Catalogo Deliziedoni 2023

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È una divisione di Munus International srl Via della Valtiera 233 06135 Perugia (Pg) CONTATTI Tel. +39 075 394045 Fax +39 075 394557 info@deliziedoni.it
Lombardia 27 29 Piemonte 34 38 Valle d’Ao a 54 56 Liguria 25 26 Toscana 48 50 Umbria 51 53 Lazio 19 24 Campania 15 16 Basilicata 7 9 Calabria 10 14 Sardegna 43 44 Sicilia 45 47 Marche 30 31 Abruzzo 5 6 Friuli Venezia Giulia 17 18 Molise 32 33 Puglia 39 42 Veneto 57 58 Indice

Questo catalogo e l’assortimento proposto sono frutto dell’esperienza che ho maturato in 25 anni di attività in questo settore con la produzione e la commercializzazione di milioni di confezioni alimentari prevalentemente concepite per la regalistica aziendale.

Varie vicissitudini mi hanno portato a occuparmi anche di altri settori che rappresentano oggi gran parte dell’attività di Munus International ma la passione per il buon cibo non mi ha mai abbandonato e, anzi, posso dire di essere un po’ tornato alle origini dell’azienda agricola di famiglia in cui sono nato e cresciuto anche guidando trattori e toccando con mano produzioni vere e artigianali.

Questo assortimento vuole anche essere un consiglio per tutti i nostri clienti: regalate o regalatevi non le solite cose, spesso vestite bene ma frutto di produzioni iperindustriali; pensate al valore di prodotti artigianali del nostro variegato territorio italiano, a quante energie richieda la loro realizzazione e a quanti uomini e famiglie dedicano tutto se stessi per creare delle vere e proprie eccellenze. Tutti questi uomini credono davvero in un qualcosa e spesso ho un po’ di nostalgia nel pensare che la mia vita abbia preso percorsi diversi; anche io, ora che ho 52 anni, forse avrei voluto più essere una di queste tante meravigliose figure che ho incontrato nel mio viaggio date le mie origini e la mia grande passione per questo settore.

L’intera proposta nasce da un viaggio che ho fatto attraverso tutte le regioni italiane cercando di trovare il meglio o il più particolare o non noto e prodotti con prezzi non folli ma giusti per una qualità che – posso garantirvi – ha costi di realizzazione veramente elevati. In questo modo sono nate confezioni ottime come regalo per le festività ma anche ideali per essere acquistate online durante l’anno e, nella comodità di casa propria, fare un giro per l’Italia come ho fatto io.

Questa prima edizione verrà sicuramente ampliata e perfezionata e vi lavoreremo costantemente; vorrei che anche l’attività nel food sia sentita da tutto il mio team come un settore importante e fondamentale per la nostra azienda e non solo come un’attività stagionale e marginale. Miei commenti e curiosità vi accompagneranno nelle pagine seguenti di questo catalogo introducendo regione per regione.

Grazie per l’attenzione

PIEMONTE

Abruzzo

TOSCANA

Il viaggio in Abruzzo mi ha colpito in modo particolare per due prodotti: il pomodoro e il grano.

In Abruzzo tradizione vuole che in ogni casa in campagna si coltivi nel proprio orto il pomodoro Pera d’Abruzzo, che è da sempre apprezzato per la presenza di pochi semi e la ricca polpa che lo rendono ideale per la passata. È raccolto e selezionato a mano per mantenere il suo gusto dolce e vellutato davvero inimitabile, senza compromessi. Necessita di pochissima acqua per la sua coltivazione e ne deriva un sapore ineguagliabile.

Il grano, il cui nome è dedicato a uno dei più grandi studiosi italiani di agronomia, il Senatore Raffaele Cappelli, presenta un sapore caratteristico e deciso ed è coltivato prevalentemente nel centro-sud Italia. In particolare, il Grano Senatore Cappelli viene coltivato, macinato e pastificato in Provincia di Teramo, in Abruzzo, alle pendici del maestoso Gran Sasso d’Italia (2916 m slm), un vero e proprio alimento a KM zero. La pasta ottenuta dal grano prodotto nell’azienda agricola o la pasta all’uovo lavorata con metodi artigianali non possono non essere assaggiate in abbinamento con quel fantastico pomodoro abruzzese!

PIEMONTE LOMBARDIA
“Daije, daije e la cipolle devende aje”

Abruzzo

cod. DD-04 / pz. 8

CASALE € 38,00

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1 rigatoni Senatore Cappelli 300 gr “Grani Antichi“ 1 chitarra abruzzese 300 gr all’uovo “Grani Antichi” 1 chitarra grano duro uovo 300 gr “Grani Antichi” 1 lasagne santo reggia 300 gr “Grani Antichi“ 1 ceci 250 gr “Az. Agricola La canestra” 1 sugo all’ortolana 350 gr “Travaglini” 2 passata di pomodoro al basilico 350 gr “Travaglini”

Basilicata

Più che di Basilicata, parliamo di Matera, mi sono fermato lì. Il suo territorio sembra arso dal sole e privo di vita, ma ho scoperto che gli artigiani del luogo realizzano tantissimi prodotti, tutti eccellenti, e soprattutto legati a una vasta cultura che pone le sue radici in tempi lontani.

Un prodotto che sorprenderà sono i legumi come ceci, ceci neri, cicerchie e altri tostati, da utilizzare come snack che sono sicuramente un’ottima alternativa alle patatine. Il peperone crusco è per loro un “must” e lo utilizzano in svariate applicazioni. La pasta dei poveri con le lenticchie, i ceci neri, fave e cicoria, i cavatelli e i vari sughi tradizionali sono sempre presenti nella nostra cucina aziendale. Se conoscevo la Matera “dei Sassi”, devo dire che ho ora un ricordo della Matera “degli uomini, della terra, delle tradizioni, dell’inventiva, dei sapori”.

TOSCANA
“Carna màera, caccia èrasse”

Basilicata

cod. DD-05 / pz. 12

MATERA 1 € 31,00

1 pesto di Matera con pistacchi 180 gr “Terra Lucana” 1 spaghetti al peperone crusco 250 gr “Taccardi” 1 pasta essiccazione lenta “la pasta dei poveri “ 500 gr “Taccardi” 1 lenticchie di Matera “città dei sassi” 500 gr “Taccardi” 1 cavatello al vino rosso 500 gr “Taccardi” 1 pasta del mediterraneo 500 gr “Taccardi” 1 cicerchie tostate snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 fave tostate snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 crapiata dei sassi snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 ceci neri precotti 300 gr “Terra Lucana”

8

Basilicata

cod. DD-06 / pz. 12

MATERA 2 € 38,00

1 pasta essiccazione lenta “la pasta dei poveri “ 500 gr “Taccardi” 1 lenticchie di Matera “città dei sassi” 500 gr “Taccardi” 1 pancrusco 100 gr “Taccardi” 1 scorze di peperone crusco 500 gr “Taccardi” 1 linguine al limone, curcuma e pepe nero 250 gr “Taccardi” 1 ceci neri tostati snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 crapiata dei sassi snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 cicerchie tostate snack 100 gr “Nico Andrisani” 1 cremosa di peperone crusco 100 ml “Taccardi” 1 fave e cicorie precotte 340 gr “Terra Lucana” 1 passata artigianale di datterini 660 ml “Terra Lucana” 1 taralli dolci cioccolato e peperoncino 200 gr “Taccardi”

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Calabria

Devo essere sincero … il Sud mi piace! Una delle sorprese inaspettate è stata ritrovarmi nel paesino di Mammola, all’ora di pranzo e dopo aver percorso quasi 500 chilometri, e sfogliare un menù monotematico: stocco preparato in ogni modo! Pensavo ci fosse qualcosa di strano immaginando di trovare pietanze che conoscevo come ‘nduja, soppressata e altri piatti piccanti. Dopo aver chiesto al gestore, ho scoperto che Mammola è la capitale “mondiale” dello stoccafisso. E questo perché? L’acqua di sorgente molto fredda e ricca di minerali di Mammola fa sì che lo stoccafisso essiccato, proveniente dal nord Europa, si trasformi dopo 10 giorni di ammollo in un qualcosa di unico, ricco di minerali e sostanze nutritive conferiti proprio da quell’acqua speciale, tanto che in antichità veniva dato alle donne in allattamento e ai lavoratori prestati alle opere più faticose. Andando a documentarmi ho poi scoperto che lo “STOCCO DI MAMMOLA” è stato incluso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.

La Sila, ambiente meraviglioso, ed ecco la “Pitta ‘Mpigliata”, dolce costituito da una sfoglia sottile e croccante farcita con frutta secca, uva passa, aromi, spezie e liquori vari che, abbinato all’amaro di erbe della Sila, è un’esperienza straordinaria.

Dalla Sila al mare. Pastificio direttamente sulla spiaggia, fronte mare, per usufruire di venti, umidità, salsedine e altro per un’essiccatura della pasta ineguagliabile. E poi il bergamotto, rimedio naturale per il colesterolo, e anche scoprire che nel mondo la Calabria è famosa per il riso, quello di Sibari, con caratteristiche organolettiche speciali; grazie a una coltivazione a pochi passi dal Mar Ionio, usufruisce infatti dell’influsso della salsedine marina che pervade terreno e microclima.

Ah, provate la melassa di fichi di Cosenza DOP! Io la sto usando ora come alternativa all’aceto balsamico tradizionale di Modena e quindi su parmigiano, insalate, carni, formaggi e altro. Fantastica!

E che dire dello zafferano? Provatelo con il riso di Sibari.

“Chi va a ru mulinu, se ‘mparina”

Calabria

cod. DD-08 / pz. 10

VALLE € 41,50

1 origano in mazzetto 40 gr “La Preziosa” 1 fileja di tropea 500 gr “Valle del Crati” 1 olive nere arraganate 250 gr “La Preziosa” 1 salsa di pomodoro “pomodorossa” 720 ml “Valle del Crati” 1 peperoncino a scaglie 50 gr “La Preziosa” 1 croccante di fichi 100 gr “Azienda Rosa” 1 sfiziosetti al peperoncino 250 gr “La Preziosa” 1 crema di nduja 180 gr “La Preziosa” 1 melassa di fichi 230 gr “Valle del Crati” 1 succo di Bergamotto Bio 200 ml “Valle del Crati”

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Calabria

cod. DD-09 / pz. 7

SIBARI € 40,50

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2 riso di Sibari magisa 1000 gr “Magisa” 2 succo di Bergamotto Bio 200 ml “Valle del Crati” 1 melassa di fichi 230 gr “Valle del Crati” 1 zafferano 1 gr “Mallamaci” 1 fichi di Cosenza DOP 250 gr “Valle del Crati”

Calabria

cod. DD-10 / pz. 8

BREZZA € 38,50

delizie di nonna Grazia”

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1 spaghetto quadro al bergamotto 500 gr “Pastificio Gioia” 1 fileja alla Cipolla di Tropea I.G.P. 500 gr “Pastificio Gioia” 1 fileja 500 gr “Pastificio Gioia” 1 struncatura 500 gr “Pastificio Gioia” 2 sugo ammollicato 314 ml “Stroncatura” 1 pomodorini secchi sott’olio 212 ml “Le delizie di nonna Grazia” 1 melanzane sott’olio 314 ml “Le

Calabria

cod. DD-11 / pz. 10

MAMMOLA € 38,00

1 sussumelle al bergamotto 400 gr “Graziano Zenone” 1 spaghettata mediterranea 100 gr “Arda” 1 funghi misti di bosco 300 gr “Mammola Funghi” 1 tagliatelle al peperoncino 400 gr “Fiore Palermo” 1 peperoncini in polvere 100 gr “Arda” 1 origano 50 gr “Arda” 1 maccheroni al bergamotto 500 gr “Fiore Palermo”

1 sugo allo stoccafisso di Mammola 580 ml “Mammola Funghi” 1 acciughe piccanti 200 gr “Mammola funghi” 1 melanzane a filetti 300 ml “Mammola Funghi”

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Campania

Campania regione dalle mille sfaccettature… E altrettante eccellenze anche in campo alimentare.

Per ora mi sono accontentato dei suoi must, immancabili. Il Babà in vasocottura equivale a entrare in una delle migliori pasticcerie e assaggiare lì i babà freschi. Fare questo a casa quando si vuole con amici o in famiglia dà una immensa soddisfazione. Il limoncello di Sorrento deve per forza essere lì, pronto per il fine degustazione.

Che dire della pasta di Gragnano? Ha quel quid ineguagliabile, se prodotta come da antico disciplinare. Non potevo non abbinare il pomodoro, sono dei veri e propri maestri con cultivar specifiche. Già il nome attribuito ai vari preparati è segno di un rituale e di una importanza che viene data al prodotto che è assoluta e infatti l’Assoluto e il Padre sono segno di garanzia con l’abbinata alla vera pasta di Gragnano.

Purtroppo sono ripartito per la Calabria e non mi sono potuto fermare nella splendida costiera amalfitana ma ritornerò lasciando un paio di giorni di tempo da dedicare al completo relax!

“Dicette o pappice vicino a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te spertose”

Campania

cod. DD-13 / pz. 6

CONNUBIO € 29,00

1 peperoni arrostiti 400 gr “Italianavera” 1 broccoli friarielli al naturale 400 gr “Italianavera” 1 spaghettoni Gragnano IGP

100% grano italiano 500 gr “Afeltra” 1 paccheri Gragnano IGP

100% grano italiano 500 gr “Afeltra” 1 pomodorino corbarinello in acqua e sale 520 gr “Italianavera” 1 pomodoro Padre san marzano 520 gr “Italianavera”

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Friuli Venezia Giulia

LOMBARDIA

PIEMONTE

La polenta con la farina di mais Rosso Antico friulano non può mancare in dispensa! Sapete che in Friuli si produce anche il riso? Ammetto che non lo sapevo e che l’ho scoperto per caso. Alcune risaie sono state riaperte dopo tantissimi anni solo nel 2010 ed è sicuramente un prodotto molto particolare e la sua diversità è legata al territorio, all’acqua e al microclima. Alcuni prodotti legati a coltivazioni pedemontane sono sorprendenti come la cipolla che... non viene coltivata solo a Tropea. Esiste infatti quella di Cavasso Nuovo e della Val Cosa, ortaggio la cui coltivazione si perde nella memoria dei tempi e fino agli anni ‘60 è stato preziosa risorsa per molte famiglie. Un tempo le donne del paese si tramandavano di madre in figlia le sementi e si occupavano di tutte le fasi della produzione dell’ortaggio, della preparazione delle famose trecce (dette in friulano “riesti”) e della loro successiva vendita che avveniva in molti paesi del Friuli Venezia Giulia. Questo ortaggio è quindi un prodotto caratteristico, coltivabile solo in certi terreni e con peculiari condizioni climatiche, che l’ambiente e il territorio pedemontano offre. La cipolla di Cavasso Nuovo e della Val Cosa viene coltivata secondo un disciplinare di produzione in accordo con i principi di SLOW FOOD.

TOSCANA

“Cui che l’ha bon vin a ćāse nol va ta l’ostarie”

Friuli Venezia Giulia

cod. DD-16 / pz. 9

PAESAGGIO € 52,00

1 riso Vialone Nano INTEGRALE 500 gr “Fraccaroli” 1 riso Vialone Nano 500 gr “Fraccaroli” 1 miscela vegetale Savòrs 200 gr “Az. Agr. Pecol” 1 cipolline in Agrodolce 350 gr “Az. Agr. Carusone” 1 confettura Extra di Mirtilli 250 gr “Az. Agr. Carusone” 1 La Rosso Antico - Farina Semintegrale di mais Rosso Friulano 1 Kg “Antico Molino F.lli Persello” 1 caserecce con farina di grano tenero Grani Antichi FVG 500 gr “Antico Molino F.lli Persello”

1 La pizza - Semilavorato per pizza 1 Kg “Antico Molino F.lli Persello” 1 Polentins “Biscotti al Mais” 180 gr “Antico Molino F.lli Persello”

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Lazio

La tipica trattoria romana: amatriciana, cacio e pepe e carbonara... devo dire che è difficile trovarli così buoni come li fanno nella sua capitale. Ma perché questo? Il guanciale, per esempio, è un elemento fondamentale e ho provato a cucinare con il guanciale di Erzinio. Effettivamente ha qualcosa di diverso, ma perché? L’Alta Ciociaria è una terra di mezzo tra Roma e Napoli, un pezzo d’Italia in cui si ritrovano certi valori tipici della provincia che sembra resistere alla globalizzazione dei mercati e dei consumi. Una terra fatta di gente tenace e orgogliosa, generosa e accogliente, che custodisce antiche tradizioni di un mondo fatto di sapori genuini.

Ed è proprio secondo la tradizione ciociara che anche il guanciale piccante viene realizzato bagnando i pezzetti di peperoncino nel vino rosso prima di utilizzarli per massaggiare la guancia di suino, lasciata infine a una sapiente stagionatura. Pasta, pomodoro e olio sono quelli che si usano in Ciociaria e immancabile è il fantastico pecorino romano DOP di Amatrice. Ecco fatta l’amatriciana!!

Altra zona che non conoscevo è stata la Tuscia viterbese, un vero scrigno di prodotti tradizionali legati alle origini contadine.

Conoscevo benissimo le lenticchie di Colfiorito ma non la lenticchia nera degli Etruschi che è un’antica e pregiata varietà di colore nero, di piccolissima dimensione, coltivata sin dai tempi degli Etruschi esclusivamente nelle zone dell’Alta Tuscia viterbese. Le lenticchie, anticamente, venivano regalate dai Romani augurando che si trasformassero in monete e dunque che portassero fortuna.

PIEMONTE LOMBARDIA
TOSCANA
“Li mejo bocconi sò der coco”

Lazio

cod. DD-17 / pz. 7

TRADIZIONE € 35,90

2 salsa di pomodoro 300 gr “QUATTROCIOCCHI” 1 pecorino romano 200 gr “Caseificio storico Amatrice” 1 guanciale al peperoncino 380/400 gr ca. “Erzinio 3 srl” 1 bucatini 500 gr

“MAESTRI PASTAI BETTINI” 1 rigatoni 500 gr “MAESTRI PASTAI BETTINI” 1 olio classico EVO 100 ml “QUATTROCIOCCHI”

* le confezioni di pasta e i sughi hanno packaging e marchio nuovo rispetto alla foto, come in descrizione.

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Lazio

cod. DD-18 / pz. 8

DISPENSA € 42,90

1 rigatoni 500 gr “MAESTRI PASTAI BETTINI” 1 broccoletti in vaso 500 gr “Ficarola Adriano” 1 salsa di pomodoro 300 gr “QUATTROCIOCCHI” 1 liquore nocino 200 ml “Erzinio” 1 olio classico EVO 100 ml “Quattrociocchi” 1 tarallini 250 gr “Biscottificio Alessi” 1 amaretti di Guarcino 250 gr “Erzinio” 1 ciambelline al vino dolce ‘900 200 gr “Erzinio”

* le confezioni di pasta e i sughi hanno packaging e marchio nu ovo rispetto alla foto, come in descrizione.

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Lazio

cod. DD-19 / pz. 11

CIOCIARIA € 58,00

2 salsa di pomodoro 300 gr “QUATTROCIOCCHI” 1 bucatini 500 gr “MAESTRI PASTAI BETTINI” 1 rigatoni 500 gr “MAESTRI PASTAI BETTINI” 1 olio classico EVO 100 ml “QUATTROCIOCCHI” 1 pecorino romano 200 gr “Caseificio storico Amatrice” 1 guanciale al peperoncino 380/400 gr ca. “Erzinio 3 srl” 1 salsiccia curva 200 gr “Erzinio” 1 liquore nocino 200 ml “Erzinio” 1 ciambelline al vino dolce ‘900 200 gr “Erzinio” 1 salame 190/200 gr ca. “Erzinio”

* le confezioni di pasta e i sughi hanno packaging e marchio nuovo rispetto alla foto, come in descrizione.

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Lazio

cod. DD-20 / pz. 8

TUSCIA 1 € 38,50

1 maltagliati all’uovo 500 gr “Papi” 1 ragù di cinghianella 200 gr

“Agriturismo La Gentile” 1 lenticchie nere degli Etruschi 400 gr “Perle della Tuscia” 1 lenticchie della Tuscia 400 gr “Perle della Tuscia” 1 ceci bianchi BIO 400 gr “Perle Bio” 1 crema spalmabile di ceci bianchi della Tuscia 90 gr “Perle della Tuscia” 1 olio EVO della Tuscia 500 ml “Alessandro Ceraudo” 1 savoiardi 250 gr “Pane e Dolci”

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Lazio

cod. DD-21 / pz. 7

TUSCIA 2 € 35,20

1 lenticchia nera BIO 400 gr “Perle Bio” 1 lenticchie della Tuscia 400 gr “Perle della Tuscia” 1 ceci croccanti 400 gr “Perle della Tuscia” 1 vino Cannaiola tipico Alta Tuscia 750 ml “Vignola”

1 fettuccine all’uovo 500 gr “Papi” 1 sugo matriciana 200 gr “Agriturismo La Gentile” 1 composta di lamponi dei Monti Cimini in purezza 100 gr “Az. Agr. Massimiliano Biaggioli”

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Liguria

Le olive taggiasche hanno un sapore unico! Viaggiando sulla costa ligure si capisce che l’ambiente è davvero particolare. Sarà il mare, saranno gli scoscesi pendii, ma olive, aromi e pesti in Liguria vengono realmente bene! Le erbe aromatiche sono in uso in questa terra fin dal Medioevo e il basilico in particolare era utilizzato per arricchire banchetti e pietanze. La diffusione del pesto in tutto il mondo è dovuta anche ai marinai genovesi che attraverso i loro viaggi hanno contribuito a far conoscere il buon sapore ligure. Non possiamo certo tralasciare una famosa leggenda che narra di un convento sulle alture di Prà (Genova) intitolato a San Basilio, nel quale un frate che viveva in quella dimora raccolse l’erba aromatica che cresceva su quelle alture (chiamata appunto basilium, in onore di san Basilio), la unì ai pochi ingredienti portatigli in offerta dai fedeli e, pestando il tutto, ottenne il primo pesto che man mano venne perfezionato.

PIEMONTE LOMBARDIA
“Se a-a sèia ti mangi comme ‘n treuggio, a-a neutte no ti strenzi l’euggio”

Liguria

cod. DD-22 / pz. 11

TAGGIASCA € 49,90

1 olio EVO di olive taggiasche in latta 500 ml “Taggiasca” 1 olive taggiasche 220 gr “Ranise” 1 trofie 500 gr “Ranise” 1 foglie d’ulivo 500 gr “Ranise” 1 trenette 500 gr “Ranise” 1 pasta foglie di ulivo 500 gr “Ranise” 1 sapori per pesce 50 gr “Ranise” 1 bouquet ligure 50 gr “Ranise” 1 pesto ligure 180 gr “Ascheri” 1 pesto di salvia 180 gr “Ascheri” 1 pesto rosso 180 gr “Ascheri” 1 battuto di olive taggiasche 180 gr “Ascheri”

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Lombardia

Purtroppo non sono uno sciatore, mi è mancata questa esperienza sin da bambino e non ho avuto l’opportunità di praticare questo sport e quindi conosco appena l’ambiente montano. Sono rimasto impressionato andando in Valtellina dai vigneti ricavati sui pendii e poi scoprire che la Valtellina ha tantissimi prodotti tradizionali tali da costituire una vera e propria confezione, come se fosse una regione a sé.

Scendendo dalla valle verso Milano avevo l’auto piena di campioni e, dopo una brusca frenata, la bottiglia del bombardino è scivolata sotto i miei piedi... confesso che - essendomi fermato per raccoglierla - l’ho poi aperta e mi sono fatto un goccio...buonissimo!

E poi il Pavese e il suo riso. Se le montagne hanno un fascino, anche queste pianure offrono paesaggi e atmosfere sensazionali! Il riso quì lo sanno fare e mi ha colpito in modo particolare il riso Apollo; a me piace il Basmati ma questo è decisamente migliore e, cotto pilaf con poi aggiunti abbondante parmigiano grattugiato fresco e olio a colorire il tutto, rimane uno dei miei piatti preferiti e questo riso Apollo è davvero molto aromatico. A me piace molto cotto, un pò come lo mangiano gli orientali, e non “croccante” come spesso mi capita di mangiarlo al ristorante, perché in questa maniera è molto leggero e ne posso mangiare quantità industriali! Sappiate che ai banchetti nuziali è previsto il riso perché, servito quello, “croccante”, la gente si sazia e non chiede più altro...

PIEMONTE LOMBARDIA TOSCANA
“La tròpa bondansa, la fa ‘ngrossà la pansa”

Lombardia

cod. DD-24 / pz. 9

VALTELLINA 2 € 36,90

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1 frollini al grano saraceno 200 gr “Dolceria Valtellinese” 1 dolce brioche 400 gr “Dolceria Valtellinese” 1 caffè confezione famiglia 250 gr “Torrefazione San Salvador” 1 caramelle erbe alpine 125 gr “Brielli” 1 sugo ai porcini 190 gr “Tradizioni Alpine” 1 barretta energetica Cupeta 60 gr “Dolceria Valtellinese” 1 tagliatelle ai funghi 250 gr “Busco” 1 farina per polenta taragna istantanea 1 kg “Molino Tudori” 1 succo di mela bio 1 lt “Melavi”

Lombardia

cod. DD-25 / pz. 8

PAVESE 1 € 39,00

1 zuppa pavese 300 gr “Cascina Alberona” 1 riso con zafferano 300 gr “Cascina Alberona” 1 risotto con ortica 300 gr “Cascina Alberona” 1 riso integrale Ermess 500 gr “Cascina Alberona”

1 riso lungo aromatico Apollo 1 kg “Cascina Alberona” 1 riso carnaroli classico 1 kg “Cascina Alberona” 1 offelle di Parona 250 gr “Offelleria di Parona” 1 birra Hermes rossa al riso 33 cl “Hordeum Srl”

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PIEMONTE

LOMBARDIA

TOSCANA

Vivo in Umbria e sono di origini sarde. Adoro entrambe queste regioni e invidio alle Marche il fatto che loro hanno il mare e purtroppo in Umbria non c’è. Il paesaggio e l’ambiente marchigiani sono molto simili a quelli umbri ma noi non abbiamo, per esempio, i moscioli di Portonovo. C’è un tratto di costa della Riviera del Conero che va da Pietralacroce di Ancona ai Sassi Neri di Sirolo famoso per la pesca dei “moscioli“. Attaccati alle pareti del Monte Conero, i moscioli selvatici sono ormai diventati tipicità e specialità culinarie uniche della zona che si trovano solamente nel periodo da aprile a ottobre.

Altra cosa che nelle Marche può essere ritenuta unica sono i suoi vini. Il vino marchigiano ha infatti quello che in Italia chiamiamo genius loci. Ossia i vini marchigiani sono scientificamente distinguibili, tipici e non sono riproducibili sul profilo sensoriale. Il vino marchigiano ha carattere: un Verdicchio di Matelica o una Lacrima di Morro d’Alba in mezzo a cento bianchi e cento rossi è assolutamente riconoscibile.

Sono di carattere tutti i prodotti che troverete nelle confezioni dedicate a questa regione.

“Chi magna e non invita se strusassa ogni molica!”
Marche

cod. DD-27/ pz. 7

VISCIOLA € 58,00

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Marche
1 Verdicchio dei castelli di Jesi doc classico 750 ml “Fabrizi” 1 salame Lacrimello 350/450 gr “Tomassoni” 1 salsiccia secca 250/350 gr “Tomassoni” 1 olio EVO 500 ml “Chiodi” 1 specialità al farro integrale monococco BIO 250 gr “Columbro” 1 confettura extra di visciola 220 gr “Fabrizi”

Una piccola regione in cui ho scoperto un vero e proprio tesoro, il pomodoro di Montagano, una straordinaria varietà autoctona di pomodoro (un mezzo San Marzano dalla forma a fiaschetta) che stava andando lentamente scomparendo. Il pomodoro di Montagano DeCo (Denominazione Comunale) è caratterizzato da un gusto molto dolce e da bassa acidità. Rispetto ad altre varietà, ha un’elevata concentrazione di licopene e per questo svolge un’efficace azione antiossidante. Viene coltivato in altitudine e senza irrigazione.

Dalla tradizione locale altre specialità come i fagioli dei briganti e tutti gli altri prodotti lavorati artigianalmente e immancabili in dispensa, come un piccolo scrigno e finestra sul nostro territorio.

Molise Molise

“Chi magne da sole se straffoghe”

Molise

cod. DD-30 / pz. 9

MONTAGANO € 39,00

1 rigatoni di semola integrale trafilata al bronzo 500 gr “Cofelice”

1 sugo di verdure 280 gr “Molise Goloso” 1 tagliatelle di semola integrale trafilata al bronzo 500 gr “Cofelice” 1 salsa tradizionale 700 gr “Molise Goloso” 1 sugo pallotte cacio e uova 280 gr “Molise Goloso” 1 fagioli dei briganti 280 gr “Molise Goloso” 1 ferratelle 100 gr “Panificio di Maio” 1 confettura mele con cannella 200 gr “Molise Goloso” 1 torroncini con mandorle e uvetta 200 gr “Panificio di Maio”

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Piemonte

Il Piemonte è un po’ come la Sicilia, un territorio ricchissimo di materie prime, tradizioni e saper fare prodotti alimentari di alta qualità. E’ un pò come viaggiare in queste regioni e andare nei loro ristoranti: si assaggiano sempre piatti particolari, si mangia sempre bene. Ecco perché un viaggio in Piemonte almeno una volta all’anno andrebbe sempre fatto!

L’elenco delle specialità di questa regione sarebbe infinito: che dire dei suoi vini, del tartufo, delle nocciole, delle varietà di riso e mais? Per esempio, il Pignoletto rosso è tra le più antiche varietà di mais oggi ancora disponibile grazie al lavoro di ricerca e di recupero avviato alla fine degli anni ‘70 affinché non si estinguesse. Come in Piemonte fanno i tagliolini, da nessuna altra parte d’Italia!

Stessa cosa per il panettone. Quello che proponiamo è realizzato in vasocottura. Spesso ci capita durante l’anno di ricordare con nostalgia quei profumi e aromi di cui solo un panettone artigianale riesce a mantenerne la memoria. Cosa dareste per assaggiarne un boccone, chiudere gli occhi e ritrovarvi a Natale? Con stupore riscoprirete la stessa umidità, gli stessi profumi, forse anche più accentuati perché il tempo ne ha maturato le note aromatiche, facendo un semplice gesto….aprire un barattolo.

La vasocottura è una tecnica che ha numerosi vantaggi: il panettone rimane soffice e umido in quanto conserva tutto il calore e l’umidità della cottura all’interno del suo vaso, il sottovuoto ne permette la conservazione più a lungo termine pur non avendo alcun tipo di conservanti, i profumi e il sapore restano intatti fino all’apertura e al consumo.

Un prodotto che non conoscevo e che è un vero e proprio diamante alimentare è l’olio di nocciola. Preparare un tagliolino aggiungendo quest’olio, la granella di nocciole e il parmigiano o utilizzarlo in altre ricette è un tocco di grazia per piatti eccezionali!

LOMBARDIA
PIEMONTE
“L’aj a l’è le spessiàri d’i paisan”

Piemonte

cod. DD-31 / pz. 9

DELIZIA € 40,50

1 tagliolini al barolo 250 gr “Michelis” 1 ragù di salsiccia 180 gr “Brezzo” 1 riso con nocciole piemontesi e funghi porcini 300 gr “Cordero” 1 riso Carnaroli in astuccio 500 gr “Cordero” 1 zuppa del casale 500 gr “Cordero” 1 polenta in astuccio 500 gr “Cordero” 1 farina di ceci 400 gr “Cordero” 1 biscotti di mais 220 gr “Michelis” 1 castagne morbide e deliziose sbucciate cotte al vapore 120 gr “Cordero”

35

Piemonte

cod. DD-32 / pz. 12

TESORO € 55,00

1 tagliolini al tartufo bianco 250 gr “Michelis” 1 ragù di salsiccia 180 gr “Brezzo” 1 riso con nocciole piemontesi e funghi porcini 300 gr “Cordero”

1 riso ai funghi porcini e pomodoro 300 gr “Cordero” 1 riso Carnaroli

250 gr “Cordero” 1 riso nero integrale 250 gr “Cordero” 1 fagioli borlotti 250 gr “Cordero” 1 farina di ceci 400 gr “Cordero” 1 polenta classica 250 gr “Cordero” 1 zuppa del casale 250 gr “Cordero” 1 panettone in vaso con lampone e cioccolato 250 gr “Cordero” 1 castagne morbide e deliziose sbucciate cotte al vapore 120 gr “Cordero”

36

Piemonte

cod. DD-33 / pz. 9

BIELLA € 31,50

1 gallette di riso nero 100 gr KOSMOS sacchetto “Molino Borra”

1 gallette di mais pignoletto 100 gr GNOSIS sacchetto “Molino Borra” 1 riso Carnaroli 500 gr “Molino Borra” 1 riso nero 500 gr “Molino Borra” 1 fusilli di riso e barbabietola 250 gr “Pasta d’Alba” 1 penne di castagne 250 gr “Pasta d’Alba” 1 farina di mais per dolci 500 gr ERYTHRA’ FIORETTO “Molino Borra” 1 polenta di mais pignoletto 500 gr ERYTHRA’ BRAMATA “Molino Borra” 1 canestrelli biellesi 160 gr “Bi.Biel”

37

Piemonte

cod. DD-34 / pz. 10

NOCCIOLA € 49,00

1 tagliolini in astuccio 250 gr “Tartuflanghe” 1 sugo alla salsiccia e vino Barolo DOCG 185 gr “Tartuflanghe” 1 olio di nocciola Piemonte IGP 40 ml “Pariani” 1 grissini con tartufo (Tuber aestivum Vitt.) 120 gr “Tartuflanghe” 1 nocciole Piemonte IGP tostata 100 gr sottovuoto

“Pariani” 1 granella di nocciole Piemonte IGP 100 gr sottovuoto

“Pariani” 1 mandorla tostata con Chili 50 gr “Pariani” 1 nocciola tostata con Sale di Cervia 50 gr “Pariani” 1 crema alla nocciola e cacao 50% 100 gr “Pariani” 1 crema alla nocciola 50% 100 gr “Pariani”

38

Puglia

Tutti apprezzano e conoscono le orecchiette, le olive Bella di Cerignola e i taralli pugliesi. In particolare le orecchiette di grano arso hanno alla base del loro impasto, oltre all’immancabile semola di grano duro, la farina di grano arso, ovvero uno sfarinato ricavato da tostatura e macinatura del frumento.

L’origine del grano arso si deve all’antica pratica dei coltivatori di bruciare la vegetazione che copriva le spighe di grano duro cadute a terra dopo la mietitura, che altrimenti sarebbero andate perdute: in questo modo i chicchi venivano tostati indirettamente.

Le olive verdi Bella di Cerignola prendono il nome dalla cittadina pugliese e una delle varie teorie sulla loro origine narra che siano nate dalle olive “orchites” dei romani, che le truppe di Roma erano solite portare nei loro lunghi spostamenti. Recatisi in Puglia e gettando a terra i noccioli al temine di un banchetto, diedero vita alla coltivazione della Cerignola. Per preservarne bellezza e integrità, vengono ancora raccolte a mano direttamente dall’albero quando sono giunte al giusto grado di maturazione. Un vero must sono le fave e cicorie, le cime di rape e molte varietà di legumi.

Viaggiare in Puglia significa attraversare un patrimonio naturale che sono i suoi uliveti secolari. Penso che una delle catastrofi naturali maggiori sia accaduta con la Xylella; in alcuni tratti vedere uliveti millenari completamente secchi è stata una delle sensazioni di maggiore tristezza che abbia mai provato! Mi sono poi rincuorato con un piatto di Piedi di Porco e altre varietà di pesci degustati a Trani. La Puglia è una regione fantastica!

TOSCANA
“Pane e p’m’dor mett sagn’ e ch’lor”

Puglia

cod. DD-35 / pz. 8

CONTADINA € 25,90

1 orecchiette grano duro 500 gr “Le delizie del grano” 1 cime di rapa al naturale 500 gr “Mangiasano” 1 strascinati 500 gr “Le delizie del grano” 1 cicorie dell’orto pronte 340 gr “Mangiasano” 1 cicerchie di Faeto 350 gr “Mangiasano” 1 fave sgusciate in busta 250 gr “Le delizie del grano” 1 fagioli e rape 350 gr “Mangiasano” 1 olive verdi termite di Bitetto in busta 200 gr “Mangiasano”

* le cicorie, cicerchie, cime di rapa e fagioli e rape hanno marchio nuovo rispetto alla foto, come in descrizione.

40

Puglia

cod. DD-37 / pz. 6

COLORE € 25,00

1 farfalle pasta colorata arcobaleno 500 gr “Pastificio del Colle” 1 trifoglio pasta naif colorata 500 gr “Pastificio del Colle” 1 orecchiette pasta colorata naif 500 gr “Pastificio del Colle”  2 passata di pomodoro gr 400 “Sapori di Casa” 1 olio in lattina 175 ml “Olio Mancino”

41

Puglia

cod. DD-38 / pz. 8

CERIGNOLA € 22,50

1 gigli bio gr 500 “Pastificio Di Bari”  1 sugo alla marinara 680 gr “Pastificio Di Bari”  1 spaghetti rigati al peperoncino 250 gr “Pastificio Di Bari”  1 pesto alle cime di rapa in olio EVO 180 gr “Pastificio Di Bari”  1 olive Bella di Cerignola in vaso 540 gr “Pastificio Di Bari” 1 tarallini al limone e pepe 250 gr “Tarall’oro” 2 tocchetti alle olive 100 gr “Tarall’oro”

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Sardegna

La Sardegna è la mia terra d’origine. Dopo sette anni sono ritornato nella casa dei miei ad Alghero proprio grazie a questo progetto per muovermi poi verso l’entroterra che consiglio a tutti di non dimenticare ogni volta che si va in Sardegna per il suo mare. Esiste anche un territorio veramente fantastico; in primavera è come attraversare l’Irlanda e d’estate è forte il contrasto tra piante verdi secolari e il terreno arso dal sole.

Quando parliamo di pane carasau, malloreddos (meglio noti come gnocchetti sardi), fregula, savoiardi e bottarga, è immediato il riconoscimento di una provenienza e di una regione. Il prossimo anno vorrei tanto aggiungere anche dei vini e altri prodotti. Tenete però conto che uno dei vini che conosco che richiama veramente ciò che è il tipico vino di queste terre è prodotto da Dettori che è uno dei pochissimi a produrre un vino davvero sardo integrale: un bianco può anche raggiungere 17 gradi alcolici. Lo consiglio caldamente!

“Chini faidi su pani no morit de famini ”

Sardegna

cod. DD-39 / pz. 6

ISOLA € 35,90

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1 pane carasau bio 250 gr “Sunalle” 2 gnocchetti sardi 500 gr “Sunalle” 1 fregula biologica 500 gr “Sunalle” 1 bottarga di tonno macinata gr 40 “Blu Marlin” 1 savoiardo sardo gr 350 “Sunalle”

Se nella mia terra di origine sarda sono mancato ben sette anni (sto potenziando la base logistica ad Alghero per andarci più spesso..) è perché mi sono fatto letteralmente adottare dalla Sicilia. Praticamente approfitto di ogni ipotetico business, contatto, invito...di ogni scusa per andare e immancabile è la tappa a Marzamemi al ristorante La Cialoma, possibilmente non in agosto e con prenotazione sul terrazzino che si apre sul mare. Detto questo, capirete come mai l’assortimento proposto di questa regione è più ampio. Sarà anche per la mia passione ma, nella realtà, questo territorio - oltre che arte e bellezza - produce anche tantissime specialità alimentari.

Il mio andare in Sicilia si è mosso anche nell’entroterra, sono stato colpito da una valle coltivata prevalentemente a grano; in agosto, con temperature altissime e assenza di acqua, in un piccolo appezzamento erano appena stati piantati dei pomodori... il pomodoro siccagno. Praticamente viene proprio piantato nel mese più caldo, gli viene dato un goccio di acqua solo nel momento della semina e poi non ha più bisogno di essere annaffiato. Potete immaginarvi che sapore possa avere questo frutto!

Il Perciasacchi, poi, è un’altra scoperta; quando si cucina la pasta fatta con questo cereale, durante la bollitura l’aria profuma di grano. Gli aromi essiccati, messi in dispensa, garantiscono quel tocco nei piatti che, una volta scoperta questa possibilità di avere un pezzo di Sicilia in casa, non mancheranno mai.

Stessa cosa per il pistacchio e le innumerevoli varianti dolci e salate, poi l’olio, la birra, i capperi, la pasta...

Sappiate che uno dei miei hobby è coltivare l’orto e spendere una fortuna in irrigazione... Quando ho visto come si coltiva il pomodoro siccagno ho provato a fare lo stesso ma il risultato in Umbria è praticamente una produzione totalmente distrutta al primo caldo d’agosto.

La Sicilia è una terra unica e irriproducibile!

“Carni fa carni, pani fa panza, vinu fa danza” Sicilia

Sicilia

cod. DD-46 / pz. 9

CATANIA € 44,00

1 busiate al Pistacchio 500 gr “Terra Siciliae” 1 caserecce 500 gr “Terra Siciliae” 1 sugo vegano 280 gr “Terra Siciliae” 1 caponata 240 gr “Terra Siciliae” 1 pesto pistacchio 190 gr “Maidda” 1 cioccolato Modica IGP pistacchio 50 gr “Corallo” 1 birra 750 ml “Sikulì” 1 granella pistacchio 30 gr “Terra Siciliae” 1 cannoli snack 6 pz al pistacchio “Terra Siciliae”

46

Sicilia

PISTACCHIO € 54,00

1

cod. DD-47 / pz. 9

pistacchio & cioccolato bianco 190 gr “Terra Siciliae” 1 crema liquore pistacchio 100 ml “Terra Siciliae” 1 cioccolato di Modica

IGP pistacchio 50 gr “Corallo” 1 busiate al Pistacchio 500 gr

“Terra Siciliae” 1 pesto di pistacchio 190 gr “Maidda” 1 crema di pistacchio 190 gr “Maidda” 1 ciococrock cioccolato & granella

pistacchio 190 gr “Terra Siciliae” 1 granella pistacchio 30 gr “Terra Siciliae”

47
cannoli snack 6 pz al pistacchio “Terra Siciliae” 1 croccola

Toscana

Per far capire la natura dei prodotti che proponiamo, ricordo quando nell’azienda agricola di mio padre accadde un episodio che ha segnato la mia logica da quel momento in poi. Accadeva che la produzione di formaggi derivasse dal latte prodotto in azienda; l’alimentazione degli animali proveniva esclusivamente da coltivazioni proprie e la stessa integrazione che veniva data in inverno era molto semplice: granaglie macinate. Un giorno un tecnico consigliò a mio padre di utilizzare un mangime “speciale”. Poco tempo dopo mio padre si lamentava che il formaggio sapeva di pesce e attribuiva la causa proprio a quel mangime speciale. Da lì in poi ha usato solo granaglie e non mangimi e così finì la storia. Dopo qualche anno, guardando il telegiornale, ho appreso di uno scandalo sui mangimi dato che in molti casi veniva utilizzata farina animale derivante dalla lavorazione del pesce. Mio padre aveva quindi ragione e se ne era accorto ben prima di test e analisi eseguiti da NAS e specialisti. Ecco, questa semplice logica, questo semplice postulato, di andare a vedere sempre la natura delle materie prime che fanno ottenere un prodotto mi ha accompagnato in ogni settore di cui mi sono occupato e mi occupo nella vita: arredi, porcellane, dispositivi medici, cosmetici e molto altro.

Devo dire che questa regola funziona sempre e in ogni settore!

TOSCANA

Detto questo, i piccoli produttori toscani che abbiamo selezionato sono una sorta di “integralisti” di questa regola. Con la cinta senese, se lasciata a stato brado, si ottengono prodotti che altro che Made in Spain!! Gli stessi grassi contengono colesterolo buono, per esempio, e il sapore è tutt’altro rispetto agli allevamenti intensivi. Quindi, se si rispetta la natura e le sue regole, questa ti premia con la stessa verità.

Quando facciamo ordini grossi a questi produttori, vedasi dolci, olio, legumi della Val d’Orcia, loro si “arrabbiano”... strano ma è proprio così dal momento che tutte queste produzioni sono legate a un approvvigionamento di materie prime molto difficile e sempre contingentato.

C’è anche da dire che il Made in Toscana non è sempre così ma, anzi, spesso e volentieri molti prodotti e aziende esistono dato che sanno solo vestire bene gli articoli e cavalcare l’onda del fascino e del nome Toscana.

In una confezione troverete il sugo all’amatriciana che sembrerebbe stonare con la regione ma, utilizzando il guanciale di cinta senese brada, assolutamente diventa tipico toscano.

PIEMONTE
LOMBARDIA
“La pentola è la pace della casa”

Toscana

cod. DD-52 / pz. 9

BRADA € 51,50

1 pici toscani BIO di grani antichi 500 gr “Az. Agr. Grappi Luchino” 1 amatriciana di cinta senese con olio EVO 180 gr “Bradi Toscani” 1 ragù brado con olio EVO 180 gr “Bradi Toscani” 1 orzo perlato BIO macine in pietra 500 gr “I Cereali di Luciano” 1 farro perlato BIO macine in pietra 500 gr “I Cereali di Luciano” 1 olio EVO BIO 250 ml “Fontanelle” 1 paté di fegato brado con olio EVO 180 gr “Bradi Toscani” 1 bruttimabuoni con 25% nocciole 200 gr “Nerucci Dario” 1 cantucci con mandorle 200 gr “Nerucci Dario”

49

Toscana

cod. DD-60 / pz. 9

CINTA € 58,50

1 pici toscani BIO di grani antichi 500 gr “Az. Agr. Grappi Luchino” 1 sugo all’aglione 280 gr “Bradi Toscani” 1 ragù brado con olio EVO 180 gr “Bradi Toscani” 1 farro perlato BIO macine in pietra 500 gr “I Cereali di Luciano” 1 olio EVO BIO 250 ml “Fontanelle” 1 paté di fegato brado con olio EVO 180 gr “Bradi Toscani” 1 bruttimabuoni con 25% nocciole 200 gr “Nerucci Dario” 1 lardo di cinta senese 280/350 gr “Bradi Toscani” 1 pancetta di cinta senese 280/350 gr “Bradi Toscani”

50

Umbria

Sono nato e vivo in Umbria e il viaggio è stato più orientato verso “fuori i confini” piuttosto che a casa mia. La regione Umbria sarà sicuramente ampliata per la prossima edizione. Detto questo, i prodotti che ho utilizzato nelle confezioni proposte sono quelli che conoscevo e posso garantirvi che queste pappardelle BIO all’uovo, condite solo con olio extra vergine di olivapossibilmente DOP - e dell’ottimo parmigiano, sono uno dei migliori piatti che ogni grande chef vorrebbe cucinare per se stesso! E’ un prodotto garantito, soddisfatti o rimborsati... Anche se la pasta da restituire non ci sarà più. Legumi, condimenti, polenta, riso e olio al tartufo tutti ottimi. Per salumi e formaggi in genere la fama di Norcia ha generato più che “norcini” imprenditori di settore con stabilimenti più o meno industriali. Quelli che abbiamo selezionato sono prodotti e stagionati con metodi realmente artigianali e legati alla tradizione norcina umbra; sono convinto che vi accorgerete delle differenze dal prodotto industriale con sapori davvero legati al territorio.

“Trippa piena non crede a digiuna”

Umbria

cod. DD-54 / pz. 10

PAPPARDELLE € 28,30

1 pappardelle BIO 500 gr “Antico Pastificio Umbro” 1 sugo all’arrabbiata 280 gr “Fattorie Umbre” 1 spaghetti BIO 500 gr “Antico Pastificio Umbro” 1 spaghettata 100 gr “L’orto dei pastai” 1 spaghetti al farro 500 gr “Antico Pastificio Umbro” 1 preparato per aglio olio e peperoncino 100 gr “L’orto dei pastai” 1 crostino di caccia 180 gr “L’orto dei pastai” 1 antipasto umbro in olio di semi di girasole 280 gr “Il casale Faccendini” 1 polenta ai funghi porcini 250 gr “Antico Pastificio Umbro” 1 lenticchie BIO in astuccio 350 gr “Antico Pastificio Umbro”

52

Umbria

NORCINO € 49,00

1

cod. DD-59 / pz. 8

1 salsa

tartufata 80 gr “Pastificio Belli” 1 lenticchie dell’Appennino umbro 500 gr “”Le Lenticchie di Emma” 1 composta di cipolle rosse di Cannara 93 gr

“Ciotti Antichi Sapori” 1 salame “Il Perugino” 400 gr ca “Ciotti Antichi Sapori”

1 pancetta tesa “La Rigatina” 300 gr ca “Ciotti Antichi Sapori” 1 salsiccia

“Le Sciucche” 180 gr ca “Ciotti Antichi Sapori” 1 pecorino “Il Cacio di Vicio”

300 gr ca “Ciotti Antichi Sapori”

53
stringozzi di semola di grano duro 500 gr “Pastificio Belli”

Valle d’Aosta

Durante il viaggio in Valle d’Aosta sono arrivato nel paese di Arnad stranamente in anticipo rispetto all’orario di incontro e mi sono fermato in un luogo incantevole, era tardo agosto. Ho mangiato all’osteria L’Arcaden, che vivamente consiglio. Cibo semplice ma eccezionale degustato nel giardinetto in mezzo a prati e con la montagna lì davanti. Tra le varie delizie, il cotechino e mi ha incuriosito provarlo anche se in piena estate. Assolutamente qualche fetta di cotechino merita di essere mangiata anche durante l’anno e non solo a Capodanno, specie se Made in Valle d’Aosta... ma anche quelli emiliani sono ottimi, devo dire. Mangiamolo più spesso!!!

Non sono frequentatore di montagna ma il Genepy è stata un’altra sorpresa; anche questo da tenere in casa e non assaggiare solo quando si è in altura. È un liquore tradizionale che nasce da un processo artigianale di infusione e distillazione di selezionate piantine di Artemisia Spicata e Mutellina. Queste preziose erbe, chiamate comunemente “genepy”, crescono solamente oltre i duemila metri lungo l’arco alpino occidentale. Tornato a casa l’ho degustato “on the rocks”... super! E che dire del Benefort, risultato della miscela di oltre 20 tipi di fiori, radici ed erbe! Poi le tegole con le confetture, iI succo di mela valdostana altro must immancabile così come la deliziosa crema di Fontina DOP con scaglie di mocetta di bovino che, riscaldata a bagnomaria, diventa un gustoso condimento per pasta e risotti o per antipasti su crostini di pane. A me piace il vino bianco e questo valdostano è davvero ottimo!

PIEMONTE
“Tsaque tsatagne, trei cou beire”

Valle d’Aosta

cod. DD-56 / pz. 8

GENEPY € 53,50

1 100% succo di mela e pera 100 cl “Cofruit” 1 tegole artigianali 200 gr “Tegoleria Artigianale Aosta” 1 amaro Benefor 10 cl “Alpe” 1 liquore al genepy 10 cl “Alpe” 3 vasetti salse artigianali senza conservanti e coloranti 28 gr cad. “Alpenzu” 1 creme di castagne e cacao 270 gr “Alpenzu” 1 crema d’alpeggio con mocetta 190 gr “Salumificio Bertolin”

1 cotechino della maison 400 gr “Salumificio Bertolin”

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Valle d’Aosta

cod. DD-57 / pz. 8

ARNAD € 63,90

“Salumificio Bertolin” 1 salsicce 170 gr “Salumificio Bertolin” 1 speck 350 gr “Salumificio Bertolin” 1 liquore al genepy 10 cl “Alpe” 1 Petite Arvine Valle d’Aosta DOC 75 cl “Cave des Onze Communes”

56
1 cotechino della maison 400 gr “Salumificio Bertolin” 1 tegole artigianali 200 gr “Tegoleria Artigianale Aosta” 3 vasetti salse artigianali senza conservanti e coloranti 28 gr cad. “Alpenzu” 1 crema d’alpeggio con mocetta 190 gr

Veneto

Non me ne vogliano i veneti ma per questa regione ho avuto qualche difficoltà nel capire quali prodotti potessero essere interessanti o particolari, anche se questo deriva sicuramente da una mia ignoranza che voglio colmare. Pensavo allo stoccafisso da cui poi viene realizzato il famoso baccalà mantecato ma incorreremmo in problemi di temperature, spedizioni e altro. Quando poi sono entrato nella valle dei Colli Euganei è stato un pò come ritrovarmi nelle Langhe, un paesaggio che non poteva non nascondere qualche diamante alimentare. Ed ecco la giuggiola! Ho sempre sentito dire e detto riguardo al “brodo di giuggiole” ma non avevo nella realtà alcun tipo di cognizione di quello che stavo dicendo e né di cosa fossero poi nella realtà le giuggiole. Beh... si tratta di una mini meletta che è buonissima da assaggiare anche come frutto fresco ma in questo territorio viene valorizzata, trasformata e lavorata fino a ottenere il famoso “brodo di giuggiole”, prodotto e non modo di dire. E’ un liquore a base di questo frutto di dolcezza e sapore incredibili! Tutto viene lavorato artigianalmente con tradizioni che si fondano nel remoto passato. Arriva poi la conoscenza dell’Estregone, anche quì una vera e propria scoperta, liquore realizzato con la radice di estregone che è un ottimo long drink con ghiaccio e, andando ad approfondire, una sorta di “elisir magico curativo”. Infuso d’erbe officinali risalente a Carlo Magno che, secondo gli erboristi contemporanei, svolgerebbe un’efficace azione aperitiva, digestiva e carminativa; ottimo per stimolare l’appetito e la secrezione dei succhi gastrici. Esercita inoltre un’azione vermifuga contro i vermi dell’apparato digerente. Agisce infine come emmenagogo, facilitando e regolarizzando il flusso mestruale e risulta ottimo per alleviare e attenuare i disturbi della sindrome premestruale. Quello che posso testimoniare io è che è buono e che, effettivamente, fa anche stare meglio!

I cioccolatini ripieni di questi due liquori sono finiti prima ancora che uscissi dalla regione... Gli altri prodotti sono legati tutti a produzioni locali e artigianali in un territorio dove i raccolti non possono che essere eccezionali.

“Co no guen é pi polenta, le é bone anca le cróstole”

Veneto

cod. DD-58 / pz. 10

GIUGGIOLA € 69,00

1 passata di pomodoro al naturale 360 gr “Scarpon” 1 tagliatelle di grano duro macinato a pietra 250 gr “Molino degli Euganei” 1 rosolaccio selvatico papavero in olio 280 gr “Scarpon” 1 sugolo d’uva Cabernet e Merlot - dolce al cucchiaio 210 gr “Scarpon” 1 confettura Extra di Sambuco 210 gr “Scarpon” 1 brodo di giuggiole 200 ml “Scarpon” 1 farina di mais giallo per polenta 1 Kg “Molino degli Euganei”

1 biscotti con farro monococco macinato a pietra e gocce di cioccolato fondente 250 gr “Molino degli Euganei” 1 praline al brodo di giuggiole in sacchetto 100 gr “Scarpon” 1 praline estregone alle erbe officinali 100 gr “Scarpon”

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