sardegnaquotidiano_20111020

Page 4

4

GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2011

OPINIONI TRAFFICO & CO

TRA ZTL E BUS, BASTA POCO PER “CIRCOLARE” di GIANFRANCO CARBONI

T

raffico e viabilità al centro storico. Dispiace dover intervenire su un argomento di cui tanto si è discusso negli ultimi anni e di cui tanti degli attuali consigliere comunali sono competenti. Tanto per citarne uno, l'attuale presidente della Commissione Traffico è stato negli ultimi 5 anni presidente dell’omonima commissione circoscrizionale. Preoccupano, stante il continuo rinvio, alcune questioni richiamate dai residenti quali: l’accensione delle telecamere a Villanova, come soluzione, posta da tante donne, in relazione al problema della sicurezza. Ancora la questione della rocca di Castello: Ztl 24, pedonalizzazione, accessibilità. Come e perché? In questo attuale contesto, Stampace alto sembra il fratello sfortunato degli altri rioni: si entra e si esce senza alcuna regolamentazione. Altre strisce blu tracciate questa volta in Via Badas, adiacente ai Giardini pubblici. La mancanza della segnaletica negli stalli riservati ai residenti a Villanova. Non è tollerabile ancora attendere ulteriormente passaggi regolamentari ma azioni di riequilibrio sia della pedonalizzazione che delle Ztl. Attendere proroghe del vigente regolamento non mi sembra un ordine del giorno urgente. Le modifiche al regolamento prescindono dagli interventi, da tempo proposti, dalla Circoscrizione che ci risultavano condivisi e questi sì, urgenti. Peraltro il costo delle azioni, correzioni o dir si voglia aggiustamenti, in termini economici, è pari a zero. In sintesi. È impellente un Servizio di trasporto pubblico adeguato e sufficiente a garantire le politiche di viabilità e far fronte alle esigenze dei residenti. Penso a bus navetta e a vetture ibride o elettriche. Il multipiano di via Regina Elena, gestito dall’Apcoa, potrebbe essere, per i residenti di Castello e Villanova la soluzione all’accessibilità degli stessi. Magari proponendo uno scambio con stalli a pagamento (strisce blu) da concedere in altre zone più appetibili economicamente. Il posizionamento della cartellonistica chiara; controlli della municipale. Messa in atto di un meccanismo che verifichi il tempo di permanenza di non residenti nelle zone Ztl e pedonali. Per esempio: monitorando ingressi e uscite e/o permettendo di utilizzare, nelle ore notturne, un Transponder da concedere ai residenti che ne facciano richiesta, dando modo di sfuggire alle paure, per la propria incolumità, manifestate da alcuni cittadini.

il semaforo

l ANNA FINOCCHIARO

Anti-Lavitola «Invece che tentare di arrampicarsi sugli specchi, - ha dichiarato la Finocchiaro Frattini farebbe bene ad ammettere di aver sbagliato e a spiegare chiaramente come mai il faccendiere Lavitola è stato ritratto in sua compagnia, al ministero degli Esteri, con il ministro albanese Ilir Meta». Frattini: «Com’è dura La-vitola».

l PIERLUIGI BERSANI

Er metafora A chi insinuava che il segretario Piddì prenda tempo per paura di perdere le primarie, lui risponde con consueta metafora e per di più parlando di sé in terza persona: «Bersani è una persona seria che non ha paura di nessuno ma prima serve lo “spartito” poi vediamo i suonatori». No comment.

l MICHEL GAUDIN

Questore polizia parigina Michel Gaudin, questore della polizia di Parigi, ha subito uno scippo sabato alla Gare de Lyon, dove è stato derubato del suo smartphone. Le fonti ufficiali parlano di una serie di misteriosi furti dei telefoni delle autorità. Ma il dubbio che si tratti di una scusa, resta forte. Il braccio scippato della legge.

SILVIO, SE IL VATICANO HA CHIUSO UN OCCHIO di Pietro Folena

C

he, nel segreto dei confessionali del Vaticano, molti Cardinali siano stati in questi anni assai propensi all'indulgenza nei confronti del Cavaliere, prima e anche dopo l'emergere pubblico della sua frenetica vita privata, lo sapevamo già. Del resto, soprattutto prima del Papato di Benedetto XVI, troppa indulgenza interna era stata riservata anche ai peccatori in tonaca. E che in Italia sia una fesseria descrivere il mondo cattolico come un mondo compatto e coeso, e che esista -accanto alle lotte politiche interne alla Chiesa italiana- un cattolicesimo democratico, talvolta radicale nelle sue posizioni su grandi temi sociali, della pace e relativi ai beni comuni (dalle testimonianze di uomini come Alex Zanotelli e don Andrea Gallo alle posizioni di grandi riviste e grandi associazioni cattoliche), lo sapevamo pure. Ma oggi non basta il rassicurante comunicato del premier, dopo l'incontro di Todi, o le dichiarazioni concilianti di Maurizio Lupi e dell'ala ciellina del Pdl, a chiudere il conflitto che si è aperto. Da un lato a Todi, pur con posizioni differenti -che rendono assai astrusa l'ipotesi di una nuova unità politica dei cattolici-, sono emersi quasi unanimente un disagio e un divario incolmabili rispetto alla deriva della vicenda politica italiana. Molti dei protagonisti guardano al centrodestra, ma ad un centrodestra assai diverso da quello che oggi viene rappresentato da Berlusconi e Bossi. Molti altri esprimono l'esigenza, accanto ai cavalli di battaglia degli ultimi anni – no

all'aborto, difesa della vita, opposizione ai Pacs e al riconoscimento delle unioni civili, temi culminati nel family day che servì a isolare e a indebolire l'ultimo Governo Prodi-, di pretendere coerenza dai rappresentanti politici sull'opposizione alla guerra, sui beni comuni, sull'immigrazione, sulla giustizia sociale e, non ultimo, sulla qualità della politica e sullo stile di vita di chi ha responsabilità pubbliche. Ma dall'altro lato a Todi si è sentito anche il radicale cambiamento di umore del

Non basta il rassicurante comunicato del premier, dopo l'incontro di Todi, a chiudere il conflitto che si è aperto Vaticano, fino ai suoi settori più conservatori, nei confronti del Governo, e la spinta da parte della Cei a favorire l'avvio di una fase nuova. Non è un mistero che, pur nelle diversità, in questi ambienti la formazione di un governo di emergenza, o tecnico, sarebbe salutata con favore. E del resto c'è una relazione fra queste posizioni, e quelle che nel Pdl -da Scajola a Formigoni- hanno più espresso riserve, talvolta aperte dissociazioni, rispetto al pensiero unico berlusconiano. Certo: non si possono scambiare lucciole per lanterne. Un conto sono le posizioni dei vertici ecclesiastici e quelle dell'associazionismo cattolico e un conto sono i comportamenti elettorali dei

IL PERSONAGGIO . Calderoli, Monza e il contropacco ”simil-Padano” di Silvia Zingaropoli

credenti. Il consenso del centrodestra tra i credenti conservatori, più preoccupati di riforme “civili”, rimane forte, malgrado la discesa di credibilità del premier e la difficoltà politica del Governo. Così come le posizioni democratiche e radicali, così presenti nella base, non è detto che giovino a un Pd che talvolta appare paralizzato nelle polemiche tra leader che, al di là della provenienza storica dalla Dc o dalla sinistra, usano la questione cattolica e quella della laicità per ragioni di posi-

zionamento interno. È difficile fare previsioni. Quello che appare chiaro è che, con la fine di questo ventennio, si dovrà ridisegnare il sistema politico. Ci sarà chi coltiverà l'idea del partito cattolico, ma penso che poi sarà prevalente quella di un diverso spessore etico e ideale, più vicino ai credenti, delle proposte in campo. Il bipolarismo coatto non aiuta, e riporta l'Italia alle lotte tra guelfi e ghibellini. Un bipolarismo più aperto ed esigente, in cui ciascuno, credente e non, possa valutare le idee e i modi di fare politica, sarebbe consigliabile. Ma nelle giornate difficili che viviamo questo sembra un sogno molto lontano. www.pietrofolena.net

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Un grido di dolore risuona oltrePo. È quello di Roberto Calderoli: «I ministeri di Monza restano aperti!». Il ministro semplificatore sembra distrutto: gli hanno appena riferito della sentenza del giudice del lavoro, che ha dichiarato “inagibili” i suoi ministeri, causa accartacciomento delle più elementari regole della concertazione sindacale. E se Calderoli rantola, i suoi colleghi non se la passano meglio. Beh, in fondo il ministro leghista li aveva già declassati, i suoi ministeri al Nord. E così da quel «sogno realizzato» dei tempi dell’inaugurazione, lui, il “complicatore” era passato a definirli con un prosaico «sedi di rappresentanza». Altro che escalation. Quella dei ministeri monzesi è stata una declassé-

scion. D’altronde finora, a parte la gran cura nei dettagli ornamentali (come la celeberrima statuina di Alberto da Giussano), accompagnata da uno stile minimalista per l’arredamento (3 sedie e 2 telefoni), pare che la trovata leghista dei ministeri monzesi non sia stata proprio geniale. E oggi, delle promesse fatte dal Carroccio al popolo padano, rimane poco o niente, ed è quasi pari a zero il totale dei successi incassati. Per questo fa un po’ ridere sentir i dirigenti leghisti giustificare il sodalizio col Cavaliere con misteriose “questioni di convenienza”. Perché di conveniente, a quanto pare, per la Lega c’è ben poco. Suvvia, è ora di ammetterlo: Silvio vi ha rifilato un bel pacco e contropacco. E per di più simil-Padano.

AVANTI PADANIA Roberto Calderoli

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.