Buyer's Guide 2019

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BUYER S GUIDE 2019

S K I A L P R AC E - L I G H T TO U R I N G - S K I TO U R I N G - F R E E TO U R I N G - F R E E R I D E - S P L I T B OA R D

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1. LO/MI

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FUTURE AT PLAY S/Lab esiste per creare il futuro. Questo era l’obiettivo di Benoit Sublet, Binding Engineer, quando ci siamo riuniti con l’atleta d’élite Cody Townsend per creare S/Lab Shift, un attacco con tecnologia Edge Amplifier per farvi sentire l’esplosione in ogni curva. Al Design Center Annecy la formula è semplice: Gioco e progresso. Ma i risultati sono incredibili, i risultati sono S/Lab.


INTRO

E D I T O

IDEE di DAV IDE M A RTA

agari qualcuno, ogni tanto, si chiede cosa ci sia dietro a questo tomo da quasi quattrocentocinquanta pagine. Perversione? Forse, forse un’idea. O magari tante idee. Avete mai provato a pensare come nasce un’idea? Uno pensa che le idee vengano fuori così. Per ispirazione, per intuizione.

M

È vero succede, succede anche questo, ma in realtà poche volte. La Buyer’s Guide è già di per sé un’idea. Forse un’idea un po’ malsana, un po’ bizzarra, di cui mi prendo la paternità. Ma la sua caratteristica è che è tutto pieno di altre idee. In pratica un’idea è una cosa che uno pensa e prova a tramutare in qualcosa di concreto, magari anche di utile per gli altri. Ed è proprio da lì che si è partiti, dalla prima di queste idee, cioè di dare un’organizzazione e una classificazione a tutta l’attrezzatura per le attività in montagna aperta. E una valutazione. Più di cosa va meglio e cosa peggio, cosa va bene per fare cosa. Una cosa utile sembrerebbe, una buona idea. E così è stata recepita, tanto che la Buyer’s Guide di Skialper,

negli anni, è diventata un punto di riferimento, una sorta di bibbia, come la definiscono in tanti. Dovete sapere che quando va in stampa, noi stiamo già discutendo su cosa fare di diverso l’anno dopo. Su cosa conservare, su cosa modificare, su come evolvere. Le idee, dicevamo. Non arrivano come flash. Almeno per noi non è così. Arrivano discutendo, confrontandosi, mettendo a confronto esperienze diverse e lasciando tutto lì a decantare, per poi tornarci dopo. Per cui meglio muoversi per tempo. La maggior parte delle idee che trovate su questa guida sono nate da lunghe conversazioni con Danilo, che è quello che c’è lì nella foto vicino a me. Lui si confronta ogni giorno con i clienti in negozio, con i guasti in laboratorio, con le richieste più strane. Per cui mi sembrava giusto aprire così. Anche per dire che se voi avete delle vostre idee da proporre, su come si potrebbe cambiare o migliorare la Buyer’s Guide, noi le ascoltiamo. Magari poi non le concretizziamo, ma di sicuro le ascoltiamo. Buona lettura, anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!

mat e r ial i s mo filosofia di vita improntata alla ricerca e acquisto spinto di materiali ed attrezzature per l’attività scivolatoria. cit. Il Nuovo Polverelli Minore, Mulatero Editore, 2018

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#WeTestOnHumans


©Federico Ravassard

INTRO

Buyer’s Guide 2019 > 7


INTRO

INDICE ANALITICO Da tenere sempre d’occhio: l’elenco alfabetico dei prodotti associato ai numeri di pagina.

buyer’s guide 2019

a pagina 42

S O M M A R I O SICUREZZA Come impostare una ricerca in valanga e il test di ARTVA, sonde e pale.

da pagina 400 a pagina 432

SPLITBOARD

INTRO

L’unico test italiano delle splitboard: le migliori tavole, attacchi e scarponi.

Chi, come, dove quando… perché! Come orientarsi tra le pagine della Buyer’s Guide.

da pagina 366 a pagina 399

da pagina 4 a pagina 45

PELLI Introduzione, considerazioni tecniche e schede delle tessilfoca più diffuse sul mercato.

BG 2019

da pagina 348 a pagina 365

SCARPONI Introduzione e schede di tutti gli scarponi skialp race, light touring, ski touring, freetouring, freeride e lady

da pagina 46 a pagina 147

ATTACCHI Introduzione, considerazioni e test dei migliori attacchi a pin.

da pagina 322 a pagina 347

SCI Introduzione e schede di tutti gli sci skialp race, light touring, ski touring, freetouring, freeride e pro model

da pagina 148 a pagina 321

Buyer’s Guide 2019 è un numero speciale della rivista Skialper, supplemento al numero 120 di ottobre/novembre.

Direttore editoriale DAVIDE MARTA davide.marta@mulatero.it

Distribuzione in edicola MEPE - Milano - tel 02 89 5921

Direttore responsabile CLAUDIO PRIMAVESI claudio.primavesi@mulatero.it

Stampa Starprint Srl - Bergamo

Amministrazione SIMONA RIGHETTI simona.righetti@mulatero.it

Numero Registro Stampa 51 del 28/06/2018 (già autorizzazione del Tribunale di Torino n. 4855 del 05/12/1995). La Mulatero Editore srl è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697.

Segretaria di redazione ELENA VOLPE elena.volpe@mulatero.it

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Pensa a quante sciate in powder in più potresti fare senza tutti gli alberi abbattuti per produrre nuova carta! © copyright Mulatero Editore - tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa rivista potrà essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge


TOUR PROFESSIONAL ULTRA 82 Il modello ULTRA 82 ha tutto ciò che uno sciatore alpinista possa desiderare. Pesando solamente 1.020 g con una lunghezza di 164 cm è uno sci leggero che ama le salite. L’ABS sidewall con inserti in carbonio ti assicura un’ottima performance in discesa – anche con condizioni di neve difficili. Con l’ULTRA 82 disponi di un ottimo attrezzo per escursioni in alta quota, esplorazioni su terreni accidentati e per avventure su neve ghiacciata. ___

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IN COPERTINA photo: Federico Ravassard location: magazzino Mulatero Editore

Photo © Christoph Oberschneider

Hanno contribuito alla realizzazione della Buyer’s Guide 2019

POLE TOUR STICK VARIO CARBON

D AV I D E M A R T A direzione e coordinamento del progetto, rapporti con le aziende G U I D O VA L O T A direzione e redazione test Scialpinismo N I C C O LÒ Z A R AT T I N I direzione e redazione test Freeride LUCA ALBRISI direzione e redazione test Splitboard GIULIANO BORDONI direzione e redazione test Sicurezza G I O VA N N I R O M A N O supporto tecnico F E D E R I C O F O G L I A PA R R U C I N logistica e magazzino DANILO NORO e L O S TA F F D I X L M O U N TA I N valutazione materiali al banco, preparazione e montaggio sci SARA MAZZUCCHELLI e M I C H A E L S C R O L L AV E Z Z A di N E X T L E V E L S T U D I O progetto grafico e impaginazione F E D E R I C O R AVA S S A R D fotografie still life prodotti e sessioni test Pro Model ANDREA SALINI fotografie sessioni test Freetouring e Sicurezza ALICE RUSSOLO fotografie sessioni test Ski Touring e Skialp Race U N FA N TA S T I C O T E A M D I T E S TAT O R I (vedi pagine 30, 376, 414) hanno sciato su tutti i terreni e in ogni condizione di meteo e neve per valutare sci, scarponi, tavole e kit di sicurezza

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C O N S O R Z I O P O N T E D I L E G N O -T O N A L E sede di tutto il test della Buyer’s Guide 2019 E tante altre persone che con un piccolo grande contributo hanno permesso a questa Guida di arrivare tra le vostre mani

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INTRO

CERCHIAMO SEMPRE DI TESTARE SCI E SCARPONI NEL LORO HABITAT NATUR ALE. SCHERZOSAMENTE DICIAMO CHE OGNI PRODOTTO NEL TEST È STATO M A LTR ATTATO: AL CONTRARIO, CERCHIAMO SEMPRE DI METTERLI A LORO AGIO

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INTRO

rider: DAVIDE MAGNINI

photo: ALICE RUSSOLO

spot: GHIACCIAIO PRESENA

Buyer’s Guide 2019 > 15


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@David Carlier


INTRO

©Federico Ravassard

IL NOSTRO METODO, SEMPRE QUELLO Riuscire a testare così tanto materiale e sintetizzarlo in una pubblicazione è un’impresa possibile solo grazie ad una metodologia consolidata negli anni

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i vogliono quasi 300 giorni di lavoro per arrivare alla conclusione di questa Buyer’s Guide. Ecco i punti fondamentali del nostro metodo di lavoro.

LA SELEZIONE Primo step tra fine gennaio e inizio febbraio. Partecipiamo ai principali eventi riservati alla stampa specializzata per il lancio delle novità - dove spesso Skialper è l’unico media invitato dall’Italia se non dall’Europa - e poi incontriamo i responsabili delle aziende all’ISPO di Monaco di Baviera. In questa fase è fondamentale capire in che direzione sta andando il mercato e su quali prodotti puntare per la nuova stagione. LA SUDDIVISIONE Le informazioni raccolte vengono analizzate e organizzate secondo i nostri parametri. Ogni volta, in base a quanto riscontrato, può essere necessario apportare modifiche alle categorie e alla suddivisione dei prodotti rispetto agli anni precedenti.

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INVIO RICHIESTE Sci, scarponi, tavole, attacchi e pelli vengono richiesti alle aziende. La partecipazione al test è assolutamente gratuita, nessuna azienda paga un centesimo per entrare nel programma della Buyer’s Guide. I materiali inviati devono essere nuovi, identici a quelli che entrano nella rete vendita. FOTO IN STUDIO Per prima cosa fotografiamo tutti i prodotti: una parte del nostro magazzino viene adibita a studio e i vari attrezzi vengono ritratti nelle diverse angolazioni, ma solo dopo un lungo lavoro di ricerca stile per produrre immagini tecniche, fedeli alla realtà e allo stesso tempo accattivanti. ANALISI AL BANCO Tutta l’attrezzatura viene attentamente analizzata al banco: prima in redazione, dove ci dedichiamo a misurazioni, peso, rilevamenti strumentali con i nostri macchinari. Poi presso il laboratorio di XL Mountain, dove il lavoro viene perfezionato con la


valutazione del livello di finitura degli sci e di funzionalità dei meccanismi di scarponi e attacchi.

PURE ITALIAN CRAFTSMANSHIP

PREPARAZIONE E MONTAGGIO Ogni sci viene preparato con lo stesso set up: otto passaggi in macchina Wintersteiger, sciolinatura ad infrarossi, tuning a 0,5° e affilatura dell’angolo scelto dal produttore. Poi vengono montati con attacchi ATK Bindings: per ogni categoria lo stesso attacco su ogni sci.

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STESURA DELLE VALUTAZIONI Forse è la fase più delicata: la mole di materiale raccolta viene riassunta in schede tecniche precise e della stessa lunghezza. Mesi di lavoro vanno sintetizzati in poche righe, con cui si deve orientare la scelta d’acquisto dei nostri lettori cercando di dare tutte le informazioni possibili e valutazioni oneste, trasparenti ed indipendenti.

IMPAGINAZIONE E CORREZIONI Altra fase molto delicata, in cui le foto, le schede tecniche, le valutazioni e le correzioni vengono assemblate in un progetto grafico che permetta di avere tutte le informazioni sott’occhio, senza trascurare l’aspetto grafico. E poi le verifiche e correzioni, indispensabili per un prodotto così ricco di dati, numeri e grafici. RESTITUZIONE MATERIALI A lavori completati, tutti i materiali vengono restituiti alle aziende. Niente di ciò che è stato testato rimane nei nostri magazzini. Da quest’anno ogni prodotto che è passato dalle nostre mani viene marchiato con l’adesivo tested with love. TOCCA A TE Questa è la fase in cui ti trovi tu che stai leggendo. Ci auguriamo che questo lungo e dettagliato lavoro sia servito per aiutarti a scegliere l’attrezzatura giusta e goderti al meglio le giornate in montagna!

Etna

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CM

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Sicilia, Italia 3350 m

CY

CMY

K

merino extrafine 19,5 µ

termoregolazione naturale massima traspirabilità costante aderenza di calzata tecnologia anti-vesciche

1410 Skialp Merino Light Touring

W W W . C A L Z E G M . Buyer’s C O M Guide 2019 > 19

photo Ruggero Arena

TEST SULLA NEVE Solo in questa fase entrano in scena i testatori. Il materiale viene trasferito sui ghiacciai alpini, dove andiamo a cercare le diverse condizioni di neve: polverosa dopo qualche nevicata tardiva, dura trasformata, bagnata, crostosa. I nostri tester professionisti girano, riferiscono le loro sensazioni e compilano schede tecniche di valutazione.


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CUR A PER I DETTAGLI I rilevamenti strumentali sono fondamentali per fornire informazioni tecniche attendibili: ecco come abbiamo ricavato i preziosi dati che trovate nelle schede sci, scarponi e attacchi

ATTENZIONE:

MISURAZIONI SCI AL BANCO Lunghezza rilevata: misura in mm ottenuta con flessometro da punta a coda sul lato soletta. Sciancratura rilevata: misura in mm ottenuta con calibro digitale nei punti più larghi in punta e coda dello sci (senza tenere conto del contatto lamina) e nel punto più stretto al centro. Raggio calcolato: dato espresso in metri ottenuto con formula matematica esclusiva che tiene conto di sciancratura rilevata, superficie di contatto e lunghezza rilevata. Contatto lamina: misurazione dell’effettivo contatto soletta su piano di riscontro, annullato il camber con un contrappeso costante. Effettutato con misuratore laser, espresso in cm. Peso rilevato: dato ottenuto pesando le due aste senza attacchi su bilancia digitale certificata. Viene indicato il peso di entrambe (tra parentesi) e la media dei due pesi. Valore espresso in grammi. Rocker in punta e coda: appoggiando lo sci su un piano di riscontro abbiamo misurato la distanza tra la proiezione della punta e della coda e il punto di contatto lamina. Superficie di portanza: dato ottenuto con formula matematica esclusiva ed espresso in centimetri quadrati. Tiene conto di sciancratura rilevata e superficie di contatto. Rapporto peso/superficie: dato matematico che mette a confronto il peso rilevato con la superficie di portanza calcolata. VALUTAZIONE SCI ALLA MACCHINA Torsione: il nostro macchinario esclusivo applica la stessa forza torsionale a tutti gli sci in punta, centro e coda. Lo sci è bloccato. L’inclinometro rileva il grado di torsione nelle varie zone dello sci. Dato espresso in gradi angolari. Flessione: il macchinario applica una forza costante nella zona centrale dello sci, posizionato libero da vincoli per consentire alla struttura di deformarsi. Il dato, espresso in mm e ricavato con misuratore digitale laser, indica la differenza tra la posizione di quiete dell’asta e quella raggiunta in seguito all’applicazione della forza.

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ci sono alcuni modelli continuativi già presenti sulle edizioni della Buyer’s Guide 2017 e 2018. Non comparate i dati ottenuti da Testina con quelli delle scorse edizioni del test perché il nuovo processo di misurazione è più accurato e fornisce informazioni leggermente diverse. Limitatevi alla comparativa tra modelli inclusi in questo test.

TESTINA, UNA COSTANTE Uno degli obiettivi di questo test è fornire dati oggettivi per valutare i diversi modelli di sci, da aggiungere alle sensazioni maturate dall’esperienza dei nostri tester. Per cui oltre alle misurazioni e ai vari rilevamenti, abbiamo ideato anni fa Testina, un macchinario in grado di fornire informazioni su torsione e flessione delle aste. Nessuna rivista a livello internazionale dispone di uno strumento del genere: per Testina, hip-hip-hurrà!


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©Federico Ravassard

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SCARPONI E ATTACCHI Prima di portarli sulla neve, scarponi e attacchi sono passati dal banco della redazione, dove sono stati pesati e misurati con grande cura. Ecco come leggere la scheda rilevamenti nelle pagine dedicate ai vari prodotti.

MISURAZIONE SCARPONI AL BANCO Lunghezza effettiva: misura in millimetri ottenuta con flessometro da punta a tacco dello scafo sul lato suola. Max larghezza scafo esterna: misura in millimetri ottenuta con calibro digitale nel punto più largo dello scafo. Peso: dato espresso in grammi, relativo al singolo scarpone nella sua completezza. Ricavato con bilancia digitale certificata. Peso scocca: vedi la voce ‘Peso’, in questo caso riferito al solo scafo, senza la scarpetta. Peso scarpetta: vedi la voce ‘Peso’, in questo caso riferito alla sola scarpetta, estratta dallo scafo. Lunghezza interna scafo: misura in millimetri ottenuta con laser dal tacco alla punta all’interno dello scafo. Max larghezza avampiede: misura in mm ottenuta con esclusivo misuratore nella zona più larga dell’avampiede. Max Larghezza alla caviglia: misura in mm ottenuta con esclusivo misuratore nella zona del malleolo. Max altezza gambale: misura in mm ottenuta con laser, dal punto di appoggio del tallone al punto più alto dello spoiler. Max altezza plastica frontale: misura in mm ottenuta con laser dal punto di appoggio del piede fino al punto più alto anteriore della scocca. Distanza pin: misura in mm ottenuta con calibro di profondità tra i due inserti pin del puntale dello scarpone. Spessore suola in punta: misura in mm ottenuta con calibro digitale dello spessore del materiale in gomma della suola in corrispondenza della punta dello scarpone. ©Federico Ravassard

MISURAZIONE ATTACCHI AL BANCO Abbiamo rilevato, mediante bilancia digitale certificata, il peso totale dell’attacco (mezzo paio, un puntale + una talloniera), quindi dei due elementi presi singolarmente, infine delle viti in dotazione. Valore espresso in grammi.

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| Photo M. Reggiani

Alien 1.0. Higher together.

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A sinistra si apre una silente distesa bianca, a destra uno scorcio che rallenta il respiro. Di fronte c’è la linea di partenza. Si sente l’adrenalina riempire i muscoli e gonfiare il petto, per accompagnarti oltre ogni ostacolo. Abbiamo pensato e progettato l’Alien 1.0 per farti vivere il percorso con più passione, più intensità, assieme. SCARPA, compagni d’avventure. • ScafO carbOn grILamId LfT, gambETTO In carbOnIO: LEggErISSImO In SaLITa rIgIdEzza , cOnTrOLLO, STabILITà In dIScESa . • ScarpETTa “crOSS fIT InTuITIOn” TErmOfOrmabILE .

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©Federico Ravassard

INTRO

ANALISI APPROFONDITA E PR E PA R A Z IO N E

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INTRO

Secondo ciclo di valutazione presso il laboratorio di XL Mountain. Sono le fasi che precedono il montaggio e i test sulla neve

elle pagine precedenti abbiamo illustrato la prima fase del lavoro di analisi che si svolge al banco presso la nostra redazione. Sci e scarponi vengono poi trasferiti al laboratorio di XL Mountain, il nostro partner tecnico, per una seconda approfondita analisi. Analizziamo soletta, planarità, lamine e finitura per gli sci, meccanica generale e ramponabilità per gli scarponi. Le aste vengono preparate e montate. Tre passaggi essenziali del nostro metodo, tre passaggi che rendono unico il nostro test, perché questi sono protocolli che nessuna rivista al mondo segue.

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STEP 1 - VALUTAZIONE SCI Sono pochi i clienti che si rendono conto del grado di finitura di uno sci che stanno acquistando. Un dettaglio che però non va trascurato, perché uno sci non rifinito adeguatamente può richiedere una spesa supplementare (che va a sommarsi al non

certo basso prezzo d’acquisto) fino a 50 euro per la messa a punto di lamine e soletta. Oppure potrebbe dare una delusione alla prima uscita sulla neve, non determinata dal reale valore del prodotto, quanto dal suo scarso livello di finitura. Ci sono aziende che raggiungono l’eccellenza in questo campo (Ski Trab su tutte, ci teniamo a sottolinearlo, al punto che i modelli della maison bormina non hanno avuto bisogno di essere preparati successivamente), altre che vanno un po’ al risparmio. Così abbiamo preso gli sci uno ad uno (richiesti alle aziende nuovi, come quelli che vanno in rastrelliera in negozio), valutato attentamente il tipo di impronta e la presenza o meno di sciolina, la planarità della soletta (che non risulti concava o convessa) e misurato eventuali deficit; abbiamo indicato il numero di passaggi in macchina per riportarla in condizioni di planarità, la presenza o meno di tuning sulle lamine e con quale grado, l’angolo di affilatura del fianco. Tutte considerazioni che potete trovare nelle singole schede sci alla voce Lab.

IMPRONTA SKIALPER Una chicca in più quest'anno, tutti gli sci sono stati prima spianati e poi passati nella nuova Wintersteiger Omega Racing, una macchina specifica per le impronte da gara per lo sci alpino. Danilo ha scelto un disegno ad arco ma lineare sui bordi in modo che gli sci fossero molto maneggevoli nel passaggio spigolo-spigolo ma nanche filanti sulla direzione.

©Federico Ravassard

Buyer’s Guide 2019 > 25


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STEP 2 - VALUTAZIONE SCARPONI Anche gli scarponi sono passati da un meticoloso esame in laboratorio. Ramponabilità, innanzitutto: su ogni modello abbiamo calzato i ramponi delle principali aziende sul mercato (Camp, Grivel, Petzl), analizzato attentamente la corretta compatibilità del sistema e che la leva ski-walk - oppure il movimento del gambetto in camminata - non interagissero con la leva posteriore del rampone e con i lacci di fissaggio del rampone stesso. Abbiamo poi valutato per ogni modello la funzionalità e praticità delle leve di passaggio da walk a ski e viceversa, dei ganci e strap di chiusura (con e senza guanti). Ci siamo poi soffermati sulla scarpetta e sulle sue caratteristiche e sul sottopiede. Nel fare questo abbiamo curiosato all’interno degli scafi per vedere che le boccole di fissaggio dei ganci non sporgessero (se no le scarpette durano il tempo di qualche gita). Infine abbiamo considerato quanto uno scarpone sia adattabile con operazioni di bootfitting al piede del potenziale cliente, un’operazione ormai indispensabile per ottenere il top delle prestazioni e del comfort. Tutti dati che abbiamo sintetizzato con un istogramma.

STEP 3 - PREPARAZIONE SCI Una volta completate le valutazioni, si sarebbe potuto decidere di portare sulla neve gli sci così com’erano, e si arrangiassero un po’ i costruttori carenti in finitura. In un certo senso sarebbe perfino giusto, ma è una mossa da talebani e comprometterebbe il risultato. Per il nostro staff vorrebbe dire un’enorme mole di lavoro in meno, ma non si capirebbe come va in realtà lo sci. Magari qualche azienda si riterrà penalizzata dalla variazione del set up originale, ma nel 90% dei casi senza questo attento lavoro i risultati sarebbero poco (o nulla) attendibili. Allora abbiamo optato, e lo facciamo da anni, per pareggiare tutti gli sci ‘di fronte alla legge’ della neve: li mettiamo nella Wintersteiger e li portiamo il più possibile in planarità con uno standard massimo di dieci passaggi con determinati valori di macchina. Pari impronta, pari finitura delle lamine rispettando l’angolo del costruttore, tuning a 0,5°, sciolinatura a caldo con lo stesso prodotto. A questo punto gli sci vengono montati (vedi pagine seguenti) e sono pronti per andare sulla neve con il nostro team di testatori.

Il partner tecnico della Buyer’s Guide di Skialper è il negozio specializzato XL Mountain di Settimo Vittone, sulla statale che da Ivrea sale verso la Valle d’Aosta. Un punto di riferimento a livello assoluto per la vendita e preparazione dell’attrezzo. 0125 659103 info@xlmountain.it ©Federico Ravassard

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| Photo M. Reggiani

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Nello sci alpinismo gli istanti che precedono la salita sono i più appassionanti. Il gruppo si unisce per sostenere le emozioni di ciascuno e condividere l’adrenalina. Così, una volta infilati gli scarponi, si sincronizzano i dispositivi, i cuori e solo allora si parte. Abbiamo pensato e progettato l’F1 per sincronizzare la tua passione con la nostra. SCARPA, compagni di avventure. • recco reflector . • boa closure system: fit personalizzato. • estrema versatilità in ogni condizione . • comfort e leggerezza: per utilizzi prolungati.

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INTRO

STANDARD ATK La partnership storica con ATK Bindings ci ha permesso negli anni di assicurare un livello uniforme di qualità e affidabilità nella valutazione degli sci sulla neve

©Federico Ravassard

er la settima stagione consecutiva tutti gli sci che abbiamo testato per la Buyer’s Guide sono stati montati con attacchini ATK Bindings. Consideriamo un punto fondamentale che in ogni categoria gli sci abbiano lo stesso identico set up. Le aste, giunte nuove in redazione come da protocollo, sono state poi montate nel laboratorio di XL Mountain, rivenditore ufficiale ATK, che ha utilizzato le mascherine di precisione prodotte dall’azienda per una foratura perfetta. I fori sono stati riempiti di silicone prima di avvitare gli attacchi. Ecco come abbiamo scelto i vari modelli in un catalogo che negli anni si è adeguato allo sviluppo delle diverse categorie di sci.

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SKIALP RACE - Abbiamo utilizzato il modello top di gamma Revolution 2018 World Cup con talloniera sulla piastra R02. Una garanzia di leggerezza e performance.

 LIGHT TOURING - Abbiamo scelto quest’anno Haute Route. Un gioiello ricavato dal pieno, soli 165 grammi per una performance perfetta sulle aste da un chilo. Prestazione, leggerezza ed estetica, tanto che i nostri testatori se lo sarebbero portato a casa. Dotato di piastra per una facile regolazione anche sul campo. SKI TOURING - Confermatissima la versione 2.0 dello storico RT con ski-stopper di serie sul puntale e sgancio verticale e laterale. Montato su slitta posteriore R02 Adjustmet Plate. Un


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©Federico Ravassard

sistema dall’elevata resistenza alla torsione che ha permesso di lavorare al meglio anche sui fondi duri e sconnessi. FREETOURING - Il Raider 12 2.0 è ormai sinonimo di freetouring; perfetto per guidare sci con larghezza da 90 a 115 mm, con lo ski-stopper anteriore disponibile nelle diverse misure che caratterizzano questa categoria. La base di fissaggio larga consente una miglior trasmissione delle forze sulla struttura dello sci in corrispondenza del piede. FREERIDE - Anche quest’anno abbiamo scelto il Freeraider 14, che ormai è diventato lo standard per testare gli sci da Freeride touring. Base ancora più ampia del cugino Raider, con trasmissione impulsi potenziata dallo spacer su cui poggia interamente il tacco dello scarpone. Soluzione super-light per guidare sci dalla struttura decisamente importante

BONUS TRACK FUORI CATEGORIA Quest’anno abbiamo voluto inserire nel nostro test un segmento di sci ai limiti della pertinenza con la Buyer’s Guide, seppure strettamente imparentati con quelli che noi classifichiamo come Freeride. Troppo pesanti e strutturati per un utilizzo in discesa sui pin, possono essere portati per qualche centinaio di metri di dislivello in prossimità di impianti, ma fondamentalmente sono da sciare con scarponi con flex pistaioli e attacco fisso. È la categoria pro-model da big mountain, per cui abbiamo utilizzato, in via eccezionale, il nuovo Atomic Shift in abbinata a scarponi da discesa non dotati di inserti pin.

Buyer’s Guide 2019 > 29




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©Andrea Salini/Outdoorstudio

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WE TEST ON HUMANS Da qualche anno è il claim che accompagna il nostro test. Ma è perfettamente coerente: la componente umana è molto importante nelle valutazioni. Ecco il test team della Buyer’s Guide 2019.

nostra squadra ci rende orgogliosi. È un mix poliedrico di classe, talento, esperienza. Ci sono elementi che ci accompagnano da anni, rappresentano la nostra memoria storica. Altri vanno e vengono, alternando la presenza di edizione in edizione.

LA

Poi ci sono sempre delle new-entry, che danno freschezza e portano nuovi concetti e terminologie interessanti. E qualcuno poi rimane negli anni a seguire. Ci piace confrontarci con loro, ascoltarli, osservarli mentre maneggiano i materiali, vederli sciare, captare dalle loro espressioni quello che nemmeno le parole o i gesti riescono ad esprimere. Sono un anello fondamentale della catena di produzione della Buyer’s Guide, ma non certo l’unico. Prendiamo da loro a piene mani e andiamo a sommare tutto questo a ciò che abbiamo scoperto al banco, in laboratorio, nel

confronto con le aziende. Ma soprattutto andiamo a sommarlo a quello che è il nostro punto di forza, l’esperienza e la conoscenza dei materiali maturata e sviluppata negli anni. C’è una parola di ognuno di loro nelle valutazioni che leggerete più avanti. Sia degli sciatori che vedrete nelle pagine a seguire, che di tutti quelli che negli anni hanno fatto parte di questa squadra. Hanno contribuito a sviluppare il nostro modo di esprimerci. Sono tutti professionisti qualificati: Maestri di sci, dal primo all’ultimo, poi tanti sono anche Guide alpine, Istruttori nazionali, Allenatori di scialpinismo, soccorritori. Hanno curriculum importanti in pista e fuoripista. Rappresentano l’eccellenza dello sci nostrano off-piste e anche senza nomi anglosassoni, hanno poco o nulla da invidiare, sci ai piedi, ai fenomeni delle produzioni video d’oltre-oceano. Sì, siamo orgogliosi della nostra squadra e nelle pagine a seguire ve la presentiamo!

elegance (eleganza) affermazione di solito riferita ad un raider dalle indiscutibili capacità scivolatorie. cit. Il Nuovo Polverelli Minore, Mulatero Editore, 2018

Buyer’s Guide 2019 > 33


INTRO = agile

= potente

= old school

= new school

Fabio Beozzi Anno e luogo di nascita: 1974 - Torino Altezza e peso: 183 cm - 85 kg Qualifiche: Maestro di sci e Allenatore Curriculum: musicista, Maestro di sci e Allenatore dello sci club Sestriere, non lascia ammuffire i suoi giovani atleti tra i pali, portando soprattutto fuori i ragazzi di 12-15 anni, per farli crescere con competenze di neve e di montagna. In curriculum anche la prima discesa della Messner al Cho Oyu.

Tommaso Cardelli Anno e luogo di nascita: 1983 - San Marino Altezza e peso: 184 cm - 80 kg Qualifiche: Guida Alpina e Maestro di sci Curriculum: da sempre sugli sci, nonostante sia nato in collina, lavora a tempo pieno come Guida alpina e Maestro di sci nel gruppo Guide alpine Val di Fassa e White Spirit. Si è fatto conoscere nell’ambiente per un giro in e-bike per concatenare e poi ripetere alcune delle più belle discese aperte da Heini Holzer.

Alberto Casaro Anno e luogo di nascita: 1979 - Riccione (RN) Altezza e peso: 180 cm - 85 kg Qualifiche: Maestro di sci, Allenatore di sci alpino e freeski, Istruttore nazionale Curriculum: ex atleta della squadra nazionale di sci alpino e skicross, freeskier globetrotter (non perdetevi il suo articolo sul prossimo Skialper di dicembre), amante del ripido, veterano del test team di Skialper. In poche parole, uomo di mondo.

Andrea Cismondi Anno e luogo di nascita: 1983 - Cuneo Altezza e peso: 181 cm - 78 kg Qualifiche: Maestro di sci Curriculum: un passato tra i pali e come allenatore, oggi gestisce il rifugio Valasco, in Valle Gesso, una delle perle dell’ospitalità alpina, in un’antica casa di caccia dei Savoia. Ha virato decisamente verso il freeride, quello delle Alpi Marittime, su versanti ripidi e selvaggi, tra bivacchi invernali e lontano da tutto e da tutti.

34 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

Franco Collè Anno e luogo di nascita: 1978 - Ivrea Altezza e peso: 179 cm - 74 kg Qualifiche: Maestro di sci, allenatore di scialpinismo Curriculum: è l’unico ad avere vinto due Tor des Géants, l’endurance trail che percorre le alte vie 1 e 2 della Valle d’Aosta, ma anche con gli sci e le pelli non se la cava affatto male e infatti in curriculum ha un secondo posto alla Sellaronda Skimarathon e un quinto posto al Mezzalama.

Marco Confortola Anno e luogo di nascita: 1983 - Tirano (SO) Altezza e peso: 178 cm - 74 kg Qualifiche: Maestro di sci con specializzazione in freeride e telemark, accompagnatore di mountain bike Curriculum: maestro di sci specializzato nel freeride, nel suo negozio Silene Sport di Livigno, proprio a fianco della scuola di sci di fondo, ha inserito anche il noleggio del materiale touring e freeski.

Cristian Dallapozza Anno e luogo di nascita: 1980 - Cavalese (TN) Altezza e peso: 176 cm - 72 kg Qualifiche: Guida alpina e Maestro di sci Curriculum: Il suo quartier generale è Pozza di Fassa. Dopo le gare di sci alpino si è dato alla polivalenza. Scia con tutto, dagli impianti quando vale, altrimenti con le pelli cambiando spesso e cercando i luoghi meno affollati.

Martina De Silvestro Anno e luogo di nascita: 1992 - San Candido (BZ) Altezza e peso: 160 cm - 57 kg Qualifiche: Maestra di sci Curriculum: ha gareggiato tra i pali, è subito diventata Maestra di sci, si è buttata nelle gare di skialp e per due anni è anche entrata in Squadra Nazionale. È un’attaccante in discesa, nelle gare come nei test. Insegna sulle piste di Sesto-Sexten.

Buyer’s Guide 2019 > 35


INTRO = agile

= potente

= old school

= new school

Marika Favè Anno e luogo di nascita: 1973 - Bolzano Altezza e peso: 161 cm - 54 kg Qualifiche: Guida alpina, Maestro di sci, allenatore di sci alpino Curriculum: è stata la prima Guida alpina donna del Trentino e ha un passato di otto anni nelle squadre nazionali di sci alpino fino alla B di gigante e di discesa libera (gruppo Coppa Europa). Velocissima, scia sempre aggressiva e nonostante il suo peso piuma piega gli sci almeno quanto un uomo potente.

Fabio Iacchini Anno e luogo di nascita: 1967 - Premosello Chiovenda (VB) Altezza e peso: 171 cm - 63 kg Qualifiche: Guida alpina, Istruttore nazionale AGAI e Maestro di sci Curriculum: soprannominato Yak, il suo primo Canalone Marinelli con gli sci lo ha fatto a 18 anni. Da allora ha aperto diverse discese tra le quali il Canalone della Solitudine sulla Est del Monte Rosa. Con gli sci è sceso anche dalla Est del Cervino e dal Shishapangma. Naturalmente sugli 8.000, non soltanto il Shisha, ci è anche salito.

Fabio Locatelli Anno e luogo di nascita: 1964 - Lecco Altezza e peso: 178 cm - 76 kg Qualifiche: Maestro di sci, Allenatore, Istruttore nazionale Curriculum: atleta di Coppa del Mondo di KL dal 1989 al 1992 (record personale di 219 km/h a Vars), da sempre freerider, negli ultimi 20 anni lavora molto attivamente nell’organizzazione di uscite con i clienti. In estate è trail builder presso il Bike Park Bormio.

Davide Magnini Anno e luogo di nascita: 1997 - Cles (TN) Altezza e peso: 168 cm - 52 kg Qualifiche: nazionale di scialpinismo Curriculum: il futuro (e il presente) dello skialp e dello skyrunning. Con le scarpe da ricordare anche solo l’ultima impresa: vittoria alle finali delle Skyrunner World Series a Limone del Garda. Nello skialp, oltre alla casacca della nazionale, da segnalare che in primavera ha portato a casa il Tour du Rutor.

36 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

Filippo Menardi Anno e luogo di nascita: 1982 - San Candido (BZ) Altezza e peso: 190 cm - 88 kg Qualifiche: Maestro di sci, Guida alpina Curriculum: ex atleta di sci alpino (cinque anni nel gruppo sportivo della Forestale e due anni in quello di Coppa Europa) è un alpinista dell’estetica (predilige il facile ma inesplorato al difficile e lavorato). Co-fondatore di Linea, socio fondatore di Cortina360, società che gestisce la palestra di arrampicata indoor.

Silvia Moser Anno e luogo di nascita: 1990 - San Candido (BZ) Altezza e peso: 173 cm - 51 kg Qualifiche: Maestra di sci Curriculum: insegna a Cortina d’Ampezzo, non avrebbe bisogno di presentazioni dopo due anni di Freeride World Tour (con un secondo posto nella classifica generale) con numerosi podi e una vittoria in Alaska. Ha saputo smettere al momento giusto e oggi preferisce salire tanto con le pelli per poi scendere a cannone.

Alberto Ronchi Anno e luogo di nascita: 1986 - Agordo (BL) Altezza e peso: 187 cm - 76 kg Qualifiche: Maestro di sci, laurea in Scienze della comunicazione Curriculum: ha praticato sci alpino, carving, freestyle, skicross scoprendo il freeride all’età di 18 anni. Attivissimo nella ricerca delle linee più estetiche di sci ripido in Dolomiti, è co-fondatore di Linea, una serie web sullo sci freeride in Dolomiti.

Mattia Roncoroni Anno e luogo di nascita: 1977 - Como Altezza e peso: 183 cm - 72 kg Qualifiche: Maestro di sci, allenatore di sci alpino e scialpinismo Curriculum: insegna alla scuola sci del Breuil e vive a Valtournenche, ai piedi del Cervino, dove risiede da venti anni (è lombardo). Ottimo atleta con le pelli, alpinista completo, ha un curriculum di tutto rispetto anche nel trail running dove nel 2013 ha conquistato un terzo posto alla prestigiosa TDS.

Buyer’s Guide 2019 > 37


INTRO

PA R A DI S O DI N O M E E DI FAT TO I pendii attorno al Ghiacciaio Presena sono perfetti per gli amanti del freeride e dello skialp. E naturalmente anche per i nostri test

38 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

IN AGENDA ito, Sgualdrina, Cantiere, Castellaccio. Non sono le chiavi di un rebus da risolvere, ma le parole d’ordine per lasciare andare i cavalli nella polvere. La zona del ghiacciaio Presena, nel cuore del comprensorio sciistico Pontedilegno Tonale, a cavallo tra Lombardia e Trentino, è un vero e proprio ombelico per freeride e scialpinismo e la moderna telecabina fino a Passo Presena, a 3.000 metri, ha aperto nuove possibilità per gli amanti delle pelli, rendendo più vicini e affrontabili i mitici itinerari nel cuore dell’Adamello, che un tempo richiedevano tempi di avvicinamento improbabili per la massa.

D

• 8 dicembre: Winter Opening Party Ice Music Edition a Ponte di Legno, piazza XXVII Settembre, con la partecipazione straordinaria di Giovanni Solima e del violoncello di ghiaccio • 29 dicembre 2018-30 marzo 2019: Ice Music – Concerti in Paradiso sul ghiacciaio Presena. Due volte a settimana, il giovedì alle 16.00 e alle 17.30 e il sabato alle 16.00 e alle 18.00, all’interno di un Ice Dome, un’orchestra composta interamente da strumenti di ghiaccio si esibirà in 56 concerti che spaziano dalla musica classica al rock, al jazz • Fiaccolate di Capodanno: 28 dicembre (Temù), 30 dicembre (Tonale), 31 dicembre (Ponte di legno), 4 gennaio (Tonale, Pista Paradiso) • 29 dicembre-5 gennaio: I Tabià de Nadal, mercatini di Natale per le vie del centro storico di Temù.

Quando la neve scende a imbiancare le quote più basse il classico fuoripista del Cantiere (o della Sgualdrina) regala curve a non finire, oppure ci si può allenare sul classico itinerario scialpinistico del Passo dei Contrabbandieri, sopra al Tonale, mentre in alto, per chi preferisce pochi metri di pellata e discese in canale, quelli del Dito e del Castellaccio sono solo due delle tante proposte. Itinerari spesso affrontabili a inizio e soprattutto a fine stagione, a maggio inoltrato, perché gli impianti del Presena chiudono a giugno. Basta questa introduzione per capire come il nostro ‘campo prove’ non avrebbe potuto essere dei migliori. Senza prendere in considerazione che, oltre ad avere ripassato a dovere i couloir, i nostri testatori hanno potuto sciare su tanta neve fresca anche a maggio e avevano la loro base proprio nel cuore di questo paradiso. Abbiamo infatti dormito alla Capanna Presena (rifugipassotonale.it), alla stazione intermedia della cabinovia che sale al Passo. Qui, a quota 2.730 metri, il mondo sembra capovolto. Sette camere doppie con varie opzioni di letti aggiuntivi e una camerata, una spa con piscina, sauna, bagno turco, raggi infrarossi e soprattutto le coccole dello chef rendono la sosta un piacere. Quando gli impianti chiudono, il self service si trasforma in un piccolo ristorante a lume di candela nel silenzio della montagna. Piatti della tradizione trentina, della Valcamonica e della vicina Valtellina: dallo strangolapreti alla selvaggina in salmì, passando per pizzoccheri, tortini caldi di cioccolato, cheesecake e strudel. Non manca anche un po’ di pesce. Alcuni dei piaceri della Capanna sono alla portata anche degli ospiti di giornata, per esempio la spa, aperta su prenotazione a un massimo di dieci persone, oppure la possibilità di mangiare al tavolo con servizio, prenotabile durante le vacanze di Natale. Se poi volete festeggiare il compleanno in questo buen retiro con i vostri amici, potrete anche prenotarla tutta per voi! Usciti dalla Capanna, ci si può sbizzarrire in quello che è uno dei più grandi comprensori delle Alpi: 28 impianti e 42 piste che spaziano dai boschi di Temù, in Valcamonica, a quelli di Pontedilegno e ai pendii aperti del Passo del Tonale, arrivando fino alle nevi eterne del Presena e al Trentino. Si scia da 1.155 a 3.000 metri e la neve è spesso abbondante. Quando manca, buona parte delle piste sono coperte da innevamento programmato. Proprio un Paradiso. Con la P maiuscola perché il passo che dà accesso al ghiacciaio si chiama così. Nomen omen!

• 4 gennaio: Alba in quota al Corno d’Aola. Dopo un frizzante risveglio in alta quota, una gustosa colazione a base di prodotti tipici locali, dolci e salati. • 19 gennaio: Caspolada al chiaro di luna a Vezza d’Oglio

SCIARE RISPARMIANDO Sono davvero tante le proposte del consorzio Adamello Ski per una vacanza scontata. Fino al 6 dicembre e dal 10 al 21 dicembre, per esempio, la promozione Ski Opening prevede 2 giorni in hotel + skipass a partire da 183 euro. La promozione Speciale Gennaio, valida dal 12 al 20 gennaio, prevede 7 notti + 6 giorni di skipass Adamello Ski a partire da 577 euro. Altre proposte alla voce hotel & alloggi - offerte vacanza del sito www.pontedilegnotonale.com

Buyer’s Guide 2019 > 39


INTRO

COME SONO SUDDIVISI SCI E SCARPONI? Da due edizioni della Buyer’s Guide abbiamo introdotto la Tabella Skialper, una suddivisione ragionata di sci e scarponi in base alle dimensioni e al peso, in modo da organizzare con una certa precisione i prodotti nelle principali categorie di utilizzo

na scelta che si conferma vincente, tant’è che quest’anno abbiamo solamente adeguato in minima parte alcuni parametri e diviso definitivamente la categoria Ski Touring da quella Light Touring, cioè un segmento dedicato a quell’attrezzatura leggera che sta a metà strada tra lo scialpinismo tradizionale e il mondo sportivo. Una suddivisione che si è resa necessaria visto il crescente numero di prodotti proposti dalle aziende con quelle caratteristiche.

U

SKIALP RACE Descrizione: competizioni classiche di scialpinismo in ambiente, gare notturne di sola salita, vertical. Sci: peso ≤ 900 gr - larghezza al centro ≤ 70 mm Scarponi: peso ≤ 850 gr LIGHT TOURING Descrizione: a metà strada tra lo scialpinismo classico e il mondo sportivo. Grandi dislivelli in velocità, due o tre ripellate a gita o semplicemente il piacere di una gita tradizionale con attrezzatura super leggera ma performante. E che consenta di fare meno fatica… Sci: peso da 900 a 1.100 grammi - larghezza al centro da 70 a 85 mm Scarponi: peso da 850 a 1.100 grammi

SKI TOURING Descrizione: la classica concezione dello scialpinismo, con attenzione alla salita, velocità controllata e archi chiusi in discesa, grandi dislivelli, tutti i tipi di gite. Sci: peso da 1.100 a 1.350 gr - larghezza al centro da 80 a 90 mm Scarponi: peso da 1.100 a 1.400 gr FREETOURING Descrizione: non in contrapposizione al classico, ne è invece una derivazione. Stesso genere di attività con un occhio in più alla discesa e al ripido rispetto alla salita e alle lunghe percorrenze. Sci: peso da 1.350 a 1.650 gr - larghezza al centro da 90 a 110 mm Scarponi: peso da 1.400 a 1.700 gr FREERIDE Descrizione: il freeride utilizzando le pelli per salire, magari dopo un arroccamento con gli impianti. By fair means e senza l’uso di elicotteri. Sci: peso da 1.650 a 2.250 gr - larghezza al centro ≤ 130 mm Scarponi: peso oltre 1.700 g PRO MODEL È un fuori-categoria dedicato agli sci da big mountain firmati dai grandi skier. Sono tutte aste > 110 mm al centro.

F.A.Q. TOLLERANZA DI PESO O DIMENSIONE Alcuni modelli di sci o scarpone non rientrano al 100% nelle categorie proposte dalla nostra tabella. Oppure non coincidono con uno dei due valori. Questo succede con sci o scarponi che si trovano sul confine tra una o l’altra tipologia. Dopo averli valutati a secco e provati sulla neve, abbiamo ‘forzato’ il posizionamento nella categoria in cui ci sono sembrati più indicati. Ma considerate pure che possono essere inclusi anche nell’altra. FANNO FEDE I DATI DICHIARATI La suddivisione dei prodotti è stata fatta seguendo le specifiche di peso e sciancratura fornite dalle aziende sui cataloghi ufficiali. Talvolta i dati riscontrati con il calibro e la bilancia si sono allontanati in modo significativo da quelli ufficiali. Abbiamo comunque voluto rispettare la scelta di partenza dei costruttori. SINGOLO PEZZO Tutti i pesi indicati nella tabella si riferiscono al singolo sci (nudo, senza attacchi, misura centrale della collezione) e singolo scarpone. Mai al paio o alla coppia.

40 > Buyer’s Guide 2019


M5 MANTRA & SECRET

BAVARIAN BESTSELLERS

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M5 MANTRA and SECRET. Il tuo partner ideale per sciate freeride potenti. Ogni giorno, ovunque, ad ogni condizione. HIGHTECH MADE W HERE W E LI VE AND SKI: BAVARIA , G ERMANY

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INTRO

COME LEGGERE I N O S T R I AWA R D S L’anno scorso ci avete tirato le orecchie, e avevate anche ragione. Ci eravamo dimenticati di riassumere e spiegare in una pagina i vari awards rilasciati dalla redazione tecnica. Eccoli di seguito, con tanto di spiegazione

cegliamo un ristretto novero di prodotti, in ogni categoria. Lo facciamo sulla base delle valutazioni al banco, in laboratorio, a secco sulla neve, alle macchine. E dopo lunghi confronti, dialoghi e discussioni. A volte anche dopo ripensamenti.

È sempre un momento solenne per noi, ma anche una grande responsabilità. Sappiamo che ci sono in ballo il lavoro di tante persone, che hanno progettato e prodotto sci, scarponi e attacchi e che credono fortemente nel loro progetto. Ma alla fine, quando esce la Buyer’s Guide, siamo sereni, con la consapevolezza dell’indipendenza e dell’onestà intellettuale con cui è stato fatto tutto il lavoro.

S

Gli sci che hanno ricevuto questo

EAR T HE Y SKI OFKIALP RACE

EAR T HE Y G SKI OIGFHT TOURIN

EAR THE Y SKI OSFKI TOURING

EAR T HE Y SKI OrFeetouring

EAR THE Y SKI OFFREERIDE

EAR THE Y OT OF RACE

AR HE YE T OF T ING

EAR THE Y OT OF RING

EAR THE Y OT OF ring

EAR THE Y OT OF IDE

S

2019

BO SKIALP

2019

L

2019

BOO LIGHT TOUR

2019

AR HE YE g OF T bindin IALP RACE SK

AR HE YE g OF T G bindin T TOURIN LIGH

TION SELEC ACE

TION SELEC ING

2019

PR

SKIAL

2019

2019

OUR FREET

2019

2019

BO SKI TOU

2019

AR HE YE g OF T bindin I TOURING SK

2019

f

2019

BO freetou

2019

2019

BO

AR HE YE g OF T bindin etouring fre

2019

LIGHT

2019

TION SELECEERIDE FR

2019

2019

AR HE YE g OF T bindin REERIDE F

2019

2019

come le nomination del Premio Oscar. Per ogni categoria abbiamo scelto cinque sci e tre (o quattro) scarponi tra i

riconoscimento sono a nostro giudizio i migliori dell’anno nell’ambito della loro categoria di appartenenza.

Gli scarponi che hanno ricevuto questo riconoscimento sono a nostro giudizio i migliori dell’anno nell’ambito della loro categoria di appartenenza.

Gli attacchi che hanno ricevuto questo riconoscimento sono a nostro giudizio i migliori dell’anno nell’ambito della loro categoria di appartenenza.

Cosa significa Selection? Funziona

quali poi è stato eletto lo ski of the year

TION SELECTOURING

FREER

EAR TH E Y SKI OFpro model

È una sorta di premio speciale della redazione

ATION INNOVWARD A

per quei prodotti caratterizzati da qualcosa di particolare in termini di novità, design e progetto. Viene assegnato sporadicamente, solo dove ritenuto davvero necessario.

o il boot of the year. Gli altri, quelli che non hanno vinto, sono comunque stati segnalati con il bollino Selection perché rappresentano il meglio nella categoria

TION SELEC RING U SKI TO

2019

TION SELEC el od pro m

2019

42 > Buyer’s Guide 2019

subito sotto il prodotto dell’anno.

Questo non è un premio! Lo troverete

Proprio come i film che non vincono

su alcuni sci e indica soltanto che sono

l’Oscar ma possono fregiarsi di avere

modelli specifici da donna.

ricevuto la Nomination.


MARKER.NET

MARKER ALPINIST - TOURING

THE NEW MARKER ALPINIST NOT ONLY ALLOWS TO TURN THE PAGE, IT’S BUILD TO WRITE HISTORY.


INTRO

I N D I C E A L FA B E T I C O P R O D O T T I Qui di seguito l’elenco in ordine alfabetico di sci, scarponi, attacchi, pelli e splitboard con il numero di pagina a cui consultare la relativa scheda test. Ci auguriamo che il nostro lavoro vi possa aiutare a scegliere l’attrezzatura più adatta alle vostre giornate in montagna

SCI  Armada ARV 116 JJ UL  Armada Trace 98  Armada Tracer 88  Armada Tracer 98  Atomic Backland 107  Atomic Backland 65 UL  Atomic Backland 78 UL  Atomic Backland 85 UL  Atomic Backland 95  Atomic Bent Chetler 120  Black Crows Camox Freebird  Black Crows Corvus  Black Crows Navis Freebird  Black Crows Orb Freebird  Black Crows Ova Freebird  Black Crows Solis  Blizzard Bodacious  Blizzard Spur  Blizzard Zero G 108  Blizzard Zero G 85  Blizzard Zero G 95  Blizzard Zero G Race  DPS Cassiar 95 Tour1  DPS Cassiar A94  DPS Lotus A124  DPS Nina A99  DPS Uschi A94  DPS Wailer A112  Dynafit Carbonio 89  Dynafit DNA  Dynafit PDG  Dynafit Speed 76  Dynafit Speed 90  Dynafit Speedfit 84  Dynafit Speedfit 84 W  Dynafit Tour 88  Dynastar Mythic 87 CA  Dynastar Mythic 97 CA  Dynastar Pierra Menta Factory  Dynastar PR-OTO Factory  Dynastar Vertical Bear  Dynastar Vertical Doe

pag. 302 pag. 274 pag. 206 pag. 242 pag. 275 pag. 158 pag. 176 pag. 177 pag. 243 pag. 303 pag. 244 pag. 304 pag. 245 pag. 246 pag. 207 pag. 247 pag. 305 pag. 306 pag. 248 pag. 178 pag. 208 pag. 159 pag. 209 pag. 249 pag. 307 pag. 276 pag. 250 pag. 277 pag. 210 pag. 160 pag. 161 pag. 179 pag. 211 pag. 212 pag. 213 pag. 214 pag. 215 pag. 251 pag. 162 pag. 308 pag. 216 pag. 217

 Dynastar Vertical Eagle  Dynastar Vertical Factory  Elan Ibex 78  Elan Ibex 84 Carbon  Elan Ibex 84 Carbon XLT  Elan Ibex 94 Carbon XLT  Elan Ripstick 96  Faction CT 5.0  Faction Prime 3.0  Faction Prodigy 3.0 Collab  Fischer Alpattack Carbon  Fischer Ranger 115 XTI  Fischer Transalp 82 Carbon  Fischer Transalp 90 Carbon  G3 Findr 94  G3 Seekr 100  Hagan Boost 97  Hagan Core 88  Hagan Ultra 65  Hagan Ultra 82  K2 Catamaran  K2 Fulluvit 95 TI  K2 Marksman  K2 Pinnacle 95 TI  K2 Pinnacle 105 TI  K2 Talkback 88  K2 Wayback 106  K2 Wayback 80  K2 Wayback 88  K2 Wayback 96  Kästle BMX 105 HP  Kästle TX 65 HP  Kästle TX 90  Kästle TX 98  Line Pescado  Majesty Fox CLT  Majesty Supernova SL  Moonlight All Mountain Carbon  Moonlight Eagle Carbon Race  Movement Alp Tracks 89  Movement Alp Tracks 94  Movement Go 109

pag. 180 pag. 181 pag. 182 pag. 218 pag. 183 pag. 219 pag. 278 pag. 309 pag. 279 pag. 280 pag. 163 pag. 310 pag. 184 pag. 220 pag. 252 pag. 253 pag. 254 pag. 221 pag. 164 pag. 185 pag. 311 pag. 281 pag. 312 pag. 282 pag. 283 pag. 222 pag. 255 pag. 186 pag. 223 pag. 224 pag. 313 pag. 165 pag. 225 pag. 256 pag. 314 pag. 187 pag. 257 pag. 226 pag. 188 pag. 189 pag. 227 pag. 315

 Movement Race Pro 66  Movement Race Pro 77  Movement Session 89 Women  Movement Session 98  Nordica Enforcer 110  Nordica Navigator 90  Ogso Cosmique  Ogso Schwarztor  Ogso Spearhead  Rossignol Seek 7 Tour  Rossignol Soul 7 HD  Salomon MTN Explore 88  Salomon MTN Explore 88 W  Salomon MTN Explore 95  Salomon QST 106  Salomon QST 118  Salomon S/LAB Minim  Salomon S/LAB X-ALP  Scott Scrapper 115  Scott Scrapper 95  Scott Speedguide 80  Scott Speedguide 80 W  Scott Speedguide 95  Scott Superguide 88  Scott Superguide 95  Scott Superguide 105  Ski Trab Alta Via Carbon 8.0  Ski Trab Gara Aero Powercup  Ski Trab Gara Aero WC 70  Ski Trab Maestro  Ski Trab Mistico  Völkl 90Eight  Völkl BMT 90  Völkl M5 Mantra  Völkl Mantra V.Werks  Völkl VTA 80 Lite  Völkl VTA 88 Lite  Zag Adret 81  Zag H-95  Zag Slap 112  Zag Ubac 102  Zag Ubac 95

pag. 166 pag. 190 pag. 228 pag. 258 pag. 284 pag. 285 pag. 259 pag. 260 pag. 229 pag. 230 pag. 286 pag. 231 pag. 261 pag. 262 pag. 287 pag. 316 pag. 167 pag. 191 pag. 317 pag. 263 pag. 192 pag. 193 pag. 232 pag. 233 pag. 264 pag. 265 pag. 194 pag. 168 pag. 169 pag. 195 pag. 234 pag. 288 pag. 266 pag. 318 pag. 289 pag. 196 pag. 197 pag. 198 pag. 290 pag. 291 pag. 292 pag. 267

LEGENDA Appartiene alla categoria skialp race

Appartiene alla categoria ski touring

Appartiene alla categoria freeride

Appartiene alla categoria light touring

Appartiene alla categoria freetouring

Appartiene alla categoria pro model

44 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

SCARPONI

Appartiene alla categoria lady

 Arc'Teryx Procline Carbon AR Men’s pag. 74  Arc’Teryx Procline AR Men's pag. 75  Arc’Teryx Procline AR Women’s pag. 126  Atomic Backland Carbon pag. 76  Atomic Backland Ultimate pag. 54  Atomic Backland W pag. 127  Atomic Hawk Ultra XTD 130 pag. 106  Atomic Hawx Ultra XTD 110 W pag. 128  Dalbello Lupo 130 C pag. 107  Dalbello Lupo AX 110 W pag. 129  Dalbello Lupo AX120 pag. 90  Dalbello Lupo Factory pag. 108  Dynafit Beast Carbon pag. 91  Dynafit Carbonio TLT7 pag. 66  Dynafit DNA Pintech by PG pag. 55  Dynafit Hoji Pro Tour pag. 92  Dynafit Hoji Pro Tour W pag. 130  Dynafit Radical pag. 77  Dynafit TLT Speedfit pag. 78  Dynafit TLT7 Expedition CL W pag. 131  Fischer My Ranger Free 110 Walk DYN pag. 132  Fischer Ranger Free 130 Walk DYN pag. 109

 Fischer Travers Carbon  Full Tilt Ascendant  Hagan Core ST  K2 Pinnacle 130  La Sportiva Raceborg  La Sportiva Racetron  La Sportiva Shadow  La Sportiva Solar  La Sportiva Sparkle 2.0  La Sportiva Spectre 2.0  La Sportiva Stellar  La Sportiva Stratos Hi-Cube  La Sportiva Synchro  La Sportiva Sytron  La Sportiva Sytron W  Lange XT Free Promodel L.V.  Nordica Strider 115 W DYN  Nordica Strider Pro 130 DYN  Rossignol Alltrack Elite 130 LT  Roxa RX Carbon  Roxa Ultralight R3 130  Salomon MTN Explore Spine 100

pag. 67 pag. 110 pag. 79 pag. 111 pag. 56 pag. 57 pag. 133 pag. 80 pag. 134 pag. 93 pag. 135 pag. 58 pag. 113 pag. 68 pag. 136 pag. 112 pag. 137 pag. 114 pag. 115 pag. 81 pag. 94 pag. 95

 Salomon MTN Explore W  Salomon QST PRO 110 TR W  Salomon QST PRO 130 TR  Salomon S/LAB MTN  Salomon S/LAB X-ALP  Salomon X-ALP Explore  Scarpa Alien 1.0  Scarpa Alien 3.0  Scarpa Alien RS  Scarpa F1  Scarpa F1 W  Scarpa Freedom RS  Scarpa GEA RS  Scarpa Maestrale  Scarpa Maestrale RS  Scott Celeste III  Scott S1 Carbon  Scott Superguide Carbon  Tecnica Cochise DYN 130  Tecnica Cochise W DYN 105  Tecnica Zero G Tour Pro  Tecnica Zero G Tour Scout W

pag. 138 pag. 139 pag. 116 pag. 96 pag. 82 pag. 83 pag. 59 pag. 60 pag. 69 pag. 84 pag. 140 pag. 117 pag. 141 pag. 97 pag. 98 pag. 142 pag. 99 pag. 100 pag. 118 pag. 143 pag. 101 pag. 144

AT TAC C H I  Atk Bindings Crest  Atk Bindings Freeraider 14 2.0  Atk Bindings Haute Route  Atk Bindings R.c.a.  Atk Bindings Raider 12 2.0  Atk Bindings Revolution Wc  Atk Bindings Rt 2.0  Atk Bindings Sl Evo Wc  Atk Bindings Slr Release  Atk Bindings Trofeo  Dynafit Low Tech Race 2.0

pag. 339 pag. 341 pag. 336 pag. 330 pag. 341 pag. 331 pag. 340 pag. 332 pag. 334 pag. 334 pag. 332

 Dynafit P49  Dynafit TLT Superlite 2.0 12  Dynafit St Radical  Dynafit St Rotation 12  Dynafit Tlt Speedfit  Fritschi Tecton 12  Fritschi Vipec Evo 12  G3 Ion 12  G3 Ion Lt 12  Kreuzspitze Touring El  Kreuzspitze Touring Light Gt

pag. 330 pag. 336 pag. 343 pag. 345 pag. 340 pag. 343 pag. 342 pag. 344 pag. 342 pag. 337 pag. 335

pag. 333 pag. 338 pag. 346 pag. 337 pag. 339 pag. 335 pag. 331 pag. 344 pag. 347 pag. 333 pag. 338 pag. 345

PELLI

SPLIT  Amplid Creamer 163  Amplid Lovelife 152  Amplid Milligram 163  Amplid Millisurf 161  Burton Antisocial 152  Burton Flight Attendant X 158  Cómera Camos 161  Cómera Camos 150  Cómera Surrealosa 156  G3 Black Sheep 162  G3 Scapegoat 162  Jones Snowboard Solution 161  K2 Joy Driver 159  K2 Northern Lite 152  K2 Splitbean 144  Nitro Squash 159  Plum Prems 160  Plum Talps 162  Rome SDS Division 156  Rossignol Diva Split 152

 Kreuzspitze Scttt e Pro Sctt  Marker Alpinist 12  Marker Kingpin 13  Plum Oazo  Plum Pika  Plum R 150  Plum R 99  Plum Yak 14 Stopper  Salomon S/Lab Shift Mnc  Ski Trab Gara Titan  Ski Trab Titan Vario St Plate  Ski Trab Tr2 Green 7/13

pag. 380 pag. 390 pag. 380 pag. 381 pag. 390 pag. 381 pag. 382 pag. 391 pag. 382 pag. 383 pag. 383 pag. 384 pag. 384 pag. 391 pag. 385 pag. 385 pag. 386 pag. 386 pag. 387 pag. 392

 Rossignol XV Split 159  Salomon Premiere S/Lab 159  Salomon Sickstick Split 157  Sandy Shapes Virtuosa 159  Sandy Shapes Zingara 159  Sandy Shapes Zingara 153

pag. 387 pag. 388 pag. 388 pag. 389 pag. 389 pag. 392

 Black Diamond Glidelite Mix STS pag. 358

pag. 393 pag. 393 pag. 394 pag. 394 pag. 395 pag. 395 pag. 396

ATTACCHI

 K2 Far Out  Karakoram Prime Connect R  Plum Eterle Woman  Plum Eterlou  Plum Feyan Carbon  Spark R&D Arc Pro  Spark R&D Surge Pro SCARPONI

 Fitwell Backcountry  Fitwell Freeride  K2 Aspect  Thirtytwo JJ

 Colltex PDG Race

pag. 365

 Colltex Tödi Mix

pag. 358

 Contour Hybrid Mix

pag. 359

 Contour Race

pag. 365

 Fischer Profoil

pag. 359

 G3 Alpinist+ Speed

pag. 360

 Montana Montamix Zebra

pag. 360

 Pomoca Climb Pro S-Glide

pag. 361

 Pomoca Race

pag. 364

 Pomoca Race Pro 2.0

pag. 364

 Pomoca Race Pro 2.0 Sellaronda pag. 364  Pomoca Race Pro 2.0 Vertical

pag. 364

 Ski Trab World Cup Race Ski Skin pag. 365

pag. 397 pag. 397 pag. 398 pag. 398

Buyer’s Guide 2019 > 45




INTRO

buyer’s guide 2019

T E S T S C A R P O N I

©Alice Russolo

46 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

LA LIBERTÀ N O N È U N O S PA Z IO L I BE RO Indipendenza del gambetto nella camminata, riduzione di peso e gusci sempre più aderenti all’anatomia di piede e gamba: i moderni scarponi sono la prima scelta da fare. Non commettete l’errore di puntare a una taglia in più, ma piuttosto prendete in considerazione un attento bootfitting a cura di GUIDO VALOTA

Buyer’s Guide 2019 > 47


INTRO

ostruire una scarpa per lo sci di montagna, dallo skialp race al freeride, è più complicato e costoso che costruirne una da sci alpino: deve salire, arrampicare, deve essere comoda ma anche precisa, deve scendere controllando gli sci su terreni variabili, deve cambiare assetto facilmente. Deve fare tutto e bene, restando leggera ma affidabile perché chissà dove andrà a ficcarsi il suo padrone. Per non parlare delle suole e delle compatibilità con gli attacchi.

C

Bisognerebbe organizzare un vintage backcountry happening per sperimentare l’ebbrezza di rimettere ai piedi le scarpe da sci del passato, anche di un passato abbastanza recente. Esperienza scioccante perché negli ultimissimi anni i costruttori hanno introdotto tanto progresso quanto ce n’è tra una ruota quadrata e una rotonda. Quello che ognuno riscontra, anche senza particolare esperienza, è un aumento spettacolare della libertà di camminata. Non esiste più nemmeno il ricordo delle abrasioni e delle vesciche, neppure nelle galoppate più lunghe se si fanno le cose per bene. Per non parlare del peso, meno che dimezzato mediamente in ogni segmento. Quello che invece notano in pochi, ma risulta più determinante ed è l’origine dei miracoli appena elencati, è lo sviluppo di gusci e scarpette su forme sempre più aderenti all’anatomia di piede e gamba. Comfort e controllo si incontrano finalmente, dopo decenni di incompatibilità reciproca. Inoltre le tecnologie di iniezione dei materiali plastici negli stampi permettono oggi agli scafi prestazioni meccaniche molto superiori a fronte di spessori molto inferiori, più affidabilità subito e una vita media più lunga poi. Anche le plastiche sono cresciute in termini di ricerca. Il Grilamid, nelle sue molteplici formulazioni, predomina nel touring per caratteristiche meccaniche combinate alla leggerezza. E anche perché serve stabilità al variare delle temperature: in una gita da 2.000 metri si possono trovare grandi variazioni termiche. La miscelazione del Grilamid con le fibre di carbonio per alleggerirlo e strutturarlo sta trovando nello sci di montagna un’applicazione da manuale. COSA CAMBIA PER CHI ACQUISTA UNO SCARPONE MODERNO? Serve più attenzione e competenza che in passato per ottenere sulla neve le ottime prestazioni per le quali sono stati costruiti gli scarponi contemporanei. Ma solo inizialmente, nella fase di scelta e in quella immediatamente successiva di personalizzazione della calzata. L’equilibrio della scarpa col resto del set è facilmente individuabile rispettando la segmentazione del settore, ormai condivisa tra i costruttori con criteri riconosciuti da tutti. Questa Buyer’s Guide la adotta e poi fornisce ulteriori indicazioni specifiche per ogni prodotto. Incrociare fantasiosamente tra segmenti diversi è sempre svantaggioso oggi e ormai non ne esiste più neppure la ragione dato il calo generalizzato dei pesi e la crescita della performance. Una scarpa per il touring leggero non è sufficientemente strutturata per portare uno sci da freeride. Così come uno scarpone overlap quattro ganci per il freeride è sordo rispetto allo sci da un chilo. Gli attacchi seguono la stessa logica: un attacchino da cento grammi per le gare torcerebbe se

48 > Buyer’s Guide 2019


INTRO

QUALCOSA SI MUOVE NELLO SKIALP RACE L’avvento del nuovo Scarpa Alien 1.0 e la riproposizione più concreta di Atomic Backland Ultimate hanno dato vita a un segmento nel segmento: le scarpe con scafo in plastica e gambetto in carbonio competitive quanto basta. Chiamiamole half carbon, considerando pure il carbonio che struttura il Grilamid oltre al gambetto in composito, e annoveriamoci quindi anche il nuovo Racetron di La Sportiva. Tutte comportano maggior comfort nella calzata e maggiore tolleranza sopra gli sci. La differenza media di prezzo, attorno al 50 per cento in meno sul listino, parla da sola. Ma la decisione inappellabile spetta al piede: se non viene accettato da un full carbon non c’è niente da fare, mentre sugli altri si può intervenire e comunque sono più tolleranti da subito.

©Alice Russolo

messo tra scarpa e sci freetouring e rischierebbe anche lo sradicamento data la piccola base d’appoggio. L’opzione contraria non è neppure realizzabile nella maggior parte dei casi per via della disposizione allargata della foratura. QUAL È LA TAGLIA GIUSTA? La scelta dello scarpone influenza modo e stile di andare in montagna sugli sci più di ogni altro elemento del set. Andrebbe fatta per prima, e tutto il resto di conseguenza, rimanendo all’interno del segmento più simile alla propria ispirazione. L’istinto di sopravvivenza suggerisce alla stragrande maggioranza la ricerca del comfort. Risposta esatta all’esigenza di camminare e sciare per lunghe ore, ma non è più valido il vecchio metodo del numero e neppure del mezzo numero in più. Quando scafi e scarpette erano progettati con minore precisione e approssimativi per eccesso, anche l’errore di scelta produceva effetti relativamente vaghi. Le scarpe attuali vanno scelte con più attenzione di prima e la regola numero uno è valutare la forma che segue meglio la morfologia del proprio particolare piede. Anche la taglia deve copiare il piede con precisione ed eventuali anomalie morfologiche, evidenziate da pressioni ancora riducibili, vanno corrette in bootfitting su scarpetta e scafo. Scegliere una scarpa più grande, invece, costringerebbe a serrarla maggiormente deformandone le forme studiate con precisione per quella misura e creando sia pressioni eccessive che vuoti attorno al piede

in alcuni punti. Questi ultimi forse ancora più pericolosi per via della contrazione muscolare a cui costringono i muscoli plantari, che spesso sfocia in contratture dolorose e di lunghissimo decorso. È sempre meglio affidarsi a un rivenditore professionale, anche se si è già maturata una certa esperienza personale, perché le cose cambiano in fretta. Le aziende formano i rivenditori migliori con clinic dedicate, specialmente quando presentano scarponi pensati per ottimizzare il fitting. WHAT’S ‘FITTING’? L’utilità della personalizzazione del proprio scarpone dovrebbe risultare evidente, eppure è un argomento negletto ai rudi lottatori con l’Alpe. Che invece dovrebbero essere i più interessati a una scarpa che non dia problemi, considerato quello che ci fanno. Quindi aggiungiamo che, oltre agli ovvi vantaggi in comfort, una scarpa personalizzata comporta sensibilissimi plus in tutte le fasi di salita e discesa. Nel mercato dello sci alpino oltre la metà dei nuovi acquirenti di scarponi presso i rivenditori specializzati sfrutta la possibilità di fitting a caldo di scafo e scarpetta, seguito da raffreddamento veloce, proposto da costruttori come Atomic, Fischer, Salomon, Tecnica. Nel mondo alpino race lo fanno praticamente tutti. Nel nostro mondo praticamente nessuno, eppure una scarpa complicata come quella per lo sci di montagna ne guadagnerebbe molto più che una scarpa relativamente semplice come quella da pista. È giunta l’ora: iniziate

Buyer’s Guide 2019 > 49


INTRO

©Andrea Salini/Outdoorstudio

©Alice Russolo

LA TABELLA SKIALPER

Confermatissima da tre stagioni, la nostra tabella ormai è un punto di riferimento per il posizionamento degli scarponi all’interno delle diverse categorie. Ma attenzione, non è così restrittiva. I numeri aiutano, ma non sono tutto: dove la logica, l’esperienza e l’istinto ci suggeriscono altre soluzioni, non abbiamo avuto paura di adottarle. Per cui non stupitevi di trovare qualche scarpone, specialmente tra i modelli a cavallo delle categorie, che non rispettino in pieno questi parametri.

CATEGORIA

TIPO DI ATTIVITÀ PESO

Skialp Race

gare solo salita, gare classiche, gare in pista

≤ 850 gr

Light Touring

grandi dislivelli, una gara ogni tanto o gite classiche con attrezzatura leggera per faticare meno

da 850 a 1.100 gr

Ski Touring

grantour, gite di tutti i dislivelli e capacità tecniche

da 1.100 a 1.400 gr

Freetouring

dislivello più contenuto, obiettivo sciata, sci ripido, canali

da 1.400 a 1.700 gr

Freeride

Freeride in chiave scialpinistica

≥ 1.700 gr

50 > Buyer’s Guide 2019


a considerare seriamente fitting e plantari per portare al 100 per cento il vostro scarpone. Le scarpe per lo ski touring moderno sono studiate attorno al piede, ma ogni piede è almeno un po’ diverso. Il boom degli sport di endurance, e l’utilizzo generale di certi mocassini slim per tutti i giorni così fashion negli ultimi anni, hanno introdotto ulteriori diversificazioni e sofferenze al piede medio. Le parti a cui porre più attenzione sia in scelta che in fitting, adottando una scarpa da sci moderna, sono statisticamente i malleoli, il metatarso in caso di alluce valgo, il sesto dito alla parte opposta.

L’INCLINAZIONE DEL GAMBETTO Si potrebbe vederlo come il primissimo intervento di fitting, anche se non ha a che fare direttamente con l’alloggiamento del piede. Di certo è un settaggio fondamentale. L’inclinazione del gambetto condiziona radicalmente postura, tecnica e prestazione fisica. La maggior parte degli scarponi prevede la possibilità di configurarla meccanicamente, e in genere si fa in fretta con gli utensili adatti. Negli altri casi si interviene artigianalmente con spessori o fresa. La stragrande maggioranza degli sciatori consci della differenza preferisce il gambetto piuttosto inclinato in avanti e quindi l’angolo di caviglia più chiuso. Questo atteggiamento comporta in teoria una postura di base più affaticante per via dell’atteggiamento corto della gamba (quadricipiti in contrazione sempre). Ma la pratica testimonia che prevalgono altri fattori più personali, a partire dalla postura sull’asse sagittale. Concorrono il profilo della colonna vertebrale e le proporzioni tra i segmenti degli arti inferiori e del tronco. In generale il gambetto in piedi o dritto, come si dice in gergo, permette di scaricare meglio il lavoro muscolare nella distensione, nei cambi e da fermi; ma richiede e accompagna un lavoro più consapevole e potente in spinta anteriore. Chi sa sciare è già in grado di percepire le differenze e scegliere (servono prove e controprove sul campo, però, oppure esperienza ben sedimentata). Per coloro a cui serve invece un’indicazione, dei quali si suppone quindi anche qualche carenza tecnica: la situazione peggiore e più diffusa è quella del gambetto in piedi che inibisce il corretto lavoro delle articolazioni (conseguenze principali: poca dinamicità, rigidità e arretramenti). Diciamo che imparando a sciare o con limiti tecnici evidenti è meglio iniziare con un gambetto un po’ più inclinato in avanti che in piedi. Il tutto va ri-verificato con la scarpa in assetto di discesa nell’attacchino: quanto dislivello esiste per via della maggiore altezza della talloniera rispetto a quella del puntale? Meglio: quale inclinazione esiste di conseguenza per via della relazione tra il drop dei pin e la lunghezza della scarpa? In ogni caso: non sottovalutate l’inclinazione del gambetto.

Buyer’s Guide 2019 > 51


SCARPONI SKIALP RACE

SERVIZIO COMPLETO Le novità importanti per questa stagione sono due: Pintech, il nuovo sistema scarpa-attacco di Dynafit, e Scarpa Alien 1.0. Il panorama delle scarpe race è sempre più in linea con la varietà della domanda, dal fitness all’alta classifica di GUIDO VA LOTA

on Dynafit Pintech la tecnologia dei pin passa a uno stadio successivo, che ribalta e semplifica la meccanica tradizionale. La scarpa resta la stessa e cambiano gli inserti in punta e dietro. Non c’è compatibilità con gli elementi del sistema a pin per come lo conosciamo, ma questo si è già rivelato un non-problema in contesti ben più allargati, come lo sci di fondo. Leggerezza e funzionalità migliorano sensibilmente lo stato dell’arte. Se anche i campi di gara deporranno a favore, sarà vera innovazione. E l’innovazione generale, per tutto il mondo ski touring, è quasi sempre partita dalle gare per poi allargarsi.

C

Scarpa Alien 1.0, con lo scafo giallo fluo e il gambetto in carbonio, è stato un totem per lunghi anni dopo aver fatto scattare in avanti il mondo race rispetto al precedente totem F1, quello del monopolio. Non pochi atleti nell’élite l’hanno utilizzato ancora a lungo, anche dopo la diffusione dei full carbon, nonostante la differenza nel peso, impiegando poi del tempo per digerire la tolleranza zero del composito. Ora Alien 1.0 ritorna, conservando solo il nome e mettendosi in testa a quella che nel frattempo è diventata una pattuglia: quella delle scarpe race con scafo in Grilamid e gambetto in carbonio, competitive ma abbordabili sotto ogni aspetto. Tutto carbonio o un po’ e un po’ - Prosegue lo sviluppo nei due sottogruppi race, chiamiamoli pure full carbon e semi-carbon per brevità. I primi devono muoversi verso maggiore tolleranza e vestibilità rispetto all’indeformabilità assoluta del carbonio

52 > Buyer’s Guide 2019

100 per cento e lo stanno facendo soprattutto attraverso scarpette sempre migliori per foggia e foam. Sono un ricordo i tempi in cui pareva di entrare nella Vergine di Norimberga, ma un ricordo ancora fresco: la possibilità d’intervenire in fitting è proporzionale al solo spessore della scarpetta. Devono andare (molto) bene subito, già in negozio. Le scarpe semi-carbon stanno godendo delle ottime caratteristiche fisiche del Grilamid caricato carbonio utilizzato per lo scafo: un materiale plastico con prestazioni meccaniche molto adatte allo sci, che viene sostenuto e alleggerito dall’intreccio delle fibre di carbonio inserite nella mescola. Lo scafo così stampato resta sufficientemente leggero ma abbastanza strutturato per sostenere il gambetto in carbonio 100 per cento e modulare il flex generale secondo le forze decise dal progettista. Oltre a una maggiore tolleranza di base, lo scafo in Grilamid permette una discreta anche se prudente lavorazione a caldo e le scarpette sono generalmente un po’ più confortevoli. Tutte quante, semi e full, restano scarpe da gara progettate per la massima performance in gara. Compromessi in questo segmento non ce ne sono più o quasi e comunque non offrono mai la durabilità di una scarpa da montagna aperta. Non sono fatte per durare stagioni su stagioni tra sentieri, ghiaia, roccia e maltrattamenti alpinistici tipici. Chi apprezza e vuole utilizzare rudemente la funzionalità race-ready dei cambi di assetto istantanei e l’agilità delle scarpe superleggere può ritrovarle nelle scarpe Light Touring. Insieme ad affidabilità e resistenza all’usura, più la forza che serve per controllare anche sci di dimensioni e struttura superiori a quelli race, pur restando sotto il fatidico chilo.



SCARPONI SKIALP RACE

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica

SKIA

Dati dichiarati

2019

750 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid con Carbon Spine Mobilità gambetto: 80° Inclinazione anteriore: 2 posizioni, 13°-15° Leve: due con chiusura superiore a velcro, inferiore con gancio + velcro Suole: Skywalk full rubber Scarpetta: Speed Liner Platinum Misure disponibili: 23/23,5-30/30,5 MP Made in: Romania Prezzo: 729 euro Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

ATOMIC Backland Ultimate Il più leggero dei Backland non cerca effetti speciali. Tutte le funzionalità meccaniche sono tradizionali. Anche lo scafo viene chiuso da un singolo gancio che traziona una fettuccia velcro in luogo del cavetto rinviato dei fratelli maggiori. La leva ski-walk aziona la chiusura del gambetto tramite il classico cordino rinviato. La scarpetta 2018-19 non è più la calza floscia con qualche piccolo pad per le aree di appoggio in dotazione lo scorso anno (comfort=zero). Stavolta è integralmente ripiena di foam, con rigidità differenziata a zone, e i pad sono belli consistenti. Ma il vero cuore di Ultimate è Memory Fit, una costruzione dello scafo che permette un fitting rapido e preciso attorno al piede per mezzo dell’attrezzatura di riscaldamento calcolato e rapido raffreddamento, disponibile presso i rivenditori Atomic. L’inclinazione del gambetto è fissa. LAB // Nuova scarpetta più strutturata della versione 2018. Bloccaggio con fascia velcro all’altezza della tibia, buon soffietto per la camminata sul posteriore, ben rifinita con gommatura sul fondello e area anti-scivolo sotto il tallone. Rivetti interni allo scafo leggermente troppo spessi e con leggera frizione con la scarpetta. Due ganci, quello sul collo piede

semplicissimo una volta trovata la propria tensione ideale con il velcro, quello superiore collega la leva ski/walk a uno strap (anche qui va regolata la giusta tensione) tramite un cordino. Buona ramponabilità con tutti i modelli da gara e i semi-automatici. CAMMINATA // Vestizione facile e veloce, piede ben fasciato ma riesce a contribuire al passo. Libertà completa in escursione, la scarpetta è ben snodata e non si percepisce resistenza. La suola è sottile ma più tassellata di quelle race ai minimi ISMF, si percepisce più grip e dovrebbe durare più a lungo. SCIATA // Molto migliorato in comfort e controllo rispetto allo scorso anno grazie alla struttura efficace della scarpetta. Ottima punta tecnica ma non costrittiva per le dita. Inclinazione del gambetto intermedia. Appoggio posteriore solido e spigolo efficiente sopra gli sci leggeri fino a 76 mm al centro, massimo 80 se non si binaria sul duro, poi torce. Buon flex, dolce e progressivo ma spinge. Per la gara avrebbe tutto, il problema è che i vostri avversari sono vestiti full carbon. Per cui è perfetto per il gruppo, ma soprattutto per andare in montagna a manetta su sci race e anche sui più leggeri tra i light touring.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

277 mm 97,5 mm 91,7 mm 252 mm 218 mm

Predisposizione utilizzo fitness & fun 10%

gara 40%

20% mountain endurance

30% sport & training ADATTO A:

gara, sport, fitness ma anche montagna aperta

NON ADATTO A: nessuna controindicazione per il suo target ADATTO ANCHE A: esordio race serio, giovani

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

54 > Buyer’s Guide 2019

27/27.5 MP 287 mm 288 mm 101 mm 750 gr 805 gr 635 gr 170 gr 6,90 mm pin tech 63,12 mm

5

10

0

5

10


SCARPONI SKIALP RACE

EAR THE YCE F O T BOO SKIALP RA

2019

510 gr peso

Scheda Tecnica Dati dichiarati Scafo:

carbonio aerospaziale ad alta resistenza Gambetto: carbonio aerospaziale ad alta resistenza Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: n.d. Leve: una con cricchetto e quick-lace sul collo del piede Suole: stampata a norma ISFM Scarpetta: Palau termoformabile Misure disponibili: 23-30 MP Made in: UE Prezzo: 1.950 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 280 mm Lunghezza scafo dichiarata: n.d. Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 510 gr @26 MP Peso rilevato: 540 gr Peso scocca: 450 gr Peso scarpetta: 90 gr Spessore suola in punta: 7,1 mm Tipo inserto: Pintech by Pierre Gignoux Distanza pin: n.d.

DYNAFIT DNA Pintech by PG La premessa è che Pintech è un sistema chiuso, che prevede l’utilizzo esclusivo del solo attacco Dynafit P49. I pin anteriori sono insediati nella suola della scarpa, spinti verso l’esterno da molle. La ganascia anteriore dell’attacco è una semplice U con sedi fresate nel suo spessore per accogliere i pin, che ci scatteranno dentro dopo essere stati spinti all’interno della scarpa dall’invito soprastante. La soluzione posteriore è ancora più minimale: dal tacco della scarpa sporge una piccola piastrina metallica che va a insediarsi nella sede sagomata in un albero con appoggio basculante per selezionare la salita o la discesa. ‘49’ sta per il peso in grammi del mezzo paio di attacchi, che si commenta da solo. Ma è almeno altrettanto importante notare che sulla scarpa non esiste la sporgenza della suola davanti, con relativa sensibile riduzione della lunghezza totale in rullata e in leva sul passo. Andranno usati i ramponi dedicati, con innesto speciale su barretta metallica annegata tra suola e struttura in carbonio, esclusivo quanto il sistema scarpa-attacco. LAB // Si può calzare senza rimuovere la scarpetta. Quest’ultima è ben rifinita nelle cuciture, molto comodo l’anello posteriore in

tessuto per aiutare la calzata. La ghetta è più alta del modello precedente, non interferisce in camminata con il gambetto e protegge la fettuccia a velcro che fissa la scarpetta. Leva a ribalta classica, ma molto efficace, tensione dello spoiler anteriore a cavo come da tradizione delle scarpe Gignoux. Nessuna sporgenza interna allo scafo. Bootfitting possibile solo su scarpetta. Solo ramponi dedicati.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

Predisposizione utilizzo gara 100%

CAMMINATA // Entrata semplice in assoluto, non solo in relazione ad altre scarpe da gara. Vestizione veloce, funzionalità meccaniche elementari da comprendere e sicure all’utilizzo. Passo sveltissimo, tutto liberissimo race 100%. SCIATA // Calzata ben sagomata sul piede medio sano, punta particolarmente tecnica con poco volume per le dita alla ricerca della massima precisione: da valutare molto bene sul proprio piede, meglio alla luce di una certa esperienza personale in queste cose. Prestazioni da full carbon, quindi forti, precise, nette. Ma è il più tollerante del gruppetto, nella piccola misura in cui questa definizione può essere utilizzata per un full carbon. Comunque un po’ di margine elastico è percepibile, probabilmente grazie all’utilizzo di lamine di carbonio monodirezionale per alcune parti del gambetto, che modulano piccole deformazioni controllate.

In laboratorio

286 mm 103,8 mm 96,4 mm 291 mm 242 mm

ADATTO A: alto livello e medio ma tecnicamente bravi

NON ADATTO A: improvvisati e distratti

ADATTO ANCHE A: notturne, vertical

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 55


SCARPONI SKIALP RACE

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica

SKIA

Dati dichiarati

2019

760 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Carbonio Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 14°-16°-18°-20° Leve: due, di cui la superiore con sistema CavoBike Lever Pro, e sul piede a cricchetto Suole: La Sportiva Race Grip Scarpetta: Raceborg Bikini liner Misure disponibili: 23,5-30 MP Made in: Italia Prezzo: 900 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

LA SPORTIVA Raceborg Raceborg è una scarpa da gara che vuole restare competitiva in ogni parte della classifica, senza imporsi alla morfologia e alle attitudini sciistiche dell’atleta con le indeformabilità pressoché assolute dei full carbon. Il centro di comando sta nello scafo in Grilamid, con serraggio distribuito dal cavetto rinviato, che regola il flex e la precisione dell’intera scarpa tramite le linee di forza che lo percorrono. Il gambetto in carbonio si appoggia quindi sullo scafo che fa anche da ammortizzatore tramite deformazioni predefinite e controllate. Il selettore ski-walk Cavobike Lever-Pro ferma e chiude one-touch il gambetto con una soluzione esclusiva Laspo molto precisa che si è rivelata anche affidabile lungo la scorsa stagione. LAB // Sistema di chiusura a cavo con cremagliera sullo scafo, mentre la leva superiore (con fissaggio a cavo sulla patella anteriore) regola anche il passaggio dalla fase walk a ski e viceversa, con leva a ribalta. Scarpetta bikini overlap con fascia elastica nella parte inferiore per mantenere i due lembi in sede. Entrata del piede facilitata dalla ghetta con cerniera anteriore. Calzare prima la scarpetta, quindi entrare nello scafo. Buona compatibilità con ramponi automatici e semiautomatici, un po’

più di gioco in zona tallone su quelli classici. CAMMINATA // Vestizione della scarpetta bikini ed entrata richiedono qualche secondo in più ma rendono un’assoluta libertà dalle resistenze nella rotazione sulle boccole. Camminata 100% race con escursione del gambetto superiore all’articolazione della caviglia. Dal metatarso in avanti c’è spazio orizzontale per espandere l’avampiede prima dello stacco. Gli inserti S4 invitano i pin dell’attacco, che entrano a occhi chiusi. SCIATA // Precisione, appoggio e spigolo più simili a un full carbon che a una scarpa anche tecnica in plastica. In spinta e controllo dell’anteriore invece è molto più tollerante, comanda ma non fa impuntare lo sci, non manda in cassetto il ginocchio, asseconda tutte le posture. (Quasi) tutta la tecnicità del full carbon senza i suoi divieti di accesso. La scarpetta non è al minimo spessore vitale, copre tutto il malleolo, il serraggio del piede è ben distribuito, non soffoca, sopra le dita non c’è quell’altezza che Laspo lasciava a disposizione come da tradizione alpinistica - quindi sono da verificare gli alluci oversize. I piedi magri potrebbero invece trovare spazio laterale-esterno di troppo per un controllo completo dello spigolo.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

278 mm 96 mm 87 mm 282 mm 233 mm

Predisposizione utilizzo mountain endurance 10%

fitness & fun 10%

20% sport & training

60% gara

ADATTO A: tutti, tutte le gare

NON ADATTO A: nessuna controindicazione nel suo campo specifico ADATTO ANCHE A: fitness di qualità, training evoluto

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

56 > Buyer’s Guide 2019

27 MP 287 mm 287 mm 104 mm 760 gr 795 gr 700 gr 95 gr 6,29 mm S4 insert 63,04 mm

5

10

0

5

10


SCARPONI SKIALP RACE Scheda Tecnica Dati dichiarati

820 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 14°-16°-18°-20° Leve: due, di cui la superiore con sistema CavoBike Lever Pro, e sul piede a cricchetto Suole: La Sportiva Race Grip Scarpetta: Racetron Liner Misure disponibili: 23,5-30 MP Made in: Italia Prezzo: 699 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

LA SPORTIVA Racetron Nelle gare delle categorie giovanili non sono ammessi scarponi con parti full carbon. Racetron è pensato per offrire una scarpa competitiva ai ragazzi che corrono sugli sci, come a chiunque desideri le funzionalità race-ready applicate a materiali permissivi per le articolazioni e per il portafogli. Praticamente si tratta dell’abbinamento dello scafo del corsaiolo Raceborg con il gambetto dello sportivo Sytron (questo Laspo non lo dice, lo diciamo noi e la composizione del suo nome). La chiusura sul piede viene spalmata dal cavetto rinviato. Tutto il resto è allo stato dell’arte racing, a partire dalla precisa leva ski-walk Cavobike Lever-Pro che chiude in un unico rapido scatto anche il gambetto. Altrettanto veloci, sicuri, e quindi importanti in gara, sono gli inserti S4 annegati in punta. LAB // Scarpetta overlap con bloccaggio velcro sull’anteriore della tibia, fascia elastica sul collo piede per tenere in posizione i due lembi, walk zone posteriore (non particolarmente efficace). Borchie interne allo scafo sporgenti a rischio usura della scarpetta. La cerniera della ghetta anteriore fatica a chiudersi dove incontra il lembo dell’overlap (cosa che non avviene in Raceborg, con la Bikini). Sistema di chiusura a cavo con cremagliera sullo scafo mentre la leva superiore

(con fissaggio a cavo sulla patella anteriore) regola anche il passaggio dalla fase ski a walk e viceversa con leva a ribalta superiore. Buona compatibilità con ramponi automatici e semiautomatici, un po’ più di gioco in zona tallone su quelli classici. CAMMINATA // Entrata e vestizione immediate nella scarpetta alta intera, di soli 35 grammi più pesante rispetto al liner di Raceborg. La resistenza alla libertà di rotazione è ininfluente sotto il profilo energetico e impercettibile in pratica. L’escursione reale resta superiore all’articolabilità di qualunque caviglia umana. L’avampiede può aprirsi molto per poi collaborare alla spinta finale del passo. I malleoli sono completamente insediati con precisione all’interno dello scafo (attenzione e pronto fitting in caso di pressioni anomale). SCIATA // Cambio d’assetto one-touch rapido e sicuro. Il serraggio del piede per la fase walk è adeguato anche per la fase ski fino all’avampiede, che trova più spazio laterale-esterno e, se magro, potrebbe muoversi (la stessa area che permette un lavoro più naturale della media sul passo). Comunque la punta dello scafo è bassa e fa trovare appoggio alle dita per una buona precisione. Il resto dell’alloggiamento veste tecnico. Bella fasciatura anteriore e spinta grazie all’overlap della scarpetta.

In laboratorio

27 MP 287 mm 287 mm 104 mm 820 gr 820 gr 695 gr 125 gr 6,29 mm S4 insert 63,15 mm

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

277 mm 100,6 mm 85,4 mm 264 mm 231 mm

Predisposizione utilizzo fitness & fun 20%

mountain endurance 10%

20% sport & training

50% gara

ADATTO A: utilizzi sportivi a 360°

NON ADATTO A: nessuna controindicazione per il suo target ADATTO ANCHE A: fitness touring in pista e fuori, tendenza performance

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 57


SCARPONI SKIALP RACE

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica

SKIA

Dati dichiarati

2019

495 gr peso

Scafo: fibra di carbonio con rinforzi anti-sfondamento e nervature di rinforzo Gambetto: fibra di carbonio con rinforzi anti-sfondamento e nervature di rinforzo Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 10°-19° Leve: due, superiore con cavo dinamico, sul piede fascia velcro strap Suole: Vibram Scarpetta: Hi-Cube liner Misure disponibili: 24 - 29,5 MP Made in: Italia Prezzo: 1.800 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 280 mm Lunghezza scafo dichiarata: n.d. Max. larghezza scafo esterna: 104 mm Peso dichiarato: 495 gr Peso rilevato: 600 gr Peso scocca: 530 gr Peso scarpetta: 70 gr Spessore suola in punta: 6,04 mm Tipo inserto: Tech fittings Distanza pin: 63,80 mm

LA SPORTIVA Stratos Hi-Cube Hi-Cube è una macchina da gara, senza compromessi rispetto ad aspettative di contorno. La costruzione full carbon concede le tre tolleranze indispensabili per l’assetto: inclinazione del gambetto regolabile, molto ben pensata; consistenza dell’espanso a cellule chiuse più la parte soffice superiore della scarpetta attorno a tibia e all’attacco del tendine; tensionamento del largo velcro incernierato ai lembi dello scafo sopra il dorso del piede. La scarpetta bikini arriva a vestire il malleolo e non di più. La leva posteriore Cavobike è quella più leggera e rapida (non la versione Lever Pro), non completa il ribaltamento verso l’alto ma si blocca in walk a poca distanza della spina di fermo, pronta all’aggancio. Quindi va regolato con cura il suo angolo di apertura perché non interferisca con la talloniera dei propri ramponi. Inserti anteriori standard. LAB // Scarpetta bikini overlap con fissaggio a velcro. Calzare prima la scarpetta, quindi entrare nello scafo. Materiale anti-scivolamento sul tallone, che evita scorrimento e possibili vesciche. All’interno dello scafo l’ancoraggio del velcro per la chiusura anteriore può generare sfregamenti e punti di contatto (e conseguente

usura precoce) con la scarpetta. Borchie interne un po’ sporgenti. C’è interferenza in camminata con la fettuccia di fissaggio rampone, la leva posteriore aperta in modalità walk va a toccare il rampone con inserti a pin (senza scalzarlo), mentre batte sulla leva dei ramponi automatici. Problema ovviabile aprendo al massimo la regolazione della leva, ma attenzione a impatti accidentali che potrebbero causare rotture. Possibilità di bootfitting riservata alla scarpetta.

278 mm 101 mm 90 mm 290 mm 229 mm

Predisposizione utilizzo gara 100%

CAMMINATA // Vestizione senza problemi, facile in ogni parte. Calzata precisa e ben avvolta su piedi medio-magri sani. Camminata liberissima ed escursione sovrabbondante, rullata svelta. Come per tutte le scarpe puramente da gara, la suola a norma ISMF non andrebbe violentata con avvicinamenti a secco off race. SCIATA // Spigolo e appoggio posteriori super diretti, in avanti un po’ di tolleranza è permessa dal posizionamento basso della chiusura del gambetto, dopodiché c’è il solito muro carbonio vs carbonio. Questo valore quindi dipende soprattutto dalla morfologia personale, principalmente dalla circonferenza della gamba e dalla lunghezza della tibia. Comunque la ridotta altezza della patella sulla tibia e dell’appoggio del piede rispetto allo sci sveltiscono la scarpa nello stretto.

In laboratorio

ADATTO A: alta classifica e medio livello se bravi

NON ADATTO A: usura alpinistica, grezzi, distratti

ADATTO ANCHE A: adozione di scarpette alte e comode

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

58 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI SKIALP RACE

EAR THE YCE F O T BOO SKIALP RA

2019

760 gr peso

Scheda Tecnica Dati dichiarati

Scafo: Carbon Grilamid LFT Gambetto: Carbonio Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 9°-13° Leve: due, superiore meccanismo ski/walk A-Light con cavo Dyneema, inferiore Boa Suole: Scarpa UFO by Vibram Scarpetta: Cross Fit Intuition BT Misure disponibili: 24-30 MP (no 1/2 misure) Made in: Italia Prezzo: 959 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 285 mm Lunghezza scafo dichiarata: 287 mm Max. larghezza scafo esterna: 102 mm Peso dichiarato: 760 gr Peso rilevato: 780 gr Peso scocca: 675 gr Peso scarpetta: 105 gr Spessore suola in punta: 3,30 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,18 mm

SCARPA Alien 1.0 Ecco la nuova generazione di Alien 1.0, da molti anni tra le prime scelte degli atleti anche d’élite perfino in tempi di full carbon. Il gambetto della nuova versione è ancora 100% carbonio, più articolato di prima sui volumi, limitato alla semi struttura posteriore effettivamente portante. La meccanica è un’evoluzione di quella tradizionale. La chiusura bassa Boa agisce all’interno dello scafo stampato con un Grilamid molto caricato carbonio, quindi più direttamente sulla scarpetta. Si tratta di una Intuition medio-alta ma con linguetta completa e ben strutturata che contribuisce sensibilmente all’equilibrio del progetto. La parte superiore dei malleoli non è chiusa dallo scafo, il che dovrebbe ridurre se non azzerare i problemi a questa parte sensibile e solitamente molto sollecitata. LAB // La ghetta alta ben sopra la caviglia evita l’ingresso della neve. Sistema BOA di fissaggio dell’avampiede (stesso sistema di Alien RS). I fissaggi del BOA sporgono internamente allo scafo e potrebbero usurare la scarpetta. Lo spoiler anteriore e il fissaggio a cavo sulla tibia e la leva di passaggio da walk a ski derivano dal cugino 3.0. Scarpetta innovativa, più alta delle solite bikini, scaricata a livello

malleolare ma dotata di lingua tradizionale, con i vantaggi che ne derivano in fissaggio, comfort e sciabilità. Si calza senza estrarre la scarpetta. Ramponabilità perfetta con i modelli race, qualche problemino in più sull’anteriore con i modelli semi-automatici. CAMMINATA // Entrata e vestizione facili e veloci, compreso il passaggio nella ghetta agevolato da un’agile apertura anteriore con velcro. Questa risolve praticamente del tutto lo storico problema della neve negli scafi full race. Escursione super, libera e sovrabbondante, rullata continua e svelta. SCIATA // La nuova chiusura interna Boa del piede lo può fermare oltre le esigenze reali in una calzata tecnica, e lascia il solo avampiede sufficientemente libero di contribuire al passo e poi al pilotaggio fine. Si gode del miglior comfort attualmente disponibile in una scarpa race realmente competitiva a ogni livello. Appoggio forte e spigolo fulmineo a livello full carbon, spinta efficace con progressività adeguata e una risposta elastica divertente - oltre che vantaggiosa nella dinamica di una sciata attiva. Flex d’insieme molto ben amalgamato tra tutte le parti coinvolte. Alien 1.0 2018-19 è un passo avanti netto rispetto al suo predecessore, e in sciata un altro scarpone.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

276 mm 97,5 mm 87,4 mm 269 mm 237 mm

Predisposizione utilizzo sport & training 10%

fitness & fun 10%

80% gara

ADATTO A: tutti i livelli, tutte le gare

NON ADATTO A: nessuna controindicazione in contesto race ADATTO ANCHE A: sport & fitness di qualità

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 59


SCARPONI SKIALP RACE

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica

SKIA

Dati dichiarati

2019

580 gr peso

Scafo: Carbonio e lingua in Pebax Gambetto: Carbonio Mobilità gambetto: 72° Inclinazione anteriore: 9°-13°/11°-15° Leve: due, superiore meccanismo ski/walk A-Light con cavo Dyneema, inferiore Boa Suole: Scarpa UFO 3.0 by Vibram Scarpetta: Race 3.0 SL Intuition Misure disponibili: 39-44 EU (no 1/2 misure) Made in: Italia Prezzo: 1.800 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti ytMisura: 42 EU Lunghezza scafo rilevata: 286 mm Lunghezza scafo dichiarata: n.d. Max. larghezza scafo esterna: 102 mm Peso dichiarato: 580 gr Peso rilevato: 605 gr Peso scocca: 540 gr Peso scarpetta: 65 gr Spessore suola in punta: 2,98 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,10 mm

SCARPA Alien 3.0 Il full carbon di Scarpa rispetta la filosofia della casa nonostante gli stretti limiti imposti dal carbonio e dai regolamenti tecnici. Il gambetto, limitato alla sua faccia posteriore che fa da spina dorsale, è più strutturato e sagomato rispetto ai suoi competitor diretti. Gli inserti anteriori Quick Step-in sono esclusivi in questa nicchia di estrema specializzazione, e possono rivelarsi decisivi in numerose situazioni di gara. Il pensiero progettuale evoluto si esprime anche nella convessità trasversale della base, adottata anche su altri prodotti Scarpa per svincolare il passo, migliorare l’aderenza su appoggi inclinati, contribuire alla stabilità del piede. Inclinazione del gambetto regolabile. LAB // Lo spoiler anteriore in plastica è migliorato sia nel passaggio cavi (non incide la gomma piuma, né usura il carbonio) e pertanto la tibia risulta più protetta. Scarpetta bikini di Intuition con comodi lembi per calzarla (calzare prima la scarpetta, quindi entrare nello scafo). Internamente allo scafo sporgono in modo abbastanza evidente gli ancoraggi dei passanti del cavo Boa (potrebbero causare velocemente usura della scarpetta). Meno comoda l’operazione di chiusura della ghetta con cerniera, anche a cavi allentati al massimo

per interferenza con linguetta in plastica e cavi. La fettuccia di fissaggio del rampone sul collo piede interferisce in camminata e se viene tensionata troppo, comprimendo anche la caviglia. Discreta compatibilità con i ramponi automatici del segmento race. La leva in fase walk rimane sempre un po’ staccata dallo spoiler e potrebbe creare qualche fastidio.

SCIATA // Piede ben insediato e fermo anche prima del completo tensionamento del Boa. L’appoggio leggermente concavo facilita la ricerca dello sci piatto per lo scorrimento e concorre alla forza in presa di spigolo. Non che ce ne fosse bisogno, dato il carbonio 100% e la forza del gambetto, ma le differenze si notano al limite e le gare sono fatte per andare al limite. L’appoggio e lo spigolo sono assoluti, solo per esperti perché potrebbero intimorire gente incerta. In particolare ci sembra meglio non esagerare nel tensionamento del Dyneema che chiude la gamba in assetto ski, per lasciare un po’ di respiro al lavoro di caviglia e piede.

269 mm 98,7 mm 91 mm 280 mm 245 mm

Predisposizione utilizzo gara 100%

CAMMINATA // Vestizione sul campo un po’ più laboriosa della media, ma risultato particolarmente efficace. Camminata race 100% libera. Con un minimo di sensibilità si apprezza l’effetto di maggiore agilità indotto dalle curvature combinate della suola.

In laboratorio

ADATTO A: alto livello, anche medio ma tecnicamente esperti

NON ADATTO A: incerti, occasionali, pressapochisti

ADATTO ANCHE A: tutti per le gare in pista, tibie lunghe, atleti alti

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

60 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


built to last just like you

SUUNTO 9 •

Durata della batteria fino a 120 ore in modalità Ultra

Batteria con tecnologia e promemoria intelligenti

Testato in condizioni estreme

suunto.com


SCARPONI SKIALP RACE

I MIGLIORI SCARPONI SKIALP RACE DEL 2019

62 > Buyer’s Guide 2019


SCARPONI SKIALP RACE

100% RACE SENZA COMPROMESSI - IL MONDO FULL CARBON Duecento grammi medi di differenza per scarpa rispetto ai modelli semi carbon non sono pochi, e ai limiti si sentono tutti. Ma soprattutto la risposta netta, immediata, diretta del carbonio 100 per cento fa la differenza per tutti quelli che la sanno sfruttare, sia in discesa che in salita. Ora c’è un ulteriore elemento di rigidità in un ambiente in cui i margini per intervenire sui materiali in postproduzione non esistono (niente fitting, niente ri-forature sullo stesso sci, slitte neanche a parlarne, montaggi millimetrici per non far spezzare lo sci piegato alla scarpa in carbonio se batte sulla talloniera). Il nuovo sistema chiuso Pintech di Dynafit non può essere ignorato, allo stesso modo in cui non possono più essere ignorati i set scarpa-attacco di Pierre Gignoux. L’attacchino tradizionale non è del tutto superato, gli restano dei plus, ma il confronto ai limiti nella competizione pura è sempre impietoso.

BOOT OF THE YEAR - FULL CARBON Dynafit DNA Pintech by PG ci è piaciuto come scarpa, indipendentemente dall’attacco P49 col quale compone un sistema chiuso. Se competizione dev’essere, competizione sia, e allora qui c’è la calzata più tecnica, specialmente all’avampiede che non cede un decimo al compromesso. Ma ha anche il miglior rapporto tolleranza/precisione grazie al gambetto meno rigido del lotto. Tutte le soluzioni meccaniche sono ultra collaudate e funzionano con precisione. Ma si trova in questo segmento perché va assolutamente considerato anche nell’ottica del sistema scarpa + attacco. Così prende il volo, non solo e non tanto per la maggiore leggerezza dell’insieme inscindibile, quanto per la funzionalità. Restano da verificare affidabilità e durabilità del nuovo sistema. SELECTION 2019 La Sportiva Stratos Hi-Cube e Scarpa Alien 3.0 hanno nella pratica più caratteristiche comuni che differenze rilevabili dall’utilizzatore, anche bravo. La prima è quella che li distingue entrambi dalle scarpe di Gignoux attuali e cioè il supporto rigido assoluto tramite la sagomatura 3D del gambetto e le fibre multiassiali. Di Hi-Cube ci piace la chiusura del gambetto più bassa, che permette un po’ di agilità in più rispetto a quella più alta sulla tibia di Alien. Di Alien apprezziamo particolarmente l’accomodamento stabile del piede sulla base e gli infallibili inserti Quick Step-in.

BOOT OF THE YEAR - SEMI CARBON Scarpa Alien 1.0 sostituisce il best seller molto apprezzato per lungo tempo, il suo omonimo con lo scafo giallo fluo e il gambetto in carbonio. Oggi il look è meno riconoscibile, ma la performance risulta sensibilmente superiore a prima in ogni fase. Il peso di Alien 1.0/2019 è di circa 50 grammi superiore al precedente, però la ghetta ora presente riporta presto i conti in pari impedendo di imbarcare neve. A occhio, e prima del verdetto sul campo lungo l’intera stagione, sembra sistemato anche qualche storico punto debole. SELECTION 2019 La Sportiva Raceborg si conferma l’altra opzione competitiva semi-carbon. Si controlla lo sci quasi come da un full carbon ma senza fare i conti con l’indeformabilità assoluta che lo caratterizza, così come col nuovo Alien 1.0. In comparazione preferiamo il selettore ski-walk Cavobike Lever Pro di Raceborg per precisione, rapidità e soprattutto alloggiamento molto aderente al gambetto in fase walk. Apprezziamo invece in Alien 1.0 la maggior precisione all’avampiede e l’avanti-sopra del malleolo libero dallo scafo. Atomic Backland Ultimate beneficia della nuova scarpetta più strutturata, che fa una grande differenza nel risultato finale complessivo. La meccanica è semplice e collaudata, e permette di intervenire facilmente in settaggio. È particolarmente comodo l’intervento sia tramite velcro superiore che sul nodo del cordino per settare cambio d’assetto e forza della chiusura alta. Calzata tecnica molto ben distribuita, che per molti piedi si rivelerà la migliore. La possibilità di fitting Memory Fit aggiunge un notevole plus alle qualità di guida e al comfort.

Buyer’s Guide 2019 > 63


SCARPONI LIGHT TOURING

IL VERO SIGNIFICATO DI LIGHT Da un paio di stagioni hanno raggiunto un numero più che sufficiente e identità ben definita le scarpe per il touring leggero. Leggero per salire più veloci, per fare più metri, o semplicemente per completare i mille sindacali senza sudare

di GUIDO VA LOTA

peso non è l’unico criterio utilizzabile per definire light le scarpe light touring. Non si possono certo definire pesanti gli scarponi attuali per il touring tradizionale, che si assestano attorno ai 1.200 grammi; e nemmeno molti di quelli che controllano bene sci freetouring strutturati da 90100 millimetri al centro al modico prezzo di un etto o due in più. No, light è un concetto che include anche agilità nel passo e netto snellimento nelle funzionalità meccaniche.

IL

Non si tratta di scarpe touring limate né di scarpe da gara di seconda fascia, anche se in effetti il loro vero comun denominatore è la meccanica race-ready per ottenere cambi di assetto facili e veloci. Grazie al progresso tecnologico, invece, riescono a riunire tutto quello che serve per andare in montagna leggeri, ma sicuri di ciò che si calza. Due-tre etti in meno per gamba di solo scarpone fanno tanto piacere a fronte di poche limitazioni (e fuori dagli orizzonti del touring tradizionale). I cambi d’assetto per le pluri-ripellate tipiche dei grandi dislivelli non spezzano quasi più la progressione. Comfort, durabilità, resistenza all’usura

64 > Buyer’s Guide 2019

sono adeguati all’utilizzo anche piuttosto grezzo in montagna aperta, lunghi avvicinamenti a secco con portàge compresi. La loro struttura è in ottimo equilibrio con la forza e le dimensioni degli sci da un chilo del corrispondente segmento. Per calzata e tecnicità tendono all’ispirazione sportiva del segmento race precedente un po’ più che a quella sciistica del segmento touring successivo. La camminata è libera e l’escursione sovrabbondante. I volumi sono molto aderenti alle proporzioni del piede, anche sulle dita, e il foam delle scarpette è più sottile e meno deformabile rispetto alla media touring. Possono incontrare dei limiti rispetto a piedi problematici o molto sensibili al freddo. Ma il vero limite nascosto da rispettare sulla fiducia sta nell’utilizzo delle scarpe light touring su sci molto larghi e strutturati, diciamo dai più tosti per il touring a quelli freetouring. Le loro dimensioni generano delle leve in spigolo che mettono a dura prova - fino alla possibile rottura - plastiche sottili e linee di forza di scafi pensati per tutt’altro utilizzo. Sconsigliamo sempre nei set gli incroci tra materiali di segmenti differenti, ma in questo caso la tentazione è forte per via delle caratteristiche di queste scarpe, così preferiamo ripetere il disclaimer.


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SCARPONI LIGHT TOURING

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica

LIGHT

Dati dichiarati

2019

990 gr peso

Scafo: Grilamid con inserti in carbonio Gambetto: fibra di carbonio e Grilamid Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 15°-18° Leve: una con sistema Ultralock 3.0 + fascia booster strap Suole: Pomoca Climb Scarpetta: Custom light Misure disponibili: 22,5-30 MP Made in: UE Prezzo: 750 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 294 mm Lunghezza scafo dichiarata: 293 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 990 gr Peso rilevato: 1.015 gr Peso scocca: 850 gr Peso scarpetta: 165 gr Spessore suola in punta: 3,42 mm Tipo inserto: Master Step Distanza pin: 63,09 mm

DYNAFIT Carbonio TLT7 Sono le soluzioni tecnologiche a renderlo unico: l’assenza della sporgenza anteriore alla base, il cosiddetto becco, che per quasi tutti gli scarponi leggeri attuali per il touring fa da sede per l’archetto dei ramponi automatici (e basta). I pin anteriori più arretrati, quasi sotto le dita dei piedi e quindi più vicini al fulcro naturale del movimento. Il meccanismo di cambio d’assetto ski-walk-ski e le corrispondenti variazioni nel serraggio di scafo e gambetto, pre-tensionabili separatamente. Il sistema Master Step dei nuovi inserti Dynafit, poi, è un upgrade deciso in termini di semplificazione in entrata nell’attacco, e di rigidità torsionale una volta dentro. Carbonio si differenzia dagli altri TLT7 della collezione per l’adozione del carbonio nel telaio esterno Lambda e in mescola col Grilamid di scafo e gambetto. LAB // La leva sdoppiata sul gambetto gestisce sia la chiusura (collo del piede e tibiale) e anche il passaggio da walk a ski e viceversa. Comoda da manovrare anche con i guanti. La fascia booster si svincola facilmente grazie a un tirante. Scarpetta Custom light molto essenziale con cuciture non eccessivamente rifinite, fascia di rinforzo sul tallone e snodo

nella flex zone. Accorgimento per aumentare il comfort sul posteriore nel punto di appoggio del polpaccio alla scarpetta. Ramponabilità limitata a modelli semi-automatici, in cui la punta (senza sporgenza anteriore) si adatta molto bene. Esiste un archetto opzionale che rende compatibili tutti i ramponi automatici. CAMMINATA // Dopo l’entrata in tuffo va capita la meccanica one-touch. Basta una volta, facciamo tre per i tontoloni, poi funziona proprio bene. Camminata al top di segmento, non tanto per l’escursione libera che sovrabbonda ormai su quasi tutte le scarpe light touring, quanto per la rullata svelta a secco e il pivot quasi sotto il piede nell’attacco. Magari un insensibile non coglie la differenza con altre scarpe agili moderne. Ma c’è, e fa. Per noi i vantaggi di Speed Nose giustificano la spesa per un paio di semiautomatici. SCIATA // Il braccio di leva più corto tra pin anteriori e posteriori avvantaggia anche in resistenza alla torsione quando si cerca lo spigolo. Probabilmente anche il nuovo disegno degli inserti collabora. La struttura sopra è ricca di carbonio e regge con naturalezza. Tutto quello che pieghi arriva sullo sci, e anche stavolta TLT7 Carbonio si aggiudica il premio miglior spigolo di categoria.

In laboratorio

289 mm 102 mm 92,3 mm 265 mm 243 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 20%

grandi dislivelli, 60%

20% speed touring ADATTO A: touring di livello tecnico e fisico

NON ADATTO A: occasionali, inesperti

ADATTO ANCHE A: opzioni sportive, qualche gara, specialmente fuori

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

66 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LIGHT TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

980 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 80° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: una collegata a strap da 40 mm, e chiusura bassa con Boa a 6 punti Suole: Touring Dynafit + rubber Scarpetta: Lace liner Phatt Maxx Tour Misure disponibili: 25,5-30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 649 euro Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Misura: 26,5 MP Lunghezza scafo rilevata: 287 mm Lunghezza scafo dichiarata: 286 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 980 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.035 gr Peso scocca: 880 gr Peso scarpetta: 155 gr Spessore suola in punta: 6,03 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,03 mm

FISCHER Travers Carbon L’aspetto corsaiolo non deve ingannare, e neppure indirizzarlo a un utilizzo esclusivamente sportivo. Travers è fatto in materiali stabili e lavorabili, utilizzati in quantità tale, suola compresa, da giustificare un’aspettativa di vita da scarpa allround per il touring tradizionale. La leva che seleziona gli assetti ski-walk non aziona contemporaneamente la chiusura del gambetto, come nelle scarpe race e in alcune speed touring. C’è anche la versione My Travers per donna con gambetto in Grilamid non caricato carbonio. LAB // Chiusura dell’avampiede molto efficace con sistema Boa che lavora in modo graduale con otto rinvii (quattro per lato) avvolgendo perfettamente il piede. Serraggio superiore con praticas leva associata a fascia velcro ben gestibile anche con i guanti. Leva ski-walk essenziale, in appoggio allo scafo una volta sollevata in modalità camminata. Buona compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici, di cui anche le leve posteriori più alte chiudono agevolmente sotto la sporgenza dello scafo che ospita il fissaggio del meccanismo ski/walk. La scarpetta è una Palau molto leggera con cuciture rifinite, elastico sul collo del piede, due punti di allacciatura e velcro aggiuntivo per fermare la ghetta.

CAMMINATA // Entrata e calzata confortevoli, manovre e regolazioni veloci, dirette e semplici. Boa spalma benissimo il serraggio attorno al piede anche grazie alla giusta consistenza del Grilamid e alle forme tolleranti. Camminata naturale anche in virtù dei volumi tolleranti, escursione sovrabbondante non proprio libera come in Alien RS e Sytron ma con frizioni trascurabili. SCIATA // Scarpone abbastanza basso, adatto a polpacci tondi anche per via del collarino morbido. Tende a far avanzare a causa del drop, dell’inclinazione decisa del gambetto e della sua morbidezza in spinta piuttosto cedevole anche per la categoria. Piede e gamba sono ben abbracciati con più comfort che precisione, che ci pare un rapporto azzeccato per questo target. Alla fine si muove un po’ il solo tallone, cosa facilmente correggibile spessorando se proprio. Appoggio posteriore adeguato, spigolo buono se non si sfora utilizzandolo oltre gli 80 mm al centro. Nonostante elasticità e spanci la base non torce, e se vestito bene soddisfa al piede molto più che al pregiudizio. In bell’equilibrio generale, ne beneficerebbe un largo pubblico di tradizionalmente insicuri che stritolano i piedi con quattro ganci più il velcro mentre dovrebbero lasciarli liberi di lavorare.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

275 mm 94,7 mm 89,7 mm 272 mm 225 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

gara 40%

20% fitness

20% sport

ADATTO A: touring no problem, leggero, veloce

NON ADATTO A: sci over 80 mm al centro, pesanti, zaini pesanti ADATTO ANCHE A: piedi problematici o ipersensibili a pressioni e sfregamenti

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 67


SCARPONI LIGHT TOURING

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica

LIGHT

Dati dichiarati

2019

960 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 14°-16°-18°-20° Leve: due, la superiore con sistema CavoBike Lever Pro, inferiore a doppio tensionamento Suole: La Sportiva Grip Guard Scarpetta: Sytron Liner Misure disponibili: 24,5-30 MP Made in: Italia Prezzo: 649 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

LA SPORTIVA Sytron Alla sua seconda stagione su neve, rappresenta insieme a Scarpa Alien RS lo scarpone che non c’era: leggerezza, agilità e meccanica di derivazione race diretta sommate a materiali e accorgimenti touring. Che si decida di usarlo per fare 3.000 metri allegri, oppure 900 senza sudare, Sytron mette a disposizione tecnicità sportiva e materiali durabili. Il cambio d’assetto è riducibile alla sola manovra one touch della leva posteriore che serra anche il gambetto, come in gara. Ma c’è abbastanza materiale in suola e in Grilamid per sopportare usura e maltrattamenti da utilizzo allround. LAB // Sistema di chiusura a due ganci a cavo, la cui regolazione è affidata a un perno da posizionare manualmente in una serie di fori sulla parte anteriore dello scafo. Un po’ macchinoso. La chiusura superiore, che regola anche il collaudato sistema ski/walk adottato in passato su Syborg, è fissata sulla patella anteriore con un cavo. Nuova leva di regolazione efficace e precisa. Scarpetta overlap con fascia elastica che aiuta a tenere in sede i due lembi dotata di (ottimo) sistema di chiusura a velcro nel gambetto. Buona compatibilità con ramponi automatici e semiautomatici, un po’ più di gioco in zona tallone su quelli classici.

CAMMINATA // Entrata e alloggiamento facili in assoluto ma un po’ meno che in TLT7 e Alien RS. Libertà in escursione super, libera da frizioni, sovrabbondante, 100% race. Il cambio d’assetto sul campo è infallibile, comodissimo, e la leva aperta in walk non interferisce. Va invece configurato bene il settaggio delle due chiusure, specialmente di quella bassa. Il preposizionamento a misura dei cavetti sarebbe da fare a casa, o prendendosi del tempo nelle primissime uscite, una volta per tutte salvo adattamenti nel tempo. SCIATA // Il piede è ben fasciato e fermato da un serraggio deciso in un foam nettamente più confortevole rispetto alle scarpette race, ma ancora proporzionale alla richiesta di precisione e leggerezza. Anche se Sytron offre buone possibilità di lavorazione in fitting per la categoria, è meglio che il piede ci vada subito d’accordo. Ci si ritrova belli bassi sullo sci, il che stabilizza e non pregiudica la rapidità di inversione su sci leggeri e relativamente stretti. Appoggio posteriore senza cedimenti, spinta buona per il segmento, recepibile dalla maggior parte degli sci light touring. Lo utilizzeremmo su sci fino a 80 al centro, non oltre se cercate lo spigolo, massimo 85 se scendete scialli.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

272 mm 99 mm 86 mm 255 mm 228 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 25%

easy ski alp, 25%

25% grandi dislivelli

25% speed touring ADATTO A: touring sportivo e fitness

NON ADATTO A: sci strutturati fuori taglia

ADATTO ANCHE A: giovani, leggeri, gare popolari

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

68 > Buyer’s Guide 2019

27 MP 287 mm 287 mm 104 mm 960 gr 955 gr 765 gr 190 gr 6,32 mm S4 Insert 63,40 mm

5

10

0

5

10


SCARPONI LIGHT TOURING

R E YEA OF THOURING T O O B LIGHT T

910 gr

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Carbon Grilamid LFT Gambetto: Carbon Grilamid LFT Mobilità gambetto: 72° Inclinazione anteriore: 7°-9°-11°-13° Leve: due, superiore meccanismo ski/walk A-LIGHT RS con cavo Dyneema, inferiore Boa Suole: Scarpa UFO RS by Vibram Scarpetta: Cross Fit Intuition Tour Misure disponibili: 24-30 MP (no 1/2 misure) Made in: Italia Prezzo: 699 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 293 mm Lunghezza scafo dichiarata: 294 mm Max. larghezza scafo esterna: 103 mm Peso dichiarato: 910 gr Peso rilevato: 945 gr Peso scocca: 730 gr Peso scarpetta: 215 gr Spessore suola in punta: 2,95 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 62,97 mm

SCARPA Alien RS Dopo il debutto nella scorsa stagione, Alien RS è diventato un crossover tra le applicazioni sportive pure e quelle touring tradizionali. Forti ricerca e sviluppo sui materiali hanno permesso l’applicazione di agili funzionalità raceready a sostanza e forme che sopportano gli stress alpinistici. Il Grilamid fortemente caricato carbonio unisce spessori limitati, quindi leggerezza, a forza meccanica e stabilità rispetto alle temperature. Nei volumi messi a disposizione da un moderno studio del piede e degli stampi si accomoda una scarpetta Intuition con soffietti al tendine e al collo con foam a basso indice di assestamento e stabile nel tempo. Sono disponibili ben 4 posizioni per l’inclinazione del gambetto. LAB // Scarpetta Intuition di media rifinitura con doppio soffietto anteriore e posteriore per favorire la camminata. Rispetto al primo anno è stata rinforzata e rivestita con più attenzione la parte in corrispondenza del collo piede. Buon meccanismo di chiusura Boa sulla parte inferiore, sistema di tiranti sul gambetto collegato all’ampia leva ski/walk, ben manovrabile anche con guanto. Boccole sporgenti, specialmente quelle di fissaggio del meccanismo Boa, da schermare per non

usurare velocemente la scarpetta. Inserimento ed estrazione della scarpetta non immediato. Buona ramponabilità con i modelli automatici, mentre c’è qualche problemino in più con i semi-automatici sull’anteriore. CAMMINATA // Si entra con facilità, le manovre meccaniche sono semplici ed efficaci, sensibili alle regolazioni. Passo svelto e libero come in una scarpa da gara, escursione sovrabbondante e senza resistenze sensibili nonostante la scarpetta alta e non così magra come ci si aspetterebbe in una scarpa da performance. L’avampiede è piuttosto tecnico per una scarpa da touring veloce, basso sopra le dita ma largo quanto basta a spalmo + spinta di fine rullata. SCIATA // Cambio d’assetto preciso e sicuro, one-touch puro perché non c’è nessun bisogno di sovratensionare il Boa sul piede. La calzata è precisa; il Boa è montato internamente allo scafo e agisce direttamente sulla scarpetta spingendo il tallone in sede; ferma quasi tutto il piede più di prima (Alien 1.0 vecchio, e anche F1) e anche oltre il necessario, va bene anche per quelli che con i ganci tirano un dente di troppo. Spigolo sicuro sempre fino a circa 80 mm al centro, anche un poco oltre nel morbido rilasciato. Bella spinta piena in avanti, ai massimi di categoria.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

280 mm 99,3 mm 86,3 mm 278 mm 240 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 33%

speed touring 34%

33% grandi dislivelli ADATTO A: performance in montagna

NON ADATTO A: grandi sci strutturati

ADATTO ANCHE A: pre-condizionamento per altri sport di endurance

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 69


SCARPONI LIGHT TOURING

I MIGLIORI SCARPONI LIGHT TOURING DEL 2019 In attesa che tecnologia e mercato ci consegnino lo scarpone universale, c’è già quello con cui fare un sacco di cose diverse, che possono andare dalla gara - se proprio non si punta al podio del Mezzalama - fino al touring su sci moderni over 80 al centro, passando per tutte le declinazioni del leggero, veloce, sportivo. Lo scarpone light touring è appena nato ma è nato pronto, perfetto per gli accumulatori ossessivi e compulsivi di metri ma anche per quelli che, dopo la settimana in ufficio, passano alle pelli la domenica senza poter intermediare con la giusta preparazione. Sono tutti progetti up to date, recepiscono le soluzioni e le funzionalità race-ready e ora c’è a disposizione anche un’offerta sufficientemente variegata.

70 > Buyer’s Guide 2019


SCARPONI LIGHT TOURING

BOOT OF THE YEAR Scarpa Alien RS resta anche per questa stagione la scarpa touring leggera che offre qualcosa in più globalmente, ma anche nella maggior parte delle prestazioni nelle singole fasi. Fra queste spicca il controllo degli sci in discesa, che non sfigurerebbe neppure nel confronto con scarpe del segmento superiore. Comfort tra i migliori del segmento, adeguato anche alle esigenze di chi va piano e vuole restare sano senza andare lontano. SELECTION 2019 La Sportiva Sytron rappresenta come Alien un esempio di applicazione al touring delle migliori soluzioni sviluppate nelle gare. In questo segmento è la scarpa più ispirata da una visione sportiva, come la migliore libertà in camminata e la calzata tecnica confermano. Bisogna porre qualche attenzione in più alla scelta della taglia e al fitting. In compenso il suo flex generale è un poco più morbido rispetto ad Alien, più permissivo per il livello tecnico medio e anche basso.

Dynafit Carbonio TLT7 si presenta con un design meno corsaiolo, pur montando l’unica vera meccanica one-touch per i cambi di assetto, molto funzionale ed efficace. Il progetto TLT7 è più apprezzato dalla critica che dal pubblico. La rullata svelta procurata dall’assenza del prolungamento anteriore è un plus importante secondo noi, più importante della necessità di fornirsi di ramponi semiautomatici in abbinamento (comunque il sistema di fissaggio più sicuro per alpinismo classico, a prescindere). Non consideriamo una vera opzione l’adattatore Dynafit ai ramponi automatici perché conosciamo l’ambiente e neppure a noi piacciono gli accrocchi. Ma ci rendiamo conto anche che la sensibilità di testatori e sviluppatori non coincide con quella della grande maggioranza del popolo delle pelli, che in genere non fa ritmo sufficiente per apprezzare il beneficio di uno scafo più corto. Comunque TLT7 esibisce anche il miglior spigolo del segmento, che su sci leggeri e di taglia moderata fa una bella differenza.


SCARPONI SKI TOURING

DATEMI DUE GANCI E CONQUISTERÒ IL MONDO

Nonostante la crescita numerica e qualitativa dell’opzione light, le scarpe per il touring tradizionale, soprattuto quelle con due leve, restano le più numerose e le più diffuse. In effetti si fatica a definire pesante uno scarpone da 1.200 grammi che cammina agile e controlla sci belli solidi…

di GUIDO VA LOTA

grande sviluppo degli scarponi per il touring classico si è compiuto nelle ultime stagioni. Ora tutti i due ganci, quelli che monopolizzano il mercato per questo segmento in Italia, camminano meglio di quanto effettivamente sia necessario e controllano sci ben strutturati e presenti sulla neve, in alcuni casi con prestazioni ai limiti del freeski. In questo segmento si concentra la scelta più vasta e anche più articolata per soluzioni costruttive e performance finali. La crescita del touring ha captato l’attenzione di costruttori esterni al cerchio magico degli specialisti storici, e i risultati sono molto interessanti.

IL

Un passo oltre l’escursione eccezionale dei gambetti attuali c’è il sistema Salomon-Arc’teryx che permette alla caviglia il pivot su ogni asse in salita, lasciando sempre liberi i malleoli come nelle scarpe da gara (liberi anche da pressioni dolorose). Con la seconda generazione dei Procline di Arc’teryx, sommata alle versioni

72 > Buyer’s Guide 2019

Salomon, ha preso forma un’offerta organica e, verosimilmente, organizzata per coprire ogni preferenza. In questo segmento si realizza l’equilibrio più adatto a soddisfare con una sola scarpa il maggior numero di requisiti. Da un utilizzo semi sportivo a quello occhieggiante al freeski moderato, queste scarpe permettono tutto quello che serve per arrivare in cima, anche quando la vetta è molto lontana e complicata. Sono anche le più resistenti all’usura, agli sfregamenti inevitabili quando si arrampica su roccia e misto, e permettono sensibilità e settaggi adatti alle salite su ghiaccio. Comfort di calzata, vestibilità semplice e isolamento termico sono punti fondamentali per i progettisti di questi scarponi tuttofare. E poi hanno i giusti requisiti per sciare su terreni anche difficili. Con criteri alpinistici, in controllo, in centralità, ma ovunque e su qualunque pendenza, senza cedere in torsione sullo spigolo. Tra queste scarpe è anche possibile scegliere secondo il proprio livello tecnico personale.


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SCARPONI SKI TOURING

YEAR F THERING O T O BO SKI TOU

1.300 gr

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Gambetto:

Ultramid 1,000 Mpa in carbonio TEPEX + Grilamid con 30% carbonio Mobilità gambetto: +42°/-35° Inclinazione anteriore: 13,5° Leve: due in alluminio 6060 a profilo ribassato + Power Strap Suole: Vibram TOP85 Touring Scarpetta: Lite AR Ultralon PERF 45 Misure disponibili: 25,5-30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 750 euro Sito: www.arcteryx.com

Rilevamenti Misura: 27/27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 295 mm Lunghezza scafo dichiarata: 295 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.300 gr Peso rilevato: 1365 gr Peso scocca: 1.100 gr Peso scarpetta: 265 gr Spessore suola in punta: 7,90 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 62,89 mm

ARC’TERYX Procline Carbon AR Men’s Al terzo anno di distribuzione al pubblico, Arc’teryx articola i suoi Procline in più versioni. Sono tutte riconoscibili dall’aggiunta di una leggera linguella sagomata davanti, a coprire la ghetta e per supportare la spinta della tibia. Anche la vertebra posteriore è stata irrobustita e questi upgrade lavorano nel senso della performance in fase ski insieme alle plastiche caricate carbonio o fiberglass secondo le parti. È disponibile anche un Procline Carbon più caratterizzato in senso alpinistico da una ghetta più alta, assenza di linguella come nella prima generazione e plastiche più morbide. LAB // Nuova scarpetta più strutturata nella zona della lingua, fondello protetto, possibilità di allacciatura a tre punti per lato, più un doppio passante sulla lingua per tenerla ben ferma in posizione. Scompare la ghetta alta con cerniera, ecco la nuova lingua in plastica sull’anteriore a coprire la ghetta (di formato ridotto) dotata di occhiello per favorire la calzata. Nuovo anche il booster, più ampio sull’anteriore, tanto da coprire sia la ghetta che la lingua in plastica. Ottima funzionalità leva ski/walk, pratica da manovrare anche con i guanti. Nessun problema di compatibilità ramponi né interferenze con le fettucce di fissaggio.

CAMMINATA // L’eccezionale progressione permessa da questo progetto passa soprattutto per la libertà di inclinazione laterale alla caviglia. L’appoggio su piani irregolari si spalma su una maggiore superficie, con grandi vantaggi specialmente sui traversi ripidi in neve dura, su fondi secchi irregolari e sui ramponi punte a piatto. L’aggiunta della linguella anteriore modifica di poco l’escursione teoricamente possibile, e quasi di nulla quella effettiva. Si percepisce un po’ meno libertà nella rotazione sulle boccole, specialmente in apertura di caviglia, ma non una vera forza antagonista. Per i meno muscolari potrebbe anche rivelarsi un gradito plus di supporto al piede. SCIATA // Controllo ai vertici del segmento touring, adeguato anche a un freetouring di buone pretese. Performance globale migliorata in forza tra il 10% e il 20% a seconda di quanto riesce a chiedere lo sciatore. Spinta in avanti più piena e distribuita da subito per via della linguella sommata alle maggiori dimensioni del flap del gambetto, più la chiusura del booster che impacchetta il tutto; appoggio posteriore totale, ed è scomparsa quel minimo di risposta elastica agli arretramenti; spigolo ancora aumentato.

In laboratorio

284 mm 102 mm 90 mm 268 mm 259 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 25%

ripido 25%

25% freetouring

25% grandi dislivelli ADATTO A: richiesta del miglior rapporto ski-walk

NON ADATTO A: esordienti, occasionali

ADATTO ANCHE A: misto touring, freetouring, pista, ghiaccio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

74 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI SKI TOURING

TION SELECTOURING SKI

1.330 gr peso

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

Scafo: Ultramid 1.000 Mpa Gambetto: Grilamid caricato carbonio 30% Mobilità gambetto: +50°/-25° Inclinazione anteriore: 11° Leve: due in alluminio 6060 a profilo ribassato + Power Strap Suole: Vibram TOP85 Touring Scarpetta: Lite AR Liner Ultralon PERF 45 Misure disponibili: 23,5-30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 650 euro Sito: www.arcteryx.com

Rilevamenti Misura: 27/27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 295 mm Lunghezza scafo dichiarata: 295 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.330 gr Peso rilevato: 1.330 gr Peso scocca: 1.080 gr Peso scarpetta: 250 gr Spessore suola in punta: 6,85 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,01 mm

ARC’TERYX Procline AR Men’s La sola differenza tra Carbon AR e questo AR consiste nell’assenza dell’endoscheletro in carbonio TEPEX annegato nello stesso Grilamid. Il risultato dichiarato dal costruttore sta nel flex valutato circa il 10% in meno per questa versione (flex 100 contro 110). Il peso risulta di 30 grammi superiore nella taglia 27, e poi tutti gli altri dati si sovrappongono perfettamente. Si tratta quindi di una scarpa più tollerante, indirizzata a un pubblico meno potente e aggressivo.

naturale della caviglia), nonostante la presenza della nuova linguella sagomata di appoggio alla tibia. Ma la caratteristica saliente si conferma la mobilità a 360% e su tutti gli assi per il gambetto in posizione walk. La possibilità di adattare l’appoggio fino attorno ai 10% di inclinazione laterale destra-sinistra è super vantaggiosa nel dosaggio spigolo-pelle ma soprattutto nella camminata a secco e nell’arrampicata. Grande sollievo per ginocchia camminando in discesa, aderenza di spalmo insuperabile sulla roccia inclinata.

LAB // Scompare la ghetta alta con cerniera, ecco la nuova lingua in plastica sull’anteriore a coprire la ghetta (di formato ridotto) dotata di occhiello per favorire la calzata. Veloce e pratica la chiusura dei ganci, entrambi con sicurezza per scongiurare aperture accidentali. Ottima funzionalità leva ski/walk, pratica da manovrare anche con i guanti. Nessun problema di compatibilità ramponi né interferenze con le fettucce di fissaggio. Nuova scarpetta più strutturata nella zona della lingua, fondello protetto, possibilità di allacciatura a tre punti per lato, più un doppio passante sulla lingua per tenerla ben ferma in posizione.

SCIATA // Effettivamente si coglie una differenza in flex valutabile (da piedi molto sensibili) attorno al 10% in meno rispetto alla versione Carbon AR. Data l’ottima vestizione di gamba e piede, e il supporto generale ben distribuito, la grande maggioranza degli sciatori alpinisti su sci di dimensioni attuali non risentirà comunque di cedimenti perché resta una tra le scarpe più precise del segmento. Rispetto ad AR Carbon c’è più elasticità del gambetto, un minimo anche in appoggio posteriore, che agevolerà sciatori meno decisi. Per un approccio touring classico questo AR basta e avanza, ed è più in equilibrio con sci light touring e ski touring. Per attaccanti, muscolari, pesanti, sci freetouring, Carbon AR offre un po’ di supporto in più in ogni direzione.

CAMMINATA // Tra le migliori in escursione antero-posteriore (restando entro la mobilità

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

287 mm 100 mm 90 mm 268 mm 258 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 25%

ripido 25%

25% freetouring

25% grandi dislivelli ADATTO A: touring di qualità, terreni complicati

NON ADATTO A: nessuna controindicazione particolare

ADATTO ANCHE A: parti alpinistiche decisive

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 75


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.086 gr peso

Scafo: Gambetto:

Grilamid rinforzato carbonio Grilamid rinforzato carbonio + Carbon spine Mobilità gambetto: 74° Inclinazione anteriore: 13°-15° Leve: due in alluminio, inferiore con cross lace + Super-light strap da 30 mm Suole: Skywalk full rubber Scarpetta: Memory fit 3D Platinum light Misure disponibili: 24/24,5-30/30,5 MP Made in: Romania Prezzo: 699 euro Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

ATOMIC Backland Carbon La linea Backland di Atomic rimane l’unica a prevedere il linguettone plastico estraibile. Opzione che permette di ottenere il massimo della performance in salita, col gambetto libero di ruotare sulle boccole senza altra resistenza che la flessibilità della scarpetta; e poi anche in discesa, rimettendo al suo posto il linguettone semirigido che compatta tutta la struttura sotto la pressione della meccanica. Carbon è il Backland più strutturato, grazie allo scafo in Grilamid caricato carbonio e al gambetto che nello stesso materiale integra un elemento in carbonio composito. LAB // Discreta compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici, qualche problema con i modelli più datati con leva di bloccaggio posteriore molto alta, che rischia di interferire con la sporgenza dello scafo su cui è fissato il perno di bloccaggio della leva ski-walk. Quest’ultima è efficace e funzionale, facile da gestire con i guanti. Anche i due ganci micrometrici (con sicurezza delle cremagliere) si manovrano senza problemi, assicurando buon bloccaggio del piede. Scarpetta ben rifinita in tutti i dettagli, pratiche le due maniglie per facilitare la calzata, rinforzi in pelle sull’anteriore e rinforzo in zona spoiler

per evitare il deterioramento. Possibilità di chiusura con lacci. CAMMINATA // A differenza degli altri Backland che se la cavano anche a linguella plastica inserita, Carbon impone di estrarla per camminare senza venir ostacolati dalla sua elevata resistenza. A questa condizione si trasforma e diventa libero come una scarpa race, fornendo un’escursione sovrabbondante. Qualità in walk seconda solo a quella del sistema Arc’teryx-Salomon, che può pivottare su ogni asse, ma ancora più libera sull’asse principale. SCIATA // Cambio d’assetto allungato dai tempi di installazione della linguella, che è facile dopo averci preso la mano in un paio di volte, ma c’è. Gamba e piede sono fermati con comfort sufficiente e molta tecnicità, ma possono lavorare per la loro parte. Supporto posteriore, spinta sull’anteriore e spigolo sono ben equilibrati e forniscono un controllo soddisfacente oltre le aspettative touring, sopra sci fino a 85 mm al centro strutturati, anche 90 se non si pretende di tagliare curve condotte in pista. Non è comunque una scarpa preclusa a principianti e incerti, grazie a una buona progressività in avanti e all’altezza limitata del gambetto.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

251 mm 94,3 mm 86,1 mm 245 mm 227 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 10%

montagna aperta 60%

30% freetouring

ADATTO A: touring di livello più qualità sciistica

NON ADATTO A: oltre i 95/100 al centro torce o si sposta la scarpetta ADATTO ANCHE A: crescita tecnica dopo l’esordio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

76 > Buyer’s Guide 2019

24/24.5 MP 268 mm 268 mm 97 mm 1.086 gr 1.090 gr 840 gr 250 gr 6,07 mm pin tech 63,01 mm

5

10

0

5

10


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.790 gr peso

Scafo: Poliuretano Gambetto: Poliuretano Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 15°-21° Leve: quattro classiche micrometriche + fascia velcro a cricchetto Suole: Formula Pomoca Climb Scarpetta: Custom Ready Misure disponibili: 25-30,5 MP Made in: UE Prezzo: 420 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 307 mm Lunghezza scafo dichiarata: 306 mm Max. larghezza scafo esterna: 114 mm Peso dichiarato: 1.790 gr Peso rilevato: 1.790 gr Peso scocca: 1.490 gr Peso scarpetta: 300 gr Spessore suola in punta: 5,15 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63, 21 mm

DYNAFIT Radical Radical è un evergreen, tra i pochi superstiti che oggi difendono la trincea dei 4 ganci di fronte alla marea arrembante degli scarponi a due ganci per il touring classico. La richiesta c’è, e non è così di nicchia specialmente dal centro Europa. In genere questo pubblico chiede proprio quello che Radical offre: comfort e termicità tramite interni abbondanti in spazio e imbottitura; numerose opzioni di regolazione; affidabilità e resistenza all’usura, specialmente in suola; funzionalità semplici e regolabili al momento. LAB // Quattro ganci pratici, con cremagliere e ganci tradizionali. Linguettone ribaltabile per facilitare l’ingresso. Leva ski/walk piccola e poco manovrabile con i ganci (consigliabile un cordino). Fascia velcro con accorgimenti comuni ai modelli Dynafit. Scarpetta ottimamente rifinita, abbondante e di buona termicità. Sottopiede mediocre. Buona ribattitura delle borchie interne allo scafo. CAMMINATA // Entrata facile e accoglienza del piede nelll’abbraccio corposo dell’ottima Custom Ready di Dynafit. Suggeriamo di provare la già buona impostazione originale dei

volumi interni prima di procedere all’eventuale termoformatura. Una o due uscite potrebbero stabilizzarla sulle forme corrette. Si cammina con apertura di caviglia sufficiente e ottima escursione davanti in chiusura, caratteristiche che coincidono col passo tipico del touring contemplativo. A ritmi bassi il maggior peso di Radical quasi non si sente, per accelerare servirebbe preparazione. SCIATA // Ottimo rapporto comfort/ performance sciistica. La scarpetta è migliorata da un paio di stagioni, e la sua consistenza aiuta molto le plastiche piuttosto morbide. In particolare la qualità del foam è bene centrata tra comfort e supporto. Il gambetto è relativamente basso e aiuta lo sciatore medio da 4 ganci touring, che chiede stabilità e controllo per supplire a qualche carenza tecnica, lasciandogli comunque utilizzare il piede (anche se sarebbe meglio non farglielo sapere, dato che se potesse utilizzerebbe 8 ganci a scarpa per fonderla nel piede). Comunque appoggio, spigolo e spinta sono molto in equilibrio tra loro e rispetto alle aspettative touring classiche. Ma con questa scarpetta è possibilissimo un utilizzo freetouring progressivo, meglio su fondi almeno morbidi.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

295 mm 104,3 mm 94,5 mm 272 mm 247 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 40%

freetouring 20%

40% easy skialp

ADATTO A: touring tradizionale anzi tradizionalista

NON ADATTO A: approccio sportivo, gite con pluriripellata ADATTO ANCHE A: supporto psicologico oltre che tecnico. Freddolosi

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 77


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.190 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 15°-18° Leve: due con sistema Ultra Lock System 2.0 + fascia con cricchetto Suole: Pomoca Formula Climb Scarpetta: Custom light Misure disponibili: 23,5-30,5 MP Made in: UE Prezzo: 550 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 297 mm Lunghezza scafo dichiarata: 297 mm Max. larghezza scafo esterna: 105,5 mm Peso dichiarato: 1.190 gr Peso rilevato: 1.105 gr Peso scocca: 940 gr Peso scarpetta: 165 gr Spessore suola in punta: 4,39 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,42 mm

DYNAFIT TLT Speedfit Speedfit riprende e aggiorna l’apprezzatissimo TLT6, intenzione non dichiarata da Dynafit ma evidente già al primo impatto. Il marketing lo indirizza a un pubblico che non disdegna le piste, e gli sviluppi in termini di tecnicità, comfort e termicità lo confermano. Questo target, per quanto ampio e in crescita, è comunque limitante rispetto alle potenzialità di TLT Speedfit. La meccanica, i materiali e le loro quote robuste, la nuova linguella fissa invece del precedente linguettone mettitogli, e la maggiore struttura del gambetto agli snodi, definiscono un vero scarpone universale per il touring. LAB // Dell’antenato TLT6 eredita non solo lo stampo ma anche i ganci, sia come sistema di fissaggio che nel passaggio da walk a ski chiudendo l’overlap sul gambetto. Utilizza una fascia tibiale per irrigidire lo scafo in fase di sciata con pratico sistema di sbloccaggio, visto anche su TLT7. Buona ribattitura delle borchie interne, si consiglia di nastrare quelle che tengono in sede il gancio sul collo piede. Scarpetta Custom Light molto rifinita, con flex zone posteriore, tre punti di allacciatura, comode asole per aiutare la calzata. Ottima ramponabilità con tutti i modelli disponibili sul mercato.

CAMMINATA // Entrata e manovre semplici anche per sciatori molto occasionali, che tra un’uscita e la successiva in là nel tempo potrebbero dimenticare gli accorgimenti necessari al corretto settaggio di una scarpa avveniristica. Calzata polivalente grazie a volumi nati bene e sviluppati meglio, anche attraverso questa scarpetta tonica, confortevole, termica. Il suo supporto si piazza tra la Custom Light precedente - molto più sottile - e l’attuale Custom Ready. Potrebbe non rivelarsi strettamente necessaria la termoformatura, a meno di esigenze particolari. Si cammina e si spinge bene, accompagnati dalla consistenza dei materiali, e a molti potrebbe far piacere questo supporto al piede che manca alle scarpe leggere e agili del segmento Light Touring in favore della massima libertà. SCIATA // Cambio d’assetto semplice, solo qualche secondo in più rispetto a quelli onetouch (or two). Bel lavoro equilibrato di tutta la scarpa, con spinta morbida ma continua e senza vuoti sulla nuova linguella. Rapporto comfortprecisione molto favorevole al touring classico, dal livello entry fino all’avanzato. Ottimo rapporto performance/prezzo. Le finiture catarinfrangenti sono fighissime in pista di notte, e indovinate per tutti.

In laboratorio

Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

288 mm 100,9 mm 93,1 mm 268 mm 239 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 60%

freetouring 10%

30% easy ski alp

ADATTO A: pubblico molto ampio

NON ADATTO A: specializzati della velocità e del leggero ADATTO ANCHE A: grandi e intensi utilizzatori

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

78 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo

5

10

0

5

10


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.190 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 18° Leve: due, quella superiore con Power Strap da 50 mm, inferiore con gancio micrometrico Suole: M-Grip Scarpetta: instant Fit con zone termoformabili Misure disponibili: 26-30,5 MP Made in: Italia Prezzo: 499,99 euro Sito: www.hagan-ski.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 300 mm Lunghezza scafo dichiarata: 299 mm Max. larghezza scafo esterna: 105 mm Peso dichiarato: 1.190 gr Peso rilevato: 1.320 gr Peso scocca: 1.060 gr Peso scarpetta: 260 gr Spessore suola in punta: 3,40 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,08 mm

HAGAN Core ST Core ST è l’elogio della semplicità fatta scarpone. Il massimo dell’efficacia con l’utilizzo di una quantità minima di elementi sviluppati e utilizzati nel modo giusto al posto giusto. Nervature evidenti a stabilizzare la struttura in Grilamid. Linguella anteriore semi mobile in due elementi. Questa scarpa è un progetto comune di Roxa (che la costruisce materialmente), Hagan e Movement. Ogni brand differenzia la propria versione per particolari come la grafica e la ferramenta, ma è solo la scarpetta a influenzare sensibilmente il rispettivo comportamento finale. Questa di Core ST è una Palau più sostenuta della media, quasi come una liner da sci alpino.

ben rifinita, a parte le cuciture più grezze sul fondello, lingua ben imbottita, possibilità di chiusura a lacci su due punti. Rivestimento del gambetto tonico e reattivo. Interno scafo con i due pin di arresto del gambetto sporgenti che tendono a incidere la scarpetta.

LAB // Meccanismo walk/ski comodo e intuitivo, anche con i guanti indossati, al contrario della leva bassa di bloccaggio sullo scafo (non ha sporgenze o inviti per l’apertura). Quella superiore è collegata ad una fascia velcro micrometrica per il bloccaggio del gambetto La sporgenza del gambetto su cui è montata la leva ski-walk impatta in camminata con la leva posteriore di chiusura dei ramponi. Da utilizzare espressamente con ramponi cuffiacuffia, a pin, oppure con alcuni modelli a nuova generazione con bloccaggio anteriore. Scarpetta

SCIATA // C’è sostanza, la scarpetta ben strutturata interagisce col guscio solido e produce un flex sostenuto per il segmento e il migliore tra le tre versioni presentate dalle tre case. Buon equilibrio del sostegno in ogni direzione, posteriore molto alto che potrebbe imbarazzare i livelli tecnici intermedi e muscolature corte e tondeggianti. Volumi regolari per il piede medio, dita più ferme della media, meglio termoformare per bloccare bene il tallone e perché ne vale la pena.

CAMMINATA // Entrata e funzionalità super facili e super ergonomiche. Passo comodo, rotondo e regolare senza resistenze superiori a un supporto discreto che scarica un po’ di lavoro muscolare. Escursione oltre le necessità standard. Appoggio sui traversi un po’ condizionato dal gambetto alto e rigido, cosa che però aiuta a sostenere l’angolo in caso di piedi poco tonici. Ottimo rapporto tra camminabilità e sciabilità.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

288 mm 98,8 mm 88,1 mm 273 mm 244 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

freetouring 20%

30% easy skialp

ADATTO A:

touring classico a ogni livello

NON ADATTO A: gli estremi e i cercatori di leggerezza

ADATTO ANCHE A: lavori usuranti

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 79


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.150 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 68° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due, di cui la superiore a fascia velcro micrometrica e l’inferiore a doppio tensionamento + power strap Suole: La Sportiva Grip Guard Scarpetta: Solar Liner Misure disponibili: 24-31,5 MP Made in: Italia Prezzo: 499 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 297 mm Lunghezza scafo dichiarata: 297 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.150 gr Peso rilevato: 1.225 gr Peso scocca: 980 gr Peso scarpetta: 245 gr Spessore suola in punta: 6,55 mm Tipo inserto: Tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 62,95 mm

LA SPORTIVA Solar Nuova scarpa per il touring tradizionale che adotta lo stato dell’arte della tecnologia e lo applica con forme semplici. In particolare spiccano la singola chiusura bassa con quattro punti di rinvio/ancoraggio; gli evoluti inserti anteriori, che aumentano facilità di aggancio e stabilità nei pin; la leva ski-walk, essenziale ed efficace anche in supporto. Gambetto e scafo in Grilamid conciliano leggerezza, caratteristiche meccaniche e regolarità di flex al variare della temperatura. Listino interessante e più basso del precedente Spitfire. LAB // Due ganci, di cui quello inferiore ripropone il sistema a doppio scatto già visto su Sytron e quello superiore collegato alla fascia velcro con cui regolare la tensione del gambetto. Rispetto al precedente Spitfire la chiusura è indipendente rispetto al meccanismo ski/walk, che presenta invece la nuova leva swing-lock che ruota in senso orario su un perno centrale. Non troppo maneggevole con i guanti indossati e con carico in appoggio sull’anteriore. Nuova lingua in unico blocco, con flessibilità a livello del collo piede data dalla particolare sagomatura. Dispone anche della predisposizione per TR2 di Ski Trab. Scarpetta ben rifinita, con ampia flex zone posteriore e doppia fettuccia per facilitare l’entrata.

Ramponabilità buona con i modelli automatici, mentre con i semi-automatici si percepisce la curvatura della suola in corrispondenza dell’avampiede. CAMMINATA // Dopo l’entrata e le manovre di settaggio intuitive e facili, la camminata è a livello di scarpa race, rotonda e svelta (differenza di peso a parte) con escursione libera oltre il necessario. Al top di segmento pur considerando che i prodotti delle ultime stagioni hanno spostato i riferimenti. SCIATA // Piede ben chiuso dalla meccanica ma non abbracciato dal foam della scarpetta, che per il touring tradizionale preferiamo più abbondante e tonico. Sciando si alternano zone di pressione a piccoli vuoti, nulla di essenziale ma da verificare sul proprio piede (anche perché la produzione potrebbe differire dalla pre serie). Spigolo adeguato a prestazioni touring su sci fino a 82-85 mm al centro. Appoggio posteriore ben supportato dal ponte creato dal selettore ski-walk. Spinta progressiva-morbida, nella media per il segmento, con cedimento finale sul collo del piede a caviglia chiusa. Non sono esigenze specifiche del touring salvo che per gente decisa, ma Solar preferisce comunque più centralità della media. Buon rapporto generale tra controllo e libertà.

In laboratorio

287 mm 101 mm 88 mm 280 mm 251 mm

Predisposizione utilizzo easy skialp 50%

50% montagna aperta ADATTO A: touring classico, vasto pubblico

NON ADATTO A: freetouring, potenti

ADATTO ANCHE A: esordienti, occasionali

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

80 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

890 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Carbonio Mobilità gambetto: 62° Inclinazione anteriore: 18° Leve: due, di cui la superiore con Power Strap da 45 mm Suole: GripWalk ISO 9523 Scarpetta: Palau Light termoformabile Misure disponibili: 24-30,5 MP Made in: Italia Prezzo: 799,95 euro Sito: www.roxa.com

Rilevamenti Misura: 27,5 MP Lunghezza scafo rilevata: 290 mm Lunghezza scafo dichiarata: 289 mm Max. larghezza scafo esterna: 105 mm Peso dichiarato: 890 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.025 gr Peso scocca: 895 gr Peso scarpetta: 130 gr Spessore suola in punta: 4,70 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,11 mm

ROXA RX Carbon Sulla base dell’efficace progetto RX per il touring, condiviso con Movement e Hagan per i loro scarponi dello stesso segmento, Roxa presenta la versione light. RX Carbon adotta un gambetto full carbon sagomato invece di quello in Grilamid montato su RX1, piuttosto robusto negli spessori. Inoltre elimina la linguella plastica frontale in due pezzi sostituendola con una tela tramata impermeabile semirigida. La chiusura bassa non agisce su cavetto rinviato come nei modelli touring. Le funzionalità per gli assetti sono semplicissime da capire e manovrare ma non azionano automatismi one-touch di tipo race. RX Carbon si presenta con linee sportive, e può interessare il mondo delle gare popolari come quello del touring leggero. LAB // Rispetto a RX 1.0 presenta il gambetto in carbonio, gancio minimale sul blocco avampiede (micrometrico, con sicurezza da sgancio) e ghetta sull’anteriore invece della lingua in plastica, rinforzata nel punto di sfregamento del gambetto in fase walk per evitare l’usura e dotata di ampia cerniera per facilitare l’entrata. Bloccaggio superiore a velcro comodo e manovrabile anche con guanti, così come il meccanismo ski/walk posteriore. La sporgenza del gambetto su cui è montata la leva ski-walk impatta in camminata

con la leva posteriore di chiusura dei ramponi. Da utilizzare espressamente con ramponi cuffia-cuffia, a pin, oppure con alcuni modelli a nuova generazione con bloccaggio anteriore. Scarpetta Palau ben rifinita con ampia walk zone posteriore. CAMMINATA // Entrata facile e veloce, manovre elementari con ergonomia efficace. Calzata media, volumi ben definiti sul piede. Escursione effettiva del gambetto sovrabbondante, libertà di rotazione praticamente race, a livello di Alien RS, un po’ meno libera da frizioni di Laspo Sytron. Il gambetto rigido limita la possibilità di dosare tra spigolo e pelle, e in generale gli appoggi diagonali. La consistenza della scarpetta alta Palau accompagna la caviglia. SCIATA // Nella media alta del segmento Light Touring per controllo e sostegno. Il meglio lo dà in appoggio posteriore e in presa di spigolo, ma anche in spinta si fa sentire sull’anteriore di sci touring classici grazie alla robusta lingua della scarpetta intera e ai flap semirigidi rivettati al gambetto full carbon. L’inclinazione in ski è piuttosto verticale: volendo, un pad tra gambetto e scarpetta lo correggerebbe un filo in avanti oltre a irrobustire l’appoggio del collarino sul bordo in carbonio. Soluzioni e finiture semplici ma efficaci.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

279 mm 99,9 mm 88 mm 275 mm 236 mm

Predisposizione utilizzo sport & fitness 40%

race 20%

40% light touring ADATTO A: scarpa unica dalla gara - nel gruppo - al touring

NON ADATTO A: gara élite, touring su sci over 80 tonici ADATTO ANCHE A: fitness touring in pista

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 81


SCARPONI SKI TOURING

TION SELECTOURING SKI

1.150 gr peso

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

Scafo: Gambetto:

Grilamid con Sensifit Grilamid con spina in fibra di carbonio, sistema 3D Rotation Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due in alluminio ultraleggere con fascia Power Strap da 50 mm Suole: Contagrip Scarpetta: Full Thermo CF 3D Misure disponibili: 24,5-30 MP Made in: Romania Prezzo: 749 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 295 mm Lunghezza scafo dichiarata: 295 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.150 gr Peso rilevato: 1.215 gr Peso scocca: 995 gr Peso scarpetta: 220 gr Spessore suola in punta: 7,36 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,16 mm

SALOMON S/LAB X-ALP All’interno dell’offerta Salomon, S/Lab X-Alp si differenzia da X-Alp Explore per la scarpetta Full Thermo CF dal foam più abbondante e tonico, e per la maggiore quota di fibre di carbonio miscelate al Grilamid del gambetto. Entrambe le scarpe Salomon si distinguono dalle due versioni Arc’teryx per lo scafo stretto, tecnico, sottile e senza inserti in gomma, solidamente innervato lungo le linee di forza secondo la tecnologia Sensitive. Inoltre il gancio basso non traziona cavetti rinviati, e la ghetta è una calza a tubo, senza la zip di accesso. LAB // Ottima funzionalità leva walk/ski, pratica da gestire anche con i guanti. Buona ramponabilità, dopo le migliorie apportate già nella scorsa stagione all’alloggiamento anteriore per i ramponi automatici. Scarpetta un po’ più strutturata di quella del cugino S-Lab Explore, con cuciture non protette sul fondello (un po’ più basico). Sottopiede essenziale. Due ganci, quello sul collo piede con leva a regolazione micrometrica e ben manovrabile anche con i guanti, idem quella alta dotata anche di protezione da sgancio accidentale sulla rastrelliera. Ingresso non immediato, con ghetta molto alta e priva di aperture o cerniera (a rischio usura). Chiusura con fascia booster.

CAMMINATA // Vestizione un po’ più laboriosa che per scarpe senza ghetta, ma migliora nettamente con la pratica. L’allacciatura della scarpetta tramite fettuccia rinviata è bellissima per praticità ed efficienza. Eccezionale risultato del pivot a 360°, con escursione sovrabbondante in ogni direzione ma con sostegno adeguato rispetto al piano trasversale. Questo progetto realizza un netto salto di qualità nel dosaggio spigolo-pelle, in aderenza sugli appoggi rocciosi, sui ramponi punte a piatto, sui sentieri specie in discesa, in sensibilità ovunque. Subito vantaggioso per ginocchia sofferenti. I malleoli risultano fuori dal guscio per la parte superiore, azzerando il rischio di infiammazioni. SCIATA // Il foam nella scarpetta Full Thermo risulta inizialmente molto più abbondante rispetto ai volumi definiti già subito dopo un primo assestamento, quindi S/Lab X-Alp andrebbe scelto molto preciso in negozio. Forme magre ma ben distribuite attorno al piede, un po’ di vuoto al tallone e al tendine dopo l’assestamento del foam, e a quel punto è meglio ri-termoformare. Ottimo sostegno elastico del gambetto in ogni direzione e precisione sullo spigolo fino a sci moderatamente freetouring over 90 al centro, specialmente se si stringe bene il booster. Insieme reattivo e in equilibrio tra spinta e risposta elastica.

In laboratorio

Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

286 mm 100 mm 92,6 mm 266 mm 240 mm

Predisposizione utilizzo ripido 10%

montagna aperta 50%

20% grandi dislivelli

20% speed touring ADATTO A:

sci + montagna ad alto livello

NON ADATTO A: piante larghe, inesperti

ADATTO ANCHE A: fitness touring

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

82 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo

5

10

0

5

10


SCARPONI SKI TOURING

TION SELECTOURING SKI

1.290 gr peso

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

Scafo: Gambetto:

Grilamid con Sensifit Grilamid caricato in fibra di carbonio, sistema 3D rotation Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due in alluminio ultraleggere con fascia velcro da 35 mm Suole: Contagrip Scarpetta: My CustomFit Full Thermo Support Misure disponibili: 24,5-30,5 MP Made in: Romania Prezzo: 549 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 295 mm Lunghezza scafo dichiarata: 295 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.290 gr Peso rilevato: 1.270 gr Peso scocca: 1.025 gr Peso scarpetta: 245 gr Spessore suola in punta: 7,19 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,03 mm

SALOMON X-ALP Explore Versione più tollerante di S/Lab X-Alp. Il Grilamid del gambetto è meno caricato in carbonio, e la scarpetta My Customfit meno lavorabile in termoformatura sugli spessori del foam. Però si tratta di un liner preformato sul piede standard, che potrebbe non richiedere interventi. È una ‘compra e vai’ che sul lungo termine subisce anche meno assestamenti rispetto alla Full Thermo CF. La produzione 2018-19 ha corretto i lembi plastici che sorreggono le rastrelliere, e ora si sovrappongono correttamente ai flap del gambetto e alla tomaia, come anche su S-Lab. Per le caratteristiche salienti di questo progetto consigliamo di dare un’occhiata anche alla schede delle altre versioni Salomon e Arc’teryx. Listino interessante, in assoluto è il più basso della gamma Procline + X-Alp. LAB // Due ganci, quello sul collo piede con leva a regolazione micrometrica ben manovrabile anche con i guanti, idem quella alta dotata anche di protezione da sgancio accidentale sulla rastrelliera. Ingresso non immediato, con ghetta molto alta e priva di aperture o cerniera (a rischio usura). Ottima funzionalità leva ski/ walk, anche con guanti indossati. Scarpetta rifinita con buona mobilità posteriore nella flex zone, fascia elastica su collo piede, chiusura con

lacci efficace con bloccaggio su fascia velcro, ottime e comode le asole per favorire la calzata, buone cuciture ben protette sul fondello. Interno scafo con borchie sporgenti, anche se protette con nastro. Buona ramponabilità con tutti i modelli, anche gli automatici. CAMMINATA // Vedi anche S/Lab. Condivide un’escursione sovrabbondante e libera con le migliori scarpe light touring, ma in più permette l’appoggio inclinato del piede sui piani trasversali. Sensibili vantaggi in ogni situazione, insieme a un corretto supporto alla muscolatura attorno alla caviglia che permette alla pianta del piede caricato di non affaticarsi. Si percepisce anche in camminata una certa risposta elastica dello scafo, animata probabilmente dalla struttura Sensifit. SCIATA // Lo sciatore medio, sopra attrezzi medi, potrebbe non cogliere la maggiore permissività di Explore rispetto alla precisione di S/Lab. Resta una scarpa tecnica, che copre però anche le incertezze di sciatori meno sicuri. La scarpetta specialmente lascia il piede più libero di lavorare in mancanza della sequenza corretta superiore. Tutto il range di possibili interpretazioni del touring sugli sci è coperto con brillantezza. Divertente risposta elastica sotto sciatori dinamici, meno forte che in S-Lab ma effettiva.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

285 mm 98,9 mm 93 mm 269 mm 240 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

easy skialp 20%

30% grandi dislivelli ADATTO A: tutti quelli che vogliono ai piedi qualcosa oltre il solito

NON ADATTO A: piante larghe

ADATTO ANCHE A: alpinisti, per approach in sci più nord classica

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 83


SCARPONI SKI TOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.230 gr peso

Scafo: Primary HP Polyammide, Carbon Core Gambetto: Primary HP Polyammide con lingua in Pebax Mobilità gambetto: 62° Inclinazione anteriore: 20°-22° Leve: due, superiore Fast Buckle con fascia velcro, inferiore BOA System Suole: Scarpa UFO Evo by Vibram Scarpetta: Pro Flex Evo Intuition Misure disponibili: 24,5-31 MP Made in: Italia Prezzo: 559 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 297 mm Lunghezza scafo dichiarata: 297 mm Max. larghezza scafo esterna: 104 mm Peso dichiarato: 1,230 gr Peso rilevato: 1.300 gr Peso scocca: 1.035 gr Peso scarpetta: 265 gr Spessore suola in punta: 3,18 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,11 mm

SCARPA F1 F1 mantiene intatta buona parte della sua carica innovativa e la versione attuale gode anche di alcuni ritocchi che la posizionano nel cuore del segmento ski touring, per via del rapporto tra la camminabilità adeguata allo scialpinismo tradizionale e la capacità di controllo di sci più dimensionati rispetto a quando fu presentato. Il sistema di serraggio del piede Boa System è un vecchio pallino di Scarpa, che ne ha accompagnato l’applicazione sulle scarpe da sci. Un piede fasciato da Boa non subisce pressioni localizzate, ma viene fermato dalla vestizione diffusa e senza vuoti che si spalma lungo tutto il piede. LAB // La possibilità di sganciare su un lato la lingua facilita la calzata rispetto alle prime versioni del progetto. La leva ski/walk è pratica da manovrare e rimane aderente allo scafo in camminata. Il gancio superiore abbinato al velcro è di facile e veloce regolazione, con leva intuitiva anche con i guanti. Il booster è stabile grazie a due clip nella parte alta dello spoiler posteriore. Efficace il Boa in zona collo piede. Quasi perfetta la compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici. Scarpetta Intuition rifinita bene, allacciabile in tre punti.

passo touring. Non a livello delle scarpe di ispirazione più sportiveggiante come Alien RS dello stesso costruttore, che camminano come scarpe da gara, ma anche in un set tradizionale tendente al leggero non si sente la necessità di ulteriore escursione se non un po’ di apertura di caviglia in più in alcune situazioni come i tratti pianeggianti o qualche occasionale cunetta. Il piede è ben insediato soprattutto sul fondo, la calzata tende alla tecnicità ma i muscoli plantari possono contribuire alla spinta quel tanto che basta per non sovraffaticare quelli della gamba. SCIATA // Lo stesso appoggio del piede ben insediato per la salita non richiede vere differenze di tensionamento del Boa quando si tolgono le pelli per scendere. Si può cambiare d’assetto anche solo agendo sulla leva ski-walk e chiudendo il gambetto, basta capire che il piede resta bello fermo anche se non viene strizzato dal solito gancio tirato una tacca di troppo. Ottimo appoggio posteriore, buona spinta anteriore per il segmento cui appartiene e altrettanto spigolo. F1 è in ottima armonia con gli sci touring attuali, che si scelgono mediamente sopra gli 80 millimetri al centro e possono esprimere più forza e sostanza rispetto ai pesi leggeri della categoria inferiore.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

282 mm 98,1 mm 88 mm 259 mm 254 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 10%

freetouring 10%

80% montagna aperta ADATTO A: touring tradizionali con sconfinamenti light o free

NON ADATTO A: nessuna lacuna nel suo ambiente

ADATTO ANCHE A: i più tolleranti sci free touring

CAMMINATA // Perfettamente adeguata al

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

84 > Buyer’s Guide 2019

5

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NUOVA CALZATA EASY STEP-IN

VIPEC EVO 12

Sgancio laterale con corsa dinamica di 13 mm Sgancio d'emergenza in posizione di salita Facile utilizzo in tutte le modalità Robusto, nessuna rotazione nella talloniera Solo 500 g / unità fritschi.swiss


SCARPONI SKI TOURING

I MIGLIORI SCARPONI SKI TOURING DEL 2019 Nello ski touring classico si è capovolto il vecchio assioma per il quale 4 ganci=scarpa da performance sciistica. I pochi rimasti puntano decisamente sul comfort attraverso volumi ampi e plastiche morbide come per esempio Radical, un best seller Dynafit in tutto il mondo ma non nel Belpaese. Lo standard oggi è due ganci, a volte senza neppure la fettuccia superiore, e quasi sempre c ’è il cavetto rinviato per fermare il piede. La domanda era questa da qualche anno ormai, e oggi anche l’offerta si è completamente adeguata. Intanto lo standard Arc’teryx/Salomon per il touring, con pivot a 360° del gambetto, va completandosi in un sistema organico.

86 > Buyer’s Guide 2019


SCARPONI SKI TOURING

BOOT OF THE YEAR 2019 Arc’teryx Procline Carbon AR si sarebbe confermato per il terzo anno consecutivo anche ripresentandosi nella precedente versione. Ma l’upgrade nuova linguella frontale + nuova vertebra posteriore + altre piccole correzioni gli ha messo il turbo anche in discesa a fronte di limitazioni quasi impercettibili nella camminata, unica nel suo genere dato il pivot di 360° alla caviglia. Il top in salita, il top in arrampicata, il top in discesa. SELECTION 2019 Gli altri Arc’teryx Procline AR e i due Salomon X-Alp condividono lo stesso progetto e ne sono fortemente caratterizzati rispetto al resto del mondo. Quindi li riuniamo tutti quanti in una singola indicazione di gruppo. Non che siano intercambiabili, ma il fatto è che lo sciatore medio potrebbe non cogliere tutte le differenze sul campo per via del filtro tecnico personale. In negozio e a secco invece sembrano più diversificati. Sono tutti scarponi belli, identificate il più adatto a voi. • Lo scafo Arc’teryx offre all’avampiede più area d’appoggio e un serraggio più diffuso sul piede dal cavetto rinviato. Calzata più confortevole. Lo scafo Salomon veste tutto più stretto, stile scarpone per sci alpino e il serraggio è più localizzato sul collo verso il tallone. Calzata più tecnica. • La piccola linguella sagomata delle versioni Arc’teryx AR

COLLTEX PDG RACE Speedmaster Materiale

100% mohair

Adesione

hotmelt adhesion in celeste

Tipo

corridori

Vantaggi

pelle più veloce e leggera

Peso

0,095 g/cm2

LA PELLE COLLTEX PIÙ VELLOCE E LEGGERA

fornisce più supporto alla sciata che resistenza alla camminata. La differenza in sostegno con le versioni senza la linguella sarà apprezzata da buoni e ottimi sciatori. Per gli altri non cambia niente. • La ghetta con zip Arc’teryx permette una vestizione più semplice e rapida. La ghetta a calza Salomon richiede un minimo di manualità e va rimboccata bene sulla scarpetta. • Le scarpette Arc’teryx per le versioni AR sono un po’ più strutturate simil-sci alpino, tutte le altre tendono alla tolleranza touring. ESCLUSI ECCELLENTI SCARPA F1 è sempre quello, perfezionato nei dettagli, ma si riposiziona perfettamente sulla cresta dell’onda touring da quando le scarpe più leggere, fatte per gli sci leggeri, hanno raggiunto numeri e caratteristiche sportive tali da costituire una categoria a sé. Il progetto F1 precorreva i tempi quando fu presentato, ed eccolo qua a proprio agio sugli attrezzi di oggi. Atomic Backland Carbon resta l’ultimo scarpone touring a prevedere la linguella estraibile, da stivare nello zaino in salita e riapplicare per la discesa. In effetti le due performance distinte, su e giù, raggiungono il rispettivo meglio disponibile e non è poco. Il metti-togli è più superato dal marketing che realmente d’impiccio se non ripellate più volte.


SCARPONI FREETOURING

QUESTIONE DI EQUILIBRIO Due o tre ganci per trovare il giusto mix tra precisione laterale e tolleranza della calzata, aggressività per domare il ripido ghiacciato e comfort dello stile più free. E la scelta non manca

di NICCOLÒ Z A R AT TINI

on serve andare tanto indietro per trovare il vuoto. Nel 2014 questa categoria ce l’eravamo quasi dovuta inventare noi, andando a cercare le poche aziende al mondo che predisponevano gli scarponi freeride per gli attacchi pin e tirando dentro qualche modello più leggero. C’erano solo due precursori, il Maestrale e lo Spectre, ancora presenti oggi a distanza di cinque anni. Ne sono cambiate di cose da allora, adesso dobbiamo selezionare i modelli da pubblicare nel test tra i tanti disponibili sul mercato.

N

Il dibattito sulle performance invece resta più che mai attuale, l’equilibrio tra precisione laterale e tolleranza della calzata deve risultare ben bilanciato e non è cosa facile. C’è bisogno talvolta dell’aggressività e cattiveria essenziali per domare il ripido ghiacciato, ma anche di una permissività di comfort dello stile più free. Ecco infatti che le soluzioni per garantire queste caratteristiche sono le più varie in assoluto. Due ganci ancorati su molteplici punti di trazione, oppure tre ganci con cavetti rinviati simili allo ski touring, o ancora quattro solidi ganci come le scarpe da freeride. La direzione intrapresa già da un paio di stagioni continua a delinearsi, ma resterà sempre una categoria crossover, che unisce stili, destinazioni d’uso, obiettivi e volontà spesso molto distanti tra loro. È l’anello di congiunzione tra chi ha il pallino predominante della salita e chi invece di salire quasi non ne vuole sapere. Tra chi non scia davvero ma scende arrabattandosi e chi invece è attento all’estetica del gesto tecnico, ricercando eleganza e performance. Apertura di caviglia - Abbiamo sempre accennato a questa caratteristica, decisiva e determinante per l’apprezzamento di una scarpa da freetouring. L’apertura di caviglia viene normalmente indicata dalla fabbrica, è riportata in gradi e descrive l’angolo di movimento effettivo antero-posteriore del gambetto. Più l’angolo è ampio, migliore sarà la camminabilità per tale prodotto. Ma questo è solo un fattore indicativo. A parte il valore vero e proprio, infatti, bisogna analizzare bene la direzione del movimento. Man mano che si va verso il free, non è più necessario un

88 > Buyer’s Guide 2019

enorme angolo di apertura posteriore, dato che la falcata non è quella lunga e veloce da gara. Più si è alpinisti, invece, più servirà un buon angolo di apertura in avanti, per poter avanzare la tibia e caricare meglio il peso sui ramponi, ad esempio. O per arrampicare e in generale per qualsiasi tipo di salita a piedi. A volte viene trascurato, invece consigliamo di controllare l’angolo di sblocco del gambetto e prendere una decisione secondo il proprio stile e le proprie caratteristiche. Flex index - Sì, scusateci, è l’ennesimo paragrafo in cui parliamo di flex index. Del resto il flex è sempre sulla bocca di tutti. Quanto sono duri i tuoi scarponi? Cento? Centodieci? Ah, troppo molli. Sono centotrenta? Allora vanno sicuramente bene! In realtà non c’è niente di più approssimativo. Il flex index è un valore adottato da tutte le case produttrici, ma non è ufficialmente standardizzato. Certo, è un indicatore della rigidità, della resistenza meccanica di uno scarpone, ma non è abbastanza. Innanzitutto, a seconda delle plastiche impiegate, il flex è un valore estremamente legato alla temperatura esterna. Se calzate lo scarpone in un negozio, non fatevi ingannare dalla morbidezza riscontrata nella maggior parte dei modelli. Una volta nella neve, sarà tutt’altra cosa. Se perlomeno confrontiamo i flex di modelli prodotti dalla stessa azienda, questo sarà un buon indicatore per capire uno scarpone rispetto a un altro. Ma se vogliamo confrontare il flex di prodotti provenienti da aziende diverse, allora rischiamo di essere ingannati. Il migliore indice di flex, in sostanza, sono le vostre caviglie e le vostre tibie. Qualsiasi sia il modello prescelto, l’importante è essere in grado di flettere la caviglia e appoggiare fortemente la tibia in avanti. Per la maggior parte degli sciatori, nel dubbio è meglio stare scarsi, non abbondare. Il 90 per cento delle persone prende scarponi troppo duri e ha le gambe dritte come dei paletti o si appoggia sempre all’indietro. Potrete essere al top di gamma, avere materiali incredibili, ma se poi le caviglie non si muovono siete out! Più si va verso il free, più c’è bisogno di muoversi, di adattarsi al terreno e di piegarsi in avanti. Scordate le durezze da Coppa del Mondo, seguite questo consiglio: acquistate sempre scarpe morbide!



SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.670 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibra di vetro, lingua in Pebax Mobilità gambetto: 40°-27° (senza lingua) Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre micrometriche in alluminio FP-100 + fascia velcro strap 40 mm Suole: GripWalk Scarpetta: IF AIR Liner termoformabile Misure disponibili: 21-29,5 MP Made in: Italia Prezzo: 579 euro Sito: www.dalbello.it

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 318 mm Lunghezza scafo dichiarata: 317 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.670 gr (con lingua) Peso rilevato: 1830 gr Peso scocca: 1.470 gr Peso scarpetta: 360 gr Spessore suola in punta: 5,75 mm Tipo inserto: tech insert Distanza pin: 63,03 mm

DALBELLO Lupo AX 120 Scarpa crossover per il freetouring, unisce shape e volumi da discesa al peso e costruzione da scialpinismo. La scarpetta IF Air Plus, strutturata ma traspirante, presenta soffietti nelle zone di flessione per una camminata più naturale. Una volta rimosso il linguettone del cabrio design, l’apertura degli angoli arriva fino a 67°. Le leve con regolazione micrometrica a vite decorano l’avvolgimento finale. LAB // Ghetta alta, fissabile anche alla scarpetta tramite velcro. Linguettone in plastica amovibile con meccanismo pratico, azionabile dal basso. Attenzione: se inavvertitamente invertite le lingue in plastica (sinistro e destro) passando da walk a ski, lo scarpone si chiude comunque senza difetti. Leva walk/ski pratica, efficace, specialmente nel passaggio da sci a camminata che nella vecchia versione creava qualche impiccio. Tre ganci precisi, facili da maneggiare anche con i guanti e in presenza di ghiaccio e neve. Scarpetta tra le più rifinite a livello di cucitura, due asole per la chiusura con lacci, possibilità di inserire spoiler regolabile nella posizione, traforatura nel gambetto per la ventilazione, flex zone efficace, due maniglie per

la calzata molto pratiche, sottopiede di discreta qualità. Interno scafo con borchie un po’ sporgenti nel gambetto che tendono a segnare la scarpetta. CAMMINATA // Entrata e uscita comodissime con comfort immediato eccellente, i volumi sono adatti a piedi grandi. Chiusura ganci non facile anche a causa delle molte plastiche che si devono sovrapporre. La scarpetta spessa può inoltre dar luogo all’effetto cushioning. Camminata buona senza linguettone, il sistema a tre scocche apre ampiamente gli angoli posteriori della caviglia. Meno portato alla scalata, è troppo alpino per il freetouring più ambizioso. SCIATA // Il gambetto ha un assetto decisamente verticale, ideale per la powder, meno per le altre condizioni. Bisogna essere bravi a contrastarli di caviglia sennò sfociano in facili arretramenti, spesso manca un sostegno posteriore più efficace. La presa di spigolo è precisa e senza torsione, hanno bisogno di controlli decisi senza esitazioni. Ideale per una fascia alta di buoni sciatori.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

294 mm 101 mm 91 mm 284 mm 263 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freetouring 50%

30% freeride

ADATTO A: gite lunghe mediamente impegnative, freeride con impianti

NON ADATTO A: occasionali, beginner, facili

ADATTO ANCHE A: backcountry, carving su pista

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

90 > Buyer’s Guide 2019

5

10

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SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.530 gr peso

Scafo: Pebax e fibra di carbonio Gambetto: Pebax e fibra di carbonio, spoiler in magnesio Mobilità gambetto: 45° Inclinazione anteriore: 16° Leve: quattro con sistema Precision Lok + velcro Power-strap Suole: Pomoca Free Scarpetta: Custom Ready Misure disponibili: 23-31,5 MP Made in: UE Prezzo: 750 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 310 mm Lunghezza scafo dichiarata: 310 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.530 gr Peso rilevato: 1.640 gr Peso scocca: 1.345 gr Peso scarpetta: 295 gr Spessore suola in punta: 3,30 mm Tipo inserto: Master Step Distanza pin: 63,09 mm

DYNAFIT Beast Carbon Scarpa overlap con esoscheletro in carbonio per assicurare la massima trasmissione degli impulsi. Il leggero gioco avanti/indietro dei sistemi ski/walk è un vecchio ricordo, grazie al Precision Lock System, un innovativo sistema di bloccaggio posizionato dietro allo spoiler in magnesio. Concetto neve-dinamico, con fibbie aerodinamiche e assenza di sporgenze laterali, per ridurre i punti di attrito. LAB // Le leve sullo scafo chiudono verso l’interno e non sono così immediate da manovrare: in particolare la seconda interferisce con quelle del gambetto (specialmente le misure più piccole, vedi modelli da donna). Leve superiori che bloccano bene ma un po’ macchinose (vanno fissate anche le sicurezze). Leva walk/ski efficace e precisa, velcro in dotazione su tutti i modelli. Scarpetta ben curata, rinforzata sulla suola, facilitazione dello snodo sul posteriore, banda elastica sull’avampiede per collegare i due lembi, possibilità di allacciatura, forma ergonomica

della lingua per avvolgere la tibia. Internamente allo scafo non si sentono le borchie, che sono ben ribattute. Perfetta compatibilità con tutti i modelli di ramponi automatici, qualche problema in punta con i semi-automatici. CAMMINATA // L’entrata e l’uscita sono le più lente e macchinose della categoria. Il comfort è buono nonostante un leggero punto di contatto sul collo del piede. L’apertura della caviglia indietro è eccellente, manca totalmente in avanti a causa dei ganci troppo ravvicinati sul gambetto, un limite per l’arrampicata e le camminate più tecniche. Ottimo per salite sci ai piedi, meno nei tratti alpinistici o con ramponi. SCIATA // Sensazione immediata di solidità, il flex è rigido e strutturato, regala ottimo feeling in sciata anche a velocità incrementate, senza esagerare con le nevi dure. Non è adatto a chi non è aggressivo, bisogna sciarlo con decisione e tecnica da sci alpino. Supporto ottimale anche in arretramento, sul laterale la presa di spigolo è precisa. Gli sciatori più potenti devono stare attenti in avanti, talvolta spancia.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

292 mm 100,1 mm 93,8 mm 271 mm 237 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 30%

freetouring 40%

30% ripido

ADATTO A: bravi sciatori, ex pistaioli

NON ADATTO A: incerti, giovani freestyler

ADATTO ANCHE A: performance tecnica, transizione freetouring

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 91


SCARPONI FREETOURING

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica

FREE

1.450 gr

Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato fibra di vetro Mobilità gambetto: 55° Inclinazione anteriore: 11° Leve: tre micrometriche di cui la superiore con sistema Hoji Lock System + Power Strap UL Suole: Formula Pomoca Climb Scarpetta: Custom Plus Misure disponibili: 25-30.5 MP Made in: n.d. Prezzo: 650 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 301 mm Lunghezza scafo dichiarata: 301 mm Max. larghezza scafo esterna: 110 mm Peso dichiarato: 1.450 gr Peso rilevato: 1.485 gr Peso scocca: 1.245 gr Peso scarpetta: 240 gr Spessore suola in punta: 3,01 mm Tipo inserto: Master Step Distanza pin: 62,97 mm

DYNAFIT Hoji Pro Tour Il progetto intende riunire le attitudini di marcia di una scarpa touring con il controllo in discesa senza giochi di una scarpa per lo sci alpino. In effetti lo Speed Nose senza la tradizionale sporgenza anteriore, come in TLT7, porta gli inserti Master Step di ultima generazione fin quasi sotto le dita. Il progetto prevede anche la possibilità di mantenere tutte le chiusure serrate sia in fase ski che in fase walk, riducendo così il cambio d’assetto alla sola azione sul selettore dietro il gambetto. LAB // Interessante il nuovo sistema di bloccaggio in fase ski: abbassando la leva c’è un doppio incastro, sia sul perno posteriore che internamente allo scafo che in chiusura anteriore sulla tibia dato che la leva walk/ ski è anche collegata tramite un cavo con il gancio più alto tibiale. Due ganci micrometrici più uno a cricchetto in zona malleolare (booster). Una volta alzata in walk la leva è perfettamente appoggiata allo scafo. Scarpetta Custom Plus ben imbottita sull’avampiede anche per compensare gli ampi volumi dello scafo, termoformabile Ramponabilità quasi perfetta con i modelli semi-automatici (nessuna interferenza con la leva sul posteriore), non lavora con gli automatici per la particolare punta piatta ma esiste un adattatore opzionale

Dynafit (crampon adapter) e un nuovo rampone dedicato. CAMMINATA // Si potrebbe camminare senza problemi anche a leve chiuse con tensionamento ski, solo aprendo il selettore ski-walk come promesso. Ma portando il gancio alla prima sede le cose cambiano in meglio, e ancor più tenendo le leve aperte: meno pulito da vedere ma libertà superiore , specialmente piegando la caviglia, meglio andare all’antica. L’apertura dietro dopo la verticale, invece, è sufficiente e adeguata alla progressione su aste e pelli con masse superiori. Non impone nessun limite in dislivello. SCIATA // Appoggio posteriore sicuro, spigolo pure e bellissima progressività in spinta, presente da subito senza vuoti ma sempre più energica fino a un quasi muro, reattivo, non secco, che si trova al punto giusto per chi scia forte. Bellissima calzata, tecnica, ben conformata attorno a caviglia, tendine e tallone anche magri; volumi enormi invece davanti, per piedi molto larghi e alti. Ci pare un flex un po’ inferiore a quello di Maestrale RS ma molto ben distribuito con equilibrio in ogni direzione, più efficiente e permissivo negli atterraggi di un bel 10% di flex in più. Niente vuoti, spanci, giochi.

In laboratorio

Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

289 mm 103 mm 88,6 mm 276 mm 264 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

freeride 60%

ADATTO A: salire tanto e poi sciare forte su sci forti

NON ADATTO A: incerti, occasionali, piedi sottili ADATTO ANCHE A: piedi particolarmente larghi: eccellente

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

92 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo

5

10

0

5

10


SCARPONI FREETOURING

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica

FREE

1.440 gr

Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Pebax a doppia densità, con vertebra in Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 10°-14°-18° Leve: quattro con sistema Pegasus Buckle + fascia velcro Power Strap Suole: Vibram Outsole a doppia densità Scarpetta: S2 Liner Misure disponibili: 24-31,5 MP Made in: Italia Prezzo: 529 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 304 mm Lunghezza scafo dichiarata: 304 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.440 gr. Peso rilevato: 1.480 gr Peso scocca: 1.220 gr Peso scarpetta: 260 gr Spessore suola in punta: 4,05 mm Tipo inserto: Tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 63,27 mm

LA SPORTIVA Spectre 2.0 Quattro ganci con camminabilità formidabile, la versione 2.0 ha trovato ottimi riscontri anche a livello di mercato. Scafo affusolato in Grilamid abbinato a gambetto bi-assiale formato da cuffia in Pebax a doppia densità con leve Climbing System Control e sistema di bloccaggio Vertebra Technology nella parte strutturale dello scarpone. Un modello polivalente che mantiene l’elevata componente touring. LAB // Nuovi colori ma solita sostanza per i ganci micrometrici: ottimo livello in termini di precisione e possibilità di personalizzazione, forse un po’ macchinosi nel posizionamento delle rastrelliere in caso di ghiaccio e neve, oppure con i guanti indossati. Leva walk/ ski molto efficace, possibilità di aumentare o diminuire l’inclinazione in fase di sciata agendo su due viti posteriori. Ottima compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici con leva di chiusura posteriore più bassa, chiusura non ottimale con ramponi dotati di leva più alta che va ad interferire con la scocca nel punto di appoggio del meccanismo ski-walk. Dispone anche della predisposizione per TR2 di Ski Trab, con l’accortezza di rimuovere le placchette aggiuntive in acciaio (togliendo la vite) che non

limita l’utilizzo con altre tipologie di attacchi. Scarpetta mediamente rifinita con sistema di allacciatura avvolgente fissato con un velcro pratico e veloce. Snodo nella zona malleolare per facilitare la camminata anche se la cucitura e sovrapposizione dai lembi dello scavo sull’anteriore possono impattare su malleoli più sporgenti. CAMMINATA // Entrata e uscita comode e rapide, con leggera pressione sui colli alti. La pianta è larga e l’alloggio dita spazioso, i volumi sono abbondanti per la taglia 27. La chiusura ganci macchinosa lavora discretamente, talvolta schiaccia invece di chiudere. Il flex della camminata è al top di categoria, anche in avanti, grazie al soffietto del linguettone. Suola durevole e rullata comoda, buona precisione tallone/caviglia/gambetto. SCIATA // Ottimo compromesso per chi dà la stessa importanza a salita e discesa. Il flex è morbido ma progressivo in fase di curva senza cedimenti all’indietro, essenziale per il fuoripista. Per gli avampiedi più stretti manca la precisione di taglio, è molto alto nella parte anteriore. Fantastico effetto ammortizzatore del soffietto, copia fedelmente il terreno, anche su soffice, marcio e crosta.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

284 mm 104,2 mm 96,3 mm 279 mm 265 mm

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 40%

40% grandi dislivelli ADATTO A: gite lunghe e impegnative, alpinismo polivalente

NON ADATTO A: progressione freeride

ADATTO ANCHE A: performance elevate

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 93


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.520 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre in alluminio micrometriche, quella superiore con Power Strap da 50 mm Suole: GripWalk (Alpina optional) Scarpetta: Intuition Power Tongue Liner Misure disponibili: 24-30 MP Made in: Italia Prezzo: 549,95 euro Sito: www.roxa.com

Rilevamenti Misura: 27,5 MP Lunghezza scafo rilevata: 310 mm Lunghezza scafo dichiarata: 310 mm Max. larghezza scafo esterna: 107,5 mm Peso dichiarato: 1.520 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.605 gr Peso scocca: 1.325 gr Peso scarpetta: 280 gr Spessore suola in punta: 6,05 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,14

ROXA Ultralight R3 130 Tre ganci voluminoso ma leggero, con sistema delle scocche cabrio e scarpetta Intuition. Il gancio del gambetto presenta un liguettone Power Strap regolabile per conferire un flex più progressivo in fase di discesa. La suola Gripwalk, adatta a tutti i tipi di attacchi da touring, presenta una rullata consistente sotto la pianta del piede. La tinta unica in verde acceso non passerà certo inosservata. LAB // Lingua ribaltabile che facilita l’entrata anteriore, tre ganci micrometrici a cremagliera di cui due a cavo sul collo piede e il malleolo e quello tibiale collegato ad ampia fascia velcro. Leva ski/walk tradizionale a ribalta con cordino ergonomico per facilitare l’operazione con i guanti. Agendo sulla vite posteriore posizionata sopra al meccanismo walk/ski si può variare il flex (hard o soft). Scarpetta Intuition con buone finiture, purtroppo priva di asole per l’allacciatura, dotata invece di maniglie per facilitare la calzata. Compatibilità pressoché

perfetta con ogni tipo di rampone.

Misure interne scafo

CAMMINATA // Ingresso superveloce, solidale al piede con pianta avvolgente senza punti di pressione particolari. Chiusura mediocre, i cordini si incastrano e il blocca ganci è scomodo. Scarpetta ben rifinita, resistente all’usura e di qualità, la zeppa invece è scarsetta. Flex morbido per essere 130, in walk non apre sufficientemente all’indietro e dunque neanche paragonabile a certi standard di categoria. Più portato alla sciata. SCIATA // Si apprezza meglio in discesa, compatto al piede con un ottimo contatto caviglia/avampiede che sostiene prontamente il posteriore. In fase di carico è talvolta disomogeneo, il flex arriva a fine corsa con punti di cedimento che danno luogo a spazi vuoti intorno al piede. Lavora bene per sciate tranquille da ski touring, a ritmi blandi la presa di spigolo è sensibile con un ottimo bloccaggio del tallone.

Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

305 mm 102,5 mm 90,5 mm 290 mm 263 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freetouring 30%

20% freeride

30% easy skialp

ADATTO A: dislivelli intermedi, gite facili

NON ADATTO A: professionisti, sciatori esigenti

ADATTO ANCHE A: progressione freetouring

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

94 > Buyer’s Guide 2019

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SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.460 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Touring Poliolefine con spina in fibra di carbonio Mobilità gambetto: 63° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due micrometriche + fascia velcro strap 35 mm Suole: Contagrip Scarpetta: My CustomFit 3D Misure disponibili: 24,5-30 MP Made in: Romania Prezzo: 549 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 312 mm Lunghezza scafo dichiarata: 311 mm Max. larghezza scafo esterna: 112 mm Peso dichiarato: 1.460 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.435 gr Peso scocca: 1.130 gr Peso scarpetta: 305 gr Spessore suola in punta: 5,30 mm Tipo inserto: low tech Distanza pin: 62,78 mm

SALOMON MTN Explore Con un’ampiezza di movimento di 63° e la tecnologia Carbon Spine che garantisce potenza e precisione nelle discese, MTN Explore è un ibrido che asseconda le esigenze degli appassionati di touring. Il più semplificato del mercato, due ganci che, lavorando in sincronia per avvolgere saldamente il piede, assicurano un ottimo scivolamento su ogni superficie senza sporgenze laterali eccessive. LAB // Leva alta molto grande, facile da manovrare con i guanti, al contempo precisa e con notevole margine di regolazione. Leva inferiore micrometrica posizionata sul collo piede precisa e altrettanto comoda. Fascia velcro classica. Perfetta compatibilità con qualsiasi rampone. Scarpetta curata, con alcune soluzioni intelligenti, come l’asola posteriore per la calzata che non agisce sulla flex zone evitando di sollecitarne troppo le cuciture nelle fasi di calzata. Possibilità di chiusura con lacci, fascia elastica sull’avampiede, fondello ben rifinito anti-usura. Borchie interne allo

scafo incassate bene e quindi non in attrito in camminata. CAMMINATA // Calzata rapida e indolore, la scarpetta Custom Ready è lievemente meno confortevole del fratello S/Lab per il gambetto più basso e stretto, ma è più adatta alla salita. L’apertura di caviglia è molto ampia, anche in flessione anteriore, la camminata è sorprendentemente fluida e assecondata dalla parte superiore. Ideale per chi comincia, la precisione è elevata ma si presta anche per la progressione freetouring. SCIATA // Bilanciato e azzeccato nel suo segmento, buon compromesso per scialpinisti in transizione e per i neofiti che si avviano allo scialpinismo new-school. Non è da spingere, ma è invece molto piacevole ad andature tranquille, per sciate non estreme. Il gambetto basso favorisce pivot di piede e indirizzamento con gli sci stretti. Meglio evitare sci fat, perde di precisione e può dar luogo a leggera torsione.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

296 mm 105,9 mm 94,6 mm 260 mm 242 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

freetouring 40%

40% easy skialp

ADATTO A: easy skialp, progressione freetouring

NON ADATTO A: performance elevata e sci XL

ADATTO ANCHE A: gite lunghe non impegnative, transizione freetouring

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 95


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.576 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Backcountry Pebax con spina in fibra di carbonio Mobilità gambetto: 47° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due micrometriche + fascia Booster strap da 50 mm Suole: Contagrip Scarpetta: My CustomFit 3D Freeride Full Thermo Misure disponibili: 24,5-29,5 MP Made in: Romania Prezzo: 599 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 312 mm Lunghezza scafo dichiarata: 311 mm Max. larghezza scafo esterna: 110 mm Peso dichiarato: 1.576 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.585 gr Peso scocca: 1.255 gr Peso scarpetta: 330 gr Spessore suola in punta: 5,60 mm Tipo inserto: low tech Distanza pin: 62,80 mm

SALOMON S/LAB MTN Uno dei volumi più affusolati di questo segmento, resta invariato dopo il restyling della scorsa stagione e sempre performante. Due ganci che fanno per quattro assicurano un flex alpino, è presente la forte impronta ski touring MTN adattata per ottenere prestazioni freeski. Gambetto più alto e dal flex più rigido rispetto al fratello, il velcro booster assicura un elevato sostegno. LAB // Restyling colore sullo scafo, leva alta molto grande, facile da manovrare con i guanti, al contempo precisa e con notevole margine di regolazione. Leva inferiore micrometrica (precisa) con ripartizione del carico in due punti per migliorare l’avvolgimento del collo piede. Booster con cricchetto non troppo immediato da maneggiare. Perfetta compatibilità con qualsiasi rampone. Scarpetta simile a quella del ‘cugino’ Explore, cambia il materiale di rivestimento nelle zone del tallone e dello spoiler, più rigido. Ben curata, con alcune soluzioni intelligenti, come l’asola posteriore per la calzata che non agisce sulla flex zone evitando di sollecitarne troppo le cuciture

nelle fasi di calzata. Possibilità di chiusura con lacci, fascia elastica sull’avampiede, fondello ben rifinito anti-usura. Borchie interne allo scafo incassate bene e quindi non in attrito in camminata. CAMMINATA // Calzata comoda e veloce, comfort discreto ma solo per piante strette, meglio sfruttare subito il nuovo sistema termoformabile. Il sistema ski walk è di piccole dimensioni, talvolta difficile da aprire con i guanti. Apertura posteriore di caviglia eccellente, contrariamente a quella anteriore che giunge a fine corsa in caso di arrampicata o ascese molto verticali. SCIATA // Il feeling in sciata non è immediato per tutti, il flex anteriore è rigido e reattivo fin dalle prime curve, ma a volte cede il supporto posteriore, in caso di adattamenti e oscillazioni tipici del fuori pista. Per chi spinge tanto tende a spanciare e perde precisione in fase di angolazione. Resta un ottimo compromesso, il booster semielastico ricorda sensazioni e risposte da sci alpino, pianta stretta molto sensibile al lavoro laterale.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

295 mm 106,4 mm 95 mm 273 mm 256 mm

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 40%

40% grandi dislivelli ADATTO A: gite lunghe e impegnative, Guide alpine

NON ADATTO A: principianti, turisti occasionali ADATTO ANCHE A: professionisti, alta montagna

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

96 > Buyer’s Guide 2019

5

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5

10


SCARPONI FREETOURING

YEAR F THEring O T O BO freetou

1.440 gr

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid con lingua in Pebax Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 16°+/-2° Leve: tre, Thor Buckle micrometriche in lega di magnesio + Power Strap Lite Suole: Scarpa Cayman PRO by Vibram Scarpetta: Cross Fit Pro Flex G Misure disponibili: 24,5-32 MP Made in: Italia Prezzo: 559 euro Sito: www.scarpa.net Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 305 mm

Rilevamenti Lunghezza scafo dichiarata: 306 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.440 gr Peso rilevato: 1.440 gr Peso scocca: 1.165 gr Peso scarpetta: 275 gr Spessore suola in punta: 3,62 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,18 mm Lunghezza interna scafo: 291 mm Max larghezza avampiede: 103,5 mm

SCARPA Maestrale Dopo la radicale trasformazione della scorsa stagione, non ha avuto bisogno di modifiche. L’innovativo sistema Wave Closure fissa saldamente il piede, l’avvolgimento è assicurato dal cavetto d’acciaio ancorato a quattro punti tra malleolo e avampiede. Il design a raggiera nell’area del tallone alterna diversi spessori dello scafo per contenere il peso, garantendo sostegno alle sollecitazioni. Rispetto alla versione RS le plastiche sono più tolleranti, non adottando in questo caso una bi-iniezione molto strutturante. Anche la scarpetta Touring collabora a un maggiore comfort complessivo con un foam più morbido nonché preformato ready-to-go. LAB // Leva walk/ski tradizionale con chiusura dall’alto verso il basso robusta, ottimo scatto e precisa nella chiusura. Ben manovrabile anche con i guanti. Due ganci con cavo ancorato su due punti e cremagliera micrometrica, più storico cricchetto Scarpa sul collo piede. Leve comode e facili anche con i guanti. Velcro a strap alto, facile da far passare nell’asola e ben manovrabile anche con i guanti. Perfetta ramponabilità con tutti i modelli classici, automatici e semi-automatici e pressoché nessuna interferenza con i lacci di fissaggio

rampone. Scarpetta Intuition con cuciture interne ed esterne ben rifinite, rinforzi nei punti di maggiore usura, possibilità di chiusura ulteriore con lacci a quattro punti. Borchiature interne allo scafo ben ribattute senza attriti sulla scarpetta, spoiler regolabile in altezza sul posteriore. CAMMINATA // Ingresso buono ma non tra i più immediati a causa della linguetta che non si ribalta come in passato. Ganci non intuitivi ma molto efficaci, il 45 gradi è formidabile nel bloccaggio del tallone, fattore fondamentale per le fasi di arrampicata. Escursione ai vertici di categoria con pochi attriti, utile per affrontare salite tecniche e tratti alpinistici con o senza ramponi, ne risulta una camminata naturale e fluida. SCIATA // Stupendo in discesa, copia fedelmente sia i movimenti del piede che gli avvallamenti del terreno. Rigido il giusto e progressivo, un ottimo compromesso per tutto, soluzione eccellente per l’alpinismo più completo. Tallone precisissimo, perdona errori ed arretramenti, tra i migliori sostegni soprattutto per sciatori non troppo robusti. Unica pecca l’ampio avampiede, che non risulta preciso per le piante strette.

In laboratorio

Misure interne scafo Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

86,3 mm 277 mm 259 mm

Predisposizione utilizzo ripido 30%

freetouring 30%

40% grandi dislivelli ADATTO A: Guide alpine, alpinisti e pro

NON ADATTO A: incerti, giovani freestyler

ADATTO ANCHE A: performance tecnica, sci ripido

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 97


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.450 gr peso

Scafo: Carbon Grilamid LFT Gambetto: Grilamid con lingua in Pebax Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 16°+/-2° Leve: tre, Thor Buckle micrometriche in lega di magnesio + Power Strap Lite Suole: Scarpa Cayman Pro by Vibram Scarpetta: Cross Fit Intuition Pro Flex G Misure disponibili: 24,5/32 MP Made in: Italia Prezzo: 599 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 306 mm Lunghezza scafo dichiarata: 306 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.450 gr Peso rilevato: 1.445 gr Peso scocca: 1.170 gr Peso scarpetta: 275 gr Spessore suola in punta: 3,62 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,07 mm

SCARPA Maestrale RS Nonostante gli elementi costruttivi condivisi con il fratello quasi gemello, le differenze in pratica sono abissali. La bi-iniezione dello scafo con il Carbon Grilamid LFT oltre al Grilamid convenzionale crea una struttura molto più rigida, specialmente in resistenza alla torsione. Caratteristica che lo rende ideale per uno stile più freeride e sci più fat, indicativamente tra gli 85 e i 110 mm. La scarpetta Performance adotta un foam tecnico, con indice di deformabilità più basso rispetto alla scarpetta Touring di serie in Maestrale (non-RS), orientata a un maggiore comfort.

di chiusura ulteriore con lacci a quattro punti. CAMMINATA // Entrata più macchinosa del fratello, e gli inserti in carbonio lo rendono molto compatto sul tallone. Escursione anteroposteriore buona, ostacolata verso i limiti della rotazione dal flex e dalle rigide plastiche in Grilamid, ma resta a un rapporto ottimo tra salita e discesa per il freetouring. In camminata il gancio superiore resta aperto, comodo per l’escursione del gambetto, attenzione però alle varie lingue, talvolta i lembi si sovrappongono con il movimento.

LAB // Leva walk/ski tradizionale con chiusura dall’alto verso il basso robusta, ottimo scatto e precisa nella chiusura. Ben manovrabile anche con i guanti. Due ganci con cavo ancorato su due punti e cremagliera micrometrica, più storico cricchetto Scarpa sul collo piede. Leve comode e facili anche con i guanti. Velcro a strap alto, facile da far passare nell’asola e ben manovrabile anche con i guanti. Perfetta ramponabilità con tutti i modelli classici, automatici e semiautomatici e pressoché nessuna interferenza con i lacci di fissaggio rampone. Scarpetta Intuition con cuciture interne ed esterne ben rifinite, rinforzi nei punti di maggiore usura, possibilità

SCIATA // Se la scarpetta non viene termoformata, Maestrale RS risulta meno avvolgente del non-RS per via dell’imbottitura molto tonica della scarpetta. Il flex complessivo è alto e dà importante sostegno in tutte le direzioni, ma accompagna meno il lavoro del piede rispetto al più tollerante Maestrale. È più adatto ai robusti e agli sci XL, la forza del carbonio è evidente, è superpreciso sullo spigolo e talvolta risponde nervoso. L’alloggiamento per le dita è enorme, per le piante strette potrebbe diventare difficile se non impossibile ottenere un buon feeling laterale. È quindi indispensabile termoformare subito la scarpetta molto tecnica, ed eventualmente applicare uno spessore sopra le dita.

In laboratorio

285 mm 102,7 mm 85,6 mm 277 mm 250 mm

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 30%

20% freeride

30% grandi dislivelli ADATTO A: performance freeski, sci XL, pro esigenti

NON ADATTO A: neofiti, incerti e occasionali

ADATTO ANCHE A: ex freeskier e pistaioli

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

98 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

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0

5

10


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.350 gr peso

Scafo:

Powerlite Carbon Grilamid + inserti in fibre di carbonio Gambetto: Powerlite Grilamid con linguetta a 3 materiali Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 11,5°-13° Leve: la superiore con sistema Power Strap, inferiore con due ganci in Ergal micrometrici Suole: Ultragrip Scarpetta: S1 Performance Misure disponibili: 25-31,5 MP Made in: Italia Prezzo: 769 euro Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 307 mm Lunghezza scafo dichiarata: 306 mm Max. larghezza scafo esterna: 108,5 mm Peso dichiarato: 1.350 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.440 gr Peso scocca: 1.095 gr Peso scarpetta: 345 gr Spessore suola in punta: 5,30 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,1 mm

SCOTT S1 Carbon S1 ribalta completamente l’approccio: il particolare più visibile sta nel meccanismo ski-walk a ponte posizionato davanti, sopra il collo del piede, invece che dietro il gambetto come tutti. Una scelta mirata a ricevere e trasmettere allo sci la spinta che lo sciatore potente di alto livello imprime attivamente durante la curva. L’idea è di risolvere la lacuna strutturalmente comune a tutti i progetti che non siano overlap. LAB // Meccanica generale non troppo intuitiva. Il gancio sul collo piede è costituito da una cremagliera micrometrica e cavo fissato in due punti, quello sul collo piede interagisce con il meccanismo anteriore posizionato sulla lingua per passare da walk a ski. Il gancio superiore è collegato ad una fascia. Ottima scarpetta, una delle migliori del lotto. Rivestimento in pelle, tre punti di legatura, soffietto in neoprene sul collo piede, finitura curata del fondello. Non molta compatibilità con i ramponi: il gambetto in camminata tende a battere sulla leva di chiusura dei ramponi, scalzandoli. Si consigliano modelli a chiusura anteriore. Inoltre la fettuccia di sicurezza del rampone, una volta tensionata, va a incidere con il meccanismo ski/walk anteriore, limitando la camminata.

CAMMINATA // Entrata senza problemi, calzata avvolgente, ma il piede lavora. Escursione effettiva del gambetto adeguata a esigenze freetouring. Richiede l’apertura completa del meccanismo sul collo del piede, di facile accesso dato che è lì davanti. Per ottenere libertà in chiusura di caviglia, cioè in avanti sul ripido frontale, bisogna sganciare i cavetti dalle cremagliere ed eventualmente modellarli (sono fatti apposta) in modo che non interferiscano. Insomma c’è un po’ troppa roba aperta, che potrebbe disturbare o raccogliere neve. SCIATA // Abbraccia benissimo tallone, malleoli e tendine. La scarpetta contiene l’ottimo foam delle ultime stagioni Scott, tonico e confortevole, che probabilmente non servirà termoformare salvo casi particolari. Piede molto tecnico e preciso ma non strettissimo, specialmente nel lavoro di pilotaggio fine dell’avampiede che trova lo spazio giusto per lavorare. Efficace in spinta e in impostazione dell’angolo come promesso da Power Bridge: il meccanismo sul collo sostiene e ammortizza progressivamente in avanti, poi torna dolce. Gambetto piuttosto dritto, la caviglia aperta è per gente esperta che ama spingere. Il supporto posteriore del gambetto è un po’ troppo elastico: ben calcolato per il popolo, ma i pretenziosi dovrebbero stare attenti a conservare centralità.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

290 mm 102,2 mm 91,7 mm 278 mm 246 mm

Predisposizione utilizzo pista 10%

freetouring 90%

ADATTO A: esperti, decisi, potenti

NON ADATTO A: relax

ADATTO ANCHE A: Guide, professionisti, pista

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 99


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.415 gr peso

Scafo:

Powerlite Carbon Grilamid + inserti in carbonio Gambetto: Powerlite Grilamid con lingua in due materiali Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 11,5° Leve: 3 ganci micrometrici in Ergal, gancio superiore con Power Strap Suole: Vibram a doppia densità Scarpetta: PWR Light High Misure disponibili: 25-31,5 MP Made in: Italia Prezzo: 699 euro Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Misura: 26.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 298 mm Lunghezza scafo dichiarata: 296 mm Max. larghezza scafo esterna: 110 mm Peso dichiarato: 1.415 gr Peso rilevato: 1.485 gr Peso scocca: 1.190 gr Peso scarpetta: 295 gr Spessore suola in punta: Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,39 mm

SCOTT Superguide Carbon Modello esattamente continuativo rispetto alla passata stagione. Ma è continuativo pure nella tradizione Scott del grande comfort caratteristico dell’evergreen Cosmos, del quale ricalca le forme dello scafo, strutturandole maggiormente con un Grilamid caricato carbonio più gli inserti in carbonio composito opportunamente disposti per controllare gli spanci. La chiusura alta è posizionata particolarmente in alto e sostenuta da un booster. LAB // Quattro ganci micrometrici di concezione classica, il più alto dei quali abbinato alla fascia booster. I due del gambetto sono dotati di sicurezza per evitare l’apertura accidentale. I ganci sono facili da manovrare anche con i guanti evitando di raffreddare le mani. Con tutti i ramponi automatici e semiautomatici si presenta qualche problema di chiusura della leva posteriore a causa della sporgenza dello scafo su cui poggia il perno del meccanismo walk/ski.

CAMMINATA // Entrata e manovre facili, solo il booster della chiusura alta richiede qualche attenzione iniziale per passare e sistemarlo correttamente. Tradizionale abbraccio dei grandi spessori del foam. La stessa abbondanza dell’imbottitura accompagna e sostiene la camminata entro un’escursione del gambetto adeguata al passo touring tradizionale. SCIATA // Grande comfort e corrispondente scarsa precisione. Il piede si accoccola in un pouff dove pensiamo che nessuno possa avvertire pressioni dolorose, nemmeno il piede sofferente, ma gli impulsi partono e arrivano smorzati da tanta ammortizzazione. Tutto ok sciando rilasciati e scialli, o entro livelli tecnici medio bassi, ma cercando lo spigolo il piede si sposta prima di trovarlo. Il guscio invece c’è ed è ben equilibrato nel suo lavoro su tutti gli assi. Si potrebbe aggiungere all’acquisto un’ulteriore scarpetta di tipo alpino che trasformasse Superguide, per avere a disposizione un set touring e uno più performante in ski.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

279 mm 100,1 mm 90,9 mm 268 mm 251 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 60%

40% freetouring

ADATTO A: lunghe giornate con gli scarponi ai piedi

NON ADATTO A: esigenti

ADATTO ANCHE A: professionisti e lavoratori sulla neve in genere

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

100 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI FREETOURING Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.320 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid co-iniettato con fibra di Carbonio Mobilità gambetto: 55° Inclinazione anteriore: 12°-13° Leve: quattro in magnesio micrometriche + Booster Strap ultraleggero 35 mm Suole: Low Tech Vibram ISO 9523 Scarpetta: Ultralight-Light Fit ready to go Misure disponibili: 22-31 MP Made in: Italia Prezzo: 700 euro Sito: www.tecnicasports.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 312 mm Lunghezza scafo dichiarata: 313 mm Max. larghezza scafo esterna: 106,5 mm Peso dichiarato: 1.320 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.405 gr Peso scocca: 1.160 gr Peso scarpetta: 245 gr Spessore suola in punta: 6,80 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,04 mm

TECNICA Zero G Tour Pro Tecnica entra a gamba tesa nel touring ridisegnando completamente il suo Zero G e creando un quattro ganci overlap molto leggero, piuttosto strutturato e camminabile. Alcune soluzioni sono innovative ed esclusive, come il selettore ski-walk: sembra la tradizionale leva a ribalta, ma il suo movimento agisce su tre punti di infulcro armando una seconda leva e creando forte sostegno posteriore al gambetto. L’altra peculiarità sono i due lembi Quick Instep ben sagomati che si prolungano sopra i malleoli, facilitando di molto l’entrata della scarpetta nello scafo e supportando l’appoggio in spinta e in spigolo. LAB // Nuovi ganci minimali, molto alleggeriti, facili da manovrare e ben distribuiti sullo scafo a vantaggio di una chiusura fasciante del piede. Stesso sistema Quick Instep del Cochise per facilitare l’ingresso (plastica più morbida nella zona interna delllo scafo). Molto interessante la nuova leva walk/ski esterna che migliora sensibilmente le prestazioni di camminata rispetto al modello precedente e una volta fissata in fase di sciata annulla il gioco antero-posteriore a vantaggio della precisione di sciata. Scarpetta molto leggera, ben rifinita (meglio internamente che esternamente), flex

zone presente ma non morbidissima, lingua ben strutturata. Perfettamente compatibile con tutti i modelli di ramponi. CAMMINATA // Non si tratta dell’agilità dei due ganci touring moderni, e neppure dell’escursione eccezionale del gambetto di Laspo Spectre, ma è comunque più che adeguata al touring di chi sceglie un quattro ganci, e quindi alla progressione sopra 85-95 millimetri al centro: ottima piega in avanti, apertura di caviglia più limitata ma decisamente oltre la verticale. Nessun limite di dislivello nella pratica, si cammina senza ostacoli. SCIATA // Calzata che dovrebbe piacere a molti, molto anatomica e aderente a ogni parte del piede, foam tecnico bello compatto. I ganci modulano sensibilmente tutti i volumi (il primo si sente poco, testimonianza di uno scafo ben strutturato nonostante la sua leggerezza), le dita restano libere quanto basta a lavorare senza trovare troppo volume in controllo. Grandissimo supporto dietro che aiuta anche lo spigolo. Flex elastico divertente per gli esperti e non imbarazzante agli inizi. Una scarpa molto equilibrata a livello alto tra le sue funzioni, completa, che sciisticamente può coprire tante interpretazioni dal touring classicissimo al freetouring tendenza freeride.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

300 mm 100,9 mm 88 mm 283 mm 241 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 40%

60% freetouring

ADATTO A: touring di ottimo livello sciistico, freetouring sopra aste leggere

NON ADATTO A: approccio veloce

ADATTO ANCHE A: professionisti, Guide alpine

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 101


SCARPONI FREETOURING

I MIGLIORI SCARPONI FREETOURING DEL 2019 I dislivelli possono essere come quelli delle categorie precedenti, ma gli attrezzi per farlo sono spesso più larghi, pesanti e strutturati. La diversificazione del freetouring da freeride e skitouring, fino a qualche stagione fa solo una questione di pesi e volumi, ora ha preso una forma ben delineata. Il freetouring raggruppa sciatori dall’importante vena alpinistica, che salgono in montagna aperta inerpicandosi per canali e passaggi tecnici, ma che sfoderano anche uno sci light da oltre 100 millimetri quando arriva la polvere. I protagonisti li conoscete già, si mescolano e scambiano ogni stagione, ma gira e rigira sono sempre loro. Come noterete, quest’anno abbiamo preferito i modelli docili ma totalmente polivalenti, a scapito dei mostri più performanti ma talvolta lacunosi e destinati a una rosa di sciatori molto più ristretta.

102 > Buyer’s Guide 2019


SCARPONI FREETOURING

BOOT OF THE YEAR Scarpa Maestrale - Non è stato facile scegliere tra lui e il fratello RS, sono tanto simili quanto diversi. Abbiamo optato per Maestrale perché fa tutto, in maniera precisa ma tollerante, senza bisogno di regolazioni pre-stagione, bootfitting meticolosi o lunghe termoformature. Lo metti e vai, semplicemente perfetto per le misure medie della categoria, fino ai 100 millimetri sotto il piede (ma anche oltre). Per gite lunghe di più giorni, sci ripido e canalini, ostici tratti alpinistici, lui asseconda senza stancare il piede, senza troppo esigere dallo sciatore, anzi, regalando con generosità. SELECTION 2019 Dynafit Hoji Pro Tour - Lo scarpone che non c’era. Può darsi che si riveli interessante solo per una nicchia di forti risalitori su sci XL, come è possibile che apra nuove prospettive interessanti per tanti rider. Parte da un approccio opposto rispetto a quello alpino dei 4 ganci overlap, ma raggiunge il risultato che molti di loro non ottengono in sostegno e spinta. Camminata eccellente per il segmento, e senza togliere la linguella. Pensato per gli attacchi full pin e qualche ibrido, niente attacchi step-in alpini. La Sportiva Spectre 2.0 - Come il Maestrale fa tutto e lo fa bene: la maggior parte degli utenti si identificherà in questa tipologia

il negozio di fiducia Giuliano Bordoni, Ph: Daniele Molineris

più che in quella del fratello Synchro, che è performante ma anche più complicato, tecnico e nervoso. Coi ramponi calzati, poi, non ci sono paragoni, Spectre è molto più incline all’alpinismo.

ESCLUSI ECCELLENTI Salomon MTN Explore e S/Lab MTN - MTN Explore è la scarpa per tutti, estremamente equilibrata e adatta a numerosi stili. È facile e immediata, molto indicata per chi non scia tutti i giorni ma quando calza la scarpa vuole sentirsi a casa. S/Lab MTN desidera un corteggiamento quotidiano, il set-up non è immediato, va ricercato e lavorato sapientemente. Ha picchi fantastici di prestazioni e controllo e un comfort selettivo per i piedi più particolari. Scarpa Maestrale RS - Non è al primo posto come l’anno scorso, ma non è certo una seconda scelta. In conclusione, Maestrale RS è più free che touring: a voi decidere a quale ramo appartenete. Tecnica ZeroG Tour Pro - Centro al primo colpo: scarpa nuova, ma subito completa, ben definita, estremamente equilibrata e anche un po’ crossover tour/freetour. E magari per un giro in pista.

SCI ALPINISMO - TELEMARK SCI DI FONDO - DISCESA ASSISTENZA E VENDITA CON MAESTRI SPECIALIZZATI

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SCARPONI FREERIDE

DURI DIETRO La prima caratteristica da cercare in una scarpa free è la resistenza meccanica alla flessione posteriore di modelli che uniscono sempre meglio performance e comfort, anche termico, e propongono diverse novità di NICCOLÒ Z A R AT TINI

grande stagione è arrivata. Siamo giunti alla svolta, al cambiamento, alla rivoluzione. Stiamo ripassando dal via del Monopoli e stiamo pure ritirando le 10.000 lire. Quest’anno abbiamo testato gli scarponi di ben 12 marche e una varietà senza precedenti di prodotti che permette di esprimersi a un pubblico eterogeneo. A parte qualche eccezione, lo standard è quello dei quattro ganci, diviso tra assemblaggi cabrio e overlap, con il comune denominatore di un fedele avvolgimento del piede.

LA

La resistenza meccanica alla flessione della caviglia dev’essere ottimale in entrambe le direzioni. Quella posteriore viene spesso data per certa, ma costituisce un punto critico fondamentale per controllare i disequilibri posteriori frequenti che si verificano durante le giornate di powder, o nell’esecuzione e atterraggio di salti o trick del freestyle. Più si allarga lo sci sotto il piede, più si incrementano le forze in gioco. Questa è la sfida della categoria: perdere peso restando progressivo, avere un’alta resistenza meccanica senza spaccare i piedi, torcere gli sci senza torcersi a propria volta. Tutto ciò a fronte di un utilizzo quotidiano. Non solo questione di comfort - Diciamo che in passato il segmento freeride non era proprio confortevole, ma era in generale più comodo delle altre categorie. A dire il vero di scarpe comode ne esistevano ma, quelle che c’erano, erano tutte delle barche, come si suol dire. Pantofole che non hanno trovato un seguito o progetti morti sul nascere. Il comfort è forse la prima grande differenza con gli scarponi lightweight, sia per quanto riguarda la calzata che per il fattore termico. Il freerider va più in giù che in su, quindi ha bisogno di un buon microclima interno, con un valido alloggio per le dita dei piedi se non si vuole

104 > Buyer’s Guide 2019

perdere la sensibilità a metà mattinata. Ora però il comfort è solo una delle componenti e viene annoverato sullo stesso piano di altre caratteristiche. Se ci sono performance e comfort, siamo già a un ottimo livello. Se ci si aggiunge un’apertura di caviglia considerevole e un po’ di rullata sotto la pianta, siamo a cavallo. In ordine stanno comparendo tanti adattamenti altrettanto utili per il freerider: facilità di apertura e chiusura dei ganci anche con guanti spessi, ampia possibilità di personalizzazione, booster o simili sistemi di chiusura gambetto, suole intercambiabili a seconda degli attacchi pin o step-in e altro ancora. Novità - Abbiamo accolto con piacere e curiosità tre aziende che si sono lanciate nello sviluppo e produzione di scarpe da freeride con l’inserto pin e modalità walk/ski. Tra queste, Fischer ha introdotto un sistema tutto nuovo di sbloccaggio del gambetto, una piccola leva molto smart e ben integrata nel sistema, per niente ingombrante o invasiva. Anche Rossignol esordisce nel segmento con uno scarpone senza grosse ambizioni in quanto a performance ma che potrà essere apprezzato dal pubblico per la gentilezza della calzata e l’immediato comfort. Ma il pezzo forte è rappresentato dal nuovo progetto Full Tilt, che si è finalmente lanciata nello sviluppo di uno scarpone per il freeride con i pin. Tutti modelli che presentano innovazioni importanti, accorgimenti adattati al freeride ma trasportati da altri mondi in seguito allo sviluppo durato anni di test in laboratorio e sul campo. Suole Vibram, GripWalk e WTR, materiali che variano dal Grilamid al Pebax e PU fino al carbonio, combinazioni di materiali e studi ingegneristici per ottenere le prestazioni più varie. Il freeride sta diventando sofisticato, si è raffinato rapidamente offrendo soluzioni altamente tecnologiche per un pubblico in veloce espansione.


LUPO LINE

LUPO L‘AVVENTURIERO PROGETTATO PER FREERIDERS E ALPINISTI ESIGENTI ED ESPERTI, CHE PREDILIGONO SCI LARGHI E CHE SONO ALLA RICERCA DI COMFORT E PRESTAZIONI SIA IN SALITA CHE IN DISCESA.

LUPO AX 120 SPECIFICHE TECNICHE - NUOVO last 98 mm e 100 mm - leggero 1460g (senza linguettone) / 1650g (con linguettone) 1640g (senza linguettone) / 1880g (con linguettone) - NUOVO gambetto (carbon inlays; fiber inlays) - NUOVA scarpetta - NUOVO meccanismo Hike & Ride - Linguettone rimovibile: Range di movimento 67° (40° forwards/ 27° backwards)

AUSTIN ROSS, PROFESSIONAL SKIER, PART OF THE DALBELLO FAMILY GRIPWALK Nuova suola per maggior comfort in camminata

#DAFAMIGLIA DALBELLO.IT


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.420 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid con Energy Backbone Mobilità gambetto: 54° Inclinazione anteriore: 15°-17° Leve: 4, micrometriche in alluminio + velcro da 50 mm Suole: SkyWalk WTR Scarpetta: Memory Fit 3D Platinum Light Misure disponibili: 22-27,5 MP Made in: Romania Prezzo: 699 euro Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 310 mm Lunghezza scafo dichiarata: 312 mm Max. larghezza scafo esterna: 107,5 mm Peso dichiarato: 1.420 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.490 gr Peso scocca: 1.150 gr Peso scarpetta: 340 gr Spessore suola in punta: 7,01 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,09 mm

ATOMIC Hawk Ultra XTD 130 Continuativo rispetto alla scorsa stagione, salvo piccole modifiche al foam della scarpetta che ci è parsa più sostenuta. È possibile anche procedere alla completa personalizzazione Custom Fit di scafo e scarpetta, la cui efficacia si moltiplica nel caso di materiali sottili e leggeri come in questo caso, e si trasforma tutta in maggiore controllo. Le suole WTR rockerate di serie sono compatibili con gli attacchi WTR più ISO 9523 tramite gli inserti in plastica dura. LAB // Quattro ganci efficaci e solidi, con buon braccio di leva e chiusura semplice ma efficace di derivazione pistaiola. Fascia velcro alta e lunga con accesso molto facilitato nell’asola. Ramponabilità perfetta con tutti gli automatici e semi-automatici, va segnalata qualche interferenza con i modelli di rampone più vecchi con leva molto alta che va in battuta con il perno di fissaggio della leva ski-walk. Quest’ultima è semplice, intuitiva e molto efficace. Scarpetta rinforzata rispetto ai modelli Backland da cui deriva (lingua molto più tonica e più materiale nella zona malleolare), ben rifinita in tutti i dettagli, buone cuciture (rivestite sulla pianta), flex zone posteriore efficace, rinforzi in pelle sull’anteriore e rinforzo in zona spoiler per evitare usura da

sfregamento. Possibilità di chiusura con lacci. CAMMINATA // Escursione del gambetto impressionante per le applicazioni free ski, a livello touring, il che mitiga la minore rotondità della rullata a secco sulla suola WTR rispetto alle suole touring per attacchi a pin gommate 100%. La scarpetta molto elaborata tra zone di supporto e zone di flex collabora. Ottima progressione frontale sui ramponi, gli automatici fanno corpo unico. SCIATA // Cambio d’assetto e manovre semplici. Le chiusure lavorano tutte e sensibilmente sulle rispettive aree delle plastiche sottili ma strutturate bene lungo le giuste linee di forza. Calzata tecnica ben studiata attorno a un piede normale e sano, magari da riempire meglio attorno al tendine. Spigolo e appoggio perfetti, spinta da cercare all’inizio poi c’è. La leggerezza è il suo pregio per la stragrande maggioranza degli sciatori, anche di ottimo livello, perché unisce agilità al controllo. Ma è il suo limite sopra sci grandi e molto strutturati, e sotto sciatori pesanti o muscolari-esigenti, specialmente nelle ore calde: il Grilamid cambia poco con la temperatura, ma così sottile basta poco per ammorbidirlo. Per tonificare il tutto nei casi heavy duty basterebbe inserire una scarpetta un poco più alpina.

In laboratorio

292 mm 104 mm 94,6 mm 279 mm 238 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 10%

freetouring 80%

10% freeride

ADATTO A: freetouring

NON ADATTO A: lunghi portage a secco su sentiero ADATTO ANCHE A: professionisiti, scarpa unica pista-fuori

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

106 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.860 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibra di carbonio, lingua in Pebax Mobilità gambetto: +40°/-27° (senza lingua) Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre micrometriche in alluminio FP-100 + fascia velcro strap 40 mm Suole: GripWalk Scarpetta: IF Air Plus termoformabile Misure disponibili: 24-29,5 MP Made in: Italia Prezzo: 699 euro Sito: www.dalbello.it

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 318 mm Lunghezza scafo dichiarata: 317 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.860 gr (con lingua) Peso rilevato: 1.985 gr Peso scocca: 1.620 gr Peso scarpetta: 365 gr Spessore suola in punta: 5,92 mm Tipo inserto: Tech Insert Distanza pin: 63, 10 mm

DALBELLO Lupo 130 C Rimane invariato rispetto alla scorsa stagione, con scafo in Grilamid e inserti in fibra di carbonio e pebax. Velcro strap di stampo classico, scarpetta IF Air Plus e suola Gripwalk compatibile per l’utilizzo con tutti i tipi di attacchi. La grande differenza con il modello in carbonio riguarda l’utenza, questo è più docile e quindi destinato alla maggior parte degli sciatori medio-esperti.

aver calzato lo sci. Velcro importante in fibra. La serie Lupo è l’unica con regolazione canting all’interno ed esterno del gambetto.

LAB // Scarpetta ben rifinita, memory foam che sembra un po’ sottile, lingua strutturata, quattro asole per l’allacciatura, efficace flex zone. Interno scafo con borchie un po’ sporgenti nel gambetto, che tendono a segnare la scarpetta. Tre ganci essenziali, perfettamente manovrabili anche con guanti. La patella superiore si apre agevolmente. La lingua è amovibile con meccanismo pratico, azionabile dal basso. Attenzione: se inavvertitamente invertite le lingue in plastica (destra e sinistra) passando da walk a ski, lo scarpone si chiude comunque senza difetti. Leva ski/walk efficace ma un po’ troppo dura: meglio azionarla dopo

CAMMINATA // L’entrata è macchinosa ma una volta calzati sono più pantofolosi dei fratelli in carbonio. Sono un ottimo compromesso per la maggior parte degli sciatori professionisti e non, con prestazioni in camminata di tutto rispetto, si difendono su tutti i terreni senza particolari défaillance. A seconda degli sci impiegati, si potranno percorrere itinerari di ogni lunghezza e difficoltà. SCIATA // Non c’è meglio o peggio tra questo modello e il Factory, ogni sciatore preferirà un modello a seconda del proprio stile. Il Lupo 130 C non è davvero morbido, ma è molto progressivo, gentile nelle risposte e quindi più permissivo. È preciso ma meno incisivo, la risposta a fine curva è gentile senza sorprese, c’è un leggero gioco all’indietro che non piace ai pro più esigenti, per tutti gli altri è accettabile e quasi impercettibile.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

294 mm 99 mm 92 mm 285 mm 258 mm

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freeride 40%

40% freetouring

ADATTO A: gite lunghe e impegnative new school

NON ADATTO A: pro esigenti, big mountain

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti, sci XL

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 107


SCARPONI FREERIDE

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica

FR

2019

1.880 gr peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid e Carbonio, lingua in poliammide Mobilità gambetto: 40°-27° (senza lingua) Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre micrometriche in alluminio FP-100 + fascia Power Strap 40 mm Suole: GripWalk Scarpetta: ID Max Hike termoformabile Misure disponibili: 24-29,5 MP Made in: Italia Prezzo: 999 euro Sito: www.dalbello.it

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 318 mm Lunghezza scafo dichiarata: 317 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.880 gr (con lingua) Peso rilevato: 1.910 gr Peso scocca: 1.635 gr Peso scarpetta: 275 gr Spessore suola in punta: 5,92 mm Tipo inserto: Tech Insert Distanza pin: 63,39 mm

DALBELLO Lupo Factory Il top performance è lui, rigido e accattivante come sempre. Gli inserti in carbonio fanno del Factory un’arma contundente, con una trasmissione di potenza sugli sci fluida come i modelli freeride ma nel contempo immediata come quelli da pista. Differisce dagli altri Lupo anche per la scarpetta ID Max Hike, 100% customizzabile come lo scafo ma più rigida e precisa della media. LAB // Tre ganci essenziali e ben manovrabili anche con ganci, perfettamente azionabili anche con guanti. La patella superiore si apre agevolmente. La lingua è amovibile con meccanismo pratico, azionabile dal basso. Attenzione: se inavvertitamente invertite le lingue in plastica (sinistra e destra) passando da walk a ski, lo scarpone si chiude comunque senza difetti. Leva ski/walk efficace anche se un po’ dura (molto meno di quella del fratello T.I.). Come gli altri modelli della serie Lupo ha regolazione canting all’interno ed esterno del gambetto. Scarpetta ben rifinita, anche se meno di quella di AX 120, memory foam che sembra

un po’ sottile, lingua strutturata, quattro asole per la chiusura con lacci, efficiace flex zone. Interno scafo con borchie un po’ sporgenti nel gambetto che tendono a segnare la scarpetta. CAMMINATA // Calzata particolare, necessita di un adattamento del piede graduale con termoformatura a più step. Estremamente avvolgente sui polpacci e in corrispondenza della pianta, spazioso invece l’alloggio per le dita. Nonostante le plastiche molto rigide, la camminata è eccellente grazie al sistema cabrio, dopo aver rimosso il linguettone l’apertura di caviglia è sorprendente in entrambe le direzioni. SCIATA // In discesa l’assemblaggio cabrio non delude, il flex è progressivo e appagante, probabilmente la precisione laterale più efficiente della categoria. Ottimo sostegno antero-posteriore, ideale per l’utilizzo con gli sci più vari, dai fat ai più stretti da ripido. La presa di spigolo è quella di una scarpa da sci alpino, performante nella maggior parte della situazioni invernali e anche per il mix pista e fuori.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

293 mm 100 mm 93 mm 282 mm 260 mm

Predisposizione utilizzo ripido 30%

freeride 40%

30% freetouring

ADATTO A: gite lunghe e impegnative, ripido

NON ADATTO A: neofiti, occasionali e perditempo

ADATTO ANCHE A: sci XL, freeride con impianti

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

108 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.540 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 55° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: quattro in alluminio + fascia Power Strap 50 mm Suole: GripWalk-Vibram Scarpetta: 3D preformata Misure disponibili: 25,5-30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 699 euro Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 315 mm Lunghezza scafo dichiarata: 315 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.540 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.605 gr Peso scocca: 1.230 gr Peso scarpetta: 375 gr Spessore suola in punta: 6,90 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,12 mm

FISCHER Ranger Free 130 Walk DYN Superaccattivante, il design pulito lo fa sembrare uno scarpone da sci alpino. Gli elementi da scialpinismo come la classica leva hike/ski sono mimetizzati con eleganza nel sistema. I 55° gradi di apertura caviglia, lo scafo in Grilamid rinforzato in carbonio, il peso di 1.540 grammi e la scarpetta 3D preformata lo fanno rientrare pienamente nei parametri di categoria pronto per il grande debutto. LAB // Quattro ganci classici di derivazione pistaiola, tutti facilmente manovrabili anche con i guanti. Rastrelliere micrometriche precise, tutte avvitate e non borchiate (vantaggio per eventuali manutenzioni). Fascia velcro molto alta. Meccanismo walk/ski posizionato sopra l’ultimo gancio sull’anteriore: non è comodissimo da manovrare con i guanti, ma c’è il vantaggio che lascia completamente libere la parte posteriore. Un leggero gioco del gambetto una volta fissato in modalità sciata. Borchie interne ben rifinite. Scarpetta curata, traforata per essere trasportabile e due comode maniglie per facilitare l’ingresso del piede. Linguetta molto strutturata sull’anteriore, possibile

allacciatura su tre punti. Ramponabilità perfetta con tutti i modelli automatici, semiautomatici e classici. CAMMINATA // Calzata facile e rapida, le plastiche sottili permettono un’entrata veloce con comfort immediato, più abbondante della media. Il sistema ski/walk è innovativo e compatto, l’apertura di caviglia non ha rivali nel suo segmento. L’effetto ramping tra tallone e avampiede è marcato ma sopportabile, peccato invece per i lembi delle plastiche tra scafo e gambetto che si sovrappongono in fase di camminata.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

293 mm 102,5 mm 91,5 mm 275 mm 234 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 80%

freeride 20%

SCIATA // Il design accattivante e le buone promesse vengono purtroppo disattese dopo poche curve. Il flex è eccessivamente morbido e lo scarso sostegno non permette di avanzare a velocità elevate, oltre a provocare torsione con conseguente perdita di precisione. Sconsigliato l’utilizzo di sci larghi e pesanti, ma anche di sci impegnativi con flex rigido. Ideali per neofiti e per chi proviene dal freetouring o dallo sci più tradizionale.

ADATTO A: gite lunghe e facili, grandi dislivelli

NON ADATTO A: freeride puro, prestazioni elevate ADATTO ANCHE A: neofiti e progressione freeride

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 109


SCARPONI FREERIDE

YEAR F THEIDE O T O BO FREER

1.860 gr

Scheda Tecnica Dati dichiarati

2019

peso

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 60° (senza linguettone) Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre in lega leggera micrometriche + fascia velcro strap Suole: Michelin Tour Scarpetta: Tour Pro termoformabile Misure disponibili: 24,5-30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 499,95 euro Sito: www.fulltiltboots.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 310 mm Lunghezza scafo dichiarata: 310 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.860 gr (con linguettone) Peso rilevato: 1.930 gr Peso scocca: 1.630 gr Peso scarpetta: 300 gr Spessore suola in punta: 4,60 mm Tipo inserto: Tech Inserts Distanza pin: 63,40 mm

FULL TILT Ascendant Ci sono voluti tre anni di progettazione e sviluppo per ultimare questo gioiellino prima di lanciarlo sul mercato. Lo stile new school di Full Tilt è fedelmente mantenuto in versione touring. La costruzione a tre scocche con suola Michelin e inserti antigraffio per l’arrampicata, abbinati all’animo giovanile e freestyler conferiti all’Ascendant, portano un’ondata di innovazione nella categoria. Il futuro è ormai presente. LAB // Scarpette Intuition overlap con chiusura a lacci su tre punti ad incrocio più velcro aggiuntivo. Ottima finitura, spoiler regolabile. Scafo che ricorda l’antenato Raichle, tre ganci micrometrici a cavo che agiscono su avampiede, collo e tibia, un po’ sporgente all’interno il fissaggio della prima leva. La seconda leva è molto contro allo scafo, non facile da prendere con i guanti. Lingua anteriore (non amovibile). Leva walk/ski molto immediata e pratica, richiede sforzo minimo, con laccetto. Facilissima la calzata. Ramponabilità quasi

perfetta con tutti i modelli, salvo quelli più datati che adottano una leva di chiusura posteriore molto alta. CAMMINATA // Ingresso rapidissimo e indolore, la calzata è adatta a piedi voluminosi, per i piedi stretti sono disponibili degli spessori da inserire nei punti vuoti. La camminata è buona anche con il linguettone, una volta rimosso è eccezionale. Il gambetto basso copia fedelmente i movimenti di tibia e caviglia, si possono percorrere dislivelli importanti senza troppi fastidi. La suola Michelin regala un buon grip anche in situazioni alpinistiche. SCIATA // La performance in discesa di Full Tilt è mantenuta nonostante il set up da touring, il flex progressivo permette un eccellente lavoro di caviglia, raro negli scarponi crossover. Non ci sono cedimenti di alcun tipo, stabilissimo sul duro senza torsioni, è davvero polivalente. Si può fare del ripido, del freestyle, della powder e della pista senza cambiare una virgola. Bisogna abituarsi al gambetto basso.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

288 mm 105,9 mm 91,9 mm 275 mm 243 mm

Predisposizione utilizzo backcountry freestyle 20%

freetouring 30%

20% ripido

30% freeride

ADATTO A: pro esigenti, gite lunghe e impegnative

NON ADATTO A: scialpinisti tradizionali, piedi molto stretti ADATTO ANCHE A: freeride con impianti, performance elevate

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

110 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

n.d. peso

Scafo: TPU Gambetto: TPU con Synchro Interlock Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: 12°-14° Leve: quattro ultraleggere + fascia velcro strap 40 mm Suole: Vibram Rocker Touring Scarpetta: Precision Fit Tour Light termoformabile Misure disponibili: 24,5-30,5 MP Made in: UE Prezzo: 579,95 euro Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Misura: 26.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 307 mm Lunghezza scafo dichiarata: 306 mm Max. larghezza scafo esterna: 107,5 mm Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato: 2.200 gr Peso scocca: 1.805 gr Peso scarpetta: 395 gr Spessore suola in punta: 5,98 mm Tipo inserto: integrated tech fittings Distanza pin: 63,09 mm

K2 Pinnacle 130 La versione freeride del Pinnacle è una scarpa tollerante, con scafo in TPU (poliuretano) anziché Pebax, più docile del Pro. La scarpetta, Precision Fit Tour Light Liner, è l’altra differenza importante, molto morbida e voluminosa per permettere un comfort immediato. La facilità di calzata unitamente al design pistaiolo fanno del Pinnacle 130 uno scarpone per il grande pubblico. LAB // Quattro ganci con leve super agevoli da utilizzare in tutte le condizioni. Regolazione laterale canting, leva ski/walk essenziale e precisa, anche se problematica da manovrare con i guanti. Perfettamente compatibile con ogni rampone automatico e semi-automatico. Scarpetta ottimamente rifinita in tutte le parti con quattro punti di serraggio per i lacci, comode le asole per favorire la calzata, linguetta tonica e ben strutturata, spoiler dalla posizione regolabile. Velcro essenziale ma molto robusto.

Non si rilevano interferenze e sfregamenti con le borchie all’interno dello scafo. CAMMINATA // Calzata immediatamente comoda grazie alla sensazione soft e avvolgente, la scarpetta spessa però dà luogo ad effetto cushioning eccessivo. Gli angoli di apertura sono ridotti, soprattutto verso l’avanti, penalizzante in caso di tratti alpinistici tecnici. Con i ganci puntati ci sono inoltre alcuni vuoti evidenti che potrebbero dar luogo a dolori, consigliati solo per ascese brevi con le pelli, al massimo 500 metri. SCIATA // Primo impatto discreto per i volumi simili allo sci alpino, a basse velocità asseconda i movimenti e facilita l’indirizzamento. Attenzione però alle alte velocità, il sostegno posteriore è scarso in caso di arretramenti improvvisi. L’imbottitura morbida li rende poco precisi e sensibili nella presa di spigolo, meglio per livelli inferiori e per chi proviene dallo sci alpino con poca esperienza freeride.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

287 mm 98,7 mm 89,4 mm 269 mm 241 mm

Predisposizione utilizzo freeride 50%

50% mix pista/fuori ADATTO A: freeride con impianti, avviamento al freeride

NON ADATTO A: performance elevate, grandi dislivelli ADATTO ANCHE A: neofiti, velocità ridotte

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 111


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.900 gr peso

Scafo: Grilamid Dual Core Light Gambetto: Poliolefene Mobilità gambetto: 43° Inclinazione anteriore: +/- 1° Leve: quattro in alluminio antisgancio + Power Strap da 40 mm Suole: WTR Ultra Grip (GripWalk compatibile) Scarpetta: Ultralon Ultra Light Tour Misure disponibili: 24-29,5 MP Made in: Italia Prezzo: 790 euro Sito: www.lange-boots.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 315 mm Lunghezza scafo dichiarata: 316 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.900 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.955 gr Peso scocca: 1.510 gr Peso scarpetta: 445 gr Spessore suola in punta: 5,01 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,15 mm

LANGE XT Free Promodel L.V. La famiglia XT Free di Lange è in espansione, si moltiplicano i modelli per il mix di freeride e touring, ora con il Promodel l’indice di flex si innalza addirittura a 140. Gli elementi costruttivi e le tecnologie restano invariate, con co-iniezione Dual Core di Grilamid nelle sezioni di trasmissione, abbinata ad altri polimeri più morbidi per facilitare entrata e uscita, suola intercambiabile WTR inclusa nel box. LAB // Quattro ganci tradizionali di derivazione pistaiola, precisi nel serraggio, presa delle leve efficace ed immediata anche con i guanti. Possibilità di regolare il canting, leva ski/ walk pratica ma un po’ dura (meglio spingere un pelo avanti il gambetto una volta aperta la leva da walk a ski per azionare il meccanismo). Compatibilità perfetta con ogni tipo di rampone automatico e semi-automatico. La scarpetta è una Ultraloan di chiara derivazione pistaiola, con finiture di ottima qualità. Rinforzo in pelle sull’avampiede, possibilità di applicare lo

spoiler, possibilità di allacciatura con tre asole passanti, sottopiede non all’altezza del resto della scarpetta. Interno scafo con borchie che non sporgono. CAMMINATA // Entrata facilissima con comfort immediato anche per piedi grossi, pochi i punti di contatto e comodo alloggio per le dita dei piedi. In walk c’è molta resistenza all’escursione posteriore, meglio tenersi sotto i 500 metri di dislivello in salita, oltre bisogna aver gambe d’acciaio. La suola WTR è performante anche su roccia, l’apertura di caviglia ridotta però è limitante per l’arrampicata. SCIATA // L’indice del flex sembra un po’ fasullo, le plastiche in realtà sono estremamente morbide, quasi da entry level. In fase di carico il gambetto cede molto in avanti e si ferma a fine corsa, si difende invece nel sostegno posteriore, fondamentale fuoripista. Facile e intuitivo, la presa di spigolo è sensibile e precisa, ideale per un’ampia gamma di sciatori, a patto di non richiedere troppa performance.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

290 mm 99,1 mm 96,2 mm 295 mm 245 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

freeride 30%

30% ripido

ADATTO A: gite brevi, freeride con impianti

NON ADATTO A: alpinismo, grandi dislivelli

ADATTO ANCHE A: progressione freeride

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

112 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.480 gr peso

Scafo: Grilamid Gambetto: cuffia in Pebax a doppia densità, vertebra in Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 10°-14°-18° Leve: quattro con sistema bevettato Pegasus Buckle + Booster strap Suole: Vibram a doppia densità Scarpetta: EZ Wrap Liner termoformabile overlap Misure disponibili: 24-31,5 MP Made in: Italia Prezzo: 629 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 304 mm Lunghezza scafo dichiarata: 304 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.480 gr @27,5 MP Peso rilevato: 1.490 gr Peso scocca: 1.250 gr Peso scarpetta: 240 gr Spessore suola in punta: 4,65 mm Tipo inserto: Tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 63,30 mm

LA SPORTIVA Synchro Synchro si colloca nel versante più freeride della linea La Sportiva. Combina potenza e precisione simili agli scarponi da discesa con la leggerezza e la mobilità del touring di nuova generazione. I ganci in alluminio con microregolazioni contengono il volume totale, con un design compatto e funzionale. La shell line completa il sistema con nervature di irrigidimento per ridurre al minimo la torsione. LAB // Quattro ganci micrometrici con sistema di fissaggio più immediato di quello adottato su Spectre. Leve comode (anche da chiuse sono leggermente sollevate così da risultare pratiche con guanti indossati). Fascia velcro ampia e robusta e pratica asola di inserimento. Può risultare un po’ corta per chi è dotato di polpacci grandi e non è facile da aprire con i guanti. Leva walk/ski che riprende il collaudato sistema di Spectre. Dispone anche della predisposizione per TR2 di Ski Trab, con l’accortezza di rimuovere le placchette aggiuntive in acciaio (togliendo la vite) che non limita l’utilizzo con altre tipologie di attacchi. Scarpetta overlap con fascia elastica nella parte interna che fa sì che i due lembi restino sempre ordinati e posizionati correttamente. Due comodi occhielli sulla linguetta per facilitare l’inserimento del piede. Ben rifinita e con cuciture precise la scarpetta.

Ribattitura borchie all’interno discreta, con qualche punto di attrito con la scarpetta. Lingua in plastica a ribalta che aiuta la calzata. Ottima compatibilità con i ramponi automatici e semiautomatici con leva di chiusura posteriore più bassa, chiusura non ottimale con ramponi dotati di leva più alta che va ad interferire con la scocca nel punto di appoggio del meccanismo walk/ski. CAMMINATA // Scafo rigido con numerose nervature, frutto della rielaborazione 2.0 che ha coinvolto tutta la famiglia a partire dal fratellino Spectre. Scarpetta overlap di difficile deformazione che, in sinergia con lo scafo, fatica a copiare i movimenti del piede. Necessita di termoformatura immediata per il comfort difficoltoso di malleoli e collo del piede. Leggero e efficace per percorrere ogni tipo di salita, più efficace con le pelli e a piedi, meno in arrampicata. SCIATA // Il flex è consistente ma non superprogressivo, con sostegno importante del linguettone molto strutturato. Il supporto si riduce alla parte anteriore, con il tallone talvolta mobile circondato da spazio eccessivo. Il lavoro dei ganci viene ostacolato dalla rigidità del complesso sistema, si possono spingere ad alte velocità senza paura ma facendo attenzione, soprattutto con sci fat. Prestazioni discrete.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

287 mm 100,2 mm 95,7 mm 278 mm 272 mm

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 40%

40% freeride

ADATTO A: gite lunghe e impegnative, transizione freetouring-freeride

NON ADATTO A: progressione e neofiti freetouring

ADATTO ANCHE A: scialpinisti tradizionali in fregola freeski

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 113


SCARPONI FREERIDE

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica

FR

2019

1.800 gr peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 46° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: quattro ultraleggere con aggancio a filo metallico + fascia strap in Mesh da 45 mm Suole: Michelin Gripwalk Scarpetta: Custom Corck Fit imbottita Primaloft, personalizzabile Misure disponibili: 22,5-31 MP Made in: Ungheria Prezzo: 650 euro Sito: www.nordica.com

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 316 mm Lunghezza scafo dichiarata: 315 mm Max. larghezza scafo esterna: 112 mm Peso dichiarato: 1.800 gr Peso rilevato: 1.860 gr Peso scocca: 1.450 gr Peso scarpetta: 410 gr Spessore suola in punta: 6,29 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,25 mm

NORDICA Strider Pro 130 DYN Secondo anno sul mercato, sono la nuova generazione di scarponi hike&ski per il freeride. Tre diversi tipi di plastiche uniti insieme per offrire comfort, performance e facilità d’uso ai massimi livelli, con elevata resistenza alle escursioni termiche e ai raggi UV. Gambetto ultraleggero in Triax, lembi morbidi per un facile ingresso e suola Gripwalk per l’utilizzo con ogni attacco. LAB // Quattro ganci micrometrici di precisione, facilmente maneggevoli a parte il primo dal basso che con i guanti diventa difficilmente utilizzabile. Anche la leva walk/ ski è molto a contatto con lo scafo e pertanto non molto pratica da azionare, ma molto efficace e precisa. Borchie interne allo scafo che non creano attriti, potrebbe esserci qualche interferenza in camminata nella zona di snodo del gambetto sul posteriore. Perfettamente compatibile con tutte le tipologie di rampone automatico, semi-automatico e classico. Scarpetta di derivazione pistaiola molto ben rifinita in tutte le parti, alta sul posteriore, flex

zone minima, sughero nella zona del tallone, cuciture ben protette, allacciatura con laccio in tre punti, traforata nella zona anteriore. CAMMINATA // Comfort straordinario nonostante il target alto d’utenza, la scarpetta è ben imbottita ma non cede, accontenta immediatamente tutti i tipi di piede. La camminata è freeride, l’ampiezza di apertura non elevata ma accettabile nel suo segmento. Non permette le ampie falcate del freetouring, però consente grandi dislivelli con sci fat. Anche in arrampicata si difende, ma è meno sensibile di altri contendenti. SCIATA // Uno dei pochi con vero flex 130, un signor scarpone per sciare con le sensazioni più attinenti al freeride. Il gambetto è progressivo ma rigido, la pianta spaziosa ma precisa sul laterale. Adatti a tutti i tipi di sci sopra ai 90 mm, sono ultrapolivalenti. Dal freeride puro con impianti, ai 1000 metri di dislivello in salita, al ripido estremo dei canali alpini fino allo snowpark e backcountry freestyle. One boot quiver.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

295 mm 103,2 mm 96,5 mm 274 mm 234 mm

Predisposizione utilizzo freeride 40%

ripido 30%

30% freetouring

ADATTO A: gite lunghe e tecnicamente impegnative, freeride puro

NON ADATTO A: neofiti, turisti occasionali

ADATTO ANCHE A: mix pista/fuori, freestyle e jibbing

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

114 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.660 gr peso

Scafo: Grilamid Dual Core Gambetto: Poliolefine Mobilità gambetto: 50° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: quattro in alluminio micrometriche + fascia velcro strap Suole: Rocker Touring ISO 9523 (GripWalk compatibile) Scarpetta: Full Custom Optisensor T1 imbottita Thinsulate Misure disponibili: 24-29,5 MP Made in: Romania Prezzo: 750 euro Sito: www.rossignol.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

ROSSIGNOL Alltrack Elite 130 LT Anche Rossignol debutta nel mondo del touring con la serie Alltrack LT, progettata con tecnologie 3D basate sul Generative Design. Quest’ultimo ha permesso di produrre una struttura alveolare nello scafo in Grilamid per alleggerirlo senza perdere rigidità. Nuovo meccanismo di escursione del gambetto con angolo di apertura molto ampio e sciabilità garantita dalla tecnologia Dual Core, importata dai modelli HERO di Coppa del Mondo. LAB // Quattro ganci tradizionali di derivazione pistaiola, precisi nel serraggio, presa delle leve efficace ed immediata anche con i guanti. Possibilità di regolare il canting, leva walk/ski pratica ma un po’ dura (meglio spingere un po’ avanti il gambetto una volta aperta la leva da walk a ski per azionare il meccanismo). Fascia velcro semplice fissata in un punto nella parte posteriore. Compatibilità perfetta con ogni tipo di rampone automatico e semi-automatico. Scarpetta molto ben rifinita con cuciture protette, fondello ben posizionato e robusto, lingua molto ben strutturata, tre punti di

allacciatura, imbottitura abbondante Thinsulate, sede malleolare preformata, due maniglie per favorire la calzata. Possibilità di applicare lo spoiler. Interno scafo con borchie sporgenti, specialmente quello all’altezza malleolo. CAMMINATA // La calzata è comoda e tollerante, deriva direttamente dalla serie Alltrack per lo sci alpino, adatta a collo del piede alto e piedi voluminosi. Il sistema Walk ha un’escursione discreta in entrambe le direzioni ma con leggeri attriti, identico al sistema utilizzato da Lange. La scarpetta voluminosa crea effetto cushioning che limita la precisione in fase di arrampicata e tratti tecnici a piedi. SCIATA // Non è lo scarpone da prestazione in discesa, è piacevole e progressivo solo se tenuto a velocità contenute e con attrezzi dal flex morbido e permissivo. Ideale per i livelli più bassi in quanto non è muscolarmente impegnativo, si piega facilmente verso l’avanti e cede rapidamente alle pressioni esercitate in fase di carico. Fruibile anche per un mix in pista e fuori, con sci fat ma sempre morbidi.

27.5 MP 315 mm 315 mm 110 mm 1.660 gr 1.695 gr 1.315 gr 380 gr 4,98 mm low tech 63,21 mm

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

282 mm 102,8 mm 91,6 mm 278 mm 229 mm

Predisposizione utilizzo freeride 30%

easy going 40%

30% freetouring

ADATTO A: gite facili, mix pista/fuori

NON ADATTO A: pro esigenti, sciatori robusti

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti, granturismo

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 115


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.650 gr peso

Scafo: poliuretano e poliammide Gambetto: polipropilene Mobilità gambetto: 40° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre in alluminio micrometriche + fascia Booster strap da 45 mm Suole: Alpine DIN ISO 5355 - Touring ISO 9523 Scarpetta: My CustomFit 3D Race Misure disponibili: 25,5/30,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 569 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

SALOMON QST PRO 130 TR Comfort, isolamento termico e simbiosi con sci fluidi sono caratteristiche di Salomon QST Pro 130 TR, che adotta questi parametri seguendo una propria strada originale. Il rapporto tra comfort e controllo è migliorato dalla tecnologia Custom Shell del guscio, realizzato con una mescola esclusiva studiata da Salomon per ottimizzare il fitting a caldo. Tutto il progetto si articola attorno alla lingua della scarpetta, estremamente strutturata fino al punto di eliminare overlap o spoiler plastici del guscio, rimpiazzati da una guaina morbida completamente impermeabile.

perfetta con i modelli automatici, media con i semi-automatici (la punta rimane leggermente staccata e sollevata).

LAB // Sistema walk/ski e fascia velcro uguali a quelle del cugino più leggero MTN. Tre ganci micrometrici di derivazione pistaiola. I punti di fissaggio delle cremagliere sullo scafo sono collegati tra di loro. Lo scafo non è overlap, bensì è dotato di una lingua in plastica che si innesta nella parte alta della lingua della scarpetta diventando tutt’uno. La scarpetta è dotata di lingua bi-densità, ottimo alloggiamento dei malleoli, perfettamente rifinite le cuciture, fase di entrata facilitata da due inserti in materiale anti-attrito. Suola rockerata per favorire la rullata, meno indicato per attacchi da pista. Ramponabilità

SCIATA // Equilibrio a buon livello tra una tecnicità che asseconda l’azione sterzante dei piedi e il comfort necessario alle lunghe permanenze nello scarpone chiuso. È sufficientemente tonico in supporto senza imbarazzare, serve solo un minimo di adattamento ai materiali abbondanti attorno a piede e tibia. Su fondi morbidi e in nevi profonde non serve di più, neppure a livelli tecnici evoluti. Ottimo scarpone unico per lo sci in resort in+off piste e per allenatori, guide heliski, ski patroller. È la scarpa adatta per crescere ampliando il proprio bagaglio tecnico prima della scarpa da performance.

CAMMINATA // Dopo l’entrata un po’ faticosa per piedi con collo alto, tutto viene abbracciato da foam abbondante che fa struttura. L’escursione del gambetto è limitata per via della massa della lingua, rimanendo nella media bassa di segmento freeride, ma il comfort generale accompagna senza traumi un avanzamento che permette i 400-500 metri di arroccamento senza particolare preparazione. L’idea resta quella di sfruttare le occasioni che si aprono a poca distanza dagli impianti.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

297 mm 106,9 mm 98,4 mm 278 mm 290 mm

Predisposizione utilizzo pista 20%

freeride 80%

ADATTO A: in-off piste su impianti + poco arroccamento

NON ADATTO A: lunghe salite

ADATTO ANCHE A: scarpa unica alpino-freeski, professionisti

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

116 > Buyer’s Guide 2019

27 MP 313 mm 315 mm 113 mm 1.650 gr 1.750 gr 1.430 gr 320 gr 5,57 mm low tech 63,26 mm

5

10

0

5

10


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

1.985 gr peso

Scafo: Primary HP Rnew Pebax + Carbon Core Gambetto: Primary HP Polyammide Mobilità gambetto: 25° Inclinazione anteriore: 17°+/- 4° Leve: quattro in acciaio e alluminio + Finger Booster Strap Lite Suole: Scarpa Mountain Plus by Vibram (optional Piste) Scarpetta: Cross Fit Ride RS Intuition Misure disponibili: 23,5-31 MP Made in: Italia Prezzo: 659 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 27 MP Lunghezza scafo rilevata: 308 mm Lunghezza scafo dichiarata: 307 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.985 gr Peso rilevato: 2.010 gr Peso scocca: 1.590 gr Peso scarpetta: 420 gr Spessore suola in punta: 3,94 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,43 mm

SCARPA Freedom RS Quarta stagione nei negozi senza particolari revisioni o restyling. Il capostipite di Scarpa per il freeride si ripresenta tale e quale, con l’ibrido di tecnologie e caratteristiche che l’hanno reso un’arma valida nelle situazioni più diverse e per gli utenti più disparati. Gli obiettivi sono affidabilità e polivalenza nelle situazioni alpine, con prestazioni di tutto rispetto in fuoripista e con sci fat. LAB // Scarpetta Intuition con applicazione di anti-scivolo sulla suola e rinforzo nella parte alta del gambetto per irrigidire e distribuire uniformemente la tensione delle leve. Non allacciabile. Perfetta ribattitura borchie interne allo scafo. Quattro ganci tradizionali in alluminio, facilmente gestibili anche con i guanti grazie all’invito che facilita apertura e chiusura. Leva ski-walk molto immediata e funzionale. Perfetta compatibilità con tutti i ramponi automatici e semi-automatici. Disponibile regolazione canting esterno. La fascia velcro dispone di doppia allacciatura

(soft ad un solo passante, più rigida a doppio passante), facile da gestire anche con il guanto. CAMMINATA // Al primo impatto molto stretto e avvolgente sul collo del piede, necessita di adattamenti per chi ha il piede cavo. Ottima sensibilità, la più alta di categoria, per il ramping ridotto e la vicinanza effettiva del piede con il terreno, il suo punto di forza in fase di arrampicata. L’escursione per la camminata è ottima, il gambetto asseconda ogni movimento di tibia. Resta il modello da freeride più alpinistico della categoria. SCIATA // Sempre un ottimo compromesso per il freeride touring, ma inizia a pagare il fatto di non essersi mai evoluto nelle ultime 4 stagioni. Il gambetto basso rispetto ai concorrenti lo limita fortemente in sciata: mentre in laterale di taglio è precisissimo grazie al bloccaggio fedele del tallone, il flex antero-posteriore è più incostante e non dà il sostegno necessario ad una scarpa da freeride.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

294 mm 103,4 mm 94,9 mm 285 mm 248 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

freeride 20%

40% ripido ADATTO A: gite lunghe e impegnative Guide freeski

NON ADATTO A: freeride puro, sci XL

ADATTO ANCHE A: alpinismo, grandi dislivelli

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 117


SCARPONI FREERIDE Scheda Tecnica Dati dichiarati

n.d. peso

Scafo: poliestere bi-materiale Gambetto: poliestere bi-materiale Mobilità gambetto: 42° Inclinazione anteriore: self adjusting system Leve: quattro in alluminio con meccanismo Lift Lock + Power Strap da 45 mm Suole: Alpine ISO 5355 Scarpetta: Ultra Fit Pro CAS Misure disponibili: 22-31 MP Made in: Italia Prezzo: 550 euro Sito: www.tecnicasports.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 317 mm Lunghezza scafo dichiarata: 315 mm Max. larghezza scafo esterna: 115 mm Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato: 2.080 gr Peso scocca: 1.585 gr Peso scarpetta: 495 gr Spessore suola in punta: 5,09 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,16 mm

TECNICA Cochise 130 DYN Cochise fu uno dei più famosi condottieri Apache, ora invece vi guiderà nel più selvaggio backcountry. L’elevata possibilità di personalizzazioni lo rende adatto a tutti i piedi, la customizzazione rapida è il suo asso nella manica, dallo scafo alla scarpetta. Il nuovo Self Adaptive System produce un’apertura di caviglia di 42° e riduce automaticamente l’eventuale presenza di gioco indesiderato. LAB // Quattro ganci molto ben sagomati, facilmente manovrabili indossando i guanti. La fascia velcro Full contact strap in alto è tutta nuova: doppia opzione con aggancio fisso o elastico, chiusura Power Lock e zona di appoggio della tibia personalizzabile con velcro. Leva ski/walk efficace e molto essenziale, azionata da un cordino (attenzione all’eventuale usura). Perfetta compatibilità con ogni modello di rampone sul mercato. La scarpetta Ultra Fit Pro CAS è di evidente derivazione pistaiola, con possibilità di personalizzare la posizione della lingua. Fascia elastica sul collo piede, sede malleolare pre-customizzata ma personalizzabile a caldo. Lingua fasciante per aumentare la precisione di sciatta, posizione spoiler modificabile. Sottopiede di qualità

superiore alla media (dotato di velcro sotto per mantenerlo in sede nelle operazioni di calzata). Predisposto per il riscaldamento. Calzata facilitata dal nuovo Quick in step in plastica più morbida posizionata nella zona anteriore esterna dello scafo. Borchie interne allo scafo protette ma sporgenti, in particolare quella del gancio anteriore. CAMMINATA // Calzata particolare, non per tutti i piedi, necessita di bootfitting prima dell’utilizzo, ci sono spesso punti di contatto ed è molto avvolgente sul collo del piede. Adatto a molti per il mix di caratteristiche vincenti, l’escursione generosa, le prestazioni di tutto rispetto e la somiglianza con i modelli da sci alpino. La camminata in generale, ma soprattutto l’arrampicata, non sono il suo punto di forza. SCIATA // Progressivo e discretamente preciso in fase di sciata, ha una grande versatilità che ben si presta all’utilizzo di sci dai diversi flex e dimensioni. Dal freeride più puro, alla pista, a brevi ascese nei pressi dei comprensori. Non è superintuitivo, va guidato con decisione ad inizio curva per indirizzare gli sci, il sostegno posteriore è buono in uscita curva, utile in neve profonda.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

300 mm 104,9 mm 92,2 mm 283 mm 243 mm

Predisposizione utilizzo freeride 60%

40% freetouring

ADATTO A: progressione freeride, freeride con impianti

NON ADATTO A: alpinismo, grandi dislivelli

ADATTO ANCHE A: brevi gite e trasferimenti

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

118 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10



SCARPONI FREERIDE

I MIGLIORI SCARPONI FREERIDE DEL 2019 Fino a qualche anno fa questa categoria non esisteva nemmeno. Poi sono nati i primi modelli, scopiazzati dai fratelli del freetouring, con l’aggiunta di un po’ di fronzoli e delle plastiche più rigide e spesse. Ora gli scarponi di questo segmento hanno sviluppato un proprio carattere, necessario per guidare sci fat senza dar luogo a torsioni, con la concezione di una presa di spigolo più sciistica che alpinistica. Esordiscono con prodotti tutti nuovi Fischer, Full Tilt e Rossignol, aggiungendo colore e varietà alla gamma ma consolidando nel contempo la direzione già intrapresa dal mercato. Mentre in passato i volumi e l’apertura di caviglia, come nelle altre categorie, giocavano un ruolo importante nel giudizio finale, ora i canoni si ampliano. Oltre ai riferimenti appena citati, abbiamo dato pari importanza anche al sostegno posteriore, alla precisione in fase di sciata, al grado di torsione con gli sci XL e al comfort. Tutti fattori che concorrono in maniera decisiva ad addomesticare a dovere quei centimetri di superficie sotto il piede.

120 > Buyer’s Guide 2019


SCARPONI FREERIDE

BOOT OF THE YEAR Full Tilt Ascendant - Al suo debutto nel mondo dei pin, la casa americana ci ha convinti con un modello che riporta fedelmente i segni distintivi di Full Tilt, rivisitati in chiave scialpinistica. Il risultato è un modello che abbiamo deciso di premiare non tanto per le performance elevate quanto per l’innovazione apportata e la resa nel suo complesso. L’angolo di apertura è ampissimo, la torsione è ridotta anche con sci larghi e perfino il test coi ramponi ha dato esito positivo. C’è spazio per le migliorie, ma la base di partenza è ottima e si pone già come un punto di riferimento nel settore. SELECTION 2019 Nordica Strider Pro 130 Dyn- Effettivamente lo scorso anno l’avevamo snobbato per i volumi ancora troppo simili agli scarponi da freeride puro, ma la direzione intrapresa dai concorrenti ci ha portato a rivalutarlo. Le prestazioni sono elevatissime e il comfort è quello delle pantofole di casa, l’apertura di caviglia è ancora migliorabile ma non è compromettente per la falcata

contenuta dei passi da freerider. Strider è uno scarpone in grado di soddisfare un pubblico vasto, dal professionista allo sciatore intermedio, ideale per gestire attrezzi larghi che sollecitano fortemente la resistenza meccanica delle plastiche, e perché no, per un utilizzo quotidian Dalbello Lupo Factory -Nelle edizioni precedenti della Buyer’s Guide era sempre stato l’ombra del fratello 130 C, ma la prestazione in discesa con gli sci larghi montati Shift ci ha convinti ad optare per lui. Il più preciso della categoria, solidissimo ad alte velocità e negli atterraggi dei salti, un’arma tagliente che regala prese di spigolo da sci alpino. ESCLUSI ECCELLENTI Scarpa Freedom RS -In mezzo a tutti questi mostri prestanti, non poteva mancare l’offerta più alpinistica, tra i pochi che mantengono ancora la connessione con il passato, fedeli alle proprie prestazioni in montagna non ancora edulcorate dal freeride più puro.

Dynafit


SCARPONI LADY

UNA CATEGORIA CONCRETA

Il diverso appoggio su una pianta più stretta, ma anche collo del piede più alto, tallone, caviglia e tendine più sottili e attacco dello stesso ai gemelli più basso sono le caratteristiche delle quali i progettisti dei modelli da donna tengono conto

©Alice Russolo


SCARPONI LADY

MANCA LA SEZIONE AWARDS Il numero di scarponi da donna è cresciuto notevolmente, al punto da suggerirci di non ‘annegarli’ più all’interno del feed di quelli da uomo (o unisex) e dedicare loro una sezione a parte. Non sono però così tanti da poterci consentire di stilare una classifica per ognuna delle nostre categorie della Buyer’s Guide. Questo è il motivo per cui alla fine della sezione non troverete la doppia pagina con la foto dei prodotti premiati per il 2019 come invece avviene negli altri capitoli. I migliori modelli da light touring, ski touring, freetouring e freeride saranno comunque contrassegnati con il bollino di lady boot of the year 2019.

sci è uno degli sport più praticati dalle donne e anche quello di montagna nelle sue variabili non fa eccezione. Anzi, in Italia ci sono aree come Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige nelle quali la componente femminile del grande popolo delle pelli è praticamente pari a quella maschile nei numeri. Non è passata un’era geologica da quando i materiali da montagna, compreso l’abbigliamento, erano unisex. Oggi le aziende sanno perfettamente che è morta e sepolta l’epoca della maschiaccia insaccata nel piumino da uomo. Quando si considera l’attrezzo sportivo, inoltre, si presentano casi nei quali le differenze anatomiche e di massa media relative al genere non possono essere ignorate. Gli stessi regolamenti delle federazioni sportive si adeguano a parametri diversi per stabilire le caratteristiche degli attrezzi per uomo e per donna.

LO

Non può essere diversamente nel nostro regno, dove gli attrezzi creano vincoli molto superiori a quelli presenti in altri sport. Ma se per gli sci la differenza morfologica della sciatrice rispetto allo sciatore può passare in secondo piano rispetto ad altri criteri tecnici o di pura fisica, per gli scarponi non si scappa: ogni piede è diverso e le grandi differenze stanno tra il piede e la gamba maschili e quelli femminili. Gli elementi principali del piede femminile dei quali il progettista degli scarponi deve tener conto sono il diverso appoggio su una pianta più stretta, con cavo

accentuato (fin qui soccorrono i plantari personalizzati); collo del piede più alto; tallone, caviglia e tendine più sottili; attacco del tendine ai gemelli più basso. Quasi tutto è ben vestibile con una buona termoformatura e, per le più esigenti, con un buon fitting fatto di spessori alla scarpetta. L’alloggiamento più basso dei muscoli gemelli, invece, va quasi sempre previsto nel progetto iniziale e si risolve sellando gambetto e collarino nelle parti posteriori: cosa che interesserà anche uomini con tibie relativamente corte e polpacci tondeggianti. Le differenze non finiscono qui. La maggior parte delle donne presenta massa e dimensioni minori di quelle maschili, e soprattutto articolabilità ed elasticità muscolare maggiori. In questo senso i materiali a volte più tolleranti con i quali sono stampati scafi e gambetti non vanno intesi come deminutio capitis, ma come la risposta equilibrata a richieste diverse. Se ci fate caso, la sciata femminile rispetto a quella maschile risulta più fluida a parità di livello tecnico. E anche rispetto al flex differente tra la versione Man e quella Woman dello stesso scarpone - mediamente i costruttori scalano il 10 per cento - resta vero che non pochi uomini potrebbero trovare più adatta a loro la versione donna di una scarpa un po’ duretta ma che, per tutto il resto, sentono come quella giusta per loro. Di base, a parità di materiale, la scarpa più corta per le contenute taglie medie femminili offre leve minori alle forze di torsione.

Buyer’s Guide 2019 > 123


SCARPONI LADY

Quest’ultimo dato significa anche che le sciatrici godono di un vantaggio competitivo potenziale, che dovrebbero sfruttare considerandolo nella scelta. Uno scarpone da performance è strutturato da materiali più densi della media, il maggior peso specifico dei quali si fa sentire molto di più nelle grandi taglie da uomo che in quelle piccole da donna. Una forte sciatrice, con piede femminile corto, potrebbe concedersi del flex in più ottenendo comunque un sensibile sconto sul peso finale da portare in salita rispetto alla versione uomo. Last but not least: design. Perché, parliamoci chiaro, qui dentro possiamo scrivere meraviglie di un attrezzo. Ma se colori e grafica sono sbagliati, quello non esce dal negozio. L’attenzione delle aziende allo sport femminile, da quando è cresciuto a sufficienza per diventare redditizio, comporta anche investimenti maggiori sulla presenza visiva del prodotto. Non bisogna necessariamente rifarsi ad argomenti sessisti, basta considerare la riconoscibilità delle linee per uomo e per donna con storie-colore dedicate. Disegnatori e modellisti professionali e ben formati fanno sì che di questo sviluppo beneficino anche le linee per uomo. Un bene per tutti, anche per l’ambiente del quale i panorami sono parte. Se ci si veste con decenza per circolare in città, non si capisce perché in montagna ci si debba presentare come al campo nomadi.

124 > Buyer’s Guide 2019


DAVIDE MAGNINI On his new Backland 65 UL


SCARPONI LADY YEAR F THE oot O RING b y d U la SKI TO

1.180 gr

Scheda Tecnica Ski touring

2019

peso

Dati dichiarati

Scafo: Ultramid 800 Mpa Gambetto: Grilamid con 30% di carbonio Mobilità gambetto: +42°/-35° Inclinazione anteriore: 13,5° Leve: due in alluminio 6060 a profilo ribassato + Power Strap Suole: Vibram TOP85 Tourign Scarpetta: Lite AR Liner Ultralon PERF 45 Misure disponibili: 23,5-27,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 650 euro Sito: www.arcteryx.com

Rilevamenti Misura: 27/27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 296 mm Lunghezza scafo dichiarata: 295 mm Max. larghezza scafo esterna: 106 mm Peso dichiarato: 1.180 gr @25,5 MP Peso rilevato: 1.340 gr Peso scocca: 1.090 gr Peso scarpetta: 250 gr Spessore suola in punta: 7,27 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,22 mm

ARC’TERYX Procline AR Women’s Si tratta della versione più morbida in flex tra i due Procline che Arc’teryx costruisce per le donne. L’altro modello, Procline Carbon AR Women’s, adotta nel gambetto un telaio full carbon, poi sovrainiettato nello stesso Grilamid caricato al 30% di fibra di carbonio che qui lo costituisce per intero. A parte il colore del pigmento, tutto il resto coincide integralmente in versione 2019. Tutte le peculiarità del progetto di questa speciale scarpa per il touring targata Arc’teryx e Salomon sono qui presenti, a partire dalla mobilità a 360° del gambetto. LAB // Nuova scarpetta più strutturata nella zona della lingua, fondello protetto, possibilità di allacciatura a tre punti per lato più un doppio passante sulla lingua per tenerla ben ferma in posizione. Scompare la ghetta alta con cerniera, ecco la nuova lingua in plastica sull’anteriore a coprire la ghetta di formato ridotto dotata di occhiello per favorire la calzata. Veloce e pratica la chiusura dei ganci, entrambi dotati di sicurezza per scongiurare aperture accidentali. Nuovo anche il booster superiore, più ampio sull’anteriore, tanto da coprire sia la ghetta che la lingua in plastica. Ottima funzionalità leva ski/walk, pratica da gestire anche con i guanti. Nessun problema di compatibilità ramponi né

interferenze con le fettucce di fissaggio. CAMMINATA // Vestizione facile sul campo nonostante la ghetta. Potrebbe rivelarsi conveniente entrare in posizione ski. Calzata accogliente anche per piedi problematici. Bel comfort nonostante la scarpetta magra, c’è spazio per accomodarla in fitting. Volumi tecnici in altezza, che in molti casi eviteranno la necessità di termoformatura della scarpetta. Anche la buona area di appoggio e spalmo per l’avampiede collabora alla migliore progressione tra tutte le scarpe di tutti i segmenti. Differenze spettacolari a secco, su sentiero, su roccia appoggiata. SCIATA // Ottimo equilibrio generale tra supporto, spigolo e spinta. La linguella aggiunta in upgrade stabilizza ulteriormente la meccanica d’insieme e rende più omogenea la progressività in spinta, che ora potrebbe soddisfare anche sciatrici esigenti sopra sci freetouring (certamente nella versione Carbon). Flex adatto anche a uomini leggeri o deboli o indecisi, valutabile attorno a meno 10% rispetto a Carbon, comunque nella media alta del segmento touring. L’inclinazione in assetto ski è medio-avanzata, e non è possibile modificarla direttamente tramite regolazioni meccaniche sul guscio.

In laboratorio

285 mm 101 mm 90 mm 267 mm 260 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

montagna aperta 60%

20% freetouring

ADATTO A: touring a tutto campo, anche con rischio alpinistico

NON ADATTO A: nessuna controindicazione

ADATTO ANCHE A: scarpa unica tour, free, pista, ice climbing

Rendimento nelle diverse situazioni - Ski touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

126 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.052 gr

Ski touring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 74° Inclinazione anteriore: 13°-15° Leve: due in alluminio, inferiore con cross lace + Super-light strap da 30 mm Suole: Skywalk full rubber Scarpetta: Memory fit 3D Platinum light Misure disponibili: 22/22,5-27/27,5 MP Made in: Romania Prezzo: 559 euro Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Misura: 24/24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 268 mm Lunghezza scafo dichiarata: 268 mm Max. larghezza scafo esterna: 97 mm Peso dichiarato: 1.052 gr @25,5 MP Peso rilevato: 1.070 gr Peso scocca: 830 gr Peso scarpetta: 240 gr Spessore suola in punta: 5,46 mm Tipo inserto: Tech Distanza pin: 63,07 mm

ATOMIC Backland W Il Grilamid di Backland W non è caricato carbonio, neppure al gambetto, per rendere le plastiche più tolleranti. Il collarino della scarpetta è più basso e leggermente sellato per adattarsi alla morfologia della muscolatura femminile. L’insieme può venir modellato con il processo Memory Fit presso i rivenditori Atomic. Nel mondo dello sci alpino lo fanno praticamente tutti, nel nostro mondo nessuno, ma proprio con scarpe così leggere si rivelerebbe efficace nel migliorare comfort e controllo. Da notare la gamma delle numerazioni: parte dalla 22.0/22.5, cosa interessante anche per i giovanissimi. LAB // Scarpetta ben rifinita in tutti i dettagli, buone cuciture (rivestite sulla pianta), flex zone posteriore efficace, pratiche le due maniglie per facilitare la calzata, rinforzi in pelle sull’anteriore e rinforzo in zona spoiler per evitare il deterioramento. Possibilità di chiusura con lacci. Discreta compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici, qualche problema con i modelli più datati con leva di bloccaggio posteriore molto alta, che rischia di interferire con la sporgenza dello scafo su cui è fissato il perno di bloccaggio della leva ski-walk. Quest’ultima è efficace e funzionale, facile da gestire con i guanti. Anche i due ganci

micrometrici (con sicurezza delle cremagliere) si manovrano senza problemi, assicurando buon bloccaggio del piede. CAMMINATA // A differenza di Carbon, la linguella tenera di W permette di camminare mica male senza necessariamente estrarla. Però togliendola si cammina con la maggior libertà disponibile oggi sul mercato. Per muscolature meno toniche, a dura prova sui traversi ripidi, la buona notizia è che Backland permette una notevole escursione libera anche tenendo chiuso il gambetto per supportare la caviglia, e liberando il solo selettore ski-walk. SCIATA // Volumi piuttosto comodi per il piede femminile sottile, anche se la chiusura bassa distribuita dal cavetto rinviato lavora efficacemente. La precisione della scarpa per le utilizzatrici esigenti è molto condizionata dalla linguella anteriore morbida che affonda facilmente in spinta sull’anteriore: con questa vengono coperte le esigenze touring classiche della sciata in controllo, anzi, viene molto agevolata l’azione sterzante del piede e sono incoraggiati gli impulsi incerti. Se si vuole di più, ordinate e utilizzate linguelle da uomo perchè il resto dello scafo, il gambetto e la scarpetta supportano oltre. E soprattutto fate il Memory Fit.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

260 mm 92,4 mm 88 mm 243 mm 214 mm

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

easy ski alp 40%

40% montagna aperta ADATTO A: touring classico e touring alleggerito

NON ADATTO A: freeski, esigenti

ADATTO ANCHE A: sport e fitness (senza linguella); esordienti, alpiniste

Rendimento nelle diverse situazioni - Ski touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 127


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.320 gr

Freetouring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid con Energy Backbone Mobilità gambetto: 54° Inclinazione anteriore: 15°-17° Leve: quattro micrometriche in alluminio + fascia velcro strap da 50 mm Suole: Skywalk WTR Scarpetta: Memory Fit 3D Platinum Light W Misure disponibili: 24/24,5-27/27,5 MP Made in: Romania Prezzo: 599 euro Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Misura: 24/24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 280 mm Lunghezza scafo dichiarata: 282 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 1.320 gr @24,5 MP Peso rilevato: 1.295 gr Peso scocca: 1.030 gr Peso scarpetta: 265 gr Spessore suola in punta: 6,72 mm Tipo inserto: Tech Distanza pin: 63,06 mm

ATOMIC Hawx Ultra XTD 110 W Questa scarpa è un OGM che riunisce camminabilità touring e sciabilità freeski. Se si vuole definire cosa significhi crossover, va preso un overlap Hawx, la linea all mountain di Atomic, probabilmente la più venduta nel mondo; vanno montate le boccole autolubrificanti e la leva ski-walk che fanno camminare i Backland come scarpe da corsa; bisogna usare Grilamid sottile, rigido, leggero e insensibile alle variazioni termiche. Si ottiene così una scarpa che attraversa a proprio agio touring, freetouring, freeride, pista e après-ski. LAB // Quattro ganci efficaci e solidi, con buon braccio di leva e chiusura semplice ma efficace di derivazione pistaiola. Fascia velcro alta e lunga con accesso molto facilitato nell’asola. Ramponabilità perfetta con tutti gli automatici e semi-automatici, va segnalata qualche interferenza con i modelli di rampone più vecchi con leva molto alta che va in battuta con il perno di fissaggio della leva ski-walk. Quest’ultima è semplice, intuitiva e molto efficace. Scarpetta rinforzata rispetto ai modelli Backland da cui deriva (lingua molto più tonica e più materiale nella zona malleolare), ben rifinita in tutti i dettagli, buone cuciture (rivestite sulla pianta), flex zone posteriore

efficace, pratiche le due maniglie per facilitare la calzata, rinforzi in pelle sull’anteriore e rinforzo in zona spoiler per evitare usura da sfregamento. Possibilità di chiusura con lacci. Plantare di qualità inferiore rispetto alla linea Backland. CAMMINATA // Entrata, uscita e manovre semplicissime, ergonomiche e veloci. Piede abbracciato bene già così, ma sarebbe un vero peccato non sfruttare l’efficace fitting Memory Fit a caldo su scarpetta e guscio disponibile presso i rivenditori autorizzati. Escursione anteroposteriore a livello touring, la rullata a secco è ovviamente meno rotonda e il gioco sullo spigolo meno permissivo. Ma finché si resta sugli sci, su neve o nei ramponi cambia poco. Possibili anche itinerari lunghi e complicati, molto oltre gli standard freeski. SCIATA // Sostegno tecnico, in equilibrio con richieste freetouring avanzate, o freeride moderate, o da sciatrici leggere. Sostegno posteriore e spigolo assoluti, progressivo all’anteriore regolato da uno spancio che non pregiudica l’alloggiamento del piede e fuori copre tutte le situazioni. Sfonda solo in pista se si picchia duro. Inserendo una scarpetta alpina ben strutturata, con poco soffietto al tendine e foam denso diventa una bestia.

In laboratorio

266 mm 95,6 mm 90,5 mm 249 mm 221 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 50%

freeride 25%

25% touring

ADATTO A: scarpone unico dal touring al freeride

NON ADATTO A: ultraspecializzate nelle singole interpretazioni ADATTO ANCHE A: Maestre di sci, Guide, sci in resort in/off piste

Rendimento nelle diverse situazioni - Freetouring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

128 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.640 gr

Freeride

peso

Dati dichiarati Scafo:

IRFRAN con venature in fibra di carbonio Gambetto: IRFRAN con venature in fibra di carbonio Mobilità gambetto: +35°/-13° (senza lingua) Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre micrometriche in alluminio FP-100 + fascia velcro strap 40 mm Suole: GripWalk Scarpetta: IF Air termoformabile Misure disponibili: 21-26,5 MP Made in: Italia Prezzo: 499 euro Sito: www.dalbello.it

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 289 mm Lunghezza scafo dichiarata: 287 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 1.640 gr (con lingua) Peso rilevato: 1.625 gr Peso scocca: 1.315 gr Peso scarpetta: 310 gr Spessore suola in punta: 6,43 mm Tipo inserto: tech insert Distanza pin: 62,92 mm

DALBELLO Lupo AX 110 W La versione femminile di Lupo è realizzata con plastiche più morbide rispetto al Grilamid dei modelli con flex superiore a 120, e non vengono utilizzati inserti in fibre composite. Per abbassare sotto flex 100 è disponibile come optional lo spoiler anteriore D-Tongue che ammobidisce di circa il 15% il valore. Lupo è una scarpa per il freeride touring che intende ottimizzare entrambe la fasi, e così adotta per lo spoiler il sistema metti e togli. Senza linguettone l’escursione disponibile al banco è pari o anche superiore a quella di scarpe touring leggere. LAB // Scarpetta tra le più rifinite a livello di cucitura, due asole per la chiusura con lacci, possibilità di inserire spoiler regolabile nella posizione, traforatura nel gambetto per la ventilazione, flex zone efficace, due maniglie per la calzata molto pratiche, sottopiede di discreta qualità. Interno scafo con borchie un po’ sporgenti nel gambetto che tendono a segnare la scarpetta. Ghetta alta, fissabile anche alla scarpetta tramite velcro. Linguettone in plastica amovibile con meccanismo pratico, azionabile dal basso. Attenzione: se inavvertitamente invertite le lingue in plastica passando da walk

a ski, lo scarpone si chiude comunque senza difetti. Nuova forma della leva ski/walk più pratica, efficace, specialmente nel passaggio da ski a walk che nella vecchia versione creava qualche impiccio. Tre ganci precisi, facili da maneggiare anche con i guanti e in presenza di ghiaccio e neve. CAMMINATA // La funzionalità è eccellente, compreso il mettitogli dello spoiler ma escluso il passaggio del selettore da walk a ski (il trucco è: inserire subito in ski a lingua aperta quando si arriva su, prima di chiudere). L’entrata richiede qualche contorsione, ma una volta dentro il piede si trova super accomodato già al primo contatto. La libertà di camminata permette ogni dislivello e il piede normale trova lo spazio per contribuire. SCIATA // Bellissima sciata per tutte, permette di dargliene a volontà, la calzata è comoda ma il foam avvolge bene le forme e lascia lavorare piede e caviglia senza cedere. Altissimo rapporto tra walk e ski. Un bel crossover per ragazze brave, forti e anche esigenti, o anche per sciatrici di medio livello che lo usano in pista e occasionalmente fuori. Termicità adeguata anche a un utilizzo 100% su impianti.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

269 mm 95 mm 85 mm 255 mm 248 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

montagna aperta 10%

20% freeride

50% freetouring

ADATTO A: salite lunghe, discese a tutta

NON ADATTO A: nessuna: c’è anche uno spoiler più morbido ADATTO ANCHE A: sci in resort dentro/fuori pista

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 129


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.320 gr

Freetouring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 55° Inclinazione anteriore: 11° Leve: tre micrometriche di cui la superiore con sistema Hoji Lock System + Power Strap UL Suole: Formula Pomoca Climb Scarpetta: Custom Light Misure disponibili: 22,5-27,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 650 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 271 mm Lunghezza scafo dichiarata: 271 mm Max. larghezza scafo esterna: 102,9 mm Peso dichiarato: 1.320 gr Peso rilevato: 1.280 gr Peso scocca: 1.075 gr Peso scarpetta: 205 gr Spessore suola in punta: 3,45 mm Tipo inserto: Master Step Distanza pin: 63,06 mm

DYNAFIT Hoji Pro Tour W Hoji Pro Tour per la donna adotta le medesime tecnologie e gli stessi materiali della versione uomo corrispondente, rappresentando così la scelta più leggera e prestante della famiglia. Ai due scarponi in Grilamid, caricato con fibre di vetro nel gambetto, si affiancano i due corrispondenti Hoji PX in Pebax (con la sola linguella ribaltabile in Grilamid). Il cuore del progetto è senza dubbio Hoji-Lock System, un endoscheletro che abbraccia scafo e gambetto quando il selettore viene posizionato in ski, eliminando i giochi e controllando gli spanci caratteristici degli scarponi touring. LAB // Entrata liscia, manovre semplici e intuitive, selettore ski-walk efficientissimo e solido. Ramponabilità dedicata da verificare quando verrà fornito Salewa Cramp-in System. Niente ramponi automatici salvo utilizzo dell’adattatore opzionale. Speed Nose di Hoji è più voluminoso che in TLT7 e le cuffie dei semiautomatici faticano a vestirlo. Scarpetta super-stra-imbottita, forse per adattare al piede europeo i volumi interni anteriori dello scafo da cattedrale gotica. Gli inserti Master Step invitano i pin ancora meglio dei pur ottimi Quick Step-in.

CAMMINATA // A livello delle scarpe freeride con linguettone metti-togli, ma nel caso di Hoji il linguettone non richiede traslochi. La rotazione sui pin anteriori è svelta, sensibilmente facilitata dal posizionamento degli inserti Master Step molto più vicini al metatarso, fulcro del piede in spinta. Escursione del gambetto abbondante in avanti, poco oltre la verticale all’indietro in apertura di caviglia: i miracoli delle scarpe touring due ganci attuali non ci sono, ma quello che serve per andare ovunque c’è tutto, non siamo molto distanti dall’escursione di F1 Scarpa per esempio. SCIATA // È limitante definirne la sciata come quella di una scarpa da alpino. Il costruttore lo fa per chiarezza e incisività, ma in effetti nello sci fuori Hoji è meglio di una scarpa alpina per progressività nella solida spinta e ammortizzazione davanti. E poi sì, in effetti è uno scarpone tutto d’un pezzo con spanci controllatissimi e assenza di giochi e di vuoti perché Hoji-Lock System lavora efficacemente. Però soprattutto il piede femminile deve confrontarsi con il grande last di 103 millimetri all’avampiede perchè l’iper imbottitura della scarpetta, prima o poi, perderà un po’ di aria e di volume. Caviglia, tendine e tallone sottili sono ben alloggiati, mentre davanti serve il piedone largo.

In laboratorio

259 mm 96,5 mm 81,5 mm 258 mm 243 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 80%

ADATTO A: salire tanto e poi sciare forte su sci potenti

NON ADATTO A: incerte, occasionali, piedi magri ADATTO ANCHE A: scarpa unica in-off piste se si scia sempre su pin

Rendimento nelle diverse situazioni - Freetouring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

130 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 920 gr

Light touring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid + Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 15°-18° Leve: una con sistema Ultralock 3.0 + fascia booster strap Suole: Pomoca Climb Scarpetta: Custom light Misure disponibili: 22,5-27,5 MP Made in: UE Prezzo: 600 euro Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 264 mm Lunghezza scafo dichiarata: 263 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 920 gr Peso rilevato: 930 gr Peso scocca: 790 gr Peso scarpetta: 140 gr Spessore suola in punta: 4,15 mm Tipo inserto: Master Step Distanza pin: 62,69 mm

DYNAFIT TLT7 Expedition CL W La scarpa Dynafit per il touring più avanzata tecnologicamente in versione donna non ha bisogno di materiali super rigidi per risultare tonica attorno al piede femminile. La suola delle numerazioni da donna diventa cortissima per via dell’azzeramento della sporgenza anteriore, e il gambetto è relativamente basso come da filosofia Dynafit. Si accorciano così tutte le leve, e le plastiche vengono sottoposte a carichi minori. Il collarino della scarpetta è scaricato posteriormente per accogliere meglio la morfologia femminile.

CAMMINATA // Entrata senza il minimo ostacolo, nessuna vestizione di ghette e altro, ma bisogna configurare bene una volta per tutte (o una volta ogni tanto a seconda delle modificazioni del piede nel tempo) i tensionamenti delle due chiusure su scafo e gambetto. Non serve una laurea in ingegneria ma è meglio farlo con calma a casa e non la mattina alle 5, al buio, a -10°C. Se ben regolate, i passaggi ski-walk-ski diventano one-touch. La meccanica funziona molto bene ed è anche affidabile nel tempo. Sul walk vero e proprio c’è ben poco da dire: top, a livello race e anche più agile in rullata.

LAB // La leva sdoppiata sul gambetto gestisce sia la chiusura (collo del piede e tibiale) e anche il passaggio da walk a ski. Comoda da gestire anche con i guanti. La fascia booster si svincola facilmente grazie ad un tirante. Scarpetta Custom light molto essenziale con cuciture non eccessivamente rifinite, fascia di rinforzo sul tallone e snodo nella flex zone. Accorgimento per aumentare il comfort sul posteriore nel punto di appoggio del polpaccio alla scarpetta. Ramponabilità limitata a modelli semiautomatici, in cui la punta (senza sporgenza anteriore) si adatta molto bene. Esiste un archetto opzionale che rende compatibili tutti i ramponi automatici.

SCIATA // Più che adeguata alle situazioni touring classiche e oltre. È una scarpa leggerissima e agile, non costringe e non imbarazza neppure a bassi livelli. Però è tecnica e detiene il miglior spigolo del segmento, che la potrebbe far apprezzare anche in pista da ragazze sportive e brave. L’appoggio posteriore c’è, fino al punto di far sentire al polpaccio il bordo del gambetto. La spinta delle tibie è quella che è in quasi tutte le scarpe di questo segmento: o si stringe tanto la fettuccia, che comunque non trasforma la scarpa -agendo quasi solo sulla scarpetta-, o bisogna stare centrali. Va corretto con uno spessore il troppo volume sopra le dita e poi è perfetto.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

261 mm 95,5 mm 85,6 mm 245 mm 228 mm

Predisposizione utilizzo ripido 10%

montagna aperta 30%

30% speed touring

30% grandi dislivelli ADATTO A: touring a tutti i livelli, anche esigente e sportivo

NON ADATTO A: nessuna controindicazione

ADATTO ANCHE A: gare, e non solo in fondo al gruppo

Rendimento nelle diverse situazioni - Light touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 131


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.540 gr

Freeride

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: n.d. Inclinazione anteriore: n.d. Leve: quattro in alluminio + fascia Power Strap 50 mm Suole: GripWalk-Vibram Scarpetta: 3D prefoformata imbottita Primaloft Misure disponibili: 22,5-27,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 599 euro Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 285 mm Lunghezza scafo dichiarata: 285 mm Max. larghezza scafo esterna: 100,5 mm Peso dichiarato: 1.540 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.460 gr Peso scocca: 1.120 gr Peso scarpetta: 340 gr Spessore suola in punta: 7,14 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 62,97 mm

FISCHER My Ranger Free 110 Walk DYN La nuova scarpa freeride di Fischer si presenta aggressiva, con un design pulito alpino, grazie al selettore ski-walk a scomparsa. Il suo last 99 preannuncia una calzata orientata al comfort. Questa versione per donna prevede una scarpetta dedicata all’anatomia femminile, isolata con Primaloft e foderata con laminato traspirante, terminante in un collarino sagomato posteriormente a sella e più basso. In assetto walk le leve possono rimanere chiuse e aderenti al guscio agganciando il filo ai tradizionali lamierini retrattili montati sotto le rastrelliere. LAB // Scarpetta curata, con imbottitura Primaloft e dettagli in lana. Linguetta molto strutturata sull’anteriore, possibile allacciatura su tre punti. Quattro ganci classici di derivazione pistaiola, tutti facilmente manovrabili anche con i guanti. Rastrelliere micrometriche precise tutte avvitate e non borchiate (vantaggio per eventuali manutenzioni). Fascia velcro molto alta. Meccanismo walk/ski posizionato sopra l’ultimo gancio sull’anteriore, non è comodissimo da maneggiare con i guanti ma c’è il vantaggio che lascia completamente libere la parte posteriore. Un leggero gioco del gambetto una volta fissato in modalità sciata. Ramponabilità perfetta con

tutti i modelli automatici, semi-automatici e classici. CAMMINATA // Entrata bellissima, calzata molto accogliente, più comoda che tecnica ma con piede fermato il giusto da un abbondante foam a basso indice di deformabilità. L’escursione del gambetto sul passo ci sarebbe, però le sue resistenze alla rotazione sulle boccole sembrano un filo alte per la presenza femminile, meno muscolare e pesante di quella maschile. Siamo lì, in equilibrio tra un’apertura di caviglia sopra la media per tibie lunghe e ragazze energiche, o nella media freeride per morfologie più esili. In avanti si piega bene ma i flap del gambetto tendono a sovrapporsi male o a incontrarsi. SCIATA // Se non è proprio proprio un flex 110 non importa, perchè il supporto è dolce, confortevole, ma c’è ed è ben diffuso, rapportato bene all’elasticità muscolare femminile e a impulsi meno violenti di quelli maschili. Il piede ha spazio per lavorare, un po’ troppo per esagerare in spigolo. Molto supporto dietro, meno davanti ma si trova subito, poi affonda tanto ma con la stessa densità. A parte le richieste di un’élite tecnica e atletica, è una scarpa che si adatta bene alla grande parte della popolazione femminile reale.

In laboratorio

261 mm 95,3 mm 85,4 mm 246 mm 218 mm

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 60%

20% mix pista/fuori ADATTO A: sci su impianti più scappatelle in pelli da 500 metri all’occasione

NON ADATTO A: esigenti atletiche

ADATTO ANCHE A: Maestre di sci, Guide heliski

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

132 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.320 gr

Freeride

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: cuffia in Pebax a doppia densità, vertebra in Grilamid con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 10°-14°-18° Leve: 4 con sistema brevettato Pegasus Buckle Plus + Power strap Suole: Vibram a doppia densità Scarpetta: EZ Wrap Liners termoformabile overlap Misure disponibili: 23-27,5 MP Made in: Italia Prezzo: 629 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 274 mm Lunghezza scafo dichiarata: 274 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 1.320 gr @24,5 MP Peso rilevato: 1.310 gr Peso scocca: 1.095 gr Peso scarpetta: 215 gr Spessore suola in punta: 4,68 mm Tipo inserto: tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 63,26 mm

LA SPORTIVA Shadow È la versione donna di Synchro, dal quale si differenzia solo per la grafica. Va evidenziata la notevole escursione del gambetto, a livello touring, che viene però frenata dalla struttura della scarpetta. Shadow è strutturato come un overlap 4 ganci tonico, di quelli per sciatori e sci che hanno bisogno l’attacco da sci alpino. Ma ha la suola interamente in gomma, un profilo molto rullato, e veste solo attacchi a pin o ibridi. La compatibilità con TR2 di Ski Trab comporta l’adozione degli inserti anteriori S3. LAB // Lingua in plastica a ribalta che aiuta la calzata. Quattro ganci micrometrici con sistema di fissaggio più immediato di quello adottato su Spectre. Leve comode (anche da chiuse sono leggermente sollevate rendendole pratiche con guanti indossati). Fascia velcro ampia e robusta e pratica asola di inserimento. Leva ski/walk che riprende il collaudato sistema di Spectre. Ottima compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici con leva di chiusura posteriore più bassa, chiusura non ottimale con ramponi dotati di leva più alta che va ad interferire con la scocca nel punto di appoggio del meccanismo ski-walk. Scarpetta overlap con fascia elastica nella parte interna che fa sì che i

due lembi restino sempre ordinati e posizionati correttamente. Due comodi occhielli sulla linguetta per facilitare l’inserimento del piede. Ben rifinita e con cuciture precise la scarpetta. CAMMINATA // Non è la stessa di Sparkle, che cammina meglio di alcune scarpe touring. Si procede con passo free ski, limitato in ampiezza, soprattutto in apertura di caviglia, perché la scarpetta overlap è davvero strutturatissima dalla sovrapposizione dei lembi che sostituiscono la lingua classica. Nulla può contro la sua resistenza neppure la semi mobilità dell’inserto plastico sul collo del linguettone.

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

SCIATA // La stessa consistenza che riduce il passo diventa un forte appoggio per la sciata potente, aggressiva, che spinge sullo sci caricandolo con le tibie. Il doppio spessore dei due lembi sovrapposti davanti alla tibia, oltre a moltiplicare la forza e a fermarne la progressività, apre l’angolo della caviglia e ne risulta un gambetto d’insieme piuttosto dritto. Lo stesso spessore disturba la sensibilità al serraggio della meccanica, i volumi interni sono poco riducibili, l’effetto scatola non agevola la sciata perché non lascia lavorare il piede al cambio di spigolo. Solo per rider esigenti.

In laboratorio

257 mm 95 mm 89 mm 260 mm 247 mm

freeride 60%

ADATTO A: esigenti forti

NON ADATTO A: salire tanto, ragazze all’esordio free ski ADATTO ANCHE A: pista, heliski

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 133


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.300 gr

Freetouring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Pebax a doppia densità, con vertebra in Grilamid caricato con fibre di carbonio Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 10°-14°-18° Leve: quattro con sistema Pegasus Buckle + fascia velcro Power Strap Suole: Vibram Outsole a doppia densità Scarpetta: S2 Liner Misure disponibili: 23-27,5 MP Made in: Italia Prezzo: 529 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 274 mm Lunghezza scafo dichiarata: 274 mm Max. larghezza scafo esterna: 100,7 mm Peso dichiarato: 1.300 gr @24,5 MP Peso rilevato: 1.295 gr Peso scocca: 1.070 gr Peso scarpetta: 225 gr Spessore suola in punta: 4,20 mm Tipo inserto: Tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 63,12 mm

LA SPORTIVA Sparkle 2.0 La caratteristica fondamentale e collaudata di Sparkle è la camminabilità touring, adatta a completare qualunque dislivello, unita al controllo di un quattro ganci moderno. Il tutto rulla su una suola completamente in gomma e su inserti di ultima generazione S3 compatibili con gli standard pin tech, ma anche con TR2 di Ski Trab. Tra le numerose possibilità di configurazione c’è un esclusivo range di posizionamento della linguella anteriore EZ Flex in Grilamid, che interviene sensibilmente sul fit e sulla camminata, in concorso con l’efficace soffietto in gomma sopra la caviglia. LAB // Nuovi colori ma solita sostanza per i ganci micrometrici: ottimo livello in termini di precisione e possibilità di personalizzazione, forse un po’ macchinosi nel posizionamento delle rastrelliere in caso di ghiaccio e neve, oppure con i guanti indossati. Leva walk/ ski molto efficace, possibilità di aumentare o diminuire l’inclinazione in fase di sciata agendo su due viti posteriori. Ottima compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici con leva di chiusura posteriore più bassa, chiusura non ottimale con ramponi dotati di leva più alta che va ad interferire con la scocca nel punto di

appoggio del meccanismo ski-walk. Scarpetta mediamente rifinita con sistema di allacciatura avvolgente fissato con un velcro pratico e veloce. CAMMINATA // La migliore camminata disponibile per una scarpa a quattro chiusure più velcro, comprendendo nel confronto anche scarpe ultra confortevoli come Scott Celeste W. Entrata facile, settaggio delle chiusure da capire la prima volta. Le frizioni del gambetto in escursione forniscono più supporto che ostacolo. Rullata rotonda, anche se meno pronunciata che nella prima versione (era perfino eccessiva per alcune applicazioni). SCIATA // Il grande volume in punta tipico della calzata Laspo è stato abbassato sulle dita ma non eliminato del tutto, comunque la calzata è nettamente più tecnica della prima serie e la forza delle plastiche pure. Il tallone è ben bloccato in un buon equilibrio generale del sostegno. Nonostante il flex inferiore, ci pare più adatto di Shadow a sciatrici esigenti sopra sci strutturati anche fino a 95 al centro per via del buon lavoro di fino che permette al piede (e che recepisce). Anche un po’ oltre se in set con TR2. Nell’insieme ski-walk, un vero crossover anche se utilizzabile esclusivamente con attacchi a pin e loro ibridi.

In laboratorio

259 mm 95,5 mm 91,2 mm 262 mm 243 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 10%

montagna aperta 40%

10% ripido

40% freetouring

ADATTO A: crossover ski touring - free touring

NON ADATTO A: nessuna controindicazione nel suo target ADATTO ANCHE A: professioniste della neve

Rendimento nelle diverse situazioni - Freetouring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

134 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.050 gr

Ski touring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 68° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due, di cui la superiore con fascia velcro micrometrica, inferiore a doppio tensionamento + velcro strap Suole: La Sportiva Grip Guard Scarpetta: Stellar Liner Misure disponibili: 23-27,5 MP Made in: Italia Prezzo: 499 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 27.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 297 mm Lunghezza scafo dichiarata: 297 mm Max. larghezza scafo esterna: 108 mm Peso dichiarato: 1.050 gr Peso rilevato: 1.215 gr Peso scocca: 975 gr Peso scarpetta: 240 gr Spessore suola in punta: 5,90 mm Tipo inserto: Tech AT compatibile TR2 Distanza pin: 63,27 mm

LA SPORTIVA Stellar È una scarpa progettata per coprire tutte le necessità immaginabili nel touring con soluzioni meccaniche efficaci ma semplici anche per sciatrici occasionali, poco attente o poco interessate ai sistemi raceready, rapidi sul campo ma da regolare preventivamente con attenzione ed esperienza. Il selettore ski-walk posteriore a pivot, per esempio, è di una semplicità disarmante e non concorre al serraggio del gambetto, che rimane indipendente. Ma la sua foggia lo tiene al riparo da urti, intralci, incidenti meccanici. LAB // Rispetto al precedente la chiusura è indipendente rispetto al meccanismo walk/ ski, che presenta invece la nuova leva swinglock che ruota in senso orario su un perno centrale. Non troppo maneggevole con i guanti indossati e con carico in appoggio sull’anteriore. Nuova lingua in unico blocco, con flessibilità a livello del collo piede favorita dalla particolare sagomatura della plastica. Due ganci di cui quello inferiore ripropone il sistema a doppio scatto già visto su Sytron e quello superiore collegato alla fascia velcro con cui si può regolare agevolmente la tensione del gambetto. Scarpetta adattata alla morfologia del polpaccio femminile ben rifinita, con ampia flex zone posteriore e doppia fettuccia per facilitare

l’entrata. Ramponabilità buona con i modelli automatici, mentre con i semi-automatici si percepisce la curvatura della suola in corrispondenza dell’avampiede. CAMMINATA // La migliore escursione del segmento. Libera quasi come quella di una scarpa light touring, con escursione superiore a quella naturale di qualunque caviglia. Per muscolature poco toniche può essere addirittura preferibile un po’ di supporto, specialmente in caso di leve trasversali generate da sci larghi quando si attraversano pendìi ripidi su fondi duri: e allora basta procedere col gambetto chiuso e la leva ski-walk libera. SCIATA // La scarpetta richiede un po’ di fitting, o di adattamento, perché inizialmente alterna zone di pressione e zone più scariche nello scafo. A ognuno la valutazione sul proprio piede, comunque la calzata è tendenzialmente tecnica e non si sprofonda nel foam. Supporto adeguato a ogni situazione touring dietro e di spigolo, un po’ meno in spinta, pur considerando che non si tratta della prima esigenza della sciatrice-alpinista tradizionale. La cosa comunque agevola e rassicura sciatrici meno tecniche e muscolari che possono così lavorare meglio di piede ed evitare i timori che una scarpa inutilmente rigida può accendere.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

287 mm 102,5 mm 88 mm 280 mm 252 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

50% easy skialp

ADATTO A: ski touring allround, tutti i livelli tecnici

NON ADATTO A: esagerare

ADATTO ANCHE A: primo scarpone per iniziare e poi proseguire

Rendimento nelle diverse situazioni - Ski touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 135


SCARPONI LADY YEAR F THE oot O RING b y d U la TO LIGHT

885 gr

Scheda Tecnica Light Xxxx touring xxxx

2019

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid caricato con fibra di vetro Mobilità gambetto: 75° Inclinazione anteriore: 14°-16°-18°-20° Leve: due, di cui la superiore con sistema CavoBike Lever Pro, inferiore a doppio tensionamento Suole: La Sportiva Grip Guard Scarpetta: Sytron Liner Misure disponibili: 23,5-26,5 MP Made in: Italia Prezzo: 649 euro Sito: www.lasportiva.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 267 mm Lunghezza scafo dichiarata: 267 mm Max. larghezza scafo esterna: 99 mm Peso dichiarato: 885 gr Peso rilevato: 895 gr Peso scocca: 720 gr Peso scarpetta: 175 gr Spessore suola in punta: 6,19 mm Tipo inserto: tech Distanza pin: 63,24 mm

LA SPORTIVA Sytron W La versione per le donne di Sytron è solo un po’ più morbida al gambetto, stampato in Grilamid caricato fiberglass invece che di fibre di carbonio come nella versione per uomo. La cosa potrebbe interessare anche giovani e uomini leggeri, perchè comunque Sytron è una scarpa tecnica, indirizzata verso la performance da un guscio leggero ma rigido e da volumi precisi. Anche gli inserti S4 di progettazione Ski Trab / La Sportiva collaborano con discrezione ma efficacemente alla stabilità d’insieme una volta chiuso l’attacco. Tutte le manovre di assetto sono di diretta provenienza gara e facilitano la vita sul campo. LAB // Scarpetta overlap con fascia elastica che aiuta a tenere in sede i due lembi dotata di (ottimo) sistema di chiusura a velcro nel gambetto. Sistema di chiusura a due ganci a cavo, la cui regolazione è affidata ad un perno da posizionare manualmente in una serie di fori sulla parte anteriore dello scafo. Un po’ macchinoso. La chiusura superiore, che regola anche il collaudato sistema ski/walk adottato in passato su Syborg, è fissata sulla patella anteriore con un cavo. Nuova leva di regolazione efficace e precisa. Buona compatibilità con ramponi automatici e semiautomatici, un po’

più di gioco in zona tallone su quelli classici. CAMMINATA // È una scarpa sportiva, con ghetta a calza integrata: richiede qualche attenzione in più in entrata e vestizione, dopodichè fila bene. Anche le regolazioni minimal della meccanica vanno presettate in condizioni comode e prendendosi il giusto tempo. Sono cose che si fanno una volta per tutte, o poco meno, dopodichè i vantaggi sono incomparabili al poco tempo investito all’inizio. Basta una sola gita per capirlo. La camminata è super, agile e libera a livello di scarpa full race. SCIATA // Il cambio d’assetto ski-walk-ski è pulito e veloce, la doppia leva sopra il piede per modificare velocemente la trazione sul cavetto rinviato è furba. Tutta la struttura esterna lavora per una precisione di guida adeguata a sci fino a 80 mm al centro, massimo 85 rilasciando e in nevi morbide. Di più iniziano le torsioni, ma soprattutto si muove la scarpetta, o il piede nella scarpetta dal comodo foam. Sarebbe meglio termoformarla subito per distribuirla meglio (soprattutto attorno al tendine) secondo i volumi dello scafo, che sono tecnici. Bella punta bassa sopra le dita, che permette il controllo fine.

259 mm 94,3 mm 82,2 mm 248 mm 221 mm

Predisposizione utilizzo easy skialp 25%

speed touring 25%

25% montagna aperta

25% grandi dislivelli ADATTO A: touring leggero, speed o slow a piacere

NON ADATTO A: nulla da segnalare se si rimane nel contesto light ADATTO ANCHE A: gare nel gruppo, notturne, training, fitness

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni - Light touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

136 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.610 gr

Freeride

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Grilamid Mobilità gambetto: 45° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: quattro ultraleggere con aggancio a filo metallico + fascia strap in Mesh da 45 mm Suole: Michelin GripWalk Scarpetta: Custom Corck Fit imbottita Primaloft personalizzabile Misure disponibili: 22,5-27,5 MP Made in: Ungheria Prezzo: 570 euro Sito: www.nordica.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 286 mm Lunghezza scafo dichiarata: 285 mm Max. larghezza scafo esterna: 103 mm Peso dichiarato: 1.610 gr Peso rilevato: 1.635 gr Peso scocca: 1.280 gr Peso scarpetta: 355 gr Spessore suola in punta: 5,51 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,14 mm

NORDICA Strider 115 W DYN Strider assembla tutti gli elementi tradizionali della scarpa freeride in una linea pulita. Quattro ganci più fettuccia leggera, selettore ski-walk con escursione al banco superiore a 40°, la suola Michelin con gli inserti plastici di appoggio negli attacchi alpini è rockerata per rullare quel minimo che serve sui brevi tratti a secco. Gli inserti sono quelli originali Dynafit Certified. Lo scafo è modellabile in fitting utilizzando gli infrarossi. La scarpetta può essere termoformata tramite normale fornetto, è molto elaborata, include parti in sughero nel tessile in zona caviglia e integra nell’imbottitura anche del Primaloft per aumentare l’isolamento termico. Il collarino è sagomato al posteriore per accogliere la morfologia femminile.

automatico e classico. Scarpetta di derivazione pistaiola molto ben rifinita in tutte le parti, adattata sul posteriore al polpaccio femminile con imbottitura Primaloft, flex zone ridotta, sughero nella zona del tallone, cuciture ben protette, allacciatura con laccio in tre punti, traforata nella zona anteriore, predisposizione per il montaggio del riscaldamento.

LAB // Quattro ganci micrometrici di precisione, facilmente manovrabili a parte il primo dal basso che con i guanti diventa difficilmente utilizzabile. Anche la leva walk/ ski è molto aderente allo scafo e pertanto non molto pratica, ma molto efficace e precisa. Borchie interne allo scafo che non creano attriti, potrebbe esserci qualche interferenza in camminata nella zona di snodo del gambetto sul posteriore. Perfettamente compatibile con tutte le tipologie di rampone automatico, semi-

SCIATA // Il meccanismo ski-walk lavora bene, il piede è abbracciato benissimo da un foam abbondante e tendente al comfort, ma che non cede. L’isolamento termico è sicuro, il flex secondo noi quasi in linea con quello dichiarato (tanta roba). Bel supporto posteriore ben distribuito sull’anatomia, più comodo che tecnico davanti ma più che sufficiente ad accontentare le esigenti in discesa, e anche in pista. Per brave sciatrici, ottima opzione per Maestre di sci e Guide in heliski.

CAMMINATA // Entrata e calzata super, meccanica facile ed ergonomica. Si cammina in linea con le esigenze e le aspettative freeride medie ma meglio di Lange, Salomon QST, Fischer my 110. Senza preparazione particolare si fanno i 300 metri di salita. Il grande comfort di foam e volumi comodi aiuta, in collaborazione con la limitata altezza totale del gambetto che lascia più libertà.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

266 mm 94,6 mm 88,8 mm 258 mm 220 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freeride 70%

10% freetouring

ADATTO A: freeride su impianti più qualche trasferimento

NON ADATTO A: principianti, è ancora un po’ duretto ADATTO ANCHE A: qualche giretto in pelli senza allontanarsi troppo

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 137


SCARPONI LADY YEAR F THE oot O ring b y d la ou freet

1.275 gr

Scheda Tecnica

2019

peso

Freetouring

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: Touring Poliolefine con spina in fibra di carbonio Mobilità gambetto: 63° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: due micrometriche + fascia velcro strap 35 mm Suole: Contagrip Scarpetta: Thermo CF 3D Misure disponibili: 23-27,5 MP Made in: Romania Prezzo: 539 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: Lunghezza scafo rilevata: Lunghezza scafo dichiarata: Max. larghezza scafo esterna: Peso dichiarato: Peso rilevato: Peso scocca: Peso scarpetta: Spessore suola in punta: Tipo inserto: Distanza pin:

SALOMON MTN Explore W Explore W è fatto con gli stessi materiali di MTN Explore, ma gambetto e scarpetta sono più bassi e sagomati al posteriore per vestire la morfologia femminile, come anche polpacci tondeggianti e bassi in genere. Due sole chiusure più il velcro non devono confonderlo con le classiche scarpe due ganci per il touring leggero. L’azione della leva bassa interviene su una struttura avvolgente interna differenziata a zone. La consistenza delle plastiche, le nervature tipo Sensifit sui fianchi, e la scarpetta ben strutturata anche da un foam abbondante e tecnico collaborano a una destinazione free ski.

Possibilità di chiusura con lacci, fascia elastica sull’avampiede, fondello ben rifinito anti-usura. Borchie interne allo scafo incassate bene e quindi non in attrito in camminata.

LAB // Due ganci, di cui la leva alta molto grande, facile da manovrare con i guanti, al contempo precisa e con notevole margine di regolazione. Leva inferiore micrometrica posizionata sul collo piede precisa e altrettanto comoda. Fascia velcro classica. Perfetta compatibilità con qualsiasi rampone. Scarpetta curata, con alcune soluzioni intelligenti, come l’asola posteriore per la calzata che non agisce sulla flex zone evitando di sollecitarne troppo le cuciture nelle fasi di calzata.

SCIATA // Sembra troppo cedevole al primo impatto, invece asseconda ma lavora sempre senza far perdere precisione. La consistenza del foam è centratissima tra comfort e sostegno. Sostiene quello che serve, lascia lavorare il piede, non imbarazza. Se MTN finisce ai piedi di ragazze incerte non le spaventa. Tutta la scarpa è in equilibrio fino a performance sciistiche di buon livello su sci da 95/100 mm al centro, e tra la fase walk e quella ski. Non per pesanti o aggressive.

CAMMINATA // Entrata, uscita, vestizione facilissime e velocissime. Meccanica fluida, molto ergonomica e ben pensata, tutto manovrabile anche con guanti indossati compreso il preciso selettore ski-walk. Escursione libera effettiva inferiore a quella delle scarpe touring moderne, ma superiore alla media della scarpe freetouring. Sono comunque possibili senza controindicazione forti dislivelli, anche ripellati.

24.5 MP 282 mm 281 mm 103 mm 1.275 gr 1.240 gr 985 gr 255 gr 5,44 mm low tech 62,64 mm

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

268 mm 98,3 mm 87,5 mm 245 mm 223 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 30%

freetouring 40%

30% montagna aperta ADATTO A: crossover tra touring, freeski, pista se capita

NON ADATTO A: specialiste esigenti free ski

ADATTO ANCHE A: lavoro, professioniste

In laboratorio

Rendimento nelle diverse situazioni - Freetouring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

138 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.500 gr

Freeride

peso

Dati dichiarati

Scafo: poliuretano e poliammide Gambetto: polipropilene Mobilità gambetto: 40° Inclinazione anteriore: n.d. Leve: tre in alluminio micrometriche + fascia velcro strap Suole: Alpine DIN ISO 5355 - Touring ISO 9523 Scarpetta: My CustomFit 3D Pro Liner Misure disponibili: 22-27,5 MP Made in: n.d. Prezzo: 519 euro Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 285 mm Lunghezza scafo dichiarata: 285 mm Max. larghezza scafo esterna: 105 mm Peso dichiarato: 1.500 gr @25 MP Peso rilevato: 1.535 gr Peso scocca: 1.270 gr Peso scarpetta: 265 gr Spessore suola in punta: 5,87 mm Tipo inserto: low tech Distanza pin: 63,40 mm

SALOMON QST PRO 110 TR W QST è una scarpa particolare, che punta al controllo tramite la completa configurabilità di ogni elemento attorno all’anatomia dello sciatore, piuttosto che alla tecnicità classica tramite spazi stretti + serraggio saldo. Il sistema è costruito attorno al design della linguetta interna EndoFit e alla tecnologia Custom Shell del guscio, realizzato con una mescola esclusiva studiata da Salomon per ottimizzare il fitting a caldo. Esternamente si nota uno spoiler inside-out invece dell’overlap o del classico linguettone. L’intenzione è fornire il giusto rapporto tra precisione, forza e comfort per gli utilizzi prolungati nel tempo. LAB // Scarpetta e spoiler sul posteriore sono disegnati per adattarsi all’ergonomia del polpaccio femminile. La lingua in zona avampiede è studiata per stringere bene anche i piedi più magri e si adatta molto bene anche al collo alto, a tutto vantaggio del comfort. Scarpetta estremamente curata (ottime finiture e alloggiamento malleoli), facilita la calzata in abbinamento al movimento della lingua anteriore. Tre ganci ampi e molto comodi da maneggiare anche con i guanti, di cui due sull’avampiede e uno sul tibiale a cui

si aggiunge una fascia velcro. Molto pratico il meccanismo walk/ski che riprende quello di S/Lab MTN. Ramponabilità perfetta con tutti i modelli automatici, semi-automatici e classici. CAMMINATA // Sufficiente per applicazioni freeski con impianti e qualche arroccamento negli immediati dintorni, ottimo per ski in resort dall’alba al tramonto. Un All Mountain con i pin, pensato per il comfort in ogni momento. L’escursione del gambetto è nella media bassa di segmento freeride, specialmente in avanti, allineata ai Lange per esempio, ma con molto più comfort e meno tecnicità in ski. +300 metri con le pelli, senza allontanarsi troppo. SCIATA // Prevale il comfort sulla performance per via degli spazi tolleranti specialmente all’avampiede. Buona cosa per lavorare in pivot di piede, sembra pensato per le situazioni in cui la sciatrice media va in difficoltà. Bisogna abituarsi alla sensazione nuova davanti alla tibia, che trova tanto materiale su cui spingere con gradualità. Si può dargli, può piacere e serve per imparare a chiudere senza venire scoraggiate da anteriori molto tecnici in stile alpino. Spigolo e posteriore in equilibrio adatto a un vasto pubblico femminile, escluse le due estreme.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

266 mm 102,8 mm 89,2 mm 258 mm 265 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 80%

freeride 20%

ADATTO A: ampio pubblico sugli impianti in/off piste

NON ADATTO A: molto debuttanti o molto esigenti ADATTO ANCHE A: freddolose, piedi problematici

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 139


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.080 gr

Ski touring

peso

Dati dichiarati Scafo: Gambetto:

Primary HP Polyammide Primary HP Polyammide con lingua in Pebax Mobilità gambetto: 62° Inclinazione anteriore: 20°-22° Leve: due, superiore Fast Buckle con fascia velcro, inferiore BOA System Suole: Scarpa UFO Evo by Vibram Scarpetta: Pro Flex Evo Misure disponibili: 21,5-27 MP Made in: Italia Prezzo: 559 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 273 mm Lunghezza scafo dichiarata: 272 mm Max. larghezza scafo esterna: 95 mm Peso dichiarato: 1.080 gr @25 MP Peso rilevato: 1.085 gr Peso scocca: 875 gr Peso scarpetta: 210 gr Spessore suola in punta: 5,46 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,07 mm

SCARPA F1 WMN F1 WMN è uno dei pochi casi in cui sia il collarino della scarpetta che il gambetto sono modellati sull’anatomia femminile, entrambi sellati e più bassi. La cosa potrebbe interessare anche uomini leggeri, bassi e con muscoli gemelli piuttosto tondi in sezione. Il Pebax del gambetto è più tollerante del poliammide di quello maschile, specialmente con temperature miti. F1 non è tra le scarpe touring più leggere perché molto orientato al controllo in fase sci, ma le piccole taglie femminili riducono la superficie dello scafo e quindi l’incidenza della parte determinata dalle plastiche sul peso totale. LAB // Scarpetta Intuition ben rifinita e studiata per il polpaccio femminile, allacciabile. La boccola sul collo piede per tenere in sede la lingua in plastica non è più fissa e questo accorgimento facilita la calzata rispetto alla versione precedente. La leva walk/ski è pratica da manovrare e rimane in appoggio allo scafo in camminata. Il gancio superiore abbinato al velcro è di facile e veloce regolazione, con leva intuitiva anche con i guanti. Efficace il Boa in zona collo piede. Buona compatibilità con i ramponi automatici e semi-automatici. CAMMINATA // Dopo l’entrata da capire

se il collo è alto, il piede è ben accolto e può collaborare al passo senza scivolare qua e là, anche a serraggi allentati. Rullata agile, escursione effettiva del gambetto meno sportiva di scarpe di ultimissima generazione ma non crea nessuna resistenza: anzi accompagna e sostiene in caso di sci larghi sui traversi ripidi. Il rapporto tra prestazione in salita e in discesa è alto. SCIATA // Comfort adeguato a esigenze touring e tecnicità a livello quasi freetour. Una buona sciatrice, e anche brave sciatrici dalla sciata pulita, potrebbero lavorare meglio lo sci freetouring medio con F1 ai piedi invece di uno dei tanti 4 ganci overlap troppo destrutturati in versione W. Il flex è tra i più sostenuti nel segmento touring e le minori leve prodotte dal gambetto abbassato sulla morfologia femminile sollecitano meno anche lo scafo. L’appoggio posteriore potrebbe sembrare basso solo a sciatrici proveniente dalle gare di sci alpino, mentre per tutte le altre è molto centrato, lascia lavorare di piede e sostiene comunque. Infatti lo spigolo risulta uno tra i migliori di segmento, e il piede è ben insediato nei volumi e poi ben fermato dal Boa. C’è anche una effettiva spinta sull’anteriore, che magari non esalta ragazze forti ed esigenti ma è adeguata ai terreni fuori, e soprattutto non ha momenti vuoti.

In laboratorio

255 mm 92,8 mm 77,7 mm 229 mm 213 mm

Predisposizione utilizzo fitness & fun 10%

montagna aperta 60%

30% freetouring

ADATTO A: tutto il touring, un po’ di free e un po’ di pista

NON ADATTO A: esigenti molto specializzate in una disciplina ADATTO ANCHE A: professioniste, applicazioni fitness

Rendimento nelle diverse situazioni - Ski touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

140 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Y F THE oot O E b y d ID la FREER

1.300 gr

EAR

Scheda Tecnica

2019

peso

Freeride

Dati dichiarati

Scafo: Carbon Grilamid LFT Gambetto: Grilamid con lingua in Pebax Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 16°+/- 2° Leve: tre, Thor Buckle micrometriche in lega di magnesio + Power Strap Lite Suole: Scarpa Cayman Pro by Vibram Scarpetta: Cross Fit Pro Flex G WMN Misure disponibili: 22,5-27 MP Made in: Italia Prezzo: 599 euro Sito: www.scarpa.net

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 279 mm Lunghezza scafo dichiarata: 280 mm Max. larghezza scafo esterna: 100,5 mm Peso dichiarato: 1.300 gr Peso rilevato: 1.240 gr Peso scocca: 1.010 gr Peso scarpetta: 230 gr Spessore suola in punta: 4,01 mm Tipo inserto: Quick Step-in Distanza pin: 63,28 mm

SCARPA GEA RS È la versione con flex superiore del nuovo Gea, indicato a flex 120 contro flex 100 della versione base. Una chiusura in meno al piede, sostituita vantaggiosamente sotto ogni aspetto dal cavetto rinviato a quattro punti di ancoraggio, è l’innovazione immediatamente visibile. In assetto ski la leva ski-walk esterna scompare quasi interamente in sede e ripulisce il design. Ogni particolare risulta molto evoluto rispetto al progetto d’origine. LAB // Perfetta ramponabilità con tutti i modelli classici, automatici e semi-automatici e pressoché nessuna interferenza in camminata con i lacci di fissaggio rampone. Due ganci con cavo ancorato su due punti e cremagliera micrometrica, più storico cricchetto Scarpa sul collo piede. Leve comode e ben manovrabili anche con i guanti. Velcro a strap alto, facile da far passare nell’asola e ben manovrabile anche con i guanti. Leva ski/walk tradizionale dotata di laccetto ergonomico per facilitare la presa con i guanti, chiusura dall’alto verso il basso robusta, ottimo scatto e precisa nella chiusura. Ben manovrabile anche con i guanti. Scarpetta Intuition con cuciture interne ed esterne ben rifinite, rinforzi nei punti di maggiore usura, possibilità di chiusura ulteriore con lacci.

CAMMINATA // L’entrata risulta leggermente contrastata dal collo tecnico, un po’ basso e stretto sul piede, ma il trucco è entrare col leggero avvitamento del piede mentre si adatta alla curva. Si cammina praticamente a livello touring, più accompagnate dalla struttura che nelle scarpe light - ormai libere come scarpe da gara - ma con Gea RS è possibile qualunque dislivello. L’avampiede non è strizzato e collabora al passo in spalmo più spinta. Confronto con Gea: leggermente più rigido ma altrettanto mobile. SCIATA // La differenza con Gea si sente e, considerando che è già una scarpa che permette ottime performance, Gea RS è esaltante. Eccezionale rapporto tra le fasi walk e ski, con calzata in ottimo equilibrio tra buon comfort (anche contro plastiche dure) e sostegno deciso. Equilibrio alto tra appoggio, spinta e spigolo. La scelta progettuale di salvaguardare la resa alpinistica globale rispetto al solo controllo sugli sci fa trovare alle dita un po’ di volume. Accoglie anche i piedi strani, il sesto dito eccetera, e favorisce la termicità. Ma rende faticoso il lavoro fine di alluce sullo spigolo, togliendo appoggio nella scarpetta. Data la grande performance sciistica della versione RS, secondo noi la sciatrice esigente dovrebbe spessorare davanti-sopra. Basta poco.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

264 mm 95,3 mm 80,2 mm 241 mm 229 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freetouring 40%

20% montagna aperta

20% freeride

ADATTO A: crossover touring forte-freeride forte

NON ADATTO A: principianti e incerte, è bello duro, meglio Gea ADATTO ANCHE A: professioniste

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 141


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.205 gr

Ski touring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Powerlite Grilamid Gambetto: Powerlite Grilamid Mobilità gambetto: 60° Inclinazione anteriore: 11,5° Leve: quattro ganci in Ergal micrometrici + Dynamic Power Strap Suole: Vibram a doppia densità Scarpetta: Power Lite High Misure disponibili: 23-27,5 MP Made in: Italia Prezzo: 549 euro Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 277 mm Lunghezza scafo dichiarata: 276 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: 1.205 gr Peso rilevato: 1.310 gr Peso scocca: 1.045 gr Peso scarpetta: 265 gr Spessore suola in punta: 6,30 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 63,28 mm

SCOTT Celeste III La fortuna di Celeste è la stessa che caratterizza tendenzialmente tutti i modelli Scott per il touring: l’attenzione al comfort nell’alloggiamento del piede, che prevale su tutto il resto anche dopo l’alleggerimento procurato dell’adozione della classica leva ski-walk esterna, e l’upgrade della scarpetta con foam più tonico e sempre abbondante. La prima sensazione che si prova calzando un nuovo scarpone in negozio è importante per la pratica sul campo, ma conta molto anche per la scelta appena successiva. Celeste è particolarmente orientato proprio ad accompagnare il piede senza traumi nelle sue lunghe permanenze sugli sci. LAB // Scarpetta ben rifinita, sia nelle cuciture che nelle zone anti-abrasione, possibilità di allacciarla, dotata di soffietto posteriore per facilitare la camminata. Internamente allo scafo la sporgenza delle borchie è un po’ eccessiva, specialmente quella esterna in corrispondenza del malleolo. Plantare discreto, meglio rifinito sulla zona di alloggiamento del tallone. Quattro ganci micrometrici di concezione calssica, più fascia di chiusura a velcro. Quelli sul gambetto sono dotati di sicurezza per l’apertura accidentale e risultano facili da manovrare anche con i guanti. Con tutti i ramponi

automatici e semi automatici si presenta qualche problema di chiusura della leva posteriore a causa della sporgenza dello scafo su cui poggia il perno del meccanismo walk/ski, la cui leva è comoda, pratica e molto robusta. CAMMINATA // Entrata e manovre molto semplici, adatte anche all’utilizzo molto occasionale che soffre impostazioni più sportive durante l’utilizzo ma anche più complicate da configurare correttamente in partenza. La mobilità del gambetto è sufficiente per esigenze touring classiche ma non a livello di qualunque due ganci attuale. Tutto quello che sta dentro lo scarpone è accolto in un abbraccio confortevole e fermato quanto basta. Si cammina senza fretta arrivando senza particolare preparazione mille metri più in alto. Per spingersi oltre serve più allenamento della media. SCIATA // Prevale l’abbraccio del foam rispetto al tono delle plastiche. Adeguato a tecniche e forze touring standard e di base, mentre torce e cede elasticamente sotto sciatrici decise e/o sopra sci strutturati superiori a 80 mm sotto il piede. Netta prevalenza del comfort rispetto alla performance, adatto anche a piedi problematici. La scelta migliore per chi vuole essere sicurissima di non soffrire problemi ai piedi, compreso il freddo.

In laboratorio

258 mm 97,9 mm 90,3 mm 245 mm 226 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 30%

easy skialp 70%

ADATTO A: comfort prima di tutto

NON ADATTO A: tecniche, esigenti, sportive

ADATTO ANCHE A: occasionali, principianti, freddolose

Rendimento nelle diverse situazioni - Ski touring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

142 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


SCARPONI LADY Scheda Tecnica n.d.

Freeride

peso

Dati dichiarati

Scafo: Poliestere bi-materiale Gambetto: Poliestere bi-materiale Mobilità gambetto: 42° Inclinazione anteriore: self adjusting system Leve: quattro in alluminio con meccanismo Lift Lock + Power Strap da 45 mm Suole: ISO 5355 bi-materiale Scarpetta: Ultra Fit Pro W CAS Misure disponibili: 22-27 MP Made in: Italia Prezzo: 450 euro Sito: www.tecnicasports.com

Rilevamenti Misura: 24 MP Lunghezza scafo rilevata: 286 mm Lunghezza scafo dichiarata: 285 mm Max. larghezza scafo esterna: 107 mm Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato: 1.700 gr Peso scocca: 1.310 gr Peso scarpetta: 390 gr Spessore suola in punta: 6,21 mm Tipo inserto: low tech Distanza pin: 62,92 mm

TECNICA Cochise 105 W DYN Cochise è un nome che risuona da sempre in ambiente freeride, e all’attuale stadio della sua evoluzione identifica ben 8 versioni. Delle quattro per donna 105 W Dyn è quella col flex maggiore. La scarpetta foderata anche con lana Merino è preformata e, date le proporzioni e l’abbondante foam, dovrebbe coprire praticamente tutte le casistiche del piede, anche leggermente problematici, prima di passare alla termoformatura. Ma in ogni caso anche le plastiche esterne sono trattate per essere facilmente modellate a caldo in tutte le aree sensibili per il contatto del piede. Il collarino della scarpetta è sagomato ad arco inverso per accogliere l’anatomia femminile. LAB // Quattro ganci molto ben sagomati, facilmente manovrabili indossando i guanti, così come la fascia velcro alta e maneggevole. Leva ski/walk efficace e molto essenziale, azionata da un cordino (attenzione all’eventuale usura). Perfetta compatibilità con ogni modello di rampone sul mercato. La scarpetta Ultra Fit Pro W CAS è di evidente derivazione pistaiola, con possibilità di personalizzare la posizione della lingua. Fascia elastica sul collo piede, sede malleolare pre-customizzata ma personalizzabile a caldo.

Lingua fasciante per aumentare la precisione, posizione spoiler modificabile. Sottopiede con isolamento termico, predisposizione al montaggio del riscaldamento. CAMMINATA // Dopo l’entrata molto facile, la calzata che abbraccia confortevolmente ma decisa, l’ottima funzionalità sul campo della meccanica anche con guanti indossati, la camminata è tra le meno ostacolate tra le scarpe overlap da freeski, migliorata rispetto alle precedenti generazioni. Contribuiscono il flex permissivo del gambetto e il foam abbondante. SCIATA // La calzata a ferramenta chiusa tende al tecnico ma non spaventa, grazie all’ottimo e abbondante foam con basso margine di deformabilità che ferma molto bene il piede senza la necessità di forzare le singole leve. Il che aiuta quando il gambetto affonda fino a chiudere molto la caviglia, comunque accompagnando progressivamente senza far mancare mai alle tibie spinta sufficiente. L’appoggio dietro è deciso, lo spigolo non proprio da pista tagliata ma adeguato a quello che serve fuori. Meno tecnico di Nordica Strider, adatto anche agli esordi, non spaventa anzi agevola. Il rapporto tra performance e comfort la rende una scarpa sicura anche per uso professionale prolungato.

In laboratorio

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

268 mm 95,8 mm 86,5 mm 259 mm 220 mm

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freeride 80%

ADATTO A: grande gamma di utilizzi e utilizzatrici

NON ADATTO A: esigenti forti

ADATTO ANCHE A: sci in resort, brevi escursioni occasionali nei dintorni

Rendimento nelle diverse situazioni - Freeride Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 143


SCARPONI LADY Scheda Tecnica 1.360 gr

Freetouring

peso

Dati dichiarati

Scafo: Grilamid Gambetto: poliuretano Mobilità gambetto: 55° Inclinazione anteriore: 12°-13° Leve: quattro in magnesio micrometriche + Booster Strap ultraleggero 35 mm Suole: Low Tech Vibram ISO 9523 Scarpetta: Ultralight-Light Fit W ready to go Misure disponibili: 22-27,5 MP Made in: Italia Prezzo: 600 euro Sito: www.tecnicasports.com

Rilevamenti Misura: 24.5 MP Lunghezza scafo rilevata: 282 mm Lunghezza scafo dichiarata: 283 mm Max. larghezza scafo esterna: 100 mm Peso dichiarato: 1.360 gr @26,5 MP Peso rilevato: 1.265 gr Peso scocca: 1055 gr Peso scarpetta: 210 gr Spessore suola in punta: 5,30 mm Tipo inserto: certificato Dynafit Distanza pin: 62,80 mm

TECNICA Zero G Tour Scout W La versione femminile di Zero G Tour, alla scheda del quale vi rimandiamo per altre informazioni, se ne differenzia per la scarpetta sagomata nella parte posteriore del collarino ad accogliere la gamba femminile. La già ottima vestibilità può essere facilmente portata alla personalizzazione più completa sfruttando le plastiche alleggerite a punti nelle aree sensibili, tra le quali quelle dell’avampiede. L’entrata super facilitata dai due lembi sagomati sopra i malleoli aiuterà particolarmente il passaggio del collo del piede femminile, mediamente più alto. LAB // Scarpetta molto leggera, ben rifinita (meglio internamente che esternamente), flex zone presente ma non morbidissima, due buone maniglie per aiutare la calzata, lingua ben strutturata. Perfettamente compatibile con tutti i modelli di ramponi. Spoiler adattato alla conformazione del polpaccio femminile e scarpetta scaricata all’attacco del polpaccio e più stretta in zona tendine d’Achille. Nuovi ganci minimali, molto alleggeriti, facili da manovrare e ben distribuiti sullo scafo a vantaggio di una chiusura fasciante del piede. Stesso sistema Quick in step per facilitare l’ingresso (plastica più morbida nella zona interna dello

scafo). Molto interessante la nuova leva skiwalk esterna che migliora sensibilmente le prestazioni di camminata rispetto al modello precedente e una volta fissata in fase di sciata annulla il gioco antero-posteriore a vantaggio della precisione di sciata. Borchie interne allo scafo ben ribattute. CAMMINATA // La camminabilità a livelli touring classici agevola particolarmente il lavoro della morfologia femminile in una scarpa che, ponendosi a cavallo tra le ispirazioni tour e freeski, rappresenta per le donne un’opzione più orientata alla performance sciistica. Più disponibile al piegamento della caviglia che all’apertura, si adegua bene alla tecnica di salita con sci impegnativi. SCIATA // Una scarpa particolare come Zero G Tour Scout, con caratteristiche tour e free estese tra le due applicazioni, darà soddisfazioni a un ampio pubblico di buone e ottime sciatrici sopra sci freetouring, superando i limiti che altri overlap quattro ganci impongono loro in salita. Le ottime caratteristiche di vestibilità e il buon supporto generale diventeranno ancora più marcati applicandosi a costituzioni fisiche mediamente più leggere ed elastiche di quelle maschili.

In laboratorio

267 mm 93,5 mm 86,5 mm 255 mm 220 mm

Predisposizione utilizzo montagna aperta 40%

freetouring 60%

ADATTO A: touring tecnico esigente, freetouring

NON ADATTO A: esigenti freeski

ADATTO ANCHE A: Guide, professioniste tecnici del soccorso

Rendimento nelle diverse situazioni - Freetouring Salita con sci

Ramponabilità Funzionalità leva ski-walk

Camminata

Funzionalità ganci

Arrampicata Sciata

Possibilità di bootfitting 0

144 > Buyer’s Guide 2019

Misure interne scafo Lunghezza interna scafo: Max larghezza avampiede: Max larghezza alla caviglia: Max altezza gambale: Max altezza plastica frontale:

5

10

0

5

10


LA TECNOLOGIA VIBRAM ARCTIC GRIP NON SOSTITUISCE I RAMPONI DA GHIACCIO.

LET’S BREAK THE ICE




INTRO

buyer’s guide 2019

T E S T S C I

rider: SILVIA MOSER

148 > Buyer’s Guide 2019

photo: ALICE RUSSOLO

spot: GHIACCIAIO PRESENA


INTRO

VERSO LO SCI UNICO? Si va verso una segmentazione diversa, molto meno rigida: la via tecnologica alla realizzazione di un ideale attrezzo perfetto per tutto probabilmente non raggiungerà l’obiettivo finale, ma ci sono già molti modelli che sciano meglio ovunque degli specialisti di qualche anno fa e che sono sufficientemente leggeri per andare lontano in salita a cura di GUIDO VALOTA

Buyer’s Guide 2019 > 149


INTRO

©Federico Ravassard

segmentazione dei materiali nei mondi race, light touring, ski touring, freetouring, freeride è in movimento, ma ancora valida e d’aiuto per scegliere correttamente. Però grazie a sviluppo progettuale e tecnologia ci sono già attrezzi che vanno meglio ovunque rispetto a sci o scarponi specialistici di qualche anno fa. Uno sci attuale riesce a conciliare a livelli alti le caratteristiche cruciali in montagna ma poco amalgamabili tra loro: leggerezza, affidabilità e sciabilità.

LA

Ugualmente tra gli scarponi succede che prodotti oggettivamente leggeri risultino forti in discesa, camminabili e confortevoli in assoluto allo stesso tempo, pur considerando separatamente ogni caratteristica. I compromessi sono sempre meno numerosi e comunque si posizionano sempre più in alto sulla scala della funzionalità. In teoria, quindi, è come se prima o poi si dovesse arrivare per via tecnologica a un ideale sci unico perfetto, come allo scarpone unico perfetto, come alla sciolina che va benissimo sempre e alla pelle velocissima che non perde un passo. Sappiamo già che non andrà così perché la tecnologia da sola non crea il mondo e nessuno vuole mangiare sempre la stessa minestra.

150 > Buyer’s Guide 2019

Ma intanto su pelli e sci siamo a buon punto rispetto a una segmentazione diversa, molto meno rigida, a un punto neppure immaginabile quando gli sci erano fatti di legno (e gli uomini erano fatti di acciaio). Per ora constatiamo che un numero ancora minoritario ma già significativo di sci-scarpe-attacchi possono essere definiti crossover e soddisfare bene esigenze più ampie rispetto a quelle caratteristiche del proprio segmento. Non sufficientemente bene ma proprio bene, e comunque meglio di tanti prodotti specialistici di qualche anno fa. A chi non piacerebbe salire di più, più velocemente/meno faticosamente, e poi sciare più forte/più facilmente anche su nevi brutte? Gli estremi race e freeride puri possono da qualche stagione dichiararsi piuttosto soddisfatti da materiali che, in effetti, anche per quest’inverno non stravolgono performance e mercato. Ma nell’intervallo compreso tra le gare su sci da 64 millimetri al centro per 650 grammi e il freeski su sci da 110 millimetri al centro per due chili si agita la stragrande maggioranza degli sciatori di montagna, con il picco della densità attorno al touring tradizionale. La tendenza più riconoscibile tra gli sci nuovi, e più favorevole al grande popolo delle pelli è: più superficie, più sciabilità, un po’ più leggero, ma spingersi oltre non è così importante. In generale


INTRO

il tradizionalista con tecnica medio-bassa terrorizzato da ogni millimetro oltre gli 80 può oggi contare su nuovi sci da 85-88 e anche 90 al centro agilissimi e leggeri, che non lo faranno mai pentire del salto di taglia. Citiamo queste misure perché tra queste si fa il mercato italiano e sud-alpino in genere, anche considerando le diversità tra enclave quasi incomunicanti e diversissime tra loro, distribuite a macchia di leopardo. Sempre tra le stesse dimensioni si affollano la maggior parte degli sci che piacciono ai professionisti del touring: Guide, Maestri e Istruttori nazionali che collaborano alla Buyer’s Guide. In questo momento gli sci (e gli scarponi) più definibili come crossover stanno lì, proprio dove sono richiesti e dove servono davvero. Il concetto crossover dovrebbe far rizzare le antenne a quelli che in montagna ci vanno su tre e anche quattro stagioni perché, dal punto di vista dell’utilizzatore puro, ignaro e anche allergico alle categorie del marketing, si sovrappone quasi perfettamente a quelli di polivalenza e di efficacia nel tempo e nello spazio. Non c’è niente di così variabile come il connubio neve e montagna e una buona parte dell’offerta attuale è sviluppata proprio in questo senso.

Buyer’s Guide 2019 > 151


INTRO

NOVITÀ PRO MODEL Una nuova categoria si è affacciata sull’edizione 2019 della Buyer’s Guide. Si tratta di quella dedicata ai Pro Model, cioè quegli attrezzi che le aziende hanno espressamente sviluppato su indicazione dei propri skier di punta. Si tratta di modelli molto #skiporn, come si usa dire, tante volte acquistati più da esibire che per una reale necessità. Ma non si limita tutto a questa forma di edonismo e auto-gratificazione nell’utilizzare l’oggetto del desiderio. Sono anche sci molto specifici, sviluppati per usi particolari dai grandi skier che siamo abituati a vedere nei powder movie. Sono modelli pesanti, pressoché tutti oltre i due chili ad asta, almeno 110 sotto il piede, adatti ad un utilizzo ibrido con gli impianti. Proprio per questo motivo abbiamo scelto di tenerli fuori dalla nostra tabella Skialper e montarli con un set-up diverso dagli altri, cioè il nuovo Atomic Shift. Però sulla Buyer’s Guide proprio non potevano mancare… ©Federico Ravassard

SCEGLIERE Riassumiamo i criteri più importanti per scegliere il vostro nuovo sci, che abbiamo già sviluppato nelle precedenti Buyer’s Guide. Con qualche adattamento all’evoluzione della specie. Regola numero uno: lo sci migliore è lo sci più adatto, prima a voi e poi a quello che intendete farci. Quindi, per prima cosa, contate i mattoncini del grafico del livello tecnico dello sciatore e solo poi quelli delle nevi o le percentuali delle torte sugli utilizzi. Non siamo su pista, con fondi preparati meccanicamente, condizioni poco variabili su nevi sempre portanti, terreni

152 > Buyer’s Guide 2019

limitati da leggi e regolamenti. Qui dentro e nella rastrelliera del rivenditore non c’è uno sci uguale a un altro. Equilibrio: rimanete per quanto possibile all’interno dello stesso segmento nel quale avete scelto il vostro scarpone e l’attacco. Oggi nessuno costruisce più a caso, così, tanto per fare. Il set deve essere in equilibrio. Le insalate miste fai-da-Facebook non funzionano mai altrettanto bene di quello che i costruttori hanno già pensato (e questa Buyer’s Guide ne è già una selezione). Indichiamo nelle singole schede i prodotti crossover che coprono più utilizzi.


INTRO

©Niccolò Zarattini

Buyer’s Guide 2019 > 153


INTRO

©Andrea Salini/Outdoorstudio

Taglia: dimenticatevi i consigli della nonna e fate come dicono i costruttori nei loro siti web. Solo raramente mancano indicazioni e schemi per la scelta della taglia dello sci. In tal caso considerate che le taglie intermedie, oltre a risultare le più vendute e cioè le più adatte alla maggior parte degli sciatori, sono anche quelle che realizzano meglio il pensiero del progettista per quello sci. L’errore più diffuso sta nella scelta dello sci più corto puntando sulla facilità di manovra nelle eventuali rogne. Ma questi non sono più gli sci tutti uguali dritti-piatti, i progettisti ormai ne sanno una più del diavolo e ci hanno infilato dentro tanto: rocker di ogni profondità, alzo e sviluppo sui profili, estremità tapered, spatole a sciancratura inversa per non parlare delle code, flex differenziati e distribuiti nei punti più impensabili, camber inversi, normali, piatti. E la larghezza. Fate come dicono loro e, per l’amor del cielo, non date retta a quelli che ammmiocugggino ha detto. Se sapete quello che state facendo, allora va bene la taglia in più per stabilizzare. Ma in generale oggi, contrariamente a prima, è più facile sbagliare per difetto che per eccesso.

154 > Buyer’s Guide 2019

E INFINE, PER NON GETTARE ALLE ORTICHE TANTO STUDIO… Set up: cioè fondo in ordine e, possibilmente, personalizzato. Il fondo in planarità è manovrabile e stabile allo stesso tempo; l’impronta spezza la goccia e contrasta l’effetto ventosa sulle nevi umide-bagnate migliorando la scorrevolezza e stabilizzando il comportamento dello sci nei passaggi tra nevi diverse; angolo e filo delle lamine danno vita allo sci; il tuning regola il vincolo sul fondo e determina l’aggressività; la finitura esalta o deprime la funzione delle lamine. Il tutto a cura di un laboratorio che conosca le differenze tra un set-up per il fuori e quello per la pista. Pulizia e sciolinatura sempre! Concorrono a scorrevolezza, manovrabilità, risposta agli impulsi, efficacia e durata della colla delle pelli. Sappiamo che queste sono regole molto poco seguite nell’ambiente, complici la forza di gravità che fa scendere a valle anche i sassi e la scarsa frequentazione della scuola di sci. Per cui ricorriamo alla solita immagine automobilistica cara all’immaginario nazionale: sciare sullo sci non preparato è come aver speso un sacco di soldi per l’auto e poi guidarla con le gomme sgonfie, l’olio sporco, gli ammortizzatori scarichi, il carburante annacquato, il limitatore dei giri, i vetri sporchi, la pelliccia sul volante e sul cruscotto Padre Pio con la foto di famiglia: guida piano, pensa a me.


INTRO

©Alice Russolo

LA TABELLA SKIALPER Troverete gli sci divisi in categorie secondo i criteri della nostra tabella, che potete consultare qui sotto. Abbiamo raffinato la suddivisione impostata nelle scorse stagioni, tenendo sempre conto di due parametri fondamentali: peso e larghezza al centro. Anche quest’anno ci sono diversi modelli che sono a cavallo tra un settore e l’altro e a seconda dei casi abbiamo scelto se far prevalere uno o l’altro dei parametri per deciderne il posizionamento, basandoci anche sulla nostra esperienza. Questo non significa che chi legge non possa fare la scelta contraria, in base alle sue necessità.

CATEGORIA TIPO DI ATTIVITÀ PESO*

LARGHEZZA SOTTO IL PIEDE

Skialp Race

gare solo salita, gare classiche, allenamento, fitness

≤ 900 gr

da 65 a 70 mm

Ski Touring Light

grandi dislivelli, speed touring

900 - 1.100 gr

da 70 a 85 mm

Ski Touring

grantour, gite di tutti i dislivelli e capacità tecniche

1.100 - 1.350 gr

da 80 a 90 mm

Freetouring

dislivello più contenuto, obiettivo sciata, sci ripido, canali

1.350 - 1.650 gr

da 90 a 110 mm

Freeride

modelli da freeride pellabili

1.650 - 2.250 gr

≤ 130 mm

Pro Model

modelli da freeride big mountain

≥ 2.000 gr

≥ 100 mm

Buyer’s Guide 2019 > 155


SCI SKIALP RACE

L’OFFERTA SI A LL A RG A E SI DI V ERSIFICA Nuovi sci importanti e modifiche sostanziali ai best seller ampliano la scelta e alzano l’asticella della sciabilità

on l’ingresso definitivo di Kästle TX 65 e la presentazione del nuovo Dynafit DNA, due full sandwich dalla sciabilità rotonda e pulita, si evidenzia definitivamente quella suddivisione tra attrezzi agili oppure da linea che da un paio di stagioni indichiamo come primo criterio da considerare al momento della scelta del proprio modello da gara. Ha saltato il fosso in senso inverso Atomic, che da questa stagione trasfigura il suo storico UL 65 malleabile, per tutti, in uno tra gli sci da linea più definiti in questo senso.

C

Naturalmente sviluppo e tecnologia consentono agli uni e agli altri prestazioni più che sufficienti anche sui terreni meno congeniali alle specifiche strutture, ma i rispettivi caratteri sono evidenti e un buon set-up può esaltarli o correggerli, ma non ribaltarli. Il parametro per scegliere tra uno sci manovrabile e rotondo oppure uno da linee aperte e veloci non è solo l’attitudine tecnica personale (o il pelo). Bisognerebbe valutare anche quali gare si bazzicano e in quale zona della classifica si naviga. SCEGLIERE Nelle gare in ambiente si rivela mediamente più adatto lo sci da linea per chi passa tra i primi, quindi su fondi meno lavorati dai passaggi. Scalando posizioni diventa progressivamente sempre più preferibile lo sci permissivo, che si lascia lavorare e non affatica nelle manovre tra croste rotte, gobbe e cunette. Oltretutto sotto piedi più stanchi, in giro da più tempo, su nevi più calde. Le eccezioni esistono: l’atleta lento in salita e veloce in discesa, o invece il fulmine in salita che poi perde in discesa. Faranno il contrario, ma sono appunto eccezioni. Per esempio in Salomon, parlando dello sviluppo del loro Minim, spiegano che Kilian pensava a uno sci che gli permettesse di limare il suo gap rispetto ai migliori discesisti, anche a prezzo di un po’ di peso in più. E aveva ragione lui, pur lavorando su differenze globali di 30 secondi. Quando le differenze salgono a 3 minuti, 30 minuti o tre ore e oltre (perché sì, nelle gare lunghe coesistono tutti questi parametri) i ragionamenti dovrebbero risultare più semplici. Nel bilancio preventivo andrebbero considerate anche le conseguenze indirette della scelta: un vantaggio immediato, incassabile tutto

e subito nella gara corta, potrebbe rivelarsi un passivo nella gara lunga quando gli effetti dell’affaticamento si moltiplicano col susseguirsi di salite e discese. Notturne e gare in pista, un mondo a parte - In pista vanno bene tutti gli sci stabili in velocità, a volte anche per un utilizzo fitness se piacciono gli sci strutturati. Nelle gare in pista lo sci stabile in discesa è indispensabile se si punta alla classifica. Il crono finale cambia poco, ma quei pochi secondi in meno possono significare molte posizioni data l’alta densità dei concorrenti rispetto allo sviluppo limitato del percorso. E in generale sono posizioni pesanti perché sono proprio quelle relative ai diretti avversari nei casi frequenti dei circuiti di più gare notturne. Gli sci da gara fuori dalla gara - Praticamente tutti gli sci presentati nelle prossime pagine sono sci da gara, e la combinazione sviluppo + mercato li ha specializzati sempre più in questo senso. Ne avevamo già detto nelle Buyer’s Guide precedenti, ma vale la pena di ripeterlo proprio per la sempre maggiore specificità di questi attrezzi. Non si tratta dei classici sci da montagna aperta, che devono garantire affidabilità e sicurezza tra le prime caratteristiche come da approccio classico al materiale alpinistico: comunque vadano le cose, ti deve riportare a casa. I percorsi delle gare più tecniche, come il Tour du Rutor per esempio, passano anche in posti dove lo scialpinista classico non si spingerebbe mai. Ma sono pur sempre tracciati, bonificati, controllati e la gara non parte se l’elicottero non può alzarsi. Quindi i costruttori possono, anzi devono, toccare i limiti delle tecnologie disponibili. Nonostante tutto questo gli sci race sono più resistenti rispetto a qualche stagione fa. Ma la scelta di usarli per andare a zonzo in montagna senza specifiche necessità di allenamento, o senza una forte preferenza personale comunque e liberamente motivata, è ormai semplicemente antistorica. Nel successivo segmento degli sci light touring, e ancora più tra gli scarponi di pari destinazione, troverete materiali delle più varie fogge e dimensioni che vanno dappertutto, sono affidabili, durevoli, e leggeri come dieci anni fa in Coppa del Mondo neppure si sognavano. Quelli riportano sempre a casa (ma perché bisogna sempre tornare a casa?).

Tutti gli sci skialp race sono stati montati con attacco ATK Revolution 2018 da 105 grammi in ALU 7075, Titanio e POM. Range di sgancio a settaggio gara.

156 > Buyer’s Guide 2019



SCI SKIALP RACE

ATOMIC Backland 65 UL La versione 2017/18 di questo Backland 65 era continuativa rispetto alla stagione precedente e alleggerita rispetto alle prime versioni. Ma la sciabilità agile restava la stessa, da sempre, molto tipica di uno sci che voleva piacere a tanti. Stavolta l’Atomic per le gare cambia radicalmente carattere: flex nettamente più sostenuto lungo tutta l’asta e rocker in spatola appena accennato, praticamente invisibile rispetto a quello delle precedenti versioni (tra i più pronunciati del segmento race). Resta invece nominalmente invariata la componentistica: anima in legno potenziata da fogli in carbonio, chiusa dalla struttura full cap. LAB // Fondo concavo in punta e coda, facilmente corretto, improntato, sciolinato. Lamine 1,2 x 1,2 mm a 89° e 1° di tuning. Potrebbe uscire anche così com’è. SULLA NEVE // Questo potente full race è uno shock dopo anni di Atomic 65 agilissimi. Per gara senza concessioni ad altri utilizzi, per gente veloce che raddrizza appena può, stabilissimo sulla linea fino a richiedere tutta la catena tecnica corretta per svincolarlo. Non è più lo sci per tutti: oggi è per pochi e bravi, meglio se con esperienze di pali in pista, e a questi garantisce molta velocità e sicurezza sulle linee. Non deve spaventare, basta sciare bene e decisi, mentre potrebbe fregare lo sciatore pesante e tecnicamente lacunoso che pensa di cavarsela prendendo lo sci più duro. Oppure può piacere anche per la sciata alpinistica, statica e bisognosa di certezze sotto il sedere. Con questo sci non si sguscia facili tra le gobbe tritate dal centro classifica. Sostegno molto sopra la media dalla punta dello scarpone fino a tutta la coda. Davanti ci sarebbe, è giù bene, ma viene anestetizzato dalla fortissima struttura posteriore. Richiede un periodo di adattamento, poi alza la performance in discesa.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full cap HRZN tech tip & tail

Anima:

670 gr

legno ultra leggero di Pioppo

e Carrubo con doppio strato di carbonio

Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

161 cm

Made in: Austria Prezzo:

599 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

161 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

93/65/78,5 mm 93/64,1/77,8 mm

Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

21,6 m

Contatto lamina:

135,6 cm

Peso dichiarato:

670 gr

Peso rilevato:

695 gr (695 gr - 695 gr)

Rocker in punta:

20,1 cm

Rocker in coda:

3,8 cm

Ponte:

0,95 cm

Superficie di portanza:

1.014 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,69 Torsione in spatola: 27,1° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 27,8° Flessione al centro:

83 mm

ADATTO A: gara fuori élite; gara in pista tutti

NON ADATTO A: gambe stanche su piedi scarsi

ADATTO ANCHE A: approach, anche molto alpinistico

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo gara 100%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

158 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKIALP RACE

BLIZZARD Zero G Race Tutta la linea Zero G per il touring di Blizzard, compreso Zero G Race, è fortemente connotata dalla forza torsionale e dall’aderenza al terreno ottenuta tramite Carbon Drive, uno scheletro 3D in carbonio che lavora in pacchetto con un sandwich di legni leggeri e altri fogli. Anche le geometrie parlano di massima efficienza sul fondo: full camber, niente rocker, spatola sagomata aggressiva, sagoma di ispirazione alpina con raggio piuttosto lungo. Per Zero G Race questa è la terza stagione sotto o appena attorno i 700 grammi. LAB // Fondo molto concavo, spianato solo al centro con gli 8 passaggi di riscontro. Solo sgrossato, non sciolinato. Lamine 1,2 x 1,3 mm a 88,9° e senza tuning. Così non gira, da settare. SULLA NEVE // Il piede sente subito struttura, forza trasferita con efficacia al fondo fino alle estremità, e il relativo vincolo col terreno. Risponde attivo, dinamico, elastico, e soprattutto potente. Caratteristiche che lo rendono molto efficiente e reattivo sui fondi duri e in pista, a momenti anche esaltante, mentre nel soffice e tra le irregolarità del fuori diventa faticoso, e perfino difficile se non si applica tutta la tecnica corretta. Sui suoi terreni e in pista è uno sci vero, dal repertorio completo, solido in ogni fase, che entra subito e anzi col pensiero (è praticamente impossibile perdere l’esterno), sostiene senza incertezze, torna sotto con decisione. Non è difficile ma premia la sciata attiva, divertendo con risposte altrettanto dinamiche. Fa venir voglia di allenarsi pompando sulle piste per poi provocarlo in discesa. Top per ski fitness, sport e gare in pista.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

sandwich compound sidewall

685 gr

Anima: legno di Paulownia e Isocore, laminato di carbonio e due strati di fibra di vetro Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

161 cm

Made in: Austria Prezzo:

750 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

160,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

98/65/78 mm 97,9/64,2/77,2 mm

Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

21,4 m

Contatto lamina:

141,2 cm

Peso dichiarato:

685 +/- 30 gr

Peso rilevato:

695 gr (700 gr - 690 gr)

Rocker in punta:

14,3 cm

Rocker in coda:

3,5 cm

Ponte:

0,78 cm

Superficie di portanza:

1.071 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,65 Torsione in spatola: 27,1° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 27,4° Flessione al centro:

100 mm

ADATTO A: fondi compatti, sciata aggressiva

NON ADATTO A: nevi difficili fuori

ADATTO ANCHE A: sport e fitness di qualità in pista

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo fitness & fun 40%

gara 30%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% sport & training DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 159


SCI SKIALP RACE

DYNAFIT DNA Tutto nuovo rispetto al classico Dynafit DNA che lo ha preceduto e che ha solcato i campi di gara per molti anni. Il progetto attuale abbandona la filosofia del cap variamente sagomato portante o semi portante adottato su PdG e sulla vasta gamma touringfreetouring, ed evidenzia invece il fianchetto integrale delle costruzioni full sandwich. Strada sempre seguita dai Dynastar Pierra Menta e oggi comune anche al nuovo Kastle. I flex sezione per sezione parlano di uno sci race 100% con attenzione alla manovrabilità. LAB // Concavità accentuata solo in spatola, per il resto la planarità è stata ripristinata senza grande asporto di materiale. Impronta scaricata un po’ strappata, sciolinato. Lamine belle per la categoria 1,5 x 1,4 mm a 89° e 1° di tuning, ma da finire meglio. Meglio settare prima della neve. SULLA NEVE // Sci da parte alta della classifica che, messo al piede, fa pensare subito all’utilizzo in gara perché risponde bene a tutte le situazioni tipiche. È un polivalente che realizza sempre un mix almeno buono, e anche ottimo se si ritrova sopra il manico giusto. Nessuna lacuna specifica, performance migliori in agilità e in facilità di indirizzo anche nelle nevi profonde, dove però non esce da solo. Sulle linee veloci va caricato bene con decisione e continuità, anche fidandosi a spingere oltre, e allora sta attaccato sul fondo quasi quanto i suoi concorrenti più vincolati alla linea aperta veloce. Dormendoci sopra invece può sorprendere on-off perdendo quota, ma globalmente non mette in difficoltà lo sciatore medio che invece i nuovi Atomic e Hagan affaticano. Bello strumento 100% race con sciabilità collocabile tra Dynastar Pierra Menta e Kastle.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

cap, full sidewall

690 gr

legno di Paulownia alleggerito, fibra di carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

153, 162 cm

Made in: n.d. Prezzo:

1.000 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

162 cm

Lunghezza rilevata:

160,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

94/64/79 mm 93,5/63,5/78,2 mm

Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

22,1 m

Contatto lamina:

140,7 cm

Peso dichiarato:

690 gr

Peso rilevato:

697,5 gr (700 gr - 695 gr)

Rocker in punta:

16,4 cm

Rocker in coda:

3 cm

Ponte:

0,69 cm

Superficie di portanza:

1.051 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,66 Torsione in spatola: 27,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 27,6° Flessione al centro:

108 mm

ADATTO A: élite e bravi sciatori

NON ADATTO A: esordienti, grezzi, insicuri

ADATTO ANCHE A: la mezza classifica che punta sulla discesa

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo sport & training 20%

gara 80%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

160 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKIALP RACE

DYNAFIT PDG Poche decine di grammi in più rispetto agli sci race puri marcano comunque una robusta distanza dagli sci light touring più leggeri. Però la caratteristica che lo differenzia maggiormente dal nuovo Dynafit DNA non è tanto il peso in più ma la sciabilità molto permissiva per chiunque. La cosa ha senso anche oggi, in tempi di tecnologie ai limiti, nell’ottica dello sport orientato al fitness e alla partecipazione invece che alla prestazione pura. Dynafit PdG è uno sci molto collaudato, che propone una costruzione solida e flex amichevole coerentemente con questa logica. Prevalgono anche al primo esame tra i suoi caratteri l’anima in legno e la struttura cap tridimensionale modulata nelle diverse sezioni dell’asta. LAB // Fondo molto concavo e non del tutto spianato con i pochi passaggi resi possibili dall’altezza minimale della lamina, sciolinato, non improntato. Lamine 1,4 x 1,0 mm a 88,8° e 1,2° di tuning, da rifinire meglio anche per via della ruggine presente su questo paio. Da settare quanto possibile senza danneggiarlo con l’asporto di materiale, altrimenti poco maneggevole. SULLA NEVE // Si sente tanto materiale sotto il piede, che modula gli impulsi dello sciatore e assorbe le risposte dal fondo. Sciisticamente rotondo, morbido, tranquillo. Facilita tollerando le incertezze e cedendo ai comandi più della media di segmento. La risposta è lenta rispetto a esigenze race, ma adeguata al touring sportivo. Corrispondentemente PdG non tiene le linee tagliate cattive, specie sul fondo duro, ma accompagna bene le virate classiche con un buon compromesso tra il supporto di tutta l’asta e la regolarizzazione della fase di slittamento. Sempre facile per esordienti e occasionali, che ne trarranno vantaggio anche in situazioni un po’ delicate alpinisticamente. Un po’ troppo cedevole e pacifico per sciatori esigenti o muscolari.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

cap

790 gr

legno di Paulownia, laminati di carbonio e fibra di vetro

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

161 cm

Made in: n.d. Prezzo:

650 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

160,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

99/65/80 mm 98,4/64,3/79,3 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

18,4 m

Contatto lamina:

134,5 cm

Peso dichiarato:

790 gr

Peso rilevato:

735 gr (735 gr - 735 gr)

Rocker in punta:

20,1 cm

Rocker in coda:

4,9 cm

Ponte:

0,88 cm

Superficie di portanza:

1.030 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,71 Torsione in spatola: 27,1° Torsione al centro: 1° Torsione in coda: 27,7° Flessione al centro:

93 mm

ADATTO A: fitness e intensità in montagna

NON ADATTO A: gareggiare per la classifica

ADATTO ANCHE A: fitness touring in pista

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo fitness & fun 90%

gara 10%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 161


SCI SKIALP RACE

DYNASTAR Pierra Menta Factory È ancora lo sci delle ultime due stagioni, più uno strato composito di rinforzo in spatola. Conserva il primato della leggerezza e non ha mostrato carenze strutturali particolari sui campi di gara. Dynastar non ha mai rinunciato alla costruzione full sandwich, neppure quando tutti optavano per il cap più o meno strutturale e più o meno full. In Factory la terza dimensione è appena accennata solo alle estremità, dove il topsheet piega per qualche millimetro sul fianchetto verticale. Tip rocker appena accennato, per il resto lamina a terra fino in fondo sotto una sagoma classica di stile alpino. Dimensioni e portanza sono leggermente sopra la media del segmento race (e si apprezzano). LAB // Fondo irregolare non del tutto spianabile con ragionevole asporto di materiale. Solo sgrossato, sciolinato. Belle lamine 1,4 x 1,5 mm a 89,1° e tuning 1,8° (troppo per questi utilizzi), finitura buona. SULLA NEVE // Alla terza stagione della generazione Factory, Pierra Menta si trova ora in compagnia di altre due buone costruzioni sandwich, Kastle TX 65 e Dynafit Race. Ma lui ha qualcosa in più, sempre, anzi già in ski room. Nonostante il peso minimo è equilibrato nelle forze lungo le aste, nelle risposte, nelle nevi irregolari. Facile, immediato, intuitivo, ma senza rinunciare a un milligrammo di performance sciistica. Fa tutto e lo fa molto bene, dalla calata a precipizio della gara alla sciata pulita su ogni arco se non c’è fretta. È un po’ più propenso alla linea lunga, che traccia con un bel mix tra spianatura e copiatura del terreno, però non serve molto per arrotondare nel lento e nello stretto. Anzi, fa tutto lui una volta messo in curva con tecnica appena corretta. Per apprezzarne la grande qualità bisogna essere bravi ed esigenti, e un livello argento-oro già coglie le differenze col resto del mondo. Non mette in difficoltà nessuno e può perfino aiutare debuttanti e reprobi. Numero uno all’unanimità anche stavolta.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich

645 gr

EAR THERYACE F O I K P S KIAL S

Anima: legno, fibra di vetro, laminati metallici e fibra di carbonio bi-direzionale Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

150, 160 cm

Made in: Francia Prezzo:

1.050 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

160 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

96/65/79 mm 95,7/64,9/78,7 mm

Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

22,2 m

Contatto lamina:

140,7 cm

Peso dichiarato:

645 gr

Peso rilevato:

650 gr (645 gr - 655 gr)

Rocker in punta:

14,8 cm

Rocker in coda:

3,1 cm

Ponte:

1,05 cm

Superficie di portanza:

1.070 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,61 Torsione in spatola: 20,3° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 23,7° Flessione al centro:

141 mm

ADATTO A: forti, bravi e bon vivant

NON ADATTO A: insensibili alla bellezza

ADATTO ANCHE A: sport, montagna veloce, con classe

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo fitness & fun 15%

gara 70%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

15% sport & training

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

162 > Buyer’s Guide 2019

2019

5

10


SCI SKIALP RACE

FISCHER Alpattack Carbon La versione 2019 di Alpattack conserva la caratteristica che rende unici alla vista i Fischer per il touring: il guscio cap strutturale assume forme diverse in sezione lungo lo sviluppo dello sci, con il tipico topsheet semitondo dalla zona attacco fino alle estremità. La novità evidente per questa stagione è la geometria della spatola, ridotta in dimensioni e alzo rispetto alla precedente (che, diciamolo, risultava un po’ eccessiva all’occhio). Sotto il piede si ripete il doppio scatolato sul quale fissare l’attacco, interrotto tra punta e tallone per agevolare la deformazione dell’arco. L’anima è un sandwich articolato nell’alternanza di legno e carbonio. LAB // Fondo molto concavo e non spianabile del tutto, impronta scaricata media, sciolinato. Lamine 1,5 x 1,2 mm a 89° e 1° di tuning, da rifinire meglio dopo aver abbassato il tutto quanto possibile per ridurre almeno un po’ la concavità del fondo. SULLA NEVE // Subito il confronto con il suo predecessore: molto migliorato all’anteriore. Ha certamente contribuito la spatola più equilibrata al resto del progetto. Davanti è più presente sul fondo, la spatola non tira dentro lo sci, come si dice in gergo, oscilla meno, e il resto della struttura relativamente morbida non subisce, come capitava prima in alcune situazioni. Globalmente lo sci risulta in buon equilibrio spostato verso la docilità, l’immediatezza, l’adattamento al terreno. È sempre molto facile, anche facilitante, agile. Facilissimo da inserire, da girare, da svincolare, e poi sufficientemente stabile su linee aperte se non si esagera in velocità troppo oltre la media del gruppo (è l’opposto del nuovo Atomic e di Hagan). Sci furbo, positivo, può aiutare molto i livelli base e salva un po’ di gamba nelle lunghissime discese delle gare popolari LGC. Chi proviene dal fondo lo apprezzerà più di chi proviene dall’alpino. Sciabilità rotonda, continua, piacevole, perfetta per il fitness veloce e il touring sportivo no-race. Last but not least, guardate un po’ il peso!

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich

650 gr

legno di Paulownia con tecnologia Air Tec Ti e traverse in carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

151, 161 cm

Made in: n.d. Prezzo:

749 euro

Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

160,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

96/65/78 mm 95,7/64,2/77,2 mm

Raggio dichiarato:

20,7 m

Raggio calcolato:

21,3 m

Contatto lamina:

137,8 cm

Peso dichiarato:

650 gr

Peso rilevato:

660 gr (650 gr - 670 gr)

Rocker in punta:

16,7 cm

Rocker in coda:

4,2 cm

Ponte:

1,23 mm

Superficie di portanza:

1.038 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,64 Torsione in spatola: 27,3° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 27,4° Flessione al centro:

115 mm

ADATTO A: molti nel gruppo, anche davanti

NON ADATTO A: violenti, grezzi

ADATTO ANCHE A: fitness di qualità mix pista

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo fitness & fun 15%

gara 70%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

15% sport & training

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 163


SCI SKIALP RACE

HAGAN Ultra 65 Gli sci race di Hagan erano storicamente noti per tolleranza e agilità. L’attuale Ultra 65 è invece un’arma per veri guerrieri, quelli della notte specialmente. Già al primo contatto rivela molta forza lungo tutta l’asta, e il semifianchetto verticale è ben dimensionato. Il topsheet strutturale contribuisce a modulare flex e torsione variando in sezione lungo l’asta. La spatola si alza e si allarga, in controtendenza rispetto alle sagome sfinate adottate ultimamente da altri costruttori. LAB // Fondo molto concavo, ancora un po’ dopo gli 8 passaggi in macchina di riscontro. Buona impronta scaricata, sciolinato. Lamine 1,2 x 1,1 mm a 89° e 1° di tuning, finitura buona. Da spianare il più possibile. SULLA NEVE // Sci nettamente da linea, stabile in velocità, vincolato e fermo anzi incollato su fondi anche duri. Non copia ma spiana con molta forza ben distribuita lungo l’asta. Molto bello per chi lo cavalca deciso e sa sempre cosa fare dopo averlo indirizzato, altrimenti non perdona e va dritto. Per ottimi sciatori che mollano: permette di alzare la velocità un po’ oltre, oppure di scendere facendosi portare con più sicurezza. Ideale per gli straight-down nelle notturne in pista. Diventa maneggevole ai piedi di gente che sa far ‘passare sotto’ gli sci, come si dice in gergo, e quindi di ottima formazione ed esperienza nello sci alpino. Non per livelli tecnici bassi, non per il gruppo che manovra sul fondo rovinato perché diventa difficile e faticoso. Va bene certamente per il massimo livello, ma in realtà a loro non serve neppure così cattivo: forse andrebbe ancora meglio per quelli forti appena dietro, in cerca dell’attrezzo che permette di colmare il gap in discesa con i primi. Si confronta direttamente con Atomic UL 65 2019, con differenze su neve riferibili più alle caratteristiche personali che agli attrezzi.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

diamond sidewall

700 gr

Anima: legno di Paulownia alleggerito tra due strati di carbonio Soletta:

polietilene sinterizzato

Lunghezze disponibili:

151, 161 cm

Made in: Austria Prezzo:

599,99 euro

Sito: www.hagan-ski.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

160,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

97/65/80 mm 96,7/64/78,8 mm

Raggio dichiarato: 22-23-24 m (multiraggio) Raggio calcolato:

20,2 m

Contatto lamina:

138,4 cm

Peso dichiarato:

700 gr

Peso rilevato:

692,5 gr (695 gr- 690 gr)

Rocker in punta:

15,9 cm

Rocker in coda:

4,9 cm

Ponte:

0,65 cm

Superficie di portanza:

1.050 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,66 Torsione in spatola: 26,9° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 27,4° Flessione al centro:

128 mm

ADATTO A: veloci, decisi, sicuri

NON ADATTO A: sciata conservativa, rotonda, manovrata

ADATTO ANCHE A: pista, in gara o per sport

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo gara 100%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

164 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKIALP RACE

KÄSTLE TX 65 HP Al suo debutto ufficiale dopo alcune fugaci apparizioni, è pronto lo sci race del collaudato programma TX di Kastle. Come tutta la linea TX per il touring, anche 65 è molto caratterizzato dal visibilissimo ed estremo alleggerimento della spatola, ottenuto tramite la riduzione a un solo foglio di carbonio della sua area centrale. Vengono così contenuti il peso ma soprattutto le oscillazioni inerziali a vantaggio della rigidità in torsione. TX 65 gode della costruzione sandwich, il cui flex sincero è apprezzabile già alla palpazione in rastrelliera. LAB // Fondo irregolare da concavo a convesso, non del tutto correggibile, impronta scaricata variamente incisa a seconda delle irregolarità, non sciolinato. Lamine 1,3 x 1,2 mm a 89°, niente tuning, fenolo sporgente, finitura da rivedere. Set up obbligatorio SULLA NEVE // Una bella sorpresa. Ottimo scietto piuttosto completo, elastico, reattivo, diretto, sciabile con facilità e soddisfazione. Se non sai cosa vuoi, con TX 65 non sbagli. Richiede un po’ di centralità perché il sostegno dietro non è quello tipico degli sci race classici, specialmente di quelli da linea per l’élite. Comunque l’elasticità della coda riporta in avanti con decisione a riprendere l’assetto dopo un arretramento standard. Meglio impostabile su raggi medi e corti, in realtà non soffre di vere lacune neppure in velocità. Si tratta solo di far conoscenza con attrezzi più elastici della media race perché nei fatti TX 65 sta giù sul fondo ben aderente su tutta la lunghezza. Per nulla affaticante, molto piacevole e divertente quando si ha tempo di sciare. La costruzione sandwich si fa apprezzare molto nei terreni irregolari dove rivela un bell’equilibrio tra tutte le caratteristiche necessarie fuori. Il confronto più appropriato è con Dynastar Pierra Menta Factory, che richiama nel carattere vivo e sincero ma non ancora nella qualità: detto così è penalizzante, ma bisogna considerare che l’altro è il primissimo della classe.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich-sidewall

690 gr

legno di Carrubo con laminati di carbonio intrecciato

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

160 cm

Made in: Austria Prezzo:

1.050 euro

Sito: www.kaestle.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

160,3 cm

Sciancratura dichiarata:

98,5/65/79,8 mm

Sciancratura rilevata:

99,1/65/79,9 mm

Raggio dichiarato:

22 m

Raggio calcolato:

20,2 m

Contatto lamina:

140,8 cm

Peso dichiarato:

690 gr

Peso rilevato:

695 gr (705 gr - 685 gr)

Rocker in punta:

14,3 cm

Rocker in coda:

4,1 cm

Ponte:

0,82 cm

Superficie di portanza:

1.088 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,64 Torsione in spatola: 26,9° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 26,9° Flessione al centro:

137 mm

ADATTO A: molti, ma più apprezzabile se sai sciare

NON ADATTO A: grezzi & cinghialoni

ADATTO ANCHE A: giovani, donne, pesi leggeri

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo sport & training 30%

gara 70%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 165


SCI SKIALP RACE

MOVEMENT Race Pro 66 Lo sci race di Movement adotta il massimo livello della esclusiva tecnologia del carbonio del costruttore svizzero. I progetti Movement si basano su molta ricerca applicata a pochi elementi costruttivi, ognuno dei quali può così caratterizzare sensibilmente la performance di un dato attrezzo. Per Race Pro 66 gli elementi chiave sono il posizionamento dei laminati compositi, un carbonio mono direzionale e uno portante tessuto su cinque assi (la tecnologia dei quali viene accuratamente custodita), e la selezione del legno leggero dell’anima. LAB // Set up post produzione. Fondo ancora leggermente irregolare, quasi piatto dopo gli 8 passaggi di riscontro, improntato, sciolinato. Buone lamine 1,4 x 1,3 mm a 89,8° e 1,3° di tuning, finitura accettabile. SULLA NEVE // Race Pro 66 conferma le stesse caratteristiche che l’hanno fatto apprezzare da sempre come scelta sciabile, tollerante, piacevole. Non serve eseguire tutta la catena tecnica per indirizzarlo, poi si piega facilmente sotto la spinta. Anche l’anteriore, che specialmente sul duro e per qualche periodo di adattamento si percepisce leggero, prende alla svelta e c’è non appena serve. Occorre un minimo di adattamento per conoscerlo e fidarsi. Quello che si capisce subito, invece, è che passa ed emerge bene nelle nevacce e sui fondi irregolari. Resta uno sci orientato verso la guidabilità, gira rotondo e copia il terreno, diverte nel fitness anche senza sollecitarlo troppo, ma la coda sostiene le linee veloci. Agevola quando si è stanchi e bisogna passare dove è già passata mezza classifica, e i due millimetri in più sotto il piede rispetto alla media race sono importanti. Peso rilevato record, molto inferiore a quello dichiarato.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full carbon technology

700 gr

(top secret) Anima:

legno di Carrubo super leggero con laminati di carbonio

Soletta:

grafite P-Tex 5.000

Lunghezze disponibili:

160 cm

Made in: n.d. Prezzo:

778 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

160,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

96/66/80 mm 95,4/65,4/78,7 mm

Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

23,5 m

Contatto lamina:

142,6 cm

Peso dichiarato:

700 gr +/- 30 gr

Peso rilevato:

627,5 gr (625 gr -630 gr)

Rocker in punta:

13,9 cm

Rocker in coda:

2,3 cm

Ponte:

1,03 cm

Superficie di portanza:

1.087 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,58 Torsione in spatola: 27° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 27,3° Flessione al centro:

140 mm

ADATTO A: tutti gli sciatori sportivi di buona qualità

NON ADATTO A: eccessivi e potenti

ADATTO ANCHE A: sport e fitness dentro e fuori pista

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo sport & training 30%

gara 70%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

166 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKIALP RACE

SALOMON S/LAB Minim Anche nel settore race Salomon segue una propria strada indipendente. Minim è lo sci più largo e portante con i suoi quasi 69 millimetri al centro contro una media di 64-65. Il suo peso rientra invece nella media dei 700 grammi pur restando uno sci molto orientato alla stabilità e alla velocità in discesa, come richiesto agli ingegneri da Kilian Jornet che ne è stato il primo sviluppatore. Le geometrie sono super concrete con tanta lamina a terra, pin rocker appena accennato e una costruzione con fibre esclusive lino+carbonio, legno di Carrubo (non la solita Paulownia) e alveolari, rivelatasi molto affidabile anche nel tempo. LAB // Fondo in planarità, impronta scaricata bella, sciolinato. Buone lamine 1,30 x 1,40 mm a 88,5° e tuning 1°. Finitura da ripassare a mano col diamante per esigenti e sensibili, filo bello. Pronto così per la neve. SULLA NEVE // Sci centrato. Forte, stabile, aggressivo sul fondo e presente sulla neve dal primo all’ultimo millimetro con distribuzione equilibrata delle forze sulla lunghezza. Risolve gli imprevisti, passa deciso nello scabroso, è facile globalmente perché si impone al fondo meglio della media di segmento. Più da linea veloce che da manovre nel corto stretto, curva comunque più rotondo, svincola ed è più permissivo del nuovo Atomic Backland 65 UL e di Hagan Ultra 65. Forza più dimensioni lo rendono lo sci più ‘sci’ del segmento race, e anche il più adatto a utilizzi extra gara in montagna (è o sci utilizzato da Bargel per scendere dal K2). La maggiore larghezza permette di dare più spigolo e piega senza che la scarpa tocchi la neve sui fondi duri. Per chi non viaggia tra i primi può essere vantaggioso scaricarlo in coda addolcendo il filo per un paio di centimetri in più e tenere il tuning almeno attorno a 1°. Per tutti vale il suggerimento di tagliare la pelle più vicino del solito alla lamina per farle trovare grip nella traccia ovalizzata dai passaggi di sci più stretti.

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

SKIA

2019

peso

Costruzione:

full cap

720 gr

Anima: legno di Carrubo con strati di carbonio e lino su tutta la lunghezza Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

160 cm

Made in: Austria Prezzo:

839 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

159,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

97/68/83 mm 97/68,8/82,8 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

23,2 m

Contatto lamina:

139,9 cm

Peso dichiarato:

720 gr

Peso rilevato:

742,5 gr (740 gr - 745 gr)

Rocker in punta:

15,5 cm

Rocker in coda:

3,1 cm

Ponte:

0,83 cm

Superficie di portanza:

1.110 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,67 Torsione in spatola: 27,4° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 28,1° Flessione al centro:

78 mm

ADATTO A: bravi, veloci, esigenti

NON ADATTO A: donne incerte, leggeri, indecisi

ADATTO ANCHE A: performance atletica, fitness top level

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo mountain endurance 10%

gara 70%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

20% sport & training

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 167


SCI SKIALP RACE

SKI TRAB Gara Aero Powercup Si tratta di una versione meno severa, di utilizzo più allargato, dei World Cup 60 e 70. In Powercup una pregiata ed elaborata anima in legno prende il posto dell’elemento in aramide alveolare. Alla bilancia non fa una grande differenza, al piede viene fornita più fluidità in sciata. Praticamente il fortunato Lirace adottava la stessa scelta applicandola ai World Cup precedenti, mentre Powercup la inserisce nel l’attuale progetto Attivo. Sono presenti invece tutte le altre tecnologie dei 14 componenti assemblati in un Trab da gara. LAB // Fondo praticamente piatto, perfettamente improntato, sciolinato bene. Lamine 1,4 x 1,2 mm a 89,9° e 1° di tuning ben rifinite. Tradizionale set up di qualità superiore Ski Trab: pronto all’uso. SULLA NEVE // Sci centrato. Precisione, qualità, sensibilità sono allo stesso livello dei World Cup 60 e 70. In più c’è la scivolata fluida, rotonda, pastosa, e le forze sono meglio ripartite in continuità lungo tutta l’asta. Molto facile per tutti, regge comunque senza incertezze le forze in gioco nelle situazioni di gara comprese le emergenze. Resta uno sci agile più che da linea, esce bene, passa meglio di 70 quando questo tende invece a incontrare spezzando tra piede e anteriore, non perde quota anche se sciato con poco carico. Leggero al piede e specialmente alle estremità, non richiede però quel po’ di curve per imparare a fidarsi. Immediato, prendi, vai e fai senza dover pensare a niente se non a sciare, anche grazie all’ottimo set up di fabbrica. Più vivo, piacevole, invitante, tollerante delle versioni 100% race con l’elemento in aramide a fronte di una differenza davvero minima quando portato al limite.

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

SKIA

2019

peso

Costruzione:

cap Piuma quadriassiale

760 gr

Anima: legno leggero avvolto in un box di fibra di vetro, rinforzi in carbonio Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

157, 154, 171 cm

Made in: Italia Prezzo:

699 euro

Sito: www.skitrab.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

164 cm

Lunghezza rilevata:

161,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

91/64/80 mm 90,8/63,5/79,4 mm

Raggio dichiarato:

21,5 m

Raggio calcolato:

22,2 m

Contatto lamina:

138,5 cm

Peso dichiarato:

760 gr

Peso rilevato:

760 gr (760 gr - 760 gr)

Rocker in punta:

18,1 cm

Rocker in coda:

3,5 cm

Ponte:

0,79 cm

Superficie di portanza:

1.029 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,74 Torsione in spatola: 27,5° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 28,4° Flessione al centro:

108 mm

ADATTO A: sciare meglio di come già scii sui race

NON ADATTO A: alleggeritori ossessivi compulsivi

ADATTO ANCHE A: qualità nel fitness e nello sport

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo mountain endurance 10%

gara 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% fitness & fun

20% sport & training

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

168 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKIALP RACE

SKI TRAB Gara Aero WC 70 Questo è lo sci da gara per antonomasia che, insieme alla versione 60 più morbida e sensibile, è anche molto probabilmente il più diffuso, conosciuto, e utilizzato nelle parti alte delle classifiche. Nei World Cup si concentrano ben 14 parti diverse, assemblate secondo tecnologie spesso uniche. Il progetto è in piena filosofia Ski Trab, originale e innovativa. Ski Trab, per esempio, non ha mai creduto nei rocker, battendo invece la strada dei flex progressivi mantenendo tutta la lamina possibile a contatto col fondo, e le tendenze attuali dei profili race le stanno dando ragione. Il cuore dei WC70 è l’anima in aramide alveolare, che supera i limiti del legno. Ma la caratteristica ‘core’ è l’affidabilità universalmente riconosciuta della loro costruzione. LAB // Fondo praticamente piatto, leggermente concavo solo in spatola, impronta ben incisa, taglio pulito, sciolinato. Lamine 1,5 x 1,0 mm (un po’ bassine anche per gli standard race) a 88,8° e 1° di tuning. Lamina bella, difficile da lavorare. Il bordo sporge sopra la lamina, va pareggiato. SULLA NEVE // Nonostante la forza della struttura si tratta di uno sci molto sensibile agli impulsi dello sciatore e preciso nelle risposte. Non serve spingere, è molto meglio dosare perché gli basta pochissimo per obbedire ai comandi, ma è fatto per accompagnare anche i maltrattamenti tecnici degli sciatori grezzi. Il grip sotto il piede è nettamente il più deciso della categoria, mentre davanti si percepisce leggero specialmente sui fondi duri. Basta darsi il tempo di capire che c’è da fidarsi, e continuando con la tecnica fina lo sci esprime sulla neve la sua raffinatezza costruttiva. Spingendo inutilmente, invece, l’anteriore può perdere continuità fino a incontrare in uscita dalle nevi profonde e nel mosso. Confronti tra confrontabili: più sciabile di Dynafit DNA, meno rotondo e fluido di Dynastar Pierra Menta Factory.

TION SELECLP RACE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

SKIA

2019

peso

Costruzione:

cap quadriassiale

Anima:

715 gr

aramide, scatola torsionale

in carbonio, rinforzi in fibra di vetro e ibridi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

164, 171 cm

Made in: Italia Prezzo:

919 euro

Sito: www.skitrab.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

164 cm

Lunghezza rilevata:

161 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

91/64/80 mm 90,5/63,2/79,2 mm

Raggio dichiarato:

21,5 m

Raggio calcolato:

22,2 m

Contatto lamina:

138,5 cm

Peso dichiarato:

715 gr

Peso rilevato:

692,5 gr (690 gr - 695 gr)

Rocker in punta:

17,8 cm

Rocker in coda:

3,6 cm

Ponte:

0,9 cm

Superficie di portanza:

1.025 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,68 Torsione in spatola: 27,9° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 29,6° Flessione al centro:

108 mm

ADATTO A: alta classifica, esigenti, gente con piede

NON ADATTO A: leggeri, incerti (e poi sarebbe sprecato)

ADATTO ANCHE A: grezzi, anche se non lo capiscono

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo gara 100%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 169


SCI SKIALP RACE

I MIGLIORI SCI SKIALP RACE 2019

Sci da linea o sci agile? La classifica e il confronto ai limiti con te stesso non lasciano margine di errore. Lo sci migliore non è quello che piace a tutti, ma il più adatto a te e alle tue gare. Scegli prima di tutto in base alle tue caratteristiche. Come scii? Passi tra i primi e molli gli sci, oppure sei nel gruppo e devi barcamenarti tra gobbe e tritato? Pista, fuori, o entrambi? Dopo la scheda che descrive ogni singolo attrezzo, leggi il confronto diretto tra gli sci migliori della stagione.

SKI OF THE YEAR 2019 Dynastar Pierra Menta Factory si conferma per la terza stagione consecutiva. Sci sbagliati non se ne fanno più, ma non solo: tutti hanno raggiunto un livello alto e tutti offrono almeno una caratteristica interessante. Pierra Menta Factory fa qualsiasi cosa almeno un po’ meglio, ma più spesso molto meglio. Spicca su tutti per sciabilità e per precisione. È vivo in risposta ma anche fermo sul fondo. Non ha lacune, non soffre nel confronto con i più agili nè con i più stabili sulla linea. Sarebbe un peccato utilizzarlo solo in gara e sciarlo frettolosamente negli allenamenti. Il più adatto a chi sa sciare, il migliore per i palati fini. Premio speciale per la grafica super. SELECTION 2019 Ecco il confronto diretto tra gli altri sci che più sono piaciuti al nostro team. In genere prevale una caratteristica, ma nella media delle situazioni non soffrono mai. Salomon S-Lab Minim è l’altro attrezzo che uno sciatore esigente definirebbe sci in un segmento nel quale bisogna fare i conti con la leggerezza portata ai limiti fisici e meccanici. È molto più largo del resto del lotto con i suoi 68 mm al centro contro i 64-65 medi. Questo fattore, unito alla struttura forte, lo rende più stabile sulla linea che agile. Per lo stesso motivo viene guardato con sospetto in previsione della maggiore dimensione della pelle (in realtà ininfluente in termini di peso e di scorrevolezza). È nettamente il più adatto all’utilizzo fuori gara in montagna aperta, il migliore per chi arriva dall’alpino e per sciare di polso. Ski Trab Gara Aero Power Cup spicca per immediatezza al piede. Il più facile di tutti da capire e da sciare, riesce a rendere le cose semplici senza cedere qualità e supporto. La pregiata anima

170 > Buyer’s Guide 2019

in legno che lo differenzia dall’aramide adottata nei World Cup spalma la forza più uniformemente lungo tutta l’asta e permette di apprezzare meglio il pregio di tutta la costruzione. Più permissivo, più graduale, ma altrettanto preciso di WC 70. Il maggior peso da pagare (+ 50 grammi medi rispetto a World Cup) per il maggior piacere sciistico è più che equo, anche in gara. Il più adatto a sportivi forti, ma un po’ meno forti sciatori. Il migliore per chi non sa bene cosa vuole ma vuole sci belli. Ski Trab Gara Aero World Cup 70 è il più versatile e affidabile tra gli sci 100% race. Scia meno rotondo, ma regge molto meglio della media i maltrattamenti della sciata di gara. Sta sulla linea quanto basta ma resta agile. Estremamente sviluppato per la gara, ma adatto a un pubblico più ampio rispetto ad altri prodotti 100 per cento race come Hagan e Atomic. Storia e statistiche lo indicano come il più durevole, per eliminare retropensieri sull’affidabilità di uno sci da 700 grammi là fuori. Anche per chi non vorrebbe cambiare sci ogni anno. ESCLUSI ECCELLENTI Kästle TX 65 e Dynafit DNA sono nuovissimi e condividono la maggior parte delle caratteristiche di base. La prima è un bell’equilibrio tra sciabilità rotonda ed efficienza in gara. Qualcosa come Dynastar Pierra Menta Factory, ma non ancora così evoluto e perfezionato. Atomic Backland 65 UL e Hagan Ultra 65 sono simili nella dedizione assoluta alla linea aperta veloce per gente che non ha limiti di velocità (i pistaioli sono avvisati), mentre il rinnovato Fischer Alpattack Carbon rappresenta la loro antitesi più netta: agilità e facilità al massimo disponibile. Super giocoso, molto più stabile rispetto al predecessore, ma ancora un po’ meno presente sotto il piede rispetto a Trab Power Cup.


SCI SKIALP RACE


SCI SKIALP RACE

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE

IN CRESCITA

Fischer Alpattack Carbon Dynafit Pdg Ski Trab Gara Aero Powercup Ski Trab Gara Aero Wc 70 Salomon S/Lab Minim Movement Race Pro 66 Kästle Tx65 Hp Dynastar Pierra Menta Dynafit Dna Blizzard Zero G Race Hagan Ultra 65 Atomic Backland Ul 65

Ski Trab Gara Aero Powercup Fischer Alpattack Carbon Dynafit Dna Dynafit Pdg Dynastar Pierra Menta Kästle Tx65 Hp Salomon S/Lab Minim Movement Race Pro 66 Blizzard Zero G Race Ski Trab Gara Aero Wc 70 Hagan Ultra 65 Atomic Backland Ul 65

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AVANZATO

0

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ALTO LIVELLO

Ski Trab Gara Aero Powercup Salomon S/Lab Minim Kästle Tx65 Hp Dynastar Pierra Menta Ski Trab Gara Aero Wc 70 Movement Race Pro 66 Blizzard Zero G Race Hagan Ultra 65 Fischer Alpattack Carbon Dynafit Dna Atomic Backland Ul 65 Dynafit Pdg

Salomon S/Lab Minim Hagan Ultra 65 Dynastar Pierra Menta Atomic Backland Ul 65 Ski Trab Gara Aero Wc 70 Movement Race Pro 66 Kästle Tx65 Hp Dynafit Dna Ski Trab Gara Aero Powercup Blizzard Zero G Race Fischer Alpattack Carbon Dynafit Pdg

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5

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0

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE

UMIDA, BAGNATA

Dynastar Pierra Menta Blizzard Zero G Race Atomic Backland Ul 65 Salomon S/Lab Minim Hagan Ultra 65 Ski Trab Gara Aero Wc 70 Ski Trab Gara Aero Powercup Kästle Tx65 Hp Dynafit Dna Movement Race Pro 66 Fischer Alpattack Carbon Dynafit Pdg

Dynastar Pierra Menta Ski Trab Gara Aero Wc 70 Ski Trab Gara Aero Powercup Salomon S/Lab Minim Movement Race Pro 66 Kästle Tx65 Hp Fischer Alpattack Carbon Blizzard Zero G Race Hagan Ultra 65 Dynafit Pdg Dynafit Dna Atomic Backland Ul 65

0

5

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FARINOSA

0

VENTATA, CROSTA

Salomon S/Lab Minim Ski Trab Gara Aero Powercup Kästle Tx65 Hp Dynastar Pierra Menta Ski Trab Gara Aero Wc 70 Movement Race Pro 66 Hagan Ultra 65 Fischer Alpattack Carbon Dynafit Pdg Dynafit Dna Blizzard Zero G Race Atomic Backland Ul 65

Salomon S/Lab Minim Kästle Tx65 Hp Dynastar Pierra Menta Ski Trab Gara Aero Wc 70 Ski Trab Gara Aero Powercup Dynafit Dna Atomic Backland Ul 65 Movement Race Pro 66 Hagan Ultra 65 Fischer Alpattack Carbon Dynafit Pdg Blizzard Zero G Race

0

172 > Buyer’s Guide 2019

5

10

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Fabio Meraldi e Adriano Greco 1ST PLACE PIERRA MENTA 1989 Nelle prime gare di sci alpinismo utilizzavamo una semplice tuta da riposo di una società di Atletica, una normale tuta a 2 pezzi. Ognuno si arrangiava nel migliore dei modi con quello che aveva, le problematiche ovviamente erano moltissime. Un giorno, era il 1989, io e Adriano Greco, mio compagno di squadra storico, decidem mo di contattare Valeria per progettare una tuta da gara che avesse tutte le caratteristiche di cui avevamo bisogno . Valeria, che vedeva lontano, non esitò a darci supporto e iniziammo così lo sviluppo e la progettazione della prima tuta da skialp. Iniziò così la produzione e l’innovazione non solo della tuta, ma anche di tutto l’abbig liamento tecnico per lo sci alpinismo. Il vero primo passo per affrontare la montagna in un modo nuovo. Quel giorno, con la prima tutina da sci alpinismo, nasceva l’abbigliamento per lo skialp, e nasceva Crazy. Fabio Meraldi - 10 volte vincitore della Pierra Menta

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SCI LIGHT TOURING

LA SCIABILITÀ OLT R E L A LEG GER EZZ A Da un paio d’anni sosteniamo che il problema del peso è risolto e che l’argomento non è più sul tavolo. La nuova frontiera sono le prestazioni del leggero

erfino sulle piste da sci alpino, tirate a biliardo e servite dagli impianti di risalita, fa capolino l’argomento della leggerezza di sci e scarponi. Mossa di marketing per sollecitare il mercato o evoluzione tecnica che sia, sta di fatto che ricerca e sviluppo sono giunti a risultati superiori soprattutto grazie alle esigenze dello sci di montagna aperta, dove si sale sulle proprie gambe e la leggerezza è da sempre un elemento cruciale.

P

Ora i progettisti sembrano aver accumulato know-how sufficiente a muoversi tra le applicazioni dei materiali superleggeri, fibre composite specialmente, almeno con la stessa abilità che avevano già acquisito su materiali più tradizionali e pesanti. E giudicano che possa rivelarsi vantaggiosa anche nel campo della performance pura, la pista. Qui invece ne siamo certi da un po’, e con i test sulla neve di questa stagione si è verificato un episodio significativo di rottura (col passato, non di sci). Con questa stagione anche il casato di nobile stirpe K2 Wayback ha alleggerito radicalmente, riunendosi al resto del mondo touring. Nelle prossime pagine dedicate light touring c’è solo Wayback 80 per via dei nostri criteri che contemplano le dimensioni, ma anche 88, 96 e 106 nei segmenti touring e freetouring sono diventati sci indiscutibilmente leggeri: senza nessuna limitazione in salita come neppure nelle difficoltà alpinistiche. Citiamo i Wayback perché dalla loro comparsa erano sempre stati l’icona, il paradigma della sciabilità per antonomasia: rotondi, elastici, pastosi, efficaci.

Ora, dopo anni e anni di sviluppi applicati conservando sempre lo stesso carattere piacione, i nuovi Wayback hanno modificato nettamente la caratteristica distintiva che ne decretava il successo. La loro risposta su neve è molto diversa da prima e li citiamo perché una domanda d’obbligo ai tester è stata: allora, per sciare preferisci questi o quelli di prima? Hanno preferito questi, cioè quelli nuovi, alleggeriti di oltre il 20 per cento del loro peso fino ai migliori livelli dei rispettivi segmenti e che sciano in modo radicalmente diverso da quello inconfondibile che aveva fatto del Wayback il riferimento più imitato. Come già osservato nelle ultime due stagioni, succede spesso che la versione più leggera di uno stesso sci si riveli più viva, forte e divertente di quella standard. La leggerezza richiede un po’ di adattamento a chi era abituato a materiali tradizionali, ma non impone dei veri limiti se tutto quello che sta sopra lo sci fa pacchetto, se lo sciatore non si disunisce. Ma anche in termini di tolleranza gli sci leggeri stanno guadagnando terreno. Resta sempre vero, però, che qualche decina di grammi di materiale (generalmente di alto pregio e funzionalità) in più o in meno influenza la performance di un attrezzo leggero molto più sensibilmente che quella di un attrezzo standard. Pur rimanendo all’interno di questo stesso segmento light touring, quindi, i 200 grammi di differenza tra uno sci da 850 grammi e uno da 1.050 producono in pratica effetti superiori di molto a quelli di 200 grammi di differenza tra due sci di massa superiore presentati nei segmenti successivi touring, freetouring e freeride.

Tutti gli sci light touring sono stati montati con attacco ATK Haute Route 2.0 da 165 grammi in ALU 7075, acciaio inossidabile e POM, range di sgancio 5-10.

174 > Buyer’s Guide 2019



SCI LIGHT TOURING

ATOMIC Backland 78 UL UL sta per Ultra Light e significa che l’anima in legno leggero è supportata da un elemento tridimensionale in carbonio. La sua funzione è anche di alleggerimento, ma l’effetto più importante consiste nella modulazione di una notevole forza lungo lo sci. Le versioni Backland non-UL di 78 e 85, invece, risultano dei best seller per via del prezzo entry a fronte di una sciabilità molto permissiva e di qualche decina di grammi in più. Tutti i Backland, anche quelli per il freeski attorno ai 100 millimetri, sono attrezzi da montagna aperta, fatti per coprire le situazioni tipiche. Le taglie di 78 UL variano di soli sei centimetri dal 151 al 175, e i relativi raggi aumentano di un metro per step, consentendo molta scelta e contenendo le differenze. LAB // Tutto il fondo in leggera concavità, ridotta alla sola spatola dopo gli 8 passaggi di riscontro in macchina. Niente impronta né sciolina. Belle lamine 1,5 x 2,0 mm a 89,1° e 1° di tuning, ben rifinite. Da settare il fondo, casomai dopo qualche uscita di assestamento. SULLA NEVE // Sci per tutti, per il quale tutti trovano un utilizzo e almeno un aspetto positivo. Facile, agile e leggero al piede. Inizialmente sembra anche troppo leggero sul fondo e invece non va e non mette mai in crisi. Completissimo per il touring sintonizzato su queste dimensioni limitate - tendenzialmente primaverile - ma si muove bene anche in inverno dentro la neve profonda e passando con leggerezza sulle croste, senza agganciare. Non ha lo spunto di Salomon X-Alp ma è apprezzabile sciisticamente anche dal principiante, che potrebbe tenerselo fino a quando diventerà una belva e lo sceglierà per la Cham-Zermatt saltando un rifugio per tappa. Ideale per il connubio grande dislivello+sciata divertente. Perdona e aiuta, gira rotondo, chiude, anche se è un peccato farlo andare troppo piano. Perfetto sci touring per chi arriva dalle gare, senza necessità di adattamento, o per un utilizzo sportivo da parte di alpinisti in fase fitness.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap sidewall

980 gr

Anima: legno di Pioppo e Carrubo con strato di carbonio su tutta la lunghezza Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 151, 157, 163, 169, 175 cm Made in: Austria Prezzo:

699 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

169 cm

Lunghezza rilevata:

169,5 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

113/78/102 mm 111,5/77,7/102,2 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

15,5 m

Contatto lamina:

134,4 cm

Peso dichiarato:

980 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.050 gr (1.045 gr - 1.055 gr)

Rocker in punta:

23,5 cm

Rocker in coda:

10,1 cm

Ponte:

0,63 cm

Superficie di portanza:

1.240 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,85 Torsione in spatola: 20,3° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 21,5° Flessione al centro:

75 mm

ADATTO A: tutto il mondo touring

NON ADATTO A: nulla da segnalare nel suo segmento

ADATTO ANCHE A: donne, leggeri, sportivi, fitness touring

Predisposizione utilizzo speed touring 25%

grandi dislivelli e approach 25%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

25% easy skialp

25% montagna aperta

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

176 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

ATOMIC Backland 85 UL Il restyling non è solo grafico. La spatola è stata scaricata ulteriormente attraverso una decisa fresatura in tuning che va ad abbassare la quota della soletta lungo i bordi, creando forte convessità. Inoltre l’alzo prosegue quasi rettilineo dopo il primo raggio dal contatto neve. La coda è ancora più tapered, allungata, anch’essa nel senso di maggior libertà di svincolo in equilibrio con la nuova spatola. Internamente UL 85 conferma l’anima in legno leggero ma rinforzato con parti più dense, e soprattutto l’elemento 3D in carbonio che qualifica la performance degli Atomic di alta gamma. LAB // Leggera concavità su tutta la lunghezza, corretta dagli 8 passaggi di riscontro. Niente impronta, sciolinato. Buone lamine 1,9 x 1,5 mm a 89° e 1° di tuning, buona finitura un po’ aggressiva dietro. Da spianare e improntare. SULLA NEVE // UL 85 si conferma al top per il touring leggero tendenza sciistica. Repertorio completissimo fino a interpretazioni new school. Il restyling conserva il tono muscolare che permette di alzare la velocità, ma ha introdotto un netto aumento dell’agilità in ogni situazione, specialmente nel lento stretto, dove sorprende girando da solo. Non era difficile neppure prima, ma ora è adatto in assoluto a situazioni tipiche del touring classicone. Facilita anche sciatori passivi, ma per apprezzarlo come merita serve sciare bene. Passa ancora meglio sopra le croste, riprende subito spigolo se serve. Non può mettere in difficoltà nessuno e la facilità di svincolo non deve intimorire in velocità perché lo sci resta comunque stabile, attaccato giù, tiene linea e quota portando con naturalezza. Divertente, reattivo, risposta bella piena ai fine curva spinti, tono e presenza lungo tutta l’asta. La coda allungata è comunque rigida quanto serve per sostenere nelle emergenze e sul ripido. Più permissivo di Dynastar Vertical Factory, ma meno miracoloso tagliando curve al limite. È un riferimento.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

LIGHT

2019

peso

Costruzione:

cap sidewall HRZN Tech Tip

980 gr

Anima: legno di Pioppo e Carrubo, con strato di carbonio su tutta la lunghezza Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

158, 165, 172, 179 cm

Made in: Austria Prezzo:

749 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

172 cm

Lunghezza rilevata:

171,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

117/85/105,5 mm 116,6/85,5/105,3 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

18,1 m

Contatto lamina:

135,8 cm

Peso dichiarato:

980 gr @165 cm

Peso rilevato:

1.112,5 gr (1.135 gr - 1.090 gr)

Rocker in punta:

22 cm

Rocker in coda:

12,6 cm

Ponte:

0,49 cm

Superficie di portanza:

1.334 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,83 Torsione in spatola: 23,9° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 26,7° Flessione al centro:

86 mm

ADATTO A: allround moderno di alto livello

NON ADATTO A: nessuna controindicazione

ADATTO ANCHE A: allargare e allungare

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 177


SCI LIGHT TOURING

BLIZZARD Zero G 85 I telai interni costituiti da un foglio di carbonio piegato su tre dimensioni vengono adottati anche da Blizzard per la linea Zero G, col nome Carbon Drive. Tutti i costruttori che utilizzano scheletri simili a supporto del legno leggero li assemblano sugli sci di alta gamma o comunque da performance. La leggerezza in questo caso è un effetto secondario rispetto ad aumento e distribuzione della forza. La scatola di torsione ‘aperta’ così ottenuta viene assemblata in Zero G con una costruzione sandwich e chiusa da un lungo sidewall. Rocker alpini alle estremità e una bella coda allungata fanno parte di una geometria molto attuale, che Blizzard ha adottato tra i primi per gli sci touring. LAB // Buona planarità del fondo tranne che in coda, dove la concavità non è del tutto azzerabile. Niente impronta, poca sciolina. Lamine 1,39 x 1,40 mm a 89° e 1, 9° di tuning (troppo per l’utilizzo generale), finitura da rifare soprattutto per togliere bava. Meglio delle scorse stagioni, comunque da settare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sanwich compound sidewall

1.050 gr

legno di Paulownia, laminato di carbonio e due strati di fibra di vetro

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili: 157, 164, 171, 178, 185 cm Made in: Austria Prezzo:

600 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata:

170 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

116/85/99,5 mm 116,4/83,6/99,3 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

17,9 m

Contatto lamina:

131,6 cm

Peso dichiarato:

1.050 +/- 50 gr @164 cm

Peso rilevato:

1.132,5 gr (1.135 gr - 1.130 gr)

Rocker in punta:

25,6 cm

Rocker in coda:

11,9 cm

Ponte:

0,35 cm

Superficie di portanza:

1.260 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,9 Torsione in spatola: 21,2° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 24,9° Flessione al centro:

76 mm

ADATTO A: molti, ma dal livello medio in su

SULLA NEVE // Bello sci, vero, efficiente e di carattere alpino, molto portato a tirare linee regolari se lo sciatore proviene dalla pista. Facile in rapporto alla performance, in inversione e in entrata va solo aspettato quell’attimo che risolve tutto. Pastoso nello scorrimento sulla linea e nella reattività bella piena. Curva rotondo, risolve in fretta, passa bene a fine curva e uscendo dalle buche, non incontra e non si immerge nelle nevi profonde restando su un buon assetto orizzontale. Da lavorare bene per chiudere stretto, oppure basta lasciargli il mezzo metro in più. Buon comportamento regolare in sliding su croste e fondo mosso, asseconda stili new school ma dà il suo meglio sciando dinamicamente la scuola classica e in conduzione veloce. Per quasi tutti, ma meglio apprezzabile da bravi, esperti, e dagli esigenti che si tolgono lo sfizio del loro primo scietto leggero

NON ADATTO A: total beginners

ADATTO ANCHE A: provenienti dallo sci alpino

Predisposizione utilizzo freetouring 10%

montagna aperta 90%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

178 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

DYNAFIT Speed 76 Modello continuativo dopo la sua presentazione un anno fa. Fa parte di quel tipo di sci un po’ più sciancrati della media, dai fianchi stretti - stanno tutti tra i 76 e gli 80 massimo 82 millimetri al centro - che continuano a ottenere consenso presso il grande popolo tradizionalista e quello ancora più grande del misto pista. La costruzione si articola attorno alla tecnologia Dynafit del composito e dell’anima in Paulownia, con l’evidente alleggerimento della spatola in carbonio. Anche Speed 76 offre un lungo contatto lamina, di poco accorciato dai leggerissimi tip & tail rocker. A questo proposito va considerato che gli sviluppi dei rocker si allungano di 10 e 5 millimetri rispettivamente davanti e dietro al crescere della taglia (step classici di 9 centimetri), e anche in shape con variazioni di 1 millimetro su tutta la lunghezza. Occhio quindi ai raggi. LAB // Fondo concavo alle estremità, non del tutto spianato con gli 8 passaggi di riscontro, niente impronta, accenno di sciolina. Lamine 1,38 x 1,66 mm a 88° e 2° di tuning, troppo. Finitura buona, ma lo sci va resettato prima della neve. SULLA NEVE // Amichevole, simpatico, cooperativo, agile, leggero al piede e sempre facile. Facilissimo da capire per chi scia occasionalmente. Va considerato con attenzione, come anticipato sopra, per il touring primaverile e l’uso misto entro/ fuori pista. Dimensioni e taglio sono divertenti sui fondi compatti, dove entra subito in curva, conduce copiando il terreno e aiuta ad arrotondare e chiudere. Di aiuto per quel livello base sedimentato che deve sempre aprire un po’ per poi chiudere in slittamento. Simile a Hagan Ultra 76 ma più docile, meno reattivo. Resta comunque un polivalente, pur di tendenza firn: non mette realmente in difficoltà nelle nevi invernali ma ci sono sci molto più pensati per affrontare anche quelle (più larghi, più dritti, più allungati alle estremità).

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

3D tech + full micro sidewall

1.070 gr

legno di Paulownia alleggerito con

strati di alluminio e fibre di carbonio vetroso Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

149, 158, 167, 176 cm

Made in: n.d. Prezzo:

700 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

167 cm

Lunghezza rilevata:

167 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

113/76/100 mm 112,8/76,1/99,4 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

15,9 m

Contatto lamina:

138 cm

Peso dichiarato:

1.070 gr

Peso rilevato:

1.052,5 gr (1.055 gr - 1.050 gr)

Rocker in punta:

19,9 cm

Rocker in coda:

17,7 cm

Ponte:

0,97 cm

Superficie di portanza:

1.257 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,84 Torsione in spatola: 21,9° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 24,4° Flessione al centro:

98 mm

ADATTO A: touring super classico

NON ADATTO A: velocità, esigenti

ADATTO ANCHE A: occasionali, beginner, fitness in pista

Predisposizione utilizzo speed touring 20%

montagna aperta 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 179


SCI LIGHT TOURING

DYNASTAR Vertical Eagle Vertical è la linea touring di Dynastar, e Eagle il modello indirizzato espressamente a sciatori e alpinisti esperti. Guardatevi anche la sua versione Factory in queste pagine, uguale praticamente in tutto ma più apprezzabile da un pubblico di palato fine. È alla sua seconda stagione sulla neve nella versione attuale che integra una particolare lavorazione dei fogli di carbonio, Carbon Ply, probabilmente l’elemento che fa la differenza. La tradizionale costruzione sandwich comprende un’anima in legno di Paulownia alternata a una schiuma strutturale a cellule chiuse. Le geometrie sono molto sviluppate attorno all’idea-base della concretezza su neve: lungo contatto lamina, poco tip rocker, coda bassa e molto progressiva nei suoi raggi. LAB // Fondo irregolare su tutta la lunghezza, non completamente corretto con gli 8 passaggi di riscontro. Non improntato, non sciolinato. Belle lamine 1,7 x 1,6 mm a 88,9° e 2° di tuning (troppo), buona finitura. Da settare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

rectangular sandwich

Anima:

1.000 gr

cell core, legno di Paulownia

alleggerito con strato in fibra di carbonio Ply Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

162, 170, 178 cm

Made in: Spagna Prezzo:

890 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

118/87/106 mm 117,9/85,8/105,8 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

19,8 m

Contatto lamina:

143,7 cm

Peso dichiarato:

1.000 gr

Peso rilevato:

987,5 gr (980 gr - 995 gr)

Rocker in punta:

18,4 cm

Rocker in coda:

7,1 cm

Ponte:

1,2 cm

Superficie di portanza:

1.420 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,7 Torsione in spatola: 16,2° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 14,9° Flessione al centro:

137 mm

ADATTO A: alpinisti-sciatori bravi e assidui

SULLA NEVE // Il catalogo Dynastar dice il vero quando raccomanda Eagle a sciatori esperti. Ai loro piedi è uno strumento di alta qualità, un allround che richiede e soddisfa un alto tasso tecnico. Vivo, preciso, pulito nelle risposte, ben aderente al terreno ma altrettanto facilmente svincolabile, rapido nelle inversioni di spigolo. Rapporto molto alto tra leggerezza e sostanza sulla neve, struttura molto forte ma ancora addomesticabile da un buon pubblico. Regge senza sbavature velocità ben oltre quelle touring, tiene alta la linea, non perde quota. Va aspettato quell’attimo per entrare, così come allo sciatore medio-bravo serve qualche curva per capirlo. La versione Factory fa tutto un po’ meglio e con più classe, con differenze piuttosto sensibili per chi ha piede sui terreni irregolari dove è più stabile, presente, continuo.

NON ADATTO A: occasionali

ADATTO ANCHE A: sci unico

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo ripido 20%

touring classic 80%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

180 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

DYNASTAR Vertical Factory Factory sta a significare che questo Vertical è stato rivisitato dal team di professionisti che collabora in presa diretta con i tecnici Dynastar. La costruzione di Vertical Eagle è in Factory nobilitata da un differente elemento in composito che lo rende più attivo in termini di trasmissione delle forze, aderenza al terreno e smorzamento delle vibrazioni. Il peso rimane identico alla versione Eagle, così come il resto della costruzione, caratterizzata da una speciale lavorazione del carbonio e dall’alternanza tra inserti in Paulownia e una schiuma strutturale a cellule chiuse. LAB // Fondo irregolarmente ondulato, non ancora in planarità con 8 passaggi di riscontro, solo lisciato, non sciolinato. Buone lamine 1,6 x 1,9 mm a 88,8° e 2° di tuning, troppo, ma con buona finitura del fianco. Da settare. SULLA NEVE // Bellissimo sci vivo, raffinato, preciso, pulito. Stabile, si impone alle irregolarità, le passa con classe, non subisce il terreno, resta sempre attaccato giù. Il presupposto di tutta questa magnificenza è: per bravi anzi bravissimi sciatori, di scuola alpina frequentata con profitto. Loro lo capiscono subito e si trovano ai piedi un tasso tecnico superiore che sposta in là i limiti tipici degli sci leggeri da montagna. Per chi scia aggressivo è ancora più giù di Salomon S/Lab X-Alp nelle fasi di curva più caricate, e come Salomon fino all’ultimo millimetro di lamina. Per lo sciatore medio è solo un bello sci comprensibile per il primo 30% della sua qualità, quella base che condivide comunque con altri sci che vanno bene. Non lo mette in difficoltà ma non lo aiuta né lo sorprende, obbligandolo però ad applicare per filo e per segno tutta la catena tecnica che conosce, magari con molto movimento verticale nelle nevi rognose (proprio dove regala invece qualcosa in più ai piedi sensibili e capaci). Repertorio completissimo, compresa un’entrata immediata in curva che in genere non è caratteristica dei Dynastar montanari (il suo gemello Vertical Eagle, non-Factory, va aspettato per il solito momento Dynastar).

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Rectangular sandwich,

1.000 gr

EAR TH E Y G SKI OLIGFHT TOURIN

2019

Carbon Ply Anima:

cell core, legno di Paulownia con strati fibra di carbonio Ply

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

170 cm

Made in: Francia Prezzo:

1.050 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

118/87/106 mm 117,7/85,6/106,5 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

19,1 m

Contatto lamina:

142,3 cm

Peso dichiarato:

1.000 gr

Peso rilevato:

985 gr (985 gr - 985 gr)

Rocker in punta:

19,2 cm

Rocker in coda:

7,7 cm

Ponte:

0,76 cm

Superficie di portanza:

1.407 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,7 Torsione in spatola: 16,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 15,5° Flessione al centro:

134 mm

ADATTO A: ottimo alpinista e sciatore esigente

NON ADATTO A: occasionali, tecniche lacunose

ADATTO ANCHE A: rischio alpinistico

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 181


SCI LIGHT TOURING

ELAN Ibex 78 Nella serie Ibex di Elan dedicata al touring puro, questa taglia sotto i fatidici 80 millimetri al centro è nuova e pensata come primissimo sci per esordienti assoluti. Il prezzo lo classifica come entry level anche sotto altri aspetti, ma Ibex 78 condivide le geometrie del buon progetto Elan. Non tutti i materiali, invece, perché l’anima in legno non gode dei canali Tubelite di alleggerimento né dell’inserto in alluminio sotto l’attacco. Presenti invece gli inserti leggeri 3D Vapor di sagomatura, e la fibra di vetro comune alle docili versioni intermedie per il guscio esterno decisamente strutturale. Il carbonio resta appannaggio delle sole versioni XLT. LAB // Fondo concavo, non del tutto spianabile senza deciso abbassamento delle quote, solo sgrossato, non sciolinato. Lamine 1,5 x 1,6 mm a 89° e 1,2° di tuning, sufficientemente rifinite. Da settare. SULLA NEVE // Ibex 78 è effettivamente molto caratterizzato entry level anche sotto l’aspetto della sciabilità. Oltre, non fa niente (in velocità balla e fa rallentare). È invece più che adatto a iniziare, e comunque per manovrare con prudenza, chiudere stretto e con poco sforzo, assecondare comandi timidi. Risposta elastica impercettibile, è un entry stabilizzato per aderire al fondo. Pesa al piede più per inerzia che per la bilancia, si sente il legno come una volta, nell’utilizzo per cui è pensato è docile, aderisce, sta sempre giù, si avvinghia al fondo duro. Per questo utilizzo tipico deve essere preparato con poco filo, tuning abbondante, e diventa l’attrezzo ideale fuori. Da settare aggressivo se si prevede di restare in pista, e diventerà altrettanto ideale per livelli tecnici di base.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

Bridge technology

1.290 gr

laminati di legno e fibra di vetro

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

149, 156, 163, 170, 177 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

369 euro

Sito: www.elanskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata: Raggio dichiarato:

114/78/100 mm 114,3/77,8/99,5 mm

19-18 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

16,9 m

Contatto lamina:

140,4 cm

Peso dichiarato:

1.290 gr +/- 50 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.295 gr (1.320 gr - 1.270 gr)

Rocker in punta:

20,5 cm

Rocker in coda:

7,8 cm

Ponte:

0,63 cm

Superficie di portanza:

1.297 cm2

Rapporto peso-superficie: 1 Torsione in spatola: 26,8° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 26,7° Flessione al centro:

104 mm

ADATTO A: esordienti assoluti e prudentissimi in genere

NON ADATTO A: tutto il resto

ADATTO ANCHE A: fitness in pista partendo da zero

Predisposizione utilizzo easy skialp 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

182 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI LIGHT TOURING

ELAN Ibex 84 Carbon XLT Si tratta dello sci che aveva raccolto più consensi tra i nostri tester per il touring leggero la scorsa stagione. La linea Ibex rimpiazza con un salto tecnologico netto i fortunati evergreen Elan per il touring, dall’Alaska Pro al Lhotse. Carbon XLT resta invariato con il suo cap 3D strutturale in carbonio, che caratterizza le versioni Ibex XLT rispetto alla fibra di vetro adottata nelle altre. La grafica essenziale è molto tech e veste geometrie tradizionali in shape. La spatola parte presto, anticipata dall’alzo molto progressivo ma millimetrico del Mountain Rocker Elan che scarica l’anteriore. LAB // Fondo molto concavo, non completamente correggibile senza eccessivo asporto di materiale, non improntato, non sciolinato. Lamine 1,4 x 1,6 mm a 90° e 1,1° di tuning, non rifinite a sufficienza, con ruggine. Assolutamente da sistemare prima della neve. SULLA NEVE // Elastico, morbido, facile, leggero al piede, tecnico sul terreno, divertente per tutti, copia il terreno e riprende l’assetto con brillantezza. Ha senso per il principiante come sci amichevole ma di livello. Ha senso per lo sciatore evoluto come allround leggero, vivo, rilassante, senza le lacune tipiche degli sci morbidi. Se scii passivo ti porta, se scii dinamico morde la linea e non la molla. Se si è abituati a sci forti che spianano la strada e non perdono quota serve un po’ di adattamento per capire che ci si può fidare, poi si realizza che sta su con naturalezza. La sua curva è rotonda, ben chiusa alla fine grazie alla bella distribuzione della forza lungo l’asta. La spatola passa sempre e tende a emergere, ma l’anteriore sembra meno scarico del buon vecchio Alaska Pro. Sci 100% touring con ampia polivalenza per tutte le situazioni tipiche di montagna, e sempre con divertimento sciistico.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

Bridge technology

Anima:

LIGHT

2019

peso

1.030 gr

legno leggero con tecnologia Tubelite, scocca in carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

156, 163, 170, 177 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

799 euro

Sito: www.elanskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170 cm

Sciancratura dichiarata:

120/84/105 mm

Sciancratura rilevata:

120,4/83,9/104,8 mm

Raggio dichiarato:

19/18 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

139,6 cm

Peso dichiarato:

1.030 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.120 gr (1.130 - 1.110 gr)

Rocker in punta:

21,1 cm

Rocker in coda:

8 cm

Ponte:

0,78 cm

Superficie di portanza:

1.372 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,82 Torsione in spatola: 24,3° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 22,9° Flessione al centro:

132 mm

ADATTO A: tutto e tutti nei limiti touring

NON ADATTO A: nessuna controindicazione

ADATTO ANCHE A: sci unico sulle tre stagioni

Predisposizione utilizzo montagna aperta 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 183


SCI LIGHT TOURING

FISCHER Transalp 82 Carbon Si chiama Transalp 82, aggiungendo nel logo due millimetri al centro rispetto al suo predecessore diretto, ma la differenza dichiarata è di un solo millimetro in più. Naturalmente non si mette mano a uno sci per toccare un solo valore - e di così poco. Infatti 82 Carbon varia anche in coda, dove è più largo, e modifica le taglie con quelle centrali fissate ai 162 e 169 centimetri. La maggiore sciancratura risultante abbassa il raggio del 169 a 17 metri. La struttura esterna richiama da vicino quella tradizionale Fischer, con cap strutturale a sezione variabile in lunghezza, quote dello spessore abbassate sui fianchi verso le estremità ma piene sotto il piede. Tutto parla di un attrezzo da touring purissimo. LAB // Fondo molto concavo, non completamente spianato con i passaggi di riscontro, impronta lineare profonda, sciolinato. Lamine 1,3 x 1,4 mm a 89° e 1° di tuning, finitura passabile eliminando un po’ di bava. Da spianare il più possibile, ma le lamine molto fini impongono dei limiti.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich

Anima:

1.050 gr

legno di Paulownia, fibra di carbonio, Air Tech Ti

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

155, 162, 169, 176 cm

Made in: n.d. Prezzo:

569 euro

Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

169 cm

Lunghezza rilevata:

170,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

117/81/107 mm 117,4/81,4/107,4 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

15,3 m

Contatto lamina:

137,8 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.050 gr 1.017,5 gr (1.010 gr - 1.025 gr)

Rocker in punta:

23,9 cm

Rocker in coda:

7,2 cm

Ponte:

0,77 cm

Superficie di portanza:

1.335 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,76 Torsione in spatola: 22,2° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 23° Flessione al centro:

89 mm

ADATTO A: sci unico per il touring classico

SULLA NEVE // Ci è sembrato migliorato in tono e brillantezza rispetto all’80 suo predecessore diretto. Nel segmento light touring si inserisce tra i cinque-sei più sportivi e divertenti: prende subito spigolo, sta giù senza farsi pregare troppo, chiude bene e tanto e la novità ci sembra una risposta più tonica con seguente migliore rapidità in inversione. Resta uno sci facile, anche guidabile con calma e meno dinamicità di quella che potrebbe soddisfare. Occhio agli agganci di coda nel rotto e su fondi irregolari. Mentre il vecchio 80 ci sembrava adatto soprattutto a livelli tecnici bassi, da accompagnare con pazienza, gli stessi sciatori sfrutterebbero solo in parte la buona reattività di 82. Sci sveglio e agile per tutte le situazioni touring, che asseconda e aggiunge qualità all’approccio classico old school pulito e composto.

NON ADATTO A: esagerare

ADATTO ANCHE A: migliorare

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli & approach 30%

montagna aperta 70%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

184 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

HAGAN Ultra 82 Questo nuovo classico interpreta perfettamente l’approccio touring leggero ma non necessariamente veloce. Si presenta come il fratello maggiore dell’apprezzato Ultra 76, portando la taglia sotto il piede a proporzioni più apprezzabili sulle tre stagioni ma sempre entro la propensione di scelta dello scialpinista classico. Attorno all’anima dell’inevitabile legno leggero di Paulownia sono stati assemblati laminati in carbonio invece che la fibra di vetro utilizzata per 76. Il raggio resta sotto i 20 metri per tutte le taglie, ma il flex elastico permette di stringere la curva abbassando facilmente quei due metri che lo fanno rientrare nella manovrabilità apprezzata nel touring tradizionale, meno orientato alla performance sportiva. LAB // Fondo molto concavo in spatola, leggermente il resto, non corretto con gli 8 passaggi di riscontro. Sciolinato, non improntato, solo sgrossatura grezza. Lamine 1,4 x 1,6 mm a 89° e 1,2° di tuning, finitura migliorata rispetto alle scorse stagioni. Da settare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap

Anima:

1.020 gr

legno di Paulownia tra strati di fibra di carbonio

Soletta:

grafite nano-highspeed

Lunghezze disponibili: 152, 158, 164, 170, 176 cm Made in: Austria Prezzo:

549,99 euro

Sito: www.hagan-ski.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

169,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

117/82/102 mm 116,7/81,1/102,5 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,3 m

Contatto lamina:

140,5 cm

Peso dichiarato:

1.020 gr @164 cm

Peso rilevato:

1.082,5 gr (1.090 gr - 1.075 gr)

Rocker in punta:

20,7 cm

Rocker in coda:

7 cm

Ponte:

0,86 cm

Superficie di portanza:

1.340 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,81 Torsione in spatola: 25,7° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 27,3° Flessione al centro:

104 mm

ADATTO A: situazioni classiche di montagna

SULLA NEVE // Bello sci versatile, che si fa valere con molto onore su ogni fondo con preferenza per quelli densi o anche duri. Resta ben bilanciato davanti-dietro nelle nevi profonde, esce il giusto senza che per ottenerlo Hagan abbia dovuto scaricare l’anteriore a scapito della sua presenza sul duro. C’è sostanza nonostante il peso leggero, probabilmente grazie al carbonio che lo tiene giù e al semifianchetto verticale che spinge lo spigolo nel manto con precisione. Risposta elastica piena, ben calibrata, di qualità, sincera e prevedibile. Scia simil Dynastar Vertical Eagle ma con meno richiesta di tecnica e forza, è più morbido, copia meglio il terreno. Ideale per sciatori composti, con atteggiamento di controllo della situazione, meglio se con buona tecnica old school. Perfetto se uno sciatore di pista inizia con le pelli, non sa cosa vuole e non sa cosa aspettarsi. Sicuramente non sbaglia e altrettanto sicuramente ne sarà soddisfatto.

NON ADATTO A: andature e richieste freeski

ADATTO ANCHE A: mix pista-fuori, approccio sportivo

Predisposizione utilizzo easy skialp 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 185


SCI LIGHT TOURING

K2 Wayback 80 Wayback è stato per anni sinonimo di sciabilità rotonda, divertente, amichevole ma sempre unita a un’alta efficacia in montagna. Da quest’anno si cambia musica: la riduzione di peso è decisiva e questo K2 si insedia in piena nouvelle vague degli sci da un chilo. Gli elementi che lo caratterizzano maggiormente sono l’anima in legno di Paulownia e Balsa in pacchetto tra laminati compositi in fibra di carboniovetro, i semifianchetti verticali che supportano il giro completo delle lamine e l’inserto in titanal sagomato sotto il piede. Le estremità tapered - allungate - e un lungo leggerissimo rocker anteriore definiscono uno sci che intende risolvere problemi. LAB // Fondo praticamente piatto, in planarità dopo i primi 4 passaggi in macchina, impronta scaricata, sciolinato. Ottime lamine 2,1 x 2,2 mm a 89° e 1,2° di tuning, buona finitura. Potrebbe uscire così com’è. SULLA NEVE // Non fatevi ingannare dal rocker che lo fa sembrare leggero davanti perché invece lo sci è tutto giù al lavoro, e resta stabile, preciso, anche dinamico non appena il fondo si ammorbidisce. Non è che sia scarico davanti, è che passa con facilità disarmante. Sci senza problemi che non crea problemi, e si presenta dicendo risolvo problemi. Non c’è più la rotondità piaciona dei precedenti Wayback, ma questo sembra proprio pensato per nevi difficili anche nella taglia sportiveggiante degli 80 millimetri. L’anteriore è la parte che aiuta tanto nel brutto e nel fango, mentre sul duro abbassa leggermente la linea. Sempre ultramaneggevole, anche quando sepolto nel manto, chiude velocemente e supporta spinte forti grazie al grip deciso sotto piede e coda. Piacerà a un’ampia platea di utilizzatori tipici degli sci di queste dimensioni, che farebbero bene a sceglierlo una taglia in più del loro minimo sindacale. Attrezzo alpinistico affidabile con voglie sciistiche da sollecitare un po’.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sidewall, Ti-Spyne

967 gr

Anima: legno di Balsa e Paulownia alleggerito, fibre di carbonio (top secret) rinforzo titanal zona montaggio attacchi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

163, 170, 177 cm

Made in: Cina Prezzo:

749,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

113/80/100 mm 112,4/79,3/100,3 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

135,6 cm

Peso dichiarato:

967 gr @163 cm

Peso rilevato:

995 gr (985 gr - 1.005 gr)

Rocker in punta:

19,7 cm

Rocker in coda:

13,7 cm

Ponte:

0,21 cm

Superficie di portanza:

1.259 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,79 Torsione in spatola: 26,2° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 23,6° Flessione al centro:

106 mm

ADATTO A: sci paradigmatico del concetto light touring

NON ADATTO A: esigenti dal piede pesante

ADATTO ANCHE A: iniziare con lo sci che non abbandonerete

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 25%

speed touring 25%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

25% easy ski alp

25% montagna aperta

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

186 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

MAJESTY Fox CLT La linea CLT - Carbon Light Tecnology - è il gruppo di sci Majesty più avanzato tecnologicamente. Vengono utilizzati carbonio e carbonio-aramide, e i Fox CLT sono i più leggeri in catalogo (nonché i meno dimensionati), adottando anime in legno di sola Paulownia. Fox CLT è inconfondibile in rastrelliera perché adotta un rocker anteriore deciso in lunghezza e nell’alzo totale, in controtendenza rispetto al resto del mondo touring. Un particolare importante da ricordare bene al momento della scelta è che Majesty rapporta con molta decisione le due dimensioni orizzontali dei suoi sci: a ogni variazione in lunghezza (step classici di 9 centimetri) corrispondono ben due millimetri di variazione in shape. LAB // Fondo concavo ma ancora spianabile nonostante le quote delle lamine, non improntato, sciolinato. Lamine 1,3 x 1,5 mm a 89° e 1,2° di tuning, finitura accettabile. Meglio settarlo prima della neve SULLA NEVE // Prima di tutto la spatola, che ruba da sola tutta l’attenzione: bellissima, anche se bisogna accettarla psicologicamente. Non vincola, lavora con discrezione, passa molto bene, resta in equilibrio con tutto quello che la segue. Lo sci nel suo insieme è un vero salvagente nelle nevi profonde, anche in quelle pesanti, e permette di manovrare anche a principianti assoluti dello sci. Fox CLT è il paradigma dello sci facilitante: se uno si vuole lanciare nel touring senza sufficiente tecnica, Fox aiuta regalando anche qualità sul fondo. Buona struttura, arrotonda, non crea problemi, preferisce girare corto a velocità controllate. È un po’ meno amichevole sulla crosta non portante e in velocità (ma nessuno sceglie uno sci touring leggero per scendere a tutta). Ha la polivalenza dello sci touring classico, e di questo anche una risposta elastica limitata. Nelle situazioni alpinistiche tipiche è sicuro quanto basta, ma non va bene per quelli che ‘il pericolo è il mio mestiere’.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich ABS sidewall

1.015 gr

legno di Paulownia, laminati di carbonio, rinforzi in fibra zona montaggio attacchi

Soletta:

grafite IS7200

Lunghezze disponibili:

155, 163, 171, 179 cm

Made in: n.d. Prezzo:

699 euro

Sito: www.majestyskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata:

171 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

112/82/102 mm 111,5/81/101,4 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

18,8 m

Contatto lamina:

138,3 cm

Peso dichiarato:

1.015 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.110 gr (1.095 gr - 1.115 gr)

Rocker in punta:

21,7 cm

Rocker in coda:

10,1 cm

Ponte:

0,89 cm

Superficie di portanza:

1.296 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,86 Torsione in spatola: 24,5° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 26,8° Flessione al centro:

136 mm

ADATTO A: facilitare senza rinunciare al sostegno

NON ADATTO A: esigenti, irruenti

ADATTO ANCHE A: esordire sulle pelli senza i fondamentali

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 187


SCI LIGHT TOURING

MOONLIGHT Eagle Carbon Race In Buyer’s Guide 2018 presentammo gli sci Moonlight attraverso Nothern Light Carbon Race, di dimensioni touring sud alpine. Stavolta tocca a Eagle Carbon Race, che stazza tra i 92 e i 98 millimetri al centro a seconda della taglia e condivide la stessa costruzione sandwich: forte scatola di torsione in carbonio, anima leggerissima con elementi smorzanti alternati a schiuma strutturale, sidewall integrale in legno di Bambù, profilo basso del ponte, tip & tail rocker abbinati a forme allungate. Il raggio dichiarato di 20 metri è il più contenuto tra i Moonlight leggeri, e conferma l’impressione di uno sci da linee aperte moderne. LAB // Leggermente concavo alle estremità, non ancora a posto dopo gli 8 passaggi di riscontro, piatto al centro, impronta scaricata, sciolinato. Lamine 1,41 x 1,45 mm a 89,5° e 1,5° di tuning, non ben rifinite, con doppio angolo in punta e irregolarità laterali causate dalla tazza. SULLA NEVE // È uno sci fatto per sciare forte, su fondi regolari, dopo essere saliti tanto e magari velocemente. Ha personalità, non è facilissimo e bisogna spingere davvero tanto, o ancora meglio cambiare approccio sciando rilasciato-aperto per assecondare il suo buon controllo dello sliding. Equilibrato in slittamento, si stabilizza sotto piedi che conoscono la curva freeride, mentre se sollecitato a condurre o a chiudere linee rotonde non sempre resta aggrappato. Non per il ripido esposto perché perde quota. Si sente la qualità costruttiva e dei materiali sotto il piede, ma non si tratta dello sci allround sulle tre stagioni. Lo vediamo bene come secondo sci, da sfoderare specificamente per le grandi giornate di dislivello e neve super. Il sidewall in Bambù è fighissimo ma il suo angolo acuto incide molto la neve e, se bagnato, frena molto (oltre a far ghiaccio con facilità).

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich con fianchetto

1.040 gr

in Bambù Anima:

legni ultraleggeri, scatola di torsione in fibra di carbonio (top secret)

Soletta:

grafite Race

Lunghezze disponibili:

166, 177, 186 cm

Made in: Svezia Prezzo:

1.399 euro

Sito: www.moonlightmountaingear.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177 cm

Sciancratura dichiarata:

130/95/120 mm

Sciancratura rilevata:

129/96,1/118 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

18,9 m

Contatto lamina:

144 cm

Peso dichiarato:

1.040 gr

Peso rilevato:

1.042,5 gr (1.045 gr - 1.040 gr)

Rocker in punta:

18,8 cm

Rocker in coda:

12,7 cm

Ponte:

0,43 cm

Superficie di portanza:

1.581 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,66 Torsione in spatola: 27° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 22,3° Flessione al centro:

90 mm

ADATTO A: grandi dislivelli in nevi belle

NON ADATTO A: sci unico

ADATTO ANCHE A: potenti, muscolari, pesanti

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli, 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

188 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI LIGHT TOURING

MOVEMENT Alp Tracks 89 La linea Alp Tracks è praticamente un unicum nel mondo touring/ freetouring, una specie di bandiera che differenzia Movement. La parola che definisce meglio questa linea è ‘performance’. Leggerezza estrema per la salita insieme a valori di flex e torsione estremi per questi segmenti, piuttosto da sci per il freeride (per questa particolare tecnologia leggete anche la presentazione degli altri Alp Tracks presenti in questa guida). La componente manuale nell’assemblaggio è preponderante e consente l’abbinamento di forza e leggerezza a questi livelli insieme a tecnologie proprietarie allo stato dell’arte nell’utilizzo del carbonio 100% e a 5 assi. La produzione degli Alp Tracks è quindi in numero limitato. LAB // Sci già preparato post produzione. Fondo comunque ancora un po’ concavo, improntato. Lamine 1,5 x 1,6 mm a 89° e 1° di tuning. SULLA NEVE // Sci da performer, per gente decisa in salita come in discesa. Meno severo della versione 94, più agile, più svincolante nel cambio e rispetto al fondo irregolare, ma comunque più esigente della media touring - e anche di quella freetouring. In cambio delle attenzioni che richiede, restituisce un altissimo rapporto leggerezza/prestazione/qualità. Va sciato con polso oltre che con buona tecnica, senza disunirsi, tenendolo sotto: deve sentire il carico dinamico, e a queste condizioni permette quello che di solito si fa con mezzo chilo di struttura in più sotto il piede. Sulle linee lunghe, aperte, veloci è stabile e bello aderente al terreno su tutta la sua lunghezza, passa tra le nevi, spiana le irregolarità. La dormita ci sta più che su 94, ma bisogna rimanere in assetto. Per pochi, ma per quei pochi non c’è in giro altro di così forte e così leggero. Va considerato anche il vantaggio della mente sgombra da retropensieri relativi all’affidabilità grazie all’inserto sotto l’attacco, che ne alza un po’ il peso ma lo assicura da cattive sorprese.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

tecnologia Alp Tracks

1.130 gr

legno di Carrubo ultra leggero con fibra di carbonio e compositi

Soletta:

grafite P-Tex 5000

Lunghezze disponibili:

161, 169, 177, 185 cm

Made in: n.d. Prezzo:

949 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/89/116 mm 127,6/89,2/112,7 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,7 m

Contatto lamina:

147,8 cm

Peso dichiarato:

1.130 gr

Peso rilevato:

1.130 gr (1.140 gr - 1.120 gr)

Rocker in punta:

24,1 cm

Rocker in coda:

4,2 cm

Ponte:

1,0 cm

Superficie di portanza:

1.547 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,73 Torsione in spatola: 21,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 27,4° Flessione al centro:

119 mm

ADATTO A: prestazione fisica e tecnica su+giù

NON ADATTO A: tecnica lacunosa, fermi sulle gambe

ADATTO ANCHE A: esigenti bravi e forti

Predisposizione utilizzo montagna aperta 40%

freetouring 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% grandi dislivelli DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 189


SCI LIGHT TOURING

MOVEMENT Race Pro 77 Si chiama Race ma è concepito per il touring, leggerissimo e/o velocissimo. Discende in linea diretta dal glorioso Random nella scattante versione X-Series, e chi l’aveva sciato riconosce lo stesso spirito. Race Pro 77 è 1 millimetro più largo al centro, ma soprattutto è meno sciancrato quindi meno sofferente nei traversi e nel concavo duri. Lo accomunano agli sci da gara il taglio in shape, seppure allargato, e le soluzioni costruttive legate alla tecnologia del carbonio molto sviluppata da Movement. All’interno comunque il legno selezionato di Carrubo fornisce stabilità e pasta. LAB // Sci presentato dopo un set up post produzione. Fondo da concavo a convesso, in planarità con gli 8 passaggi di riscontro. Lamine 1,2 x 1,2 mm molto sottili, a livello race, a 89,8° e 1,2° di tuning. Da settare. SULLA NEVE // Rapporto alto tra performance/peso. Bello scietto, e bisogna considerare prima di tutto che è tra i più leggeri della categoria: pesa 850 grammi nella taglia 170. A questi livelli limite con questi materiali di alta tecnologia, i 100 grammi in più o in meno fanno molta più differenza che tra gli sci più pesanti, anche solo appena sopra il chilo. Con questa premessa è uno sci tonico, che permette anche ingaggio sulla montagna tecnica, a condizione di tenerlo sotto e carico. La velocità non è un problema se si fa tutto con ordine. Una certa leggerezza all’anteriore non deve spaventare, sparisce appena messo di spigolo, e poi nelle nevi morbide resta uno sci assettato per svincolare facilmente e passare tenendo la spatola fuori, compatibilmente con la portanza. Va bene anche per sciatori poco tecnici e poco allenati, basta non esagerare in discesa e la sua leggerezza aiuta nelle manovre.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full carbon technology

900 gr

(top secret) Anima:

legno di Carrubo super leggero con laminati di carbonio

Soletta:

grafite P.Tex 5.000

Lunghezze disponibili:

152, 160, 168, 174 cm

Made in: n.d. Prezzo:

746 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

168 cm

Lunghezza rilevata:

168,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

115/77/96 mm 113,9/76,7/95,2 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

18,3 m

Contatto lamina:

142,6 cm

Peso dichiarato:

900 gr

Peso rilevato:

845 gr (845 gr - 845 gr)

Rocker in punta:

20,2 cm

Rocker in coda:

3,5 cm

Ponte:

0,89 cm

Superficie di portanza:

1.292 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,65 Torsione in spatola: 25,7° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 27,3° Flessione al centro:

116 mm

ADATTO A: esperti, touring molto sportivo, approach

NON ADATTO A: grezzi

ADATTO ANCHE A: facilitare sul facile i fuori forma

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 34%

speed touring 33%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

33% easy skialp

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

190 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI LIGHT TOURING

SALOMON S/LAB X-ALP Questo sci esprime performance tecnica, non è pensato per quella atletica pur fermandosi ben sotto il chilo. Per le gare c’è Minim, per il touring c’è questo X-Alp che ne condivide buona parte della tecnologia. I tecnici Salomon lo hanno progettato per le situazioni più alpinistiche, per esempio i couloir stretti, ripidi e concavi che sollecitano le estremità dello sci. Geometrie di massima concretezza, con solo un tip rocker appena accennato.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

LIGHT

2019

peso

Costruzione:

cap

Anima:

950 gr

legno leggero di Carrubo e punta Koroyd

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

158, 164, 170 cm

Made in: Austria Prezzo:

729 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170,1 cm

Sciancratura dichiarata:

LAB // Concavità in spatola e coda, non del tutto perfezionate dopo gli 8 passaggi di riferimento, buona impronta scaricata, sciolinato. Lamine 1,2 x 1,3 mm (fini per la categoria) a 88,9° 1° di tuning, finitura buona. Da spianare (peccato, il resto era ok).

Sciancratura rilevata:

SULLA NEVE // Sci di carattere forte e muscolare, il più consistente sotto il chilo. Vivo, presente, preciso, rapido in inserimento, molto reattivo, di soddisfazione per bravi sciatori dinamici, con risposta potente al buon gesto tecnico dello sci alpino, divertente se sollecitato (condizione per sfruttarlo sciisticamente). All’alpinista, più fermo dello sciatore, fornisce appoggio sicuro ben distribuito su tutta la lunghezza. Trasporta con sicurezza, tiene la quota ovunque, chiude alla svelta la curva ripida. Si riconosce l’indicazione del costruttore per la montagna difficile: spatola e coda sono robuste, stabili, aggrappate al terreno in ottimo equilibrio col resto. Praticamente impossibile indurlo in vibrazione. Facile in rapporto all’efficacia, come Dynastar Vertical Factory e Völkl VTA 80 Lite ispira fiducia all’esigente perché resta attaccato al fondo più di quello che si aspetta, sempre. Non facilita gente carente nei fondamentali, è faticoso nelle nevi pesanti se bisogna lavorarlo. Finora era il classico sci che prima non c’era e che alza l’asticella. Oggi c’è anche Dynastar Vertical Factory cui, fatte le debite proporzioni, si rapporta come uno sci SL a uno sci GS. Scelta della taglia: il suo 164 è più stabile del 170 medio di categoria.

Superficie di portanza:

113/79/99 mm 115/78,9/111,1 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

14,7 m

Contatto lamina:

141,6 cm

Peso dichiarato:

950 gr

Peso rilevato:

1.015 gr (1.015 gr - 1.015 gr)

Rocker in punta:

19,9 cm

Rocker in coda:

7,2 cm

Ponte:

0,59 cm 1.359 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,75 Torsione in spatola: 26,7° Torsione al centro: 0,9° Torsione in coda: 27,6° Flessione al centro:

133 mm

ADATTO A: touring esigente, montagna difficile

NON ADATTO A: total beginners (inutile)

ADATTO ANCHE A: forte sciatore alpino in montagna

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 30%

ripido 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% skitouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 191


SCI LIGHT TOURING

SCOTT Speedguide 80 Si tratta dell’evoluzione dello sci che lo scorso anno presentava il vistoso inserto in sughero nella parte centrale del topsheet, pensato in funzione smorzante sotto il piede. Funzionava bene, ma i maggiori beneficiari di certe soluzioni sono anche molto tradizionalisti. Il profilo è ben piantato al suolo, e anche il tip rocker è in realtà una spatola progressiva in stile Scott. Questa si alza continuando ad allargarsi nello stesso senso della sciancratura (in controtendenza sul resto del mondo). Pare la descrizione di uno sci piuttosto tradizionale, ma due plus importanti lo distinguono dalle soluzioni più adottate: il semifianchetto verticale in ABS supporta tutta la lunghezza della lamina, compresa la spatola. E anche l’anima ellittica in legno leggero si estende a tutto il camber. LAB // Concavità solo in spatola, non completamente azzerabile, impronta intermedia-fine, sciolinati. Lamine 1,3 x 1,4 mm (un po’ fini) a 89,2° e 2° di tuning, troppo e non ben rifinito. Da settare le lamine. SULLA NEVE // Bello sci per il touring tradizionale, che sorprenderebbe i tradizionalisti old school da 500 metri/500 curvette per l’alto tasso di sciabilità e divertimento applicato al loro repertorio. L’anteriore tira dentro in raggi più stretti di quello che ti aspetti, ma il resto segue bene il sovrasterzo iniziale. Sci elastico, pastoso ma non sordo, più corposo e presente della media di segmento, amichevole, sta bello giù incollato sul terreno come un gokart assettato, e alla fine ritorna tanto aiutando a cambiare. Svincola facile, è vivace e invita quelli un po’ troppo fermi sulle gambe a dare segno di vita, aiuta a eseguire la sequenza corretta. È il contrario del tipico Trab, dei Carbonio Dynafit e in genere degli sci forti sotto il piede ma senza spunto. Fa progredire chi ne ha voglia. Buon sci anche un po’ oltre la casistica touring in velocità e in spinta. I suoi limiti sono sul duro in velocità, ma resta comunque un’ottima opzione per alpinisti se sul duro si resta in controllo.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

LIGHT

2019

peso

Costruzione:

sandwich, sidewall ellittica in

1.150 gr

carbonio-aramide Anima:

legno su tutta la lunghezza, rinforzo in alluminio

Soletta:

polietilene sinterizzata

Lunghezze disponibili:

160, 170 cm

Made in: n.d. Prezzo:

699 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

169,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

120/80/106 mm 119,7/79,4/105,5 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

13,0 m

Contatto lamina:

131,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.150 gr 1.087,5 gr (1.060 gr - 1.115 gr)

Rocker in punta:

27,1 cm

Rocker in coda:

9,5 cm

Ponte:

0,29 cm

Superficie di portanza:

1.260 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,86 Torsione in spatola: 18,6° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 22,2° Flessione al centro:

76 mm

ADATTO A: le solite cose, più divertenti

NON ADATTO A: freeski tecnico

ADATTO ANCHE A: migliorare, crescere, anche in autostima

Predisposizione utilizzo easy skialp 30%

touring classico 70%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

192 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

SCOTT Speedguide 80 W Anche la versione donna del concreto Speedguide abbandona il lungo inserto centrale in sughero delle stagioni precedenti, ma mantiene tutte le altre caratteristiche costruttive pensate per l’utilizzo touring puro. Il peso si assesta attorno al chilo secondo le tolleranze, rivestito in tanto legno per l’anima, che si prolunga molto verso le estremità. Carbonio, aramide e un utile foglio di alluminio in appoggio alla soletta supportano la costruzione solida con sezione prevalentemente semitonda. Speedguide va considerato tra i leggeri più sostanziosi tenendo conto del centro sci tra 78 e 80 millimetri, e anche la geometria vuole risultare ben attaccata al terreno concedendo solo un po’ di tip rocker. LAB // Leggera concavità su tutta la lunghezza, rimasta solo alle estremità dopo gli 8 passaggi di riscontro in macchina. Fondo solo sgrossato non improntato, sciolinato. Gli inserti colorati del logo tendono a sporgere dal resto della base. Lamine 1,2 x 1,4 mm un po’ sottili per il target - a 89,1° e 1° di tuning, finitura accettabile. Da settare, altrimenti è difficile SULLA NEVE // Speedguide è uno sci molto versatile per il touring classico e per la montagna aperta. Facile, anche facilitante in alcune fasi, sempre piacevole, pastoso, docile agli impulsi. Risposta elastica corposa alla chiusura della sua curva, aderente e bella rotonda. Non è affatto un entry banalotto per principianti, sta su, tiene la linea sotto pressioni anche un po’ superiori a quelle generate da una sciata in controllo, è presente sotto il piede e consistente sulla neve per tutta la sua lunghezza. Di soddisfazione sciistica con repertorio-nevi pressoché completo, vivo senza doverlo svegliare a spintoni, per intermedie e brave sciatrici. Sci centrato: sicuro in montagna e divertente in sciata. Secondo noi oggi lo sci woman migliore per il touring leggero femminile entro gli 80 al centro.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich, sidewall ellittica

1.050 gr

in carbonio-aramide Anima:

legno su tutta la lunghezza, rinforzi in alluminio

Soletta:

polietilene sinterizzata

Lunghezze disponibili:

152, 160 cm

Made in: n.d. Prezzo:

699 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

159,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

118/80/104 mm 117,7/79,4/104,1 mm

Raggio dichiarato:

16 m

Raggio calcolato:

11,7 m

Contatto lamina:

121,5 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.050 gr 1.017,5 gr (1.015 gr - 1.020 gr)

Rocker in punta:

27,1 cm

Rocker in coda:

9,5 cm

Ponte:

0,21 cm

Superficie di portanza:

1.156 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,88 Torsione in spatola: 19,1° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 23,2° Flessione al centro:

73 mm

ADATTO A: touring con aspettative sciistiche

NON ADATTO A: specializzate freeski, debuttanti ski touring

ADATTO ANCHE A: giovanissime/i

Predisposizione utilizzo ripido 10%

touring classico 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

10% easy ski alp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 193


SCI LIGHT TOURING

SKI TRAB Alta Via Carbon 8.0 Si tratta della versione col più alto valore di flex, 80, a fronte dei due Altavia 60 e 70 che non adottano HiBox, la scatola di torsione con gabbia in carbonio qui presente. L’anima in legno è l’evoluzione alleggerita con canali d’aria dell’apprezzata Liwood, che affianca Frassino e Pioppo al legno leggero della fascia centrale. Ski Trab esprime tecnologie originali modulando ben 14 elementi nella costruzione dei suoi sci, e in questo Altavia pensato per la montagna aperta sono combinati per rispondere alle esigenze di sciatori e alpinisti esperti. Come da filosofia Ski Trab, niente rocker ma geometrie e distribuzione delle forze che facilitano la sciabilità lasciando comunque tutta la lamina possibile al lavoro sul fondo.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap Piuma quadriassiale

Anima:

1.090 gr

alveolare in aramide, scatola torsionale in carbonio, rinforzi in fibra di carbonio

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

157, 164, 171, 178 cm

Made in: Italia Prezzo:

649 euro

Sito: www.skitrab.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata:

169,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

116/83/104 mm 115,4/81,5/103,2 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

18,9 m

Contatto lamina:

144,8 cm

Peso dichiarato:

1.090 gr

Peso rilevato:

1.145 gr (1.145 gr - 1.145 gr)

Rocker in punta:

18,1 cm

Rocker in coda:

5 cm

Ponte:

0,62 cm

Superficie di portanza:

1.381 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,83 Torsione in spatola: 20,9°

LAB // Fondo in leggera concavita, ben improntato a spina medio-fine, e ben sciolinato. Lamine 1,6 x 1,5 mm a 89,1 e 1° di tuning, ben rifinite. Pronto così per la neve.

Torsione al centro: 0,6°

SULLA NEVE // Sci sicuro da alpinismo e ingaggio: praticamente tutti i Trab offrono il maggior grip al centro oggi disponibile sul mercato, o comunque tra i due-tre migliori, e Altavia Carbon non fa sicuramente eccezione. Molto presente sugli spigoli, stabile anche su raggi medio lunghi, nel cortoraggio basta farlo passare sotto, lavorarlo un minimo, ed è altrettanto efficace. Serve qualche curva per capirlo perché ha i suoi tempi in inserimento e in risposta, ma poi risulta facile in rapporto alla estrema sicurezza che esprime, da vero e proprio attrezzo alpinistico. Adatto alla tecnica dello scialpinista trad con movimento alto/basso piuttosto che laterale, e tanti metri di dislivello sulle spalle.

sci-alpinismo nel senso più letterale

Torsione in coda: 19,9° Flessione al centro:

100 mm

ADATTO A:

NON ADATTO A: new school, approccio freeski

ADATTO ANCHE A: imprevisti alpinistici, ripido esposto

Predisposizione utilizzo montagna aperta 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

194 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI LIGHT TOURING

SKI TRAB Maestro Si tratta di un vero evergreen di qualità riconosciuta, che rappresentava un’assoluta novità alla sua presentazione e resta oggi uno sci quasi unico nel suo genere: sciabilità, leggerezza e sicurezza sul terreno riuniti in 75 millimetri al centro. Oggi Maestro non è più solo in un panorama che avvicina ma non eguaglia il suo peso limite (più leggero per il segmento c’è solo Movement Race Pro 77) ma propone così tanta scelta con portanza maggiore da definirsi il nuovo standard per il touring. Però il limite di Maestro, la dimensione, è anche la sua forza: nessun altro sci è così vicino alle dimensioni race, cui molti sono abituati e faticano a rinunciare, e però così sciabile. Tecnologicamente non si tratta certo di un compromesso, incorporando le soluzioni originali Ski Trab di maggiore efficacia nella pregiata costruzione a 14 elementi. LAB // Fondo leggermente convesso in spatola e al centro, bella impronta tradizionale Ski Trab, sciolinato. Lamine 1,5 x 1,2 mm a 89° e 1° di tuning, ben rifinite. Potrebbe uscire su neve così. SULLA NEVE // Maestro conferma e supera, come sempre, quanto promette sulla carta e in rastrelliera. Ha dimensioni intermedie tra quelle race e il nuovo classico touring a 80 millimetri sotto il piede ma la sua sciabilità è rotonda, concreta dal duro al morbido, piacevole. Grande presa proprio sotto il piede ed estremità leggere sul fondo, ma ci si può fidare sempre. Aiuta, copia il terreno, si adatta anche a sciatori di tecnica intermedia, però non va interpretato come lo sci facilitante a ogni costo: ottiene invece la sua performance attraverso la qualità del progetto e della costruzione, per cui viene apprezzato meglio da buoni e ottimi sciatori. Meglio ancora se provenienti dal mondo race, e allora è lo sci che si trova in equilibrio con le scarpe race, con i gironi a ritmi alti, e con la resistenza psicologica degli atleti nei confronti di attrezzi più larghi e pesanti, anche se di poco.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap quadriassiale

Anima:

940 gr

alveolare in aramide, scatola torsionale in carbonio, rinforzi in fibra e carbonio

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

156, 164, 171, 178 cm

Made in: Italia Prezzo:

899 euro

Sito: www.skitrab.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata:

169,5 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

107/75/94 mm 107,1/74,4/93 mm

Raggio dichiarato:

19,9 m

Raggio calcolato:

21,1 m

Contatto lamina:

147,1 cm

Peso dichiarato:

940 gr

Peso rilevato:

937,5 gr (940 gr 935 gr)

Rocker in punta:

17 cm

Rocker in coda:

3,9 cm

Ponte:

0,66 cm

Superficie di portanza:

1.283 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,73 Torsione in spatola: 26,7° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 27,4° Flessione al centro:

135 mm

ADATTO A: touring veloce, provenienti dai race

NON ADATTO A: molto particolare ma per tutti

ADATTO ANCHE A: leggeri, fitness

Predisposizione utilizzo touring classico 20%

grandi dislivelli & approach 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% speed touring

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 195


SCI LIGHT TOURING

VÖLKL VTA 80 Lite È lo sci di Völkl più espressamente indicato per il touring, il più leggero della gamma, con le dimensioni più contenute. Questi dati non devono far pensare a un prodotto entry, per un touring facile. La costruzione è più muscolare di quanto il peso lasci trasparire - la taglia 164 si assesta sui 950 grammi -. Oltre alla scatola di torsione Full Carbon Jacket, l’anima in legno comprende del Pioppo oltre all’imprescindibile e leggerissima Paulownia. Tutta la lamina è giù a terra salvo un corto e basso rocker davanti, che prenderà la neve al primo spigolo. La sagoma è la tipica e pragmatica Völkl da sci alpino, appena allungata in coda e dopo il primo raggio in spatola. È giusto valorizzare particolari non secondari nella pratica, come il topsheet chiaro e trattato per limitare formazione di ghiaccio e accumulo di neve. LAB // Fondo molto concavo fino a -0,20, non spianato con gli 8 passaggi di riscontro, non improntato, sciolinato. Lamine 1,4 x 1,6 mm a 88,7° e 1° di tuning, con molta ruggine. Assolutamente da settare. SULLA NEVE // Bello sci forte, stabile, aggressivo, perfetto per chi cerca lo spigolo e la precisione. Dove lo metti, resta con tutto lo sci ben schiacciato sul fondo. Subisce poco le irregolarità nonostante la leggerezza e l’abbondanza di carbonio. Non copia il terreno ma tende invece a imporsi di carattere. Sulle sue nevi, che sono i fondi duri, piace allo sciatore che proviene dalla pista quanto Dynastar Factory e Salomon S/Lab X-Alp. Sul duro ripido piace all’alpinista anche se poco sciatore. Sfodera al meglio la sua reattività sportiva sugli archi stretti, che predilige e premia sotto piedi almeno buoni. Non è per principianti perché serve polso, tecnica sicura, e aspettarlo bene in entrata. A bassa andatura può tendere al dritto sotto sciatori che improvvisano. Non è difficile sotto piedi buoni, anzi dà fiducia, ma non facilita chi deve arrangiarsi un po’.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

3D Ridge Carbon

940 gr

fibre, legni di Paulownia e Pioppo, Isocore, scatola torsionale in carbonio

Soletta:

grafite P-Tex 4500

Lunghezze disponibili:

163, 170, 177 cm

Made in: Germania Prezzo:

799 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

171,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

116/80/100 mm 116,1/79,8/100,8 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

17,9 m

Contatto lamina:

143 cm

Peso dichiarato:

940 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.047,5 gr (1.045 gr - 1.050 gr)

Rocker in punta:

20,6 cm

Rocker in coda:

6,5 cm

Ponte:

0,63 cm

Superficie di portanza:

1.346 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,78 Torsione in spatola: 16,2° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 21,3° Flessione al centro:

125 mm

ADATTO A: mix dislivello + alpinismo + sci con qualità

NON ADATTO A: principianti, nevi pesanti e profonde

ADATTO ANCHE A: pista, ski fitness

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

196 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI LIGHT TOURING

VÖLKL VTA 88 Lite Völkl significa made in Germany, e si vede immediatamente attraverso tutte le declinazioni dello sci, le forme e le strutture che sono votate alla massima efficienza. Non fanno eccezione neppure gli sci più leggeri per il touring di Völkl, cioè la versione Lite della famiglia VTA. Pochissimo rocker alpino davanti, poi la lamina resta a contatto col terreno fino a tutta la coda lungo linee che richiamano gli sci per i pali e la loro efficacia quando messi ai limiti. Una camicia di carbonio alleggerisce e potenzia la scatola di torsione attorno all’anima ibrida a base legno di Paulownia. È giusto citare un paio di attenzioni solo apparentemente secondarie: il topsheet è trattato per abbassare la tendenza all’accumulo di neve, e i suoi colori sono molto chiari per prevenire fusione e rigelo di ghiaccio sullo sci. Tutto peso in meno ai piedi, e non si tratta di pochi grammi. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza attorno a -0,15, non del tutto spianato con gli 8 passaggi di riscontro, sciolinato, non improntato. Belle lamine 1,6 x 1,8 mm a 89,1° e 1,5° di tuning, un po’ di ruggine. Da settare. SULLA NEVE // Per chi è già nel giro: tipico Völkl. Per gli altri: un Völkl è tipicamente uno sci di alta qualità, preciso, potente, molto presente sulla neve, progettato per soddisfare sciatori decisi, dinamici, sportivi, che caricano l’attrezzo e lo tengono piegato. Non è facile per sciatori passivi, né facilissimo in assoluto, ma è tra i migliori per quelli che cercano lo spigolo: lo trova subito, ne dà tanto, regala feeling immediato, sta sicuro sulla linea, passa sicuro in bella conduzione tra le nevi variabili senza subirle. Perfetto per chi arriva dalla pista e porta con sé quel caratteristico modo di tagliare la curva. Severo invece per chi arriva da fuori ed è abituato al pivot di piede e a slashare. Bella opzione per il ripido alpinistico.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

3D Ridge Carbon

990 gr

fibre, legni di Paulownia e Pioppo, Isocore, scatola torsionale in carbonio

Soletta:

grafite P-Tex 4500

Lunghezze disponibili:

160, 170, 180 cm

Made in: Germania Prezzo:

799 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

171,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

127/88/106 mm 127/87,9/106,4 mm

Raggio dichiarato:

18,9 m

Raggio calcolato:

17,7 m

Contatto lamina:

142,7 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

990 gr @160 cm 1.060 gr (1.070 gr - 1.050 gr)

Rocker in punta:

20,9 cm

Rocker in coda:

6,3 cm

Ponte:

0,47 cm

Superficie di portanza:

1.460 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,73 Torsione in spatola: 15,9° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 21,6° Flessione al centro:

122 mm

ADATTO A: alpinisti-sciatori molto decisi

NON ADATTO A: tranquilloni fermi sulle gambe

ADATTO ANCHE A: ripido, mix in/off piste, anche 50/50

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

ski touring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% ripido

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 197


SCI LIGHT TOURING

ZAG Adret 81 Il suo peso è davvero basso, ben sotto il chilo nelle misure intermedie. Il risultato è ottenuto con largo uso di carbonio attorno all’anima in sola Paulownia, ma c’è anche del kevlar a fornire comfort di marcia. Il tutto è chiuso da un cap strutturale in poliammide modulato per la lunghezza sulle tre dimensioni. Adret chiude raggi piuttosto stretti anche per il segmento touring, in effetti si vede bene come risulti un po’ più sciancrato in shape ripetto alla media corrente, e si percepisce subito soprattutto il flex più morbido. Leggero e corto rocker davanti, coda decisamente giù dietro. LAB // Fondo irregolare, prevalentemente molto concavo ma a tratti fino a leggermente convesso, non del tutto spianabile. Niente impronta, sciolinato. Le lamine 1,2 x 1,4 mm sono un po’ fini per la categoria, e non lasciano margine sufficiente per riportare il fondo in planarità. Angolo 89,1° e troppo tuning 2,1°, con finitura molto grezza e fenolo molto sporgente sopra le lamine. Rifare da zero per quanto reso possibile dalle lamine.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D cap

940 gr

Anima: legno di Paulownia, fibra di carbonio multiassiale, kevlar Soletta:

sinterizzata verde

Lunghezze disponibili:

162, 170, 177 cm

Made in: n.d. Prezzo:

729 euro

Sito: www.zagskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

116/81/104 mm 115,9/81/103,9 mm

Raggio dichiarato:

17,4 m

Raggio calcolato:

17,1 m

Contatto lamina:

140,6 cm

Peso dichiarato:

940 gr

Peso rilevato:

982,5 gr (960 gr - 1.005 gr)

Rocker in punta:

21,2 cm

Rocker in coda:

7,3 cm

Ponte:

1,03 cm

Superficie di portanza:

1.342 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,73 Torsione in spatola: 26,9° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 26° Flessione al centro:

91 mm

ADATTO A: touring piacevole sempre in controllo

SULLA NEVE // È lo sci che culla anche i principianti e li invita a crescere ancora. È semplice, intuitivo, anzi proprio immediato, facile da tenere giù in curva senza tante storie. Polivalente tra le nevi, le situazioni classiche, le velocità e le forze normalmente in gioco nel touring. Non è per gente potente e pesante, o almeno lo scelgano per rilassarsi senza aspettarsi che tenga linea e quota sul duro quando si pretende un po’ di più. Sente un po’ troppo vincolo alle estremità sulle nevi rotte e irregolari per via della sciancratura, un po’ più in coda mentre davanti comunque il rocker passa sempre. Un piede appena buono risolve tutto comunque, mentre può creare qualche imbarazzo al debutto e a inesperti. Buona emersione costante della spatola morbida, che tende a rimanere in vista fuori dal manto. Se uno sta iniziando e lo prende senza sapere cosa vuole né cosa gli serve, non sbaglia e trova un buon amico.

NON ADATTO A: rischio alpinistico, sciatori irruenti

ADATTO ANCHE A: secondo sci per alleggerire

Predisposizione utilizzo easy skialp 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% touring classic

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

198 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


Recon Line

Quickdraw Carbon Probe Una sonda in carbonio leggera e rigida per ridurre al minimo il peso senza compromessi in termini di funzionalità e sicurezza.

Recon BT Grazie alla combinazione di caratteristiche essenziali e funzionalità Bluetooth, il Recon BT è il dispositivo di ricerca ideale per gli amanti dello sci fuoripista.

Helio 105 Ski Progettato per gli appassionati di sci fuoripista che necessitano di precisione tecnica e prestazioni sulla neve fresca, il versatile Helio 105 offre un rinnovato layup in fibra di carbonio preimpregnato con migliore assorbimento delle vibrazioni per una maggiore fluidità, rimanendo molto leggero con una flessione equilibrata e un eccellente controllo degli spigoli.

Recon Stretch Ski Shell Creata per resistere alle giornate nella neve, di fuoripista in-bounds o estremo, la Recon Ski Shell è munita di tessuto elasticizzato 4-way stretch e della nostra soluzione impermeabile/traspirante BD.dry™, che la rende una giacca versatile per chi ha sempre gli sci ai piedi.

Dawn Patrol 15 Zaino leggero ed essenziale per heli-skiing e cat-skiing, veloci sortite fuoripista e lunghe giornate inbounds, il Dawn Patrol 15 è il nostro zaino da sci minimalista compatibile con i dispositivi AvaLung.

LIVE.SKI.REPEAT. BD Athlete Tobin Seagel | British Columbia

Mattias Fredriksson

B L A C K D I A M O N D E Q U I P M E N T. C O M


SCI LIGHT TOURING

I MIGLIORI SCI LIGHT TOURING 2019 Dopo qualche anno di sviluppo gli sci da un chilo si sono evoluti in direzione del piacere sciistico. Premiamo così un attrezzo le cui proprietà superiori potranno essere apprezzate solo sciandolo bene, anzi molto bene. Ripetiamo quanto scritto in apertura: sono sci leggeri, che adottano tecnologie vicine ai limiti. 100 grammi di diversità tra un modello e l’altro di questo segmento non sono gli stessi 100 grammi tra sci che pesano il doppio.

SKI OF THE YEAR 2019 Dynastar Vertical Factory aggiunge al già ottimo Vertical Eagle quel plus di precisione, pulizia, rapidità di risposta che fa la differenza se lo sciatore è in grado di apprezzarlo. Vertical Factory è piaciuto proprio per quella raffinatezza non percepibile nè sfruttabile da tutti, ma che non fa male a nessuno. A qualcuno potrebbe perfino piacere di più Vertical Eagle, più accomodante, ma oggi Factory è lo sci che nel touring leggero, tra gli attrezzi da un chilo, sotto piedi all’altezza, fa tutto almeno un po’ meglio. Ancora più preciso di Salomon S/Lab X-Alp, e più adatto ad alzare la velocità. I due potrebbero rapportarsi idealmente come uno sci da gigante e uno da slalom (fatte e rifatte le debite proporzioni!). Entrambi vogliono sciatori che sappiano bene cosa fare sulle nevi difficili. SELECTION 2019 Atomic Backland 85 UL, nella versione 2019 estende nettamente verso il touring una sciabilità che ne ha sempre costituito un anello di congiunzione con l’approccio freeski. Più pastoso, tollerante e rotondo di Dynastar Vertical Factory, ammette più sciatori alle sue qualità pur concedendole in pieno sopra il livello tecnico medio. Chiede di meno, perdona di più, ma non è altrettanto preciso e rapido (e leggero) di Vertical Factory, che ha introdotto uno standard superiore per chi sa apprezzare. In questa selezione tra sci leggeri è il più adatto alla giornatona sugli impianti dopo una bella nevicata, o a prolungarla in caso di super firn. Salomon S/Lab X-Alp è lo sci più alpinistico del lotto dei top, che offre il miglior grip sul pendio e perfino nei canali concavi, con la migliore presenza delle estremità sul fondo (scegliendolo una taglia in meno non si sbaglia di molto). Diventa uno sci potente e reattivo quando viene caricato da gente attiva sulle gambe. X-Alp e Vertical Factory ottengono in montagna lo stesso risultato in modi diversi. Uno sciatore completo apprezza la potenza in Salomon, e precisione + sensibilità in Dynastar. Salomon è vivace quando sollecitato di polso, a Dynastar basta meno. Ma in fondo si tratta dell’ennesimo ritorno delle differenze tra costruzione cap e costruzione sandwich.

200 > Buyer’s Guide 2019

Elan Ibex Carbon 84 XLT è efficace alpinisticamente quasi come i tre appena elencati, ma risulta reattivo e divertente per una platea più ampia di sciatori. Magari non ancora per gente agli esordi, ma accetta anche impulsi meno decisi (o meno corretti tecnicamente) e restituisce una bella elasticità che invita a usare bene le gambe anche quelli che si scordano di averle. Sempre rispetto ai primi descritti, risulta un po’ cedevole nei confronti di sciatori da performance tecnica. Scott Speedguide 80 condivide con Elan Ibex sciabilità rotonda e risposta elastica. È altrettanto attaccato al fondo ma ancora più giocoso a fronte di tecniche e impulsi incerti. Oltre al suo target naturale, cioè un pubblico giovane che si gode la discesa senza la fregola di strafare con elementi free, lo consiglieremmo anche a quella generazione over-anta rassegnata da qualche decennio alla solita minestra e che non si è mai veramente curata della parte sciistica. Con Speedguide 80 scoprirebbe che là fuori c’è vita. ESCLUSI ECCELLENTI Atomic Backland 78 UL, K2 Wayback 80 e Fischer Transalp 82 sono caratterizzati dalla manovrabilità e dalla leggerezza al piede in modi abbastanza simili da renderli quasi indistinguibili per lo sciatore medio. In questa selezione costituiscono le scelte più adattabili a tutti, anche agli esordienti che non vogliono limitarsi le prospettive con attrezzi entry level. Ma restano comunque strumenti in grado di affrontare le difficoltà alpinistiche classiche e oltre, però con un atteggiamento più controllato rispetto a quanto si possa fare sugli altri sci selezionati qui sopra. A molti sciatori di montagna esperti, e sempre presenti dalla prima all’ultima domenica di neve, questi ultimi tre potrebbero adattarsi meglio dei primi. Dynafit Speed 76 e Hagan Ultra 76 dovrebbero invece rappresentare le prime scelte per chi utilizza le piste e ne esce solo in caso di nevi portanti e regolari. Il primo più reattivo, il secondo più tollerante, assecondano la conduzione delle curve tagliate sugli spigoli con le loro sciancrature più accentuate rispetto agli altri modelli selezionati qui sopra.


SCI LIGHT TOURING

Buyer’s Guide 2019 > 201


SCI LIGHT TOURING

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE

IN CRESCITA

Majesty Fox Clt Elan Ibex 78A Zag Adret 81 Scott Speedguide 80 K2 Wayback 80 Dynafit Speed 76 Atomic Backland Ul 78 Ski Trab Maestro Fischer Transalp 82 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Xlt Atomic Backland Ul 85 Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Movement Race Pro 77 Hagan Ultra 82 Salomon S/Lab X-Alp Blizzard Zero G 85 Movement Alp Tracks 89 Völkl Vta 80 Lite Dynastar Vertical Factory Dynastar Vertical Eagle Völkl Vta 88 Lite Moonlight Eagle Carbon Race

Atomic Backland Ul 85 Scott Speedguide 80 K2 Wayback 80 Atomic Backland Ul 78 Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Salomon S/Lab X-Alp Majesty Fox Clt Fischer Transalp 82 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Xlt Dynafit Speed 76 Zag Adret 81 Ski Trab Maestro Movement Race Pro 77 Hagan Ultra 82 Blizzard Zero G 85 Elan Ibex 78 Movement Alp Tracks 89 Völkl Vta 80 Lite Völkl Vta 88 Lite Dynastar Vertical Factory Dynastar Vertical Eagle Moonlight Eagle Carbon Race

0

5

10

AVANZATO

0

5

10

5

10

ALTO LIVELLO

Salomon S/Lab X-Alp Movement Alp Tracks 89 Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 85 Völkl Vta 80 Lite Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Scott Speedguide 80 Moonlight Eagle Carbon Race K2 Wayback 80 Hagan Ultra 82 Elan Ibex 84 Carbon Xlt Dynastar Vertical Factory Völkl Vta 88 Lite Ski Trab Maestro Movement Race Pro 77 Fischer Transalp 82 Carbon Dynastar Vertical Eagle Atomic Backland Ul 78 Zag Adret 81 Majesty Fox Clt Dynafit Speed 76 Elan Ibex 78

Salomon S/Lab X-Alp Movement Alp Tracks 89 Dynastar Vertical Factory Völkl Vta 88 Lite Völkl Vta 80 Lite Dynastar Vertical Eagle Atomic Backland Ul 85 Ski Trab Maestro Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Movement Race Pro 77 K2 Wayback 80 Hagan Ultra 82 Elan Ibex 84 Carbon Xlt Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 78 Scott Speedguide 80 Moonlight Eagle Carbon Race Fischer Transalp 82 Carbon Zag Adret 81 Majesty Fox Clt Dynafit Speed 76 Elan Ibex 78

0

202 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0


SCI LIGHT TOURING

LEGENDA

ADATTO

COSÌ COSÌ

NON ADATTO

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE

UMIDA, BAGNATA

Völkl Vta 80 Lite Salomon S/Lab X-Alp Dynastar Vertical Factory Movement Alp Tracks 89 Völkl Vta 88 Lite Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Scott Speedguide 80 Movement Race Pro 77 K2 Wayback 80 Hagan Ultra 82 Fischer Transalp 82 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Xlt Elan Ibex 78 Dynastar Vertical Eagle Dynafit Speed 76 Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 85 Atomic Backland Ul 78 Zag Adret 81 Ski Trab Maestro Majesty Fox Clt Moonlight Eagle Carbon Race

Dynastar Vertical Eagle Atomic Backland Ul 85 Scott Speedguide 80 Salomon S/Lab X-Alp Movement Race Pro 77 Majesty Fox Clt K2 Wayback 80 Elan Ibex 84 Carbon Xlt Dynastar Vertical Factory Zag Adret 81 Völkl Vta 88 Lite Ski Trab Maestro Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Movement Alp Tracks 89 Moonlight Eagle Carbon Race Hagan Ultra 82 Fischer Transalp 82 Carbon Elan Ibex 78 Dynafit Speed 76 Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 78 Völkl Vta 80 Lite

0

5

10

FARINOSA

0

5

10

5

10

VENTATA, CROSTA

Atomic Backland Ul 85 Majesty Fox Clt K2 Wayback 80 Dynastar Vertical Factory Dynastar Vertical Eagle Zag Adret 81 Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Scott Speedguide 80 Salomon S/Lab X-Alp Movement Alp Tracks 89 Moonlight Eagle Carbon Race Hagan Ultra 82 Fischer Transalp 82 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Xlt Elan Ibex 78 Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 78 Ski Trab Maestro Movement Race Pro 77 Völkl Vta 88 Lite Völkl Vta 80 Lite Dynafit Speed 76

Dynastar Vertical Factory K2 Wayback 80 Dynastar Vertical Eagle Atomic Backland Ul 85 Zag Adret 81 Salomon S/Lab X-Alp Elan Ibex 84 Carbon Xlt Blizzard Zero G 85 Atomic Backland Ul 78 Ski Trab Maestro Ski Trab Alta Via Carbon 8.0 Scott Speedguide 80 Movement Alp Tracks 89 Hagan Ultra 82 Fischer Transalp 82 Carbon Völkl Vta 88 Lite Völkl Vta 80 Lite Movement Race Pro 77 Majesty Fox Clt Elan Ibex 78 Dynafit Speed 76 Moonlight Eagle Carbon Race

0

5

10

0

Buyer’s Guide 2019 > 203


SCI SKI TOURING

THINK FREE In attesa del Giorno del Giudizio, quando lo sci perfetto che sale come un race e scende come un freeride annullerà tutte le differenze facendoci chiudere bottega, gli sci touring relativamente leggeri e poco ingombranti si avvicinano a prestazioni freeski

elle prossime pagine trovate gli sci per il touring classico, quello che pratica la stragrande maggioranza di noi, e attraverso cui tutti prima o poi passano. Lo scialpinismo tradizionale. Questi sci, ancora piuttosto leggeri ma già affidabili come il ferro e la quercia, sono fatti per arrivare dappertutto e per farci tornare poi a valle sulle nostre gambe.

N

Magari non proprio mollando a rotta di collo, in controllo come per tutte le forme di alpinismo, ma sono in grado di passare per tutto ciò che è sciabile. Sono gli sci che incarnano il rapporto tra le performance atletiche, sciistiche e alpinistiche più adatto alla varietà di situazioni che può incontrare chiunque punti al più classico degli obiettivi: la cima. Dal grande dislivello, alle nevi variabili, al ripido anche forte se sciato senza esagerare. Quelli precedenti, da gara e light touring, sono orientati alla performance sportiva e possono presentare qualche limite su terreni alpinisticamente complicati. Quelli successivi di ispirazione freeski esaltano la performance sciistica, ma possono risultare un po’ impegnativi nelle due fasi per massa e struttura. Non sono orientati necessariamente alla cima a qualunque costo di difficoltà, distanza e neve, ma sono fatti per sciare al meglio la parete scelta secondo criteri sciistico (freetouring) e la linea particolare (freeride). SCI-OVUNQUE Tra questi attrezzi non troverete sci di caratteristica, cioè destinati a particolari interpretazioni. Questi sono tutti versatili, devono cavarsela almeno benino in ogni situazione realisticamente possibile sulla strada per la vetta e ritorno. Il che può penalizzarli a una prima lettura dei giudizi estatici riguardanti qualche singola virtù caratterizzante sci di altri segmenti, più specificamente orientati. Ma anche nei segmenti freeski tendiamo a premiare sci polivalenti, e i costruttori freeski tendono a loro volta a progettare sci equilibrati. Nel contempo, da un paio di stagioni, i progetti di sci touring adottano alcune soluzioni di ispirazione freeski, specialmente in sagoma. In particolare stanno ripetendo i disegni che esaltano la manovrabilità senza compromettere il grip degli spigoli sul terreno. A fronte di rocker

meno evidenti e anche identificabili solo da occhi esperti, si diffondono code e anteriori allungati (troverete qua e là il termine tecnico condiviso tapered), ponti piatti o quasi, spatole che invertono rapidamente la sciancratura. La scelta giusta per i motivi sbagliati - Non manca molto al momento in cui i progetti degli sci touring e di quelli freetouring si sovrapporranno fedelmente in un unico segmento. Anzi ci saremmo già per coincidenza di pesi, ingombri ed efficacia se anche il manico collaborasse. Invece lo sciatore-alpinista tradizionale medio insiste in una diffusa carenza di formazione, e soprattutto manca di aggiornamento all’evoluzione della tecnica dello sci fuori. È pur vero che uno scietto da 80-85 millimetri bello scaricato alle estremità asseconda il livello base, quello che per girare apre sempre un po’ e poi chiude in slittamento (sono forme ideali per fare pivot + slash). Ma il livello medio continua a riferirsi alla curva condotta chiusa, d’ispirazione pistaiola classica, autoinfliggendosi dei limiti su buona parte delle nevi invernali e rinunciando in parte alla sciabilità oggi trasferita anche negli sci per il touring. What’s Entry? - Tra gli sci touring che presentiamo figurano anche alcuni modelli entry level. Il concetto non è solo commerciale, non definisce solo un prezzo basso e neppure un rapporto favorevole tra qualità e prezzo. Sono sci adatti a chi inizia, agli occasionali, a chi denuncia qualche lacuna tecnica, a chi non è interessato a risposte particolari perché non le saprebbe neppure sollecitare. In una parola - di troppo - sono sci facili. Negli altri segmenti no, non ci sono sci così facili per l’esordio assoluto fuori. Nei segmenti di specializzazione si presuppone conoscenza, scelta, motivazione, un livello tecnico almeno pari a quello argento della Scuola Italiana Sci e anche preparazione atletica al gesto. Gli sci touring invece sono concepibili anche solo come mezzo di trasporto efficiente/attrezzo alpinistico affidabile. Lo sci entry per il touring non va inteso come lo sci degli sfigati, ma come lo sci furbo che potrebbe rivelarsi quello giusto anche in seguito, se valutato razionalmente. Si può dire da quando sono stati sdoganati dal cinema e dal digitale: lo sci dei furbi nerd.

Tutti gli sci ski touring sono stati montati con attacco ATK RT 2.0 da 290 grammi in ALU 7075, acciaio inossidabile e POM, range di sgancio 5-10. Dotato di ski-stopper.

204 > Buyer’s Guide 2019



SCI SKI TOURING

ARMADA Tracer 88 Si tratta della versione più piccola e leggera tra i Tracer, la linea Armada pensata per il touring. Tutto indica ricerca dell’efficienza sciistica e della sicurezza alpinistica, dallo shape classico piuttosto dritto fino alla costruzione, passando per il profilo ben aderente al terreno. Pochissimo rocker anteriore, coda scaricata in alzo solo un filo più della media, ponte basso e lungo. I semifianchetti verticali chiudono una costruzione con tanto legno impacchettato in compositi carbon-Kevlar, materiale in genere più smorzante del carbonio.

Scheda Tecnica

LAB // Buon set up di fabbrica. Fondo quasi piatto, perfezionato dopo 4 degli 8 passaggi di risconto, impronta scaricata media bellina, sciolinato. Buone lamine 1,6 x 1,6 mm a 89,2° e 1° di tuning, finitura non male e filo a posto. Pronto così per la neve.

Raggio calcolato:

19,0 m

Contatto lamina:

140,5 cm

Peso dichiarato:

1.200 gr

SULLA NEVE // Sci di qualità per l’azione di qualità pur rimanendo intuitivo e cooperativo anche per sciatori in crescita. Prima di tutto: è giù ben presente sul fondo, ben equilibrato nella distribuzione della forza lungo l’asta e ben bilanciato in neve profonda. Sul duro morde dal primo all’ultimo millimetro, però riesce a rimanere agile, sensibile, facile da girare, anzi risolve un sacco di situazioni di neve difficile. Porta e sostiene con naturalezza, cambia e entra subito, sta sotto, e alla fine risponde un po’ meglio di quello che ti aspetti. Non si scompone in velocità, non vibra anzi smorza perché vuole star giù. Fa bene le cose che soddisfano lo sciatore medio che vuole migliorare e copre con margine tutte le esigenze sciistiche e alpinistiche del touring di alto livello. Non per l’inesperto, non ancora per un pro che, in genere, vuole più struttura. È adatto a un pubblico molto vasto e il nome aiuta, diciamolo, così come la grafica. Ma sorprenderà proprio lo sciatore old school pulito e di buon livello al quale chiederà meno movimento verticale di quello cui è abituato. Si conferma nel top per lo ski touring.

Dati dichiarati

TION SELECTOURING SKI

peso

Costruzione:

AR75 sidewall

Anima:

1.200 gr

legno con tecnologia Tour Ultra-Lite Core

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

162, 172, 182 cm

Made in: Austria Prezzo:

549,90 euro

Sito: www.armadaskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

172 cm

Lunghezza rilevata:

172,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

117/88/110 mm 116,7/87,4/110 mm

Raggio dichiarato:

Peso rilevato:

19 m

1. 242,5 gr (1.240 gr - 1.245 gr)

Rocker in punta:

20,5 cm

Rocker in coda:

20,5 cm

Ponte:

0,49 cm

Superficie di portanza:

1.410 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,88 Torsione in spatola: 25,6° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 24° Flessione al centro:

108 mm

ADATTO A: sciatori e alpinisti di qualità

NON ADATTO A: occasionali, inesperti

ADATTO ANCHE A: impianti no-stop con bella neve fuori

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

20% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

206 > Buyer’s Guide 2019

2019

5

10


SCI SKI TOURING

BLACK CROWS Ova Freebird Ova Freebird è invariato rispetto alla scorsa stagione, la prima con la nuova costruzione super alleggerita: quasi 400 grammi in meno su ogni asta rispetto all’Ova storico lo posizionano ai confini del light touring, così come le proporzioni new classic. È un full cap a base di Paulownia e laminati compositi carboniofiberglass, con estremità molto moderatamente rialzate per conservare un lungo contatto lamina da montagnard. Nelle poetiche ma realistiche indicazioni della casa è descritto tra i Freebird come particolarmente confortevole e tollerante. LAB // Fondo quasi piatto, a posto con 4 passaggi degli 8 di riscontro, niente impronta, solo lisciatura, sciolinato. Lamine 1,6 x 1,9 mm (questo sci ha davanti una lunga vita) a 88,9°e 1,2° di tuning, con bella finitura sul fianco e buona sulla base. Potrebbe uscire come trovato in negozio per poi settarlo dopo l’assestamento. SULLA NEVE // Sci azzeccato, di grande equilibrio, centrato su facilità di utilizzo e comfort in tutte le situazioni. È un attrezzo che culla e però non fa cadere mai: morbido ma sta, arrotonda anche nello stretto senza perdere la linea, copia il terreno e non perde quota. Nessun problema sul ripido se si scende con prudenza. Si scia bene senza pensare, è immediato, non serve capirlo, gira col pensiero, continua anche da solo e perdona le dormite, tollera le indecisioni così come qualche eccesso. I suoi limiti si incontrano spingendo forte, magari con scarponi molto strutturati in spinta, che possono far incontrare o anche rimbalzare la spatola morbida; utilizzando set equilibrati sul touring non succede mai. Nel white-out è un pilota automatico. Svincola leggero nella crosta. Aggiunge qualità anche alla sciata old school del pensionato infrasettimanale, al quale potrebbe risvegliare istinti sessuali lungamente sopiti da sci-minestrina.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

SKI

peso

Costruzione:

cap

1.125 gr

2019

Anima: legno di Paulownia con fibra di vetro e di carbonio, rinforzi in titanal sotto il piede Soletta:

poliestere blu

Lunghezze disponibili:

162,4, 170,2, 175,2, 180,4 cm

Made in: Austria Prezzo:

549,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

175,2 cm

Lunghezza rilevata:

175,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

124/85/106 mm

123,4/84,3/106,6 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

144,4 cm

Peso dichiarato:

1.125 gr

Peso rilevato:

1.145 gr (1.155 gr - 1.135 gr)

Rocker in punta:

19 cm

Rocker in coda:

10,7 cm

Ponte:

1,03 cm

Superficie di portanza:

1.439 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,8 Torsione in spatola: 23,9° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 23° Flessione al centro:

133 mm

ADATTO A: tutti, ma bellissimo per donne e pesi leggeri

NON ADATTO A: grezzi, violenti

ADATTO ANCHE A: principianti motivati al bello sci

Predisposizione utilizzo montagna aperta 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 207


SCI SKI TOURING

BLIZZARD Zero G 95 Come tutta la famiglia Zero G, anche e soprattutto 95 è dedicato alla performance. Gli adattamenti costruttivi orientati a facilitare (corto rocker in spatola + coda shapened ma bassa) non sacrificano un centimetro di lamina quando lo sci prende appena un minimo di spigolo. L’elemento 3D Carbon Drive in carbonio monodirezionale fornisce carattere e distribuisce le forze verso fondo e spigolo. I fianchetti verticali chiudono sulle lamine un forte sandwich di legno leggero di Paulownia tra strati in fiberglass, forte ma meno secco in risposta del carbonio. LAB // Fondo un po’ concavo alle estremità, meno al centro, corretto dopo 8 passaggi in macchina, niente impronta, sciolina al minimo. Lamine un po’ sottili per il target, 1,48 x 1,50 mm a 89° e 1,9° di tuning, discretamente finite. Da settare. SULLA NEVE // Sci sportivo, potente, strutturato per aderire al terreno, per solcarlo con gli spigoli e per mollare senza paura. Impegnativo, non trasporta a occhi chiusi, ma se piace ci sono poche alternative. Impegnativo non significa difficile, ma bisogna sapere cosa fare e se si sceglie uno sci potente è giusto che sia così. Nello stretto si lascia spostare e girare, è solo un po’ lento ma basta una curva per capirlo e un po’ di lavoro o mezzo metro in più per farlo chiudere. Risposta lunga da linea aperta, un po’ lenta e affaticante nello stretto. Soddisfa tutti gli esigenti, specialmente se in arrivo direttamente dalla pista, ma non contrasta il pivot di piede più slashata approfondita da freeskier. Stabile, composto e assettato in equilibrio nelle nevi profonde.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione: Anima:

peso

sandwich compound sidewall

1.190 gr

legno di Paulownia, laminato di

carbonio e doppio strato di fibra di vetro Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

164, 171, 178, 185 cm

Made in: Austria Prezzo:

700 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

177 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/95/111,5 mm 127,9/93,6/110,7 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

16,0 m

Contatto lamina:

128,1 cm

Peso dichiarato:

1.190 +/- 50 gr @171 cm

Peso rilevato:

1.327,5 gr (1.340 gr - 1.315 gr)

Rocker in punta:

29,2 cm

Rocker in coda:

18,7 cm

Ponte:

0,24 cm

Superficie di portanza:

1.364 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,97 Torsione in spatola: 14,8° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 15,1° Flessione al centro:

49 mm

ADATTO A: sciatori sportivi, dinamici, aggressivi

NON ADATTO A: iniziare. Non va preso a caso.

ADATTO ANCHE A: ripido e pista, all’occasione

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% montagna aperta

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

208 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKI TOURING

DPS Cassiar 95 Tour1 La linea Cassiar è un cavallo di battaglia DPS, progettato esclusivamente sulle esigenze del fuori quando praticamente tutti gli sci da performance nascono da adattamenti successivi sui principi fisici vigenti in pista. Profilo con pochissimo rocker davanti e coda piatta, shape allungato e pulitissimo. Qui è adottata la costruzione Tour1, la più leggera tra le costruzioni DPS. Il legno di Balsa è impacchettato tra due laminati di quel carbonio preimpregnato con forti caratteristiche smorzanti del quale DPS è alfiere convinto. Pochi elementi strutturali, ognuno estremamente sviluppato nelle sue applicazioni, costituiscono la filosofia che rende i full cap DPS diretti e sinceri sotto il piede a livelli full sandwich. Il guscio integrale in poliammide è resistente ma non ha funzioni meccaniche sensibili. LAB // Fondo quasi piatto, a posto con 4 passaggi in macchina, impronta scaricata fine, sciolinato. Belle lamine 1,9 x 1,8 mm a 88,8° e 1° di tuning, finitura buona. Può uscire su neve così com’è.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full cap

Anima:

1.375 gr

legno di Balsa con laminati in carbonio aerospaziale

Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

168, 178 cm

Made in: USA Prezzo:

999 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

178,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

129/95/116 mm 127,1/94,9/115 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,2 m

Contatto lamina:

134,3 cm

Peso dichiarato:

1.375 gr @178 cm

Peso rilevato:

1.402,5 gr (1.405 gr - 1.400 gr)

Rocker in punta:

23,9 cm

Rocker in coda:

18,9 cm

Ponte:

0,62 cm

Superficie di portanza:

1.450 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,97 Torsione in spatola: 16,5° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 15,1° Flessione al centro:

78 mm

ADATTO A: sciatori bravi bon vivant

SULLA NEVE // Tipico DPS anche nella costruzione più leggera: fluido, pastoso, super omogeneo, super equilibrato, una culla energetica ed elastica. Asseconda molto chi piega tanto buttandosi dentro deciso, mentre la diligente esecuzione su e giù old style ti fa sentire come un vecchio playboy romagnolo al Gay Pride. Stabile, sicuro, perfetto su linee rilasciate medio aperte. Poi per stringere stringe, ma va spinto un po’ per farlo tornare sotto. Può ricordare Armada Tracer 88 ma con meno sostegno alle estremità e un po’ più difficile da inserire, non solo per la dimensione. Comunque eclettico e senza lacune in contesto touring (il ripidissimo esposto incazzato è alpinismo, non touring). Se ti piace il brand e la sua sciabilità lo prendi per fare tutto. Target 40’s, sciisticamente maturo, in forma e abbronzato 7/7, dalla parte giusta del reddito medio nazionale.

NON ADATTO A: tristi, disinteressati alla glisse

ADATTO ANCHE A: sci in resort 80 fuori 20 dentro

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

easy skialp 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% montagna aperta DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 209


SCI SKI TOURING

DYNAFIT Carbonio 89 In questo sci il carbonio è presente per fornire le caratteristiche meccaniche più che la leggerezza. Il peso è basso relativamente al segmento touring, e solo per poco non lo indirizza tra gli sci per il touring leggero. Ma Carbonio 89 integra anche del legno nell’anima, inserti in alluminio, e soprattutto il semi fianchetto verticale lungo tutta l’asta. Si tratta di una combinazione che esprime molta forza, sia in torsione che in flex, e si propone già in rastrelliera per un utilizzo esigente ed esperto. Oltretutto le estremità si alzano quasi all’ultimo e scaricano ben poco spigolo, che resta al lavoro sulla neve il più possibile. LAB // Fondo concavo sulla lunghezza, spianato con 4 degli 8 passaggi di riscontro tranne che in spatola dove sono stati necessari tutti, sciolinato, non improntato. Belle lamine 1,9 x 1,6 mm a 88,3° e 0,9° di tuning, finitura discreta, filo a posto. Da spianare e improntare. SULLA NEVE // Non è uno sci da prendere a caso, tanto per provare. Muscolare, secco, forte, solido in tutte le fasi, sostanzioso sotto il piede. Sci serio e di personalità per necessità avanzate, per stare sicuri sul ripido, o per spingere senza paura. Dove lo metti sta, punto. Assolutamente non per farsi cullare, tantomeno per farsi aiutare. Regolare nelle sbandate, distribuisce la sua enorme forza su tutta l’asta. Lo sciatore di alto livello tecnico lo apprezza, con tecnica ottima non è faticoso, il medio sciatore deve pivottare di piede, sotto quel livello non perdona. Nel suo genere è bellissimo, ma solo nel suo genere. Verrà capito e apprezzato immediatamente da gente con esperienza sportiva nello sci alpino ma può rappresentare un’ottima opportunità anche per sciatori oversize.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

3D Tech Full Carbon

1.200 gr

legno di Paulownia alleggerito, carbonio e rinforzi in alluminio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

165, 174, 182 cm

Made in: n.d. Prezzo:

1.000 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

174 cm

Lunghezza rilevata:

174,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

124/89/110 mm

123,8/88,5/109,4 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

16,6 m

Contatto lamina:

136,7 cm

Peso dichiarato:

1.200 gr

Peso rilevato:

1.225 gr (1.210 gr - 1.240 gr)

Rocker in punta:

23,1 cm

Rocker in coda:

12,4 cm

Ponte:

0,78 cm

Superficie di portanza:

1.402 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,87 Torsione in spatola: 20,9° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 21,8° Flessione al centro:

83 mm

ADATTO A: esperti, chi vuole forza sotto i piedi

NON ADATTO A: occasionali, incerti, leggeri

ADATTO ANCHE A: pesanti e muscolari, ex atleti

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

210 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKI TOURING

DYNAFIT Speed 90 Il nome Speed potrebbe ingannare sulla effettiva predestinazione, che è evidentemente pensata per una sciabilità eclettica. Il suo rapporto peso-portanza è ottimo, ma geometria e costruzione non subiscono il compromesso della leggerezza troppo cercata. Un bel semifianchetto verticale corre dalla spatola alla coda, e il rocker anteriore è praticamente una spatola early rise molto progressiva. L’alleggerimento della struttura in spatola testimonia l’attenzione allo smorzamento delle vibrazioni e alla manovrabilità. Belli l’inserto con invito per l’aggancio pelle e la grafica del carbonio a vista. La coda resta giù, alleggerendo lo svincolo in allungamento più che in alzo. Dimensioni e taglio moderni indirizzati all’alpinismo. LAB // Fondo molto concavo alle estremità, difficile da spianare completamente, non improntato, poca sciolina. Lamine 1,36 x 1,21 mm, fini per il segmento, a 87,5° e 1,5° di tuning, finitura buona. Da spianare e improntare prima della neve.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

3D Tech con micro-sidewall su

1.280 gr

tutta la lunghezza Anima:

legno di Paulownia alleggerito con

fibra di carbonio vetrato e rinforzi in alluminio Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

158, 167, 176, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

800 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

176,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

124/90/111 mm 124,5/89,6/110,2 mm

Raggio dichiarato:

18,3 m

Raggio calcolato:

17,6 m

Contatto lamina:

139,9 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.280 gr 1.237,5 gr (1.245 gr - 1.230 gr)

Rocker in punta:

22,4 cm

Rocker in coda:

12 cm

Ponte:

0,8 cm

Superficie di portanza:

1.448 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,85 Torsione in spatola: 18,6° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 19,9° Flessione al centro:

92 mm

ADATTO A: leggerezza più portanza per la montagna

SULLA NEVE // Sci no-problem perfettamente vestito sulle necessità touring di nuova generazione. Prima di ogni altra sensazione si percepisce molto facile, non serve pensare a niente, è molto maneggevole, gira in un attimo. Poi prosegue senza far scherzi, sta su senza vincolare troppo alla linea, non aggancia nell’irregolare, passa uniforme sopra le croste fragili. La sua curva si arrotonda senza dover fare tutto. Il suo limite è in velocità sul duro ma, rimanendo entro criteri touring, anche per gente decisa, questi fattori non vengono mai neppure sfiorati nella realtà. Risposta a impulsi medi adeguata a soddisfare un grande numero di sciatori, mentre gli esigenti non grideranno al miracolo. Sembra fatto apposta per permettere un deciso allargamento delle misure allo scialpinista classicone, senza imbarazzarlo. Sci riuscito, positivo, adatto anche a Guide alpine.

NON ADATTO A: inesperti o troppo esperti esigenti

ADATTO ANCHE A: sci unico a cavallo tra freeski e old school

Predisposizione utilizzo ski touring 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 211


SCI SKI TOURING

DYNAFIT Speedfit 84 La linea Speedfit vuole rispondere a quel popolo in grande crescita che frequenta anche le piste, magari uscendone solo con condizioni favorevoli. Il taglio in shape è pistaiolo ma su dimensioni rapportate ai nuovi standard del touring. La coda soprattutto è quella riconoscibilissima della concretezza sulla traiettoria: tutta giù, in allargamento fino all’ultimo sullo stesso raggio della sciancratura. Ma sono soprattutto i legni di Frassino e Pioppo, comuni allo sci classico da pista, a determinare la presenza per tutta la lunghezza sui fondi densi. Il lavoro sullo spigolo viene sostenuto anche dal semifianchetto verticale che supporta la lamina lungo tutto il contatto neve. LAB // Fondo concavo sulla lunghezza, corretto con gli 8 passaggi standard di riscontro, sciolinato, non improntato. Buone lamine 1,4 x 1,9 mm a 89° e 1° di tuning, buona finitura, filo bello. Da spianare e improntare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D Tech con micro-sidewall

1.350 gr

su tutta la lunghezza Anima:

legno di Frassino e Pioppo, fibra di carbonio vetrato

Soletta:

polietilene giallo

Lunghezze disponibili:

158, 167, 176, 183 cm

Made in: n.d. Prezzo:

500 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

175,7 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

116/85/104 mm 115,6/83,1/102,4 mm

Raggio dichiarato:

21,5 m

Raggio calcolato:

20,4 m

Contatto lamina:

145,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.350 gr 1.345 gr (1.330 gr - 1.360 gr)

Rocker in punta:

23,7 cm

Rocker in coda:

5,3 cm

Ponte:

0,85 cm

Superficie di portanza:

1.396 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,04 Torsione in spatola: 23,9° Torsione al centro: 0,9° Torsione in coda: 27,5° Flessione al centro:

129 mm

ADATTO A: touring + pista, sci unico 4 stagioni

SULLLA NEVE // La formula Speedfit non è solo marketing. Questo 84 è un bello sci, e non solamente sui fondi preparati per i quali è stato costruito. Funziona bene anche fuori: naturalmente sul firn, ma si difende pure nelle condizioni teoricamente meno adatte alle sue geometrie come i fondi irregolari e le croste. La risposta è controllata ma si sente che il legno lavora, e lo sci resta sempre giù sul fondo. La coda, quella che insospettisce rispetto alle code tapered o rockerate contemporanee, è ben assortita col resto e tutto lo sci lavora in buon equilibrio. Se si fa prevalentemente quello per cui è pensato, cioè pista, fitness, e si va fuori occasionalmente, è perfetto. Ma può costituire la scelta giusta 100% touring anche per chi proviene dallo sci alpino però soffre la severità dei Völkl VTA e la forza dei Superguide Scott, per esempio.

NON ADATTO A: esigenti, specializzati

ADATTO ANCHE A: occasionali

Predisposizione utilizzo easy skialp 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% montagna aperta

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

212 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

DYNAFIT Speedfit 84 W Lo sci di resort, che comprende anche l’utilizzo delle piste, è sempre più diffuso. La linea Speedfit di Dynafit è costruita pensando alle esigenze del vasto popolo che lo pratica. Nel set dedicato questo sci vuole trovare un equilibrio tra la performance sui fondi densi della neve trattata meccanicamente e le aspettative nell’ora solenne dell’uscita dalle piste. La sagoma risulta familiare e classica a chi proviene dallo sci alpino. Dimensioni e peso si adattano alle aspettative di un pubblico in larga parte entry o comunque non specialzzato. Questa versione Women si differenzia dallo sci base per i canali d’aria che ammorbidiscono il flex delle fibre lunghe e dense di Pioppo e Frassino dell’anima. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza, difficilmente spianabile del tutto senza notevole asporto, solo sgrossato, sciolinato. Buone lamine 1,6 x 1,7 mm a 88,9° e 1° di tuning, ben rifinite. Da spianare il più possibile. SULLA NEVE // Struttura molto dolce per assecondare anche gli impulsi più incerti. Morbido al piede anche sotto pesi piuma, flex nettamente più cedevole del fratello Speedfit 84 da uomo con anima in legno pieno. Buon aiuto per sciatrici very beginner, o molto occasionali, o anche fino al medio livello tecnico ma solo per rilassarsi. Va meglio in nevi ammorbidite dove si crea appoggio sotto la base, mentre sul duro non tiene una linea precisa e tende ad aprire di punta. Qui rivela uno sbilanciamento per via della coda larga e bassa che invece tende ad agganciare la linea e a rimanerci. Insomma vorrebbe facilitare, come scritto in apertura, ma in realtà sui fondi compatti costringe a fargli fare quello che lui non fa: quindi bisogna sapere cosa fare e come farlo. Alla fine consiglieremmo anche alle ragazze la sua versione maschile - o unisex - perché è più omogeneo, bilanciato, e comunque un valido sci per questi utilizzi e in assoluto.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D Tech con micro-sidewall

1.250 gr

su tutta la lunghezza Anima:

legno di Frassino e Pioppo, fibra di carbonio vetrata

Soletta: polietilene Lunghezze disponibili:

149, 158, 167 cm

Made in: n.d. Prezzo:

500 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

167 cm

Lunghezza rilevata:

166,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

115/84/103 mm 114,6/83,3/101,7 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

18,8 m

Contatto lamina:

136,5 cm

Peso dichiarato:

1.250 gr

Peso rilevato:

1.242,5 gr (1.255 gr - 1.230 gr)

Rocker in punta:

23,6 cm

Rocker in coda:

5,2 cm

Ponte:

0,87 cm

Superficie di portanza:

1.307 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,95 Torsione in spatola: 25,3° Torsione al centro: 0,9° Torsione in coda: 27,6° Flessione al centro:

116 mm

ADATTO A: touring facile e facilitato

NON ADATTO A: brave sciatrici, tantomeno se esigenti

ADATTO ANCHE A: pesi piuma, giovanissime/i

Predisposizione utilizzo easy skialp 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 213


SCI SKI TOURING

DYNAFIT Tour 88 Questo classico del touring è continuativo rispetto alla scorsa stagione, e conferma anche la sua collocazione: sci-ovunque per la montagna aperta, con struttura più corposa della media e adattabilità a una vasta gamma di sciatori. Il carattere solido ma affabile è riconoscibile già in rastrelliera. L’anima in legno è più densa della sola Paulownia, unita in questo caso al lamellare di Pioppo (alternato a canali d’aria) costituito da fibre più lunghe, e collabora con il composito di carbonio e fiberglass a una generale adattabilità. I semifianchetti verticali al centro sono più bassi della media, ma fanno il loro lavoro di sostegno alle lamine dove serve. LAB // Fondo molto concavo fino a -0,15, ancora concavo alle estremità dopo gli 8 passaggi di riscontro, non improntato, sciolinato. Belle lamine 1,7 x 1,9 mm a 88° e 1° di tuning, finitura buona, filo bello. Da spianare e improntare. SULLA NEVE // In medio stat virtus. È fatto puramente per il touring, pronto a ogni situazione, senza spiccare in un singolo effetto ma senza lacune. Genuino, diretto, onesto, predicibile, quello che dai lo restituisce, regolare, ben spalmato sul fondo. Fa bene il suo lavoro, ci si può contare anche quando ci si affida a lui per la parte che manca a noi, facilita in caso di indecisione mettendo il pilota automatico. Perfetto nel white-out. Può andare anche per chi inizia dallo spazzaneve malfermo o poco più. Lo consiglieremmo a chi se la cava bene o anche molto bene nelle nevi facili ma subisce il blocco psicologico nelle nevi brutte: si divertirà. Nessuna cattiva sorpresa. #selocomprinonsbagli

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D Tech

1.380 gr

con semi-sidewall Anima: legno di Pioppo e Paulownia, fibra di carbonio vetrato e rinforzi in alluminio Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 158, 166, 174, 182, 189 cm Made in: n.d. Prezzo:

550 euro

Sito: www.dynafit.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

174 cm

Lunghezza rilevata:

174,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

123/88/107 mm 121,7/87,1/105,9 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

18,0 m

Contatto lamina:

138,5 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.380 gr 1.375 gr (1.390 gr - 1.360 gr)

Rocker in punta:

23,2 cm

Rocker in coda:

10,8 cm

Ponte:

0,87 cm

Superficie di portanza:

1.391 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,99 Torsione in spatola: 24° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 26,2° Flessione al centro:

110 mm

ADATTO A: touring 100%

NON ADATTO A: approccio sportivo

ADATTO ANCHE A: nevi cattive

Predisposizione utilizzo easy skialp 30%

montagna aperta 70%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa

214 > Buyer’s Guide 2019

5

Ventata, crosta

10


SCI SKI TOURING

DYNASTAR Mythic 87 CA Si tratta della versione alleggerita di quasi 200 grammi mediamente rispetto all’87 standard presentato qui dentro un anno fa nel segmento freetouring (CA sta per carbonio, che viene accoppiato all’anima in Paulownia). Si inserisce in una nicchia particolare ma furba tra gli sci touring pensati per non offrire il fianco in montagna, ma con equilibrio spostato verso il divertimento sciistico a favore di un pubblico già evoluto per tecnica ed esperienza. Il rocker davanti è quello tradizionale dei Mythic, evidentissimo in alzo e sviluppo rispetto specialmente alle ultime tendenze, ma non deve ingannare chi si aspetterebbe solo aiutini da un contatto lamina molto ridotto. Costruzione sandwich 100% con relativo full sidewall.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich

Anima:

1.300 gr

legno di Paulownia, strato in fibra di carbonio Ply

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

171, 179 cm

Made in: Francia Prezzo:

860 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

172,1 cm 127/87/103 mm

Sciancratura rilevata: 127,5/86,7/102,63 mm Raggio dichiarato:

15 m

Raggio calcolato:

16,1 m

Contatto lamina:

134,9 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.300 gr 1.232,5 gr (1.250 gr - 1.215 gr)

Rocker in punta:

32,2 cm

Rocker in coda:

3,8 cm

Ponte:

0,61 cm

Superficie di portanza:

1.361 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,91 Torsione in spatola: 19,9°

LAB // Leggera concavità in spatola e coda, subito annullata con 4 passaggi, impronta brutta ma c’è, sciolinato. Lamine 1,6 x 1,4 mm a 90° e 1,2° di tuning, finitura grezza. Da settare.

Torsione al centro: 0,7°

SULLA NEVE // Come prevedibile il ridotto contatto lamina non pregiudica affatto sostegno e risposta. Anzi Mythic sostiene tanto, anche di coda, anche in caso di arretramento, risistemando in assetto lo sciatore. Che deve essere almeno abbastanza bravo, o abbastanza esperto, da apprezzare e utilizzare la forza delle aste. Lo sci è pronto a tutto, sta bello fermo sotto il piede, il rocker non balla neppure sul duro quando resta per aria a far niente, sul ripido fa dimenticare che la parte caricata è corta. Naturalmente la spatola è costantemente fuori, ma lo sci resta bilanciato bene nella neve profonda e risponde a fine curva. Dà il suo meglio comunque in polvere e sulla linea aperta. Un po’ più impegnativo di DPS e di Tracer per via della struttura muscolare, ma ottimo per trasformare l’atteggiamento old school in new se il manico c’è.

touring tendenza free, ma pronto a tutto

Torsione in coda: 27,1° Flessione al centro:

77 mm

ADATTO A:

NON ADATTO A: tradizionalisti 500 metri/500 curve

ADATTO ANCHE A: secondo sci per grandi dislivelli + polverone

Predisposizione utilizzo ripido 10%

montagna aperta 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 215


SCI SKI TOURING

DYNASTAR Vertical Bear La rivisitazione da parte del Factory Team Dynastar l’ha portato a 85 millimetri al centro contro gli 80 del vecchio modello. Oggi è uno sci da montagna tuttofare e affidabile, il più pesante della linea Vertical con i suoi 1350 grammi medi, di circa 100 grammi superiore a Deer che integra anche carbonio e schiuma nell’anima in legno. Le geometrie sono new classic, ben aderenti al terreno e leggermente allungate alle estremità (soluzione attuale che alleggerisce svincolo e la manovrabilità). Il semifianchetto centrale è la novità esterna rispetto al precedente full cap. Bear condivide shape e misure con gli altri Vertical: Deer, Doe, Bear Women, e con quest’ultimo l’anima 100% Paulownia. LAB // Leggera concavità in spatola e coda, ridotta ma non ancora perfezionata con gli 8 passaggi di riscontro, non improntato, non sciolinato. Buone lamine 1,9 x 1,6 mm a 89° e tuning 0,5° (aggressivo). Finitura da rivedere sui fianchi anche togliendo fenolo, e aumentando il tuning. SULLA NEVE // Bello sci riuscito bene, classico, docile, ben equilibrato, omogeneo, aiuta e risolve nello sconnesso, sostiene sul ripido duro sciato in controllo e chiude presto nello stretto. Molto polivalente anzi proprio completo, non ancora per esordienti e inesperti, ma ottimo per risolvere situazioni difficili sotto piedi con un minimo di esperienza fuori. Più stabile, permissivo e pratico dei due Vertical da un chilo (pesa 300 grammi in più, praticamente tutti investiti in legno), più immediato del solito Dynastar. Va comunque sciato applicando bene almeno i fondamentali, altrimenti è faticoso da spostare perché ben appoggiato al terreno su tutta la lunghezza. Risposta pastosa e proporzionata, si sente il legno. Classico sci ‘se lo compri non sbagli’, più qualche soddisfazione extra. Si colloca al top per rapporto qualitàprezzo.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

SKI

peso

Costruzione:

cap, middle-sidewall

1.350 gr

Anima: legno di Paulownia, fibra di carbonio Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 152, 160, 167, 175, 180 cm Made in: Francia Prezzo:

440 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

167 cm

Lunghezza rilevata:

167,7 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

120/85/110 mm 121,3/85,5/108,2 mm

Raggio dichiarato:

21 m @175 cm

Raggio calcolato:

14,1 m

Contatto lamina:

128,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.350 gr @175 cm 1.380 gr (1.360 gr - 1.400 gr)

Rocker in punta:

27,5 cm

Rocker in coda:

10,8 cm

Ponte:

0,82 cm

Superficie di portanza:

1.285 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,07 Torsione in spatola: 23,6° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 22,6° Flessione al centro:

75 mm

ADATTO A: sci unico

NON ADATTO A: esigenti, performer, sempre di fretta

ADATTO ANCHE A: ingaggio alpinistico

Predisposizione utilizzo easy skialp 10%

montagna aperta 90%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

216 > Buyer’s Guide 2019

2019

5

10


SCI SKI TOURING

DYNASTAR Vertical Doe La linea Vertical di Dynastar è quella storicamente dedicata allo scialpinismo, con accento sulla specificazione alpinismo (la linea Mythic invece è l’interpretazione degli sci da montagna in chiave freetouring). Questa stagione vede una rivisitazione dei Vertical in collaborazione con gli atleti del Factory Team, ed è basata sulle tecnologie che hanno reso così sciabile e vincente il Pierra Menta da 650 grammi per la competizione. Vertical Doe si affianca al Vertical Bear W indicato espressamente per le donne, col quale condivide il semifianchetto verticale centrale. Qualche decina di grammi in meno sono il risultato dell’elemento in legno leggero e celle composite, dove il carbonio fa la differenza aggiungendo forza sotto il piede. LAB // Concavità in punta e coda non del tutto correggibile, solo sgrosso, niente impronta, non sciolinato. Lamine 1,4 x 1,6 mm a 89° e 1° di tuning, un po’ di ruggine da pulire. Da settare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap, middle-sidewall

1.150 gr

Anima: cell core, legno di Paulownia, fibra di carbonio e vetro Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

152, 160, 167 cm

Made in: Spagna Prezzo:

610 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

160,7 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

120/85/110 mm 121,9/85,6/107,7 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

13,5 m

Contatto lamina:

125,6 cm

Peso dichiarato:

1.150 gr

Peso rilevato:

1.160 gr (1.165 gr - 1.155 gr)

Rocker in punta:

24,1 cm

Rocker in coda:

10,2 cm

Ponte:

1,05 cm

Superficie di portanza:

1.259 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,92 Torsione in spatola: 26,9° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 27,0°

Flessione al centro:

97 mm

ADATTO A: ski touring purissimo

SULLA NEVE // Proprio un bello sci per tutte, super facile ma di pasta nobile, perfetto per risolvere in scioltezza nelle nevi difficili o sotto piedi incerti. I suoi limiti sono le alte velocità su nevi dure e la performance sciistica di livello alto, ma nel contesto di un segmento che unisce sci e alpinismo è a suo agio come un topo nel formaggio. Doe è facilitante in ogni fase ma non è uno sci morto: si indirizza più facilmente della media, entra col pensiero mettendoci del suo, arrotonda, chiude, e infine risponde elastico. Divertente in ogni neve appena morbida, manovrabile in quelle profonde anche se un po’ pesanti, non obbliga a pensare, è immediato e intuitivo in ogni situazione, aiuta nelle diffcoltà. Sci serio per le ragazze all’inizio, in crescita, ma anche per quelle brave quando scelgono lo sci allround per andare in montagna senza tante storie.

NON ADATTO A: muscolari, esigenti

ADATTO ANCHE A: iniziare con questo e non mollarlo più

Predisposizione utilizzo easy skialp 30%

montagna aperta 70%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 217


SCI SKI TOURING

ELAN Ibex 84 Carbon Subito dopo la versione XLT, sci-bandiera della serie Ibex, c’è Carbon 84 che se ne differenzia solo per la fibra di vetro in composito utilizzata per il topsheet strutturale invece del full carbon. Il guscio Elan è costruito con tecnologia Bridge, il disegno 3D Elan che distribuisce opportunamente il carico lungo il perimetro e quindi alle estremità e agli spigoli. Internamente c’è legno per tutta la lunghezza, canalizzato col metodo Tubelite e supportato da leggerissimi inserti tridimensionali. Il profilo di ogni Ibex è ben aderente al terreno, e il lungo leggero rocker alpino anteriore risulta quasi impercettibile all’occhio. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza, corretto con gli 8 passaggi standard di riscontro tranne che alle estremità, impronta lineare molto incisa, non sciolinato. Lamine 1,5 x 1,6 mm a 88,8° e 1° di tuning, finitura un po’ grezza ma filo buono. Da settare. SULLA NEVE // Bello sci completo, che riprende le caratteristiche peculiari della serie in termini di risposta elastica, facilità, affidabilità sui terreni difficili e anche rischiosi. La differenza con Carbon XLT sta in una reattività più pastosa, in un maggior smorzamento delle vibrazioni, e in una ancora maggiore tolleranza. Non che queste qualità manchino a XLT, ma in Carbon l’onda è più lunga e ampia, e la frequenza minore. Il maggior peso aumenta l’inerzia, cosa che lo sciatore medio di montagna apprezza come percezione di aderenza al terreno. Non sorprende facendo arretrare, passa bene, copia le variazioni del terreno. Bello sci morbido, che culla, divertente per tutti, dal principiante occasionale fino alla tecnica completa. Si sceglie invece XLT per godere di un +10-20% di brillantezza e leggerezza al piede, ma la filosofia resta la stessa.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Bridge technology

Anima:

1.200 gr

legno con tecnologia Tubelite, fibra di vetro

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

156, 163, 170, 177 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

559 euro

Sito: www.elanskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

170 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata: Raggio dichiarato:

120/84/105 mm 120,6/83,7/105,1 mm

19/18 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

17,7 m

Contatto lamina:

143,8 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.200 gr @163 cm 1.257,5 gr (1.260 gr - 1,255 gr)

Rocker in punta:

16,7 cm

Rocker in coda:

8,4 cm

Ponte:

0,71 cm

Superficie di portanza:

1.413 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,89 Torsione in spatola: 26,9° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 26,9° Flessione al centro:

139 mm

ADATTO A: tutti, per l’ingaggio e per divertirsi

NON ADATTO A: esigenti che cercano cattiveria e struttura

ADATTO ANCHE A: accompagnare nella crescita

Predisposizione utilizzo easy skialp 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% montagna aperta

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

218 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKI TOURING

ELAN Ibex 94 Carbon XLT È lo sci più largo della linea Ibex, che comprende anche un più classico 84 e il nuovo entry level 78. Le due misure maggiori vengono a loro volta costruite in due versioni Carbon con elementi interni uguali ma guscio esterno strutturale in materiali diversi. Gli Ibex Carbon XLT impacchettano l’anima con una struttura 3D in carbonio, variabile in sezione ma sempre funzionale a un effetto ponte tra gli spigoli per distribuire le forze in modo mirato sul perimetro dello sci (Bridge Technology, un cavallo di battaglia Elan). Invece i modelli Ibex Carbon non siglati XLT montano un composito con fiberglass come struttura cap. All’interno prevale il legno su tutta la lunghezza, alleggerito e supportato dall’altra tipica tecnologia Elan Tubelite. Negli Ibex senza definizione Carbon l’anima è in legno lamellare non canalizzato. LAB // Fondo super concavo con ondulazioni irregolari, non completamente spianabile senza forte asporto di materiale, non improntato, non sciolinato. Buone lamine 1,6 x 1,7 mm a 90,8° e 1,3° di tuning, non rifinite e con ruggine. Da settare completamente prima della neve. SULLA NEVE // Che si tratti del carbonio di questo XLT, o del fiberglass dei Carbon, la serie Ibex conserva e modula caratteristiche prevalenti di risposta molto elastica, morbidezza, adattamento al terreno. Con i suoi 94 millimetri al centro si differenzia dal fratellino 84 per portanza, ovviamente, ma anche per una minore tecnicità su terreni irregolari e duri, dove richiede un certo lavoro del piede per contribuire allo spigolo e all’aderenza al fondo. L’impressione è che questa costruzione dia il meglio per efficienza sotto il piede nella dimensione 84, mentre 94 faciliti l’approccio alle nevi profonde ma tocchi prima alcuni limiti: velocità, risposta alla forza applicata, stabilità sui fondi irregolari. Resta un bello sci per lo scialpinista classico che lo sceglie per le giornate di grande neve.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Bridge technology

Anima:

1.150 gr

legno leggero con tecnologia Tubelite, scocca in carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

163, 170, 177, 184 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

879 euro

Sito: www.elanskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

130/94/111 mm 131,8/93,1/112 mm

Raggio dichiarato:

21,2 m

Raggio calcolato:

18,1 m

Contatto lamina:

144,2 cm

Peso dichiarato:

1.150 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.225 gr (1.240 gr - 1.210 gr)

Rocker in punta:

21,6 cm

Rocker in coda:

10,1 cm

Ponte:

0,75 cm

Superficie di portanza:

1.550 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,79 Torsione in spatola: 25,8° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 20,5° Flessione al centro:

129 mm

ADATTO A: linea di confine tra touring trad e free

NON ADATTO A: sci unico

ADATTO ANCHE A: secondo sci touring per le grandi occasioni

Predisposizione utilizzo freetouring 33%

easy skialp 34%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

33% touring

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 219


SCI SKI TOURING

FISCHER Transalp 90 Carbon Transalp è la linea Fischer per il touring classico. La filosofia del progetto resta la stessa di Transalp 88, ma le modifiche della geometria preannunciano meno compromessi e aiutini, in cambio di più efficacia. La spatola specialmente è più in equilibrio con l’insieme dello sci: pur non trattandosi ancora di una forma tapered è certamente meno vincolante di prima nel manto nevoso. L’elemento più caratterizzante rimane la tridimensionalità Aeroshape del topsheet strutturale, che per lunghi tratti mantiene una sezione semitonda a far da ponte tra gli spigoli, riducendo la massa ai lati e scaricando più facilmente la neve. LAB // Fondo super concavo, non spianabile senza forte asporto di materiale, non improntato, non sciolinato. Lamine un po’ basse per il segmento 1,4 x 1,5 mm a 89°, zero tuning, finitura grezza con troppo filo. Rifare per quanto possibile, le lamine lasciano poco margine. SULLA NEVE // È rimasto lo sci versatile, facile, pastoso nella risposta che era nella versione 88. Ma come per il suo fratellino 82 lo ritroviamo cresciuto in carattere e agilità, in una parola: più divertente. All’inizio è semplice da capire, aiuta da subito, e più avanti si scopre che aiuta a risolvere tante classiche situazioni alpinistiche. Ispira sicurezza quando c’è qualche indecisione di troppo, aiuta a crescere lo sciatore medio, non è abbastanza tollerante invece se le lacune coinvolgono anche i fondamentali. Sciisticamente è rapido nei cambi e risolve in fretta la curva, la coda non vincola, e tutto procede regolare nella crosta rotta. Ottima scelta per il tradizionalista che allarga, meno per lo sciatore free che alleggerisce e restringe, ma ora le estremità sono abbastanza svincolate da permettere qualche evoluzione oltre le solite cose.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich

Anima:

1.230 gr

legno di Paulownia, fibra di carbonio, Air Tec Ti

Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 155, 162, 169, 176, 183 cm Made in: n.d. Prezzo:

649 euro

Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

176 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

125/89/108 mm

124,5/88,2/108,8 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

16,9 m

Contatto lamina:

138,7 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.230 gr 1.272,5 gr (1.275 gr - 1.270 gr)

Rocker in punta:

23,9 cm

Rocker in coda:

12,3 cm

Ponte:

0,62 cm

Superficie di portanza:

1.411 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,9 Torsione in spatola: 20,7° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 21,4° Flessione al centro:

82 mm

ADATTO A: allargare e allargarsi verso tecniche freeski

NON ADATTO A: beginner per un verso, esigenti per l’altro

ADATTO ANCHE A: crescere sciisticamente oltre la media

Predisposizione utilizzo easy skialp 10%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

10% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

220 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

HAGAN Core 88 Hagan costruisce da sempre solo sci da montagna aperta, e oggi presenta una gamma che offre più scelte per ogni interpretazione, dalle gare al free touring. La linea Core si posiziona appena prima della filosofia freeski e subito sopra gli sci più classici. La costruzione è molto leggera ma più strutturata della media da elementi in carbonio attorno al classico legno di Paulownia. Hagan prosegue convinto sulla strada della spatola capace, ma in coda allunga e scarica. Il tono dello sci è sostenuto anche dal semifianchetto verticale in ABS. LAB // Fondo concavo in spatola e coda, non del tutto spianato con gli 8 passaggi di riscontro, non improntato solo sgrossato. Lamine 1,4 x 1,5 mm a 88,8° e 1,2° di tuning, finitura da rivedere e un po’ di ruggine a tratti. Da settare. SULLA NEVE // Core 88 è il classico allround 4 stagioni, senza lacune, senza paura su ogni neve, stabile fino ad andature sostenute per i criteri touring, giù ben aderente su ogni neve, più presente al piede di quanto il rapporto peso/dimensioni lasci prevedere. La sua risposta neutra o comunque molto progressiva lo fa aderire costantemente anche su fondi irregolari ma richiede l’esecuzione diligente di tutta la catena motoria. La coda svincola bene, lascia lavorare il piede in pivot e tutta l’asta resta regolare negli slittamenti laterali più o meno controllati. Ma non è ancora lo sci per lo sciatore moderno che si butta dentro e per slashare, vuole sempre un po’ di movimento verticale old school. In cambio nelle situazioni alpinistiche è più concreto della media, quasi uno sci da Guida e comunque da montagna esposta. Meno facilitante del tipico Hagan, ma più adatto a gente esperta in montagna che esige sicurezza quando c’è esposizione.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich

1.140 gr

legno di Paulownia super leggero tra strati di carbonio

Soletta:

grafite die-cut

Lunghezze disponibili:

160, 168, 176, 184 cm

Made in: Austria Prezzo:

599,99 euro

Sito: www.hagan-ski.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

176 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/88/108 mm 127,6/87,1/108,3 mm

Raggio dichiarato:

15-17-18 m

Raggio calcolato:

17,1 m

Contatto lamina:

145,4 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.140 gr @168 cm 1.275 gr (1.300 gr - 1.250 gr)

Rocker in punta:

27,3 cm

Rocker in coda:

7,9 cm

Ponte:

0,96 cm

Superficie di portanza:

1.491 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,86 Torsione in spatola: 22,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 24,6° Flessione al centro:

138 mm

ADATTO A: sci unico 4 stagioni per esperti alpinisti

NON ADATTO A: incerti, occasionali

ADATTO ANCHE A: alzare il livello delle solite cose

Predisposizione utilizzo freetouring 10%

easy skialp 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

20% ripido

40% montagna aperta

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 221


SCI SKI TOURING

K2 Talkback 88 Wayback e Talkback si sono sempre ripresentati nel succedersi delle versioni conservando la loro caratteristica principe: sciabilità molto confortevole ma efficace. La tendenza alla leggerezza non poteva non coinvolgere anche queste icone della classicità. Esternamente resta il semifianchetto verticale; il resto della geometria ha virato sul nuovo classico con tip rocker prolungato ma appena visibile e coda bassa allungata. LAB // Fondo convesso in coda e leggermente concavo in spatola, subito sistemato con pochi passaggi in macchina. Impronta scaricata media, sciolinato. Belle lamine per il segmento: 2,00 x 1,9 mm a 88,9° e 1,4° di tuning, ben rifinite. Potrebbe uscire così su neve. SULLA NEVE // Dimenticate la pastosità caratteristica dei vecchi K2. Questi sono ottimi sci piuttosto leggeri molto pensati per la montagna ma un po’ meno per il divertimento, con forte grip tra piede e terreno, coda sostenuta e anteriore apparentemente scarico di cui imparare a fidarsi. Basta poco, perché si tratta di uno sci facile, immediato da conoscere non appena si parte, molto agile in assoluto e non solo in rapporto alla taglia, versatile nelle situazioni difficili. Non risponde con la stessa elasticità dei suoi predecessori ma resta uno sci attivo anche se con tempi e modi diversi. Leggero al piede più che alla bilancia. Non spezza tra anteriore leggero e il resto molto carico, diventa subito un tutto con tendenza sensibile a passare, uscire, emergere, svincolare, al punto da restare manovrabile con poco impulso quando sprofonda nella palta del ritardatario. Non gli farebbe male sui fondi duri un po’ più di presenza davanti. Non colpisce la sciatrice esigente, aiuta molto quelle buone nelle nevi cattive, potrebbe andare anche per chi inizia ma con il rischio che la coda forte imbarazzi (probabilmente molte toglieranno filo dietro). Non arrotonda da solo come i suoi avi, bisogna lavorarlo un po’. K2 sottolinea nel proprio catalogo come questi sci siano stati sviluppati da Guide alpine, e l’efficienza c’è.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sidewall, Ti-Spyne

Anima:

1.150 gr

legno di Paulownia alleggerito,

fibra di carbonio (top secret) rinforzo titanal zona montaggio attacchi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

153, 160, 167 cm

Made in: Cina Prezzo:

584,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

160 cm

Lunghezza rilevata:

160,5 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

121/88/109 mm 120,9/87,5/108,7 mm

Raggio dichiarato:

16 m

Raggio calcolato:

14,2 m

Contatto lamina:

124,3 cm

Peso dichiarato:

1.150 gr

Peso rilevato:

1.107,5 gr (1.115 gr - 1.100 gr)

Rocker in punta:

23,4 cm

Rocker in coda:

11,6 cm

Ponte:

0,73 cm

Superficie di portanza:

1.257 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,88 Torsione in spatola: 19,8° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 20,2° Flessione al centro:

91 mm

ADATTO A: portanza e facilità nel touring tradizionale

NON ADATTO A: mix pista, esigenti

ADATTO ANCHE A: Guide alpine, sci unico

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

222 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

K2 Wayback 88 Dopo anni di sviluppo della precedente costruzione, compreso qualche piccolo alleggerimento, anche i Wayback si allineano all’utilizzo pressochè generale di legno di Paulownia nell’anima e lo impacchettano in fogli di carbonio. Inserto in titanio sagomato sotto l’attacco. Esternamente lavora sopra la lamina il solido semifianchetto verticale, e il rocker anteriore risulta piuttosto prolungato ma estremamente progressivo, quasi impercettibile fino alla spatola.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sidewall, Ti-Spyne

Anima:

1.212 gr

EAR TH E Y SKI OSFKI TOURING

2019

legno di Paulownia alleggerito,

fibra di carbonio (top secret) rinforzi titanal zona montaggio attacchi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

160, 167, 174, 181 cm

Made in: Cina Prezzo:

584,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

174 cm

Lunghezza rilevata:

174,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

121/88/109 mm 120,6/87,3/108,3 mm

LAB // Fondo quasi piatto, perfezionato con 4 passaggi, impronta scaricata un po’ irregolare, sciolinato. Ottime lamine 2,1 x 2,2 mm a 89° e 1,2° di tuning, finitura buona. Potrebbe uscire così, per passare al set up dopo l’assestamento.

Raggio dichiarato:

SULLA NEVE // Sci da montagna vero, serio, onesto, sincero, diretto, veloce e preciso in inserimento. Si sente subito tanto grip sotto il piede e un po’ dietro, ma dopo qualche curva ci si rende conto che l’anteriore è solo apparentemente scarico. La realtà è che anche davanti lo sci è sempre giù sul fondo, tutta l’asta lavora in modo equilibrato, e che è tutto fatto per passare con facilità in ogni situazione senza perdere contatto. Serve quindi imparare a fidarsi dell’anteriore, e poi si può spingere a volontà. Tra gli sci fatti per la polivalenza e per risolvere in montagna è uno di quelli che permettono di più agli esigenti preparati, sportivi, cattivi, grazie alla struttura al centro; ma più degli altri resta accessibile pressoché a tutti grazie alla facilità di guida. Si capisce lo sci pensato dalle Guide alpine quando resta semplice nelle nevacce pesanti e quando passa facilmente sulle croste non portanti. La risposta elastica non fa gridare al miracolo (come invece i suoi antenati): Wayback 88 preferisce tenere un profilo basso concentrandosi sul lavoro ancora da fare, e risponde a tono solo se provocato con forza. Tra i touring 85-90 mm, il più gestibile dal tradizionalista che non aveva mai oltrepassato gli 80 al centro.

Rapporto peso-superficie: 0,87

18 m

Raggio calcolato:

18,4 m

Contatto lamina:

141,4 cm

Peso dichiarato:

1.212 gr @167 cm

Peso rilevato:

1.235 gr (1.245 gr - 1.225 gr)

Rocker in punta:

23,5 cm

Rocker in coda:

10,5 cm

Ponte:

0,97 cm

Superficie di portanza:

1.426 cm2

Torsione in spatola: 19,8° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 20,3° Flessione al centro:

102 mm

ADATTO A: polivalenza di alto livello su ogni terreno

NON ADATTO A: nulla, è un vero polivalente

ADATTO ANCHE A: secondo top dopo lo sci di caratteristica

Predisposizione utilizzo easy skialp 20%

montagna aperta 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 223


SCI SKI TOURING

K2 Wayback 96 Riprogettazione radicale anche per Wayback 96, che segue la sorte dei suoi fratelli minori: netto alleggerimento attraverso l’utilizzo di legni leggeri e carbonio. Comunque anche 96 non si fa mancare un foglio sagomato di titanio per ancorare gli attacchi e trasferire con precisione al sidewall centrale gli impulsi. Le estremità tapered si chiudono in full cap, restando molto aderenti al terreno in coda e scaricate dall’attacco in avanti.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sidewall, Ti-Spine

1.325 gr

legno di Paulownia alleggerito, fibra

di carbonio (top secret) rinforzo titanal zona montaggio attacchi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

170, 177, 184 cm

Made in: Cina Prezzo:

639,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/96/115 mm 127,3/95,2/114,1 mm

LAB // Fondo quasi piatto perfezionato con 4 passaggi in macchina, impronta media, poca sciolina. Buone lamine 1,9 x 1,8 mm a 89° e 1,5° di tuning, finitura buona. Meglio sciolinare, e poi subito su neve così com’è.

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

18,2 m

SULLA NEVE // Dimensioni freetouring e sciabilità touring agile, super maneggevole, super facilitata dall’anteriore leggero sul terreno. La dimensione non imbarazza, la spatola passa dappertutto e tende sempre all’emersione, l’anteriore sembra troppo leggero ma resta ugualmente stabile di piatto e prende subito al primo accenno di spigolo. Il lavoro di forza parte poco davanti all’attacco, sotto il piede àncora lo sci al fondo, e si prolunga solidamente dietro fino a tutta la coda. Repertorio completo su tutti i raggi, ma al suo meglio su raggi medio-lunghi a velocità basse e medie, bilanciato negli sliding controllati, ben appoggiato di spigolo sui terreni ripidi. Sul duro non soffre ma non dà il suo meglio. Anche in pista si limita a difendersi da quando il fondo si ammorbidisce, ma la sua vita è fuori, su tutte le nevi e i terreni che si possono incontrare in montagna. Sci da haute route, struttura che sopporta bene lo sciatore, lo zaino pesante, e la variabilità delle nevi .

Rapporto peso-superficie: 0,89

Contatto lamina:

136,3 cm

Peso dichiarato:

1.325 gr @170 cm

Peso rilevato:

1.312,5 gr (1.295 gr - 1.330 gr)

Rocker in punta:

27,3 cm

Rocker in coda:

12,8 cm

Ponte:

0,53 cm

Superficie di portanza:

1.471 cm2

Torsione in spatola: 15,7° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 16,9° Flessione al centro:

83 mm

ADATTO A: touring moderno, ogni terreno e stagione

NON ADATTO A: sciatori e terreni incazzati

ADATTO ANCHE A: scialpinista che allarga

Predisposizione utilizzo freetouring 10%

montagna aperta 90%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

224 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKI TOURING

KÄSTLE TX 90 La serie TX di Kästle è quella espressamente dedicata al touring, e questo 90 è la taglia intermedia. Anche se il costruttore lo descrive come un semi-cap, il fianchetto verticale è praticamente completo: si tratta di una costruzione sandwich. Le geometrie sono ben equilibrate allo standard attuale, anche se questo progetto è alla sua terza stagione. Solo la spatola resta piuttosto abbondante rispetto alle ultimissime tendenze che la scaricano. Ma soprattutto caratterizza anche graficamente lo sci per via della sua area centrale costituita da un solo foglio in fibra colorata semitrasparente. Si tratta di una scelta comune anche ad altri costruttori, ma che Kästle adotta in proporzioni radicali. L’anteriore così alleggerito tenderà a vibrare meno in frequenza e nel tempo. LAB // Fondo in planarità e sciolinato, ripassato solo per eliminare l’impronta originale (lineare molto incisa) e sostituirla con la nostra, uguale per tutti. Belle lamine 1,7 x 1,8 mm a 90° e 1,2° di tuning, un po’ di ruggine qua e là. Meglio settare. SULLA NEVE // Sci equilibrato, sobrio, versatile, che non spicca in caratteristica perché tiene alto tutto lo standard. Buona risposta elastica, quanto basta per sentirlo tornare ma non ancora così forte da sorprendere in caso di errore. Spatola e coda early rise aiutano molto nelle nevi difficili, scaricando lo sci quanto basta per passare (la punta leggera, specialmente, velocizza nei cambi). Il loro disegno non eccessivamente allungato permette comunque di condurre, arrotondare e chiudere su fondi regolari, anche se con raggi più allungati rispetto alla media. Meglio per gente che sa il fatto suo, adatto anche per passare dal touring tradizionale al touring tendenza free. Aiuta a imparare progressivamente ad aprire la linea e ad alzare la velocità. Faticoso, più che difficile, se il bagaglio tecnico personale è lacunoso.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

semi-cap, sandwich

1.295 gr

legno di Carrubo, fibra di vetro e carbonio triassiale intrecciato

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

160, 168, 176, 184 cm

Made in: Austria Prezzo:

749 euro

Sito: www.kaestle.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

176 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

122/90/111 mm 121,4/89,7/111,6 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

16,7 m

Contatto lamina:

133,9 cm

Peso dichiarato:

1.295 gr

Peso rilevato:

1.297,5 gr (1.305 gr - 1.290 gr)

Rocker in punta:

26,1 cm

Rocker in coda:

14,8 cm

Ponte:

0,64 cm

Superficie di portanza:

1.381 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,94 Torsione in spatola: 18,2° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 19,6° Flessione al centro:

82 mm

ADATTO A: moltissimi buoni sciatori

NON ADATTO A: principianti e inesperti

ADATTO ANCHE A: freetouring leggero

Predisposizione utilizzo free touring 20%

montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 225


SCI SKI TOURING

MOONLIGHT All Mountain Carbon Questo Moonlight è moderno e atipico, perché unisce la leggerezza estrema a grandi dimensioni oltre gli standard del touring alpino (e anche della media freetouring), versante nord delle Alpi compreso. Il forte utilizzo del carbonio per la scatola di torsione viene compensato da uno dei profili più rockerati del segmento touring. La costruzione sandwich con anima in legno è chiusa dagli esclusivi fianchetti integralmente in bambù. Occhio al raggio di ben 26 metri, costante su tutte le taglie, e al variare sensibile delle misure in shape. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza, ondulazioni, non spianabile del tutto, impronta scaricata grezza, a punti fin sulla lamina, ben sciolinato. Lamine 1,36 x 1,42 mm a 89° e 2° di tuning discretamente rifinite. Da settare. SULLA NEVE // Sci per sciare modernamente, molto caratterizzato da un ottimo bilanciamento in nevi soffici sulle linee lunghe, ideale per la curva freeride, stabile nello slash nonostante la grande leggerezza unita a grandi dimensioni. Sotto il piede c’è molto grip e il sostegno si estende un po’ di più verso la coda, ma resta uno sci da neve profonda più che altro per il ridotto contatto lamina che lo fa soffrire non poco sui fondi duri. Date anche le dimensioni è un’indicazione superflua, ma non si sa mai: non lo consigliamo come sci unico né come primo sci per la maggior parte delle situazioni, nonostante l’ottimo transito sulle croste rotte e su quelle non portanti, dove risolve facilmente, non fa scherzi, e addirittura potrebbe risultare tra i migliori del segmento. Fa venir voglia di grandi dislivelli in neve nuova profonda e intonsa. O anche di montare attacchi telemark. Anche questi fianchetti, una volta bagnati, hanno fatto ghiaccio e frenato sensibilmente nel manto.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich con fianchetto

1.390 gr

in Bambù Anima: legni ultraleggeri, scatola di torsione in fibra di carbonio (top secret) Soletta:

grafite Race

Lunghezze disponibili:

159, 169, 179, 189 cm

Made in: Svezia Prezzo:

1.049 euro

Sito: www.moonlightmountaingear.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

179 cm

Lunghezza rilevata:

179 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/106/121 mm

132,2/105,9/120,7 mm

Raggio dichiarato:

26 m

Raggio calcolato:

22,1 m

Contatto lamina:

134,7 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.390 gr 1.400 gr (1.390 gr - 1.410 gr)

Rocker in punta:

21,8 cm

Rocker in coda:

21,1 cm

Ponte:

0,3 cm

Superficie di portanza:

1.565 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,89 Torsione in spatola: 25,8° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 17,1° Flessione al centro:

67 mm

ADATTO A: nevi profonde, linee aperte, bravissimi

NON ADATTO A: partire senza sapere cosa si troverà

ADATTO ANCHE A: croste di ogni genere

Predisposizione utilizzo freetouring 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

226 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

MOVEMENT Alp Tracks 94 L’estrema leggerezza della serie Alp Tracks è solo uno tra gli effetti di una tecnologia che mira al trasferimento della forza di uno sci freeride alla neve pur contenendo i pesi a livelli record. Si tratta dello stato dell’arte di ricerca e sviluppo Movement sui compositi sottili. L’assemblaggio ad altissima pressione con utilizzo di meno collante unisce gli elementi in composito con le parti in legno rendendoli praticamente un solo pezzo. Il materiale che si tocca impugnando un Alp Tracks è l’evoluzione successiva di quello già molto apprezzato nella X-Series, sottilissimo quindi deformabile, ma meccanicamente forte e reattivo. Per sostenere una guida potente non è stato sacrificato al peso un robusto inserto centrale di ancoraggio per gli attacchi. LAB // Sci fornito con set up post produzione, comunque concavo, sciolinato e improntato. Lamine 1,2 x 1,3 mm, un po’ troppo fini per il segmento.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

tecnologia Alp Tracks

1.120 gr

legno di Carrubo ultra leggero con fibra di carbonio e compositi

Soletta:

grafite P-Tex 5000

Lunghezze disponibili:

169, 177, 183 cm

Made in: n.d. Prezzo:

949 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

176,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

130/94/119 mm 128,7/93,5/118,9 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

16,6 m

Contatto lamina:

141,8 cm

Peso dichiarato:

1.120 gr

Peso rilevato:

1.122,5 gr (1.120 gr - 1.125 gr)

Rocker in punta:

19,6 cm

Rocker in coda:

14,1 cm

Ponte:

0,72 cm

Superficie di portanza:

1.541 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,73 Torsione in spatola: 24,7° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 22,6° Flessione al centro:

100 mm

ADATTO A: bravi sciatori decisi

SULLA NEVE // Non per tutti, ma per tutti quelli che sciano bene. O di polso, o di tecnica, devi sempre dargliene, vuole benzina, piace a chi piace sciare attivo, deciso, sportivo. Non è difficile, anzi facendo le cose giuste è sensibile e rapido in tutte le risposte, ma non bisogna distrarsi perché non perdona. In rapporto a leggerezza e dimensioni è super versatile, anzi proprio sul duro è più presente di quanto dimensioni e peso lascerebbero prevedere, è ben bilanciato, ben giù sul terreno e sullo spigolo, passa bene, non vibra, non soffre la velocità se non ne ha paura lo sciatore. Le dimensioni si sentono meno grazie a leggerezza e struttura tonica. Se sciato bene accelera e soddisfa, e a queste condizioni è uno sci unico di alto livello per tutta la montagna.

NON ADATTO A: indecisi, cattiva visibilità, fondi irregolari

ADATTO ANCHE A: super dislivello + super ripido

Predisposizione utilizzo ripido 34%

montagna aperta 33%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

33% freetouring

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 227


SCI SKI TOURING

MOVEMENT Session 89 Women In versione femminile, novità di questa stagione ma in continuità con lo storico Response, Session adotta in ogni sua versione praticamente tutte le tecnologie originali Movement pensate per il touring di alto livello e in chiave moderna. C’è molta lamina sul terreno, la spatola sale molto progressivamente a creare un leggero tip rocker con poco alzo totale, la coda si allunga ma resta giù. La forza della struttura viene così affidata in larga parte alla esclusiva tecnologia Movement del carbonio a 5 assi, mentre l’anima in legno di Carrubo è più densa e presente rispetto a quelle in Paulownia. Cap strutturale su sezioni diversificate lungo i segmenti dell’asta: una soluzione nata in casa decenni or sono, che riduce la massa dove non è necessaria. LAB // Sci giunto già ripassato in post produzione, fondo irregolare, impronta scaricata irregolare. Buone lamine 1,8 x 1,6 mm a 89° e 1° di tuning. Da settare. SULLA NEVE // Il costruttore lo indica a sciatrici esperte. In effetti si tratta di uno sci facile per chi sa cosa fare in ogni situazione, ma non facilitante per chi cerca aiuto dove basterebbe saper sciare almeno un po’. A questo peso minimo per la taglia, Session 89 W fornisce prestazioni serie, affidabilità, stabilità e presenza al limite del freetouring. Se spinto o messo nel difficile sta giù, non deraglia, tiene alta la linea, dà fiducia quando la fiducia serve effettivamente: ottimo sci per le situazioni alpinistiche, per andare sull’esposto a cercare il rischio. A sciatrici brave serve un momento per capirlo, poi restituisce tutto quello che chiede, per esempio quando va lavorato un po’ più della media nel cortostretto. Aggressivo, dà soddisfazione a tutte quelle cui non piacciono le bucce di banana ma piace spingere per arrotondare dove in genere si risolve con una spazzolata. Per sciatrici (un poco) meno esigenti c’è anche un altrettanto nuovo Session 85 Women.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

chiusura cap su sandwich

1.200 gr

con fianchetto ABS Anima:

legno di Carrubo alleggerito, fibra di carbonio a cinque assi

Soletta:

grafite P-Tex 4000

Lunghezze disponibili:

154, 161, 168 cm

Made in: n.d. Prezzo:

675 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata:

160,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

124/88/112 mm 123,3/87,4/108,3 mm

Raggio dichiarato:

16,5 m

Raggio calcolato:

15,6 m

Contatto lamina:

132,9 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.200 gr 1.222,5 gr (1.230 gr - 1.215 gr)

Rocker in punta:

23,5 cm

Rocker in coda:

3,6 cm

Ponte:

0,86 cm

Superficie di portanza:

1.350 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,91 Torsione in spatola: 20,7° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 27,1° Flessione al centro:

104 mm

ADATTO A: sciatrici e alpiniste sopra la media

NON ADATTO A: lacunose tecnicamente, incerte, deboli

ADATTO ANCHE A: ripido alpinistico

Predisposizione utilizzo ripido 20%

montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

228 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

OGSO Spearhead Ogso progetta sci da montagna destinati a funzionare bene in ogni condizione. Per costruire sci eclettici adotta forme allungate alle estremità e il rocker davanti si vede bene, anche se nel caso di questi sci 100% touring non sembra comparativamente un super rocker come nella definizione sul catalogo del costruttore. La scelta costruttiva del sandwich promette bene, così come il tanto legno lamellare di Paulownia dell’anima, tra laminati di compositi diversi e variamente orientati su più assi ma sempre in mix con fibra di vetro, meno severa del solo carbonio. L’attenzione al comfort è evidente nell’elemento in gomma tra le lamine e il sidewall in ABS, quella all’affidabilità nell’inserto centrale che assicura un fermo ancoraggio degli attacchi allo sci. LAB // Fondo concavo, non corretto da 8 passaggi di riferimento, storto, non improntato, non sciolinato. Buone lamine 1,8 x 1,8 mm a 89,9° e 2° di tuning, ma finitura grezza e con ruggine. Assolutamente da settare. SULLA NEVE // Sembra fatto per facilitare, per eliminare pensieri, per rispondere anche a comandi poco sicuri e poi concludere autonomamente quello che lo sciatore scarso lascia alla speranza. Ma forse è effettivamente un po’ troppo pensato perché spezza molto la sua presenza sulla neve tra un buon grip sotto - dietro il piede e l’anteriore assente per troppo tempo anche dopo l’impostazione della curva. Non si tratta dello stesso anteriore leggero di sci come i nuovi Wayback, del quale bisogna solo capire che ci si può fidare. Qui si scia con sensazioni big foot fino a una certa fase - dipende da quanto è ammorbidito il fondo - dopodiché l’anteriore prende e tira dentro, gira tanto, in fretta, non progressivamente. Potrebbe aiutare a velocità molto controllate nella media delle nevi, e sicuramente aiuta in ogni neve profonda, ma sui fondi compatti o irregolari richiede un controllo di piede che in genere non è la capacità migliore di chi deve essere aiutato dallo sci.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sidewall ABS

1.400 gr

legno di Paulownia ultraleggero,

laminato in fibra di carbonio e vetro, rinforzo triassiale in aramide sotto il piede Soletta:

grafite Race Base

Lunghezze disponibili:

164, 172, 180 cm

Made in: n.d. Prezzo:

650 euro

Sito: www.ogso.eu

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

172 cm

Lunghezza rilevata:

172,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

121/84/105 mm 120,3/83,7/105,2 mm

Raggio dichiarato:

16 m

Raggio calcolato:

13,2 m

Contatto lamina:

123,9 cm

Peso dichiarato:

1.400 gr

Peso rilevato:

1.275 gr (1.270 gr - 1.280 gr)

Rocker in punta:

28,9 cm

Rocker in coda:

19 cm

Ponte:

0,13 cm

Superficie di portanza:

1.217 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,05 Torsione in spatola: 24° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 19,1° Flessione al centro:

55 mm

ADATTO A: mix touring-freeski facile

NON ADATTO A: inesperti, molto esperti

ADATTO ANCHE A: timorosi delle nevi profonde

Predisposizione utilizzo easy ski alp 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 229


SCI SKI TOURING

ROSSIGNOL Seek 7 Tour Lo sci 100% touring di Rossignol è continuativo rispetto alla scorsa stagione ma resta allineato all’ispirazione progettuale più moderna per questo segmento: estremità allungate e poco rocker, shape piuttosto dritto, flex morbido. Anche la struttura con il classico legno leggero di Paulownia e la spatola strutturata con un alveolare parlano di semplicità sotto il piede. Comunque un tratto centrale di sidewall a supporto c’è, a segnalare l’attenzione alle situazioni in cui serve restare ben agganciati al fondo. LAB // Fondo concavo, in planarità con gli 8 passaggi di riscontro, sciolinato, non improntato. Lamine 1,2 x 1,9 mm a 89° e 0,9° di tuning, finitura grezza. Da settare. SULLA NEVE // Sci figo. Giocoso, moderno, divertente e comunque sicuro per una grandissima parte del popolo delle pelli, centratissimo per l’utilizzo allround da poco dopo l’esordio fino a un po’ prima delle pretese extra che sconfinano nel freeski da una parte, o nell’ingaggio al rischio dall’altra. È facile e facilita quando manca decisione, è sicuro sul terreno quando serve se si resta entro canoni touring. Il raggio dichiarato è superiore ai 20 metri per via della sciancratura ridotta - il che aiuta sui traversi duri e nel concavo - ma la sua curva è stretta, rotonda, svelta grazie al flex morbido. L’anteriore tende all’emersione e tutto lo sci resta tra i più agili nelle nevi profonde. Fa da culla, ma poi risponde a sufficienza per aiutare il cambio. Non richiede tutta la catena tecnica diligentemente eseguita. Sci giovane ma opzione furba anche per il sessantenne ben tenuto che sta al passo coi tempi, e per il corsista CAI sveglio.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich mini-cap

1.250 gr

legno di Paulownia con Cell Core

Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 154, 162, 168, 176, 182 cm Made in: Spagna Prezzo:

630 euro

Sito: www.rossignol.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

168 cm

Lunghezza rilevata:

168,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

122/86/108 mm 121,6/85,7/107,7 mm

Raggio dichiarato:

21 m @182 cm

Raggio calcolato:

14,4 m

Contatto lamina:

129 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.250 gr 1.192,5 gr (1.180 gr - 1.205 gr)

Rocker in punta:

27,4 cm

Rocker in coda:

10,6 cm

Ponte:

1,03 cm

Superficie di portanza:

1.292 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,92 Torsione in spatola: 25,8° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 26,8° Flessione al centro:

84 mm

ADATTO A: facilitare senza banalizzare

NON ADATTO A: esigenze oltre il touring classico

ADATTO ANCHE A: iniziare - sci unico 4 stagioni

Predisposizione utilizzo montagna aperta 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

60% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

230 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI SKI TOURING

SALOMON MTN Explore 88 È ormai un evergreen, ma solo in queste ultime stagioni le sue caratteristiche costruttive (soprattutto taglia e peso) e la sua sciabilità sono diventate patrimonio condiviso tra il grande popolo tradizionalista del touring classico alpino. Come molte idee Salomon, ha anticipato i tempi di qualche anno e si trova ora perfettamente allineato alle tendenze. Resta comunque originale in alcune soluzioni, come l’anima lavorata 3D in legno di Carrubo, essenza a fibra più lunga e legata della Paulownia che va per la maggiore, e l’utilizzo di un composito con fibra di lino dalle spiccate proprietà smorzanti. Semifianchetto verticale al centro, sezione variabile del cap e rocker al minimo in alzo e sviluppo confermano l’anima montagnard di MTN 88. LAB // Leggera concavità sulla lunghezza, non perfezionata in spatola e in coda dopo gli 8 passaggi di riscontro, impronta un po’ troppo grossa, sciolinato. Lamine 1,4 x 1,5 mm a 88,5° e 1,5° di tuning, finitura a posto. Da spianare. SULLA NEVE // Una strafiga che non se la tira. Divertente per tutti, se lo possono permettere la mezza pippa ma anche il bullo. Obbedisce subito all’impulso, si deforma docilmente ma poi non spancia, sta, non se ne va dalla linea. Morbido e pastoso ma non mollaccione. Immediato, non serve capirlo, bello e permissivo anche a basse velocità, perfetto per lo scialpinista tradizionale medio che vorrebbe allargare ma teme di non saper gestire la maggior dimensione. Sul duro veloce è meno perfetto ma resta divertente. Torna perfetto nella crosta che si spacca, dove fa tutto lui. Fa crescere più velocemente gli sciatori in crescita dando loro fiducia, e anche quelli avanzati ne trarranno certamente qualche nuovo spunto. Perfetto per il rivenditore che vuole essere sicuro di soddisfare il cliente.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

SKI

peso

semi sandwich (fianchetti ABS

1.320 gr

2019

sotto il piede e monoscocca) Anima:

legno di Carrubo con struttura 3D rinforzato con fibra di lino e carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

161, 169, 177, 184 cm

Made in: Austria Prezzo:

579 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

169 cm

Lunghezza rilevata:

169,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

125/88/111 mm 124,2/88,1/109,1 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,8 m

Contatto lamina:

142,7 cm

Peso dichiarato:

1.320 gr

Peso rilevato:

1.275 gr (1.270 gr - 1.280 gr)

Rocker in punta:

18,3 cm

Rocker in coda:

6,8 cm

Ponte:

0,93 cm

Superficie di portanza:

1.461 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,87 Torsione in spatola: 21,8° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 23,2° Flessione al centro:

110 mm

ADATTO A: tutto e tutti

NON ADATTO A: rozzi super potenti

ADATTO ANCHE A: piacere sciistico senza dover strafare

Predisposizione utilizzo freetouring 10%

montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 231


SCI SKI TOURING

SCOTT Speedguide 95 95 è la taglia maggiore nella famiglia Speedguide. Non si limita ad aumentare le quote in parallelo a quelle del fratellino Speedguide 80, ma le diversifica per ottenere uno shape più dritto, un raggio nettamente superiore, e quindi una chiara propensione alla linea aperta. Si tratta di una diversificazione atipica all’interno di una stessa linea di sci, ma molto coerente in rapporto ai due differenti target: Speedguide 80 al centro per un chilo si colloca in pieno trend touring leggero, 95 resta leggero con i suoi 200 grammi in più e diventa interessante in ottica più spiccatamente sciistica. LAB // Fondo molto concavo, non prende planarità dopo un numero ragionevole di passaggi in macchina, per cui bisogna valutare bene la possibilità o meno di correggerlo a sufficienza senza conseguenze. Solo sgrossato, non sciolinato. Lamine 1, 6 x 1,8 mm a 88° e 1° di tuning, da sgrezzare. Da settare, se possibile, altrimenti sarebbe molto faticoso da manovrare. SULLA NEVE // Non è uno Speedguide 80 allargato. Il piede riconosce la stessa costruzione piena, solida, il tanto legno che lo stabilizza sul fondo, ma anche la forma più dritta. 95 predilige linee larghe e velocità non esagerate ma abbastanza sostenute da alleggerirne i cambi, altrimenti resta piuttosto lento. Nello stretto chiede mediamente un po’ troppo lavoro per essere svincolato. Torna giocherellone come il fratellino 80 sui fondi ammorbiditi. Galleggia molto per la dimensione ma non emerge proporzionalmente, anzi l’anteriore incontra quasi, chiede di arretrare. In compenso è tutto bello giù sui fondi compatti e resta pastoso nelle nevi irregolari. Insomma Speedguide 95 ci sembra meno centrato in questo suo segmento di quanto sia invece Speedguide 80 (e in pieno) nel touring leggero. E non riesce a essere più tollerante di Superguide 95, per rimanere con Scott, che pure è uno sci da performance con ben pochi compromessi.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich, sidewall ellittica

1.450 gr

in carbonio-aramide Anima:

legno su tutta la lunghezza, rinforzi in alluminio

Soletta:

polietilene sinterizzata

Lunghezze disponibili:

173, 178 cm

Made in: n.d. Prezzo:

619 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

173 cm

Lunghezza rilevata:

172,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/95/117 mm 127,6/94,3/117,5 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

16,3 m

Contatto lamina:

135,7 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.220 gr 1.267,5 gr (1.270 gr - 1.265 gr)

Rocker in punta:

23,3 cm

Rocker in coda:

9,6 cm

Ponte:

0,47 cm

Superficie di portanza:

1.471 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,86 Torsione in spatola: 20,1° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 20,5° Flessione al centro:

80 mm

ADATTO A: touring con dislivelli forti in nevi profonde

NON ADATTO A: esigenti, esagerati

ADATTO ANCHE A: secondo sci da big days

Predisposizione utilizzo montagna aperta 20%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

80% easy skialp

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

232 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI SKI TOURING

SCOTT Superguide 88 Le geometrie di Superguide sono molto classiche, cercano l’efficienza sciistica dello sci alpino, e da alcune stagioni lo apprezziamo come il migliore nel suo genere. Un guscio superiore strutturale a sezione ellittica variabile molto robusto si unisce al fianchetto lungo che chiude il sandwich di fibre composite carbonio-aramide con anima in legno prolungata a tutta l’asta. Si tratta di una scelta di pregio che distribuisce tono, elasticità e smorzamento in modo equilibrato. 88 è il Superguide più piccolo, ma è fatto per assecondare l’atteggiamento sportivo, quindi il suo inserto in titanal in zona attacchi diventa importante. LAB // Fondo molto concavo, rimasto tale alle estremità dopo gli 8 passaggi di riscontro, non improntato. Lamine 1,4 x 1,6 mm a 88,9° e 1° di tuning, finitura grezza e un po’ di ruggine qua e là. Da settare. SULLA NEVE // È uno dei pochi sci rimasti per chi vuole condurre, carvare, chiudere, cercare lo spigolo, e l’unico per gli esigenti di questo stile. Potente, ha forza e sostanza, porta sulla linea alta, è strasicuro su ogni fondo. Resta uno sci polivalente di stampo classico, comunque manovrabile, specialmente se una parte della sua capacità di binariare venisse temperata dalla possibilità di portare in planarità completa il fondo (molto concavo alla consegna presso il rivenditore). Comunque per l’alpinismo complicato ed esposto ci sta, anche perché è facile da invertire, molto reattivo, pastoso nella risposta, e non vibra di suo. Se uno arriva dalla pista il feeling è lo stesso, quello dell’accelerazione in uscita, similmente ai Völkl VTA ma più morbido e pastoso, meno aggressivo. Nel suo genere è il top.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

sandwich con sidewall ellittico

1.340 gr

in carbonio-aramide Anima: legno per tutta la lunghezza con fibra di carbonio/kevlar e rinforzi in titanal Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

168, 178, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

559 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

177,4 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

125/88/114 mm 124,6/87,6/113,5 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

16,3 m

Contatto lamina:

143,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.340 gr 1.340 gr (1.340 gr - 1.340 gr)

Rocker in punta:

24,1 cm

Rocker in coda:

9 cm

Ponte:

0,54 cm

Superficie di portanza:

1.481 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,91 Torsione in spatola: 20,8° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 20° Flessione al centro:

88 mm

ADATTO A: esigenti bravi, Guide alpine, ripido sciato

NON ADATTO A: incerti, indecisi

ADATTO ANCHE A: Guida alpina, ripido moderno

Predisposizione utilizzo freetouring 25%

montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

25% ripido

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 233


SCI SKI TOURING

SKI TRAB Mistico Si tratta del fratello maggiore di Maestro e di Magico, con i quali condivide tutte le tecnologie originali Trab. Questi modelli sono estremamente pensati per il touring in montagna aperta e per le situazioni con decisa componente alpinistica. Tra i 14 elementi strutturali spicca la forte scatola di torsione che ingabbia l’anima in Aramide alveolare, elemento che supera il legno in forza e leggerezza. Le geometrie Ski Trab non hanno mai concesso nulla ai rocker, caso unico nel panorama degli scorsi anni, scegliendo invece di mantenere più lamina possibile sul terreno. Oggi, finita la sbornia da rocker, la spatola progressiva dei Trab ritrova molti profili simili tra la concorrenza, le cosiddette early rise, ma questa rimane unica per via della particolare curvatura che assume in azione nella neve. Ski Trab è sicura di quello che fa e fornisce tre anni di garanzia su Mistico. LAB // Fondo leggermente convesso, improntato molto bene, sciolinato. Lamine 1,4 x 1,5 mm a 89° e 1° di tuning, ben rifinite. Prontissimo per la neve. SULLA NEVE // Mistico è una risposta certa alla richiesta di un attrezzo alpinistico sicuro. Dove lo metti sta, non perde quota, sostiene. Sotto il piede sul ripido duro sembra di avere i ramponi, non gli sci. Classico sci da alpinista nonostante la taglia 90 sulle misure intermedie, che comunque non imbarazza per via della leggerezza al piede e delle estremità scariche, specialmente davanti. Prende rapidamente lo spigolo e sullo spigolo resta molto preciso. Lì si apprezza molto la qualità della costruzione e la fiducia che ispira in zone difficili ed esposte. Sciisticamente è neutro, va bene un po’ dappertutto se lo sciatore se la cava un po’ dappertutto. Non mette in difficoltà, ma vuole la catena tecnica classica con movimento verticale ben eseguito. Anche la risposta è neutra, anelastica, l’elasticità devono mettercela le fibre muscolari. Perfetto per il ripidissimo vintage curva saltata-stop-curva saltata-stop.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

cap Piuma quadriassiale

1.150 gr

Anima: alveolare in aramide, scatola torsoniale in carbonio, rinforzi in fibra e carbonio Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

164, 171, 178, 185 cm

Made in: Italia Prezzo:

899 euro

Sito: www.skitrab.it

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

176,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

121/90/110 mm 121/89,5/109,7 mm

Raggio dichiarato:

20,5 m

Raggio calcolato:

21,0 m

Contatto lamina:

147,5 cm

Peso dichiarato:

1.150 gr

Peso rilevato:

1.092,5 gr (1.090 gr - 1.095 gr)

Rocker in punta:

20,1 cm

Rocker in coda:

7,3 cm

Ponte:

0,52 cm

Superficie di portanza:

1.511 cm2

C

M

Y

Rapporto peso-superficie: 0,72 Torsione in spatola: 17,2°

CM

Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 17,9° Flessione al centro:

MY

83 mm

CY

CMY

K

ADATTO A: difficoltà, esposizione, rischio alpinistico

NON ADATTO A: freeski, ski fun, lasciarsi cullare dallo sci

ADATTO ANCHE A: grandi dislivelli + grandi difficoltà

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% ripido

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

234 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10



SCI SKI TOURING

I MIGLIORI SCI SKI TOURING 2019 Se uno è disponibile a mettersi sotto i piedi altri 200 grammi oltre il chilo del destino, in genere cerca più sciabilità e/o più sostegno nelle situazioni di montagna rischiose. Tutti gli sci che ci hanno colpito soddisfano entrambi i requisiti e oltre, prestandosi in alcuni casi anche a interpretazioni freeski piuttosto sportive. E stiamo comunque considerando masse che, solo poche stagioni fa, avrebbero rappresentato la parte più leggera dell’offerta di sci da montagna.

SKI OF THE YEAR 2019 K2 Wayback 88 nella nuovissima costruzione alleggerita soddisfa in pieno le aspettative più diffuse nel touring classico, interpretazione dello sci di montagna che si pone un traguardo preciso - in genere la cima - da raggiungere con criteri alpinistici, quindi affrontando anche la difficoltà. Che si tratti di neve difficile, di pendenza o di forte dislivello, oggi Wayback 88 è secondo noi lo sci che aiuta il maggior numero di sciatori-alpinisti a portarsi in alto e poi a sciare il più efficacemente possibile su ogni neve. Bello per gli sciatori, efficiente per gli alpinisti. Non è più il Wayback elastico e rotondo di prima, è diventato una macchina-ovunque da montagna. Più da alpinisti convinti che da sciatori goderecci, ma non può deludere neppure questi ultimi. SELECTION 2019 Salomon MTN Explore 88 si rapporta agli altri sci di questa selezione come il più divertente per tutti e, in un certo senso, riempie il vuoto di sciabilità pastosa e risposta elastica lasciato da K2 con l’alleggerimento radicale dei Wayback/Talkback classici. La sua affidabilità di attrezzo alpinistico si ferma sul fondo duro qualche joule e qualche km/h prima di Wayback 88 e di Tracer 88, ma resta un tuttofare fino al ripido classico affrontato in controllo. Ti culla anche a 50° senza lasciarti cadere dalle sue braccia. Più da sciatori goderecci che da alpinisti convinti, ma non può deludere neppure questi ultimi. È lo sci che risolve spensieratamente, in scioltezza. Armada Tracer 88 unisce la prestanza alpinistica di K2 Wayback 88 a quella sciistica di Salomon MTN 88 (con modi meno lascivi), porta entrambe a un livello più alto, ma premia il tasso tecnico superiore e un atteggiamento sciistico impegnato con una risposta da sci serio, classico, tutto d’un pezzo. È di maggior soddisfazione per lo sciatore esigente, che ama sentire anche la risposta dell’attrezzo imposto al pendio. Tracer piace di più allo sciatore, Wayback all’alpinista con quel suo anteriore leggero che passa dappertutto, ma entrambi possono fare le stesse cose, cioè tutto e un po’ oltre in contesto touring. Black Crows Ova Freebird è un altro sci morbido e cooperativo

236 > Buyer’s Guide 2019

ma più affidabile di quanto sembri, come Salomon MTN 88. Un poco più stretto e più cedevole di MTN, sopporta un po’ meno i carichi dinamici extra-touring. La risposta è altrettanto piacevole, una carezza convinta. Dynastar Vertical Bear in questa selezione è lo sci ovunque, a patto di non formalizzarsi troppo per qualche decina di grammi più della media di segmento. Nulla di drammatico a fronte del rapporto qualità/prezzo molto alto per il classico sci da montagna in versione attualizzata. ESCLUSI ECCELLENTI Per Scott Superguide 88 vale Ezechiele 25-17: la sua giustizia calerà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno. Nel segmento touring è dotato della maggior presenza sul fondo duro, un’arma da taglio che fa a fette i pendìi ripidi. Ma va usato per la traiettoria, con precisione e capacità da sciatore alpino. Il più forte tra i buoni vecchi carver in contesto touring, il più riconoscibile per chi arriva dritto dalla pista. SCELTE INTELLIGENTI Questa è una guida all’acquisto e non (solo) il concorso per il più bello del reame! Rossignol Seek 7 ed Elan Ibex 78 sono gli sci più adatti ai livelli tecnici di base. Seek 7 è lo sci strafacilitante, per il quale la qualifica entry vale per chi ci scia sopra ed esordisce per la prima volta nel touring (e per chi continua a esordire da cinquant’anni). Costruzione, qualità e prezzo non sono entry. È uno sci facilissimo, ma divertente e di pregio nel suo genere. Ibex 78 invece è entry level anche nel prezzo. Nella grande facilità di utilizzo tocca i suoi limiti prima di Seek7, ma se uno si iscrive al corso SA1, il suo spazzaneve è ancora incerto e soprattutto non ha ancora deciso cosa farà da grande, va benone e andrà benone per un sacco di tempo. Fregatevene delle battutine degli istruttori perché ride bene chi ride ultimo. Certamente, come scritto nelle schede, hanno dei limiti che in alcune situazioni sciistiche toccano. Ma non dovete immaginare che gli sci vi lascino precipitare nell’abisso come i friend che escono in Vertical Limit! Piuttosto, invece, vi aiuteranno tanto nella vostra crescita sulla neve.


SCI SKI TOURING


SCI SKI TOURING

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE

IN CRESCITA

Rossignol Seek 7 Tour Elan Ibex 84 Carbon Dynafit Speedfit 84 Black Crows Ova Freebird Ogso Spearhead K2 Wayback 88 Salomon Mtn Explore 88 K2 Wayback 96 Elan Ibex 94 Carbon Xlt Dynastar Vertical Bear Dynafit Tour 88 Dynafit Speed 90 Kästle Tx 90 Fischer Transalp 90 Carbon Dynastar Mythic 87 Ca Blizzard Zero G 95 Ski Trab Mistico Scott Superguide 88 Scott Speedguide 95 Movement Session 89 Armada Tracer 88 Hagan Core 88 Dps Cassiar 95 Tour1 Movement Alp Tracks 94 Moonlight All Mountain Carbon Dynafit Carbonio 89

Rossignol Seek 7 Tour Salomon Mtn Explore 88 Kästle Tx 90 K2 Wayback 96 K2 Wayback 88 Fischer Transalp 90 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Black Crows Ova Freebird Dynastar Mythic 87 Ca Dynafit Tour 88 Dynafit Speedfit 84 Ogso Spearhead Dynafit Speed 90 Armada Tracer 88 Scott Superguide 88 Scott Speedguide 95 Movement Session 89 Hagan Core 88 Elan Ibex 94 Carbon Xlt Blizzard Zero G 95 Ski Trab Mistico Dps Cassiar 95 Tour1 Dynafit Carbonio 89 Movement Alp Tracks 94 Moonlight All Mountain Carbon

0

5

0

10

AVANZATO

5

10

5

10

ALTO LIVELLO

Scott Superguide 88 Movement Session 89 K2 Wayback 88 Dynastar Mythic 87 Ca Black Crows Ova Freebird Armada Tracer 88 Dps Cassiar 95 Tour1 Dynafit Speed 90 Dynastar Vertical Bear Elan Ibex 84 Carbon Elan Ibex 94 Carbon Xlt Fischer Transalp 90 Carbon Hagan Core 88 K2 Wayback 96 Kästle Tx 90 Salomon Mtn Explore 88 Ski Trab Mistico Scott Speedguide 95 Rossignol Seek 7 Tour Movement Alp Tracks 94 Moonlight All Mountain Carbon Dynafit Tour 88 Dynafit Carbonio 89 Blizzard Zero G 95 Dynafit Speedfit 84 Ogso Spearhead

Scott Superguide 88 Movement Alp Tracks 94 Moonlight All Mountain Carbon K2 Wayback 88 Ski Trab Mistico Movement Session 89 K2 Wayback 96 Dynafit Carbonio 89 Dps Cassiar 95 Tour1 Blizzard Zero G 95 Armada Tracer 88 Salomon Mtn Explore 88 Kästle Tx 90 Hagan Core 88 Fischer Transalp 90 Carbon Elan Ibex 94 Carbon Xlt Dynastar Mythic 87 Ca Dynafit Speed 90 Scott Speedguide 95 Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Dynafit Tour 88 Black Crows Ova Freebird Rossignol Seek 7 Tour Dynafit Speedfit 84 Ogso Spearhead

0

238 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0


SCI SKI TOURING

LEGENDA

ADATTO

COSÌ COSÌ

NON ADATTO

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE

UMIDA, BAGNATA

Scott Superguide 88 Dynafit Speedfit 84 Dynafit Carbonio 89 Blizzard Zero G 95 Armada Tracer 88 Ski Trab Mistico Salomon Mtn Explore 88 Movement Session 89 Movement Alp Tracks 94 K2 Wayback 88 Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Dynafit Speed 90 Scott Speedguide 95 Rossignol Seek 7 Tour Kästle Tx 90 K2 Wayback 96 Hagan Core 88 Fischer Transalp 90 Carbon Dynastar Mythic 87 Ca Dynafit Tour 88 Dps Cassiar 95 Tour1 Black Crows Ova Freebird Ogso Spearhead Elan Ibex 94 Carbon Xlt Moonlight All Mountain Carbon

Rossignol Seek 7 Tour K2 Wayback 88 Scott Superguide 88 Scott Speedguide 95 Salomon Mtn Explore 88 Movement Session 89 Movement Alp Tracks 94 K2 Wayback 96 Elan Ibex 94 Carbon Xlt Dynastar Mythic 87 Ca Dps Cassiar 95 Tour1 Armada Tracer 88 Ski Trab Mistico Ogso Spearhead Moonlight All Mountain Carbon Kästle Tx 90 Hagan Core 88 Fischer Transalp 90 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Dynafit Tour 88 Dynafit Speedfit 84 Dynafit Speed 90 Blizzard Zero G 95 Black Crows Ova Freebird Dynafit Carbonio 89

0

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0

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FARINOSA

5

10

5

10

VENTATA, CROSTA

Scott Speedguide 95 K2 Wayback 88 Elan Ibex 94 Carbon Xlt Salomon Mtn Explore 88 Movement Session 89 Movement Alp Tracks 94 Moonlight All Mountain Carbon K2 Wayback 96 Dps Cassiar 95 Tour1 Armada Tracer 88 Rossignol Seek 7 Tour Ogso Spearhead Kästle Tx 90 Hagan Core 88 Fischer Transalp 90 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Dynastar Mythic 87 Ca Dynafit Tour 88 Dynafit Speed 90 Blizzard Zero G 95 Black Crows Ova Freebird Ski Trab Mistico Scott Superguide 88 Dynafit Speedfit 84 Dynafit Carbonio 89

Moonlight All Mountain Carbon Armada Tracer 88 Salomon Mtn Explore 88 K2 Wayback 96 K2 Wayback 88 Dynastar Mythic 87 Ca Dynafit Tour 88 Dynafit Speed 90 Dps Cassiar 95 Tour1 Black Crows Ova Freebird Scott Speedguide 95 Rossignol Seek 7 Tour Movement Session 89 Kästle Tx 90 Fischer Transalp 90 Carbon Elan Ibex 84 Carbon Dynastar Vertical Bear Blizzard Zero G 95 Hagan Core 88 Elan Ibex 94 Carbon Xlt Ski Trab Mistico Scott Superguide 88 Ogso Spearhead Movement Alp Tracks 94 Dynafit Speedfit 84 Dynafit Carbonio 89

0

5

10

0

Buyer’s Guide 2019 > 239


SCI FREETOURING

SCIALPINISMO IN SALSA FREE Attrezzi che si allargano e ammorbidiscono per soddisfare un pubblico più vasto, ma anche che dimagriscono senza perdere struttura. Per salire. In stile freeride, oppure con una velocità che si avvicina al touring tradizionale. O a metà strada… di NICCOLÒ ZARATTINI

edia o alta montagna, Guida alpina o cliente, powder in cima e neve tritata in basso. E ancora, ultra-tecnico impinguinato di marca o sprovveduto domenicale, gitarella da 500 metri o ascesa in quota di più giorni, in discesa a tutta birra o con estrema cautela. Il freetouring è tutto ciò e molto altro.

M

Se si è affermato da diversi anni in tutta Europa e negli States come riferimento di chi va con le pelli, soltanto ora sta trovando conferme tra i nostri connazionali. Il freetouring ormai costituisce l’attracco, il punto di approdo ma anche il molo da cui salpare verso l’infinito mondo free. E pensare che fino a qualche stagione fa raggruppava soltanto sci larghi, includendo anche materiali da freeride più puro con adattamenti per la salita. Ora invece la gamma di attrezzi è più che mai delineata e indirizzata verso la propria identità e dare spazio a tutti sulle nostre pagine diventa sempre più impegnativo. Il ritorno al free è ormai ineluttabile nel touring così come in tanti altri ambiti sportivi e non. Chi vuole avvicinarsi al mondo delle pelli, spesso lo fa con il freetouring. Contiene tutti gli stili, ci sono i dislivelli del touring ma anche l’obiettivo della linea tanto sognata, c’è la gitarella facile, il ripido alpino da coltelli, ma anche i curvoni in powder. Le varie espressioni dello sci possono essere tutte realizzate. Gli sciatori che provengono dallo sci alpino non possono e non vogliono infilarsi ai piedi degli stuzzicadenti ultraleggeri e traballanti. Vogliono sentire il contatto con il terreno, l’aderenza, la stabilità e in particolare l’affidabilità simile agli attrezzi che hanno sempre usato. E soprattutto vogliono galleggiare in neve fresca senza massacrare i polpacci per tenere le punte in superficie. Date in mano uno degli attrezzi testati nelle seguenti pagine a un bravo sciatore che non ha mai messo le pelli e non resterà

deluso. Se in più si abbina uno scarpone appropriato, leggero ma sostenuto, a due, tre o quattro ganci, il novello potrà anche provare piacere nel salire. Il proprio bagaglio tecnico ed esperienziale contribuirà in seguito a far propendere l’asticella verso un set-up più free oppure più touring. I rami del freetouring - In linea con le altre categorie, la parola d’ordine è dimagrire. Dimagrire senza però perdere struttura. Come un lottatore che vuole incrementare la forza senza sforare con il peso nella categoria superiore, altrimenti ogni sforzo sarebbe stato vano. Non ci si inventano cose strane, gli sci di questo segmento hanno ancora come fine quello di arrivare in cima. C’è chi lo fa con uno stile più freeride con l’ausilio degli impianti, chi mantiene pesi leggeri con velocità da touring e chi prende un po’ da entrambi mantenendo un ritmo più blando. Questi tre rami sono le vere suddivisioni del freetouring, prima di scegliere il vostro sci dovrete prima identificarvi in una delle tre vocazioni. Se qualche anno fa la maggior parte dei produttori propendeva per una falsa riga del touring, ora le soluzioni si mischiano e fondono facilmente, ma restano comunque identificabili. Il nuovo trend è free - La tendenza al free è in aumento, si cerca di allargare e ammorbidire per soddisfare un pubblico più vasto, mentre gli sci strutturati restano la migliore opzione per gli sciatori più aggressivi, con uno stile fortemente alpino e velocità sostenute. Il distacco con le precedenti categorie avviene proprio sull’elasticità delle risposte e sull’eliminazione delle vibrazioni dovute all’utilizzo di carbonio. Il conservatorismo del touring è sempre presente ma è in declino, di solito viene mantenuta una buona componente light sugli sci più tecnici, adatti per il ripido e montagna aperta, oppure su attrezzi che puntano alla facilità di utilizzo degli entry level e neofiti.

Tutti gli sci freetouring sono stati montati con attacco ATK Raider 12 2.0 da 350 grammi in ALU 7075, acciaio inossidabile e POM, range di sgancio 5-12. Dotato di ski-stopper.

240 > Buyer’s Guide 2019



SCI FREETOURING

ARMADA Tracer 98 L’asso nella manica della serie Tracer è lui, lo sci freeride da tutti i giorni, che vanta l’importante pregio della versatilità su ogni fronte e connette il mondo del freeski alle piste dei resort. Nella nuova versione sono stati aggiunti piccoli perfezionamenti, come un rocker leggermente più pronunciato e la smussatura dei punti che creano più frizione. L’obiettivo è quello di uno sci con performance alpine sul duro e in pista, che mantiene la vena giocosa e manovrabile in linea con le radici freestyle di Armada. LAB // Sci usato, perciò non esprimiamo valutazioni complete. Fondo molto concavo, lamine a 89°. SULLA NEVE // Rispetto alla maggior parte della categoria colpisce il peso, è evidente che sia uno sci più portato alla discesa che alla salita. Struttura rigida difficile da deformare per chi non spinge sui quadricipiti, il galleggiamento e la performance sono discreti ma non giustificano un peso così elevato rispetto alla stazza dello sci. Geometria quasi twin tip, però non è adatto al gioco per l’assenza di pop nella risposta. Un ibrido particolare che ben si presta per un utilizzo misto in pista e fuori, con attacco step-in o da touring pesante, o per solcare nevi nuove nei pressi delle piste battute. La coda è particolarmente pastosa, non restituisce risposte inattese in uscita curva ma attenzione agli arretramenti. Reattivo ed efficace sul duro e in crosta, si colloca appieno come uno sci all-terrain per uscite sporadiche con le pelli.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

AR75 sidewall

1.780 gr

Anima: Hybrid ultra-lite core, laminato fibra di carbonio, titanal zona montaggio attacchi Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

164, 172, 180, 188 cm

Made in: Austria Prezzo:

579,90 euro

Sito: www.armadaskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

180 cm

Lunghezza rilevata:

180,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/98/123 mm 131,7/97,7/122,5 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,4 m

Contatto lamina:

143,1 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.780 gr 1.890 gr (1.885 gr - 1.895 gr)

Rocker in punta:

23 cm

Rocker in coda:

13,3 cm

Ponte:

0,94 cm

Superficie di portanza:

1.608 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,18 Torsione in spatola: 16° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 18,7° Flessione al centro:

83 mm

ADATTO A: pubblico giovanile, mix pista/fuori

NON ADATTO A: gite lunghe e grandi dislivelli

ADATTO ANCHE A: secondo paio di sci, scialpinisti occasionali

Predisposizione utilizzo easy skialp 30%

mix pista/fuori 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

242 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

ATOMIC Backland 95 Rimane pressoché invariato dopo la dieta dimagrante della scorsa stagione. La struttura rigida assicurata dalla spina dorsale in carbonio lavora in simbiosi con le tecnologie del freeski. Leggerissimo in rapporto alla larghezza, la punta dal rocker orizzontale aumenta il galleggiamento e riduce la torsione. Attrezzo da performance in salita e velocità in discesa, l’obiettivo è sempre quello di massimizzare la sciabilità nonostante la struttura esile. Un 95 millimetri per camminare, scalare ed esplorare in stile più che mai alpino. LAB // Fondo quasi piatto, perfezionato con 4 passaggi degli 8 di riscontro, non improntato, poco sciolinato. Belle lamine 1,8 x 2,2 mm a 88,8° e 0,9° di tuning, buon filo e buona finitura ma con qualche velo di ruggine. Da improntare, più lucidatura lamine. SULLA NEVE // Il feeling superlight immediato viene purtroppo scalzato dalla rigidità della struttura con conseguenti risposte nervose e poco longilinee. Chiariamo: per gite lunghe e impegnative, anche di più giorni, resta una delle prime scelte. L’estrema leggerezza va però a scapito della sciabilità; poco progressivi in fase di curva e quindi spesso sbacchettoni con parecchie vibrazioni. Bisogna essere bravi a girarli di piede sugli archi stretti, meglio a velocità più alte con attenzione alla risposta decisa del flex rigido. La punta non dà luogo a torsione, molto positivo, ma lavorando assieme al tail si produce staticità e conseguente difficoltà di indirizzamento. Impegnativi nel complesso ma performanti, destinati a chi ha bisogno di attrezzi ultraleggeri sopra i 90 millimetri, da portare ovunque e per difendersi sul ripido e duro dei canali alpini.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Cup sidewall, HRZN Tech Tip

Anima:

1.370 gr

legno di Pioppo e Carrubo ultraleggero con inserto di carbonio backbone su tutta la lunghezza

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

169, 177, 185 cm

Made in: Austria Prezzo:

549 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

183,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/95/116,5 mm 127,5/93,5/116,2 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

20,7 m

Contatto lamina:

153,1 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.370 gr 1.445 gr (1.455 gr - 1.435 gr)

Rocker in punta:

18,8 cm

Rocker in coda:

10,6 cm

Ponte:

1,14 cm

Superficie di portanza:

1.649 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,88 Torsione in spatola: 26,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 23,1° Flessione al centro:

98 mm

ADATTO A: gite impegnative, grandi dislivelli

NON ADATTO A: sciatori occasionali, neofiti

ADATTO ANCHE A: sci d’avventura e d’esplorazione

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freetouring 40%

ripido 30%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% grandi dislivelli DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 243


SCI FREETOURING

BLACK CROWS Camox Freebird Il suo motto è ‘I believe I can fly’ e ora capiamo perché. Tutto un altro Camox, con 300 grammi in meno ad asta diventa ultracompetitivo e azzeccato per il freetouring polivalente. A prima vista sembra uguale, l’inconfondibile costruzione semicap resta invariata, ma l’intera anima è stata alleggerita e la sezione ABS sui fianchi accorciata. Il profilo è camber mediamente pronunciato sotto il piede abbinato a rocker progressivo in spatola, con slightly raised tail ovvero coda leggermente rialzata per regalare facilità e sciabilità a livello top. LAB // Fondo già in planarità piena, impronta media, sciolinato. Belle lamine 2,2 x 1,8 mm a 88,5° e 1° di tuning, con un velo di ruggine qua e là ma bel filo. Potrebbe uscire così come è, perfezionisti esclusi. SULLA NEVE // La cura dimagrante ha sortito effetti più che positivi: leggero al piede, facile in ogni situazione ma stabile e affidabile allo stesso tempo, sempre accattivante. La guida è superba e fluida in fase di curva, una sensazione di sciabilità che permette di disegnare qualsiasi raggio di curva contenendo lo sforzo muscolare. Mai troppo impegnativo, il nose galleggia sempre e infonde sicurezza anche al neofita, ma se si vuole spingere ha un ottimo grip progressivo e resta di soddisfazione per il professionista. Il tail sostiene e perdona efficacemente gli arretramenti, in uscita curva risponde assistendo la chiusura e restituendo un ritorno graduale. Destinato a un vasto pubblico, dal neofita robusto fino ai più esperti. Difficile trovare difetti, questo è un vero one-ski quiver da tenere in baule tutto l’inverno.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

semi-cap

Anima:

1.375 gr

EAR THE rYing F O I u K o S reet f

2019

legno di Paulownia, strati di fibra di vetro e carbonio

Soletta:

polietilene arancio

Lunghezze disponibili:

160,2, 166,2, 172,2, 178,2, 183,3, 188,3 cm

Made in: Austria Prezzo:

649,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178,2 cm

Lunghezza rilevata:

178,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

130/96/133 mm 134,3/95,6/115 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

17,2 m

Contatto lamina:

141,5 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.375 gr 1.465 gr (1.460 gr - 1.470 gr)

Rocker in punta:

22 cm

Rocker in coda:

13,4 cm

Ponte:

0,77 cm

Superficie di portanza:

1.558 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,94 Torsione in spatola: 16,6° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 16,1° Flessione al centro:

88 mm

ADATTO A: gite impegnative, grandi dislivelli

NON ADATTO A: sciatori perditempo occasionali

ADATTO ANCHE A: progressione freeride, sci d’avventura

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freetouring 30%

ripido 20%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

30% grandi dislivelli

20% mix pista/fuori

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

244 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

BLACK CROWS Navis Freebird ‘Possiamo andare più lontano se vuoi’ è la scritta francese impressa sui suoi fianchetti. 102 millimetri dedicati all’avventura, cercano l’equilibrio migliore tra larghezza e sciabilità, con un carattere in profondo stile alpino e derivazione freeride. Il camber lungo e classico è disegnato per offrire il maggior contatto lamina possibile, un’arma tagliente per un grip vivace. Che vi accompagni per lo sci d’avventura o nelle missioni quotidiane, il Navis è la connessione tra mondo freeski, alpine e touring. LAB // Fondo in planarità, impronta fine, sciolinato. Lamine 1,8 x 1,9 a 88,9°, 1° di tuning, finitura mica male. Già pronto per la neve. SULLA NEVE // Lo sci vincitore della Buyer’s Guide di due anni fa paga cara l’evoluzione del mercato e degli altri modelli Black Crows in primis. Con il salto qualitativo di Camox, questo sci perde punti. Camox fa le stesse cose, ma le fa meglio e con facilità. Navis è più pesante, più macchinoso e lento in generale, serve forza e impegno muscolare per sfruttarlo al meglio. È sempre un eccellente scelta per il galleggiamento e la performance solida in velocità. La torsione è quasi assente, la risposta del tail rigido è reattiva, adatta a sciatori evoluti. Si può apprezzarne la sostanza in ogni fase di sciata, non tutti potranno compiere tanto dislivello, ma con il motore adeguato Navis permette anche di fare sci ripido e linee alpine. Il contatto lamina abbondante li rende sicuri, ma impegnativi per chi arriva dal touring, congeniali invece per i freerider.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

semi-cap

1.675 gr

Anima: legno di Paulownia e Pioppo, strati di fibra di vetro e carbonio Soletta:

polietilene verde

Lunghezze disponibili:

169,4, 179,4, 185,4 cm

Made in: Austria Prezzo:

699,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

179,4 cm

Lunghezza rilevata:

178,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

133/102/118 mm 132,6/101,2/118,5 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

16,9 m

Contatto lamina:

128,4 cm

Peso dichiarato:

1.675 gr

Peso rilevato:

1.642,5 gr (1.650 gr - 1.635 gr)

Rocker in punta:

31,7 cm

Rocker in coda:

17 cm

Ponte:

0,64 cm

Superficie di portanza:

1.456 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,13 Torsione in spatola: 16,9° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 16,4° Flessione al centro:

73 mm

ADATTO A: esigenti in montagna, pro, gite tecniche

NON ADATTO A: sciatori occasionali, incerti

ADATTO ANCHE A: guide freeski, sci d’avventura

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo ripido 30%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

70% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 245


SCI FREETOURING

BLACK CROWS Orb Freebird Aspetto sgargiante nel suo giallo fosforescente unico, è il modello da performance alpinistica, per l’ambiente severo dell’alta montagna, con terreni duri e ripidi. Il peso è lo stesso del nuovo Camox, segnale che già prelude alla sostanza strutturata di questo sci. Camber intermedio combinato con titanio sotto il piede per escludere ogni possibile torsione e assicurare un buon grip di lamina. Inserto in gomma ritagliata sulla coda per un aggancio più rapido delle pelli e flex moderato, tollerante per ogni tipo di sciata. LAB // Fondo in planarità, passato 4 volte solo per rifare l’impronta (intermedia fine di fabbrica), sciolinato. Lamine 1,5 x 1,6 a 88,8° con 0,9° di tuning, ben rifinite. Pronto per la neve salvo altre preferenze. SULLA NEVE // Sci d’avventura per eccellenza, l’Orb Freebird si conferma il re del ripido, da duro, per condizioni miste e canali alpini. Se la cava dappertutto, agile sotto il piede, rapido nei cambi e affidabile all-terrain. Reattivo sul ghiaccio, produce nel contempo un ottimo galleggiamento in nevi soffici e profonde se consideriamo la larghezza contenuta sotto il piede. Poche pecche, le più evidenti si manifestano su nevi impaccate o aggressive, dove talvolta tende ad agganciare eccessivamente, soprattutto se guidato da sciatori robusti. Di grande soddisfazione se il livello tecnico dell’utilizzatore è alto, utile per la transizione verso il touring dei bravi sciatori pistaioli, per la progressione fuoripista e anche per gli scialpinisti più tradizionali che non si fidano ad allargare troppo sotto il piede.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione: Anima:

FREE

2019

peso

semi cap

1.375 gr

legno di Paulownia con fibra di

carbonio e vetro intrecciata, rinforzi in titanal Soletta:

polietilene gialla

Lunghezze disponibili:

166,4, 172,1, 178,3, 183,4 cm

Made in: Austria Prezzo:

599,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178,3 cm

Lunghezza rilevata:

178,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

122/91/109 mm 121,7/90,5/108,9 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

21,9 m

Contatto lamina:

141,9 cm

Peso dichiarato:

1.375 gr @172,1 cm

Peso rilevato:

1.475 gr (1.495 gr - 1.455 gr)

Rocker in punta:

25,6 cm

Rocker in coda:

10,2 cm

Ponte:

0,88 cm

Superficie di portanza:

1.518 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,97 Torsione in spatola: 17,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 21,6° Flessione al centro:

104 mm

ADATTO A: Gite tecniche e impegnative, canali, ripido

NON ADATTO A: Sciatori svogliati

ADATTO ANCHE A: Scialpinisti tradizionali, grandi dislivelli

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 30%

ripido 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

246 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

BLACK CROWS Solis È il corvo più pensato per l’avventura in montagna, dove per avventura intendiamo proprio andare a cercarsela e non l’abusata banalità del marketing sfigatello. Sviluppato a lungo e personalmente da Bruno Compagnet per sciare su terreni ripidi, nel catalogo Black Crows è tra gli sci speciali della linea classica. Tutto parla di grande aderenza e sostegno al camber e di maneggevolezza alle estremità. Spatola dal caratteristico disegno mozzo, larga e pronta allo spigolo fino all’ultimo. L’evidente rocker anteriore parte presto su raggi lunghissimi, e il raggio della sagoma è pari a ben 25 metri. Solido fianchetto verticale su tutta la lunghezza, materiale abbondante LAB // Fondo praticamente in planarità, improntato, sciolinato. Belle lamine 1,93 x 1,80 mm a 89° e 1° di tuning, buona finitura. Può già uscire così sulla neve. SULLA NEVE // Una macchina da ripido, sicuro di sè, sfiora l’infallibilità, riesce pure a essere divertente e molto manovrabile sui terreni normali. Agilissimo nello stretto, chiude subito e si àncora al fondo. Risposta reattiva forte e piena, al suo top su nevi dure, primaverili, e dove trova tanto appoggio per rispondere. Sulla linea lunga è un po’ più difficile, servono velocità, sensibilità, tempi, va dosato standogli sopra bene con piede almeno buono. Per esperti che sciano decisi non riusciamo a immaginare nulla di meglio per un bel couloir dolomitico, ma è divertente anche tra gobbe e accumuli in una lunga giornata in-off piste. Per farlo rendere come merita ci starebbe bene l’attacco step-in, o addirittura Shift.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

semi cap

Anima:

n.d.

legno di Pioppo e Faggio, fibra di vetro e carbonio intrecciati, titanal zona montaggio attacchi

Soletta:

polietile giallo/grigio

Lunghezze disponibili:

173,3, 180 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

749,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

180 cm

Lunghezza rilevata:

179,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

126/100/108 mm 126,3/99,3/109,5 mm

Raggio dichiarato:

25 m

Raggio calcolato:

20,8 m

Contatto lamina:

124,3 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

1.935 gr (1.935 gr - 1.935 gr)

Rocker in punta:

35,5 cm

Rocker in coda:

19,2 cm

Ponte:

0,22 cm

Superficie di portanza:

1.350 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,43 Torsione in spatola: 11,9° Torsione al centro:

0,5 °

Torsione in coda: 12,1° Flessione al centro:

40 mm

ADATTO A: ingaggio sul ripido, couloir in particolare

NON ADATTO A: inesperti

ADATTO ANCHE A: maltrattamenti

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freeride 20%

ripido 80%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 247


SCI FREETOURING

BLIZZARD Zero G 108 Capostipite della famiglia Zero G, progettato per muoversi con la massima velocità in discesa senza compromettere il peso per la salita. In rapporto alla larghezza, è in assoluto tra i più leggeri del segmento, grazie alla costruzione Carbon Drive di Blizzard. Quest’ultima consiste nell’integrazione della struttura in carbonio con una costruzione ultraleggera che, abbinate alla speciale geometria 3D, assicurano rigidità torsionale e flex ottimali. Per gli sciatori che non seguono le piste, ma ne creano di nuove. LAB // Fondo concavo alle estremità e convesso al centro, azzerato con 8 passaggi, non improntato, sciolinato con parsimonia. Lamine 1,74 x 1,61 - un po’ scarsine per uno sci free - a 89° e 2° tuning, ben finite. Da settare il fondo, ma lo sci è messo meglio dell’anno scorso. SULLA NEVE // Sci da Gran Risa, la tipologia è davvero quella di un attrezzo da slalom gigante con le caratteristiche adattate per il touring. Un cavallo di razza per chi cerca la linea in montagna, vuole macinare ogni ostacolo che incontra e ha possibilmente due quadricipiti da Hermann Maier. Estremamente specifico, adatto a una stretta cerchia di alpinisti freerider in grado di tenerlo a bada, che poi non potranno più farne a meno. Sciancratura minimal, è impegnativo ma gestibile, se guidato con sapienza può girare in spazi brevi e rivelarsi più maneggevole del previsto. Di sostegno per gli sciatori robusti e nelle situazioni difficili, come la crosta che si spacca prima ancora di essere solcata. Freetouring in stile big mountain, uno dei pochi della categoria con cui si può saltare. Curioso anche con attacchi step-in, per il freeride con impianti.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

sandwich compound sidewall

Anima:

1.550 gr

legno di Paulownia, laminato di carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

171, 178, 185, 192 cm

Made in: Austria Prezzo:

800 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

184,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

136/108/122 mm 135,9/107,9/122 mm

Raggio dichiarato:

27 m

Raggio calcolato:

23,9 m

Contatto lamina:

141,8 cm

Peso dichiarato:

1.550 +/- 50 gr @171 cm

Peso rilevato:

1.770 gr (1.775 gr - 1.765 gr)

Rocker in punta:

31,4 cm

Rocker in coda:

9,1 cm

Ponte:

0,26 cm

Superficie di portanza:

1.679 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,05 Torsione in spatola: 13,5° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 20,8° Flessione al centro:

73 mm

ADATTO A: performance elevate, linee in montagna

NON ADATTO A: sciatori passivi, neofiti, gracili

ADATTO ANCHE A: sciatori robusti, big mountain

Predisposizione utilizzo freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

248 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

DPS Cassiar A94 La serie Cassiar è composta da sci all-mountain che non sono sviluppati a partire dal mondo racing dello sci alpino, bensì dalle più alte performance in campo freeski. Cassiar A94 è un modello tutto nuovo che non vuole stupire in polvere profonda, ma vuole offrire affidabilità in condizioni più intermedie, per sfondare la crosta o i terreni impervi presenti la maggior parte dell’inverno. Il tail è piatto e le forme sono estremamente arrotondate e smussate per eliminare l’attrito con la neve, mantenendo alto il grip sul duro. LAB // Fondo quasi piatto con leggera concavità in punta e coda, azzerata con 4 passaggi in macchina. Buona impronta scaricata, sciolinatura ok. Belle lamine 2,2 x 1,8 mm a 89,5° e tuning 0,8°. Finitura niente male, può uscire così com’è. SULLA NEVE // Feeling immediato di leggerezza al piede, intuitivo fin dalle prime curve. Per raggi stretti va guidato sapientemente, può essere un po’ macchinoso a velocità ridotte. La tenuta è soddisfacente sul duro in dinamicità, talvolta con risposta lenta in uscita. Sugli archi ampi dà il suo meglio, di taglio porta fuori velocità e carva senza sovrasterzare. Simile al Volkl BMT 90, ma con shape e sciata più classica, ideale per scialpinisti in crescita e per coloro che provengono dallo ski touring. Non eccelle in galleggiamento, una lunghezza maggiore è raccomandata per gli sciatori pesanti al fine di evitare il collasso delle code in neve profonda. Nel complesso polivalente, adatto a salite impegnative dove aiuta e sostiene in caso di traversi lunghi e ghiacciati. Sconsigliato ai neofiti, di soddisfazione per avanzati ed esperti.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

FREE

2019

peso

Costruzione:

full cap

1.715 gr

Anima: legno di Pioppo e laminati di carbonio pre-impregnato aerospaziale Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili: 165, 171, 178, 185, 191 cm Made in: USA Prezzo:

1.299 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

178 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

133/94/113 mm 130,9/94,1/111,1 mm

Raggio dichiarato:

20 m @191 cm

Raggio calcolato:

16,7 m

Contatto lamina:

134,2 cm

Peso dichiarato:

1.715 gr

Peso rilevato:

1.615 gr (1.615 gr - 1.615 gr)

Rocker in punta:

25,3 cm

Rocker in coda:

17,4 cm

Ponte:

0,61 cm

Superficie di portanza:

1.443 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,12 Torsione in spatola: 18,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 17,3° Flessione al centro:

85 mm

ADATTO A: gite lunghe tecnicamente impegnative

NON ADATTO A: neofiti, occasionali

ADATTO ANCHE A: progressione freetouring, polivalenza

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

ripido 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 249


SCI FREETOURING

DPS Uschi A94 La nuova piattaforma C2 di DPS dovrebbe rivelarsi in prospettiva la più adatta alla nivologia alpina, soprattutto a quella del versante meridionale normalmente soggetta a una certa variabilità nivometeo, con tempi piuttosto brevi di trasformazione della neve. Tra le indicazioni del costruttore spicca quella per il touring tra nevi molto variabili. Uschi A (Alchemist) 94 è il più largo della famiglia studiata per l’atteggiamento tecnico femminile, e può definirsi come la versione donna di Cassiar A94. DPS sottolinea che per costruire un valido sci da donna non basta togliere sostanza (e cannibalizzare la performance), ma bisogna agire sui punti di applicazione delle forze. Si tratta di uno sci nuovissimo, che integra le tecnologie e lo sviluppo DPS per le nevi e i fondi misto-compatti nelle abituali forme sobrie ed essenziali del brand. Il camber positivo è lungo, a fronte di una coda quasi piatta e della progressività della spatola. LAB // Leggera concavità solo in spatola, facilmente azzerata, impronta scaricata fine, sciolinati. Belle lamine 2,01 x 2,00 mm a 89,2° e 0,8° di tuning, buona finitura. Già pronto per la neve. SULLA NEVE // Sci completo che dà fiducia su tutti i terreni. Sta giù attaccato al fondo duro e anche in pista, sostiene la linea alta, è aggressivo e stabile, non vuole vibrare. Preferisce il pendio aperto e una buona andatura, ma diventa agile se lavorato correttamente, e anche facile da chiudere lasciandogli il mezzo metro in più. Non è apprezzabile senza un buon livello tecnico, ma dalla media sciatrice motivata in poi soddisfa tanto, fino a rivelarsi una figata se una arriva dalla pista fatta tanto e bene. Uschi 94 è confrontabile piuttosto direttamente con Armada Trace 98, che è più facile e agile ma soffre se portato alla velocità di crociera di DPS. L’altro DPS per donna presentato in queste pagine, Nina A 99, è invece praticamente l’opposto di Uschi, cioè un salvagente per quando si sta annegando nella polvere.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

n.d.

Anima: legno di Pioppo e laminati di carbonio pre-impregnato aerospaziale Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

157, 165, 171, 178 cm

Made in: USA Prezzo:

1.299 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

171 cm

Lunghezza rilevata:

170,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

129/94/110 mm 129,3/94,2/110,7 mm

Raggio dichiarato:

19 m @178 cm

Raggio calcolato:

16,4 m

Contatto lamina:

130,1 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

1.572,5 gr (1.565 gr - 1.580 gr)

Rocker in punta:

23,4 cm

Rocker in coda:

16,3 cm

Ponte:

0,6 cm

Superficie di portanza:

1.393 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,13 Torsione in spatola: 18,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 16,8° Flessione al centro:

90 mm

ADATTO A: freetouring puro e allround

NON ADATTO A: provenienti dal touring classico

ADATTO ANCHE A: sci in resort 100% impianti

Predisposizione utilizzo mix pista/ fuori 20

freetouring 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

250 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI FREETOURING

DYNASTAR Mythic 97 CA I leggendari Mythic, sviluppati assieme all’attuale re del ripido Vivian Bruchez, mescolano il design moderno freeride con gli ultimi ritrovati light-weight della costruzione. L’anima in legno di Paulownia assemblata con la tecnologia carbon C-Ply offre un eccellente resistenza alla torsione mantenendo il peso contenuto, ma non bassissimo. Il profilo rocker moderato e la sciancratura a 5 punti provvedono alla performance freeride garantendo altissimi standard di galleggiamento, tenuta sul duro e manovrabilità. LAB // Fondo bello piatto tranne le code in leggera concavità, solo lisciato, sciolinato. Lamine 1,6 x 1,4 a 89,1° e 1° di tuning, finitura grezza ma efficace. Da improntare, e rifinire le lamine. SULLA NEVE // A prima vista la grande spatola fortemente rialzata può rassicurare, ma allo stesso tempo può anche spaventare. Il rocker marcato del nose aiuta infatti l’indirizzamento in ingresso, assistendo fortemente gli sciatori fino al livello intermedio: intuitivo ma meno facile e leggiadro di Camox Freebird. Dà una mano su crosta e nevi difficili, decisamente azzeccato per l’utenza media della categoria. Sul duro non si scompone neanche ad alte velocità, stabile e piantato al terreno infonde sicurezza, non è il ciabattone che sembra. Lo shape produce un galleggiamento regolare che aiuta i rider in crescita a sterzare fuoripista, è permissivo anche per le sciate più passive. Piantato al terreno sui raggi ampi, più macchinoso e impegnativo sullo stretto, la risposta lenta in uscita non aiuta nei passaggi stretti e ripidi dei canali alpini.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich

1.450 gr

Anima: cell core, legno di Paulownia con due strati di fibra carbonio Ply Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

171, 177, 184 cm

Made in: Francia Prezzo:

950 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

183,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

133/97/113 mm 133,2/96,7/112,2 mm

Raggio dichiarato:

15 m

Raggio calcolato:

18,2 m

Contatto lamina:

137,4 cm

Peso dichiarato:

1.450 gr @177 cm

Peso rilevato:

1.520 gr (1.530 gr - 1.510 gr)

Rocker in punta:

32,1 cm

Rocker in coda:

12,5 cm

Ponte:

0,64 cm

Superficie di portanza:

1.507 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,01 Torsione in spatola: 17° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 21,3° Flessione al centro:

75 mm

ADATTO A: gite lunghe di difficoltà intermedia

NON ADATTO A: neofiti del freeride, zombie svogliati

ADATTO ANCHE A: progressione freeride, bravi, alpinisti

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 30%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 251


SCI FREETOURING

G3 Findr 94 Disegnati, progettati e testati sulle montagne della British Columbia, i G3 offrono un’ampia gamma di soluzioni per lo scialpinismo light. Findr è la categoria da skimo, montagna aperta, per affrontare i grandi dislivelli con fiducia. Costruiti con materiali pregiati, per allungare la resistenza dello sci contro l’abuso classico dell’utilizzo fuoripista. Tante features: top sheet in nylon, soletta spessa Electra 2000 resistente ai graffi degli shark, fianchetti in poliuretano elastico, titanal, carbonio quadriassiale e tanto altro. LAB // Fondo concavo (-0,10 medio), spianato con 8 passaggi in macchina, impronta lineare, sciolina ok. Lamine ben dimensionate 2,00 x 2,01 mm a 89°, niente tuning e super bava. Così non gira: da settare subito. SULLA NEVE // Sensazione piacevole e facilitante fin da subito, abbastanza divertente e regolare nell’azione di guida. Consigliabile alla maggior parte dei clienti di una Guida alpina, che si mantengono su ritmi pacifici e gite anche lunghe ma non tecnicamente estreme. Il sostegno del tail è flebile, si può ovviare optando per una misura in più, rendendolo più stabile a velocità elevata e sugli archi ampi. Ideale per la transizione dallo ski touring, più adatto a scialpinisti classici senza pretese che a giovani esigenti. Si gira facilmente su archi stretti, più macchinoso su nevi difficili, mantiene una buona sciabilità nonostante il peso contenuto. La spatola larga perde leggermente contatto lamina sul duro e sbatacchia se si spinge più forte. Galleggia meno di Kästle TX 98, ma regge meglio le accelerazioni senza esasperare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Flyride plus

1.400 gr

Anima: legno di Paulownia e Pioppo tra strati di carbonio triassiale e piastra di titanal sotto il piede Soletta:

P-Tex 2.000 grafite

Lunghezze disponibili: 167, 172, 177, 182, 187 cm Made in: n.d. Prezzo:

749 euro

Sito: www.genuineguidegear.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

126/94/113 mm 127,8/93,7/112,3 mm

Raggio dichiarato:

22,2 m

Raggio calcolato:

18,5 m

Contatto lamina:

139,5 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.400 gr 1.475 gr (1.490 gr - 1.460 gr)

Rocker in punta:

24,1 cm

Rocker in coda:

12,6 cm

Ponte:

0,85 cm

Superficie di portanza:

1.491 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,99 Torsione in spatola: 18,9° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 19,4° Flessione al centro:

92 mm

ADATTO A: transizione da ski touring

NON ADATTO A: performance elevate, forza bruta

ADATTO ANCHE A: progressione, gite lunghe non impegnative

Predisposizione utilizzo easy skialp 20%

freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

252 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

G3 Seekr 100 La nuovissima serie Seekr porta il divertimento in casa G3, adotta nuove caratteristiche che rendono gli sci backcountry, mantenendo la stessa line-up che ha affermato il successo dei cugini Findr. Disegnati per essere facili e giocosi, il camber è abbassato a 2 mm sotto il piede per assicurare un flex più morbido ma dal pop elevato. L’early rise rocker è ora più lungo e pronunciato per aumentare la sciabilità e progressività in curva, una ventata di aria fresca che introduce uno spirito giocoso ma dall’anima all mountain. LAB // Piuttosto concavo in coda (-0,15) e in punta (-0,10), non del tutto spianato in coda dopo 8 passaggi in macchina. Solo lisciato e sciolinato. Lamine 1,7 x 1,8 mm a 89° e 1,5° di tuning, con finitura da rivedere. Da settare prima della neve. SULLA NEVE // New school nell’anima, geometrie nuove con camber accennato per uno sci davvero facilissimo, talvolta fin troppo. A velocità ridotte lo giri sempre, maneggevole anche da fermo, il galleggiamento è interessante e abbondante. Il pubblico più giovane può portarselo in salita, in un’ottica touring molto free, per poi scagliarsi dentro boschetti fitti senza fatica, con la facilità di un attrezzo sempre manovrabile. Leggero ai piedi, ideale per pellare grandi dislivelli senza grosse difficoltà tecniche. Bel grip in situazioni di neve più compatta, aiuta il neofita grazie a un indirizzamento intuitivo, assiste slashate, pivot di piede e trick da jibbing. Difficile suggerirlo ai più anziani, più si è avanti con l’età meno si è adatti a sci del genere. Consigliato a ragazzini degli sci club ed ex freestyler convertiti allo scialpinismo.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Flyride Plus

1.440 gr

Anima: legno di Pioppo e Paulownia, fibra di carbonio, piastra di titanal sotto il piede Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

162, 170, 178, 186 cm

Made in: n.d. Prezzo:

789 euro

Sito: www.genuineguidegear.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

178,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/100/120 mm 131,5/100,1/121,1 mm

Raggio dichiarato:

18,3 m

Raggio calcolato:

13,3 m

Contatto lamina:

117,9 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.440 gr 1.297,5 gr (1.280 gr - 1.315 gr)

Rocker in punta:

33,4 cm

Rocker in coda:

25,6 cm

Ponte:

0,19 cm

Superficie di portanza:

1.335 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,97 Torsione in spatola: 14,4° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 12,3° Flessione al centro:

46 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative, leggeri(e)

NON ADATTO A: Performance elevate

ADATTO ANCHE A: Progressione freeride, esordienti in crescita

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

20% jibbing

20% easy skialp

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 253


SCI FREETOURING

HAGAN Boost 97 Rimane pressoché invariato dopo lo scorso anno, resta il secondo sci più largo di tutta la gamma Hagan. Di spirito è un freetouring sportivo, costruito con il knowhow dell’azienda in fatto di scialpinismo. Anima leggera in legno di Paulownia supportata da una spina dorsale in carbonio, per renderlo agile e reattivo nel contempo, con una prestazione costante e corpulenta. Foglio superiore in fibra di vetro e fianchetti ABS sono solo alcune features di questi attrezzi dall’anima tradizionale con un occhio rivolto al futuro. LAB // Grande miglioramento generale rispetto agli scorsi anni. Fondo leggermente concavo in punta e coda, spatola spianabile con 8 passaggi, niente impronta, molto ben sciolinato. Lamine 1,40 x 1,55 a 89° e abbondante tuning di 2°. Potrebbe uscire anche così, per riprenderlo subito dopo l’assestamento. SULLA NEVE // Attrezzo polivalente, da all-terrain. A prima vista potrebbe sembrare uno sci molto classico, dallo shape alla sciancratura, ma appena lo metti ai piedi ti ricredi. È leggero al piede, facile e intuitivo, aiuta e sostiene senza sorprese e ha una sciabilità molto lineare. Equilibrato e ben bilanciato da punta a coda, ne deriva un ottimo galleggiamento su neve soffice senza stravolgimenti di assetto da parte dello sciatore. Per ogni livello tecnico c’è un utilizzo, non è indicato per la performance, ma ha una derivazione ottimamente calibrata tra touring e free. Un compagno di gita ideale, anche per compiere dislivelli importanti, si difende nella maggior parte delle situazioni con una buona componente di divertimento. Cercando il punto debole, a volte manca di maneggevolezza, talvolta lento in fase di cambio, ma sempre stabile.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

Anima:

1.380 gr

legno di Paulownia leggero tra strati di carbonio e fibra di vetro

Soletta:

grafite die-cut

Lunghezze disponibili:

162, 170, 178, 186 cm

Made in: Austria Prezzo:

639,99 euro

Sito: www.hagan-ski.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

177,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata: Raggio dichiarato:

132/97/113 mm 131,6/96,5/112,5 mm

17-19-22 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

19,4 m

Contatto lamina:

140,8 cm

Peso dichiarato:

1.380 gr

Peso rilevato:

1.472,5 gr (1.465 gr - 1.480 gr)

Rocker in punta:

28,4 cm

Rocker in coda:

7,9 cm

Ponte:

1,06 cm

Superficie di portanza:

1.539 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,96 Torsione in spatola: 16,5° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 19,2° Flessione al centro:

98 mm

ADATTO A: gite tecniche e impegnative

NON ADATTO A: neofiti, freeskier puri

ADATTO ANCHE A: progressione free, transizione da skialp

Predisposizione utilizzo easy skialp 20%

freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

254 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

K2 Wayback 106 Scordate il passato. Integralmente ridisegnata e ricostruita, la nuova serie Wayback ha solo il nome in comune con la precedente. Il profondo cambiamento sta nella perdita di peso, circa 200 grammi ad asta a seconda dei modelli e lunghezze. Questo è il più largo, 106 mm sotto il piede, combina leggerezza e prestazioni da freeride e vuole piazzarsi nel vostro baule tutto l’inverno come sci unico. Nell’anima c’è solo legno di Paulownia, non più Acero. Con due fogli di carbonio e rinforzi di titanal, la polivalenza è assicurata. LAB // Fondo in leggerissima convessità subito azzerata con 4 passaggi, sciolinato, impronta media un po’ grossa. Belle lamine 1,8 x 1,9 a 88,8° con 2,5° di tuning (troppo, meglio settare). SULLA NEVE // Lo storico caposaldo della famiglia americana cambia veste ma punta sempre al grande pubblico, aggiungendo un pizzico di personalità in quanto a sciabilità e risposta elastica. In neve profonda galleggia molto bene, sul mosso si difende con i denti, mantiene la sua impostazione classica incrementando la polivalenza e varietà di utilizzo. Non si può spingere troppo sull’acceleratore, non è velocissimo in superconduzione sugli archi ampi ma resta abbastanza agile e maneggevole, talvolta lento in caso di sterzate improvvise. Vivace sotto il piede, il tail spinge e sorregge mentre il nose indirizza con la facilità di sempre. Un salto in avanti rispetto al precedente 104, meno impacciato, più adatto al big day carico di dislivello. Si presta per gite anche di più giorni, che non siano di difficoltà tecnica estrema.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

sidewall, Ti-Spyne

Anima:

FREE

2019

peso

1.550 gr

legno di Paulownia alleggerito,

fibra di carbonio (top secret) rinforzo titanal zona montaggio attacchi Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

172, 179, 186 cm

Made in: Cina Prezzo:

694,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

179 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

179,5 cm 136/106/124 mm

Sciancratura rilevata: 135,9/105,3/123,4 mm Raggio dichiarato:

22 m

Raggio calcolato:

13,9 m

Contatto lamina:

116,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.550 gr 1.475 gr (1.445 gr - 1.505 gr)

Rocker in punta:

38,8 cm

Rocker in coda:

23,6 cm

Ponte:

0,4 cm

Superficie di portanza:

1.366 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,08 Torsione in spatola: 11,7° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 11,7° Flessione al centro:

49 mm

ADATTO A: big day, grandi dislivelli

NON ADATTO A: performance di forza, beginners

ADATTO ANCHE A: progressione free, transizione da skialp

Predisposizione utilizzo freeride 20%

freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 255


SCI FREETOURING

KÄSTLE TX 98 La costruzione della serie TX è il risultato di una serie di tecnologie provenienti dal mondo racing dello sci alpino. Ne derivano sci tecnici, dal flex impegnativo e caratteristiche che li rendono performanti sui terreni duri e compatti. Costruzione ibrida semi-cap sandwich sidewall, rinforzi con carbonio triassiale e fibra di vetro, anima in legno di Carrubo rendono questo sci un attrezzo da linea alpina. Inconfondibile la Hollowtech 2.0 in punta, la rimozione di tutti i materiali non necessari, per guadagnare peso smorzando le vibrazioni. LAB // Fondo piatto, solo lisciato non improntato, non sciolinato. Lamine 1,6 x 1,8 mmm a 89° e 1° di tuning, non ben rifinite. Va preparato, ma il fondo è già in planarità e non serve togliere materiale. SULLA NEVE // Un modello che stupisce e convince perché in grado di regalare buone performance restando fruibile dal grande pubblico. Il feeling immediato è persuadente, la deformazione resta progressiva e aiuta in fase curva, meglio in indirizzamento che in uscita, dove risulta un po’ più lento. Sensazione positiva di leggerezza al piede, il galleggiamento è buono su neve soffice, anche la tenuta sul duro è discreta e priva di oscillazioni esagerate, a patto di procedere adagio. Motivo per cui è facile anche sui raggi più corti, mentre su curve ampie sbatte maggiormente soprattutto se si spinge forte e veloce. Perde un po’ di personalità per l’esperto, ma guadagna tutta la fascia di scialpinisti fino al livello avanzato. Può essere interessante per chi si avvicina al ripido, con una buona tecnica ma ancora in progressione.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

semi-cap, sandwich

1.350 gr

legno di Carrubo, fibra di vetro e carbonio triassiale intrecciato

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

168, 178, 188 cm

Made in: Austria Prezzo:

749 euro

Sito: www.kaestle.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

177,9 cm 128/98/117 mm 127,8/97,7/117 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

18,9 m

Contatto lamina:

136,7 cm

Peso dichiarato:

1.350 gr

Peso rilevato:

1.392,5 gr (1.385 gr - 1.400 gr)

Rocker in punta:

25 cm

Rocker in coda:

15,1 cm

Ponte:

0,89 cm

Superficie di portanza:

1.504 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,93 Torsione in spatola: 18° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 18,6° Flessione al centro:

80 mm

ADATTO A: Gite lunghe non impegnative

NON ADATTO A: Performance elevate

ADATTO ANCHE A: Progressione freeride

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

256 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

MAJESTY Supernova SL Anche Majesty punta sempre più sullo skialp, Supernova SL è la misura intermedia nella loro fascia di ultraleggeri. Riprogettati interamente quest’anno, presentano tutte le caratteristiche delle costruzioni light: anima in legno di Paulownia, fianchetti semicap, rocker sul nose e flat tail, fibre di carbonio e aramide per dare struttura senza appesantire eccessivamente. Hanno le carte in regola per centrare gli obiettivi di categoria e sono esteticamente accattivanti, non faticheranno a guadagnarsi buoni acquirenti. LAB // Concavità solo in spatola ma piuttosto marcata, impronta scaricata fine, sciolinatura ok. Lamine 1,2 x 1,4 mm, sottili, a 89° e 1° di tuning, finitura grezza, ruggine, fenolo sporgente. Da settare. SULLA NEVE // Sci di impostazione fortemente new school ma polivalente, la struttura rigida mantiene una buona progressività che si rispecchia nella piacevole sciabilità. Necessita ancora di sviluppo, ma ha già avuto riscontri più che positivi. Il galleggiamento è eccellente senza bisogno di cambiare assetto, più congeniale a chi proviene dal freeski, non per pistaioli. Per chi scia bene dà soddisfazione, non perdona gli errori e si difende bene sul duro, tritato e anche in pista. Adatto a escursioni con le pelli per poi scendere con uno stile giocoso e innovativo. Ingresso in curva intuitivo seguito da un’ottima tenuta di taglio sugli spigoli, a volte sbatacchia ma soltanto quando lo si porta al limite. Per chi si avvicina al freetouring ma desidera uno stile diverso da tutti gli altri, eccolo qua. All-terrain di spirito, vi sorprenderà!

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

semi-cap

1.620 gr

legno di Paulownia, laminati di carbonio, rinforzi intrecciati di kevlar

Soletta:

grafite IS7200

Lunghezze disponibili:

169, 177, 185 cm

Made in: n.d. Prezzo:

749 euro

Sito: www.majestyskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

136/103/120 mm 135,6/102,2/119,3 mm

Raggio dichiarato:

19,6 m

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

131,1 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.620 gr @184 cm 1.475 gr (1.465 gr - 1.485 gr)

Rocker in punta:

35,8 cm

Rocker in coda:

9,2 cm

Ponte:

0,5 cm

Superficie di portanza:

1.505 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,98 Torsione in spatola: 12,6° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 17,9° Flessione al centro:

98 mm

ADATTO A: progressione freeride, sci d’avventura

NON ADATTO A: sciatori occasionali

ADATTO ANCHE A: gite tecniche e impegnative

Predisposizione utilizzo freeride 20%

freetouring 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 257


SCI FREETOURING

MOVEMENT Session 98 La proposta di Movement per la nuova generazione appassionata di freetouring si chiama Session. Il 98 è il neonato di questa stagione nonché il più largo della famiglia, con la quale condivide gli elementi costruttivi. Il sandwich è caratterizzato da uno degli assemblaggi più complessi di categoria, con oltre 10 fogli diversi dal top sheet alla base. Unico nel suo genere il carbonio a 5 assi, una metodologia esclusiva sviluppata da Movement, un buon compromesso tra salita e discesa. LAB // Sci forniti già settati post produzione. Fondo ancora concavo, corretto del tutto con gli 8 passaggi di riscontro tranne che in spatola. Belle lamine 2,0 x 2,1 mm a 89,5° e 1° di tuning. SULLA NEVE // Sensazione immediata di leggerezza al piede, combinata con il timore per il nose molto basso. Centra a pieno la categoria, inserendosi in una fascia intermedia di sci adatti al grande pubblico, con un occhio di riguardo per chi si avvicina al freetouring. Nel complesso facile e discretamente polivalente, non eccelle in niente ma si difende dappertutto. Stabile sul duro senza eccessive vibrazioni sul tracciato e ventato, a patto di contenere l’andatura. Il galleggiamento in neve soffice non è la sua arma vincente, se la cava se è polvere ma la punta resta difficilmente in superficie se si tratta di neve profonda consistente. Non è per i super esperti, ma è per tutti gli altri, per chi ha livello tecnico intermedio e non spinge con i quadricipiti alla ricerca della performance. Sì alle gite lunghe ma di scarsa difficoltà tecnica.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

chiusura cap su sandwich

1.500 gr

con fianchetto ABS Anima:

legno di Carrubo alleggerito, fibra di carbonio a cinque assi

Soletta:

grafite P-Tex 4000

Lunghezze disponibili:

169, 177, 185 cm

Made in: n.d. Prezzo:

709 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

137/98/125 mm 137/97,7/121,9 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,3 m

Contatto lamina:

148,4 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.500 gr 1.590 gr (1.590 gr - 1.590 gr)

Rocker in punta:

23,6 cm

Rocker in coda:

4,2 cm

Ponte:

1,13 cm

Superficie di portanza:

1.685 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,94 Torsione in spatola: 14,3° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 22° Flessione al centro:

104 mm

ADATTO A: progressione freetouring

NON ADATTO A: nevi profonde, performance

ADATTO ANCHE A: scialpinisti tradizionali, secondo paio di sci

Predisposizione utilizzo grandi dislivelli 20%

easy skialp 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

258 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

OGSO Cosmique Dietro a Ogso c’è Tom Seidensticker, un alpinista che ha sciato in Himalaya e Karakorum, fondatore del brand nel 2005. Solo dopo l’incontro con lo sviluppatore di Zag Stephane Radiguet nel 2015, sono nati i primi sci Ogso. L’obiettivo è stato raggiunto: creare sci innovativi che possano regalare buone sensazioni di sciabilità in tutte le condizioni, tollerando nel contempo i più diversi stili di sciata. Cosmique risponde ai parametri voluti dai costruttori: salire rapidi, girare facilmente e sciare a lungo senza affaticarsi. LAB // Fondo molto concavo, non spianabile con un intervento standard, solo sgrossato, non sciolinato. Buone lamine 1,7 x 1,9 mm a 90° e 2° di tuning, ruggine abbondante. Grezzi da settare assolutamente. SULLA NEVE // Probabilmente il più facile della categoria, quasi troppo. Simile a Volkl BMT 90 ma meno performante. La centina è appena accennata e solamente a centro sci, girarli è un gioco da ragazzi, sia in indirizzamento che in fase di curva. New-school totale, destinato esclusivamente a un pubblico giovane che antepone il gioco alla sciabilità, il flex non permette di eseguire una sciata tradizionale. Consigliato come secondo paio di sci, da sfoderare in condizioni di neve soffice e facile, assolutamente insicuro e traballante sul duro e terreni sconnessi. Idem per quanto riguarda l’uso con le pelli, meglio sul morbido e per brevi trasferimenti, sul duro il contatto lamina è troppo breve per infondere sicurezza nelle diagonali. Su neve vergine ha un ottimo galleggiamento, in tal caso si può anche accelerare e spingerlo un po’ di più.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sidewall ABS

1.400 gr

legno di Paulownia ultraleggero,

laminato in fibra di carbonio e vetro, rinforzo triassiale in aramide sotto il piede Soletta:

grafite Race Base

Lunghezze disponibili:

168, 176, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

650 euro

Sito: www.ogso.eu

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

176 cm

Lunghezza rilevata:

176,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/95/113 mm 128,8/94,4/113 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

6,6 m

Contatto lamina:

83,3 cm

Peso dichiarato:

1.400 gr

Peso rilevato:

1.280 gr (1.275 gr - 1.285 gr)

Rocker in punta:

51,6 cm

Rocker in coda:

40,2 cm

Ponte:

0 cm

Superficie di portanza:

897 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,43 Torsione in spatola: 13,6° Torsione al centro: 0,2° Torsione in coda: 9,6° Flessione al centro:

19 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative, beginners

NON ADATTO A: esperti, performance, nevi dure

ADATTO ANCHE A: jibbing, pubblico giovanile

Predisposizione utilizzo freetouring 30%

easy skialp 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% jibbing

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 259


SCI FREETOURING

OGSO Schwarztor Gli elementi costruttivi di Ogso sono gli stessi per tutti e quattro i differenti modelli prodotti dal brand, un assemblaggio molto complesso con tante componenti. Ecco i principali strati del sandwich: top sheet in poliammide extradura che sovrasta uno strato di carbonio e fibra di vetro, rinforzi in fibra di vetro e fenolo sotto gli attacchi, due fogli di carbonio/aramide quadriassiale che racchiudono l’anima in legno di Paulownia, foglio di gomma vulcanizzata per ridurre le vibrazioni. Ora sarete curiosi di provarli. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza, non spianabile del tutto, solo sgrossato, non sciolinato. Lamine 1,65 x 1,7 mm a 90° e 1,8° di tuning. Grezzi da settare. SULLA NEVE // Interessanti e attraenti alla vista, gli Ogso sono sci di nuova concezione, con carattere touring e derivazione freeride. Sono attrezzi di nicchia, per una stretta cerchia di utenti dai gusti particolari. Vanno presi per quello che sono, il profilo a camber inverso fa già presumere facilità e assenza di reazioni esplosive. Un’idea giovane destinata ai giovani, per chi viene dal freeski ed è abituato alla mancanza di centina. Consigliato ai beginners in quanto ancora più entry level di G3 Seekr, adatto unicamente a nevi facili e soffici, ideale per escursioni con le pelli in condizioni vergini, di neve intonsa senza altre tracce. Gira facilmente e rapidamente, è molto placido, ma attenzione su terreni mossi e accidentati perché potrebbe smettere di eseguire gli ordini. Occhio inoltre con le pelli su diagonali ghiacciate.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sidewall ABS

1.450 gr

legno di Paulownia ultraleggero,

laminato in fibra di carbonio e vetro, rinforzo triassiale in aramide sotto il piede Soletta:

grafite Race Base

Lunghezze disponibili:

170, 178, 186 cm

Made in: n.d. Prezzo:

650 euro

Sito: www.ogso.eu

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

178,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

165/104/120 mm 134,2/103,1/120 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

4,4 m

Contatto lamina:

64,7 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.450 gr 1.405 gr (1.370 gr - 1.440 gr)

Rocker in punta:

63,6 cm

Rocker in coda:

48,8 cm

Ponte:

0 cm

Superficie di portanza:

745 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,89 Torsione in spatola: 9,9° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 7,4° Flessione al centro:

9 mm

ADATTO A: beginners, progressione freeride

NON ADATTO A: gite tecniche, nevi ghiacciate

ADATTO ANCHE A: sciatori occasionali

Predisposizione utilizzo easy skialp 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

40% freetouring

30% jibbing

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

260 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

SALOMON MTN Explore 88 W Non sono passate più di tre-quattro stagioni da quando lo scialpinista classicone, scorgendo 88 millimetri sotto il tuo piede, ti squadrava con la stessa espressione che avrebbe riservato a una lumaca nell’insalata. Oggi queste misure rientrano nella normalità per il touring classico sulle tre stagioni anche nelle enclavi sud alpine proprio grazie ad attrezzi come MTN 88. L’equilibrio tra peso, dimensioni e sciabilità di questo Salomon era in anticipo sui tempi alla sua presentazione, ma la visione era quella giusta e oggi è un riferimento. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza. Spianato con gli 8 passaggi di riscontro salvo leggera concavità residua in spatola, impronta intermedia/fine, non sciolinato. Buone lamine 1,5 x 1,6 mm a 88° e 1,5° di tuning, finitura un po’ grezza ma efficace. Da spianare prima della neve. SULLA NEVE // MTN si conferma lo sci completo, sicuro, versatile, adattabile, che coniuga la facilità di utilizzo alla qualità nella performance sciistica. Immediato da interpretare, non serve pensare, non obbliga a lavorarlo, non c’è bisogno di un grande bagaglio tecnico per apprezzarlo. È sensibilmente più morbido del già amichevole MTN 88 base, e così ci pare adatto a ragazze leggere che sciano con molto controllo e poca dinamicità. Per la sciatrice di tecnica medio-alta consigliamo la sua versione base (per uomo). Per forti sciatrici esigenti servono il tono e la reattività di MTN 95. Comunque con 88 non si sbaglia perché asseconda molto, anche troppo secondo i gusti decisi, ma non perde quota né linea e non tradisce: è ben distribuito sul terreno, si adatta al fondo, lo copia aderendo alle forme e tenendo la direzione. Nessuna vera lacuna alpinistica entro parametri umani (anzi, alza il livello di fiducia), sciabilità fluida, confortevole, rilassante. Ora che non ci sono più i Talkback e i Wayback K2 classici, se volete ritrovare sensazioni simili, MTN le somma a una superiore resa generale nelle situazioni di neve variabile e a più risposta elastica.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: semi sandwich (fianchetto ABS

1.180 gr

sotto il piede e monoscocca) Anima:

legno di Carrubo con struttura 3D rinforzato con fibra di lino e carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

153, 161, 169 cm

Made in: Austria Prezzo:

579 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

161 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

161 cm 121/88/107 mm 121,1/88/107,1 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,4 m

Contatto lamina:

134,9 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.180 gr 1.172,5 gr (1.160 gr - 1.185 gr)

Rocker in punta:

17,9 cm

Rocker in coda:

6,8 cm

Ponte:

1,06 cm

Superficie di portanza:

1.363 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,86 Torsione in spatola: 27° Torsione al centro: 0,8° Torsione in coda: 26,8° Flessione al centro:

119 mm

ADATTO A: donne leggere, giovani, sciata rotonda

NON ADATTO A: potenti, decise (meglio la versione uomo)

ADATTO ANCHE A: mix fuori+pista 80/20

Predisposizione utilizzo montagna aperta 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% easy ski alp

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 261


SCI FREETOURING

SALOMON MTN Explore 95 Ci sono solo due misure di MTN Explore, 88 e 95 millimetri. Questo perché si parla di montagna aperta, grandi dislivelli con itinerari supertecnici. È la misura con cui puoi fare tutto, dal ripido ghiacciato, alla crosta, al galleggiamento in powder profonda. Costruzione semicap invariata, ma cambiano radicalmente i colori, da biancoblu è diventato nero, ancora più cattivo e attraente. Anima in legno di Carrubo e lino, racchiuso dal solido carbonio, resta il gioiellino blasonato per lo skialp con forte componente alpinistica. LAB // Fondo leggermente concavo alle estremità, corretto con gli 8 passaggi di riscontro., non improntato, sciolinato. Buone lamine 1,6 x 2,0 mm a 88,3° e 1,5° di tuning, finitura buona. Da spianare e improntare. SULLA NEVE // Invariata sensazione di sicurezza e polivalenza, in poche parole se lo consigli a qualcuno, di sicuro non sbagli. Non ha lacune, va bene ovunque, non esprime una caratteristica prevalente. Uno degli sci da tenere sempre in baule, appena lo calzi ti dà fiducia indipendentemente dalle condizioni, copia tutti i terreni, anche i più sconnessi. Buon sostegno in fase di curva e anche in caso di arretramento, sotto il piede è rigido il giusto, equilibrato da punta a coda e molto regolare nell’azione senza tenere in serbo sorprese inaspettate. Centra appieno la categoria, predilige sia la salita che la discesa, ideale per gite lunghe, alte vie e itinerari tecnicamente difficili e impegnativi. Di soddisfazione dallo sciatore in crescita fino al professionista, ok anche per livelli bassi a patto di avere robustezza o un buon tono muscolare.

TION SELECTOURING

Scheda Tecnica Dati dichiarati

FREE

2019

peso

Costruzione:

sandwich semi cap

1.550 gr

Anima: in legno con tecnologia 3D full e rinforzi in fibra di lino e carbonio intrecciati Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

169, 177, 184 cm

Made in: Austria Prezzo:

639 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

130/95/116 mm 129,7/94,9/115,8 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,5 m

Contatto lamina:

139,6 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.550 gr 1.535 gr (1.530 gr - 1.540 gr)

Rocker in punta:

25,8 cm

Rocker in coda:

11,1 cm

Ponte:

0,75 cm

Superficie di portanza:

1.519 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,01 Torsione in spatola: 21,9° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 19,9° Flessione al centro:

82 mm

ADATTO A: gite lunghe e tecnicamente impegnative

NON ADATTO A: beginners, sciatori occasionali

ADATTO ANCHE A: scialpinisti tradizionali, grandi dislivelli

Predisposizione utilizzo ripido 20%

grandi dislivelli 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% Freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

262 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

SCOTT Scrapper 95 Jérémie Heitz è il volto dello Scrapper, provate a immaginare lo stile con le pelli di un personaggio così! Pensato come sci quotidiano per i giovani, è stato profondamente riprogettato e si presenta con la stessa costruzione dello Scrapper 105. Grazie alla parte centrale di 95 mm e al rocker all’avanguardia tutto è possibile: dalla superconduzione in carving alle escursioni di backcountry con una configurazione molto leggera. Anima in legno su tutta la lunghezza ed elevato contatto lamina. Qui non si scherza. LAB // Super concavo a -0,25, migliorabile ma non del tutto azzerabile senza abbassarlo troppo sui bordi. Fondo solo sgrossato, né sciolinato. Buone lamine 1,9 x 1,8 mm a 89° e tuning 1°. Finitura e filo da rivedere insieme all’intervento deciso sul fondo. SULLA NEVE // Attrezzo ultraspecifico che solo pochi adepti possono manovrare con controllo e sicurezza. Sci-putrella destinato principalmente per linee al fulmicotone, disegnato dal fuoriclasse Jérémie Heitz per percorrere linee alpine in stile bigmountain. Rigido e impegnativo, deformarlo richiede forza e tecnica ad altissimo livello. Difficile domarlo con l’attacchino, quindi un po’ fuori categoria, meglio montarlo con uno step-in per aumentare la trasmissione e l’utenza. Così si potrebbe impiegare anche per un mix tra pista e fuori pista. Twintip ma duro sotto il piede e senza pop, dunque non freestyler ma decisamente tradizionale. Il tail rialzato è stato applicato per evitare l’aggancio su nevi difficili, senza cedere in caso di arretramento. Non è fatto per galleggiare in polvere ma per tritare i terreni disconnessi a tutta velocità.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich, sidewall ellittica in

Anima:

legno per tutta la lunghezza

1.500 gr

carbonio-aramide Soletta: polietilene arancio-nero sinterizzato Lunghezze disponibili:

168, 178, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

559 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

178,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

131/95/119 mm 130,5/94,3/119,1 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

15,4 m

Contatto lamina:

137 cm

Peso dichiarato:

1.500 gr

Peso rilevato:

1.512,5 gr (1.510 gr - 1.515 gr)

Rocker in punta:

24,2 cm

Rocker in coda:

15 cm

Ponte:

0,82 cm

Superficie di portanza:

1.501 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,01 Torsione in spatola: 21,3° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 18,3° Flessione al centro:

76 mm

ADATTO A: tritatutto, molto forti e molto motivati

NON ADATTO A: tutti gli altri

ADATTO ANCHE A: linee alpine, canali

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freetouring 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

20% ripido

30% big mountain

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 263


SCI FREETOURING

SCOTT Superguide 95 È l’attrezzo giusto per gli esigenti, destinato a chi desidera innalzare le proprie prestazioni scialpinistiche. La costruzione è progettata per essere rigida, per non dare luogo a torsioni e assicurare sostegno allo sciatore. Leggero e adatto per compiere dislivelli importanti grazie alla struttura con anima in legno di Paulownia e rinforzi di carbonio/ aramid. Performance elevate in discesa dove la solida costruzione e la forma ellittica dell’anima in legno rendono il flex ultrarigido e la presa di spigolo tagliente. LAB // Fondo molto concavo, non prende planarità dopo un numero ragionevole di passaggi in macchina, per cui bisogna valutare bene la possibilità o meno di correggerlo a sufficienza senza conseguenze. Solo sgrossato, non sciolinato. Lamine 1, 6 x 1,8 mm a 88° e 1° di tuning, da sgrezzare. Da settare, se possibile, altrimenti sarebbe molto faticoso da manovrare. SULLA NEVE // Sci duro per sciatori duri. La prima sensazione al piede è già quella di un attrezzo non facile, che è performante sì, ma impegnativo e rigido. È una bella putrella, consigliata a sciatori forti ed esperti, per solcare terreni duri e ostili, canali ghiacciati e nevi ventate. I terreni compatti sono il suo pane, in galleggiamento non eccelle per la difficoltà di adattarsi al terreno. Bisogna saperlo spingere, aumentare la velocità aiuta gli sciatori più leggeri a deformarlo, mentre i più robusti possono permettersi di girarlo ad andature più ridotte. Indirizzamento da guidare bene con lavoro di piede, una volta messo di taglio è stabilissimo in conduzione e reattivo sotto il piede a fine curva. Assolutamente per scialpinisti classici con tecnica raffinata, non è adatto al gioco, ma non è certo il suo scopo.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: sandwich con sidewall ellittico in

1.220 gr

carbonio-aramide Anima: legno per tutta la lunghezza con fibra di carbonio/kevlar e rinforzi in titanal Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

168, 178, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

739 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

178 cm

Lunghezza rilevata:

177,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/95/116 mm 127,3/94,5/116,2 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

18,8 m

Contatto lamina:

143,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.450 gr 1.395 gr (1.390 gr - 1.400 gr)

Rocker in punta:

25,8 cm

Rocker in coda:

9,6 cm

Ponte:

0,87 cm

Superficie di portanza:

1.549 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,9 Torsione in spatola: 19,7° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 19,8° Flessione al centro:

99 mm

ADATTO A: gite lunghe tecnicamente impegnative

NON ADATTO A: neofiti, lacunosi, occasionali

ADATTO ANCHE A: bravi alpinisti, forti e robusti

Predisposizione utilizzo ripido 30%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

264 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

SCOTT Superguide 105 Ha una forte personalità e non è per tutti, proprio per questo ha riscosso successo nell’ambiente. Costruzione identica ai fratelli 88 e 95, ma proiettata su un centimetro in più. Il flex rigido ha permesso a bravi alpinisti di compiere discese ripide proprio con questi sci ai piedi. Segno che grazie alla pressoché totale assenza di torsione, si può ottenere un’efficace presa di spigolo anche con sci che superano i 100 millimetri sotto il piede. Rinforzati con fibra di vetro, carbonio e titanio, sono dei leoni che vanno sapientemente domati. LAB // Fondo troppo concavo (-0,30 è il record stagionale), non spianabile del tutto senza danneggiare lo sci. La grondaia è riducibile ma rimarrà faticoso da indirizzare. Non improntato né sciolinato. Lamine 1,6 x 1,7 mm a 87,8° e 1,5° di tuning (ne risulta uno spigolo difficile da gestire), da rifinire anche perché rugginose. Assolutamente da rivedere. SULLA NEVE // Si percepisce subito che richiedono impegno e forma fisica eccellente, deformare il flex rigido del Superguide non è cosa da tutti. Le fibre composite hanno una torsione pressoché assente, non sperate che vi portino da soli in entrata curva, dovrete indirizzarli voi con una sapiente guida di piedi. Per girarli bisogna darci dentro, ma una volta domati sono appaganti. Non si scompongono sui terreni più difficili, la crosta ventata diventa burro e si può correre veloci senza pericolo di incertezze. Ma sono adatti a pochi, bravissimi sciatori esigenti, per solcare canali ripidi e linee alpine con sapienza e con la voglia di portarsi dietro degli sci comunque mediamente pesanti. Simili ai ZeroG ma meno da linea dritta big mountain, hanno uno stile più alpino ma un contatto lamina leggermente inferiore a causa della sciancratura pronunciata.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

sandwich con sidewall ellittico

1.640 gr

in carbonio-aramide Anima: legno per tutta la lunghezza con fibra di carbonio/kevlar e rinforzi in titanal Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

175, 183 cm

Made in: n.d. Prezzo:

649 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

183 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

182,3 cm 135/105/124 mm

Sciancratura rilevata: 134,9/104,4/123,4 mm Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

21,5 m

Contatto lamina:

145,9 cm

Peso dichiarato:

1.640 gr

Peso rilevato:

1.587,5 gr (1.590 gr - 1.585 gr)

Rocker in punta:

25,3 cm

Rocker in coda:

9,9 cm

Ponte:

0,72 cm

Superficie di portanza:

1.704 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,93 Torsione in spatola: 16,6° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 16° Flessione al centro:

86 mm

ADATTO A: esigenti in montagna, guide freeski

NON ADATTO A: sciatori occasionali, incerti, neofiti

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% grandi dislivelli

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 265


SCI FREETOURING

VÖLKL BMT 90 Il più esile nella serie BMT di Völkl è anche il più polivalente. Ponte moderato sotto il piede che termina con tip&tail rocker da skialp. Anima in legno multistrato e Full Carbon Jacket sono i componenti principali della costruzione, per mantenere il peso leggero con prestazioni il più alte possibile. La 3D Ridge è un elemento ormai caratteristico di questi modelli light, la parte centrale e rialzata per livellare nettamente gli angoli su nose e tail dello sci, con una trasmissione della potenza da coda a punta più puntuale. LAB // Fondo in planarità perfetta! Lisciato, non improntato, molta sciolina. Lamine 1,8 x 1,8 a 89° e tuning 1,2° ben rifinite. Non fosse per il piccolo particolare dell’impronta sarebbe pronto per la neve. Così liscio va benissimo a meno venticinque con 30% di umidità. SULLA NEVE // Feedback immediato di leggerezza, fattore importante per questo segmento e quindi positivo. Il lievissimo camber rende la capacità rotazionale estremamente ampia, a bassa velocità il pivot di piede non è mai stato così facile. Sembra più corto della sua lunghezza reale, l’ingresso in curva è semplicissimo, in uscita non è super reattivo. Adattissimo a neofiti e utenti in crescita, facilita l’avanzamento in crosta e sul mosso, difficilmente aggancia e copia il terreno accuratamente e in maniera uniforme. Attenzione agli arretramenti e alle nevi particolarmente dure e ghiacciate, soprattutto per i più robusti. Se non si spinge è sempre piacevole, un bel giocattolo per jibbare con tecnica new-school anche se il pop non è elevato, sconsigliato invece ai più tradizionalisti. Indicato per lo scialpinismo, a patto di restare su nevi facili e soffici.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D Ridge Carbon

Anima:

1.250 gr

legno di Faggio e Pioppo, scocca full carbon

Soletta:

grafite P-Tex 4500

Lunghezze disponibili:

163, 170, 177, 184 cm

Made in: Germania Prezzo:

999 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

178 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

127/90/109 mm 127/89,7/108,9 mm

Raggio dichiarato:

19,6 m

Raggio calcolato:

13,0 m

Contatto lamina:

121 cm

Peso dichiarato:

1.250 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.400 gr (1.400 gr - 1.400 gr)

Rocker in punta:

31,7 cm

Rocker in coda:

24 cm

Ponte:

0,12 cm

Superficie di portanza:

1.256 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,11 Torsione in spatola: 13,3° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 13,8° Flessione al centro:

63 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative

NON ADATTO A: performance elevate, esigenti

ADATTO ANCHE A: progressione, giovani skialper esordienti

Predisposizione utilizzo jibbing 10%

easy skialp 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

266 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREETOURING

ZAG Ubac 95 L’azienda si è dedicata in modo particolare alla riprogettazione di questo modello per soddisfare le esigenze delle Guide di Chamonix. Il risultato è uno sci più leggero e comunque più performante. La linea del camber è stata rivista e il rialzamento del rocker diminuito e accorciato per eliminare le troppe vibrazioni. L’anima 100% in legno di Paulownia abbinata a una nuova associazione di vetro e carbonio rende torsione e instabilità un ricordo del passato. Il tutto racchiuso dai fianchetti ABS, per un flex resistente ma progressivo. LAB // Fondo in leggera concavità al centro e in spatola, spianabile con 8 passaggi in macchina, impronta scaricata confusa, non sciolinato. Belle lamine 2,0 x 1,8 a 87° e 1° di tuning, solo da rifinire a mano. Da rivedere il fondo e sciolinare. SULLA NEVE // Uno sci che trova ampio raggio d’utenza grazie alle geometrie classiche e al flex bilanciato, amichevole e leggiadro dappertutto. La spatolona tipica di Zag resta sempre fuori dalla neve e aiuta il neofita, nel contempo guida sapientemente senza sovrasterzare. Gli scialpinisti che provengono dallo ski touring troveranno in lui un ottimo compagno di merende per la maggior parte delle gite e come sci unico. Non è superperformante, dunque non va spinto a velocità estreme altrimenti diventa più ballerino, ma non disdegna i terreni duri e difficili. Si difende su tutti i terreni, polivalente a velocità intermedie e con sciate tranquille. L’inesperto lo troverà agevolante in fase di entrata curva, dove poi continua l’azione di assistenza. Il tail è ben lavorato per permettere gioco di piede e slashate di controllo.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich sidewall

1.290 gr

legno di Paulownia, con fibra di carbonio vetrato multiassiale

Soletta:

grafite polietilene giallo-blu

Lunghezze disponibili: 170, 174, 178, 184, 188 cm Made in: n.d. Prezzo:

689 euro

Sito: www.zagskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

174 cm

Lunghezza rilevata:

174 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

129/95/116 mm 129,5/94,3/116,1 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,5 m

Contatto lamina:

141,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.290 gr 1.367,5 gr (1.350 gr - 1.375 gr)

Rocker in punta:

22,8 cm

Rocker in coda:

9 cm

Ponte:

0,6 cm

Superficie di portanza:

1.534 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,89 Torsione in spatola: 26,3° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 25,2° Flessione al centro:

101 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative, Guide alpine

NON ADATTO A: performance elevate, sciatori esigenti

ADATTO ANCHE A: progressione free, transizione da skialp

Predisposizione utilizzo ripido 10%

freetouring, 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

20% grandi dislivelli

30% easy skialp

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 267


SCI FREETOURING

I MIGLIORI SCI FREETOURING 2019 Nel freetouring la discesa finalmente inizia a essere messa sullo stesso livello della salita. Il più delle volte si punta alla cima, ma ci si arriva senza troppa fretta, cercando di salvaguardare i quadricipiti e il fiato per la discesa, che è altrettanto dinamica e sostenuta. L’obiettivo di solito è di sciare nel miglior modo possibile, ma bisogna restare dentro i pesi di categoria e non è cosa facile. Nonostante il calderone del freetouring riunisca performance e stili radicalmente diversi, non possiamo esulare dal premiare come vincitore uno sci polivalente. Ci sono attrezzi fantastici da sciare in alcune situazioni, sci specifici che regalano sensazioni uniche, ma per stare in alto nella graduatoria bisogna difendersi dappertutto.

SKI OF THE YEAR 2019 Black Crows Camox Freebird Il salto di qualità compiuto quest’anno è impressionante. Il peso è diminuito e le prestazioni sono comunque migliorate, il risultato che sogna ogni costruttore. Affidabile e reattivo in tutte le situazioni, ideale per gite di più giorni di elevata difficoltà tecnica, ma si presta anche per un pubblico più ampio dei soliti professionisti e sciatori di alto livello. Sempre più polivalente su tutti i fronti senza punti deboli, è il meritato vincitore della categoria. SELECTION 2019 K2 Wayback 106 - Il ricordo del 104 è ormai acqua passata, diamo il benvenuto al 106 che poco condivide con i modelli precedenti a parte il nome e la vocazione per la polivalenza. È l’unico modello che supera i 100 millimetri sotto il piede tra i nostri award, ma non per questo meno polivalente degli altri. Non sarà così tagliente su nevi ghiacciate ma si difende bene per poi regalare sensazioni fantastiche su superfici più soffici. Valido compagno per gite difficili e per un pubblico vastissimo di sciatori. Black Crows Orb Freebird - Aveva già primeggiato nella scorsa edizione della Buyer’s Guide, non è bastato un anno per scalzarlo dalla pagina degli sci premiati. Certo è che uno sci così stretto e così polivalente è unico nel suo genere. Il suo terreno prediletto è il ghiaccio più duro di stretti canalini alpini, ma sorprende per il galleggiamento sensazionale in nevi più profonde. Agile e scattante con il grip atomico di uno sci da slalom: difficile trovare un difetto nonostante la misura così contenuta. Salomon MTN Explore 95 - Non è il supereroe degli sci che ti risolve la giornata o che chiude le curve da solo, ma esegue gli ordini in modo preciso e difficilmente sbaglia, non sarà lui a

268 > Buyer’s Guide 2019

rovinarvi la discesa. Adatto agli sciatori più vari e alle tecniche più distinte, senza preferenze tra salite o discese, tra polvere o ghiaccio, tra ripido stretto o valloni facili. Regolare nell’azione, reattivo quanto basta e soprattutto maneggevole. Ora più accattivante, si tinge di un nero elegante per la prossima stagione. Dps Cassiar A94 - È la prima volta che ci capita un DPS così tecnico ed è il primo DPS a ricevere un award di Skialper. Di solito erano attrezzi più da relax, da nevi soffici e stili americani. Il Cassiar A94 smentisce tutti i luoghi comuni precedenti, è polivalente e performante, non si spaventa davanti a pendii ripidi difficili e regala una presa di spigolo solida e sicura. Stabile ad alte velocità e abbastanza maneggevole sugli archi più stretti, non è lo sci per tutti ma troverà ampi consensi tra il pubblico di utenti mediamente esperti.

ESCLUSI ECCELLENTI Se la sono giocata fino all’ultima curva, erano molti i modelli in lizza per entrare nella lista degli award, ma alla fine bisogna sempre optare per delle e scelte e qualcuno rimane necessariamente fuori. Primo grande escluso è il Dynastar Mythic 97 CA, un’opzione ideale per un ampio range di utilizzatori con prestazioni costanti su tutti i terreni e un grande aiuto in neve profonda. Hagan Boost 97 segue a ruota grazie alla polivalenza e regolarità che lo contraddistinguono: ideale per gli scialpinisti tradizionali. Kastle TX98 è re incontrastato del ripido e del duro, uno sci tecnico per sciatori tecnici. Inseriamo tra gli esclusi anche una sorpresa, rappresentata dal Majesty Supernova SL, che porta innovative sensazioni in fuoripista per il pubblico più giovane, senza tralasciare la componente freetouring. Divertimento in salsa polacca verrebbe da dire!


SCI FREETOURING

Buyer’s Guide 2019 > 269


SCI FREETOURING

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE

IN CRESCITA

Ogso Schwarztor Völkl Bmt 90 Ogso Cosmique Movement Session 98 G3 Seekr 100 Hagan Boost 97 Black Crows Camox Freebird Zag Ubac 95 Salomon Mtn Explore 95 Kästle Tx 98 Black Crows Orb Freebird Armada Tracer 98 K2 Wayback 106 G3 Findr 94 Dps Cassiar A94 Majesty Supernova Sl Atomic Backland 95 Scott Superguide 95 Scott Superguide 105 Scott Scrapper 95 Dynastar Mythic 97 Ca Blizzard Zero G 108 Black Crows Solis Black Crows Navis Freebird

Völkl Bmt 90 Ogso Cosmique Movement Session 98 G3 Seekr 100 Zag Ubac 95 Salomon Mtn Explore 95 Ogso Schwarztor Kästle Tx 98 K2 Wayback 106 Hagan Boost 97 Black Crows Orb Freebird Black Crows Camox Freebird Armada Tracer 98 G3 Findr 94 Dps Cassiar A94 Dynastar Mythic 97 Ca Atomic Backland 95 Majesty Supernova Sl Scott Superguide 95 Scott Superguide 105 Scott Scrapper 95 Black Crows Navis Freebird Blizzard Zero G 108 Black Crows Solis

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AVANZATO

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ALTO LIVELLO

Salomon Mtn Explore 95 Zag Ubac 95 Scott Superguide 105 Kästle Tx 98 K2 Wayback 106 Hagan Boost 97 G3 Findr 94 Dynastar Mythic 97 Ca Dps Cassiar A94 Black Crows Orb Freebird Black Crows Camox Freebird Armada Tracer 98 Völkl Bmt 90 Scott Superguide 95 Majesty Supernova Sl Black Crows Solis Black Crows Navis Freebird Atomic Backland 95 Movement Session 98 G3 Seekr 100 Ogso Cosmique Blizzard Zero G 108 Ogso Schwarztor Scott Scrapper 95

Black Crows Solis Black Crows Orb Freebird Black Crows Navis Freebird Black Crows Camox Freebird Scott Superguide 95 Scott Superguide 105 Scott Scrapper 95 Salomon Mtn Explore 95 Majesty Supernova Sl K2 Wayback 106 Dps Cassiar A94 Blizzard Zero G 108 Atomic Backland 95 Zag Ubac 95 Kästle Tx 98 Hagan Boost 97 G3 Findr 94 Dynastar Mythic 97 Ca Armada Tracer 98 Völkl Bmt 90 G3 Seekr 100 Movement Session 98 Ogso Cosmique Ogso Schwarztor

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270 > Buyer’s Guide 2019

5

10

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SCI FREETOURING

LEGENDA

ADATTO

COSÌ COSÌ

NON ADATTO

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE

UMIDA, BAGNATA

Black Crows Solis Black Crows Orb Freebird Scott Superguide 95 Scott Scrapper 95 Salomon Mtn Explore 95 Hagan Boost 97 Dps Cassiar A94 Black Crows Camox Freebird Atomic Backland 95 Armada Tracer 98 Kästle Tx 98 K2 Wayback 106 Blizzard Zero G 108 Black Crows Navis Freebird Zag Ubac 95 Scott Superguide 105 Movement Session 98 G3 Seekr 100 Dynastar Mythic 97 Ca Völkl Bmt 90 Majesty Supernova Sl G3 Findr 94 Ogso Schwarztor Ogso Cosmique

Salomon Mtn Explore 95 Black Crows Solis Black Crows Camox Freebird Völkl Bmt 90 Ogso Schwarztor Movement Session 98 K2 Wayback 106 G3 Seekr 100 Blizzard Zero G 108 Black Crows Navis Freebird Zag Ubac 95 Scott Superguide 95 Scott Superguide 105 Ogso Cosmique Majesty Supernova Sl Kästle Tx 98 Hagan Boost 97 G3 Findr 94 Dynastar Mythic 97 Ca Black Crows Orb Freebird Armada Tracer 98 Dps Cassiar A94 Atomic Backland 95 Scott Scrapper 95

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FARINOSA

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VENTATA, CROSTA

Ogso Cosmique Majesty Supernova Sl K2 Wayback 106 G3 Seekr 100 Blizzard Zero G 108 Black Crows Solis Black Crows Camox Freebird Scott Superguide 105 Salomon Mtn Explore 95 G3 Findr 94 Dynastar Mythic 97 Ca Black Crows Orb Freebird Black Crows Navis Freebird Zag Ubac 95 Völkl Bmt 90 Scott Superguide 95 Ogso Schwarztor Kästle Tx 98 Hagan Boost 97 Dps Cassiar A94 Armada Tracer 98 Movement Session 98 Atomic Backland 95 Scott Scrapper 95

Black Crows Solis Blizzard Zero G 108 Black Crows Camox Freebird Völkl Bmt 90 Scott Scrapper 95 Salomon Mtn Explore 95 Dynastar Mythic 97 Ca Dps Cassiar A94 Black Crows Navis Freebird Atomic Backland 95 Armada Tracer 98 Black Crows Orb Freebird Scott Superguide 95 Scott Superguide 105 Majesty Supernova Sl K2 Wayback 106 G3 Findr 94 Zag Ubac 95 Movement Session 98 Kästle Tx 98 Hagan Boost 97 G3 Seekr 100 Ogso Cosmique Ogso Schwarztor

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Buyer’s Guide 2019 > 271


SCI FREERIDE

CROSSOVER IN CERCA DELLA NEVE Il freeride si trasforma e per trovare le giuste condizioni bisogna salire e camminare qualche centinaio di metri in più con attrezzi che si prestano a diverse interpretazioni in funzione del set up scelto. Ma rimangono sci per fare poco dislivello di NICCOLÒ ZARATTINI

reeride è da sempre sinonimo di neve fresca. Ma la neve fresca non c’è tutti i giorni. Anzi, negli ultimi anni la neve fresca è come la Vergine Maria, appare per miracolo o in seguito a una preghiera. Quindi tocca andare a cercarla. E anche il freerider, per antonomasia colui che è capace soltanto di scendere, ora deve salire e inerpicarsi per trovare dei fazzoletti di neve polverosa.

F

L’obiettivo non è per forza la linea ripida estrema, spesso è il vallone nascosto, la discesa estetica, il versante a Nord e soprattutto la bella neve, soffice e piacevole da solcare. Il limite delle nevi si sposta in alto, altrettanto devono fare gli sciatori, i giorni di neve davvero leggera, profonda e polverosa si sono drasticamente ridotti. E un nuovo nemico del powder-lover si insinua spesso a ridosso delle nevicate: la rapida trasformazione dei cristalli. Una volta, in seguito alle copiose nevicate, si tornava nei paesi del fondovalle con la neve al livello dell’anca. Lo si faceva per una settimana di fila, perché le temperature consentivano un’ottima conservazione del manto nevoso e della sua consistenza. Quindi fare freeride era molto facile, era naturale. Oggi, per sciare della powder di qualità tutto il giorno, bisogna rimboccarsi le maniche e, se possibile, calzare un paio di sci con gli attacchi da salita. Bisogna avere voglia di andare più in là. Ci si può permettere un minor numero di discese, ma di grande soddisfazione. Nelle capitali alpine del freeride come Verbier, Chamonix, Val d’Isère o St. Anton riuscirete a sciare comodamente su pendii vergini soltanto quando la nevicata è in corso. Il giorno seguente è già tutto tritato, macinato o addirittura infestato dalle gobbe. Man mano che trascorrono i giorni dall’ultima nevicata bisogna andare sempre più in là. E via a cercare il pendio, l’itinerario, lo spot o il versante non ancora bersagliato. Questa è la situazione, non è così drammatica se c’è voglia di camminare un po’. In tanti si stanno riscoprendo buoni camminatori e scialpinisti proprio

grazie alla sete di powder. Nei posti giusti si possono trovare tre o quattro discese da oltre mille metri di dislivello in una giornata, senza aver salito più di trecento metri in totale. Il freeride con i soli impianti esiste ancora, ma è più sporadico. Chi ha voglia di salire qualche metro o percorrere brevi trasferimenti, riesce a fare il freerider tutto l’inverno. Gli altri non possono fare altro che aspettare la prossima nevicata. Backcountry inside - Ora che abbiamo inserito la nuova categoria Pro Model, gli sci da freeride sembrano quasi stretti. Tornano a essere più umani. Rispetto agli sci da freetouring, si caratterizzano proprio per l’anima più free. Così come l’utente finale. Per chi viene dallo skialp tradizionale, acquistare un attrezzo del genere ha senso come secondo paio da sfoderare nelle giornatone di neve profonda. Per chi invece viene già dal freeride alpino e desidera tanta portanza, i modelli delle prossime pagine costituiscono il compromesso minimo accettabile se si prendono spesso gli impianti. Se invece scegliete uno di questi sci per andare con le pelli tutti i giorni, o siete in grandissima forma o vi prendete una gran bastonata. E comunque non potrete stare sui dislivelli del freetouring. Crossover - Una categoria estremamente varia, quanto vari sono i set-up che si possono assemblare. A seconda delle proprie esigenze e preferenze, ognuno dei modelli freeride può essere montato con attacchino, ibrido da freeride alpinismo tipo Salomon Guardian (e ora Shift) o puro step-in da freeride. Con una varietà di destinazioni direttamente proporzionale. Lo stesso modello può essere usato da un invasato che lo porta quattro volte per settimana a fare 1.000 metri in salita, oppure da un cittadino che va a sciare i fine settimana e mette le pelli dieci volte in un inverno, o ancora potrà sfilare nelle vetrine dei noleggi e solcare mix di pista e bordi pista per il resto della sua vita. Resta a voi capire quanto crossover siete e verso quale interpretazione propende maggiormente la vostra asticella.

Tutti gli sci freeride sono stati montati con attacco ATK Freeraider 14 2.0 da 395 grammi in ALU 7075, acciaio inossidabile e POM, range di sgancio 8-14. Dotato di ski-stopper.

272 > Buyer’s Guide 2019


RIDE SAFE LIGHT SAFE 20 Airbag Alpride 2.0 Rivelatore Recco integrati nello zaino Peso 2,15 kg

DEVELOPED WITH:


SCI FREERIDE

ARMADA Trace 98 Non potevamo rinunciare a rimetterlo su neve, almeno come riferimento. Armada l’ha pensato versatile sulla neve e affidabile per la montagna aperta, dotandolo anche dell’inserto metallico sagomato che garantisce l’ancoraggio alle viti degli attacchi. Negli sci leggeri, con queste dimensioni e le forze in gioco, è un elemento che va considerato. Anche tutto il resto parla di concretezza: shape piuttosto dritto da montagnard; semifianchetto verticale su tutto il lungo camber positivo; rocker anteriore molto dolce e alzo deciso ma corto delle code; solido topsheet strutturale a sezione 3D variabile; tanto legno di essenze diverse modulato nell’anima impacchettata tra fogli compositi. LAB // Poca concavità su tutta la lunghezza, scomparsa con gli 8 passaggi di riferimento. Fondo non sciolinato, non improntato, solo lisciato. Ottime lamine 1,9 x 2,1 mm a 89° e 0,75° di tuning, finitura un po’ grezza ma efficace da rifinire anche per eliminare un velo di ruggine. Da settare.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

AR75 sidewall

Anima:

1.430 gr

Hybrid ultra-lite core, laminato fibra di carbonio

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

156, 164, 172 cm

Made in: Austria Prezzo:

579,90 euro

Sito: www.armadaskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

164 cm

Lunghezza rilevata:

164,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

127/98/119 mm 126,6/97,5/119,9 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

15,7 m

Contatto lamina:

127,2 cm

Peso dichiarato:

1.430 gr

Peso rilevato:

1.462,5 gr (1.465 gr - 1.460 gr)

Rocker in punta:

22,1 cm

Rocker in coda:

13,9 cm

Ponte:

0,83 cm

Superficie di portanza:

1.404 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,04 Torsione in spatola: 18° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 20,1° Flessione al centro:

85 mm

ADATTO A: free touring vero

SULLA NEVE // Nel freetouring è un riferimento sicuro quando si cerca uno sci per non sciare in difesa, per il piede che sa apprezzare e valorizzare, e che sia anche un attrezzo alpinistico quando serve. Nessuna caratteristica prevalente se non la costante aderenza al terreno e la stabilità quando invece ti aspetteresti la vibrazione. Trace è polivalente a un livello molto alto. Non ha lacune, non si lascia sorprendere da nulla, resta impassibile nei passaggi tra nevi estremamente variabili. Sci vero, meglio per ragazze già conoscitrici dello sci largo e in vena di alleggerire un po’, piuttosto che per quelle provenienti dal touring tradizionale e in vena di allargare. Comunque tutte devono sciare dinamicamente per apprezzarne la prestazione. Non fa da solo, va lavorato di tecnica e non di forza, restituisce precisione e qualità. Si esalta nel misto, nei terreni variabili, nel jibbing, ovunque possa sfoderare il suo repertorio completo.

NON ADATTO A: se non sai cosa vuoi

ADATTO ANCHE A: sci in resort con impianti

Predisposizione utilizzo freetouring 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

274 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI FREERIDE

ATOMIC Backland 107 Un modello tutto nuovo che unisce le caratteristiche dei precedenti fratelli FR e apporta innovazioni per stare al passo con questo mondo in costante evoluzione. Costruzione rivoluzionata, laminati in legno di Carrubo e Carbonio abbinati a un profilo full sidewall. Hrzn Tech sul nose sempre presente ma con un nuovo shape, più bombato, per un galleggiamento più piacevole ed efficiente. Il risultato è questo sci accattivante, capace di soddisfare le esigenze di un ampio pubblico senza tralasciare l’attenzione per la performance. LAB // Fondo quasi piatto subito azzerato con 4 passaggi in macchina, impronta media, sciolinato con parsimonia. Belle lamine 1,8 x 2,3 mm a 88,3° e tuning 1,3°. Buona finitura, potrebbe uscire su neve così com’è ma meglio dare un piccolo ritocco al fenolo un po’ sporgente. SULLA NEVE // Sempre Backland ma dall’animo ancora più polivalente rispetto alle stagioni passate. Non si smentisce e spicca nella categoria come un ottimo compagno per ogni tipo di avventura. Il tail è piatto, non più rialzato, adatto a situazioni alpine e gite tecnicamente difficili a patto di esercitare una buona presa di spigolo data la larghezza sotto il piede. Non è facilissimo, meglio a partire da livelli intermedi, la combo con ATK è azzeccata in pieno per portarselo ovunque. Galleggiamento eccellente, stabile in appoggio su nevi compatte, sempre affidabile e intuitivo. Leggero e maneggevole, bene su tutti gli archi di curva: agile sullo stretto, accondiscendente sugli archi ampi. Volendo trovare il pelo nell’uovo, durante una curva in superconduzione ogni tanto traballa, ma il suo obiettivo non è certo la curva sportiva da pistaiolo.

EAR T HE Y SKI OFFREERIDE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full sidewall, HRZN Tech

2019

1.550 gr

Anima: legno di Pioppo e Carrubo, tecnologia Carbon Backbone su tutta la lunghezza Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

175, 182, 189 cm

Made in: Austria Prezzo:

699 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

182 cm

Lunghezza rilevata:

181,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

137/107/124 mm 137,1/107,6/123,9 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

19,5 m

Contatto lamina:

133,5 cm

Peso dichiarato:

1.550 gr

Peso rilevato:

1.562,5 gr (1.530 gr - 1.595 gr)

Rocker in punta:

31,6 cm

Rocker in coda:

16 cm

Ponte:

0,82 cm

Superficie di portanza:

1.589 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,98 Torsione in spatola: 15,7° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 17,2° Flessione al centro:

69 mm

ADATTO A: Gite tecniche e impegnative, esigenti

NON ADATTO A: Neofiti del freeride, sciatori occasionali

ADATTO ANCHE A: Linee alpine e canali ripidi

Predisposizione utilizzo ripido 30%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 275


SCI FREERIDE

DPS Nina A99 Come anche DPS Uschi A 94, Nina A99 adotta la costruzione Alchemist Pure Carbon. Vengono utilizzati fogli di carbonio aerospaziale di livello superiore, un preimpregnato esclusivo DPS sviluppato in particolare per smorzare le vibrazioni. I fogli impacchettano l’anima in Pioppo. I fianchetti verticali integrali e il solido topsheet in poliammide tramato chiudono un insieme di pochi elementi ma estremamente pensati. Gli sci Alchemist conservano le stesse geometrie dei loro predecessori della classe Pure3, ma risultano più fluidi e aderenti in condizioni variabili e sui fondi duri. Nina si differenzia al primo esame da Uschi per le estremità più pronunciate, anche se molto progressive nel raggio. LAB // Fondo quasi perfetto, impronta scaricata fine, sciolinato. Belle lamine 2,0 x 1,9 mm a 88,9° e 0,9° di tuning, buona finitura. Può uscire subito su neve. SULLA NEVE // Estremamente sicuro in presa sotto il piede e per tutto il camber, corto ma muscolare, potente nella risposta. Sulle nevi dure permette molta spinta alle brave sciatrici ma richiede la loro buona tecnica e attenta centralità per evitare rischi di sforbiciata nelle fasi scariche. Sulle nevi irregolari e crostose è supermanovrabile, non resta mai agganciato, spiana il terreno più che copiarlo, rivela attitudine al salvataggio in condizioni disperate. Un joystick per creative in nevi profonde, dove si può fare proprio tutto. Qui le estremità scariche in alzo e sagoma lavorano con il camber in un bell’equilibrio tendente al divertimento. Facile per tutte non appena il fondo si ammorbidisce. Da prendere bello lungo per valorizzarne le attitudini. Come anche in Uschi, più orientato alla performance severa, la qualità si sente eccome. Sarebbe un peccato abbassarla a compromessi.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full cap

Anima:

1.485 gr

legno di Balsa con laminati in carbonio aerospaziale

Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

158, 168, 176 cm

Made in: USA Prezzo:

999 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

168 cm

Lunghezza rilevata:

167,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

125/99/111 mm 123,6/99,1/110,7 mm

Raggio dichiarato:

16-19 m

Raggio calcolato:

15,8 m

Contatto lamina:

106,8 cm

Peso dichiarato:

1.485 gr @168 cm

Peso rilevato:

1.602,5 gr (1.605 gr - 1.600 gr)

Rocker in punta:

32,9 cm

Rocker in coda:

27,1 cm

Ponte:

0,63 cm

Superficie di portanza:

1.155 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,39 Torsione in spatola: 14,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 10,7° Flessione al centro:

52 mm

ADATTO A: allround agile per sciatrici evolute

NON ADATTO A: esigenti. Meglio Uschi per loro

ADATTO ANCHE A: sci in resort 90 fuori 10 dentro

Predisposizione utilizzo freetouring 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

276 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI FREERIDE

DPS Wailer A112 La famiglia Wailer è l’anello di congiunzione che unisce le caratteristiche freeride per il galleggiamento in neve profonda alla polivalenza all-terrain della famiglia Cassiar. L’anno scorso avevamo provato il modello Foundation 112, quest’anno l’Alchemist, che differisce completamente nella struttura per l’abbondante presenza di laminati di carbonio prepreg con incrementate proprietà elastiche per l’assorbimento delle vibrazioni. L’intento è di migliorare le prestazioni su terreni mossi e accidentati per renderlo più polivalente. LAB // Fondo praticamente piatto, bella impronta scaricata fine, sciolinato. Ottime lamine 1,9 x 2,2 mm a 90° e 0,8° di tuning. Filo e angolo sono giusti e la finitura buona, perfezionabile del tutto con un passaggio del diamante. Passo da gigante rispetto alle scorse stagioni. SULLA NEVE // Immediata sensazione di leggerezza al piede nonostante la larghezza, in linea con lo stile DPS ma in generale più performante dei classici modelli da nevi morbide spesso proposti dalla casa americana. Famigliare sotto il piede, la coda morde e offre un valido sostegno in caso di arretramento, ai nostri tester è piaciuto oltre le aspettative. In fase di indirizzamento assiste l’entrata in curva, per gli sciatori più esigenti manca un po’ di risposta in uscita. Spesso neutro nelle sensazioni, non sorprende con comportamenti insoliti e quindi aiuta neofiti e utenti fino al livello intermedio. I pro potrebbero trovarlo un po’ piatto, si difende su tutti i tipi di neve ma senza evidente personalità, non entusiasmante ma è piuttosto rilassante e piacevole. La performance non è il suo obiettivo, è gentile e malleabile per molti.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

1.920 gr

Anima: legno di Pioppo e laminati di carbonio pre-impregnato aerospaziale Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

168, 178, 184, 189 cm

Made in: USA Prezzo:

1.299 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

184,3 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata: Raggio dichiarato:

141/112/128 mm 140,5/112/127,6 mm

15-18 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

15,4 m

Contatto lamina:

116,7 cm

Peso dichiarato:

1.920 gr

Peso rilevato:

1.952,5 gr (1.955 gr - 1.950 gr)

Rocker in punta:

37,4 cm

Rocker in coda:

22,3 cm

Ponte:

0,65 cm

Superficie di portanza:

1.436 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,36 Torsione in spatola: 12,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 9,3° Flessione al centro:

47 mm

ADATTO A: progressione freeride

NON ADATTO A: performance elevate, esigenti

ADATTO ANCHE A: gite facili non impegnative

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

easy going 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 277


SCI FREERIDE

ELAN Ripstick 96 Simile al fratello Ripstick 106 che abbiamo provato l’anno scorso, questo è il modello prediletto da Glen Plake in tutta la gamma Elan. Non serve scervellarsi per comprenderlo, chi cerca un primo paio di sci unico da tenere sempre pronto avrà un candidato in più nella lista. Profilo Amphibio combinato con inserti ultra leggeri di Vapor Tip, cilindri di carbonio da punta a coda e anima in legno assicurano struttura e sostegno senza perdere la componente fondamentale della leggerezza, per salire agili e scendere in sicurezza. LAB // Leggera concavità solo in coda sistemata con appena 4 passaggi, solo lisciatura a pietra, tre gocce di sciolina. Lamine 1,4 x 1,7 mm - sottili per l’utilizzo - a 89,2° e 1,6° di tuning, finitura da rivedere. Meglio settarlo ma volendo ci si può fare prima qualche giro di assestamento. SULLA NEVE // Sci versatile e polivalente che unisce la caratteristica leggerezza e facilità del freetouring a qualità in discesa tipiche del freeride. Piacevole galleggiamento su nevi morbide e profonde, anche se la spatola un po’ sproporzionata rischia talvolta di agganciare eccessivamente. Ricorda il Volkl 90Eight come impostazione ma è meno stabile sul duro, Ripstick è più indicato per nevi soffici e in generale più facili. Ha uno shape accattivante decisamente moderno, assiste lo spigolo in fase di curva mentre il rocker conferisce una facilità di sterzata impressionante. Più ballerino su nevi ghiacciate e compatte se si cerca la conduzione a velocità sostenute, meglio mantenere un po’ di cautela. Resta un attrezzo giocoso, con nose morbido ma bilanciato, ideale compromesso anche per gite lunghe di difficoltà non estrema.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich ABS, sidewall

1.590 gr

Anima: legno con tecnologia Tubelite e canali in carbonio da punta a coda Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

167, 174, 181, 188 cm

Made in: Slovenia Prezzo:

659 euro

Sito: www.elanskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

181 cm

Lunghezza rilevata:

178,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

134/96/113 mm 135,9/94,4/110,1 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

17,5 m

Contatto lamina:

141,4 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.590 gr 1.605 gr (1.580 gr - 1.630 gr)

Rocker in punta:

22,9 cm

Rocker in coda:

13,3 cm

Ponte:

0,72 cm

Superficie di portanza:

1.537 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,04 Torsione in spatola: 23,7° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 19,5° Flessione al centro:

102 mm

ADATTO A: gite lunghe di difficoltà intermedia

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: progressione freeride, scialpinisti

Predisposizione utilizzo freeride 20%

easy going 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

278 > Buyer’s Guide 2019

5

5

10


SCI FREERIDE

FACTION Prime 3.0 La serie Prime nasce dall’incontro tra l’ingegnere di Faction e il fuoriclasse Sam Anthamatten, che hanno avuto carta bianca per la realizzazione di questi sci. L’obiettivo è poter compiere dislivelli di 1.500 metri e poi scenderli in stile freeride e totale affidabilità. Un ibrido che unisce costruzione sidewall, anima in legno di concezione svizzera con lino, Balsa, Pioppo e dei rivoluzionari strati di carbonio svedese TeXtreme. Profilo multidimensionale, per una sciancratura più accentuata sotto il piede e raggio maggiore in punta. LAB // Fondo praticamente piatto, impronta carina ancora percepibile dopo gli 8 passaggi di riscontro, sciolinatura bella grassa. Buone lamine 1,8 x 2,0 a 89,5° e 0,8° di tuning (meglio abbassare ancora), buona finitura. Pronto per uscire. SULLA NEVE // Attrezzo ultra-soft ma ben bilanciato, ideale per gente leggera che scia a velocità ridotte, troppo morbido invece per sciatori robusti che amano spingere. Gira molto facilmente, sulle nevi dure va gestito con cautela mentre su nevi soffici trova pane per i suoi denti. Giocherellone nell’anima ma stabile nel contempo, verrà apprezzato meglio da un pubblico giovane, anche femminile. Leggero al piede, adattissimo per gite facili con le pelli anche di lunghezza considerevole. Sciancratura dolce, non morde né tira dentro grazie alla geometria equilibrata, la coda piatta sostiene in caso di lievi arretramenti. Ad alta velocità invece scappa sotto il piede ed è più instabile, sconsigliato agli esperti che esercitano molta forza sugli sci. Occhio anche sulla crosta e sui terreni disconnessi, dove a volte riserva qualche spiacevole sorpresa.

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

FR

2019

peso

Costruzione:

micro-cap, sidewall,

1.710 gr

Textreme Carbon Anima: legno di Balsa e Pioppo, fibra di Lino, laminato di carbonio Soletta:

grafite P-Tex 3000

Lunghezze disponibili:

170, 177, 182, 189 cm

Made in: Europa Prezzo:

999 euro

Sito: www.factionskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

133/108/123 mm 131,5/107,3/121,3 mm

Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

14,6 m

Contatto lamina:

105,6 cm

Peso dichiarato:

1.710 gr @182 cm

Peso rilevato:

1.637,5 gr (1.650 gr - 1.625 gr)

Rocker in punta:

35,6 cm

Rocker in coda:

32,5 cm

Ponte:

0,22 cm

Superficie di portanza:

1.234 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,33 Torsione in spatola: 9,2° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 8,5° Flessione al centro:

43 mm

ADATTO A: neofiti e progressione freeride

NON ADATTO A: performance elevate, sciatori robusti

ADATTO ANCHE A: gite lunghe non impegnative

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

jibbing 50%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 279


SCI FREERIDE

FACTION Prodigy 3.0 Collab Modello new-entry nella famiglia Prodigy, nella nostra ottica anche il più versatile, destinato agli usi più diversi. La spiccata componente backcountry incoraggia l’approccio freestyle in fuoripista, mantenendo delle ottimi prestazioni di sciata. Costruzione fine con materiali selezionati e una grande quantità di legno per assicurare una presa di spigolo più salda possibile abbinata a flex progressivo e pop reattivo. Pioppo e Frassino sono i capisaldi dell’anima, coadiuvati da due laminati ecologici in fibra di lino. LAB // Planarità quasi perfetta, impronta molto bella scaricata media, incisa e ancora visibile dopo gli 8 passaggi di riferimento, sciolinato bene. Buone lamine 2,1 x 1,8 mm a 90° e 1,1° di tuning, un po’ improntate e sbavate su un lato, con finitura grezza ma efficace. Può andare così per quasi tutti. SULLA NEVE // In linea con la gamma Prodigy, questo modello si distingue per le caratteristiche molto freestyle e le prestazioni atipiche per lo scialpinismo. Gli sciatori più tradizionali possono già voltare pagina, il 3.0 è solamente per giovani, con tanta voglia di jibbare e zompare qua e là. Ai piedi sembra uno sci da park, flex molto morbido in punta e coda adatto a ollie e nose butter: nella nostra visione possiamo indicarlo solo a chi vuole inserire i trick in una gita con le pelli. Il montaggio prossimo al centro sci costringe a un assetto arretrato se si vuole galleggiare, la coda morbida però non aiuta in caso di arretramento o di landing difficoltoso. Sconsigliato il montaggio con attacchino, tutt’altra ottica se montato step-in, le caratteristiche new-school diventano allora più conciliabili con il fuori pista classico.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

micro-cap, sidewall

1.860 gr

legno di Pioppo e Frassino, doppio strato di fibra di Lino ecologica

Soletta:

grafite P-Tex 3000

Lunghezze disponibili:

170, 177, 183, 190 cm

Made in: Europa Prezzo:

599 euro

Sito: www.factionskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

183 cm

Lunghezza rilevata:

183,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

128/104/120 mm

128,2/103,7/120,2 mm

Raggio dichiarato:

22 m

Raggio calcolato:

14,7 m

Contatto lamina:

109,7 cm

Peso dichiarato:

1.860 gr

Peso rilevato:

2.110 gr (2.100 gr - 2.120 gr)

Rocker in punta:

35,3 cm

Rocker in coda:

36,5 cm

Ponte:

0,42 cm

Superficie di portanza:

1.250 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,69 Torsione in spatola: 13° Torsione al centro: 0,7° Torsione in coda: 10,8° Flessione al centro:

42 mm

ADATTO A: pubblico giovanile

NON ADATTO A: gite tecniche e impegnative, scialpinisti

ADATTO ANCHE A: jibbing, new-school

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

jibbing 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy going

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

280 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

K2 Fulluvit 95 TI L, u e v sono le tre lettere che, variamente declinate, identificano gli sci K2 pensati per le donne. Non si tratta di versioni annacquate dei corrispondenti maschili: cambiano la forza della struttura, il montaggio dell’attacco viene avanzato, ma soprattutto variano i posizionamenti dei materiali e delle raggiature in shape. Fullvit 95 è l’alter ego femminile di Pinnacle 95, vero tuttofare tra i freetouring K2 tendenza freeride, impianti compresi. Anima in legno di Pioppo e Paulownia più laminati in metallo sono i materiali caratterizzanti. Lo shape è contraddistinto dalle due estremità tip + tail decisamente tapered, cioè molto allungate e progressive in alzo, una geometria di ispirazione freeski che si sta diffondendo praticamente in ogni interpretazione dello sci da montagna. LAB // Fondo praticamente piatto, impronta intermedia confusa ma c’è, sciolinato. Lamine 1,5 x 1,6 mm (un po’ fini per il target) a 89° e 1° di tuning, finitura grezza ma corretta. Un passaggio a mano per sbavare e via. SULLA NEVE // Sci molto orientato a un freeski controllato, e che vuole essere versatile al massimo. Lo è, con l’avvertenza di gestire con i giusti tempi la struttura del camber, tosta fino a 40 centimetri dalle estremità che sono invece molto morbide (in aggiunta allo scarico creato dalla loro geometria). Carattere agile, intuitivo, per sciare facile e giocare nei terreni variabili e nei boschetti. Sul duro serve continuità di carico. Lo vediamo bene ai piedi di ragazze leggere che non alzano la velocità ma preferiscono ricamare galleggiando e vedendo le punte lì davanti fuori dalla neve: entro questa situazione è molto facilitante. Per alzare velocità e stabilità si potrebbe avanzare ancora un paio di centimetri il montaggio, ottenendo così più coda a supporto.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Nano BIO Konic technology

1.625 gr

Anima: legno di Pioppo Tremolo e Paulownia, fibra di vetro triassiale, laminato in titanal Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

156, 163, 170 cm

Made in: Cina Prezzo:

629,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

170 cm

Lunghezza rilevata:

172,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/95/115 mm 133/94,3/117,4 mm

Raggio dichiarato:

14 m

Raggio calcolato:

8,2 m

Contatto lamina:

100,8 cm

Peso dichiarato:

1.625 gr @163 cm

Peso rilevato:

1.625 gr (1.625 gr - 1.625 gr)

Rocker in punta:

41,3 cm

Rocker in coda:

30,1 cm

Ponte:

0,26 cm

Superficie di portanza:

1.106 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,47 Torsione in spatola: 9,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 8,9° Flessione al centro:

40 mm

ADATTO A: freeride con impianti

NON ADATTO A: performer

ADATTO ANCHE A: sci in resort 90 off piste / 10 on piste

Predisposizione utilizzo freeride 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% big mountain

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 281


SCI FREERIDE

K2 Pinnacle 95 TI La serie Pinnacle è ormai un pilastro per la casa americana, anzi un pinnacolo. Sono come gli squali, non hanno avuto bisogno di evolversi nel corso degli anni, sono sempre affidabili e performanti. Qualche piccola variazione per tenerli vivi, ma la base resta la stessa. Quest’anno aggiungono la denominazione Ti, che prelude all’impiego di laminati metallici e fibra di vetro per rivestire l’anima in legno e creare un assorbimento delle vibrazioni più consistente, incrementando la performance sul duro. LAB // Estremità leggermente concave, in planarità con gli 8 passaggi di riferimento. Mix di impronta lineare e scaricata, sciolinato. Lamine 1,7 x 1,8 mm a 89° e 1,2° di tuning, ma finitura aggressiva da addolcire, secondo noi, durante il settaggio consigliato. SULLA NEVE // Irrigidito rispetto alle passate stagioni, sulla neve risulta ben saldo sotto gli attacchi e arzillo quando viene messo di taglio. Guida del piede facile e indirizzamento assistito dal nose generoso, di grande aiuto per tutti gli sciatori fino al livello avanzato. La sciata è piacevole, ti fa sentire a casa e si può spingere ad alta velocità senza grosse sorprese. Su nevi aggressive o profonde il nose porta facilmente al sovrasterzo, mentre sul duro e nevi difficili non incontra difficoltà e sostiene bene anche lo sciatore meno tecnico. La coda è morbida e corta, leggermente sproporzionata sulla lunghezza dello sci, va quindi gestito adeguatamente l’equilibrio anteroposteriore. Giocherellone, adatto al jibbing, valutare il montaggio avanzato degli attacchi, anche stepin per valorizzarlo in discesa e sul ripido.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Nanolite Konic Kore

Anima:

1.850 gr

legno di Abete, fibra di vetro triassiale, laminato di titanal

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

170, 177, 184, 191 cm

Made in: Cina Prezzo:

629,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

186,9 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/95/115 mm 133,6/94,6/118,1 mm

Raggio dichiarato:

17 m

Raggio calcolato:

9,5 m

Contatto lamina:

108,9 cm

Peso dichiarato:

1.850 gr

Peso rilevato:

1.957,5 gr (1.950 gr - 1.965 gr)

Rocker in punta:

46 cm

Rocker in coda:

30,8 cm

Ponte:

0,37 cm

Superficie di portanza:

1.200 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,63 Torsione in spatola: 7,6° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 7,7° Flessione al centro:

31 mm

ADATTO A: linee alpine e canali, freeride con impianti

NON ADATTO A: neofiti del freeride

ADATTO ANCHE A: mix pista/fuori

Predisposizione utilizzo ripido 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

282 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

K2 Pinnacle 105 TI Anche il Pinnacle 105, caposaldo della casa K2 per lo scialpinismo freeride, è stato rinforzato con laminati metallici nel sandwich. Grafica riconducibile all’originale, con il classico arancione di richiamo, ora più dark e accattivante. L’Alloy Core è combinato con il legno più denso in corrispondenza degli spigoli, lungo l’asse dello sci, per un minor peso oscillatorio. Rocker incrementato per facilitare la guida del piede in terreni tortuosi. Mantiene la predilezione per la discesa con dislivelli in salita contenuti. LAB // Fondo piatto tranne la leggera concavità in coda, azzerata con 4 passaggi in macchina più altri 4 per cancellare l’impronta, un po’ confusa tra scaricata e lineare. Sciolina ok. Lamine scarsine 1,4 x 1,5 mm a 88,9° e 1° di tuning, finitura molto aggressiva alle estremità. Da settare prima della neve. SULLA NEVE // Affidabile e facile, non riserva sorprese improvvise ed è sempre una garanzia in quanto a prestazioni. Vista la tendenza generale verso il lightweight, è più adatto al montaggio con attacco stepin o da touring pesante, nell’ottica di un uso misto tra pista e fuori pista con brevi trasferimenti in salita. Meglio su nevi soffici che sul duro, deciso e intuitivo in affondamento, la chiusura di curva è viva e reattiva. Facile indirizzamento, da considerare il montaggio leggermente avanzato per incrementare il sostegno in coda che talvolta manca in caso di arretramenti eccessivi. Se spinto da uno sciatore forte si percepisce talvolta una leggera torsione sul nose, ma senza scomporsi. Consigliato a sciatori bravi nelle misure più lunghe, ma anche per la progressione freeride in misure più contenute.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

Nanolite Konic Core

Anima:

1.875 gr

legno di Abete, fibra di vetro triassiale, laminato di titanal

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

170, 177, 184, 191 cm

Made in: Cina Prezzo:

684,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

186,9 cm 137/105/121 mm

Sciancratura rilevata: 138,2/104,4/124,4 mm Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

9,7 m

Contatto lamina:

102,3 cm

Peso dichiarato:

1.875 gr

Peso rilevato: 2.002,5 gr (2.005 gr - 2.000 gr) Rocker in punta:

48,2 cm

Rocker in coda:

35,2 cm

Ponte:

0,26 cm

Superficie di portanza:

1.206 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,66 Torsione in spatola: 7,9° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 7,1° Flessione al centro:

31 mm

ADATTO A: freeride con impianti, ex pistaioli

NON ADATTO A: beginners, sciatori occasionali

ADATTO ANCHE A: progressione freeride

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 283


SCI FREERIDE

NORDICA Enforcer 110 La famiglia Enforcer si afferma come una categoria top di gamma con sci freeride all terrain. Si riconoscono subito per il particolare shape arrotondato e i design accattivanti. Il particolare profilo Camrock all-mountain presenta nose e tail smussati per incrementare il galleggiamento in neve profonda e facilitare l’ingresso in curva. Il camber rialzato tradizionale al centro è abbinato al rocker aggressivo su punta e coda per copiare le irregolarità del terreno. Anima in legno racchiusa da laminati in metallo per una presa di spigolo solida. LAB // Fondo bello piatto, niente impronta, sciolina poca. Lamine 1,65 x 2,07 mm a 88° e tuning 1,5°, finitura grezza. Si potrebbe uscire così un paio di volte per assestarlo, ma poi va settato. SULLA NEVE // Il cambio più evidente rispetto al 100 è il tail rialzato, che perdona maggiormente gli errori e consente una guida più facile dell’attrezzo a basse velocità e su raggi corti. Più jibboso, resta comunque uno sci di impostazione classica che ben si presta alla velocità, dimostrandosi sempre stabile e piantato al terreno in fase di curva. Strutturato e affidabile, non rapidissimo in fase di cambio spigoli, riservato a sciatori molto bravi, possibilmente robusti e potenti. Più portato per un’ottica di linea big-mountain o uso misto in pista e fuori con l’ausilio degli impianti. Non è da attacchino, va montato con step-in, Guardian o Shift in modo da aumentare la trasmissione degli impulsi e domarlo con minor dispendio energetico. Su nevi impegnative è un tritatutto, le geometrie leggere talvolta agganciano su nevi aggressive.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich Energy 2 Titanium

Anima:

n.d.

legno di Faggio, Balsa

e Pioppo, doppio strato in titanio, carbonio preimpregnato Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

169, 177, 185, 191 cm

Made in: Austria Prezzo:

700 euro

Sito: www.nordica.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

185 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

140/110/129 mm 141,3/109,6/131,4 mm

Raggio dichiarato:

18,5 m

Raggio calcolato:

14,8 m

Contatto lamina:

125,7 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

2.205 gr (2.190 gr - 2.220 gr)

Rocker in punta:

31,9 cm

Rocker in coda:

26 cm

Ponte:

0,45 cm

Superficie di portanza:

1.546 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,43 Torsione in spatola: 11,8° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 10,8° Flessione al centro:

62 mm

ADATTO A: mix pista/fuori, sciatori robusti

NON ADATTO A: neofiti del freeride, gracili

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo big mountain 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

284 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

NORDICA Navigator 90 Il Navigator unisce le caratteristiche freeski più moderne, acquisite dagli Enforcer, con le peculiarità tecniche che contraddistinguono i Doberman. Ne risulta il nose arrotondato del freeride che si sposa con un tail piatto e squadrato di derivazione pistaiola. L’anima in legno di Pioppo e Faggio è racchiusa tra laminati metallici. Al tutto si aggiunge il Titanium Hex Bridge, un inserto a struttura esagonale realizzato completamente in titanio, che riduce il peso pur mantenendo la rigidità torsionale. LAB // Leggerissima concavità solo in punta e coda, subito azzerata; niente impronta né sciolina. Lamine 1,60 x 1,70 mm a 88° e 2° di tuning, finitura scarsa. Serve almeno un set up alle lamine prima della neve. SULLA NEVE // Attrezzo di stampo tradizionale con caratteristiche e prestazioni simili agli sci da pista. Un puro all-mountain, ideale per mescolare la pista al fuori pista coadiuvati dagli impianti, più incline al montaggio con attacchi step-in o touring non low-tech. La centina evidente rilascia una risposta energetica in uscita curva, mentre le geometrie contenute in tip and tail permettono un’ottima aderenza sui terreni ripidi senza sovrasterzare. Caratteristiche che lo rendono ideale per canali ripidi delle Dolomiti, riservato a ottimi sciatori per la sensazione di pesantezza al piede, spesso da guidare sapientemente data la sciancratura lieve. Diverso da tutti gli altri nella categoria, si presta per brevi trasferimenti a piedi ma non è studiato per salire. Ideale per gli scialpinisti old-school che non si fidano ancora a prendere uno sci fat.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

I-Core Torsion Bridge TI

n.d.

legno laminato di Pioppo e Faggio tra strati di fibra preimpregnata

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

165, 172, 179, 186 cm

Made in: Austria Prezzo:

530 euro

Sito: www.nordica.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

179 cm

Lunghezza rilevata:

179 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

129/90/114 mm 129,9/89,6/114,1 mm

Raggio dichiarato:

16,5 m

Raggio calcolato:

15,0 m

Contatto lamina:

139,6 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

1.840 gr (1.850 gr - 1.830 gr)

Rocker in punta:

24,9 cm

Rocker in coda:

13,3 cm

Ponte:

0,53 cm

Superficie di portanza:

1.477 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,25 Torsione in spatola: 18,4° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 20,3° Flessione al centro:

89 mm

ADATTO A: mix pista/fuori, sci ripido

NON ADATTO A: gite lunghe, nevi profonde

ADATTO ANCHE A: scialpinisti tradizionali

Predisposizione utilizzo freeride 20%

mix pista/fuori 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% ripido

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 285


SCI FREERIDE

ROSSIGNOL Soul 7 HD Da svariate stagioni sono ai vertici delle vendite nel mondo freeride touring, grazie alle loro caratteristiche alla portata del grande pubblico. Leggeri e docili, mantengono le tecnologie che li hanno contraddistinti nelle ultime stagioni apportando ogni anno qualche miglioramento dei dettagli. L’inconfondibile spatola Air Tip, in versione 2.0, guadagna stabilità, fruibilità e portanza vantando una struttura 3D rinforzata. Il tutto in perfetta simbiosi con la fibra Alloy Carbon Matrix e il Powder Turn Rocker. LAB // Fondo un po’ concavo, planarità sufficiente raggiunta dopo 8 passaggi in macchina, impronta carina a onda interrotta, non sciolinato. Belle lamine 2,0 x 1,9 mm a 88,3° e 1° di tuning con un velo di ruggine ma lavorate non male. Da spianare. SULLA NEVE // Rimane pressoché invariato rispetto alle scorse stagioni, l’ampia spatola e il rocker generoso del nose fanno del Rossignol Soul 7 HD un attrezzo intuitivo e maneggevole anche per i freerider più inesperti. Indirizzamento facile e punta sempre in galleggiamento, una bomba per i neofiti e gli sciatori che faticano a girare gli sci fuori pista. Morbido per i professionisti e gli esperti in generale, non si può spingere troppo o accelerare su terreni difficili e sconnessi. La punta leggera sbatte sul duro, ma allo stesso tempo dà all’entry-level la certezza di poterlo domare, sembra un attrezzo di venti centimetri in meno. Ideale per i noleggi, predilige nevi soffici e facili, ma si difende anche sul duro a patto di non andare veloce. Si presta inoltre per jibbing e giochetti a lato pista o per pellate di difficoltà e distanza intermedie.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

Anima:

1.900 gr

legno di Paulownia e strato

di carbonio e basalto legati da fibra di vetro Soletta: grafite Lunghezze disponibili: 156, 164, 172, 180, 188 cm Made in: Spagna Prezzo:

703 euro

Sito: www.rossignol.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

180 cm

Lunghezza rilevata:

179,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

136/106/126 mm 135/105,5/125,5 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

15,8 m

Contatto lamina:

124,9 cm

Peso dichiarato:

1.900 gr

Peso rilevato:

1.830 gr (1.835 gr - 1.825 gr)

Rocker in punta:

34,5 cm

Rocker in coda:

18 cm

Ponte:

0,95 cm

Superficie di portanza:

1.472 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,24 Torsione in spatola: 14,2° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 16° Flessione al centro:

68 mm

ADATTO A: beginners, progressione freeride

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: mix pista/fuori

Predisposizione utilizzo freeride 20%

easy going 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

20% freetouring

30% mix pista/fuori

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

286 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

SALOMON QST 106 Solido e polivalente, leggermente modificato nella struttura per ottenere performance ancora più elevate su tutti i terreni. Innanzitutto è stato aggiunto un laminato di lino a fibre orizzontali nel sandwich per ridurre le vibrazioni sull’asse in tale direzione, con un maggiore apporto di carbonio. Per incrementare la tenuta e la precisione degli spigoli in fase di curva, è stato inoltre inserito un strato inferiore di basalto al di sotto dell’anima in legno. Nella serie Quest di Salomon, il capofamiglia è lui. LAB // Leggermente concavo alle estremità, correzione facile, impronta poco marcata, sciolinato. Lamine discrete 1,5 x 1,6 mm a 88,9° e 1° di tuning, ben rifinite ma va tolto fenolo. Meglio correggerlo, anche solo a mano. SULLA NEVE // Al terzo anno di produzione, la serie Quest è ormai un caposaldo nella linea freeride di Salomon. Parola d’ordine affidabilità e polivalenza. La caratteristica struttura solida e rigida non dà luogo alla minima torsione nonostante la larghezza della spatola. Performanti sul duro come sul morbido, il rapporto tip-tail finemente bilanciato reca una sensazione di sciabilità oltre la media. Largo ma nel contempo leggero sotto il piede, regge bene le velocità più alte, trova il limite solo se spinto da persone possenti su nevi dure, del resto è uno sci da freeride. Le geometrie classiche rendono il galleggiamento molto piacevole ed efficiente ma ne limitano la componente freestyle. Un’arma adatta a un’ampia fascia di utenti, adatta a gite anche impegnative, a patto di saper mettere di taglio un 106 perfino sul duro.

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione: Anima:

FR

2019

peso

full sandwich ABS sidewall

1.820 gr

legno di Pioppo con tecnologia Inverted 3D, strati in fibra di lino, carbonio, basalto, rinforzo titanal

Soletta:

polietilene arancio-bordeaux

Lunghezze disponibili:

167, 174, 181, 188 cm

Made in: Austria Prezzo:

649 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

181 cm

Lunghezza rilevata:

181,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

140/106/126 mm

139,6/105,4/126,1 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

14,1 m

Contatto lamina:

124,5 cm

Peso dichiarato:

1.820 gr

Peso rilevato:

1.942,5 gr (1.955 gr - 1.930 gr)

Rocker in punta:

29,8 cm

Rocker in coda:

25,9 cm

Ponte:

0,57 cm

Superficie di portanza:

1.483 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,31 Torsione in spatola: 15,1° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 13,9° Flessione al centro:

48 mm

ADATTO A: freeride con impianti

NON ADATTO A: neofiti del freeride

ADATTO ANCHE A: nevi profonde, gite tecniche e impegnative

Predisposizione utilizzo mix pista/fuori 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 287


SCI FREERIDE

VÖLKL 90Eight All-terrain nello spirito, il 90Eight è il connubio ideale tra freeride e ripido, l’anello di congiunzione tra pista e fuori pista consigliabile alla maggior parte degli sciatori. Ibrido dalle ottime prestazioni in discesa, presenta una gran quantità di fibra di vetro nella struttura, quest’anno ancora più stabile grazie alla nuova tecnologia 3D Glass. Quest’ultima vede l’inserimento di fibra tridimensionale in punta e coda, mantenendo uno strato piatto sotto all’attacco, per incrementare la presa di spigolo e il pop in uscita curva. LAB // Fondo concavo fino a -0,15, non ancora spianato dopo gli 8 passaggi di riferimento, non improntato solo sgrossato, sciolinato. Lamine 1,8 x 1,9 a 88° e 1,4° di tuning, un po’ grezze ma giuste. Da portare in planarità il più possibile. SULLA NEVE // Morbido e leggero ma tagliente, all’interno della categoria freeride è uno dei più adatti a nevi dure e pendii ripidi. Simile come prestazioni al Nordica Navigator, ma molto più adatto per pellare dislivelli impegnativi e compiere gite tecnicamente difficili, sempre senza esagerare. Meglio per i pesi leggeri, che possono spingerlo di più su tutti gli archi, va bene anche per sciatori più robusti ma che non vanno forte, che prediligono raggi brevi e velocità ridotte. Shape tradizionale, non si fa sorprendere dagli imprevisti ma resta divertente per chi ha il livello per giocarci. Sugli archi più ampi ci vuole un’ottima guida del piede, per non farlo scappare in fase di superconduzione. Indicato per gli scialpinisti classici che non vogliono sforare i 100 millimetri sotto il piede, ma si stanno spingendo verso la tecnica più moderna.

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica Dati dichiarati

FR

2019

peso

Costruzione:

3D Glass full sidewall

Anima:

1.750 gr

legno di Pioppo e Faggio, strato di carbonio

Soletta:

grafite P-Tex 2100

Lunghezze disponibili:

163, 170, 177, 184 cm

Made in: Germania Prezzo:

599 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

177 cm

Lunghezza rilevata:

177,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

133/98/116 mm 132,9/97,7/115,8 mm

Raggio dichiarato:

20,1 m

Raggio calcolato:

18,5 m

Contatto lamina:

140,5 cm

Peso dichiarato:

1.750 gr

Peso rilevato:

1.770 gr (1.760 gr - 1.780 gr)

Rocker in punta:

20 cm

Rocker in coda:

16 cm

Ponte:

0.32 cm

Superficie di portanza:

1.560 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,13 Torsione in spatola: 20,5° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 15,8° Flessione al centro:

90 mm

ADATTO A: gite tecniche e impegnative

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: progressione freeride, scialpinisti

Predisposizione utilizzo ripido 30%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

288 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

VÖLKL Mantra V.Werks New-entry nella famiglia V.Werks, questo modello ambizioso è destinato al freeride sportivo superlight. Sviluppato e prodotto in Germania, il design rivoluzionario è studiato per ridurre al minimo il peso mantenendo alta la performance grazie alla 3D Ridge. La parte centrale è rialzata per livellare nettamente gli angoli, sia nella zona frontale che posteriore dello sci. Il top sheet ora è anche Ice Off, ovvero prodotto con materiali speciali che fanno scivolare meglio la neve e riducono il peso in sciata del 20-30%. LAB // Leggera concavità solo in spatola, lisciato senza impronta, sciolinato. Buone lamine 1,8 x 2,2 mm a 89° e 1,2° di tuning, buona finitura. Set up leggero per il fondo e via. SULLA NEVE // Primo feeling ai piedi ultra-light, la facilità è il loro punto forte. Mantengono una buona pastosità nonostante i materiali e lo spessore stesso degli sci, che farebbero pensare ad attrezzi più rigidi come i predecessori. Ideali per il touring blando, per ritmi bassi di salita e discesa combinati con distanze e dislivelli anche lunghi. Buona sterzata con pivot di piede assistito, fino a velocità intermedie regalano sensazioni piacevoli e risposte graduali. Il tail è molto morbido, caratteristica che lo rende più adatto a sciatori leggeri, sconsigliato a gente robusta o con deficit tecnici che tendono all’arretramento. Il fatto di essere sottili li rende ipersensibili, copiano fedelmente le irregolarità del terreno producendo aderenza con un’efficace presa di spigolo. Adatti anche al pubblico femminile.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

3D Ridge Carbon

Anima:

n.d.

legno di Faggio e Pioppo, scocca full carbon, titanal

Soletta:

grafite P-Tex 4500

Lunghezze disponibili:

170, 178, 186 cm

Made in: Germania Prezzo:

999 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

186 cm

Lunghezza rilevata:

187,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

135/99/117 mm 134,6/98,7/117,5 mm

Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

18,1 m

Contatto lamina:

140,8 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

1.730 gr (1.740 gr - 1.720 gr)

Rocker in punta:

24,4 cm

Rocker in coda:

21,4 cm

Ponte:

0,31 cm

Superficie di portanza:

1.582 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,09 Torsione in spatola: 13,7° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 11,9° Flessione al centro:

103 mm

ADATTO A: progressione freeride, pubblico femminile

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: gite lunghe non impegnative

Predisposizione utilizzo freetouring 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% easy going

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 289


SCI FREERIDE

ZAG H-95 Sviluppato e adottato dai patroller della vallata di Chamonix, nasce per offrire comfort, sicurezza e performance su tutti i tipi di terreno. La coda squadrata leggermente rialzata, combinata con un più esasperato rocker in punta, caratterizzano l’intuitività e facilità di questo modello. L’anima in legno di Pioppo è racchiusa da due strati di fibra di vetro multiassiale per assicurare solidità, flex progressivo e rigido allo stesso tempo in caso di terreni sconnessi e irregolari. Leggeri e malleabili da portare con le pelli su pendii vergini. LAB // Fondo quasi piatto con impronta scaricata grossa, presente ancora dopo gli 8 passaggi di riscontro, sciolinatura ok. Buonissime lamine 1,8 x 2,1 89° e 1,2° di tuning, ben rifinite. Può uscire così. SULLA NEVE // Struttura esile dalle geometrie classiche, leggero rocker in punta e sciancratura pronunciata fino al tail. Caratteristiche da sciatori tradizionali, per velocità medio-ridotte e persone possibilmente leggere o che non tendono a sfruttare la deformazione dell’attrezzo con curve carvate, ma che si dedicano piuttosto a scodinzoli e serpentine old-school. Leggero al piede ma non facilissimo a causa della coda molto larga, che incide particolarmente il retro lasciando poco spazio per correzioni improvvise. Ideale per gite anche lunghe ma non troppo difficili tecnicamente, l’importante è che non si cerchi il limite o la performance, in quanto inizia a sbattere e oscillare eccessivamente. Occhio anche sulla crosta e nevi ventate, la chiave per starci sopra sicuri è sempre una sciata docile e sensibile.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

Anima:

2.000 gr

legno di Pioppo, con due strati di fibra di vetro multiassiale

Soletta:

polietilene blu-arancio

Lunghezze disponibili:

170, 174, 179, 184 cm

Made in: n.d. Prezzo:

599 euro

Sito: www.zagskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

183,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

132/96/118 mm 132,9/95,4/118,5 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

143,6 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

2.000 gr 1.985 gr (2.000 gr - 1.970 gr)

Rocker in punta:

30,5 cm

Rocker in coda:

8,8 cm

Ponte:

0,62 cm

Superficie di portanza:

1.587 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,25 Torsione in spatola: 17,9° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 20,6° Flessione al centro:

97 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative

NON ADATTO A: sciatori esigenti, performance elevate

ADATTO ANCHE A: progressione freeride

Predisposizione utilizzo freetouring 60%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% easy going

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

290 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI FREERIDE

ZAG Slap 112 Poco più di 2 chili e 20 metri di raggio per questi sci fat che puntano al miglior connubio di galleggiamento e leggerezza. Rocker imponente in punta e coda, il tail è rigido per permettere allo sciatore di mantenere alta la velocità in neve profonda senza che il posteriore collassi. L’anima è composta da una combinazione superlight in legni di Pioppo e Paulownia, il tutto attorniato da quattro strati di fibra di vetro multiassiale, per conferire rigidità e potenza alla struttura restando valido da portare in salita. LAB // Fondo concavo su tutta la lunghezza, non del tutto correggibile. Impronta scaricata, non sciolinato. Belle lamine 2,0 x 2,2 mm a 88,7°, zero tuning. Mica male sul fianco, sotto va assolutamente settato. SULLA NEVE // Sci fat da pellare, divertente e dallo shape ben equilibrato. Sensazione immediata di leggerezza al piede, galleggiamento piacevole e facile su nevi morbide e profonde. Maneggevole e versatile, in sciata sembra più stretto di quanto è realmente. La struttura è rigida sotto il piede e morbida in coda, gira molto bene a velocità ridotte ma senza favorire il pivot di piede. Da non esasperare nelle prestazioni, è ideale anche per il pubblico femminile e per sciatori leggeri. Anche in velocità risponde bene a patto di mantenere un’andatura regolare, fatica sui cambi repentini di ritmo e in caso di sterzate improvvise. Nel complesso un compromesso di caratteristiche efficienti per lo skialp in chiave freeride, se montato con attacchi più pesanti diventa ideale per un freeride più puro praticato con gli impianti di risalita.

TION SELECEERIDE

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

sandwich sidewall

Anima:

FR

2019

peso

2.180 gr

legno di Pioppo e Paulownia,

con quattro strati di fibra di vetro multiassiale Soletta:

polietilene rosa

Lunghezze disponibili:

176, 182, 188 cm

Made in: n.d. Prezzo:

649 euro

Sito: www.zagskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

188 cm

Lunghezza rilevata:

188,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

141/112/130 mm 140,7/111,5/129,7 mm

Raggio dichiarato:

22 m

Raggio calcolato:

16,5 m

Contatto lamina:

124,9 cm

Peso dichiarato:

2.180 gr

Peso rilevato:

2.160 gr (2.165 gr - 2.155 gr)

Rocker in punta:

29,5 cm

Rocker in coda:

31,8 cm

Ponte:

0,49 cm

Superficie di portanza:

1.541 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,4 Torsione in spatola: 15,4° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 11,7° Flessione al centro:

53 mm

ADATTO A: gite lunghe non impegnative

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo easy going 30%

freetouring 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 291


SCI FREERIDE

ZAG Ubac 102 Nuovissimo Ubac che rimpiazza il precedente 105, riduce volumi e peso per diventare un più agile scalatore ma senza dimenticare l’importanza della sciabilità e della prestazione. Il doppio rocker è ancora presente ma è stato leggermente ridotto per evitare eccessive oscillazioni e sovrasterzate in powder. Il segreto del nuovo peso piuma è l’associazione vetro/carbonio, che ha inoltre aumentato in maniera consistente la rigidità torsionale, e un’anima unica 100% in legno di Paulownia, la fibra naturale più leggera sul mercato. LAB // Un po’ di concavità, maggiore in coda, poca sciolina, impronta scaricata media grezza che non scompare del tutto a fondo spianato. Belle lamine 1,8 x 2,0 mm a 89° con pochissimo tuning 0,4°. Da settare prima della neve. SULLA NEVE // Intuitivi di primo acchito, la sensazione di leggerezza al piede rende subito l’idea di uno sci intuitivo e sciabile. Geometrie tradizionali con tail dritto, rispecchia lo stile Zag che si identifica in sciatori dallo stile alpino e improntati su un freeride in stile classico. Sembra uno sci entry level, in realtà reca sicurezza a chi ci sta sopra, è stabile e stupisce in quanto a tenuta e aderenza al terreno anche ad alte velocità. Non maneggevolissimo, la coda aggressiva lo rende un po’ macchinoso a bassa velocità ma ai piedi di una guida esperta diventa rapido anche su raggi di curva più stretti. Più incostante su archi ampi, dove talvolta sorprende, consigliato a sciatori dal livello intermedio in su e anche a utenti pesanti. Le sue nevi predilette sono soffici, ma si difende anche sul duro con una presa di spigolo efficace.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich sidewall

1.590 gr

legno di Paulownia, con fibra di carbonio vetrato multiassiale

Soletta:

grafite polietilene giallo-blu

Lunghezze disponibili:

176, 184, 188 cm

Made in: n.d. Prezzo:

719 euro

Sito: www.zagskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

183,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

135,5/102/119 mm 135,2/101,1/119,7 mm

Raggio dichiarato:

21,5 m

Raggio calcolato:

22,0 m

Contatto lamina:

152,3 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.590 gr 1.602,5 gr (1.590 gr - 1.615 gr)

Rocker in punta:

22,7 cm

Rocker in coda:

8 cm

Ponte:

0,76 cm

Superficie di portanza:

1.740 cm2

Rapporto peso-superficie: 0,92 Torsione in spatola: 25,9° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 21,3° Flessione al centro:

107 mm

ADATTO A: scialpinisti tradizionali, old-school

NON ADATTO A: performance elevate, gite tecniche

ADATTO ANCHE A: progressione freeride

Predisposizione utilizzo freeride 20%

easy going 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% freetouring

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

292 > Buyer’s Guide 2019

5

10


VAUDE ECO PRODUCT

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SCI FREERIDE

I MIGLIORI SCI FREERIDE 2019 Con l'avvento della categoria Pro Model abbiamo deciso di unificare le precedenti suddivisioni delle classifiche freeride per decretare un solo vincitore, come nelle altre categorie la priorità torna a essere il giudizio complessivo, ovvero la polivalenza. Perché il freeride è diventato un approccio quotidiano, non è più caratterizzato esclusivamente dal galleggiamento o dalla performance big mountain e freestyle, ma dalla capacità di adattarsi alla maggior parte delle gite invernali, unendo le diverse sfumature nella fusione perfetta. Non ci sono i dislivelli enormi e le scalate assidue del touring, ma c'è la costante presenza negli spazi aperti del backcountry, con frequenti diagonali e trasferimenti per arrivare in cima al drop-in prescelto, quando finalmente le punte dei nostri sci si scaglieranno verso il basso.

SKI OF THE YEAR 2019 Atomic Backland 107 Il Backland tutto nuovo ci ha convinti e stupiti positivamente, tutt’altra portanza rispetto ai predecessori FR, di pari passo con sciabilità e affidabilità incrementate. Per il freeride con le pelli la misura è azzeccata: galleggiano morbidamente nei giorni di polvere e si difendono sulle nevi più dure, senza essere macchinosi, anzi, con agilità. È lui il nostro one ski quiver, l’attrezzo che ogni freerider può caricare nel baule della macchina a inizio inverno e riporre in garage a maggio. SELECTION 2019 Salomon QST 106 - Se l’è giocata con Atomic fino all’ultima carvata per eleggere lo sci dell’anno. I due modelli sono molto simili, sia nelle geometrie che nelle prestazioni, il QST 106 è lievemente più rigido, molto tecnico ma più nervoso e appena meno malleabile. Stabile in velocità, con un’ottima presa di spigolo nonostante la larghezza sotto il piede, predilige una tipologia di freeride puro ed essenziale, con pieghe da carving rivisitate in versione fuori pista. Volkl 90Eight - Il più tecnico tra i modelli freeride non poteva restare escluso dalla nostra scelta, i 98 millimetri strutturati sotto il piede conferiscono una tenuta senza pari all’interno della categoria. Per chi vuole allargare le proprie vedute senza stravolgere la propria tecnica, ecco uno sci da freeride affidabile ma dallo stampo tradizionale. Leggero al piede e maneggevole nei canali ripidi e stretti, si difende anche sul soffice senza collassare improvvisamente.

294 > Buyer’s Guide 2019

Faction Prime 3.0 - NEW SCHOOL CHOICE- L’unione di performance freestyle e un buon comportamento freeride e con le pelli è molto più complicata di quanto si possa pensare. La casa svizzera vanta un notevole know-how in materia e ha saputo bilanciare con saggezza tutte le variabili che concorrono alla stabilità e al divertimento finali. Il risultato è uno sci per giovani giocherelloni che non disdegnano le pelli di foca, ma mantengono la predilezione per lo stile più innovativo del jibbing. Zag Slap 112 - DEEP CHOICE - Nonostante la categoria pro model sia piena zeppa di sci capaci di un galleggiamento eccezionale, anche nel freeride, con pesi leggermente inferiori e montaggio low-tech con attacchini, proponiamo una prima scelta per la polvere profonda. Zag Slap 112 regala un galleggiamento facile e sinuoso, mantiene la velocità in curva senza murare e centra il giusto compromesso tra geometrie e materiali di costruzione. È specifico, ma a velocità controllate si difende anche su altri terreni più difficili. ESCLUSI ECCELLENTI Restano fuori dagli award principali alcuni modelli interessanti, da non tralasciare per una corretta interpretazione finale. DPS Wailer A112 era in lizza per la Deep Choice grazie all’ottimo galleggiamento rilevato su nevi soffici e profonde: adatto a un pubblico vasto. Zag Ubac 102 ha mostrato carattere e polivalenza accattivanti, per un pelo non è arrivato tra le prime scelte di categoria. Nordica Enforcer 110 e K2 Pinnacle 105 Ti li conosciamo da qualche tempo e restano un’opzione ottimale per il mix di pista e fuoripista.


SCI FREERIDE


SCI FREERIDE

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE Zag H-95 Rossignol Soul 7 Hd Faction Prime 3.0 Dps Wailer A112 Zag Ubac 102 Völkl Mantra V.werks K2 Pinnacle 95 Ti Zag Slap 112 Völkl 90 Eight K2 Pinnacle 105 Ti Elan Ripstick 96 Atomic Backland 107 Salomon Qst 106 Faction Prodigy 3.0 Collab Nordica Navigator 90 Nordica Enforcer 110

AVANZATO Zag Ubac 102 Zag Slap 112 Völkl 90 Eight Salomon Qst 106 Nordica Navigator 90 K2 Pinnacle 95 Ti K2 Pinnacle 105 Ti Faction Prodigy 3.0 Collab Elan Ripstick 96 Atomic Backland 107 Völkl Mantra V.werks Rossignol Soul 7 Hd Nordica Enforcer 110 Faction Prime 3.0 Dps Wailer A112 Zag H-95

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IN CRESCITA

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Zag H-95 Völkl Mantra V.werks Rossignol Soul 7 Hd Faction Prime 3.0 Dps Wailer A112 K2 Pinnacle 95 Ti Elan Ripstick 96 Völkl 90 Eight Zag Ubac 102 Faction Prodigy 3.0 Collab Zag Slap 112 K2 Pinnacle 105 Ti Atomic Backland 107 Salomon Qst 106 Nordica Navigator 90 Nordica Enforcer 110

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ALTO LIVELLO Atomic Backland 107 Salomon Qst 106 Nordica Enforcer 110 Zag Ubac 102 Zag Slap 112 Völkl 90 Eight Nordica Navigator 90 K2 Pinnacle 95 Ti K2 Pinnacle 105 Ti Elan Ripstick 96 Faction Prime 3.0 Völkl Mantra V.werks Rossignol Soul 7 Hd Faction Prodigy 3.0 Collab Dps Wailer A112 Zag H-95

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE Völkl 90 Eight Nordica Navigator 90 Nordica Enforcer 110 K2 Pinnacle 95 Ti Atomic Backland 107 Zag Ubac 102 Salomon Qst 106 Elan Ripstick 96 Zag Slap 112 Zag H-95 Völkl Mantra V.werks Rossignol Soul 7 Hd K2 Pinnacle 105 Ti Dps Wailer A112 Faction Prime 3.0 Faction Prodigy 3.0 Collab

FARINOSA Zag Slap 112 Salomon Qst 106 Atomic Backland 107 Zag Ubac 102 Rossignol Soul 7 Hd K2 Pinnacle 105 Ti Faction Prodigy 3.0 Collab Elan Ripstick 96 Zag H-95 K2 Pinnacle 95 Ti Faction Prime 3.0 Völkl Mantra V.werks Völkl 90 Eight Nordica Navigator 90 Nordica Enforcer 110 Dps Wailer A112

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UMIDA, BAGNATA

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Zag Ubac 102 Zag H-95 Völkl Mantra V.werks Salomon Qst 106 Rossignol Soul 7 Hd K2 Pinnacle 105 Ti Faction Prodigy 3.0 Collab Faction Prime 3.0 Elan Ripstick 96 Dps Wailer A112 Atomic Backland 107 Zag Slap 112 Völkl 90 Eight K2 Pinnacle 95 Ti Nordica Navigator 90 Nordica Enforcer 110

VENTATA, CROSTA Salomon Qst 106 K2 Pinnacle 95 Ti Atomic Backland 107 Zag Slap 112 Völkl Mantra V.werks Völkl 90 Eight Nordica Enforcer 110 K2 Pinnacle 105 Ti Elan Ripstick 96 Dps Wailer A112 Zag Ubac 102 Nordica Navigator 90 Zag H-95 Rossignol Soul 7 Hd Faction Prime 3.0 Faction Prodigy 3.0 Collab


The boot t h at w i l l alw a y s w ant mo r e t h an y o u c an g i v e.

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SCI PRO MODEL

PRINCIPIANTI ASTENERSI Da questa stagione introduciamo la categoria degli sci progettati e utilizzati dagli atleti pro: attrezzi fantastici per chi è perfettamente padrone della propria tecnica e veloce di NICCOLÒ ZARATTINI

redazione di Skialper vi dà il benvenuto in questa sezione tutta nuova. Un segmento molto speciale in cui abbiamo riunito gli sci sviluppati dai campioni, i modelli costruiti dai pro per i pro. Ormai è un must, quando un proskier diventa una leggenda, scrivendo nuove pagine nella storia del freeski, inventando nuovi trick o scendendo al fulmicotone montagne che prima si sciavano con curve saltate, giunge l'ora di sviluppare un nuovo attrezzo. Di costruire un modello che sia ideale per il fuoriclasse, un pro model appunto, che rispecchi lo stile del pro skier e permetta di sciare come lui.

LA

Sono tanti gli sci che portano la firma dei campioni, i Faction di Candide Thovex, gli Atomic di Chris Benchetler, gli Scott di Jérémie Heitz, i 4FRNT di Eric Hjorleifson e tanti tanti altri. In questa categoria la componente salita passa in secondo piano a favore di quella sciistica, con un occhio di riguardo a galleggiamento, pop e pastosità, switch, contatto lamina. La salita non è una fondamentale, ma deve comunque essere un elemento presente. Per questo tutti i pro model sono stati montati con attacco Atomic Shift, casualmente uscito proprio quest'anno e dunque capitato a pennello per il nostro test. L'abbiamo desiderato espressamente per testare a dovere gli sci di questa categoria, per mantenere il nostro sguardo critico di skialper anche in questo mondo di modelli XXL, apparentemente lontano e distaccato, ma con cui abbiamo molto da condividere. Una volta assemblati e portati in montagna gli sci, i tester si sono sentiti immediatamente dei veri pro. Con un set-up del genere puoi fare tutto. Certo, 500 metri di dislivello in su sono già tanti, ma in discesa è un altro mondo. Il divario con un normale sci da backcountry non esiste più. Ora i fat ski possono essere soltanto di due tipi: leggeri oppure pesanti. Peculiarità di categoria - Ci sono aziende che puntano sul rapporto peso/performance, chi sulla doppia punta, sulla coda di rondine o sul rockerone sbananato. E ancora chi punta sul titanal o sul leggero legno di Paulownia, chi sui fianchetti sidewall

e chi sul semicap. Da noi se ne vedono ancora pochi, il mercato mondiale invece è di altro avviso, non solo negli States, ma anche in Francia, Austria, Svizzera e Scandinavia, lo sci alpino continua a perdere adepti a favore del freeride, gli sci larghi conquistano fette di mercato un tempo appartenenti ai pistaioli. Perché una volta che ti ci abitui, non serve poi chissà che livello tecnico, mentre i benefici su terreni mossi, bordi pista e neve profonda sono straordinari con una facilità di galleggiamento favolosa. Sci così larghi mantengono in genere una forte componente big mountain, bisogna quindi partire da un bagaglio tecnico già importante. Come vedrete dai grafici, non ce la siamo sentita di consigliare ai beginner neanche uno di questi modelli. Gli sci delle prossime pagine sono un po’ come le macchine d’epoca. Prendete ad esempio una vecchia 500. Imparare a guidare era più complicato e per girare il volante bisognava avere un minimo di inerzia, un piccolo movimento che consentisse di diminuire gli attriti. Con gli sci Pro il principio è letteralmente trasposto. Richiedono una buona padronanza e soprattutto velocità, che è il vero trucco per renderli maneggevoli e leggeri al piede. Questione di abitudine - Se avete intenzione di portarvi i pro model in salita, non fatevi vedere da un garista dello skialp, potrebbe essere colpito da un infarto. Tutto sommato, però, è soltanto questione di abitudine. Basti pensare che chi va con la splitboard porta su ancora più peso, fatica di più nelle inversioni e nelle diagonali e comunque finisce per lamentarsi meno di noi sciatori. Perfino i campioni più famosi del freeski hanno finalmente iniziato a snobbare l’elicottero, salendo nuove montagne e scendendo linee estreme contando soltanto sulle proprie forze. E spesso lo fanno con sci di questa categoria. Quindi dimenticate il vecchio assioma per il quale salita è sinonimo di lightweight e apritevi al piacere di pellare con degli sci davvero larghi. L’importante è prendersela con calma. Nessuno vi obbliga a dislivelli straordinari e nelle giornate giuste guarderete inevitabilmente tutti gli altri scialpinisti dall’alto verso il basso. E siccome sarete a valle molto prima di loro… avrete anche il tempo di guardarli dal basso verso l’alto! :)

Tutti gli sci pro model sono stati montati con attacco Atomic Shift MNC 13 da 885 grammi, range di sgancio 5-13 DIN. Dotato di ski-stopper.

298 > Buyer’s Guide 2019


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SCI PRO MODEL

ARMADA ARV 116 JJ UL L’Armada JJ è uno di quei modelli immortali, passati alla storia perché ogni freerider che si rispetti ne ha avuto un paio o ha conosciuto nella propria vita almeno una persona che ce li avesse. La leggenda continua nella famiglia ARV, serie formata da 11 paia di sci e ridisegnata da zero quest’anno. Il JJ presenta i segni distintivi di un tempo, tip&tail smussati e rockerati, con un’anima tutta nuova in Pioppo e Frassino per tracciare altre pillow lines e boschetti in velocità e con il minimo sforzo. LAB // Qua e là concavo, in planarità con pochi passaggi, solo sgrossato e lisciato, sciolinato. Lamine 1,6 x 2,1 mm - un po’ sottili sul fondo - a 89° e 1,6° di tuning, filo da rivedere. Set up per valorizzare lo sci. SULLA NEVE // Uno dei modelli più facili e maneggevoli di questa categoria, shape sbananato che desidera uno stile giovane e new school, per giocare in nevi profonde con pura andatura backcountry o per praticare del difficile switch in powder. Non è debole, ma non si presta per drittoni e velocità esagerate, sul duro e ventato perde stabilità e diventa ballerino. Sembra disegnato per nevi soffici, il galleggiamento è ottimo e piacevole, la sciabilità intuitiva e immediata. Simile al Bent Chetler ma dal flex più morbido, si presta anche per nose butter e stile innovativo. Il tail è morbido ma non cede, aiuta le slashate e i pivot senza spigoli, ma restituisce una risposta efficace anche quando si desidera stringere in chiusura di curva. Sensato portarselo su brevi salite per poi scatenarsi in discesa mescolando gli stili più diversi.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

AR75 sidewall

n.d.

Anima: in legno leggero laminato con diverse densità, rinforzi in fibra di carbonio e kevlar Soletta:

grafite S7 Base

Lunghezze disponibili:

175, 185, 192 cm

Made in: Austria Prezzo:

629,90 euro

Sito: www.armadaskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

185,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

139/116/135 mm

139,4/115,3/134,6 mm

Raggio dichiarato:

18 m

Raggio calcolato:

16,0 m

Contatto lamina:

117,8 cm

Peso dichiarato: n.d. Peso rilevato:

1.685 gr (1.680 gr - 1.690 gr)

Rocker in punta:

34 cm

Rocker in coda:

31,6 cm

Ponte:

0,58 cm

Superficie di portanza:

1.486 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,13 Torsione in spatola: 13,5° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 11,7° Flessione al centro:

50 mm

ADATTO A: freeride con impianti, jibbing

NON ADATTO A: nevi dure e ghiacciate

ADATTO ANCHE A: backcountry freestyle, big mountain

Predisposizione utilizzo big mountain 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% backcountry freestyle

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

300 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

ATOMIC Bent Chetler 120 Il Bent Chetler è ormai una leggenda nel mondo del freeski, un modello insormontabile e sempre all’avanguardia. Quest’anno cambia radicalmente, dopo una cura dimagrante in cui ha perso circa 400 grammi: non pensa più solo alla discesa, ora anche alla salita. L’abbinamento con Atomic Shift è d’obbligo, la rivoluzione light sta arrivando fino agli sci più fat. La serigrafia mostra come sempre un disegno di Chris Benchetler, ma stavolta in bianco e nero, meno giovanile e più indirizzata al grande pubblico. LAB // Fondo quasi piatto e subito perfezionato, impronta lineare media, sciolinato. Lamine 1,7 x 2,3 mm a 88,7° e 1,5° di tuning, buon filo e finitura. Potrebbe andare così, ma per i palati fini va spianato. SULLA NEVE // La struttura rivoluzionata ha portato a un cambiamento consistente nelle prestazioni. Come tanti altri modelli alleggeriti in ottica salita, il flex è diventato decisamente più rigido. Meno adatto di una volta a jibbing, ma migliorato il compromesso per compiere ascese e trasferimenti, anche di media lunghezza. Il classico shape sbananato non lo rende uno sci da velocità, ma piuttosto da backcountry freestyle, switch in powder, nevi primaverili e lunghe slashate di controllo. Si può giocare con il montaggio degli attacchi per impostarlo più freeride (arretrando il montaggio) o più freestyle. Il galleggiamento resta fantastico, facendo attenzione che il nose abbassato non collassi sotto la superficie. Stabile e duro in generale, si può prendere una misura in più data la sensazione ai piedi di sterzata facile.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: full sidewall, HRZN Tech Tip & Tail Anima:

1.850 gr

legno di Pioppo, tecnologia Carbon Backbone su tutta la lunghezza

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

176, 184, 192 cm

Made in: Austria Prezzo:

699 euro

Sito: www.atomic.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

184 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

143/120/134 mm 142,8/119,7/133,8 mm

Raggio dichiarato:

19 m

Raggio calcolato:

19,2 m

Contatto lamina:

119,5 cm

Peso dichiarato:

1.850 gr

Peso rilevato:

1.715 gr (1.715 gr - 1.715 gr)

Rocker in punta:

32,8 cm

Rocker in coda:

30,7 cm

Ponte:

0,62 cm

Superficie di portanza:

1.542 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,12 Torsione in spatola: 11,1° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 14,4° Flessione al centro:

45 mm

ADATTO A: backcountry freestyle, pubblico giovanile

NON ADATTO A: nevi dure, performance elevate

ADATTO ANCHE A: nevi soffici e profonde

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% backcountry freestyle

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 301


SCI PRO MODEL

BLACK CROWS Corvus Interamente riprogettato quest’anno, il nuovo Corvus si presenta con caratteristiche interessanti e in controtendenza con il mercato. La profonda trasformazione è a livello di profilo, che diventa a camber inverso in punta e coda, con una porzione piatta sotto il piede. Per rendere il sistema efficiente, sono state aggiunte due placche di titanal in modo da irrigidire il flex e azzerare la torsione dovuta alla presa di spigolo su neve dura. La centina inversa aiuta il pivot di piede in neve profonda facilitando la sciabilità in powder. LAB // Leggera concavità solo in spatola corretta con poco asporto, impronta intermedia-fine, sciolinato bene. Un po’ fini le lamine per la categoria - 1,5 x 1,6 mm - a 89° e 1° di tuning, con buona finitura e un velo di ruggine qua e là, maturato negli spostamenti. Ok così, set up magari dopo l’assestamento. SULLA NEVE // Un attrezzo dal carattere deciso, che va domato da sciatori esperti con piede sopraffino. Lo Shift è il suo attacco ideale, solo a partire da set up di questo genere se ne possono sfruttare le caratteristiche. Struttura strong da spingere ad alte velocità, un attrezzo da big-mountain che difficilmente si scompone davanti a terreni sconnessi o croste impervie. Stabilissimo in curve ampie affrontate in conduzione, si lascia girare a velocità più ridotte, anche sul duro e ripido se viene comandato con decisione e sapienza. Riservato ai soli esperti, destinato al big-mountain e a un’utenza molto specifica. Ottimo sostegno di coda anche per atterraggi da salti e cliff, un supporto valido per sciatori possenti e pesanti con un buon livello. Sciancratura calibrata che non aggancia e spacca bene gli strati di neve.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

semi-cap

1.950 gr

legno di Pioppo, con doppia piastra di titanal sotto il piede di 120 cm

Soletta:

polietilene nero/bianco

Lunghezze disponibili:

176,1, 183,4, 188,2, 193,3 cm

Made in: Austria Prezzo:

699,95 euro

Sito: www.black-crows.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

188,2 cm

Lunghezza rilevata:

188,2 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

138/107/127 mm

137,5/106,5/127,4 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

25,7 m

Contatto lamina:

163,3 cm

Peso dichiarato:

1.950 gr

Peso rilevato:

2.035 gr (2.070 gr - 2.000 gr)

Rocker in punta:

17,9 cm

Rocker in coda:

6,2 cm

Ponte:

0,24 cm

Superficie di portanza:

1.951 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,04 Torsione in spatola: 17,5° Torsione al centro: 0,3° Torsione in coda: 18,4° Flessione al centro:

106 mm

ADATTO A: performance elevate

NON ADATTO A: neofiti del freeride

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo freeride 30%

big mountain 70%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

302 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

BLIZZARD Bodacious Capostipite della serie allmountain/freeride di Blizzard, il Bodacious è il toro per eccellenza, rigido, possente e incavolato. Costruzione FlipCore con doppio strato di Titanal, le geometrie sono quelle degli sci da pista tradizionali, sono solo più larghi, ma sempre incisivi anche per il carving in pista. Punta a spatola aggressiva abbinata a coda piatta per una stabilità e galleggiamento impeccabili. Il rocker è ridotto su punta e coda, che presentano inoltre del carbonio bidirezionale per ridurre peso, vibrazioni e inerzia. LAB // Fondo molto concavo, non spianato con gli 8 passaggi standard in macchina, niente impronta né sciolina. Buone lamine 2,00 x 1,8 a 89,2° e tuning variabile tra zero e 1,5°, finitura grezza e ruggine. Da settare completamente. SULLA NEVE // Stile puramente bigmountain per questi sci dal flex rigido e difficile da deformare, consigliabili solo a gente che mastica sci a colazione e mangia i pendi in pochi secondi senza cambi di direzione. Dimenticate le curvette strette, le basse velocità e le scondinzolate, qui ti diverti solo se fai curvoni ad archi ampissimi e drittoni a tutta birra. Per chi sta sempre sopra gli sci, la risposta c’è ed è soddisfacente, seguono le volontà dell’utente esperto senza la minima sbavatura. Ma occhio ai livelli più bassi, perché queste putrelle difficilmente sono in grado di perdonare arretramenti e indecisioni. Sul duro sono più laboriosi, diventano irremovibili se messi di taglio, quando poi si arriva sul tritato sarà come affondare nel burro con un coltello. Restano attrezzi difficili riservati esclusivamente a chi piace la tipologia.

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione:

peso

sandwich compound sidewall,

2.510 gr

Flipcore tech Anima:

legno di Pioppo, doppio strato di titanal, rinforzi in fibra composità

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

186, 196 cm

Made in: Austria Prezzo:

750 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

186 cm

Lunghezza rilevata:

185 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

142/118/132 mm 142,8/117,7/131,6 mm

Raggio dichiarato:

30,5 m

Raggio calcolato:

13,2 m

Contatto lamina:

101,6 cm

Peso dichiarato:

2.510 +/- 50 gr

Peso rilevato:

2.497,5 gr (2.510 gr - 2.485 gr)

Rocker in punta:

41,3 cm

Rocker in coda:

41,4 cm

Ponte:

0,25 cm

Superficie di portanza:

1.295 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,93 Torsione in spatola: 9,2° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 6,6° Flessione al centro:

27 mm

ADATTO A: performance elevate, neve profonda

NON ADATTO A: neofiti del freeride, gracili, occasionali

ADATTO ANCHE A: sciatori esigenti e robusti

Predisposizione utilizzo big mountain 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 303


SCI PRO MODEL

BLIZZARD Spur Lo shape inconfondibile rivoluzionato dallo scorso anno fa subito intendere che si tratta di uno sci da galleggiamento in neve profonda. La costruzione differisce dal Bodacious per la D.r.t. (Dynamic Release Technology), fondamentale per ridurre la rigidità torsionale di nose e tail. Lo scopo è di diminuire il rapido affaticamento che provocano gli sci fat durante la giornata e controllare l’aggressività del nose in powder. Il Titanal è sagomato e accorciato, sostituito da carbonio unidirezionale in punta e in coda. LAB // Fondo molto concavo, non del tutto spianabile, niente impronta né sciolina. Lamine 1,7 x 1,9 mm a 88,2° e tuning irregolare tra 0° e 1° su un lato, assente sull’altro, mal rifinite, con molta ruggine. Non può uscire così. SULLA NEVE // Sci ultra specifico destinato esclusivamente a una stretta rosa di super-esperti che cercano una nuova sensazione di galleggiamento e desiderano uno sci stabilissimo piantato al terreno. Lo shape atipico è studiato per offrire maggior comfort e maneggevolezza su nevi soffici, con lo sci interno che è portato a mordere meno e necessita di uno sforzo minore in fase di pilotaggio piedi. Se sul morbido tali geometrie valgono la pena di essere provate e messe alla prova, lo stesso non si può dire su nevi dure e compatte, dove talvolta ostacolano il parallelismo. Un nuovo concept, la curva tradizionale diventa obsoleta e si è obbligati a reinventare la propria tecnica per disegnare traiettorie di curva alternative. Destinati agli sciatori più forti e robusti, persone con gambe d’acciaio che hanno un debole per la velocità.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full sidewall carbon

2.250 gr

Flipcore D.R.T Anima:

legno di Bambù, Isocore, fibra di carbonio unidirezionale, titanal

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

192 cm

Made in: Austria Prezzo:

750 euro

Sito: www.blizzardsports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

192 cm

Lunghezza rilevata:

192,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata: Raggio dichiarato:

150/124/140 mm

143,3/123,6/132,6 mm 26-30 m (multiraggio)

Raggio calcolato:

24,5 m

Contatto lamina:

118,5 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

2.250 +/- 50 gr 2.230 gr (2.230 gr - 2.230 gr)

Rocker in punta:

42 cm

Rocker in coda:

30,1 cm

Ponte:

0,25 cm

Superficie di portanza:

1.550 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,44 Torsione in spatola: 12,2° Torsione al centro: 0,2° Torsione in coda: 12,7° Flessione al centro:

42 mm

ADATTO A: nevi soffici e profonde, impianti

NON ADATTO A: neofiti del freeride, sciatori gracili

ADATTO ANCHE A: big mountain, performance elevate

Predisposizione utilizzo big mountain 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

304 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

DPS Lotus A124 Sci ridisegnato e rinnovato, Lotus è il più fat della linea freeride e come altri modelli esiste anche in versione ‘F’ e ‘Tour1’. In questa versione Alchemist, costituita da carbonio aerospaziale che racchiude l’anima in legno di Pioppo, è un attrezzo hi-tech da élite. Versione 2.0 per i sottili perfezionamenti apportati tra cui un nuovo profilo di flex, lo shape ridisegnato di nose e tail e un lieve aggiustamento del rocker. L’obiettivo è il galleggiamento perfetto, rendendo l’ingresso curva ancora più smooth e graduale. LAB // Fondo piattissimo tranne una leggerissima concavità in coda, impronta scaricata fine, sciolinato. Ottime lamine 2,2 x 2,0 mm a 89,9° e 1,2° di tuning, buona finitura. Può uscire così. SULLA NEVE // Sci XL di stampo tradizionale, buon feeling immediato nonostante la stazza, facilmente addomesticabile. Interessante compromesso tra Line e Scott, può aspirare a un pubblico più ampio, è più duro ma più accessibile dello Scrapper 115. Facilita la fase di curva senza perdere in performance, equilibrato nelle geometrie e completo nelle prestazioni. L’ampia spatola morde verso l’interno, fattore facilitante fino al livello avanzato, un po’ limitante per l’esperto esigente. Il rocker permette alla punta di stare sempre fuori dal manto nevoso, aiutando il galleggiamento per i freerider in progressione. Interessante anche su nevi difficili, si mantiene stabile senza sbacchettare eccessivamente e si difende sui terreni ostili meglio di altri sci fat. Mix ideale tra powder e big mountain, regala sensazioni fantastiche su tutte le nevi soffici.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

1.950 gr

Anima: legno di Pioppo e laminati di carbonio pre-impregnato aerospaziale Soletta:

grafite World Cup

Lunghezze disponibili:

180, 185, 191 cm

Made in: USA Prezzo:

1.299 euro

Sito: www.dpsskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

185,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

151/124/133 mm 151,4/123/133,8 mm

Raggio dichiarato:

23 m

Raggio calcolato:

23,2 m

Contatto lamina:

134,8 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.950 gr 2.020 gr (2.010 gr - 2.030 gr)

Rocker in punta:

29,9 cm

Rocker in coda:

18,8 cm

Ponte:

0,4 cm

Superficie di portanza:

1.790 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,13 Torsione in spatola: 14,5° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 13° Flessione al centro:

82 mm

ADATTO A: nevi soffici e profonde

NON ADATTO A: performance elevate

ADATTO ANCHE A: progressione freerider XL

Predisposizione utilizzo easy going 20%

big mountain 20%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

80% freeride

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 305


SCI PRO MODEL

DYNASTAR PR-OTO Factory Re della serie Freeride Legend, è in assoluto il modello più fat prodotto dalla casa francese. Sci di nuova concezione, è prodotto nella sola misura di 189 centimetri e 24 metri di raggio, destinato agli sciatori esigenti che si aprono al mondo big mountain. La nuova tecnologia Powerdrive Free, adottata da tutti i modelli Legend, è la soluzione di Dynastar per unire ogni caratteristica che serve a degli sci del genere. Prima tra tutti la conciliazione di struttura rigida e leggera con il rocker pronunciato. LAB // Praticamente piatti, impronta lineare fine, ben sciolinati. Belle lamine 2,2 x 2,0 mm a 88,5° e tuning 1°, filo aggressivo alle estremità. Da addolcire secondo noi, e poi via su neve. SULLA NEVE // Attrezzo XL destinato al grande pubblico, uno dei più docili nell’intera categoria. Nonostante stazza, shape e larghezza, stupisce la maneggevolezza anche a velocità ridotte con una sensazione immediata di leggerezza al piede. Meglio di K2 Catamaran sul duro, ma meno adatto al gioco e al jibbing. Versatile ed equilibrato, il pilotaggio di piedi avviene con facilità senza che nose e tail eccedano nell’attrito, fattore che esclude anche ogni possibilità di aggancio in chiusura curva. Fantastico sul morbido, anche per i classici clienti da Guida alpina, attenzione comunque sul duro, non sono progettati per quello. La coda sostiene gli arretramenti improvvisi con intuitività, mentre lo spatolone aiuta in ingresso curva. Può essere un ottimo XL da pellare per piccole ascese in vista di lunghi dislivelli in discesa.

EAR T HE Y SKI OFpro model

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich

2019

2.450 gr

legno multistrato, fibra di vetro

Soletta:

polietilene arancio

Lunghezze disponibili:

189 cm

Made in: Francia Prezzo:

1.050 euro

Sito: www.dynastar.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

189 cm

Lunghezza rilevata:

188,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

145/118/135 mm 145/117,9/135,4 mm

Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

18,5 m

Contatto lamina:

128,4 cm

Peso dichiarato:

2.450 gr

Peso rilevato: 2.322,5 gr (2.325 gr - 2.320 gr) Rocker in punta:

29,3 cm

Rocker in coda:

29 cm

Ponte:

0,73 cm

Superficie di portanza:

1.657 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,4 Torsione in spatola: 13,8° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 11,9° Flessione al centro:

54 mm

ADATTO A: nevi soffici e profonde, galleggiamento

NON ADATTO A: scialpinisti tradizionali

ADATTO ANCHE A: progressione freeride XL, clienti di Guide

Predisposizione utilizzo big mountain 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

70% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

306 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

FACTION CT 5.0 Lo slogan è semplice e di effetto: gli sci con cui scia Candide, direttamente nelle tue mani. La serie autografata dal fuoriclasse del freeski ha come obiettivo principale la performance in discesa, invogliando la componente freestyle. Questo modello si porta sulle spalle l’eredità del primissimo sci sviluppato da Faction assieme al campione francese, presenta le stesse caratteristiche che si sono affinate negli anni. Protagonista il flat camber sotto piede, per favorire le slashate e pivot di piede classici di run sciate al fulmicotone. LAB // Leggera concavità agli estremi facilmente azzerabile, ondulazioni, impronta intermedia a salti, sciolinati. Belle lamine 2,1 x 2,0 mm a 90° e 1,2° in tuning, abbastanza rifinite. Da spianare. SULLA NEVE // Non ci sono mezze misure quando si mette ai piedi uno sci che porta la firma del fuoriclasse Candide Thovex. Il compromesso su questo modello è concepito solo per mettere assieme big mountain e backcountry freestyle. Si può macinare qualsiasi tipo di neve a patto di essere a velocità galattiche, se lenti diventano più macchinosi e impegnativi. Il montaggio avanzato ne fa un attrezzo puramente new school, con una risposta del tail consistente e un indirizzamento facile. Non seguono la curva tradizionale, preferiscono pivot di piede e slashate di stile, puoi farci un nose butter ma di spirito non sono molto jibbosi. Adatti invece a sfoderare un trick ai 70 km/h, sfrecciando in un campo di moguls pronti e macinando ogni ostacolo. Riservati a un pubblico giovane ed esperto, il set up con Shift è ideale nella nuova ottica di touring-freestyle.

TION SELECmodel

Scheda Tecnica Dati dichiarati

pro

2019

peso

Costruzione:

micro-cap, sidewall

1.920 gr

Anima: legno di Balsa e Pioppo, fibre di Lino, piastra in fenolo zona montaggio attacchi Soletta:

grafite P-Tex 3000

Lunghezze disponibili:

183 cm

Made in: Europa Prezzo:

849 euro

Sito: www.factionskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

183 cm

Lunghezza rilevata:

182,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

152/122/140 mm 153,1/122,2/140,9 mm

Raggio dichiarato:

25 m

Raggio calcolato:

9,2 m

Contatto lamina:

95,5 cm

Peso dichiarato:

1.920 gr

Peso rilevato: 2.022,5 gr (2.030 gr - 2.015 gr) Rocker in punta:

42,4 cm

Rocker in coda:

42,8 cm

Ponte:

0,1 cm

Superficie di portanza:

1.285 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,57 Torsione in spatola: 8,3° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 7,4° Flessione al centro:

28 mm

ADATTO A: performance elevate, pro esigenti

NON ADATTO A: neofiti del freeride, sciatori occasionali

ADATTO ANCHE A: backcountry freestyle

Predisposizione utilizzo backcountry freestyle 40%

big mountain 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

20% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 307


SCI PRO MODEL

FISCHER Ranger 115 XTI Il più largo dei Ranger è progettato per esigenze da professionisti, appositamente studiato per elevate performance in neve fresca con tecniche che fissano nuovi standard per l’azienda austriaca. Free Milled Titanium è una tecnologia che permette di vedere il particolare titanio fresato sulla serigrafia, un nuovo tipo di costruzione ultra resistente, che si combina con il Sandwich Sidewall. Il nucleo in Pioppo e Faggio è combinato con i fianchetti ABS nel classico sandwich, per un flex pastoso e un ottimo rebound. LAB // Estremità un po’ concave, più davanti, sistemate con 8 passaggi in macchina. Impronta lineare fine, sciolina quanto basta. Lamine molto basse 2,1 x 1,3 mm a 89° con 2° di tuning (troppo). Tanto filo e buona lavorazione sotto qualche traccia di ruggine. Per uno sci free servono lamine più alte. Così invece finiscono in pochi passaggi. SULLA NEVE // Si potrebbe definire il mediatore di categoria, facile ma non facilissimo, stabile ma non stabilissimo, nel complesso bilanciato. Meno incavolato di BC Corvus, perdona maggiormente le imprecisioni. La coda rialzata non scombina l’equilibrio antero-posteriore ma facilita il pivot di piede che altrimenti sarebbe più difficile. Sensazione positiva di struttura sotto al piede, si può spingere ad alte velocità ma resta discretamente maneggevole. Non molto giocoso né super performante, adatto a un’ampia fascia di sciatori intermedi, possibilmente robusti, che puntano al buon galleggiamento e non hanno grosse pretese di performance. Sconsigliato per le salite, meglio in spalle per piccoli trasferimenti a piedi e sempre prediligendo lunghe discese. Non si spaventa di fronte a cambi di terreno e pendio, un buon trita-tutto alla portata di sciatori avanzati.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

sandwich sidewall

2.200 gr

anima in legno di Faggio e Pioppo, fibra di carbonio, Air Tec Ti

Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

178, 188, 196 cm

Made in: n.d. Prezzo:

699 euro

Sito: www.fischersports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

188 cm

Lunghezza rilevata:

188,1 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

144/115/134 mm 144,1/114,4/134,5 mm

Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

16,5 m

Contatto lamina:

128,2 cm

Peso dichiarato:

2.200 gr

Peso rilevato:

2.197,5 gr (2.200 gr - 2.195 gr)

Rocker in punta:

38,1 cm

Rocker in coda:

20,4 cm

Ponte:

0,52 cm

Superficie di portanza:

1.626 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,35 Torsione in spatola: 12,6° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 13,3° Flessione al centro:

50 mm

ADATTO A: freeride con impianti

NON ADATTO A: neofiti del freeride, sciatori tradizionali

ADATTO ANCHE A: progressione sci XL, clienti di Guide

Predisposizione utilizzo big mountain 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

60% freeride

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

308 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

K2 Catamaran Disegnati dalla K2 R&D crew con la contribuzione diretta dei due fuoriclasse Sean Pettit e Pep Fujas, non possono che lasciarvi a bocca aperta. Il design asimmetrico delle doppie punte è fatto per regalare sensazioni uniche in powder. A detta dei produttori, questo è lo sci più surfante, slashoso e giocherellone che l’azienda americana abbia mai costruito. Dei gioiellini che non puntano né solamente alla performance pura e velocità supersoniche né al freestyle, ma fungono da unione perfetta dei due stili. LAB // Sci pronto per la neve, con fondo piatto, buona impronta interrotta media, sciolinato. Lamine bellissime 2,2 x 2,3 mm a 89,1° e 1,2° di tuning ben rifinite. Compri e vai. SULLA NEVE // Moderni e accattivanti, sono un ottimo filo conduttore tra powder, big mountain e backcountry. Flex incredibilmente morbido ma decisamente azzeccato, il feeling di galleggiamento e progressività è tra i migliori della categoria. Superbi sulla neve soffice e profonda, la struttura portante si presta anche per curvoni condotti con mano a terra e senza appoggio del bastone. Una nuova scuola che resta alla portata dello scialpinista classico in transizione verso il freeride. La sciabilità è eccellente a tutte le velocità, sia che si tiri dritto sia che si voglia girare in breve spazio a velocità più contenute. Risposta vivace e divertente, set up azzeccato con lo Shift e gli attacchi step-in da touring. Vanno tenuti sotto controllo sul duro, attenzione invece alla crosta dove talvolta affondano o restituiscono risposte inaspettate.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Twintech-sidewall, Double Barrel Anima:

2.370 gr

legno di Abete e Pioppo Tremolo, traverse in fibra di carbonio longitudinali (brevettato)

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

177, 184, 191 cm

Made in: Cina Prezzo:

739,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

187,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

136/120/131 mm 140/119,3/135,1 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

12,8 m

Contatto lamina:

96,6 cm

Peso dichiarato:

2.370 gr

Peso rilevato:

2.317,5 gr (2.295 gr - 2.340 gr)

Rocker in punta:

45,8 cm

Rocker in coda:

43,3 cm

Ponte:

0,66 cm

Superficie di portanza:

1.241 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,87 Torsione in spatola: 9,8° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 8,3° Flessione al centro:

29 mm

ADATTO A: trick in powder, nevi soffici e profonde

NON ADATTO A: terreni sconnessi e accidentati

ADATTO ANCHE A: progressione freeride XL

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 40%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

40% backcountry freestyle

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 309


SCI PRO MODEL

K2 Marksman Il design old style e semplicissimo è una gioia per gli occhi che invoglia chiunque a calzarli immediatamente. È la più moderna concezione di uno sci doppia punta in versione fat per il backcountry freestyle. Stile giovane e inconfondibile, il twin tip dalla forma asimmetrica è studiato per aumentare il contatto lamina a interno piede per l’esterno, mentre facilita la guida dello sci interno con meno contatto grazie alla punta smussata. Il flex è quello di uno sci da freestyle, morbido ma dall’elevata risposta elastica. LAB // Fondo quasi piatto perfezionato con 4 passaggi, solo sgrossato. Ottime lamine 2,2 x 2,1 mm a 89° e 1° di tuning, ottima finitura. Ben preparato: impronta e via. SULLA NEVE // Estremamente maneggevole e divertente considerate le sue dimensioni. Ottima elasticità e progressività della deformazione, di soddisfazione per un pubblico ampio che vuole avvicinarsi agli sci fat ma ha bisogno di un passaggio intermedio. Più docile del fratello Catamaran, è molto più giocherellone ma meno da big-mountain. Gira molto bene anche su archi brevi, non è ideato invece per carvare su raggi ampi bensì per slashate e pivot di piede caratteristiche della newschool. Pop micidiale, la risposta elastica è ideale per flat tricks e ollie, per praticare del vero backcountry freestyle, più incentrato sul jibbing che sulla performance. Quasi esclusivamente da nevi soffici, su terreni duri va sciato con cautela e senza strafare. Possibile montaggio avanzato per incrementare la componente freestyle o con attacchino per gite facili.

TION SELECmodel

Scheda Tecnica Dati dichiarati

Costruzione: Twintech-sidewall, Double Barrel Anima:

pro

2019

peso

2.169 gr

legno di Abete e Pioppo Tremulo, traverse in fibra di carbonio longitudinali (brevettato)

Soletta:

grafite sinterizzata

Lunghezze disponibili:

163, 170, 177, 184 cm

Made in: Cina Prezzo:

664,95 euro

Sito: www.k2skis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

187,9 cm 132/106/126 mm

Sciancratura rilevata: 130,5/105,5/125,4 mm Raggio dichiarato:

20 m

Raggio calcolato:

13,8 m

Contatto lamina:

111,3 cm

Peso dichiarato:

2.169 gr @177 cm

Peso rilevato: 2.222,5 gr (2.220 gr - 2.225 gr) Rocker in punta:

34,5 cm

Rocker in coda:

38,6 cm

Ponte:

0,7 cm

Superficie di portanza:

1.299 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,71 Torsione in spatola: 13,6° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 9,3° Flessione al centro:

48 mm

ADATTO A: jibbing, gite lunghe non impegnative

NON ADATTO A: performance elevate, freerider tradizionali

ADATTO ANCHE A: progressione XL, pubblico giovanile

Predisposizione utilizzo freeride 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% backcountry freestyle

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

310 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

KÄSTLE BMX 105 HP La versione HP differisce dal modello classico per la presenza di due fogli di Titanal che racchiudono la pregiata anima in Faggio e Abete Bianco, inseriti per irrigidire la struttura e permettere un maggior assorbimento delle vibrazioni. Sono tra i pochi ad avere l’attacco pelli sul tail, simile agli sci più destinati al touring, segno che sono studiati per compiere anche brevi salite e piccoli trasferimenti. Quasi attrezzi da slalom gigante con geometrie da pista allargate, la priorità resta l’efficienza in fase di curva. LAB // Fondo concavo alle estremità, non completamente corretto con 8 passaggi di riferimento, impronta scaricata un po’ grezza ma efficace, poca sciolina. Lamine 1,80 x 1,70 mm a 89° e 1° di tuning, da rifinire meglio ma potrebbe anche uscire così su neve. SULLA NEVE // Rivisitato più volte durante gli anni ma lo spirito resta invariato, quello di uno sci da duro, performante e stabile su nevi compatte grazie alla costruzione rigida e strutturata. Il flex dà ottime risposte sullo stretto e sul ghiaccio, si comporta bene anche su terreni mossi e sconnessi, sfonda la crosta senza scomporsi. Serio in stile alpino, non adatto al gioco nonostante sia più rockerato che in passato, fattore che lo rende più facile in fase di curva. Un polivalente in stile all-mountain, si presta per utilizzo da sci unico in pista e fuori, con apporti moderati di neve nuova ma senza puntare al galleggiamento tipico di questa categoria. La geometria non esasperata consente dei raggi di curva regolari senza agganci improvvisi, utile per salite brevi con diagonali anche ostiche. Riservato a bravi piloti.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

semi-cap, sandwich

2.270 gr

legno di Abete bianco e Faggio,

laminato di titanal, fibra di vetro intrecciata Soletta: grafite Lunghezze disponibili:

165, 173, 181, 189 cm

Made in: Austria Prezzo:

899 euro

Sito: www.kaestle.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

181 cm

Lunghezza rilevata:

181 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

134/105/123 mm 133,1/104,5/122,3 mm

Raggio dichiarato:

21 m

Raggio calcolato:

16,1 m

Contatto lamina:

122,1 cm

Peso dichiarato:

2.270 gr

Peso rilevato: 2.267,5 gr (2.260 gr - 2.275 gr) Rocker in punta:

37,9 cm

Rocker in coda:

21,1 cm

Ponte:

0,43 cm

Superficie di portanza:

1.418 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,6 Torsione in spatola: 11,8° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 13° Flessione al centro:

53 mm

ADATTO A: freeride con impianti

NON ADATTO A: neofiti del freeride, freestyler

ADATTO ANCHE A: mix pista/fuori, scialpinisti tradizionali

Predisposizione utilizzo freetouring 30%

freeride 30%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

40% mix pista/fuori DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 311


SCI PRO MODEL

LINE Pescado La rivoluzione è alle porte, il Pescado dà il via ad una nuova idea di sci da powder, dimenticando la troppa attenzione per la performance e regalandosi invece il piacere della sciata. Con design e shape unico nel loro genere, non può prendere una definizione se non, appunto, sci da powder. Serigrafia minimal ma accattivante, disegnata da Eric Pollard, fianchetti in Bambù e una coda di rondine esagerata, è un vero gioiellino da tenere in garage e sfoderare nella giusta condizione. Anima super leggera in Paulownia e Acero, per una maneggevolezza esagerata. LAB // Un po’ di concavità fino a centro sci, impronta lineare un po’ grezza, sciolinato. Buone lamine 1,7 x 2,0 mm a 89°, tuning 1,4° e bella finitura (anche quella sulla coda). Bell’assemblaggio del fianchetto in legno. Potrebbe uscire così, visto anche l’utilizzo cui è destinato. SULLA NEVE // Una nuova concezione di galleggiamento derivante in gran parte dallo shape atipico: super fat nel nose abbinato al tail a coda di rondine. Peccato non averlo provato in neve molto profonda, ad ogni modo il Line Pescado fluttua sulle nevi soffici che è un piacere, favorendo il pivot di piede. Il tail però è molto corto, occhio quindi a posizioni arretrate che lo rendono inguidabile, mentre il disegno particolare della coda aggancia in crosta e non permette di accelerare come uno sci bigmountain. Utilizzo specifico in nevi soffici, preferibilmente deep, si gira facile nello stretto, ideale nei boschetti per non affaticare troppo i quadricipiti. Sulla crosta resta stabile e spacca facilmente strati di neve avversa. Considerata la stazza è molto maneggevole, facile da girare, si può prendere più lungo rispetto alle proprie lunghezze predilette.

TION SELECmodel

Scheda Tecnica Dati dichiarati Costruzione: Anima:

pro

2019

peso

sidewall

1.950 gr

legno di Bambù, rinforzi in titanal

Soletta:

sinterizzata 1.1

Lunghezze disponibili:

180 cm

Made in: n.d. Prezzo:

949,95 euro

Sito: www.lineskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

180 cm

Lunghezza rilevata:

179,6 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

158/125/147 mm 158/124,2/146,2 mm

Raggio dichiarato:

19,5 m

Raggio calcolato:

14,7 m

Contatto lamina:

128,1 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.950 gr 1.802 gr (1.805 gr - 1.800 gr)

Rocker in punta:

36,1 cm

Rocker in coda:

14,2 cm

Ponte:

0,61 cm

Superficie di portanza:

1.770 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,02 Torsione in spatola: 14,1° Torsione al centro: 0,6° Torsione in coda: 20,3° Flessione al centro:

73 mm

ADATTO A: galleggiamento, freeride con impianti

NON ADATTO A: freerider old-school

ADATTO ANCHE A: pubblico giovanile, fun riding

Predisposizione utilizzo freetouring 20%

freeride 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

312 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

MOVEMENT Go 109 Attrezzo sviluppato per la performance in prima persona dal fuoriclasse Aurélien Ducroz, per uno stile alpino in fuori pista con velocità folli. La costruzione è rinforzata per tale scopo con un foglio di titatnal e uno di fibra di vetro sotto al piede, per incrementare la rigidità e conferire maggior resistenza alle viti degli attacchi. C’è anche un sottile strato di gomma, la VATech, per smorzare le oscillazioni dei terreni mossi mentre l’anima in Pioppo dà consistenza al sistema, creando una risposta pastosa ed elastica. LAB // Lo sci è giunto con set up post produzione. Fondo concavo, in planarità dopo 4 passaggi tranne che in coda dove gli 8 di riferimento non sono bastati. Impronta scaricata grezza, sciolinati. Belle lamine 1,9 x 2,0 mm a 89° e 1° di tuning. SULLA NEVE // Sci da big mountain puro, un cavallo di razza da portare ad alte velocità su linee senza fronzoli, con poche curve e senza paura di cliff rocciosi da saltare. Resistente e rigido, difficile da deformare senza un significativo impegno muscolare, riservato ad esperti con manico e potenza. Ottimo sostegno per i più robusti, ma il livello deve essere comunque discreto per essere in grado di guidarli in curva, preferibilmente in conduzione piuttosto che in pivot. Il tail duro perdona gli arretramenti più gravi, ottimo per salvarsi da atterraggi violenti. Lo shape è minimal in modo da permettere un ottimo galleggiamento nonostante non sia tra i più fat della categoria, fattore che permette una guida senza agganci improvvisi sulle nevi aggressive. Da dedicare al freeride con impianti e brevissimi trasferimenti per raggiungere lunghe discese.

TION SELECmodel

Scheda Tecnica Dati dichiarati

pro

2019

peso

Costruzione:

CTS Light sidewall

Anima:

2.150 gr

legno di Pioppo, carbonio, fibre triassiali, titanal

Soletta:

polietilene P-Tex 4000

Lunghezze disponibili:

183, 189 cm

Made in: n.d. Prezzo:

699 euro

Sito: www.movementskis.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

189 cm

Lunghezza rilevata: Sciancratura dichiarata:

190,2 cm 139/109/121 mm

Sciancratura rilevata: 138,9/108,8/120,7 mm Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

15,7 m

Contatto lamina:

115 cm

Peso dichiarato:

2.150 gr

Peso rilevato:

2.112,5 gr (2.105 gr - 2.120 gr)

Rocker in punta:

53,1 cm

Rocker in coda:

21,1 cm

Ponte:

0 cm

Superficie di portanza:

1.372 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,54 Torsione in spatola: 8,5° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 12,2° Flessione al centro:

40 mm

ADATTO A: big mountain, performance elevate

NON ADATTO A: neofiti del freeride, sciatori leggeri

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo freeride, 50%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

50% big mountain

Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 313


SCI PRO MODEL

SALOMON QST 118 Si tratta di un modello davvero imponente per il fuoripista più spietato. Costruzione full sandwich con fianchetti ABS sull’intera lunghezza, profilo dotato di twin rocker integrale che trasmette una sensazione di galleggiamento unica. Tecnologia C/FX che consiste in uno strato di fibra preimpregnata realizzato con carbonio e lino tessuti insieme sull’intera lunghezza dello sci. Per conferire la potenza della componente metallica senza intaccare il peso, con un livello ottimizzato di ammortizzazione e assorbimento delle vibrazioni. LAB // Poco concavo in spatola e coda, a posto con 4 passaggi, improntato, sciolinato. Buone lamine 1,7 x 1,9 mm a 89° e 0,9° di tuning, buona finitura. Potrebbe anche uscire così, ma settarlo è meglio. SULLA NEVE // Formula 1 destinata alla corsa, uno dei modelli più bigmountain della categoria. Molto difficili e pesanti, sono inchiodati al terreno e non si scompongono qualsiasi sia la velocità, purché alta. Il rapporto tra larghezza e shape è alquanto insolito, la spatola bassa è impegnativa da guidare, più adatti a curvoni ampi e supercondotti. Se troppo lenti, diventano impegnativi e laboriosi da pilotare, tutt’altro che agili. Il galleggiamento invece è ottimo, con il giusto set up si riesce a stare in superficie restando perpendicolari al pendio, ovvero senza arretrare in powder per fare fuoriuscire il nose dalla neve. Il rocker accennato permette di copiare fedelmente il terreno nelle sue irregolarità, con innalzate performance in ottica macina-tutto. Landing dai cliff stabili, il sostegno posteriore non manca mai in caso di arretramento.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

full sandwich sidewall

1.980 gr

Anima: legno di Pioppo con tecnologia Inverted 3D, strati in fibra di lino e carbonio, titanal Soletta:

polietilene nero-giallo

Lunghezze disponibili:

171, 178, 185, 192 cm

Made in: Austria Prezzo:

749 euro

Sito: www.salomon.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

185 cm

Lunghezza rilevata:

185,4 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

142/118/129 mm 141,7/117,8/129,7 mm

Raggio dichiarato:

26 m

Raggio calcolato:

14,6 m

Contatto lamina:

102,2 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.980 gr 2.120 gr (2.090 gr - 2.150 gr)

Rocker in punta:

42,2 cm

Rocker in coda:

40,2 cm

Ponte:

0,59 cm

Superficie di portanza:

1.295 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,64 Torsione in spatola: 12,6° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 8,3° Flessione al centro:

26 mm

ADATTO A: performance elevate, professionisti

NON ADATTO A: neofiti, gracili, indecisi

ADATTO ANCHE A: sciatori esigenti e robusti

Predisposizione utilizzo big mountain 100%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

314 > Buyer’s Guide 2019

5

10


SCI PRO MODEL

SCOTT Scrapper 115 Dopo i consensi raccolti nel mondo del freeski, Scott dà vita a un’intera gamma di Scrapper, che offrono performance di alto livello con costruzioni dai pesi contenuti. Il 115 è lo sci da big mountain, fat abbastanza da galleggiare nelle nevi profonde e snello quanto basta per disegnare gli archi di curva più diversi. Numerose tecnologie rendono questi sci performanti, flat camber sotto il piede per il pivot, rinforzi di titanio in corrispondenza degli attacchi e anima di Paulownia e carbonio prodotta dalla stessa Scott. LAB // Leggera concavità in spatola, più marcata in coda dove gli 8 passaggi di riferimento non hanno corretto completamente. Sciolinati, niente impronta. Buone lamine 2,1 x 1,9 mm a 89° e 2° di tuning, non ben rifinite. Da preparare prima della neve. SULLA NEVE // L’avevamo sempre provato con l’attacchino e la resa era totalmente diversa. Con lo Shift è diventato subito più gestibile, il flex sembra più morbido e deformarlo è ora alla portata. Resta un attrezzo sviluppato da Jérémie Heitz, da Freeride World Tour con linee dritte, salti fuori misura, velocità supersoniche. Sul lento e stretto è laborioso, muscolare e macchinoso, appena si accelera invece diventa stabile e piantato al terreno, un’arma da sfondamento. Non cede mai, lo shape con doppio rocker facilita la progressione in crosta e nevi impaccate, dove non si scompone. Di soddisfazione per gente forte, sostiene i robusti e tutti gli utenti più esigenti. Resta una concezione vecchia scuola: troppo duro per jibbare, destinato ai freerider con tecnica classica che disegnano curvoni larghi in conduzione.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione:

sandwich sidewall

Anima:

1.800 gr

legno di Paulownia, laminati

in carbonio e fibra di vetro, rinforzo in titanal Soletta: polietilene arancio-nero sinterizzato Lunghezze disponibili:

182, 189 cm

Made in: n.d. Prezzo:

609 euro

Sito: www.scott-sports.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

189 cm

Lunghezza rilevata:

188,8 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

144/116/132 mm 143,7/115,3/132,5 mm

Raggio dichiarato:

24 m

Raggio calcolato:

17,0 m

Contatto lamina:

124,4 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

1.800 gr 1.980 gr (1.975 gr - 1.985 gr)

Rocker in punta:

43,5 cm

Rocker in coda:

19,5 cm

Ponte:

0,5 cm

Superficie di portanza:

1.576 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,26 Torsione in spatola: 10,5° Torsione al centro: 0,5° Torsione in coda: 13,2° Flessione al centro:

41 mm

ADATTO A: performance elevate, pro skiers

NON ADATTO A: neofiti del freeride, gracili

ADATTO ANCHE A: freeride con impianti

Predisposizione utilizzo freeride 20%

big mountain 80%

Livello tecnico consigliato Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve Dura, portante DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 315


SCI PRO MODEL

VÖLKL M5 Mantra Modello all-mountain freeride con set up altamente sportivo e struttura rigida che non dà luogo a flex torsionale. Le geometrie sono quelle degli sci da slalom gigante, delle spade per i freerider vecchia scuola che amano il contatto lamina più abbondante possibile. Centina sostenuta a centro sci abbinata al leggero tip&tail rocker che curva verso l’alto solo in corrispondenza di punta e coda. L’aggiunta del titanal frame, fogli ritagliati e posti lungo le linee più deboli dello sci, è progettata per una maggior tenuta e assorbimento vibrazioni. LAB // Fondo piatto al centro e in leggera concavità in spatola e coda, presto azzerata. Impronta fine, non sciolinato. Buone lamine 1,8 x 1,9 mm a 88,3° e 0,9° di tuning, finitura grezza ma efficace. Meglio settare. SULLA NEVE // Sci strong e tradizionale, una putrella che va molto bene su nevi dure e compatte o trasformate, adatto a gite impegnative sia in salita che in discesa. Il camber è reattivo e permette di sciarlo in maniera dinamica anche nello stretto di un canale senza titubare. Tagliente sotto al piede, se l’uscita curva è molto viva, dall’altra necessita di una buona fase di indirizzamento con forte azione muscolare, lo shape non aiuta i neofiti in curva. La coda non cede e sostiene in caso di arretramento, si può andare veloci data la sensazione di affidabilità sotto al piede. Il galleggiamento non è dei migliori su nevi soffici o profonde, non sarà un gran divertimento ma vi porterà a casa ugualmente. Indicato anche per un’ottica di mix pista e fuori pista, con attacco step-in per migliorarne la trasmissione e nei livelli più bassi.

Scheda Tecnica Dati dichiarati

peso

Costruzione: Anima:

full sidewall

2.160 gr

legno di Faggio e Pioppo, rinforzi di titanal sotto il piede

Soletta:

grafite P-Tex 2100

Lunghezze disponibili:

170, 177, 184, 191 cm

Made in: Germania Prezzo:

719 euro

Sito: www.voelkl.com

Rilevamenti Lunghezza dichiarata:

184 cm

Lunghezza rilevata:

184,5 cm

Sciancratura dichiarata: Sciancratura rilevata:

134/96/117 mm 133,9/95,8/116,8 mm

Raggio dichiarato:

21,2 m

Raggio calcolato:

17,8 m

Contatto lamina:

145,1 cm

Peso dichiarato: Peso rilevato:

2.160 gr 2.120 gr (2.145 gr - 2.095 gr)

Rocker in punta:

22,4 cm

Rocker in coda:

15,8 cm

Ponte:

0,39 cm

Superficie di portanza:

1.604 cm2

Rapporto peso-superficie: 1,32 Torsione in spatola: 13,3° Torsione al centro: 0,4° Torsione in coda: 13,2° Flessione al centro:

83 mm

ADATTO A: canali ripidi, mix pista/fuori

NON ADATTO A: neofiti del freeride

ADATTO ANCHE A: gite impegnative, sciatori tradizionali

Livello tecnico consigliato

Predisposizione utilizzo freetouring 30%

ripido 40%

Principiante In crescita Avanzato Alto livello 0

5

10

Rendimento sui diversi tipi di neve

30% mix pista/fuori

Dura, portante

DIVERTIMENTO

INGAGGIO

SPECIFICO

VERSATILE

Umida, bagnata Farinosa Ventata, crosta 0

316 > Buyer’s Guide 2019

5

10



SCI PRO MODEL

I MIGLIORI SCI PRO MODEL 2019 Qui sono riuniti gli sci da pro, i modelli sviluppati dagli atleti professionisti per gli sciatori professionisti e non solo. Nonostante l'elevato livello tecnico richiesto, non ce la siamo sentita di premiare sci troppo esigenti e specifici. Abbiamo comunque ritenuto corretto dare valore alla completezza di ogni attrezzo, alla sensatezza di un utilizzo quotidiano o almeno prevalente durante l'inverno e alla giusta combinazione degli elementi freeride con quelli freestyle, alpini e touring. Attenzione però, non facciamoci ingannare dallo spirito molto free di questo segmento. Se consideriamo le stazze dei modelli testati, ci rendiamo subito conto che per assemblare un attrezzo che sia contemporaneamente polivalente, largo e leggero ci vuole la stessa meticolosità delle altre categorie: materie prime di qualità, regolazioni di assetto millimetriche e test minuziosi sul campo.

SKI OF THE YEAR 2019 Dynastar Pr-oto Factory Vale la pena di portarlo in salita con le pelli o per brevi trasferimenti, galleggia che è un piacere, è gigante ma docile, stabile e maneggevole. Ecco perché l’abbiamo decretato pro model dell’anno: è uno sci da pro ma che può essere usato anche da livelli leggermente inferiori o per evolvere la propria tecnica in freeride e neve profonda. Ha le caratteristiche degli sci più performanti ma resta manovrabile anche se non ci si scaglia a 80 chilometri orari, il compromesso pro alla portata di un pubblico relativamente ampio. SELECTION 2019 Faction CT 5.0 - PRO CHOICE - La pro choice è la prima scelta per il professionista che non scende a compromessi, un attrezzo che ai piedi di un forte sciatore è in grado di fare tutto. Il CT 5.0 non si spaventa davanti a niente, mescola la velocità da big mountain alla versatilità del backcountry freestyle, con la larghezza degli sci da powder. Se vuoi sentirti un Candide Thovex devi iniziare dai materiali, il giusto mix delle capacità tecniche, però, è tutto un altro paio di maniche. K2 Marksman - NEW SCHOOL CHOICE - Saranno pur larghi, ma la struttura pastosa e appositamente studiata li rende divertenti come pochi altri, il pop è impressionante e una volta ai piedi non puoi far altro che iniziare a ruotare, saltare e girarti in volo. La grafica è davvero attraente per il pubblico più giovane, sono molto specifici ma pienamente azzeccati, ideali anche per un utilizzo quotidiano e frequente. Non è solo una questione di stile, una volta messi ai piedi sarà difficilissimo allontanarsene.

318 > Buyer’s Guide 2019

Line Pescado - DEEP CHOICE - Nonostante quasi tutti i modelli della categoria galleggino molto bene, era nostra volontà dare un award allo sci che si distinguesse in neve profonda. Il Pescado è lo sci che non avete mai provato. È la vera sensazione di fluttuare senza bisogno di adattarsi, senza bisogno di realizzare che la neve è fresca. Non vanno veloce, non ne hanno bisogno. Lo sforzo muscolare di girare gli sci fat nei boschetti fitti è ormai un ricordo lontano. Movement Go 109 - BIG MOUNTAIN CHOICE - Ci sono tanti modelli che vanno bene per il big mountain, ma anche qui volevamo evidenziarne uno ultra specifico nell’ottica di una gara di freeride. Per atterrare da un cliff a velocità smisurate, passare dalla neve soffice al macinato più sconnesso, ridurre drasticamente la velocità su terreni difficili, per fare tutto ciò e anche di più, serve un attrezzo che non si scomponga, che mantenga tutta la sua portanza. Il Go 109 ha risposto ai nostri canoni.

ESCLUSI ECCELLENTI Il primo escluso è Atomic Backland Bent Chetler, non ci ha entusiasmati l’effetto negativo del suo alleggerimento in quanto a performance, ma è decisamente l’attrezzo che più si presta a salire con le pelli. Black Crows Corvus ha concorso tra i più polivalenti, gli mancava solo un pelo di carattere per figurare tra le primissime scelte. Kastle BMX 105 HP e Völkl M5 Mantra sono gli sci più adatti alle nevi dure all’interno della categoria, ideali anche per il mix tra pista e fuoripista.


SCI PRO MODEL


SCI PRO MODEL

SCHEDA COMPARATIVA LIVELLO TECNICO CONSIGLIATO PRINCIPIANTE

IN CRESCITA

Line Pescado Fischer Ranger 115 Xti Völkl M5 Mantra Dynastar Pr-Oto Factory Dps Lotus A124 Kästle Bmx 105 Hp K2 Catamaran Atomic Bent Chetler 120 K2 Marksman Black Crows Corvus Armada Arv 116 Scott Scrapper 115 Faction Ct 5.0 Salomon Qst 118 Movement Go 109 Blizzard Spur Blizzard Bodacious

Line Pescado Völkl M5 Mantra Dynastar Pr-Oto Factory Dps Lotus A124 Kästle Bmx 105 Hp K2 Marksman Fischer Ranger 115 Xti Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 K2 Catamaran Faction Ct 5.0 Black Crows Corvus Scott Scrapper 115 Blizzard Bodacious Salomon Qst 118 Movement Go 109 Blizzard Spur

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AVANZATO

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ALTO LIVELLO

Völkl M5 Mantra Line Pescado Fischer Ranger 115 Xti Dps Lotus A124 Kästle Bmx 105 Hp K2 Marksman K2 Catamaran Dynastar Pr-Oto Factory Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 Faction Ct 5.0 Black Crows Corvus Scott Scrapper 115 Movement Go 109 Blizzard Bodacious Blizzard Spur Salomon Qst 118

Scott Scrapper 115 Line Pescado K2 Marksman K2 Catamaran Faction Ct 5.0 Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 Salomon Qst 118 Movement Go 109 Kästle Bmx 105 Hp Dynastar Pr-Oto Factory Blizzard Spur Blizzard Bodacious Black Crows Corvus Völkl M5 Mantra Fischer Ranger 115 Xti Dps Lotus A124

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SEMPLICEMENTE NON SI PUÒ NON AVERLO il nuovo POLVERELLI minore


SCI PRO MODEL

LEGENDA

ADATTO

COSÌ COSÌ

NON ADATTO

RENDIMENTO SUI DIVERSI TIPI DI NEVE DURA, PORTANTE

UMIDA, BAGNATA

Völkl M5 Mantra Movement Go 109 Kästle Bmx 105 Hp Scott Scrapper 115 Fischer Ranger 115 Xti Blizzard Bodacious Faction Ct 5.0 Dps Lotus A124 Black Crows Corvus K2 Marksman K2 Catamaran Dynastar Pr-Oto Factory Salomon Qst 118 Line Pescado Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 Blizzard Spur

K2 Marksman K2 Catamaran Fischer Ranger 115 Xti Faction Ct 5.0 Dynastar Pr-Oto Factory Dps Lotus A124 Blizzard Bodacious Black Crows Corvus Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 Scott Scrapper 115 Salomon Qst 118 Line Pescado Kästle Bmx 105 Hp Blizzard Spur Völkl M5 Mantra Movement Go 109

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FARINOSA

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VENTATA, CROSTA

K2 Catamaran Salomon Qst 118 Line Pescado K2 Marksman Dynastar Pr-Oto Factory Dps Lotus A124 Blizzard Spur Black Crows Corvus Atomic Bent Chetler 120 Movement Go 109 Fischer Ranger 115 Xti Faction Ct 5.0 Armada Arv 116 Scott Scrapper 115 Blizzard Bodacious Völkl M5 Mantra Kästle Bmx 105 Hp

Scott Scrapper 115 Movement Go 109 Line Pescado Kästle Bmx 105 Hp Faction Ct 5.0 Dps Lotus A124 Blizzard Bodacious Black Crows Corvus Völkl M5 Mantra Salomon Qst 118 Fischer Ranger 115 Xti Dynastar Pr-Oto Factory Blizzard Spur Atomic Bent Chetler 120 Armada Arv 116 K2 Marksman K2 Catamaran

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di Davide Zeo Branca e della community dei liberi scivolatori foto di Federico Ravassard, disegni di Caio 144 pagine a colori 19 euro Nelle migliori librerie da inizio novembre. Disponibile on-line su www.mulatero.it


ATTACCHI

GUA RDA RE OLT R E a cura di GUIDO VALOTA

Neanche il tempo di accettare culturalmente gli attacchini, di bearsi per qualche ibrido ben fatto, che arriva la novità Shift ad imporre nuovi standard in chiave freeride e nel segmento a cavallo tra pista e fuoripista. Ma anche nel mondo dei pin non mancano le novità interessanti per tutte le categorie di sciatori, in un mondo senza più steccati

322 > Buyer’s Guide 2019


ATTACCHI

buyer’s guide 2019

T E S T AT T A C C H I

©Federico Ravassard

Buyer’s Guide 2019 > 323


ATTACCHI

n anno fa avevamo aperto queste pagine con un prolegomeno convinto: attacchi a pin sdoganati urbi et orbi, lo standard è quello, punto. La leggerezza che offre tanto e limita poco; lo sviluppo degli attacchi full pin in direzioni corrispondenti a ogni visione sciistica possibile e immaginabile; i primi full pin certificati come attacchi di sicurezza; lo sviluppo dei nuovi inserti per gli scarponi che migliorano radicalmente il sistema; il ricordo ormai sbiadito delle difficoltà in calzata dei debuttanti; affidabilità e durabilità superiori e soprattutto la benedizione impartita dai mistici con la camicia spinosa a quadrettoni: tutto vero e ulteriormente sviluppatosi anche negli ultimi 365 giorni, quelli che separano l’uscita della precedente Buyer’s Guide da questa lettura.

U

Anzi, pure con qualche new entry preceduta dalla sua fama, come Marker Alpinist, e l’aumento del numero di attacchi belli, sempre più belli e rifiniti, a prezzi popolari come ATK Crest e Trofeo. Sì, l’attacco a pin è la normalità, tutto il resto l’eccezione. Oltre l’attacchino - Insomma l’attacchino sembrava aver messo la parola fine alla Storia, ma per davvero, altro che crollo del Muro, trent’anni dopo le pagine vane di Fukuyama. Restava un piccolo problema: gli sci nel frattempo sono cresciuti in

324 > Buyer’s Guide 2019

dimensione, qualità e forza per sciare su tutte le nevi e con tutte le tecniche. E anche gli sciatori fuori dalle piste non sono più i quattro gatti che mettevano le pelli in primavera dopo la stagione dello sci di fondo, ma sono diventati un esercito. Linea e tendenza del quale sono indicate oggi dagli sciatori prima che dagli alpinisti. Le generazioni scolarizzate - nel senso della Scuola Italiana Sci - sono il ricambio generazionale che sta portando aria fresca. Sopra sci potenti fatti per spingere forte e sotto sciatori potenti che spingono forte l’attacco a pin, anche il più caricato e allargato sul topsheet, ha un limite: i pin. L’appoggio puntiforme sui pin (o poco più tramite spacer, appoggi, spessori vari) non riesce a creare quel pezzo unico tra sciatore-scarpa-sci che un attacco step-in avvicina più di ogni altro sistema. Roba da rider - Non è una novità, lo sapevamo e lo scrivevamo in tempi non sospetti ma ancora acerbi. Intanto lo sci freeride è cresciuto e si sta allontanando anno dopo anno dagli impianti. Costruttori come Marker e Fritschi hanno presentato rispettivamente Kingpin e Tecton, che sono un compromesso (alto) pensato per il touring tradizionale. Ski Trab prima ancora il suo TR2, la proposta giusta alle persone sbagliate. Ma in tutti questi ibridi la scarpa resta sempre nei pin anteriori, sospesa sul vuoto. Una nicchia di rider forti si è destreggiata finora caso per caso tra full pin, ibridi e step-in con sci nello zaino in salita o sostituzione


ATTACCHI

nelle boccole tra puntale a pin per la salita e step-in per la discesa. Poi è stato holy Shift. Quest’anno abbiamo montato tutti gli sci pro model da freeride e big mountain con Shift e sci così strutturati hanno liberato le loro potenzialità trasformandosi in tutt’altra cosa rispetto al montaggio a pin. The Next Big Thing - Leggerete più avanti nella sua scheda il giudizio su Shift di Salomon/Atomic. Qui ci fa gioco solo collocarlo in questa apertura dell’argomento attacchi: si sale su pin 100%, si scia step-in 100% e anche qualcosa in più date le molle cazzutissime e un travel elastico di oltre 40 millimetri per le compressioni. Niente compromessi, nessun limite funzionale. Niente telai e niente slitte per spostare talloniere che sono sempre parti delicate, alla lunga prendono giochi, e comunque irrigidiscono il tutto. Un peso onesto. Problema risolto per rider forti che salgono tanto, ma anche per rider meno forti che salgono quello che possono ma sciano tanto fuori usando gli impianti. Citazione, se volete marchetta, doverosa quando arriva qualcosa che prima non c’era, e che risolve problemi o addirittura apre prospettive nuove. Non solo roba da rider - Ma a noi che cosa ce ne frega? si chiederanno giustamente quei 9 sciatori su 10 che vanno in montagna da sempre su pelli e sci classici, e per i quali gli attacchi a

pin erano-sono-rimarranno la scelta migliore. Risposta: (non) ci eravamo dimenticati di indicare il terzo fattore dell’equazione mutato nel frattempo, oltre alle dimensioni degli sci e al livello tecnico degli sciatori. La terza rivelazione è che sono caduti gli storici steccati tra tribù sciistiche. Tutine contro bragoni, vecioscarpùn contro risalitori di piste, io ce l’ho più lungo, largo e a banana, viva gli impianti a morte gli impianti (però per Indren, Helbronner e Plan de l’Aiguille la funivia va bene lo stesso): è finito, tutto è stato detto, l’argomento non è più sul tavolo, non si sentono due sfottò in tutta una stagione. Il tempo abbondantemente sprecato in questi dibattiti da pollaio sui vecchi forum è ora più utilmente impiegato per guardare più in là del naso e provare anche altro oltre le solite cose. Rider illuminati che scoprono la parte fitness della salita e tutine imbragonite che imparano a sciare su sci-sci e menano forte utilizzando gli impianti nei powder days sono i segnali più ricorrenti delle contaminazioni inevitabili in uno sport totalizzante. Un attacco che sale facile, scia forte, fa tutto e lo fa bene è l’interfaccia giusta e che mancava tra i nuovi scarponi crossover e una scelta addirittura bulimica di sci, uno diverso dall’altro. In questo momento anche un segno, Holy Shift. Andate, allargate gli orizzonti e sciate in pace. E l’attacco con telaio classicone, tipo Diamir, Silvretta, Duke, Guardian? - Uno di cui non sentiremo la mancanza (cit.)

Buyer’s Guide 2019 > 325


ATTACCHI

DOPPIA ANALISI Da quest’anno abbiamo testato gli sganci di tutti gli attacchi con ben due diversi macchinari: Wintersteiger Drivetronic e Montana Jetbond

ifficile, veramente difficile valutare il comportamento in azione di un attacco sulla neve. Anche per i piedi educati come quelli dei nostri testatori le sensazioni legate alla trasmissione di impulso in fase di curva provenienti da due attacchini molto simili è pressoché impossibile da percepire. Per cui nelle nostre valutazioni è stato dedicato molto spazio all’analisi in laboratorio e alla presentazione dei principali meccanismi che regolano il funzionamento di ogni modello. Già da due anni misuriamo i valori di sgancio frontali e laterali: ci affidavamo al Drivetronic di Wintersteiger, un macchinario di riferimento sul mercato. Anche quest’anno lo abbiamo fatto, ma per essere ancora più puntigliosi e rompiscatole, abbiamo inserito nel protocollo un secondo macchinario: il Montana Jetbond. In pratica ogni attacco è stato testato per gli sganci laterali e frontali da due diverse macchine! Ci sentiamo di dire che nemmeno i produttori di attacchi hanno mai fatto una comparativa del genere, con 34 paia di attacchi da scialpinismo e i due macchinari di riferimento sul mercato.

in Newton da applicare allo scarpone (ognuna sulla base delle procedure dettate dal proprio software) e procedono alla verifica della corretta fuoriuscita dall’attacco. La Drivetronic con una spinta con ganasce verso destra e sinistra in corrispondenza dei pin anteriori del puntale e con trazione verso l’alto dello scarpone dalla talloniera. La Jetbond applicando un movimento rotatorio con un falso piede all’interno dello scarpone per la valutazione sul laterale e la trazione verso l’altro dello scarpone, come la collega austriaca, per lo sgancio frontale. Nell’ambito dello sci alpino, in cui esistono norme molto precise, lo scontrino emesso da Drivetronic o Jetbond funziona da garanzia: in caso di incidente e di infortunio con gli attacchi regolati secondo i criteri espressi dalla macchina, può esserci una responsabilità da parte del produttore (oltretutto la garanzia di alcune aziende è valida solo se l’attacco è stato verificato prima dell’uso). In caso i valori siano stati modificati, anche di poco, rispetto a ciò che è stato indicato dalla macchina, la responsabilità ricade completamente sullo sciatore. Lo scontrino stampato viene firmato dal cliente e allegato al quello di acquisto o di noleggio da parte del negoziante, che a sua volta ne usufruisce come manleva.

DRIVETRONIC E JETBOND Entrambe le macchine si basano sullo stesso principio: sulla base alle normative vigenti ISO consentono di inserire alcuni dati relativi allo sciatore (misura scafo scarpone, peso, altezza, livello tecnico, età e tipo di attività che si svolge sulla neve) per ottenere un valore di riferimento, cioè la spinta a cui tarare l’attacco per esser sicuri che in caso di incidente fuoriesca (a destra o sinistra sul puntale, in avanti sulla talloniera). Vanno poi a trasformare meccanicamente questo valore di riferimento

LA PROVA Abbiamo schierato tutti i nostri attacchini (ATK, Atomic, Dynafit, Fritschi, Plum, G3, Kreuzspitze, Marker, Salomon, Ski Trab) al cospetto di Drivetronic e Jetbond, entrambe tarate per valutarli secondo la norma ISO 13992:2006. Una volta inseriti i dati per uno sciatore di taglia, peso, misura di piede e livello tecnico medio, abbiamo ottenuto il nostro valore di riferimento e provato lo sgancio di puntale e talloniera. Le due macchine, ognuna con la propria scala valori, rispondono OK se la forza

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326 > Buyer’s Guide 2019


ATTACCHI

in Newton applicata per far uscire lo scarpone corrisponde (o è immediatamente vicina) al valore di riferimento. Ci avvisano se varia di un range accettabile dall’ottimale (indicativamente una tolleranza del 20%). Nel caso suggeriscono un nuovo valore di riferimento a cui testare nuovamente lo sgancio per dare il via libera all’utilizzo; al di fuori di questa tolleranza, infine, non considerano l’attacco idoneo all’attività secondo le normative. Sullo scontrino appare comunque la forza in Nm (Newton metro) che è stata applicata per provocare la fuoriuscita, valore che abbiamo utilizzato per stilare la nostra scala di valutazione. ALCUNE CONSIDERAZIONI Nello sgancio di un attacco da scialpinismo a pin incide non soltanto la forza che si trovano a contrastare le molle o i bracci dell’attacco, ma anche una certa flessibilità generale del sistema. Giocano un ruolo non trascurabile - e finora mai analizzato a fondo - anche gli scarponi (con plastiche morbide, ben più malleabili di quelle dei cugini da pista), i topsheet degli sci non certo ‘granitici’ specialmente quando si parla di sci da gara o da touring e infine la struttura degli sci stessi. Proprio per questo

motivo abbiamo preferito montare tutti gli attacchi che hanno preso parte al test su tavole di legno duro, tutte della stessa lunghezza e spessore, per rendere più omogeneo possibile il risultato. Abbiamo poi utilizzato scarponi delle principali aziende sul mercato (Dynafit, La Sportiva, Scarpa, Scott, Salomon, Atomic, K2, Fischer, Dalbello, Arc’teryx) con e senza ‘Master Step’ e ‘Quick step-in’ (gli inserti originali Dynafit per l’attacchino, montato sugli scarponi del Leopardo, ma anche su quelli di alcune aziende licenziatarie (Scarpa, Scott e Fischer ad esempio). CONCLUSIONI Alla fine del nostro (doppio) lavoro abbiamo stampato un bel po’ di scontrini, che conserviamo gelosamente. Partendo dai valori espressi dalle due macchine, al termine di un’elaborata analisi, dopo avere messo a confronto e stilato una media dei dati ottenuti, li abbiamo riportati su una scala numerica che a sua volta è stata illustrata con dei semplici istogrammi nella scheda di ogni attacco. Con 10 ci sono i valori considerati OK, da 9 a 7 quelli accettabili (il valore varia a seconda di quanto ci si allontana da OK), dal 6 in giù quelli fuori dal range (stesso criterio per i voti a

I MACCHINARI DEL TEST

Montana Jetbond

Wintersteiger Drivetronic

Buyer’s Guide 2019 > 327


ATTACCHI

328 > Buyer’s Guide 2019


ATTACCHI

scalare, fino al valore 1). I risultati sono talvolta sorprendenti: valori molto diversi sullo sgancio frontale a destra o a sinistra dello stesso attacco con lo stesso scarpone, diversità enormi (in un senso o nell’altro) tra scarponi con inserti Dynafit o con gli altri, attacchi a sgancio fisso che ottengono risultati incredibilmente positivi. E soprattutto attacchi che escono benissimo con il metodo di una delle due macchine e non escono per nulla con l’altra. TAKE HOME MESSAGE Che cosa potete (e possiamo) fare di questi dati? Tutto e niente. Vi diamo la possibilità di consultare una panoramica totalmente inedita di informazioni, forse nemmeno i produttori hanno messo a confronto così tanti attacchi. Quella che vi mostriamo, però, è soltanto una di tante possibili combinazioni: si dovrebbe lavorare su tutte le lunghezze di scafo dello scarpone, su tutti i modelli e con tutte le durezze di plastica, con tutti i diversi parametri fisici dello sciatore di tutte le età. Un lavoro impossibile, che poi potrebbe portare a nulla di concreto. Per cui non pensate che un attacco vada bene o vada male, che sia sicuro o meno a seconda degli istogrammi che troverete nelle schede. Si tratta però di un

dato serio, inattaccabile e soprattutto omogeneo. Se possibile ancora più approfondito di quello pubblicato nelle due edizioni precedenti della Buyer’s Guide. Il messaggio da dare proprio per chi legge è che nel montare un attacco pin-system non bisogna pensare di attrezzarsi con un attacco di sicurezza (salvo rarissime eccezioni): lo deve sapere il cliente e lo deve comunicare il negoziante. Performance, leggerezza e praticità sono valori assodati, che stanno decretando il successo commerciale di questi prodotti. Da qualche stagione stiamo aspettando il next step di qualche costruttore e c’è già molto che bolle in pentola, al di là di soluzioni ibride tipo Shift. Chi sarà in grado di produrre un attacco veramente efficace nel garantire valori di sgancio in caso di caduta, valanga, incidente pur conservando la garanzia di non perdere lo sci in situazioni critiche di montagna, e preservando leggerezza ed essenzialità degli attacchi a pin, vincerà quella che è una vera e propria corsa all’oro, visti i numeri in crescita vertiginosa di praticanti dello scialpinismo e quelli che presto si avvicineranno alle varianti moderna e freeride di questa specialità, contaminando l’attività in pista.

Buyer’s Guide 2019 > 329


ATTACCHI

DYNAFIT P49

ATK BINDINGS R.C.A.

L’archetto sagomato anteriore accoglie facilmente tramite inviti fresati i pin mobili dello scarpone spinti verso l’esterno da una molla nascosta. Questi si insediano step-in spostando verso l’esterno i due bottoni sull’archetto che permetteranno in seguito, pinzandoli con le dita, di uscire dall’attacco (funziona, e lo sci resta in mano nella posizione giusta). La torretta posteriore in materiale plastico caricato carbonio accoglie in un intaglio la piattina di alluminio sporgente dal tacco della scarpa. La barretta di allumino imperniata sulla torretta bascula, facendo da supporto in discesa e poi da aiuto di salita. Il principio ingegneristico alla base di P49 (49=i grammi del mezzo paio) è che ogni elemento considerato singolarmente è troppo debole per resistere a sollecitazioni meccaniche anche molto inferiori a quelle dello sci e del passo. Ma come i tubi del telaio di una bicicletta i singoli elementi vanno a comporre delle forti strutture triangolari o variamente disposte ‘a ponte’ quando sono in funzione. Lo stesso scarpone diventa in questo un elemento strutturale. Il tutto risulta molto rigido, preciso e sensibile. Conclusione: figata però. Forse tra un trentennio staremo festeggiando l’omino che l’ha pensata giusta. O forse finisce con una laminata di traverso alla barretta durante un’inversione.

È stato presentato da ATK la scorsa stagione, risultando una rivoluzione non tanto per il record di leggerezza, quanto per la meccanica innovativa e pulitissima all’anteriore. È continuativo rispetto al 2018, se così si può dire quando ogni lotto di produzione ATK gode di seppur microscopici ma continui sviluppi del progetto. La sua destinazione sono le gare di Vertical, mentre è sconsigliabile utilizzarlo regolarmente in campo aperto, con cambi di assetto numerosi, per via della manovrabilità difficoltosa della leva ridotta al minimo. Il cuore di RCA sta nell’archetto rigido del puntale in luogo dei due braccetti tradizionali, idea che permette di minimizzare il numero di parti meccaniche e il loro peso a parità di sistema. Il pin mobile è azionato da un piccolissimo pistone stagno Monolink. Per un innamorato della meccanica resta un oggetto di culto, e un premio innovazione 2019 gli sfugge solo per il capovolgimento di 180° del sistema scarpa-attacco a pin operato da Pintech di Dynafit. Produzione e distribuzione sono limitate per via della specializzazione estrema di R.C.A.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

PinTech, nuovo sistema

scarpa-attacco (skialp race) Materiali:

alluminio, tecnopolimero caricato carbonio

Posizioni walk: 1 Range di sgancio: n.d.

Peso dichiarato:

49 gr

Peso rilevato:

45 gr

Peso puntale:

25 gr

Peso talloniera:

20 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia: full pin (skialp race - solo vertical) Materiali:

ergal, POM, titanio

Posizioni walk:

+ 37 mm

Range di sgancio:

settaggio gara

Ski-stopper:

non previsto

Innesto coltelli:

non previsto

Ski-stopper: no

Prezzo:

Innesto coltelli: no

Sito: www.atkbindings.com

Prezzo:

Peso dichiarato:

90 gr

Peso rilevato:

90 gr

Peso puntale:

50 gr

Peso talloniera:

40 gr

Viti montaggio:

8 (5 gr)

599 euro

700 euro

Sito: www.dynafit.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

non testato

SGANCIO ANT. DX

non testato

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. SX

non testato

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

non testato

SGANCIO TALLONIERA

non testato

SGANCIO TALLONIERA

non testato

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit) (altri inserti)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(altri inserti)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit) (altri inserti)

0

330 > Buyer’s Guide 2019

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit) (altri inserti)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX (altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA (altri inserti)

5

10

0

5

10


ATTACCHI

AR HE YE g OF T bindin IALP RACE SK

2019

PLUM R 99

ATK BINDINGS Revolution WC

Si tratta del più leggero in assoluto considerando solo gli attacchini che si ispirano al progetto Dynafit originario, escludendo quindi RCA di ATK che rivoluziona il puntale, e P49 di Dynafit che ribalta completamente l’approccio ed è un sistema chiuso scarpa-attacco. 100% race. Il suo peso sotto i fatidici 100 grammi è il risultato dell’eliminazione di ogni truciolo non strettamente necessario e asportabile senza compromettere la struttura. La torretta ruota solo in alto, dove la molla a U è fissata dalla classica spinetta, e si regge su quattro pilastrini che si raccordano alle sedi delle viti concedendo struttura laddove serve. Architettura fighissima quanto quella del primo Dynafit Low Tech Race rosso, che poggiava su tre pilastrini diretti a tre viti, ma uno poi si chiede quanto pesa la neve bagnata che ci si infila in mezzo. All’utilizzo sul campo funziona bene, con forza più tradizionale e posizionamento secco rispetto ai suoi competitor diretti ATK, fluidissimi. A seconda dell’orientamento fronte-retro scelto nell’avvitare la base allo sci, si determina il valore 6 oppure 8 (del costruttore) per l’apertura laterale. Quella frontale della molla a U è 7.

È l’attacco utilizzato dagli atleti ATK nelle competizioni ad ogni livello e su qualunque terreno. La leggerezza c’è ed è al top, naturalmente, ma non è comunque la sua qualità migliore. Revolution nacque per massimizzare le funzionalità di un attacco da gara. La prima caratteristica del progetto Revolution è l’indipendenza dalla superficie su cui è ancorato. I topsheet dei leggerissimi sci da gara sono spesso deformabili, e addirittura possono cambiare profilo minimamente ma definitivamente, facendo mancare appoggio alle forze dell’attacco. Si verificherebbero così malfunzionamenti, blocchi in aperturachiusura, e risposte imprecise. Revolution invece funziona sempre nello stesso modo, e col minimo sforzo. Davanti niente molle sui braccetti, ma scorre una camma triangolare in plastica. Dietro due tubicini in sottilissimo acciaio ruotano nelle sedi ricavate nel titanio della molla a U, allungandone la vita. Così l’entrata nel puntale e poi in talloniera hanno a che fare con la magìa più che con lo sci.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

alluminio 7075, titanio, acciaio

Posizioni walk:

flat + 1

Range di sgancio:

6 oppure 8 laterale, 7 frontale

Ski-stopper: no

Peso dichiarato:

99 gr

Peso rilevato:

100 gr

Peso puntale:

60 gr

Peso talloniera:

40 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

ergal, POM, titanio

Posizioni walk:

+ 37 mm

Range di sgancio: Ski-stopper:

settaggio gara non previsto

Innesto coltelli: opzionale

Innesto coltelli: no

Prezzo:

Prezzo:

Sito: www.atkbindings.com

499 euro

Peso dichiarato:

105 gr

Peso rilevato:

105 gr

Peso puntale:

65 gr

Peso talloniera:

40 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

499 euro

Sito: www.fixation-plum.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

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5

10

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Buyer’s Guide 2019 > 331


ATTACCHI

ATK BINDINGS SL Evo WC

DYNAFIT Low Tech Race 2.0

È lo stato dell’arte nell’evoluzione tecnologica dello storico attacco race con il quale ATK ha iniziato il suo percorso. Forse è l’attacco esistente che, nato da un’idea che funzionava bene fin dall’inizio, ha goduto del maggior numero di perfezionamenti, magari invisibili, micrometrici: oggi rasenta la perfezione. Pesa solo 5 grammi in più di Revolution, che funziona su tutt’altra meccanica davanti, e per molti rappresenta la scelta competitiva più affidabile. Da qualche stagione gode del sistema Monolink all’anteriore, che ne ha ulteriormente migliorato prestazioni meccaniche in serraggio e affidabilità. Entrata e uscita top all’anteriore, che è indipendente dalla consistenza e dalle deformazioni dei topsheet degli sci da gara. Fluidissima in torretta anche se non a livello della magìa di Revolution con i suoi tubetti rotanti sui pin. Tra i competitivi il più maltrattabile.

È un attacco 100% race, la somma tra la trentennale esperienza Dynafit nella tecnologia dei pin e l’estro creativo Di Pierre Gignoux. L’anteriore 100% Dynafit è l’ottimo puntale sulla breccia da qualche stagione in alluminio forgiato in forme molto elaborate in sezione. Collaudatissimo sul campo, dove si dimostra facile da calzare, preciso, sempre efficiente e reattivo. La talloniera è super essenziale in pieno Gignoux-style: i due pin in titanio sono annegati alle estremità della U in materiale plastico, e lo sportellino ruota di 90° appoggiandosi e incastrandosi tra di loro quanto basta a fissarlo in posizione, o restando verticale in fase ski. Solo tre viti fissano la talloniera allo sci. Attacco certificato ISMF data la possibilità di sgancio al valore determinato dal disegno della struttura in plastica.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

ergal, POM, titanio

Posizioni walk:

+37 mm

Range di sgancio:

settaggio gara

Ski-stopper:

non previsto

Innesto coltelli: opzionale Prezzo:

Peso dichiarato:

110 gr

Peso rilevato:

110 gr

Peso puntale:

75 gr

Peso talloniera:

40 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

alluminio forgiato, titanio tecnopolimeri

Posizioni walk: 1 Range di sgancio: n.d. Ski-stopper: no Innesto coltelli:

415 euro

Sito: www.atkbindings.com

Peso dichiarato:

110 gr

Peso rilevato:

110 gr

Peso puntale:

80 gr

Peso talloniera:

30 gr

Viti montaggio:

7 (15 gr)

sì, opzionale (incluso)

Prezzo:

500 euro

Sito: www.dynafit.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

332 > Buyer’s Guide 2019

5

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10


ATTACCHI

SKI TRAB Gara Titan e Gara Titan World Cup

KREUZSPITZE Titanium SCTTT e Pro SCTT

La talloniera adotta e perfeziona alcune tra le soluzioni più affidabili attorno alla molla a U (in titanio nella versione World Cup). Ma il sistema di serraggio del puntale è completamente diverso. L’apparente semplicità e la pulizia del disegno nascondono una grande elaborazione progettuale, soprattutto attorno ai ruotismi dove circa 10 particolari tradizionali sono sostituiti da un solo elemento Titan. Le leve a T in filo tondo di titanio restituiscono un fissaggio forte ma non secco e un’affidabilità assoluta rispetto ai rischi di incidente meccanico (non tutti sanno che Titan sono tra gli attacchi più utilizzati nell’alta classifica delle gare internazionali). Grazie al disegno e alle caratteristiche del titanio un certo assorbimento dei picchi di forza prolunga la vita di tutte le parti del sistema. Niente scatti on-off: la pressione progressiva della mano sulla ampia leva frontale in plastica modula apertura e chiusura dei braccetti porta-pin. L’entrata nell’attacco è sempre sotto controllo, la correzione di un’entrata incerta è cosa immediata. Si impara subito, ed è facilitante specialmente se ci si avvicina al pin-system per la prima volta. Per gli habitué dello scatto dentro-o-fuori è questione di qualche cambio d’assetto per modificare il proprio schema. Look retrò-naked tutta efficienza zero fronzoli.

Attacco race e per un touring molto light con meccanica tradizionale ma di esecuzione accurata. Tutte le parti sono ricavate dal pieno, con i conseguenti vantaggi in precisione e stabilità degli accoppiamenti rispetto a metodi di lavorazione come pressofusione / forgiatura dell’alluminio e piegatura della lamiera di metallo ferroso. Anche Titanium SCTTT si distingue per le linee morbide dei corpi puntale e talloniera, look comune a tutti i prodotti Kreuzspitze. La talloniera ruota di 360° in entrambi i sensi, scattando in posizione ogni 90° ed offrendo così anche due alzi zero per l’appoggio dello scarpone. La leva anteriore appoggia la sua estremità inferiore su una rotellina che può scattare in due sedi successive, modulando il serraggio dei pin in inserti di quote diverse per progettazione e/o usura. In questo SCTTT la molla a U fermata dalla classica spina è in titanio, ed è l’unico elemento strutturale che lo distingue da SCTT con molla in acciaio rivestito, 12 grammi in più e anodizzazione dei particolari in tonalità diverse.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

ergal, titanio, acciaio, plastica

Posizioni walk:

flat + 1

Range di sgancio: n.d. Ski-stopper: opzionale (ski stopper Titan = 62 gr) Innesto coltelli: Prezzo:

no (opzionale)

Peso dichiarato: 112 gr (103,1 gr la versione World Cup) Peso rilevato:

120 gr

Peso puntale:

65 gr

Peso talloniera:

55 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (skialp race)

Materiali:

ergal, titanio, acciaio temprato, tecnopolimero

Posizioni walk:

flat + alzo race

Range di sgancio:

10 fisso

Ski-stopper: opzionale

120 gr

Peso puntale:

70 gr

Peso talloniera:

50 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

439 euro

Sito: www.skitrab.com

Sito: www.kreuzspitze.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

124 gr

Peso rilevato:

Innesto coltelli: opzionale Prezzo:

379,90 euro (469 WC)

Peso dichiarato:

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

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Buyer’s Guide 2019 > 333


ATTACCHI

ATK BINDINGS SLR Release

ATK BINDINGS Trofeo

Si tratta del miglior rapporto tra possibilità di settaggio e leggerezza. È pensato per il touring molto light, o per gareggiare concedendo alle articolazioni dei margini di sicurezza, pesando solo pochi grammi più di SL Evo che è un attacco super competitivo in gara. Ma è possibile regolarne l’apertura laterale, scegliere la versione di molla a U tra le 4 disponibili ai valori 4, 6, 8, 10 per l’apertura frontale, e mette a disposizione tre posizioni walk. Il puntale è lo stesso di di SL Evo, forte, preciso, leggerissimo, con le molle sul solo braccetto Monolink, e permette di insediare lo slot per i coltelli. Secondo noi sopra sci leggeri fino a circa 80 millimetri al centro quasi nessuno coglierà differenze in stabilità tra questa talloniera e la Rotational System presente in ATK Haute Route, unica differenza tra i due modelli alternativi di ispirazione light touring, e pari a 50 grammi il mezzo paio. Se volete attaccarci anche gli stopper, ATK offre da quest’anno Touring Ski Brake, una gamma di 7 freni posteriori tra 75 e 120 mm montati su slitte simil R01.

Tutta la qualità della lavorazione a controllo numerico dal pieno più tutto il know-how ATK sono presenti in ATK Trofeo a un prezzo nettamente inferiore alla media del segmento. Il puntale, per esempio, adotta il disegno Easy Entry System e il braccetto Monolink. I minori costi trasferiti nel prezzo al pubblico si spiegano con tempi-macchina ridotti, che lasciano sui particolari più materiale e forme piene. Il peso totale si assesta a 145 grammi il mezzo paio, che per vincere la Coppa del Mondo possono risultare un po’ troppi, ma non fanno nessuna differenza nelle applicazioni sportive in senso più ampio. In ottica fitness o touring sportivo è perfetto. La funzionalità meccanica sul campo è pari a quella di SL Evo (servirebbero grandi esperienza e sensibilità per distinguerli), fluida, precisa, efficace. In fase di acquisto va scelta una fra le versioni 4, 6, 8 o 10, corrispondenti ai valori di precarico frontale e laterale ATK in talloniera. La versione Plus comprende nella confezione le slitte R01, i fighissimi leash in kevlar con moschettoncino, e gli slot per i coltelli. Se volete anche i freni, ATK offre da questa stagione la gamma Touring Ski Brake: gli stessi stopper di serie su Crest sono disponibili anche su una slitta simil R01 in 7 taglie tra 75 e 120 mm.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (skialp race, light touring)

Materiali:

ergal, POM, acciaio inossidabile

Peso dichiarato:

145 gr

Peso rilevato:

145 gr

Peso puntale:

80 gr

Tipologia:

full pin (light touring)

Materiali:

ergal, POM, titanio

Posizioni walk: 3 posizioni (flat, +37 mm, + 50 mm) Range di sgancio:

5-10 (laterale), verticale predefinito (4, 6, 8, 10)

Ski-stopper:

Peso dichiarato:

135 gr

Peso rilevato:

130 gr

Peso puntale:

70 gr

Peso talloniera:

55 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

(flat, +38 mm, + 42 mm) Range di sgancio:

pre-definito fisso in 4 versioni (4, 6, 8, 10)

Innesto coltelli:

sì (asportabile)

Prezzo:

3 posizioni

65 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

no (opzionale)

Prezzo:

459 euro

379 euro

Sito: www.atkbindings.com

Sito: www.atkbindings.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

334 > Buyer’s Guide 2019

Peso talloniera:

Ski-stopper: no

no (lacciolo incluso)

Innesto coltelli:

Posizioni walk:

5

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10


ATTACCHI

PLUM R 150

KREUZSPITZE Touring Light GT

R sta per Race, il suo nome esteso fino alla scorsa stagione, e 150 per il peso in grammi del mezzo paio. In effetti il peso rientra ancora bene nelle preferenze degli sciatori sportivi, anche se non è più concorrenziale per l’alta classifica. Ma l’architettura molto tradizionale e affidabile ne allarga l’utilizzo al touring leggero e all’alpinista, che può contare su un buon valore 8 Plum di precarico laterale e frontale alla talloniera (il costruttore lo suggerisce per sciatori tra 70 e 90 kg in assetto). La prova al banco ne conferma l’affidabilità, e l’esperienza race-style è garantita dal flap a ribaltamento che velocizza i cambi di assetto ski-walk-ski. L’aggancio davanti risulta piuttosto facile sul campo, tra i migliori per efficacia, e si tratta dello stesso puntale in comune con il nuovo Plum Oazo. C’è in catalogo una versione R 170, comprensiva di slitta con corsa di 20 millimetri sotto la talloniera.

Attacco leggerissimo e minimalista per il touring, ma non essenziale: due regolazioni coassiali a vite dietro la talloniera permettono di scegliere i valori di precarico per le aperture laterali e frontali tra i parametri 5 e 10 del costruttore. A questi livelli di peso in genere si trova il settaggio laterale, e per lo sgancio frontale si sceglie quale molla a U adottare al momento dell’acquisto. Le posizioni di salita sono due, raggiungibili ruotando manualmente a scatti di 90° la talloniera che si impugna e si manovra facilmente sulla sua forma allungata: la zero e l’appoggio a quota touring sulla piastrina in carbonio a vista che chiude a pacco la meccanica. Quest’ultima incontra la suola dello scarpone sullo spigolo e risulta così un po’ aggressiva rispetto alla gomma. Il puntale Kreuzspitze si distingue per le sue forme morbide, le quote abbondanti, e la rotellina sotto leva che scatta in due sedi successive per selezionare il serraggio su inserti scarpone diversi o diversamente usurati.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (skialp race, light touring)

Materiali:

alluminio 7075 lavorato dal pieno, acciaio

Posizioni walk:

flat + 1

Range di sgancio:

8 fisso Plum

Ski-stopper: no Innesto coltelli:

Peso dichiarato:

150 gr

Peso rilevato:

160 gr

Peso puntale:

100 gr

Peso talloniera:

60 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (light touring)

Materiali:

Ergal, acciaio temprato, titanio,

tecnopolimero e fibra di carbonio strutturale Posizioni walk:

2 di serie, 3 con accessorio opzionale

Range di sgancio: 05-10

sì, amovibile, incluso

SSki-stopper: opzionale

359 euro

Innesto coltelli: sì

Prezzo:

Sito: www.fixation-plum.com

Prezzo:

Peso dichiarato:

160 gr

Peso rilevato:

160 gr

Peso puntale:

85 gr

Peso talloniera:

75 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

459 euro

Sito: www.kreuzspitze.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

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Buyer’s Guide 2019 > 335


ATTACCHI

AR HE YE g OF T G bindin T TOURIN LIGH

2019

ATK BINDINGS Haute Route 2.0

DYNAFIT TLT Superlite 2.0 12

Toglietemi tutto ma non la mia talloniera Rotational. Massima essenzialità più massima efficacia, questo è Haute Route. Niente stopper, niente spessori, niente vite longitudinale ammortizzata. Ma ciò a cui sono abituati i super pratici, cioè quelli delle gare, gli alpinisti duri e puri, gli sciatori del ripido incazzato, c’è tutto al suo massimo per leggerezza e performance. Ogni particolare è ricavato CNC dal pieno, massima precisione e stabilità degli accoppiamenti come per tutta la produzione ATK. L’alzatacco a ribalta race-ready rende istantaneo il cambio d’assetto; la talloniera è la iconica Rotational con CRS Cam Release System che stabilizza i pin contrastando torsione e sbandamento, un plus cruciale per sciare forte o nell’esposizione; puntale SL Evo Monolink (dedicato HR 2.0 naturalmente) facile, sicuro, chiude al bacio; nella confezione sono compresi i leash col moschettoncino figo, le capaci slitte R01, e gli slot per i coltelli. Attacco per chi osa e non dosa, il preferito tra i vecchi lupi di montagna nella crew dei nostri test (che usano il leash come portachiavi). Se vi piace ma vi piacerebbe di più con gli stopper, guardate i Touring Ski Brake sul catalogo ATK: sono gli stopper posteriori opzionali, come quelli di Crest, montati su una slitta simil R 01 dedicata.

Leggero ma molto pratico e completo per funzioni e opzioni, TLT Superlite sembra pensato per soddisfare le richieste di chi pratica il touring leggero per andare veloce e lontano, o in alternativa di chi vuole ‘solo’ risparmiarsi e preferisce avere a disposizione comunque i coltelli e la regolazione dei valori di precarico (da 6 a 12! in questa versione uomo). Intanto la possibilità di portarsi nello zaino i leggerissimi stopper e di utilizzarli o meno in discesa è un buon biglietto da visita di per se stessa. L’applicazione del freno alla base della talloniera è rapida, indolore e non necessita di utensili. Per toglierlo basta premere sul bottone a molla con la punta del bastoncino, se proprio non ci siamo messi in tasca quattro grammi di utensile a L. Il puntale è quello race in alluminio forgiato con sede per lo slot amovibile per i coltelli. La talloniera si impugna con ottima ergonomia. Il flap sagomato race-ready riduce al minimo le manovra di cambio d’assetto. Attacco molto smart e molto ben funzionante. È disponibile anche la versione TLT Superlite 2.0 10 con scala 5-10 indicata per donne e pesi leggeri.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (light touring)

Materiali:

ergal, POM, acciaio inossidabile

Posizioni walk:

3 posizioni (flat, +36 mm, +50 mm)

Range di sgancio: 5-10 Ski-stopper:

non previsto (incluso lacciolo)

Innesto coltelli:

Peso dichiarato:

175 gr

Peso rilevato:

170 gr

Peso puntale:

75 gr

Peso talloniera:

95 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

full pin (light touring)

Materiali:

acciaio, alluminio forgiato, plastiche hi-tech

Posizioni walk:

flat + 2

Range di sgancio: 6-12 Ski-stopper:

accessorio opzionale

Prezzo:

499 euro

180 gr

Peso rilevato:

180 gr

Peso puntale:

80 gr

Peso talloniera:

100 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

500 euro

Sito: www.atkbindings.com

Sito: www.dynafit.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

336 > Buyer’s Guide 2019

Peso dichiarato:

Innesto coltelli: amovibile

incluso (asportabile)

Prezzo:

Tipologia:

5

10

0

5

10


ATTACCHI

PLUM Oazo

KREUZSPITZE Touring EL

Oazo è il puntale di R 150 più la nuova talloniera Plum con regolazione dei valori di apertura laterale tra 4 e 10 e flap di aiuto salita. La molla a U fornita è dimensionata per lo sgancio frontale al valore 8 Plum, e così il costruttore indica Oazo a sciatori tra i 40 e i 90 kg in assetto. Con lo sportellino sagomato ribaltabile si hanno a disposizione tre posizioni di salita, tra le quali quella zero a talloniera posizionata trasversalmente allo sci. La sua forma allungata ne facilita la maneggevolezza, a fronte della tradizionale forza elastica delle molle Plum rispetto alla rotazione sull’alberello di perno. L’entrata nel puntale è facilitata a livello race dalla tecnologia Too Facile di Plum. In 200 grammi di semplicità c’è tutto quello che serve per andare in montagna, compresi gli slot porta coltelli facilmente installabili nella sede, e la slitta con corsa di 20 millimetri per posizionare la talloniera entro quasi tre taglie di scarponi. Un attacco semplice da utilizzare, sicuramente affidabile e durevole nel tempo considerandone le quote, agile nei cambi d’assetto in linea con l’utilizzo light touring.

EL sta per entry level, dove entry secondo noi è quello che non ha ancora abboccato ai 50 grammi in meno dell’attacco quando tutto il resto viaggia sulle scale degli etti se non dei chili. Qui c’è tutto quello che serve per fare del sano touring sugli sci, anche leggero e veloce visto che si parla di meno di 250 grammi al mezzo paio comprensivi di slitta da 24 millimetri di corsa. Il corpo della talloniera è praticamente lo stesso di GT, e integra le due regolazioni separate degli sganci laterale e frontale. Diversamente dal carbonio strutturale di GT, il top di EL è una piastrina sagomata in acciaio con un altro appoggio rialzato per aiuto salita. Ruotando la torretta si accede successivamente ogni quarto di giro all’alzo zero e a due livelli di appoggio per il tacco. Il puntale è leggermente diverso a un occhio attento da quello classico Kreuzspitze, soprattutto alla leva, ma lo stile della casa ritorna nelle quote non minimali e soprattutto nella pregiata lavorazione dal pieno CNC. Nella logica touring di questo attacco va considerata l’opzione del freno SSK, acquistabile separatamente. Previo montaggio del minuscolo blocchetto di appoggio SSB da avvitare allo sci poco dietro al puntale, basterà infilare lo stopper nello slot portacoltelli e poi fissarlo a SSB.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (light touring)

Materiali:

alluminio 7075, acciaio

Posizioni walk:

flat + 2

Range di sgancio: 04-10 Ski-stopper: no Innesto coltelli:

sì, amovibile

Prezzo:

Peso dichiarato:

200 gr

Peso rilevato:

215 gr

Peso puntale:

100 gr

Peso talloniera:

115 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (light touring)

Materiali: Ergal, acciaio, tecnopolimeri, titanio Posizioni walk: 3 Range di sgancio: 05-10 SSki-stopper:

sì, accessorio

Innesto coltelli: sì Prezzo:

409 euro

242 gr

Peso rilevato:

230 gr

Peso puntale:

100 gr

Peso talloniera:

130 gr

Viti montaggio:

8 (25 gr)

339 euro

Sito: www.fixation-plum.com

Sito: www.kreuzspitze.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

Peso dichiarato:

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 337


ATTACCHI

AR HE YE g OF T bindin I TOURING SK

2019

MARKER Alpinist 12

SKI TRAB Titan Vario ST Plate

Nella miglior tradizione della casa non si limita a scegliere tra le soluzioni sviluppate negli ultimi trent’anni, ma propone la sua firma. Con leggerezza, annotiamo come prima cosa che si presentano veramente bene, cattivi, aggressivi, essenziali eppure armoniosi nel design: l’ergonomia si apprezza subito, ma prima ancora sono bellissimi oggetti del desiderio, non irraggiungibili se il punto-prezzo seguirà l’interessante listino. Tra le funzionalità ci piacciono la base allargata della torretta rotante; la vite longitudinale lungo la slitta da 15 mm utili con ammortizzazione attiva degli accorciamenti degli sci che si piegano nelle buche - e booster in risposta; la foratura allargata a 38 mm; gli inserti in gomma morbida nelle aree più soggette alla formazione di ghiaccio, sistema adottato sui ramponi per ‘scuotere’ la neve che tende a fare zoccolo o ghiaccio. Se anche funzionassero poco in questo senso, risulterebbero sicuramente silenziosi in marcia. 12 è un valore di tutto rispetto, difficilmente necessario in realtà su attacchini dimensionati per il touring; ma consente di non trovarsi a fondo scala quando si imposta un alpinisticamente confortante 10. Comunque ci sono anche Marker Alpinist 9 (4-9) e le rispettive versioni con slitte Long Travel e stopper.

Il sistema Titan che distingue i puntali degli attacchi Ski Trab da tutti gli altri si accorda con certe esigenze touring ancora meglio che con quelle race. Leggete anche la scheda dei Titan da gara per scoprirne il funzionamento, e pensate quanto potrebbe rivelarsi utile comandare personalmente tutta la calzata dell’anteriore senza scatti e tentativi a vuoto in situazioni precarie di appoggio o in neve soffice. Il set è full optional ma leggerissimo: la slitta con la vite longitudinale di posizionamento della talloniera è solida e stabilizzata su una larga base d’appoggio, adeguata alle dimensioni di sci moderni per il touring leggero; gli stopper non interferiscono con la gomma della suola grazie a un sottilissimo filo metallico semimobile spiralato attorno alle gambe in titanio dei freni; la leva di manovra che blocca gli stopper in posizione per la salita fa anche da appoggio per la suola; slot per i coltelli come inserto accessorio nel set. La forza del proprio personale Titan Release è quella impostata al momento del montaggio, determinata dalla scelta della molla a U.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (touring)

Materiali:

alluminio forgiato, acciaio,

tecnopolimeri caricati carbonio, gomma Posizioni walk:

3 posizioni: flat, 5°, 9°

Range di sgancio: 6-12 Ski-stopper:

sì, accessorio + versioni Long

Peso dichiarato:

245 gr

Peso rilevato:

255 gr

Peso puntale:

110 gr

Peso talloniera:

145 gr

Viti montaggio:

8 (20 gr)

Tipologia:

full pin (skialp race, light touring)

Materiali:

ergal, titanio, acciaio, plastica

Posizioni walk: 2 Range di sgancio: fisso a secondo della molla, R8, R10, R12 Ski-stopper:

sì (ski stopper titan, 62 gr)

Innesto coltelli: si

Travel Innesto coltelli: sì

Prezzo:

Prezzo:

Sito: www.skitrab.com

da 349 euro

da 434,90 euro

Peso dichiarato: Peso rilevato:

260 gr 285 gr (con ski stopper)

Peso puntale: Peso talloniera:

75 gr 210 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

8 (25 gr)

Sito: www.marker.net

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

338 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10


ATTACCHI

ATION INNOVWARD A

ATK BINDINGS Crest

PLUM Pika

C’è tutto in questo nuovo attacco, che si distingue per il prezzo contenuto rispetto alla qualità del pacchetto e di ogni singolo elemento. Il forte abbattimento dei tempi-macchina per ricavare dal pieno le linee morbide di questo progetto ben integrato si traduce in un sensibile vantaggio economico finale. Il nuovissimo freno è posteriore in controtendenza alla tradizione ATK. Secondo noi è meglio perché, nascosto sotto la scarpa e comunque arretrato oltre la metà dello sci, è più efficace, protetto, e ingombra meno in ogni fase. I piedini in plastica co-iniettati sul filo sono gli stessi della nuova generazione ATK con superficie frenante triplicata. L’ottima talloniera Rotational fa la differenza col resto del mondo quando lo sciatore spinge forte, contrastando torsione e sbandamento della scarpa. Può essere riposizionata di +/- 10 millimetri agendo sulla stessa vite longitudinale che garantisce una corsa elastica alla talloniera in caso di cassettate quando lo sci si piega nelle buche. Il tutto è molto smart, filante nelle linee, pulito. Siamo sicuri che piacerà dal touring fino al freeski.

La base di partenza è il classicissimo Wepa, probabilmente con Guide l’attacco più riconoscibile e da lungo tempo commercializzato di Plum. Niente concessioni al superfluo, ma regolazione del valore di sgancio presente. All’essenzialità caratteristica di Wepa, Pika aggiunge qualche opzione: più comfort tramite il flap ribaltabile di aiuto salita sopra la talloniera; più stabilità e controllo tramite la base di appoggio per il tacco dello scarpone; la possibilità di acquistare come accessori gli stopper leggeri dedicati (85 grammi il mezzo paio), da fissare a Pika al posto dell’appoggio per il tacco tramite una vite a cavo esagonale. Con questa opzione, Pika raggiunge la versatilità necessaria per coprire gran parte delle preferenze diffuse in ambito touring classico.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin

Materiali:

alluminio 7075, acciaio inossidabile, POM

Posizioni walk:

flat, +30 mm +50 mm

Range di sgancio: 5-10 Ski-stopper:

sì (75, 86, 91, 97, 102, 108, 120)

Innesto coltelli: sì Prezzo:

399 euro

Peso dichiarato:

280 gr

Peso rilevato:

285 gr (con ski stopper)

Peso puntale: Peso talloniera:

80 gr 205 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (light touring, touring)

Materiali:

alluminio 7075, acciaio

Posizioni walk:

flat + 1 (50 mm)

Range di sgancio: 4-10 Ski-stopper:

no (opzionale)

Innesto coltelli: sì Prezzo:

Peso dichiarato:

280 gr

Peso rilevato:

290 gr

Peso puntale:

100 gr

Peso talloniera:

190 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

449 euro

Sito: www.fixation-plum.com

Sito: www.atkbindings.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT.SX

SGANCIO ANT.SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 339


ATTACCHI

ATK BINDINGS RT 2.0

DYNAFIT TLT Speedfit

Il glorioso ATK RT disponibile fino a due stagioni fa ha preso due strade: una ancora più radicale diretta nel senso dell’essenzialità, e si chiama Haute Route 2.0 (aggiungendo lo sportellino pulisce ulteriormente i cambi di assetto). L’altra in direzione opposta incontra la domanda di fiducia riposta da molti nello stopper. Il freno è quello tradizionale ATK anteriore, nella posizione sempre facilmente accessibile davanti al puntale tradizionale (con ambedue i braccetti armati di molle come in Raider 12; in Haute Route 2.0 invece si tratta del puntale SL Evo col monolink - ma dedicato HR 2.0). RT 2.0 è un leggerissimo full optional che include plus evidenti come la slitta R01 con corsa utile di ben 30 millimetri, e altri meno evidenti come il sistema di entrata facilitato e cinque scatti di serraggio delle ganasce anteriori per serrare al meglio inserti di misura diversa. Comunque il cuore di RT 2.0, la parte che lo fa pulsare di forza, resta la talloniera Rotational con la sua resistenza alla torsione dei pin e l’assenza di sbandamento. Il che permette di chiudere un occhio sullo sfottò per il quale esistono due tipi di scialpinisti: quelli con gli ski stopper, e gli scialpinisti.

È un attacco abbastanza leggero per il touring, piuttosto forte rispetto a torsione e sbandamento, che potrebbe essere preso in considerazione sconfinando anche in chiave light e free. Le forme arrotondate e pulite della talloniera nascondono una meccanica delle molle differente da quella tradizionale Dynafit, tutt’ora presente nei Radical, e determinano una migliore resistenza alla torsione dei pin e alla rotazione in sbandamento nelle curve condotte. Le stesse forme rendono la talloniera piacevolmente maneggevole ancor prima della veloce disposizione dei flap di aiuto salita. Speedfit è la linea di prodotti Dynafit dedicati all’ispirazione sportiva/fitness del touring su sci e pelli, comprendente anche la pratica in pista: l’abbinamento dei freni sembra coprire particolarmente bene quest’ultima applicazione, data l’obbligatorietà (e l’opportunità, suvvia!) del loro utilizzo in tale contesto. TLT Speedfit non è certificato TÜV come ‘attacco di sicurezza’ ma i suoi valori al banco parlano di massima affidabilità. Magari al vostro assicuratore la cosa non interessa, ma alle vostre ginocchia sicuramente sì.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (touring)

Materiali:

ergal, POM, acciaio inossidabile

Posizioni walk:

3 posizioni (flat, +36 mm,+50 mm)

Range di sgancio: 05-10 Ski-stopper:

75, 86, 91, 97 mm (102, 108, 120, 135 mm opzionali)

Innesto coltelli:

integrato nella base puntale

Prezzo:

Peso dichiarato:

290 gr

Peso rilevato:

290 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

160 gr (con ski stopper)

Peso talloniera:

130 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (touring)

Materiali:

alluminio forgiato,

acciaio inossidabile, acciaio legato/chromoly, tecnopolimeri Posizioni walk: 3 Range di sgancio: Ski-stopper:

Peso puntale:

125 gr

Peso talloniera:

165 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

sì, fisso

Sito: www.dynafit.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

340 > Buyer’s Guide 2019

290 gr

430 euro (con ski-stopper)

Sito: www.atkbindings.com

SGANCIO ANT. DX

310 gr

Peso rilevato:

sì, opzionale

Innesto coltelli: Prezzo:

509 euro

5-10 DIN

Peso dichiarato:

5

10

0

5

10


ATTACCHI

ATK BINDINGS Raider 12 2.0

ATK BINDINGS Freeraider 14 2.0

Raider 12 ha avuto successo presso gli sciatori alpinisti tradizionali e di alto livello fin dalla presentazione della prima versione. Un po’ di forza in più alle molle regala quella fiducia che serve nelle situazioni esposte; la leggerezza è notevole nonostante la presenza di ogni comfort, dalle cinque posizioni di salita alla manovrabilità generale, passando per il settaggio immediato del freno; la corsa di 30 millimetri della slitta copre quasi quattro taglie MP; la molla in testa alla vite longitudinale ammortizza le imbarcate violente dello sci nelle buche, e sostiene la risposta elastica in uscita di curva. Rispetto a Freeraider 14 ci sono due punti di carico ATK in meno e lo Spacer regolabile sottotacco non è compreso (ma è facilmente installabile nella sede prevista). Naturalmente la talloniera è la fermissima Rotational System, da sempre il valore sciistico aggiunto di ATK.

La destinazione freeride di questo attacco si desume dalle funzionalità dedicate perfino più che dalla forza delle molle. Nella base della talloniera è integrato l’appoggio regolabile in altezza Spacer, con carrello per lo svincolo trasversale di suole in gomma. La stessa base è anche la slitta longitudinale regolabile a vite e scorrevole nel preciso binario a coda di rondine, il migliore per prevenire tolleranze e usura. La vite longitudinale che posiziona la talloniera include E.R.S, un’ammortizzazione elastica che accompagna la deformazione dello sci in accorciamento e ne potenzia la risposta in ritorno. Le basi allargate distribuiscono le forze sulle superfici ampie degli sci XL, così come la conseguente disposizione della foratura (il puntale è ancorato allo sci con 8 viti!). Freeraider 14 rappresenta la frontiera full pin del freeride, per ritardare o evitare l’adozione di attacchi step-in alpini, di Shift, o di attacchi ibridi molto strutturati.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (touring, freetouring)

Materiali:

ergal, POM, acciaio inossidabile

Posizioni walk:

5 posizioni

(flat, +38 mm, +41 mm, +48 mm, +58 mm) Range di sgancio: 5-12 Ski-stopper:

sì (86, 91, 97, 102, 108, 120 mm)

Innesto coltelli:

sì, integrato nella base del puntale

Prezzo:

Peso dichiarato: Peso rilevato:

350 gr 355 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

170 gr (con ski stopper)

Peso talloniera:

185 gr

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Tipologia:

full pin (freetouring)

Materiali:

ergal, POM, acciaio inossidabile

Posizioni walk:

5 posizioni

(flat, +38 mm, +41 mm, +48 mm, +58 mm) Range di sgancio: 8-14 Ski-stopper:

sì, 97, 102, 108, 120 mm (135 mm disp. come accessorio)

Innesto coltelli: sì, integrato nella base puntale Prezzo:

555 euro

589 euro

Sito: www.atkbindings.com

Sito: www.atkbindings.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

Peso dichiarato: Peso rilevato:

395 gr 375 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

190 gr (con ski stopper)

Peso talloniera: 185 gr (spacer 25 gr) Viti montaggio:

8 (15 gr)

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

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Buyer’s Guide 2019 > 341


ATTACCHI

G3 Ion LT 12

FRITSCHI Vipec EVO 12

In attesa dell’arrivo in Italia di G3 Zed, (putroppo non disponibile per il test), Ion LT 12 è l’alternativa essenziale al suo omologo non-LT. Il peso in meno si spiega con l’assenza del freno, ma tutto il resto della grande qualità G3 c’è (date un’occhiata alla scheda di ION 10 e 12 per ragguagli). C’è anche la funzionalità secondo noi più importante, e cioè la stabilità della talloniera rispetto allo sbandamento in pivot sul suo asse durante le virate più energiche. Il contatto tra inserto nel tacco della scarpa e corpo della talloniera, unito ai due pin insediati, spinge su una molla che ammortizza le imbarcate dello sci nelle buche e lo ravviva in ritorno. Dato l’alto valore di precarico impostabile e l’ottimo responso al banco lo vediamo bene nel touring e nel freetouring alpinistici sopra sci belli sostenuti e sotto sciatori belli cattivi. Aggiungiamo qui per ragioni di spazio che i puntali G3 non prevedono lo slot per i coltelli secondo lo standard Dynafit condiviso da tutti qui in Europa. Però i coltelli G3 sono universali ed utilizzabili con tutti gli attacchi a pin e su quelli telemark, con un ancoraggio semplice, intuitivo ed effettuabile con una sola mano senza scalzare gli sci.

Quando Fritschi decise di imboccare la strada degli attacchi a pin, lo fece in modo completamente diverso da quanto presente fino al momento sul mercato. C’è in Vipec molta elaborazione meccanica, anche complicata e dalla caratteristica impronta svizzera, con l’obiettivo di superare alcuni limiti che il sistema dei pin interponeva rispetto alla sicurezza. Dopo un inizio faticoso, i limiti più importanti del pin ad essere superati effettivamente da Vipec sono lo sgancio laterale anteriore e quello, durante la fase walk, in caso di travolgimento sotto valanga. Il relativo precarico è facilmente impostabile, come negli attacchi step-in. Questi plus sono condivisi anche col puntale di Tecton, pensato per aprirsi in salita sotto spinte sensibilmente superiori a quelle della progressione. Con Tecton è condiviso anche lo scorrimento della talloniera su una slitta, a cura della leva superiore, dove si selezionano le posizioni ski e walk, cosa che annulla la possibilità di sbandamento in pivot nei momenti di maggiore spinta in curva. L’appoggio contemporaneo nei pin, sullo skistopper e contro il corpo della talloniera salda scarpa e attacco in un corpo unico solido e stabile. Attacco di area touring/freetouring per sciatori molto attenti alla salvaguardia dell’apparato muscolo-scheletrico.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia: -

Peso dichiarato:

500 gr

Peso rilevato:

505 gr

Tipologia:

full pin (touring, freetouring)

Materiali:

alluminio, acciaio e differenti tipi di plastica

Posizioni walk:

flat + 2 flap sovrapponibili su entrambi i lati

Range di sgancio: 5-12

Peso dichiarato:

456 gr

Peso rilevato:

465 gr

Peso puntale:

170 gr

Peso talloniera:

295 gr

Viti montaggio:

8 (20 gr)

Materiali: Posizioni walk: Range di sgancio: Ski-stopper:

5-12 DIN sì (80, 90, 100, 110 mm)

Innesto coltelli:

sì (opzionale)

Ski-stopper: opzionali

Prezzo:

Innesto coltelli: sì

Sito: fritschi.swiss

Prezzo:

Peso puntale:

275 gr

Peso talloniera:

230 gr

Viti montaggio:

8 (20 gr)

575 euro

440 euro

Sito: www.genuineguidegear.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

342 > Buyer’s Guide 2019

5

10

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ATTACCHI

DYNAFIT ST Radical

FRITSCHI Tecton 12

Punto primo: ST Radical è tra i pochissimi attacchi full pin definibili ‘attacchi di sicurezza’ secondo la norma DIN ISO 13992 e con certificazione TÜV. Poi ognuno deve decidere per se stesso, soprattutto in base a dove andrà in montagna, cosa significhi ‘sicurezza’: l’attacco che si apre quando deve e salva i legamenti, o lo sci che resta attaccato al piede in una situazione alpinistica. Radical ST ha tutto, proprio tutto, dallo ski stopper robusto con carrello trasversale che libera lateralmente il tacco in gomma, ai fine corsa anteriori per centrare a colpo sicuro lo scarpone rispetto ai pin. Ogni manovra risulta agevolata dalla buona ergonomia generale, anche il posizionamento dei due flap ribaltabili di aiuto salita facilmente selezionabili col bastoncino. Il puntale ruota sul piano orizzontale quanto basta a liberare la gamba in apertura laterale senza avvertire nulla di spiacevole. Il suo fratello maggiore Rotation 12 lavora sulla scala DIN 5-12 invece che 4-10, ha forme più elaborate ed abbondanti, più corsa della slitta talloniera, foratura allargata all’anteriore e allungata posteriormente, piedini degli stopper super artigliati.

È un attacco ibrido puro, scusate l’ossimoro, cioè senza telaio e talloniera al seguito dello scarpone in camminata, con tecnologia a pin davanti e step-in dietro. Diciamo ‘vero’ perché non richiede adattamenti meccanici del tacco come invece TR2 di Ski Trab, se la scarpa è ISO 9523. Andrebbe confrontato più propriamente con Marker Kingpin per pensiero meccanico e target. Le sue funzionalità sul campo in entrata, uscita e cambi di assetto sono tutte sempre a portata di mano. Qual è il motivo per il quale si sceglie un attacco ibrido invece di un full-pin o di un attacco con telaio? La coesistenza di a) contatto fisico diretto e solido tra scarpa e sci; b) peso accettabile, no talloniere e telai da sollevare a ogni passo, no effetto piastra, no tolleranze nei relativi ruotismi e accoppiamenti; c) sicurezza attraverso la relativa meccanica delle aperture. Tecton soddisfa tutti i requisiti e, per quanto tocca la sicurezza, anche quello più difficile e cioè lo sgancio laterale all’anteriore. Cosa ci piace tanto: tutte le operazioni di cambio d’assetto ski-walk-ski si fanno benissimo senza uscire dall’attacco, attraverso pressioni successive sulla talloniera. Cosa ci piace meno: lo stop di appoggio per il naso dello scarpone, che impedisce allo sci di basculare rispetto all’orizzontale nei recuperi infilati delle inversioni. Chi fa passi molto aperti potrebbe soffrirlo.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (touring)

Materiali:

alluminio forgiato, acciaio

inossidabile, acciaio legato/chromoly, tecnopolimeri Posizioni walk:

flat, +2

Range di sgancio:

4-10 DIN

Ski-stopper: sì Innesto coltelli: Prezzo:

sì, fissi

Peso dichiarato:

550 gr

Peso rilevato:

535 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

150 gr

Peso talloniera:

380 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

8 (25 gr)

Tipologia:

pin ibrido (freetouring)

Materiali: alluminio, acciaio, plastiche hi-tech Posizioni walk:

flat, +2

Range di sgancio:

5-12 DIN

Ski-stopper: sì Innesto coltelli: sì Prezzo:

Peso dichiarato:

630 gr

Peso rilevato:

525 gr

Peso puntale:

270 gr

Peso talloniera:

255 gr

Viti montaggio:

8 (25 gr)

509 euro

Sito: www.fritschi.swiss

da 450 euro

Sito: www.dynafit.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

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Buyer’s Guide 2019 > 343


ATTACCHI

PLUM Yak 14 Stopper

G3 Ion 12

Si tratta dell’attacco più strutturato e completo di Plum. Sul modulo di partenza dei Guide, Yak adotta una base d’appoggio e una foratura sullo sci più larga, e anche le taglie degli stopper da scegliere al momento dell’acquisto seguono una scala XL tra 105 e 135 millimetri. La slitta della talloniera ha una corsa utile di 30 millimetri. Oltre all’altezza zero per il passo, le due posizioni di aiuto salita sono comuni a tutti i Guide e gli Yak alle quote di 59 e 84 millimetri, notevoli come da tradizione transalpina, e selezionabili ruotando la talloniera tramite il puntale del bastoncino che viene guidato facilmente nella base dell’alzatacco alto. Lo slot per i coltelli accoglie lo standard originale ed è ricavato dal pieno in monoblocco col puntale. La lavorazione CNC dal pieno è una tra le caratteristiche della produzione Plum. La precisione tra gli accoppiamenti che ne risulta aggiunge un sensibile plus di efficienza, efficacia e durabilità alla meccanica. Plum può così garantire i suoi prodotti best seller tra i tre e i cinque anni (due per le versioni Rental=noleggio e R99), a seconda degli elementi consumabili presenti, come gli stopper.

ION 10 e 12 di G3 sono attacchi full pin per il touring e il freetouring fighissimi da guardare, da toccare, e ancora più da utilizzare. La base progettuale è comune all’idea storica di Fritz Barthel raccolta da Dynafit, ma tutta l’elaborazione successiva è originale. Questi sono modelli full optional, e ogni particolare è allo stato dell’arte. Le forme armoniose e arrotondate non sono mai finalizzate alla sola presentazione, ma si tratta di design a 360° che fa coincidere forza della struttura, risposta fluida e precisa della meccanica, grande ergonomia delle funzioni (manovrarli è un vero piacere, anche senza guanti), scarico della neve. Anche i trattamenti di superficie dell’alluminio concorrono alle caratteristiche fisiche del prodotto. I G3 prevedono l’appoggio della talloniera contro l’inserto pin tech nel tacco dello scarpone. La molla su cui spinge ammortizza gli accorciamenti dello sci e ne esalta la reattività, oltre a contrastare la tendenza a ruotare in pivot sul perno quando la forza centrifuga si fa cattiva. Fine corsa di riferimento per puntare lo scarpone all’altezza dei pin anteriori. Foratura allargata per spalmare meglio le forze anche su sci L/XL. Riscontri al banco molto buoni. Tra Ion 10 e Ion 12 variano le scale dei valori di precarico: rispettivamente 4-10 e 5-12, e la tinta più scura delle parti anodizzate grigie.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

full pin (freetouring)

Materiali:

alluminio 7075, acciaio, plastica

Posizioni walk:

flat + 2

Range di sgancio: ND. per sciatori tra 70 e 140 kg Ski-stopper: sì Innesto coltelli: sì Prezzo:

560 euro

Peso dichiarato:

550 gr

Peso rilevato:

560 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

185 gr

Peso talloniera:

375 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

8 (15 gr)

Sito: www.fixation-plum.com

Tipologia:

full pin (touring, freetouring)

Materiali:

alluminio, acciaio e differenti tipi di plastica

Posizioni walk:

flat + 2 flap sovrapponibili su entrambi i lati

Range di sgancio: 5-12 Ski-stopper:

si, compresi

Innesto coltelli: sì Prezzo:

Peso dichiarato: Peso rilevato:

580 gr 610 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

175 gr

Peso talloniera:

435 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

8 (20 gr)

495 euro (450 Ion 10)

Sito: www.genuineguidegear.com

Analisi

Analisi SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

(altri inserti)

(altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA

SGANCIO TALLONIERA

(altri inserti)

(altri inserti)

0

344 > Buyer’s Guide 2019

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ATTACCHI

AR HE YE g OF T bindin etouring fre

2019

SKI TRAB TR2 Green 7/13

DYNAFIT ST Rotation 12

In redazione abbiamo un pallino per Ski Trab TR2. È più di un attacco ibrido perché non si limita a unire la camminata sui pin con il bloccaggio step-in del tallone. Entrambe le funzioni sono massimizzate nelle loro applicazioni per efficienza e per efficacia. TR2 permette di passare agilmente sul campo tra tutte le combinazioni immaginabili di assetto senza necessità di scatti, colpi step-in, mira da cecchino. Il peso è contenuto entro parametri touring classici. TR2 risolve velocemente e meglio di ogni altro attacco, a pin o step-in o ibrido, la gamma di situazioni difficili tipiche del mestiere di Guida alpina specializzata nell’accompagnamento sugli sci. Per tutte: una rapida scaletta in un passaggio scabroso o per tornare rapidamente sul cliente in difficoltà, un tratto in discesa con le pelli, un traverso davvero ripido ed esposto. Alcuni limiti ‘commerciali’, come la necessità dell’adattatore metallico al tacco, ne rallentano la diffusione ma andrebbero piuttosto considerati dei plus tecnici. TR2 soddisfa richieste avanzate nel touring e nel freetouring di ispirazione molto alpinistica, con spunti super nel ripido.

Si tratta di un’evoluzione di Radical ST nel senso della stabilità e del controllo. L’elemento comune più significativo resta però la certificazione TUV di questi full-pin come attacchi di sicurezza per il touring secondo la norma DIN-ISO 13992. Questi attacchi vanno regolati correttamente e poi sganciano quando devono sganciare, in tutte le direzioni comprese quella orizzontale anteriore che tanto interessa i legamenti collaterali del ginocchio nelle situazioni tipiche di caduta su nevi non lavorate. I risultati del test al banco sono eloquenti. Insomma a Rotational non manca proprio niente, e tutto è sviluppato anche nel senso del comfort. Il centraggio della punta allo scarpone sui pin anteriori risulta più facile che entrare in un attacco step-in alpino: si aggancia letteralmente a occhi chiusi grazie agli stop integrati sulla ganascia. La corsa elastica della talloniera (che appoggia contro l’inserto dello scarpone, non deve assolutamente essere distanziata dei vecchi 4 millimetri) è di ben 10 millimetri: a disposizione per ammortizzare gli accorciamenti dello sci che si piega e per potenziarne la risposta successiva. I piedini degli stopper sono tra i pochi del panorama ad avere chances di efficacia sui fondi variabili e sui terreni anche ripidi della montagna aperta.

Scheda tecnica

Rilevamenti

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

pin ibrido (touring, freetouring, freeride)

Materiali:

ergal, titanio, acciaio, magnesio, plastica

Posizioni walk:

flat, +2

Range di sgancio: 7/13 – oppure versione 5/11 Ski-stopper: sì Innesto coltelli: sì Prezzo:

479,50 euro

Peso dichiarato:

623 gr con ski

stopper, 550 gr senza Peso rilevato:

250 gr

Peso talloniera: 360 (con ski stopper) Viti montaggio:

full pin (touring)

Materiali:

alluminio forgiato,acciaio

inossidabile, acciaio legato/chromoly,

610 gr con ski stopper

Peso puntale:

Tipologia:

9 (25 gr)

tecnopolimeri Posizioni walk:

flat, +2

Range di sgancio:

4-12 DIN certificato TÜV

Innesto coltelli: Prezzo:

Analisi non testato

SGANCIO ANT. DX

non testato

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. SX

non testato

SGANCIO ANT. SX

SGANCIO ANT. SX

non testato

SGANCIO TALLONIERA

non testato

SGANCIO TALLONIERA

non testato

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit) (altri inserti)

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Peso talloniera:

410 gr

Viti montaggio:

8 (20 gr)

SGANCIO ANT. DX

SGANCIO ANT. DX

(altri inserti)

200 gr

sì, fissi

Analisi

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

610 gr

Peso puntale:

da 520 euro

Sito: www.dynafit.com

(altri inserti)

625 gr

Peso rilevato:

Ski-stopper: sì

Sito: www.skitrab.com

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

Peso dichiarato:

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit) (altri inserti)

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX (altri inserti)

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA (altri inserti)

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Buyer’s Guide 2019 > 345


ATTACCHI

COME LEGGERE GLI AWARDS

Best of Bindings 2019 C’è un bel movimento anche tra gli attacchi, che sono ormai in grado di interagire in modo attivo o almeno proporzionato con sci e sciatore, e non solo nelle funzionalità. In sciata non più accrocchi passivi e perfino cedevoli, o almeno non tutti. Ecco i migliori secondo noi.

Binding of the year Skialp Race - ATK Bindings AR HE YE g OF T bindin IALP RACE SK

2019

Revolution WC resta un riferimento sul campo e fa anche brillare gli occhi all’intenditore di cose di meccanica. Il godimento nell’entrarci ne giustifica da solo l’acquisto. Binding of the year Light Touring - ATK Bindings Haute Route 2.0 è leggero, essenziale, pulito (nelle forme

AR HE YE g OF T G bindin T TOURIN LIGH

2019

e nell’utilizzo), eppure è un mostro di stabilità che potrebbe lavorare bene anche in un set freetouring. Monta la nostra talloniera preferita, e poi è bello. Binding of the year Ski Touring - Marker Alpinist 12 è potente, introduce elementi di design significativi oltre che molto attraenti, e al banco ha esibito una regolarità

AR HE YE g OF T bindin I TOURING SK

2019

di risposta da orologio svizzero pur in assenza di certificazione. Sapere o non sapere a quanto stai effettivamente precaricando l’attacco è come sapere o non saper fare i nodi. Anche il suo prezzo molto accessibile fa parte di questo riconoscimento. Binding of the year Freetouring - Dynafit ST Rotation 12 ha tutto per soddisfare ogni esigenza freeski sui pin

AR HE YE g OF T bindin etouring fre

2019

e per chi vuole sciare oltre le dinamiche standard la certificazione TÜV - DIN come attacco di sicurezza è il riferimento più certo. Ci piace molto anche la foratura ben allargata sullo sci. Binding of the year Freeride - Salomon / Atomic Shift - Ci siamo, finalmente. Full pin + full step-in in un

AR HE YE g OF T bindin REERIDE F

2019

MARKER Kingpin 13 È il primo degli ibridi propriamente detti, che ha aperto la strada alla combinazione talloniera step-in di tipo alpino + puntale a pin, e cioè: si cammina senza dover sollevare a ogni passo il peso di un telaio e di una talloniera; si scia godendo della salda unione tra sci e scarpa offerta dalla pressione della talloniera sul tallone. Sotto l’aspetto sciistico esigente resta in sospeso il compromesso dei pin all’anteriore. La necessità di un contatto pieno e forte tra sci e scarpa diventa cruciale per esprimere la performance di sciatori forti e tecnici sopra sci molto grandi e strutturati. Per questi casi Marker propone Jester (e in salita bisogna eventualmente arrangiarsi), mentre Kingpin si pone come attacco per tourer e free tourer esigenti ma non ancora rider da linea a tutta. Il puntale vuole comunque contribuire alla fermezza dell’assetto attraverso dimensioni oversize e la terza molla per ogni braccetto porta-pin. Questi ultimi non sono ricavati dal pieno, ma forgiatura e design da parte della gallese DMM rappresentano una garanzia per ogni buon conoscitore delle cose di montagna. La selezione ski-walk tramite spostamento della talloniera sulla slitta non ha dato problemi legati al ghiaccio. Le tolleranze del carrello talloniera sulla slitta, sensibili a vuoto, scompaiono del tutto a scarpa inserita.

solo attacco. E che molla! Gli sci easy rider accettano

Scheda tecnica

Rilevamenti

abbastanza bene anche gli ibridi, e perfino i full pin più

Dati dichiarati

*senza viti

strutturati. Ma i pro model e i nostri tester aspettavano esattamente Shift.

Tipologia:

pin ibrido

Materiali: n.d. Posizioni walk:

Innovation Award ATK Bindings Crest è una combinazione nuova e

ATION INNOVWARD A

intelligentissima di funzione, qualità e prezzo. In tanti

flat + 2

Range di sgancio:

6-13 DIN certificato TÜV

Ski-stopper: sì Innesto coltelli: sì Prezzo:

da 539 euro

Sito: www.marker.de

Peso dichiarato: Peso rilevato:

650 gr 760 gr (con ski stopper)

Peso puntale:

190 gr

Peso talloniera:

570 gr (con ski stopper)

Viti montaggio:

9 (20 gr)

potrebbero fornire un risultato simile, ma a questo prezzo c’è solo Crest. Quella slitta, per esempio, è la base ideale per la talloniera Rotational. Prezzo minimo, risultato massimo.

Salomon / Atomic Shift conferma che ribaltare la

ATION INNOVWARD A

prospettiva è a volte il modo migliore per risolvere i problemi. Basta slitte alla talloniera, cambio d’assetto lì davanti: davanti agli occhi, e passi dai pin a step-in senza neppure tanta complicazione meccanica.

Analisi SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. DX (altri inserti)

SGANCIO ANT. SX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO ANT. SX (altri inserti)

E perché mai niente Innovation Award per Dynafit Pintech P49? Perché vedere cammello.

SGANCIO TALLONIERA

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

SGANCIO TALLONIERA (altri inserti)

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346 > Buyer’s Guide 2019

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ATTACCHI

ATION INNOVWARD A

AR HE YE g OF T bindin REERIDE F

2019

SALOMON S/LAB SHIFT MNC 13 Attenzione: attacco che non c’era. È oltre gli ibridi come KingpinTecton e TR2, o meglio è diverso perché elimina del tutto il compromesso. Si sale imperniati nei pin dell’attacco, senza sollevare talloniere insieme al tallone, come in ogni attacco full pin e negli ibridi. Ma quando si scende, oltre al posteriore sotto la talloniera, anche la punta dello scarpone viene pressata solidamente sullo sci come in un attacco step-in alpino. Perché Shift è un attacco step-in alpino a tutti gli effetti in fase Ski. Una iniziale somiglianza con TR2 all’anteriore risulta ingannevole dopo aver visto come funziona Shift. Niente telai, niente effetto piastra, niente slitte per liberare e vincolare la talloniera (il cuore del progetto si concentra al puntale), niente giochi. Al loro posto, MNC: Multi-Norm Certificated, la compatibilità certificata TÜV con le suole ISO 5355, GripWalk e WTR. Questo è precisamente l’attacco atteso da due tribù di sciatori che più distanti non potrebbero sembrare: forti sciatori su sci XL forti, che vorrebbero

l’attacco alpino per estrarre il 100% dai loro sci ma si beccano il problema di salire tanto in montagna. E invece sciatori di resort da salite limitate sulle pelli ma ventimila metri al giorno sugli impianti sciati dappertutto. Shift restituisce significato alla scelta di scarponi overlap quattro ganci, o equivalenti altrettanto strutturati, sopra sci da performance non adeguatamente interfacciati da attacchini full pin. La scarpa risulta ancora abbastanza bassa sullo sci, i cambi di assetto sono agili, va solo regolato correttamente l’appoggio anteriore basculante sotto l’avampiede per sincronizzarlo alla norma e alla curvatura della scarpa scelta (operazione foolproof). Atomic Shift è lo stesso attacco, con grafica diversa. Shift è roba seria, monta molle 13 DIN veri, non da vetrina, vuole montaggio e regolazione precisi, e poi finalmente via a Mach1 resuscitando sci un po’ troppo mortificati dai pin. I tester freeride non chiedevano di meglio. (Scheda valida anche per Atomic Shift MNC 13, nella foto piccola)

Analisi SGANCIO ANT. DX

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

Scheda tecnica

Rilevamenti

Dati dichiarati

*senza viti

Tipologia:

SGANCIO ANT. DX

ibrido e full step-in (freetouring-freeride)

(altri inserti)

Materiali:

SGANCIO ANT. SX

acciaio, alluminio, tecnopolimeri e compositi

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

Posizioni walk:

SGANCIO ANT. SX (altri inserti)

Range di sgancio:

SGANCIO TALLONIERA

Ski-stopper:

(inserti Quick step-in e Master Step Dynafit)

2°, 10° 6.0-13.0 DIN

Peso dichiarato:

850 gr

Peso Rilevato:

725 gr

Peso puntale:

435 gr

Peso talloniera:

290 gr

Viti montaggio:

8 (20 gr)

sì (90, 100, 110, 120 mm)

Innesto coltelli: sì

SGANCIO TALLONIERA

Prezzo:

(altri inserti)

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450 euro

Sito: www.salomon.com

Buyer’s Guide 2019 > 347


PELLI

348 > Buyer’s Guide 2019


PELLI

BUYER’S GUIDE 2019

T E S T P E L L I

SOTTO LA PELLE Pubblichiamo in esclusiva il dettagliato test realizzato da Outdoor Hub in collaborazione con l’Università di Innsbruck su sette tessilfoca: scorrimento, grip, facilità di utilizzo ai raggi x. Sulla neve e in laboratorio

a cura di JÜRG BUSCHOR/OUTDOOR HUB, MICHAEL HASLER/ CENTRO DI RICERCA PER LA NEVE, LO SCI E GLI SPORT ALPINI DELL’UNIVERSITÀ DI INNSBRUCK

rider: DAVIDE MAGNINI

photo: ALICE RUSSOLO

spot: GHIACCIAIO PRESENA

Buyer’s Guide 2019 > 349


PELLI

alire per scendere. Fare scialpinismo o snowboard-alpinismo significa salire con le proprie forze prima di divertirsi in discesa. La fatica nell’ascesa dipende da un certo numero di fattori: quanti metri di dislivello si sono già accumulati e la quota sono sicuramente importanti, ma il comportamento delle pelli sulla neve può fare la vera differenza. A chiunque pratichi scialpinismo è sicuramente capitato qualche volta di avere problemi con le tessilfoca: o è la colla che non attacca più, o è la neve che si accumula sotto agli sci a formare uno zoccolo, oppure ancora è venuto meno il grip.

S

Tutti questi problemi portano a uno spreco inutile di energia e possono diventare un elemento di pericolo, però molti, troppi scialpinisti iniziano a prendersi cura delle pelli quando si ritrovano a maledirle nel bel mezzo di una gita. Per la prima volta è stato realizzato un test molto dettagliato, non solo sulla neve, ma in laboratorio, per capire quali fattori influenzano il comportamento delle pelli in determinate situazioni e ricavare dati scientifici sullo scorrimento e il grip. La parte di laboratorio è stata realizzata utilizzando una sofisticata macchina dell’Università di Innsbruck, un tribometro che rappresenta lo stato dell’arte in materia (e che avevamo già avuto modo di

vedere all’opera in occasione di un incontro con i responsabili di Pomoca). In questo macchinario vengono effettuati test sugli sci da gara e le scioline e al momento non esiste nulla di meglio al mondo per avere risposte scientifiche sul comportamento degli attrezzi da neve. Skialper pubblica in esclusiva i risultati di questo autorevole test. COME ABBIAMO TESTATO Abbiamo messo alla prova sette pelli allround, sia in laboratorio che sul campo. I test si sono svolti durante l’inverno 17/18 in diverse condizioni di neve, temperature e meteo. Durante i test abbiamo preso nota delle temperature dell’aria e della neve, dell’umidità e della consistenza della neve. Abbiamo fatto parecchi metri di dislivello, circa 15.000, che corrispondono a quelli percorsi da gran parte degli scialpinisti durante una stagione invernale. Durante una seconda serie di test sul campo le caratteristiche di trazione e scorrevolezza delle sette pelli sono state esaminate in un ambiente standard, la parte finale e concava di una collina utilizzata per il salto con gli sci, con temperature e condizioni di neve molto diverse tra loro. Tutti i modelli sono stati provati utilizzando gli stessi materiali: K2 Wayback 96 lunghezza 177 cm, uno tra gli sci più diffusi.


PELLI

IN LABORATORIO Una volta completati i test sul campo, sia le pelli nuove che quelle usate sono state analizzate attraverso una serie di prove di laboratorio al Centro di Ricerca per la Neve, lo Sci e gli Sport Alpini (Forschungszentrum Schnee, Ski und Alpinsport) dell’Università di Innsbruck. I test sono stati condotti attraverso l’uso di un tribometro di tipo lineare che è stato sviluppato per provare attrezzi sportivi e il materiale di cui sono composti. Questo strumento misura con alta precisione i coefficienti di attrito in presenza di velocità specifiche del nostro sport. SCORREVOLEZZA Durante i test sul campo tutte le pelli sono state utilizzate con K2 Wayback e provate su terreno fuoripista con molteplici condizioni atmosferiche e di neve. Inoltre abbiamo fatto un test specifico presso una collina dove si pratica il salto con gli sci a Wildhaus, in Svizzera. Lasciando scivolare lo sci da un punto ben definito, è stata misurata la distanza percorsa dallo stesso nella parte finale, concava, della collina. Questo test è stato ripetuto diverse volte in diversi giorni e con differenti condizioni di temperatura e neve. In laboratorio, invece, abbiamo lavorato con un tribometro in una camera refrigerata. Si è utilizzata una slitta che scorre su delle rotaie di acciaio su una passerella di neve di 23 metri a una velocità massima di 30 metri/secondo. Abbiamo lavorato su due tipi diversi di neve: fresca (temperatura 5.8 °C - 6.5 °C, umidità 17%-18%) e vecchia (temperatura 6.0 °C - 6.5° C, umidità della neve 19%-20%). Il coefficiente di attrito è stato misurato per determinare le caratteristiche di scorrimento, in pratica quanta forza e quindi quanta energia è necessaria per mantenere in movimento gli sci. Più la resistenza è bassa, meno energia è necessaria. Per fare un paragone, una soletta degli sci ha un coefficiente di attrito del 4%, in funzione delle condizioni. In altre parole, se uno sci viene caricato con 100 Newton (circa 10 chili) ha bisogno di 4 Newton per essere mosso in avanti su una superficie piana. I test hanno dimostrato che pelli di alta qualità hanno un coefficiente di attrito del 10% (cioè hanno bisogno di 2.5 volte la forza che richiede uno sci senza pelli per potersi muovere), mentre altre pelli possono avere un coefficiente di attrito fino al 28% (7 volte di più). Questo significa che durante la salita consumeremmo molta più energia che potrebbe in ogni caso essere usata per arrivare alla nostra cima o per la discesa. I risultati del coefficiente di attrito delle pelli in questo test variano dal 16% (Colltex, Contour e Fischer) al 28% (Pomoca), anche se il risultato è diverso con neve fresca o vecchia. Abbiamo notato anche che ci sono notevoli differenze nella prestazione con pelli nuove o usate per una stagione. Il caso di Pomoca è un po’ particolare: quando abbiamo testato una pelle nuova, il suo coefficiente di trazione era del 28% mentre quello di una pelle Pomoca usata per una stagione era del 15%, molto buono (3.75 volte più forza richiesta). Questo fatto è dovuto in parte al rivestimento che ricevono durante la produzione (vedere immagine microscopica) che inizialmente ha un impatto altamente negativo sull’attrito tra lo sci e la neve, anche se questo rivestimento se ne va presto.

Buyer’s Guide 2019 > 351


PELLI

LA COSTRUZIONE

1. Materiale di rinforzo delle pelli e Plush (vello). Il tipo di materiale (mohair o fibra sintetica), il processo di tessitura delle fibre, la qualità, la lunghezza di taglio e l’angolo di uscita delle stesse determinano tenuta e scorrimento

3. Il laminato o la membrana idrorepellente non lasciano che l’acqua saturi le fibre fino allo strato di rinforzo

2. Lo strato di tessuto dà robustezza e previene lo sfilacciamento quando le pelli vengono tagliate

5. Uno strato adesivo con base di acrilico, silicone o adesivo sciolto a caldo viene aggiunto sulla parte opposta al pelo in modo che la pelle si attacchi alla base degli sci

4. Lo strato di cotone rinforzato con poliestere rende più resistente il pelo e a prova di strappi

1 2 3

4 5

UN PARTNER AUTOREVOLE Il test delle pelli di foca di Outdoor Content Hub è stato condotto insieme al Centro di Ricerca per la Neve, lo Sci e gli Sport Alpini (Forschungszentrum Schnee, Ski und Alpinsport) dell’Università di Innsbruck, in Austria. Il centro di ricerca è stato fondato nel 2005 con l’aiuto della Tyrolean Future Foundation (Tiroler Zukunftsstiftung). Il suo obiettivo è quello di condurre ricerche per l’economia dello sport, invernale ed estiva, in Austria e di sviluppare prodotti innovativi. Il focus è sullo sviluppo di attrezzatura, strutture sportive e tessuti sportivi.

352 > Buyer’s Guide 2019

Abbiamo chiesto a Pomoca di commentare e ci hanno risposto così: «Le nostre pelli si stabilizzano velocemente, raggiungono la piena capacità di scorrimento dopo pochi chilometri». Le fibre lunghe di Pomoca influenzano l’attrito dinamico, mentre i modelli da gara hanno fibre particolarmente corte che producono meno attrito. Le prove sulla collina del salto hanno dimostrato chiaramente la differenza. Durante i test in un giorno molto freddo, con temperature sotto allo zero, il nostro sci ha percorso rispettivamente 21 e 22 metri con pelli Colltex e Contour, 11 metri con le Fischer Profoil e 13 metri con le Black Diamond. A metà del gruppo si sono piazzate le pelli Pomoca, con 14 metri, le G3 Alpinist+ Speed con 15 metri e le Montana Montamix Zebra con 19 metri. IN SALITA Durante i test sul campo tutte le pelli sono state usate con il K2 Wayback 96 e testate su terreno naturale in una grande varietà di situazioni atmosferiche e poi sulla collina di Wildhaus, in Svizzera. I testatori dovevano salire sulla parte concava del


PELLI

TIPS & TRICKS PULIZIA Evitate di sporcare il plush o la parte adesiva. Qualche volta però questo è molto difficile da mettere in pratica, soprattutto se le condizioni atmosferiche sono complicate, con vento o addirittura bufera. Per la pulizia bisogna sempre seguire le istruzioni del produttore. In ogni caso queste sono delle buone regole generali: • pulite bene le pelli sporche con un panno umido; •

rinnovate lo strato idrorepellente, per evitare l’assorbimento di acqua e la formazione dello zoccolo. Ci sono una serie di prodotti adatti a questo compito, come spray o spugnette;

dipende dai produttori e dall’adesivo usato (per esempio le Contour Hybrid che abbiamo testato), ma alcune colle possono essere pulite con una spugnetta o con un panno;

sulla classica colla colata a caldo possono rimanere attaccati aghetti di pino, erba o terra: rimuoveteli con delle pinzette;

se le pelli sono vecchie, è possibile che sia ora di rinnovare lo strato adesivo. Questa è un’operazione che fanno i produttori o i negozi specializzati, ma può essere anche portata a termine in garage grazie ai numerosi tutorial dei produttori presenti su internet.

MANEGGEVOLEZZA Regola di base: mantenete le vostre pelli più pulite e asciutte possibili quando le staccate dagli sci. Se sono umide, provate a riporle in una tasca vicino al corpo in modo che abbiano la possibilità di asciugarsi: questo è particolarmente importante se le usate più di una volta nel corso della giornata. Importante sempre essere sicuri che le solette siano libere da neve, ghiaccio o terra. Dei panni di microfibra, leggeri e compatti, o delle calze per le pelli sono sempre molto utili a questo scopo. In ogni caso, se fosse necessario, potreste sempre usare la manica della giacca o la T-shirt di riserva. PROBLEMI DURANTE LA GITA Se le code delle pelli si staccano o la colla si sporca durante la gita, dei pad adesivi (per esempio Colltex Quicktex) potrebbero esservi di grande aiuto e dovrebbero far parte del vostro equipaggiamento da scialpinismo come il kit di pronto soccorso. Le cere o spray impregnanti potrebbero aiutare a prevenire la formazione dello zoccolo. Suggerimento: se rompete gli attacchi delle pelli, delle fascette stringicavi potrebbero salvarvi la giornata. STOCCAGGIO Una volta a casa, lasciate asciugare le pelli a temperatura ambiente e in una stanza fresca, scura e asciutta.

trampolino per il salto con gli sci facendo ogni volta esattamente gli stessi movimenti, fino al punto in cui le pelli iniziavano a scivolare indietro. Hanno usato i loro bastoni solo per correggere l’equilibrio, ma non per sostenersi. È stato registrato il punto più alto dove sono arrivati. Questa prova è stata ripetuta più volte con differenti condizioni di neve e temperatura. Poi, in laboratorio, è stato misurato l’attrito statico tra la pelle e la neve. La prova di laboratorio ha voluto evidenziare la forza critica con cui la pelle iniziava a indietreggiare. Questo tipo di test simula uno scialpinista che sale con le pelli su un pendio che diventa sempre più ripido. L’attrito statico viene influenzato dall’angolo delle fibre della pelle, dalla lunghezza delle fibre stesse e dal materiale di cui sono fatte. La domanda è: a quale pendenza inizia a scivolare indietro? I produttori rilasciano dei dati per quanto riguarda i modelli da gara: queste ultime hanno un pelo molto corto per mantenere il peso basso e per aumentare lo scivolamento.

Buyer’s Guide 2019 > 353


PELLI

TRIBOMETRO, LA MACCHINA DEI MIRACOLI Il tribometro sci-neve è stato sviluppato dal Centro di Ricerca per la Neve, lo Sci e gli Sport Alpini dell’Università di Innsbruck con l’obiettivo di testare gli attrezzi sortivi. Questo macchinario può essere usato per rilevare l’attrito su neve o ghiaccio a temperature fino a -20°C e velocità fino a 100 km/h. Durante i nostri test ogni campione è stato portato a una velocità costante su una superficie attentamente preparata in qualche decimo di secondo, per poi decelerare alla fine. Il tribometro è lungo trenta metri e viene usato durante tutto l’anno. La sua alta precisione rende possibile per la prima volta l’individuazione delle differenze necessarie per l’analisi di diversi sci e condizioni di neve e per studiare i processi di attrito in una larga gamma di condizioni.


PELLI

MATERIALI

Naturali o sintetici? È una domanda che può provocare un acceso dibattito tra gli snowboarder e gli scialpinisti. Ecco in breve qualche pro e contro di mohair, sintetico e mix. Mohair Il mohair è il pelo fine delle capre Angora. A differenza delle fibre sintetiche, ha un’anima vuota: questo aiuta a mantenere il peso basso. Le pelli fatte in 100% mohair hanno ottime caratteristiche di scorrimento finché il prodotto dura. Il mohair ha anche buone caratteristiche di trazione sulla neve e non diventa rigido neppure a temperature molto basse: viene scelto da scialpinisti ambiziosi e garisti. D’altra parte le pelli in mohair sono più costose, meno robuste e richiedono maggiore cura e manutenzione rispetto alle alternative. Sintetico Le pelli in fibra sintetica sono realizzate in nylon, molto robuste e facili da mantenere. Possono addirittura entrare

in contatto con le pietre senza rompersi. La loro facilità di manutenzione e maneggevolezza le rende ideali per principianti o scialpinisti occasionali, che le usano meno spesso. Sono anche meno costose del mohair e adatte ai freerider che di solito non accumulano così tanti metri di dislivello. A temperature estreme le loro caratteristiche di scorrimento sono notevolmente inferiori a quelle delle pelli in mohair: una buona impermeabilizzazione può aiutare molto in questo senso. Mix mohair-sintetico Il meglio dei due mondi: combinano buone doti in salita con caratteristiche di scorrimento che stanno diventando molto simili a quelle che ha una pelle in mohair puro: quando sono nuove è difficile sentire la differenza. La maggior parte delle miste ha un rapporto 70:30 di fibre mohair/sintetiche, e sono dunque resistenti all’abrasione e di lunga durata.

L’attrito statico viene poi testato in laboratorio, sul tribometro, in momenti diversi, incrementando gradualmente la forza applicata nella direzione opposta alla direzione di marcia normale. La quantità di forza che inizia a far scivolare la pelle indietro può essere convertita in ipotetici gradi di inclinazione di un pendio. Con i diversi tipi di neve (fresca o vecchia) naturalmente si arriva a diversi risultati. Su neve fresca la Pomoca ha raggiunto i 34° senza scivolare e la Colltex Tödi Mix i 38°. Su neve vecchia la Pomoca Climb Pro S-Glide ha iniziato a cedere a 33° di inclinazione mentre la Montana Montamix Zebra è rimasta ferma fino alla notevole inclinazione di 50°. Bisogna naturalmente specificare che questi risultati sono stati ottenuti in laboratorio con condizioni ottimali, cioè con neve molto aderente, con un contatto completo tra neve e pelle e un peso dell’ipotetico sciatore di 70 chili. Questa prova è stata fatta sia con elementi di scivolo più stretti, per escludere possibili comportamenti differenti con differenti sci, sia con lo sci standard del test, ossia il K2 Wayback 96.

ASSORBIMENTO DELL’ACQUA Le pelli che assorbono molta acqua diventano più pesanti e saranno più inclini alla formazione di ghiaccio, creando il fastidioso zoccolo. Per testare questa caratteristica sono state ritagliate delle sezioni delle pelli e sono state pesate. Successivamente sono state poste, allungate, su una lamina di metallo e immerse in acqua (temperatura dell’acqua: 20°) così che tutto il pelo rimanesse immerso. Allo scadere di 10 minuti, le sezioni sono state rimosse

Buyer’s Guide 2019 > 355


PELLI

dall’acqua e messe ad asciugare per un minuto, permettendo all’acqua di colare, ma sempre rimanendo allungate sulla lastra di metallo. Le sezioni sono poi state pesate ancora e i risultati ottenuti comparati con quelli ottenuti quando erano asciutte. ACCUMULO GHIACCIO Premesso che è molto difficile che si formi lo zoccolo di ghiaccio su una tessilfoca nuova, dopo il test di assorbimento dell’acqua le placche di metallo con le sezioni di pelli umide sono state poste su della neve fresca nella camera refrigerata (a -7 °C) e pesate a distanza di 10 minuti. Successivamente la placca di metallo è stata colpita tre volte e le pelli sono state esaminate per cercare evidenze di accumulo di ghiaccio. Ciò che abbiamo scoperto nel test conferma il teorema di partenza: è molto difficile trovare tracce di zoccolo su prodotti nuovi. ADESIONE Le pelli sono disegnate per aderire alla soletta degli sci per un tempo più lungo possibile e in tutte le condizioni. Allo stesso tempo devono poter essere staccate senza sforzo e senza che lascino alcun residuo sugli sci. Per effettuare un test su queste

356 > Buyer’s Guide 2019

capacità, il Centro di Ricerca per la Neve, lo Sci e gli Sport Alpini dell’Università di Innsbruck ha preparato uno sci nella camera refrigerata, ci ha attaccato le pelli e poi ha esaminato quanto facile fosse staccarle a un angolo fisso. Per misurare la quantità di forza necessaria è stata usata una bilancia Kern. Per questo test sono stati simulati due scenari differenti nella camera refrigerata: una gita in inverno pieno a -5° C e una gita primaverile a +5° C. Sia gli sci che le pelli sono stati portati alle temperature desiderate e sia le solette che gli strati adesivi delle pelli erano completamente asciutti. UTILIZZO E DIMENSIONI Abbiamo anche testato la maneggevolezza e le dimensioni delle pelli. Il film protettivo, i fogli per riporle o le retine fanno bene il loro lavoro? È possibile - anche se fosse solo in caso di emergenza - riporre le pelli adesivo contro adesivo? Sono facili da riporre nello zaino? I ganci sono facili da usare? La pelle è flessibile o piuttosto rigida? Quanto piccola diventa quando viene ripiegata o arrotolata? Si attacca bene alla soletta dello sci? In questa categoria ogni pelle è partita dal punteggio massimo di 10 e per ogni fattore negativo è stato tolto un punto.


PELLI

DISCOVER THE MOUNTAINS

I GIUDIZI

La scala delle valutazioni va da 1 a 10. Scorrimento su neve fresca 1 limitato, coefficiente di attrito 28% (7 volte più della forza necessaria) 10 molto buono, coefficiente di attrito 10% (richiedono 2.5 volte più della forza) Scorrimento su neve vecchia 1 limitato, coefficiente di attrito 28% (7 volte più della forza necessaria) 10 molto buono, coefficiente di attrito 10% (richiedono 2.5 volte più della forza) Scorrimento in ambiente naturale 1 lo sci si ferma dopo meno di 5 metri 10 lo sci scorre per più di 20 metri Risalita su neve fresca 1 lo sci non scivola indietro fino a una pendenza di 30° 10 lo sci non scivola indietro fino a una pendenza di 45° Risalita su neve vecchia 1 lo sci non scivola indietro fino a una pendenza di 30° 10 lo sci non scivola indietro fino a una pendenza di 45° Utilizzo 1 molto poco pratiche 10 molto facili da usare Dimensioni nello zaino (pelli e retina di supporto) 1 molto ingombranti 10 molto piccole

daniarnold.ch

Distribuito da: sorep.it

Peso, inclusi i ganci per attaccarle allo sci test K2 Wayback 96 - lunghezza 177 cm 1 pesanti, 590 gr al paio 10 leggere, 414 gr al paio

montana-international.com


PELLI

BLACK DIAMOND Glidelite Mix STS

COLLTEX Tödi Mix

Valutazione // Le Glidelite STS Mix hanno buone caratteristiche di risalita grazie all’attrito altamente dinamico, ma d’altra parte lo scorrimento non è buono come quello di altre pelli presenti nel test. Vengono fornite in un set pre-sagomate, ma presentano alcune sfilacciature ai lati. L’aggancio frontale consiste in una placchetta avvitata molto robusta attraverso la quale passa un cavetto d’acciaio plastificato. In coda ci sono delle cinghiette di gomma e la lunghezza viene regolata con delle placchette di metallo inserite nelle stesse: questa risulta un’operazione un po’ complicata. Viene fornita una retina protettiva per evitare il contatto colla contro colla.

Valutazione // Cinquant’anni di esperienza si vedono per quanto riguarda Colltex. Le pelli Tödi Mix non scontano molte debolezze e hanno proprietà di risalita e di scorrimento eccellenti. Sono fatte di un materiale leggero e flessibile: facili da arrotolare e da riporre nello zaino, non occupano molto spazio. Si agganciano agli sci attraverso una clip frontale cucita alle pelli e a un gancio di plastica in coda che permette di variare la lunghezza. Vengono fornite con le classiche retine protettive, corte e flessibili. Non abbiamo identificato alcun segno di usura dopo un inverno intero di utilizzo. Conclusioni // Una pelle tuttofare per lo scialpinismo, senza punti deboli e con un’ottima durabilità.

Conclusioni // Le pelli al prezzo più competitivo del test hanno svolto bene il loro lavoro in laboratorio e sul campo. Presentano delle debolezze se ci si sofferma sui dettagli.

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Peso:

278 gr (a pelle, compresi gli agganci in punta e coda)

Materiale:

65% mohair / 35% nylon

Scheda Tecnica Peso:

Dati dichiarati

207 gr (a pelle, inclusi gli agganci in coda e punta) - 1.085 kg/ m2

Materiale:

65% mohair / 35% poliammide

Tipo di adesivo:

colato a caldo

Tipo di adesivo:

colato a caldo Blue

Tipo di agganci:

in punta placchetta avvitata in plastica con cavetto di acciaio

Tipo di agganci:

clip di metallo in punta / clip di plastica in coda

plastificato. In coda placchetta di metallo Taglio: Fornite con:

Taglio:

tagliate su misura, disponibili anche come set da sagomare e al metro

set da sagomare

Fornite con:

sacchetto chiudibile con cordino e inserto in rete, retine protettive

Prodotte in:

Made in: USA

Prezzo:

Prezzo:

Sito:

da 150 euro

sacchetto con chiusura velcro, retine protettive (una a pelle) Svizzera da 145 euro www.colltex.ch

Sito: blackdiamondequipment.com PRO: buone performance in salita

CONTRO: caratteristiche di scorrimento, si sfilacciano ai lati

Come vanno

PRO: scorrimento, leggere e compatte nello zaino, di facile utilizzo

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

Come vanno

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento in ambiente naturale

Scorrimento in ambiente naturale

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve vecchia*

Risalita su neve vecchia*

Utilizzo

Utilizzo

Dimensioni nello zaino

Dimensioni nello zaino

Peso (inclusi gli agganci)

Peso (inclusi gli agganci) 0

358 > Buyer’s Guide 2019

CONTRO: nessun appunto

5

10

0

5

10


PELLI

CONTOUR Hybrid Mix

FISCHER Profoil

Valutazione // Le Contour sono le uniche pelli presenti nel test che hanno uno strato adesivo ibrido in silicone/acrilato: hanno bisogno di una minima forza per essere staccate dagli sci e non lasciano alcun residuo. Come con tutte le pelli che hanno lo strato adesivo a base di silicone o acrilato, è importante assicurarsi che le solette degli sci e gli strati adesivi delle pelli siano asciutti e liberi da neve per essere usate più volte durante la giornata. Per questo motivo il panno in microfibra cucito al sacchetto in dotazione alle Contour Hybrid Mix è un’ottima idea. Per quanto riguarda le performance di tenuta e di scorrimento, non presentano alcuna debolezza. Hanno perso dei punti solo nella categoria peso e non hanno mostrato alcun segno di logoramento dopo un inverno intero di impiego.

Valutazione // Per la prima volta uno strato di polietilene con delle squame: una tecnologia che deriva dagli sci da fondo. Non assorbono l’umidità e hanno bisogno di pochissima manutenzione. Però hanno avuto performance peggiori delle altre pelli in salita, in particolare hanno poco grip su neve dura, ghiaccio o neve ghiacciata. In laboratorio si sono comportate abbastanza bene per quanto riguarda le caratteristiche di scorrimento, ma hanno sofferto nei test sul campo. Le superfici collose non devono venire a contatto tra loro: in caso contrario sarebbe molto difficile separarle. Conclusioni// Risolvono alcuni problemi delle pelli tradizionali ma le loro caratteristiche di trazione e scivolamento non ci hanno convinto.

Conclusioni // Hybrid Mix si è distinta per la sua facilità di utilizzo e maneggevolezza

Scheda Tecnica Peso:

Dati dichiarati 292 gr (a pelle, compresi gli agganci in punta e coda)

Materiale:

65% mohair / 35% poliestere

Scheda Tecnica Peso:

Dati dichiarati

296 gr (a pelle, compresi gli agganci in punta e coda) - 1.746 kg/m2

Materiale:

polietilene (nome commerciale: Surlyn)

Tipo di adesivo:

tecnologia adesiva ibrida (silicone, acrilato)

Tipo di adesivo:

colato a caldo

Tipo di agganci:

clip in punta di metallo / clip a camme in plastica in coda

Tipo di agganci:

pin di metallo in punta, clip di montaggio in plastica

Taglio:

tagliate a misura, disponibili anche come set da sagomare

Fornite con:

sacchetto con chiusura in velcro e panno in microfibra integrato

Taglio:

set da sagomare

Fornite con:

sacchetto, retina protettiva, panno antighiaccio

Made in: Austria

Made in: Austria

Prezzo:

da 149,90 euro

Prezzo: 179,95

Sito: www.kochalpin.at

Sito: www.fischersports.com

PRO: facile da utilizzare e maneggevole, buone performance in salita

CONTRO: relativamente pesante

Come vanno

PRO: manutenzione facile, rischio minimo di accumuli di ghiaccio/neve

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

CONTRO: grip e scivolamento deludenti, difficili da maneggiare

Come vanno

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento in ambiente naturale

Scorrimento in ambiente naturale

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve vecchia*

Risalita su neve vecchia*

Utilizzo

Utilizzo

Dimensioni nello zaino

Dimensioni nello zaino

Peso (inclusi gli agganci)

Peso (inclusi gli agganci) 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 359


PELLI

G3 Alpinist+ Speed

MONTANA Montamix Zebra

Valutazione // G3 usa due piccoli ganci in punta che si adattano automaticamente a quasi tutti gli sci, una soluzione semplice e robusta che funziona sempre. In coda c’è una clip a camme di metallo attaccata a un fissaggio di plastica: questo fissaggio si è rotto durante un test, anche se la forza applicata non era molta. L’estesa (20 cm) punta in poliuretano dovrebbe ridurre la resistenza allo scorrimento quando si fa la traccia. Purtroppo però non abbiamo notato alcuna differenza nella pratica. In più la punta in TPU rende relativamente rigide le pelli e meno facili da maneggiare quando vengono riposte, inoltre ha un effetto negativo sul volume. Abbiamo tolto dei punti per la maneggevolezza, l’uso e per la retina che è rigida e ha lati grezzi.

Valutazione // La Montamix Zebra è una pelle con buone caratteristiche di scorrimento e risalita. In particolare, offre performance eccellenti di salita su pendii ripidi. È fatta con un materiale molto flessibile ed è facile da arrotolare o piegare per essere riposta nello zaino, dove non occupa spazio. Gli agganci, in funzione del modello, sono formati da una solida clip frontale cucita sulla pelle, dal sistema di foratura proprietario di Montana (anello di metallo attaccato alla pelle, elemento di montaggio avvitato alla punta dello sci), o da una clip minimalistica, che è stata usata sul K2 Wayback 96 in test. La coda delle pelli si aggancia a quella degli sci e la lunghezza può essere modificata.

Conclusioni // Hanno delle caratteristiche di risalita e di scorrimento convincenti, in altri aspetti però dimostrato delle debolezze.

Conclusioni // Offrono le migliori performance di salita di tutte le pelli testate. Non hanno alcun punto debole e occupano poco spazio nello zaino.

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica

Peso:

Dati dichiarati 251 gr (a pelle, compresi gli agganci in punta e coda)

Materiale:

100% mohair

Peso:

Dati dichiarati

243 gr (a pelle, compresi gli agganci in punta e coda) - 1.309 kg/m2

Materiale: mohair/sintetico

Tipo di adesivo:

colato a caldo

Tipo di adesivo:

colato a caldo

Tipo di agganci:

punta estesa in TPU con due ganci mobili,

Tipo di agganci:

clip di metallo in punta / clip di plastica in coda

in coda clip di metallo a camme Taglio:

set di pelli presagomate

Taglio:

tagliate su misura, disponibili anche come set da sagomare e al metro.

Fornite con:

sacchetto con chiusura a cordino e inserto in rete, retina e due calze

Fornite con: sacchetto richiudibile con cordino, retina protettiva, taglierino per le rifiniture

protettive per le pelli in microfibra

Made in: Canada

Made in: Svizzera

Prezzo:

Prezzo:

182 euro (100 mm)

Sito: www.genuineguidegear.com

PRO: buone performance in salita e di scorrimento

CONTRO: gli agganci in coda si possono rompere, retina di protezione rigida

Come vanno

199 euro

Sito: www.montana-international.com

PRO: dimensioni minimali, facilità di utilizzo e maneggevolezza

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

Come vanno

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento su neve vecchia*

Scorrimento in ambiente naturale

Scorrimento in ambiente naturale

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve fresca*

Risalita su neve vecchia*

Risalita su neve vecchia*

Utilizzo

Utilizzo

Dimensioni nello zaino

Dimensioni nello zaino

Peso (inclusi gli agganci)

Peso (inclusi gli agganci) 0

360 > Buyer’s Guide 2019

CONTRO: nessun appunto

5

10

0

5

10


POMOCA Climb Pro S-Glide Valutazione // Una volta che queste pelli sono state usate un po’, hanno prodotto buoni risultati di scorrimento sia in laboratorio che in ambiente naturale. Le Climb Pro S-Glide hanno particolarmente impressionato per la loro facilità di utilizzo. Sono facili da arrotolare o piegare per salvare spazio nello zaino. L’aggancio è formato da una fibbia frontale attaccata a un adattatore di plastica cucito sulla pelle. Durante i test sul campo un adattatore di plastica si è rotto (con temperature sopra lo zero) e questo potrebbe rappresentare un problema se succedesse durante una gita. In coda, una clip di plastica offre la possibilità di variare la lunghezza della pelle. Possono essere riposte strato adesivo contro strato adesivo senza soffrire troppo.

COLLTEX Tödi Mix

BLACK DIAMOND Glidelite Mix STS

PELLI

Scheda Tecnica Peso:

Dati dichiarati

FISCHER Profoil

CONTOUR Hybrid Mix

Conclusioni // Una pelle tuttofare, di facile utilizzo e con buone caratteristiche di scorrimento.

275 gr ( a pelle, inclusi gli agganci in coda e punta) - 1.390 kg/m2

Materiale:

colato a caldo

Tipo di agganci:

clip di metallo in punta / clip di plastica in coda

Taglio:

set da sagomare, vendute anche al metro sacchetto, film protettivo, panno in microfibra, taglierino, due clip di ricambio per le punte

Made in: Svizzera Prezzo:

da 179 euro

Sito: www.pomoca.com

PRO: facili da utilizzare e maneggiare, buono scorrimento

CONTRO: relativamente pesanti, deboli in risalita

Come vanno

*test di laboratorio

Scorrimento su neve fresca* Scorrimento su neve vecchia* Scorrimento in ambiente naturale

MONTANA Montamix Zebra

Fornite con:

G3 Alpinist+ Speed

70% mohair / 30% nylon

Tipo di adesivo:

Risalita su neve fresca* Risalita su neve vecchia*

Peso (inclusi gli agganci) 0

5

10

POMOCA Climb Pro S-Glide

Utilizzo Dimensioni nello zaino


PELLI

GARE & SPORT QUA LE PELLE? La richiesta generale è per prodotti veloci. Punto. Ecco il meglio sul mercato

a cura di GUIDO VALOTA

grip resta sempre in secondo piano, tranne che in situazioni particolari come le gare in pista ripidissime, una per tutte la Mountain Attack, e i Vertical, ma non tutti. È pur vero che bastano pochi passi persi per annullare vantaggi millimetricamente accumulati dalla pelle più veloce, ma la sensazione dello sci lento gioca spesso contro la ragione.

IL

Come nelle gare di fondo classic, per poi pentirsene quando le gambe e la lucidità non sono più quelle delle prove di scorrimento prima della partenza. Comunque la biomeccanica della spinta sportiva trasferisce a terra un carico dinamico superiore e non richiede tutto il grip necessario alla progressione touring, per non parlare di quella freeride che oltretutto tende a tenere la traccia alta per via delle caratteristiche dei materiali. Inoltre i tracciatori dei percorsi di gara privilegiano la scorrevolezza e il gesto, abbassando la traccia. Oltretutto sopra set leggerissimi è più facile scegliere il punto esatto sul quale preparare la spinta, mettendo il piede un po’ più in là o un po’ più in qua per evitare appoggi incerti. Ci sta: velocità sia. La pelle scorrevole collabora alla performance complessiva anche in salita ripida e su nevi lente; non è importante tanto il conteggio dei centimetri guadagnati a ogni passo, quanto ridurre il più possibile l’attrito della pelle sulla neve quando viene caricata. Si tratta di rendere un po’ più fluido il lavoro muscolare ad alta resistenza e minimizzare i momenti di isometria. COME SCEGLIERE LA PELLE RACE? THINK DIFFERENT! Trattiamo le pelli da gara e sportive separatamente, anche perché per quelle touring presentiamo quest’anno un approccio particolare alla loro valutazione, come avrete letto nelle pagine precedenti. Lo stesso metodo scientifico non risulterebbe altrettanto interessante secondo noi nel mondo race, che è uno sport diverso. Anche in fondo alla classifica ognuno possiede una scelta tra più pelli, generalmente con gradi diversi di usura, che spesso non deve neppure testare prima del via, conoscendole bene una per

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PELLI

una dopo lunga convivenza sul campo. Un altro fattore che differenzia la resa delle pelli in campo race rispetto al touring è la loro lunghezza mediamente molto inferiore. Nessuno utilizza prodotti che arrivano fino in coda, vengono vendute generalmente nella misura 150 e poi tutti le tagliano poco dopo la talloniera a seconda del tasso tecnico personale. Poi le pelli veloci sono tagliate dritte, non sciancrate sulla sagoma dello sci (che a sua volta è piuttosto dritto) e concentrano il loro grip ancora più che nel touring nei 50-70 centimetri centrali sotto il piede. COSA NON INFLUENZA LO SCORRIMENTO Le larghezze delle pelli, variabili di pochi millimetri attorno ai 60 millimetri, non influenzano direttamente scorrevolezza e grip. Li condizionano invece, e parecchio, in relazione agli altrettanto pochi millimetri di differenza tra i centro sci, variabili tra 63 e 68 millimetri con media e maggioranza tra 64 e 65. Il grip specialmente risente negativamente di una pelle troppo distante dalle lamine in montagna aperta e anche nelle tracce con fondo ovalizzato dai passaggi, mentre in pista non cambia praticamente niente. Anzi, in gare piatte e lunghe come la Sellaronda Ski Marathon, in molti partono senza problemi con pelli quasi da sci da fondo (Pomoca ne prevede a catalogo una tagliata stretta per lo scopo e si chiama appunto Sellaronda). Ma i vantaggi in scorrimento si realizzano sulla soletta scoperta ai lati, dando un po’ di spigolo, mentre di piatto sulla pelle la differenza c’è ma non cresce in proporzione neppure matematica rispetto alla minore area di plush ad alto attrito. ©Alice Russolo

COSA INFLUENZA LO SCORRIMENTO Gli elementi che più di ogni altro continuano anche oggi a determinare la performance di una pelle da gara, sensibili per le parti alte e medie della classifica, sono la qualità della materia prima del lotto di produzione e l’usura, non necessariamente in questo ordine. Perfino densità, lunghezza del filato e trattamenti chimici potrebbero rivelarsi meno influenti. I trattamenti con siliconi, liquidi vari di scorrimento, sciolinatura a caldo e dadini acceleratori perfluorati aumentano ulteriormente la performance. Serve però un minimo di conoscenza dell’argomento, che per ora non gode di condivisione universale come per le basi degli sci. Su Buyer’s Guide 2018 trovate un tutorial che copre una buona parte del ragionevolmente fattibile. SOLO MOHAIR La materia prima tutt’ora insuperata per le pelli sportive è la lana mohair, solo in rarissimi casi tessuta insieme a una bassa percentuale di nylon. Scorre, è leggera grazie alla fibra cava, ed è anche piacevole per feeling sulla neve. Si può trattare efficacemente anche a caldo e comunque con quasi ogni tipo di sciolinatura esistente, cosa che suggeriamo solo dopo che il trattamento iniziale dia segni di usura. Pelli estremamente caratterizzate in senso race più ancora che sportivo in genere sono veloci da subito grazie a una tessitura meno densa. La loro vita utile è più breve rispetto alle versioni base e vanno tenute d’occhio con attenzione per non ritrovarsi col cerino in mano. Ecco nelle pagine seguenti le pelli in mohair che nelle gare vanno davvero.


PELLI

POMOCA RACE ‘THE FAMILY’ Pomoca Race è la base comune a una famiglia che si declina successivamente in varianti più leggere per i Vertical, più strette per la pista, più veloci per l’élite. Le differenze stanno nella tessitura e nel trattamento velocizzante Glide Pro, o in una membrana in meno. Pomoca Race si caratterizza per il plush denso, relativamente corto, e una vita utile piuttosto prolungata rispetto alle sue sorelle. È una pelle-ovunque, che si difende dappertutto, va meglio su nevi fredde e asciutte ma non subisce handicap proibitivi neppure nella situazione particolare in cui potrebbe eccellere una pelle concorrente. Anche il trattamento idrofobico sembra durare più a lungo rispetto alla media (dato poco verificabile ma sensazione molto condivisa nell’ambiente). Con queste caratteristiche è consigliabile anche per gli utilizzi sotto sci touring e free touring e al suo meglio per le applicazioni light touring sia sportive che energy saving. La membrana impermeabilizzante c’è, lavora bene, ed è forse la caratteristica che fa davvero la differenza per l’utilizzo generale extra-race. Tra le altre cose è anche ben distribuita ed è facile trovare rivenditori che abbiano in casa rotoli delle taglie touring. Il rapporto qualità/ prezzo è ottimo e permette di sostituirla con buona frequenza senza darsi troppa pena. Se uno inizia a far gare e non sa da dove partire, con questa non sbaglia. Sciolinabile senza paura. Peso al metro:

1.100 gr/metro quadrato

Materiale:

Formula Pomoca

Prezzo di listino:

443 euro (21 m, 59 mm)

Sito: www.pomoca.com

Pomoca Race Pro 2.0 Vertical è Race Pro 2.0 meno uno strato nel tessile: più leggera ma corrispondentemente più soggetta a torsioni e attorcigliamenti indesiderati quando è libera, quindi perfetta per i Vertical o come pelle di scorta ma non per gare con numerosi cambi di assetto. Per questa applicazione è ovviamente al suo massimo già appena uscita dalla scatola, nuova, senza rodaggio. Peso al metro: Materiale: Prezzo di listino:

Pomoca Race Pro 2.0 Sellaronda è Race Pro 2.0 tagliata però più stretta. Lo scopo è liberare soletta ai lati verso le lamine per scorrerci sopra nelle fasi di scivolamento e soprattutto nei tratti in discesa della salita al Campolongo durante l’omonima skimarathon. L’ottima resa del tessile Pomoca su nevi compatte e fredde ne fa una scelta particolarmente valida per le notturne in pista su pendenze moderate quando lo scorrimento è cruciale. Solo per progressione frontale purissima e allora il grip non è aleatorio se il fondo è regolare. Assolutamente non per fitness generico in pista, perché al primo traverso ripido ci si troverebbe sulla neve.

Materiale: Prezzo di listino:

Peso al metro: Materiale: Prezzo di listino:

1.150 gr/metro quadrato Formula Pomoca 572 euro (21 m, 59 mm)

Sito: www.pomoca.com

364 > Buyer’s Guide 2019

Formula Pomoca 616 euro (21 m, 59 mm)

Sito: www.pomoca.com

Peso al metro:

Pomoca Race Pro 2.0 è caratterizzata da una tessitura leggermente meno fitta che, unita al trattamento speciale Glide Pro, la rende più veloce. La differenza in scorrimento è riconoscibile da tutti, ma proporzionalmente più efficace ai fini del risultato risalendo la classifica (traduzione: in fondo alla classifica va benissimo anche Race, anzi potrebbe rivelarsi vantaggiosa su fondi molto lavorati dai passaggi). Il grip è inizialmente superiore, poi nel tempo e sulla distanza degrada più velocemente rispetto al grip di Race e richiede più attenzione in appoggio e spinta. La sua vita utile è comunque nella media di categoria, e per vita utile intendiamo anche l’efficienza dei trattamenti chimici. Come Pomoca Race è una pelle versatile a proprio agio su tutte le nevi e al suo meglio su quelle fredde, asciutte, traccia vecchia e dura e in pista.

1.000 gr/metro quadrato

1.150 gr/metro quadrato Formula Pomoca 536 euro (21 m, 55 mm)

Sito: www.pomoca.com


PELLI

COLLTEX PdG RACE Bella pelle pronta subito alla competizione senza bisogno di rodaggio: veloce e aggrappata alla neve, buone sensazioni in accelerazione quando viene caricata dal peso dopo la spinta. La sua qualità immediata è legata a una tessitura non fitta del plush, che le dona anche un’ottima leggerezza ma ne accorcia la vita utile. Dura meno delle sue concorrenti, costa anche meno e può essere sostituita/ affiancata più spesso, con conseguenze interessanti. Peso al metro: Materiale: Prezzo di listino:

84 gr 100% mohair da 99,90 euro

Sito: www.colltex.ch

SKI TRAB WORLD CUP RACE SKI SKIN Non può mancare nel giro di pelli di un corridore che si rispetti. È una bella pelle ben strutturata e durevole, sufficientemente versatile, lenta sulle nevi fredde ma caratterizzata da eccellenza assoluta su tutte le nevi umide e specialmente bagnate. Probabilmente è l’effetto della tessitura del plush, tagliato particolarmente lungo e in alcuni lotti di produzione visibilmente scalato, che così spezza e scarica la goccia ricreando parzialmente l’effetto delle impronte incise nelle solette. Contour Race ne condivide le caratteristiche principali, tra cui resistenza meccanica, durabilità e vita utile. Peso al metro: Materiale: Prezzo di listino:

65 gr mohair 100% 89,10 euro

Sito: www.skitrab.com

CONTOUR RACE È molto simile a Ski Trab WC Race Ski Skin per caratteristiche del tessile e comportamento su neve. Come la maggior parte delle pelli Contour è relativamente sottile rispetto alla propria categoria di destinazione e il feeling piacevole al piede. Ma è nota nell’ambiente anche per la durabilità, la resistenza agli strappi e l’utile capacità del plush di restare ben direzionato anche dopo i maltrattamenti a cui le pelli vengono sottoposte dalla progressione frettolosa su tracce ghiacciate e rovinate. Peso al metro: Materiale: Prezzo di listino:

n.d. 100% Race Mohair 99,90 euro

Sito: www.kochalpin.at

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SPLITBOARD

BUYER’S GUIDE 2019

T E S T S P L I T B O A R D

366 > Buyer’s Guide 2019


SPLITBOARD

SPLITTIN’ IN A FREE WORLD

a cura di LUCA ALBRISI foto ALFREDO CROCE/PILLOW LAB

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SPLITBOARD

igrazione. Ecco, l‘ho detto. Mi tolgo il pensiero. Parlo subito di una questione delicata che sta dividendo il mondo, che sta spezzando anime e cuori. E non m’interessa stabilire dove stia la ragione, se sulla bocca di uno o dell’altro. E non voglio nemmeno ridurmi a fare il qualunquista esprimendo una generica posizione che miri all’approvazione di tutti voi che mi state leggendo.

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Cerco piuttosto di capire, al di là della politica, ciò che lega l’essere umano alla necessità di spostarsi, di scoprire, di esplorare. Cerco un senso nel vagare all’interno di questo mondo sempre più devastato da guerre e cataclismi climatici. Nella fuga dalla disperazione, dall’odio, dalla pazzia o da qualunque altra cosa neghi il sacrosanto diritto ad una vita serena e alla ricerca di quella personalissima felicità - diversa per ognuno di noi - a cui tutti, ma proprio tutti, abbiamo diritto. Cosa c’entra tutto questo con l’andare in splitboard? Beh, c’entra. Perché in fondo anche noi splitboarder siamo in cerca di una nostra felicità e per farlo ci spostiamo, cerchiamo, esploriamo. Lo so che il parallelo è un po’ forte e non voglio certo paragonare chi fugge a chi, per diletto, si sposta per montagne. Vorrei però che avessimo la voglia, e il coraggio, di fermarci a pensare alla libertà che abbiamo di spostarci e di andare dove più desideriamo. Sulle montagne dietro casa, come su quelle del Paese vicino, confinante con noi. O magari di attraversare il mondo intero, solo per farci una surfata. Ed è proprio questa la libertà che - come splitboarder - tanto amiamo e in molti casi è proprio il motivo per cui siamo diventati splitboarder. Ma la realtà è che si tratta di una libertà sottile, delicata, che va preservata come si preservano i sogni. Cullandola e difendendola, per noi e per chiunque voglia goderne. Troppo spesso diamo per scontato questo diritto, lo consideriamo un dato di fatto, come qualcosa che non cambierà mai. Tanto che, appena qualcuno cerca di limitare la nostra possibilità di andare in montagna con divieti o proibizioni, andiamo su tutte le furie. Giustamente. Allora sarebbe bene ricordare - credo io - che come le montagne sono di tutti, lo sono anche le pianure e i mari. E che i confini sono un concetto semplicemente e maledettamente umano e che, di ancora più umano, deve rimanere quel diritto che tanto amiamo di esplorare. Noi splitboarder, noi scialpinisti, noi trailrunner, noi hiker. Noi. Noi siamo esseri migratori che si nutrono di esplorazione e siamo proprio noi a dover preservare questo diritto. Insieme alla conservazione degli ambienti in cui ci muoviamo. Perché, a volte, capita che i diritti tornino ad essere sogni senza che nemmeno ce ne si accorga; e che la libertà ci sfugga tra le dita. E io, invece, voglio continuare a splittare in un mondo libero. Keep on Rockin’. Keep on Splittin’.

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SPLITBOARD TEST 2019 4 A N N I , 2 PE Z Z I , 1 PA S S ION E . L A VO S T R A

razie! Sì, come primissima cosa, grazie a tutti voi. A tutti voi che ci seguite e a tutte le aziende che sempre più credono in questo progetto, così come a tutti i professionisti che da anni partecipano a questi test. Grazie per rendere questo progetto così pieno di passione e amore. Anche se in Italia siamo ancora relativamente in pochi, i sentimenti che ci uniscono e accomunano sono sempre più forti e tangibili. Ed è molto bello sapere di non essere soli.

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Grazie per tutti gli apprezzamenti che ci inviate e grazie anche per le critiche costruttive che ci aiutano a creare un prodotto sempre più in linea con i gusti e le esigenze del nostro pubblico. Tutto questo ci ha fatto capire di essere sulla giusta strada e ci fa percepire l’utilità degli sforzi che facciamo per creare questa Buyer’s e tutti gli articoli che leggete sui numeri invernali di Skialper. Nelle pagine seguenti trovate il frutto di tutta questa passione, nostra e vostra. Spero che possa esservi utile e possa alimentare i vostri sogni per il prossimo inverno. A proposito, per l’inverno in arrivo abbiamo in mente qualche progetto niente male, quindi… stay tuned! I TEST Quest’anno siamo tornati sul ghiacciaio del Presena, al Passo del Tonale. A inizio maggio abbiamo occupato la Capanna Presena che, trovandosi ai piedi del ghiacciaio, si è dimostrata essere davvero il luogo ideale per questo genere di lavoro, permettendoci di testare i prodotti anche al di fuori degli orari di

apertura degli impianti. I test sono stati abbastanza laboriosi avendo ricevuto il maggior numero di prodotti, tra tavole, attacchi e scarponi, dalla nascita di questo progetto. Non stai più nella pelle per leggere il risultato di tutto questo lavoro? I TESTER Fin dal primo anno abbiamo creduto nell’importanza di avere testatori selezionati accuratamente tra i professionisti più qualificati del settore; il risultato è un team di Maestri e Istruttori di snowboard, Guide alpine e Aspiranti che hanno fatto della split la loro più grande passione. Se c’è qualcuno che può avere delle risposte, sono proprio loro. IL SET UP Fondo, lamine, sciolina. Pesa, misura, avvita/svita, regola. Accendi la macchina, accendi il ferro, spatola. Tutto lavoro duro e puro svolto da uno dei laboratori e shop che al momento si posiziona sicuramente tra i più all’avanguardia del panorama split in Italia e non solo: Burning Boards!. Luca Dalpez si è fatto carico (oltre che di un nuovo erede) di tutto questo… grazie man I CONTENUTI Anche quest’anno questo progetto è stato creato da Pillow Lab. Testi, foto, contenuti online e offline sono il loro lavoro. Se poi si tratta di outdoor, ancora meglio!


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TRA TECNICA E FILOSOFIA Quattro chiacchiere con Luca Albrisi, autore del primo libro interamente dedicato allo splitboarding

iao Luca, raccontaci un po’ com’è nata l’idea di questo libro sulle split. «Ciao! Beh, l’idea è nata sicuramente dalla grande passione per lo splitboarding cresciuta esponenzialmente durante le ultime stagioni. Da anni coordino la realizzazione della sezione splitboard della Buyer’s Guide così come gli articoli dedicati a questa disciplina sui vari numeri di Skialper. Da tutto questo al libro il passo è stato breve, o almeno l’idea del libro, per crearlo poi c’è voluto un po’ di più. Io ci ho messo tutto il mio entusiasmo e le mie competenze, Mulatero Editore ci ha messo sicuramente la voglia di investire su un’attività che al momento in Italia, pur essendo in forte crescita, non conta ancora tantissimi praticanti. Insomma, ognuno ci ha messo del suo e la cosa sembra funzionare bene!».

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E la passione per la split invece? Com’è nata? «Vi dirò la pura verità: tra me e la splitboard non è stato assolutamente un amore a prima vista. Sono sempre stato un rider più orientato al freeride, inteso come fuoripista backcountry e alpinistico, e questo mi ha condannato per anni all’uso delle ciaspole durante la fase di risalita. Perciò sono stato subito incuriosito dalle prime splitboard che ho avuto modo di vedere in Italia e, appena avuta l’occasione, ho voluto provarle. Purtroppo però le splitboard di vecchia generazione, pur essendo abbastanza prestanti in salita, peccavano davvero molto sulle prestazioni di discesa e questo non ha fatto scattare la scintilla tra noi; soprattutto per un uso su pendii ripidi o di neve difficile erano mezzi molto poco affidabili. Tutt’altra storia è stata invece riprovarle qualche anno dopo, una volta affinati i materiali e sviluppati attacchi appositi. Posso dire che da quel giorno la mia vita di snowboarder è cambiata completamente, soprattutto per l’ampio panorama di esperienze (di qualunque livello) che la split mi sta dando modo di vivere». Il titolo completo del tuo libro è Splitboard, tra tecnica e filosofia, perché? «Perché penso che scrivere un libro che riguardi solo la tecnica o le attrezzature dello splitboarding sia molto riduttivo. Credo che sia stato sicuramente utile riassumere queste ultime in un libro

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dandone una panoramica completa, ma personalmente sono convinto che l’esperienza dello splitboarding sia qualcosa che vada molto al di là della semplice tecnica e dei materiali. Per questo mi sono divertito molto a ricostruire la nascita e la storia di questa disciplina, così come a cercare di delinearne le diverse filosofie di chi la pratica. Il bello è che stiamo assistendo alla nascita di qualcosa di nuovo e poterlo documentare mi rende sicuramente entusiasta. Ho parlato anche di preparazione fisica e sicurezza, fornendo checklist complete e piani di allenamento. In pratica ho voluto dare spazio ad argomenti tecnici, ma anche di più ampio respiro, che permettessero la nascita di un dibattito in materia di splitboard».

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A questo proposito, abbiamo visto che nel libro accenni anche a un discorso ecologico e di pratica pulita dello splitboarding, tematica che hai affrontato anche in alcuni documentari. Come mai questa scelta? «Sono convinto che il dibattito ecologico dovrebbe invadere tutti gli ambiti, trasversalmente; e noi, che pratichiamo attività outdoor, come lo splitboarding, dovremmo essere in prima linea per la difesa degli spazi naturali. Credo che la split, come altre attività simili, sia un mezzo in grado di avvicinarci a una consapevolezza di quelle che sono le problematiche ambientali e di come noi siamo parte integrante dell’ambiente naturale. Parallelamente però, più siamo a praticare certe attività e maggiore sarà potenzialmente l’impatto che abbiamo sull’ambiente, per questo ho quindi trovato utile presentare questo argomento nel libro insieme a una visione pulita dello splitboarding». A chi consigli l’acquisto del libro e dove lo si può trovare? «Ho cercato di scrivere un libro che fosse adatto a tutti, dal principiante a chi già pratica splitboarding. Ovviamente chi è alle prime armi avrà molti più argomenti sui quali ragionare rispetto a che è già esperto in materia. Credo però che i capitoli meno tecnici possano essere sicuramente d’aiuto e stimolanti per tutti i praticanti indistintamente. Il libro è acquistabile nelle librerie di montagna, ma anche online, sia sul sito di Mulatero Editore (www.mulatero.it) che su quello dei più grandi distributori (Mondadori, Ibs, Amazon)».

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THE QUIVER SERIES BY FOX & SMITH NITROUSA.COM


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PA ROL A DI N E G OZ I A N T E TENDENZE , OPPORTUNITÀ ED ERRORI DI UN MERCATO IN PIENA EVOLUZIONE

Luca Dalpez è il nostro punto di riferimento per quanto riguarda il set up attrezzatura della Buyer’s Guide. Il negozio e laboratorio BurningBoards! (a Cles, TN) di cui è titolare è stato uno dei primi a livello europeo a specializzarsi in materiale per lo splitboarding. Oltre questo, Luca è ambassador per alcuni brand e ha da poco passato le selezioni per diventare Maestro di snowboard. Chi meglio di lui per darci una panoramica del mercato?

di LUCA DALPEZ

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egli ultimi anni abbiamo iniziato a vedere sempre più persone che, magari stanche di stare sugli impianti, oppure cresciute e quindi più inclini alla fatica, o ancora desiderose di allargare i propri orizzonti, hanno iniziato ad avvicinarsi a questo fantastico mondo che è lo splitboarding.

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Una tendenza che porta con sé i classici lati positivi e negativi. Uno dei lati negativi è dato dal fatto che ora gli itinerari più classici sono quasi sempre affollati e soprattutto che, a mio parere, molte di queste persone si approcciano alle gite senza una giusta preparazione su quello che è l’ambiente fuoripista. Un esempio classico? Diversi, dopo aver acquistato il set-up split (magari pure bello costoso), mi dicono ci sentiamo a breve perché devo valutare di prendere anche ARTVA-Pala-Sonda!. No, signori miei. Così non va.

L’ordine corretto di acquisto dovrebbe essere: 1. Compri l’attrezzatura per l’autosoccorso dopo un’attenta valutazione e con la consulenza di persone preparate; 2. Impari a usare tale attrezzatura! Non immaginate minimamente quanto possa essere difficile utilizzare ARTVA-palasonda nella maniera corretta soprattutto se siete sotto tensione perché coinvolti (voi o qualche vostro amico) in un incidente; 3. Compri splitboard, attacchi, scarponi. Quindi consiglio di fare molta attenzione a rispettare questi principi basilari per potersi approcciare all’ambiente fuoripista in sicurezza. Ora che ho finito di farvi la mia classica ramanzina, possiamo parlare di qualcosa che vi metterà il sorriso, parliamo del lato positivo dell’aumento degli utenti.

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Le ditte produttrici per investire in studi, tecnologie e produzione hanno bisogno di una sola cosa: l’interesse di sempre più utenti in questo settore, e noi glielo stiamo dando, grazie! Se fino a pochi anni fa era difficile anche solo trovare una split, ora possiamo decidere che modello desideriamo, anche in base all’utilizzo che ne vogliamo fare; più da freestyle, più da ripido, da hiking e da grandi dislivelli. Le ditte sono passate dal compiere studi finalizzati unicamente allo sviluppo di split comode per l’utilizzo in salita, a quelli per produrre tavole che vadano molto bene in modalità hiking, ma soprattutto che abbiano una resa eccellente in quella che dovrebbe essere la fase più divertente: la discesa! Le varie split possono essere racchiuse in poche categorie, all’interno delle quali si trovano infinite sottocategorie ancora più specifiche. Queste macro categorie sono Freestyle/Freeride, Powder, Big Mountain e Ripido. Le split da Freestyle/Freeride sono tavole con setback degli attacchi e della sciancratura minimo (se non addirittura twin tip) e un flex morbido. Hanno solitamente punta e coda più

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tondeggianti e una lunghezza contenuta di poco superiore alle rispettive tavole solide da freestyle che si usano normalmente (sono comunque consigliabili 6 o 7 cm in più). Le tavole da Powder hanno invece un setback molto spinto, nose lungo e largo e con un rocker della punta fortemente accentuato, sciancratura molto ampia e, spesso, sono tapered tail se non a coda di rondine. Le split da Big Mountain, come dice il nome, sono tavole in grado di affrontare i mostri sacri del freeride (in rapporto ovviamente alle nostre capacità). Si tratta dunque di modelli con un setback abbastanza pronunciato per aiutarci nel galleggiamento e nelle straight line e una struttura più consistente che ci permetta di affrontare qualunque tipo di neve in situazioni che spaziano dai canali agli spazi aperti. Le tavole da big mountain hanno tendenzialmente un nose abbastanza largo con rocker direzionale, una sciancratura pronunciata rispetto a una tavola da powder, camber o micro camber per dare maggiore stabilità in caso di neve dura e un tail più stretto e corto rispetto al nose.


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In linea di massima quelli da split presentano due tipologie di sistemi: uno a piastra integrata (e quindi a scorrimento) come nel caso di Spark, Voilè, Burton e K2, e uno ad aggancio attivo come quelli prodotti da Karakoram e Plum. Tra questi attacchi chiaramente avremo un’ampia variante di caratteristiche che spaziano dalla rigidità degli hi-back a quella torsionale, al livello di comfort delle fasce, un po’ come negli attacchi tradizionali. Altra caratteristica fondamentale è la possibilità o meno di regolare gli hi-back in posizione negativa, facilitando così i passi in fase di salita. Una variante interessante da tenere in considerazione è l’utilizzo dell’attacchino in stile Dynafit per la salita e attacco hard in discesa, ovviamente con scarponi hard (da scialpinismo). Questo abbinamento risulta molto prestante in caso di lunghe risalite e traversi tecnici.

Tutte queste caratteristiche conferiscono certo solidità alla surfata, ma a patto che l’utilizzatore sia tecnicamente e fisicamente in grado di gestirle. Per quanto riguarda invece le tavole da ripido (e per ripido non intendiamo una discesa che ci appare ripida, ma una discesa che sembra mooolto ripida, quindi generalmente dai 50° in su) presentano un set back più o meno accentuato, un nose più lungo del tail e una misura complessiva ridotta in modo da conferire maneggevolezza in situazioni estreme. La sciancratura non è esagerata in modo da avere maggiore presa di spigolo sulla parete ripida e fornire stabilità. Generalmente nel Big Mountain come sul ripido i rinforzi in carbonio sono sicuramente ben accetti sia per ridurre il peso che per aumentare la rigidità della tavola, ma fate attenzione perché non sempre quelle etichettate come carbon sono più leggere in quanto in alcuni casi il carbonio non è in sostituzione di altri materiali ma in aggiunta, per garantire più rigidità. Per quanto riguarda gli attacchi, al momento il mercato offre davvero una gran scelta.

Passando ad altro argomento, una classica domanda che mi sento fare da chi si avvicina per la prima volta a questo mondo è: devo prendere dei boot specifci per splittare o posso usare quelli che uso per la tavola solida? La mia risposta è sempre molto semplice, io consiglio inizialmente di usare i boot di cui siete già in possesso, soprattutto per ridurre le spese iniziali. Una volta poi che diventerete splitboarder più esigenti da un punto di vista tecnico, potrete acquistare degli scarponi sviluppati per la pratica split e che, oltre a essere complessivamente più resistenti, hanno un flex più rigido, il gambaletto studiato per facilitare la fase di salita, la suola in Vibram e sono spesso ramponabili. Tutte particolarità che donano a questi scarponi un carattere decisamente alpinistico. Tenete sempre presente che le split sono paragonabili all’attrezzatura da alpinismo, sia per la loro tecnicità che per i costi, non fatevi quindi spaventare anche perché una split ha mediamente vita molto più lunga di una tavola solida. Ora sfogliate, leggete, scegliete e soprattutto lasciatevi consigliare da negozianti preparati che abbiano davvero esperienza in questo preciso ambito. Buone splittate!

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THE TESTERS Ecco chi ha provato per voi tavole, scarponi e attacchi di LUCA ALBRISI

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iste le numerose jam-session che hanno accompagnato questa sessione (appunto) di test, non possiamo che presentarvi quella che ormai si presenta come una rock/punk/hardcore/metal band di un certo spessore. Le competenze musicali - eccezion fatta per un paio di componenti - sono davvero limitate ma l’impegno e lo stile sono notevoli.

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Tutt’altro discorso invece bisogna fare a proposito delle conoscenze in ambito splitboard, dove i nostri pseudo-rocker sono indubbiamente tra i più preparati del settore. Una band di professionisti che ha messo a vostra disposizione il proprio knowhow di Maestri, Istruttori e Guide, creando per voi melodie irripetibili. Rock on!

1. LUCA ALBRISI - THE VOICE 37 anni Celentino (TN) - Val di Peio Set-up: Regular / +21°, -9°/ Passo: 58 cm È da ormai quattro anni che Luca si occupa del progetto splitboard di Skialper. Rider, Maestro di snowboard, ma anche scrittore e regista, è l’autore di Splitboard, tra Tecnica e Filosofia pubblicato dalla nostra casa editrice. Rappresenta l’animo ambientalista/filosofico dello splitboarding e si batte per una pratica pulita delle attività outdoor.

2. IVAN BALDI - THE SUPPORTING GUITARIST 35 anni Ponte di Legno (BS) - Valcamonica Set-up: Goofy / +21°, -9°/ Passo: 58 cm Istruttore e Maestro di snowboard riconosciuto nel settore per il suo stile e la sensibilità del piede. Principe onorario del passo del Tonale dove conosce sempre le condizioni di qualunque discesa, in qualunque momento, in qualunque stagione, con qualunque attrezzo.

3. LUCA DAL PEZ - THE BASSIST 36 anni Cles (TN) - Val di Non Set-up: Goofy / +21°, -9°/ Passo: 52 cm Lo conoscerete già tutti per essere il proprietario di BurningBoards! Senza ombra di dubbio uno dei negozi e laboratori maggiormente specializzato per lo splitboarding. La bella novità è che Luca ha anche passato le selezioni per accedere al corso maestri di snowboard, affinando ulteriormente le sue competenze tecniche in materia. In pratica ormai un tuttologo!

4. ICIO DAVARDA - THE POGATOR 37 anni Vigo di Fassa (TN) - Val di Fassa Set-up: Regular / +18°, -12°/ Passo: 56 cm Icio è noto per sottoporre le attrezzature - e se stesso - a test di rara durezza e prestanza. Non a caso si è distinto negli anni per alcune discese estreme in Dolomiti, tra cui la prima in snowboard del Gran Vernel. Volete mettervi alla prova anche voi? Chiamatelo per farvi un giro insieme visto che è anche Guida alpina e Maestro di snowboard.

5. VANESSA DE VIGNANI - THE CHORIST 25 anni Margno (LC) - Valsassina Set-up: Goofy / +15°, -15°/ Passo: 47 cm Se non ne avete sentito ancora parlare, sappiate che lo farete presto perché Vanessa, oltre che essere Maestra di snowboard, è una tra le migliori splitboarder in Italia. Nelle ultime stagioni si è distinta realizzando alcune discese tecniche tra cui alcune prime femminili. Nonostante sia la giovine del gruppo, ha già grande esperienza a cui ha attinto per i test dei prodotti femminili.

6. GIGI LOZZI - THE DRUMMER 42 anni Oulx (TO) - Valle di Susa Set-up: Goofy / +21°, -6°/ Passo: 54 cm Istruttore e Maestro di snowboard rappresentante della disciplina all’ultimo Interski. Gigi ha dedicato la propria vita allo snowboard in ogni sua forma ed è uno dei massimi esperti in materia. Energia e grinta da vendere lo rendono inarrestabile.

7. ROBERTO MARZUCCHI - THE FIRST GUITARIST AND THE REAL VOICE 40 anni Claiano (TN) - Val di Sole Set-up: Goofy / +12°, -12°/ Passo: 56 cm Maestro di snowboard e musicista, il Marzuck si divide tra la pow profonda del passo del Tonale e diversi progetti musicali che lo vedono coinvolto in tutta la nazione. Minimo comun denominatore tra le attività? Rock n’ Roll!

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THE MAKING OF Come abbiamo testato e cosa aspettarsi dalle schede

S

iamo dunque giunti alla parte tanto attesa: i risultati dei test. Come siamo arrivati a questi risultati e soprattutto qual è il modo migliore per leggerli e orientarsi effettivamente nella scelta dell’attrezzatura?

Come prima cosa sappiate che ogni attrezzatura di cui leggete la recensione è stata provata da più testatori, questo ovviamente per escludere una visione univoca dell’attrezzo in questione. Abbiamo inoltre svolto i test durante diverse ore della giornata e nel mese di maggio, situazione che ci ha permesso di avere un’idea di prestazione del materiale in condizioni nivologiche diverse. Passando ad aspetti maggiormente tecnici, tutte le splitboard sono state preparate con le medesime caratteristiche a livello di fondo, sciolina e lamine e su ognuna è stato montato lo stesso modello di attacchi per permettere ai testatori di concentrarsi solo sui feedback provenienti dalle tavole. Tutto questo è stato possibile grazie al prezioso supporto di BurningBoards! e dell’azienda Plum che fin dal primo anno di questo progetto ci ha supportato fornendoci i suoi attacchi Feyan Carbon con cui abbiamo realizzato i test. Novità introdotta lo scorso anno e ripetuta anche per questa edizione della Buyer’s Guide, sono i test di attacchi e scarponi, con un aumento dei modelli testati. Di certo cercheremo di continuare tutti gli anni su questa strada.

378 > Buyer’s Guide 2019

Per quanto riguarda invece la lettura delle schede prodotto troverete per ognuna di esse un’introduzione discorsiva che consiste nel riassunto di tutti i commenti dei testatori, una tabella con i dati tecnici dichiarati o rilevati e i grafici relativi alla tipologia e al livello tecnico di utilizzo. È fondamentale non leggere questi istogrammi come dei voti (che effettivamente non sono), ma come indicazioni riguardanti utilizzo e livello che diano una mano a orientarsi nell’ormai ampio panorama di split presenti sul mercato. Una tavola che ha alcune linee rosse negli istogrammi, quindi, non indica necessariamente un modello non soddisfacente, può invece suggerire il suo essere più incline a un determinato utilizzo o livello tecnico rispetto a un altro. Un’ultima precisazione va fatta per quelle split (o attacchi o scarponi) chiamate carry-over, cioè modelli che rimangono uguali per più stagioni consecutive. Questo capita perché la ricerca tecnica in ambito splitboard risulta essere più onerosa che per gli snowboard solidi e quindi spesso le aziende decidono di mantenere un modello per due stagioni consecutive (solitamente alternandolo a un altro nuovo in uscita). In questi casi abbiamo lasciato libera scelta alle aziende se sottoporci gli stessi modelli presentati l’anno precedente o, se disponibili, altri. Nel primo caso abbiamo sottoposto la tavola al giudizio di testatori diversi dalla scorsa stagione, in modo da avere maggiori pareri.


SPLITBOARD

Ecco dunque la legenda delle singole voci che troverete nelle schede: DESCRIZIONE È l’introduzione, ma anche il riassunto discorsivo, riguardante le caratteristiche di quella specifica tavola utile per darne un’idea complessiva e globale. LA VOCE DEI TESTER Questa è la sintesi dei giudizi espressi dai testatori per ogni tavola. LIVELLO TECNICO È l’istogramma che indica il livello tecnico dei rider a cui è rivolto quel modello di split. I diversi livelli spaziano da Beginner - che si avvicina per le prime volte a una splitboard - a Pro, cioè tecnicamente e fisicamente molto avanzato. TIPOLOGIA DI UTILIZZO Un altro istogramma che esemplifica visivamente la, o le, tipologie di utilizzo per cui quella determinata tavola è stata sviluppata. Nello specifico questi sono i filoni principali che abbiamo individuato sul mercato splitboard: Fun Freeride: sono split perfette per ricercare la parte più fun del backcountry, senza troppe pretese nella fase di risalita. Sono tavole polivalenti, adatte per eseguire qualche trick e pellate non troppo lunghe. Big Mountain: sono split che permettono di affrontare la montagna nella sua totalità, addentrandoci in zone più inesplorate e impegnative sia in fase di salita che in quella di discesa. Long Hike: sono split dalle ottime prestazioni in salita, contraddistinte da pesi molto ridotti.

Steep: sono split che presentano caratteristiche tecniche congeniali per affrontare pendii particolarmente ripidi. SCHEDA TECNICA Qui trovate tutti i dati relativi alla tavola in modo da poterne paragonare in modo oggettivo le diverse caratteristiche costruttive. Insieme a questi dati riportiamo anche il peso delle tavole rilevato da noi in laboratorio (comprensivo delle clip di unione di serie). CARATTERISTICHE (SOLO PER BOOT E BINDING) Per scarponi e attacchi abbiamo inserito un elenco di caratteristiche quali comfort, rapidità di utilizzo o rigidità che potessero facilitare la vostra scelta e che rendessero più facile un paragone tra i diversi modelli. AWARD Si tratta dei riconoscimenti che ogni anno conferiamo alle splitboard che si sono distinte nella loro totalità o per averci colpito in qualche ambito specifico di utilizzo. Sopra a tutte troverete la Split of the Year, cioè quello che secondo i tester è il modello top dell’anno, la Revelation of the Year - rivelazione della stagione - e le varie Choice (Powder Choiche, Steep Choice…) che vi indichiamo per le loro alte qualità in un ambito specifico. Non soffermatevi però alla miglior tavola della stagione, questi award infatti sono riservati a tavole di altissima qualità e prestazioni, ma non sempre adatte a tutti i rider, continuate a cercare la split più adatta a voi! Dalle prossime pagine potete dunque iniziare a sognare, immaginare e pianificare. Poi però bisogna andare... Have fun!

Buyer’s Guide 2019 > 379


SPLITBOARD

AMPLID Creamer 163 La Creamer si è distinta negli ultimi anni per essere una delle tavole più polivalenti del mercato. Una split in grado di soddisfare i rider più esigenti pur mantenendo una surfata fluida e non troppo impegnativa dal punto di vista fisico. TESTERS’ VOICE // Controllo e precisione degne di una tavola solida, una scelta sicura per rider di buono e alto livello. Ottima in tutte le tipologie di neve, precisa in curva. Sotto i piedi risulta molto maneggevole e regala buone sensazioni durante ampie curve. Veloce e precisa nell’arco medio. Shape ben studiato per adattarsi al duro e alla pow più profonda. In salita è ben bilanciata e, pur non essendo tra le split più leggere, si comporta egregiamente.

Livello tecnico consigliato Beginner

‘Fun’ Freeride Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 5

10

0

AMPLID Milligram 163

E CHOIC HIKE LITBOARD SP

Scheda tecnica

TESTERS’ VOICE // Sicuramente una delle split più leggere in circolazione, ciononostante trasmette ottime sensazioni anche in discesa. Per questo arriva a sfiorare la perfezione. Molto reattiva nel cambio e stabile anche a velocità elevate e su terreni non perfetti. Il peso piuma rende la salita piacevole anche in caso di inversioni sul ripido. Pur non essendo una tavola difficile, il peso leggero e la reattività elevata non la rendono un modello per tutti.

Raggio di sciancratura:

Omni Core - 100% Poplar

Soletta:

sintered 7

Lamina effettiva:

1.190 mm (Running Length)

Raggio di sciancratura: Peso:

8,60 m 3,3 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,20 kg Lunghezze disponibili: 158/163/165/168 cm Prezzo:

760 euro

Sito:

www.amplid.com

5

10

5

10

20

dati dichiarati

Costruzione:

Carbon Jacket & Nano Coating

Anima:

BBP - Balsa, Birch & Paulownia

Soletta:

sintered 7 HD

Lamina effettiva:

1.190 mm (Running Length) 8,60 m

Peso:

2,6 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,6 kg Lunghezze disponibili:

153/158/163/165/168 cm

Prezzo:

1.140 euro

Sito: www.amplid.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep

380 > Buyer’s Guide 2019

damping Anima:

SPLIT EAR EY OF TH 19

2 019

Ufficialmente la Skialper Split of The Year 2019 e Hike Choice di questa Buyer’s Guide. Indubbiamente una delle tavole più leggere sul mercato che non si limita alle prestazioni in salita. La Milligram continua a stupire i tester per le sue altissime potenzialità anche in discesa, affermandosi indubbiamente come una delle migliori split presenti sul mercato in qualunque condizione.

0

Costruzione: biaxial fiberglass & basalt

Tipologia utilizzo

Intermediate

0

Scheda tecnica

dati dichiarati

5

10

0


SPLITBOARD

AMPLID Millisurf 161

E

OIC ER CH POWDSPLITBOARD

2 019

Scheda tecnica

Immaginate una Milligram con delle caratteristiche capaci di renderla ancora più prestante in powder. La Millisurf nasce per surfare letteralmente in fresca ma anche per ottime prestazioni su altre tipologie di neve. In poche parole la Powder Choice 2019.

dati dichiarati Costruzione:

Carbon Jacket & Nano Coating

Anima:

BBP - Balsa, Birch & Paulownia

Soletta:

TESTERS’ VOICE // Tavola nata per ottime prestazioni surfistiche in powder, ma che si comporta egregiamente anche in diverse condizioni di neve. In particolare il nose, largo e concavo, conferisce un ottimo galleggiamento in pow e anche nella crosta. Il tail corto risponde comunque bene, garantendo stabilità alla surfata. Leggera e ben bilanciata in salita, decisamente adatta a lunghe pellate.

sintered 7 HD

Lamina effettiva:

1.160 mm (Running Length)

Raggio di sciancratura:

8,4 m

Peso:

2,65 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,65 kg Lunghezze disponibili:

157/161 cm

Prezzo:

1.200 euro

Sito: www.amplid.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

BURTON Flight Attendant X 158 La Flight Attendant è una tavola polivalente la cui semplicità di utilizzo la rende adatta a chi si avvicina al mondo split. Soddisfa sia su nevi morbide che su quelle più compatte. TESTERS’ VOICE // Tavola abbastanza morbida e facile da gestire, si comporta bene a velocità medio-basse, ma soffre in stabilità quando si prova ad andare più veloci. Rivolta a un pubblico di rider variegato, di livello medio-basso. In salita il peso risulta nella media anche se non è agilissima nelle inversioni.

Scheda tecnica dati dichiarati Costruzione:

Directional Camber

Anima: certificata FSC, Dragonfly 600G Splitboard Core, Squeezebox Soletta: Methlon Lamina effettiva:

1.200 mm

Raggio di sciancratura:

7,6 m

Peso:

2,9 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,25 kg Lunghezze disponibili:

158/163 cm

Prezzo:

1.400 euro

Sito: www.burton.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 381


SPLITBOARD

CÓMERA Camos 161

MADE HANDITALY IN BOARD SPLIT

2 019

La Camos rimane fedele a se stessa, riproponendosi come tavola da big mountain dalle alte prestazioni pur non risultando troppo impegnativa. Adatta a un ampio pubblico, dal livello intermedio in su. TESTERS’ VOICE // Trasmette ottime sensazioni grazie a uno shape direzionale intuitivo e adatto a un ampio range di situazioni. Risulta rigida ma non esageratamente impegnativa e si comporta egregiamente in diverse situazioni di neve, dal pow al duro. In salita è molto leggera e ben bilanciata nonostante l’abbondante nose.

Scheda tecnica

dati dichiarati

Costruzione: Sandwich Ultra Carbo-Mix Anima:

listelli interi di pioppo e faggio

Soletta:

sinterizzata ISO-7500

Lamina effettiva:

1.185 mm

Raggio di sciancratura:

9,6 m

Peso (con clip di unione):

3,10 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,11 kg Lunghezze disponibili:

150/156/161/166 cm

Prezzo:

849 euro

Sito: www.comerasnowboards.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

CÓMERA Surrealosa 156

5

10

SPLIT

2 019

Scheda tecnica

TESTERS’ VOICE // Ottima tavola da pow che risulta adatta a tutti, anche in spazi ristretti, grazie alla sua semplice e rapida inversione di spigolo. Buona anche su nevi più compatte anche se - ovviamente - si avverte una leggera mancanza di stabilità in chiusura curva dovuta alle dimensioni ridotte del tail. Leggera in salita e ben bilanciata nelle inversioni.

Anima:

dati dichiarati

Costruzione: Sandwich Ultra Carbo-Mix listelli interi di Pioppo e Faggio

Soletta:

sinterizzata ISO-7500

Lamina effettiva:

1.171 mm

Raggio di sciancratura:

9,4 m

Peso (con clip di unione):

3 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,95 kg Lunghezze disponibili: 150/156/160/164 cm Prezzo: Sito:

Livello tecnico consigliato

895 euro www.comerasnowboards.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep

382 > Buyer’s Guide 2019

10

MADE HANDITALY IN BOARD

La Surrealosa è una split pow oriented capace di soddisfare rider di diverso livello anche su nevi non profonde. Colpisce per la sua manovrabilità.

0

5

5

10

0


SPLITBOARD

G3 Black Sheep 162 Scheda tecnica

Carattere polivalente che non delude mai al variare delle situazioni più disparate. Questo carry over di casa G3 ha ottime prestazioni senza richiedere livelli tecnici di riding esagerati, rendendola dunque una tavola alla portata di tutti.

dati dichiarati Costruzione:

legno leggero, carbonio

light alta qualità e fibra di vetro

TESTERS’ VOICE // G3 è sempre una certezza in termini di polivalenza anche se questo modello non scalda il sangue come la top di gamma del brand! Una tavola dall’ottimo galleggiamento e stabilità anche a velocità più elevate. Le sensazioni sono buone anche in pista, dove risulta maneggevole e precisa sia su archi di curva stretti che più ampi. In salita ha caratteristiche nella norma per quanto riguarda il peso e il bilanciamento.

Anima:

legno di Paulownia

Soletta:

Full Thickness

Lamina effettiva:

1.230 mm

Raggio di sciancratura:

9,2 m

Peso:

3.39 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,24 kg Lunghezze disponibili: 154/158/162/168 cm Prezzo: Sito:

Livello tecnico consigliato

790 euro www.genuineguidegear.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

G3 Scapegoat 162 Questa carry over di casa G3, in passato Split of the Year, non poteva certo deludere. Spirito profondamente Big Mountain e Long Hike con un flex deciso, capace di soddisfare in qualunque condizione. Prestazioni così alte unite a una tale piacevolezza di utilizzo sono davvero rare. TESTERS’ VOICE // La Scapegoat si conferma una split eccellente e di rara polivalenza. Le sue caratteristiche salienti sono la rigidità e la leggerezza che però non ne compromettono il piacere durante la surfata, in qualunque condizione. Grazie alla sua rigidità, in salita è una tavola che si manifesta positivamente in termini di sicurezza e tenuta ma di contro, una volta tolte le pelli, bisogna possedere la forza e le capacità per deformala e condurla. Quando si prende velocità reagisce perfettamente recependo in modo ottimo gli impulsi e mantenendo stabilità.

Livello tecnico consigliato

dati dichiarati Costruzione:

carbonio stealth, fibra di vetro e legno leggero

Anima:

legno Paulownia leggero e

Soletta:

full thickness

resistente Lamina effettiva:

1.180 mm

Raggio di sciancratura:

8,7 m

Peso (con clip di unione):

3.15 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,10 kg Lunghezze disponibili: Prezzo:

158/162/166 cm 938 euro

Sito: www.genuineguidegear.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

Scheda tecnica

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 383


SPLITBOARD

JONES SNOWBOARD Boarder-Cross 161

UND ALLROOICE CH ARD BO SPLIT

2 019

Una splitboard allround perfetta per rider di medio/alto livello alla ricerca di uno strumento preciso e polivalente. Dal pow ai canali più ripidi lo strumento per le vostre gite big-moutain. TESTERS’ VOICE // La Solution è una tavola perfetta per rider che cercano uno strumento polivalente. Si comporta egregiamente in qualunque condizione, ma di sicuro dà il meglio di sé su terreni difficili, reggendo anche alte velocità. Ottima in powder e sul ripido. Non è una tavola esclusiva, ma sicuramente di carattere. Il peso in salita è nella media e risulta ben bilanciata.

Livello tecnico consigliato

Costruzione: sandwich Anima:

Control Split Core

Soletta:

sintered 9900

Lamina effettiva: Raggio di sciancratura:

1.220 mm 9,1 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,49 kg Lunghezze disponibili: 154/158/159w/161/ 162w/164/164w/166/169w cm Prezzo:

899 euro

Sito: www.jonessnowboards.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

Scheda tecnica

dati dichiarati

5

10

0

5

10

5

10

K2 Joy Driver 159 Scheda tecnica

Un carry over di K2 che è diventato riferimento in termini di polivalenza e affidabilità mantenendo però una semplicità di utilizzo che la distingue dalle sue pari. Simply ride.

dati dichiarati

Costruzione:

Hybritech con camber

direzionale e leggero rocker in punta e coda

TESTERS’ VOICE // Bellissima tavola, soprattutto per la vasta gamma di utilizzi che può avere. La sua progressività le permette di adattarsi come un guanto al manto nevoso, in qualunque condizione esso sia, ma senza risultare difficile o troppo impegnativa. Ottima tenuta sul duro e stabilità anche ad alte velocità. Benissimo anche in termini di reattività e inversione di spigolo. In salita è leggera (nella media), ben bilanciata e con il solito sistema K2 di montaggio pelli risulta ancora più comoda e rapida nel momento di cambio assetto.

Anima: Bambooyah Soletta: sinterizzata Lamina effettiva:

1.219 mm

Raggio di sciancratura:

Peso rilevato (con clip di unione): 3,15 kg Lunghezze disponibili: Prezzo:

(tavola + pelli + puck)

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep

384 > Buyer’s Guide 2019

159/165 cm 1.049,95 euro

Sito: www.k2snowboarding.com

Livello tecnico consigliato

0

8,1 m

Peso: n.d.

5

10

0


SPLITBOARD

K2 Boarder-Cross 144 Scheda tecnica

Altro carry over di casa K2, questa split a coda di rondine possiede uno shape decisamente powder oriented e risulta adatta a tutti i livelli di riding. Ovviamente questa sua settorialità sacrifica un po’ l’utilizzo in altre condizioni.

dati dichiarati Costruzione:

Hybritech con rocker direzionale, piatta al centro con rocker in punta e coda

Anima:

TESTERS’ VOICE // Nella surfata in neve fresca il galleggiamento è ottimo e il controllo facile e immediato. Su nevi più compatte subisce gli impulsi troppo decisi e le alte velocità. È decisamente una tavola molto settoriale ma soddisfacente. La sua ridotta lunghezza la rende molto maneggevole e facile da usare in salita

Bap Core

Soletta: sinterizzata Lamina effettiva:

1.015 mm

Raggio di sciancratura:

7,5 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,34 kg Lunghezze disponibili:

144 cm

Prezzo:

799,95 euro (tavola + pelli + puck)

Sito: www.k2snowboarding.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

NITRO Squash 159 Nitro compie un enorme passo avanti in ambito split rispetto ai modelli delle scorse stagioni. La Squash si presenta infatti come una tavola che pur essendo settoriale ha ottime caratteristiche nelle più svariate condizioni. TESTERS’ VOICE // Nose molto largo, rocker accentuato e coda di rondine definiscono l‘anima powder oriented di questa split. Ciononostante questa tavola ha una buona stabilità anche su nevi compatte e a velocità sostenute.La coda ridotta non incide troppo negativamente sulla stabilità e conferisce una maggiore facilità di gestione nel cambio curva. Ancora un po’ troppo pesante nella fase di risalita ma comunque ben bilanciata.

Scheda tecnica dati dichiarati

Costruzione: anima in legno Powercore, Bi-Lite Laminates, Voilè Compatible Insert Pattern, Tip and Tail Locks, T7075 Aluminum Hooks Anima: Powerlite Soletta: Sintered Speed Formula HD Base Lamina effettiva: Raggio di sciancratura: Peso (con clip di unione): Lunghezze disponibili: Prezzo:

152/159/163 cm 599,90 euro

www.nitrousa.com - www.nitro.it

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

9,7 m 3,40 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,42 kg

Sito:

Livello tecnico consigliato

1.180 mm

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 385


SPLITBOARD

PLUM Prems 160 Carry over over di casa Plum che non presenta novità costruttive. Buona in salita e divertente in discesa, è adatta a rider di livello intermedio che cercano un attrezzo allround/freestyle per spingersi verso escursioni divertenti ma anche più impegnative. TESTERS’ VOICE // Bilanciata, maneggevole e precisa, permette risalite agevoli e didattiche. La sua polivalenza viene confermata anche in discesa e su nevi diverse grazie alle geometrie centrali e ai pesi ben distribuiti che donano divertimento ma conferiscono la giusta precisione. La costruzione twin permette facilmente il riding anche in switch e l’esecuzione di trick.

Livello tecnico consigliato

Costruzione: sandwich Anima:

legno di Paulownia e fibra di vetro

Soletta:

P-tex 4509

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura:

11 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,3 kg Lunghezze disponibili: 150/156/160/164 cm Prezzo:

799 euro

Sito: www.fixation-plum.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

Scheda tecnica

dati dichiarati

5

10

0

5

10

5

10

PLUM Talps 162 Anche questo è un modello carry over testato gli scorsi anni. La Talps continua a confermarsi buona in salita grazie alle particolari geometrie delle due sezioni. Pecca però in discesa, soprattutto se paragonata ai miglioramenti in questo campo delle split di ultima generazione. Consigliata per risalite tecniche su pendii esposti e difficili.

Scheda tecnica

TESTERS’ VOICE // La ridotta sciancratura delle due sezioni, simili a due sci, permette una progressione veloce e sicura anche in situazioni difficili per esposizione e consistenza della neve. In discesa però purtroppo questa particolarità crea qualche problema a livello torsionale, causando una tenuta non impeccabile e problematiche di stabilità a velocità più sostenute.

Peso: n.d.

dati dichiarati

Costruzione: sandwich Anima:

legno di Paulownia e fibra di vetro

Soletta:

P-tex 4509

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura:

Peso rilevato (con clip di unione): 3,10 kg Lunghezze disponibili:

848 euro

Sito: www.fixation-plum.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep

386 > Buyer’s Guide 2019

162 cm

Prezzo:

Livello tecnico consigliato

0

20 m

5

10

0


SPLITBOARD

ROME SDS Powder Division 156 Scheda tecnica

Novità di questi test, la Pow Division si presenta, lo dice il nome stesso, come tavola da powder days. Dedicata a rider intermedi che sicuramente non ne resteranno delusi.

dati dichiarati

Costruzione: sandwich Anima:

Dual Zone Wood

Soletta:

TESTERS’ VOICE // Tavola molto specifica per il fun freeride/ pwder. ll nose molto pronunciato le conferisce un ottimo galleggiamento su nevi morbide anche a velocità elevate. Non è ottimale sui traversi in assetto discesa visto il tail quasi assente. Ha dimostrato buona stabilità anche su nevi più dure, ma l’inversione di spigolo è abbastanza lenta a causa della larghezza (che di contro favorisce un ottimo galleggiamento in pow). In salita la lunghezza del nose può rendere un po’ difficoltose le inversioni.

sintered base

Lamina effettiva:

1.210 mm

Raggio di sciancratura:

7,9 / 7,1 dual radius

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,35 kg Lunghezze disponibili:

145/156 cm

Prezzo:

699,9 euro

Sito: www.romesnowboards.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

ROSSIGNOL XV Split 159

E CHOIC STEEPPLITBOARD S

Il pro model che porta il nome del leggendario Xavier De Le Rue è una split che si contraddistingue per lo stile di riding inconfondibile del francese. Una tavola da ripido e alta velocità dall’incredibile stabilità. TESTERS’ VOICE // Tavola allround polivalente e performante, si distingue per la stabilità su curve larghe e linee dritte. Struttura molto reattiva e solida che pur non compromette la fruiblità dalla neve profonda a quella compatta e anche irregolare. Molto rapida nei cambi di spigolo. In salita ha un peso nella media e risponde bene durante le inversioni.

2 019

Scheda tecnica dati dichiarati Costruzione:

Sandwich Twin Directional/Amptek Elite

Anima:

Wood core cbf2

Soletta:

sintered 7500 con tip roller

Lamina effettiva:

1.170 mm

Raggio di sciancratura:

8m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,48 kg Lunghezze disponibili: 159/163/164w/167 cm Prezzo:

830 euro

Sito: www.rossignol.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 387


SPLITBOARD

SALOMON Premiere S/LAB 159

ATION INNOVWARD A

Salomon è partita dalla tecnologia di un carry over per proporre un modello di split tecnologicamente avanzato e mirato a un uso con attacchi e scarponi hard. TESTERS’ VOICE // Abbiamo testato la Premiere con attacchi e scarponi soft anche se, in tal modo, ne abbiamo di certo snaturato la peculiarità. Questa split in quattro sezioni infatti dà sicuramente il meglio di sé con un set-up hard in che ne assecondi le sue qualità di salita ovvero la leggerezza e la tenuta nei traversi. In discesa risulta più prestante del vecchio modello, conferendo una surfata progressiva. Sono discordanti i pareri sulla la rapidità del sistema di unione e la gestibilità delle due sezioni che vanno portate sullo zaino durante la risalita. Ciononostante la Premiere rimane un grande esempio di innovazione tecnica destinato a utenti con un forte inprinting alpinistico.

Livello tecnico consigliato

Costruzione:

sandwich - Tapered Directional - carbon fiber

Anima:

Balsa core

Soletta:

sintered EG

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura: n.d. Peso:

3 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 3,53 kg (con interfaccia attacchi hard) Lunghezze disponibili: n.d. Prezzo:

1.539 euro

Sito: www.salomonsnowboard.com

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

Scheda tecnica

dati dichiarati

5

10

0

5

10

5

10

SALOMON Sickstick Split 157 Scheda tecnica

Derivata dallo storico modello solido, la Sickstick è una tavola adatta a tutti e davvero ottima per la sua polivalenza. Uno strumento fun freeide che non vi deluderà.

dati dichiarati

Costruzione: Anima:

sandwich - Tapered Twin Gost Green Core

Soletta:

TESTERS’ VOICE // Molto facile e immediata, capace di garantire divertimento in un range di situazioni svariate, risulta davvero prestante in raggi di curva stretti e stabile su neve compatta. Alleggerita rispetto alle sue antenate, è ben gestibile in salita e discretamente bilanciata.

sintered EG

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura: n.d. Peso:

3,2 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,81 kg Lunghezze disponibili: n.d. Prezzo:

819 euro

Sito: www.salomonsnowboard.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

388 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0


SPLITBOARD

SANDY SHAPES Virtuosa 159

MADE HANDITALY IN BOARD SPLIT

2 019

Scheda tecnica

La virtuosa ha un carattere deciso e ribelle. Una split per rider avanzati e in cerca di alte prestazioni in big mountain e su ripido. Praticamente una split da Boarder-cross!

dati dichiarati

Costruzione: sandwich Anima: Frassino - Paulownia - Bamboo Soletta:

TESTERS’ VOICE // Il suo flex molto rigido e la sciancratura ridotta la rendono una tavola molto prestante ma sicuramente anche rivolta a rider che abbiano le capacità tecniche e fisiche per domarla. La punta piatta conferisce molta incisività alla surfata. Si comporta decisamente bene nelle situazioni più disparate e la presa di spigolo è sicuramente degna di nota in condizioni ripide.

nano graphite

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura:

da 7,5 a 9,8 m

Peso con clip di unione: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,02 kg Lunghezze disponibili: 159/166w/169ew cm (ew=extra wide larghezza >27cm) Prezzo:

1.240 euro

Sito: www.sandyshapes.it

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

SANDY SHAPES Zingara 159

MADE HANDITALY IN BOARD SPLIT

2 019

Sandy ripropone la sua Zingara in versione normal lenght, ideale per chi cerca un twin tip puro capace di soddisfare i rider freestyle oriented più esigenti.

Scheda tecnica

TESTERS’ VOICE // La Zingara 159 è una tavola twin tip pura dall’ottima costruzione. Pur non avendo doti palesemente alpinistiche, di ripido o di galleggiamento estremo, è senza dubbio un ottimo prodotto soprattutto per quei rider di provenienza freestyle che cercano una tavola per trasferire in montagna le manovre e lo stile tipici dello snowpark. Nonostante ciò, risulta ottima per chi vuole una tavola dalla buona polivalenza e dalle prestazioni soddisfacenti in qualunque situazione. Molto ben bilanciata e leggera in salita.

Anima: Frassino - Paulownia - Bamboo

Livello tecnico consigliato

dati dichiarati

Costruzione: sandwich Soletta:

nano graphite

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura: da 6,2 m a 9 m Peso con clip di unione: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 3,04 kg Lunghezze disponibili: 153/159/161w cm Prezzo:

1.240 euro

Sito: www.sandyshapes.it

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

10

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 389


SPLITBOARD

AMPLID Lovelife 152 Tutta la tecnologia Amplid in questa split rivolta al pubblico femminile. La Lovelife è una tavola polivalente in grado di soddisfare un ampio range di rider con un approccio fun e per i primi passi in big mountain. TESTERS’ VOICE // Tavola molto leggera ma nonostante questo si è rivelata ben stabile anche a velocità più elevate. Immediata nel cambio lamina, si comporta egregiamente su neve dura e dimostra buona galleggiabilità in neve morbida. È una tavola molto divertente e ottima anche per eseguire qualche trick. L’incredibile leggerezza e l’ottimo bilanciamento la rendono molto valida anche per lunghe distanze.

Scheda tecnica

dati dichiarati

Costruzione: biaxial fiberglass & basalt damping Anima:

Omni Core - 100% Poplar

Soletta:

sintered 7

Lamina effettiva:

1.090 mm (Running Length)

Raggio di sciancratura:

7,25 m

Peso:

2,85 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,85 kg Lunghezze disponibili: Prezzo:

148/153 cm 700 euro

Sito: www.amplid.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

5

10

BURTON Antisocial 152 Scheda tecnica

Tavola ideale per chi si avvicina al mondo split. Uno strumento polivalente per rider che vivono le prime avventure su diversi tipi di terreni senza la pretesa di gite troppo lunghe.

dati dichiarati

Costruzione:

Directional Camber

Anima: certificata FSC Super Fly II 700G Splitboard Core, Squeezebox

TESTERS’ VOICE // Tavola abbastanza rigida e resistente alla torsione longitudinale. Il cambio lamina risulta abbastanza rapido e mantiene una buona stabilità anche all’aumentare della velocità. Buona la galleggiabilità, si comporta bene su neve morbida ma pecca leggermente su nevi più compatte in termini di tenuta. Risulta ben bilanciata in salita, ma troppo pesante rispetto alla media.

Soletta:

sinterizzata WFO riciclata

Lamina effettiva:

1.145 mm

Raggio di sciancratura: n.d. Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): n.d. Lunghezze disponibili:

780 euro

Sito: www.burton.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

390 > Buyer’s Guide 2019

147 / 152 cm

Prezzo:

5

10

0


SPLITBOARD

CÓMERA Camos 150

MADE HANDITALY IN BOARD

E CHOIC STEEP OARD B SPLIT

SPLIT

2 019

2 019

Scheda tecnica

Una split committed to adventure dalla rara affidabilità su neve dura e su ripido. Sicuramente una tavola destinata a rider esperte che ne sappiano sfruttare al meglio le potenzialità.

dati dichiarati

Costruzione: Sandwich Ultra Carbo-Mix Anima:

listelli interi di Pioppo e Faggio

Soletta:

TESTERS’ VOICE // Tavola dal camber classico e rigidità torsionale consistente che permette ottime prestazioni su neve dura e su ripido. Nonostante ciò, il rocker in punta le conferisce una buona galleggiabilità anche su neve morbida. Il peso ridotto e il buon bilanciamento la rendono la compagna perfetta per lunghe gite; molto comodo il sistema di aggancio pelli a innesto.

sinterizzata ISO-7500

Lamina effettiva:

1.130 mm

Raggio di sciancratura:

9,2 m

Peso:

2,7 kg

Peso rilevato (con clip di unione): 2,7 kg Lunghezze disponibili:

150/156 cm

Prezzo:

849 euro

Sito: www.comerasnowboards.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

K2 Northern Lite 152

lit n’s sp womeTHE YEAR OF 9

201

La Northern Light si riconferma Split Of The Year femminile per le sue ottime prestazioni nelle più diverse condizioni. Una split capace di soddisfare le esigenze più disparate rimanendo sempre al top. TESTERS’ VOICE // Tavola davvero molto performante, ottima galleggiabilità su neve morbida grazie al suo profilo rocker. Nonostante questo, dimostra un’ottima tenuta anche su nevi compatte grazie alla sua rigidità torsionale. Si distingue per la polivalenza e le alte prestazioni in un’ampia gamma di condizioni. Peso nella media e ben bilanciata in salita. Ottimo il sistema di aggancio pelli K2, sicuramente il più performante.

Scheda tecnica dati dichiarati Costruzione:

Ultratech, rocker direzionale, piatta al centro con rocker in punta e coda

Anima:

Bap Core

Soletta: sinterizzata Lamina effettiva:

1.079 mm

Raggio di sciancratura:

6,5 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 2,80 kg Lunghezze disponibili: Prezzo:

152 cm 979,95 euro

(tavola + pelli + puck) Sito: www.k2snowboarding.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 391


SPLITBOARD

ROSSIGNOL Diva Split 152 Una twin split docile e divertente dalle buone prestazioni nelle più diverse condizioni. Queste sue caratteristiche la rendono perfetta per chi muove i primi passi in split. TESTERS’ VOICE // Tavola morbida, di facile torsione e di conseguenza dall’utilizzo relativamente semplice. Immediata nel cambio lamina, risulta stabile a patto di non aumentare eccessivamente la velocità. Ben bilanciata in salita e con peso nella media. Perfetta per chi si avvicina al mondo della splitboard.

Scheda tecnica

dati dichiarati Costruzione:

Sandwich Twin Directional/Amptek Elite

Anima:

L.I.T.E. Wood Core CBF2

Soletta: Lamina effettiva: Raggio di sciancratura:

sintered 7500 1.140 mm 7,4 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 2,93 kg Lunghezze disponibili: Prezzo:

152 cm 700 euro

Sito: www.rossignol.com

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

5

10

0

SANDY SHAPES Zingara 153

5

10

5

10

MADE HANDITALY IN BOARD SPLIT

2 019

Scheda tecnica

Versione da donna della Zingara di Sandy Shape che, come per il modello maschile, mantiene la filosofia freestyle oriented e un approccio in cui leggerezza e maneggevolezza fanno scuola.

dati dichiarati

Costruzione: sandwich Anima: Frassino - Paulownia - Bamboo Soletta:

TESTERS’ VOICE // Leggerezza e maneggevolezza, unite alo shape twin, definiscono il carattere fun freeride di questa tavola. Un attrezzo che stupisce per il carattere deciso in ogni condizione senza peccare di eccessiva rigidità e che si distingue per l’ottima progressività.

nano graphite

Lamina effettiva: n.d. Raggio di sciancratura:

da 6,2 a 8,4 m

Peso: n.d. Peso rilevato (con clip di unione): 2,90 kg Lunghezze disponibili:

153 cm

Prezzo:

1.240 euro

Sito: www.sandyshapes.it

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Big Mountain

Advanced

Long Hike

Pro

Steep 0

392 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0


SPLITBOARD

K2 Far Out La novità di casa K2 è questo attacco a piastra integrata derivato da brevetto Voilé. Un ottimo mezzo adatto a un ampio pubblico che sfrutta tutto il know-how K2 nello sviluppo di attacchi tradizionali.

TESTERS’ VOICE // Nel complesso un buon attacco in grado di soddisfare molti rider di livello intermedio. Decisamente comodo il sistema di aggancio/sgancio per il passaggio dalla fase solida a quella split. Ottima la resa dello snodo in fase di camminata così come l’hiback negativo. Da sottolineare la rapidità di innesto dell’attacco sullo snodo per la fase di risalita. Buona la reattività e la risposta complessiva agli impulsi. Comode le fasce.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: sì

Misure disponibili: S/M/L

Altazacco: sì

Prezzo:

Blocca tallone: sì

Sito: www.k2snowboarding.com

Peso:

Livello tecnico consigliato Beginner

Advanced Pro 0

5

775 gr

Tipologia utilizzo

Intermediate

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback

10

0

399,95 euro

5

10

0

5

10

KARAKORAM Prime Connect R Unico modello di casa Karakoram disponibile per questi test, il Prime Connect è un attacco molto versatile la cui particolarità è quella di poter essere usato sia su splitboard che su tavole solide. TESTERS’ VOICE // Un attacco sicuramente versatile e dalle alte prestazioni. Davvero ottimo in fase di discesa è in grado di donare un feeling simile a quello di una surfata con assetto solido. Anche se non leggerissimo, è soddisfacente in fase di risalita e stabile sui traversi. Hiback mediamente rigido che contribuisce con un buon sostegno.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: sì

Misure disponibili: S/M/L

Altazacco: sì

Prezzo: n.d.

Blocca tallone: sì

Sito: www.splitboardbindings.com

Peso dichiarato:

800 gr

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner Intermediate Advanced Pro 0

5

10

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 393


SPLITBOARD

PLUM Eterle woman Carry over Plum nato e concepito per le donne, questo attacco offre un perfetto equilibrio tra comfort e robustezza. Un carattere deciso e una semplicità di utilizzo davvero ottimali.

TESTERS’ VOICE // Molto leggero con sistema di montaggio veloce. Hiback negativo per permettere più escursione alla gamba durante la salita. Base dell’attacco robusta, anche se troviamo poco sicuro il sistema di bloccaggio dello stesso. Hiback abbastanza morbido. Lo strap sulla caviglia è molto comodo, ma quello sulla punta scivola giù dallo scarpone. Tutto sommato un buon attacco.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: sì

Misure disponibili: S/M

Altazacco: sì

Prezzo:

Blocca tallone: sì

Sito: www.fixation-plum.com

Peso dichiarato:

Livello tecnico consigliato Beginner

Advanced Pro 0

5

785 gr

Tipologia utilizzo

Intermediate

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback

10

0

660 euro

5

10

0

5

10

PLUM Eterlou Il fratello minore del Feyan Carbon di cui richiama la struttura principale ma cambiando alcuni dettagli che lo rendono più adatto a rider meno esperti o alla ricerca di un riding meno aggressivo. TESTERS’ VOICE // L’Eterlou presenta la stessa struttura e base del vecchio Feyan, di conseguenza il sistema di aggancio è identico. La differenza sostanziale sta nell’hiback, non in carbonio, che risulta sicuramente meno impegnativo anche se non sempre sostiene in modo ottimale. Le strap sono altrettanto comfortevoli e di rapido utilizzo.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: no

Misure disponibili:

Altazacco:

Prezzo:

di serie

Blocca tallone: sì Peso dichiarato:

S/M - M/L 660 euro

Sito: www.fixation-plum.com

795 gr

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner Intermediate Advanced Pro 0

394 > Buyer’s Guide 2019

5

10

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback 0

5

10

0

5

10


SPLITBOARD

PLUM Feyan Carbon Carry over di casa Plum con sistema ad aggancio attivo e con il quale sono stati realizzati tutti i test. Un attacco dal carattere deciso, dal buon comfort e per chi ama hiback in carbonio. TESTERS’ VOICE // Il Feyan Carbon è un attacco che non permette molti errori ma al contempo è sinonimo di rigidità e precisione assoluta. Leggero e robusto, risulta anche molto comfortevole grazie ai fascioni molto morbidi e avvolgenti. L’hiback in carbonio ovviamente si fa sentire e non è rivolto a tutti i rider. Il sistema di aggancio Plum rimane uno dei più solidi e immediati.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: no

Misure disponibili:

Altazacco: sì

Prezzo:

Blocca Tallone: sì

Sito: www.fixation-plum.com

Peso dichiarato:

Livello tecnico consigliato Beginner

Advanced Pro 0

5

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback

10

0

760 euro

750 gr

Tipologia utilizzo

Intermediate

S/M - M/L

5

10

0

5

10

SPARK R&D Arc Pro Il modello leggero di casa Spark si fa ancora più leggero e acquisisce anche più rigidità. Ideale per chi macina chilometri in salita.

TESTERS’ VOICE // Apparentemente molto simile al Surge, possiede in realtà caratteristiche molto diverse. La base traforata oltre che conferire leggerezza complessiva, garantisce una minore rigidità a livello della pianta del piede, assecondando stili di riding più fluidi. L’hiback è più rigido rispetto al modello Arc base, grazie all’aggiunta di rinforzi in carbonio per un riding più deciso. A eccezion fatta del peso, per quanto riguarda le specifiche di salita vale quanto detto per il Surge.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: sì

Misure disponibili: S/M/L

Altazacco: sì

Prezzo:

Blocca tallone: optional

Sito: www.sparkrandd.com

Peso dichiarato:

599 euro

552 gr

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner Intermediate Advanced Pro 0

5

10

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback 0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 395


SPLITBOARD

SPARK R&D Surge Pro Spark è il brand che ha inventato i primi attacchi a piastra integrata e presenta ora la gamma pro, più leggera e rigida rispetto ai modelli tradizionali. Un ulteriore salto in avanti per il marchio americano. TESTERS’ VOICE // Ottima la tecnologia Spark in salita (in teoria il problema delle boccolo è stato risolto grazie a dei nuovi perni) così come apertura/chiusura tramite sistema Tesla che rende il passaggio tra le fasi di salita e discesa molto semplice e altrettanto rapido. In discesa il Surge si conferma il più rigido della famiglia Spark, soprattutto per la sua base piena e l’hiback reso più rigido rispetto al modello Surge base, così da dare finalmente il giusto sostegno a rider in cerca di un attacco deciso. Comfortevoli i larghi fascioni che supportano molto bene a livello della caviglia.

Scheda tecnica dati dichiarati

Hiback negativo: sì

Misure disponibili: S/M/L

Altazacco: sì

Prezzo:

Blocca tallone: optional

Sito: www.sparkrandd.com

Peso dichiarato:

Livello tecnico consigliato Beginner

Advanced Pro 0

5

Intermediate Advanced Pro

396 > Buyer’s Guide 2019

5

10

Caratteristiche

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback

10

Beginner

0

599 gr

Tipologia utilizzo

Intermediate

0

5

10

‘Fun’ Freeride

Rapidità di utilizzo

Alpinism

Comfort strap

Long Hike

Rigidità hiback 0

639 euro

5

10

0

5

10

0

5

10


SPLITBOARD

FITWELL Backcountry Un modello di scarpone da split/alpinismo che ha scritto la storia di questo settore. Altamente tecnico e derivato da un background e un’esperienza aziendale decisamente alpinistica.

ramponabile

TESTERS’ VOICE // Il Backcountry Fitwell è stato probabilmente il primo scarpone al mondo di questo genere, il modello che ha dato spunto a un intero mercato ora decisamente in crescita. Il Backcountry è uno scarpone molto rigido sia in salita che in discesa e dalla calzata che ricorda più una scarpa da alpinismo che da snowboard. Una volta ramponato, ha prestazioni alpinistiche con pochi eguali derivanti soprattutto dalla rigidità della suola. Esternamente presenta una costruzione molto solida e impeccabile ma la scarpetta interna potrebbe essere decisamente più comfortevole. Questo suo carattere molto prestante e deciso lo rende uno scarpone non per tutti e orientato a chi è alla ricerca di splittate molto alpine oriented. Prezzo:

425 euro

Sito: www.fitwellsrl.it

Livello tecnico consigliato

Tipologia utilizzo

Beginner

Caratteristiche (10=massima rigidità) Comfort

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Flex gambale

Alpinism

Advanced

Flex suola Appoggio laterale

Long Hike

Pro 0

5

10

0

5

0

10

5

10

FITWELL Freeride Chi è alla ricerca di avventure in ambiente tecnico alpino trova in questo Fitwell un compagno ideale. Solido, compatto e sicuro, in discesa dona controllo permettendo un pelo di più rispetto al fratello maggiore. Indicato per livelli tecnici medio alti.

ramponabile

TESTERS’ VOICE // Prodotto di stampo alpinistico molto solido e compatto che permette di avventurarsi senza limiti su terreni tecnici e di misto. Si presenta con chiusura Boa e velcro che conferisce rigidità in modo graduale e progressivo. Sicuramente un buon compromesso per la salita e la discesa in termini generali. Il flex è rigido ma senza infastidire o impegnare eccessivamente. Comunque un prodotto destinato a rider avanzati e disposti a sacrificare il comfort in nome delle prestazioni.

Prezzo:

Livello tecnico consigliato

449 euro

Tipologia utilizzo

Beginner

Caratteristiche (10=massima rigidità) Comfort

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Flex gambale

Alpinism

Advanced

Flex suola Appoggio laterale

Long Hike

Pro 0

5

10

Sito: www.fitwellsrl.it

0

5

10

0

5

10

Buyer’s Guide 2019 > 397


SPLITBOARD

K2 Aspect Il nuovo Aspect si riconferma il perfetto mix tra comfort e prestazioni anche grazie ai diversi sistemi di chiusura combinati che conferiscono tenuta e stabilità. Uno scarpone davvero prestante ma allo stesso comodo e sensibile.

ramponabile

TESTERS’ VOICE // Ottima sensazione di stabilità e comfort. Grazie alla rotella/boa che blocca/sblocca la caviglia e i due strap interno ed esterno, si possono regolare a piacere la rigidità e il flex nelle diverse situazioni di salita e discesa. Suola in Vibram che non delude anche per facili scalate su roccia con una climbing zone ancora migliorabile. Ottima l’idea di poter bloccare i lacci a livello delle caviglie. Scarpetta interna calda e comoda, totalmente comformabile a caldo. Calzata veloce e facile. In discesa è subito preciso e comodo come averlo ai piedi da intere stagioni. Ottimo flex in frontside e durante lunghi e potenti back-side. Prezzo:

Livello tecnico consigliato

499,95 euro

Tipologia utilizzo

Beginner

Caratteristiche (10=massima rigidità) Comfort

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Flex gambale

Alpinism

Advanced

Flex suola Appoggio laterale

Long Hike

Pro 0

5

10

Sito: www.k2snowboard.com

0

5

0

10

5

10

THIRTYTWO JJ Uno scarpone molto polivalente e orientato anche a spedizioni di più giorni. Soddisfa le esigenze di rider in cerca di uno scarpone prestante e dall’ottimo supporto.

ramponabile

TESTERS’ VOICE // L’apertura posteriore dello scafo permette di allungare notevolmente il passo in piano o salita lieve, su pendenze più importanti il flex rigido non permette però un buonissimo lavoro di caviglia se non slacciando completamente lo scarpone. Nel complesso in camminata risulta comodo e affidabile, buono il sostegno laterale. Pecca un po’ a livello di comfort considerando l’alto livello degli scarponi 32.

Prezzo:

549 euro

Sito:

www.thirtytwo.com

Livello tecnico consigliato

Caratteristiche (10=massima rigidità)

Tipologia utilizzo

Beginner

Comfort

‘Fun’ Freeride

Intermediate

Flex gambale

Alpinism

Advanced

Flex suola Appoggio laterale

Long Hike

Pro 0

398 > Buyer’s Guide 2019

5

10

0

5

10

0

5

10


SPLITBOARD

OUTRO di LUCA ALBRISI

So aspettare, quindi aspetto. Quel momento in cui l’aria si farà diversa e tutto sarà più freddo. Tutto, tranne la voglia di andare, di uscire e di immaginare. Tutto tranne la voglia di cercare qualcosa, di leggero e di effimero, come le cose che contano. Davvero. La leggerezza plana. Il temporaneo si dissolve. Ma un delicato sorriso rimane impresso, tracciato. Inciso nell’anima bianca e profonda di un mondo pronto a dissolversi. E che dissolvendosi ricomincia a sognare.

Buyer’s Guide 2019 > 399


SICUREZZA ARTVA

PREVENIRE PER RIDURRE I RISCHI ARTVA, sonda e pala sono gli strumenti di autosoccorso irrinunciabili, a patto di scegliere quelli adatti alle proprie esigenze e di allenarsi costantemente a usarli

a cura di GIULIANO BORDONI, DANIELE FIORELLI, DAVIDE SPINI e MAURIZIO ZAPPA foto ANDREA SALINI/OUTDOORSTUDIO

400 > Buyer’s Guide 2019


SICUREZZA ARTVA

BUYER’S GUIDE 2019

T E S T S I C U R E Z Z A

Buyer’s Guide 2019 > 401


SICUREZZA ARTVA

A R T VA S Ì , MA BISOGNA SAPERLO USARE L’apparecchio per la ricerca dei travolti in valanga è uno strumento di autosoccorso irrinunciabile: ne abbiamo testati 14, mettendoli alla prova nelle condizioni più difficili

isogna iniziare a entrare nell’ottica che non si può comprare un paio di sci, attacchi e scarponi destinati all’utilizzo fuoripista (anche se magari li useremo solo per il 10 per cento del tempo nella polvere) senza acquistare anche ARTVA, sonda e pala e affidarsi a un professionista per imparare non solo l’utilizzo di questi strumenti, ma anche iniziare a capire cos’è la prevenzione e la riduzione dei rischi. Stando così alla larga dall’improvvisazione.

B

Ci si può sempre affidare a dei professionisti per farsi accompagnare in montagna, ma non è questo il messaggio che vorremmo far passare. Con questo test il nostro scopo è quello di guidarvi all’interno del mondo dell’autosoccorso con maggior consapevolezza e farvi prendere coscienza dell’importanza degli strumenti per gestire il rischio e mitigare le conseguenze degli interventi. COME FUNZIONA L’ARTVA Gli ARTVA (Apparecchio Ricerca Travolto VAlanga) sono apparecchi in grado di emettere e ricevere una frequenza radio standard (457 MHz con scarti di precisione di + 80 hz o - 80 hz come previsto dalla norma EN 300718), con una durata dell’impulso (da 70 a 900 millisecondi) e del ciclo di impulsi diverse (da 700 a 1.300 millisecondi) a seconda dei diversi modelli. Questo fa sì che tutti gli apparecchi emettano lo stesso segnale, ma ognuno sia diverso dall’altro e che il processore dell’apparecchio in ricezione (ricerca o search) riesca quindi a ricevere i diversi segnali, separarli tra loro e, se necessario, isolarne uno specifico. I primi ARTVA erano analogici, ovvero il segnale radio veniva trasformato in un suono acustico. I nuovi apparecchi invece sono digitali e il segnale radio viene trasformato in una freccia direzionale e in una sequenza di numeri che varia rispetto all’intensità del segnale ricevuto. Anche il segnale acustico ormai non è più analogico, ma è a sua volta un segnale digitale.

402 > Buyer’s Guide 2019

Escludendo l’evoluzione analogico/digitale, negli ultimi anni non ci sono state innovazioni sensazionali ma gli sviluppi sia di hardware che di software sono stati sostanziali. Si è rilevato quindi che gli apparecchi datati e quelli di ultima generazione non vanno d’accordo tra di loro, tranne quando i primi vengano aggiornati e revisionati dal produttore. Da segnalare che apparecchi molto datati non vengono più accettati dalle case produttrici. Talvolta non solo vengono bypassati in caso di ricerca multipla, ma può succedere che non vengano proprio letti. Ecco perché conviene mandare in pensione ARTVA che hanno fatto il loro onorato servizio e acquistare quelli di ultima generazione. L’evoluzione tecnologica è partita dagli ARTVA a una antenna, passando per quelli a due e per arrivare agli attuali modelli con tre antenne che permettono una lettura tridimensionale e maggiore precisione. Ci sono tre fasce di prodotti: entry level, intermedia e top di gamma. Non sempre il top di gamma corrisponde al miglior strumento per le nostre esigenze. Infatti le molteplici funzioni offerte possono rallentare il processore. Funzioni che per il 90 per cento dei casi non vengono mai utilizzate. Il consiglio è quello di restare su prodotti di fascia intermedia che grazie alle tre antenne, la possibilità di marcaggio, AR (auto revert search to send) e il check di gruppo offrono tutti gli elementi necessari di cui l’utente principiante, medio e per molti casi anche il professionista hanno bisogno. COME SCEGLIERLO L’ARTVA è l’apparecchio che permette di salvare la vita al nostro amico e la nostra. Pertanto fate non solo una scelta accurata, ma allenatevi a utilizzarlo e conoscerlo. È come fare un corso di guida sicura in auto: se non vi trovate mai nelle situazioni di emergenza, quando capiteranno non sarete preparati. Tenervi in allenamento significa automatizzare il metodo di ricerca per evitare il panico ed essere in grado di gestire una situazione critica in maniera metodica. Tutto questo vuol dire esser esperti. Parafrasando quanto scritto da Bruce Temper nel libro


SICUREZZA ARTVA

Valanghe, quello che devi sapere l’esperto non è colui che va in montagna nel weekwnd, ma chi si tiene costantemente in allenamento, non solo fisicamente e tecnicamente, ma anche con i propri strumenti da autosoccorso, che si muove periodicamente in montagna e s’informa sul manto della neve, sulle precipitazioni, sulla meteorologia, sulla stratigrafia… PORTATA MASSIMA, UN MITO DA SFATARE Molti fanno riferimento alla portata massima, ma potrebbe essere uno specchietto per le allodole. Una portata massima elevata permette corridoi di ricerca molto ampi, però sconsigliamo vivamente di effettuare corridoi di ricerca grandi perché questo comporta due macroscopici errori. Prima di tutto si dà per scontato di aver bonificato un’area che in realtà potrebbe contenere la persona sepolta. Questo perché pochi di noi sono geometri in grado di calcolare visivamente, su neve e in una fase emotivamente delicata, una distanza di 30 o 40 metri (figuriamoci di 60 o 70 metri, quindi corridoi da 100 e più metri); forse potremmo anche conoscere la portata del nostro apparecchio, ma non conosciamo la portata, il livello di batterie, le interferenze dell’apparecchio del sepolto. Inoltre dietro a un piccolo accumulo creato dai flussi valanghiferi può uscire una mano, la punta del bastoncino, uno sci o addirittura la voce della persona coinvolta: a una distanza ravvicinata possiamo notare o sentire questi particolari che fanno la differenza. Secondo le statistiche la maggior parte degli incidenti in valanga si sono risolti positivamente grazie alla ricerca vista/udito. Pertanto la misura standardizzata dei corridoi di ricerca è stata fissata a 20 metri. Vuol dire 10 metri a destra e 10 metri a sinistra. Ognuno può individuare una distanza di 10 metri, e lo scarto d’errore al massimo è di due metri. Ci sinceriamo così che ciò che abbiamo bonificato sia stato realmente bonificato e, se qualcosa spuntasse dalla neve, saremmo abbastanza vicini per poterlo vedere o sentire.

COSA DOBBIAMO CHIEDERE A UN ARTVA? • • • • •

tre antenne funzione marcaggio test di gruppo software aggiornabile sistema commutazione Send to Search facile da usare anche con i guanti indossati • sistema automatico di commutazione Search to Send (importantissima funzione in caso di seconda valanga durante la ricerca) • display chiaro e leggibile anche con occhiali polarizzati • imbracatura adeguata per poter indossare l’apparecchio e un cordino di vincolo all’imbraco di lunghezza adeguata per allontanarlo dal nostro corpo (sia per un discorso di interferenze con ciò che abbiamo in tasca sia per avere un buon raggio d’azione nella terza fase di ricerca: la definizione del punto)

Buyer’s Guide 2019 > 403


SICUREZZA ARTVA

SISTEMI PASSIVI, UOMO (SISTEMA ATTIVISSIMO) Sistemi passivi Nessun ARTVA, sonda e pala (tre elementi indivisibili) sono in grado di tenerci lontano dalle valanghe. Sono dei sistemi passivi, che ci aiutano a trovare e disseppellire il malcapitato. Quindi a valanga già avvenuta. Il sistema Recco non serve se la località turistica o il soccorso alpino non è equipaggiato col rilevatore. In ogni caso l’attivazione della macchina del soccorso richiede del tempo, maggiore di 15 minuti: cruciali! Infatti i primi 15 minuti dall’incidente sono decisivi per avere più del 90 per cento di possibilità di uscirne illesi. Dopo questi famosi 15 minuti le probabilità scendono drasticamente. Ecco perché è importantissimo l’autosoccorso in valanga: avere l’attrezzatura (tutti devono avere tutto!) adeguata e performante, ma soprattutto conoscerla e saperla utilizzare. Ulteriori attrezzi da unire al nostro ARTVA, sonda e pala sono gli zaini airbag in grado di tenerci (ma non è garantito) sulla superficie della valanga. Uomo (sistema attivissimo) Cosa ci può tenere lontano dalle valanghe quindi? La prevenzione! La prevenzione è: • prendere consapevolezza di quello che stiamo facendo e dove lo stiamo facendo;

404 > Buyer’s Guide 2019

• chiedere informazioni alla Guide alpine, Maestri di sci e rifugisti presenti sul posto; • leggere attentamente il bollettino nivometeorologico. Non guardare solo il numero della scala di pericolo! • osservare le condizioni atmosferiche durante il tragitto che va da casa alla località e cercare di capire che tipologia di neve si può trovare, la direzione dei venti, se tira vento; • una volta giunti sul posto, osservare più da vicino la neve, la differenza che ci può essere tra un versante e l’altro; • osservare la presenza di cornici, accumuli da vento, placche, neve a debole coesione, valanghe spontanee; • fare un buco e osservare la stratigrafia della neve, il grado di propagazione; • affondare un bastoncino per capire che strati incontriamo, tastare la neve con la spatola degli sci, con le mani. Guardarla. • accertarsi della copertura della rete telefonica o in caso contrario avere strumenti in grado di effettuare una chiamata o l’invio di richiesta di soccorso (telefono satellitare, Spot, inReach della Garmin); • lasciar detto ad amici e/o conoscenti l’itinerario e/o il programma che si vuole affrontare; e molto altro ancora!


SICUREZZA ARTVA

AGGIORNAMENTI E REVISIONI

In conclusione: stiamo alla larga dai luoghi comuni. Ne citiamo in particolare due: se fa freddo non scendono le valanghe e gli snowboarder tagliano le valanghe. Se fa freddo non vuol dire che non ci siano le valanghe. Il freddo è uno stabilizzatore. Vuol dire che stabilizza il livello di pericolo presente all’interno del manto nevoso, fino a quando non cambia qualcosa nelle condizioni atmosferiche. Ecco perché mettiamo i cibi nel congelatore: per stabilizzarli, conservarli. Smettiamo di pensare che gli snowboarder taglino le valanghe, le valanghe non si tagliano. Uno snowboarder bravo ha un’incidenza sul manto nevoso nettamente inferiore a uno scialpinista classico: osservate la profondità delle tracce e poi ne riparliamo. Robert Antonioli ha un’incidenza pari al nulla in una delle sue discese dritte rispetto a un mediocre freerider. Attenzione alle trappole euristiche: l’overconfidence e la familiarità dell’itinerario. Nessun fiocco di neve è responsabile di una valanga. Noi invece sì...

È fondamentale che l’ARTVA sia sempre aggiornato all’ultima versione del software e venga revisionato quando necessario. Il nuovo aggiornamento BarryHeart 3.0 per Mammut Barryvox e Barryvox S sarà gratuito fino al 31 dicembre e comunque effettuabile da apparecchio ad apparecchio senza bisogno di wi-fi o altre connessione ma solamente usufruendo del W-link degli apparecchi. Gli altri aggiornamenti e revisioni sono effettuabili nei negozi o nei punti Mammut Snowsafety e costano poche decine di euro. La revisione è consigliata ogni tre anni, è comunque importante registrare sempre gli apparecchi sul sito della Mammut per avere informazioni su nuovi eventuali aggiornamenti e scadenza della revisione. Gli aggiornamenti Ortovox possono essere fatti presso i rivenditori in possesso della Up Box (apparecchio di aggiornamento) o inviandoli agli uffici del distributore italiano o alla casa madre in Germania. Per attivare la procedura basta compilare l’apposito form sul sito di Ortovox. È consigliabile un controllo dopo cinque anni di utilizzo e ogni due anni dopo il primo controllo. Il costo è di 34,16 euro in caso di semplice controllo e aggiornamento fino a un massimo di 62,22 euro in caso di riparazione. Registrando gli apparecchi Pieps su my.pieps.com si hanno sempre le ultime informazioni sugli aggiornamenti software e si può ottenere l’estensione gratuita della garanzia del DSP da due a cinque anni. Pieps consiglia la revisione dopo tre anni, cinque e successivamente ogni anno, il costo è di 35 euro + spese di spedizione. Arva suggerisce la revisione ogni tre anni e ogni due per i professionisti, per ogni informazione è utile registrarsi su arva-equipment.com.

CONCLUSIONI Chi più chi meno, tutti gli ARTVA soffrono delle interferenze da apparecchiature esterne, scegliete quindi un modello di fascia intermedia che è sufficiente per rispondere a tutte le vostre esigenze. Allenatevi, fatelo vostro, imparate a conoscerlo. Usatelo nella sua originale custodia (imbracatura) e vincolato a essa. Tenetelo lontano almeno 20/30 centimetri da apparecchiature che generano campi elettromagnetici o più in generale possano disturbare il vostro apparecchio in emissione e ricezione. Durante la fase di ricerca spostate il telefonino nella patella dello zaino (il nostro corpo con i liquidi che contiene è un ottimo schermo) oppure spegnetelo. Durante la ricerca, tenete l’ARTVA lontano almeno 50 centimetri da voi così sarete sicuri di proteggerlo dai campi elettromagnetici. State attenti a utilizzare le GoPro! Se usate l’orologio tenete ARTVA e orologio nelle due mani in maniera opposta. Effettuate

sempre il check di gruppo prima di ogni vostra gita, in entrambi i sensi. Non fate prendere colpi al vostro apparecchio, non prestatelo, è personale, togliete le batterie a fine stagione o nel caso di utilizzo solo nei week-end al termine della vostra gita domenicale. Aggiornatelo, mandatelo in revisione. Non lasciate utilizzare apparecchi di vecchia generazione all’interno del vostro gruppo, non utilizzateli voi, fatelo per rispetto di voi stessi e della vita dei vostri amici. Per lo stesso motivo non lesinate in leggerezza a discapito di efficacia e robustezza quando si parla di sonde e pale. Quelle da gara lasciatele ai garisti in gara, voi ringrazierete i vostri compagni e i vostri compagni impareranno a ringraziare voi a loro volta… Buone sciate a tutti!

Tutto ciò riduce i rischi e ci restituisce delle informazioni importanti per scegliere dove sciare e soprattutto come sciare. Ma non è finita qui, dobbiamo tenere conto anche della nostra attrezzatura, della tecnica e della condizione psico-fisica del momento, che sono ugualmente importanti. Tutto questo va unito e condiviso con i nostri compagni di gita e con le persone che ci ruotano attorno. Serve per limitare i rischi. Limitare il rischio è il nostro compito, perché nessuno di noi, Guide alpine comprese, è in grado di garantire la sicurezza al cento per cento. Procediamo uno alla volta all’interno delle criticità del pendio. Sostiamo solo in zone di sicurezza. Prima di partire per una traccia in salita o in discesa, osserviamo il pendio immaginando la valanga che potrebbe verificarsi. Le valanghe si comportano come i fluidi. Guardiamo quindi le vie d’uscita e i punti di sicurezza. Imprimiamoli nel nostro cervello e muoviamoci di conseguenza.

Buyer’s Guide 2019 > 405


SICUREZZA ARTVA

COME INTERVENIRE IN CASO D I VA L A N G A

S

LE BASI • • • • • • • • • •

designare un leader mettere in luogo reputato sicuro il resto del gruppo chiamare il 112 valutare la zona d’intervento ricerca primo segnale e ricerca vista/udito localizzazione definizione del punto sondaggio scavo cure sanitarie

406 > Buyer’s Guide 2019

e abbiamo rispettato la regola di procedere uno alla volta all’interno della criticità del pendio, il travolto in valanga sarà uno soltanto, altrimenti ci troveremo a dover effettuare una ricerca multipla.

CHIAMATA AL 112 Prima di iniziare le ricerche è fondamentale scegliere all’interno del gruppo una figura leader, capace di avere sotto controllo la situazione, uno che impartisca ordini chiari e precisi. Mettiamo il caso di essere noi il leader. Per prima cosa ci preoccuperemo di mettere il resto del gruppo in una zona che abbiamo valutato sicura. Li faremo stare fermi e compatti in attesa di successive direttive. Se all’interno del gruppo riteniamo che ci sia un’altra figura capace di mantenere il controllo, possiamo designare lui per la chiamata dei soccorsi (112 nell’Unione Europea). Altrimenti sarà compito nostro effettuare la chiamata indicando generalità proprie, tipologia d’incidente, numero dei coinvolti e dei partecipanti, posizione, meteo, vento, eventuali ostacoli per l’elicottero. Perché non effettuare subito la ricerca guadagnando tempo e poi chiamare il soccorso? Perché non sappiamo in che condizioni sanitarie troveremo il sepolto. Potrebbe avere bisogno di un medico. Generalmente il nostro tempo di ricerca sarà quello necessario affinché la macchina del soccorso giunga sul posto (meteo permettendo per l’elisoccorso) A questo punto valuteremo la scena d’intervento: è sicura? Non è sicura, ma mi assumo le responsabilità d’intervenire? Non è sicura e quindi non me la sento d’intervenire? Qualsiasi sarà la nostra decisione, sarà una nostra scelta e questa rimarrà insindacabile. Non commetteremo omissione di soccorso. Perché per omissione di soccorso non s’intende non intervenire fisicamente sull’incidente ma omissione di soccorso s’intende non attivare il soccorso (chiamata al 112) I componenti del gruppo posizionati in zona di sicurezza non devono spegnere l’ARTVA.


SICUREZZA ARTVA

Il braccio semi-teso prende il posto della freccia in modo da dare direzione e profondità. Iniziamo così a disegnare la prima retta (foto a sinistra). La retta finisce al valore più basso rilevato (foto in basso a sinistra). Descriviamo a questo punto la retta ortogonale alla prima cercando il valore più basso a destra e/o a sinistra (foto sotto)

RICERCA PRIMO SEGNALE/RICERCA VISTA UDITO (10/90) Dal punto di scomparsa commuteremo il nostro apparecchio da send a search allungando del tutto il braccio (quasi teso) in modo da ampliare il campo visivo e allontanando così eventuali interferenze generate dagli apparecchi tecnologici che stiamo portando con noi. Iniziamo percorrendo tutto il fronte della valanga, descrivendo una greca con corridoi di 20 metri, vuol dire 10 metri a sinistra e 10 metri a destra, fino quasi al limite della valanga. La misura dei corridoi è un valore standard indipendentemente dall’attrezzo che abbiamo. Questo per tre fondamentali motivi già accennati: 1. potremmo anche conoscere l’efficienza del nostro apparecchio e il livello delle nostre batterie, ma non quelli dell’apparecchio che stiamo cercando, oltre alla posizione e alle eventuali interferenze; 2. valutare dieci metri ci porta a un errore di più o meno 2 metri, valutandone 30 lo scarto d’errore può facilmente farci escludere una zona in cui potrebbe trovarsi il nostro sepolto; 3. corridoi così ridotti ci permettono di vedere e sentire eventuali reperti che potrebbero uscire dalla valanga e non celarsi dietro agli avvallamenti dei flussi della stessa. La bonifica va effettuata a piedi o con gli sci, in base alle condizioni. Dall’alto verso il basso o dal basso verso l’alto in funzione del punto in cui ci troviamo nel momento dell’incidente. Durante la ricerca del primo segnale l’andatura deve essere sostenuta tenendo in considerazione il nostro livello di preparazione fisica: dobbiamo andare veloci senza spendere tutte le energie che ci serviranno nelle altre fasi. Con gli sci invece bisogna sforzarsi di andare piano perché è facile raggiungere buone

velocità e oltrepassare il segnale. Durante questa fase dovremmo dimenticarci che abbiamo in mano il nostro apparecchio ARTVA: guardare lo schermo non servirà ad agganciare prima il segnale, quando questo verrà agganciato udiremo il segnale acustico. Sarà invece fondamentale concentrarci sulla ricerca vista-udito e fare in modo che la nostra greca, a costo di ridurre i corridoi, passi vicino ai reperti che prontamente verificheremo, tirandoli. Nel caso non fossero vincolati al sepolto, provvederemmo a ripiantarli dritti nella neve (questo servirà alle squadre di soccorso se il nostro sepolto non si dovesse trovare con l’apparecchio ARTVA). LOCALIZZAZIONE/RICERCA VISTA-UDITO (DA 50/50 A 70/30) Una volta agganciato il primo segnale, rallenteremo l’andatura e inizieremo a seguire la direzione e il numero decrescente dato dal nostro apparecchio, ricordandoci di continuare ad effettuare la ricerca vista/udito. La velocità andrà rallentando sempre più con la diminuzione dei numeri. Tra il valore 15 e il valore 10, che sono dei valori nominali e non delle distanze metriche corrispondenti alla realtà, anche se si avvicinano di molto, la nostra andatura diventerà di un passo al secondo, ovvero l’intervallo di tempo in cui viene emesso ciclicamente il segnale. Continueremo anche in questi ultimi passi ad effettuare la ricerca vista/udito. Tra il valore 6 e il valore 4 ci arresteremo. Orienteremo l’ARTVA e il nostro busto in modo da posizionarci sulla direttrice della freccia principale (quella centrale e ortogonale rispetto al nostro apparecchio). Useremo il braccio libero estendendolo e la mano prenderà il posto della freccia. Ci rifaremo a un punto di riferimento nella direzione della nostra mano posto a 6/4 metri di fronte a noi. Ci inginocchieremo tenendo l’apparecchio al centro del nostro corpo.

Buyer’s Guide 2019 > 407


SICUREZZA ARTVA Si nota la perpendicolarità della sonda rispetto al pendio: il sondatore si sposta dal punto di sondaggio per gravare il meno possibile sul sepolto (foto in alto a sinistra). Prestiamo attenzione man mano che ci avviciniamo con la pala al sepolto (foto al centro). Liberiamo le vie respiratorie con le mani senza guanti (foto in basso)

SONDAGGIO Lasciato l’ARTVA in ricerca, lo andiamo a riporre velocemente all’interno della giacca se l’apparecchio è vincolato all’imbracatura, oppure all’interno del polso della giacca a cui questo è vincolato (l’apparecchio deve essere sempre legato, ecco perché è necessario che il cordino abbia una lunghezza adeguata e agevolare tutte le fasi di utilizzo) Togliamo lo zaino, prendiamo la sonda, rimettiamolo. Nel caso di un solo sepolto o di multi-seppellimento se la nostra strategia prevede il disseppellimento del primo, allora assieme alla sonda possiamo estrarre anche la pala. Ci disponiamo spalle a monte e montiamo la sonda, ci giriamo e iniziamo con la prima sondata al centro del nostro box, ovvero il punto in cui abbiamo rilevato il valore più basso. Spostandoci di 20/30 centimetri alla volta, andiamo a destra e poi a sinistra, in alto a destra, in alto al centro, in alto a sinistra, in basso a sinistra, in basso al centro, in basso a destra. Tutti i sondaggi devono essere effettuati con i guanti sulle mani e sonda perpendicolare rispetto alla morfologia del terreno. Se abbiamo utilizzato bene l’ARTVA la fase di sondaggio si conclude mediamente con 3/4 sondate. Una volta trovato il sepolto, lasciamo in loco la sonda. In caso di multi-seppellimento, estraiamo il nostro ARTVA che è sempre in ricezione, lo abbassiamo a contatto con la neve vicino alla sonda, aspettiamo due secondi, marchiamo, ci alziamo e ci spostiamo di un paio di metri rispetto alla sonda, attendendo qualche secondo e dando il tempo al software di elaborare i nuovi dati e iniziamo la ricerca del secondo sepolto.

DEFINIZIONE DEL PUNTO/RICERCA VISTA UDITO (90/10) A carponi, con l’ARTVA al centro del nostro corpo, lo faremo scorrere in avanti sulla superficie della neve, seguendo parallelamente la linea del nostro braccio, che servirà da guida (direzione) e sistema metrico. Spostiamo l’ARTVA di 20/30 centimetri alla volta, lasciandolo fermo almeno due secondi (di più se l’apparecchio che abbiamo lo richiede). Ci sposteremo su questo asse fino a quando il segnale espresso in numeri andrà diminuendo. All’aumentare del numero, torneremo indietro e incroceremo il segnale più basso trovato sulla prima direttrice con il segnale più basso che troveremo sulla nuova retta ortogonale che andremo a creare con il medesimo metodo. Il valore più basso sarà il centro del nostro box, ovvero il primo punto in cui andremo a sondare. Segniamo il punto in modo che sia ben visibile. Infine ci alziamo e ci spostiamo a valle in modo da non gravare ulteriormente col nostro peso sul sepolto.

408 > Buyer’s Guide 2019

SCAVO Iniziamo lo scavo a valle della sonda lasciata in loco, calcolando indicativamente una distanza pari alla profondità di seppellimento più due terzi. (esempio: sepolto a 60 centimetri misurati dalla sonda, ci spostiamo a valle di un metro). Iniziamo lo scavo energicamente, facendo attenzione ad aprire bene il varco di scavo in modo da permettere sia un buon deflusso della neve liberata, sia la creazione di un piano che sarà utile per il raggiungimento dell’infortunato e le cure sanitarie. Mano a mano che ci avviciniamo alla sonda, le nostre azioni di scavo diventeranno meno energiche a favore di un’attenzione maggiore al sepolto. Non dobbiamo travolgerlo con la foga della nostra pala. Una volta intuita la posizione del corpo e quindi della faccia, la nostra premura sarà quella di liberare le vie aeree prima di tutto. Poi, piano piano, andremo a liberarlo dalle restanti parti di neve che lo coprono. Senza spostarlo dal buco o meglio dalla piazzola che abbiamo creato, tranquillizzando il nostro compagno andremo a coprirlo col telo termico, con indumenti asciutti e caldi e lo isoleremo dalla neve. Inizieremo a prestare le cure sanitarie necessarie o attenderemo il soccorso senza spostarlo o muoverlo.


SICUREZZA ARTVA

IL PROTOCOLLO DEL TEST Ecco come, dove e quando abbiamo provato gli apparecchi ARTVA

• • • • • •

Luogo: Passo dello Stelvio Data: 30 maggio 2018 Condizioni neve: bagnata Temperatura: +5/+10°C Meteo: sereno Ambientazione: pendio poco ripido a inclinazione quasi costante dai 15 ai 20 gradi

Q

uando non diversamente specificato l’ARTVA del sepolto era della stessa marca dell’ARTVA in ricerca e, se possibile, era lo stesso modello. Tutti gli ARTVA sono stati testati a un metro di seppellimento.

Rispetto all’ARTVA del ricercatore, quello sepolto è stato orientato in tre direzioni: parallelo, ortogonale e verticale. L’ARTVA del ricercatore è stato sempre tenuto orizzontale e in linea al senso di marcia (tranne che per la ricerca fine), cercando di mantenere l’indicazione di direzione in centro al display (per indirizzare l’antenna principale lungo la tangente alla linea d’induzione del campo elettromangnetico dell’ARTVA sepolto). In entrambi i test il ricercatore è salito inizialmente lungo la linea di massima pendenza senza effettuare la ricerca a greca e si è approcciato a una velocità moderata (circa un passo al secondo). Appena sentito il primo segnale, ha rallentato. PRECISAZIONI PER LA LETTURA Segnale stabile: le indicazioni che appaiono sul display (numero e freccia) fanno intuire che il segnale è stato agganciato in maniera affidabile e che si può interrompere la fase di ricerca del primo segnale per passare a quella di localizzazione. Segnale instabile: l’ARTVA aggancia per un attimo il segnale (segnale sonoro, distanza e freccia appaiono sul display), ma poco dopo lo perde, oppure le indicazioni di direzione sono discordanti o comunque non corrette. SCOPO DEL TEST Test della portata: avere un’idea della distanza in metri a cui si riesce a ottenere un segnale stabile per terminare la fase di ricerca del primo segnale e iniziare quella di localizzazione. Attenzione,

non va inteso però come un test ufficiale per la verifica della portata ed è stato realizzato con un solo ARTVA sepolto della stessa marca e modello dell’apparecchio in ricezione. Nella prima prova aveva l’antenna parallela a quello del ricercatore (sulla massima pendenza), la seconda volta era perpendicolare (ARTVA orizzontale) e nella terza era verticale. Per ognuna delle prove il ricercatore entrava da lontano (senza segnale) e salendo sulla massima pendenza si avvicinava all’ARTVA sepolto. Una volta agganciato il segnale, abbiamo segnato la distanza. A quel punto il ricercatore spegneva l’ARTVA e usciva dal campo prove, per poi rientrarci (con ARTVA sepolto ruotato) e senza il segnale agganciato. Test seppellimento multiplo: vedere a che distanza vengono agganciati i vari ARTVA, capire se la funzione mark è affidabile e se il suo utilizzo comporta una riduzione di performance dell’apparecchio in ricerca (come ad esempio portata reale, rallentamento nella variazione delle indicazioni del display o altre problematiche). Test seppellimento multiplo con Fitre: fare emergere le problematiche di una ricerca multi-sepolto in cui uno dei tre sepolti indossi un ARTVA vecchio con segnale disturbato. Test seppellimento multiplo con ARTVA equidistanti: verificare la funzione mark dei vari apparecchi con posizioni diverse ed eventualmente osservare se apparecchi della stessa marca rilevano prima il segnale della stessa casa costruttrice. Nota: le modalità di prova ed il tipo di scenario avrebbero potuto essere molteplici. Abbiamo ritenuto di fare questi tipi di prova in base alle condizioni di terreno e innevamento presenti in loco e sulla scorta delle nostra esperienza di Guide alpine.

Buyer’s Guide 2019 > 409


SICUREZZA ARTVA

Test della portata - si svolge su pendio di pendenza quasi uniforme, dai 15° ai 20° MARCA

MODELLO

ORTOVOX ORTOVOX

TEST 2 PARALLELE

PERPENDICOLARI

VERTICALE

ZOOM+

30

27

23

3+

25

17

25

ORTOVOX

S1+

38

21

21

MAMMUT

BARRYVOX

65

60

50

MAMMUT

BARRYVOX S

40

34

65

PIEPS

MICRO BT

38

28

21

PIEPS

POWDER BT

40

42

39

PIEPS

PRO BT

37

32

45

PIEPS

DSP SPORT

31

32

34

NOTE

Per i modelli Ortovox si segnala la funzione della smart antenna (1) Con antenna verticale, la funzione U-turn rimanda nella direzione sbagliata più volte rendendo l'apparecchio inutilizzabile (2) Segnale subito stabile (3) ARTVA inutilizzabile sulla ricerca del primo segnale. A 70 m il display segna 40, ma continua a perdersi

(1)

(4) Il sonoro non è molto efficace, soprattutto sulla ricerca fine

(2)

ARVA

AXIO

40

40

NO

ARVA

EVO 4

24

18

18

ARVA

NEO+

50

30

50

TRACKER

TRACKER 2

32

30

24

TRACKER

TRACKER 3

29

30

15

(3)

(4)

Test seppellimento multiplo SEPPELLIMENTO 1 M MARCA

MODELLO

ORTOVOX

3+

ORTOVOX

S1+

MAMMUT

BARRYVOX

MAMMUT

BARRYVOX S

PIEPS PIEPS PIEPS ARVA ARVA

ARTVA 2 TRASVERSALE

ARTVA 3 VERTICALE

25

8

22

ok

ok

41

20

27

ok

ok

35

8

20

ok

non immediato

41

11

20

ok

ok

MICRO BT

38

30

3

ok

POWDER BT

34

34

6

ok

PRO +

41

30

3

ok

10

dopo marcaggio 2°

AXIO EVO 4

ARTVA 1 PARALLELO

MARCAGGIO

27 21

ARTVA 1 ARTVA 2 PARALLELO TRASVERSALE

4

ARVA

NEO+

37

11

sul primo

TRACKER

TRACKER 3

25

8

sul primo

RAGGIO ‘AREA SONDAGGIO’ [cm] ARTVA 3 VERTICALE ok

ARTVA 1 ARTVA 2 PARALLELO TRASVERSALE

ARTVA 3 VERTICALE

NOTE

30

30

5

(1)

25

35

30

(2)

ok

30

50

50

(3)

ok

25

35

50

ok

ok

30

50

50

ok

ok

30

40

35

(4)

ok

ok

25

45

40

(5)

ok

marcaggio non immediato del 3° perso

30

grande

grande

(6)

ok

ok, ma poi rimanda sul 1°

60

60

ok

ok, ma poi rimanda sul 1°

20

30

30

30

marcaggio del 3° perso

non mantenuto non mantenuto non mantenuto

(7) (8) 30

(9)

(1) Marcaggio immediato, numeri e direzione stabili. Dopo il secondo marcaggio rallentamento delle prestazioni (2) Perso un marcaggio, ma problema poi rientrato. L’indicazione della posizione del sepolto sul display non sempre è attendibile (3) Alla fine perde il marcaggio del primo ARTVA (4) La fase finale con i tre ARTVA diventa lenta

20 m

TEST

A3

MARCAGGIO

(5) Alla fine perde il marcaggio del primo ARTVA

120°

(6) fase finale difficile con numeri che variano continuamente (7) Perde i marcaggi (8) Grande confusione con i marcaggi: rimarcando il primo, riprende la greca e alla fine aggancia il 3°. Fase finale confusa, box piccolo ma non preciso. Cambio suono da 10 m (9) Difficile lettura a causa dell’intermittenza del segnale numerico

410 > Buyer’s Guide 2019

A2

A1

ARTVA parallelo

Ortovox Zoom

A2 ARTVA perpendicoalre Barryvox S A3 ARTVA verticale

Pieps Sport

10 m

A1

distanza


SICUREZZA ARTVA Seppellimento multi con Fitre SEPPELLIMENTO 1 M

MARCAGGIO

MARCA

MODELLO

ORTOVOX

3+

25

12

ORTOVOX

3+

35

28

MAMMUT

BARRYVOX S

35

22

PIEPS

MICRO BT

35

28

12

PIEPS

PRO BT

40

28

sul primo

ARTVA 1 PARALLELO

ARTVA 2 TRASVERSALE

ARTVA 3 VERTICALE

ARTVA 1 ARTVA 2 PARALLELO TRASVERSALE

RAGGIO ‘AREA SONDAGGIO’ [cm] ARTVA 3 VERTICALE

ok

preso poi perso

ok

ok

ok

ok, poi perso

ok

ok, poi perso

più lento

inizialmente ok

ok

ok

12

ARTVA 1 ARTVA 2 PARALLELO TRASVERSALE

TEST

(3) Secondo Ortovox m2 perpendicolare

MARCAGGIO

(4) Alla fine marcaggi mantenuti

ok

ok

ok

ok

(3)

ok

ok

(4)

lento

lento

più lento

A3

lento

(5)

10 m

A2 120°

(6) Primo marcaggio perso e a tratti c’è conflitto ARTVA parallelo

(2)

20 m

(5) Perso il marccaggio del fitre

A1

NOTE

(1) ok, poi perso

(1) Secondo ARTVA fitre (vecchio) coassiale (2) Marcaggi persi

ARTVA 3 VERTICALE

A1

distanza

Ortovox Zoom

A2 ARTVA perpendicoalre Barryvox S A3 ARTVA verticale

Pieps Sport

ARTVA 2 e 3 equidistanti SEPPELLIMENTO 1 M MARCA

MODELLO

ARTVA 1 COASSIALE ORTOVOX ZOOM +

MARCAGGIO

ARTVA 2 SX BARRYVOX S

ARTVA 3 DX PIEPS PRO

ARTVA 1 COASSIALE ORTOVOX ZOOM +

ARTVA 2 SX BARRYVOX S

ARTVA 3 DX PIEPS PRO

ORTOVOX

3+

28

9

66

ok, poi dx

ok, poi subito sul 3°

ok

ORTOVOX

S1+

39

20

20

ok

ok, direz sbagliata (180°)

ok

MAMMUT

BARRYVOX

52 con indicazione di tornare indietro

10

10

ok

ok

ok

non compare sul display fino a dopo il marcaggio del 1°

ok, poi conflitto nelle direzioni, poi dx

ok

ok

MAMMUT

BARRYVOX S

42

non compare sul display fino a dopo il marcaggio del 1°

MAMMUT

BARRYVOX S

42

20

14

ok, poi vari cambi di direzione

ok

ok

PIEPS

MICRO BT

40

25

25

ok

ok, direz sbagliata (180°)

ok

PIEPS

POWDER BT

43

33

22

ok

ok, direz sbagliata (180°)

ok ok

PIEPS

PRO +

39

22

18

ok, poi dx

ok, poi direz sbagliata (180°) e va sul terzo

PIEPS

SPORT

33

30

30

ok

ok, direz sbagliata (180°)

ok

16

6

ok, poi vari cambi di direzione

ok, direz sbagliata (180°)

ok

ok, senza indicazione 3° sepolto

ok, direz sbagliata (180°)

ok

ok

ok, direz sbagliata (180°)

ok

ARVA

AXIO

35

ARVA

EVO 4

24

4

aggancia il terzo segnale quando è sul 2°

ARVA

NEO+

40

10

7

TRACKER

TRACKER 3

ok, confusione, direzioni e numeri sbagliati

22

In generale gli ARTVA non ricercano prima gli ARTVA della propria marca. (1) Perde per un attimo il 3°

NOTE

(11)

(2)

(3)

19,4 m

TEST BARRYVOX S

MARCAGGIO

PIEPS PRO

(2) Per andare sul terzo compare il segnale di girarsi di 180° (3) Impossibile fare la ricerca fine. Bocciato

ARTVA parallelo

Ortovox Zoom

ARTVA perpendicoalre

Barryvox S

ARTVA verticale

Pieps Sport

ARTVA parallelo

Ortovox Zoom

ARTVA perpendicoalre

Barryvox S

ARTVA verticale

Pieps Sport

10 m

10 m

ORTOVOX ZOOM +

Buyer’s Guide 2019 > 411


SICUREZZA ARTVA Tabelle interferenze ARTVA in trasmissione Marca Modello

Distanza (in ricezione)

Libero

GPS

Radio accesa

GoPro accesa

Macchina fotografica spenta

Garmin

Suunto

Spot

Telefono

Accumulatore

ORTOVOX 3+

30 metri

41

41

41

41

41

41

41

41

41

41

ORTOVOX 3+

10 metri

18

18

18

18

18

18

18

18

18

18

ORTOVOX 3+

4 metri

5

5

5

5

5

5

5

5

5

5

ORTOVOX ZOOM +

30 metri

fuori segnale

ORTOVOX ZOOM +

10 metri

16

16

16

16

16

16

16

16

16 */15

16

ORTOVOX ZOOM +

4 metri

5

5

5

5

5

5

5

5

5 */4.8

5

ORTOVOX S1+

30 metri

41

46

41

41

41

41

41

41

41

41

ORTOVOX S1+

10 metri

18

18

18

18

18

18

18

18

18

18

ORTOVOX S1+

4 metri

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

MAMMUT BARRYVOX S

30 metri

33

33

segnale disturbato

33

33

33

33

33

segnale disturbato

33

MAMMUT BARRYVOX S

10 metri

11

11

11

10

10

11

11

11

11

11

MAMMUT BARRYVOX S

4 metri

4.2

4.2

interferenza di un sec. alzando il numero

spento. Riprovato, non l’ha più fatto

4.2 */segnale disturbato

4.2

4.2

4.2

4.2 */4.5

4.2

MAMMUT BARRYVOX

30 metri

35

35

35

35

35

35

35

35

35

35

MAMMUT BARRYVOX

10 metri

10

10

10

10

10

10

10

10

10

10

MAMMUT BARRYVOX

4 metri

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

PIEPS MICRO BT

30 metri

38

38 */ segnale disturbato

38 */ segnale disturbato

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

sporca il segnale, spegnere e riaccendere

PIEPS MICRO BT

10 metri

14

14

14

14

14

14

14

14

14 */15

14 */15

PIEPS MICRO BT

4 metri

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6 */5.0

4.6

PIEPS SPORT

30 metri

38

38

38

38

38

38

38

38

38 */sporca il segnale

38

PIEPS DPS SPORT

10 metri

12

12

12

12

12 */18

12 */18

12

12

12

12

PIEPS DPS SPORT

4 metri

4.0

4.0

4.0 */ segnale disturbato

4.0 */ segnale disturbato

4.0 */ segnale disturbato

4.0 */ segnale disturbato

4.0

4.0

4.0 */ segnale disturbato

4.0

PIEPS POWDER BT

30 metri

38

38

38

38

38 */41

38

38

38

38 */sporca il segnale

38

PIEPS POWDER BT

10 metri

12

12

12

12

12

12

12

12

12

12

PIEPS POWDER BT

4 metri

4.5

4.6

4.6 */ segnale disturbato

4.6 */ segnale disturbato

4.6 */ freccia stabile in direzione sbagliata. Il segnale rimane fisso sbagliato, spegnere e riaccendere

4.6 */ segnale disturbato

4.6

4.6 */ segnale disturbato

4.3 */ segnale disturbato

4.6

PIEPS PRO BT

30 metri

37

37

37

37

37

37

37

37

37 */ sporca il segnale

37

PIEPS PRO BT

10 metri

13

13

13

13

13

13

13

13

13 */ 16

13

PIEPS PRO BT

4 metri

4.7

4.7

4.6 */ segnale disturbato

4.6 */ 4.7

4.8 */ 6.8 freccia stabile in direzione sbagliata. il segnale rimane fisso sbagliato, spegnere e riaccendere

4.7

4.7

4.8 */ 4.9

4.8 */ 5.1

4.8 */ 4.9

32

ARVA NEO+

30 metri

32

32

32

32

32

32

32

32

disturba tanto

ARVA NEO+

10 metri

10

10

10

10

10

10

10

10

11

10

ARVA NEO+

4 metri

3.5

4.0

3.5

3.5

3.5 */3.8

3.5

3.5

3.5

4.0 */ sballa

3.7

ARVA AXIO

30 metri

50

50

52

50

50

52

48

50

50 */ disturba

50

ARVA AXIO

10 metri

15

15

15

15

15

15

14

varia e poi si sistema su 15

15 */ impazzisce

15

ARVA AXIO

4 metri

5.5

5.5

5.3

5.3

5.5

5.5

5.5

5.5

5.5 */ sballa

5.5

ARVA EVO 4

30 metri

43

43

43

43

43

43

perde il segnale

disturba

43

43

ARVA EVO 4

10 metri

12

12

12

12

12

12

12

12

12

13

ARVA EVO 4

4 metri

4.5

4.5

4.7

4.7

4.7

4.8

4.7

4.7

4.8 */ segnale disturbato

4.5

TRACKER 3

30 metri

31

31

31

31

31

31

31

31

31

31

TRACKER 3

10 metri

9.8

9.8

9.8

9.8

9.8

9.8

9.8

9.8

9.8 */ oscillano le frecce

9.8 */ oscillano le frecce

TRACKER 3

4 metri

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3 */ oscillano le frecce

5.3 */ oscillano le frecce

TRACKER 2

30 metri

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

oscilla il segnale

segnale disturbato

segnale disturbato

TRACKER 2

10 metri

11

11

11

11

11

11

11

11

11

11

TRACKER 2

4 metri

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

5.3

N.B.: */ sta per prova delle interferenze con l’apparecchiatura tecnologica posta non più a un raggio di 20 cm, ma esattamente posizionata sopra. Situazione che si verifica spesso quando riponiamo l’ARTVA nella tasca della giacca e infiliamo altro nella medesima tasca oppure quando l’ARTVA è indossato correttamente con l’apposita custodia ma riponiamo nella tasca della giacca, proprio sopra l’ARTVA, un’apparecchiatura tecnologica. La prova è stata eseguita con un ARTVA in ricerca alla distanza metrica indicata. Un ARTVA in trasmissione veniva avvicinato da un apparecchio elettronico in un raggio di 20 cm lasciato per 3 secondi e spostato per altri 3 secondi lasciando l’ARTVA in ricerca libero da interferenze prima di riavvicinare un secondo apparecchio elettronico. Gli ARTVA sono stati posizionati coassialmente. Anche in questa prova, come in quella precedente, i due ARTVA utilizzati erano della stessa marca. Oscilla il segnale significa che il segnale oscilla tra l’indicazione di ricerca primo segnale e i numeri. Oscillano le frecce significa che le frecce continuano a cambiare direzione.


SICUREZZA ARTVA Tabelle interferenze ARTVA in ricezione Marca Modello

Distanza (in ricezione)

Libero

GPS

Radio accesa

GoPro accesa

ORTOVOX 3+

30 metri

*

12

*

9.5

ORTOVOX 3+

10 metri

14

10 direzione instabile

14

12 direzione instabile

Macchina fotografica spenta

Garmin

Suunto

Spot

Telefono

Accumulatore

*

*

37

7.5

12

*

14

14

14

14

10 direzione instabile

17

ORTOVOX 3+

4 metri

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

ORTOVOX ZOOM +

30 metri

44

7.5

44

6.0

44

44

22

9.0

13

35

ORTOVOX ZOOM +

10 metri

15

instabile

15

10

15

15

15

svariona

10

12

ORTOVOX ZOOM +

4 metri

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.6

4.4

4.6

ORTOVOX S1+

30 metri

46

13

46 impazzisce la radio

14 rimane sballato anche dopo aver tolto la go pro

46

46

46

46 direzione instabile

13

44

ORTOVOX S1+

10 metri

11

11

11

11 legge doppio sepolto

11

11

11

11

11

11

ORTOVOX S1+

4 metri

4.2

4.2

4.2

4.2 legge due sepolti

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

4.2

MAMMUT BARRYVOX S

30 metri

36

16

36

*

36

36

*

17 poi 10

41 poi * poi 40

41 poi *

MAMMUT BARRYVOX S

10 metri

10

10

10

10

10

10

10 legge due sepolti

10

10

10

MAMMUT BARRYVOX S

4 metri

4.3

4.3 legge due sepolti

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3

4.3 legge due sepolti

4.3

4.3 legge due sepolti

MAMMUT BARRYVOX

30 metri

35

*

35

*

35

35

da 25 a 35

* poi da 5.8 a 6.8

41

*

MAMMUT BARRYVOX

10 metri

10

10

10

10

10

10

10 legge due sepolti

10

10

10

MAMMUT BARRYVOX

4 metri

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

4.4

PIEPS MICRO BT

30 metri

37

*

37

*

37

37

28

37

*

37

PIEPS MICRO BT

10 metri

10

10

10

10

10

10

10

10

10

10 direzione instabile

PIEPS MICRO BT

4 metri

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

PIEPS DPS SPORT

30 metri

38

*

38

*

38

38

*

*

*

38 perdo segnale acustico

PIEPS DPS SPORT

10 metri

13

13

13

13

13

13

13

13

13

13

PIEPS DPS SPORT

4 metri

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

PIEPS POWDER BT

30 metri

36

*

36

*

36

36

*

36 disturbato il segnale acustico

*

38

PIEPS POWDER BT

10 metri

12

*

12

*

12

12

12

12

12

12

PIEPS POWDER BT

4 metri

4.0

3.9

3.9

3.9

4.0

4.0

4.0

4.0

4.0

3.9/4.1 40

PIEPS PRO BT

30 metri

37

*

37

*

37

37

*

40

*

PIEPS PRO BT

10 metri

12

*

12

12

12

12

12

12

*

12

PIEPS PRO BT

4 metri

4.1

4.1

4.1

4.8

4.1

4.1

4.1

4.1

4.1

4.1

ARVA NEO+

30 metri

46

*

46

*

46

46

*

42

*

*

ARVA NEO+

10 metri

11

11

11

11

11

11

11

11

11

11

ARVA NEO+

4 metri

4.4

4.4

4.3

4.4

4.3

4.4

4.4

4.4

4.3

4.3

ARVA AXIO

30 metri

34

*

34

*

34

instabile poi torna a 34

instabile

svariona

instabile

*

ARVA AXIO

10 metri

9.5

instabile

instabile

9.5

instabile

9.5

instabile poi si stabilizza

instabile

instabile

instabile

ARVA AXIO

4 metri

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

3.4

ARVA EVO 4

30 metri

34 ma instabile: oscilla tra * e numeri

14 poi *

*

12 e poi *

*

*

18 poi *

15 poi *

23 poi *

*

ARVA EVO 4

10 metri

8.4

7.9

8.4

instabile

8.4

8.4

8.4

8.4

instabile

instabile

ARVA EVO 4

4 metri

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

3.8

TRACKER 3

30 metri

42/50

*

42/50

*

42/50

38

22 poi *

*

*

*

TRACKER 3

10 metri

11

*

11

*

11

11

11

11

instabile, sepolti multipli

instabile

TRACKER 3

4 metri

5.2

5.1/5.3 legge due sepolti

5.2

5.2 legge due sepolti

5.2

5.2

5.2

5.2 legge due sepolti

5.2

5.2

TRACKER 2

30 metri

32

8

32

*

32

32

25 legge due sepolti

6.5

* ma legge due sepolti

* ma legge due sepolti

TRACKER 2

10 metri

8.8

8.8 legge due sepolti

8.8

7.7 legge due sepolti

8.8

8.8

8.8 legge due sepolti

8.8 legge due sepolti

8.0/8.8 legge due sepolti

6.7/7.4 legge due sepolti

TRACKER 2

4 metri

4.6

4.6 legge due sepolti

4.6

4.6 legge due sepolti

4.6

4.6

4.6

4.6 legge due sepolti

4.6 legge due sepolti

4.6

N.B.: * sta per ricerca primo segnale La prova è stata eseguita con un ARTVA in trasmissione alla distanza metrica indicata. Un ARTVA in ricerca veniva avvicinato da un apparecchio elettronico in un raggio di 20 cm per 3 secondi e spostato per altri 3 secondi lasciando l’ARTVA in ricerca libero da interferenze prima di riavvicinare un secondo apparecchio elettronico. Gli ARTVA sono stati posizionati coassialmente.


SICUREZZA

Giuliano Bordoni Anno e luogo di nascita: 1981 - Tirano (SO) Altezza e peso : 178 cm - 66 kg Qualifiche: Guida alpina - Maestro d’alpinismo, Guida alpina Istruttore Curriculum: macellaio e papà. Ama l’inverno, gli sci e le cascate di ghiaccio quanto l’estate, il trail running e la bicicletta. È ambassador di Norrona, Ski Trab, La Sportiva, Level Gloves e dal 2004 collabora con diverse aziende nella ricerca e sviluppo di materiali e attrezzatura. Attività di formazione nei corsi professionali per Maestri di sci, Aspiranti Guide alpine , Guide alpine, Co-autore della guida Freeride in Lombardia, professionista dal 2006 nell’ambito della montagna a 360 gradi.

Maurizio Zappa Anno e luogo di nascita: 1954 - Bormio (SO) Altezza e peso: 172 cm - 70 kg Qualifiche: Maestro di sci, Guida alpina - Maestro d’alpinismo, Guida alpina Istruttore, Istruttore nazionale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, Tecnico di elisoccorso presso la base di Sondrio dal 1976 professionista nell’ambito della montagna a 360 gradi. Curriculum: è una delle Guide alpine più esperte e ha realizzato e collabora alla stesura di diversi testi tecnici del Soccorso Alpino e del Collegio Nazionale delle Guide Alpine, oltre che con diverse ditte per l’ideazione e la realizzazione di materiali da soccorso. Attività di formazione nei corsi professionali per Maestri di sci - Aspiranti Guide Alpine - Guide alpine - Tecnici di soccorso e di elisoccorso.

WHO IS WHO Dietro ai nostri test ci sono professionisti di provata esperienza

Daniele Fiorelli Anno e luogo di nascita: 1970 - Morbegno (SO) Altezza e peso: 178 cm - 70 kg Qualifiche: Guida alpina - Maestro d’alpinismo, Guida alpina Istruttore, Istruttore Nazionale Corpo Nazionale Soccorso Alpino, Tecnico di elisoccorso Curriculum: ex atleta squadra di Comitato, campione regionale della categroia Pulcini, gestisce un rifugio in Val Masino. Non è mai stato molto attratto dal pianeta aperture su roccia, mentre la parte di ricerca di nuove salite su ghiaccio l’ha sempre affascinato. Attività di formazione nei corsi professionali per Aspiranti, Guide alpine, Maestri di sci, formazione per le figure del CNSAS, corsi rivolti a tutti i fruitori della montagna.

414 > Buyer’s Guide 2019

Davide Spini Anno e luogo di nascita: 1983 - Morbegno (SO) Altezza e peso: 175 cm - 77 kg Qualifiche: Guida alpina - Maestro d’alpinismo e Guida alpina istruttore Curriculum: ex nazionale di scialpinismo, atleta della corsa in montagna, laurea breve in Ingegneria Civile, ha preferito la vita sui monti a quella d’ufficio. Nel curriculum anche un titolo mondiale Junior nello skialp e un bronzo ai Mondiali Junior di corsa in montagna. Attività di formazione nei corsi professionali per Aspiranti, Guide alpine e Maestri di sci in ambito neve (mitigazione del rischio, autosoccorso in valanga). Corsi di mitigazione del rischio e autosoccorso in valanga per fruitori della montagna in aree non controllate.


We send big lines like everyone else. But none of those count unless you return safely. #sendandreturn

D N E E T S U R N D N A

TRACKER S™ Simplicity is speed.


SICUREZZA ARTVA

ARVA AXIO

CONTRO: la portata massima, che rallenta il sistema, rischia di mandare in confusione il neofita

Scheda Tecnica Software:

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

CONTRO: volume e peso

416 > Buyer’s Guide 2019

11,6 x 8 x 3,1 cm

Peso netto*:

237 gr

Peso con custodia*:

357 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria: 3 AAA Alkaline 1,5 V, vano apribile senza bisogno di utensili Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia: 5 anni registrazione sul sito arva-equipment.com Prezzo:

349,90 euro

Sito:

arva-equipment.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità commutatore automatico per valanga secondaria - auto test - test di gruppo - marcaggio - gestione delle interferenze

Dati dichiarati 13,5 x 7,9 X 3,2 cm

Peso netto*:

305 gr

Peso con custodia*:

305 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

4 AAA Alkaline 1,5 V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

più di 250 ore

Garanzia: 5 anni registrazione sul sito arva-equipment.com Prezzo: Sito:

209,90 euro arva.equipment.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità PRO: sistema Clip for Safe

auto test

CONTRO: sistema di fissaggio vincolante per la ricerca, software non aggiornabile, volume e peso

ARVA NEO+

PRO: il pulsante di marcaggio è ben visibile e facile da azionare

Dati dichiarati 1.5 aggiornabile gratuitamente

1.7 non aggiornabile

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

Evo4, l’apparecchio tre antenne entry level di ARVA è migliorato nell’efficienza, ha un nuovo schermo LCD ed è più facile leggere il numero delle persone coinvolte. Se da un lato il sistema clip for safe risulta comodo perché nel momento in cui indossi e allacci l’apparecchio questo si accende, d’altro canto l’imbracatura sembra non comoda e vincolante in fase di ricerca. Facile e veloce la commutazione da send a search anche con i guanti indossati. Ha il test di gruppo e il pulsante di marcaggio è chiaro e rapido da azionare.

Software:

È il modello top di gamma di Arva e punta ai corridoi di ricerca da 60 metri, utilizzando il segnale digitale e analogico. La tecnologia Spheric Search permette alle tre antenne di lavorare insieme e ottimizzare le performance nelle tre fasi di ricerca. Il passaggio da send a search è rapido anche se il tasto è un po’ ingombrante. Oltre all’auto test c’è anche il test di gruppo e Interference management, un sistema operativo per gestire al meglio le interferenze esterne. Cordino di fissaggio alla mano non pratico per essere infilato e tolto con i guanti.

PRO: volume e colore

ARVA EVO4

Scheda Tecnica

Tre antenne con sistema Isotech che garantisce uguale performance sulle due antenne principali e punta alle bande di ricerca da 60 metri. Il passaggio da send a search è rapido ed efficace anche con i guanti indossati. Il pulsante di marcaggio è ben visibile e facile da azionare. Oltre all’auto test c’è anche il test di gruppo e Interference management, un sistema operativo per gestire al meglio le interferenze esterne. Ha inoltre un segnale per indicare l’inversione a U nei casi in cui abbiamo agganciato il segnale corretto ma stiamo andando nel verso opposto.

Scheda Tecnica Software: Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

Dati dichiarati 3.2 non aggiornabile 12,3 x 7,9 x 3,5 cm

Peso netto*:

248 gr

Peso con custodia*:

383 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria: Autonomia in trasmissione:

3 AAA Alkaline 1,5 V più di 250 ore

Garanzia: 5 anni registrazione sul sito arva-equipment.com Prezzo: Sito:

279,90 euro arva-equipment.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità auto test - test di gruppo - gestione delle interferenze marcaggio


SICUREZZA ARTVA

BCA Tracker 2 Il Tracker 2 è l’apparecchio a tre antenne della BCA. Le informazioni fornite sono essenziali: display piccolo ma ben leggibile, led per direzione, distanza e led in caso di ricerca multipla. Un modello dall’involucro solido che punta all’essenzialità. Il sistema di commutazione da send a search è rapido ed efficace anche con moffole o guanti pesanti: basta tirare verso se stessi. Non ha la possibilità di marcaggio o di effettuare il check di gruppo. C’è un bottone chiamato SP che permette l’utilizzo dell’apparecchio con tecniche di ricerca speciali.

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Software: aggiornabile a pagamento con invio all’assistenza Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

13,2 x 8,2 x 2,7 cm

Peso netto*:

254 gr

Peso con custodia*:

331 gr

Nr antenne: 2 Tipologia: digitale Batteria:

3 AAA Alkaline 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia:

5 anni

Prezzo:

229,95 euro

Sito:

backcountryaccess.com

*dati rilevati

Funzioni e particolarità PRO: prezzo, semplicità d’utilizzo

commutatore automatico per valanga secondaria

CONTRO: dimensioni, marcaggio assente, test di gruppo

BCA Tracker 3

CONTRO: il display a intermittenza e i segnali acustici inusuali possono distrarre l’utente

È la versione basica ed economica della famiglia Barryvox, ma non per questo non affidabile o poco performante. Lo schermo ampio e chiaro è retroilluminato e lavora su ampi corridoi di ricerca e un campo di ricezione elevato. La scocca rinforzata protegge il sistema dagli urti. Rapido ed efficace il passaggio da send mode a search mode. Come tutti gli ARTVA soffre le interferenze dei campi magnetici (anche di bottoni magnetici presenti nelle giacche e nei pantaloni). Mammut molto onestamente lo segnala e consiglia le distanze di sicurezza.

Software:

Scheda Tecnica Software:

Dati dichiarati

aggiornabile e testabile con programma scaricabile dal sito

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

La risposta di BCA agli apparecchi compatti, disegnato per poter esser riposto anche in tasca (lo sconsigliamo vivamente, salvo nel caso di persone con pacemaker). Le indicazioni sono essenziali e chiare e ha la modalità inversione Automatica (AR), da selezionare ogni volta che si accende l’apparecchio tenendo premuto il tasto opzioni. Non c’è un vero tasto di marcaggio, ma una soppressione del segnale che dura un minuto, attivabile con il tasto opzioni che attiva anche la modalità BP: big picture.

PRO: modalità Big Picture che mostra le distanze e le direzioni di tutti gli apparecchi

MAMMUT Barryvox

Scheda Tecnica

11,5 x 7,1 X 2,4 cm

Peso netto*:

210 gr

Peso con custodia*:

310 gr

Nr antenne:

3 antenne

Tipologia: digitale Batteria:

3 AAA Alkaline 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia:

5 anni

Prezzo:

299,95 euro

Sito:

backcountryaccess.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità commutatore automatico per valanga secondaria marcaggio

Dati dichiarati

2.0 aggiornamento apparecchio/apparecchio 3.0 o negozi abilitati/punti Snowsafety

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

11,5 x 6,5 x 2,7 cm

Peso netto*:

210 gr

Peso con custodia*:

300 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

3 AAA Alkaline 1,5V, vano apribile senza bisogno di utensili

Autonomia in trasmissione: Garanzia:

300 ore 2 anni + 3 anni se registrato

Prezzo: Sito:

299 euro www.mammut.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità commutatore automatico per valanga secondaria autotest - test di gruppo - marcaggio funzione test di gruppo con indicatore di distanza (1 m) per l’effettuazione corretta del test

PRO: efficace e semplice nell’utilizzo, resistente CONTRO: per la più precisa restituzione del segnale bisogna andare decisamente piano nelle fasi finali

Buyer’s Guide 2019 > 417


SICUREZZA ARTVA

MAMMUT Barryvox S

CONTRO: per il neofita la portata massima, che rallenta il sistema, rischia di mandarlo in confusione

Il 3+ è il modello della fascia intermedia di Ortovox, usato anche dai professionisti. Un apparecchio semplice e intuitivo, preciso nelle fasi di localizzazione e definizione del punto. Tutto questo grazie anche alla Smart Antenna (selezione automatica della migliore antenna di trasmissione in base alla posizione dell’apparecchio travolto). Il display illuminato indica le informazioni principali e necessarie ed è supportato da una segnalazione acustica intuitiva a variazioni di toni. Il 3+ ha la commutazione automatica da search a send in caso di valanga secondaria.

Software:

Scheda Tecnica Software:

3.0 o negozi abilitati/punti Snowsafety

CONTRO: troppo complicato per un utilizzatore di medio livello

418 > Buyer’s Guide 2019

11,5 x 6,5 x 2,7 cm

Peso netto*:

210 gr

Peso con custodia*:

300 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

3 AAA Alkaline 1,5V e Lithio, vano apribile senza bisogno di utensili

Autonomia in trasmissione: Garanzia:

300 ore/350 Lithio 2 anni + 3 anni se registrato

Prezzo:

399 euro

Sito:

www.mammut.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità commutatore automatico per valanga secondaria - autotest test di gruppo - marcaggio/smarcaggio - test di gruppo della corretta distanza e indicazione per apparecchio con trasmissione fuori tolleranza (con 3.0 test frequenza impulso e durata di emissione dell’onda) - possibilità utilizzo in analogico - dati vitali

Dati dichiarati

2.2 aggiornabile tramite sito o negozi selezionati

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

12,2 x 7,3 x 2,3 cm

Peso netto*:

212 gr

Peso con custodia*:

296 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

1AA Alkalina 1,5V, vano apribile senza bisogno di utensili

Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia: 5 anni (con registrazione sul sito www.ortovox.com) Prezzo: Sito:

250 euro www.ortovox.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità PRO: efficacia e semplicità d’utilizzo

commutatore automatico per valanga secondaria (dopo 120 secondi di completa immobilità) - autotest - test di gruppo marcaggio - tecnologia Smart Antenna - riflettore Recco

ORTOVOX S1+

PRO: professionale, con molte funzioni dettagliate

Dati dichiarati

2.0 aggiornamento apparecchio/apparecchio

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

Il campo di ricezione è di 70 metri, il display, ampio e chiaro, è retroilluminato e accetta anche batterie al litio che rispondono meglio al freddo. Si possono impostare le funzioni dati vitali (d’aiuto nella scelta di strategia da adottare nel caso di una valanga con più sepolti) e quella di aiuto acustico (che permette il supporto del segnale acustico analogico). Inoltre il check di gruppo è impostabile per una distanza di un metro o quattro metri nel caso di comitive che si muovono con le motoslitte. Marcaggio e smarcaggio attivabili in maniera semplice e intuitiva. Rinforzato per resistere agli urti.

PRO: efficace, resistente

ORTOVOX 3+

Scheda Tecnica

La tecnologia del top di gamma Ortovox indica sul display la posizione relativa dei sepolti individuati e, grazie alla Smart Antenna, l’apparecchio seleziona automaticamente l’antenna di trasmissione migliore. Con l’accensione si imposta la funzione di trasmissione e con l’apertura si attiva direttamente quella di ricerca. Nella fase di definizione del punto S1+, grazie alla rappresentazione a cerchi (brevetto Ortovox) e alla segnalazione acustica a toni differenziati, aiuta l’utente. I sepolti possono essere marcati grazie al facile bottone che ne esclude il segnale.

CONTRO: volume e peso

Scheda Tecnica Software:

Dati dichiarati

2.2 aggiornabile tramite sito o negozi selezionati

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

12 x 8 x 3 cm

Peso netto*:

230 gr

Peso con custodia*:

315 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

2AAA Alkaline Micro 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia: 5 anni (con registrazione sul sito www.ortovox.com) Prezzo: Sito:

350 euro www.ortovox.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità commutatore automatico per valanga secondaria (dopo 120 secondi di completa immobilità) - autotest - test di gruppo marcaggio - tecnologia Smart Antenna - riflettore Recco


SICUREZZA ARTVA

ORTOVOX Zoom+ Lo Zoom è il modello entry level di Ortovox, facile, intuitivo e affidabile. Ortovox con questo modello ha voluto puntare alla semplicità di utilizzo. L’operatività è molto semplice grazie a due soli tasti di funzione. Il tasto di commutazione è rapido ed efficace anche con i guanti. Come tutti i modelli Ortovox, anche questo utilizza la tecnologia Smart-Antenna (selezione automatica della migliore antenna di trasmissione in base alla posizione dell’apparecchio travolto). Commutazione automatica in caso di valanga secondaria.

Scheda Tecnica Software:

Dati dichiarati

2.1 aggiornabile tramite sito o negozi selezionati

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

11,6 x 7,9 x 2,3 cm

Peso netto*:

190 gr

Peso con custodia*:

274 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

1AA Alkalina 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

250 ore

Garanzia: 5 anni (con registrazione sul sito www.ortovox.com) Prezzo:

200 euro

Sito:

www.ortovox.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità

PIEPS DSP Sport

CONTRO: delicato il foro per il vincolo del cordino

È l’ARTVA più piccolo e leggero presente sul mercato, un tre antenne di fascia intermedia leggero ed efficace usato anche dai professionisti. Non ha bisogno di esser commutato manualmente da trasmissione a ricezione perché fa il passaggio in automatico grazie alla tecnologia a sensori. È aggiornabile e si può fare il set-up attraverso il Bluetooth e l’app gratuita. Dopo avere capito come si comporta il sensore, risulta semplicissimo e immediato nell’utilizzo, bisogna però dare il tempo al processore di elaborare i dati soprattutto dopo il valore nominale di 15.

Scheda Tecnica Software:

CONTRO: non ha il sistema di marcaggio e il test di gruppo

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Software: 3.0 Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

Modello di fascia intermedia, ma dalle performance elevate, intuitivo e con software aggiornabile. Ha il test di gruppo e AR (Auto-Search-to-Send) a scadenza temporale, mentre il tasto marcaggio è semplice da utilizzare anche con i guanti. Auto Antenna Switch è un sistema che permette all’antenna con segnale più forte di cominciare a trasmettere nel caso di un’interferenza esterna. Come tutti i modelli Pieps anche questo dispositivo supporta l’iPROBE. La custodia è comoda ma non così pratica da poter sbloccare la clip con i guanti.

PRO: semplice ed efficace

PIEPS Micro BT

PRO: prezzo e facilità di utilizzo

commutatore automatico per valanga secondaria (dopo 120 secondi di completa immobilità) - autotest - tecnologia Smart Antenna - riflettore Recco

11,5 x 7,5 x 2,8 cm

Peso netto*:

222 gr

Peso con custodia*:

324 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

3AAA Alkaline 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione: Garanzia:

200 ore

2 anni – estensione gratuita a5 anni su my.pieps.com

Prezzo:

280 euro

Sito:

www.pieps.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità autotest - test di gruppo - marcaggio - controllo frequenza - commutatore automatico per valanga secondaria - Auto Antenna Switch - iPROBE support

Dati dichiarati 2.5 aggiornabile via app

Lunghezza/Larghezza/Altezza*:

10,6 x 7,4 x 2 cm

Peso netto*:

159 gr

Peso con custodia*:

246 gr

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

1AA Alkalina 1,5V, vano apribile senza bisogno di utensili

Autonomia in trasmissione: Garanzia: Prezzo: Sito:

200 ore 2 anni 350 euro www pieps.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità autotest - test di Gruppo - marcaggio - controllo frequenza - commutatore automatico per valanga secondaria - Auto Antenna Switch - iPROBE support - aggiornamento software tramite applicazione sul telefono via Bluetooth - tecnologia a sensori - vibrazione alla prima ricezione del segnale

PRO: piccolo, leggero, affidabile CONTRO: le prime volte genera difficoltà e dubbi nella gestione del sensore

Buyer’s Guide 2019 > 419


SICUREZZA ARTVA

PIEPS Powder BT

CONTRO: è un apparecchio nuovo e c’è bisogno di tempo per apprezzare e conoscere tutti gli aspetti

Altra novità di casa Pieps, gemello del Guide BT Black Diamond. Come Powder BT, ha la funzionalità Auto Antenna Switch. Da segnalare il group check regular e il group check extended, l’inclinometro, la possibilità di passare al sistema analogico (è tuttavia un analogico digitale) o in ricerca TX600 (frequenza radio diversa dai 457 MHz, utilizzata dal dispositivo per l’emissione del segnale radio destinato ai cani da valanga o materiali abbandonati). La funzione AR (Auto-Revert Search to-Send) è a cadenza temporale, impostabile a 60/90/120 secondi.

420 > Buyer’s Guide 2019

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Software: 0.9 Lunghezza/Larghezza /Altezza*:

11,6 x 7,5 x 2,9 cm

Peso netto*:

È il nuovo apparecchio Pieps. Lo stesso modello con cover diversa e con il nome di Recon BT sarà marchiato invece Black Diamond. Anche queste versioni con tre antenne presentano la funzionalità Auto Antenna Switch, sistema che prevede l’automatico cambio antenna nel caso in cui una di queste risentisse di qualche interferenza esterna. Ha il group check, la possibilità di marcaggio e la funzione AR (Auto-Revert Search-to-Send) che è a cadenza temporale, impostabile a 60/90/120 secondi. Inoltre, grazie alla tecnologia Bluetooth, è configurabile tramite l’app gratuita di Pieps.

PRO: Bluetooth per la gestione dell’apparecchio e per gli upgrade

PIEPS Pro BT

Scheda Tecnica

216 gr

Peso con custodia*:

fornitoci senza custodia

Nr antenne: 3 Tipologia: digitale Batteria:

3AAA Alkaline 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione:

300 ore

Garanzia:

2 anni

Prezzo:

300 euro

Sito:

www.pieps.com

*dati rilevati

Funzioni e particolarità autotest - test di gruppo - marcaggio - controllo frequenza - commutatore automatico per valanga secondaria - Auto Antenna Switch - iPROBE support - aggiornamento software tramite applicazione sul telefono via Bluetooth - tecnologia a sensori - vibrazione alla prima ricezione del segnale

Dati dichiarati

Software: 0.9 Lunghezza/Larghezza/Altezza*: Peso netto*:

11,6 x 7.5 x 3 cm 216 gr

Peso con custodia*:

fornitoci senza custodia

Nr antenne: 3 Batteria:

3AAA Alkaline 1,5V, vano apribile con cacciavite

Autonomia in trasmissione: Garanzia: Prezzo: Sito:

600 ore 2 anni 400 euro www pieps.com *dati rilevati

Funzioni e particolarità autotest - test di gruppo - marcaggio - controllo frequenza - commutatore automatico per valanga secondaria - Auto Antenna Switch - iPROBE support - aggiornamento software tramite applicazione sul telefono via Bluetooth - tecnologia a sensori - vibrazione alla prima ricezione del segnale

PRO: Bluetooth per la gestione dell’apparecchio e per gli upgrade CONTRO: è un apparecchio nuovo che ha bisogno di tempo per essere apprezzato in tutti gli aspetti


NOW LIGHTER* * * * * * * *

IL DOPPIO AIRBAG PIÚ LEGGERO (2X75L) 1,9KG PER UN AIRBAG DA 15L CON UNA CARTUCCIA IN CARBONIO IL PIÚ FORTE SISTEMA DI GONFIAGGIO MAGGIORE VOLUME DI SOLLEVAMENTO MANIGLIA DI SGANCIO PROTETTA MADE IN FRANCE MAGGIORI INFORMAZIONI SU WWW.ARVA-EQUIPMENT.COM


SICUREZZA SONDE

M A D OV E VA I S E L A SONDA NON CE L’H A I? Insieme alla pala costituisce uno dei tre cardini dell’attrezzatura da autosoccorso in valanga e la scelta di un modello con le giuste caratteristiche fa la differenza tra una ricerca efficace o meno

a sonda ci aiuta a determinare con precisione il punto in cui il nostro compagno è sepolto e la sua profondità in modo tale da dover spostare meno metri cubi di neve, guadagnando tempo ed energie che ci possono tornare utili nella fase di assistenza sanitaria.

L

Non ci stancheremo mai di ripetere che non è di secondaria importanza, ma a tutti gli effetti, insieme all’ARTVA e alla pala, un elemento indispensabile per il soccorso in valanga. Carbonio o alluminio non hanno importanza, mentre una lunghezza adeguata e un’apertura a frusta con chiusura a scatto rapido sono caratteristiche che fanno un enorme differenziata. Andiamo a scoprirle.

1.

2.

422 > Buyer’s Guide 2019

3.

UNA SONDA DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE: • montaggio rapido (detto a frusta) con sistema automatico di blocco dell’assemblaggio, sicuro ed estremamente intuitivo. Affidabile e resistente nel tempo. Utilizzabile anche con i guanti • materiali resistenti, anche alle basse temperature • cordino metallico o in kevlar (non di nylon) • connessione degli elementi facilitata da una protezione a cuneo di plastica (utile per proteggere il cavetto oltre all’innesto femmina) • lunghezza minima di 2,20 m / 2,40 m (profondità media dei sepolti da un metro a un metro e mezzo - possibilità per chi sonda di non doversi piegare a ogni sondaggio - accumulo medio di neve di valanga) • scala metrica facilmente leggibile • punta conica dal diametro leggermente maggiore rispetto ai segmenti (favorisce la penetrazione e l’interpretazione di quello che la sonda sta toccando)

4.

5.

6.

7.


SICUREZZA SONDE

1. ARVA Light 2.40

2. PIEPS Aluminium 260

Una sonda per gli amanti del leggero ma non efficace ovunque. Il diametro, insieme al cavo con il sistema di blocco dei segmenti, non la può far rientrare tra i modelli funzionali per l’autosoccorso durante una gita. Il sistema metrico non è di rapida lettura.

Il cavo metallico in acciaio con la guaina protettiva ha un sistema a scatto per la chiusura dei segmenti una volta che la sonda è completamente distesa. Rapida ed efficace, ma anche solida. Un altro modello per coloro che vogliono avere un’attrezzatura da autosoccorso senza appunti.

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Dati dichiarati

Materiale: alluminio

Materiale: alluminio

Lunghezza:

240 cm

Lunghezza:

Lunghezza segmenti:

43,5 cm

Lunghezza segmenti:

42 cm 296 gr

Diametro:

11 mm

Peso:

Peso:

196 gr

Diametro:

Cavo: Kevlar

Cavo:

Sistema di chiusura:

Punta:

con nodino a incastro

Punta:

a goccia

Prezzo:

41,90 euro

Sito:

arva-equipment.com

250 cm

12,50 mm metallico (acciaio) con guaina piramidale più grande della sonda

Sistema di chiusura:

a scatto rapido automatico

Prezzo:

55 euro

Sito:

www.pieps.com

Sistema metrico

Sistema metrico

Scala metrica ogni 40 cm (poco visibile)

Scala metrica che riporta la lunghezza espressa in numeri ogni 5 centimetri e le tacche ogni centimetro. Segmenti di due colorazioni posti in alternanza.

PRO: leggerezza

PRO: solida ed efficace

CONTRO: difficoltà di lettura sistema metrico e resistenza

CONTRO: non così veloce l’apertura del sistema stoccaggio

3. PIEPS Aluminium 300

4. BCA Stealth 270

Punta a solidità, lunghezza, rapidità di apertura e blocco a scatto rapido: un prodotto concreto ed efficace. La punta è leggermente più grossa dei segmenti, agevolando la penetrazione e la sensibilità, il cavo è di metallo con guaina protettiva.

Una sonda seria e solida: il sistema di apertura e blocco è rapido ed efficace, il cordino in acciaio protetto da guaina ne rafforza la solidità ed efficienza. La punta è leggermente più grossa dei segmenti e il sistema metrico ben leggibile anche se non subito evidente.

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Dati dichiarati

Materiale: alluminio

Materiale: alluminio

Lunghezza:

Lunghezza:

300 cm

Lunghezza segmenti:

41 cm

Diametro:

12.50 mm

270 cm

Lunghezza segmenti:

45 cm

Diametro:

1,3 cm

Peso:

330 gr

Peso:

290 gr

Cavo:

metallico (acciaio) con guaina

Cavo:

metallico (acciaio) con guaina

Sistema di chiusura: Punta:

a scatto rapido automatico piramidale più grande della sonda

Prezzo:

65 euro

Sito:

www.pieps.com

Sistema di chiusura:

a scatto rapido automatico

Punta:

piramidale più grande della sonda

Prezzo:

59,95 euro

Sito:

backcountryaccess.com

Sistema metrico

Sistema metrico

Scala metrica che riporta la lunghezza espressa in numeri ogni 5 centimetri e le tacche ogni centimetro. Segmenti di due colorazioni posti in alternanza

Scala metrica ogni 5 cm, con differenziazione grafica sulle due metà longitudinali, segmento colorato bianco ad indicazione dei 200 cm

PRO: solida ed efficace

PRO: solida ed efficace in penetrazione

CONTRO: non così veloce l’apertura del sistema di stoccaggio, ingombro

CONTRO: nessun appunto

Buyer’s Guide 2019 > 423


SICUREZZA SONDE

4. BCA Stealth 300

5. ARVA Carbon 240 compact

Solida, per chi si muove in spessi strati di neve. Il sistema di apertura e blocco è rapido ed efficace. Il cordino in acciaio protetto da guaina ne rafforza la solidità ed efficienza, la punta è leggermente più grossa dei segmenti, agevolando penetrazione e sensibilità.

Per gli amanti delle competizioni, quando il soccorso spetta al personale preposto e l’autosoccorso avviene solo come contorno. Il diametro, insieme al cavo con il sistema di blocco dei segmenti, non la può fare rientrare tra le sonde efficaci per l’autosoccorso.

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Dati dichiarati

Materiale: alluminio

Materiale: carbonio

Lunghezza:

Lunghezza:

300 cm

240 cm

Lunghezza segmenti:

50 cm

Lunghezza segmenti:

34 cm

Diametro:

1,2 cm

Diametro:

10 mm

Peso:

313 gr

Peso:

Cavo:

metallico (acciaio) con guaina

Sistema di chiusura:

a scatto rapido automatico

Punta:

piramidale più grande della sonda

Prezzo:

64,95 euro

123 gr

Cavo: Kevlar Sistema di chiusura:

con nodino a incastro

Punta:

a goccia

Prezzo:

84,90 euro

Sito: backcountryaccess.com

Sito:

Sistema metrico

Sistema metrico

Scala metrica ogni 5 cm, con differenziazione grafica sulle due metà longitudinali, segmento colorato bianco a indicazione dei 200 cm

Scala metrica ogni 30 cm (poco visibile)

arva-equipment.com

PRO: solida ed efficace in penetrazione

PRO: leggerissima e perfetta per la tipologia di regolamenti delle moderne gare di scialpinismo

CONTRO: ingombro e peso

CONTRO: affidabilità e resistenza fuori dalle gare

6. MAMMUT Carbon Pro 240 Light

7. ORTOVOX Alu 240 PFA

Punta sulla leggerezza. Il sistema di apertura e blocco è rapido ed efficace anche con i guanti. La punta è leggermente più grossa dei segmenti, agevolando penetrazione e sensibilità. Utile il primo segmento monocromatico diverso dagli altri con misurazione decimale. Peccato che il cavo non sia metallico.

La sonda per gli specialisti. L’apertura e il sistema di blocco dei segmenti sono rapidi ed efficaci, il sistema di tensionamento brevettato agevola la solidità ed efficacia mentre quello metrico è supportato da un dispositivo a vista per avere subito a colpo d’occhio la profondità del sepolto.

Scheda Tecnica

Scheda Tecnica

Dati dichiarati

Dati dichiarati

Materiale: carbonio

Materiale:

Lunghezza:

240 cm

Lunghezza:

Lunghezza segmenti:

37,5 cm

Lunghezza segmenti:

44 cm

10 mm

Diametro:

13 mm

Peso:

180 gr

Peso:

313 gr

Cavo:

non metallico ma a innesto a scatto

Cavo:

metallico (acciaio)

Diametro:

Sistema di chiusura:

a scatto rapido automatico

Punta:

piramidale più grande della sonda

Prezzo:

89 euro

alluminio 7075 T6 240 cm

Sistema di chiusura: a scatto rapido automatico con tensionamento brevettato PFA Punta:

piramidale più grande della sonda

Prezzo:

65 euro

Sito: www.mammut.ch Scala metrica ogni 10 centimetri, segnati senza numeri ma solo tacca ogni

Sito: ortovox.com Sistema metrico decimale (più sistema a vista): scala metrica decimale, primo

Sistema metrico

Sistema metrico

centimetro, in grassetto i 5 cm

segmento color arancio fluorescente, secondo segmento blu, successivamente color alluminio, tacca arancio fluorescente a un metro

PRO: leggerissima e poco ingombrante

PRO: ottimo e di velocissima lettura il sistema metrico-decimale

CONTRO: delicata e inefficace su nevi dure

CONTRO: nessun appunto

424 > Buyer’s Guide 2019



SICUREZZA PALE

OBIETTIVO VERSATILITÀ Per ridurre il peso spesso si scelgono pale perfette per una gara di scialpinismo, dove il soccorso è riservato soprattutto agli addetti alla sicurezza, ma non sempre efficaci su tutte le nevi. Caratteristica fondamentale per l’escursionista

L

a pala ha tre funzioni principali: scavare e drenare qualsiasi tipologia di neve per liberare il travolto; creare una truna di neve per ripararsi in caso d’emergenza; costruire un kicker.

Sembrano tre funzioni basiche e semplici, funzioni che tutte le pale possono tranquillamente soddisfare, tuttavia la realtà è un

UNA PALA FUNZIONALE DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE • costruzione di lega e non di plastica • componenti facilmente e rapidamente assemblabili anche con i guanti • facilmente stivabile negli specifici spazi degli zaini tecnici • una benna di buone dimensioni con bordi laterali e lato frontale dentato e affilato per caricare senza perdere importanti quantità di neve a debole coesione e tagliare e spostare blocchi di dimensione utile di neve molto compatta • una benna con nervature per irrobustire la struttura • fermo metallico nel foro d’inserimento del manico nella benna per 
evitare che durante l’utilizzo a taglio dei blocchi la resistenza del manico vada a sovracaricare e molto spesso a rompere lo spinotto che dovrebbe servire esclusivamente ad evitare che il manico si possa staccare dalla benna • struttura d’innesto del manico con predisposizione all’inserimento rapido e funzionale dello spinotto di fissaggio del manico • manico telescopico di lunghezza utile per agevolare uno scavo efficace, con sezione ovale o triangolare o rettangolare che irrigidisce la struttura in senso longitudinale • impugnatura ergonomica

426 > Buyer’s Guide 2019

po’ diversa. Infatti una pala robusta ha la solidità per sopportare grossi carichi e conserva la propria struttura durante importanti leveraggi, caratteristica che non possiamo trovare in modelli di plastica o simili. Una benna seghettata ha la possibilità di tagliare nevi anche molto dure. Ma scopriamo meglio tutte le funzioni e tutte le caratteristiche che una pala efficace dovrebbe avere.


SICUREZZA PALE

ARVA Ultra Modello specifico per le gare, è essenziale e per rischio valanga basso, rispetta le norme ISMF. Benna dalla capienza piccola e di minore resistenza rispetto al manico. (Foto in basso a sinistra)

1. ORTOVOX Kodiak Benna dalla capienza ottima, con nervature di rinforzo e profilo seghettato e tagliente per taglio blocchi. Blocco del manico per non gravare sugli inserti automatici. Ottima pala anche da lavoro intenso, solida ed efficace.

Scheda Tecnica Materiale:

Dati dichiarati

alluminio per la benna/carbonio per il

Funzioni corpo morto

manico Manico: sezione tonda, fisso, senza inviti per gli inserti automatici del manico Ingombro chiusa*:

(benna) 21 x 28,5 cm

Lunghezza aperta*:

68 cm

Peso*:

290 gr

Prezzo:

PRO: leggerissima e perfetta per la tipologia di regolamenti delle moderne gare di scialpinismo

69,90 euro

Sito:

CONTRO: su diversi tipi di neve la benna tende a deformarsi

arva-equipment.com *dati rilevati

Funzioni

Scheda Tecnica

zappa, predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto

Materiale: Manico:

Dati dichiarati alluminio 6061 T6 temprato

telescopico sezione ovale, inserti gommati

Ingombro chiusa*: manico 47 x 12,5 cm e benna 30 x 24 cm PRO: efficace, robusta e resistente CONTRO: nessun appunto

Lunghezza aperta*: Peso*: Prezzo: Sito:

89,5 cm 780 gr 90 euro www.ortovox.com *dati rilevati

Buyer’s Guide 2019 > 427


SICUREZZA PALE

2. ARVA Access TS

Funzioni

Scheda Tecnica

corpo morto

Materiale: alluminio Manico:

Benna dalla capienza media con nervature di rinforzo, profilo tagliente e seghettato per taglio blocchi, blocco manico per non gravare sugli inserti automatici. Peccato che si sia rotto il manico, ci stava piacendo.

4. BCA B-1 EXT

Ingombro chiusa*:

1.

Lunghezza aperta*:

542 gr

Prezzo:

44 euro

Sito:

Dati dichiarati

Materiale: alluminio Manico:

68,5 cm

Peso*:

CONTRO: delicata per scavi importanti e nevi dure o pesanti

Scheda Tecnica

manico 33,5 x 10,5 cm e benna 25,5 x 32 cm

PRO: leggera e funzionale su nevi morbide

sezione ovale, telescopico,

arva-equipment.com *dati rilevati

Funzioni predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto

inviti per gli inserti automatici Ingombro chiusa*:

manico 38 x 8,5 cm e benna 24 x 21,5 cm

Lunghezza aperta*:

75 cm

Peso*:

469 gr

Prezzo:

69 euro

Sito:

www.mammut.ch *dati rilevati

PRO: leggera e compatta CONTRO: efficace, ma non su tutti i tipi di neve, per esempio quella molto bagnata e pesante

Funzioni

Scheda Tecnica

predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto

Materiale: alluminio Manico:

Dati dichiarati sezione ovale, telescopico,

senza inviti per gli inserti automatici

Modello pensato con funzione leggerezza e benna dalla capienza media, però a differenza di altri ‘light’ è risultato resistente e ha retto alle sollecitazioni ed energie richieste. Manico a T e sezione ovale.

428 > Buyer’s Guide 2019

sezione ovale, telescopico, senza inviti per gli inserti automatici

Modello con benna di capienza media con accenno di seghettatura e manico a T che si innesta su sezione ovale. Abbastanza leggera e funzionale, però purtroppo la benna si è deformata dopo pochi tagli di neve pesante.

3. MAMMUT Alugator Light

Dati dichiarati

Ingombro chiusa*: manico 40 x 10 con e benna 22,5 x PRO: resistenza ed efficacia sono propri di questo attrezzo CONTRO: per alcune tipologie di neve la benna tende a far scivolare il carico

2.

25,5 cm Lunghezza aperta*:

73 cm

Peso*:

587 gr

Prezzo: Sito:

3.

49,95 euro backcountryaccess.com *dati rilevati

4.


SICUREZZA PALE

5. PIEPS Tour Benna dalla capienza ottima, con nervature di rinforzo e comodi inserti rip stop per migliorare il grip lungo il fusto. Forma ergonomica e buon rapporto resistenza-peso grazie anche al trattamento dei materiali, bordi preformati per neve dura e compatta.

6. PIEPS C 720 Benna dalla capienza ottima e con nervature di rinforzo, un po’ ingombrante a causa della curvatura a C del manico (comodo con i guanti) che tende a flettere durante l’azione di scavo. Funzione toboga di salvataggio e apribottiglia integrato.

7. ORTOVOX Pro Light Benna di media capienza con nervature di rinforzo, profilo tagliente per taglio blocchi, blocco manico per non gravare sugli inserti automatici. Ottimo compromesso tra efficacia e riduzione del peso.

Scheda Tecnica

Materiale: alluminio Manico:

sezione ovale, telescopico,

Funzioni predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto

inviti per gli inserti automatici Ingombro chiusa*:

manico 48 x 10,5 cm e benna 33 x 22,5 cm

Lunghezza aperta*:

PRO: solida e strutturata

94,5 cm

Peso*:

631 gr

Prezzo:

50 euro

Sito:

CONTRO: non ottimale per utilizzo in neve farinosa

www.pieps.com *dati rilevati

Funzioni

Scheda Tecnica

zappa, predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto, funzione toboga di salvataggio, apribottiglia integrato

Materiale: alluminio Manico:

PRO: resistente ed efficace negli scavi sia di neve bagnata pesante che farinosa o dura CONTRO: manico e innesti che soffrono l’elasticità, ingombro del manico in alcuni zaini

Scheda Tecnica Materiale:

Dati dichiarati

alluminio temprato 6061 T6 (benna) e 7075 T6 (manico)

Manico:

Dati dichiarati

sezione ovale e impugnatura a C, telescopico, inviti per gli inserti automatici

Ingombro chiusa*:

manico 49 x 11,5 cm e benna 31 x 23 cm

Lunghezza aperta*:

89,5 cm

Peso*:

722 gr

Prezzo:

80 euro

Sito:

www.pieps.com *dati rilevati

Funzioni predisposizione per barella d’emergenza o corpo morto

sezione ovale, inviti per assemblaggio automatico, telescopico

Ingombro chiusa*:

manico 41,5 x 12 cm e benna 21 x 25,5 cm

Lunghezza aperta*:

77 cm

Peso*:

449 gr

Prezzo:

70 euro

Sito:

5.

Dati dichiarati

www.ortovox.com *dati rilevati

6.

PRO: ottimo il rapporto peso-efficacia e resistenza, una vera pala con un peso limitato CONTRO: nessun appunto

7.

Buyer’s Guide 2019 > 429


OUTRO

L O G O U T

O G N I C U RVA FAT TA COME DIO COMANDA di GUIDO VA LOTA

ancora fresca di cronaca la prima discesa in sci del K2. Il successo di Andrzej Bargiel ci ha spinto a tirar fuori dal cassetto una considerazione che ci era frullata in testa un paio di anni fa, in occasione di altre cosette da nulla fatte sugli sci, di minor impatto presso il pubblico generalista, e che ci sono parse sottostimate anche nell’ambiente. Prima di condividere la nostra sensazione abbiamo atteso, osservato, ascoltato e soppesato per vedere di nascosto l’effetto che fa. Siamo di parte, e sappiamo che lo sci è sempre stato un po’ sospetto agli alpinisti puri, in fondo per loro restiamo dei simpatici cazzari che fanno i saltimbanchi sulla neve. Ma insomma, è sbucato questo Jérémie Heitz che scia le Nord gradate fino a TD in pochi curvoni a novanta all’ora. Non una o due: decine. E dichiarandolo prima, che ai limiti vale qualche grado in più.

È

La nostra impressione sarebbe che Heitz abbia immaginato e realizzato la cosa veramente nuova in montagna, quella che sposta i limiti del possibile e soprattutto dell’immaginabile, negli ultimi dieci, venti anni. Nuova e anche innovativa. Nel nostro personale olimpo delle grandi realizzazioni alpinistiche sono saldamente al top la Mazeno Ridge di Sandy Allan e Rick Allen nel 2012. Pensata e tentata da pochi, una versione alpinistica dell’Odissea, il mito realizzato. E gli ultimi free solo di Alex Honnold, ma con la differenza intrinseca alle componenti sportive, psicologiche e di personalissima interazione con la

430 > Buyer’s Guide 2019

roccia, applicata a terreni noti e stabili. Di un altro mondo, ma specializzazione: roba per pochissimi anzi solo per lui, e non sempre. Silence 9c di Adam Ondra da una parte e, oltre il confine opposto, le invernali himalayane con lo storico successo di Simone Moro & c. al Nanga Parbat secondo noi spostano i limiti, anzi sono proprio oltre. Alzano l’asticella, ma restano nel campo dell’immaginabile. Allo stesso modo, il K2 invernale lo stanno immaginando, tentando, e prima o poi succederà. Tornando al criterio della cronaca, indovinate un po’ qual è l’ultima impresa alpinistica che ha creato interesse presso il grande pubblico ed è stata riconosciuta anche nell’ambiente, cosa forse più difficile? È proprio la recente discesa in sci dello stesso K2 da parte di Andrzej Bargiel, dopo quasi trent’anni dalla partenza dalla cima con gli sci di Hans Kammerlander, poi interrotta per visibilità zero, e altri tentativi successivi finiti anche malissimo. Un’altra impresa alpinistica con gli sci. In cima al K2, senza ossigeno supplementare. Un posto dove il problema dell’affollamento in montagna non esiste. Alla faccia della morte dell’alpinismo, lo resuscitano proprio i saltimbanchi degli sci. Comunque abbandoniamo preventivamente il pollaio che sollevano di solito queste chiacchiere per passare a quello che ci interessa qui, l’osservazione oggettiva dopo le impressioni soggettive. Si parla di innovazione quando il nuovo si trasferisce effettivamente dal primo innovatore all’uso comune. Secondo noi Jérémie Heitz con le sue discese ripidissime sciate, continue, non saltellate, ha ripulito il terreno da incrostazioni ideologiche


OUTRO

©Andrea Salini/Outdoorstudio

- le più tenaci in questo mondo - più che tecniche, e ha tolto il tappo. Non pochi stanno cambiando lo stile delle loro discese. Ognuno lo fa al proprio livello, ed è questo ciò che conta, e si osserva l’evoluzione soprattutto sul ripido: è sci, si scia. La curva saltata è out, è diventata improvvisamente vintage anche per i non addetti.

presenza estesa di materiali leggeri, e basta scorrere le schede di questa guida per verificare numeri e contenuti. Gli osservatori attenti avranno notato che pure nello sci alpino si fanno strada i materiali leggeri e indovinate un po’ chi ha sviluppato le costruzioni leggere fino a renderle compatibili con la performance pura?

Ne parliamo qui e non su un numero di Skialper perché l’innovazione nel pensiero, e poi nella pratica, si afferma anche attraverso l’innovazione nei materiali. Non basta immaginare come Heitz sarebbe sceso dalla nord del Lyskamm con roba di vent’anni fa. Bisogna pensare anche a come scendeva - e saliva! - il popolo vent’anni fa da posti più normali, e poi a come sale e scende oggi. Per non parlare dei numeri di vent’anni fa confrontati a quelli di oggi. Lo sci allarga ancora il divario di efficienza che lo separa clamorosamente da ogni altro mezzo di trasporto in montagna. Una verifica puntuale della cosa sta nel campo apparentemente più lontano dall’alpinismo new school di Jérémie Heitz, fuoriclasse che parte comunque da una visione maturata sui campi di gara (Freeride World Tour).

I tradizionalisti vècioscarpùn sono stati praticamente estinti dall’innovazione, che oggi vestono a loro volta con ogni possibile vantaggio. Lì dalla cima dovrebbero ringraziare lo sviluppo - anzi la rivoluzione - dei materiali da gara per pochi e quello, conseguente, dell’approccio mentale di tutti. Soprattutto dei moltissimi che sono passati dalla seggiovia ai mille metri di dislivello. La leggerezza oggi è cosa fatta e accettata, è tutta roba ottima e abbondante, il tema non è neppure più sul tavolo da qualche stagione. Qui dentro l’avevamo accolta in tempi non sospetti tra le critiche dei benpensanti. Oggi invece The next big thing è la sciabilità. Più sciabilità per tutti e per tutto, degli sci, su tutte le nevi, quelle del K2 compreso dal 22 luglio 2018, su tutte le pendenze. O quasi: guardatevi e riguardatevi La liste di Jérémie Heitz (ma don’t try this at home!).

La verifica più evidente dell’innovazione di Heitz sta in un evento uguale e contrario, anzi addirittura off topics: sta nella mancata verifica dei pregiudizi dei purissimi di vent’anni fa rispetto alle gare di scialpinismo. Anche in quel caso si è verificato il passaggio dall’espressione di un’élite alla partecipazione di massa alle grandi classiche. Per non parlare dei pregiudizi su leggerezza e, volendo, velocità: definitivamente ridicolizzati dalla

Nei giudizi di questa Buyer’s Guide avete trovato ancora più attenzione alla sciabilità del materiale, non passateci sopra come se fosse roba da saltimbanchi. Lo sci non è solo un mezzo di trasporto super efficiente per andare e tornare dai propri K2 personali, e la cima non è solo la meta ma anche e talvolta soprattutto la partenza. Ogni curva fatta come Dio comanda lo conferma.

Buyer’s Guide 2019 > 431



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