Motorsport Business Magazine - 04

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di punta nei campionati che ho affrontato, prima Lucidi, poi Prema, SG e Tech 1… Sin dall’inizio sono quindi stato abituato a lavorare con delle squadre che si aspettavano da me non solo che andassi forte in pista, ma che fossi in grado di affrontare dei briefing tecnici in inglese sin da quando avevo 16 anni. Questo mi ha molto aiutato nel capire che bisogna essere in grado di comunicare efficacemente coi tecnici durante le fasi concitate del week-end, come prove e gare in cui non c’è molto tempo per agire, ma anche approfondire negli incontri dopo le sessioni, per studiare quali soluzioni adottare in quelle successive. Dopo aver lavorato con team importanti, oggi cosa vuoi da un partner e cosa offri tu? Ho imparato che la cosa fonda-

mentale da entrambe le parti è la sincerità. Lavorare in gruppo è fondamentale perché se un pilota ammette di aver fatto un errore o se ha avuto un particolare problema, la squadra è in grado di comprendere da subito che si può fidare di te. Da parte mia metto sempre a disposizione la mia professionalità e soprattutto la mia esperienza, perché pur avendo solo 22 anni ho avuto modo di provare praticamente ogni genere di vettura da competizione che c’è in circolazione in questo momento. Il tuo rapporto con il team su cosa si basa? “Come anticipato prima, grande fiducia. Ci sono piloti che mettono in dubbio la professionalità delle loro squadre, ma questo non fa altro che aumentare un circolo vizioso di un sistema malato”.

Cardarelli impegnato nei corsi di sicurezza stradale

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