Zenìa sa die de sa sardigna

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GLI ARTISTI e Le OPeRe Per dare risalto al momento più drammatico del fallimento della rivolta di Ampsicora e del figlio Iosto contro l’esercito Romano, Nicola Caredda costruisce un invenzione scenica che coglie i protagonisti nell’atto estremo del sacrificio della propria vita. L’artista dipinge un ambiente denso di particolari che mescolano elementi provenienti da vocabolari espressivi lontani, producendo una suggestione esaltata da una potente carica enigmatica. La rappresentazione pittorica di Caredda trasfigura la realtà storica restituendo un paesaggio immaginario carico di significati simbolici tanto evocativi quanto misteriosi. Vincenzo Pattusi, presenta una galleria di tre dipinti secondo lo schema del ritratto celebrativo e dinastico. I protagonisti, Barisone I, Barisone II ed Eleonora d’Arborea sono raffigurati con anacronistici costumi rinascimentali che sono una diretta citazione delle falsificazioni seicentesche dei notabili giudicali. In un gioco di colorati rimandi al proprio immaginario figurativo, Pattusi rievoca nei dettagli dei volti e delle vesti dei personaggi ritratti alcuni spunti narrativi, alimentando così la messinscena di una sagace ambiguità tra realtà storica e brillante invenzione. Gianluca Gelsomino, si serve di un ritratto molto noto di Leonardo Alagon per elaborare una personale visione in cui combina elementi simbolici della storia del marchese di Oristano con la fedele rappresentazione del suo aspetto. L’artista dipinge il ritratto utilizzando una stretta gamma cromatica propria del personale vocabolario espressivo e con lo stesso approccio racconta l’autore della Storia di Sardegna Giuseppe Manno, il cui volto è rappresentato graficamente da un ritratto d’impostazione fotografica associato a rimandi ad episodi della sua vita come il suo interesse per le ferrovie e la passione per il violino. Per delineare una rappresentazione di Giovanni Maria Angioy, Gianni Casagrande, esalta un episodio storico della vita del protagonista immaginando che per servire i propri ideali il condottiero abbia combattuto al fianco degli insorti di Haiti. La volontà di interpretare l’azione politica di Angioy prende forma nell’immagine del rivoluzionario sardo che per estirpare il dispotismo in ogni sua forma conduce i combattenti haitiani nella battaglia per la libertà. Casagrande compone i suoi dipinti rafforzando l’apparato visivo con una struttura letteraria che è parte fondante della creazione artistica.

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