Il Comitato provinciale di liberazione nazionale di Trento

Page 10

8

comportamentali, sociali, culturali, oltre che politiche, economiche e giuridiche. Ciò finì per tradursi nella compresenza di vari eventi, dall’epurazione del personale ai problemi annonari e alimentari, dalla ricostruzione materiale alla rinascita della libera competizione politica»20. Anzitutto, i rappresentanti politici antifascisti dovettero confrontarsi con uno «stravolgimento dei valori civili e giuridici» e con la ricostruzione che doveva fare i conti «con questo deserto morale»21. In studi più recenti, i CLN non si raffigurano più solo come gli strumenti politici guida della Resistenza e del movimento di liberazione nazionale dal nazifascismo, ma la nave, non priva di falle, contraddizioni e difficoltà oggettive, attraverso cui traghettare il Paese e gli «Italiani» verso la democrazia. Gli organi ciellenistici vanno dunque analizzati quali primi rudimenti di un processo di alfabetizzazione politica in un rinnovato confronto democratico, aperto e pacifico dopo gli anni della «cultura della violenza fascista» e del conflitto bellico22. In questo senso, l’analisi delle singole realtà locali contribuisce a suggerire una serie più articolata di categorie di lettura e d’interpretazione che fuoriescano dai limiti posti in precedenza dall’enfasi sull’innovazione dei CLN e da un’inibitoria insistenza sulla continuità dello Stato fascista nella Repubblica. Porre in risalto problemi, tensioni e conflitti tra CLN regionali/provinciali e periferici non intende sminuire l’opera del CLN in quanto organismo nato dalla Resistenza, ma evidenziare l’ulteriore, rilevante importanza che lo stesso ebbe nel ricondurre in un alveo democratico la comunità nazionale, ri-educandola soprattutto dal punto di vista etico e morale. La peculiarità del caso trentino, peraltro, non deve essere assolutamente sottovalutata. Proprio Lombardi, nel 2003, rendeva ampio riconoscimento ai CLN delle aree di confine che, come quello di Trento, si adoperarono per lo studio ed il raggiungimento di un’autonomia amministrativa ed economica concreta23. Si pensi solo all’istituzione da parte del CLN provinciale di Trento del Centro studi per l’autonomia regionale, in parte rivolto a dare soddisfazione pratica al desiderio d’autonomia e a soffocare, dall’altra, quel sentimento separatista ed indipendentista che aveva contagiato una parte non indifferente della società trentina. Un’aspirazione, quella autonomista che, già presente nei decenni precedenti all’avvento Tra virgolette nel testo. focardi 2008: 61. Ganapini 2008: 16. 22 Mondini – Schwarz 2007: 12. 23 Lombardi 2003: 251-254. 20 21


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.