Mein Kampf um die Kunst. Autobiografia di Francesco Ferdinando Rizzi

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24. CAPITOLO

veniva avrei provato a Praga. Allora scrissi anche al grande, infallibile professor Griepenkerl presso detta scuola d’arte a Vienna facendogli pervenire il dovuto ringraziamento per la sua gentilezza e comunicandogli anche la mia opinione sul suo operato a riguardo dell’arte figurativa. In primavera andai poi in treno da Karlsbad ad Aussig e da lì col vapore sull’Elba a Dresda. Ma trovai lavoro subito a Ketzschenbroda, vicino a Dresda. Il nome del mastro però non riesco più a ricordarlo bene. Lì si andava a lavorare anche nella vicina località di Radebeul dove si trovava il grande, rinomato istituto di medicina naturalistica del famoso medico che si chiamava F. E. Pilz e che è l’autore di un notissimo grande lavoro di medicina naturalistica generale. Di questo a tal punto geniale e benemerito uomo mi venne sottomano più tardi, nell’anno 1898, quando studiavo all’Accademia delle Arti Figurative di Monaco, del tutto casualmente un libro recante il titolo: Tempi migliori! La vera soluzione della domanda sociale secondo la legge di natura edito nell’anno 1897. Il dottor F. E. Pilz - credo che fosse subito dopo la prima guerra mondiale - pubblicò un secondo libro sullo stesso tema affrontato in modo molto esteso che si intitolava Lo stato naturale, un lavoro ancor più valido, questo però, purtroppo, come a dir la verità sempre tutto quello che ha grande valore, trovò troppo poco apprezzamento, sì, mi sembra addirittura per niente presso il nazionalismo tedesco della schiera di Hitler. Di questo verrò a parlare più avanti in modo più approfondito in questo libro a cui sto lavorando. Da Ketzschenbroda andai poi a Berlino dove mi trattenni solo tre giorni perché lo sa Iddio quanto a lungo, date le già tante prenotazioni, avrei dovuto aspettare fino a che dall’ufficio di collocamento ufficiale per i pittori avessi potuto ottenere un lavoro adatto a me come pittore decoratore, e cercarne uno da solo sarebbe stato ben difficile per me poco pratico di Berlino. Così partii da Berlino in treno assieme ad un altro pittore alla volta di Francoforte sull’Oder dove avemmo lo stesso destino sebbene per la pittura decorativa fosse il bel periodo del mese di giugno. Così male in tutta l’Austria non sarebbe andata, per lo meno a Vienna assolutamente no in quella stagione. Da Francoforte sull’Oder andammo poi a Küstrin1. Per pagare meno pernottammo all’ostello dei garzoni artigiani ambulanti dove - per me fu, Dio sia lodato, la prima e

) Oggi città polacca al confine con la Germania.

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