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PRESANELLA Nelle foto . Itinerario 8, Presanella, versante Est, parte alta di Vento d'Autunno. Più a destra in alto Busazza, parete Nord (Itinerario 10), mentre sotto Busazza, canale Ovest (Itinerario 11)
medio) portano al facile canale nevoso terminale. Per la discesa si scende verso destra al colle tra Monte Nero e Presanella e si segue il vallone fino a giungere presso un salto di 30 metri che viene superato con una corda doppia (spit e maillon presenti) oppure, se l'innevamento lo consente, a piedi. Si tende ora verso sinistra a mezzacosta fino a trovare la scala metallica che sale alla bocchetta di Monte Nero. Si segue infine una cengia verso destra con cavo metallico e si scende per 50 metri su terreno delicato (possibilità di doppia) tornando nel vallone che riporta al rifugio Segantini. Itinerario 8 PRESANELLA Via Vento d'Autunno
Via in memoria di O. Boninsegna salita da Tedeschi, Tommasi e Trevisan nel 1982, solo fino alla Presanella Bassa. È possibile proseguire fino in vetta alla Presanella con alcuni passaggi esposti che rendono l'itinerario davvero completo. Bellissimo abbinamento tra salita di difficoltà classiche e scialpinismo.
Partenza: come precedentemente descritto per l'itinerario del couloir dell'H al Monte Nero Dislivello complessivo: 1.750 m Dislivello via: 400 m Esposizione: nord/est-est Difficoltà: AD+ pendenze fino a 55°-60° e alcuni brevi passaggi su roccia Attrezzatura: utili due piccozze tecniche ed eventualmente uno spezzone di corda Itinerario. Dal rifugio Segantini, come per l'itinerario n. 7, ci si porta alla base del versante nord-est del Monte Nero, caratterizzano da uno sperone roccioso di forma triangolare alla cui sinistra si distingue il couloir dell'H (ore 2 circa dal R. Segantini). Si aggira a destra lo sperone e si attacca il primo canalone che sale fino a una sella nei pressi della cuspide dello sperone stesso, con pendenze via via maggiori verso l'uscita (45°-60°). Dalla sella si prosegue verso destra, in direzione della Presanella, per due vallette che portano a dei caminetti. Si scende in questi ultimi (corde fisse in loco) e si compie poi un traverso esposto sopra la Val Nardis, sbucando al bivacco Orobica (3.350 m). Da qui in poco si raggiunge la vetta. Discesa per la via normale alla Presanella, risalendo alla Bocchetta di Monte Nero oppure transitando per il Passo Quattro Cantoni; entrambi i percorsi riconducono al rifugio Segantini.
Itinerario 9 Monte Cercen (3.280 m) Canalone Nord Questo bellissimo canalone è stato sciato per la prima volta da H. Holzer nel 1972. La salita è tecnicamente semplice e la discesa in sci, esclusi i primi cinquanta metri più ripidi all'ingresso nel canale, non risulta mai estrema e sicuramente tra le più belle e godibili dell'intero gruppo.
Partenza: circa un chilometro dopo il passo del Tonale, scendendo verso la Val di Sole, nei pressi di una casa cantoniera, si imbocca sulla destra la strada per l'Alveo Presena, che si segue in discesa fino al parcheggio subito prima di un ponte nei pressi del depuratore Dislivello complessivo: 1.600 m Dislivello canale: 600 m Esposizione: nord Difficoltà: AD breve tratto a 50° verso l'uscita Difficoltà sciistica: D+ 4.3 S4 Attrezzatura: normale dotazione scialpinistica Itinerario. Dal parcheggio prendere la
stradina per la Val di Vermiglio, che in leggera discesa attraversa un ponte (non seguire la strada per l'Alveo Presena). Giunti alla piana (1.700 m circa) si attraversa un ponticello di tronchi e si prosegue in direzione sud-est verso il vallone di San Giacomo, che si risale fino a quando spiana. Ora è ben visibile l'evidente canalone nord del Monte Cercen che si sale direttamente fino alla cresta sommitale (ore 4-5 circa). Pendenze inizialmente contenute, aumentano nell'ultimo quarto di canale (40°-50°). Discesa per lo stesso canalone. Itinerario 10 Cima Busazza (3.326 m) Parete Nord (via Pfeiffer-Reif) Prima salita di Pfeiffer e Reif nel 1934. Questo canale a forma di banana, che incide la parete Nord della Busazza, è forse la linea di ripido più bella ed estetica dell'intero massiccio. La salita non presenta difficoltà ma la discesa in sci può essere delicata perché gli sci vanno calzati in parete sotto la vetta e per la strettoia