Move Magazine Viterbo #45

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Connessioni

Innovazione e cultura digitale

CAVI E DIVARIO DIGITALE Quando pensiamo a Internet immaginiamo sempre che sia tutta una questione di magici meccanismi di connessione senza fili. Siamo abituati a viaggiare, a muoverci, a parlare con i nostri amici, a lavorare, senza preoccuparci tanto di come tutto ciò sia possibile. Gran parte dei nostri accessi alla Rete avviene ormai da smartphone e ci facciamo qualche domanda solo quando non siamo in grado di connetterci. Ma cosa c’è dietro Internet? Su cosa viaggiano le enormi quantità di testi, immagini, video, conversazioni, che ogni giorno condividiamo con i nostri contatti? Il video che accompagna questo articolo (youtu.be/Ve810FHZ1CQ) rende bene l’idea della complessità di

cavi, cabine e server dietro l’ecosistema digitale. Sono 299 i cavi che entro la fine dell’anno saranno attivi su scala mondiale e consentiranno di fare quello che ormai è diventato parte della nostra vita e di farlo sempre meglio: più velocemente e in modo più efficiente. Un recente articolo su vox. com racconta la storia di questo intrigato mondo di fili, affascinante come

tutte quelle che hanno a che fare col cambio più radicale di modo di vivere forse mai avvenuto nella storia in così poco tempo. Ma perché si usano ancora i cavi in tempi in cui tutto sembra poter viaggiare senza una base hardware? Perché sono veloci e affidabili. Perché, nel caso di un guasto, si riparano più facilmente. Cosa evidenzia la mappa delle connessioni? Che la rete si sta diffondendo sempre di più anche se resistono aree in cui tutto è meno agevole e che intere zone, come l’Antartide (qui la connessione avviene via satellite), sono ad oggi tagliate fuori da questo sistema che tiene insieme il resto del mondo. La mappa evidenzia, inoltre, come dalla difforme diffusione della rete discenda una delle grandi questioni di questi anni e cioè il divario digitale, il quale

genera nuove esclusioni e la necessità di porvi rimedio per evitare che da questo processo, potenzialmente virtuoso, siamo esclusi proprio coloro, anziani e giovani, che ne trarrebbero il maggior beneficio. A cura dello staff di MEDIOERA www.medioera.it

POLO NERD

di Giacomo Cascianelli VALKYRIA: AZURE REVOLUTION

In arrivo un nuovo episodio della serie Valkyria Chronicles su PS4. Stando a quanto riportato da Famitsu, c’è un titolo in sviluppo presso Sega, oltre a un progetto di remastered edition del primo capitolo uscito nel 2008 su PS3. Ecco cosa si sa oggi: il titolo ufficiale è Valkyria: Azure Revolution e se ne occupa Media Vision, lo stesso studio di Valkyria Chronicles III, purtroppo disponibile solo sul mercato giapponese. Cominciano a filtrare indiscrezioni sulla trama, che è appunto una rivoluzione: l’impero dell’est sta acquisendo potere grazie alla Ragnite, il fondamentale minerale di questo mondo. L’impero Rus imporrà allora un blocco economico sul piccolo paese di Uteland, da tempo intento a rivendicare la propria indipendenza con atti di guerriglia. Il protagonista del gioco sarà Amleth, comandante dell’élite anti-Valkyria di Uteland. Assieme a lui, Ophelia principessa di Uteland. L’avversario di turno sarà Brynhildr, una Valkyria al servizio dell’impero Rus. Il nuovo battle system favorirà meccaniche in tempo reale, ma mantenendo quella connotazione strategica che ha fatto la fortuna della saga. Youichi Shimosato di Sega ha annunciato differenze sostanziali tra i titoli passati e questo, tanto che sarà opportuno riferirsi alla vecchia saga come Chronicles e alla futura come Revolution. Il gioco, esclusiva PS4, è atteso per l’inverno 2016 in Giappone, ancora nessuna conferma per Europa e Nord America. www.polonerd.it


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