INSERTO SPECIALE SETTEMBRE 2014 "SI ALL'ENERGIA PULITA NO ALLE CATTEDRALI NEL DESERTO"

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Questo foglio non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge numero 62/01.

REPORT COMMISSIONE CONSILIARE: sabato 13 settembre

Si è tenuta la mattina del 13/09/2014, la commissione consiliare ambiente riguardante il mega progetto di parco eolico che prevede l'installazione di 18 pale eoliche (con altezze che superano i 180 m) tra Tuscania e Tarquinia.

(http://www.comune.tus

E’ stata confermata la ferma

uffici competenti che si

contrarietà

dovrebbero

da

parte

della

cania.vt.it/comune_info.p hp?news=760).

Durante

la seduta abbiamo fatto notare alcune “anomalie” e

vizi

di

forma

all’amministrazione e agli attivare

per

maggioranza a tale proget-

chiedere maggiori deluci-

to “per evitare che su territori

dazioni.

di interesse paesaggistico come

- Il progetto in esame dal 2011 ha avuto diverse mutazioni a causa dei pareri negativi delle varie sovrintendenze, passando dalle 37 pale alle attuali 17. Tutto questo senza mutare però la potenza complessiva del parco eolico sempre quantificato in 144 MW. Il che significa (facendo un veloce calcolo matematico) che ogni pala eolica, per soddisfare tali cifre, dovrebbe avere una potenza nominale di ben 8,47 MW. Da nostre ricer-

Montebello

e

Poggiomartino,

possano essere collocati impian-

Notiziario

MOVIMENTO 5 STELLE

La posizione del M5S di Tuscania è a favore delle fonti rinnovabili purché esse non siano solamente concepite come un attacco selvaggio del territorio per ottenere gli incentivi statali. L' energia eolica è certamente una delle fonti rinnovabili più pulite sia dal punto di vista tecnologico che da un profilo economico, dunque la più vicina, ad offrire un alternativa all' uso del petrolio. Noi, come M5S, siamo favorevoli all'eolico mini e diffuso e non al maxi eolico che in Italia viene fatto solo perché i contributi sono i più pagati e sono mediamente più del doppio di quelli che pagano gli altri stati europei (anomalia tutta italiana). Vorremmo evitare cioè che se, nei successivi 15/20 anni la ditta magari chiude o fallisce, la responsabilità dello smaltimento ricada tutta sul proprietario del terreno. Il progetto contempla la costruzione di diverse torri di oltre 180 metri e a parer nostro tale scelta deve essere condivisa con la popolazione e non cadere dall'alto così come accaduto con l’istituzione della Riserva Naturale, stesso ragionamento pensiamo debba essere fatto riguardo l’adozione del vincolo paesaggistico col quale la maggioranza intende bloccare tale progetto in quell’area. Con questo comunicato intendiamo perciò informarvi su quanto sta accadendo e invitiamo la cittadinanza a seguire la vicenda da vicino dando suggerimenti e consigli volti a tutelare al meglio il nostro paesaggio legato al turismo e all’agricoltura.

ti dal forte impatto ambientale”. Inoltre l’Ufficio Tecnico Comunale ha predisposto una bozza di delibera pubblicata sul sito istituzionale del Comune per la presa di visione degli interessati al fine di emendare q u a n t o

e

migliorare f a t t o

che, non ci risultano esistenti strumentazioni di tali potenze ( F o n t e : http://www.ecoblog.i t/post/ 12 5 7 37/ la - t urbi na e ol i c a - pi u - pot e nt e d e l - m o n d o - e o p e r a t i v a - i n -


Notiziario

MOVIMENTO 5 STELLE

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REPORT COMMISSIONE CONSILIARE: sabato 20 settembre All’Ordine del Giorno vi era una bozza di delibera proposta dalla Giunta volta a definire l’area interessata dal progetto, da tutelare mediante l’apposizione del vincolo paesaggistico. Durante la seduta abbiamo continuato a porre l’attenzione sul merito del progetto piuttosto che sulla creazione di uno strumento deliberativo ad hoc, che potrebbe non avere valenza se non quella di procurare in futuro costosi contenziosi legali e discriminazioni tra cittadini e proprietari terrieri. In particolare reputiamo che: Il progetto al vaglio è un elaborato che presenta numerose incongruenze sia tecniche che metodologiche. Tuttavia non è nelle attuali intenzioni della maggioranza prenderne in considerazione l’aspetto tecnico. Analizzare quest’ultimo, invece, servirebbe a valutare se tale parco eolico è economicamente sostenibile o se è progettato solo per accaparrarsi incentivi e certificati verdi, per poi scappare lasciando delle cattedrali nel deserto che non verranno mai smaltite. Da tutte queste considerazioni dipendono le valutazioni economiche ed ambientali che i cittadini devono poter essere in grado di fare. Per questo insistiamo nel ritenere l’azione dell’amministrazione comunale fondamentale nel fare chiarezza e denunciare quelle anomalie che potrebbero permettere sul nascere il blocco del progetto, senza dover ricorrere a particolari vincoli e considerazioni ad hoc. Il porre un vincolo paesaggistico solamente ora e successivamente alla presentazione di un

progetto datato 2011 rende l’azione alquanto debole e, a parer nostro, impugnabile da parte di chi ha rilevanti interessi economici, diversi da quelli della comunità tuscanese. Oltretutto, secondo le norme in vigore, le aree sottoposte a vincolo paesaggistico non sono annoverate tra le zone escluse, bensì tra le aree sensibili nelle quali la possibilità delle installazioni di impianti eolici e le porzioni degli stessi vengono valutate caso per caso riguardo al patrimonio naturale che si intende tutelare. Ad avvalorare tali tesi vi sono diverse sentenze del Consiglio di Stato e del Tar Lazio, che confermano la precarietà del ricorso al vincolo paesaggistico come protezione dalle installazioni non desiderate. Se l’intenzione è quella condivisibile di pianificare il territorio in un’ottica di conservazione e valorizzazione paesaggistica, non ci si può limitare ad applicare una delibera ad hoc che oltretutto non considera l’intero territorio comunale sotto una visione sistemica. A tal proposito, in seduta abbiamo fatto notare come alcuni terreni inspiegabilmente non fossero compresi in tale delibera, nonostante la contiguità con quanto stabilito nei principi. Ciò crea una disparità tra cittadini proprietari terrieri di una zona piuttosto che di un’altra. Quali criteri e parametri sono stati utilizzati per delimitare la zona da porre a vincolo? Il notevole interesse pubblico, paesaggistico ed ambientale non è circoscritto alla sola zona presa in esame poiché facente parte di un contesto molto più ampio e vario. In più riprese, nelle scorse commissioni, abbiamo fatto notare l’importanza di informare e far conoscere ai cittadini i pro e i contro dell’apposizione del vincolo paesaggistico. Gli agricoltori e i proprietari terrieri hanno tutto il diritto di avere informazioni su un atto che inevitabilmente comporterà delle variazioni/limitazioni nell’uso del proprio patrimonio immobiliare.

La zona in oggetto è prossima all’area in cui insiste la stazione Terna 380/150 kV da connettere in entra-esce all’elettrodotto 380 kV Montalto - Villavalle e finalizzata a raccogliere anche la produzione derivante da impianti di fonti rinnovabili realizzati o realizzandi nell’area. Tale progetto, approvato dalla passata amministrazione, è molto più impattante di qualsiasi energia rinnovabile sia in termini di danni alla salute che ambientali. L’apposizione di un’ulteriore limitazione su un’area già “colpita” da un simile impatto rende questa eventuale apposizione di vincolo a “macchia di leopardo” facilmente aggirabile e impugnabile da futuri soggetti imprenditoriali. Alcune di queste nostre considerazioni sono state condivise e riprese anche dalle associazioni presenti in sala e hanno portato ad un nuovo aggiornamento di seduta per affrontare al meglio questi ed altri argomenti.


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