di Napoli. Lo storico locale di Porta Nolana ha deciso di scommettere sugli artisti emergenti, mettendo il proprio background, la propria esperienza, a disposizione di chi ha l’asso nella manica ma non siede
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al tavolo giusto. In palio c’è lo stage del Lanificio 25 e quindici impagabili minuti di notorietà. Una specie di concorso pensato per chi ha qualcosa di nuovo da dire e da far sentire. Quindi in bocca al lupo a tutti gli appassionati di digital art, video art,
live media, experimental cinema, sound art, musica. E al Lanificio 25, soprattutto. Francesca Raspavolo
NO LISTA SPESA NA ale) sign (zona s.pasqu Jda sss Zu
- Cuscini d?) aspetto il mini iPa - Kindle o iPad? (o ogram”) (gratis!) pr a s wa f my brain m) - singolo Atari (“I lessandrococchia.co “spaghetti time” (a - quadro Cocchia /12) recht - Napoli (2 - 1 biglietto per Ut re alo su iTunes sto - app pasta Garof i legge” Cilento - “Asino ch - book: Antonella ” ve “Mia suocera be - book(2): De Silva a.it am die portatile su Pij - (fghissime) custo > Enjoy! - album Bjorkestra
NANO ART
INTERVIEW: IABO Ciao Iabo. ci piace tanto la tua copertina di questo numero di nano.. Sai che sei bravo? Vi giuro che Iabo non capisce nulla di Arte contemporanea. Parola di: nano. L’arte secondo Iabo. In due righ e. Esatto, l’ arte si trova proprio in mezzo tra le due righe. Ed è tutto quello che si fa in un secondo momento. Senza Iabo .
Parlaci della tua ultima esposizione e poi della prossima
. L’ultima è stata una Performance (illegale) a New York: “Pizza a Portfolio” negli spazi Armory Show, Volta e Pulse. La prossima esposizione sarà curata dal museo PAN in uno spazio a Valparai so in Cile insieme alla collezione “Terrae Motus”. Inoltre sto lavorando a un interessante progetto di adv-media-culture con un artista milanese di origini partenopee.
? come vanno le cose in città Senti, artisticamente parlando sia satura, solo che vio Vesu del mbra all’o à Penso che la creativit i. ti/fondi e soprattutto di spaz per esplodere ha bisogno di fon in città un nome ato arriv na appe E’ . cano Le idee certo non man . Poi c’è un nuovo spazio per nuovo: Anna Utopia Giordano oranea: Litihum, p.zza Trieste temp con rte a l’alta tecnologia dell’ e Trento 48. Tu che ti intendi di immagini: la svecchiamo un po’ quella di Napoli? E come? Vi giuro che a settembre/ott obre faccio piazza pulita. Parola del: Vesuvio.
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BUSINESS
TECH
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con Immaginatevi una Sili Grandi Valley sotto al Vesuvio. ionaluz rivo te per sco ti, proget e. Il ich rist eni avv i rie, invenzion prende futuro del mondo che ed forma tra via Caracciolo i Campi Flegrei. E chi ha detto che è impossibile? io ed Basta qualche decenn siero una rivoluzione del pen sarsi, fes con à: orit pri le del e si. sacrificarsi, reinventar hissimo. Pensateci: sarebbe fig us. e sav l wil e enc Sci
ARO SAN GENN out Beato il popolo che non ha bisogno di Santi. Soprattutto di uno così, pigro e supponente, uno che se ne sta tranquillo a programmare il solito numero del 19/9 mentre in città succede di tutto. E lui invece niente. Dorme. Poi verso la fine di settembre, come se niente fosse, tira fuori la faccetta gialla e fa il suo sanguinaccio in mezzo alla folla osannante. Sempre così, sempre uguale. Scetati Gennà.
C’è un grande paradosso tra i paradossi a Napoli e riguarda i soldi: una città così votata al mercato e agli affari - la città del mare e del pacco & contropaccotto - appare da anni paralizzata da questa pigra dipendenza nei confronti del denaro pubblico. Tiriamoci su le maniche: là fuori ci sono ancora un sacco di cose da inventare, idee da lanciare, sfide da vincere. Potenzialmente, un sacco di soldi da fare.
MARADONA o ut E’ stato il più grande calciatore di sempre (qualcuno l’ha già detto?) e fin qui tutti d’accordo. Adesso però sono pure 15 anni che se ne va in giro con l’aria del CheGuevara mbriaco, collezionando boutade colossali e tragicomici fallimenti sportivi. E insomma francamente avrebbe anche un po’ rotto le balle. A Napoli invece stiamo ancora con gli altarini votivi con il capello dentro. Ci facciamo tristezza da soli. Moving on, please.
in
ART
A Napoli se qu alcuno parla in d’arte è assai probabile che stia parlando di qu alco come minimo sa che risale a due secoli fa . Con tutto il ris petto che la gente va : poi dice ne e si impicca. No i musei n sarebbe meraviglioso se riu liberarci da qu scissimo a esta passatista e im accezione pegn L’arte è figa. L’a ativa? rte è qui ed or a. Passateparola. (Se a convincere tu riusciamo tti questa città si risveglierà tip o marmotta il primo giorno di primavera)
TA ORRIS IL CAM out
ente più La cosa decisam facce lle de e bil ta or insopp esta sorta di di camorra è qu oi del Male, aura da superer bile e gigantrri te e in l’immag za le masse e riz esca che terro nizzi. E invece affascina gli scug rnicoli cave : ne be li guardate ammazzano disperati che si o le logiche a vicenda second tame ste tri do on di un m attati, ancora arro. Rozzi, disad oto. le m sgommano con ssici tipi che cla i te en m Pratica ai ad una m te non porteres erda. m di e ur Fig . ta fes
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