Passeiertal Exklusiv - Italienische Ausgabe 2019/2010 - Sonderausgabe vom Psairer Heftl

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Exklusiv

Passeiertal La rivista per le Vostre vacanze nella Val Passiria Edizione speciale - da agosto 2019 a luglio 2020 - del Psairer Heftl

Benvenuti nella Val Passiria Vacanze, prelibatezze e natura...

Altri temi

Il grembiule blu “FIRTIG” Pescare in Val Passiria Il santuario di Rifiano Esperienza Passo Rombo "Goaslschnöllen" in Val Passiria Escursioni con le ciaspole Ricetta: Canederli alle ortiche I masi dello Scudo in Val Passiria Mostra temporanea: "Uffizi in Passeier" “Passerschlucht” è nato un sentiero da sogno

Personaggi:

Florian/Flour Fontana Foto © Associazione Turistica della Val Passiria

un passiriano unico nel suo genere

Andreas Pixner

il liutaio di Vernurio

Verena Gufler

passione per le torte

www.passeiertal.it 1


Golfclub Passiria.Merano Kellerlahne 3 I-39015 S. Leonardo i. P. Tel. +39 0473 641488 www.golfclubpasseier.com

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EDITORIAL

Editoriale

Cari lettori, cari amici della Val Passiria State per sfogliare un nuovo prodotto. Grazie alla versione italiana della rivista annuale Exklusiv della Val Passiria abbiamo il piacere di farvi conoscere la nostra valle e le sue particolarità più da vicino. La Val Passiria ha molte cose da offrire durante tutto l’anno come alcune di esse che vorremmo presentarvi in questa rivista per gli ospiti. Escursioni speciali come il Sentiero “Passerschlucht” nella gola del Passirio, ormai molto amato sia da turisti di ogni parte del mondo che dai locali, il Labirinto delle Pietre a Plan e la Miniera Monteneve, sono luoghi che meritano davvero di essere visitati. La tradizione è molto importante in Val Passiria e per questa ragione vi presentiamo uno degli ultimi costruttori di violini dell’Alto Adige così come l’usanza del grembiule blu, che ancora oggi viene indossato come indumento di lavoro con orgoglio. Si trovano vari posti culturali che vale la pena visitare, tra l’altro i nostri due musei di S. Leonardo e Moso in Passiria. Anche l’inverno e la primavera sono dei periodi perfetti per una visita in Val Passiria. Il periodo di Natale e il comprensorio sciistico di Plan vi offrono le condizioni ideali per godersi al meglio la stagione invernale in montagna. Vi auguro di trascorrere una meritata vacanza durante la quale potrete staccare la spina e ricaricare le batterie. Siate liberi di sentirvi a casa anche quest’anno in una delle valli più belle dell’Alto Adige. Il Vostro Ulrich Königsrainer Presidente dell’Associazione Turistica della Val Passiria

Foto: Helmut Gufler

Questa rivista è per Voi, siete invitati a portarla a casa per farla vedere alla vostra famiglia e ai vostri amici per raccontarli delle vacanze trascorse nella Val Passiria.

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I masi dello Scudo in Val Passiria • Tra i bassi masi caratteristici della Val Passiria, in gran parte costruiti in legno, ci sono alcuni masi molto particolari simili a dei piccoli castelli. Sono situati su colline sicure, sparsi su tutta la Val Passiria bassa, dove né inondazioni del Passirio né valanghe possono raggiungerli. Alcuni di questi masi antichi sono dotati di torri ricoperte di edera e meridiani o antichi affreschi decorano le loro mura annerite. Altri masi hanno perso tante caratteristiche tipiche a causa delle ristrutturazioni ma ancora oggi si distinguono dagli altri masi “comuni”. Si parla dei Masi dello Scudo. La posizione particolare dei contadini dei M a s i dello Scudo nella valle risale al XIII secolo, quando si diceva che avessero servito il conte Alberto di Tirolo (1190 - 1253) come scudieri. Dal XIV secolo, i grandi masi della Val Passiria acquisirono anche diritti nobiliari - probabilmente i loro proprietari discendevano dall'antica nobiltà terriera. Ne è prova un antico documento del 1317 (nello stesso anno Merano ottenne il diritto civico), la carta della libertà, con la quale Re Enrico di Boemia, Conte del

Tirolo, esentava 12 proprietari contadini in modo permanente (Saltaus, Haupold, Granstein, Ebion, Pseirer, Gadenacker, Buchenegg, Baumkirch, Gereuth, Steinhaus, Kolber - Happerg e Gomion) dal pagamento di qualsiasi tassa e stabiliva il loro sollevamento da ogni oneri (questi diritti furono successivamente garantiti nel 1363 anche da Margherita di Tirolo-Gorizia). In cambio, veniva richiesto l'obbligo di servire a cavallo il reggente della regione all'interno dei confini del Tirolo. Furono sempre vicini al Conte di Tirolo e lo servirono in qualità di ciambellani. Nel 1407 gli scudieri vennero arruolati per l'ultima volta in un conflitto, dove aiutarono Federico IV d’Asburgo a conquistare la città di Trento. In tempo di pace, il loro compito era quello di approvvigionare le dispense dei Conti del Tirolo con i prodotti locali e di fare da sentinelle in occasione delle feste nel Castel Tirolo o nel Castel San Zeno. In cambio dei loro servigi, avevano diritto anche ad alcuni privilegi: oltre al diritto di caccia e pesca per il proprio fabbisogno, potevano anche presentarsi armati in tribunale e in chiesa. Erano esentati dal prestare servigi comunali e non erano soggetti all'obbligo di testimonianza. In primavera, i loro cavalli, dei quali avevano spesso bisogno durante il loro servizio, potevano pascolare dalla foce del Passirio su entrambi le parti dell’Adige fino al fiume Isarco. I privilegi dei contadini erano legati alla proprietà fondiaria che si poteva dividere ed alienare a discrezione dei proprietari, a condizione che fossero rispettati solo gli obblighi originari presso

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il maso. Perciò i privilegi di alcuni masi vennero divisi cosicché ancora oggi 14 masi hanno il diritto di pescare nel Passirio. Oggi si contano 11 Masi dello Scudo, sette dei quali si trovano sulla parte destra della valle e quattro sulla parte sinistra. Attualmente, degli antichi diritti sono rimasti solo il diritto di pesca ed il diritto di parata con scudo e alabarda in occasione delle feste. Ancora oggi i contadini dei Masi dello Scudo fiancheggiano il Santissimo durante la processione dei Fuochi del Sacro Cuore di Gesù a S. Martino e S. Leonardo. Il sentiero dei Masi dello Scudo in Val Passiria Sentiero storico all’inizio della Val Passiria, percorribile tutto l’anno Il nuovo sentiero circolare inizia direttamente al Maso dello Scudo Saltauserhof a Saltusio. Si prosegue sul vecchio sentiero della valle verso il Maso dello Scudo Haupold e attraverso il bosco fino al Maso dello Scudo Granstein. Lungo la strada riscoprono argomenti come “Il boschetto delle castagne”, “Il bosco”, “Cardinale Haller” ed “Il Tribunale della Val Passiria”. Dal maso Granstein si ritorna sul sentiero Passerdammweg fino al punto di partenza (2 km). Il sentiero è facile da percorrere. Non adatto alle carrozzine. Durata: 2 ore - Altezza massima: 666 m Salita: 209 m - Discesa: 209 m Lunghezza: 5500 m Il nuovo sentiero dei Masi dello Scudo è stato costruito in collaborazione con il Comune di S. Martino, il museo MuseumPasseier e l’Associazione Turistica della Val Passiria.


Indice I masi dello Scudo in Val Passiria storica Val Passiria “Passerschlucht” è nato un sentiero da sogno Ricetta canederli alle ortiche Consigli culturali per la Val Passiria Il grembiule blu “FIRTIG” usanza, kitsch o cultura? Macelleria Hofer specialità di produzione propria „Fontana Flour“ un passiriano unico nel suo genere Consiglio escursionistico il sentiero “Labirinto delle pietre” a Plan Le avventure salendo passi "Ötztaler Radmarathon 2019"

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Pescare in Val Passiria laghetto di pesca sportiva a Sandwirt

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Ricetta trota al cartoccio con verdura ed erbe

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Monumento storico il santuario di Rifiano Monumento storico castel Giovo Esperienza Passo Rombo cultura e natura “Törggelen” in Alto Adige

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Tradizione "Goaslschnöllen" in Val Passiria

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Ricetta strudel di ricotta con pere

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Il paese di Plan senza macchina - senza stress - tanta natura Musica e tradizione il liutaio di Vernurio "Uffizi in Passeier" mostra temporanea - MuseoPassiria Escursioni con le ciaspole al di là del silenzio Il pellegrinaggio nella località di Mora Piste ciclabili in Val Passiria in sella alla scoperta della Val Passiria Verena Gufler passione per le torte Malga dell’anno della Val Passiria malga „Faltmar Alm“

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Colophon: Ratio K.G. di Helmuth Fritz & Co. I - 39012 Merano, Via Parrocchia 2/b - Editore Iscritto al registro della stampa Nr. 5/2013 con modificazioni - s‘ Psairer Heftl Responsabile ai sensi del diritto di stampa: Mag. Maren Schöpf (ms) Layout, grafica & redazione: MP Graphics & Design d. Monika Pfitscher Redattrici della rivista speciale del Passeiertal Exklusiv: Monika Pfitscher (mp), Isabella Halbeisen (ih), Barbara Hofer (hb) Traduzione e correzione: Barbara Hofer, Nadine Brunner, Andrea Betti Tiratura Exklusiv: 3.000 - Stampa: Südtirol Druck

Pubblicità: Isabella Halbeisen 349 - 445 7515 Pubblicità: Barbara Hofer 348 002 89 69 www.heftl.it - redaktion@heftl.it Coordinate bancarie: Raiffeisen Cassa Merano IT 57 L 08133 58591 000010100641 Foto senza indicazioni della fonte vengono dal mittente o dalla redazione. Vengono usati immagini dell’ufficio turistico della Val Passiria come anche di: Benjamin Pfitscher, Florian Andergassen, Kassian Plangger, Petr Blaha, Nadia Pixner, Thomas Königsrainer, IDM Merano e dintorni: Damian Pertoll - Alex Filz - Frieder Blickle, Shutterstock, Unsplash, Freepik e tutti quelli che vengono menzionati negli articoli.


“Passerschlucht” - è nato un sentiero da sogno • Il Passirio, fiume della Val Passiria, ha scolpito uno dei sentieri naturali più belli dell’Alto Adige. Un progetto ambizioso rende accessibile lo spettacolo naturale che è stato scolpito e plasmato dall’imponente fiume Passirio. Nel corso degli anni si è fatto strada nella roccia scolpendo delle impressionanti formazioni rocciose e vortici impressionanti. Il sentiero fa parte delle vie d’acqua che si trovano attorno a Moso e che dimostrano come

acqua e ghiaccio abbiano plasmato la valle. “La realizzazione del progetto è durata tre anni. Si tratta di un itinerario lungo 7,8 km durante il quale si superano 400 m di dislivello”, spiega Konrad Pfitscher, sindaco di San Leonardo in Val Passiria. Lungo il sentiero si ha la possibilità di sedersi e si trovano delle bacheche, ma solo poche in modo da non distogliere l’attenzione sulla gola e la sua bellezza. Sono in molti ad aver contribuito alla realizzazione del progetto che all’inizio sembrava non avere delle prospettive. Descrizione del sentiero Il sentiero per la gola del Passirio inizia nel centro di San Leonardo e, attraversando il campo sportivo, prosegue verso Gomion. Sia presso il centro del paese che nel campo sportivo si possono trovare dei parcheggi gratuiti. Lungo il fondovalle appena sotto Gomion si trova un grande bacino di raccolta d’acqua che ospita della fauna e della flora particolarmente interessanti. Dopo il bacino, il sentiero attraversa il fiume e prosegue quasi fino a Moso sulla sponda sinistra del fiume Passirio. Passando vicino a rocce enormi e attraversando tratti boschivi, il sentiero segue direttamente la riva del fiume che scorre silenzioso lun-

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go bacini splendidi e sopra blocchi e formazioni rocciose. Il cosiddetto "Kleiner Stieber", un tratto di fiume vicino a Langwies, dove il Passirio ha scavato il suo letto fra le rocce per cascare poi in un ampio bacino è particolarmente interessante. Qui, dopo circa tre chilometri, inizia la parte selvaggia del sentiero. Dopo la vecchia centrale idroelettrica di Gomion, il sentiero attraversa il rio Saldern Bach passando per pendii rocciosi scoscesi e salendo poi a serpentina per circa 200 m d’altitudine. Da qui si gode di una magnifica vista sulle pareti rocciose al di sotto di Stulles, dove si trovano diverse cascate impressionanti tra cui la terza cascata più alta d’Europa. A questa quota il sentiero attraversa alcuni tratti boschivi molto ripidi, tagliando circa a metà la parete rocciosa Prantl, alta più di 200 metri, e scendendo, attraverso un altro tratto di bosco, fino alla gola del Passirio. Qui si possono ammirare straordinari percorsi e giochi d’acqua e fra le più svariate formazioni rocciose. Il sentiero attraversa poi il ponte sull’argine di protezione e da qui segue la vecchia strada carrabile fino a Moso. Il maggiore protagonista dell’intero percorso è la natura unica, così come le rocce e l’acqua che hanno creato bellezze inimitabili. Tante possibilità Alla diga “Rückhaltedamm” al di sotto di Moso è possibile passare per le Bu-


Fatti sul sentiero delle gole: 3 anni di costruzione 320 m di dislivello in salita e discesa Percorso di 6,5 chilometri l’itinerario è lungo 6,5 km Dal centro di S. Leonardo al centro di Moso: ca. 2 ore 45 min. Livello di difficoltà: basso-medio

che di Ghiaccio e ritornare attraverso la cascata Stieber a Moso. Dal MuseoPassiria al Bunker Mooseum attraverso il percorso “Passerschlucht” Punto di partenza: MueseoPassiria presso il Maso Sandhof a S. Leonardo. Le mostre principali del museo sono Eroi & Hofer, Eroi & Noi e Usi & Costumi. Andata: attraverso i prati di Gandellen e la gola Passerschlucht fino a Moso. Arrivo: il Bunker Mooseum a Moso che racconta più di 10000 anni di storia, dall’Età della pietra ad oggi, presso cui si trova l'unica area recintata all’aperto in Italia dove è possibile ammirare gli stambecchi. Le marmitte glaciali al di sotto di Plata rappresentano un ulteriore monumento naturale. Anche queste sono raggiungibili partendo dalla diga “Rückhaltedamm” a Moso salendo lungo la sponda sinistra. Si consiglia di ritornare a S. Leonardo costeggiando le meravigliose cascate di Stulles e le terrazze soleggiate dell’omonimo paese. Attenzione: la gola Passerschlucht è accessibile solo a piedi. Non è permesso l’accesso con mountain bike! www.passeiertal.it •

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Ricetta: Canederli alle ortiche su salsa al gorgonzola • Ingredienti: per 4 persone ca. 200 g di pane bianco tagliato a cubetti, ca. 4 pugni di ortiche fresche sbollentate e tritate, ca. 70 g di cipolla e aglio imbionditi nell’olio, 6 uova, far sciogliere 60-70 g di formaggio grigio „Graukäse“ in 50 ml di latte, noce moscata, sale e pepe, prezzemolo e erba cipollina tritata friemente. Preparazione: Amalgamare tutti gli ingredienti e lasciare riposare per ½ ora. Poi formare i canederli e bollirli in acqua salata per 10 minuti. Estrarre i canederli è cospargerli con parmigiano e burro fuso. Salsa al Gorgonzola: Imbiondire leggermente la cipolla e l’aglio, aggiungere il latte e sciogliere il gorgonzola, far bollire brevemente. Aggiungere la panna. Servire i canederli come primo piatto. I canederli si prestano anche come contorno a specialità di selvaggina.

designverliebt.com

Ricetta: Famiglia Haller dell’Albergo Wanserhof

I VENERDÌ LUNGHI A SAN LEONARDO IN PASSIRIA

NU

Ogni venerdì programma d’intrattenimento dalle ore 18 alle ore 24

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CENA DI GALA SUL PONTE DEL PAESE

SAN LEONARDO JOHANN SCHNITZER & CO.

K.G.

s.a.s.

Obst-und Gemüsegrosshandel Frutta e verdura all'ingrosso Via Rio Sinigo, 8 - Sinich Bach Strasse, 8 39012 Merano - Meran (BZ) Tel. 0473/244435 - Fax 0473/244578

Elektro Innerhofer

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19.07. - 23.08.2019


La riunione delle regioni alpine “Alpenregionstreffen” 2020 Devozione vivace per la patria

A VO AMM R G LUSI O C S PR E er Gamp CALE MUSI to da Michl ra as mode irol) e Luk ol)! T o U1 Tir o i (Radi d a ner (R Brun

Design: ideenraich - Foto: TV Passeiertal/ B. Pfitscher, P. Blaha

Quando dal 21 al 24 maggio 2020 più di 10.000 Schützen provenienti dalle regioni alpine si incontreranno nella Val Passiria, S. Martino si trasformerà in un mare colorato dagli abiti tradizionali. La riunione delle regioni alpine “Alpenregionstreffen 2020” sarà all’insegna dell’amicizia e vedrà la partecipazione della Baviera, del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino: una cerimonia che va oltre tutti i confini! Partecipate anche voi e lasciatevi trasportare dalla forte passione degli Schützen per la patria, dal corteo festivo nel centro storico del paese, dalle musiche tradizionali e da quella bandistica, dalle star di Schlager, dagli artisti internazionali e dai famosi gruppi musicali.

www.alpenregionstreffen2020.com

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Consigli culturali per la Val Passiria •

MuseoPassiria

Il museo al Sandhof in Passiria, la casa di Andreas Hofer, racconta in modo avvincente e piacevole in che modo il barbuto oste e commerciante di bestiame divenne l`eroe popolare tirolese. Orario di apertura: 15/03 - 02/11 Da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 Ultima entrata: alle ore 17.30 Giorno di riposo: lunedì (escluso agosto e settembre) Prezzi: adulti 8,00 € (con GuestCard 7,00 €) bambini 4,00 €, famiglie 18,00 € Informazioni: Tel. 0473 65 90 86 www.museum.passeier.it •

La malga Pfandler Alm a S. Martino

Andreas Hofer si nascose assieme alla sua famiglia per ca. un mese e mezzo nella malga Pfandler Alm al di sopra di S. Martino. Il 28 gennaio 1810 furono catturati e portati prima a Bolzano e successivamente a Mantova. Descrizione del percorso: Dall'ufficio turistico di S. Martino si segue la strada principale per ca. 200 m, poi si svolge a sinistra e si prende la strada per Prantago. Al maso "Innergatterhof" si prosegue sul sentiero n° 1 per arrivare alla malga Pfandler Alm (tempo di percorrenza: ca. 2,5 h) www.passeiertal.it •

Bunker Mooseum

A Moso si trova una struttura spettacolare: il „Bunker-Mooseum“ - un centro informazioni del Parco Naturale Gruppo di Tessa che allo stesso tempo allestisce delle aree espositive riguardanti la preistoria e la storia dell‘insediamento dell‘Alta Val Passiria nonché la miniera di Monteneve e le curiosità naturalistiche e geologiche. Gli episodi di storia contemporanea, l‘atmosfera del bunker vissuta in prima persona, il recinto degli stambecchi e la palestra di roccia completano il panorama. Orario di apertura: 01/04 - 31/10 da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 Ultima entrata: alle ore 17.30 Giorno di riposo: lunedí www.museum.hinterpasseier.it •

"Malerhaus" (casa dei pittori) a S. Martino

Poco al di sopra del paese si trova la casa dei pittori “Malerhaus”. Oltre ai tre affreschi, che ornano la facciata della casa non c'è nient’altro che ci possa far pensare che proprio qui, per più di cento anni (dal 1719-1845), esisteva una scuola per pittori. Si possono osservare degli altri affreschi nella chiesa parrocchiale e sulla Casa Torre nei pressi della piazza del paese. L’opuscolo gratuito "Edifici storici a S. Martino" si trova presso gli uffici turistici della valle. Ulteriori informazioni: www.passeiertal.it •

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Mostra Timmel Transit

La struttura Timmel Transit con una mostra che riguarda la storia della strada per il Passo del Rombo si trova in una vecchia caserma militare, la “casermetta”, direttamente sul Passo del Rombo (parte alto atesina). Fatti interessanti, immagini finora non inedite e interviste con contemporanei aspettano i visitatori. Meritano anche una visita il museo Mooseum Bunker ed il museo Stiëber Mooseum nell'Alta Val Passiria. Ulteriori informazioni su www.museum.hinterpasseier.it •

Piramidi di terra a Caines

Ripide strutture, a forma di torre o di cono di pietra arenaria, che sono state conservate dalla rimozione totale grazie ai blocchi di roccia sovrastanti. Nella valle Finele vicino a Caines inizia il sentiero delle pirimidi di terra che conduce al maso Ungerichthof a Caines. Tempo di percorrenza: ca. 35 min. www.passeiertal.it •


Il grembiule blu “FIRTIG”: usanza, kitsch o cultura? • “Un uomo senza grembiule è vestito solo in parte”, dice un proverbio altoatesino. Infatti, senza il grembiule sopra la camica bianca o a quadretti tanti si sentono "nudi". Solo il fine settimana e nei giorni festivi si toglie il grembiule e, in occasione delle festività, si indossa il vestito tradizionale. Il grembiule blu era ed è ancora onnipresente e insostituibile. Hans Fink lo descrive così: “Grazie al grembiule si può riconoscere l’uomo

ladino o tedesco altoatesino. Il blu intenso risalta all’occhio e spesso proverbi divertenti decorano la parte superiore del grembiule. In origine il grembiule era bianco e fatto in lino, verso la fine del XIX secolo però si iniziò ad usare il cotone. Il grembiule lungo bianco che i contadini indossavano dopo la messa della domenica nella piazza del paese o ai mercati, esprimeva consapevolmente la classe sociale. Di solito lo indossava solo il con-

Specialità di produzione propria • Nel centro del paese di Moso in Passiria si trova la macelleria Hofer, che è nota per l' alta qualità di speck, carne e salumi. Più di 55 anni la famiglia Hofer gestisce la macelleria con passione, precisione e maestria. La macelleria viene gestita nella seconda generazione dei fratelli Kurt e Kilian Hofer, che hanno assunto l'azienda dai loro genitori Franz Hofer e Maria Girtler. Per la famiglia Hofer la qualità dei loro prodotti è di particolare importanza. Il processo di elaborazione inizia direttamente nel proprio macello. Qui i loro collaboratori

processano la carne di capretti, agnelli, bovini, vitelli, pecore e maiali. In seguito la carne viene in parte ritrattata nella produzione di salsicce e nella produzione dello speck. La lavorazione è ancora basata su tradizione e ricette tradizionali, ma è stata perfezionata con metodi di produzione sofisticati. Il gusto e la qualità eccezionali dei prodotti, restano cosi quindi sempre uguali. Macelleria Hofer • Paese 15, 39013 Moso in Val Passiria T. +39 0473 64 35 24 www.metzgerei-hofer.it

Specialità

DI NOSTRA PRODUZIONE

Speck, Kaminwurze, salsicce del contadino e altri vari insaccati di alta qualità. www.metzgerei-hofer.it

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tadino, al massimo anche il suo aiutante o chi dava da mangiare al bestiame, non però il piccolo aiutante. Tra il 1900 ed il 1950 fu pian piano sostituito dal grembiule blu che si diffuse velocemente in tutto l’Alto Adige. Prevalentemente serviva come vestito da lavoro protettivo indossato in ogni situazione della vita quotidiana. Oltre a questo aveva altri scopi: fungeva da sacco, da cesto per la semina di grano o come asciugamano. Nella vita quotidiana serviva in generale per riporre diversi oggetti o documenti, quando per esempio bisognava andare in un ufficio pubblico. Le corde del grembiule non erano per caso così lunghe. Se una si strappava, veniva annodata di nuovo. Servivano anche per non perdere i pantaloni. Sui masi più grandi i grembiuli venivano cuciti dai sarti che andavano di maso in maso per svolgere il loro lavoro. Sui masi più piccoli li cucivano invece le contadine. Perciò col passare del tempo si sono sviluppate in alcune zone delle caratteristiche tipiche della parte superiore del grembiule o diverse maniere per legare il grembiule. Per tanti ospiti il “FIRTIG” blu è un regalino interessante dell’Alto Adige. Che sia un’usanza, una cosa kitsch o parte della cultura, ognuno che indossa il grembiule blu può deciderlo da sé. Acquistabile anche in alcuni negozi della Val Passiria (p. e. Spinnradl a S. Leonardo in Passiria).


Un passiriano unico nel suo genere: „Fontana Flour“•

Ognuno conosce Florian/Flour Fontana: sia in Val Passiria, sia in Val Pusteria e persino all’estero. La sua apparenza prettamente scalza, perfino d’inverno, é leggendaria! In più porta sempre i Lederhosen tradizionali ed ha sempre tempo per fare una chiacchierata spiritosa e simpatica benché sia un uomo molto indaffarato! Abbiamo condotto una breve intervista con Flour sulla sua carriera come oste, birraio e da poco anche produttore di vino. Flour, già da tanti anni lavori nella gastronomia. Tutto ha iniziato nella pizzeria Brückenwirt a S. Leonardo, dove hai anche fatto la pizza tu stesso. Come ti è venuta l’idea di produrre ed offrire la birra fatta in casa all’albergo Martinerhof a S. Martino? Nella nostra casa madre, nel Brückenwirt a S. Leonardo, avevamo iniziato con un birrificio piccolo già un paio d’anni fa. Poiché mia moglie ed io sin da sempre volevamo dirigere un hotel, dieci anni fa abbiamo comprato il Martinerhof a S. Martino con l’aiuto dei nostri figli poichè era l’hotel ideale per noi. (Al tempo c’era l’idea di ricostruire il Martinerhof in appartamenti, ponendo dunque fine a questa locanda tradizionale). Sin dall’inizio volevamo creare qualcosa di speciale, cioè un hotel con una birreria in casa - a tutt’oggi è l’unico nel suo genere in tutta l’Italia e magari è proprio questo il motivo per la sua popolarità. Contemporaneamente anche i nostri figli hanno trovato il loro destino attraverso la nostra “espansione” aziendale, perché il Brückenwirt a lungo andare sarebbe stato definitivamente troppo piccolo per tutti noi. Oggi mia moglie, suo fratello ed io gestiamo il Martinerhof e nostro figlio gestisce il Brückenwirt.

Che cosa si deve rispettare nella produzione di birra e secondo te che cosa rende buona una birra? Sono molto importanti gli ingredienti, soprattutto l’acqua. Nella Val Passiria, come in tante parti dell’Alto Adige, l’acqua è molto dolce, cioè povera di calcare, e perciò si sposa molto bene con il malto. A tutt’oggi i nostri ingredienti nella maggior parte vengono dalla Baviera. Però già da un anno dei contadini dalla Val Venosta ci forniscono il malto di altissima qualità. Stiamo negoziando con alcuni contadini alto-

atesini sulla coltivazione di luppolo, al fine di poter presentare tra qualche anno la prima birra “puramente” altoatesina. La nostra birra viene prodotta in base al cosiddetto Reinheitsgebot, il decreto sulla purezza della birra del 1516. Si tratta della legge più antica nel mondo sui generi alimentari. Qualche volta fai ancora tu la pizza? La faccio sempre a pranzo e spesso anche a cena, quando il nostro pizziaolo ha bisogno di aiuto, o lo sostituisco quando ha il suo giorno di riposo. Non lo considero un lavoro, è la mia vita e ancora oggi mi porta tanta gioia vedere la mia pizza piacca agli ospiti. È un sentimento che sicuramente non cambierà mai. Mia moglie qualche volta si arrabbia un pochino di me perché passo così tanto tempo nell’albergo. Le rispondo sempre dicendo che il ristorante è il mio salotto, laddove mi viene a trovare la gente, ci vivo e mi ci diverto. Nel salotto a casa non faccio che rilassarmi. Nel salotto al Martinerhof mi sento rinvigorito. Nel “Unterwirt” a S. Martino capeggiate un’impresa completamente pionieristica per la Val Passiria: coltivate il vostro proprio vino e dal 2012 avete una piccola cantina. Come mai? Anche qui il crescere dei nostri figli ha giocato un ruolo importante. Avendo quattro figli e genitori e zii ancora attivi abbiamo cercato una sfida nuova e più grande. Poiché anche

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l’Unterwirt in questo periodo sarebbe stato venduto per costruire appartamenti al suo posto, l’allora proprietario, Ubald Pichler, lo zio di mia moglie, ci ha offerto di acquistare l’albergo al fine di continuare a gestirlo come locanda. Ci eravamo appena ripre-

li ospiti si per g erta lu c in i op Serviz cina sc rsioni is P : a s scu di ca nnis · E -Bike e T a d i gio E Camp · Noleg guidate i patinaggio Pista d

si dall’acquisto del “Martinerhof” e perciò abbiamo accettato. Il mantenimento dell’Unterwirt ci premeva molto, poiché questa locanda tradizionale nel centro di S. Martino è un punto iconico già da secoli. Già la sorella di Andreas Hofer ne era l’oste e anche

il banchetto funebre, il “Piitschn”, in onore di Andreas Hofer, fu organizzato all’Unterwirt. Dopo che l’attività all’Oberwirt è stata sospesa, chiudere l’Unterwirt avrebbe significato che sarebbe rimasto solo il Mitterwirt come unica locanda a S. Martino. Si-

pure psairer lebenslust

MARTINERHOF‘S HOTELS

MARTINERHOF‘S BRAUHAUS

MARTINERHOF’S VISITE

Hotel birrificio Martinerhof Il primo hotel birrificio dell‘ Alto Adige con una grandiosa vista sulle montagne della val Passiria.

Ristorante · Pizzeria · Bar · Birrificio Terazza,cantina e giardino del birrificio. Qui si trovano sia ospiti che le persone del posto e cosi fanno conoscenza con la buona birra atrigianale Martinsbräu. Cucina altoatesina e mediterranea.

Visite del birrificio Impressioni nel mondo della birrificazione ricevete ogni martedi, venerdi e sabato. Gruppi da 10 persone e piu‘ anche su appuntamento

Hotel Unterwirt del Martinerhof Qui si trova anche la cantina propria „Passir“ e il bar accogliente Unterwirt con la sua bellissima terazza al centro del paese.

Serata musicale Ogni ultimo venerdi del mese

Visite della cantina Come viene fatto il vino vi vacciamo vedere ogni mercoledi e sabato. Gruppi da 10 persone e piu‘ anche su appuntamento.

Mercato del contadino Ogni primo sabato del mese

St. Martin in Passeier 39010 · San Martino in Passiria Jaufenstraße13 15 Via Passo Giovo · Tel.: +39 0473 641226 · info@martinerhof.it www.martinerhof.it


curamente questo avrebbe condotto ad una vita meno vivace nel villaggio e come famiglia di ristoratori questa è una cosa che volevamo evitare ad ogni costo. Anche qui non volevamo gestire semplicemente un “normale” albergo con ristorante. Poiché mi piace il vino tanto quanto la birra e visto che fino a 200 anni fa nella Val Passiria c’era la tradizione della viticoltura con tanto di vigneti, è nata l’idea di collegare la gestione dell’Unterwirt con la coltivazione alla rinascita di questa antica tradizione di coltivazione. Grazie alle ottime temperature, al clima mite e alla situazione a bassa quota di S. Martino, le viti crescono rigogliose. Abbiamo già vinificato le prime due varietà: un Solaris ed uno Zweigelt. L’idea di produrre un vino puramente passiriano, promossa dal nostro fi-

glio Benjamin e del cantiniere Konrad Pixner, è già stata ripresa da altri contadini e così sono nati ulteriori vigneti - compriamo dunque l’uva da questi viticoltori e assieme ai nostri lotti la trasformiamo in vino. È quindi ben probabile che nei prossimi anni vedremo sempre più superfice vitata. Siamo molto felici che la nostra idea da frutti - anche perché otticamente i vigneti sono un miglioramento per il paesaggio. Ti svegli ancora alle 5 di mattina per preparare la colazione per gli ospiti e pulire la terrazza con il tubo a piedi scalzi? Ogni giorno inizio già alle 4 di mattina con la preparazione del buffet della colazione. Così ho anche una visione globale di come stanno le cose in cucina, controllo tutti i frigoriferi e le aree di lavoro e, in caso di necessità, potrei provvedere a miglioramenti. Anche una pulizia a regola d’arte della terrazza con il tubo fa parte della routine giornaliera. Ho sempre detto a mia moglie che se una volta prendiamo in gestione un albergo, farò il cuoco per la colazione - e, infatti, è rimasto così a tutt’oggi. Questi orari di lavoro mi piacciono tantissimo. I giovani oggi fanno i turni di notte come ho fatto io nel passato al Brückenwirt. E io sono il primo che arriva in albergo e mette a posto tutto quanto. Come già scritto nell’introduzione sei famoso per camminare a piedi scalzi. Come mai? È vero che lo fai sempre e comunque, malgrado il

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tempo o la stagione? Sì, è vero, tranne quando faccio la pizza o preparo la colazione. Cammino quasi sempre a piedi nudi. Mi fa sentire a mio agio e c’è pure un motivo: sono già stato operato due volte ai dischi vertebrali e inoltre per anni avevo delle infiammazioni dietro le dita dei piedi di cui non riuscivo a liberarmi. Dopo tante viste mediche e ortopediche un rinomato ortopedico di Innsbruck mi ha dato il consiglio di provare ad andare a piedi scalzi, potrebbe lenire i miei disturbi. Aveva ragione. Dopo 3-4 settimane ero privo di dolore, non avevo più infiammazioni e sin d’allora non ho mai più preso neanche un raffreddore o simile. Il mio sistema immunitario viene animato costantemente dai diversi tempi e temperature. Non ho neanche bisogno di massaggi ai piedi, poiché vengono massaggiati costantemente. Una domanda che sicuramente tanti lettori si staranno ponendo: ci si abitua a camminare a piedi scalzi o a volte può anche essere pericoloso? Certo che ogni tanto mi faccio del male, ma automaticamente si diventa più attenti e l’uomo dispone di un buon sistema di prevenzione. Non appena tocco qualcosa di aguzzo o troppo duro, il piede si ritira di riflesso. Così non può mai succedere qualcosa di grave. Secondo la mia opinione i vantaggi superano nettamente gli svantaggi. Ti ringraziamo cordialmente per la conversazione interessante e vi auguriamo ancora tanti ospiti soddisfatti.


Consiglio d'escursione: il sentiero “Labirinto delle Pietre” a Plan • Il sentiero "Labirinto delle Pietre", nei pressi della stazione a monte della funivia Grünboden a Plan, è stato realizzato nel 2015 in collaborazione con il Parco Naturale Gruppo di Tessa, con la Guardia Forestale di Merano e con la Società Impianti Funiviari. L’allestimento è stato realizzato a mano, valorizzando ulteriormente l’area escursionistica in estate. Il labirinto è stato realizzato esclusivamente con materiali naturali per gli amanti della natura e della quiete ed offre tre punti panoramici che regalano una vista sulle vette da 3000 metri delle Alpi della valle Ötztal. Un piccolo stagno, una fontana con acqua sorgiva e dei gradini posizionati in mezzo alle rocce invitano a fermarsi per riposarsi un

attimo. La varietà delle latifoglie, di abeti, di larici e di cembri lungo il sentiero trasmettono tranquillità agli escursionisti mentre i fiori ai margini del sentiero sono un piacere per la vista. Inoltre si possono leggere delle informazioni su delle bacheche riguardo alle valanghe del XIX e XX secolo. Il labirinto è raggiungibile attraverso il sentiero panoramico. Anche in caso di maltempo ci si può riparare sotto una parete rocciosa, dov’è possibile aspettare comodamente la fine del temporale. Si sta già prendendo in considerazione l’idea di prolungare il sentiero. Plan, un piccolo paese di montagna dove si può godere di una natura incontaminata e respirare dell’aria fresca. ih

Le avventure salendo passi I valichi alpini in Val Passiria Passo Rombo e Passo Giovo collegano il paese di S. Leonardo in Passiria con la Valle di Ötz in Austria e l’Alta Valle Isarco presso Vipiteno in Alto Adige. Entrambe le strade ricche di curve e dislivelli importanti sono delle vere sfide per gli amanti delle salite, sia in bici tradizionale che con quelle elettriche. Ogni anno, anche la gara ciclistica amatoriale Ötztaler Radmarathon vede gli

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appassionati delle due ruote risalire i due valichi, prima il Giovo e per ultimo il Rombo da cui poi si fa ritorno al paese di Sölden da cui la gara è partita molte ore prima. Ma le curve dei due valichi alpini e il loro panorama mozzafiato sullo scenario montano circostante affascinano anche chi viaggia in moto, in macchina o in pullman. Ötztaler Radmarathon 2019 01.09.2019


Pescare in Val Passiria •

Laghetto di pesca sportiva a Sandwirt •

Il Passirio, un torrente montano, è il luogo ideale per pescare in Val Passiria tra i paesi di S. Leonardo e di Sorgente. Gli amanti della pesca possono dedicarsi al loro hobby preferito anche presso il Lago Nero del Tumulo ed il Lago dell’Alpe. Nel Rio di Plan si possono pescare anche tante trote marmorate. Per poter pescare in Val Passiria bisogna avere la licenza di pesca italiana oltre che il permesso giornaliero che si può richiedere negli uffici turistici di Rifiano, S. Martino e S. Leonardo in Passiria. Per pescare al laghetto di S. Leonardo non è necessaria la licenza di pesca.

La nuova zona limitrofa ricreativa di Sandwirt ospita un laghetto di pesca sportiva ed accoglie calorosamente sia persone del posto che turisti. I bambini giocando, cercano di catturare, aiutati dai genitori entusiasti, il loro primo pesce. Alcuni turisti hanno già riscoperto la propria passione per la nuova offerta per il tempo libero e si godono l’atmosfera accogliente del laghetto. Non è necessario avere la licenza di pesca. L'ingresso giornaliero costa 15,00 € e permette di pescare ai massimo 4 trote. Una scatola di esche costa 3,00 €, l’equipaggio da pesca è gratuito.

Trota al cartoccio con verdura ed erbe •

Il laghetto è situato prima del paese di S. Leonardo presso il Maso Sandhof

Grazie al cartoccio il pesce rimane sugoso durante tutta la fase di cottura. Inoltre il pesce viene chiuso così bene assieme agli altri ingredienti in modo da sprigionare tutti gli aromi. Questo piatto è facile da preparare. Ingredienti: 800g ca. di verdure (es. zucchine, patate, finocchi) mezza cipolla, 2 spicchi d’aglio, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, erbe fresche (prezzemolo, maggiorana, aneto, un po’ di menta o melissa) 50ml di vino bianco secco o brodo vegetale sale e pepe q. b., 2 cucchiai di succo di limone 200g di pomodorini ciliegina 4 trote (ognuna ca. 300g-350 g) Preparazione: Lavare, pulire e affettare le verdure (rondelle di 1cm). Tagliare le cipolle a fettine sottili. Sbucciare l’aglio e affettarlo finemente. Soffriggere le verdure, la cipolla e l’aglio in dell’olio molto caldo per 3-4 min. Sfumare con il vino bianco, aggiungere sale e pepe e cuocerle a fuoco basso per altri 2-3 min. Nel frattempo preriscaldare il forno a 220°. Lavare i pomodorini e tagliarli a metà. Lavare e asciugare i pesci, versare il succo di limone a gocce sia all’interno che all’esterno del pesce. Aggiungere sale e pepe. Stendere 4 fogli di alluminio sul piano di lavoro. Mettere sopra i fogli un po’ di verdura, poi il pesce e coprire in fine tutto con il resto delle verdure e con i pomodorini. Spargere sopra le erbette e richiudere bene il tutto con l’alluminio facendo attenzione ai lati e mettere in forno (in centro, 200° ventilato). Cuocere per ca. 25 min.

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Il santuario di Rifiano • Rifiano fa parte dei luoghi di pellegrinaggio più vecchi e famosi dell’Alto Adige ed è il punto centrale di pellegrinaggio del Burgraviato. Le prime attestazioni documentate - quattro lettere d’indulgenza - risalgono al 1310. Quindi, nel 2010 Rifiano ha festeggiato l’anniversario di “700 anni di pellegrinaggio“. Narra la leggenda della fondazione che durante la notte un contadino notò ripetutamente una luce nel letto del fiume Passirio. Avvicinatosi a quell’inspiegabile apparizione trovò, tra la rena e i sassi trasportati dalla corrente, l’immagine miracolosa della Madonna Addolorata

di Rifiano. Gli abitanti decisero di erigere un’apposita cappella degna dell’ immagine sacra della Madre di Dio e scelsero uno spazio al centro del paese. Ma i lavori stentavano a procedere: uno dopo l’altro gli operai si erano infortunati e quanto costruito di giorno, crollava poi di notte. Infine giunsero alcune rondini e trasportarono sul colle vicino i trucioli di legno schizzati del sangue degli operai caduti. In ciò si riconobbe un segno della Madonna e la cappella fu così eretta sul luogo indicato dagli aiutanti alati. La storia architettonica della chiesa ha inizio con una costruzione romanica del XII° secolo. Nel 1368, fu aggiunto una struttura gotica il cui ulteriore ampliamento venne consacrato nel 1465. ll flusso dei pellegrini rese necessaria nel tardo XVII secolo una sostanziale ristrutturazione. Il noto architetto Francesco Delai seppe egregiamente trasformare in stile barocco l’antica struttura gotica. A metà del XVIII secolo si passò poi al sontuoso arredo interno. Il risultato è una delle più belle e meglio

riuscite chiese barocche della regione. In occasione dell’anniversatio “700 anni di pellegrinaggio“ è stato tracciato un sentiero spirituale lungo il Waalweg di Rifiano uno degli affascinanti sentieri lungo una roggia tipici dell’Alto Adige. Lo scultore Hartmut Hintner della Valle di Gsies ha interpretato il motivo dei Sette Dolori della Madonna in chiave contemporanea traducendo il destino umano, e l’ha intagliato su sette stele in legno di cembro.

Il Castel Giovo

Valtina proseguendo per il castello. Dal castello (costruito dai signori di Passeier nel 13° secolo) proseguiamo per la chiesetta Hl. Kreuz. Seguendo il segnavia “Sonnenrundgang” si raggiunge di nuovo S. Leonardo. Tempo di percorrenza: ca. 1,5 ore | grado di difficoltà: semplice. Orario d'apertura: giugno fino a settembre lunedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Prezzi: adulti 2,00 €, bambini 1,00 €, guide su richiesta Informazioni: Tel. 0473 659 086 www.museum.passeier.it •

Su una collina al di sopra di S. Leonardo si erge l‘imponente rovina del Castel Giovo. Nella torre vengono trattati i temi della storia del castello, dei masi dello scudo, dei Signori della Val Passiria e dei Conti Fuchs. I magnifici affreschi rinascimentali del 1538 sono collocati al quarto piano, al quinto piano si gode una stupenda vista sulla Val Passiria. Passeggiata del Castello Giovo Si parte in Via Karlegg seguendo il sentiero n. 12 fino a raggiungere un ponte sospeso che attraversa il ruscello di

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Partenza: all’inizio del Waalweg di Rifiano sopra la chiesa di Caines nella Valle di Caines. La destinazione è il santuario dei Sette Dolori della Madonna a Rifiano. Durata: ca. 45 minuti Orientamento e difficoltà: facile I giorni „Maientage“ a maggio nel santuario di Rifiano: ogni anno a maggio tutti i credenti sono invitati a Rifiano a partecipare alla Quarantore. www.wallfahrtskirche.riffian.com •


ne, in modo da ampliare l’orizzonte conoscitivo di chi la attraversa. Il progetto "Esperienza Passo Rombo" è stato creato per informare i viaggiatori sul patrimonio naturale e culturale della regione. Cinque sculture architettoniche poste lungo la strada in perfetta armonia con l’ambiente e la natura si presentano come punti di sosta per ciclisti e automobilisti, una sosta da dedicare magari ad una pausa di riflessione.

"Esperienza Passo Rombo" • Natura e cultura lungo la strada panoramica di Passo Rombo Una strada, che un tempo era una mulattiera, unisce la Val Passiria e la Ötztal. Nel corso dei secoli sono nati numerosi e straordinari elementi di comunanza,

GRANATI

Sulla parete rocciosa nei pressi di Stulles, si apre una vista spettacolare su Moso e sulla retrostante Val Passiria. Due granati - strutture architettoniche che si ispirano alle formazioni geologiche tipiche della Val Passiria - fungono rispettivamente da spazio espositivo e piattaforma d’osservazione.

MUSEO DEL PASSO

Come un masso erratico, il Museo del Passo sporge dal versante tirolese a quello altoatesino, sottolineando il carattere transfrontaliero dell’emozione del Passo del Rombo. La "grotta di ghiaccio" allestita all’interno è un tributo ai pionieri di questa strada alpina e alla loro meritevole opera.

superando il naturale confine rappresentato dalle montagne. In vari punti di sosta sculture architettoniche presentano al turista informazioni sull’ambiente naturale, sulla storia, sulla cultura, sugli aspetti sociali ed economici della regio-

PONTICELLO

Alla stazione di pedaggio di Hochgurgl si gode un panorama straordinario sulla Valle Ötztal e sulle sue maestose cime che svettano oltre i 3000 metri. Un ponticello permette di ammirare nuove prospettive e fornisce informazioni sul paesaggio circostante e le sue caratteristiche.

TELESCOPIO

La spaziosa area sottostante la cima Scheibkopf offre un bel panorama a 180° sul Parco Naturale del Gruppo di Tessa. Un telescopio consente di mettere a fuoco lo sguardo sul Monte dei Granati (3304 m) e sul Monte Principe (3403 m), che si ergono maestosi dai ghiacciai perenni.

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Le cinque stazioni sono caratterizzate ognuna da una forma particolare: una passerella sospesa, il punto panoramico Granati e un cannocchiale regalano una vista spettacolare sulla Valle di Ötz, la Val Passiria e il Parco Naturale Gruppo di Tessa. Un grande dado in cui il visitatore può entrare illustra il passato della strada come via di contrabbandieri mentre il Museo del Passo rende omaggio ai pionieri della strada e alla loro opera. L’accesso a tutte le stazioni del progetto museale Esperienza Passo Rombo è gratuito.

CONTRABBANDIERE

Là dove l’antico sentiero che collegava Zwieselstein a Moso in Passiria incrocia la strada, sorge una struttura cubica che è possibile visitare. Al suo interno si viene trasportati nell’avventuroso mondo dei contrabbandieri del Passo del Rombo.

MUSEO STIEBER

La vecchia centrale idroelettrica di Moso è in fase di riconversione ad un nuovo museo. Il museo fornisce informazioni sull'energia idroelettrica e sulla storia dell'elettricità nell'Alta Val Passiria. Esperimenti interattivi nel museo invitano i visitatori a vivere da vicino la storia.


“Törggelen” in Alto Adige • Il “Törggelen” altoatesino è un’usanza culinaria amata e vissuta allo stesso modo sia dai turisti che dagli altoatesini. Quest’usanza deriva dalla vecchia tradizione dei contadini e dei viticoltori che gustavano il vino giovane nel periodo che va da fine settembre alle prime giornate d’avvento. L’autunno è la stagione più bella in Alto Adige per i buongustai: quando la raccolta viene riposta e le foglie cambiano colore in Alto Adige inizia il periodo del Törggelen. Da fine settembre a novembre, cantine, pensioni e “Buschenschänke” (osterie contadine tradizionali) di tutta la regione danno il benvenuto agli amanti del vino e della gastronomia. Singoli escursionisti ma anche gruppetti di persone passeggiano su sentieri bellissimi attraverso il paesaggio autunnale dell’Alto Adige e si godono il vino giovane o il famoso “Suser”. Il Suser è un mosto d’uva rossa che ha appena iniziato a fermentare. È molto sano, però non bisogna berne troppo dato che non tutti sono in grado reggerlo in eccesso. In questo caso si addice meglio

il vino novello. Questo vino giovane è già più fermentato rispetto al Suser ma si distingue comunque dai vini classici in senso stretto. Tuttavia la percentuale di alcol raggiunge il 7%, bisogna quindi prestare attenzione se ci si deve ancora mettere al volante. Le castagne dell’Alto Adige sono una specialità tipica che accompagnano il Törggelen. Nella zona delle Alpi l’esistenza di questo delizioso frutto risale al periodo prima dei Romani. Altre prelibatezze tipiche che si possono gustare ad un Törggelen sono lo Speck tirolese, gli Schlutzkrapfen (mezzelune con ricotta e spinaci), la carne “Surfleisch”, salsicce molto saporite con crauti, costine, la zuppa d’orzo e tante altre pietanze tradizionali della cucina contadina. Alla fine del Törggelen vengono servite le castagne arrostite o i Krapfen (deliziosi dolci fritti di pasta sottile) farciti con papavero, marmellata o crema di castagne. Escursione sui sentieri delle rogge meranesi Il giro circolare dei sentieri delle rogge meranesi porta lungo antichi canali intorno alla conca di Merano ed è lungo 80 km. Questa facile escursione è percorribile tutto l’anno e collega undici sentieri delle rogge in Alto Adige. Mantenendo quasi la stessa altitudine il sentiero porta lungo le montagne centrali della Val d’Adige. Per questo motivo sia l’intero percorso che le singole tappe sono adatte a famiglie e amanti delle passeggiate che possono scoprire in tutta tranquillità il paesaggio della regione e i punti di ristoro posizionati lungo

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il sentiero. Il giro dei sentieri delle rogge meranesi è percorribile tutto l’anno ed unisce tra di loro il sentiero delle rogge di: Lagundo, Caines, Rifiano, Maia, Scena, Brandis a Lana, Cermes, Marlengo, Parcines, Rablà e Wallburg a Naturno. Tutti gli undici sentieri delle rogge meranesi presentano delle particolarità agricole e storiche. In questo modo gli escursionisti hanno la possibilità di imparare in un modo molto particolare una parte della storia altoatesina mentre camminano lungo i corsi d’acqua, risalenti fino al XIII secolo. Per ulteriori informazioni www.merano-suedtirol.it •


Natale nella Val Passiria In dicembre

30/11-29/12/2019

”Liechtr’zeit“ – È Natale a S. Leonardo

S‘Mooser Adventsfenster – manifestazione natalizia

Chiarori e suoni piacevoli si diffondono nel paese; manifestazioni d’Avvento, camminata delle luci, fuochi d’artificio a Capodanno etc.

Con grandissimo calendario d’Avvento nel centro del paese. Nei fine settimana bancarella con vin brulè, musica, delizie nostrane e oggetti fatti a mano.

07/12/2019 Avvento a Moso – Natale in Alta Val Passiria Santa Messa e ingresso dell’albero di Natale nel paese.

15/12/2019 Concerto „Avvento nel santuario“ del coro di Rifiano.

07–08/12 & 14–15/12/2019 Mårtiner Sternstundn – Natale d‘incanto Mercatino d’Avvento: lo stile di vita della Val Passiria da assaporare, vivere e regalare.

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Goaslschnöllen in Val Passiria • In ogni malga si può trovare una "Goasl" (una sorta di frusta che era ed è ancora oggi insostituibile per gli abitanti della Val Passiria). Questa frusta venne utilizzata in montagna come mezzo di comunicazione o per far pascolare il bestiame. Gli schiocchi che fa quando la si sventola sono paragonabili a dei segnali di luce del soccorso alpino o come la famosa fumata degli indiani. La frusta è composta da manico, cordone e dallo "Schmitzel" (simile ad un lezzino) che è il responsabile per lo schiocco. Tanto è grande lo Schmitzel tanto è forte lo schiocco. A seconda dell’altezza e della forza del “Schnöller” (colui che

tiene la frusta) si fissano la lunghezza e il peso della frusta e quest’ultime regolano a loro volta la larghezza dello Schmitzel. Anche occasioni speciali come matrimoni, feste religiose, feste del paese vengono inaugurate con gli schiocchi dei "Goaslschnöller". Soprattutto i ragazzi gioiscono della settimana prima del matrimonio, la cosiddetta “Schnöllerwoche”. Con degli schiocchi fortissimi si augura agli sposi fortuna per il loro futuro. Fino a mezzanotte è permesso di far schioccare le fruste, ma l’addio al nubilato/celibato, accompagnato da musica, canti, cibo e bevande, dura anche fino alla mattina

Ricetta: Strudel di ricotta con pere •

presto. L’associazione degli Schnöller della Val Passiria conta più di 120 membri attivi e sostenitori. Le attività annuali più importanti includono il Schnöllen in occasione dei numerosi eventi nella valle, il tradizionale Schnöllen da sposa e l'allenamento regolare così come il campionato degli Schnöller.

Ingredienti: Pasta frolla: 250 g farina, 120 g burro, 80 g zucchero, 1 uovo, 1 zucchero vanigliato, ½ lievito in polvere, buccia di limone Ripieno: 50 g burro fuso, 2 cucchiai di zucchero, 500 g ricotta, zucchero vanigliato, 1 cucchiaio di amido alimentare, 1 pera tagliata in quadretti mescolare il ripieno nell’ordine indicato. Preparazione: Impastare la farina, il burro, lo zucchero, lo zucchero vanigliato, il lievito e la buccia di limone coll’uovo e lasciar riposare per mezz'ora. Tirare, riempire e cuocere nel forno a 180°C. Ricetta: Famiglia Gufler dell’Albergo Rabenstein

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Il paese di Plan: senza macchina - senza stress - tanta natura • Il piccolo borgo di Plan (1.624 m) si trova ai piedi dell’Altissima nel cuore del Parco Naturale Gruppo di Tessa e delle Alpi Venoste. Quest’area sciistica ed escursionistica nell’incontaminata Val Passiria vi aspetta per una vacanza all’insegna del relax. Situato a soli 50 minuti di macchina dalla città termale di Merano, Plan è anche la meta ideale per una bella gita fuori porta. Con il centro chiuso al traffico, Plan vi permette di godervi la tranquillità, lontano dalla confusione e dalla vita quotidiana. Tra le montagne che si innalzano attorno al borgo, vi aspettano innumerevoli sentieri per tante belle passeggiate ed escursioni, molte delle quali portano a malghe e rifugi gestiti in cui assaporare i migliori piatti della tradizione alpina. Oltre alle camminate, gli splendidi paesaggi della Val Passiria permettono di dedicarsi anche a tante altre attività. E non mancano di certo le avventure per i piccoli ospiti. Plan è un paradiso per famiglie e offre numerose attività e bellezze naturali da scoprire. Lontano dal traffico e dalla confusione, le vacanze a Plan si trasformano in momenti di pace e relax in cui godersi i paesaggi incontaminati e il fascino

delle serate in montagna. Per gli ospiti sono disponibili i parcheggi delle strutture presso cui alloggiano o dell’ampio parcheggio all’imbocco del paese. Senza macchina - senza stress - tanta natura: Plan - un posto a traffico limitato nell’Alto Adige! Da 2007 Plan è una zona a traffico limitato. Grazie ad un concetto innovativo sul traffico, tutti gli ospiti del pittoresco paese di Plan, possono trascorrere giornate tranquille e senza stress! Il transito nelle strade del paese sarà consentito esclusivamente ai residenti e agli ospiti delle strutture alberghiere di Plan. D'estate aspetta un interessante programma mobilità dolce: Linee in carrozza trainata da cavalli, offerta escursionistica con escursioni guidate nel Parco Naturale del Gruppo di Tessa, in alta quota e da maso a maso, noleggio ebike, cabinovia Grünboden-Express, labirinto delle pietre "Grünboden" e sentiero panoramico D'inverno aspetta un interessante programma mobilità dolce: camminate con le ciaspole, sci di fondo e sci alpinismo, sentieri escursionistici invernali e punti di ristoro, cavalcate e gite in slitte trainate da cavalli, pattinaggio.

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In inverno Plan garantisce neve sicura e piste perfettamente preparate: tra 1.600 m e 2.502 m si nodano tante discese adatte sia ai neofiti che agli esperti. La skiarea dispone di due skilift, una cabinovia-seggiovia e una seggiovia coperta da quattro posti. La scuola di sci e snowboard con istruttori qualificati è pronta per accogliere gli ospiti con un variegato programma di corsi. Lontano dalla confusione delle piste ci si può godere il fascino e il silenzio del paesaggio innevato con una bella camminata o una ciaspolata. Per gli amanti del fondo ci sono i tracciati facili e medi della romantica Valle di Lazins e di Innerhütt, sia per lo skating che per lo stile classico. Altra attrazione ideale per grandi e piccini sono le piste da slittino Grünboden e Gampen adatta alle famiglie, e la pista da pattinaggio naturale. Il tutto raggiungibile in 3 minuti a piedi e con gli sci da qualsiasi alloggio. Una vacanza a Plan significa proposte a misura di famiglia e prezzi vantaggiosi.

Ulteriori informazioni: Ufficio Turistico Plan • +39 0473 646792 www.pfelders.info


La storia del liutaio di Vernurio • In tempi passati, così si dice, si ballava e si faceva musica sui masi della Val Passiria. Contadini ed impiegati suonavano uno strumento ed il resto delle grandi famiglie cantava ad alta voce le vecchie canzoni popolari famose. Oltre alla fisarmonica, alla chitarra e alla cetra, anche il violino era uno strumento molto popolare e veniva costruito a mano solo da poche persone durante i mesi invernali. Fu così che la storia del liutaio di Vernurio

Andreas Pixner ebbe inizio. Il suo tempo libero lo passava già da sempre in giro come musicista. Egli suonava prevalentemente la fisarmonica fino al giorno, in cui gli venne dato un violino da riparare. La copertura in legno del violino si era consumata a causa della mentoniera mancante e non era più ermetica, dato che il musicista aveva danneggiato il violino con la sua barba. Andreas Pixner, appena andato in pensione, si prese cura del violino non riuscendo a comprendere il motivo per cui un liutaio che abitava lontano gli sconsigliava di rendere lo strumento di nuovo pronto all’uso. Andreas ci ha provato, e con successo! Leggeva dei libri, parlava con musicisti, raccoglieva instancabilmente informazioni e iniziava a lavorare. Il legno di abete rosso, cresciuto lentamente e sfilacciato molto fino per la copertura del violino lo ha preso dal Bosco di Latemar. Per il retro ha usato l’Acero dei Balcani, un legno ondulato molto raro. Il legno di ebano duro che si incolla sul manico,

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l’ha comprato da un liutaio in Italia. L’archetto, quasi si stenta a crederlo, è composto da un fascio di 170 - 180 crini di cavallo scelte. I crini di cavallo, osservati sotto la lente, sembrano quasi come delle zampe di una mosca. Bisogna mettere insieme la metà dei crini con gli uncini in una direzione, l’altra metà con gli uncini nell’altra direzione e mescolarli bene, dato che lo strumento deve suonare tramite il movimento dell’archetto in avanti e indietro. In questo modo il violino è ben ritagliato, incollato, smaltato e pronto per essere suonato. Sbagliato, non ci siamo! La cosa più importante per un suono bello e preciso manca e non è descritta in nessun libro precisamente. Bisogna riporre l’anima, un legno largo 6,2 mm, all’interno del violino ma senza colla o altre sostanze adesive. Regolarmente si spinge l’anima tra la copertura e il suolo all’interno del violino tramite un’attrezzatura fatta a mano e la si mette al posto giusto. Solo ora il violino suona ed Andreas è fiero di sentire suonare il suo “successo” dopo il faticoso lavoro di parecchie settimane. Ultimamente il liutaio Andreas Pixner che abita insieme alla sua famiglia, sua moglie, i suoi bambini e i suoi nipoti a Saltusio, non costruisce più violini nuovi ma si accontenta di riparazioni più piccole e di fare musica. Il Hienderer-Ander, come viene anche chiamato, suona a quasi 85 anni, nel gruppo “Vernuerer Geigenmusig” da più di dieci anni con uno dei suoi autentici violini, letteralmente “il primo violino”.


L’Alta Val Passiria

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Foto: MuseumPasseier

Mostra temporanea "Uffizi in Passeier" • 22 settembre 2018 - 31 ottobre 2019 La mostra racconta la vicenda delle opere d’arte fiorentine che durante la Seconda Guerra Mondiale furono custodite in un deposito a San Leonardo in Passiria. L’esposizione è ospitata nelle cantine del Sandwirt accessibili negli orari di apertura del MuseoPassiria. Perché e come le opere d’arte arrivano in Alto Adige? Perché la Passiria è stata scelta come luogo per ricoverare delle opere d’arte? Quali capolavori si trovavano tra queste? E poi: possibile che si trattasse di un tentativo di trafugamento sotto mentite spoglie? Partendo da queste prime domande la mostra ricostruisce una vicenda fuori dall’ordinario nella quale si intrecciano storia locale e capolavori di fama mondiale. Fotografie e riprese dell’epoca trasportano il visitatore nel deposito temporaneo di opere d’arte di 70 anni fa, le cantine con le volte a botte del Sandwirt sono l’ambientazione ideale per questa esposizione. Assomigliano agli spazi dell’ex palazzo di giustizia di San Leonardo che alla fine della Seconda Guerra Mondiale ospitarono per 10 mesi 293 dipinti degli Uffizi e di altri musei fiorentini, noti in tutto il mondo. Accanto alla riproduzione dell’ex deposito d’arte con capolavori da Cranach a Botticelli - tre dipinti sono riprodotti a grandezza originale - alcuni elementi

grafici esplicativi costellano la mostra allestita su una superficie di 150m2. L’esposizione è fondamentalmente incentrata sulle diverse prospettive articolate nelle tre sale espositive che ospitano la rappresentazione degli attori coinvolti: le autorità dell’Italia fascista che chiedono indietro i loro tesori trafugati, l’amministrazione militare tedesca che difende il trasferimento di opere d’arte come azione messa in atto per proteggerle, la US-Army che sottolinea il proprio ruolo nella restituzione dei capolavori a Firenze. Sulla base di brani estratti da atti, lettere e diari i curatori della mostra avvicinano le persone coinvolte nei fatti: su alcune scrivanie si trova della corrispondenza ufficiale e privata per attirare l’attenzione sulle difficoltà da superare, sulle esperienze particolari e sulla responsabilità immensa nell’aver a che fare con opere d’arte di importanza mondiale. Grazie a queste storie di contorno nella mostra trilingue emerge la centralità anche di altre questioni: cosa comporta la guerra per i beni culturali? A chi appartiene il patrimonio culturale mondiale? E anche: chi si prende cura delle opere d’arte in tempo di guerra? Informazioni sulla mostra: Luogo espositivo: le cantine del Sandwirt, via Passiria 72, San Leonardo (durata: fino al 31/10/2019) Orari di apertura: da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 Costo: biglietto d’ingresso del MuseoPassiria Per informazioni rivolgersi al MuseoPassiria, 0473 65 90 86 info@museum.passeier.it www.museum.passeier.it •

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Cronologia dei fatti 07/43 Gli Alleati sbarcano in Sicilia. L’Italia teme i bombardamenti e svuota i propri musei. I tesori artistici di Firenze vengono messi al sicuro in chiese, castelli e ville dei dintorni. 06/44 Il fronte si trova a sud di Firenze. Il governo fascista vuole trasferire a nord le opere d’arte, ma il rischio è troppo elevato. 07/44 La guerra raggiunge Firenze. Su ordine speciale (Sonderbefehl) della Wehrmacht il Deutscher Kunstschutz (reparto militare tedesco per la tutela del patrimonio artistico) svuota i ricoveri di opere d’arte e le trasporta verso nord. 08/44 Gli Alleati occupano Firenze. Le opere d’arte arrivano in Alto Adige e vengono collocate nei depositi di San Leonardo in Passiria e Campo Tures. 05/45 La Wehrmacht tedesca in Italia capitola. Le truppe americane assumono l’amministrazione dell’Alto Adige. Il Deutscher Kunstschutz consegna alla US-Army il deposito nel quale sono custodite le opere d’arte. 07/45 La US-Army riporta le opere d’arte a Firenze trasportandole in treno.


Al di là del silenzio •

Escursioni con le ciaspole - uno sport di tendenza per corpo e anima La neve fresca scricchiola sotto le ciaspole e la vita di tutti i giorni si allontana sempre di più. Se ci si concentra sul bisbiglio della natura e sull’inspirare dell’aria di montagna fresca, velocemente si distinguerà il fascino di questo sport invernale leggero.

ri invernali o esplorate i vostri limiti in escursioni esigenti su malghe o vette - i vari giri possono essere adatti individualmente al vostro livello di forma fisica.

Camminare con le ciaspole attraverso paesaggi innevati (quasi) intatti, oltre a far bene al corpo e all’anima, ci ricompensa anche con vedute mozzafiato. Con un po’ di fortuna si possono intravedere stambecchi, camosci, caprioli o cervi. Camminate da soli o con una guida alpina esperta. Fate escursioni semplici di pochi chilometri su piacevoli sentie-

Due volte a settimana, l'Associazione Turistica Val Passiria offre escursioni guidate con le ciaspole nella rustica Valle di Lazins a Plan, Stulles, Ulvas o nella zona vicino il passo del Rombo. Vi è garantita un’esperienza indimenticabile nella natura con un’escursione con le ciaspole al sorgere del sole o con un’escursione notturna.

Nell'Alta Val Passiria, camminare nella neve è possibile da Novembre a Marzo.

Sette escursioni soleggiati con una vista incredibile: • PLAN - MALGA „FALTSCHNALALM“ IL PASSO DI VALCANALE (2459 m) • MALGA „TIMMELSALM“ - PIANURA „UNTERES KRUMPWASSER“ (2330 m) • ULVAS - L’ALTOPIANO „HITZENBICHL“ • PRATI MONTANI DI STULLES „STULLER MAHDER“ • RIFUGIO „HOCHALM“ (2147 m) • STULLES - CIMA „GLAITNER HOCHJOCH (2391 m) L'Alta Val Passiria è una delle regioni più belle e variate per l’escursionismo con le ciaspole. Chiunque può imparare a camminare con le ciaspole. Non c’è una tecnica specifica e si impara molto velocemente.

ITAS ASSICURAZIONI - AGENZIA VAL PASSIRIA Pichler Walter SAS - RUI Nr. A000012949 Via Carbonai, 85 - 39015 San Leonardo in Passiria (BZ) Pichler Walter KG - Kohlstatt Nr. 85 - 39015 Leonhard in Passeier Tel.St.0473-656384 - Fax 0473-656584 Tel. 0473 65 63 84 –www.gruppoitas.it Fax 0473 65 65 84 –-walter.pichler@gruppoitas.it agenzia.valpassiria@gruppoitas.it - walter.pichler@pec.it 27


Il pellegrinaggio nella località di Mora • Fu nel 1739. Valentin Pichler, indebitato fino al collo, lasciò sia la casa che il maso a suo figlio Matthias. Quest’ultimo diventò famoso e venne chiamato con il termine “Mörrer Hoiß” in tutta la valle. Non seppe né scrivere né leggere, si vantò tuttavia di essere in possesso di medicine segrete. Egli riteneva che sua moglie fosse la migliore farmacista. Teneva sempre a disposizione due botti di estratti alle erbe. Diede due bottiglie a coloro che avevano bisogno di essere curati, in modo che se una non faceva effetto, si doveva usare l’altra. Tanti infatti guarirono dalla loro malattia e si sentirono rinati. Un giorno Hoiß lavorò davanti alla sua

casa. All’improvviso scese da un sentiero ripido un bel giovane vestito di bianco e gli fece vedere due immagini. Un’immagine ritraeva la Vergine Maria, l’altra Gesù. Senza troppe esitazioni Hoiß comprò l’immagine della Madonna. Il giovane se ne andò e incontrò nel bosco il figlio di Hoiß a cui piacque molto l’altra immagine rimasta in mano allo straniero e pregò il padre di comprare anche la seconda immagine, ma invano! All’improvviso il giovane sparì senza lasciar alcuna traccia. Perciò si presunse che fu un angelo mandato dal cielo. Hoiß e la sua famiglia provarono una grande devozione per l’immagine della Madonna. Hoiß la appese inizialmente nella sua camera da letto e pregò ogni sera la Madonna.

con i soldi ricevuti in dono, dove affisse l’immagine miracolosa. I pellegrini cominciarono a far visita da molto lontano alla Madonna di Mörre e alle due botti di erbe medicinali di Hoiß. Velocemente la cappella fu rinnovata. Nell’anno 1848 fu sostituita da una chiesetta. Ancora oggi si può ammirare nella vecchia casa Mörre, una camera posta sotto la tutela dei monumenti, dove si trovano l’altare e la statua della Madonna e il salotto con l’immagine originale della Madonna.

Poco dopo ripose l’immagine nel salotto per poter pregare la sua casa. Anche i malati riacquistarono le forze e i bisognosi furono confortati nella casa di Hoiß. La casa era sempre più frequentata e Hoiß costruì su esortazione dei pellegrini nel 1750 una piccola cappella

Pista ciclabile in Val Passiria

In sella alla scoperta della Val Passiria Chi in vacanza ha voglia di andare in bicicletta, troverà in Val Passiria una splendida pista ciclabile immersa nella natura e nel verde. La ciclabile della Val Passiria conduce da Merano a San Leonardo e attraversa su una lunghezza di ca. 20 km quasi tutta la parte meridionale della valle. In primavera si snoda lungo meleti in fiore; in estate si fa apprezzare per la fresca brezza del fiume Passirio che fiancheggia il sentiero sterrato.

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Lungo il suo corso sono numerose le possibilità per fare sosta. Magari per visitare i paesi di Caines, Rifiano, Saltusio o San Martino. Oppure per divertirsi con i bambini al parco giochi. Itinerario bike S. Leonardo - Merano La pista inizia a San Leonardo passando per il sottopassaggio della circonvallazione. Seguendo il sentiero si passa a San Martino, Sorgente, Saltusio, Rifiano e si raggiunge la città vecchia di Merano. www.passeiertal.it •


„Psairer Langis“ Settimane primaverili nella Val Passiria

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Passione per le torte • Le torte della chef Verena, che gestisce insieme a suo marito il Ristorante Albergo Rosmarie con area benessere a Plan, sono famose e amate dalla gente del posto e dai turisti. Anche le creazioni di dolci esaudiscono ogni desiderio e fanno apparire un sorriso piacevole nei volti dei più golosi. Noi abbiamo parlato con Verena per farle alcune domande. Verena, tu sei una cuoca e hai già vinto alcuni premi. Da che cosa nasce la tua passione per le dolci seduzioni? Già da bambina volevo diventare una cuoca e mi è sempre piaciuto aiutare mia mamma Klara in cucina. A casa nostra a Selva dei Molini abbiamo sempre fatto gli Schlutzkrapfen (mezzelune agli spinaci e ricotta), i Tirtlan (impasto fritto ripieno di spinaci o crema di patate), i Krapfen, torte, biscotti… tutto fatto a mano e lo stiamo facendo ancora in questo modo. Nella pasticceria sono libera di esprimermi e la fantasia non ha limiti, questo mi piace. Quando trovi il tempo per fare le torte oltre al lavoro nel ristorante e nell’albergo? Nei primi anni, quando abbiamo rilevato Rosmarie nel 2009, mi dedicavo a fare e farcire le torte più o meno durante il lavoro. La mattina alle sei andavo in cucina

per finire le torte e per preparare i dolci. Oramai nella nostra cucina abbiamo un team magnifico e perciò il nostro caro Markus, che quest’anno finirà la sua formazione di cuoco qui da noi, si occupa delle torte in maniera diligente ed accurata, naturalmente sempre d’intensa con me. Così posso occuparmi più del servizio, della reception e del benessere dei nostri ospiti. Qual è la tua torta preferita? La mia torta preferita e quella alla mousse di nutella, ma amo anche le torte alla crema di yogurt e frutti di bosco, alla crema papavero-cioccolato-vaniglia e alla crema al frutto della passione. Che cosa ti rende felice nella tua professione e con quali difficoltà ti trovi a fare i conti? Da sempre mi dà soddisfazione far vedere agli ospiti il mio raccoglitore di foto, dove vanto la medaglia di bronzo che ho vinto al campionato mondiale di cucina a Helsinki o la teca con tutte torte, con la quale si può ordinare la torta che si desidera. Ho già potuto fare alcune torte per eventi, compleanni ma anche una torta nuziale, per esempio una torta nuziale alta 5-6 piani a forma di tronco di betulla che è molto richiesta anche per i compleanni. Questi ordini mi stimolano tanto. L’obbiettivo principale

resta ovviamente quello di soddisfare i nostri ospiti e di entusiasmarli, di avere un buon ambiente lavorativo - in questa occasione vorrei ingraziare tutti i nostri collaboratori - e la cosa più importante è di aver ancora tempo da trascorrere con la famiglia, questa per me è la “sfida” più grande. Che cosa non manca mai nella vostra vetrina in cucina? Qualcosa al cioccolato, qualcosa alla frutta e ovviamente lo strudel di mele tradizionale.

Benvenuti Albergo di Wellness e Sapori Rosmarie Tel. +39 0473 421 022 Mob. +39 346 686 1670 Plan/Moso in Val Passiria - Alto Adige info@hotel-rosmarie.it - www.hotel-rosmarie.it

Prelibatezze culinarie della regione in atmosfera accogliente, torte, pasticcini e dolci fatti in case, bistecche della regione, uno smoker, piatti di pesce, trota della Val Passiria. DAY SPA: volentieri potete (anche per non-ospiti) prenotare un giorno rilassante nell’area benessere, dalle ore 15.0030 - 19.00.

Rilassare nella sauna al cirmolo bio, nella grande sauna panoramica, nella cabina a raggi infrarossi o nella piscina esterna scaldata con vista sul mondo alpino mozzafiato. Siamo lieti di poterVi dare il benvenuto! Verena e Andreas con Nadine e Marie Gufler con team


La malga „Faltmar Alm“ nuovamente coronata come malga dell’anno della Val Passiria • Tanti escursionisti appassionati hanno votato per la malga dell’anno e anche quest’anno ha vinto la malga „Faltmar Alm“. È situata in mezzo al Parco Naturale Gruppo di Tessa, circondata da prati verdeggianti, e uno sfondo di montagne imponenti. La malga è facilmente accessibile, adatta a tutte le età e perfino raggiungibile con la bici o la carrozzina. Per chi desidera fare una passeggiata più lunga, può raggiungere la malga anche tramite il sentiero nr. 5 e 5b attraverso Grünboden partendo da Plan.

del dettaglio, la malga è rimasta così originale ed autentica - un piccolo paradiso terrestre alpino. Gestiscono la malga „Faltmar Alm“ da ormai cinque anni e ci vivono anche con tutta la famiglia. Fino ad oggi non si sono pentiti della loro decisione di lasciare dietro sé la loro vita professionale e di gestire la malga da maggio fino ad ottobre anche se ciò vuole dire lavorare sodo. “Vorremmo cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno vo-

La piccola malga rustica ed originale con la sua cucina tipica, una piccola Stube e un parco giochi per i più piccini è una destinazione amata dalla gente del posto e dagli ospiti da ogni dove. E chi li può biasimare? Immediatamente si percepisce la passione degli albergatori per la loro professione. Sono i piccoli dettagli che rendono la malga tanto speciale: la miriade di fiori davanti alla malga, le torte fatte in casa, la merenda tipica della Val Passiria con lo speck affumicato in casa e il Kaiserschmarrn, una frittata dolce sminuzzata che è semplicemente una bontà imperdibile. Poiché gli albergatori Birgit e Michael fanno tutto con tanta dedizione e cura

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tato per noi come „malga dell’anno“ anche quest’anno. Questo ci rafforza nel nostro lavoro! Un ringraziamento particolare va anche ai nostri bravi impiegati. Siamo felici di darvi il benvenuto alla malga „Faltmar Alm“ a metà maggio!“ ih Malga "Faltmar Alm" (1682 m) • 39013 Moso in Val Passiria Tel. +39 339 777 4421


Prodotti esclusivamente naturali per una qualità da assaporare! I nostri orari di apertura:

Appartamenti da vacanza nel nostro maso disponibili

Ottobre - giugno Lun: giorno del riposo Mar: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00 Mer: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00 Gio: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00 Ven: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00 Sab: 09:30 - 17:00 Dom: 09:30 - 17:00 Giorni festivi: 9:30 - 17:00 Giugno - settembre Ogni giorno 9:00 - 18:00

Nella nostra azienda famigliare produciamo specialità di formaggi e latte. Utilizziamo soli il latte dalle nostre mucche e capre.

Troverete il nostro negozio di caseificio a Plan su Zeppichl Caseificio Seppner-Hof Famiglia Ennemoser Plan/ Zeppichl 13 39013 Moso in Passiria

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