Motorsport Business Magazine

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SETTEMBRE 2012

Anno 1 Numero 2

MOTORSPORT BUSINESS MAGAZINE

La prima newsletter per gli operatori del settore

Mostra convegno internazionale ModenaFiere - 31 gennaio • 1 febbraio 2013 www.motorsportexpotech.it

Veloce e divertente Ecco il mondo Mini Minirushour conquista il grande pubblico a pag. 6

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Ntp, tecnologia al potere

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Panta, un pieno di passione

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Paoli, la regina dei pit-stop

10 Trettl racconta i suoi assetti vincenti

14 Cristofanilli spiega la svolta “green”

36 Galloni, l’innovazione non ha limiti


ModenaFiere

31 Gennaio - 1 Febbraio 2013

Materiali innovativi, tecnologie, prodotti e servizi per veicoli, motori da competizione e ad alte prestazioni per auto, moto, kart, nautica e avio.

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Motorsport è un marchio di: viale Virgilio, 58/B • 41123 Modena ph. +39 059 848380 · fax +39 059 848790 segreteria@motorsportexpotech.it

Realizzato in partnership con:


Motorsport Business Magazine | Settembre 2012

Sommario 04 Editoriale 06 Monomarca: il grande mondo di Minirushour 10 Assetti: Ntp, tecnologia al potere 14 Carburanti: Panta, un pieno è passione 20 Al volante con… Andrea Montermini 24 L’evento: tutte le novità di Motorsport Expotech 2013 28 Rally: Procar, la forza dei vent’anni 36 Avvitatori: Paoli, nessun record è imbattibile 40 Scuola Federale: così crescono i giovani talenti 44 L’appuntamento: il fascino di Aviationtech 46 Libreria: letti per voi 50 Aci-Csai: il punto sui campionati 54 Da non perdere: le gare di ottobre

Motorsport Business Magazine N. 02 Settembre 2012

www.motorsportexpotech.it

Hanno collaborato Vincenzo Barreca Alessandro Bertuzzi Federica Cazzola Rosario Giordano Carlotta Giuliani

Impaginazione Joele Lucherini studiono.it

Contatti Ufficio Stampa: press@motorsportexpotech.it Commerciale: commerciale@motorsportexpotech.it

Fabio Francia su Osella in una prova del campionato prototipi: potete trovare le gare in programma ad ottobre alle pagine 54 e 55 n. 02 | pag. 3


Motorsport Business Magazine | Settembre 2012

Editoriale

Un business senza confini

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rima di parlare dei contenuti di questa seconda newsletter, è giusto iniziare ringraziando le aziende e le istituzioni che ci hanno permesso di partire col piede giusto con un prodotto che si sta rivelando di grande interesse per tutti quelli che si occupano di motorsport. Anche in questo numero tratteremo temi che, speriamo, accontentino tutti i gusti: dai team di rally alle aziende che rappresentano l’eccellenza italiana nel campo tecnologico, gli appuntamenti dei campionati di moto e auto, ma anche alcune novità come i libri che si occupano del settore o i profili dei piloti più affermati. Non ci siamo dimenticati di strutture come la Scuola Federale, fucina dei piloti di talento, oppure di fare il punto sui vari campionati. Oltre a tutti questi temi, vogliamo segnalare poi il percorso di avvicinamento all’evento del 31 gennaio e 1 febbraio a Modena con la quinta edizione di Motorsport Expotech: troverete le novità in un’intervista all’amministratore delegato di Modenafiere Paolo Fantuzzi. Intanto, come l’anno scorso, Motorsport Expotech sarà presente alla Fiera di Colonia come espositore. Una conferma della volontà, insieme alla Camera di Commercio di Modena, di mantenere rapporti e cogliere nuovi spunti in campo internazionale. La promozione della manifestazione all’estero prevede inoltre la collaborazione con MIA - l’associazione inglese dell’industria del Motorsport – un ulteriore supporto a Colonia, dove sarà possibile farsi conoscere da visitatori, stampa internazionale, associazioni di settore e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Motosport Expotech, anche quest’anno rappresenterà così un punto di riferimento internazionale per il motorsport, caratterizzandosi sempre più come strumento fondamentale per chi deve promuovere il proprio business. Sotto casa o dall’altra parte del mondo.

Tutto pronto per la nuova edizione di Motorsport Expotech 2013: saranno presenti le aziende che operano nelle diverse aree del motorsport, dalla progettazione alla subfornitura, dal prodotto finito ai materiali innovativi passando per gli organizzatori e promotori di campionati e gare

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Monomarca Carlo Botto Poala

Spirito Mini maxi successo In occasione dell’appuntamento conclusivo del MINI Rushour 2012, abbiamo incontrato a Vallelunga il Marketing Manager di MINI Italia Carlo Botto Poala, che ha parlato dell’iniziativa del marchio rivolta con successo al motorsport, alla fine della stagione d’esordio. MINI Italia ha ideato e voluto la serie monomarca che ha catalizzato l’attenzione dell’intero Motorsport, per l’alto agonismo la spettacolarità ed il divertimento offerto dalle 12 gare in calendario suddivise in sei appuntamenti, partiti dall’Autodromo francese di Le Castellet e conclusi sul circuito romano “Piero Taruffi”. Solo l’ultimo metro di gara ha assegnato il successo a Gianluca Calcagni e Fulvio Ferri che hanno vinto entrambe la gare a Vallelunga dove hanno siglato i giri migliori. L’equipaggio romano di Monaco Motors By Progetto E20 ha concluso la serie monomarca a pari punti con Andrea Gagliardini, altro pilota capitolino di MINI Roma By Progetto E20, secondo in entrambe le gare romane. Calcagni e Ferri hanno conquistato il MINI Rushour 2012 grazie alle quattro vittorie, al Mugello ed a Misano oltre la doppietta odierna, contro una di Gagliardini nella gara inaugurale a Le Cstellet. Terza posizione nella serie riservata alle Cooper S di casa MINI il laziale di Priverno

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Ivan Tramontozzi, il portacolori del Team Dinamic Promodrive, sempre protagonista della stagione, che ha chiuso le due sfide rispettivamente al quarto ed al terzo posto. Perché è nato MINI Rushour? MIN Rushour nasce alla fine della scorso anno per volontà di MINI Italia di entrare ufficialmente all’interno del mondo delle competizioni con un trofeo monomarca che portasse in pista lo spirito di MINI per trasmettere ai piloti dai giovanissimi ai più esperti qual è lo spirito del prodotto

Il segreto sono il divertimento e la competitività delle Cooper S e farne provare le prestazioni. Trasferendo lo spirito e le caratteristiche di MINI ad un pubblico allargato. In una sola stagione MINI Rushour ha catalizzato l’interesse di pubblico ed addetti ai lavori, quale è il segreto? La competitività delle Cooper S ed il divertimento che trasmettono le competizioni di MINI Rushour. Queste sensazioni sono trasmesse in modo diretto agli spettatori in circuito ed ai telespettatori che seguono


MINI Rushour 2012 Abbiamo portato a correre 19 auto con 26 piloti differenti. Le vittorie e le pole position si sono alternate continuamente, per cui i numeri danno un quadro preciso degli obiettivi raggiunti in relazione al momento generale. Un grande risultato con una serie incerta dal primo all’ultimo metro di gara.

le gare in TV. Il divertimento è una caratteristica fondamentale per ogni monomarca, ma per MiNI questa è stata ancora più avvincente è stata la particolarità. Portare in pista l’esclusivo spirito MINI ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissi? Gli obiettivi erano importanti soprattutto in una stagione difficile come il 2012 per il mondo dell’auto. Abbiamo portato a correre 19 auto con 26 piloti differenti. Le vittorie e le pole position si sono alternate continuamente, per cui i numeri danno un quadro preciso degli obiettivi raggiunti in relazione al momento generale. Un grande risultato con una serie incerta dal primo all’ultimo metro di gara. Tutto si è deciso sotto la bandiera a scacchi della corsa conclusiva dell’ultimo appuntamento a Vallelunga. Il Village MINI Rushour ha saputo guadagnare immediatamente il centro della scena nel paddock, a cosa è dovuto? Ha avuto successo l’idea che è nata con il progetto di creare una Hospitality centrale, a cui potessero far riferimento i piloti, i team, gli amici di MINI e gli ospiti. E’ stata un’idea vincente che ha creato aggregazione ed amicizia, principi dello spirito del marchio.

Il Mini Rushour ha raccolto grandi consensi soprattuto tra il pubblico più giovane - Foto Bettiol n. 02 | pag. 7


Nella stagione d’esordio molti piloti esperti e provenienti da serie importanti hanno scelto senza indugio MINI Rushour, a loro si sono uniti anche i prestigiosi Guest Driver di MINI Italia, per cui il marchio sceso in pista ha rappresentato di per sé una garanzia di competitività. Abbiamo avuto un numero importante di piloti, molti dei quali con vari trascorsi nel mondo del motorsport, dato importante perché indica che il marchio è sinonimo di garanzia per coloro che esigono determinate caratteristiche di competitività. I molti piloti giovani ed emergenti hanno puntato sulla forza del nostro marchio per avere migliore visibilità. I guest driver sono stati 6, scelti tra varie realtà, dalla stampa ai piloti affermati, con il solo obiettivo di far provare l’emozione delle nostre competizioni al volante della Cooper S. Lo spirito di MINI Guest è quello di far parlare di sé attraverso la partecipazione diretta. Naturalmente il successo non si costruisce da soli. Con che criterio avete scelto i vostri partner? Abbiamo lavorato con partner di elevato spessore, che hanno creduto nell’idea già in fase progettuale, come

Il podio del campionato Mini Rushour n. 02 | pag. 8

Pirelli che ha fornito gli pneumatici Pirelli P0, Castrol partner ufficiale di BMW oltre che di MINI Italia, Sparco per la sicurezza all’interno delle vetture, Bilstein ed Eilbach per gli assetti, poi Gen Art che ha supportato particolarmente in progetto, poi due

marchi interni al gruppo come MINI Financial Services e Jhon Cooper Works. La scelta dei marchi extra gruppo è stata basata su determinate esigenze di qualità ed affidabilità, ma ora puntiamo ad averne altri addirittura al di fuori del settore automobilistico,


come ad esempio marchi della moda, per allargare gli orizzonti anche ad un pubblico diverso. Che parte ha il partner nella riuscita di un’iniziativa? Cosa chiede MINI ai propri partner e cosa invece offre? MINI all’inizio dell’anno ha offerto un progetto serio stilato con molta attenzione con la garanzia del marchio MINI Italia. I nostri partner hanno creduto da subito nel progetto,

anche se non abbiamo potuto dare dati concreti vistoche eravamo all’esordio. Alla fine abbiamo dato una straordinaria visibilità unita ad un eccellente ritorno mediatico, il tutto su una serie basata su regole certe ed uguali per tutti. Una iniziativa di successo come MINI Rushour, seppur impegnativa, quanto apporta al traino del Brand? Questo tipo di iniziative sono rivolte

al brand, certamente non solo al numero di macchine vendute ai team, bensì per infondere energia ed “exaitement” attraverso l’agonismo ed il divertimento al nostro marchio. Il ritorno di questa iniziativa è a tutto campo, dalle competizioni al pubblico del motorsport, ma anche il ritorno mediatico in genere è di elevato valore, che sarà oggetto di un’attenta valutazione nei prossimi mesi.

Abbiamo lavorato con partner di elevato spessore come Pirelli che ha fornito gli pneumatici Pirelli P0, Castrol partner ufficiale di BMW oltre che di MINI Italia, Sparco per la sicurezza all’interno delle vetture, Bilstein ed Eilbach per gli assetti, poi Gen Art che ha supportato particolarmente in progetto, poi due marchi interni al gruppo come MINI Financial Services e Jhon Cooper Works


Assetti

Jochen Trettl - NTP

Ntp, tecnologia al potere

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a vostra azienda è un punto di riferimento per gli assetti: qual è la vostra storia, come nasce Ntp? NTP è stata fondata, nel 1989 da mio padre Klaus, con l’intento di fare conoscere al pubblico un grande prodotto: le molle per assetto Eibach, marchio già allora conosciutissimo in tutto il mondo ma non in Italia. In seguito la gamma dell’offerta si arricchì con i famosi ammortizzatori Bilstein. Nel 2004 la scelta di collaborare con l’americana K&N, produttrice leader di filtri aria, successivamente con BBS attiva nel campo dei cerchi in lega e, per finire, da inizio anno siamo partner dell’ austriaca REMUS nel settore scarichi sportivi auto e moto. In questi 23 anni non siamo diventati solo un punto di riferimento per clienti che vogliono personalizzare e migliorare aspetto e funzionalità della propria vettura, ma abbiamo colto tantissimi successi come fornitori di team impegnati in gare competitive e di tutte le case automobilistiche italiane:Ferrari, Maserati, FIAT, Alfa Romeo, Lamborghini, Pagani etc. Avete scelto marchi come Eibach e Bilstein per la progettazione e la produzione di parti tecniche per sospensioni: com’è nata la decisione di distribuire questi prodotti? Mio padre aveva la convinzione, e

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non si sbagliava, che esistesse una “fame” di prodotti specifici, molle ed assetti, di qualità per migliorare la tenuta di strada e la sicurezza; valga un dato su tutti: Siamo da anni il miglior importatore per Eibach in tutto il mondo. Per diventare grandi abbiamo sempre offerto al mercato quanto di meglio richiede: prodotti di qualità, disponibilità del prodotto immediato, affidabilità e servizio an-

Costruiamo assetti per vetture come Audi R8 GT3 e Porsche 997 ma anche per le Peugeot 106 da salita e MINI per il monomarca BMW Italia o auto storiche: possiamo soddidfare ogni esigenza che dopo la vendita. La complessità del mercato del motorsport negli ultimi anni è cresciuta. Quali sono le vostre strategie per fronteggiare il cambiamento? Con i nostri partner proponiamo ai clienti prodotti di altissima qualità, investono grandi cifre in nuove tecnologie, sia per le vetture di serie, come assetti pneumatici e/o elettro-


Jochen Trettl, presente alla scorsa edizione di Motorsport Expotech, racconta i successi di Ntp: Attualmente abbiamo nelle auto storiche le vetture più veloci con i nostri assetti, sia nei rally salita che in pista. A livello internazionale la vittoria quest’anno e il podio completo nelle 3 gare più difficile al mondo: la 24 ore del Nürburgring, 24ore LeMans e 24ore Spa

nici, sia nel settore competizione con materiali innovativi e leggeri. Titanio e fibra in carbonio sono materiali che attualmente usiamo e sviluppiamo per alleggerire e migliorare i nostri prodotti. Quali sono i motivi per cui i clienti scelgono Ntp? Costruiamo assetti su richiesta sia per vetture moderne come le Audi R8 GT3 e Porsche 997, ma anche vetture normali come le Peugeot 106 da salita e MINI per il monomarca BMW Italia o auto storiche che hanno valori superiore al milione di Euro! Con la nostra esperienza e quella dei nostri partners possiamo soddisfare ogni esigenza. Siete specializzati nello sviluppo e nella personalizzazione di assetti stradali e racing, sia per privati sia per case automobilistiche. Quanto è difficile accontentare i clienti? Si deve capire con le informazioni date dal cliente, come dobbiamo operare sull’assetto per la specifica esigenza. Devo dire che, sino ad oggi, i clienti sono molto soddisfatti dagli assetti costruiti e sviluppato nel ns. Bilstein Technical Center Italia. Tecnologia, studio, passione: qual è il vostro fiore all’occhiello nel campo dell’innovazione? Sicuramente l’ammoritzzatore anteriore regolabile in estensione e com-

pressione per la Porsche 911 dal 1973 in poi. Invece per le vetture moderne gli ammortizzatori Bilstein MDS a due vie senza il serbatoio esterno. Bilstein non usa più il sistema con il serbatoio esterno perché è un peso in più e un pezzo di usura (perdita olio/gas) I vostri assetti sono impiegati in moltissime competizioni: qual è il risultato che vi rende più orgogliosi? Attualmente abbiamo nelle auto storiche le vetture più veloci con i ns. assetti, sia nei rally salita che in pista. A livello internazionale la vittoria quest anno e il podio completo nelle 3 gara più difficile al mondo: la 24 ore del Nürburgring, 24ore LeMans e 24ore Spa Qual è l’assetto più complicato che vi è capitato di mettere in pista? La Pagani Zonda, nello sviluppo iniziale, era una vettura molto sensibile e ogni minima regolazione che provavamo si faceva “sentire”. Svariate dalla Formula 3 alle prove in salita, dai trofei monomarca ai trofei GT: quali sono le competizioni su cui investirete in futuro? I nostri punti di forza sono la pista, salita e i Rally per le auto storiche. Ma abbiamo un nuovo prodotto in sviluppo per entrare in un nuovo campo di gara per prossimi anni. Il vostro Bilstein Technical Center è l‘unico centro autorizzato in Italia, n. 02 | pag. 11


un biglietto da visita prestigioso, Quali sono state le maggiori difficoltà in questi 15 anni? Sia 15 anni fa, ma anche oggi, c’erano difficoltà così come grandi possibilità. Bisogna non lamentarsi, ma adeguarsi alle nuove esigenze, inventare e sviluppare sempre nuove cose e/o soluzioni per avere successo nel presente e nel futuro. Com’è cambiato il motorsport da quando avete iniziato? È diventato più professionale, ma anche più blasonato, con investimenti che, a volte, pare non servano a migliorare la performance della vettura ma hanno come fine ultimo il prestigio e l’immagine. Per noi il motorsport è sì un fattore di prestigio ma in primis di sviluppo del prodotto per il nostro mercato dell’ aftermarket. Come si dice: “Win on Sunday, sell on Monday” Lo stabilimento all’avanguardia di Ntp

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Carburanti

Giovanni Cristofanilli - Panta

Un “pieno” di successo tra ricerca e passione L’azienda punta su qualità e varietà: “Abbiamo a catalogo più di 30 prodotti diversi in modo da soddisfare ogni esigenza motoristica, anche più estrema: con la FIA abbiamo studiato un carburante “green” con un contenuto del 10% di bioetanolo che è ormai da 5 anni il carburante ufficiale del mondiale WTCC”

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In tema di materiali ad alte prestazioni, argomento di fondamentale importanza, non si può fare a meno di parlare di carburanti, come ci spiega Giovanni Cristofanilli, Racing Fuel Manager di Panta Distribuzione S.P.A., azienda di riferimento nel motorsport per la fornitura di carburanti per alte prestazioni. Quando e perché è nata Panta Racing Fuel? L’azienda Panta Distribuzione Spa è presente sul mercato dal 1975, mentre il settore Racing è nato nel 1989, quasi per caso, grazie alla passione per le corse dei dirigenti dell’epoca. Come si è evoluta l’azienda e quando avete capito che era il momento di diventare un punto di riferimento nel motorsport? L’intuizione più grande è stata quella di puntare non solo sul prodotto, ma anche sul servizio. Dalle prime gare,

che venivano servite utilizzando camion “adattati” alle esigenze, siamo arrivati ai giorni nostri, con otto mezzi completamente dedicati al settore racing, tra cui due mezzi innovativi costruiti specificatamente per i rally. Abbiamo poi una vasta gamma

L’intuizione più grande è stata quella di puntare non solo sul prodotto ma anche sul servizio di strumenti di analisi a disposizione di organizzatori e federazioni per le analisi dei carburanti direttamente sui campi di gara. Nel 2003 inoltre è stato inaugurato il nuovo deposito con uno stoccaggio superiore a 1.000.000 di litri solo per i carburanti Racing e do-

tato di un sistema all’avanguardia per la produzione di questi. Quale è il vostro raggio d’azione? Potrei tranquillamente dire tutto il mondo. Per quanto riguarda le competizioni motoristiche, forniamo direttamente con i nostri mezzi tutte le gare europee dove siamo fornitori ufficiali, mentre per gli eventi extra-europei ci appoggiamo a trasportatori esperti e qualificati, sotto la supervisione del nostro ufficio logistico. Abbiamo inoltre una rete di rivenditori in molti paesi Europei, in Asia e in Centro America Cosa distingue i vostri prodotti? Sicuramente la qualità oltre che la varietà. Abbiamo infatti a catalogo più di 30 prodotti diversi in modo da soddisfare ogni esigenza motoristica, anche più estrema. Su cosa vi basate per sviluppare un prodotto? Naturalmente la prima cosa da tenere

Nel 2003 è stato inaugurato il nuovo deposito con uno stoccaggio superiore a 1.000.000 di litri solo per i carburanti Racing e dotato di un sistema all’avanguardia per la produzione di questi - Photo4 -

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presente sono le specifiche emesse dai vari organi competenti (FIA, ACI-CSAI), alle quali i nostri prodotti devono essere conformi. Nel rispetto di queste specifiche cerchiamo di scegliere le materie prime migliori per offrire sempre un prodotto performante. Ogni prodotto nuovo, inoltre, viene prima sperimentato sia nei nostri laboratori sia in quelli della Raffineria IES di Mantova, la nostra casa madre, e poi testato sui banchi pro-

va dei nostri clienti fino all’ottenimento di un prodotto all’avanguardia. La tecnica del motorsport è in continua evoluzione, voi come seguite gli sviluppi ai quali deve adeguarsi il vostro prodotto? Per quanto riguarda i carburanti, le indicazioni del motorsport, FIA in primis, sono quelle di puntare su prodotti con alte percentuali di materie prime non derivanti dal petrolio, ma da fonti rin-

Dalle prime gare, che venivano servite utilizzando camion “adattati” alle esigenze, ai giorni nostri con otto mezzi completamente dedicati al settore racing

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novabili. E proprio con la FIA abbiamo studiato un carburante “green” con un contenuto del 10% di bioetanolo che è ormai da 5 anni il carburante ufficiale del mondiale WTCC. Questa esperienza ci ha portato ad utilizzare materie prime ottenute da fonti rinnovabili in quasi tutti i nostri prodotti. Perché il cliente sceglie Panta? Potrei rispondere semplicemente in due parole; qualità e servizio.


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Al volante con... Andrea Montermini

Nozze d’argento in pista

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uest’anno celebra le nozze d’argento con le corse e il suo ventennale in Ferrari, una carriera lunga e sempre più ricca. E’ passato molto tempo da quei giorni in cui qualche, invece di andare a scuola, scappavo vicino casa e passavo le ore attaccato al cancello che dava sulla pista di Fiorano a guardare e sentire il suono dei motori e le evoluzioni dei piloti. Anche se il mio esordio nelle corse è avvenuto all’età di 23 anni, ho avuto un ottimo crescendo, grazie senz’altro a persone che mi hanno dato importante fiducia, ma anche grazie ad una innata determinazione dettata dalla passione. Dalla F.alfa Boxer alla F.3000 fino alla Formula 1, poi la Formula IMSA in America e le gare del Grant Turismo, con il titolo internazionale 2008, il titolo italiano 2010 e le ultime due stagione nell’International GT Open. Quando in occasione della presentazione della stagione 2012, lo scorso aprile, la Ferrari mi ha concesso il Museo di Maranello e poi mi ha anche consegnato un Premio per i miei vent’anni con il Cavallino, con emozione mi sono reso realmente conto che in tanti si erano accorti di tanti anni di appassionato lavoro. Spero che la carriera continui ulteriormente ad arricchirsi di belle esperienze per qualche anno ancora.

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Recentemente testimonial a Vittorio Veneto e a Gubbio in due salite di Campionato Italiano. In Umbria anche un premio speciale. Ha scoperto le salite? Certamente. Ho un’ammirazione particolare per i piloti delle salite, corrono su strada e devono essere precisi subito, nelle cronoscalate non si prova con la macchina da gara. Devo anche dire che le salite hanno in un certo

Una carriera strepitosa: dalla F. Alfa Boxer alla F. 3000 fino alla Formula 1 poi Formula IMSA il Grant Turismo e il GT Open senso scoperto me. Ho avuto il piacere di parlare con gli organizzatori e i responsabili alla sicurezza, ho apprezzato il loro lavoro e sono stato anche interpellato sull’argomento. Ho trovato un ottimo livello nelle due salite che ho visto. In particolare a Gubbio, in occasione del Trofeo fagioli, mi è stato consegnato il “Memorial Angelo e Pietro Barbetti” un premio prima di me ritirato da Minardi, Pirro, Vaccarel-


Montermini ha esordito nel mondo delle corse 25 anni fa. Tra questi spiccani i vent’anni con la Ferrari: “Quando in occasione della presentazione della stagione 2012 la Ferrari mi ha concesso il Museo di Maranello e poi mi ha anche consegnato un Premio per i miei vent’anni con il Cavallino, con emozione mi sono reso realmente conto che in tanti si erano accorti di tanti anni di appassionato lavoro”

la, solo per citarne alcuni. Ho gradito molto il fatto di essere stato scelto in un anno così importante per me, poi ho apprezzato la famiglia che ha ideato il premio, una tipica famiglia italiana di appassionati imprenditori, da sempre vicina allo sport. Nel 2012 ha imbastito un programma impegnativo dal punto di vista sportivo ma anche delle partnership molto importanti e di largo respiro. Il programma sportivo 2012 è frutto di un lavoro attento in cui sono stato come sempre supportato dalla professionalità del Team Villorba Corse, sul quale posso contare in ogni condizione dalla più piccola fino alle grandi imprese in varie parti del

Mondo. E’ arrivata l’importante intesa con i nostri partner di Abu Dhabi, con i quali abbiamo discusso, quindi, pianificato il lavoro dell’ aabar Abu Dhabi Villorba Racing with Ferrari Team nell’International GT Open, coniugando l’importanza di una serie internazionale con le esigenze di comunicazione e visibilità dei nostri principali partner. In un momento di difficoltà generale lei e Villorba avete guardato verso delle realtà internazionali. E’ stato possibile grazie all’esperienza maturata in molti anni di lavoro e di confronto con importanti interlocutori di diversa provenienza, dai quali è possibile sempre apprendere elementi importanti per arricchire il

proprio bagaglio di competenza e professionalità. La costanza e la perseveranza nel lavoro svolto con dedizione e passione ci ha poi portati ad essere considerati un riferimento preciso. La serietà e meticolosità di Raimondo Amadio, coordinatore e patron di Villorba Corse, è certamente elemento imprescindibile in tutto questo. Una proficua partnership si deve fondare sulle forti basi della solidità professionale, ritengo sia questa la peculiarità che ha aperto i più importanti dialoghi con i nostri partner italiani e di altre nazioni. Partnership è sinonimo di condivisione di un obiettivo che da sportivo diventa imprenditoriale e viceversa. Quando sali in macchina vuoi la cer-

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tezza che ogni particolare garantisca il massimo della performance, quanto incide la qualità dei componenti nella prestazione generale? È Fondamentale. Iniziamo dalle gomme, come mi ha insegnato un grande campione di nome Alain Prost, proprio nel periodo della Ferrari F.1, se hai anche la più bella macchina del Mondo, ma le gomme non sono all’altezza, è uguale ad avere un qualsiasi macinino. Questo evidenzia l’importanza dei particolari, che non solo devono essere di ottima qualità, ma studiati appositamente per l’utilizzo specifico. E’ importante poter conoscere i potenziali partner e fornitori, per questo hanno grande utilità gli expò specializzati. Il suo impegno non è solo prettamente sportivo, è istruttore di guida sicura, oltre che agonistica e si occupa di sicurezza stradale. Da diversi anni sono istruttore di una scuola ad alta specializzazione che si occupa, oltre che dell’aspetto sportivo, innanzi tutto di guida sicura, un argomento importante che esige grande attenzione. La mia attività di istruttore arriva anche nelle scuole, grazie al progetto Sara Safe Factor, che con la promozione di ACI Sport

incontra gli studenti degli ultimi due anni delle superiori, con i quali, unitamente agli altri relatori, teniamo delle conversazioni con i ragazzi dove prima di tutto cerchiamo di trasmettere il senso dell’importanza di una guida responsabile, attraverso alcuni sem-

Da diversi anni Montermini è istruttore di una scuola ad alta specializzazione che si occupa anche di guida sicura n. 02 | pag. 22

plici elementi di guida sicura. Spero aumenti il numero di questi incontri e di iniziative del genere, per poter parlare il più possibile con i giovani, che mostrano attenzione e sensibilità, sono una platea impegnativa, perchè molto interattiva.


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Il salone

Intervista a Paolo Fantuzzi

A Modena torna Motorsport Expotech

Paolo Fantuzzi, amministratore delegato di Modenafiere presenta la quinta edizione della rassegna dedicata al motorismo da competizione: “Confermata la partnership con Aci Csai, diamo il benventuto alla Federazione Italiana Fuoristrada e al patrocinio della Fmi�

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I

l 31 gennaio e l’1 febbraio 2013 a Modena Fiere torna Motorsport Expotech, il Salone professionale dedicato al motorismo da competizione. Novità di mercato, incontri B2B, convegni, workshop e premiazioni caratterizzeranno la quinta edizione della manifestazione. Un’occasione riservata agli operatori del settore per approfondire le tematiche legate al mondo delle competizioni, dalle auto alle moto per arrivare a kart, avio e nautico.! In fiera si potranno trovare aziende che operano nelle diverse aree del motor sport, dalla progettazione alla subfornitura, dal prodotto finito ai materiali innovativi passando per gli organizzatori e promotori di campionati e gare. A presentare la quinta edizione di Motosport Expotech è l’amministratore delegato di Modenafiere Paolo Fantuzzi.

Come procede la preparazione dell’evento? Siamo nel momento più importante, quello dell’organizzazione degli spazi e degli eventi, che anche quest’anno saranno di grande richiamo per tutti gli operatori del settore. In partico-

Il coinvolgimento dell’Università di Modena e Reggio Emilia garantisce la spinta necessaria verso la ricerca e l’innovazione lare le importanti partnership e i patrocini che stiamo mettendo in piedi: con ACI-CSAI, dopo l’ottima esperienza dell’anno scorso con la premiazione dei Campioni dell’Automobilismo

sono in programma, per la prossima edizione, iniziative di primo piano che a Modena richiameranno team, preparatori e operatori italiani ed esteri. Per questa edizione abbiamo poi appena chiuso un accordo con la Federazione italiana Fuoristrada che concentrerà a Motorsport Expotech i suoi più importanti appuntamenti istituzionali legati all’attività agonistica dei suoi tesserati. Per questa edizione stiamo anche dialogando con la Federazione Motociclista Italiana che ad oggi ci ha concesso il patrocinio. Prosegue come ormai da cinque edizioni la partnership con il Mia che ci aprirà ai mercati esteri grazie alle sue relazioni internazionali. Infine stiamo già dialogando con le principali associazioni di categoria italiane come Assoruote, Federpneus, Aica e Airp per completare i contenuti della prossima edizione.

In fiera si potranno trovare aziende che operano nelle diverse aree del motorsport, dalla progettazione alla subfornitura, dal prodotto finito ai materiali innovativi passando per gli organizzatori e promotori di campionati e gare. n. 02 | pag. 25


Quali sono i settori su cui punta Motosport Expotech? I settori merceologici sono tra i più vari: dalla subfornitura ai produttori per veicoli e motori da competizione, dalle lavorazioni meccaniche alle imprese di accessori per la sicurezza e aziende dedicate ai compositi e nanotecnologie. Diciamo che le principali categorie riguardano i materiali innovativi, tecnologie, prodotti e servizi per veicoli ad alte prestazioni per auto, moto, kart e avio. E quando si parla di studi, investimenti e tecnologia non si può non puntare sui giovani; anche per questo è nata la partnership con Unimore e Democenter, un modo per coinvolgere e avvicinare gli studenti al mondo e alle aziende del motorsport. Nelle scorse edizioni hanno raccolto grande interesse le iniziative in parallelo all’aspetto standistico. Incontri, dibattiti, forum… Che cosa dobbiamo aspettarci nell’edizione 2013? Stiamo organizzando approfondimenti su temi molto importanti del settore che riguardano ogni aspetto del motorsport. Sarà un’occasione importante per il confronto tra gli operatori, nei settori di maggiore interesse del settore. Saranno inoltre sviluppati focus su campionati, materiali, aerodinamica e motoristica. Nella scorsa edizione avevamo individuato tre aree di discussione: Area tecnica, Area sportiva, Area competizioni e Area Educational dove si sono approfonditi temi che spaziano dalla mobilità elettrica ai sistemi di propulsione alternativa, dai materiali nel motorsport al forum nazionale dei preparatori, dai progetti per i giovani fino al tema delle omologazioni. Fiore all’occhiello poi sono state le premiazioni e la presentazione della nuova stagione agonistica da parte n. 02 | pag. 26

di Aci Csai e Aci Sport. Un grande contributo arriverà anche dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Il coinvolgimento dell’Università di Modena e Reggio Emilia e di importanti aziende all’avanguardia, garantisce la spinta necessaria verso la ricerca e l’innovazione (sia di materiali sia di processi) oramai fondamentali in questo settore. Abbiamo la fortuna di trovarci nella Motor Valley, dove si trovano le più importanti aziende nel settore automotive e motorsport che anche l’estero ci invidia. Ecco che allora Motorsport Expotech vuol fungere da vetrina per tutte queste eccellenze e favorire un reale incontro tra mercati, con un unico obiettivo:

favorire la crescita e fare business. L’Università propone un master di Ingegneria del Veicolo, offrendo corsi, laboratori, seminari, mesi di stage nelle aziende e quattro borse di studio. Dopo la tragedia del terremoto in Emilia le aziende del territorio stanno cercando di ripartire. E come le aziende anche noi abbiamo voltato pagina. È importante riprendere da dove avevamo lasciato, confidando nella qualità dei prodotti del nostro territorio, da quelle aziende che, di fatto, sono sempre state leader nei loro rispettivi settori. Motorsport Expotech è il momento ideale per agevolare lo sviluppo e l’incontro delle eccellenze da cui possono nascere prospettive importanti di business.

I numeri della passata edizione

Il formato B2B è una garanzia per gli espositori, che possono fare e creare mercato durante una mostra. È fondamentale per aziende così specializzate avere un proprio evento esclusivo, un punto di raccolta di idee, progetti e possibilità concrete di dialogare. Nella scorsa edizione i numeri sono stati di grande impatto: su un’area espositiva di 11.000 mq. gli espositori - tra diretti e marchi rappresentati - sono stati 236 e 18 associazioni e federazioni nazionali ed internazionali hanno concesso il loro patrocinio alla manifestazione. Oltre 20.000 gli operatori che si sono registrati sul sito internet www.motorsportexpotech.it e che mensilmente hanno ricevuto le newsletter informative. Nel 2012 sono stati organizzati 27 tra convegni seminari, presentazioni di prodotto e premiazioni. Per partecipare basta visitare il sito www.motorsportexpotech.it dove sono reperibili tutte le informazioni utili, anche mediante sezioni dedicate a espositori e visitatori, e registrarsi per avere direttamente sulla casella di posta elettronica il biglietto personalizzato con nome e cognome per visitare la manifestazione.



Rally

Daniele Pelliccioni - Procar

Un passato di grandi successi e un futuro ambizioso. Il Team Manager Daniele Pelliccioni: “La passione è rimasta quella del primo giorno, siamo cresciuti grazie alle collaborazioni con aziende che rappresentavano costruttori come Provide, M-Sport, Abarth e oggi Citroen Racing”

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foto Waika

Procar, la forza dei vent’anni


I

l team Procar compie vent’anni: una storia di successi e scelte coraggiose. Lo spirito è rimasto quello dell’esordio? Lo spirito è cambiato come sono cambiate le auto e le competizioni, tuttavia cerchiamo di continuare ad applicarci, oggi, con la stessa passione e la stessa cura nel lavoro come abbiamo fatto il primo giorno. Qual è stato il momento decisivo per la vostra crescita? Direi che decisiva è stata la collaborazione con aziende che rappresentavano ufficialmente un costruttore come Prodrive, M-Sport, Abarth e ora Citroen Racing. Da ognuna di loro abbiamo appreso qualcosa di utile e il fatto di essere stati scelti da queste aziende per rappresentarle nelle competizioni in giro per il mondo sia la conferma che siamo cresciuti bene. Il livello di competizione è sempre più elevato: quali sono le scelte più difficili per un team che deve bilanciare prestazioni e contenimento dei costi? Purtroppo c’è solo un modo di fare le cose bene e questo mal si abbina con il contenimento dei costi, l’unico modo è quello di ottimizzare le scelte e fare tesoro delle esperienze passate per evitare di disperdere le risorse che purtroppo ogni stagione sono più difficili da reperire. Sole, pioggia, asfalto, terra, neve, temperature molto alte o sottozero, di giorno o di notte le vostre auto sono sottoposte a condizioni così estreme e così diverse . Come definite il set up della vettura e come affrontate il lavoro con i vostri partner e come funziona il lavoro della squadra? Diciamo che prima della gara, che si tratti di una gara che abbiamo già affrontato o di una gara nuova, analiz-

ziamo insieme a Citroen Racing i dati in possesso della squadra per quanto riguarda il fondo e il set-up, con Pirelli per quanto riguarda gli pneumatici, con l’equipaggio per la strategia di gara. Deliberiamo quindi un piano di lavoro e la vettura viene preparata secondo una scheda tecnica di base che verrà poi affinata durante il Test pre-gara anche utilizzando le ultime informazioni che l’equipaggio racDaniele Pelliccioni, team manager

coglie durante le ricognizioni e alle previsioni meteo per i giorni di gara. Al termine del test avremo una vettura pronta per la partenza sempre pronti però a modifiche dell’ultimo momento che potrebbero comunque rendersi necessarie. E come si capisce quando è ora di cambiare strategia? Quando hai l’opportunità di lavorare con un pilota dopo poche gare capisci quale è il suo potenziale e cosa ti devi aspettare da lui. Quando il livello della performance non è quello che ti aspetti bastano poche parole

per capire se si tratta di un problema tecnico o di un momento di difficoltà psicologica. A quel punto ci sono piloti con cui puoi essere molto chiaro e altri con cui è necessario essere diplomatici. In entrambi i casi devi fare in modo che tornino rapidamente a fare quello che sanno fare cercando di perdere meno tempo possibile senza però indurli a commettere un errore. Naturalmente esistono giornate “no” anche per i campioni, in quel caso bisogna cercare di farle finire il più rapidamente possibile e pensare al giorno dopo…. Il ruolo di direttore sportivo è fondamentale: c’è il motivatore, quello che manifesta sempre calma, chi non è mai contento. Lei come si definirebbe? Non trovo un aggettivo, diciamo che cerco di raccogliere quanti più dati possibili da parte di tutti i componenti della squadra : Equipaggio, Ingegnere di Vettura, Gommisti, Capo Meccanico, Ricognitori. Analizzo tutte le informazioni e sulla base di queste prendo delle decisioni che riguardano la nostra strategia di gara, dopodiché le comunico all’equipaggio e per quanto possibile informo anche la squadra sulle scelte operate. Sono convinto che senza l’apporto di tutte queste componenti sarebbe difficilissimo operare ad alto livello, in questo sono un po’ la punta di un iceberg, sotto la superficie ci sono molte persone qualificate e competenti che lavorano. Tecnologia, innovazione, materiali: qual è il contributo che ha offerto il team per ottenere tanti successi? C’è una modifica o una soluzione che vi ha reso la vita più facile? Oggi le vetture sono costruite secondo dei regolamenti piuttosto restrittivi e proprio per un’esigenza dettata n. 02 | pag. 29


Michelini e Bioletti impegnati in una difficile prova di campionato

dai costi in modo che definirei standard. Quello che facciamo è cercare di razionalizzare al massimo tutto quello che c’è in vettura. In questo ci sono di aiuto anche gli equipaggi, ognuno ha un suo modo di stare in auto e ama avere tutto quanto necessario sistemato in un certo modo in una determinata posizione. In ogni caso ci fa molto piacere vedere che a volte soluzioni da noi studiate vengono poi adottate anche dalla squadra ufficiale, mi ricordo ad esempio il posizionamento della seconda ruota di scorta a centro vettura sulla Abarth S 1600 Procar di Paolo Andreucci poi ripreso, dopo lo scetticismo iniziale, anche dalla squadra ufficiale. Il Rally Team dà a tutti la possibilità di vivere il proprio giorno di gloria. Che rapporto c’è con i clienti sportivi? Cerchiamo sempre di instaurare un n. 02 | pag. 30

buon rapporto sia umano che tecnico, ci sono dei piloti che magari non correndo molto frequentemente non riescono ad essere subito veloci ma che comunque essendo dotati di una buona tecnica di base, se gestiti

L’innovazione più importante che dobbiamo gestire oggi è il cambio sequenziale elettroidraulico su una vettura “economica” destinata ai clienti sportivi in modo corretto, possono arrivare ad avere un ottimo livello di competitività . Quindi con la squadra cerchiamo di fornire loro il massimo aiuto utilizzando per esempio l’acquisizio-

ne dati e la telemetria per correggere quei piccoli errori derivanti appunto da un utilizzo limitato della vettura. Oltre ai successi, la tecnologia: qual è stata la vostra innovazione più importante? L’innovazione più importante che ci troviamo a gestire oggi è l’adozione del cambio sequenziale elettroidraulico su una vettura “economica” destinata ai clienti sportivi, frutto della decisione di Citroen Racing di trasferire la tecnologia WRC su una vettura di Gruppo R. Una scelta vincente e decisamente di altissimo contenuto tecnologico . La complessità del mondo del motosport è aumentata, qual è la strategia che bisogna adottare in questo momento per restare ai vertici? Quanto pesa sul settore la crisi internazionale? Credo che bisogna sapersi dimostra-



t r o p s à t i l a attu e v o pr

max biaggi “al 90% nel 2013 ci sarò. ma non so con chi”

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31 LUGLIO 6 AGOSTO 2012 Settimanale Anno XXXV Fascicolo 1781

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rossi torna aLLa yamaha

motogp usa stoner ritrova il sorriso ma Lorenzo difende bene il primato

marcia indietro

meglio in squadra con Lorenzo che restare alla Ducati

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il settimanale da corsa


à

re aperti e pronti ad ogni soluzione, bisogna applicare lo stesso impegno e la stessa professionalità sia che si lotti per vincere una gara a livello assoluto sia che si sia impegnati per vincere in una categoria minore. Credo sia importante che i costruttori automobilistici continuino a investire nel motorsport, non importa quale sia il livello: WRC o R1 poco importa, e che le squadre siano disposte a fare un piccolo passo indietro e a gestire anche vetture più piccole ma potenzialmente destinate a un maggior numero di piloti. La crisi pesa sul settore motorsport, è chiaro che però in uno sport dove molti piloti, mi riferisco ai gentelman drivers, sono degli imprenditori e sponsor di se stessi in questo momento siano più interessati alle sorti delle loro aziende che non alle corse e abbiano quindi diradato i loro im-

Campedelli su Citroen

pegni. Meglio puntare su un pilota affermato o su un giovane di talento? Questo è sempre stato e sempre sarà un bel dilemma, ci è capitato di gestire piloti affermati e giovani di talento: abbiamo vinto o perso con gli

uni e con gli altri. Io non mi pongo il problema: bisogna fare il meglio con quello che si ha. Come si sta evolvendo il rally? Più che evolvendo ci stiamo involvendo. È necessario che la Federazione in accordo con le Case Costruttrici

n. 02 | pag. 33


trovi una soluzione per rivitalizzare il Campionato Italiano che ha indubbiamente perso molto del suo fascino. Vanno ricercate delle soluzioni per ampliare la rosa dei pretendenti al titolo e cercare di coinvolgere un maggior numero di piloti. Bisogna ridurre il numero delle gare, rivedere le validità di molte di queste. Bisognerà tenere presente, ispirandosi ad alcune serie di successo in Italia e all’Estero, che i piloti preferiscono correre in alcune gare piuttosto che in altre. Insomma bisognerà che il “palazzo” si riavvicini di più alla base senza il cui appoggio, in termini di partecipazione, non si può proseguire. Capitolo sicurezza: cosa manca e cosa deve essere fatto ancora? Il rally sicuro al 100 % non esiste, “Motorsport can be dangerous“, tuttavia esistono organizzatori seri,

Andrea Crugnola n. 02 | pag. 34

fortunatamente ce ne sono ancora, che allestiscono le Prove Speciali in modo capillare disponendo sul percorso un numero di Commissari e Mezzi di soccorso adatto alle necessità, che stipulano accordi con aziende

In un periodo di crisi è importante che i costruttori continuino a investire nel motorsport e che le squadre siano disposte a gestire anche vetture più piccole ma destinate a un maggior numero di piloti produttrici/fornitrici di sistemi GPS e impongono a tutti gli equipaggi di montarli in auto, stipulano polizze assicurative che realmente garantiscono i concorrenti.

Tutte queste “attenzioni” alla sicurezza hanno un costo e non tutti sono disposti a sacrificare il proprio guadagno alla causa della sicurezza, non è bello da dire ma è così. Servirebbe anche in questo caso che la Federazione controlli e faccia applicare rigidamente le disposizioni in materia di sicurezza, che ci sono già. In fondo perché obbligare un equipaggio a spendere i suoi soldi per abbigliamento ignifugo omologato, collari hans, caschi e a pagare un’iscrizione ad una gara, perché chiedere ad una squadra le cui auto gareggiano nei rally di allestirle secondo rigidi criteri di sicurezza con sedili e cinture, impianti di estinzione, serbatoi di sicurezza tutto rigorosamente omologato se poi permettiamo che si disputino gare con un numero di Commissari insufficiente, pochi Mezzi di soccorso, vetture prive di GPS …?


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I

l nome della vostra azienda è sinonimo di eccellenza. Come si riesce a restare ai vertici per così tanti anni? Grazie a un impegno quotidiano e costante in relazione alla cura del cliente e alla qualità, nonché alla applicazione di nuove tecnologie e allo sviluppo di nuovi prodotti da proporre a clienti acquisiti ma anche a nuovi settori di mercato. I vostri prodotti sono uno degli strumenti fondamentali in molte gare del motorsport. I vostri clienti rappresentano il massimo del motorismo da competizione, qual è l’aspetto più difficile da soddisfare? Direi senz’altro le richieste di “customizzazione” di alcuni prodotti per richieste molto specifiche. Il vostro nome è legato in particolare alla Formula 1, dove la tecnologia cresce ad ogni Gran Premio. Qual è il vostro impegno nell’innovazione tecnologica per stare al passo col top delle prestazioni? Al momento siamo molto impegnati nello sviluppo (previsto per il prossimo campionato) del nuovo sensore di Coppia e Angolo che permette di determinare con precisione assoluta coppia e angolo del serraggio in pochi decimi di secondo. n. 02 | pag. 36

La regina dei pit-stop


Al momento siamo molto impegnati nello sviluppo, previsto per il prossimo campionato, del nuovo sensore di coppia e angolo che permette di determinare con precisione assoluta coppia e angolo del serraggio in pochi decimi di secondo

Il nome Paoli è da sempre legato alle monoposto di Formula1

In quasi 45 anni di attività qual è il contributo tecnologico di cui andate più orgogliosi? Senz’altro la velocità, potenza e affidabilità dei nostri super-avvitatori. Avete “sfondato” anche negli Stati Uniti nella Forumula Irl e Alms, siete sbarcati nella competizioni in Brasile: quali sono le principali differenze col panorama italiano? Il mercato statunitense richiede un surplus di robustezza dei prodotti in quanto l’uso che ne fanno è ancora più massacrante. Come nasce la vostra storia? L’incontro con Enzo Ferrari ha rappresentato una svolta nel vostro percorso? Certamente l’incontro tra Dino Paoli, fondatore dell’azienda, d Enzo Ferrari ha segnato il vero

L’incontro tra Dino Paoli, fondatore dell’azienda, e Enzo Ferrari ha segnato il vero punto di inizio nella nostra avventura nel motorsport mondiale punto di inizio nella nostra avventura nel motorsport mondiale. Nel campo tecnologico avete una collaborazione con ricercatori di Monaco, come funziona il confronto di idee? Direi che dopo un inizio un po’ difficile per comprendere l’uno le esigenze e i linguaggi tecnologici dell’altro ora il rapporto funziona bene e in maniera aperta e costruttiva.

Quando vedete un pit stop, cosa provate vedendo i vostri avvitatori contribuire a qualche nuovo record? Ovviamente si è sempre orgogliosi dei traguardi raggiunti ma si cerca immediatamente di prendere spunto per identificare i successivi. Il mondo del motorsport esige il massimo delle prestazioni, ma anche, in questo periodo, un forte contenimento dei costi: come si riesce a non perdere prestazioni e garantire equilibrio economico? Sempre con la ricerca e sviluppo. Come in svariati settori le vere conquiste e soluzioni non subiscono aggressioni sul prezzo. Si evolvono i circuiti, la sicurezza e i campionati. Quali sono le novità in programma nella vostra azienda? n. 02 | pag. 37


Il nostro sensore di coppia & angolo ha anche funzioni legate alla sicurezza in quanto rende sicuro e verificabile il serraggio del bullone e evita rischi legati alla perdita del pneumatico in gara o prove. Il motorsport è un settore particolare, quasi di nicchia: qual è il vostro rapporto con le altre aziende del settore? Le manifestazioni B2B come Motorsport Expotech possono aiutare a sviluppare business? Sono d’accordo nel definire il motorsport più che una nicchia addirittura un “club esclusivo” di cui ci onoriamo di far parte e senz’altro l’Italia al pari di altri Paesi “motoristici” deve sforzarsi di avere una fiera di settore sempre più importante, organizzata e di respiro internazionale.

Il fondatore dell’azienda Dino Paoli mostra con orgoglio uno dei suoi prodotti su una splendida Ferrari da Formula 1

Paoli ha sfondato anche nel difficile mercato americano: i meccanici qui sono impegnati sul circuito di Portland

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BRE


Scuola Federale Raffaele Giammaria

P

erché fa il pilota? Faccio il pilota perché ho una grande passione per il motrosport. Non sono un grande appassionato di macchine stradali in genere, ma solo di vetture che si possano guidare in pista e dunque della vera e propria competizione agonistica. È una passione che ho ereditato da mio padre Armando che è stato un pilota di

I ragazzi della scuola Federale: tra di loro potrebbero esserci i futuri campioni n. 02 | pag. 40

Alla scoperta di giovani talenti vetture sport prototipo in salita e pista negli anni 80 e 90. La sua abilità non è solo al volante ma anche nella capacità comunicativa con i giovani, come si è scoperto istruttore? Sono diventato istruttore federale Csai molto presto, nel 2000, grazie a Cristiano Del Balzo che è il direttore del settore velocità, il quale mi ha voluto nel gruppo de-

gli istruttori. Da lì in poi, grazie alla sua esperienza ed quella dei miei colleghi sono riuscito ad acquisire sempre più maggiori informazioni sul come relazionarmi con i giovani allievi piloti, anzi giovanissimi (dai 15 ai 21 anni). Poi dal 2005, anno in cui la Csai ha varato il progetto giovani tramite la formula azzurra Trofeo Michele Alboreto, sono stato nominato istruttore


Un quindicenne che scende dal kart viene guidato in un percorso che gli consente di guidare una turismo, una formula Aci-Csai Abarth e una Formula 3. Il difficile sta proprio nel creare la situazione giusta in modo che i ragazzi prendano la scuola seriamente e migliorino le loro prestazioni nel massimo della sicurezza e senza eccessiva responsabilità o pressione

“tutor” dei ragazzi partecipanti al campionato italiano. Il compito di insegnare ai giovani è impegnativo, qual è la cosa più difficile e quella più facile? La cosa più difficile è quella di instaurare un rapporto di fiducia con piloti che sono giovanissimi. Sono poco più che bambini ma già chiamati a vivere esperienze da grandi e a guidare vetture che fino a poco tempo fa rappresentavano il debutto in pista per maggiorenni. Da noi un quindicenne che scende dal kart viene guidato in un percorso formativo che gli consente di guidare una turismo, una formula Aci-Csai Abarth e una Formula 3. Il difficile per noi della scuola federale sta proprio nel creare la situazione giusta in modo che i ragazzi prendano la scuola seriamente e migliorino le loro prestazioni ma sempre nel massimo della sicurezza e senza caricarli di eccessiva responsabilità o pressione. Cos’è la Scuola Federale CSAI e quali sono i suoi obiettivi? La Scuola Federale Csai nasce nel 1982 per volontà della Csai di dotarsi un gruppo di lavoro specifico per settore ( velocità e rallie, ma si sta lavorando anche ad un progetto per il karting) che aiutasse

i giovani ad entrare con la giusta esperienza nel mondo delle competizioni. il suo obiettivo, infatti, è quello di velocizzare i tempi di maturazione dei giovani piloti, attraverso dei corsi di primo e secondo livello ( base di 2 giorni e specializzazione di 4 giorni) che consentano ai ragazzi di acquisire tutte le informazioni tecniche e regolamentari per affrontare i

Dopo il corso ciascun allievo è monitorato dalla scuola federale, non solo se partecipa ai campionati italiani Aci-Csai La Csai si serve dei propri istruttori che svolgono la funzione di osservatori week-end di gara. Noi diciamo sempre che non creiamo campioni, perché campioni si nasce, è un qualcosa in più che si ha per natura, ma possiamo contribuire notevolmente ad accrescere il potenziale di ciascun pilota lavorando su aspetti tecnici e psico-fisici che possono far la differenza. Come si articola la Scuola Federale?

La Scuola Federale ha sede a Vallelunga, proprio all’interno dell’autodromo Piero Taruffi di Campagnano di Roma. Attualmente prevede il settore velocità e rallie, ma proprio quest’anno abbiamo dato vita al primo kart summer camp, da me coordinato in collaborazione con la Ferrari driver academy che ha fornito un suo pilota istruttore. Da qui l’idea di studiare un terzo settore federale, quello del karting, di fondamentale importanza, a mio avviso per la formazione dei piloti. l’organigramma della scuola prevede un direttore ed un gruppo di 4-5 istruttori per settore. Come seguite gli allievi dopo le lezioni in sede? Dopo il corso federale ciascun allievo è monitorato dalla scuola federale, non solo se partecipa ai campionati italiani Aci-Csai, ma anche se partecipa ad altre serie. Infatti la Csai si serve dei propri istruttori federali che svolgono la funzione di osservatori. la Scuola Federale è sempre a disposizione dei suoi allievi per consigli e suggerimenti e nell’ambito della sua attività di monitoraggio segnala alla Csai i piloti che si stanno mettendo particolarmente in luce. Durante i week end di gara qual è n. 02 | pag. 41


Un momento di confronto con gli allievi della Scuola Federale

l’attività del personale della scuola sul campo? Dal 2005 io e il direttore Del Balzo seguiamo attivamente i ragazzi della categoria propedeutica Csai (prima era la formula azzurra ora è la formual Aci-Csai Abarth) sui campi di gara. Il giovedì in occasione dei test collettivi portiamo i ragazzi a fare una ricognizione del circuito con un pulmino in modo da spiegare le caratteristiche della pista, poi, dopo le prove libere, le qualifiche e ciascuna gara, viene svolto un briefing in cui commenI test in pista alla Scuola Federale

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tiamo ciò che è accaduto, mediante report e filmati, in modo da risolvere anche eventuali incomprensioni che possono generarsi tra i giovanissimi piloti. Ad ogni gara, inoltre, viene preparata e consegnata loro una brochure con tutte le informazioni del circuito (traiettorie, marce e punti di frenata) nonché argomenti tecnici e regolamentari. Con quali realtà siete in contatto costante? La scuola in che modo segnala i migliori talenti a tali realtà esterne?

La Scuola Federale é il punto di riferimento dei team, che quando vogliono far correre nuovi piloti sono soliti chiamarci per avere informazioni in proposito. Noi abbiamo una pagella di tipo scolastico con tutte le caratteristiche del pilota. Nei nostri archivi sono “schedati” più di 1000 piloti dal 1982 ad oggi. La scuola come sceglie i propri partner a livello didattico? La Scuola Federale rappresenta per i piloti sia la scuola elementare che l’università in quanto provve-


de ad una formazione dei piloti a 360° e a diversi livelli. Per il nostro livello didattico più elevato abbiamo avuto l’onore ed il piacere di allacciare una collaborazione con la Ferrari driver academy e l’ing. Luca Baldisserri. Scuola Federale e Fda lavorano insieme in occasione dei test collettivi formula Aci-Csai Abarth in cui con le Tatuus della Scuola Federale girano due piloti, uno scelto dalla Csai ed uno scelto da Fda. Inoltre la collaborazione si stringe ancora di più in occasione del supercorso fede-

rale che è un premio per sei piloti, i migliori tre kartisti italiani e i primi tre del campionato Formula Aci-Csai Abarth, dove le attività didattiche sono svolte di concerto tra gli istruttori della scuola e gli

ingegneri della Fda. Come si proietta la scuola verso il futuro? Siamo in una fase di evoluzione della scuola. Stiamo lavorando su un’opera di modernizzazione della scuola dal punto di vista Stiamo lavorando su delle tecniche d’insegnamento e un’opera di modernizzazione del materiale utilizzato. La Scuola Federale, in quanto eccellenza, è della scuola dal punto riconosciuta anche all’estero e lo di vista delle tecniche dimostra il gran numero di piloti stranieri che la frequentano: dobd’insegnamento biamo essere sempre al passo con e del materiale utilizzato i tempi.

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L’appuntamento Aviationtech

I

l 31 gennaio e l’1febbraio 2013, all’interno di Motorsport Expotech, avrà luogo la seconda edizione di Aviationtech. A Modenafiere troverà spazio l’aviazione, in particolare il volo leggero, sportivo e ultraleggero, settore nazionale d’eccellenza e di rilevanza internazionale. L’evento sarà l’opportunità per confermare che l’industria italiana

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Il motorsport prende il volo del settore non si limita ai soli prodotti di stampo motoristico, ma sta sviluppando tecnologie avanzate su diversi componenti, materiali compositi e strumentazioni per il volo. Tali innovazioni trovano applicazioni anche in settori correlati quali l’aviazione commerciale, la protezione civile, la sicurezza e la difesa. Non dimentichiamo che l’industria nazionale sta acquistan-

do rilevanza progettuale e produttiva anche nell’elicotteristica, nei simulatori di volo, nell’elettronica avionica e negli UAV. La seconda edizione di Aviationtech vuole dare giusto spazio alle aziende italiane spesso costrette a rivolgersi a realtà estere per sviluppare il proprio business data la scarsa presenza di manifestazioni fieristiche del settore sul nostro territorio.


Il programma delle due giornate prevede quattro forum specifici dedicati all’aviazione leggera e sportiva e le aziende nazionali avranno, oltre ad uno spazio espositivo all’interno dell’area Forum, la possibilità di presentare i loro prodotti e le loro tecnologie più innovative ai visitatori per 45 minuti

La mostra-convegno Aviationtech tecnologie più innovative ai visi- sistere gratuitamente ai forum di 2013, che si terrà dal 31 gennaio tatori per 45 minuti. Il pubblico di entrambe le manifestazioni oltre al 1 febbraio, offre ampia visibilità specialisti e appassionati potrà as- a visitare gli stand fieristici. a costi contenuti all’interno di un contenitore ad alto livello tecnologico quale il Motorsport Expotech nella capitale mondiale del motorismo. Il programma delle due giornate prevede quattro forum specifici, di mezza giornata cadauno, dedicati all’aviazione leggera e sportiva. Si partirà con un Focus Group, organizzato in collaborazione con la rivista Volo Sportivo, sulla situazione attuale del settore (centralità dell’industria nell’economia nazionale, penalizzazione del settore a causa delle nuove norme fiscali…). Seguiranno incontri sulle tecnologie dei materiali compositi e sul comparto dei propulsori innovativi, dagli elettrici fino ai gas ionizzati, realizzati in collaborazione con studiosi e ricercatori di aziende pubbliche e private. Infine, spazi specifici saranno dedicati alla convegnistica sulla progettazione, misurazione e strumentazione per il volo e i simulatori. Le protagoniste di Aviationtech 2013 saranno proprio le aziende nazionali che avranno, oltre ad uno spazio espositivo all’interno dell’area Forum, la possibilità di presentare i loro prodotti e le loro n. 02 | pag. 45


Motorbooks Letti per voi

Le novità in libreria Giorgio Piola FORMULA 1 2011/2012 ANALISI TECNICA Formato: 24.3x27 cm Pagine: 128 Foto: oltre 400 disegni tecnici a colori Brossura con alette Testo: italiano Collana: Tecnica auto e moto ISBN: 978-88-7911-557-5 Prezzo: € 29,00

Per il secondo anno consecutivo il giovane pilota tedesco Sebastian Vettel e la Red Bull non hanno quasi avuto avversari, aggiudicandosi sia il Campionato del Mondo Piloti sia quello Costruttori. I soli ad opporre qualche resistenza sono stati Louis Hamilton e Jenson Button, entrambi su McLaren, mentre Fernando Alonso, con la n. 02 | pag. 46

Ferrari, si è dovuto accontentare di un solo successo, in Inghilterra, a Silverstone. Sul piano tecnico, la stagione 2011 è stata caratterizzata dall’impiego dell’ala mobile posteriore, dal ritorno del Kers, e dalla Pirelli in veste di fornitore unico di pneumatici. L’immancabile e ormai ultra decennale appuntamento con Giorgio Piola si rinno-

va anche quest’anno, con il noto disegnatore e commentatore televisivo che analizza le varie fasi di sviluppo condotte dai diversi team durante il Mondiale, con brevi ed esaustivi testi corredati da centinaia di disegni tecnici a colori. Il volume si completa con un’ampia sezione dedicata alle monoposto protagoniste della stagione 2012.


Claudio e Fabrizio Porrozzi SUPERBIKE 25 EXCITING YEARS Formato: 28x30 cm Pagine: 240 Foto: 330 a colori e in b/n Cartonato Testo: italiano-inglese Collana: Varia moto ISBN: 978-88-7911-556-8 Prezzo: € 40,00 Nell’ormai lontano 1988 fu inaugurato il Mondiale Superbike riservato alle così dette “derivate di serie”, vale a dire moto di alte prestazioni “normalmente” destinate alla strada, che scendevano per la prima volta in pista sfidandosi in un vero e proprio Campionato. Fu l’americano Fred Merkel ad aggiudicarsi le prime due edizioni, nel 1988 e nel 1989 in sella alla Honda. Seguì un triennio targato Ducati con i successi di Raymond Roche nel 1990 e con i due titoli di Doug Polen nel ‘91-92. Negli anni a seguire brillarono fra gli altri i nomi di Carl Fogarty, Troy Corser, Colin Edwards e Troy Bayliss in sella a modelli altrettanto mitici sui quali, negli stessi anni, gareggiò anche Pier Francesco Chili, for-

se il pilota italiano più noto nel Superbike prima dell’avvento di Biaggi e Melandri. Questi 25 anni rivivono per la prima volta in un volume ufficiale che, anno dopo anno, ripercorre la storia tecnica, sportiva e umana di ogni singolo campionato raccontato dai sempre puntuali testi di Claudio Porrozzi e soprattutto corredato dalle spettacolari immagini del fratello Fabrizio, da anni fotografo ufficiale del Mondiale SBK. Non mancano classifiche e statistiche a completare un volume che si annuncia sicuro punto di riferimento per tutti gli appassionati.

Enrico Benzing ALI/WINGS. Progettazione e applicazione su auto da corsa Formato: 24.3x27 Pagine: 284 Foto: 12 in b/n e 35 a colori + numerosi disegni tecnici e illustrazioni Brossura con alette Testo: italiano-inglese Collana: Tecnica auto e moto ISBN: 978-88-7911-539-1 Prezzo: € 50,00 Dopo la rivoluzione dei profili

alari sulle auto da corsa a partire dal 1966 (1968 per la Formula 1) e dopo la comparsa dell’effettosuolo nel 1977, in macchine definite “vetture ad ala” o “wing-cars”, l’aerodinamica ha assunto ruoli di primissimo ordine sulle piste, passando dal tradizionale studio della resistenza all’avanzamento, allo sfruttamento delle deportanze, in modo da aumentare la velocità di percorrenza delle curve di questi veicoli. In questa nuova edizione del fondamentale libro apparso per la prima volta nel 1991, a firma di uno degli ingegneri più noti nel mondo della Formula 1, Enrico Benzing, questa complessa materia viene affrontata con completezza e semplicità di espressioni, in modo da essere accessibile a tutti. L’ala di tipo automobilistico è al centro della trattazione, mentre il quadro è completato dall’intero comportamento aerodinamico dell’autovettura da competizione, specialmente monoposto, toccando aspetti particolari, quali l’effetto-Magnus, l’effetto-suolo, il calcolo delle potenze resistenti, ma anche questioni legate alle gallerie del vento. Rispetto alla prima edizione, questo secondo volume è completato da uno specifico capitolo dedicato al CFD (computazione fluidodinamica). Centinaia di chiarissimi e utlissimi disegni completano e corredano questo importantissimo lavoro, un solidi e indispensabile punto di partenza per chi voglia conoscere a pieno questa complessa quanto affascinante materia del motorsport. n. 02 | pag. 47


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Risultati Pista

N

el Campionato Italiano Rally, con la vittoria al Rally San Martino di Castrozza del 15 settembre Umberto Scandola e Guido D’Amore sulla Skoda Fabia Super 2000, mantengono aperta la rincorsa al tricolore. L’equipaggio ufficiale Skoda ha dominato sugli asfalti trentini della sesta prova della massima serie tricolore Rally ACI-CSAI. Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, Peugeot 207 super 2000, con il secondo posto continuano ad essere i leader in classifica e vedono da vicino l´ennesimo successo nel tricolore, per il quale dovranno certamente ancora compbattere. Per il Campionato Italiano Rally Junior è un duello tra il siciliano Andrea Nucita in testa con la Citroen C2 R2 ed

La Formula 3 italiana e la Formula Europea ancora aperte ad una prova dal termine n. 02 | pag. 50

Aci-Csai: il punto sui campionati il romagnolo Simone Campedelli con la Citroen DS3 R3 ufficiale. Per il titolo indipendenti sette punti dividono due bergamaschi sulle Peugeot 207 S2000, Alessandro Perico e Matteo Gamba. Il Trofeo Rally Asfalto ora attende le due finali al Rally dell’Appennino Reggiano ed al Rally Trofeo AC Como, dove si sfideranno i primi del girone A e B. Nel primo ha chiuso al comando il comasco Felice Re che con Mara Bariani che ha dominato sulla Citroen C4 WRC, davanti al bravo veneto Federico Tagliapietra su Citroen DS3 ed a Pierluigi Mancini su Renault New Clio R3. Nel girone B in testa ha chiuso il lariano Paolo Porro con la Ford Focus, davanti alle vetture gemelle di Corrado e Luigi Fontana. Il

reggiano Roberto Vellani primo tra le Super 2000 con la Peugeot 207. Ad una gara dal termine sul Trofeo Rally Terra ha allungato le mani il veneto Mauro Trentin affiancato da Alice De Marco sulla Peugeot 207 Super 2000, con la quale l’equipaggio trevigiano ha vinto le quattro gare disputate. Secondo posto per il bresciano Luigi Ricci navigato da Christine Pfister sulla Subaru Impreza di gruppo R4, seguito dai sardi Giuseppe Dettori e Carlo Pisano su Skoda Fabia Super 2000. L´equipaggio della Suzuki, con il Grand Vitara 3.6 V6 T1 vince la sesta ed ultima tappa della serie Tricolore CSAI. La vittoria al Baja Colline Metallifere


del 9 settembre, consegna a Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo il Campionato Italiano Cross Country Rally 2012. Il penta campione entra nella storia del Campionato Italiano Rally Cross Country, aggiudicandosi il quinto alloro Tricolore della carriera. Il quarantacinquenne pilota milanese, allunga la striscia di affermazioni nel massimo campionato italiano della specialità fuoristradistica iniziata nel 2005, su Mitsubishi, e proseguita poi nel segno della Suzuki Grand Vitara negli anni 2007, 2008, 2011 e 2012. Con i fuoristrada schierati dalla filiale italiana, Codecà costituisce un binomio formidabile evidenziandosi anche quest´anno con i quattro trionfi nelle sei gare a calendario, a contribuire in maniera significativa alla vittoria della Casa nipponica nella classifica Costruttori. Il Campionato Italiano Velocità Montagna ha assegnato il titolo assoluto a Simone Faggioli su Osella FA 30 Zytek, il fiorentino ha così centrato il suo ottavo tricolore che ha aggiunto al quinto europeo conquistato ad agosto. Altro titolo assegnato è quello di gruppo Racing Start vinto dal pescarese Roberto Chiavaroli con

la MINI Cooper S, vettura che si è rivelata agile e prestante, nella versione assolutamente stradale prevista dalla categoria rilanciata dalla CSAI. Il trentino Christian Merli ha vinto il Trofeo di gruppo E2/B con la biposto Radical SR4 Prosport. Aperti gli altri gruppi con la lotta serrata tra le biposto di CN dove in testa c’è il calabrese Rosario Iaquinta con l’Osella PA 21/S Honda, tallonato dal Campione in carica sardo Omar Magliona con l’ultima nata della biposto torinese PA 21/S EVO Honda. Il GT che vede in testa il veneto Antonio Forato con la Lamborghini Gallardo in vantaggio su Ignazio Cannavò con la Ferrari F430. Appaiati in testa al gruppo E1 sono il teramano Marco Gramenzi con l’Alfa 155 V6 ed il bolognese Fuvio Giuliani con la sviluppatissima Lancia Delta EVO. In gruppo A duello tra Mitsubishi Lancer, con il vesuviano Luigi Sambuco ha iniziato la sua arrembante rincorsa sul bolzanino Rudi Bicciato saldamente in testa. Per il gruppo N in due gare il pugliese Oronzo Montanaro ha rimontato con La Honda Civic Type-R sul sempre verde veneto Lino Vardanega che ora deve di nuovo vincere subito con la

sua Mitsubshi EVO X. Ad una sola gara dal termine il Campionato Italiano Formula 3, prima edizione dell’Italian Formula 3 European Series è ancora tutto da decidere. A Monza, il prossimo 21 ottobre, la lotta per la vittoria in ambito continentale e nella serie tricolore sarà un discorso per 3: Riccardo Agostini, alfiere di JD Motorsport con la Mygale M10, Eddie Cheever, con la Dallara F308 di Prema Powerteam e il francese di Prema Powerteam, supportato da Ferrari Driver Academy, Brandon Maisano. 5 punti separano questi tre piloti nella classifica europea, con il padovano Agostini che comanda davanti a Maisano e Cheever. Nella serie tricolore un punto solo divide Maisano e Agostini, con il francese ancora in testa alla classifica. Dopo la gara di Vallelunga Cheever si è invece staccato dalla vetta con 19 punti di ritardo, ma i 58 punti in palio per l’ultima di campionato potranno cambiare tutte le carte in tavola. Agostini si è aggiudicato, con una gara d’anticipo, la classifica rookie che da diritto al test con la Ferrari F10 di Formula 1. Alle sue spalle è ancora aperta la lotta tra Henrique Martins, brasiliano

Faggioli su Osella impegnato in salita n. 02 | pag. 51


di Prema e Sergey Sirotkin, moscovita in forza al team Euronova Racing. Una gara dal termine anche per il Campionato Italiano Formula ACI-CSAI Abarth e per la seconda stagione della Formula Abarth European Series. A Monza, il 30 settembre, si conoscerà il vincitore della serie tricolore come di quella continentale. Dopo la gara di Vallelunga è Nicolas Costa ad aver preso le redini di entrambe le classifiche con un weekend di gara quasi perfetto. Una doppia vittoria, un terzo posto, tre giri veloci in gara e 2 pole position l’hanno portato a guardare i diretti inseguitori dall’alto in basso, anche se i giochi rimangono ancora aperti. Nella serie continentale Costa ha 17 punti di vantaggio su Luca Ghiotto, vicentino di Prema Powerteam e 29 sul suo connazionale, compagno di squadra di Ghiotto, Bruno Bonifacio. Nella serie tricolore sono, invece, 13 i punti che dividono Costa da Ghiotto, 16 da Bonifacio. Nella classifica riservata agli esordienti è l’uruguagio di BVM Santiago Urrutia ad essere ad un passo dalla vittoria avendo 25 punti di vantaggio su Kevin Joerg, pilota elvetico del team Jenzer Motorsport. Ottima la stagione di Emanuele Zonzini (Euronova), quarto in entrambe le serie e in costante crescita alla sua seconda stagione. Ancora 2 appuntamenti per decretare i vincitori del Campionato Italiano Gran Turismo: al Mugello nel fine settimana del 23 settembre e a Monza il 21 di ottobre sarà una dura lotta tra i pretendenti al titolo. Nella classe regina, la GT2 al comando c’è il comasco Andrea Sonvico, che con l’Audi R8 LMS ha già centrato 3 vittorie in campionato prima con Christian Montanari poi con il “Signore di Le Mans” Dindo Capello. Solo 4 punti dividono il giovane pilota Audi dall’equipaggio della Porsche 991 GT3 R di Ebimotors formato da n. 02 | pag. 52

Andreucci – Andreussi sulla Peugeot 207 S200 restano leader del CIR

Alessandro Balzan e dal Giovanissimo Giacomo Barri. Nove i punti dalla vetta per il secondo equipaggio Audi Sport Italia formato da Davide Di Benedetto e Alex Frassinetti, ma la lotta è aperta anche alle BMW Z4 di Roal Motorsport con i suoi 4 alfieri Thomas Biagi e Stefano Colombo, Michela Cerruti e Edoardo Liberati. In GT2 sono i fratelli Victor e Giovanni Coggiola con la Porsche 997 ad essere ormai certi del titolo davanti alla Ferrari 458 del Black Team con alla guida Rocca e Romanini. In GT CUP al comando c’è la Porsche 997 Cup dell’Antonelli Motorsport portata per tre volte alla vittoria da Granzotto e Cicognani, ma alle loro spalle incombe il toro della Lamborghini Gallardo del team Imperiale con Giorgio Sanna e Davide Stancheris. Dopo il settimo round stagionale del Campionato Italiano Prototipi con-

cluso con vittoria e giro più veloce, del campione in carica Fabio Francia sulla Osella Honda PA21 EVO, Marco Visconti (Osella Honda MG Motorsport), quarto al traguardo di Vallleunga, consolida la leadership con 31 lunghezze di vantaggio sul comasco Davide Uboldi (Osella Honda), ma ancora 34 punti sono in palio. Nella classe CN4 già Campione con due round di anticipo il romano Claudio Francisci (Lucchini Alfa Romeo S.C.I.), inossidabile protagonista della categoria. Prossimo appuntamento nel weekend del 30 settembre a Monza per l’ottavo e penultimo round stagionale. Mancano due appuntamenti al termine del Campionato Italiano Turismo Endurance, dove in Super Touring continua l´en-plein di Andrea Bacci (BMW M3), sempre davanti a Giancarlo Busnelli e Luigi Moc-


Scandola – D’Amore dominatori del Rally trentino, mantengono aperta la rincorsa al titolo

cia (Seat Leon Cupra SP - DTM Motorsport) primi di Super Production. In Super 2000 Roberto Lacorte (Alfa Romeo GT - Spider Racing Team) insegue Istvach Minan leader con la Renault Clio Cup. Il sempre più incerto e combattuto Campionato Italiano Energie Alternative Green Scout Cup ha visto due vincitori piemontesi nel quinto appuntamento, il giovane rallista Michele Tassone in gara 1, poi terzo in gara 2, quindi, l’arrembante Gabriele Volpato. Il giovanissimo kartista con la vittoria in gara 2 ha rimesso molto in discussione nella classifica della serie, rimontando dal fondo dello schieramento dopo il 12° posto di gara 1 in seguito ad un Drive Through, dopo un contatto con Alessandra Brena, la bergamasca in corsa per il successo non troppo fortunata nel week end romano. L’inviato di

“Striscia la Notizia” Gimmy Ghione è al saldamente al comando della serie, anche se nel week end romano dopo l’ottimo secondo posto di gara 1 ha chiuso la seconda sfida in settima posizione, ostacolato dalle tante bagarre tra i concorrenti. Gianluca Calcagni e Fulvio Ferri hanno vinto il MINI Rushour 2012 e vinto entrambe la gare a Vallelunga dove hanno siglato i giri migliori. L’equipaggio romano di Monaco Motors By Progetto E20 ha concluso la serie monomarca a pari punti con Andrea Gagliardini, altro pilota capitolino di MINI Roma By Progetto E20, secondo in entrambe le gare romane. Calcagni e Ferri hanno conquistato il MINI Rushour 2012 grazie alle quattro vittorie, al Mugello ed a Misano oltre la doppietta odierna, contro una di Gagliardini nella gara inaugurale a Le Cstellet. Terza posizione nella serie riservata alle Cooper S

di casa MINI il laziale di Priverno Ivan Tramontozzi, il portacolori del Team Dinamic Promodrive, sempre protagonista della stagione, che ha chiuso le due sfide rispettivamente al quarto ed al terzo posto. Come fu nel 2011 l’agrigentino Luigi Bruccoleri ha vinto a Vallelunga l’Italian Radical Trophy 2011 già grazie alla vittoria di gara 1 che il siciliano ha dominato dopo essere scattato dalla pole position. Il giovane driver ha portato all’esordio la Radical Dream Car in versione 2013, con cui ha chiuso quarto gara 1 dopo un testacoda. La Biposto di classe SR3 con le ultime evoluzioni alle sospensioni ed all’aerodinamica, sarà la prossima regina del monomarca inglese curato per l’italia dall’Autosport Sorrento. Podio completato dal neo vincitore del monomarca Bruccoleri seguito da Bernardini. n. 02 | pag. 53


Calendario 2012 Ottobre

Tony Cairoli ha confermato la sua leadership

Da non perdere Moto

La Moto GP verso i primi verdetti di stagione

7 OTTOBRE

21 OTTOBRE

Le sfide di Magny-Cours

Il minienduro di scena a Schilpario

Superbike in FRANCIA Pista Superbike, Superstock - MagnyCours (FR) Trofeo Interclub FMI (Trofeo Motoestate, Trofeo Motodiserie) - Varano Off-road Motocross – Ponte a Egola - Campionato italiano MX1/MX2/Femminile Motocross – Paolo (CS) - Trofeo Beach Cross Trial – Berceto (PR) - Campionato Italiano Outdoor CITO Enduro – Cortemilia (CN) - Campionati Assoluti d’Italia e Coppa Italia

Motogp a Sepang

Pista Motogp, Moto 2, Moto 3 – Sepang (MAL) Trofeo del Mediterraneo – Binetto (BA) Off-road Motocross – Asti - Campionato italiano 125 Enduro – Schilpario (BG) – Trofeo regioni minienduro 27 OTTOBRE

Enduro e Trial

Prove importanti a Spoleto e Barzio 14 OTTOBRE

Motocross a Fermo

Lo spettacolare Trofeo delle Regioni

Pista Motogp, Moto 2, Moto 3 - Motegi Trofeo Roadster - Vallelunga (RM) Off-road Motocross - Kiev (UA) - Torneo delle Nazioni Europee Motocross - Fermo - Trofeo delle regioni “Alberto Morresi” Motocross - Sassello - Gara del 40° anniversario Trial - Sorico - Trofeo Nazionale Mountain Trial - Rignano sull’Arno (FI) - Trofeo Masterbeta Enduro – Varzi (PV) - Under 23 e Senior n. 02 | pag. 54

Clementi in testa durante una prova del CIV

Off-road Supermarecross – Soverato – Campionati Internazionali su sabbia Enduro – Spoleto (PG) – Trofeo delle regioni Trial – Barzio – Trial delle regioni 28 OTTOBRE

Sfide in Australia Motogp, Moto2 e Moto3

Pista Motogp, Moto 2, Moto 3 – Philip Island (AUS) Off-road Enduro – Spoleto (PG) – Trofeo delle regioni Trial – Barzio – Trial delle regioni

Davide Giugliano del team Althea Racing sulla Ducati 1098R


Calendario 2012 Ottobre

Citroen impegnata nel Rally di San Crispino

Da non perdere Auto

Una prova del campionato prototipi

7 OTTOBRE

21 OTTOBRE

28 OTTOBRE

Penultimo atto

Tricolori ACI-CSAI a Monza

Cale il sipario sull’Italiano rally

C.I.V.M. in Sardegna Velocità in Circuito F1 a Suzuka (JPN) GP2 a Suzuka (JPN) GP3 a Suzuka (JPN) Velocità Montagna Iglesias Sant’Angelo (CA) C.I.V.M. 26° Salita della Sila Enpea (CS) TIVM Sud 13 OTTOBRE

Prova tricolore Rally Sulle strade della Liguria

Rally Rallye Sanremo (IM) IRC C.I.R.

Mondiale Rally

Ultimo atto

Velocità in Circuito ACI-CSAI Racing Weekend a Monza: C.I. GT; C.I. F3; F. ACI-CSAI Abarth; C.I. Turismo Endurance; Carrera Cup Italia; Seat Ibiza Cup; Trofeo Abarth 500 Selenia; Ginetta G50 Cup F3 Euroseries al Hockenheimring Baden-Württemberg (D) DTM al Hockenheimring BadenWürttemberg (D) Rally Rally d’Italia (I) WRC

Velocità in Circuito F1 a New Delhi (IND) GP2 a New Delhi (IND) GP3 a New Delhi (IND) World Endurance a Shanghai (CHN) Targa Tricolore Porche a Vallelunga Rally Rally Costa Smeralda Sardegna (OT) C.I.R. Velocità Montagna 55° Alghero-Scala Picada (SS) T.I.V.M nord-sud

14 OTTOBRE

Serie ACI-CSAI

Adria International Raceway Velocità in Circuito F1 a Yeongam (ROK) GP2 a Yeongam (ROK) GP3 a Yeongam (ROK) World Endurance a Fuji (JPN) ACI-CSAI Racing Weekend a Adria: Campionato Italiano Prototipi; Green Scout Cup; Italian Radical Trophy Velocità Montagna 35° Cividale-Castelmonte (UD) T.I.V.M nord 32° Coppa Val d’Anapo-Sortino (SR) T.I.V.M sud

Codecà-Fedullo Cinque titoli italiani per il pilota milanese n. 02 | pag. 55


Fondazione

1978

Onlus


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