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Cronaca

15 ottobre 2008

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Luigi Rapisarda, responsabile del Sert lidense, spiega a Reporter le nuove tendenze dello “sballo” e i danni provocati «Le pasticche causano tachicardia, convulsioni, a volte il coma. Si rischia un'overdose non prevedibile»

Ecstasy e cocaina «Fermate i giovani» di Marco Ciapetti

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(marco.ciapetti@reporternews.eu)

uori dalle discoteche, dentro i bagni dei pub. Nei parcheggi vuoti, all’interno delle minicar. Ma anche nel quarto d’ora di ricreazione, nelle serate in cui mamma e papà lasciano casa vuota. Il mondo della droga non è più solamente per adulti, o per neomaggiorenni. Ora a cadere nella trappola chimica del falso sballo sono anche i primi adolescenti, quindici o quattordici anni di innocenza gettati al vento per una goliardata. A raccontare a Reporter il mondo delle droghe chimiche è il dottor Luigi Rapisarda, responsabile del Sert di Ostia da più di dieci anni. In principio fu l’eroina. Poi arrivò la coca. Ora sembra che le droghe sintetiche siano le più diffuse, soprattutto tra i più giovani. Questo cambiamento di tendenze si rispecchia anche nel vostro lavoro? «Stranamente no. Ma solo perché chi fa uso di droghe sintetiche non si sente un drogato. Il sert viene spesso identificato, sbagliando, con gli eroinomani, mentre da noi è in cura chiunque sia dipendente da sostanze tossiche. Abbiamo anche molti pazienti alcolizzati».

Droghe sintetiche. Di cosa si tratta? «Pasticche, il cui contenuto è un composto chimico difficilmente classificabile. Si parla di sostanze come l’ecstasy, l’Mdma, ma sappiamo che nelle pastiglie colorate a volte si nasconde l’impensabile, sapone, gesso o chissà che cos’altro». Quali sono i danni provocati da queste sostanze? «Si tratta di danni terribilmente seri, spesso irreversibili. Facilmente si incappa in convulsioni, tachicardia, si può andare in coma. Se poi l’assunzione avviene in luoghi chiusi come le discoteche si arriva all’iper-

termia, l’aumento della temperatura corporea, che può provocare la morte». In molti dicono “lo faccio solo una volta”.. «Anche la ragazza che è morta a Bergamo…Uno dei rischi che si corre è quello dell’overdose non prevedibile. Spero che il concetto sia chiaro». Una volta era la droga per ricchi, ora che cos’è la cocaina? «Una delle droghe più diffuse. Consideriamo un dato: quando ho iniziato a lavorare qui in via Tagaste la percentuale di pazienti cocainomani era ferma al 4%. Ora che sono pas-

sati dieci anni sono quattro volte tanti, abbiamo superato il 17%». Chi è il cocainomane? «Non è più facilmente identificabile con un tipo di persona. Può essere un manager, un avvocato, un operaio, uno studente universitario. Una cosa è certa: si tratta di persone fondamentalmente depresse, in cerca di qualcosa che li stimoli. Ma purtroppo da qualche tempo questa droga è arrivata anche ai più giovani, grazie anche alla diminuzione del suo prezzo, e probabilmente della purezza». Giovanissimi dunque. Di che età? «Consideri che il nostro paziente più giovane è un cocainomane di quattordici anni accompagnato dal papà». Cosa provoca la cocaina? «Danni terribili al cuore. Quando in un pronto soccorso arriva una persona che ha meno di quarant’anni e presenta sintomi da infarto si pensa subito all’assunzione di coca. E non si parla mai di quello che avviene alle donne incinta che non smettono di sniffare: i danni che riporterà il nascituro sono terribili». Eroina, cocaina o ecstasy. In ogni caso quanti tossicodipendenti ha visto uscire dal tunnel? «Pochi. Purtroppo».

Le cyber-droghe

Avviso ai naviganti Il pericolo arriva anche dal computer A scanso di equivoci è meglio mettere subito le cose in chiaro: le droghe digitali che si trovano su internet sono pericolose. Sono comunque delle droghe. E come tali possono provocare gravi danni all'organismo, soprattutto al cervello, visto che attraverso l'ascolto di questi file audio arrivano alle orecchie onde sonore a bassa frequenza che riproducono gli effetti delle sostanze stupefacenti materiali. Nel numero scorso Reporter si è occupato di nuove droghe, di sostanze che stanno sostituendo quello classiche sul mercato degli stupefacenti, e lo ha fatto attraverso un'inchiesta che ha voluto presentare tutti gli effetti dannosi per l'organismo e i rischi per chi le assume. Nell'ambito del servizio uno spazio specifico è stato riservato anche alla cyber-droghe, un fenomeno che sta dilagando in tutta Europa e negli Stati Uniti. Per l'assunzione di queste sostanze stupefacenti è necessario scaricare un programma dalla rete, di cui non ripetiamo il nome per non incentivare il fenomeno. L'obiettivo di Reporter era quello di mettere in allerta tutti i naviganti, di far capire che anche se si sta ascoltando un file audio, come per la propria canzone preferita in mp3, non c'è nulla da scherzare. Da ultimo l'inchiesta poteva essere un valido strumento a sostegno delle famiglie per controllare i loro figli. (M.S.)


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