CAMMINIAMO
insieme
PARROCCHIE DI GUIDIZZOLO E BIRBESI
Dicembre 2014
Un Natale di vera Carità! Con amore prendiamoci cura della nostra parrocchia Da parecchio tempo nelle nostre celebrazioni e in ogni ambito della vita parrocchiale, ci sentiamo ripetere queste parole: comunità, corresponsabilità, prendersi cura, avere a cuore. Si potrebbe riassumere tutto questo in una parola: “Carità”. Carità non significa solo “beneficienza” o “elemosina”; in termini cristiani, quando si dice Carità, si intende affetto e soprattutto Amore. Possiamo e dobbiamo vedere la parrocchia come un luogo di Carità, uno spazio dove prevalgono amore e corresponsabilità. Il termine che nella Bibbia corrisponde meglio all’idea di corresponsabilità è quello di “custodia”. Vuol dire stare accanto all’altro con attenzione d’amore, rispettando e accompagnando il suo cammino, facendosene carico, coltivando la sua vita come bene assoluto. Come Dio custodisce ciò che ha creato, così l’uomo è chiamato a custodire il mondo in cui dimora e l’altro uomo come proprio fratello. Ma cosa deve essere custodito con la nostra responsabilità? “Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!”. Così si è pronunciato Papa Francesco nell’omelia della liturgia inaugurale del suo servizio di vescovo di Roma, allargando lo sguardo all’intera famiglia umana. Prendersi cura, quindi, per essere corresponsabili nella nostra crescita di persone, al fine di fare delle nostre famiglie e della nostra Parrocchia delle comunità più umane, più vitali, più cristiane. Non si tratta solo di operare un cambiamento di mentalità, ma anche di acquisire una mentalità di cambiamento, una spiritualità da viandanti, un pensiero nomade che non “si siede mai”. Mettiamoci in viaggio verso Dio e verso l’altro, come viandanti, uomini e donne “in esodo”, proiettati verso alcuni obbiettivi: • La parrocchia deve cessare di essere una comunità “clericale” e diventare una comunità di fratelli e sorelle con responsabilità diverse. Corresponsabilità è quando ognuno fa ciò che deve e può fare e tutti facciamo la stessa cosa. Tutti abbiamo il compito di annunciare che Dio ci Ama, ciascuno secondo il dono e le possibilità della propria condizione di vita; • È necessario superare il cristianesimo dei bisogni per approda-
re ad un cristianesimo delle responsabilità. Il primo è soddisfatto quando si è esaurito il proprio bisogno religioso, di amicizia, serenità, comunità, ritrovamento di sé e - perché no? - anche di Dio; il secondo comincia quando ci si accorge che non si può più essere cristiani solo per se stessi; • La fede adulta richiede di essere vissuta insieme nella comunità. Tutto questo va vissuto in un sogno/impegno di una parrocchia “famiglia di famiglie” che, nella corresponsabilità, curi le relazioni interpersonali, con sé e con Dio, tenendo presenti i tempi, le nuove condizioni di vita e le esigenze di tutti, scegliendo i luoghi e le modalità più consoni, evitando che essa diventi solo una erogatrice di servizi. Il parroco non deve più essere inteso come colui che esercita il ruolo di rappresentanza e sostituzione, per cui egli esiste e opera per la comunità. Il sacerdote deve essere concepito come parroco nella e della comunità. Il risultato concreto di questa concezione è che prima del parroco c’è la fede della comunità. La parrocchia è lo spazio dove ci si forma per poi uscire dal tempio verso le periferie della vita e incontrare gli uomini nei luoghi e nei tempi delle loro gioie e delle loro speranze e sofferenze. Il Natale arriva ancora una volta, con puntualità nelle nostre esistenze spesso distratte. Sapremo cogliere l’invito di Dio a rinascere di nuovo o ci lasceremo prendere dalla nostalgia dei tempi passati perdendo ancora una volta un’importante occasione che forse non si ripeterà più? Ad ognuno ed a tutta la comunità, l’augurio di vivere il Natale con lo Spirito della Pasqua. Come non avrebbe senso la nascita di Gesù senza la Pasqua, così non avrebbe senso celebrare il Natale senza manifestare a tutti la gioia della risurrezione ed assumerci tutti responsabilmente il compito dell’annuncio. “Come il Padre ha mandato me, così anch’io mando voi” (Gv 20,21). Il Consiglio di Comunità
Speciale auguri… Italiano - Per un futuro di pace, serenita’ e giustizia. Auguri dalla parrocchia di Guidizzolo Francese - Pour un avenir de paix, sérénité et justice, notre paroisse de Guidizzolo vous souhaite les meilleurs voeux Inglese - For a peaceful, untroubled and fair future. Best wishes from Guidizzolo’s parish
Auguri. Siamo felici di vivere in questa comunità e festeggiare insieme queste feste. Ringraziamo tutti, specialmente quanti operano e lavorano anche per il nostro benessere e la nostra salute. Buon Natale a Buon Capodanno da parte di tutti i bengalesi.