Brochure del museo murats e del comune di samugheo

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Samugheo



produzione tessile, in una nuova

tessili provenienti da tutta l’Isola.

costruzione su due piani e articolati

Tra i pezzi più pregiati spiccano dei

l MURATS Museo Unico

I

in vari ambienti. La sua attività si

piccolissimi tappeti detti

Regionale dell’Arte Tessile si

divide tra la realizzazione di mostre

“affaciadas” che si espongono ai

trova a Samugheo, ed è nato grazie

temporanee con progetti dedicati

balconi durante la processione

alla volontà di recuperare e

al settore dell’artigianato sardo,

del Corpus Domini e cinque

conservare la memoria storica

all’arte contemporanea e

“tapinos de mortu”. Inoltre, nella

tessile della Sardegna. Il Museo

l’esposizione permanente della sua

sua collezione, il museo presenta

si trova alla periferia del paese,

collezione che è composta da un

una parte importante della

centro rinomato per la fiorente

sostanzioso corpus di manufatti

prestigiosa “Collezione Cocco”. •

IL MUSEO MURATS IL MUSEO MURATS

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Il Museo MURATS è una

soprattutto le espone a fini di

della società attraverso l’analisi

istituzione permanente, senza

studio, di educazione e di diletto.

dell’arte contemporanea, offrendo

scopo di lucro, al servizio della

Il MURATS oltre a preservare e

così gli strumenti per instaurare

società e del suo sviluppo, aperta al

custodire i manufatti che sono i

una relazione tra cultura e territorio

pubblico, che compie ricerche sulle

testimoni della storia del tessile

che possa creare principi di

testimonianze materiali dell’uomo

dell’intera Sardegna propone,

confronto grazie anche a

e del suo ambiente, le acquisisce, le

attraverso una serie di mostre ed

workshops, conferenze, seminari,

conserva, le comunica e

eventi collaterali, alcuni spaccati

dibattiti, ricerche e studi.

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LA STORIA

L

a nascita del centro abitato di Samugheo risale al periodo del neolitico, come attestano i numerosi rinvenimenti archeologici operati nel territorio. Il suo nome ha tuttora un’origine incerta e nonostante le numerose ipotesi degli studiosi rimane ancora un mistero. Nel corso dei millenni le varie civiltà succedutesi hanno lasciato nel territorio importanti testimonianze architettoniche che raccontano la sviluppo dell’area abitata. Nel periodo giudicale Samugheo era parte integrante dell’Arborea, amministrata quindi sotto i principi della Carta de Logu. I documenti e le testimonianze scritte, riguardanti l’abitato di Samugheo nei periodi di dominazione successiva, sono ancora in buona parte da consultare nei vari archivi storici e potranno dare uno spaccato più definito della storia di questa

antica comunità del centro Sardegna. IL TERRITORIO

S

amugheo appartiene alla regione storica del Mandrolisai, caratterizzata da un territorio collinare ricco di boschi, pascoli e vigneti, e da una successione di gole, dirupi e imponenti pareti rocciose. Paese di indubbio fascino, è conosciuto sia per le tradizioni che ancora la sua gente conserva, come il carnevale e la lavorazione del pane, sia per i suoi importanti siti archeologici. Samugheo offre molto dal punto di vista paesaggistico: il suo territorio è formato da una vegetazione folta e ricca che incornicia numerose grotte, meta ideale per gli amanti della speleologia. Il Castello di Medusa e le rocce calcaree circostanti sono un importante punto di ritrovo per i rocciatori e gli speleologi più esperti. La sua campagna è ben curata, ricca di

strade campestri da percorrere a piedi o a cavallo. I tanti fiumi che circoscrivono il territorio sono meta di escursioni in tutte le stagioni e i meravigliosi mulini ad acqua ancora funzionanti sono una tappa obbligatoria per chi vuole approfondire la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni. L’ECONOMIA

L

’economia di Samugheo si è basata da sempre su agricoltura, allevamento e, a differenza di altri centri, anche su una fiorente attività di artigianato. La più conosciuta tradizione della tessitura, preziosa ed elaborata, ricca di sapienza antica, è tuttora tramandata di generazione in generazione e contribuisce in maniera rilevante all’economia locale. L’arte della tessitura a Samugheo è rimasta vitale nei secoli e oggi identifica il paese come centro rinomato per la sua fiorente produzione tessile.

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DA VISITARE

O

ltre al Museo MURATS, di estremo interesse sono i resti delle domus de janas, le tombe dei giganti, i numerosissimi menhir, la chiesa parrocchiale di San Sebastiano, quella dedicata a San Basilio nelle vicinanze del paese e la chiesa campestre di Santa Maria. La chiesa di San Sebastiano è stata edificata nel XV secolo con pianta a croce latina e cappelle laterali aggiunte in seguito, il campanile è a pianta quadrata e il suo interno è arricchito da decorazioni tardo-

gotiche. La chiesa campestre di San Basilio risale al 1500 e si presenta a navata unica e campanile a vela sul lato sinistro della facciata. Chi si reca a Samugheo potrà visitare anche un territorio tempestato dalle centinaia di caratteristici “pinnatzos”, costruiti in muratura a secco e completati con una volta anch’essa realizzata in pietra senza l’utilizzo di malta. Un altro luogo suggestivo è sicuramente quello in cui sorge il Castello di Medusa, la cui storia è avvolta nella leggenda. L’epoca di insediamento dell’area del Castello è molto antica,

tant’è che nella zona sono stati rinvenuti reperti archeologici e storici che vanno dal neolitico fino ai tempi più recenti. Utilizzato nei millenni per diversi scopi, forse soprattutto militari, rimane tuttavia un luogo carico di mistero, dove la tradizione vuole abitasse, a seconda delle leggende, la mitica Medusa oppure la misteriosa Maria Cantada e tanti altri miti della fantasia popolare. Di grande importanza, infine, è TESSINGIU la mostra dell’artigianato sardo organizzata ogni anno ad agosto dal Comune di Samugheo.

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IL CARNEVALE DI SAMUGHEO

L

e maschere tipiche di Samugheo sono i Mamutzones.Con il volto annerito dal sughero bruciato e grosse corna caprine sul capo, i mamutzones danzano, al ritmo inquietante dei campanacci, minacciosi intorno alla maschera de s’urtzu. Questi indossa un completo di pelle di caprone nero con un campanaccio appeso al collo, ed è tenuto per la corda da su ‘omadore, il guardiano vestito con un gabbano di orbace nero, che lo pungola e tormenta di continuo. Le maschere di Samugheo mettono in scena rituali il cui significato più arcaico si è ormai perduto ma che rimandano ad antichi culti pagani.


LA SAGRA DEL PANE

A

Samugheo vengono prodotti diversi tipi di pane, rigorosamente con farine di grano duro coltivato nelle campagne del paese. Le principali qualità di pane sono su tzichi, il pane delle feste, realizzato in diverse fogge a seconda della

ricorrenza; sa fresa o pistoccu, una spianata grossa, per tutti i giorni dell’anno; sa farrighingiada, una foccaccia soffice prodotta principalmente nei mesi più freddi; e sa cocoi’edra, il pane prodotto con i ciccioli, residui della produzione dello strutto. Ancora oggi il pane viene prodotto in tutte le case del paese,

nei tipici forni a legna. L’amministrazione comunale, al fine di tutelare e valorizzare questa produzione tipica e quella delle carni bovine, prodotte da allevamenti al pascolo nelle colline del paese, ha istituito un marchio di tutela di Denominazione Comunale “SAMUGHEO”.

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Via Bologna Samugheo (Or)

dal MercoledĂŹ alla Domenica 10:00 - 13:00 | 16:00 - 19:00

Telefono e fax: 0783 631052

Orario estivo: 10:00 - 13:00 | 17:00 - 20:00

www.murats.it

COMUNE DI SAMUGHEO

Foto: Archivio del Comune di Samugheo Archivio Imago multilmedia

Grafica: Imago multimedia


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